"Un nostro giocatore colpito con un pugno e minacce all'arbitro": caos in Terza Categoria
Doveva essere una semplice gara di Terza Categoria, quella andata in scena sabato pomeriggio allo stadio “Ferruccio Orselli” tra Union Picena e Nuova FC, valida per la seconda giornata del Girone D. Si è invece trasformata in un pomeriggio di sport e polemiche, con un finale destinato a far discutere a lungo.
La partita, equilibrata e combattuta, si era aperta nel segno dei padroni di casa: al 26’ Olivieri porta in vantaggio la Union Picena con un preciso colpo di testa su cross calibrato. La reazione degli ospiti non si fa attendere: anche la Nuova FC trova il pari, sempre di testa, con Pascucci che anticipa tutti sul primo palo e batte l’incolpevole portiere locale.
Ad inizio ripresa gli ospiti ribaltano il risultato grazie a una gemma di Tommaso Bianchi, autore di un elegante colpo di tacco che vale l’1-2. Ma la gioia dura poco: Baldoncini e Marzola firmano la rimonta della Union Picena, che si riporta avanti e sembra avviata a conquistare i tre punti.
Poi, a dieci minuti dal termine, l’episodio che ha acceso la miccia. Dopo un contrasto acceso, un giocatore locale viene espulso per aver colpito un avversario. Ne nasce un parapiglia generale, culminato con il triplice fischio anticipato del direttore di gara, che si sarebbe sentito minacciato.
La sorpresa arriva venti minuti più tardi: tra lo stupore generale, l’arbitro richiama le squadre in campo per concludere la gara. Una decisione che ha lasciato attoniti giocatori e tifosi, e che ha subito alimentato accese discussioni sugli spalti e fuori dal campo.
A fine partita, il presidente della Nuova FC, Gianrico Bonvecchi, ha commentato con toni pacati ma decisi: "Oggi non voglio parlare del risultato, siamo stati battuti da una squadra forte con la quale abbiamo giocato alla pari. Ma non posso tacere su ciò che è accaduto nel finale: un nostro giocatore è stato colpito con un pugno, l’arbitro si è sentito minacciato e ha dichiarato la fine della partita. Poi, dopo venti minuti, ci ha chiesto di tornare in campo. Una situazione surreale".
Bonvecchi ha anche riportato testimonianze dei suoi tesserati, spiegando che "i miei ragazzi mi hanno raccontato di essere stati minacciati da un giocatore squalificato che indossava un cappuccio e occhiali scuri. Non è accettabile in nessun campo di calcio".
Nonostante la confusione, la Nuova FC ha scelto di riprendere a giocare. Il presidente ha aggiunto: "Voglio fare un plauso ai miei giocatori perché hanno deciso di continuare a testa alta, anche dopo un episodio così spiacevole. La sconfitta deve servirci per crescere".
Infine, Bonvecchi ha voluto lanciare un messaggio più ampio: "Mi auguro che quanto accaduto spinga tutti a riflettere. Gli episodi di violenza e intimidazione verso gli arbitri non devono più ripetersi. Come società abbiamo il dovere di educare i nostri tesserati al rispetto e al fair play".
Una partita dunque che lascia più interrogativi che certezze e che, con ogni probabilità, avrà strascichi anche nei prossimi giorni nelle sedi federali.
Commenti