Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma dei portavoce dell'associazione "Cittadini in Cammino", Monica Martarelli e Gabriele Maolo.
Si fa un gran parlare in questi giorni sulla stampa, sulle TV, sulla rete, da parte di comitati e di alcuni Sindaci delle zone terremotate, delle disfunzioni delle SAE: rubinetti che perdono, caldaie che si bloccano.. Indubbiamente vi sono disfunzioni, ritardi e lacune nella fase esecutiva ma crediamo che da chi detiene responsabilità pubbliche anche locali sia lecito attendersi uno spirito di piena collaborazione per la soluzione dei problemi. Gli amministratori locali sono chiamati a dare risposte più che a fare denunce. In alcune situazioni recenti si è dovuto constatare come si sia andati sopra le righe e non vorremmo che l'avvicinarsi del periodo elettorale rappresenti un fattore che favorisca il prevalere delle ambizioni personali e delle polemiche strumentali sull'impegno richiesto a chi riveste incarichi pubblici nell'opera di ricostruzione.
Ancor più grave e irresponsabile appare il comportamento di comitati o sedicenti tali, spesso guidati da personaggi ambigui, il cui unico fine sembra la demolizione dei poteri pubblici piuttosto che la tutela degli interessi dei cittadini. L'utilizzo di foto che rappresentano situazioni diverse da quelle della realtà attuale, le immagini non veritiere, le notizie prive di fondamento create ad arte per esasperare gli animi: tutto ciò sulla pelle dei cittadini che già vivono situazioni complicate e difficili, ai quali andrebbero date notizie serie, certe e concrete e che dovrebbero essere più rassicurati che spinti a reazioni rabbiose.
Fa piacere constatare come le comunità locali, salvo casi veramente isolati, non si prestino a queste vergognose speculazioni e forniscano esempi di serietà, correttezza e anche di paziente attesa.
Vista l'ingente disponibilità di risorse messe a disposizione dal governo centrale, noi riteniamo che l'impegno prioritario sia oggi per le amministrazioni pubbliche, le forze economiche e sociali quello di concepire e poi realizzare un nuovo progetto di sviluppo e di rinascita dei territori colpiti. Poiché prima del sisma queste aree erano contrassegnate da un grave declino fatto di spopolamento, perdita di servizi e marginalità del tessuto economico, il tema non è certo quello di ripristinare tal quale ciò che esisteva prima del sisma ma di immaginare un percorso nuovo capace di valorizzare in un nuovo contesto peculiarità e qualità del nostro entroterra. Ciò richiede capacità di elaborazione e di innovazione, coraggio di mettere in campo scelte diverse dal passato, ripensare la stessa dimensione amministrativa, la dislocazione e l'organizzazione dei servizi. Questa è la sfida difficile alla quale tutti siamo chiamati. Perdere tempo in polemiche sterili e strumentali non ci aiuterà a perseguire questo obiettivo.
CivitaNoi e CivitaSvolta chiedono formalmente ai rappresentanti del Movimento 5 stelle di Civitanova e delle Marche di organizzare un incontro pubblico sulla questione dei vitalizi dei parlamentari.
Occorre sempre informare correttamente la cittadinanza sui temi scottanti dell'attualità in vista delle prossime elezioni politiche.
All'incontro sarebbe opportuno che partecipassero Di Maio, Di Battista e Fico. Qualora accettassero, CivitaSvolta e CivitaNoi porteranno un loro rappresentante per il confronto sul tema.
I due gruppi sarebbero inoltre interessati ad avere risposte dagli esponenti del Movimento 5 stelle in merito a se tutti gli eletti del Movimento stesso hanno presentato la denuncia dei redditi e affermano di attendere una risposta anche attraverso le varie testate giornalistiche.
Rceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale Andrea Caprodossi in risposta al sindaco di Camerino Gianluca Pasqui
"Il sottoscritto Consigliere Comunale Andrea Caprodossi con la presente segnala l’estremo pericolo creato dalla mancanza di un percorso pedonale lungo la SP256 (strada provinciale 256 muccese). Inoltre sarebbe auspicabile la creazione di due attraversamenti pedonali..".
Così iniziava la comunicazione inviata sia al Sindaco di Camerino che al Presidente della Provincia di Macerata, una lettera di segnalazione, appunto, di un reale pericolo.
Il Presidente Pettinari ha risposto in modo impeccabilmente tecnico, dicendo che la cosa non rientra nelle competenze provinciali, ciò non toglie che in presenza di un così evidente potenziale pericolo, stante anche le condizioni che si sono venute a creare nella zona di interesse in seguito al sisma, ci si sarebbe potuti aspettare un suo interessamento ed intervento verso gli Enti direttamente responsabili della strada.
Grave invece è da ritenersi l'atteggiamento del Sindaco Pasqui che, come sempre, anziché cogliere il suggerimento ha in primo luogo attaccato con insulti gratuiti la mia persona, e poi fornito risposte poco congruenti con quanto segnalato, risulta infatti evidente che progetti di realizzazione di tunnel o sovrappassi richiedono tempi lunghi, per quanto, stando a ciò che il Sindaco scrive, essendo partiti "prima del sisma" non si capisce come non ne sia venuta fuori neanche una piccola soluzione come la realizzazione di passaggi pedonali, magari forniti di appositi semafori a richiesta!
E' vero che le competenze sono dell'ANAS, ma possibile che un Sindaco non sia in grado di ottenere la realizzazione almeno delle strisce pedonali?
Come mai tutti questi grandi sforzi e pressioni da parte del Sindaco non ottengono risposte?
Certo che se, dopo aver sentito i tanto evocati tecnici, si chiedono interventi sulla "Varanese", ovvero la strada nelle vicinanze della frazione di San Luca che porta alla Sfercia, quando servono sulla "Muccese" è difficile che qualcuno intervenga.
La verità è che ogni volta che si pone una domanda o si rivolge una critica al Sindaco o all'Amministrazione di Camerino, anziché ricevere risposte serie, credibili e circostanziate, si viene attaccati, sia personalmente che come minoranza, come accaduto più volte per la questione delle aree destinate alla realizzazione delle SAE, l'iter è identico per tutti, ma Camerino è anni luce indietro! Camerino ha bisogno di altro, ha necessità di un Sindaco capace, che pensi alla città e alla popolazione e non alla propria carriera politica, un primo cittadino che non abbia paura di nulla e che sia sempre in prima linea, come il Sindaco di Pieve Torina Gentilucci o come la Sindaca di San Severino Marche Rosa Piermattei. Pasqui la butta sempre sullo scontro politico, ma le mie critiche, come quelle della minoranza, non sono attacchi politici, ma manifestazione di preoccupazione e di interesse per la città e per i problemi che la assediano, e che dal sisma si sono fatti sempre più gravosi.
E' ora di finirla con l'atteggiamento di superiorità (e da coda di paglia) del Sindaco, ci vuole rispetto per la popolazione e serietà. A Camerino a distanza di più di un anno non si riesce nemmeno a fare un passaggio pedonale, non è stata consegnata nemmeno una casetta, non si vede l’ombra di una demolizione, per non parlare del centro commerciale, mentre a San Severino e Pieve Torina, come in tanti altri Comuni, si corre, anzi si galoppa, si demolisce, si costruisce e si consegna. Ai cittadini non interessano le carte, hanno bisogno di fatti e di vedere un minimo di ripartenza, oltre che di unità".
"Positivo ed importante, da parte del Ministero dei Beni culturali e del Turismo, il riconoscimento del Distretto turistico della Marca Maceratese, opportunità concreta e significativa di rilancio per il territorio maceratese colpito dal terremoto". Con queste parole la parlamentare del Pd, Irene Manzi, commenta il riconoscimento, lo scorso 29 dicembre, da parte del Mibact, del distretto turistico della Marca Maceratese che, insieme ad altri 7 distretti riconosciuti a livello nazionale, ha potuto beneficiare della proroga al 31 dicembre 2017, concessa dal decreto Milleproroghe, per il riconoscimento ufficiale dei distretti turistici, destinati, in base al decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, a riqualificare e rilanciare l'offerta turistica a livello nazionale ed internazionale ed accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori in essi ricompresi.
"La provincia di Macerata era l'unica, tra le altre province marchigiane, a mancare di un distretto turistico riconosciuto a livello ministeriale. Il riconoscimento operato lo scorso 29 dicembre colma un grave vuoto e - prosegue la Manzi- consente di mettere in campo, d'intesa con la Regione Marche, chiamata dalla legge a delimitare il territorio dei distretti, una strategia di insieme che, partendo dall'esperienza positiva messa in campo in quest'anno dai Comuni della Marca Maceratese, può allargare il proprio campo coinvolgendo ulteriori Comuni e, soprattutto, operatori privati. Da un'esperienza fondata sulla cultura ed emersa in occasione dell'emergenza post terremoto, può aprirsi una positiva opportunità di promozione e rilancio turistico dei territori dell'entroterra maceratese".
“Tocca la palma, ma la sicurezza è stata garantita?”. Con una richiesta di accesso agli atti Giulio Silenzi, consigliere del Pd, chiede la certificazione sul rispetto delle norme di sicurezza relative all’impianto di illuminazione (dichiarazione di conformità e corretto montaggio.
Deve essere attestato che l’impianto è stato fatto rispettando le vigenti norme a regola d’arte e che fili che portano tensione nominale di 220volts non stanno ad una altezza inferiore si mt 2,5 ) predisposto ai giardini ed al Lido Cluana in relazione all'organizzazione del contest 'Tocca la palma'.
Considerando che l'evento si svolge il 31 dicembre, Silenzi chiede verifiche celeri al Comune. "Sulla base - premette - della normativa vigente in relazione al diritto dei consiglieri di ottenere dagli uffici del Comune, dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all'espletamento del mandato, dopo tre giorni dalla richiesta e vista la normativa vigente in merito alla facoltà di accesso agli atti da parte dei Consiglieri Comunali, chiedo che venga trasmessa la certificazione sulle norme di sicurezza degli impianti di illuminazione predisposta che garantisce la sicurezza di tutti i cittadini e se nel caso non vi fosse, chiedo un intervento tempestivo per garantire la sicurezza considerando il fatto che i cittadini vengono invitati a toccare le palme che hanno i fili elettrici”.
Trova applicazione da parte della giunta regionale il “pacchetto famiglia" proposto dal capogruppo UdC Luca Marconi e approvato all’unanimità dal Consiglio regionale nel settembre scorso. Anzi rispetto al passato ci sono 155 mila euro in più a disposizione per il sostegno alla famiglia, in modo particolare di quella più bisognosa.
“Viene pienamente accolto da parte della Giunta regionale - commenta Marconi - quanto proposto dalla Consulta per la famiglia e dalla IV Commissione Consiliare. Ringrazio l’assessore Bravi e il presidente Ceriscioli che hanno condiviso con noi la necessità che siano messe in campo sempre più politiche familiari adeguate per sostenere la famiglia quale nucleo umano fondamentale per tenere in piedi la società civile”.
A favore delle donne in stato di gravidanza e padri e madri entro il 6° mese di vita del bambino in situazione di difficoltà economiche i Comuni potranno disporre di 450.000 euro, mentre ben 400 mila potranno essere utilizzati per contribuire ai costi che le famiglie sostengono per il trasporto scolastico dei figli, anche con disabilità, frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado.
“Il piano di riparto predisposto - spiega Marconi - stanzia finanziamenti anche per continuare l’esperienza della Scuola per Genitori e dei Centri per la Famiglia, iniziative entrambe avviate quando io ero assessore alla Famiglia, che sono state particolarmente apprezzate in tutta la regione con un fiorire di iniziative aggreganti e di sensibilizzazione. Per la prima ci sono a disposizione 100.000 euro mentre per garantire la continuità dei Centri i fondi stanziati sono 175 mila euro. Mi piace sottolineare anche - conclude Marconi, che non nasconde la soddisfazione per l’importante scelta adottata dalla Giunta - che è stato stanziato per la prima volta un fondo di 100 mila euro da utilizzare per la formazione delle coppie adottanti: un gesto generoso che ha bisogno di tutta la nostra attenzione per la preparazione sia di chi ha già scelto di mettersi a disposizione sia di chi ha intenzione di farlo.”
La giunta, infine, ha stanziato una somma di 5.000 euro a disposizione dell’Amministrazione Comunale che organizzerà la Festa Regionale della Famiglia, un evento previsto dalla legge 30/98 riformata recentemente su proposta di Marconi e approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale.
Dall’assessore ai Servizi Sociali del comune di Civitanova Marche Barbara Capponi riceviamo
Leggendo dai resoconti dell'opposizione che in questi mesi non sia stato fatto nulla per il sociale e le famiglie. Ringrazio chi tiene la guardia alta su questi temi particolarmente importanti, sprona a far meglio. Ma credo che, complici le festività, ci si sia distratti un po' e forse si sia perso qualche passaggio. In questo brevissimo periodo (ricordo che siamo entrati nel bel mezzo della ferie) molteplici sono stati gli interventi e le iniziative dell'assessorato.
Siamo partiti con l' informativa sul caldo con la distribuzione dei numeri utili per le emergenze, e si sono susseguiti incontri con molteplici realtà sociali quali le singole associazioni, la consulta,le famiglie, il banco farmaceutico, i terremotati presenti in città, gli ospiti delle nostre strutture residenziali, solo per citarne alcuni.
Sono stati inaugurati baby pit stop per le neomamme in sinergia con altri attori, con cui si stanno predisponendo protocolli d'intesa per un approccio integrato; ho personalmente visitato il centro Alzheimer di Fano con la nostra associazione cittadina per studiare i primi passi per la realizzazione di una struttura simile nella nostra città.
Ancora, l'assessorato era presente alla premiazione degli atleti campionati italiani bocce fisdir: anche questo, vorrei sottolineare, significa occuparsi delle famiglie, perché oltre che a gratificarne i membri in una occasione così bella, incontrandole si ascoltano le loro esigenze su cui eventualmente aggiustare il tiro.
Sono stati avviati i lavori per il progetto "città con l'infanzia" di concerto anche insieme all'ambito sociale 14 e l'asp Paolo Ricci, partner del comune.
Due grandissimi eventi hanno coinvolto le famiglie: abbiamo realizzato una straordinaria giornata della disabilità, che ha aperto un anno di lavori dal titolo "tutti diversamente capaci" e che ha visto famiglie bambini e cittadinanza coinvolti in un'ottica integrata a interagire con discussioni e azioni concrete sul tema dell'essere disabile. Guardando alle donne, colonne portanti delle famiglie e della società in genere, è stato realizzato un evento di sensibilizzazione sulla violenza al femminile,con relatori d'eccezione. In entrambe le occasioni, con grande attenzione è stato garantito l' interpretariato LIS.
A dimostrare inoltre che l'attenzione sul tema è costante, la famiglia è stata scelto come filo conduttore del progetto "Monumento per amico", che coinvolge le scuole.
Infine, è stato realizzato recentemente insieme alle associazioni il progetto "solidarietà-natale anno 2017": l'amministrazione ha distribuito per 350 famiglie un totale di €25000 in buoni spesa.
C'è di che essere orgogliosi di tanto interesse, movimento e interventi davvero concreti.
Ovviamente, oltre tutte queste iniziative importanti, sono orgogliosa di dire che la mia presenza e disponibilità sono continue per la cittadinanza: quotidianamente sono stata (e sarò) presente a Palazzo Sforza, e questo mi ha permesso di incontrare tanta gente per i più svariati motivi.
Questo consente più valori aggiunti per i cittadini: ho potuto garantire un filo diretto con tutti i dipendenti e funzionari del settore, che ringrazio di cuore, per un confronto assiduo e concreto sullo stato dell'arte dei servizi già in essere; ho incontrato decine e decine di persone, avendo modo di conoscere le loro necessità,vissuti ed esigenze, cercando soluzioni a volte anche in rete con altri attori pur di soddisfare richieste nuove. Ultimo ma non ultimo, questo mi ha permesso di ragionare su nuove iniziative per coprire aspetti ancora rimasti in ombra.
Resto sempre disponibile al dialogo e invito il signor Luciano Brunetti a venirmi a conoscere.
Mi è gradita l'occasione per rinnovare a tutti gli auguri di un sereno 2018, in cui ci troverete sempre pronti all'ascolto attivo e a una collaborazione mirata, concreta e volenterosa.
Da Giulio Silenzi (Pd) riceviamo
In previsione dell’evento per il Capodanno 2018 che si svolgerà nei locali della Fiera di Civitanova, segnaliamo, tramite l’invio di un esposto alla Corte dei Conti, quali sono state le modalità di assegnazione di questi locali operate dalla Giunta Ciarapica.
Non sono stati eseguiti i dovuti controlli e le dovute verifiche rispetto a quanto si stava profilando in termini di danno per l’Ente, attribuendo in concessione ad un privato i locali della Fiera senza bando ad evidenza pubblica che avrebbe messo tutti gli operatori economici interessati nella condizione di poter partecipare in maniera trasparente. Non c’è una delibera e pertanto non ci sono i dovuti pareri del dirigente responsabile patrimonio e del dirigente responsabile finanze e senza il rispetto del disciplinare fieristico del Comune. I locali in questione si estendono su una superficie di 4mila metri quadrati con incluso parcheggio di oltre 10mila metri quadrati.
Lo scopo di utilizzazione è a fini di lucro e alla cifra irrisoria per l’assegnatario di circa 250 euro, corrisponde una previsione di incasso in capo allo stesso di circa 80.000 euro (100 euro a coperto per 600 posti previsti a persona a cui si vanno ad aggiungere i 20 euro a persona per l'ingresso dopo la mezzanotte). Tale assegnazione risulta di siffatta bassa e ridicola entità da rappresentare una regalìa e tale da generare un danno erariale in capo all’Ente, configurabile sia nella categoria del danno emergente (art. 1, quarto comma, L.n. 20/1994) che in quella del lucro cessante (art. 1223 c.c.) per cui invitiamo la Corte dei Conti a verificare il comportamento degli amministratori che per fini clientelari hanno calpestato ogni norma di buona amministrazione.
Dal comitato Macerata ai Maceratesi riceviamo
“Buon 2018, serena droga e felice spaccio a tutti”. Questi i goliardici e ironici messaggi di auguri per il nuovo anno del comitato Macerata ai Maceratesi lasciati stamattina in Piazza Garibaldi, ai Giardini Diaz, a Fontescodella e in altre zone ormai note da tempo per le continue vicende di cronaca in materia di spaccio, risse, degrado e consumo di stupefacenti alla luce del sole.
L’ordinanza di sgombero dell’altro giorno a Fontescodella lascia il tempo che trova, visto il crescente numero di migranti che sta uscendo dai progetti di accoglienza, rappresenta solo uno specchietto per le allodole dell’amministrazione, che tra l’altro continua a farsi bella a parole parlando di cultura e del rilancio di Macerata, fingendo di non vedere l’evidente fallimento della pedonalizzazione in centro storico.
La realtà è che i maceratesi sono ormai costretti a sopravvivere in una città sempre meno a misura del cittadino, dove si sono create zone franche in balia di microcriminalità; di questo passo ai giardini i bambini giocheranno a nascondino con i pusher o a tu per tu con le siringhe. Bisogna dire basta al progetto Sprar, comprendere che la gestione incontrollata del fenomeno migratorio porta solo a degrado, insicurezza, povertà, non fa bene a nessuno, nemmeno ai migranti, molti dei quali si stanno lamentando proprio con le associazioni e le strutture preposte alla loro accoglienza.
Dal sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato in merito alla segnalazione del segretario del Partito Democratico di Camerino, Andrea Caprodossi, riguardante la S.P.256.
Dispiace prendere atto, ancora una volta, di come il segretario del Partito Democratico di Camerino, Andrea Caprodossi, interpreti il suo mandato di consigliere comunale di opposizione. L’ultimo comunicato stampa, relativo alla pericolosità della Varanese nella porzione a ridosso del Campus Unicam, è l’ennesima prova di quanto sarebbe stato più opportuno farsi vedere ogni tanto in Comune piuttosto che ricercare visibilità sui giornali.
Se il segretario del Partito Democratico, Caprodossi, infatti, fosse venuto nei nostri uffici, magari a parlare non con me (se non vuole) ma con qualche funzionario, avrebbe scoperto che esistono documenti, oltre che testimonianze di segnalazioni, sul fatto che questa amministrazione (addirittura da prima del sisma) avesse fatto presente a chi di dovere la pericolosità di quel tratto di strada.
Sarebbe venuto a scoprire, inoltre, che senza i dovuti nullaosta, il Comune nulla può su un’arteria viaria che prima era della Provincia e che ora è in carico all’Anas.
Dopo il sisma, con l’evidente incremento di traffico in quell’area, la questione si è fatta più seria e anche le nostre pressioni affinché si potesse porre rimedio a una situazione di oggettiva pericolosità. Non solo abbiamo scritto agli organismi competenti, ma ci siamo anche attivati con ben due ipotesi progettuali: una, più impegnativa, che prevedeva la realizzazione di un tunnel, ed un’altra, più percorribile in termini spiccioli, che prevede la realizzazione di un attraversamento pedonale, con la realizzazione di un sovrappasso. Non a caso, di questi argomenti abbiamo parlato anche nel corso della recente videoconferenza svolta insieme al capo della protezione civile, Angelo Borrelli, e ai funzionari della Regione Marche, come lo stesso Caprodossi avrà certamente letto anche nel comunicato fatto a resoconto di quella riunione dal vicesindaco Lucarelli.
Inoltre, come riportato anche nella relazione (che allego) dell’ingegner Orioli, del nostro Ufficio Tecnico, si fa presente al consigliere Caprodossi (che avrebbe dovuto e potuto saperlo) che “abbiamo già richiesto ed ottenuto l’autorizzazione, con nota DPC n. 55731 del 02/09/2017, da parte del Dipartimento della Protezione Civile, per la realizzazione di un percorso pedonale protetto atto a consentire il collegamento tra l’area in fase di realizzazione del Campo Container per gli studenti UNICAM denominata “Camerino 2” e posta di fronte all’area SAE “LE CORTINE” fino a via Pallotta”.
Se il segretario del Partito Democratico, Andrea Caprodossi, si fosse fatto vedere da queste parti, magari avrebbe anche appreso che l’intervento per l’attraversamento pedonale è già a buon punto e che siamo in attesa che le rassicurazioni avute sia dalla Protezione Civile che dalla struttura commissariale e dalla Regione Marche vengano formalizzati.
Da Yuri Rosati, Vice presidente del consiglio comunale di Civitanova Marche, riceviamo
La presenza di Morresi alla conferenza di fine anno della giunta comunale è la perfetta rappresentazione della sua gestione del consiglio comunale, piegata alla maggioranza di destra. Un presidente del consiglio, per il ruolo che la legge gli assegna – ovvero garante di tutto il consiglio - avrebbe dovuto tutelare l’autonomia della sua attività e non mescolarla in maniera impropria con quella del sindaco e degli assessori.
Questo non si verifica da nessuna parte, ma il comportamento di Morresi, da ruota di scorta, assunto fin dall’inizio del suo mandato, qui si sostanzia. Un presidente senza autonomia né prestigio merita a questo punto che gli abbiano tolto l’ufficio e che lo facciano vagare per i corridoi del Comune. D’altronde questa è la fotografia di come ha gestito i lavori del consiglio comunale in questi mesi, tutto schiacchiato sulle esigenze della giunta, senza mai convocare vicepresidenti, piegando più volte il regolamento consiliare e calpestando i diritti della minoranza che ha dovuto inoltrare due esposti alla prefettura per segnalare questi comportamenti. Morresi non tiene in alcun conto il fatto che il suo seggio è stato sottratto alla quota di minoranza, perché lui è stato eletto in una lista non di appoggio a Ciarapica e che adesso si comporta da elemento organico alla maggioranza, con atteggiamenti faziosi e calpestando a più riprese i diritti dei consiglieri di minoranza.
Dalla segreteria provinciale di Macerata del Partito Democratico riceviamo
Oramai da settimane vi è un continuo , vergognoso ma soprattutto ingiustificato attacco alla Regione Marche e al Pd sui temi riguardanti le attività legate al sisma.
Il centro destra, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali ha iniziato la campagna elettorale. Ne Prendiamo atto ma non permetteremo che il terremoto e i marchigiani colpiti dal sisma divengano oggetto delle polemiche elettorali di chi non avendo veri argomenti fomenta risentimenti, preoccupazioni e paure.
Occorre quindi precisare come stanno realmente le cose. La Protezione Civile Nazionale ha affidato nel 2015 (molti mesi prima del sisma quindi) la realizzazione delle SAE ai consorzi Arcale e Cns. La gara è stata bandita dalla Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Le Regioni non hanno scelto le ditte né le tipologie di sae e hanno dovuto aderire necessariamente allo schema di contratto nazionale oggetto di gara. Le Marche non hanno aderito alle modifiche successive che prevedevano anticipi di pagamento ai consorzi su sae non ancora completate.
Da mesi la Regione Marche ha denunciato le evidenti inadempienze del Consorzio in tutte le opportune sedi istituzionali ma anche con articoli di stampa. Anche il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli ha condiviso le preoccupazioni nei confronti del consorzio Arcale.
La Regione pur nella più grave emergenza che ha colpito questo territorio dal dopoguerra ad oggi ha garantito assistenza a tutti i terremotati, erogando una spesa di 64 milioni per gli alberghi ed altre strutture ricettive e molti milioni di euro mensili per le CAS, ha raccolto fondi per la ricostruzione superiori a 2 miliardi di euro ed ha già approvato piani milionari di opere pubbliche per garantire la ricostruzione, stanziando ad esempio finanziamenti (già definitivi) per la ricostruzione di ben 120 edifici scolastici. Ma soprattutto non ha alcuna responsabilità sui ritardi e sui disservizi riscontrati sulle SAE.
I sindaci, la Protezione Civile, la Regione, il Governo sono tutti a chiamati, ciascuno per le proprie competenze ad affrontare la gestione della più grande emergenza nelle Marche dal dopoguerra ad oggi. La segreteria provinciale del PD auspica che tali soggetti possano collaborare in modo unitario e sinergico evidenziando le eventuali criticità che si riscontrano con l’obiettivo di risolvere i problemi a vantaggio della collettività e non solo per fare il più classico degli “scarica barile”.
Dal gruppo consiliare Nuovo Germoglio Morrovalle riceviamo
Lo avevamo intuito, ma sentirlo dalla bocca del Sindaco ci ha lasciato di stucco. Infatti ieri sera lo stesso ha confermato in Consiglio Comunale che a seguito dei danni ad alcuni edifici pubblici dal terremoto dello scorso anno, l'amministrazione ha ricevuto circa 200.000 € come risarcimento dall'assicurazione. E che fa il Sindaco invece che riparare i danni subiti? Li utilizza per rifare il Pincio... che con i Danni del terremoto non c'entra nulla. Non servirebbe nemmeno l'ordinanza 43 del Commissario per il terremoto che ne fa espresso divieto all'art. 5. Ogni persona di buon senso e dal normale senso civico lo intuisce da solo che le entrate da danni del terremoto vanno utilizzate per quel fine e non per altre cose o opere (seppur necessarie) a discrezione del furbo sindaco di turno. Un pessimo insegnamento civico innanzitutto.
Chissà come mai tutti i censori scandalizzati dagli sms solidali utilizzabili per le piste ciclabili restano in religioso silenzio? Si scandalizzano a giorni e colori alterni?Infine al Sindaco che si lamenta che l'italia muore di burocrazia (su cui potremmo anche essere d'accordo), viene da rimproverare che spesso la burocrazia è obbligatoria quando ci sono cattivi comportamenti da soliti furbetti in cui molti sono maestri, come il nostro primo cittadino in questo caso.
Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica
Elezioni in piena estate, programmazione urgente con un bilancio approvato dalla precedente Giunta, nuove misure di sicurezza per gli eventi pubblici con nuove normative antiterrorismo, acquisizione di criticità croniche quali accampamenti stanziali dei rom, abusivismo e problemi legati alla movida notturna, questo abbiamo alle spalle. Con determinazione ed entusiasmo abbiamo affrontato ogni situazione e fornito le prime risposte e ringrazio gli assessori per il tanto lavoro fatto in corsa. Abbiamo voluto impostare in maniera diversa le azioni amministrative, con uno spirito di maggiore collaborazione con le Forze dell'ordine e dialogo con i cittadini e ci siamo riusciti in pieno. I vigili urbani ora sono più presenti in strada, fanno il servizio notturno e quello appiedato diurno, i residenti della zona Donoma si sentono più tutelati grazie ai controlli scattati. Si è ovviato allo stanziamento dei rom nelle zone del centro commerciale, palazzetto, zona industriale, lungomare sud e su segnalazioni scattano i controlli a tappeto. A piazza Nassiriya è stato restituito il decoro che meritava.
Gli obiettivi per questo 2018 partono dal bilancio, che è lo strumento programmatico dell'Ente, e con il bilancio daremo le risposte alla città, seguendo un piano straordinario per i cittadini, che passa per tre macro azioni, che mi piace definire “V.I.P.”, dove V sta per Viabilità, I come Impegno e P come Pulizia.
Per quanto riguarda la viabilità, si interverrà subito sulla realizzazione delle rotatorie all'uscita della superstrada, dopo incontri con Anas e Quadrilatero. L'Impegno riguarda soprattutto il fronte sicurezza, dove sarà potenziata la Polizia municipale con nuove assunzioni, stanzieremo nuovi fondi per la videosorveglianza, soprattutto nelle aree del verde pubblico e parchi giochi per bambini, e nelle zone dove si annidano i pericoli dovuti alla microcriminalità. Infine la pulizia, vogliamo assolutamente una città più pulita e maggior decoro: sarà quasi un'ossessione per il 2018. Interverremo sul nuovo piano della raccolta dei rifiuti e spazzamento accendendo un nuovo contratto con il Cosmari, ci sarà un coordinatore e un servizio la domenica. A Civitanova Alta ci stiamo attivando per trasferire alcuni uffici che ridaranno nuovi stimoli e presenze, e a riqualificare il nostro patrimonio. Sono soddisfatto della mia squadra, ci aspetta il nostro primo anno effettivo, e sono sicuro che faremo tanto per Civitanova.
Da Andrea Caprodossi, consigliere comunale di Camerino, riceviamo
Il terremoto e i suoi effetti hanno completamente stravolto la viabilità cittadina con conseguenze sulla sicurezza stradale. Avendo ricevuto diverse comunicazioni da parte di concittadini, come consigliere, ho fatto la segnalazione qui sotto riportata indirizzandola al Sindaco del Comune di Camerino, al Comando di Polizia Municipale di Camerino, al Presidente della Provincia di Macerata e al Comandante della Polizia Stradale di Camerino.
Oggetto: Segnalazione strada provinciale gravemente pericolosa per i pedoni
Il sottoscritto Consigliere Comunale Andrea Caprodossi con la presente segnala l’estremo pericolo creato dalla mancanza di un percorso pedonale lungo la SP256 (strada provinciale 256 muccese) che va dall’incrocio della località montagnano fino allo svincolo per arrivare al supermercato Eurospin.
La mancanza di un viale pedonale mette in grave pericolo l’incolumità di pedoni e automobilisti che di lì transitano.
Inoltre sarebbe auspicabile la creazione di due attraversamenti pedonali, uno all’altezza della rotatoria che interseca la SP256 e via d’Accorso per arrivare a Madonna delle carceri, il secondo tra il campus e la strada e l’ingresso del supermercato Eurospin sempre lungo la strada provinciale.
Per questo motivo invita i destinatari, nell’ambito delle precipue competenze e responsabilità, a porre in essere ogni provvedimento necessario a garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.
Si chiede di dare sollecito riscontro alla presente istanza ai sensi della Legge 241/90 e dell’art. 328 del C.P.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Civitasvolta
"Non si risolvono i problemi ,chiudendo, in questo caso un bagno pubbblico, ma rendendoli sicuri, puliti, agibili... Come? Mettendoci del personale ad esempio.
Un servizio pubblico come i bagni ora vengono chiusi perché non vengono gestiti? In una città turistica come dovrebbe essere Civitanova, pronta ad accogliere turisti, perché il mare è bello anche d’inverno, si chiudono i bagni perché ancora nessuno ha pensato di metterci del personale, ad esempio preso dalle liste di collocamento? Il fatto ancora più discutibile poi, è che poco tempo fa addirittura ad un bagno pubblico è stato dato fuoco e nessuno dell’amministrazione ha pensato ad una soluzione? Visto l’ultimo fatto accaduto del povero anziano, che fortunatamente, è sopravvissuto al freddo, ora l’unica soluzione è chiudere i bagni? iproblemi vanno affrontati, risolti, controllando, facendo manutenzione, non chiudendo a chiave un servizio pubblico".
"C'è un corpo a corpo continuo che facciamo noi e i sindaci con le strozzature burocratiche. E su questo chiedo aiuto per mettere in luce i segnali di ripresa di vita, penso che non sia solo un dovere del governo.
Penso che dare una speranza e mettere in evidenza la ripresa nelle zone terremotate sia un fatto importante". Lo afferma il premier Paolo Gentiloni nel corso della conferenza stampa di fine anno.
(Fonte Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del candidato PD, Osvaldo Messi.
Di recente è stata nominata da Francesco Vitali, come ultimo atto del congresso del PD - a parte l'elezione del Presidente dell'assemblea che resta sospesa - la segreteria provinciale. Una importante componente del Partito, quella Renziana, che rappresenta il 40% degli iscritti e che ha sostenuto al congresso la mia candidatura, ha ritenuto di non entrare in questo esecutivo in quanto il percorso unitario e innovativo da noi proposto e per il quale abbiamo lavorato e insistito con coerenza, non ha visto la luce a causa delle forti resistenze ad aprire una pagina nuova nella vita del Partito provinciale. Nonostante questa scelta noi non ci sentiamo affatto dissidenti o marginali ma parte viva ed attiva del Partito e lavoreremo con dedizione e lealtà, contribuendo con il nostro punto di vista e il nostro impegno a creare le condizioni per avere un Partito più presente, più credibile, più intraprendente nell'elaborazione e nell'iniziativa. In questo senso ci fa piacere che sia stata recepita la nostra proposta di un confronto con il Presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli sui temi della sanità e del terremoto. Siamo pienamente consapevoli che l'imminente scadenza elettorale richiede di lavorare insieme moltiplicando le energie per consentire al Partito Democratico di garantire al Paese un governo stabile, solido e credibile. Per fare ciò occorre conquistare un ampio consenso, proponendo nelle liste del Partito Democratico, candidati di indubbio prestigio e riconosciute capacità.
Per questo motivo, sulla base della qualità e quantità del lavoro svolto, delle capacità e dell'impegno costante nel rapporto con il territorio, intendiamo avanzare la proposta di una riconferma di Mario Morgoni, Senatore uscente al primo mandato, capace di dare ulteriore slancio all'attività parlamentare e all'impegno nel territorio, sulla base della significativa esperienza maturata in questa legislatura. Allo stesso tempo intendiamo ribadire anche la necessità, nella compilazione delle liste, di non restare chiusi nell'ambito della politica professionale riservando spazi a figure di elevato profilo, riconosciute come eccellenze nel proprio settore di attività e la cui professionalità e reputazione siano in grado di garantire ampio consenso e affidabilità nell'attività parlamentare e di governo.
Da Antonio Pagnanelli, presidente Italia Nostra Macerata, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa riguardante l’isola pedonale nel centro storico di Macerata.
Da qualche giorno è ripartita la discussione sull’opportunità dell’isola pedonale che, faticosamente, si sta costruendo nel centro storico di Macerata: nonostante le festività e l’effettiva opportunità per quel po’ di tempo libero in più di cui si può disporre, il centro storico sembrerebbe incapace di attrarre persone rimanendo poco frequentato se non, addirittura, a tratti, completamente deserto.
Post sui social con foto e condanne di fallimento annesse si susseguono copiosamente, come se un’istantanea personale scattata da un punto particolare ad un orario particolare potesse raccontare compiutamente un organismo complesso quale è il centro storico di una città. Povera Macerata, come la stanno riducendo!
Insomma, si è riaccesa l’attenzione sul nostro centro storico e vorremmo cogliere l’occasione e l’atmosfera forse propizia per lanciare un nuovo spunto e ampliare il dibattito sulla pedonalizzazione del centro storico, un progetto che riteniamo completamente condivisibile e a cui proviamo a dare il nostro piccolissimo contributo.
Da molte parti si rileva il fatto che lo spazio pubblico è oramai diventato esclusivamente uno spazio del consumo. Alcuni esempi a sostegno di questa affermazione. Un bando regionale di qualche anno fa per la riqualificazione dei centri storici marchigiani si intitolava: centro storico, centro commerciale naturale. Le gallerie climatizzate dei centri commerciali sembrano essere gli unici spazi pubblici che funzionano e, in fondo, anche i commenti dei post summenzionati parlano di strade vuote del centro e negozi che non vendono. Sembrerebbe che la comunità in cui viviamo e di cui facciamo parte non riesca a vedere lo spazio pubblico se non in termini di spazio espositivo, di luogo dove consumare qualcosa, sia esso un pezzo di pizza o un evento culturale, un concerto.
Ma non è stato sempre così, e non bisogna andare troppo lontano nel tempo: è vivida nella memoria di chi scrive l’immagine dei sabati pomeriggio di meno di trent’anni fa in Corso della Repubblica, con migliaia di ragazzi (e non solo) che erano lì “esclusivamente” per vedersi e stare insieme. Magari una volta ci si comprava una camicia, un’altra volta un blue jeans, un gelato o un’aranciata, ma il motivo era sempre quello: si andava in piazza perché era lì che ci si vedeva e ci si incontrava. Il consumo era insomma presente, ma rappresentava un ingrediente, tra i tanti, del vivere insieme.
Poi, come sempre accade, pian piano, le cose son cambiate. Sono stati costruiti i centri commerciali. I cinema multiplex. Sono arrivati i telefonini. Internet. I siti social… e, in centro storico, se non occasionalmente, sempre meno persone.
Oggi, con questo fluire delle cose che, agli occhi di molti, appare quasi naturale e, in quanto tale, inevitabile, si presenta un’anomalia, una rottura di questa evoluzione, rappresentata proprio dall’isola pedonale. Una rottura che, per qualcuno potrebbe essere un anacronismo ma che, comunque, ci interroga come comunità: cosa è che ci tiene insieme? Lo spazio pubblico che una volta si riempiva riconoscendosi come un tutt’uno, ora che lo abbiamo liberato dalle auto, come lo riempiamo di nuovo? Solamente come luogo di passaggio per andare a comprare qualcosa? Non riusciamo a trovare nessun altro motivo?
La contrarietà che in questi giorni sta riuscendo fuori risiede forse anche in una momentanea mancanza di risposte a quei quesiti.
Diverse associazioni cittadine, da qualche tempo, stanno proponendo le proprie risposte di appropriazione dello spazio pubblico, senza nostalgie, cogliendo dal passato gli spunti da riaggiornare nel presente. Pensiamo, tra le varie, al gruppo Spiazzati con i suoi eventi di utilizzazione degli spazi urbani del centro, o ai gruppi di nordic walking che organizzano frequentate camminate nel verde o in città, ma anche alla scuola popolare di filosofia con la sua proposta di agorà o il gruppo di acquisto solidale in cui l’acquisto diventa un atto di condivisione. Questa ricerca di risposte credibili a domande decisamente impegnative sul nostro essere comunità avviata dalle varie associazioni, ma a cui ognuno di noi, in qualsiasi forma, dovrebbe dare un contributo, richiede, per il suo ruolo, una presenza forte dell’amministrazione comunale, e che si metta in comunicazione con tutti i soggetti, attivamente e in trasparenza, in maniera che i singoli contributi si trasformino da eventi sporadici (in qualche modo oggetti di consumo loro stessi) in prassi quotidiana.
L’istituzione dell’isola pedonale non deve essere vista quindi come un fine (e alcuni suoi sostenitori commettono questo errore), ma come mezzo per giungere alla costruzione di una comunità maggiormente coesa e articolata, capace di cogliere e di affrontare le complessità dell’epoca che stiamo vivendo. Essa rappresenta, nel suo piccolo, una sfida reale che ci investe tutti, come cittadini. Se la si perdesse, non sarebbe una sconfitta per questa o quell’altra amministrazione ma il segno della nostra debolezza come comunità.
Da Civitanoi e Civitasvolta riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa riguardante la situazione dei bagni pubblici di Civitanova Marche.
Può capitare di aver bisogno di un bagno, finire in quelli pubblici, sentirsi male e rimanere chiusi dentro tutta la notte. Questo fatto, successo a Civitanova Marche nella notte di Natale, ha dell’incredibile, ma verissimo. I servizi pubblici carenti da almeno un decennio non sono custoditi da nessuno e la manutenzione ordinaria, divenuta un miraggio, non viene effettuata nei tempi e nei modi opportuni.
Alla vecchia amministrazione avevamo inviato un progetto relativamente ai bagni pubblici del lungomare sud (bagni fantasma) con il quale suggerivamo di affidare l’unico esistente a persone che avevano perso il lavoro e avrebbero potuto occuparsene facendo pagare a chi ne avesse avuto bisogno un’offerta che poteva essere incassata dallo stesso custode. Il comune avrebbe dovuto occuparsi di pagare l’assicurazione e basta, ma la città avrebbe avuto servizi efficienti. Lo stesso progetto è replicabile per tutte le zone centrali e periferiche della città, semplice e rivoluzionario. Lo suggeriamo ora alla nuova amministrazione di destra come lo avevamo suggerito (inascoltati) alla precedente amministrazione di sinistra.