Politica

Vicenda Reccia, il Movimento Cinque Stelle: "Forse anche stavolta è colpa della Raggi..."

Vicenda Reccia, il Movimento Cinque Stelle: "Forse anche stavolta è colpa della Raggi..."

Dal Movimento Cinque Stelle di Recanati riceviamo La seduta consiliare di venerdì 29 settembre u.s., al primo punto all’ordine del giorno ha visto la surroga della consigliera Galgano dimissionaria a favore di Reccia Andrea: una presa d’atto da parte del consiglio che non ha possibilità di entrare nel merito della legge nazionale. Il signore in questione si è presentato alle elezioni comunali il 25 maggio del 2014 nella lista di Forza Italia, ottenendo 31 voti di preferenza. Nulla da eccepire alla surroga dunque se il nuovo consigliere di Forza Italia non avesse acceso la polemica sulla eleggibilità in quanto indiziato di reato per traffico di droga ed attualmente recluso nelle patrie galere. La battaglia che da anni il Movimento sta facendo contro la nomina di condannati a sedere in Parlamento, ora ci si presenta in piccolo nella nostra realtà politica comunale. L’indiziato Reccia non ha alle spalle fino ad ora una condanna nè di primo grado nè definitiva (motivo per cui può fare il consigliere comunale), ma sicuramente un indizio di colpevolezza c’è se i giudici ritengono che debba restare chiuso dietro le sbarre. Non riusciamo a capire come Forza Italia non si sia ancora pronunciata a favore di una remissione di mandato e non convinca il proprio candidato a rinunciare all’incarico. Nel malaugurato caso che non si arrivi alla rinuncia, ci ritroveremmo al prossimo consiglio comunale di ottobre con un consigliere comunale accompagnato e tenuto d’occhio a vista dai carabinieri. E per questo si è scatenata la polemica dei giustizialisti recanatesi. Eppure queste sono le battaglie politiche che il Movimento 5 Stelle porta avanti da anni, sulla onestà e sulla necessità di avere una fedina penale pulita e che eppure ancora trovano tanta ritrosia nelle altre forze politiche. Non ci sembra che siano argomenti di cui si debba discutere, perché quello che è normale per gli altri Stati, cioè le dimissioni in caso di guai con la giustizia, diventa motivo di discussione in Italia. Si sono talmente abituate, le attuali forze politiche, alla disonestà che il reato diventa una prassi normale da neanche combattere preferendo andare dietro a questioni che servono soltanto a distogliere l’attenzione da argomenti molto più importanti. Per certi partiti forse essere indagati o condannati per reati gravi è paragonabile ad avere un curriculum: quanti ne possiamo contare in Parlamento? Tanti. Troppi. Per Forza Italia è normale avere come capo politico un condannato per frode fiscale che molto probabilmente si ricandiderà alle prossime elezioni e nessuno si indignerà quando prenderà i suoi bei voti. Così come diventa normale non stupirsi se i propri rappresentanti hanno degli affari in sospeso con la giustizia. Siamo proprio curiosi di sapere quanti di quei 602 recanatesi che hanno espresso il loro voto a favore di Forza Italia possano ancora oggi andare orgogliosi della scelta che hanno fatto. Ma forse ancora una volta è tutta colpa della Raggi.

30/09/2017 20:18
Kleos-Il Glorioso interviene sul bilancio consolidato di Civitanova

Kleos-Il Glorioso interviene sul bilancio consolidato di Civitanova

Da Kleos - Il Glorioso riceviamo Il comune di Civitanova Marche obbligato ad approvare il bilancio consolidato entro il 30.09.17 ha approvato i due elenchi relativi al perimetro di consolidamento solo il 13.09.17 per cui domandiamo quando si intende portare in consiglio il bilancio consolidato visto che oggi è scaduto l'adempimento e domandiamo al sindaco nonché assesore al bilancio se non esistano problemi legati ad incongruenze nei dati finanziari di comune e partecipate che stiano ritardando il completamento dello schema. Chiediamo infine se è consapevole che in mora dell'adempimento il comune e le aziende facenti parte del perimetro di consolidamento fino ad adempimento compiuto avranno il divieto totale di assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. Per conoscere i debiti effettivi delle amministrazioni pubbliche il Decreto Legislativo n. 118/2011, come modificato con Decreto Legislativo n. 126/2014, dispone, con decorrenza dal primo gennaio 2015 operando una profonda riscrittura delle norme del TUEL (D.Lgs. n. 267/2000) per gli Enti locali ed i loro Revisori nuovi adempimenti, connessi alla predisposizione e approvazione di un nuovo documento di bilancio: il bilancio consolidato. Regioni ed Enti Locali devono approvare il Bilancio Consolidato con i propri Enti ed Organismi strumentali, Aziende, Società controllate ed altri organismi controllati sulla base dello schema contenuto nell’Allegato n. 11 al medesimo Decreto con modalità e criteri contenuti nel Principio Contabile Applicato n. 4 del Bilancio Consolidato allegato al D.Lgs. n. 118/2011. Il Bilancio Consolidato è composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Relazione sulla gestione (che comprende la Nota Integrativa) e va corredato con la Relazione dell’Organo di revisione contabile dell’Amministrazione Pubblica capogruppo. Agli Enti locali che nel 2014 non hanno partecipato alla precedente sperimentazione è concessa la possibilità di rinviare all’esercizio 2016 l’adozione del Bilancio Consolidato. Gli enti locali soggetti all’obbligo di redazione del bilancio consolidato nei mesi scorsi devono avere proceduto all’approvazione con delibera di Giunta di due distinti elenchi concernenti: 1. Gli enti, le aziende e le società che compongono il gruppo amministrazione pubblica, evidenziando gli enti, le aziende e le società che, a loro volta, sono a capo di un gruppo di amministrazioni pubbliche o di imprese; 2. Gli enti, le aziende e le società componenti del gruppo da comprendere nel perimetro di consolidamento ai fini della predisposizione del bilancio consolidato. Una volta approvata la delibera di definizione del perimetro di consolidamento, gli uffici delle amministrazioni sono tenuti ad attivarsi per mettere in atto tutte le attività ed i processi prodromici alla predisposizione del bilancio consolidato, indicati nel Principio contabile applicato del bilancio consolidato di cui all’Allegato n. 4/4 del D.Lgs 118/2011. È inoltre necessario appurare se le informazioni indicate nella Nota Integrativa rispettano appieno il contenuto minimo previsto per il documento dal punto 5 del Principio contabile applicato del bilancio consolidato al richiamato Allegato n. 4/4 Una volta espletate le attività di verifica il Revisore può così procedere alla stesura del parere, premurandosi di trattenere i documenti di bilancio ricevuti e le proprie carte di lavoro.Gli schemi di bilancio consolidato e di delibera assembleare, corredati dalla relazione del Revisore, vengono infine sottoposti all’approvazione da parte dell’organo consiliare dell’ente. L’approvazione del Bilancio Consolidato ai sensi Principio contabile applicato del bilancio consolidato al richiamato Allegato n. 4/4 deve avvenire entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento del documento e mentre inizialmente non erano state previste sanzioni in caso di ritardo la materia è stata oggetto di modifiche ad opera del decreto legge 113/2016. L'articolo 9, commi da 1-quinquies a 1-octies, ha introdotto la sanzione del divieto totale di assunzioni in caso di tardiva approvazione del bilancio di previsione, rendiconto e consolidato ovvero di tardivo invio dei dati alla Bdap entro 30 giorni dalla scadenza del termine di approvazione. Questa sanzione, che opera fino a quando l'ente non adempie, e' scattata solo a partire dal bilancio di previsione 2017-2019, dal rendiconto e dal bilancio consolidato dell'esercizio 2016.

30/09/2017 20:01
Civitanova, proposta di regolamento di Polizia Urbana, Ghio: "Finita la campagna elettorale dalle promesse si deve passare ai fatti"

Civitanova, proposta di regolamento di Polizia Urbana, Ghio: "Finita la campagna elettorale dalle promesse si deve passare ai fatti"

Da Stefano Ghio, Consigliere Comunale di minoranza di Civitanova Marche, riceviamo e pubblichiamo "In data 29/09/2017 il Consigliere Stefano Ghio ha formalizzato, a mezzo pec, la richiesta di convocazione della prima commissione consigliare per discutere in ordine ad una bozza di regolamento di Polizia Urbana che è stata allegata alla medesima convocazione. La proposta, ragionata insieme al Consigliere Pierpaolo Rossi e ad alcuni candidati delle liste che avevano sostenuto la candidatura a Sindaco di Ghio, cerca di affrontare in modo organico le difficoltà che sta incontrando l’attuale amministrazione, come per altro la precedente, in materia di sicurezza e di convivenza civile. Finita la campagna elettorale dalle promesse si deve passare ai fatti. Per rendere un servizio decente ai Civitanovesi, nell’ottica della piena applicazione del decreto “Minniti”, si è provato ad affrontare il problema del controllo, della prevenzione e della gestione della sicurezza nei pressi dei locali che alimentano la movida civitanovese, anche attraverso l’utilizzo sinergico delle forze di polizia e della vigilanza privata con convenzioni specifiche stipulate con l’Amministrazione Comunale; si è pensato ad una disciplina più puntuale sulla sosta dei camper nel territorio comunale con limitazioni atte ad evitare la sosta prolungata in aree non attrezzate e quindi gestire il tanto contestato fenomeno dei nomadi; ma si è cercato di affrontare anche il problema del decoro pubblico e della gestione del verde pubblico e privato, sono state introdotte alcune regole nuove sulla balneazione, sulle affissioni pubblicitarie e sul decoro cittadino. Naturalmente si è pensato di sopperire ai ritardi che si stanno accumulando, nonostante tutte le promesse elettorali, attraverso il potere di iniziativa demandato ai consiglieri e si è pensato che la redazione di una bozza di regolamento aperta al contributo della città e di tutti coloro che vorranno partecipare alla sua definitiva redazione fosse il modo più semplice e corretto di amministrare il problema. Aver presentato infatti un testo coordinato, per altro ispirato dall’esperienza di altre realtà comunali, alla Commissione Consigliare competente è l’unico modo per far si che il tema venga trattato con la massima partecipazione di tutti e con il concreto e fattivo contributo della giunta comunale altrimenti bloccata a risolvere le sole emergenze. Mi aspetto che il Presidente della commissione proceda al più presto alla sua convocazione per consentire la realizzazione di un calendario di audizioni con le categorie, associazioni ed enti interessati, con la partecipazione attiva dell’assessore competente o del Sindaco".    

30/09/2017 18:37
Civitanova Marche, l'appello di Sinistra Italiana: "Quale futuro per l'edificio della Stella Maris?"

Civitanova Marche, l'appello di Sinistra Italiana: "Quale futuro per l'edificio della Stella Maris?"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Sinistra Italiana Civitanova Marche Il grande e storico edificio della Stella Maris, di proprietà delle Suore dell’Ordine della  Riparazione, è stato messo in vendita sul libero mercato. Non è il primo edificio di questo ordine religioso che viene ceduto: infatti, recentemente, è stato venduto a Sant’Elpidio a Mare lo storico palazzo Bartolucci, per il quale verrà cambiata la destinazione ad uso privato. L’edificio della Stella Maris rappresenta un pezzo di storia, per le scuole (sostanzialmente di ogni ordine e grado) che l’istituto ha ospitato (e continua ad ospitare), sono passate generazioni di civitanovesi, e non solo. Quel luogo, grazie anche all’impegno di chi ha gestito le scuole e del suo corpo docente, è diventato un punto di riferimento di tutto il territorio. Lasciare che l’immobile della Stella Maris resti sul libero mercato immobiliare significa  abbandonarlo alla speculazione immobiliare. Non è superfluo ricordare che il Piano  Regolatore di Civitanova Marche ha ancora una capacità edificatoria di circa 900.000 metricubi di edificato, senza contare gli effetti del Piano Casa. Tutto questo in una città dove insistono circa 1.000 fra abitazioni e appartamenti inutilizzati.   Ci poniamo alcune domande e avanziamo delle proposte.   1. Prima di passare alla vendita dell’edificio, l’Ordine delle suore della Riparazione ha  proposto al Comune o ad un altro ente pubblico soluzioni quali l’acquisto, l’affitto o il comodato d’uso dello stabile? 2. In questi anni hanno aperto un confronto con la sede centrale dell’ordine religioso per esplorare soluzioni utili per far sì che l’immobile venga utilizzato per fini sociali?        Sinistra Italiana non crede che la vendita sul libero mercato sia la soluzione migliore per la città e le sue prospettive.Quell’edificio sia una grande opportunità per la città ed il territorio e che l’amministrazione comunale debba avere un ruolo positivo e propositivo.Sinistra Italiana auspica un intervento sinergico del Comune e dell’Istituto Paolo Ricci per far sì che vengano prese in  cosiderazione tutte le ipotesi di un utilizzo sociale della StellaMaris: dalle scuole che ancora vi trovano spazio all’ampliamento della Casa di Riposo Villa Letizia, fino ad arrivare ad appartamenti utili a combattere l’emergenza abitativa e gli anziani soli.Le dimensioni dell’edificio lasciano aperte tutte le soluzioni e le combinazioni possibili. SI propone che l'amministrazione comunale   apra un confronto affinchè venga evitata la vendita dell'immobile  e perchè con nuove funzioni continui ad essere un centro di iniziative sociali rivolte alle persone più svantaggiate.

30/09/2017 18:08
"Più Stato, meno Mercato": la ricetta del Partito Comunista per ricostruire la sinistra italiana

"Più Stato, meno Mercato": la ricetta del Partito Comunista per ricostruire la sinistra italiana

Ricostruire il Partito Comunista Italiano per ricostruire la sinistra italiana. Questo è il volere principale del PCI, illustrato da Cesare Procaccini, il Segretario della Federazione di Macerata. "+ Stato - Mercato": una conferenza stampa per illustrare il programma del PCI, nella quale sono stati illustrati i capisaldi del partito volti al cambiamento sociale e politico dello stivale. Per quest'anno, il tesseramento si chiude con circa 200 iscritti, i quali sono aumentati notevolmente nell'ultimo periodo, anche attraverso i social network. Molti ragazzi stanno abbracciando questa politica, dove al centro viene posto lo Stato, contro la privatizzazione. Un programma ricco di elementi, a partire dalla ricostruzione, la quale non deve essere strumentalizzata per fini privati, bensì rivolta a chi ne ha veramente bisogno; attenzione al mercato del lavoro, che mostra gravi segnali anche nella Provincia di Macerata, dove il settore manifatturiero lamenta delle problematiche; per non parlare della sanità, ormai sempre più vicina alla privatizzazione. Questi, sono soltanto alcuni dei punti illustrati, parti di un insieme di elementi che caratterizzeranno la ripresa del partito.  "In Italia c'è un anomalia dal punto di vista politico: non solo non c'è piu un grande partito quale era il PCI, ma non ci sono nemmeno le forze di massa he difendevano la loro rappresentazione, allo stesso modo manca anche una cultura progressiva, si è disperso tutto. Noi abbiamo proposto questa ricostruzione per dare uno slacio nuovo, a cui molti partiti sono confluiti per rimettere insieme quella politica. Più Stato e meno Mercato è quello che intendiamo mettere in atto; uno "slogan" necessario anche alla nostra Provincia, dove, per esempio c'è un attacco forte al lavoro, dal momento che molte aziende chiudono; oppure nella fase ricostruzione dopo gli eventi sismici, dove si è mosso il privato ma il pubblico è in ritardo".    

30/09/2017 16:06
Presentata la candidatura di Francesco Vitali alla segreteria provinciale del Partito Democratico

Presentata la candidatura di Francesco Vitali alla segreteria provinciale del Partito Democratico

Una candidatura maturata in un anno di intese e attività, di cui si è discusso molto. Si tratta della candidatura di Francesco Vitali a Segretario Provinciale PD, annunciata durante la conferenza stampa di questa mattina. Accompagnato dal suo staff, tra cui rappresentanti dei Giovani Democratici, una delle fonti più importanti per il Partito, Vitali ha, inizialmente, ringraziato anche tutti coloro che gli hanno dato supporto e gli hanno permesso di maturare questa candidatura nata da tante adesioni sia da chi sta sul territorio, iscritti e segretari, sia all'interno del Partito stesso. Adesioni importanti permesse dalla vicinanza con il territorio, il contatto con le persone e la vicinanza ai problemi quotidiani. Una candidatura di cui si è parlato molto: "Della mia candidatura se ne è parlato fin troppo" ha detto Vitali "e sinceramente è stata fatta da altre persone, al momento non presenti. E mi sembra strano, che il mio nome sia continuato ad andare avanti senza mie conferme o smentite". Ma ora si guarda al futuro, al programma che sarà presentato il 6 ottobre, nel quale vengono afforntati molti punti importanti, primo tra tutti la ricostruzione, la quale deve essere vista come un'opportunità, un nuovo punto di inizio; ma anche sanità, assistenza alle persone, servizi sul territorio, immigrazione ed integrazione, turismo, settore giovani e molto altro ancora. "Avere avuto contatti con i circoli, - ha dichiarato il candidato - con le problematiche che quotidianamente vengono affrontate da un segretario di circolo, è uno stimolo e non solo un responsabilità per occupare questo ruolo, il quale ha sempre più risonanza nel territorio. Chi ha condiviso con me il percorso di questo anno sa quanto è importante il contatto dal mio punto di vista. Io credo che bene hanno fatto i Sindaci, offrendo imput volti a farci riflettere e a darci soprattutto degli spunti sui problemi che loro vivono. Interessarsi all'attività amministrativa è fondamentale specialmente per dialogare e in tal modo trovare delle soluzioni. Altrettanto apprezzabile è il riconoscimento dello sforzo fatto dai Primi Cittadini da parte dei segretari, che si sono impegnati ad affrontare una discussione aperta, chiara, forte e necessaria. Riportare la discussione dentro i circoli e non solo attraverso gli organi stampa: questo è uno degli imperativi per lo sviluppo del Partito e per avere una visione chiara di esso".

30/09/2017 15:40
Corridonia Futura e Corridonia Domani: "Preoccupati per la questione del campo Enaoli"

Corridonia Futura e Corridonia Domani: "Preoccupati per la questione del campo Enaoli"

Dai gruppi consiliari Corridonia Futura e Corridonia Domani riceviamo Venerdì sera si è svolta la seduta comunale del consiglio, i gruppi consiliari Corridonia Futura e Corridonia Domani hanno interrogato il sindaco per sapere come intende affrontare la questione del campo Enaoli. L’impianto sportivo, già da diversi anni presenta una situazione fatiscente, un manto di erba sintetica, deteriorato, consumato ed in alcune parti completamente inesistente. L’attuale stato del campo favorisce infortuni alle articolazioni, ai muscoli ed alla schiena della maggior parte degli atleti compresi i ragazzini. Il sindaco con superiorità ed arroganza risponde che “l’attuale stato dell’Enaoli non fa rilevare nulla di anomalo”, declassando di fatto le esigenze dei numerosi sportivi che frequentano l’impianto. Non risponde al consigliere Ciocci che più volte ha richiesto se attualmente la struttura è omologata e se è in possesso dei requisiti di legge necessari per far praticare l’attività sportiva ai ragazzi senza pericoli per la loro salute. E’ stata presentata anche una mozione per impegnare il sindaco a partecipare al bando promosso dalla Regione Marche con DGR 931 del 7 agosto 2017 che prevede contributi a fondo perduto per la riqualificazione degli impianti sportivi di proprietà pubblica. La mozione è stata modificata dall’assessore allo sport rendendo l’impegno a partecipare al bando generico e non specifico per il campo Enaoli come più volte richiesto dal consigliere Grassetti. I due gruppi valuteranno la possibilità di mobilitare una raccolta firme per rendere giustizia ai tanti sportivi corridoniani.

30/09/2017 15:06
Pantana, Menghi e Luciani: "I segretari comunali se ne vanno da Macerata perchè chi governa fa quello che vuole"

Pantana, Menghi e Luciani: "I segretari comunali se ne vanno da Macerata perchè chi governa fa quello che vuole"

Dai consiglieri comunali di Macerata Deborah Pantana, Anna Menghi e Francesco Luciani riceviamo Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo capito perché i segretari comunali dopo un po’ di tempo se ne vanno da Macerata. Appunto, proprio mercoledì dopo i ripetuti appelli del Presidente del Consiglio Comunale per avere il numero legale che è arrivato solo verso le 17, abbiamo iniziato la discussione di una delibera importante che riguardava :”Linee di indirizzo per le ricognizioni e i piani di razionalizzazione degli organismi partecipati dagli enti territoriali”. Una discussione che ha visto coinvolte tutte le partecipate del Comune di Macerata: APM, Meridiana Cooperativa sociale, CE.MA.CO srl in liquidazione, Centro Agroalimentare, Simea srl, SI Marche, Società per l’acquedotto sul Nera spa, Centro di Ecologia e Climatologia , Cosmari srl, Nuova via Trento Spa, Task srl; in quanto con questa delibera si voleva dare seguito all’annunciata riforma Amadia che secondo il centro sinistra cambia in maniera radicale, le regole per quasi tutte le controllate dello Stato e della pubblica amministrazione, in particolare modo riguardo alla trasparenza dei bilanci, agli obiettivi di redditività, al blocco delle assunzioni e degli esuberi, oltre ai fondi di accantonamento nei bilanci degli enti con società in perdita già dal 2015: l’obiettivo finale è la riduzione da otto mila a mille delle società partecipate da Stato ed enti locali. Secondo l’articolo 4 del decreto sulle Partecipate si stabilisce che potranno continuare ad esistere solo le società che producono “servizi strettamente necessari” come servizi di interesse generale, progettazione e realizzazione di opere pubbliche e l’autoproduzione di beni e servizi .Il Decreto ha quindi dato il via ad un piano di razionalizzazione di tutte le partecipate pubbliche con l’eliminazione di quelle senza dipendenti, o di quelle con più amministratori che dipendenti, o con un fatturato medio inferiore al milione. Le nuove regole prevedono, inoltre, un amministratore unico per le società partecipate (per specifiche motivazioni di adeguatezza organizzativa potranno essere creati anche Consigli di amministrazione da 3 o 5 membri) e un tetto massimo al suo compenso, e a quello di tutti i dirigenti, di 240mila euro all’anno. Il Decreto intende eliminare, inoltre, le società in perdita, ossia, quelle che negli ultimi 5 anni di bilanci hanno registrato quattro bilanci in rosso e quelle inutili per la collettività e che non generano profitti. Da questo momento gli enti dovranno tenere nei loro bilanci un fondo vincolato per gli accantonamenti per le perdite, una sorta di “copertura rischio d’impresa”. Le pubbliche amministrazioni che non presenteranno un piano di razionalizzazione, fusione e soppressione saranno obbligate al pagamento di una sanzione, variabile tra i 5.000 e 500.000 mila euro. A vigilare ci sarà un organo predisposto del Ministero dell’Economia che avrà veri e propri compiti ispettivi sulle aziende: potrà, infatti, effettuare ispezioni presso gli uffici della società e chiedere ad esse l’esibizione di commenti ed atti che ritenga necessario esaminare, potrà inoltre, laddove si presentino irregolarità, aprire una fase di amministrazione straordinaria, fase in cui i poteri passeranno al Governo ed in particolare al Mef. Queste sono in sostanza le modifiche apportate dal Governo in carica poca cosa rispetto a quanto richiesto dal centro destra. Comunque per ritornare ai fatti di ieri, ad un certo punto il capogruppo del PD Maurizio del Gobbo presenta un emendamento in cui chiede una modifica sostanziale della delibera tanto che il segretario comunale nel suo parere esplicita proprio che :”pur favorevole se tale emendamento viene accolto dal consiglio comunale appare necessario un ulteriore approfondimento della delibera” quindi è chiaro che il nostro ruolo di controllo in quanto opposizione ci richiedeva necessariamente di far ritornare la delibera nelle opportune commissioni per rivedere appunto l’impianto normativo del documento. Ma questo non è successo in quanto il PD dopo aver stravolto la delibera e votato appunto un emendamento contro il Sindaco, ha voluto con forza l’approvazione di questo atto pur con un parere discordante del Segretario Comunale. Ecco perché da noi i segretari se ne vanno, chi ci governa vuole necessariamente fare ciò che vuole. Per questo noi dell’opposizione siamo usciti dall’aula perché non volevamo votare un atto viziato nei suoi contenuti da un emendamento fatto a posta dalla maggioranza contro il Sindaco, noi non siamo complici di questi giochetti di sinistra che però ci fanno capire ancora una volta che il Sindaco va da una parte e la sua maggioranza da un’altra, ormai è chiaro che il centro sinistra maceratese sta pensando al 2020 ed a come rottamare questa Giunta. Non solo, il PD Maceratese ha creato tutto questo caos anche per salvaguardare l’incarico della presidenza della Task srl al segretario provinciale del PD Vitali.

30/09/2017 11:52
Pd, i segretari dei circoli: "No a dibattiti sui nomi nei giornali. Si torni a parlare tra gli iscritti"

Pd, i segretari dei circoli: "No a dibattiti sui nomi nei giornali. Si torni a parlare tra gli iscritti"

Resta alta l'attenzione intorno all'elezione del segretario provinciale del Partito Democratico. E non mancano spunti anche interni che, in un primo momento riservati, sono invece diventati di dominio pubblico.  E' il caso di una lettera inviata dalla quasi totalità dei segretari di circolo maceratesi ai sindaci, dove si invita a discutere all'interno delle sezioni piuttosto che sui giornali. Questo il testo della lettera integrale:  "Grazie per quanto avete fatto. Abbiamo letto il vostro documento apprezzandone l'ispirazione. Riteniamo opportuno un contributo dei sindaci sui temi amministrativi principali della nostra provincia. Auspichiamo al riguardo che i documenti congressuali degli eventuali candidati raccolgano il vostro condivisibile contributo. Al tempo stesso, volendo letteralmente rispettare il contenuto del documento da voi firmato, che correttamente non entra nel merito di chi debba assumere la funzione di Segretario provinciale, auspichiamo il vostro aiuto nel rispetto di tutti gli iscritti al Partito Democratico della provincia di Macerata. Siamo convinti che le decisioni si debbano assumere nei luoghi deputati ed in modo trasparente e non tra pochi in una stanza chiusa. È necessario portare il dibattito nei circoli e tra gli iscritti rendendolo chiaro ad ognuno: Aiutateci a celebrare un congresso costruttivo, senza decisioni prese a tavolino tra pochi chiedendovi, come il Segretario nazionale ha auspicato ad Imola, di venire nei circoli a confrontarci, senza spostare il dibattito unicamente sulla stampa. Il confronto rafforza se poi si ha la capacità di ritrovarsi uniti dopo". 

30/09/2017 11:15
Segretario Pd, Delpriori: "Nessuno strumentalizzi i sindaci, non indichiamo candidati nè poniamo veti. Interessano solo punti programmatici".

Segretario Pd, Delpriori: "Nessuno strumentalizzi i sindaci, non indichiamo candidati nè poniamo veti. Interessano solo punti programmatici".

Sulla questione relativa all'elezione del nuovo segretario provinciale di Macerata del Partito Democratico, interviene anche il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori. "Non strumentalizziamo i sindaci" dice in estrema sintesi il primo cittadino di Matelica "piuttosto guardiamo ai punti programmatici". Questo il testo integrale del suo intervento: "Negli ultimi giorni sulla stampa sono uscite notizie diverse riguardo le elezioni del segretario provinciale del PD. Ci sono stati, però, travisamenti e forzature da più parti riguardo il ruolo e il volere dei sindaci. Noi abbiamo redatto un documento che personalmente ho sintetizzato e che era condiviso da tutti i primi cittadini iscritti al partito in cui si dicevano cose molto chiare e piuttosto nette. Primo fra tutti, non si parlava di nomi. Non si chiedeva la testa di nessuno, anzi, era palese la volontà di creare una piattaforma politica che potesse andare verso una soluzione unitaria che non puntasse alla singola persona ma ai temi. Molti sono i problemi della nostra provincia e la politica deve prendersi carico di risolverli. La politica seria, fatta anche di confronti dialettici che però mirano ad una sintesi, la politica che sa essere aspra anche nei confronti di altre istituzioni se queste fanno sbagliate, ma sempre nel rispetto dei ruoli, la politica che deve mettere al centro solo il cittadino. Per questo noi sindaci, che i cittadini dobbiamo amministrare, volevamo dire la nostra. Senza indicare alcun nome, non c'era un sindaco candidato, non c'era nemmeno il veto a qualcun altro.  Abbiamo un grande, gigantesco problema che è la ricostruzione post sisma. È il più grande degli obiettivi che dobbiamo raggiungere ed è inutile far finta di niente. La regione è amministrata dal PD ed è del PD la responsabilità della buona riuscita di questa operazione che è la più complicata e la più importante del dopoguerra. Dobbiamo smetterla allora di guardare alle correnti, al volere di un senatore, di un candidato alle prossime elezioni politiche o di un altro maggiorente del partito. Non è la strada da percorrere. Dobbiamo lavorare uniti perché noi tutti abbiamo il compito di definire un territorio non fino alla prossima scadenza elettorale, ma per i prossimi 20 i 30 anni. Come sarà la provincia di Macerata? Quali le scelte strategiche da fare? È possibile demandare tutto al nostro assessore regionale che da mesi è presente in ogni occasione? Salvo poi lamentarsi quando le scelte non sono utili al nostro paese o alla nostra città? Non si può andare avanti così, perché se siamo un grande partito dobbiamo avere la forza di essere uniti e di ricostruire le nostre comunità al meglio. Sono i fondamenti stessi del PD che partono addirittura dal discorso del Lingotto, non possiamo dimenticarcelo. Allora chiediamo anche ai nostri segretari di stare insieme, di essere stimolo e pungolo, di darci idee e soluzioni che possiamo portare ai tavoli della governance.  Questo non è un problema dell'entroterra, ma di tutti, del partito regionale e nazionale perché siamo noi che governiamo oggi è su questo ci giochiamo gran parte della nostra credibilità. Il fatto quindi, non sarà scegliere un nome, ma che questo, chiunque egli sia, voglia stare sui problemi insieme a noi, con una segreteria allargata agli amministratori locali. La strada fatta finora è quella giusta, non deviamo". 

30/09/2017 09:25
Carrescia spiega il suo no a marzo all'emendamento casette : "Sarebbe stata deregulation completa"

Carrescia spiega il suo no a marzo all'emendamento casette : "Sarebbe stata deregulation completa"

A marzo il Parlamento bocciò un emendamento promosso dall'on. Lara Ricciatti per autorizzare i privati a posizionare casette di legno su terreni di proprietà (qui). Oggi, fra le diverse posizioni di chi cerca una soluzione a un problema, fra l'altro diverso, ma esploso nella sua interezza con il caso "Peppina", c'è anche quella dell'on. Piergiorgio Carrescia del Partito Democratico. Carrescia a marzo votò contro l'emendamento Ricciatti secondo la quale oggi il deputato del Pd avrebbe cambiato idea. Ma Carrescia non ci sta e spiega dettagliatamente la sua posizione. "Leggo “senza” stupore le dichiarazioni dell’on. Ricciatti" dice Carrescia "che mi accusa di aver cambiato idea sulle "casette" del sisma; non c’è stupore perché come molti del suo nuovo Partito (Art. 1 - MDP) anche lei vive di astio verso il Partito Democratico e lo alimenta con notevole fantasia e altrettanta capacità di strumentalizzare anche eventi drammatici pur di alzare il livello della polemica. A marzo la deputata pesarese aveva presentato un emendamento (il n. 2.16 al D.L. 8 del 2017), sottoscritto poi, fra gli altri, anche dagli on. Polverini di Forza Italia e Rizzetto di Fratelli d’Italia. In base all'emendamento "In temporanea deroga alla normativa vigente…. i soggetti residenti nei Comuni del cratere sono autorizzati all'installazione o al posizionamento nelle aree di proprietà, di strutture temporanee removibili a fini abitativi acquistate autonomamente”. La normativa vigente è il complesso delle norme da rispettare per costruire e comprende quelle di sicurezza, antisismiche, antincendio, di tutela del rischio idrogeologico, di tutela del paesaggio, ecc. In altre parole se fosse stata approvato, l’emendamento avrebbe autorizzato chiunque fosse stato residente e proprietario di un’area, anche se non edificabile, in uno dei Comuni del cratere (di cui fanno parte anche città come Ascoli, Macerata, Fabriano e moltissimi nel Parco dei Sibillini) a costruire dove e come avesse voluto ”in deroga alla normativa vigente” e quindi anche in una zona paesaggistica a tutela integrale, in zona esondabile, sismica o in frana ecc.; questo era l’emendamento Ricciatti! La deregulation assoluta! E a bocciarlo non fu l'on. Carrescia, come strombazza artatamente la Ricciatti, ma il Parlamento. Io" aggiunge il deputato marchigiano del Partito Democratico "ho solo dichiarato la mia opposizione al contenuto di “quell'emendamento”, non la contrarietà a trovare una soluzione al problema e ora, la Proposta di legge, è coerente con quella posizione. La ricerca di motivi di polemica verso il PD alimenta le grossolane falsità della parlamentare del pesarese: solo nei suoi incubi notturni ha visto “la processione di deputati, assessori e segretari PD a fare passerella a casa della signora Peppina”, come dichiara! E Salvini o la Mussolini con le loro sortite estemporanee non sono certo del PD.  Stia pure serena la collega che a nessuno, al sottoscritto men che meno, passa per la testa di inseguirne le proposte! Quella che ho presentato non è infatti la proposizione di quel mascherato e indiscriminato condono che la deputata ex SEL, ora con D’Alema, per raccattare qualche voto aveva ipotizzato mesi fa; è una Proposta molto diversa che evita sanzioni penali e la demolizione solo se sussistono tutte le garanzie per tutelare le persone e l’ambiente.Quanto al richiamo allo sciacallaggio politico, alle elezioni che si avvicinano e alla coerenza, detto da chi, come la Ricciatti, ha cambiato casacca in Parlamento sono parole che fanno solo sorridere… e da rispedire alla mittente!".

29/09/2017 21:44
Manzi e Sciapichetti: "Morgoni diserta le riunioni, poi propone nomi per l'unità del Pd"

Manzi e Sciapichetti: "Morgoni diserta le riunioni, poi propone nomi per l'unità del Pd"

Da Irene Manzi e Angelo Sciapichetti riceviamo Apprendiamo dalla stampa (ancora una volta) della proposta della candidatura di Giancarlo Ricottini,degnissima persona, a segretario provinciale del Pd e dell'invito di Mario Morgoni a ritrovare su questo nome l'unità da noi invocata già un mese fa. Una unità per la quale era stata convocata una riunione specifica poche settimane fa, disertata da Morgoni, e poi invocata di nuovo a mezzo stampa, salvo poi annunciare ufficialmente, nel corso di uno specifico incontro pubblico, la  candidatura a segretario provinciale di Osvaldo Messi da lui indicata. Non abbiamo mai rifiutato in queste settimane un approccio unitario, rimarcato nel corso dell'ultimo incontro promosso con i sindaci pochi giorni fa nel corso del quale sono stati illustrati alcuni punti programmatici da porre al centro del dibattito politico meritevoli di attenzione e non proposte di candidature. Ma riteniamo che questa vada perseguita anche attraverso un metodo diverso, evitando uscite pubbliche a mezzo stampa e totocandidature e lavorando insieme e confrontandosi di persona su temi di interesse per il nostro territorio quali ricostruzione, lavoro, sanità  ecc. Rispettiamo l'invito che dalla stragrande maggioranza  dei circoli sta emergendo in queste ore: quello a recuperare un metodo politico diverso che eviti di utilizzare strumentalmente figure importanti per la comunità politica provinciale (come Giancarlo Ricottini) attraverso comunicati stampa quotidiani per ritornare a parlarci nei circoli stessi perche' l'unità  va costruita giorno dopo giorno con un confronto leale e rispettoso degli iscritti.

29/09/2017 21:14
Piccoli Comuni, Mangialardi: "L’approvazione della legge sui piccoli comuni ha premiato il lavoro dell’Anci"

Piccoli Comuni, Mangialardi: "L’approvazione della legge sui piccoli comuni ha premiato il lavoro dell’Anci"

“L’approvazione al Senato, in via definitiva, del disegno di legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni” è una svolta che riconosce finalmente la specificità di una grande parte dell’Italia fondata sui piccoli comuni”. A dirlo è Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche che vede nella disponibilità economica di 100 milioni un primo significativo passo. Un lavoro nel quale l’Anci è sempre stata in prima fila e che risponde all’esigenza di mettere in campo misure legate al controesodo rimarcate anche alla Conferenza Nazionale dei piccoli comuni tenutasi lo scorso 30 giugno a San Benedetto del Tronto. “Quello è stato probabilmente un momento di svolta – ha aggiunto Mangialardi – nel quale abbiamo affrontato la duplice tematica, quella del controesodo che riguarda tutti i piccoli comuni e quella della ricostruzione post terremoto nei territori collinari e montani nei quali la maggior parte dei comuni sono piccoli”. La dotazione finanziaria a sostegno della legge per il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni si integra alla disponibilità dei fondi per la ricostruzione, per i comuni del cratere. Il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni assegna le priorità di intervento a riduzione del rischio idrogeologico, messa in sicurezza e riqualificazione di infrastrutture o accrescimento dell’efficienza energetica; sono previsti sostegni per il recupero e la riqualificazione dei centri storici promuovendo gli alberghi diffusi. Ancora misure per il contrasto all’abbandono di immobili, misure per la diffusione dell’infrastruttura in banda ultra larga e lo sviluppo dei programmi di e-government, disposizioni relative a nuovi servizi postali, promozioni di nuovi circuiti turistico-culturali o sostegno della filiera corta o a chilometro utile, azioni per potenziare le attività dei plessi scolastici ubicati nelle aree rurali e montane e i trasporti in genere, iniziative per diffusione della stampa quotidiana e della promozione cinematografica e tante altre azioni di senso”. Le opportunità anche per i piccoli comuni marchigiani sono molte” – ha concluso Mangialardi. “Occorre coglierle e non farsele sfuggire”.

29/09/2017 16:34
Boom di iscritti nel Pd di Morrovalle, Rosita Platinetti: "Orgogliosa del risultato raggiunto dal mio circolo"

Boom di iscritti nel Pd di Morrovalle, Rosita Platinetti: "Orgogliosa del risultato raggiunto dal mio circolo"

Da Rosita Platinetti del Circolo Pd di Morrovalle riceviamo  "Sono orgogliosa del risultato raggiunto del mio circolo di Morrovalle, - commenta Rosita Platinetti, iscritta al PD - perchè è un chiaro segnale della voglia di partecipazione e di rivitalizzazione del circolo territoriale, che rappresenta il luogo primario di partecipazione alla vita politica di un partito. Con 145 iscritti, Morrovalle si allinea ai circoli PD dei più grando Comuni della Provincia di Macerata. Da parte mia, ho partecipato attivamente al tesseramento e parteciperò con lo stesso entusiasmo alla corsa per l'elezione del coordinatore del circolo cittadino. Con la mia candidatura porterò avanti il mio impegno di fare politica a contatto con la gente, da cui sono pronta a rievere proposte, suggerimenti e critiche, anche queste ultime utilissime per migliore. Il PD deve spalancare le porte a tutti quelli che si vogliono iscrivere ma anche a chi, come semplice simpatizzante, vuole conoscere il programma politico, aderire alle proposte, dare il proprio contributo di idee e di sostegno a quelle iniziative che di volta in volta riterrà di condividere. La partecipazione attiva alla vita del circolo deve muoversi nella logica dell'inclusione e del coinvolgimento puntando a valorizzare il ruolo degli elettori PD e facilitare la partecipazione di tutti alle assemblee di circolo. Il Partito Democratico di Morrovalle vuole essere un luogo aperto e vivo nel quale tutti possano esprimersi e contribuire all'elaborazione politica e culturale. Per garantire questo, il mio primo obiettivo, come coordinatore cittadino, sarà quello di garantire una sede di circolo stabile e facilmente individuabile perchè negare un luogo d'incontro pubblico ed aperto a tutti significa negare la natura stessa del Partito Democratico. Mi auguro che, oltre alla mia, ci siano altre candidature animate dal mio stesso entusisamo e voglia di fare e sono certa che domenica 22 ottobre il Pd scriverà un'altra bella pagina di democrazia e partecipazione politica".

29/09/2017 13:17
San Severino, Forza Nuova accoglie il commissario De Micheli: "Dove sono finiti i soldi degli sms solidali per i terremotati?"

San Severino, Forza Nuova accoglie il commissario De Micheli: "Dove sono finiti i soldi degli sms solidali per i terremotati?"

E’ previsto per oggi l’incontro promosso dalla presidenza del consiglio regionale su “Le Marche della rinascita. Nuovi sentieri di sviluppo dell’Appennino dopo il sisma”, dove interverrà anche il Commissario Unico per la ricostruzione Paola De Micheli.   Ad accoglierla ci saranno i militanti marchigiani del movimento nazionalista Forza Nuova che le chiederanno dove sono finiti i soldi degli sms solidali.   “Sono stati in molti gli italiani che, sulla scia emotiva del dopo sisma, hanno deciso di donare soldi con i famosi sms solidali – spiega il coordinatore provinciale di Forza Nuova Valter Bianchi -  ma ancora una volta questi soldi sembra proprio che siano spariti. Questo è inaccettabile – incalza il nazionalista - riteniamo gravissimo giocare e lucrare sulla pelle di chi ha già sofferto troppo a causa del disastroso sisma che ha colpito il centro Italia ed è stato decisamente abbandonato dalle istituzioni”.     “Questi soldi devono saltare fuori immediatamente e utilizzati per la ricostruzione – attacca ancora Bianchi – E’ inammissibile che a distanza di tempo nessuno sappia dove sono finiti. La gestione degli sms solidali è stata a dir poco scandalosa e qualcuno deve pagare”.   “Qualcuno deve indagare assolutamente su quanto è accaduto e i soldi devono essere ritrovati  – conclude Bianchi – In caso contrario Forza Nuova riterrà complice di questa immane truffa, tutte le istituzioni che non  stanno muovendo un dito per la ricostruzione, compreso il commissario De Micheli”.  

29/09/2017 12:49
Porto Recanati, Zoppi attacca il Comune: "Si spreca denaro dei cittadini per attività discutibili e inefficaci"

Porto Recanati, Zoppi attacca il Comune: "Si spreca denaro dei cittadini per attività discutibili e inefficaci"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del consigliere comunale Loredana Zoppi di Uniti per Porto Recanati "Essendo trascorsi solo sei mesi dall'approvazione del Documento Unico di Programmazione del triennio 2017-2019, quello che possiamo in primis rilevare è che nel nuovo DUP, oggi in discussione, non ci sono significativi cambiamenti dal punto di vista del contenuto, e che la realizzazione di buona parte delle opere pubbliche ha subìto un mero slittamento temporale. Per chiarezza espositiva, i nostri rilievi, e dunque l’analisi, seguiranno punto per punto lo stato di attuazione delle linee programmatiche di mandato. Sostenete di aver incrementato i rapporti con Prefettura e Questura: piacerebbe a noi e al resto della cittadinanza sapere dove sono i frutti di questa rinnovata sinergia, visto che è tangibile e diffusa una crescente sensazione di insicurezza. Nonostante al primo punto del vostro programma ci sia proprio la sicurezza, i mesi successivi alla vostra elezione sono stati caratterizzati da un aumento di furti negli appartamenti - anche durante le ore diurne -, scippi in pieno Centro, per non parlare dei ritrovamenti di quantitativi ingenti di sostanze stupefacenti. Solo pochi mesi fa abbiamo scoperto che i nostri lidi sono diventati uno degli approdi scelti dalla malavita per gli sbarchi della droga legata a traffici internazionali. Non stiamo parlando di pochi grammi, ma di quintali di droga. Tali fenomeni ci inquietano anche per il fatto che dalle indagini è emerso il coinvolgimento di persone radicate e conosciute nel nostro territorio. Siamo enormemente preoccupati dagli episodi di detenzione e spaccio che hanno coinvolto giovanissimi, e non possiamo accettare di rimanere inerti davanti alle cronache di ripetuti casi di overdose. Ormai è chiaro che il problema non è solo di ordine pubblico, ma sociale. Dando voce alle istanze che come movimento politico ci vengono rivolte, chiediamo una maggiore presenza fisica sul territorio delle forze dell’ordine e l’attivazione di iniziative dirette a contrastare i crescenti episodi di truffa ai danni degli anziani. Affermare di aver avviato il progetto di "Controllo del vicinato" ci sembra troppo poco, considerando che si sono svolti soltanto preliminari incontri informativi, senza nulla di concreto. Proseguendo l'analisi dello "stato dell'arte", e dovendo valutare le ordinanze "anti-prostituzione e "anti-sacconi", sulla base dei risultati visibili pensiamo di essere autorizzati a dire che sono rimaste entrambe lettera morta. Le prostitute sono ancora al loro posto e il fenomeno dell’abusivismo non è stato debellato. Se dovessimo valutare efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa sul punto più qualificante del vostro programma il voto sarebbe: Non Classificabile. Passando ad altro, vorremmo dire qualcosa sul riassetto societario della Farmacia comunale, in particolare sui criteri delle nomine e delle scelte operate, ma il tema sarebbe solamente quello della lottizzazione politica, per cui preferiamo stendere un velo pietoso.Ci è venuto invece da sorridere leggendo dell'incremento dei rapporti con i quartieri: recentemente un comitato si è dimesso, e non ci sembra che abbiate fatto tutto il possibile per cercare di ricomporre la frattura. Nel caso specifico, le questioni che erano sul tavolo riguardavano importanti problematiche legate alla viabilità, alla salute pubblica (amianto ed inquinamento atmosferico) al decoro urbano, (parco Kronberg sporco e ridotto ad un accampamento nomadi): tutte questioni rimaste insolute. Via il comitato, via i problemi. L’episodio della chiusura della strada che conduce al cimitero, non pianificata coi delegati locali e lasciando inascoltate le richieste dei residenti, ci conferma che esistono attriti anche con altri comitati di quartiere. Per quanto riguarda le Associazioni culturali e sociali, la verità è che non è stato abbandonato il vecchio metodo dei "figli e figliastri". I finanziamenti concessi a vere e proprie categorie economiche riunite in associazione ne sono l’esempio.E' stato rifondato il gruppo di Protezione civile ma ancora aspettiamo l'aggiornamento del Piano comunale. In risposta ad una mozione di Uniti per Porto Recanati, emendata ma comunque approvata, vi eravate impegnati a realizzare, entro maggio 2017, la microzonizzazione sismica. Non lo avete fatto. Il piano inoltre ci risulta carente della sezione relativa alla “Previsione del Rischio di Inquinamento Costiero” nonostante una norma di Legge Regionale del 2014 lo imponga. Per finire, come abbiamo recentemente denunciato, se ci dovessimo trovare di fronte a un'emergenza di ordine pubblico legata alla delicatissima situazione che sta vivendo l'Hotel House, non sapremmo come affrontarla, dato che il Piano vigente nemmeno menziona la struttura e le sue problematiche. Alla luce di quanto continuiamo ad apprendere dagli organi di stampa sul condominio multietnico, crediamo sia doveroso coinvolgere il Consiglio comunale, le comunità residenti, le associazioni sindacali e di volontariato, le istituzioni scolastiche, nonché informare per trasparenza tutta la cittadinanza sulle iniziative che pensate di intraprendere se l'ordinanza da lei emanata Sindaco, risultasse inosservata. Pensiamo sia a dir poco semplicistico - come avete fatto anche nel documento in esame - sottolineare lo status di "edificio privato", e allo stesso tempo ci e vi chiediamo come si conciliano gli interventi di riqualificazione sociale e culturale previsti dal Piano triennale delle opere pubbliche, per un importo complessivo di quasi 700 mila euro (compreso un mutuo del nostro Comune di 150.000,00 Euro), con l'eventualità dello sgombero. Il vostro intento è sgomberare o riqualificare? Per questo torniamo a chiedervi di illustrarci nel dettaglio come si articola tale progetto. Nel D.U.P. vengono menzionate soltanto alcune opere pubbliche di avvio, come la manutenzione straordinaria del ponte di legno c.d. “Mewi” (frutto di una recente lottizzazione e già bisognoso di interventi), un nuovo percorso pedonale, la realizzazione del marciapiede e dell'asfaltatura di via Salvo D'Acquisto. In ordine alle missioni “cultura” e “turismo”, il giudizio è: “Missione non Compiuta”. Dopo un Natale sottotono, il bilancio della stagione appena conclusasi è imbarazzante, così come l'"americana" che avrebbe dovuto pubblicizzarne gli eventi costata alla collettività migliaia di euro e per la quale non siete stati in grado neppure di calcolare il ritorno economico dell’investimento pubblicitario, sicuramente vantaggioso per l’impresa fornitrice. Venendo alle singole iniziative: "FotoAma" ridotta ai minimi termini dopo la “misteriosa scomparsa” dell'organizzatore e alla fine realizzata solo grazie alla buona volontà degli appassionati locali. Concerti in cartellone all'Arena annullati o rimandati seguendo solamente le logiche di incasso degli organizzatori, per nulla considerando il danno all’immagine arrecato alla città. Clamoroso è il caso del concerto di Antonello Venditti: prima rimandato per la scarsa prevendita, poi venduto senza troppa pubblicità a prezzi dimezzati per scongiurare il flop. Comprendiamo del resto l'imbarazzo e la necessità di evitare le reazioni di chi aveva pagato l'intera cifra, decisamente esosa. Con il caso Albano e Romina siamo addirittura finiti sulla cronaca nazionale. Le celebrazioni dell'anniversario di Potentia non sono state all'altezza dell'importanza dell'evento: assistere all’esibizione di una singola biga in plastica e ad un  banchetto dell’accampamento romano sotto forma di grigliata di braciole è stato svilente. Ci piacerebbe conoscere i numeri dell'affluenza alla mostra "Potentia. Storia di un paesaggio rivelato". Abbiamo sperimentato in modo diretto l'inefficienza  dell'organizzazione e l’imbarazzo degli addetti nel dover giustificare le aperture ridotte ed i collegamenti col sito archeologico saltuari e senza orari certi. A parte le serate a tema e poche altre nel fine settimana, alle 23 Porto Recanati era vuota, fatta eccezione dei pochi residenti che si ostinavano a passeggiare per un Corso Matteotti desolatamente deserto. Di certo non ha aiutato l'ordinanza sui decibel, fatta peraltro rispettare a macchia di leopardo. Ci risulta che sono stati multati alcuni esercizi e non altri, palesemente fuori norma: di nuovo la politica dei "figli e figliastri".Per gli eventi che hanno registrato maggior successo di pubblico bisogna ringraziare le Associazioni.       In ordine alle opere pubbliche fin qui realizzate: Clamoroso è quello che avete fatto per la manutenzione dei piani viabili di corso Matteotti: Avete paralizzato il paese nel pieno della stagione estiva, trasformando la via principale in un cantiere a cielo aperto, in spregio alle più elementari misure di sicurezza, generando il caos per cittadini e turisti.  Vi siete difesi dicendo che i lavori non erano posticipabili ma poi vi siete contraddetti rimandando quelli di via Garibaldi ad un settembre che è già ottobre. Ma la cosa che più di tutti ci ha colpito è la gestione finanziaria dell’appalto. Avete chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti un Mutuo di 200.000,00 Euro. Avete appaltato lavori per 149.590,56 Euro che sono stati aggiudicati ad una ditta che ha offerto 75.378,73 Euro (pari quasi al 50% di ribasso) e poi li ha a sua volta subappaltati. Alcune aziende che hanno partecipato al bando ci hanno chiesto come fosse possibile eseguire un tale lavoro a corrispettivo di un importo che non copriva neppure i materiali. La risposta è giunta con la determina 908 del 31/07/2017 con la quale abbiamo appreso che, all’esito del quadro economico conclusivo, alla ditta aggiudicataria sono stati riconosciuti ulteriori 120.549,71 Euro (quasi il doppio dell’offerta!)tra imprevisti (56.000,00), altri lavori di bonifica (40.000,00), incentivi (2.991,81) ed altre voci per un totale che, guarda caso, corrisponde all’importo mutuato di 200.000,00 Euro (quasi tre volte il prezzo di aggiudicazione!). La cosa per noi ha dell’incredibile! Riguardo la viabilità il piano del traffico commissionato alla Sintagma di fatto è stato accantonato, visto che dichiarate di voler prima realizzare i parcheggi multipiano. Francamente il vostro modo di procedere ci risulta incomprensibile e paragonabile al committente che, volendo costruire una casa, prima ne esegue le parti principali poi chiede all’architetto di redigerne il progetto. Ad oggi non potete nemmeno più fare affidamento sulle soluzioni “tampone” dell’ex Assessore Cingolani, a questo punto non avete né progetti né buona volontà. I varchi elettronici, previsti in un bando del 2015, di cui rivendichiamo la paternità, dopo l’ennesimo rinvio dovevano entrare in funzione all’inizio della stagione estiva appena conclusa. In data 3 luglio dalle pagine del “sindaco informa” lei Dott. Mozzicafreddo “invitava i cittadinia prestare particolare attenzione all’attivazione imminente”.Sono trascorsi tre mesi, per quanto ancora dovremo prestare particolare attenzione?Stessa sorte sembra aver subito il“piano antenne” per il quale il Documento Unico di Programmazione che si va a votare è già superato quanto disatteso,visto che in esso si parla di un passaggio in Consiglio entro il mese di settembre. Passando all’Ambiente i problemi atavici che tanto sembravano starvi a cuore quando si trattava di denigrare l’operato altrui sono lungi dall’essere risolti; la fiumarella continua a riservarci indecorosi fenomeni di scolmatura fognaria che solo il meteo ci ha risparmiato in piena stagione estiva, mentre, restando in argomento, i liquami invadono non solo metaforicamente gli specchi d’acqua interni.Per concludere non si contano le segnalazioni pervenuteci sullo stato di degrado della città, sempre più sporca e malcurata. Strade e parchi delle aree periferiche, così come del centro non sono mai stati così indecorosi. Porto Recanati è troppo sporca e la mancanza di politiche di sensibilizzazione al rispetto della cosa comune e della convivenza civile sono testimoniate dal fallimento della raccolta differenziata che non registra nessun progresso. Non accetteremo per l’ennesima volta la giustificazione che il Comune ha scarse risorse umane e finanziarie. Ci risulta che avete effettuato assunzioni a tempo determinato per le attività di giardinaggio con una maggiore uscita registrata fra le variazioni di bilancio di 11.000,00 Euro; mentre, per l’aspetto economico, continuate a sprecare denaro dei cittadini per attività discutibili quanto inefficaci. Per fare alcuni esempi abbiamo speso 7.311,00 Euro per un’impalcatura metallica, 5.490,00 Euro per interrare una fontana trasformandola in una specie di grande posacenere,3.900,00 Euro per annaffiare un solo giorno il prato già secco di piazzale Europa (alle 15 del pomeriggio con 40 gradi di temperatura) con la pretesa di ottenere, a caro prezzo, ciò che è avvenuto naturalmente e gratuitamente con i primi acquazzoni di settembre. Potete già immaginare quale sarà la nostra dichiarazione di voto. Loredana Zoppi Uniti per Porto Recanati."

29/09/2017 11:37
Approvata la Legge sui piccoli comuni, il Sindaco di Treia: "Un passo fondamentale per l’Italia intera"

Approvata la Legge sui piccoli comuni, il Sindaco di Treia: "Un passo fondamentale per l’Italia intera"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Sindaco di Treia Franco Capponi "E’senza dubbio una notizia positiva l’approvazione, a larga maggioranza, della Legge sui piccoli comuni - che ha iniziato il suo percorso alla Camera con un progetto a prima firma di Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola – e che rappresenta un passo fondamentale non solo per i tanti piccoli borghi che punteggiano il Paese, ma per l’Italia intera. Legge che corona l’impegno quasi ventennale di Legambiente e quello di Realacci (che presentò la prima proposta nel 2001), e riconosce l’importanza, per l’identità e per il futuro dell’Italia, dei tanti piccoli comuni dove passato, presente e futuro si incontrano: la storia, la cultura, la manifattura, l’innovazione, la qualità della vita e la bellezza per cui l’Italia è apprezzata nel mondo hanno infatti lì le loro radici. Questa legge, inoltre, sarà importantissima in particolare per i comuni colpiti dal terremoto, che sono quasi tutti piccoli centri, cui darà un contributo ulteriore per una ricostruzione fatta di qualità e sostenibilità. Questo è un “piccolo grande Orgoglio” anche per l’importanza del Festival di Symbola che si svolge da anni nella Città di Treia, perché proprio qui alcuni anni fa ci fu un forte impulso all’accelerazione dell’iter legislativo e che vide il Presidente Realacci raccogliere la sollecitazione e rinnovare l’impegno dopo lo stop di un decennio dalla prima proposta presentata da Legambiente e dallo stesso Realacci nel 2001. Il Comune di Treia non rientra tra i piccoli comuni, dal momento che la definizione riguarda i Comuni con meno di 5.000 abitanti, ma tutti siamo convinti che la dimensione demografica non è un difetto; lo sono invece, lo spopolamento e il calo di offerta di lavoro e reddito per i cittadini che qui abitano. Ma lo spopolamento non è una sorte ineluttabile. Con l’approvazione di questa legge finalmente si sancisce la specificità dei piccoli Comuni, si fissa il principio basilare che questi centri hanno bisogno di politiche differenziate e di sostegno specifico rispetto alle loro peculiarità. E si mette a segno un passo fondamentale per invertire la tendenza. Anche l’Anci, acronimo di Associazione dei Comuni Italiani, ha lanciato durante i lavori dell’Assemblea del 30 giugno a San Benedetto del Tronto “l’agenda controesodo” che ricomprende circa 5.591 su 8003 e rappresentano il 69,9% dei Comuni italiani.Questi occupano il 54% del territorio nazionale, e sono il luogo in cui vivono 11 milioni di persone. Dal 1971 al 2015 in quasi 2.000 piccoli Comuni la popolazione è diminuita di più del 20%. E in più di tremila comuni si riscontrano problemi gravi legati allo spopolamento. Un’inversione di tendenza, anche sulla base di un’analisi statistica condotta da Anci, è però possibile: 581 piccoli Comuni hanno fatto registrare un trend demografico positivo del 9 per cento circa tra il 2008 e il 2015. Dove si registra questo “controesodo” il reddito imponibile medio cresce più velocemente. Per consolidare questa controtendenza, occorre “un finanziamento stabile, un bando destinato alle aree interne, sul modello del bando periferie, in sintesi serve uno strumento di sviluppo affidato ai Comuni”. In qualità di vice Presidente del GAL Sibilla ritengo fondamentale anche l’utilizzo di risorse comunitarie in una logica sempre più pregnante della cooperazione e collaborazione tra territori e tra piccoli comuni come la proposta dei P.I.L. (Piani Integrati Locali). Di contro non credo sia limitante oggi la “dimensione” del Comune,  ma gli elementi che possono fare la differenza vanno colti negli stimoli che questa Legge offre,  e soprattutto nelle strategie che le politiche che il Paese saprà offrire e prospettare alle Comunità sempre più impegnate nello sviluppo di “un’economia, sostenibile e Circolare”, nella salvaguardia della Biodiversità e nello sfruttamento delle risorse naturali quali il bosco, l’energia rinnovabile e  le produzione agroalimentari di qualità e veramente biologiche."    

28/09/2017 19:00
Donazioni sms terremoto, questione time in Parlamento. Il ministro Finocchiaro: "Tutto svolto nella massima trasparenza"

Donazioni sms terremoto, questione time in Parlamento. Il ministro Finocchiaro: "Tutto svolto nella massima trasparenza"

“Tutto si è svolto nel massimo rispetto della trasparenza”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo al question time ad un’interrogazione sull’utilizzo dei fondi raccolti con gli sms e con le donazioni degli italiani, destinati alle aree del centro Italia colpite dal terremoto.“I circa 34 milioni di euro – ha aggiunto il ministro Finocchiaro -, di cui 23 milioni di euro raccolti con gli sms e oltre 11 milioni di euro provenienti da donazioni dirette, sono confluiti su una speciale contabilità del Commissario per la ricostruzione e vengono “utilizzati nel rispetto delle procedure”. L’assegnazione dei fondi è avvenuta, da parte del Comitato dei garanti, “sulla base delle proposte presentate dalle Regioni in accordo con i comuni”.  Tutte le informazioni relative a progetti e cifre, inoltre, sono disponibili sui siti del Dipartimento della Protezione Civile e del Commissario per la ricostruzione. l’elenco dei progetti finanziati grazie al contributo degli italiani che hanno donato attraverso il 45500 e il conto corrente dedicato all’emergenza terremoto centro Italia, così come approvato il 17 luglio dal Comitato dei Garanti istituito con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile: REGIONE MARCHE: Sant’Angelo in Pontano Scuola € 2,4 milioni Pieve Torina Scuola € 250mila Montegallo Scuola € 250mila Montalto Marche scuola € 750mila Arquata del Tronto sede comunale € 2 milioni e 150mila Acquasanta Terme Recupero Grotta sudatoria € 3 milioni Visso Realizzazione area attività prod. € 2 milioni Comuni vari Strada statale ex 238 € 5 milioni Comuni vari Realizzazione 7 elisuperfici € 1 milione e710mila REGIONE UMBRIA Norcia, Vallo di Nera, Cascia, Preci Centri delle Comunità € 3,1 milioni di euro Province varie Beni culturali mobili € 520mila Territori della Valnerina Dotazione scuole € 1 milione REGIONE LAZIO Poggio Bustone Scuola primaria e secondaria I° € 2,7 milioni Collevecchio Scuola secondaria di I° € 1,050 milioni Rivodutri Scuola infanzia € 192mila REGIONE ABRUZZO Corropoli Liceo scientifico D’Annunzio € 2 milioni e 850mila Capitignano Centri delle comunità € 150mila A seguito dell’approvazione dei progetti, salvo uno delle Marche (comune di Acquasanta Terme) per il quale è stato disposto il rinvio per approfondimenti istruttori, il Dipartimento della Protezione civile ha comunicato alle Regioni il 4 settembre di aver trasferito la somma di circa 26 milioni di euro su un totale complessivo di circa 29 milioni di euro sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario del Governo, per consentire l’avvio delle procedure di realizzazione dei lavori approvati.

28/09/2017 17:03
Macerata, società partecipate dal Comune: il consiglio approva la revisione straordinaria

Macerata, società partecipate dal Comune: il consiglio approva la revisione straordinaria

Sono otto, su un totale di tredici, le partecipazioni societarie detenute dal Comune, in forma diretta o indiretta, che sono state oggetto di revisione e dovranno essere sottoposte a contenimento dei costi, o cedute, aggregate o ancora poste in liquidazione perché non più funzionali all’attività amministrativa. Lo ha stabilito ieri pomeriggio il Consiglio comunale con l’adozione di una specifica delibera. L’atto recepisce le direttive della Legge Madia che ha fissato i criteri per eliminare i costi di gestione delle società partecipate dagli Enti pubblici e non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità isituzionali. L’illustrazione iniziale dell’assessore competente Marco Caldarelli ha messo in luce che per alcune compagini societarie non ci sono ostacoli per il Comune di Macerata al permanere al loro interno perché rispettano pienamente i requisiti previsti dalla normativa. Tra queste l’Apm,  La Meridiana cooperativa sociale e il Cosmari. Le criticità invece sussistono per il Centro agroalimentare e per il Centro di Ecologia e Ambiente, per il cui mantenimento è stata investita l’Apm al fine di valutare, entro il 31 marzo del prossimo anno, una soluzione e la relativa fattibilità economica che possa evitare la liquidazione. La messa in liquidazione è invece prevista per altre società come la Smea e il Cemaco. A corredo della delibera è stato poi presentato un emendamento da parte del gruppo del Pd (prima firmataria Caterina Rogante) con il quale venivano sostituite alcune tavole tecniche contenute nell’atto principale e si chiedeva di “valorizzare il ruolo assegnato alla società Task nella progettazione dei sistemi concernenti la gestione di pratiche per la ricostruzione post-sismica su incarico della Regione”. Ampio e articolato il dibattito che si è sviluppato intorno ai due argomenti. Da una parte le opposizioni che hanno espresso un giudizio politico negativo in merito alla delibera perché frutto di un obbligo di legge e non di una volontà spontanea di contenere i costi, dall’altra la maggioranza che ha invece messo in luce la scelta ponderata e analitica fatta dall’amministrazione per revisionare e ridurre le spese di gestione e di mantenimento, per quelle società non più utili all’attività. In merito all’emendamento, dopo aver votato contrariamente la richiesta di sospensiva proposta dal consigliere Andrea Marchiori di Forza Italia perché tale modifica “va ad incidere sulla sostanza della delibera e quindi ne modifica profondamente il significato”, il Consiglio è passato alla sua approvazione con 10 voti favorevoli espressi della maggioranza, 5 contrari di Fratelli d’Italia, Città viva, Movimento 5 stelle e Enrico Marcolini (La città di tutti) e 7 astensioni del sindaco Romano Carancini e dei consiglieri Marco Menchi (La città di tutti), Ivano Tacconi e Marco Foglia (Udc), Paolo Renna (Fratelli d’Italia), Gabriele Mincio (Città viva) e Alessandro Savi (Macerata capoluogo con Mariella). Dopo il passaggio dell’emendamento, il dibattito si è acceso con la presa di posizione del consigliere Andrea Marchori (Forza Italia) e della consigliera Anna Menghi  (Comitato Anna Menghi) che, anche sulla base del parere tecnico espresso dal segretario comunale Paolo Cristiano che suggeriva “un approfondimento di istruttoria per adeguare il Documento Unico di Programmazione” hanno chiesto il ritiro della delibera. Contrario il parere della maggioranza che, con Enzo Valentini (A sinistra per Macerata bene comune), si è detta favorevole all’impianto generale dell’atto in discussione e al conseguente adeguamento del Dup come suggerito dal parere del segretario.  La delibera emendata è stata pertanto approvata con 15 voti dei gruppi di maggioranza, un voto contrario di Gabriele Mincio (Città viva) e due astensioni di Alessandro Savi (Macerata capoluogo con Mariella) e Enrico Marcolini (La città di tutti). Le opposizioni hanno lasciato l’aula al momento del voto. L’assessore Paola Casoni ha poi introdotto in aula l’argomento successivo posto all’ordine del giorno relativo alla modifica degli articoli 15 e 36 del Regolamento edilizio ma, essendo venuto a mancare il numero legale, la discussione è poi stata rinviata alla successiva seduta consiliare prevista per sabato 30 ottobre.

28/09/2017 16:03
Sisma, Irene Manzi: "Serve un intervento del Governo per individuare aree e metodi di messa in sicurezza del patrimonio culturale"

Sisma, Irene Manzi: "Serve un intervento del Governo per individuare aree e metodi di messa in sicurezza del patrimonio culturale"

A seguito delle notizie apparse di recente sulla stampa, che denunciano lo stato di conservazione precario in cui versano le opere ecclesiastiche messe in salvo dal terremoto, l’onorevole Irene Manzi ha presentato un’interrogazione al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al fine di fare chiarezza sulla vicenda.   Il patrimonio di grande valore storico-artistico, oltre che religioso, costituito da quadri, arredi, statue, crocifissi lignei, risulterebbe ormai a distanza di molti mesi dagli eventi sismici, ancora conservato in imballaggi provvisori e spesso ammassati, nei magazzini delle diocesi terremotate, lì dove furono posti in salvo, anche a rischio della propria vita, dal personale specializzato delle forze dell’ordine e del Mibact o anche da volontari.   "Una situazione che va al più presto verificata e a cui va sicuramente posto rimedio – afferma l’On. Manzi – partendo dal presupposto che la ricostruzione e la rinascita delle zone terremotate passa anche attraverso il recupero e la messa in sicurezza del proprio patrimonio culturale e religioso. Anche per questo motivo, come Commissione Cultura della Camera ascolteremo a breve in audizione  - all'interno dell'indagine conoscitiva sulle buone prassi culturali che stiamo avviando -  anche le realtà, come Legambiente Marche, che si sono attivamente impegnate nelle attività di recupero e conservazione dei beni culturali colpiti dal sisma. E' quindi necessario – conclude la deputata maceratese -  un intervento del Governo per individuare aree e metodi di messa in sicurezza delle opere ecclesiastiche, salvate dal terremoto e garantirne un’adeguata conservazione fino alla loro ricollocazione".

28/09/2017 15:04
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