di Diego Pierluigi
Macerata - Questione mense, dopo Pasqua il piano cambia: servizio a distanza per 5 scuole
La Giunta comunale ha approvato la delibera relativa al piano di riorganizzazione del servizio mensa che prevede la parziale veicolazione dei pasti in cinque plessi scolastici (uno per un solo giorno a settimana) da altre mense comunali. Come più volte sottolineato dall’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta durante gli incontri con i Comitati mensa, con i dirigenti, con i cuochi, con l’Asur, a mezzo stampa e in Consiglio comunale, non si tratta di una esternalizzazione del servizio (dal momento che il processo di preparazione dei pasti rimane totalmente in gestione diretta) e non sarà eliminato il biologico. Il periodo di prova del piano di riorganizzazione, che partirà dopo Pasqua e si concluderà al termine dell’anno scolastico, prevede che il condimento del primo piatto e il secondo vengano trasportati da una mensa comunale servente ad altre cinque mense riceventi mentre il primo piatto sarà sempre cucinato in loco garantendo così la gradevolezza e la fragranza. Un modello organizzativo che, come più volte ribadito, non va a minare la qualità del cibo ed è già attivo da tre anni presso la mensa della scuola dell’infanzia Padre Matteo Ricci dove non sono state registrate criticità. Inoltre la mensa servente prepara, nello stesso momento e con la stessa tempistica, sia il cibo per la scuola di destinazione che i pasti per i suoi alunni; dunque non c’è alcuna differenziazione nella preparazione dei pasti. Questi infatti, vengono sempre mantenuti a temperatura e ciò avviene sia per i pasti della scuola principale che per i pasti della scuola di destinazione. Il tempo di percorrenza dalla mensa servente a quella ricevente sarà di pochi minuti e il trasporto avverrà a ridosso della somministrazione senza pregiudizio per la qualità. I plessi interessati, nel dettaglio, sono quello di via Liviabella a Sforzacosta (infanzia) e la scuola primaria di via Natali (solo il martedì) che saranno servite dalla mensa del plesso di Piediripa; quello di via Pace (infanzia e primaria) ed Ercole Rosa (primaria) che riceveranno dal plesso di via Fratelli Cervi e infine quello di via Mameli (infanzia e primaria) che sarà servito dal plesso di via Panfilo. La veicolazione dei pasti e le funzioni di scodellamento saranno affidati, come già avviene, a una ditta esterna in possesso dei requisiti professionali adeguati a svolgere il servizio che sarà espletato nel rigoroso rispetto della normativa igienico sanitaria di settore e secondo le prescrizioni che saranno impartite dagli uffici comunali. "La preparazione del cibo da veicolare sarà suddivisa in più mense proprio per non creare squilibri, sovraccarichi di lavoro e consentire che la cura del pasto non venga alterata – spiega l’assessore Cassetta -. Massima attenzione viene poi rivolta alla sicurezza; è stato predisposto un aggiornamento del manuale di autocontrollo che, tra l’altro, prevede la rilevazione puntuale delle temperature del cibo al suo arrivo presso la mensa di destinazione. Il manuale di autocontrollo dà conto anche delle attrezzature di cucina utilizzate per la preparazione dei pasti. Tutto può essere migliorato ed è nostro dovere, come Amministrazione, farlo. Si tratta del primo passo di una riorganizzazione lungimirante, che parte per gradi, con l’ausilio di esperti di refezione scolastica, alimentazione e nutrizione, che tutti ci auguriamo permetterà ai nostri figli di poter contare su una qualità maggiore, su una sempre più precisa e mirata attività di controllo e su una strumentazione più adeguata nella preparazione dei cibi". Dal momento di avvio della fase sperimentale del piano di riorganizzazione ci saranno controlli costanti per verificare la qualità organolettica dei cibi e il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie
Serie C, una 'manita' spinge il Matelica sul treno play-off: tutto troppo facile contro il Legnago (FOTO e VIDEO)
Cinque gol, 42 punti in classifica e terza vittoria consecutiva. Con questi numeri Il Matelica passa ufficialmente da ‘matricola terribile’ a solida realtà della Lega Pro ed ora può, con una salvezza praticamente messa in cassaforte, può solo che pensare in grande. Poco da dire sulla sfida casalinga contro il Legnago Salus, un risultato mai in discussione generato da una ‘manita’, iniziata con Leonetti e chiusa da Volpicelli, che ha lasciato poco spazio alle speranze di rimonta degli avversi. La classifica di oggi vede la formazione di mister Colavitto in piena zona play-off, niente male per una compagine partita con l’obiettivo di una salvezza tranquilla. Motivazioni opposte ma abbastanza forti da giocarsi il match fino in fondo. Questo è lo spirito con cui si sono presentate sul prato dell’Helvia Recina le due contendenti nella 29° giornata di campionato. Per i padroni di casa l’obiettivo era quello di alimentare il sogno play-off dopo il blitz esterno sul campo del Ravenna mentre per il Legnago Salus, reduce dal buon pareggio ottenuto contro il Carpi, i punti in palio erano fondamentali per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. Poche novità di formazione per mister Colavitto, che oltre a confermare il collaudato 4-3-3 ha ancora schierato dal primo minuto nel tridente offensivo Alberti, man of the match della vittoria della gara di quattro giorni fa al Benelli. Torna titolare in vanti anche Volpicelli così come Tofanari nel reparto arretrato. Situazione precaria invece quella in casa dei veneti dove mister Bagatti ha dovuto ancora fare a meno degli infortunati Gasperi, Laurenti, Lazarevic, Ranelli, Yabre, Zanetti a centrocampo e Sgarbi in attacco. Confermato in porta Pizzignacco le chiavi del reparto più falcidiato sono state affidate ad Antonelli con al suo fianco Bulevardi e Bondioli; mentre in attacco Morselli, preferito a Buric, ha agito alle spalle di Grandolfo e Rolfini. Cronaca – Il primo pericolo del match lo creano gli ospiti quando al 4’ da un calcio d’angolo battuto dalla destra la palla viene intercettata da Antonelli il cui colpo di testa finisce di poco alto sopra la traversa. I veneti continuano a spingere collezionando tre calci d’angolo in appena 5 minuti, il Matelica prova a farsi vedere da calcio piazzato ma prima il tentativo di filtrante di Pizzutelli e poi il tiro da fuori di Di Renzo non creano patemi alla retroguardia biancoazzurra. È questo però il preludio del gol dei padroni di casa che arriva al 12’ quando Leonetti, servito di testa da Calcagni, taglia come il burro la difesa veneta e fredda con una precisa conclusione Pizzignacco siglando la rete sblocca il match. Continua a spingere il Matelica e, dopo appena un giro di lancette, è Balestrero a provarci di testa, dopo aver raccolto un invito del solito Calcagni, ma la traiettoria della palla è centrale e viene bloccata dall’estremo difensore ospite. Poco dopo il quarto d’ora mister Colavitto è costretto a ricorrere alla panchina quando Alberti accusa un problema che lo costringe a lasciare il campo e far posto a Moretti. La gara si assesta su ritmi decisamente più blandi di quelli visti in avvio ma è sempre il Matelica a tenere bene in mano il pallino del gioco mentre del reparto avanzato del Legnago non si hanno tracce almeno fino al 32’ quando Morselli, dopo un’incursione in area, serve sulla corsa Rolfini che da posizione defilata non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Il Matelica torna a farsi vivo dalle parti di Pizzignacco qualche minuto dopo con un calcio piazzato, calciato all’altezza del lato corto dell’area di rigore, da Volpicelli ma la sfera finisce in bocca al portiere veneto che blocca. Alla non rosea manovra offensiva del Legnago si aggiunge anche un pasticcio difensivo che diventa fatale al 38’. Il Matelica costruisce una bella trama grazie alla combinazione Pizzutelli- Volpicelli che lanciano in area Leonetti. Il numero 10 viene anticipato da un goffo tentativo di anticipo di Pellizzari che di fatto fornisce un involontario assist per Balestrero che insacca la rete del raddoppio a porta praticamente sguarnita. Mister Bagatti corre subito ai ripari inserendo Buric ma sono ancora una volta i biancorossi a rendersi pericolosi al 43’, quando Volpicelli con un lancio millimetrico pesca Leonetti che, dal limite dell’area, tenta una conclusione a giro che termina di poco a lato e cala di fatto il sipario sulla prima parte di gara. Le due squadre non fanno in tempo a scendere in campo per la seconda frazione del match che dopo appena 20 secondi Moretti disegna con un destro a giro, una parabola che si insacca sul lato opposto per il 3 a 0 locale. Il match sembra non avere più storia e i tentativi di abbozzare una rimonta del Legnago appaiono privi di mordente. Una piccola scossa arriva poco dopo il quarto d’dora quando Di Renzo atterra ingenuamente in area il neoentrato Chakir e il direttore di gara concede l’inevitabile calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Grandolfo che non sbaglia e accorcia le distanze. Il gol subito però non disunisce il Matelica che trova subito una pronta reazione prima con l’impreciso tentativo dalla distanza di Moretti e subito dopo con l’incornata di Leonetti, che imbeccato tutto solo nell’area piccola da un cross di Tofanari, trova sulla sua strada un grande riflesso di Pizzignacco che salva i suoi. I veneti nonostante lo svantaggio sembrano iniziare spingere di più soprattutto lungo le fasce laterali ma la retroguardia e l’occasione per pungere arriva intorno alla mezz’ora quando Chakir dopo una sgroppata prova a servire in mezzo Buric ma l’attaccante biancoazzurro a due passi dalla porta manca l’appuntamento con la palla. Gli uomini di mister Colavitto rispondono a tono dopo nemmeno un minuto prima con un tiro a giro di Volpicelli che però manca in bersaglio e successivamente Leonetti che impatta male di testa. L’appuntamento con il gol che vale il poker è solo rimandato perché all’82’ quando Balestrero innesca sulla fascia Moretti che serve un assist al bacio per Leonetti che con una rasoiata batte Pizzignacco e sigla la sua personale doppietta. Tecnicamente parlando la gara non avrebbe più niente da raccontare ma il tabellino continua ad aggiornarsi e questa volta a timbrarlo è Volpicelli che con il sinistro batte ancora l’estremo difensore veneto e mette la parola fine ad un match mai in discussione e consegna una dilagante terza vittoria consecutiva al Matelica che ora può solo che sognare in grande. MATELICA vs LEGNAGO SALUS 5-1 MATELICA (4-3-3): Cardinali, Tofanari,Zigrossi, De Santis, Di Renzo (65’ Maurizii),Calcagni (65’ Bordo), Pizzutelli (65’ Mbaye), Balestrero, Volpicelli,Alberti (17’ Moretti) ,Leonetti (83’ Peroni) A disposizione: Martorel, Fracassini ,Barbarossa,Santamarianova,Magri ,Franchi. Allenatore: Gianluca Colavitto LEGNAGO SALUS (3-4-1-2): Pizzignacco; Pellizzari (39’ Buric), Perna, Bondioli; Zanoli (83’ Girgi), Antonelli (77’ Giacobbe), Bulevardi (83’ Lovisa), Ricciardi, Morselli; Grandolfo, Rolfini (46’ Chakir). A disposizione: Pavoni,Corvi, Stefanelli, Ruggiero, Mazzali. Allenatore Massimo Bagatti. Arbitro: Sig. Adolfo Baratta della sezione di Rossano. Assistenti: Sig. ri Ivano Agostino della sezione di Conisello Balsamo e Ciro Di Maio della sezione di Molfetta. Quarto Uomo: Sig. Valerio Vogliacco della sezione di Bari. Reti: 12’ Leonetti (M), 38’ Balestrero (M), 46’ Moretti (M), 58’ Grandolfo rig. (L), 82’ Leonetti (M), 84’ Volpicelli (M) Ammoniti: 41’ Tofanari (M), 54’ Bulevardi (L) Calci d’Angolo: 2-4 Recupero: 1’+ 3’
Porto Recanati, la nuova guida dell'Abat è Massimiliano Tomassini: "difesa della costa una priorità"
Manca sempre meno all'apertura ufficiale della stagione turistica 2021 nelle località del litorale maceratese. In vista di questo importante evento alcuni stabilimenti balneari si stanno già prodigando per ripartire nel mese marzo ma saranno i giorni di Pasqua quelli dove le spiagge torneranno ad animarsi. Lavori in corso anche Porto Recanati dove ieri, oltre 30 operatori balneari, hanno provveduto a eleggere il nuovo presidente dell’Abat (Associazioni Balneari Aziende Turistiche). A prendere il posto di Christian Gambelli, è stato il gestore dello chalet ‘Da Massi’ Massimiliano Tomassini che avrà, quindi, il compito di rappresentare la categoria cittadina in un momento storico sicuramente non facile, data l’incertezza dettata dalla pandemia in atto. “L’emergenza Covid sicuramente genera delle incognite ma non è l’unica problematica sulla quale concentrarsi – esordisce il neo eletto presidente – il lavoro che farà l’associazione sarà quello di rapportarsi con le istituzioni per affrontare dei temi fondamentali riguardanti la difesa della costa e la programmazione della stagione turistica”. Obiettivi chiari supportati da un'operazione di vigilanza in merito al corretto sviluppo degli stessi: “Ora il nostro compito verterà soprattutto sul monitoraggio dei lavori alle scogliere, che sono ripartiti recentemente, a Lido delle Nazioni – ha annunciato Tomasini -. Si tratta di una buona notizia per tutti noi, speriamo che sia la tranche finale. Ovviamente dovremo verificare se quanto programmato sia stato progettato a regola d’arte e in tal senso è un peccato aver perso del tempo utile, ma se il progetto non presenterà delle criticità non si dovrebbero verificare più problemi nei prossimi anni”. Un tema da ordine del giorno che non si focalizza su una zona ben specifica ma abbraccia tutto il lungomare. “Tuttavia siamo fragili anche al centro e dal mio punto di vista c’è bisogno di portare avanti un doppio progetto – spiega - uno di sopravvivenza legato alla manutenzione delle difese rappresentate dai pennelli e l’altro da sviluppare nel medio lungo periodo, tramite l’utilizzo di fondi europei per riuscire ad ottenere una difesa totale e definitiva anche per la zona di Scossicci”. “A nord sono già presenti dei pennelli che hanno bisogno assoluto di manutenzione ma allo stesso tempo è indispensabile portare avanti un progetto che possa garantire delle scogliere ovunque – commenta il presidente Abat di Porto Recanati -. Sono esigenze che abbiamo noi ma che anche il Comune appoggia in quanto tenere sotto controllo tutte le zone del litorale è un'azione turisticamente importante”. Punti strategici che dovranno essere affrontati in una fase storica molto complessa: “Al di là del nostro settore posso dire che la pandemia in atto genera una vera e propria confusione generale – osserva Tomassini - abbiamo seguito ultimamente la questione sulla chiusura degli impianti da sci dove molti gestori sono stati costretti, all’ultimo minuto, a chiudere nonostante avessero lavorato per mettere tutto a norma – prosegue – noi sotto questo aspetto siamo abbastanza sereni, in quanto, memori dell’esperienza dell’anno scorso, abbiamo fatto una sorta di prova generale per garantire un’accoglienza sicura”. “Alla viglia delle stagione estiva 2020 avevamo delle incertezze totali, legate anche al reperimento non sempre facile del materiale per la sanificazione – dice il gestore dello chalet ‘Da Massi’ - speriamo che con l’arrivo della bella stagione il contagio si allenti”. “Oltre al segmento turistico, Porto Recanti ha anche una vocazione commerciale che nell’ultimo inverno ha sofferto in maniera significativa gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria – sottolinea Tomassini - noi ora dovremo svolgere un ruolo importante accogliendo i turisti in maniera ottimale facendoli sentire sicuri – conclude -. L’anno scorso tutti hanno fatto la loro parte e mi auguro che la gente torni nelle nostre strutture anche se non bisogna mai dare nulla per scontato perché dobbiamo continuare ad impegnarci ad accogliere al meglio, e soprattutto far star bene, tutti quelli che vorranno frequentare le nostre spiagge”.
Matelica, il derby tra biancorossi finisce in parità: Gucci nel finale risponde alla prodezza di Volpicelli (FOTO)
Finisce con un gol per tempo il derby tra marchigiane che si dividono un punticino dopo una battaglia calcistica durata oltre novante minuti. C’era quasi riuscito il Matelica a portarsi a casa l’intera posta in palio; ma negli ultimi dieci minuti un pallone balordo è scivolato dalle mani dell’esordiente Vitali andando a sbattere sui piedi del vissino Gucci appostato lì vicino. Rimane l’ennesimo capolavoro di Volpicelli che dai 25 metri dipinge l’ennesima traiettoria che finisce sotto il set e che forse rappresenta la migliore carica per approcciarsi al prossimo impegno esterno in programma lunedì 15 febbraio al ‘Braglia’ di Modena. Reduce dal deludente pareggio interno contro il Modena, la Vis Pesaro arrivava all’Helvia Recina in cerca di preziosi punti salvezza con mister Di Donato che ha schierato al centro del campo D’Eramo al posto di Tessiore e nel tandem offensivo, al fianco di Ettore Marchi, l’ex Pistoiese Gucci è stato preferito a Germinale. L’obiettivo dichiarato in casa Matelica era quello di cancellare le due amare trasferte di Salò e Bolzano per tornare nuovamente a smuovere la classifica. Confermato da mister Colavitto il collaudato 4-3-3 ma con delle novità nell’undici iniziale a partire dalla porta dove a difenderla c’era l’ultimo arrivato Vitali, all’esordio in biancorosso. Confermato Tofanari sull’esterno della difesa che ha visto partire dal primo minuto Zigrossi mentre a centrocampo Bordo è tornato a guadagnarsi la maglia da titolare a scapito di Pizzutelli. In avanti è tornato invece l’antico tridente offensivo composto da Leonetti, Moretti e Volpicelli che rientrava dopo aver scontato la giornata di squalifica. Cronaca- Avvio vivace della Vis che prova a sfruttare le fasce per cercare di confezionare dei cross per le teste di Marchi e Gucci. Fa buona guardia la retroguardia del Matelica che su un rovesciamento di fronte al 5’ effettua da fuori la prima conclusione del match con Moretti ma il tentativo non impensierisce Ndiaye. Nonostante il buon piglio iniziale della due compagini, il primo quarto d’ora risulta avaro d’emozione. I biancorossi di mister Colavitto prova a imporre il proprio gioco e al minuto 18 riesce a impostare una trama offensiva degna di nota che porta alla conclusione da fuori Bordo ma il suo tiro termina abbondantemente a lato. Il Matelica continua a tenere sotto pressione la retroguardia pesarese e dopo appena due minuti l’estremo difensore ospite, servito da un difensore, si avventura in un improbabile dribbling. Leonetti fiuta la difficoltà di Ndiaye che ne tentativo di liberarsi della palla scivola riuscendo comunque in qualche maniera a sbrogliare una situazione che si stava facendo pericolosa. La Vis si fa viva dalle parti di Vitali al 25’ quando Di Paola da calcio piazzato pesca in area la testa di Gennari ma il capitano vissino impatta male e spara alto. Poco prima della mezz’ora però gli ospiti vanno veramente vicini al gol con Marchi che servito in profondità da Gelonese si presenta tutto solo davanti a Vitali ma l’ultimo arrivato di casa Matelica è impeccabile e in uscita disinnesca la minaccia. La più classica delle leggi non scritte del calcio recita ‘gol sbagliato gol subito’ ed ecco allora che al 30’ Volpicelli si esibisce nella specialità della casa disegnando il suo solito arcobaleno dai 25 metri che si insacca sotto l’incrocio sbloccando così il derby tra biancorossi. Provano a reagire gli ospiti che ci provano che dei cross resi velenosi dal forte vento come al 43’ quando Nava di mancino mette in difficoltà Vitali che dopo un’esitazione iniziale è costretto a rifugiarsi in angolo. L’ultimo sussulto del primo tempo arriva proprio allo scadere quando Zigrossi, servito da una punizione di Volpicelli, riesce a girare di testa in porta un insidioso pallone che pizzica la parte superiore della traversa e si spegne fuori. La seconda parte di gara inizia con una Vis Pesaro subito arrembante e il primo pallone buono per rimettere il risultato in equilibrio finisce sui piedi di Marchi, che batte a rete con una pregevole girata al volo lo è altrettanto l’intervento di Vitali che si distende e para. Gli ospiti si rifanno vivi al 52’ con buona trama orchestrata da D’Eramo, che dopo aver superato il suo diretto marcatore serve Giraudo sulla fascia. Il numero 15 vissino arriva sul fondo e mette al centro per Marchi, che però spedisce la sfera sull’esterno della rete. Non decolla la manovra offensiva pesarese, a dargli brio ci prova mister di Di Donato inserendo Carissoni al posto di Nava. Al 67’ si registra un episodio controverso in area matelicense quando Marchi va giù lamentando una trattenuta ma il signor Villa di Rimini lascia correre tra le vibranti proteste ospiti. Il primo tiro del Matelica nel secondo tempo arriva al minuto 72’ quando da distanza siderale Calcagni fa partire una gran botta di destro che viene respinta da un prontamente da Ndiaye. È solo un fuoco di paglia in quanto poi è la Vis Pesaro a pigiare forte sull’acceleratore e nel giro di tre minuti i ragazzi di mister Di Donato si creano una doppia occasione per riportarsi sul pari. Prima un filtrante di D’Eramo delizioso di pesca Marchi che, la gira rasoterra all’altezza dell’area piccola per Gucci che però viene stoppato all’ultimo. Proprio dal conseguente calcio d’angolo Di Paola trova Ferrani che di testa stampa la palla traversa. Tutto ciò è il preludio al gol del pareggio che arriva sempre da una situazione di corner all’81 quando Vitali perde il controllo della sfera che finisce in mezzo ad un’area piccola molto affollata, l’ultimo decisivo tocco è di Gucci che insacca così la rete che vale il pareggio. I restanti 10 minuti sono quasi apnea pura per il Matelica che subisce per un po' la verve ritrovata della Vis ma senza mai rischiare grosso. Praticamente non si registrano più tiri in porta fino al fischio finale che arriva dopo cinque minuti di recupero che decretano quindi un pareggio tutto sommato giusto per quanto visto in campo. MATELICA vs VIS PESARO 1-1 MATELICA (4-3-3): Vitali; Tofanari, Zigrossi, De Santis, Di Renzo; Balestrero (78’ Pizzutelli), Bordo, Calcagni (89’ Ruani); Volpicelli, Moretti, Leonetti (78’ Alberti). A disp.: Martorel, Cardinali, Barabogia, Fracassini, Maurizii, Magri, Ruani, Santamarianova, Franchi, Peroni. All.: Gianluca Colavitto. VIS PESARO (3-5-2): Ndiaye; Gennari (75’ Brignani), Ferrani, Stramaccioni (82’ Tessiore); Nava (63’ Carissoni), D’Eramo (75’ Germinale), Gelonese, Di Paola, Giraudo; Gucci (82 Cannavo’), Marchi. A disp.: Bertinato, Bastianello, Galeazzi, Pannitteri. All.: Daniele Di Donato. Arbitro: William Villa della sez. di Rimini Assistenti: Lucia Abruzzese della sez. di Foggia e Rosario Antonio Grasso della sez. di Acireale Quarto uomo: Paul Leonard Mihalache della sez. di Terni Reti: 30’ Volpicelli (M), 81’ Gucci (V) Ammoniti: 32’ Volpicelli (M), 34’ Ferrani (V), 37’ Calcagni (M), 45’ Gennari (V), 53’ Moretti (M), 77’ Gelonese (V), 81’ Pizzutelli (M) Calci d’Angolo: 2-5 Recupero: 1’+ 5’
Serie C, Il Matelica fa ancora festa contro la Triestina: all'Helvia Recina arrivano 3 punti 'da sogno' (VIDEO e FOTO)
L’obiettivo dichiarato del Matelica era quello di dare continuità all'importante risultato ottenuto con il Carpi nel recupero infrasettimanale. Missione decisamente compiuta quella degli uomini di mister Colavitto che domano, con una strepitosa prestazione, la Triestina all’Helvia Recina grazie a due perle nel primo tempo di Leonetti e Magri e una nel secondo a firma di Moretti. Altro risultato di prestigio, nonostante il brivido finale quando Granoche ha realizzato il rigore all'86', che fa salire i biancorossi a quota 31, scavalcando proprio i giuliani, e che li lancia ufficialmente nella bagarre della lotta play-off. Dolci ricordi quelli evocati dalla Triestina nella mente dei biancorossi che proprio contro gli alabardati conquistarono la prima storica vittoria tra i professionisti espugnando il ‘Nereo Rocco’ grazie al gol di capitan De Santis. Gli uomini di Pillon erano chiamati al compito non solo di vendicare la sconfitta del girone di andata ma anche di dimenticare le ultime due gare (contro Fano e Mantova), in cui è arrivato solo un punto, che hanno fortemente intaccato la corsa verso le zone alte della graduatoria. Una sfida quindi che, classifica alla mano si presentava come un vero e proprio duello play-off, affrontato da mister Colavitto, forte del successo di mercoledì scorso contro il Carpi, con la conferma del canonico 4-3-3 affidandosi inoltre al trio offensivo composto da Leonetti-Moretti e Volpicelli. L’unica novità di formazione era sull’out di sinistra dove il volto nuovo di Casa Matelica Nicolò Tofanari, arrivato in settimana dall’Ascoli, è subito partito dal primo minuto al posto di Fracassini. Volti nuovi anche in panchina dove era presente anche il difensore Valerio Zigrossi prelevato negli ultimi giorni dal Fano così come il centrocampista ex Novara Malick Mbaye che però non è stato convocato. Animo tutt’altro per sereno per la Triestina che, all’Helvia Recina, aveva l’obbligo di riscattarsi e tornare ad assaporare la vittoria. Nell’ultima settimana a salutare la truppa giuliana è stato l’esperto Francesco Lodi che, qualche giorno fa ha preso la via con destinazione Messina. Un ulteriore pedina mancate nello scacchiere di Pillon che, oltre allo squalificato Giorico, ha dovuto fare a meno per problemi fisici anche di Ioime, Paulinho, Litteri, Capela, e anche dell’estremo difensore Offredri, costretto a dare forfait all’ultimo minuto a causa di un problema fisico. Modulo di gioco quindi quasi a specchio, quello messo in capo dal tecnico ex-Ascoli: con Valentini in porta e Calvano a sostituire Giorico, mentre in attacco è stato Gomez a spalleggiare Mensah, con il supporto di Procaccio preferito a Petrella. Cronaca – Il primo acuto del match porta la firma di Mensah che dopo appena 3 minuti si lancia sulla fascia sinistra e serve un invitante pallone per l’accorrente Gomez che però viene prontamente anticipato in corner da un difensore biancorosso. Rispondono subito i padroni di casa con Balestrero che è lesto a rubare la sfera a centrocampo e a servire un filtrante preciso in area per Leonetti. Il numero 10 del Matelica si accentra e prova il tiro a giro che però viene deviato dalla retroguardia alabardata quando basta per mandarlo sopra la traversa. Sono sempre i biancorossi a tenere il piede pigiato in questa fase iniziale tant’è che al 10’ ancora Leonetti si trova tutto solo davanti a Valentini ma il suo tentativo di pallonetto è completamente da dimenticare, divorandosi così una grossa occasione per passare in vantaggio. Nonostante il manto erboso inzuppato dalla copiosa pioggia caduta durante la mattinata, la gara viaggi su dei ritmi alti e senza esclusioni di colpi. Al minuto 17 è la Triestina a farsi pericolosa dalle parti di Caridinali, quando Procaccio, dopo una ostinata sgroppata, si incunea in area di rigore e da posizione defilata lascia partire un potente destro che va, per fortuna del Matelica, a stamparsi sull’incrocio dei pali. Continuano ad insistere sulle fasce gli ospiti ma è sono gli uomini di mister Colavitto a crearsi una buona occasione quando, al 22’, la palla arriva sui piedi di Volpicelli ma la sua conclusione trova una pronta risposta in tuffo di Valentini. È questo però il preludio al vantaggio biancorosso che arriva dopo quattro minuti ad opera di Leonetti, che dopo le due precedenti occasioni fallite, questa volta trova il fendente giusto che fredda l’estremo difensore ospite e porta avanti i suoi. I giuliani accusano il colpo ed il Matelica prova ad approfittarne. Ecco allora che al 35’ da un calcio d’angolo battuto da Calcagni spunta la testa di Magri che spara il pallone del 2 a 0 in rete vanificando anche il disperato tentativo di salvataggio di Calvano. Padroni di casa ma anche del campo. Scorre via così il match che il Matelica riesce a gestire in maniere ineccepibile rischiando qualcosa solo sulle palle inattive come quando al 42’ Mensah desta scompiglio tra la retroguardia di casa che in qualche modo riuscendo a rimpallare il tentativo dell’attaccante che di fatto chiude il sipario sulla prima parte della disputa. Inizio di secondo tempo decisamente traumatico per i biancorossi che dopo nemmeno trenta secondi vengono trafitti dal gol che accorcia le distanze. Un’ avventata uscita di Cardinali su un traversone di Rapisarda regala palla a Mensah, che serve Gomez lasciato utto solo. L'attaccante giuliano insacca a porta praticamente sguarnita. Il Matelica nonostante l’avvio shock non sbanda e si rimette subito in carreggiata. Al 53’ Moretti prova a finalizzare una invitante azione di contropiede ma al momento della conclusione apre troppo il piattone e così la palla finisce lontano dalla porta difesa da Valentini. Replica subito la Triestina con Gomez poco dopo ma il suo tentativo, che arriva da posizione defilata, viene disinnescato in due tempi da Cardinali. Gli uomini di Pillon provano a prendere campo ma al 65’ vengono ancora colpiti dal Matelica quando sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Bordo, Valentini smanaccia con i pugni, ma la sfera finisce al limite dell'area dove c’è ben appostato Moretti che calcia a volo e, grazie anche ad una deviazione, scaraventa dentro la palla che vale un tris tutto a tinte biancorosse e la sua quinta marcatura stagionale. Prova a correre ai ripari il tecnico ospite inserendo prima Sarno per uno spento Boultam ma è sempre il Matelica a tenere saldo in mano le redini della gara. Al 79’ azione confusa nell'area di rigore marchigiana: tutti i difensori ciccano l’intervento favorendo così il tentativo di Gomez che prova a controllare la sfera ma un provvidenziale Cardinali intercetta la sfera e evita conseguenze peggiori. Pillon continua a dare nuova linfa al reparto offensivo inserendo anche Granoche e la sua perseveranza viene premiata a 4 minuti dalla fine quando sugli sviluppi di un’azione in verticale Ligi viene atterrato in area dal neo entrato Alberti e di coseguenza il direttore di gara fischia l’inevitabile calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta proprio “El Diablo” Granoche che non sbaglia dando il via ai soliti palpitanti minuti finali che molto spesso si vedono all’Helvia Recina quando gioca il Matelica. Succede poco nulla in zona cesarini e così dopo 4 minuti di recupero gli uomini di mister Colavitto possono liberare le loro urla di gioia per i tre punti conquistati che sono il miglior modo possibile per prepararsi alle prossime due trasferte consecutive della prossima settimana contro FeralpiSalò e SudTirol. MATELICA vs TRIESTINA 3-2 Matelica(4-3-3): Cardinali;Tofanari, De Santis, Magri, Di Rienzo; Calcagni (72’ Pizzutelli), Balestrero, Bordo; Volpicelli (55’ Zigrossi), Leonetti (82’ Franchi), Moretti (82’ Alberti). All: Gianluca Colavitto. A disposizione: Martorel, Puddu, Barboglia, Masini, Maurizii, Fracassini, Barbarossa, Ruani, Santamarianova, PeroniTriestina (4-3-1-2): Valentini; Rapisarda (81’ Granoche), Tartaglia, Ligi, Filippini; Boultam (67’ Sarno), Calvano, Maracchi; Procaccio (59’ Petrella); Gomez, Mensah. All. Giuseppe Pillon. A disposizione: De Luca, Offredi, Brivio, Filippini, Struna, Cavaliere, Palmucci, Butti. Arbitro: Emanuele Frascaro della sezione di Firenze Assistenti: Riccardo Vitali della sez. di Brescia e Massimiliano Salvalagio della sez. di Legnago Quarto uomo: Simone Gallipò della sez. di Firenze Reti: 26’ Leonetti (M), 35’ Magri (M), 46’ Gomez (T), 65’ Moretti (M), 86’ Granoche rig.(T) Ammoniti: 37’ Procaccio (T), 50’ Calcagni (M), 51’ Calvano (T), 65’ Tartaglia (T), 90+1’ Granoche (T) Calci d’Angolo: 6-5 Recupero: 1’+ 4’
Serie C, la pennellata di Volpicelli non basta: il Matelica cade in casa sotto tre colpi del Gubbio (VIDEO e FOTO)
Il Matelica cade per la prima volta sul prato dell’Helvia Recina sotto tre colpi del Gubbio che con una prova autoritaria si impone per 3 a 1 conquistando così 3 punti fondamentali in chiave salvezza. I biancorossi erano pure riusciti a riprendere subito lo svantaggio iniziale grazie ad un lampo di Volpicelli. Andando anche vicina al vantaggio, fermato solo dal legno, con un fendente di Bordo ma è stato solamente un flash all’interno di un match gestito e vinto meritatamente dagli uomini di mister Torrente. Un anticipo di 14° giornata da non fallire per entrambe le contendenti. Bastava poco per inquadrare l’importanza dei punti in palio, classifica alla mano, nella sfida dell’Helvia Recina tra Matelica e Gubbio. Separate in classifica da 7 lunghezze (Matelica 19, Gubbio 12, ndr) ma allo stesso modo motivate a conquistare il successo dopo i pareggi maturati nell’ultimo turno, rispettivamente con Fermana e FeralpiSalò. Gli eugubini di mister Torrente sono arrivati a Macerata con qualche cerotto che ha costretto ancora ai box, per un problema al piede, il trequartista spagnolo Miguel Angel Sainz-Maza. Una situazione che si è aggravata in settimana per via del grave infortunio occorso durante una seduta di allenamento al portiere Tommaso Cucchietti che nel tardo pomeriggio di ieri, è stato sottoposto ad intervento chirurgico dall’ equipe della Chirurgia Maxillo-Facciale del Santa Maria della Misericordia di Perugia, per la doppia frattura alla mandibola. Spazio quindi tra i pali al giovane, scuola Roma, Zamarion mentre sono tornati a disposizione Formigoni e Migliorelli. L’unico ballottaggio della vigilia era quello tra Gerardi-De Silvestro, vinto da quest’ultimo che è sceso in campo al fianco di Gomez a formare il tandem d’attacco. Numeri raggianti quelli casalinghi per i biancorossi matelicesi, che con tre vittorie ed altrettanti pareggia ancora deve conoscere la parola ‘sconfitta’ tra le mura amiche. Poche ma quasi obbligate novità tra l’undici iniziale di Colavitto che per la disputa odierna ha dovuto far a meno del difensore Cason squalificato e del punteros Rossetti fermo a causa di un affaticamento. Moretti preferito a Franchi nel tridente offensivo con Volpicelli e Leonetti, mentre a destra Magri viene schierato al posto di Fracassin. Cronaca – Più vivace all’avvio la squadra eugubina che prova più volte ad imbeccare sulla fascia destra la corrente De Silvestro che dopo 5 minuti, dopo uno buon controllo di palla, si accentra e spara a reta ma la sfera finisce poco lontano dal palo opposto. Il Matelica si accende intorno al quarto d’ora quando Calcagni della tre quarti mette in mezzo un pallone teso sul quale interviene Leonetti di testa senza però riuscire ad inquadrare lo specchio della porta. Risponde il Gubbio poco dopo con Malacarri che, da posizione defilata nell’area piccola, raccoglie un prezioso invito di Pasquato: buono il controllo ma il cross è da dimenticare. È questo però il preludio al gol degli ospiti che arriva al minuto 26 quando De Silvestro, dalla destra, mette un traversone che trova in mezzo all’area la testa di Gomez che batte un non impeccabile Cardinale e porta avanti i rossoblù. Il Matelica nella prima mezzo ‘ora non riesce ad imbastire un’azione offensiva degna di nota, è anzi il Gubbio a cercare di più la via del raddoppio come quando Gomez si esibisce in una rovesciata da limite murata poi dalla difesa biancorossa. Al 36’ però avviene il lampo che rimette in equilibrio il match: Volpicelli da un calcio piazzato battuto dai 30 metri disegna una pregevole parabola che sorvola la barriera e si insacca all’incrocio dei pali con Zamarion che può solo raccogliere la palla che vale il pareggio. Il gol siglato sveglia dal letargo gli uomini di Colavitto che dopo appena due minuti rischiano di trovarsi addirittura in vantaggio quando dal limite dell’area Bordo lascia partire una potente bordata che si stampa sulla traversa. Il Gubbio dopo un attimo di sbandamento ritrova la retta via e al 43’ colpisce di nuova questa volta con Ferrini, che dopo un furioso flipper nell’area piccola a seguito di un calcio d’angolo, si ritrova la palla tra i piedi che spinge a rete, trovando così il gol del vantaggio che avviene tra le proteste dei padroni per un presunto fallo ai danni di De Santis. La marcatura eugubina di fatto fa scendere il sipario sulla prima parte di gara che si chiude dopo due minuti di recupero. Il copione del secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo con il primo squillo di De Silvestro che tenta da subito una velenosa conclusione che termina di poco fuori. Il Matelica soffre della già vista amnesia inziale che gli è fatale anche in questa occasione in quando al 55’ Megelaitis raccoglie un pallone sulla destra e lo mette teso nel mezzo dove trova un prontissimo Oukhadda che calcia al volo un fendente dal limite dell'area che si infila alla destra di Cardinali e porta avanti di due lunghezze i suoi. Biancorossi di nuovo in confusione e verso il 60’ il Gubbio prova ad approfittarne nuovamente questa volta con Malaccari che riceve sul vertice sinistro dell'area un invito dalla destra di Oukhadda ma il suo mancino si perde di pochissimo sul fondo. Il Matelica si affida quindi ancora una volta alle capacità balistiche di Volpicelli che da quasi la stessa fortunata mattonella del primo tempo prova la via del gol di prima intenzione ma Zamarion è attento e sventa la minaccia in corner. Il duello si rinnova una manicata di minuti più tardi dopo una percussione, il numero 7 biancorosso, che dal limite calcia un sinistro ad incrociare ma trova l'ottima risposta dell’estremo difensore ospite. Prova a mischiare le carte in tavola mister Colavitto per cercare di dare nuova linfa alle speranze di rimonta matelicesi ma la svolta sperata non arriva e la partita viene controllata con tranquillità dagli uomini di mister Torrente che non rischiano praticamente nulla. Ancora proteste dalla parte dei padroni di casa quando al minuto 76 il solito Volpicelli prova a sfondare e viene atterrato al limite dell’area ma per il direttore di gara è solo calcio di punizione. Si va verso un finale già scritto ma a 5 minuti dalla fine è ancora il Gubbio ad aver un'altra occasione per calare il poker con Pasquato che tenta di ribadire al volo un suggerimento dalla destra ma il tentativo fa la barba al palo e si spegne fuori. Dopo 5 minuti di recupero termina un match dominato per ampi tratti dalla formazione ospite che esulta e sale a quota quindi punti mentre per il Matelica arriva la prima sconfitta stagionale tra le mura dell’Helvia Recina. Gli uomini di mister Colavitto rimangono a quota 19 punti nella graduatoria del girone B di serie C e ora il prossimo weekend saranno attesi da un altro derby tutto marchigiano nella tana della Sambenedettese. MATELICA – GUBBIO 1-3 Matelica (4-3-3): Cardinali, Magri, Masini (67’Fracassini), De Santis, Maurizii (84’ Ruani); Calcagni (84’ Peroni), Bordo, Balestrero (67’ Barbarossa); Volpicelli, Leonetti, Moretti (67’ Franchi). A disposizione: Martorel, Puddu, Baraboglia, Pizzutelli. Allenatore: Gianluca Colavitto. Gubbio (4-3-1-2): Zamarion, Munoz, Signorini, Uggè, Ferrini; Oukhadda, Megelaitis, Malaccari (81’ Formiconi); Pasquato, Gomez (89’ Gerardi), De Silvestro (81’Pellegrini). A disposizione: Montanari, Elisei, Cinaglia, Migliorelli, Sdaigui, Lovisa. Allenatore: Vincenzo Torrente Arbitro: Bogdan Nicolae Sfira della sez.di Pordenone Assistenti: Giorgio Ermanno di Minafra e Roberto D’Ascanio della sez. di Roma 2 Quarto uomo: Sig. Valerio Pezzopane della sez. di L’Aquila. Reti: 25’ Gomez (G), 36’ Volpicelli (M), 43’ Ferrini (G), 55’ Oukhadda (G) Ammoniti: 4’ Megelaitis (G), 44’ Leonetti (M), 51’ Signorini (G), 63’ Bordo (M), 80’ Munoz (G) Calci d’Angolo: 7-5 Recupero: 2’ + 5’
Serie C, finale thriller all'Helvia Recina per il Matelica: la vittoria contro il Cesena sfuma sul più bello (Video e Foto)
Sembrava fatta, la vittoria era a 4 minuti di distanza ma Bortolussi, di testa prima e su rigore poi, strozza in gola l’urlo di un successo che i biancorossi di mister Colavitto vedono sfumare proprio in zona Cesarini. Una rotonda vittoria nel derby contro il Ravenna per gli ospiti, una pesante sconfitta rimediata all’Euganeo contro il Padova per i locali. Sono queste le due facce del Matelica e Cesena che sono scese in campo per la 12’ giornata di campionato sul prato dell’Helvia Recina con l’intento di contendersi i preziosi tre punti in palio. Due squadre che alla vigilia del match si trovano a braccetto all'ottavo posto in classifica con 17 punti con i bianconeri di mister Viali, che per l’occasione hanno ritrovato il centrocampista Francesco Campagna ma ancora senza l’attaccante Salvatore Caturano, ancora alle prese con l’infortunio al bicipite femorale rimediato durante la gara contro il Gubbio del mese scorso. Modulo speculare per il Matelica con Martorel che viene preferito a Cardinali tra i pali e Franchi che vince il ballottaggio con Moretti nel tridente iniziale offensivo. Novità invece in difesa dove mister Colavitto schiera dal primo minuto, al posto di Di Renzo, l’esterno sinistro Maurizii. Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria della signora Rosina, moglie del socio del Matelica Pacifico Paolucci, infatti, i biancorossi sono scesi in campo con il lutto al braccio per onorarne la memoria. Cronaca - Inizio sprint per Cesena ma da incubo per Martorel che sbaglia l’appoggio in disimpegno servendo Bortolussi che tira senza troppi complimenti ma il suo tentativo sbatte sul provvidenziale intervento in spaccata di un difensore biancorosso. Sulla respinta si avventa Russini che batte immediatamente a rete trovando anche il gol, ma il tutto è vanificato dal guardalinee che segnala la posizione di offside. Il Matelica risponde quattro minuti dopo con Calcagni che tenta un’imbucata raso terra per Bordo, che tenta subito la conclusione ma trova la pronta della difesa bianconera. Il Cesena però trona subito a farsi sotto e a cercare le vie della porta locale è la coppia Ardizzone-Russini ma senza fortuna. Al 14’ è Petermann a provarci con un gran botta da fuori che scalda i guanti di Martorel e sul repentino rovesciamento di fronte la palla arriva a Calcagni che servito a limite da Volpicelli lascia partire un velenoso destro di prima intenzione che viene neutralizzato da un grande intervento di Nardi. L’inerzia del match ora è a favore dei padroni di casa che al 20’ vanno di nuovo vicino al gol con il solito Calcagni ma stavolta il suo tentativo fa la barba al palo e si spegne fuori. Poco dopo a provarci è Volpicelli da un calcio piazzato dal limite, la parabola disegnata non scende a sufficienza e così la sfera finisce alta sopra la traversa. È questo però il preludio del gol che sblocca il match che arriva dopo appena un giro di lancette ad opera di Leonetti che, imbeccato in area da Balestrero, si libera con eleganza del diretto marcatore Gonnelli e con un preciso tocco batte Nardi siglando l‘uno a zero biancorosso. Il Cesena prova a spingere immediatamente alla ricerca del pareggio ma tolta una sgroppata a campo aperto di Russini disinnescata da un ottimo intervento di Masino produce poco. Il Matelica invece bada al sodo e al 36’ va molto a vicina al raddoppio quando un cross di Calcagni pesca in mezzo all’area cesenate Bordo che tenta una volée di destro ma Nardi si fa trovare pronto e respinge. La veemenza matelicese non consce sosta tant’è che dopo appena un minuto a riprovarci è Volpicelli che chiama ancora una volta agli straordinari l’estremo difensore ospite che si salva. Il Cesena scompare un pò dal prato verde salvo poi farsi vivo agli sgoccioli del primo tempo con Bortolussi che servito in area da Steffè prova una rovesciata da cineteca che però termina fuori dallo specchio della porta. L’arbitro concede 2 minuti di recupero e proprio all’ultimo secondo Masini regala l’ultima emozione di una vibrante prima parte di gara: quando dopo un calcio d’angolo, raccoglie una palla vacante fuori area e tira fuori dal cilindro una conclusione di destro che finisce di poco a lato e fa sudare freddo Ardizzone e compagni. Il secondo tempo inizia con mister Viali che prova a mischiare le carte in tavola inserendo davanti Koffi a posto di Capanni ma è sempre il Matelica a rendersi pericoloso prima con De Santis ma senza fortuna e poi in maniera più incisiva con Balestrero che, servito da Leonetti, prova un violento destro da fuori area ma è centrale e diventa facile preda per Nardi. Il Cesena non riesce ad imbastire un’azione offensiva degni di nota anzi sono sempre i padroni di casa a mettere sotto pressione la difesa ospite. Come, ad esempio, al 61’ quando da un beffardo traversone di Volpicelli, la palla assume una strana traiettoria sulla quale Nardi è costretto a smanacciare. La gara si assesta su dei ritmi decisamente più blandi con il Matelica che tende più a preservare il gol di vantaggio, dall’altra parte il Cesena non riesce mai a rendersi pericoloso se non al 75’ quando Bortolussi sull’out di destra ruba palla a capitan De Santis e prova ad indirizzala a Koffi appostato a centro area ma la difesa di casa è attenta e non si fa sorprendere. A dieci minuti dalla fine la formazione bianconera si vede annullare un altro gol, stavolta a Bortolussi, che ribadisce in rete una palla respinta da Martorel ma l’arbitro ferma il gioco a causa di un fallo commesso in precedenza da Zecca proprio sul portiere locale. Il Cesena prova a prendere fiducia ma all’86’ il direttore di gara fischia un contatto in area tra Ciofi e Calcagni assegnando un penalty ai biancorossi. Dagli undici metri si presenta Leonetti che non sbaglia e sigla così la reta del raddoppio e la sua personale doppietta. Per il Cesena sembra finita ma gli uomini di mister Vialli hanno un sussulto d’orgoglio proprio sul finire con il neoentrato Zecca pesca il neoentrato Bortolussi che svetta più in alto di tutti e segna la rete che accorcia le distanze. Il Matelica va in palla e l’arbitro concede sei minuti di recupero dove i bianconeri iniziano a credere nell’insperato pareggio che arriva al 92’ quando il signor Nicolini assegna un rigore al Cesena per un fallo di mischia: dal dischetto va Bortolussi che non fallisce l’appuntamento con pareggio. I minuti finali sono apnea pura per la formazione di casa che con le unghie e con i denti regge alle ultime sfuriate cesenati ma al fischio dell’arbitro è grande la delusione per i ragazzi di mister Colavitto che in appena 4 minuti vedono sfumare una vittoria che sembrava orami certa. Le due compagini si spartiscono la posta in palio e salgono a quota 18 punti in graduatoria .Per il Matelica ora ci sarà da riordinare le idee nel più breve tempo possibile perché tra 7 giorni sarà chiamata a riscattarsi nel derby tutto marchigiano al Recchioni contro la Fermana di mister Antonioli. MATELICA - CESENA 2-2 Matelica (4-3-3): Martorel; Masini, Cason (70’ Magri), De Santis, Maurizii; Calcagni, Bordo, Balestrero: Volpicelli (76’ Moretti), Leonetti, Franchi. A disposizione: Cardinali, Puddu, Fracassini, Baraboglia, Barbarossa, Santamarianova, Ruani, Peroni, Rossetti. Allenatore: Gianluca Colavitto. Cesena (4-3-3): Nardi; Ciofi, Gonnelli, Maddaloni, Favale; Steffè, Petermann (77’ Zecca), Ardizzone; Capanni (46’ Koffi), Bortolussi, Russini (65’ Nanni). A disposizione: Satalino, Bizzini, Aurelio, Longo, Munari, Campagna, Capellini, Collocolo, Sala. Allenatore: William Viali. Arbitro: Stefano Nicolini della sez.di Brescia Assistenti: Paolo Tricarico sez.di Udine e Mario Pinna sez.di Oristano. Quarto uomo: Giorgio di Cicco sez.di Lanciano. Reti: 26’ Leonetti (M), 86’ Leonetti (M), 89’ Bortolussi (C), 92’ Bortolussi (C) Ammoniti: 12’ Cason (M), 37’ Leonetti (M), 53’ Martorel (M), 61’ Balestrero (M),62’ Ardizzone (C), 79’ Nanni (C), 86’ Ciofi (C) Calci d’Angolo: 3-4 Recupero: 2’ + 6’
Macerata, Centrale.eat si scaglia contro il Dpcm. Aldo Zeppilli: "Il nostro lavoro non è l'asporto"
Ufficialmente non è stato chiamato “lockdown” ma per molti esercenti o semplici dipendenti di ristoranti, bar e palestre, le nuove misure contenute nell’ultimo Dpcm rappresentano un forte pugno nelle stomaco. Il nuovo orario di chiusura stabilito alle 18, che sarà in vigore fino al 24 novembre, non va giù alle attività dei servizi di ristorazione e le piazze di tutta Italia di queste ultime sere, piene di manifestanti, lo dimostrano. Oltre a questo, il testo di legge prevede che il consumo all'interno dei locali sia consentito per un massimo di quattro persone per tavolo e resta ammessa senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri ospiti. Regole e limitazioni che rappresentano ulteriore benzina sul fuoco per chi è proprietario di una di queste attività commerciali, in quanto si sommano alle perdite già accumulate durante lo stop totale dei 3 mesi del lockdown. All’inizio di queste settimana molti commercianti maceratesi si sono trovati a fare i conti con le nuove norme. Come ad esempio Aldo Zeppilli, titolare del Bar Centrale, Centrale.it e Centrale Plus: tre attività incastonate nel cuore di Macerata e che dal mattino alla sera si occupano di ristorazione a 360°; proprio uno dei settori più duramente colpiti dal Dpcm. “Premetto che cercheremo di essere, anche in questa occasione, i numeri uno nel servizio a domicilio – esordisce Zeppilli –. Da quando abbiamo aperto, siamo sempre stati in grado di reinventarci e cercare le soluzioni migliori contestualmente al momento storico vissuto, come ad esempio la crisi del 2008, il sisma, i casi Pamela e Traini. Nonostante le difficoltà abbiamo sempre cercato di dare il meglio anche perché lavoro insieme ad uno staff validissimo, capace quando serve di stringere i denti”. Le ultime misure però suonano come note “stonate” soprattutto per chi, come Zeppilli, è reduce da un ancora recente lockdown: “Oggi non possiamo pensare di reinventarci in silenzio – esclama - dobbiamo capire che le regole imposte dal nuovo Dpcm sono una vera presa in giro in quanto emesse da gente che ha palesemente dimostrato di non avere per nulla il controllo della situazione – e poi spiega - Come categoria abbiamo compreso le limitazioni dettate all’inizio dell’emergenza in quanto era una situazione inaspettata, perciò siamo rimasti chiusi in silenzio, ma oggi non possiamo più permetterci di essere remissivi”. Proprio i ristoranti sono stati “additati” come luogo più rischioso per la diffusione del Covid-19: “Credo sia una corbelleria pensare che un ristorante di Macerata all’orario di cena possa essere potenzialmente più pericoloso di un centro commerciale la domenica o di una stazione della metropolitana di Milano – sentenzia Zeppilli - Attività come la nostra doveva avere dei protocolli ben condivisi da maggio e lo Stato, congiuntamente a capigruppo e Regione, avevano l’obbligo di disporre di misure anti-contagio già studiate e condivise”. Un punto di vista comprensibile soprattutto per chi in questi mesi ha prestato una particolare attenzione nell’ottemperare alle norme dei protocolli sanitari: ”Queste regole presenti sul nuovo dpcm dovevano essere rese note da prima, considerando che già ci eravamo attrezzati per rispettare le precedenti –osserva il titolare dei tre esercizi commerciali – e non comunicate una domenica sera a seguito di un decreto firmato nella notte tra le proteste anche delle istituzioni”. “Se una coppia vuole fare un matrimonio da me, ipotizziamo di 50 persone, io a gennaio per un matrimonio in programma ad agosto mi attrezzo per fronteggiare ogni tipo di clima – porta come esempio Zeppilli - non posso di certo dir loro di non sposarsi nel caso piova all’ultimo momento. Ecco a cosa servono i protocolli specifici soprattutto se si tratta di una situazione prevedibile come quella che stiamo vivendo”. Non solo bar ma anche palestre e piscine sono state costrette alla chiusura forzata. “Il mio discorso vale anche per loro– dice - personalmente sono stato a fare un terapia in una struttura maceratese e posso dire che dentro ho travato un ambiente più pulito di una sala operatoria ed è inconcepibile che ora debba chiudere se consideriamo tutti i soldi che i proprietari hanno speso per garantire la sanificazione”. Tanti dubbi che non trovano risposte e che invece di dissiparsi si addensano ogni giono che passa: “Come si fa inoltre a sancire che il pranzo sia più pericoloso di una cena? Come fanno il locali che lavorano solo in orario serale? – si domanda Zeppilli– sono regolamenti discriminanti e noi non possiamo più tollerare una situazione del genere. Inoltre non posso accettare che diversi mie colleghi si siano rassegnati a fare l’asporto perché il nostro lavoro consiste in tutt’altro – tuona - se dobbiamo chiudere come a marzo possiamo pure farlo ma devono esserci dei dati scientifici e certi che provano che i nuovi contagi avvengano nei ristoranti in determinati orari altrimenti è inaccettabile”. “E’ chiaro che in questo momento farò di necessità virtù e mi dedicherò all’asporto – conclude il titolare delle tre attività di Piazza della Libertà - lo faccio anche perché la città ha bisogno di un punto di riferimento che offre dei servizi anche in momenti di disagio ma questo non significa che sono rassegnato a dire che le regole dell’ultimo Dpcm siano giuste –e sottolinea - non deve passare minimamente questo messaggio perché l’asporto non è il nostro lavoro e mi aspettavo che il Governo fosse pronto a gestire questa situazione”.
Civitanova, Martha Zamora spegne 37 candeline e riaccende il “Madeirinho”: festa e sorrisi in sicurezza (FOTO)
Ogni anno che passa coincide spesso con l’inizio di una nuova avventura e in alcuni casi rappresenta anche l’occasione di tirare a lucido vecchi progetti per poi ricrearne di nuovi. La nuova “stretta” sulla movida e le restrizioni governative anti covid hanno in parte spento l’entusiasmo, faticosamente ritrovato negli ultimi mesi, dai commercianti. Nonostante tutto, c’è chi comunque riesce a tirare fuori dal cilindro idee che coinvolgono e fanno sorridere clienti e avventori che, seppur “ristretti”, riescono a godersi buon cibo e serate in totale sicurezza. A tal proposito sul lungomare di Civitanova Marche è tornato il “Madeirinho”, il locale tutto a tinte verde oro, che nella serata di ieri ha riaperto i battenti e l’ha fatto in un'occasione del tutto speciale. “Eravamo in 29 per rimanere sotto i 30 del massimo che si può festeggiare” con questa battuta Mauro Alberti, uno dei titolari, ha fotografato la festa di compleanno della sua dolce metà (oltre che una dei proprietari) Martha Zamora che ha soffiato su 37 candeline aprendo nel più gioioso dei modi il nuovo corso del locale civitanovese. Una festa al quadrato per due eventi in uno senza dubbio non banali: “Il rinnovato Madeirinho è tornato nella sua vecchia sede dopo che questa estate si era trasformato nell’Imperfecto (Leggi l'articolo) – racconta Alberti che poi annuncia – quest’ultimo comunque sarà spostato in centro città e a breve sarà riaperto non appena saranno finiti i lavori che stiamo ad oggi portando avanti”. “La riapertura del Madeirinho ha coinciso con il compleanno di mia moglie Martha e quindi abbiamo festeggiato sia il locale che il suo 37esimo compleanno insieme a tanti amici tra i cui alcuni giocatori della Lube come Yoandy Leal, Osmany Juantorena ed ovviamente Robertlandy Simon”. Un momento importante e di condivisione che si è svolto nel totale rispetto delle norme di contenimento del virus: “Siamo passati da 240 posti a 120 coperti e ha mezzanotte chiudiamo come da regolamento – spiega Mauro Alberti –. Ho riscontrato una grande educazione da parte delle persone presenti nel rispetto delle limitazioni, infatti ben prima dell’orario di chiusura imposto, tutti si sono alzati autonomamente senza bisogno di solleciti da parte nostra –e aggiunge –in verità non mi aspettavo tutta questa sensibilità in quanto ieri il locale era pieno e tutti pensavamo che il far rispettare la chiusura fosse il più grande dei problemi invece è stato tutto il contrario”. “Per questa riapertura avevamo le prenotazioni già piene da 10 giorni tant’è che abbiamo dovuto declinare gli ordini di circa 300 persone” fa notare Alberti. Un locale pieno, ma anche rispettoso delle tradizioni: “l giovedì sera infatti al Madeiriho la serata è dedicata interamente alle donne– sottolinea il titolare - come cultura brasiliana vuole, la cena nei ristoranti carioca per loro costa la metà, quindi da noi il costo è di 15 euro, inoltre in ogni seduta abbiamo messo un pacchettino di gel monouso per le mani evitando così che la gente si alzi". Festeggiamenti e sorrisi in totale sicurezza, per una doppia occasione che illumina e colora un periodo complicato.
"Mio padre lasciato al gelo e senza certezze": l'odissea di un malato Covid all'ospedale di Macerata
Una vera e propria odissea senza alcun possibilità di reazione se non quella di subire gli effetti di una totale impreparazione nel far fronte alle esigenze di un paziente affetto da Covid-19. Questo è quanto segnalato da Jane Polentini, residente a Monte San Martino, che appena due giorni fa ha dovuto, suo malgrado, addentrarsi nel contorto sistema sanitario maceratese in quanto suo padre era risultato positivo al virus. Il tutto è avvenuto all’Ospedale Civile di Macerata che ancora oggi, nonostante i numeri dei contagiati e dei pazienti in terapia intensiva siano in costante aumento, non ha riattivato il reparto di medicina Covid situato presso la palazzina ex malattie infettive della struttura ospedaliera. L’edificio, separato dal corpo centrale del nosocomio, ha infatti la capacità di ricovero di 45 posti letto e, durante la prima fase della pandemia, ha accolto dei malati Covid che non necessitavano di terapia intensiva. Ora la sua mancata riapertura sta creando numerosi disagi nel capoluogo di provincia. I pazienti sono costretti a lunghe attese e i loro familiari obbligati a rimanere in balia degli eventi. “Il caos, la totale disorganizzazione ma soprattutto la mancanza di buon senso, in quanto qui si tratta di giocare con la vita delle persone, mi hanno spinto a portare alla luce un fatto gravissimo accaduto la notte del 12 ottobre al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata – racconta Jane Polentini - Mio padre, paziente positivo al covid, è stato trasportato dal 118 nel pomeriggio per i primi accertamenti, nell'attesa di essere trasferito in serata in un reparto adibito per i malati di coronavirus”. “In un primo momento era avanzata l'ipotesi del trasferimento al nosocomio di Fermo ma nel frattempo è stato fatto ‘accomodare’ al pronto soccorso di Macerata – ed proprio da lì che iniziano le difficoltà - L’ospedale civile maceratese non solo non è attrezzato con un reparto Covid ma non è provvisto nemmeno di 1 o 2 posti letto dedicati a pazienti di questo tipo – spiega - Sono mesi che si prevede questa seconda ondata di contagi e trovo quindi che tutto ciò sia vergognoso". "Nessuno ha avuto modo di organizzarsi? La nuova struttura di Civitanova inaugurata pochi mesi fa da Bertolaso che fine ha fatto?” si chiede la figlia del paziente. “Dopodiché alle 3 del mattino i tre pazienti, in quanto oltre a mio padre erano coinvolti anche altri due signori - spiega Jane -, sono stati spostati dalla stanza interna del Pronto Soccorso, fatti uscire all'esterno della struttura per l'attraversamento, fino ad essere letteralmente buttati all’interno di un container esterno privo di riscaldamenti - aggiunge -. Sono stati lasciati al gelo per tutta la notte e nonostante dei solleciti da parte loro di poter essere riscaldati, il personale medico li ha ignorati del tutto”. “Un maltrattamento in piena regola – tuona – parliamo di persone affette da possibili influenze o infezioni polmonari e questa situazione ritengo che sia umanamente inaccettabile – e conclude – mi auguro che chi ha permesso questo scandalo sia chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”.
Unicam lancia la sfida alle stelle: nella città ducale sbarca il festival dell’astronomia "Galassica" (FOTO)
“Spazio all’umanità” è stato questo il titolo scelto per la terza edizione di Galassica, il festival itinerante dell’astronomia che quest’anno si terrà dal 4 al 10 Ottobre 2020 a Camerino. Dopo Macerata e Recanati, l’evento organizzato dall’associazione marchigiana, con sede a Civitanova Marche, Nemesis Planetarium farà tappa nella città ducale, forte anche della collaborazione stretta con l’Università di Camerino e il Comune; per una kermesse che si snoderà tra workshop su prenotazione (molti dei quali già sold out) e conferenze live streaming. Si è svolta questa mattina la conferenza di presentazione del festival proprio presso la Sala Convegni del Rettorato di Unicam, alla quale erano presenti Moisella Lattanzi, presidente dell’associazione Nemesis Planetarium, Sandro Sborgia, sindaco di Camerino e infine il “padrone di casa” Claudio Pettinari, rettore dell’università. “Un ateneo deve sognare e per farlo ha bisogno di guardare le stelle – ha esordito Pettinari nell’introdurre gli ospiti presenti al tavolo dei relatori – universo e università sono due parole che si legano in maniera incredibile ed ecco perché in questo specifico evento saranno coinvolti i ragazzi dei Dipartimenti di Bioscienze e Veterinaria - ed ha chiosato – riuscire ‘fare sistema’ è molto importante per conoscere chi siamo ed è anche per questo che si è creata subito una bella alchimia tra l’università e la direttrice del festival”. Una comunione d’intenti ideale confermata anche dalle parole di Moisella Lattanzi, presidente di Nemesis Planetarim : “Ogni volta che abbiamo bussato alla loro porta, Unicam ha sempre aperto – ha spiegato – il nostro è un evento itinerante che non vuole essere solo un festival dell’astronomia ma un vero e proprio contenitore al quale far avvicinare il pubblico verso alcuni temi su cui stiamo lavorando – ed ha aggiunto - Il tema scelto è ‘Spazio all’umanità’ e l’obiettivo è quello di promuovere l’astronomia come disciplina scientifica sempre in evoluzione, con laboratori, conferenze, mostre, con personaggi e contenuti di spessore e al contempo un approccio vivace, divertente, adatto a tutte le età e attento alle nuove tecnologie”. L’intervento finale è stato affidato al primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia che dopo aver citato la celebre frase del filosofo Immanuel Kant: ‘Il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me’ ha dichiarato: “non credo ci si frase più significativa che rappresenti al meglio il rapporto che c’è tra la meraviglia del creato e l’umanità – ed ha sottolineato - in ognuno di noi c’è la tendenza a migliorarsi, quindi credo che questo festival oltre ad aiutarci a capire meglio ciò che ci circonda è anche un formidabile momento di introspezione sul senso della vita”. Il primo dei 35 appuntamenti segnati nell’agenda di Galssica si terrà il 4 ottobre, ore 15.30 al Polo Museale San Domenicocon l’evento di inaugurazione. Poi spazio a osservazioni con il telescopio, tavole rotonde via web e laboratori per tutte le età. Uno dei 'piatti forti' sarà senza dubio l'incontro del giorno dopo promosso dall’Ambasciata America, con in testa il vice Addetto alla Cultura Marlene Nice che guiderà la missione diplomatica e introdurrà l'ospite di eccezione Anna Fischer, astronauta di numerosissime missioni Space Shuttle, ISS ed Orion. Il tutto per arrivare alla giornata finale del 10 ottobre che si terrà presso l’arena anfiteatro dell’Ateneo e vedrà protagonista la simpatia e la curiosità con Lercio e Luca Perri (quest’ultimo in collegamento da remoto). A conclusione del festival, oltre al saluto del Rettore, anche l’intervento dello scienziato e autore Michele Bellazzini, ricercatore INAF di Bologna, che chiuderà l'evento con una poesia dell’astronoma scomparsa Rebecca Elson. (leggi il programma completo)
INTERVISTA - Parla la dirigente scolastica Roberta Ciampechini: "Una gioia avere di nuovo i ragazzi in classe" (FOTO e VIDEO)
Come da programma sono tornate a suonare il 14 settembre le campanelle delle scuole marchigiane. Nonostante le molteplici difficoltà del post-lockdown, a cominciare da quello delle aule, migliaia di studenti hanno varcato le soglie dei rispettivi istituti scolastici e, cosa non di poco conto, hanno avuto la possibilità di ritrovarsi in uno dei luoghi più simbolici della vita di un bimbo o adolescente che sia. Un clima teso per certi versi, ma ricco di entusiasmo per altri. Ecco allora che ad inizio mattinata anche le strade di Macerata sono tornate a popolarsi di genitori, nonni e scuolabus intenti ad accompagnare bimbi e ragazzi a scuola. A suo modo è stato un “primo giorno di scuola “ anche per tanti dirigenti e funzionari scolastici che, sul finire dello scorso anno e nel corso dell’estate, hanno cercato di risolvere delle inconsuete problematiche ottemperando alle line guide ministeriali in materie di contenimento del contagio da Coronavirus. “’E’ andata” direbbe qualsiasi studente dopo aver svolto un compito in classe; ed è stato così anche per Roberta Ciampechini, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “G.Galilei” e dell’Istituto Tecnico Economico “A.Gentili” che non ha nascosto la sua soddisfazione nel rivedere i “suoi” ragazzi tornare a svolgere la didattica in presenza seguendo tutti gli accorgimenti del caso. Si è aperto un anno scolastico sicuramente diverso rispetto a quelli passati. Come si aspetta che sarà l’immediato futuro della scuola e degli studenti considerando le difficoltà del momento storico? “Sono già felice che si sia tenuto il primo giorno di scuola e di avere tutti i ragazzi in presenza. Sono la preside sia del Liceo Scientifico che dell’istituto Tecnico Economico e per me è stata una soddisfazione aver dato il benvenuto ai ragazzi proprio in occasione della prima campanella in quanto ci tenevo tanto che lavorassero a scuola direttamente con i docenti. Il primo giorno è sempre caratterizzato da grande emozione; ricordo quando ero studentessa e ora rivivo le stesse sensazioni in qualità di dirigente. E’ stato bello vedere i ragazzi rientrare a scuola anche se con la mascherina, però di nuovo insieme “. Quali sono le criticità che ha incontrato durante il periodo dove si stava programmando la riapertura degli istituti scolastici? “Diciamo che non c'è stato riposo a partire da giugno fino a settembre. Luglio, qui all'istituto tecnico economico, lo abbiamo passato proprio organizzando aule, misurando spazi e controllando le metrature. Insomma, seguendo le indicazioni fornite dal Ministero con l'aiuto degli ingegneri in particolare del RSPP dell'Istituto che ringrazio personalmente congiuntamente all’ingegnere della provincia. Sono veramente molto grata a tutte le persone che hanno collaborato a far sì che la scuola potesse riaprire in sicurezza. Siamo riusciti a mettere i ragazzi in presenza sia al tecnico che allo scientifico di Macerata; qui al tecnico utilizzando anche gli spazi speciali come ad esempio i laboratori 1, 2 e 3 che saranno destinati sia a classi articolate che particolarmente numerose. Abbiamo utilizzato anche lo spazio dell’ex bar e quindi abbiamo dovuto fare in modo che i ragazzi potessero rientrare in presenza anche con l'aiuto di spazi prima destinati ad altri scopi. Allo Scientifico è stato fatto lo stesso lavoro, ma in questo caso non a partire da luglio bensì dagli ultimi giorni di agosto. Mi sarebbe dispiaciuto, soprattutto per le classi prime, non fare in modo che si conoscessero in quanto credo molto che la didattica in presenza sia importante. Sono convinta che i ragazzi abbiano bisogno di un contatto sia con il Corpo Docente che tra di loro quindi siamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo”. Durante il lockdown è entrata in gioco la didattica a distanza. Come ha vissuto questa esperienza e ritiene che sia ripetibile anche in condizioni “normali”? “A marzo ci siamo trovati con questa novità assoluta per cui da un giorno all'altro ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto lezione a distanza. Allora ero preside solo dell'Istituto Tecnico ma i professori si sono subito adoperati a lavorare a distanza con risultati molto positivi. Sono comunque contenta della didattica a distanza, anche a livello di segreteria. Abbiamo fatto il possibile per assicurare il servizio ai nostri studenti e alle famiglie senza interruzioni di disponibilità. Chiaramente ora, avendone le possibilità, è più opportuno ricominciare in presenza ma è una buona cosa affiancare alla didattica in presenza un’ eventuale didattica a distanza. Siamo comunque pronti e abbiamo un orario settimanale che permette di calibrare questa disposizione anche per delle video lezioni in quanto disponiamo di un'ora di 60 minuti, all'interno della quale ci sono 10 minuti di pausa. Questa pausa per i ragazzi e nel momento in cui siamo a scuola serve per areare i locali per la sanificazione delle cattedre e per consumare una breve merenda. Nel caso della didattica a distanza servirebbe per disconnettersi considerando che un’intera ora al computer risulterebbe pesante per i ragazzi. Quindi abbiamo ritenuto opportuno fare 50 minuti di lezione e 10 minuti di pausa tra una lezione e l'altra; allo Scientifico abbiamo già delle webcam in ogni aula e quindi siamo pronti eventualmente a gestire questa opzione perché non dobbiamo dimenticare che ci potrebbero essere situazioni di fragilità a causa di malattie perciò potremmo dover ricorrere anche ad una didattica mista". Qual è il suo personale bilancio dell’anno scolastico appena concluso al netto di tutte le difficoltà generate da questa emergenza sanitaria? “Abbiamo cominciato in presenza poi ci siamo trovati nell'emergenza da un giorno all'altro. Credo che siamo stati capaci di gestire bene la situazione in quanto ci siamo appunto dovuti rimboccare le maniche e lavorare con le risorse che avevamo. In meno di una settimana tutti i docenti sono stati formati su G-suite di Google e sulle varie piattaforme che potevano utilizzare per la didattica a distanza quindi il bilancio è comunque positivo. Certo il periodo in cui avevamo i ragazzi a casa è stato pesante per tutti, però bisogna vedere anche la positività dalle varie situazioni. Penso che questa situazione che ci abbia insegnato qualcosa che possiamo riutilizzare anche adesso che siamo riusciti a recuperare la didattica in presenza. Questa modalità di sentirci in videoconferenza permette a tutti di raggiungerci rapidamente e da ogni posto in cui si trova. Questo deve comunque far comprendere che possiamo affiancare una didattica in presenza e anche all'uso delle nuove tecnologie comunque basilari così come scritto nel piano nazionale digitale”.
San Severino, dribblati fotografi e fans: nozze all'alba per Jack Bonaventura e Federica Ziliani
Jack Bonaventura e Federica Ziliani sono convolati a nozze. Il fatidico "sì" sarebbe arrivato nella prima mattinata di oggi in gran segreto, con una cerimonia ristretta solo a familiari e testimoni che si è tenuta nello splendido giardino di "Villa Teloni". A celebrale il lieto e blindatissimo evento è stata il Sindaco Rosa Piermattei e il tutto si è svolto nella massima riservatezza, tant'è che l'ex centrocampista di Milan e Atalanta, dopo aver dato l'addio alla maglia rossonera (leggi qui l'articolo) la scorsa settimana, questa volta si è impegnato a dribblare i fotografi e fans. Infatti la cerimonia originariamente si sarebbe dovuta tenere alle 10:30 ma i due novelli sposi hanno, in piena "zona cesarini", hanno anticipato la funzione alle ore 8:30 lasciando così a bocca asciutta tanti curiosi. Decisamente più "affollato" il dopo-cerimonia, in quanto tutti gli amici e parenti hanno raggiunto gli sposi a proprio a "Villa Teloni" nella frazione di Cesolo, dove in questi istanti si sta svolgendo il pranzo nuziale.
Civitanova, alla tabaccheria “Black'n White” arriva il gelato: la nuova sfida di Michele Passaretti
L’estate sta avanzando così come le temperature che si fanno più roventi giorno dopo giorno e per questo i titolari di tanti esercizi commerciali, che sono tornati a tirare su le serrande dopo poco più di un mese, si sono ingegnati con idee dedicate ai propri clienti tanto refrigeranti quanto gustose. Questo è sicuramente il caso del Bar Tabaccheria "Black'n White" di Civitanova Marche, gestito da due anni da Michele Passaretti e vero punto di riferimento di Via D’Annunzio nel quartiere San Marone. L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova tanti commercianti costretti a fare i conti con tutti i disagi derivanti dalle misure obbligatorie anti-contagio e le conseguenti difficoltà economiche. Michele e la sua compagna Stefy hanno però messo da parte il facile pessimismo che poteva creare il momento e così si sono “inventati” una novità senza dubbio adatta per l’estate e più dolce per riprendere il lavoro quotidiano: il gelato. “Come gran parte delle attività commerciali durante il periodo del lockdown abbiamo avuto un forte calo di lavoro e logicamente di incassi ma allo stesso tempo le spese di gestione sono rimaste invariate – spiega Michele Passaretti nel presentare la sua nuova sfida - Nonostante il momento non facile non ci siamo abbattuti anzi abbiamo deciso di dare un ulteriore slancio alla nostra attività mettendo a disposizione dei nostri clienti il gelato artigianale”. Un’idea ponderata e allo stesso tempo inusuale per chi è abituato a barcamenarsi tra riviste e giornali ma che è frutto anche di una precisa strategia di rilancio: “Abbiamo sostenuto un piccolo investimento volto a rilanciare la forza del nostro bar in quanto a nostro avviso era un segmento dell’attività che poteva essere potenziato –precisa Michele - sicuramente si tratta di un servizio inedito per un esercizio commerciale come il nostro ma che mancava al quartiere di San Marone e quindi ci abbiamo puntato molto”. Senza dubbio non un gelato qualsiasi in quanto il “Black n’White “si potrà avvalere della collaborazione di Stefano Pecorari, mastro gelataio e titolare dello storico “Bar Batò” di Civitanova Alta: “Per noi è un piacere avere la possibilità di essere affiancati da un maestro del mestiere come Stefano – chiosa Michele – lui si reca nelle scuole per insegnare ai ragazzi l’arte del fare il gelato e così abbiamo fatto anche io e la mia campagna Stefy che nell’ultimo mese ci siamo immersi alla scoperta dei segreti della produzione del gelato artigianale”. L’avventura con il gelato del Black n’White è appena iniziata e già sembra prendere piede all'interno di una zona di Civitanova nella quale ancora mancava una proprosta del genere: “Questa idea si è concretizzata molto velocemente –afferma Michele - la nostra è una tabaccheria storica del quartiere e noi il primo agosto festeggeremo i due anni da quando abbiamo iniziato a gestirla ed ora vogliamo arricchirla con la cremosità e dolcezza di un buon gelato”.
Porto Recanati, Pupi Avati incanta l'Arena Gigli: buona la prima di "Estate al Cinema – VediamocineMarche” (FOTO)
“Buona la prima” per il Festival "Estate al Cinema – VediamocineMarche” che ieri sera ha esordito nella magnifica cornice dell’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati. Un evento fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e la prima serata è stata un bella dimostrazione di quanto sia stata apprezzata l’iniziativa considerando il grande successo di pubblico e di interesse. “Il cuore grande delle ragazze”, questa è stata la prima proiezione avvenuta sotto le stelle e con le stelle in quanto l’attenzione dei presenti oltre che dalla pellicola è stata catturata soprattutto dagli illustri protagonisti della serata ovvero il duo composto da Antonio e Pupi Avati. Presenti al primo appuntamento di “Estate al Cinema”, i vertici dell’amministrazione con il Sindaco Roberto Mozzicafreddo, la vice Rosalba Ubaldi e gli assessori Angelica Sabbatini e Pierpaolo Fabbracci. Una giunta che ha creduto fortemente in questa iniziativa congiuntamente alla Regione Marche ha spinto e sostenuto l’operazione e per la prima serata era rappresentata del dirigente Raimondo Orsetti e dell’assessore Moreno Pieroni. Gradita anche la presenza di Ivan Antognozzi, direttore della Fondazione Marche Cultura. La serata è stata condotta da Anna Olivucci, capace di coinvolgere la platea con grande professionalità ed emozione e di rendere gradevole il tutto. L’appuntamento ora è per le prossime proiezioni: in serie ci saranno Serena Autieri insieme con Claudio Zamarion (il film: “Niente può fermarci”). Torniamo nel Fermano “profondo”, martedì, con “Non voglio mica la luna”, interpretato da Rebecca Liberati, bellezza e bravura marchigiana doc, ed Andrea Giancarlo (nel cast pure Luciano Carletti, virtuoso treiese dell’organetto). Si riferisce (inconsapevolmente) al meteo di questo tratto di mezza estate, la proiezione, mercoledì, di “Tempo instabile con probabili schiarite”. L’ospite, anch’egli altra stella emergente del provvido cielo fermano: il divertentissimo Piero Massimo Macchini. Poi la chiusura di giovedì affidata a Neri Marcorè