Svariate le richieste che il Comitato cittadino "La Grondaia" rivolge all’Amministrazione comunale di Macerata attraverso una lettera e per le quali viene richiesto di poter avere una interlocuzione con la stessa. Il Comitato ha come obiettivo quello di rappresentare le problematiche vissute dai residenti nel centro storico di Macerata e fare proposte per rendere il quartiere più vivibile.
"Ribadendo - si legge nella lettera - il concetto che il rilancio di un quartiere deve essere basato sull’equilibrio tra le sue componenti essenziali che nel nostro caso sono la residenzialità, l’Università, le attività commerciali, le attività lavorative e una rete di servizi pubblici completi ed efficienti, i residenti vogliono portare alla Sua attenzione alcune questioni di basilare importanza che nell’immediato sono quelle che più ci impediscono di svolgere una vita normale e che, se non affrontate seriamente, accentueranno l’esodo, avviato da anni e aggravato dal recente terremoto, di molte famiglie".
Mobilità e sosta sono due degli argomenti "caldi" che non mettono d'accordo cittadini e amministrazione.
"Da sempre i posti macchina - si legge ancora - per i residenti sono insufficienti. In base alle modifiche introdotte, alcune certe perché esplicitate sulla lettera inviata da Apm ai cittadini con permesso zona A, alcune incerte perché apprese solo a mezzo stampa e comunque non sufficientemente divulgate alla cittadinanza, i posti saranno ancora più ridotti e con tariffe più che raddoppiate. Si chiede pertanto, tra le altre cose, che vengano accolte le richieste: di rimodulare completamente le tariffe per i residenti evitando sperequazioni fra i cittadini che abitano in centro e quelli che abitano negli altri quartieri, mantenere la distinzione tra zona A e zona B anche per i residenti che scelgono il pacchetto abbonamento parcheggi struttura a 160 €, ridurre il tempo concesso per la sosta ai permessi annuali di ingresso nella ZTL e rivedere i criteri di rilascio degli stessi, ridurre il sovraprezzo per il permesso aggiuntivo nel caso di due auto, sospendere momentaneamente il riordino della sosta, rivalutarlo anche in base alle presenti richieste, renderlo più chiaro e riattivarlo solo dopo una campagna di informazione e comunicazione diffusa, semplice, chiara e dettagliata e ancora di procedere al censimento degli spazi sosta occupati dai residenti in zone senza alcuna segnaletica orizzontale al fine di regolarizzare ulteriori stalli gialli".
Molti residenti lamentano inoltre disagi insopportabili durante le ore notturne "dovuti ai rumori provenienti dalle strade originati in primo luogo dalla musica fatta durante i vari eventi e da alcuni bar che hanno tavoli all’esterno, in secondo luogo dalle persone che vagano ovunque in evidente stato di alterazione facendo schiamazzi e atti vandalici nei confronti dei beni privati e pubblici. Chiediamo quindi verifiche del possesso delle certificazioni acustiche da parte delle attività commerciali autorizzate, che le deroghe siano concesse fino alle ore 1.00 solo in casi tipo Musicultura, Notte dell' Opera ed eventi simili nei limiti compatibili con la tutela della salute pubblica, che la distribuzione di alcolici in centro sia permessa fino alle ore 01.00 e che venga predisposto un controllo più attento sui conferimenti dei rifiuti per quanto attiene la raccolta porta a porta".
Anche le scuole al centro del dibattito.
"In seguito alla decisione di realizzare un nuovo polo scolastico nell’area ex Casermette e al terremoto - si legge ancora nella lettera -, di fatto non ci sono più scuole pubbliche di quartiere -in particolare materne, elementari e medie - dove mandare i figli di giovane età e tale decentramento depriverà ancora di più l’attrattiva del centro: le giovani coppie che pensassero di viverci calcolerebbero anche i costi, di ogni tipo, determinati da questa assenza. Questa situazione rende ancor più problematica la sopravvivenza di quella componente residenziale fondamentale per la vitalità del centro storico, che si vedrebbe definitivamente privato dell’unica, storica scuola di quartiere. Una scuola non è solamente un luogo deputato istituzionalmente all’istruzione, ma un importante riferimento per l’incontro, lo scambio e l’arricchimento culturale di un quartiere che non può essere impoverito di un bene prezioso. Oltre a ciò l’effetto collaterale del decentramento sarà l’appesantimento del traffico nelle ore di punta perché le famiglie saranno costrette ad utilizzare il mezzo privato per raggiungere il nuovo sito. Si chiede pertanto che si presenti un progetto organico di localizzazione delle scuole nella città, che possa valorizzare un corretto rapporto scuole-territorio e, in quest’ottica, si verifichi la possibilità sia di rivedere completamente il progetto di spostamento delle scuole esclusivamente in zone periferiche, sia di programmare una loro graduale ridistribuzione individuando anche nella parte centrale della città edifici adeguati da ristrutturare con criteri anti-sismici".
Gestire l’accoglienza di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti protezione internazionale nelle strutture della provincia di Macerata.
Di questo si occupa il bando di gara indetto dalla Prefettura di Macerata, e pubblicato nei giorni scorsi, al fine di individuare l’offerta economicamente più vantaggiosa tra quelle proposte dalle associazioni, dagli enti e dagli operatori economici che vorranno partecipare per aggiudicarsi la gestione dei centri che ospitano migranti dal 1° luglio prossimo al 31 dicembre 2018 (le domande possono essere presentate entro il 9 giugno).
Una precisazione è doverosa, al fine di non creare inutili allarmismi nella popolazione: non si tratta di ulteriori assegnazioni, tantomeno nei Comuni del cratere.
Il bando recepisce le direttive relative alla razionalizzazione del sistema di accoglienza impartite dal Ministero dell’Interno d’accordo con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e confluite nel piano elaborato dal Tavolo di coordinamento regionale. Secondo quanto assicurato dallo stesso Viminale in una nota del 22 marzo scorso, tenendo conto della particolare situazione del territorio colpito dal sisma, nei 44 Comuni del cratere, dei 55 della provincia di Macerata, non si procederà alla ripartizione di ulteriori quote di richiedenti asilo.
Una distinzione, quella tra Comuni del cratere e Comuni fuori dal cratere, ben precisata nell’appalto e di cui i sindaci interessati sono al corrente. Due lotti territoriali distinti, per differenti obiettivi: garantire la continuità del servizio di accoglienza nei Comuni del cratere che già ospitano centri; proseguire con il servizio offerto ai migranti e individuare ulteriori posti da destinare a ospitare eventuali nuovi richiedenti protezione internazionale nei Comuni fuori dal cratere.
In merito alla distribuzione territoriale delle strutture di accoglienza nel bando si legge: "Lotto n. 1: prosecuzione del servizio di accoglienza già in essere nei Comuni del cosiddetto cratere. La suddetta [nota] ministeriale ha altresì disposto la prosecuzione della gestione dell'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale già presenti nelle medesime realtà territoriali in cui essa, attualmente, ha luogo. Lotto n. 2: prosecuzione del servizio di accoglienza ed individuazione di nuovi posti di accoglienza nei Comuni fuori dal cratere, nel rispetto tendenziale dei criteri di cui al Piano di distribuzione ANCI-Ministero dell'Interno".
Dei complessivi 1.098 cittadini stranieri extracomunitari a cui è dedicato il bando, 671 afferiscono al primo lotto e 427 al secondo. Per i dettagli, clicca qui.
L’appalto prevede un investimento stimato di importo pari a 21.224.658,42 euro per l’intero periodo. Oltre 7 milioni si presume serviranno per il periodo 1° luglio-31 dicembre 2017; intorno ai 14 milioni per l’intero 2018. Quanto al primo periodo, al primo lotto saranno dedicati 4.347.167,44 euro mentre al secondo lotto 2.766.379,28 euro. La previsione tiene conto delle voci di spesa per i beni e i servizi dedicati alla singola persona ogni giorno (pari a 35,21 euro) da moltiplicare quindi per il numero dei migranti e per i giorni di permanenza nelle strutture.
Strutture ognuna delle quali della capienza massima non superiore ai 100 posti, come specificato dalla Prefettura.
Lunedì e mercoledì due giornate di studio con docenti, ricercatori e giuristi. Tra gli interventi, quello di Pietro Calogero, già procuratore generale della Repubblica di Venezia, il magistrato che denunciò i legami tra Autonomia Operaia e Br.
I documenti giudiziari sulle stragi e la violenza politica negli anni Settanta, l’Italia dei terrorismi, delle deviazioni e della fedeltà della Magistratura alla Costituzione: sono i temi al centro delle due giornate di studio organizzate per lunedì e mercoledì, 8 e 10 maggio, dalle ore 11 al Polo Pantaleoni dall’Università di Macerata in collaborazione con l'Università e la Casa della Memoria di Brescia, che riunisce il Comune, l’Associazione dei familiari dei caduti della strage di Piazza Loggia e la Provincia di Brescia e la Rete degli Archivi per non dimenticare. “La verità accessibile” è il titolo scelto per il convegno per evidenziare l’ampia disponibilità, oggi, di un vasto patrimonio documentario messo a disposizione dalla scansione dei documenti giudiziari e delle Commissioni parlamentari di inchiesta relativi alle stragi e alla violenza politica nell’Italia repubblicana. Nel 2014 una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri ha declassificato la documentazione relativa alle stragi verificatesi in Italia tra il 1969 e il 1984.
Dopo i saluti dei rettori Francesco Adornato per Macerata, Maurizio Tira per Brescia e della presidente del consiglio comunale di Brescia Laura Parenza, coordinati dal professor Angelo Ventrone, interverranno, tra gli altri, anche Carmelo Marino, presidente della Corte di Appello di Ancona, Giovanni Giorgio, procuratore della Repubblica di Macerata, Pietro Calogero, già procuratore generale della Repubblica di Venezia, il magistrato che denunciò i legami tra Autonomia Operaia Organizzata e Br, e Carmelo Ruberto, procuratore della Repubblica di Rovigo, oltre a Carlo Alberto Romano, Ilaria Moroni, Maurizio Petrocchi, Manlio Milani e Pippo Jannacci.
Per l’occasione, sarà firmato un accordo di collaborazione scientifica tra l'Università di Macerata, l'Università di Brescia e “la Casa della memoria di Brescia” per promuovere una stagione di ricerca sugli eventi terroristici che hanno colpito l’Italia nel corso degli anni ’70 e ‘80, con l’obiettivo di contribuire a dissipare le tante ombre che ancora caratterizzano il passato recente del Paese e a promuovere la conoscenza dei fenomeni della violenza politica, del terrorismo e dell’eversione.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Franceschetti Giovanni, cittadino maceratese:
"Rivoluzione del traffico in centro a Macerata. Ma di che vogliamo parlare???? Capacità organizzative prossime allo zero. Questa mattina hanno invertito il senso di circolazione in via Crescimbeni e si sono limitati a mettere, al mattino, la segnaletica alla fine e all'inizio della via senza avvertire preventivamente nessuno dei residenti".
"Ignaro di tutto, uscendo dal garage ho rischiato un frontale con una macchina che veniva, per quanto ne sapevo, in senso contrario. Dopo uno scambio di improperi, anche altri automobilisti sopraggiunti mi hanno fatto sapere che era stato invertito il senso di marcia. Ho telefonato ai vigili urbani e il vigile mi ha detto che lui non ne sapeva nulla".
"Questo episodio lascia trasparire quale è il grado di competenza e di attenzione dei nostri dirigenti e amministratori".
Incidente nel tardo pomeriggio di oggi a Sambucheto nei pressi di Guzzini illuminazione. Una Fiat Panda di colore rosso si è schiantata contro un albero. Gravissima la conducente, ventenne, che è stata intubata sul posto dai sanitari e trasportata in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona.
Oltre al personale del 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Macerata.
Tre città diverse e tre persone investite nel giro di pochi minuti. È quanto successo a Macerata, Civitanova e Passo di Treia oggi pomeriggio intorno alle 17.
Nel capoluogo, lungo la strada che collega Macerata a Piediripa, una donna è stata investita da un'automobile davanti al distaccamento dell'università. A Civitanova, in corso Umberto I nei pressi della stazione, è rimasta ferita una ragazza. Mentre a Passo di Treia un camionista di 49 anni è stato investito, nei pressi del campo sportivo, da una minicar.
Nessuno dei tre feriti è in gravi condizioni.
Loredana Bellone, Paolo Chirio, sindaci di S. Didero e Caprie e Claudio Piacenza Vicesindaco di Almese, in rappresentanza dell'Unione Montana Bassa Valle Susa, nei giorni scorsi hanno fatto visita nei comuni colpiti dal sisma.
I sindaci, attraverso il lavoro di raccordo e organizzazione sul territorio della rete Terre in Moto Marche, hanno incontrato amministratori locali di 8 comuni della provincia rientranti nella zona del cratere, tra cui anche il capoluogo Macerata. Nel corso dei colloqui i sindaci hanno potuto raccogliere le testimonianze dei colleghi marchigiani in merito alla situazione post sisma ed è stata per loro un'occasione per capire quali potrebbero essere azioni concrete di sostegno e solidarietà che i comuni della Valle potrebbero promuovere per sostenere le popolazioni colpite.
Secondo quanto dichiarato in un comunicato successivo alla visita dai sindaci dell'Unione Montana Bassa Valle Susa “Dagli incontri è emersa una situazione eterogenea in cui manca una programmazione complessiva a medio lungo termine che porta, in alcuni casi, ad uno sfaldamento del tessuto sociale. In numerosi comuni la percentuale degli edifici inagibili è sopra al 50% e la popolazione è suo malgrado lontana dalla propria comunità. In molti paesi la maggior parte della popolazione è stata delocalizzata presso strutture alberghiere sulla costa, e con l'arrivo del periodo estivo le stesse persone verranno nuovamente spostate, con un elevato disagio psicologico, logistico e sociale. Oltre alle problematiche legate alla cittadinanza questa situazione rischia inoltre di far perdere a territori ricchi di un enorme patrimonio storico, artistico e naturalistico le proprie ricchezze e le proprie peculiarità culturali. Oltre che per prendere conoscenza e coscienza politica della situazione che le popolazioni stanno vivendo e soprattutto delle difficoltà che gli amministratori locali si trovano a dover affrontare. amministratori che spesso si trovano costretti a dover gestire le criticità senza aver poi la possibilità di un intervento concreto”.
Nella due giorni la rete Terre in Moto, insieme ai sindaci del maceratese, ha accompagnato gli amministratori in visita nei territori colpiti dal sisma facendo vedere loro la situazione, anche da un punto di vista materiale, in cui versano i comuni all’interno del cratere.
Durante gli incontri “si è discusso sull'importanza di fare rete a livello di istituzioni locali, superando i campanilismi e sfruttando le sinergie di una collaborazione tra amministrazioni. Questa esperienza in Valle di Susa, ha permesso l'attivazione e l'integrazione di servizi essenziali a livello comunale, oltre alla possibilità di mantenere un fronte di opposizione istituzionale compatto al progetto dell'alta velocità. Tale aspetto potrebbe essere determinante anche nei paesi terremotati per favorire e dare più forza alla voce degli amministratori locali che conoscono le specifiche esigenze dei propri territori nei confronti degli enti che su quei territori operano tutte le scelte”.
Un aspetto rilevante che gli amministratori valsusini hanno messo sul tavolo della discussione è quello relativo alla razionalizzazione delle risorse pubbliche nazionali: ingenti quantità di danaro stanziato per la realizzazione di opere sicuramente non prioritarie rispetto alle reali esigenze del paese, come testimoniano le realtà dei paesi terremotati.
Su questi temi sabato 6 maggio si terrà un corteo in Val di Susa, da Bussoleno a San Didero, perché, come si legge nell’appello, "le risorse finanziarie del nostro paese siano investite per opere per la messa in sicurezza del territorio e per la ricostruzione delle zone distrutte dai terremoti e dalle alluvioni e non per grandi opere inutili e dannose". Un appello raccolto dalle zone terremotate delle Marche, da dove partirà un pullman per prendere parte alla manifestazione: “dai territori del cratere alla Val di Susa perchè ogni euro speso per le grandi opere inutili e dannose è un euro rubato alla ricostruzione!”.
A dare voce alle popolazioni colpite dal sisma sarà presente anche una delegazione di rappresentanti delle amministrazioni locali maceratesi che porteranno la loro testimonianza al termine del corteo.
Il pullman, grazie al sostegno del movimento NoTav, è gratuito, questi i contatti a cui rivolgersi per partecipare: terreinmotomarche@gmail.com - 3398600757 - facebook: Terre in Moto Marche.
Una conferenza stampa straordinaria indetta a Palazzo Conventati: il sindaco di Macerata, Romano Carancini, è intervenuto sulla vicenda che vede coinvolta la squadra di calcio della città. Presente anche l'assessore allo Sport Alferio Canesin. "Un intervento dal quale - dice il primo cittadino - mi sarei astenuto se non fosse che quello che stiamo vivendo è assurdo. Rischiamo di non onorare gli impegni presi". Il sindaco fa riferimento alla riunione del Gos (Gruppo operativo di sicurezza), che questa mattina ha scongiurato il rischio che non venga disputata la partita fra la Maceratese ed il Venezia in programma domenica prossima allo stadio Helvia Recina. Una competizione che si giocherebbe in ogni caso a porte chiuse, a causa dei debiti che la società dei biancorossi ha nei confronti della Top Security Guard, la società che gestisce il servizio di stewarding nelle partite giocate in casa dalla squadra allenata da Federico Giunti.
"Queste decisioni improvvise a tre giorni dalla partita sono inaccettabili. La città e i giocatori non meritano questi comportamenti: uno schiaffo alla squadra e a Macerata. Non sappiamo neanche chi sono i nuovi proprietari. A più di dieci giorni dall'acquisto - sottolinea Carancini - non sono neanche venuti a vedere la città".
Pensa ai tifosi, il sindaco, che rischiano di non avere la possibilità di vedere l'ultima partita della stagione regolare. "Essendo l'ultimo appuntamento, ho paura che tra una settimana, quando tutto sarà finito, non se ne parlerà più". E teme qualche reazione incontrollata: "Non vorrei che questo porti problemi di ordine pubblico" dice.
Il primo cittadino riconosce che le istituzioni possono poco, ma propone: "Un tavolo tra chi ha venduto all'inizio (Tardella ndr), Spalletta e chi si è inoltrato in questa 'selva oscura' (Liotti ndr). Pagare gli steward, sistemare proventi/debiti e sanare il bilancio" questa la sua ricetta.
Carancini conclude:" Se sono venuti per far fallire la squadra lo dicessero. Tuttavia, nessuno può sentirsi tranquillo in caso di fallimento. Ecco perché una iniziativa di questi soggetti è inevitabile. Chiediamo chiarezza sul futuro".
A fine riunione, una notizia: se entro domani alle ore 10 gli stewerd non saranno pagati, il prefetto dovrà disporre che la partita contro il Venezia venga giocata a porte chiuse.
Buon compleanno nonna Maria, un'altra maceratese che arriva ai cento. Si allarga la schiera dei centenari maceratesi. Ieri è stata la colta di Maria Compagnucci. La nonnina maceratese, che vive nella casa di riposo Villa Cozza, ieri ha ricevuto la visita dell’assessore alle Politiche sociali Marika Marcolini che a nome del sindaco e di tutta la città le ha donato un mazzo di fiori e fatto gli auguri.
Madre di due figli , Paolo e Valter, quest’ultimo deceduto 3 anni fa, ha 3 nipoti.
Trasferitasi a Macerata da Caldarola nel 1967 ha esercitato sempre la professione di commerciante insieme al marito Antonio Pugnaloni, detto Lallo, nel negozio di calzature in via Lauri rimasto aperto fino al 1977.
Sabato 6 maggio in piazza Mazzini dalle ore 20 è di scena “Musica di ricostruzione” concerto di solidarietà per le zone colpite dal sisma, appuntamento conclusivo della settima edizione dell’Unifestival, festival nazionale degli studenti universitari, organizzato dall’Università di Macerata con il patrocinio di Comune ed Ersu.
Sul palco, i più alti papaveri della scena Indie Raggae e Hip hop italiana, uniti dall’iniziativa fortemente voluta da tutte le associazioni studentesche - Officina Universitaria, Run, Obiettivo Studenti - al fine di offrire il proprio concreto contributo al Comune di Pievebovigliana, con l’obiettivo di realizzare uno spazio polivalente da mettere a disposizione di giovani e ragazzi. Il ricavato della raccolta fondi sarà, infatti, devoluto al comune marchigiano, impegnato nella ricostruzione dopo gli eventi dei mesi passati. E’ possibile contribuire sia attraverso il sito internet “Buonacausa.org” cercando l’evento “Musica di ricostruzione” sia durante la serata stessa, attraverso i punti di raccolta organizzati dagli studenti. E’ anche possibile acquistare la t-shirt firmata “Morden Gore”, affermato street artist maceratese.
Grandi ospiti per il concertone finale dell’Unifestival: Bunna, alias Vitale Bonino, famoso chitarrista e cantante italiano , storico fondatore degli Africa Unite, esponente di punta della scena italiana; Kiave, (Mirko Felice) rapper cosentino, decine di collaborazioni e sette album da solista alle spalle; Gheesa, Mc e beatmaker siciliano, che, insieme al collega Barile, forma la CousCousClap Crew, vincitori dell’United Struggle ½ remix contest, “uniscono nel sound elementi della golden age e movimenti elettronici con un vocabolario ricercato e rime precise”; Don Diegoh & Ice One, che hanno collaborato con Frankie Hi-nrg, Colle der Fomento, Assalti Frontali. Seguiranno le performance di artisti della fervente scena maceratese: Warsavia, raggae ‘n roll band maceratese, e John Laydon, produttore e autore di vari singoli, attivissimo nella realtà universitaria marchigiana, insieme a Always Loving Jah & Rasta Skull Sound.
Nella stessa giornata l’Unifestival propone anche “Die landung. Lo sbarco” alle 17 a Palazzo Ugolini di corso Cavour, 2, ingresso dal lato dei giardini: si tratta della drammatizzazione a cura di Andrea Manciola di un evento tutto marchigiano della Grande Guerra: lo sbarco di un commando austriaco sulla spiaggia di Marzocca nell'aprile 1918. Le vicende, caratterizzate da eventi surreali che hanno dell'incredibile, sono raccontate da un uomo di oggi, un "fantasma" del mare, che dà vita ai protagonisti della storia. Introdurrà Claudio Bruschi, capitano di vascello, con una conferenza sull'argomento. Alla stessa ora l’Orto dei Pensatori in via Garibaldi ospita lo spettacolo “Pakistan’s Culture”, che propone un viaggio alla scoperta del vero volto del suo paese attraverso danze popolari, storie d'amore e abiti tradizionali.
Ultime battute per la sesta edizione del progetto “Oro della Terra a Tavola” promosso da Legambiente e Oro della Terra, con la collaborazione del comune di Macerata.
Da sei anni il progetto si propone di portare all’attenzione dei più giovani e delle loro famiglie il tema della corretta alimentazione, del giusto consumo di frutta e verdura e dell’importanza per l’ambiente e per l’uomo di rispettare la stagionalità e di consumare prodotti di buona qualità.
Il progetto, che quest’anno ha coinvolto quasi 900 studenti delle province di Ancona, Macerata e Fermo, ha previsto un concorso finale dal titolo “Le Marche a Tavola”, che ha impegnato i giovani alunni a ideare e pensare una campagna promozionale di un prodotto ortofrutticolo del nostro territorio regionale.
I vincitori saranno proclamati in occasione della festa finale che quest’anno si terrà presso il Centro Fiere di Villa Potenza in occasione della 33a edizione della RACI (Rassegna Agricola Centro Italia).
All’iniziativa interverranno: Romano Carancini, sindaco di Macerata; Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente; Nazzareno Ortenzi, direttore generale Oro della Terra; Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche.
Giovedì 4 maggio alle ore 18,30 presso la sede della redazione di Picchio News, sita in corso della Repubblica 10 a Macerata, verrà presentato il libro del giurista e professore di Diritto tributario a Unimc Giuseppe Rivetti, edito da Giuffrè Editori, dal titolo "Enti senza scopo di lucro. Terzo settore e impresa sociale - Profili di specialità tributaria tra attività no profit o for profit".
Rivetti è presidente del Corso di laurea triennale in Teorie, culture e tecniche per il Servizio sociale e del Corso di laurea biennale in Politiche e programmazione dei servizi alla persona del dipartimento di Giurisprudenza. Specializzato in Diritto Tributario internazionale, Accertamento tributario ed Enti senza scopo di lucro, nel testo il professore ha affrontato il complesso universo degli enti senza scopo di lucro e le relative problematiche nel rapporto con la costruzione di innovativi modelli di welfare state.
Argomenti di cui si discuterà nel corso della kermesse, quando il professore verrà intervistato dal direttore di Picchio News Roberto Scorcella.
Sarà possibile seguire l'evento in diretta su https://picchionews.it/tv
Le due formazioni entrano in campo con due obbiettivi completamente diversi. La Paoloni già salva e punta al miglior piazzamento possibile, mentre Offida cerca punti preziosi per he ancora non è salva.
Parte subito lancia la Paoloni che va al primo break sul 8-3. Offida va al contrattacco e con determinazione e convinzione pareggia per poi addirittura portarsi sul 9-11. Rosichini decide di far entrare Cantagalli in un doppio cambio, tenuto all'inizio in panchina per dar spazio a Furiassi. La musica cambia perché i maceratesi pareggiano subito il conto è da lì inizia una battaglia punto a punto dove alla fine la spuntano i locali per 27-25.
Secondo set sempre combattutissimo ma la differenza c'è stata per via dei numerosissimi errori al servizio della Paoloni che regala poi sul finale il set 22-25 e 1-1.
Terzo parziale ad una sola direzione dove l'ex Sitti e compagni possono ben poco visto che il parziale termina con 25-11. Quarto set un po' più combattuto ma l'aria non cambia e la Paoloni fa bottino pieno in questo ultimo match casalingo 25-16 e 3-1.
Ora rimane la trasferta di Terni.
PAOLONI - CIU CIU OFFIDA VOLLEY AP
RIS: 3-1 ( 27-25/ 22-25/ 25-11/ 25-16)
PAOLONI : Recine, Santambrogio, Larizza T., Cantagalli, Calistri (L), Furiassi, Di Silvestre P., Di Silvestre A., Larizza J, Trillini, Storani, Bussolari. All. Rosichini - V.All. Paparoni
CIU CIU OFFIDA VOLLE AP: Stipa, Lalloni, Sitti, Bizzarri, Castelli, Nicotra, Buscemi, Rossetti, Stella, Gaspari, Sardanelli (L).
All. Pupi - V.All. Traini
ARBITRI: STAZIO DANIELE (AN) - CASCIATO YURI (AN)
Grande successo per la serata di apertura del Babau club di Sforzacosta. Una serata che ha visto la musica protagonista e che si è sviluppata senza intoppi.
"I residenti - raccontano gli organizzatori - si sono complimentati con noi per la gestione del parcheggio (con due parcheggiatori) e l'assenza totale di musica/rumore data dal fatto che abbiamo insonorizzato totalmente il locale e sostituito le porte con delle nuove ad alto abbattimento acustico".
Il club si sviluppa in due sale: la maggiore dedicata ai grandi nomi della scena musicale, la seconda ideata per ospitare DJ underground e dare spazio alle sperimentazioni, concerti live, serate jazz e performance teatrali e di Musical con artisti di risonanza internazionale.
Tratti distintivi di Babau sono strumentazioni audio e luci di altissimo livello, curati da un’azienda londinese leader in termini di qualità del suono, tecnologia, luci e marchio di qualità di importanti festival internazionali come il Riverside Festival e il Reading Festival.
Giovedì 4 maggio alle ore 18,30 presso la sede della redazione di Picchio News, sita in corso della Repubblica 10 a Macerata, verrà presentato il libro del giurista e professore di Diritto tributario a Unimc Giuseppe Rivetti, edito da Giuffrè Editori, dal titolo "Enti senza scopo di lucro. Terzo settore e impresa sociale - Profili di specialità tributaria tra attività no profit o for profit".
Rivetti è presidente del Corso di laurea triennale in Teorie, culture e tecniche per il Servizio sociale e del Corso di laurea biennale in Politiche e programmazione dei servizi alla persona del dipartimento di Giurisprudenza. Specializzato in Diritto Tributario internazionale, Accertamento tributario ed Enti senza scopo di lucro, nel testo il professore ha affrontato il complesso universo degli enti senza scopo di lucro e le relative problematiche nel rapporto con la costruzione di innovativi modelli di welfare state.
Argomenti di cui si discuterà nel corso della kermesse, quando il professore verrà intervistato dal direttore di Picchio News Roberto Scorcella.
"Il mio non è un No alla movida, ci tengo a precisarlo. Il mio è un Sì super convinto, ma che tenga conto delle regole esistenti che mirano al rispetto del decoro urbano e della vivibilità del centro storico". Sono le parole di Marco Guzzini, titolare del locale 'Di Gusto' di Macerata, che risponde pubblicamente, dopo il chiarimento arrivato di persona, alle dichiarazioni di Roberto Buratti, intervenuto nel dibattito sulla movida molesta in città.
"Bisogna capire - sostiene Guzzini - qual è il limite del fare intrattenimento in città. Ascoltare le esigenze dei residenti, collaborare con l'amministrazione e le forze dell'ordine per permettere ai tanti professionisti del mestiere di continuare a fare il proprio lavoro. E per capire il limite bisogna operare in un contesto normativo chiaro e definito da tutti gli attori".
"La mia consapevolezza - prosegue il titolare del locale 'Di Gusto' - nasce proprio dall'esperienza fatta di recente al Caffè Venanzetti, in cui ho potuto capire l'importanza di un regolamento chiaro che definisse gli aspetti dell'intrattenimento in quanto a rumore e spazi in cui fare attività. Esperienza che metterò a frutto nei prossimi eventi in calendario nel mio locale. Eventi musicali e culturali di alto livello lanciati nell'ambito di una iniziativa simbolica di vicinanza ai residenti del centro dal motto Decibel zero dopo la mezzanotte. Perché per noi movida significa intrattenimento per tutti: turisti, famiglie, giovani, residenti".
"Ieri ho augurato a Roberto un buon lavoro perché sta dando un grande contributo alla città insieme a me e a tutti quelli che in questi mesi hanno rilanciato il centro storico cittadino. Per continuare a farlo bisogna continuare a collaborare. Noi restiamo convintamente dalla parte dell'amministrazione - conclude Guzzini - in questo processo di sviluppo del centro storico e al fianco dei residenti nella loro sacrosanta battaglia per un centro storico sempre più bello".
È a serio rischio la disputa della partita fra la Maceratese ed il Venezia, valida per l’ultima giornata del campionato di Lega Pro, in programma domenica prossima allo stadio Helvia Recina. La riunione del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza) è stata rinviata a domani, tarda mattinata. Mauro Cesari, il titolare della Top Security Guard, la società che gestisce il servizio di stewarding allo stadio Helvia Recina in occasione delle partite casalinghe dei biancorossi, non è intenzionato a concedere sconti.
“Se la nuova proprietà si impegna a pagare entro domani mattina i debiti che la SS Maceratese ha nei confronti della Top Security Guard saremo al nostro posto” dice lo stesso Mauro Cesari. Nel frattempo è stato informato l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
Nonostante i soldi raccolti dai tifosi (cinquemila euro) prima della partita con il Teramo, la SS Maceratese sarebbe inadempiente per quindicimila euro, senza tenere conto della partita con il Venezia (altri tremila euro).
Nel frattempo è stato oscurato il sito ufficiale della SS Maceratese. Digitando www.ssmaceratese.it compare una pagina bianca con la scritta “Dominio non attivo”. La proprietà anche in questo caso non avrebbe tenuto fede agli impegni presi. Continua a funzionare la pagina facebook.
Un dolore assordante quello percepito oggi pomeriggio, 3 maggio, nella chiesa dell'Immacolata di corso Cavour a Macerata per l'ultimo saluto ad Andrea Mancini, l'amministratore delegato della Orim morto venerdì 28 aprile per un malore, mentre tornava da Milano.
Era gremita di gente la chiesa. Parenti, amici, dipendenti e concittadini che si sono stretti nella tristezza della perdita. Il feretro è entrato alle 15,26 sulle note del Panis Angelicus di Cesar Franck intonate dall'austero suono di un organo accompagnato dal violino. Sulla bara sono state poste due corone di rose, rosse e bianche, e una foto del defunto sorridente. In capo al corteo, i genitori Alfredo e Liliana, la moglie Cristina e i piccoli Gabriele e Sofia. Prima dell'inizio della funzione, il padre di Andrea, Alfredo ha sistemato con premura i nipoti al suo fianco e salutato, con un forte abbraccio, il sindaco di Macerata Romano Carancini.
Il funerale è stato celebrato dal parroco della chiesa dell'Immacolata don Egidio insieme a don Gino e don Fulvio, amici della famiglia Mancini che avevano officiato anche il matrimonio di Andrea, e don Paolo, parroco di Corridonia.
Alla testa del feretro, un cero pasquale che simboleggia il mistero della Pasqua: passione, morte e resurrezione di Cristo. "Questo deve farci sperare che anche se Andrea è entrato nella morte, ora sta con il Signore e vive in eterno. Come è successo al figlio di Dio" così don Egidio.
Straziante il discorso del padre Alfredo: "Prima che tu partissi, ti avevo chiesto se potevo aiutare Gabriele con i compiti. Tra questi quelli di religione. La lezione parlava della morte e resurrezione di Gesù. Tuo figlio mi ha chiesto cosa volesse dire. Quando uno muore, muore per sempre ma i sentimenti e l'energia di quella persona non vanno in cielo, restano tra di noi. Ecco, in quegli stessi momenti tu stavi per morire". Un vuoto incolmabile quello che Andrea ha lasciato nei cuori dei genitori e della sua famiglia. "Abbiamo avuto una vita felice che sembrava non finisse mai - ha detto la moglie Cristina - Parlerò sempre di te ai nostri figli, così che non possano dimenticare il papà". Commovente anche il discorso della cognata, sorella di Cristina, e di un suo dipendente che ha parlato a nome di tutta la famiglia Orim: "Il tuo colore preferito era il giallo. Scaldaci ogni mattina con i tuoi raggi. Ciao Andrea", ha detto.
Sabato 6 maggio la messa di suffraggio alle ore 18,30.
Le classi 4^B e 4^G, accompagnate dai docenti Alberto Pettinari, Elisabetta Stecca, Maria Loreta Eleonori e Fabio Natali sono state ricevute dal titolare della "NeroGiardini", il noto imprenditore Enrico Bracalente, nella sede principale del calzaturificio a Monte San Pietrangeli (FM). Questi, con una cortesia ammirevole ed una disponibilità tutta marchigiana, prima di far visitare la fabbrica, ha intrattenuto gli ospiti con un discorso a carattere illustrativo-formativo che ha suscitato interesse e molta partecipazione.
Il creatore del famoso marchio "NeroGiardini" e conduttore unico del notevole complesso industriale, persona dotata di ottima comunicativa, ha presentato la storia della sua azienda spiegandone le caratteristiche, i cambiamenti avvenuti nel tempo, le numerosissime difficoltà incontrate, il prezioso contributo dato da molti collaboratori, i progetti realizzati, quelli attuali e quelli futuri, gli orientamenti della politica aziendale in vista del domani, i mezzi tecnologicamente tra i più innovativi d'Europa, l'obietivo di un'ulteriore espansione del mercato nella UE e in molti altri Paesi del mondo, l'impegno a mettere sul mercato soltanto prodotti compatibili con il rispetto dell'ambiente ed infine le diverse iniziative volte al sociale, tra le quali la creazione ed il finanziamento di un corso di studi triennale per giovani che permette loro di conseguire un titolo di qualifica professionale al fine di una successiva occupazione.
Qualche anno fa, all'inizio della crisi economica, in cui la delocalizzazione delle industrie era una prassi regolare, l'imprenditore Bracalente aveva compiuto una scelta molto determinata che, nel tempo, ha poi portato buoni risultati, cioè quella di effettuare la sua produzione solo nelle Marche utilizzando materie prime di buona qualità e del tutto italiane.
Gli studenti hanno espresso un vivo consenso per la preferenza del Made in Italy da parte di questo capitano d'industria, che, con intelligenza, coraggio, lungimiranza e tenacia, guida un'azienda che dà lavoro a circa 2500 persone e che porta in tutto il mondo una bella immagine dell'Italia e delle Marche in particolare.
È il luogo in cui trascorrono le loro giornate e più ancora quello in cui si preparano a diventare "grandi". Gli uomini e le donne di domani passano da qui, dall’Università: il luogo in cui sognano il futuro e dove imparano a camminare per il mondo. Un futuro tutto da “immaginare e impaginare”. All'Università il compito di dare loro risposte concrete.
È con questo impegno che è stato inaugurato l’Anno Accademico 2016/17 dell’Università di Macerata. Il 727esimo dalla fondazione. Alla cerimonia, che si è svolta al Teatro Lauro Rossi, hanno partecipato oltre alle autorità politiche, civili e militari del territorio anche i rappresentanti del mondo giuridico nazionale e internazionale, tra i quali la Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America Sonia Sotomayor, che dal palco ha lanciato un messaggio: “Mai smettere di imparare”.
Ad aprire la cerimonia, l’ingresso al teatro del corteo degli accademici: studenti, docenti e componenti del personale tecnico e amministrativo, partiti dalla sede del Dipartimento di Giurisprudenza, hanno attraversato Piazza della Libertà per incontrare idealmente la città a testimonianza di quanto questa sia parte essenziale e inscindibile del tessuto urbano.
“Mi chiamo Rebecca, ho 23 anni e il mio lavoro è studiare”. Le parole della rappresentante degli studenti dell’università di Macerata Rebecca Marconi, che ha dato il via ai saluti iniziali. “Un lavoro che mi sono scelta – prosegue – per sentirmi parte del mondo, avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari per conoscerlo e costruirlo. Per esserne una figlia e una cittadina consapevole e attiva. Studiare è il dovere di chi pensa che stare al mondo significa saper dare incondizionatamente, per costruire il bene comune, per lasciarlo un po' meglio di così com'è. L’università non è solo chiamata a preparare il futuro dei giovani, ma deve anche fornire tutti gli strumenti necessari perché qui e ora ogni studente muova i suoi passi verso un orizzonte ben preciso seppure incerto”.
Dopo i saluti della rappresentante del personale tecnico e amministrativo Carla Moreschini e quelli del direttore generale Mauro Giustozzi, sul palco è andata in scena la conversazione in inglese tra la professoressa Benedetta Barbisan e il magistrato statunitense Sonia Sotomayor, in Italia per partecipare alle "Alberico Gentili Lectures", ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche. Partendo dalla sua biografia e dalla sua esperienza personale, storia raccontata nel libro "Il mio mondo amatissimo", Sotomayor ha svelato agli studenti presenti in sala alcuni dei segreti che le hanno permesso di realizzare il suo sogno di bambina, diventare giudice: il valore dell’umiltà, l’importanza della comprensione e dell’ascolto dell’altro, il desiderio di saperne sempre di più per capire a fondo quanto ci circonda. “Ogni sera prima di addormentarmi mi faccio due domande: Cosa ho imparato oggi di nuovo? Cosa ho fatto oggi di buono? Se vivrete la vostra vita sempre da studenti, ricordandovi della bellezza, dell’eccitazione e dello stupore che imparare sempre cose nuove dà, diventerete – ha concluso – più forti”.
“Dobbiamo saper immaginare e impaginare il futuro” e per farlo servono “una visione, un progetto”. Servono “risposte di sistema al futuro, prima che arrivi”. Così il rettore Francesco Adornato nel suo intervento “L’università per il territorio nel mondo”, nel corso del quale ha ribadito il forte attaccamento dell’Ateneo alla città, la sua “dimensione di campus urbano”, il legame imprescindibile che arricchisce l'una mentre impreziosisce l'altra. Il rettore ha poi puntato i riflettori sull’importanza di fornire alle classi dirigenti di domani conoscenze che possano tornare utili alle loro vite, conoscenze che li aiutino a vincere le sfide che si troveranno davanti. Tra gli obiettivi, “educare persone in grado di contribuire alla crescita generale della società in cui viviamo”. E poi: “Valorizzare il territorio nel mondo, investendo cioè in relazioni e fiducia con i giovani colti e dinamici che qui arrivano dai diversi continenti e che un giorno non lontano saranno classe dirigente dei loro paesi”. Giovani il cui numero è in aumento, sottolinea il professore Adornato: “L'università di Macerata ha largamente superato i 10.000 studenti, con un incremento delle stesse matricole rispetto all'anno scorso che pure aveva registrato un numero significativo. Ad oggi, più di 1.900 studenti si sono iscritti per la prima volta a Unimc, nonostante le prove che abbiamo subito da agosto a gennaio”. "L'università vive nel futuro. Produce futuro e prepara il paese a rispondere alle sfide del futuro".