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Tolentino, nove anni dopo il sisma: tra memoria, ricostruzione e futuro sostenibile

Tolentino, nove anni dopo il sisma: tra memoria, ricostruzione e futuro sostenibile

ove anni dopo il devastante sisma che nel 2016 colpì il centro Italia, la città di Tolentino ha ospitato un’importante occasione di confronto e riflessione sul futuro del territorio. Venerdì sera, il teatro Nicola Vaccaj ha fatto da cornice al convegno organizzato dal Rotary Club Tolentino su “Tolentino a nove anni dal sisma. Riflessioni socio-economiche e prospettive per un futuro sostenibile”.

L’evento, patrocinato dal Comune di Tolentino, ha confermato l’interesse e la necessità di continuare a parlare di ricostruzione non solo materiale, ma anche sociale e culturale.

Relatore della serata è stato Alessandro Calzavara, urbanista ed esperto di rigenerazione urbana, che ha offerto un’analisi puntuale e critica sullo stato attuale della città, mettendo in luce le questioni più urgenti, a partire dalla crisi demografica.

«Se non si attuano correttivi, nel 2045 la popolazione di Tolentino potrebbe scendere a 14.500 abitanti in base alle dinamiche delle classi di età presenti ora in città, partendo dal presupposto che attualmente non riesce ad attrarre gente» ha affermato Calzavara, sollecitando una riflessione profonda sulle cause della perdita di attrattività del territorio.

«Bisogna comprendere i motivi di questa discesa demografica – ha spiegato – e intervenire con politiche mirate su tre ambiti fondamentali: abitazioni, lavoro e servizi. Serve una strategia che punti sull’innovazione, sulla gioventù, sulla digitalizzazione e sull’offerta educativa, per trattenere i giovani e attrarne di nuovi».

Un richiamo forte, il suo, anche alla necessità di rendere più vivibile il centro storico, spesso penalizzato da problemi legati alla viabilità, alla stabilità economica e all’accessibilità.

È intervenuto, inoltre, il senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, che ha sottolineato l’importanza di affiancare alla ricostruzione fisica una ricostruzione delle comunità, attraverso progetti in grado di contrastare lo spopolamento.

«Abbiamo voluto affiancare al cambio di passo della ricostruzione una strategia più ampia, la NextAppennino, per superare l’isolamento del cratere e rafforzare il sistema del sapere, con strade, digitalizzazione e investimenti nelle università» ha spiegato.

«Nel territorio maceratese sono già attivi oltre 200 progetti imprenditoriali che potranno generare effetti positivi anche sul piano demografico. Perché si vive dove ci sono lavoro e servizi».

Il convegno è stato coordinato da Matteo Pasquali e ha visto la collaborazione attiva del professionista Francesco Losego, socio del Rotary Club Tolentino, legato da un lungo rapporto di amicizia con Calzavara. Sono intervenuti pure il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e la presidente del Rotary Club Tolentino Iole Rosini.

Numerosa anche la rappresentanza del Distretto Rotary 2090: presenti Stefano Gobbi, governatore per l’anno rotariano 2026-2027, Massimo De Liberato (2024-2025) e Stefano Quarchioni (2027-2028), insieme a Giorgio Piergiacomi, assistente del governatore Roberto Calai (2025-2026). In sala anche il presidente del Tribunale di Macerata Paolo Vadalà e Silvia Luconi, consigliere regionale delle Marche.

 

Il convegno ha ribadito come, a distanza di nove anni, la ferita del sisma sia ancora aperta, ma ha anche acceso una luce di speranza: con una visione condivisa e strategie mirate, è possibile costruire un futuro sostenibile per Tolentino, restituendole la centralità e la vitalità che merita.

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