La Madonna di Loreto accolta a Roma: nella "chiesa dei marchigiani" c'è anche il sindaco Sclavi
La Peregrinatio Mariae è entrata nella chiesa di San Salvatore in Lauro, la chiesa dedicata alla Madonna di Loreto a Roma e tradizionalmente considerata la “chiesa dei marchigiani” nella Capitale.
Il pick-up che l’ha condotta lungo le ventuno tappe della Via Lauretana ha raggiunto nella prima mattinata la chiesa ed stata accolta dal parroco mons. Pietro Bongiovanni e dal vescovo di Macerata, nonché presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, mons. Nazzareno Marconi. Un lieto fuoriprogramma ha caratterizzato l’ingresso della Madonna Pellegrina: ad attenderla in piazza, infatti, anche un gruppo di suore agostiniane legate a San Nicola da Tolentino che hanno voluto accompagnare insieme la statua in chiesa.
«È stato bello ricevere la Madonna di Loreto nel suo Santuario – ha affermato mons. Bongiovanni –, è venuta la gente, davvero una moltitudine, per dire il suo grazie a Maria per la sua protezione, per il suo sguardo d’amore sempre su di noi».
Da Tolentino, capofila del progetto della Via Lauretana, non è voluto mancare e ha partecipato alla celebrazione eucaristica il sindaco Mauro Sclavi: «Nella chiesa dedicata ai marchigiani, la marchigiana per eccellenza è sicuramente la Madonna di Loreto – ha detto –, questo arrivo a Roma rappresenta un altro punto di partenza per il quale va ringraziato mons. Marconi, che ha avuto la lungimiranza e la fermezza nel far comprendere a tutti l’importanza della Via Lauretana. Sono stato onorato di aver portato a termine questa Peregrinatio insieme a tutti quelli che hanno reso possibile questo momento».
Tra questi lo staff dell’organizzazione rappresentato in ogni tappa dal responsabile del progetto dei Cammini Lauretani Simone Longhi. Nel saluto iniziale che ha preceduto la Messa, Longhi è intervenuto per ricordare il senso della Peregrinatio e per alcuni ringraziamenti: «Al presidente della CEM Marconi che ha creduto e reso possibile questo progetto – ha evidenziato –, così come a tutti gli enti e realtà coinvolte, in particolare alla Regione Marche. Il nostro grazie va alla Delegazione Pontificia della Santa Casa e all’Ordine dei frati minori cappuccini di Loreto per aver messo a disposizione di questo viaggio la statua della Madonna Pellegrina».
Per rappresentare l’unità dei territori percorsi dalla Via Lauretana, il vescovo Marconi ha indicato l’immagine del manifesto della Peregrinatio che simboleggia un rosario, dove sono significativi tutti i borghi attraversati: «Ognuno conserva nei secoli una memoria di questo pellegrinaggio ed è bene che queste vengano riscoperte e valorizzate – ha spiegato il mons. Marconi –, siamo in presenza di un piccolo miracolo di armonia che si sta sempre più consolidando nella collaborazione tra le parrocchie e le Diocesi, tra i Comuni e le Associazioni».
Una realtà «che nascono dal basso e che si radicano su una storia più che centenaria», ha aggiunto il presidente della CEM auspicando e confidando in una prospettiva di futuro: «Ne è un esempio questa celebrazione bella e commovente con la partecipazione di alcuni pellegrini che sono venuti appositamente qui a San Salvatore in Lauro per accompagnare la Madonna di Loreto dopo averla incontrata lungo il percorso – ha concluso –, siamo all’interno del tempo del Giubileo della devozione mariana ed è particolarmente significativo che si sia creata questa sintonia tra le comunità: come in un rosario, l’insieme di tante persone che esprimono la loro devozione a Maria e che si sentono parte di una unità».
In serata, la statua della Madonna di Loreto è stata ospite dell’Ordine di Sant’Agostino in Vaticano. Suggestivo l’abbraccio per le vie di Roma e fino a piazza San Pietro dei fedeli che hanno accompagnato a piedi in strada pick-up della Vergine lauretana per offrirle le proprie preghiere e un segno di devozione.
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