Macerata si accende con il Humanities Festival: arte, teatro e dialogo per la città del pensiero
Il pubblico ha risposto con entusiasmo ai primi appuntamenti del Macerata Humanities Festival promosso dall’Università di Macerata, che già alla vigilia dell’apertura ufficiale ha saputo accendere la città di voci, immagini e riflessioni. Dalla delicatezza poetica della mostra “Il soldatino pensò che era la pace” – a cura dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e di Ars in Fabula – fino alla potenza teatrale e ironica di Dioggene, lo spettacolo di Stefano Fresi che ha fatto vibrare di applausi ilTeatro Lauro Rossi, la giornata di venerdì ha confermato la forza del dialogo tra linguaggi artistici, cifra distintiva del festival.
Le tavole originali esposte in mostra nella bella sala appena restaurata di Palazzo Rotelli-Lazzarini, ex Banca d’Italia - visitabile fino al 30 ottobre, con orario 10:00–13:00 e 17:00–20:00 - fanno parte dell’albo illustrato “Il soldatino” scritto da Cristina Bellemo, illustrato da Veronica Ruffato, edito da ZOOlibri Stasera il festival prosegue con “Figlie dell’epoca.
Donne di pace in tempo di guerra” di Roberta Biagiarelli, spettacolo che intreccia narrazione civile e testimonianza storica, riportando alla luce la voce delle donne che seppero scegliere la pace in tempi di conflitto. Domani, martedì 14 ottobre, la giornata si aprirà alle 9.00 con il workshop Dialogo intergenerazionale e cultura del lavoro, promosso dai docenti Alberto Zanutto, Roberto Del Gobbo e Alessandra Fermani alla Lube Academy: un confronto dedicato alla collaborazione tra generazioni in azienda e ai valori che la rendono possibile.
Alle 18.00, all’Orto dei Pensatori, si terrà l’inaugurazione ufficiale del Festival con gli interventi del rettore John McCourt, della direttrice Fabiola Falappa, della presidente delle EUM Simona Antolini e dei rappresentanti delle realtà che sostengono la manifestazione. Chiuderà la giornata il concerto Dialogo con la comunità, alle 21.15 al Teatro della Filarmonica: il Tourdion Ensemble, coro femminile con arpa e due corni, guiderà il pubblico in un percorso musicale tra le opere di Johannes Brahms e Benjamin Britten, nel segno dell’ascolto come forma di incontro.
Il Macerata Humanities Festival è realizzato con il patrocinio di Regione Marche, Comune di Macerata e Fondazione Marche Cultura, e con il sostegno di iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube. Un festival unico nel panorama nazionale, il Macerata Humanities Festival trasforma le scienze umane in un laboratorio di idee e confronto sul presente.
Dal 14 al 17 ottobre, la terza edizione animerà la città con oltre cinquanta appuntamenti tra incontri, spettacoli, mostre e la fiera dell’editoria universitaria BooksUp! e affronta quest’anno il tema “La forza del dialogo. Saperi e pratiche per la vita comune”. Un invito a riscoprire il valore della parola e dell’ascolto attraverso la voce di protagonisti della cultura, del giornalismo e dello spettacolo come Domenico Iannacone, Catherine Dunne, Rossella Miccio, Gino Cecchettin, Cristina Bellemo, Veronica Ruffato, Elena Mil e Ado Hasanović.
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