"I dati sono caparbi: 3200 persone ancora in albergo, quasi 900 nei container; 110 le casette consegnate nelle Marche su 1843; 150.000 le tonnellate di macerie smaltite su 1.300.000 ad un anno dal terremoto e con l’inverno alle porte. Basta questo per considerare fallita la gestione del sempre ridente Ceriscioli. I soldi ci sono, dall’Europa, dallo Stato, dalle donazioni private". Scrive così Stefano Parisi, del coordinamento regionale Energie PER l'Itallia per rimarcare la situazione assai critica ancora ad un anno dal sisma che ha devastato il centro Italia.
"Dobbiamo evitare a tutti i costi che Giuseppina Fattori, per tutti Peppina, sabato prossimo venga sfrattata dalla sua casetta di legno a causa, pare, di una insanabile violazione del vincolo paesaggistico. Salviamo Peppina, difendiamo la sua tenacia e il suo desiderio di continuare a vivere nella sua terra martoriata. Salviamo Peppina dall’ottusità degli amministratori regionali perché la sua storia è anche il simbolo del fallimento della politica. Quella politica che non è in grado di tutelare il legame profondo tra la popolazione e il suo territorio. E’ inconcepibile che manchi una visione di insieme, una capacità progettuale in grado di superare interventi a pioggia, che a tratti rasentano lo sperpero e qualche volta il ridicolo: la mitica pista ciclabile così cara all’assessore Sciapichetti. E’ mancata e manca la forza di imporre semplificazioni burocratiche per rendere più agevole la ricostruzione. E’ mancata la capacità di depoliticizzare la gestione del post sisma: dopo il fallimento del democratico e ora MDP Errani, che bisogno c’era di nominare un altro esponente di partito, l’On. Paola De Micheli, priva di competenze ma fedele militante del PD? E infine un appello: basta con la vuota retorica delle mille inaugurazioni. Vogliamo più forza sui tavoli dove si decidono le sorti dei terremotati e meno ipocriti sorrisi".
Riceviamo e pubblichiamo una lettera del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.
"Non abbiamo danni solo nel centro storico e riteniamo che il piano di microzonazione sismica sia fondamentale per pianificare la ricostruzione di tutto il territorio comunale. Per questo nei giorni scorsi ho provveduto ad inviare una lettera aperta al Commissario Straordinario per la Ricostruzione, on. Paola De Micheli, al Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e al responsabile dell’Ufficio Ricostruzione, Cesare Spuri, per segnalare la necessità di provvedere ad opportune risorse per un piano di microzonazione sismica completo e concreto.
“Con la presente – si legge nella lettera – si vuole richiamare la vostra cortese attenzione sulla grave situazione post sisma in cui versa attualmente il Comune di Camerino.
Il sisma ha causato danni ingenti in tutto il territorio comunale e numerose sono le località e le frazioni con danni consistenti, alcune delle quali hanno subito crolli riguardanti pressoché l’intera superficie edificata.
Dal momento che il piano di microzonazione sismica di III livello riguarda solo il centro abitato di Camerino, si chiede di mettere a disposizione nuove risorse economiche al fine di svolgere uno studio esteso alla parti di territorio comunale che hanno subito danni.
Tale approfondimento è necessario per ricavare uno strumento di pianificazione territoriale idoneo”.
Confido di poter avere ricevere in breve, come già accaduto in altre circostanze, risposte positive, certo della vicinanza delle istituzioni alla nostra città e a tutto il territorio colpito dal sisma, con l’obiettivo comune di pianificare una ricostruzione fondata su criteri di qualità e sicurezza".
Una nuova scuola al posto di un'area verde che serve da spazio di incontro per bambini, famiglie ed anziani. È l'ex assessore provinciale Clara Maccari a domandarsi (e domandare) in un appello indirizzato al sindaco di Camerino Gianluca Pasqui se non si sta, forse, sottovalutando l'importanza del verde per le nostre comunità.
L'area interessata è quella di Montagnano dove una nuova scuola verrà costruita dove ora sorge un'area verde. Così Maccari chiede se non si può proprio fare diversamente perché se resta ferma l'importanza di avere una nuova struttura scolastica, non va sottovalutato il valore delle aree verdi ricreative.
Di seguito l'appello di Clara Maccari.
"Recentemente, grazie ad una amica, sono stata in Alto Adige e girando per paesi e città ho avuto modo di apprezzare molte idee di quella cultura. Un giorno mi sono imbattuta, in pieno centro, a Bolzano, in un grande e vecchio albero, molto curato ma con pochissime fronde. Un albero che da noi avrebbero abbattuto da tempo, lì era ad un crocevia con su tanto di cartello recante la scritta “Monumento naturale….” ! Siamo veramente agli antipodi, da noi il verde, dagli alberi alle aree verdi non sono apprezzati anzi, se si può, con una certa leggerezza, vengono tagliati per fare posto a ampliamenti stradali o come a Montagnano viene eliminata l’area verde per far posto ad un edificio. Addirittura in nuove zone da edificare le percentuali del verde vengono diminuite così da far posto al cemento, a nuove case a tutto vantaggio prioritariamente dei costruttori!!
Di tutto questo nessuno sembra farsi scrupolo né gli amministratori, né i tecnici, né tanto meno i destinatari di tanta “solidarietà”.
Voglio concentrarmi sul tema dell’area giochi di Montagnano per fare alcune considerazioni.
Stiamo vivendo tutti un momento di difficoltà ma, spesso gli psicologi ce lo ricordano e i medici e i farmacisti ce lo confermano, i più sofferenti sono gli strati deboli della popolazione, giovani e anziani. Il verde è soprattutto per bambini/giovani e anziani uno spazio di gioco, di ricreazione, di incontro, di socializzazione.
Mi è capitato tante volte, passando per Montagnano di vedere ragazzi parlare, giocare, divertirsi, ma tra qualche tempo tutto questo non sarà più possibile perché verrà costruita una nuova scuola. Non voglio entrare nei particolari ma mi chiedo: è giusto? Non si poteva fare diversamente? Non esiste un’altra area?
Da insegnante certo mi fa piacere che una scuola trovi una nuova sede ( tra l’altro, anche qui, si potrà dare risposte alle esigenze di alcuni bambini) ma sono molto amareggiata per il fatto che si arrechi danno ad altri bambini/ragazzi…. e ad una comunità che è quella che vogliamo con tanta determinazione ricostruire. Per mantenere, consolidare una comunità non servono muri, non serve l’esclusione bensì l’integrazione, la vicinanza e questa si costruisce nelle aule ma anche negli spazi liberi soprattutto verdi che danno sfogo al bisogno di natura, di libertà e di socialità.
Qui mi sembra stiamo andando in tutt’altra direzione, diamo a qualcuno per togliere ad altri, riconosciamo dei diritti e nello stesso tempo li neghiamo. Non siamo nell’ottica dell’accoglienza, della costruzione di ponti ma dell’esclusione. E’ questo che vogliamo? Vogliamo disgregare ancora di più la nostra piccola comunità che non ha luoghi di incontro, non ha spazi di gestione utili per farci sentire cittadini?
Mi sto rendendo conto che c’è poco tempo per le parole e il ragionamento ma quello che chiedo è di pensarci bene, di rifletterci e quindi
chiedo al Sindaco, agli assessori, ai consiglieri, che dovranno esprimersi sulla decisione di giunta, di trovare un’altra area per la scuola e,
chiedo a don Marco che quotidianamente, nello svolgimento della sua funzione è vicino ai giovani, alle famiglie e ne comprende i bisogni, di adoperarsi per la sua scuola ma senza sacrificare i diritti degli altri.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Coordinamento Provinciale Lega Nord di Macerata.
Sono i responsabili Lega Nord della Provincia di Macerata a rispedire al mittente la battuta ironica del Governatore Cerescioli riferita alla visita di Salvini a “Peppina” ed alla impossibilità per lui di ottenere dal Governo un decreto risolutore delle attuali difficoltà.
“Si, c’è poco da fare gli spiritosi”, ribadiscono, “sia perché l’infelice battuta è stata fatta al termine di convegno in cui proprio Cerescioli ha riconosciuto il giustificato e diffuso sentimento di delusione per come si sta gestendo la ricostruzione - perfino profetizzando che altre delusioni non mancheranno -, sia perché l’inverno è prossimo a venire, il freddo metterà a dura prova i terremotati e si pensa solo a colpire chi ha cercato di porre rimedio in proprio e con propri denari”.
“La casetta che la nostra conterranea novantacinquenne ha realizzato in proprio per non essere portata altrove sarebbe illegale perché sistemata in zona parco, senza autorizzazione paesaggistica. Insomma, Peppina a 95 anni dovrebbe andarsene da dove è sempre vissuta e sia la Procura che l’Autorità Amministrativa sembrano intransigenti sul punto. Addirittura il Governatore indica il ricorso al TAR quale intervento risolutore. Eppure non sfugge a nessuno che il TAR può solo emendare ad errori posti in essere dall’Autorità Ammnistrativa ma che quest’ultima possa ricorre al Potere dell’Autotutela per revocare un provvedimento ritenuto inidoneo. La verità è che si vuole tutelare lo sbagliatissimo sistema di ricostruzione trovando una escamotage per il caso in questione.
Invece è proprio la normativa sulla ricostruzione che va cambiata. Il nostro Governatore e l’intero establishment del PD sono ormai divenuti bravissimi nell’organizzare conferenze ed eventi atti ad evidenziare gli errori emergenti dalla attuale situazione ma .nulla continuano a fare per ovviarli. Salvini è venuto a Visso ed a trovare la signora Peppina e in poche ore. parlando con la gente, con i responsabili locali della Lega Nord Marche e soprattutto con il Sindaco, ha compreso che un evento eccezionale, quale quello conseguente al terremoto dello scorso anno, non può essere affrontato se non con un provvedimento legislativo che consenta la deroga alla normativa più stringente, demandando alla discrezionalità del Sindaco la valutazione di ogni singolo caso.
Sin dallo scorso anno la Lega Nord ha insistito su questo punto ed, anzi, è opportuno ricordare che la stessa Commissaria Provinciale Lega Nord unitamente ai Consiglieri Regionali, alla presenza proprio del sindaco di Visso, in un convegno tenutosi a Muccia lo scorso anno, insistettero sul punto. La Commissaria Letizia Marino in quella occasione intervenne proprio per sottolineare che pur dall’opposizione si sarebbe dovuto fare tutto quanto possibile per sensibilizzare il Governo a comprendere la necessità di una normativa speciale, perché altrimenti la Comunità Montana del Maceratese avrebbe corso il rischio di disperdersi e le nostre amate cittadine dei Sibillini di non riprendersi”.
Sabato scorso proprio i coordinatori di Macerata e Tolentino spiegavano a Salvini il forte attaccamento di tutti i maceratesi, alle cittadine montane che più hanno subito danni quali Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Fiastra e come queste realtà fossero oggi a rischio di annientamento demografico, rischio talmente grave da rendere opportuni provvedimenti ancor più speciali, di tipo fiscale, che possano indurre i giovani a rimanere e qualcuno ad investire. Tutto ciò non è difficile da comprendere. Basta andare sul posto ed ascoltare la gente. Invece si continua a perseverare sugli errori, a non comprendere che solo una normativa speciale abilitante i sindaci a provvedimenti derogatori possa porre rimedio allo sfacelo che si sta verificando.
Per ultimo un pensiero a Peppina.
La nostra costituzione garantisce ad ogni cittadino la possibilità di “espletare i propri diritti inviolabili nelle formazioni sociali ove si svolge la propria personalità”, garantisce anche il diritto alla casa. Come dire che Peppina ha il diritto di vivere e continuare a vivere dove è sempre vissuta. Certo, c’è stato il terremoto, ma è anche vero che è passato un anno e che lo Stato è stato a guardare! In tal senso riteniamo che tutti i cittadini della nostra Comunità Montana abbiano il diritto, garantito dalla nostra Costituzione, di attrezzarsi per ivi rimanere in attesa che lo Stato faccia il suo dovere, sottoponendo le proprie iniziative in tal senso al proprio sindaco che, più di ogni altro soggetto istituzionale è in grado di valutare la necessità di ricorrere a deroghe della vigente normativa!
Ciò noi riteniamo ed auspichiamo il riconoscimento di tale diritto con una normativa speciale.
Quindi, Governatore, magari ci fosse un “Decreto Salvini”!"
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Gruppo Consiliare di Civitanova Libera Mente.
"Sulla vicenda che ha visto il comandante della Polizia municipale Sirio Vignoni sanzionato con tre giorni di sospensione per i motivi noti, intendiamo chiarire la posizione del gruppo di maggioranza LiberaMente. Prima di tutto, il chiarimento va fatto nella sostanza, a completezza di un’informazione che riteniamo non esaustiva, certamente per motivi di spazio. Vignoni è vincitore di concorso e ricopre meritoriamente la carica di Comandante. Il problema sorge dopo. Il suo incarico, infatti, era in scadenza e l’allora sindaco Corvatta ha ritenuto di rinnovarlo sebbene fosse al termine della legislatura. La proroga, tutti lo debbono sapere, è stata deliberata un paio di giorni prima della scadenza del mandato sindacale, contro il parere del dirigente. Per superare l’ostacolo, Corvatta è ricorso ad un legale che è costato 8mila euro. Una spesa che fa capo alla collettività ma voluta da Corvatta e non genericamente, come si deduce dagli articoli, dal Comune. L’impressione, inoltre, è che la sostanza dell’informazione sia tutta concentrata sulla questione politica interna alla maggioranza, e non sul fatto, gravissimo, che un comandante abbia svolto una missione privata utilizzando l’auto pubblica e un autista del corpo di PM senza autorizzazione, e si sia assentato dal lavoro per motivi non istituzionali senza smarcare il cartellino. Per quanto riguarda la questione politica, è vero innanzitutto che il sindaco Ciarapica ha sollevato il problema e oggi è costretto a gestirlo. Noi confidiamo che lo faccia in modo coerente e in linea con la posizione da lui tenuta in passato e da noi condivisa. Per quello che ci riguarda, noi avremmo fatto a meno di un nuovo comandante della PM, visto che ce n’ era già uno, e al suo posto avremmo assunto tre o quattro vigili urbani che allo stato avrebbero potuto coprire certi servizi tesi alla sicurezza e al controllo. Questo a prescindere dalla figura di Vignoni e delle sue capacità professionali. Simone Garbuglia, Sergio Marzetti, Paolo Marino Mercuri e Alfredo Perugini, gruppo consiliare LiberaMente."
Nell’ambito dell'odierno tavolo Tecnico Quadrilatero con gli Azionisti, svoltosi a Roma,sono emerse importanti novità circa il collegamento di Macerata con la superstrada e l’allaccio della stessa con Civitanova Marche.
“Con l’inserimento di queste due opere nel Contratto di Programma Anas 2016-2020, approvato di recente dal CIPE, ha dichiarato il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, collegato in teleconferenza con il Tavolo Tecnico – abbiamo la certezza della realizzazione di queste opere. Tale atto rappresenta infatti lo strumento necessario per la copertura finanziaria dei due interventi per uno dei quali contribuiscono significativamente anche la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata e la Regione Marche. Le opere saranno realizzate da ANAS in quanto assegnataria delle risorse e pertanto prossimamente saranno trasferite ad ANAS le due specifiche convenzioni precedentemente con l'ANAS Quadrilatero SpA di cui siamo azionisti”.
La riunione è servita anche per un aggiornamento sugli altri interventi. Con il suddetto Contratto di Programma Anas sono stati interamente finanziati i 4 lotti della Pedemontana da Fabriano a Muccia. Il primo lotto è già in costruzione mentre sono già pronti i progetti definitivi del 3° e 4° lotto. Per lo svincolo di Muccia si sta completando il progetto esecutivo di innesto sulla SS 209 Valnerina mentre domani è previsto un incontro a Muccia con Comune, Regione e Quadrilatero,per verificare il progetto di collegamento con la vecchia SS 77 rispetto alle aree attrezzate per le casette.
Nel corso della odierna riunione, con il sostegno anche del rappresentante della Regione Marche, è stata con forza sottolineata dal sottoscritto la necessità di finanziare e realizzare anche gli interventi previsti dalla Quadrilatero. Tutto il territorio provinciale dovrà essere collegato con la superstrada, specie dopo il terremoto,attraverso l'intervalliva di Macerata fino a Villa Potenza, la bretella di San Severino - Tolentino e l'ammodernamento della SS78 Valdifiastra. “Non ci potrà essere ricostruzione né tantomeno il rilancio e lo sviluppo dei territori del cratere ed in particolare dell'entroterra senza una reale riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture “.
A Tolentino, nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale sono stati nominati i presidenti e i membri delle Commissioni comunali consultive e di studio.
Commissione Sviluppo Economico e Attività Produttive: presidente Fabio Montemarani; Roberta Breccia, Matteo Mastrocola, Roberto Zanetti, Sonia Dignani, Paolo Maiolati, Diego Aloisi componenti per la Maggioranza; Annarita Benedetti, Carla Mosca, Alessandro Saracchini e Fulvio Riccio componenti per la Minoranza.
Commissione Cultura, Istruzione Turismo e Biblioteca: presidente Cristina Miluch; Morena Ballini, Gianluca Bini, Maurizio Grifi, Alessia Fermani, Yeugen Orel, Emanuele Storani componenti per la Maggioranza; Veronica Sirotti, Alberto Cola, Cristina Lembo, Paolo Isabettini componenti per le Minoranze.
Commissione Sport: presidente Marco Salvatori; Stefano Bentivoglio, Roberto Chiavari, Francesco Lupidi, Leonardo Salvatori, Antonio Taddei, Simone Salvatelli componenti per la Maggioranza; Luca Cesini, Cesare Chiocchi, Saverio Salvemini e Fabrizio Coccia componenti per le Minoranze.
Commissione Urbanistica e Ambiente: presidente Remo Belli; Silvia Turchetti, Enzo Santoni, Henry Gullini, Margherita Turchetti, Piernicola Bonanni, Luca Mosca componenti per la Maggioranza; Roberto Baldoni, Sergio Marchetti, Mirco Vissani e Marco Seghetti componenti per le Minoranze.
Commissione Lavori Pubblici: presidente Carlo Santini; Emanuele Tiberi, Valentina Gregori, Gian Nicola Ferranti, Simone Capradossi Pietro Passarotti Fabrizio Scortechini componenti per la Maggioranza; Flavia Giombetti, David Pela, Luigina Loreti, Catia Fianchini componenti per le Minoranze.
Commissione Sociale e Sanità: presidente Sonia Gattari; Barbara Tizi, Martina Misici Falzi, Eleonora Vassallo, Michela Marani, Marcella Valenza, Francesca Acuti componenti per la Maggioranza; Mauro Sclavi, Orietta Ottaviani, Raul Brambatti, Luciana Renna componenti per le Minoranze.
Nominati anche i rappresentanti del Consiglio comunale in seno ai Comitati Asilo Nido: per il Green sono stati eletti i Consiglieri Prioretti (Maggioranza) e Prugni (Minoranze) e per il Cucciolo i Consiglieri Ceselli (Maggioranza) e Mercorelli (Minoranza.
Nomina i rappresentanti del Consiglio comunale in seno ai Comitati Mensa: istituto comprensivo Don Bosco eletti i Consiglieri Trombetta (Maggioranza) e Mercorelli (Minoranze) e all’istituto comprensivo Lucatelli i Consiglieri Tatò (Maggioranza) e Prugni (Minoranze).
Domani, 28 settembre, a partire dalle ore 10, l'Europarlamentare Alessandra Mussolini sarà presente a Fiastra, in località Moreggini di San Martino, per incontrare Peppina Fattori. Una vicenda che ha fatto scalpore ed ha interessato lo Stato Italiano.
La 94enne, infatti, rischia di essere sfrattata dalla sua casetta di legno il prossimo sabato.
Da Sauro Pigini, capogruppo Consiliare Movimento 5Stelle Porto Recanati, riceviamo
Commentare documenti di cui non si conosce il contenuto è cosa avventata.
Dalla stampa leggiamo che i Consiglieri Regionali firmatari della proposta vorrebbero una legge che stanzi fondi e stabilisca le modalità per arrivare anche all'abbattimento del palazzone e alla sistemazione di tutti i residenti, che siano proprietari o no dell'appartamento in cui vivono.
Ma ad oggi la fantastica proposta di deliberazione regionale n.21/17 avente ad oggetto: “Proposta di legge alle Camere…” proponenti Marconi ed altri, è solo un titolo, e tanto è sufficiente perché tutti ne discutano.
Il Movimento 5Stelle di Porto Recanati si limita a prendere atto che quanto preannunciato si è puntualmente avverato: gli amici degli amici hanno lanciato la ciambella di salvataggio perché il Sindaco legittimista, il Sindaco che mette la legalità in primo piano, il Sindaco che non ritiene di dover mai mettere al corrente il Consiglio Comunale delle attività in essere, il Sindaco che ha deciso di sperimentare in prima persona “la solitudine del potere”, il 9 dicembre prossimo possa evitare di emettere l’ordinanza di sgombero dell’Hotel House!
Come si fa a procedere ad uno sgombero forzato di più di 2.000 persone quando è in itinere un provvedimento legislativo che, finalmente, promette la fine di tutti i problemi e farà vivere tutti felici e contenti?
E così il problema viene spostato ancora una volta in avanti e potrà essere anche un buon cavallo di battaglia per chi, trovando ormai stretti i confini provinciali, voglia tentare nella prossima primavera l’avventura dei Palazzi romani.
Sì, perché stante al titolo della proposta di deliberazione tutto verrà giocato nei Palazzi romani dove, non riuscendo a passare in questo scorcio di legislatura, il tutto dovrà essere riproposto nella prossima.
E allora vi sarà necessità di una guida esperta e decisa, con sufficiente esperienza amministrativa, volitiva e di relazioni, che accompagni il provvedimento, stante la miserevole fine che hanno fatto tutte le proposte di legge presentate alle Camere dalle Regioni.
Un novello Caronte per l’Hotel House!
Le Amministrazioni comunali di San Severino Marche, Osimo e Tolentino hanno deciso di fare squadra e di rispondere così ai cambiamenti che l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico ha deciso di imporre con la recente normativa che è volta a promuovere le aggregazioni tra imprese distributrici. Lo ha formalmente ribadito il sindaco settempedano, Rosa Piermattei, nel corso del Consiglio comunale dopo un precedente incontro svoltosi nella sede della municipalizzata Assem Spa alla presenza anche dei sindaci di Osimo, Simone Pugnaloni, e di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, in rappresentanza delle società Astea e Assm.
“L’intento è stato quello di condividere nei rispettivi Consigli Comunali – ha spiegato la Piermattei - la proposta tecnica, già valutata favorevolmente anche sotto il profilo politico, di aggregazione funzionale nell’ottica di efficientamento del servizio di distribuzione. Le preoccupazioni di noi sindaci è stata anzitutto quella di mantenere vivo il servizio rivolto alla cittadinanza attraverso le nostre Aziende municipalizzate, le cui eccellenze hanno caratterizzato la qualità di vita nei nostri territori nel corso dei decenni”.
Adesso saranno portati avanti, nelle rispettive Amministrazioni comunali, i passaggi di carattere politico-amministrativo, affinché la volontà politica converga con la dimensione tecnica. “I Consigli comunali - ha concluso il sindaco rivola proprio all’Assise settempedana - avranno l’ultima e definitiva voce in merito all’apertura di un dialogo di grande respiro a favore di tutto il territorio”.
"Non c'è niente di definito": così il segretario regionale della Lega Nord Luca Paolini in merito alla possibile candidatura del sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini come capolista del suo partito nelle Marche alla Camera per le prossime elezioni politiche.
Paolini ha ribadito che niente è stato ancora deciso, non essendoci la legge elettorale.
Per di più le regole della candidatura stabilite dalla Lega Nord specificano che servono almeno cinque anni di militanza per poter accedere ad incarichi politici in tutti i livelli istituzionali, da quello regionale a quello europeo. E il sindaco di Visso non è neanche iscritto alla Lega.
"Probabilmente qualcuno ha messo in piedi una trovata per bruciarlo - dichiara il Segretario Regionale - dal momento che Pazzaglini è vicino alla Lega, forse perchè si temono delle sorprese alle prossime elezioni. Inoltre, lo stesso Salvini non mi ha accennato nulla. Soprattutto ancora non abbiamo certezze se andremo da soli oppure con altri partiti, quali Forza Italia o Fratelli Italia, oppure con una lista unica. Mi sembra strano che già da ora si nomini un candidato, per giunta non iscritto alla Lega".
“Sono felice di comunicarvi che il Tribunale Amministrativo delle Marche, con sentenza n° 722 del 2017, ha respinto le domande proposte dalla ricorrente società Boscorosso in merito alla lottizzazione di Ugliano accogliendo, di fatto, quanto da noi sostenuto con deliberazione di Consiglio comunale n. 37/17 e dichiarato improcedibili, in quanto ovviamente superati proprio da questa deliberazione, gli iniziali ricorsi proposti avverso la precedente deliberazione n. 50/16”.
Fra le comunicazioni con le quali il primo cittadino di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha aperto la seduta dell’Assise settempedana la prima ha riguardato l’esito della pronuncia del Tar delle Marche sulla costruzione di mega stalle per allevamento.
“La decisione dei giudici amministrativi ha ripreso in pieno le tesi che abbiamo sostenuto nei nostri scritti difensivi comprese quelle relative alla insindacabilità delle scelte di politica urbanistica e del territorio formulate dal Consiglio comunale. Mi sembra significativo rilevare che è andato a buon fine, in particolare, il nostro impegno nel consentire al Collegio di comprendere la ragione ultima delle scelte del Consiglio comunale tutto e nel difendere le medesime. Il Collegio - ha sottolineato il sindaco Piermattei - ha colto tale nostro intento rappresentando espressamente che il nucleo essenziale della motivazione negativa va quindi individuato nella volontà del Consiglio comunale di non destinare il territorio in questione all'insediamento di grandi aziende agricole comportanti massicci interventi costruttivi e localizzati, ma di riservarlo a piccoli insediamenti sparsi di minore impatto edilizio poiché obiettivamente più compatibili con il ruolo di salvaguardia ambientale attribuito anche alla zona agricola come da giurisprudenza sopra ricordata”.
Dall’inizio di questa settimana il Comune di Potenza Picena ha ufficialmente un nuovo Segretario Comunale. La Dott.ssa Gabriella Maria Galassi, originaria di Loreto, da lunedì 25 settembre ha assunto la titolarità dell’ufficio, succedendo alla Dott.ssa Elisabetta Tamburri in pensione dallo scorso 1 di agosto a cui sono andati i ringraziamenti del Sindaco Francesco Acquaroli e della Giunta Municipale per il lavoro svolto in questi ultimi tre anni.
La Dott.ssa Galassi prima di approdare a Potenza Picena ha prestato servizio come Segretario Comunale nei Comuni di Cerreto d’Esi e di Serra San Quirico. E’ laureata in Giurisprudenza, iscritta all’Ordine degli Avvocati con specializzazione in Professioni Legali. Ha, inoltre, esperienza di Pratica Notarile unitamente a studi per Magistratura. Il Sindaco Acquaroli, il Presidente del Consiglio Comunale Mirco Braconi e la Giunta Municipale, hanno dato il benvenuto alla Dott.ssa Galassi unitamente ad un augurio di buon lavoro.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Capogruppo FD Elena Leonardi.
"Nel corso della manifestazione nazionale di Atreju organizzata da Fratelli d'Italia a Roma, la capogruppo regionale Elena Leonardi ha consegnato al Ministro dell'Interno Minniti, un report sulla situazione dell'Hotel House con specifiche richieste di intervento.
"Mentre altri fanno sterile polemica, come accaduto in passato, ho inteso muovermi concretamente – interviene la Leonardi – sapendo che alla manifestazione di Atreju sarebbe intervenuto il Ministro dell'Interno ho prontamente redatto un apposito dossier corredato da materiale esplicativo, che ho consegnato direttamente nelle mani del Ministro. Nel documento evidenzio la grave situazione di illegalità diffusa ed il proliferare della criminalità incentrata, in particolare, sul traffico di stupefacenti. Ho fatto presente – continua la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia – il degrado ambientale e sociale che coinvolge in misura differente tutti i condomini dello stabile, e la potenziale imminente esplosiva situazione.
Ho ricordato l'ordinanza del sindaco di Porto Recanati e la situazione della morosità delle utenze; ad esempio con il gestore della fornitura elettrica, con il quale si sono accumulati ingenti debiti e con una lunga serie di fornitori e manutentori, tanto che gli ascensori non sono più funzionanti. Ho ricordato il tragico evento del 2015 quando uno dei portieri dell'Hotel House perse la vita precipitando nel vano di uno degli ascensori proprio nel tentativo di farlo ripartire".
Nel breve incontro, che ha per un attimo interrotto il protocollo della manifestazione, ho potuto rappresentare al Ministro la problematica relativa all'Hotel House contenuta nel dossier consegnato e chiedendogli un interessamento diretto.
“Intendo pertanto continuare su questa strada istituzionale” – prosegue Leonardi - “cercando, come ho fatto nei giorni scorsi a Roma e come inviato direttamente al Ministero, di cogliere ogni possibilità che si presenti a livello sovracomunale".
Comunicato stampa del Comune di Tolentino
L’Amministrazione comunale informa che a partire dal prossimo 28 settembre, per dieci giorni, saranno pagati i CAS - Contributi di Autonoma Sistemazione relativi ai mesi di luglio e agosto.
I dieci giorni sono necessari per predisporre i mandati di pagamento e per effettuare le verifiche sugli aventi diritto.
Come già avvenuto nelle precedenti occasioni il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, di concerto con i colleghi di Giunta, ha deciso di erogare anche il mese di agosto anticipando di fatto la somma necessaria, prelevando fondi dal Bilancio comunale che saranno nuovamente disponibili non appena la Regione Marche stanzierà l’importo necessario a coprire i pagamenti. Tutto ciò nell’interesse delle tante famiglie che avendo perso la propria abitazione a causa del terremoto hanno provveduto a reperire una autonoma sistemazione in attesa dell’avvio e del completamento dei lavori che renderanno nuovamente fruibile l’abitazione occupata originariamente.
Oltre 300 firme raccolte in 3 ore tra San Severino Marche, San Benedetto del Tronto e Sassoferrato: continua l’avanzata di Forza Nuova contro lo Ius Soli.
Nella mattinata di sabato, nelle province di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno, i militanti di Forza Nuova hanno attivato la loro prima raccolta firme contro lo Ius Soli, raccogliendo in poco meno di tre ore, quasi oltre 300 firme.
“Anche nelle Marche gli italiani si stanno svegliando e hanno capito che si tratta di una proposta di legge scellerata, dando con la loro firma una prova forte e tangibile della totale contrarietà a quella che, se approvata, diventerebbe una condanna a morte definitiva per l’identità nazionale – afferma il coordinatore provinciale di Macerata Forza Nuova Valter Bianchi – Questa è una battaglia che non possiamo assolutamente perdere e solo con il sostegno che stiamo ricevendo dalla nostra gente riusciremo a portare a casa un risultato importantissimo per cancellare una proposta di legge criminale che non può e non deve assolutamente passare”.
Alle dichiarazioni dell coordinatore maceratese Bianchi, si aggiunge il dirigente regionale di Forza Nuova Marche, Luciano Astolfi: “Lo Ius Soli porterebbe migliaia di giovani menti aliene alla nostra cultura, con un bagaglio culturale e ideologico diverso e ostile al nostro, che non può assolutamente diventare un arricchimento per la comunità, ma solamente una minaccia concreta alla nostra cultura e alle nostre radici. Anche nelle province marchigiane, come nel resto d’Italia, la maggioranza della gente lo ha capito ed è contraria a questa legge e le duecento firme raccolte in poche ore ne sono la dimostrazione tangibile”.
“Se oggi, ribaltando i sondaggi di qualche anno fa, oltre la metà degli italiani è contraria al riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli di immigrati stranieri nati nel nostro Paese, lo si deve anche al costante lavoro fatto da Forza Nuova sempre presente nelle piazze al fianco dei nostri connazionali”.
“Noi continueremo la nostra battaglia ancora più forti e decisi – conclude Astolfi –forti del supporto che la nostra gente ci sta dando”.
Sms solidali, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, interviene per fare chiarezza sulle ultime notizie circolate sui social e divulgate dai mezzi di informazione. «In riferimento alla diffusione di nuove notizie errate sull’utilizzo delle donazioni raccolte attraverso il numero 45500, si precisa che, come indicato anche nel Protocollo che ne disciplina il funzionamento, queste serviranno per supportare progetti specifici per la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici dell'anno scorso. Per la fase di gestione dell’emergenza, infatti – sottolinea Urbinati –, sono state destinate tutte le necessarie risorse attraverso i fondi pubblici. Come disposto dal decreto legge 189 convertito, le donazioni confluiranno nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione e saranno gestite dopo aver passato il controllo di un Comitato dei Garanti, come prevede proprio il Protocollo. Saranno i territori ad indicare – prosegue il capogruppo –, in raccordo con Regioni e Commissario e sulla base delle esigenze valutate nell’ambito del più complessivo piano della ricostruzione, a quali progetti destinarli. Lo stesso vale per le somme raccolte attraverso il conto corrente aperto dal Dipartimento nazionale della Protezione civile».
Alla precisazione Urbinati fa seguire un appello. «Basta, dunque, con le polemiche sugli sms solidali. Le continue diatribe sollevate su questo tema sono irrispettose nei confronti dei tanti cittadini che hanno donato con generosità, dimostrando solidarietà e vicinanza alle popolazioni del terremoto».
Il capogruppo ha poi analizzato la situazione marchigiana: il progetto della nuova sede municipale di Arquata del Tronto, la grotta sudatoria di Acquasanta Terme e la realizzazione delle superfici per l'elisoccorso. «In particolare – riprende Urbinati – per il Comune di Arquata sono stati già stanziati 2,1 milioni per la costruzione della nuova sede del municipio. In riferimento alle altre realtà marchigiane del cratere ribadisco l'importanza di ricostruire e riaprire la grotta sudatoria di Acquasanta Terme, un esempio unico in Europa, una risorsa per lo sviluppo turistico non solo di Acquasanta, ma di tutta l'area circostante e della Riviera, un volano per generare positive ricadute economiche ed occupazionali sul territorio. Infine – conclude – intendo ribadire quanto sia indispensabile la realizzazione delle areee adibite all'elisoccorso. Una scelta che è in linea con la volontà di ripopolare quelle aree montane e dell'entroterra distrutte dal terremoto. L'elisoccorso rappresenta infatti un servizio imprescindibile per quei territori e per dotare la regione Marche di una sanità moderna».
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Italia Nostra MC.
Sta per giungere a termine l’iter amministrativo per la realizzazione di un nuovo supermercato in un’area a ridosso del centro storico di Mogliano, iter iniziato con una variante al PRG adottata definitivamente nell’ottobre del 2015 e che ora si trova alla fase di adozione del relativo piano particolareggiato. L’operazione si connota per i forti impatti per l’intera città e, per tale motivo, merita una discussione ampia, la più ampia possibile. A tal fine poniamo al sindaco di Mogliano 3 domande:
1) Il comune di Mogliano entrò in possesso dell’ex ospedale di San Michele nel 1983, a seguito della soppressione delle cosiddette Opere Pie, per la funzione amministrativa che la Costituzione (all’articolo 118) riconosce ai comuni, e che si esplica tramite l’organizzazione e l’erogazione dei servizi al cittadino. La cessione ad un privato di una porzione di quel bene pubblico è rispettoso del mandato costituzionale e delle intenzioni alla base dell’assegnazione della proprietà di quel bene al comune di Mogliano?
2) L’area che si sta cedendo è attualmente utilizzata come parcheggio pubblico, pertinenza diretta dell’adiacente ex ospedale di San Michele e del distretto sanitario in esso contenuto, mentre la scelta di venderla è stata sancita dal suo inserimento nel piano delle alienazioni in quanto bene non strumentale per il raggiungimento delle finalità (sopra richiamate) del comune. La suddetta cessione ad un soggetto privato, in quale modo influirà sul valore monetario della rimanente proprietà pubblica? Quale sarà il vantaggio, in termini economici, per i cittadini di Mogliano?
3) È facile prevedere che la realizzazione di un’attività commerciale con superficie di vendita nettamente superiore a quelle delle attività ad oggi presenti avrà un impatto importante. Lavoro, mobilità e, non ultimi, tutela del patrimonio culturale e turismo, sono gli ambiti principali su cui si potranno rilevare quegli impatti. Sono stati approntati studi o analisi su cui è stata basata la scelta di cui si sta discutendo? Sono stati previsti interventi a supporto degli ipotizzati benefici o a copertura degli eventuali risvolti negativi?
Come si potrà facilmente riconoscere, queste non vogliono essere domande retoriche, con risposte automatiche annesse, ma intendono porsi come l’inizio di quella discussione che riteniamo necessaria per qualsiasi trasformazione territoriale. Discutere significa informare ed informarsi. La discussione è la base della partecipazione democratica e, in quanto tale, va ricercata, protetta ed affrontata.
Con tali intenti Italia Nostra sezione di Macerata, insieme a Mogliano 313 e Via Italia, ha presentato, così come previsto dalla normativa vigente, le proprie osservazioni al piano particolareggiato che il comune sta adottando.
Una raccolta firme con più di mille e cento sottoscrizioni. Incontri pubblici molto partecipati e dibattuti. Queste (e altre) le testimonianze del forte interesse da parte dei cittadini di Mogliano che l’amministrazione non sembra aver sinora colto. Le domande che abbiamo posto son tre, ma l’unica questione a loro sottesa è la ricerca delle condizioni per giungere alla scelta migliore possibile per l’area dell’ex ospedale di San Michele e, di conseguenza, per la città tutta. L’auspicio è che, a questo punto, la discussione parta realmente e che riesca ad andare oltre le mura dell’ufficio del sindaco: città e cittadinanza di Mogliano meritano questa opportunità.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Uniti per Porto Recanati.
"Entro cinque giorni, il River Village rimarrà senza acqua potabile: è notizia di ieri che Astea, dopo che il piano di rientro economico dell’esposizione del condominio non è stato rispettato, ha notificato all’amministratore la rescissione del contratto e la sospensione dell’erogazione.
All’orizzonte c’è quindi il rischio reale di un’emergenza sanitaria che si aggiunge a quella che riguarda l’Hotel House, sul quale pende la spada di Damocle dell’ordinanza emanata da Mozzicafreddo che impegna gli amministratori del condominio di via Salvo D’Acquisto 8 a mettere in sicurezza lo stabile e ad adeguarlo alla normativa antincendio. Pena lo sgombero.
Non siamo di fronte a due fulmini a ciel sereno: la città tutta si trova a dover affrontare due enormi questioni sociali e di ordine pubblico che sono il risultato di decenni in cui si è preferito voltarsi dall’altra parte - celandosi dietro al “è un condominio privato , non possiamo farci niente” - o lo scaricabarile.
I cittadini hanno il diritto di sapere cosa succederà nel caso in cui l’ordinanza dovesse scadere senza nulla di fatto. Il Sindaco deve dire cosa intende fare e spiegare il progetto che ha per l’Hotel House, se questo progetto esiste. Se sarà inevitabile dichiarare inagibile la struttura, come si procederà allo sgombero, chi se ne occuperà? Sono stati presi accordi con il Prefetto? Con il Ministero? È impensabile, infatti, che il Comune possa fare da solo.
Sappiamo che l’Hotel House non è contemplato nel Piano comunale di Protezione civile - di cui abbiamo chiesto l'aggiornamento senza risultato - né in nessun altro piano operativo di gestione delle emergenze: rischiamo di trovarci totalmente impreparati.
Non sappiamo invece con precisione chi abita i sedici piani del palazzo. Non sappiamo chi sono i residenti, i domiciliati, i proprietari e gli affittuari. L’attività di controllo e censimento che abbiamo avviato durante il periodo in cui eravamo in amministrazione, attraverso il progetto S.C.O.R.T., è stato subito ed erroneamente accantonato.
Questa situazione è figlia di una classe dirigente che per troppo tempo ha sottovalutato quella che è oggi una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, e di politiche urbanistiche che hanno generato mostri edilizi diventati ingestibili.
Chi ha l’onere di amministrare la città se ne deve assumere la responsabilità."
Una conferenza stampa sulla vicenda che in questi giorni ha visto il destino dei locali dell’ex Upim al centro del dibattito cittadino. A convocarla è stato il sindaco Romano Carancini, per sciogliere la tensione, mettere un punto fermo sulla questione e chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale nel merito.
"Sui locali ex Upim l’indirizzo politico dell’Amministrazione è positivo, cioè si accoglie la richiesta di trasformare i locali commerciali che hanno ospitato per tanti anni l’Upim in polo di didattico convegnistico e archivio a servizio dell’Università".
È stato anche preso in esame il parere del dirigente dei Servizi tecnici Tristano Luchetti, che testualmente riporta: “In riferimento alla richiesta di un parere preliminare da parte dell’Università di Macerata si ritiene l’intervento di ristrutturazione dell’immobile ex Upim con cambio di destinazione d’uso da commerciale a polo didattico ammissibile previo adeguamento della strumentazione urbanistica comunale”.
A questo proposito il sindaco ha tenuto a precisare che i tempi amministrativi per l’adeguamento urbanistico corrisponderebbero a circa due mesi e non ad anni “come ha sostenuto il direttore generale dell’Università - ha affermato il sindaco -. Infatti, essendo il Piano particolareggiato del centro storico scaduto, occorre fare una variante attraverso una delibera di Giunta e, passati i 60 giorni per le osservazioni come previsto dalla legge, l’atto tornerebbe all'attenzione dell’Esecutivo per essere approvato, dopo di che i lavori potrebbero iniziare. E quindi ribadisco che quanto affermato dal direttore generale dell’Ateneo non corrisponde assolutamente aalla verità”.
"Quello che è più odioso – ha detto ancora Carancini - è il fatto che si sia fatto credere che l’Amministrazione comunale utilizzi il pretesto piscine come merce di scambio per il cambio di destinazione dei locali in questione. Invece non è stata posta alcuna condizione. Preciso che l’Amministrazione comunale ha preso atto della volontà dell’Università di uscire dal progetto delle piscine e allora è stato chiesto al rettore, e nulla c’entra con l’ex Upim, solamente di poter parlare e accelerare la definizione congiunta dell’accordo di programma stretto a suo tempo sul polo natatorio. Dunque nessuna interferenza tra i tre temi posti all’ordine del giorno nel tavolo di confronto ovvero locali ex Upim, Villa Lauri e piscine".
E sulla questione parcheggi “è solo una questione tecnica - ha detto Carancini- . Lo spazio dell’ex Upim si trasforma da locale commerciale a struttura scolastica e quindi ci sono degli adempimenti formali che prevedono la verifica dell’esistenza di spazi adibiti a parcheggi e in questo senso è sufficiente che nella relazione ne venga affermata l’esistenza, perché ci sono, vedi parcheggi via Armaroli e Garibaldi e aree di sosta intorno alle mura”.
Il sindaco ha concluso affermando che "c’è amarezza per le parole del rettore con le quali ha affermato che senza l’Università ci troveremmo ad amministrare il deserto. Credo che sia un passaggio che la città non merita. L’Amministrazione comunale farà di tutto per andare incontro alle esigenze e agli obiettivi dell’Università".