È il luogo in cui trascorrono le loro giornate e più ancora quello in cui si preparano a diventare "grandi". Gli uomini e le donne di domani passano da qui, dall’Università: il luogo in cui sognano il futuro e dove imparano a camminare per il mondo. Un futuro tutto da “immaginare e impaginare”. All'Università il compito di dare loro risposte concrete.
È con questo impegno che è stato inaugurato l’Anno Accademico 2016/17 dell’Università di Macerata. Il 727esimo dalla fondazione. Alla cerimonia, che si è svolta al Teatro Lauro Rossi, hanno partecipato oltre alle autorità politiche, civili e militari del territorio anche i rappresentanti del mondo giuridico nazionale e internazionale, tra i quali la Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America Sonia Sotomayor, che dal palco ha lanciato un messaggio: “Mai smettere di imparare”.
Ad aprire la cerimonia, l’ingresso al teatro del corteo degli accademici: studenti, docenti e componenti del personale tecnico e amministrativo, partiti dalla sede del Dipartimento di Giurisprudenza, hanno attraversato Piazza della Libertà per incontrare idealmente la città a testimonianza di quanto questa sia parte essenziale e inscindibile del tessuto urbano.
“Mi chiamo Rebecca, ho 23 anni e il mio lavoro è studiare”. Le parole della rappresentante degli studenti dell’università di Macerata Rebecca Marconi, che ha dato il via ai saluti iniziali. “Un lavoro che mi sono scelta – prosegue – per sentirmi parte del mondo, avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari per conoscerlo e costruirlo. Per esserne una figlia e una cittadina consapevole e attiva. Studiare è il dovere di chi pensa che stare al mondo significa saper dare incondizionatamente, per costruire il bene comune, per lasciarlo un po' meglio di così com'è. L’università non è solo chiamata a preparare il futuro dei giovani, ma deve anche fornire tutti gli strumenti necessari perché qui e ora ogni studente muova i suoi passi verso un orizzonte ben preciso seppure incerto”.
Dopo i saluti della rappresentante del personale tecnico e amministrativo Carla Moreschini e quelli del direttore generale Mauro Giustozzi, sul palco è andata in scena la conversazione in inglese tra la professoressa Benedetta Barbisan e il magistrato statunitense Sonia Sotomayor, in Italia per partecipare alle "Alberico Gentili Lectures", ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento di Scienze politiche. Partendo dalla sua biografia e dalla sua esperienza personale, storia raccontata nel libro "Il mio mondo amatissimo", Sotomayor ha svelato agli studenti presenti in sala alcuni dei segreti che le hanno permesso di realizzare il suo sogno di bambina, diventare giudice: il valore dell’umiltà, l’importanza della comprensione e dell’ascolto dell’altro, il desiderio di saperne sempre di più per capire a fondo quanto ci circonda. “Ogni sera prima di addormentarmi mi faccio due domande: Cosa ho imparato oggi di nuovo? Cosa ho fatto oggi di buono? Se vivrete la vostra vita sempre da studenti, ricordandovi della bellezza, dell’eccitazione e dello stupore che imparare sempre cose nuove dà, diventerete – ha concluso – più forti”.
“Dobbiamo saper immaginare e impaginare il futuro” e per farlo servono “una visione, un progetto”. Servono “risposte di sistema al futuro, prima che arrivi”. Così il rettore Francesco Adornato nel suo intervento “L’università per il territorio nel mondo”, nel corso del quale ha ribadito il forte attaccamento dell’Ateneo alla città, la sua “dimensione di campus urbano”, il legame imprescindibile che arricchisce l'una mentre impreziosisce l'altra. Il rettore ha poi puntato i riflettori sull’importanza di fornire alle classi dirigenti di domani conoscenze che possano tornare utili alle loro vite, conoscenze che li aiutino a vincere le sfide che si troveranno davanti. Tra gli obiettivi, “educare persone in grado di contribuire alla crescita generale della società in cui viviamo”. E poi: “Valorizzare il territorio nel mondo, investendo cioè in relazioni e fiducia con i giovani colti e dinamici che qui arrivano dai diversi continenti e che un giorno non lontano saranno classe dirigente dei loro paesi”. Giovani il cui numero è in aumento, sottolinea il professore Adornato: “L'università di Macerata ha largamente superato i 10.000 studenti, con un incremento delle stesse matricole rispetto all'anno scorso che pure aveva registrato un numero significativo. Ad oggi, più di 1.900 studenti si sono iscritti per la prima volta a Unimc, nonostante le prove che abbiamo subito da agosto a gennaio”. "L'università vive nel futuro. Produce futuro e prepara il paese a rispondere alle sfide del futuro".
La formazione Berretti della Maceratese, diretta da Tiziano Turchetti, si appresta a vivere la prima giornata della poule scudetto. Sabato prossimo, 6 maggio, alle 15.00, ad ingresso gratuito, all’Helvia Recina, sfida al Renate, formazione della provincia di Monza e Brianza.
La Maceratese, ricordiamo, è stata inserita nel girone C della poule scudetto con il Prato ed il Renate. La prima partita di disputerà, come detto, il 6 maggio, la seconda sabato 13 e la terza sabato 20 maggio.
Gli Allievi 2001 di Emiliano Da Col, intanto, dopo il buon risultato del torneo di Spoleto, sbancano San Benedetto del Tronto. I piccoli biancorossi (nella foto in maglia nera) si sono aggiudicati il IV memorial Stefano Borgonovo, indimenticato attaccante della Samb e del Milan (storico un suo gol in maglia rossonera in Champions League a Monaco di Baviera a spese del Bayern), coronando così un’annata decisamente positiva, nel corso della quale molti di essi si sono messi in evidenza per i progressi compiuti.
Nella fase eliminatoria gli Allievi della Maceratese hanno battuto il Teramo per 1-0 con rete di Pecci. Nella seconda sfida del triangolare di qualificazione alla finale (3 partite da 40’ ciascuna) la Maceratese Allievi, dopo il nulla di fatto al termine dei 40’, ha prevalso ai calci di rigore per 5-3 sul Pescara. Dopodiché, essendosi qualificati primi nel raggruppamento A, nella sfida decisiva al Riviera delle Palme i baby biancorossi hanno domato l’Ancona per 3-2 grazie ad una splendida tripletta di Cristian Shiba. Il centrocampista biancorosso con lo spiccato fiuto del gol ha siglato l’1-0, quindi, dopo il pari dei dorici, ha firmato l’uno-due (tutte le marcature di piede) che ha consentito alla Maceratese di condurre fino al termine sul doppio vantaggio di 3-1, fino al gol dei giocatori del capoluogo di regione nel recupero, che non ha alterato il risultato vincente dei biancorossi di Da Col.
“Grandi ragazzi protagonisti di un’annata da ricordare. I miei complimenti – sottolinea mister Da Col - vanno a loro, a tutto lo staff ed al responsabile del settore giovanile Alessandro Degli Esposti, che ci ha permesso di crescere ulteriormente con la partecipazione a tornei importanti come quello del Riviera. A Spoleto abbiamo scaldato i motori, a San Benedetto abbiamo vinto!”.
La Maceratese nel corso dell’attuale stagione agonistica ha tesserato quarantasei giocatori. A tutti dovrà essere corrisposto il dovuto entro e non oltre il 30 giugno perché, come ha precisato il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, lo stesso giorno scadono i termini per fare fronte ai cosiddetti debiti sportivi.
Ecco l’elenco dove è riportato il cognome, il nome e tra parentesi, i mesi di contratto stipulati con il sodalizio biancorosso: Allegretti Diego (11 mesi), Alvaro Nicola (4), Bangoura Karba Ismael (11), Bondioli Andrea (12), Broli Mattia (11), Cannoni Alessio (3), Cantarini Nicolas (12), Chiacchio Antonio (12), Cittadoni Daniele (12), Colombi Matteo (12), De Angelis Alessandro (2), De Grazia Lorenzo (12), Di Sabatino Pasquale (12), Dosio Filippo (6), El Bahaja Fahd (7), Faraone Eduardo Giuseppe (10), Forte Francesco (12), Franchini Federico (12), Gattari Filippo (12), Gremizzi Federico (11), Ingretolli Cristiano (6), Kouko Zinon Daniel (2), Malaccari Nicola (12), Mania Alessio (6), Manna Giuseppe (6), Mansouri Islam (4), Marchetti Domenico (12), Massei Marco (12), Mestre Francesco (11), Midei Marco (2), Moroni Michele (6), Moscatelli Jacopo (12), Palmieri Federico (11), Perna Armando (10), Petrilli Nicola (11), Quadri Alberto (12), Ramadani Alban (4), Raucci Luca (2), Robert Cody Julien (7), Romolini Matteo (7), Sabato Rocco (6), Sanfilippo Davide (7), Sarr Badara (12), Spugnetti Giovanni Davide (12), Turchetta Gianluca (12), Ventola Christian (12).
Fra i tesserati a libro paga ci sono altre tredici persone tra staff tecnico, dirigenti, operatori sanitari e preparatore atletico: Degli Esposti Alessandro (6), Gianangeli Franco (12), Giunti Federico (12), Gregori Daniele (7), Turchetti Tiziano (12), Vecchini Giovanni (12), Benassi Fabrizio (4), Caira Stefano (6), Stambazzi Gianluca (12), Cocchi Mario (11), Gambardella Andrea (11), Moretti Federico (12), Mengoni Romano (12).
Questa mattina il sindaco Romano Carancini ha ricevuto in Comune la visita del Chargé d’Affaires ad interim dell’Ambasciata Usa in Italia Kelly Degnan, carica assunta in seguito alle dimissioni dell’ambasciatore John Phillips.
In visita di cortesia la Degnan è stata accolta dal sindaco Carancini e dal vice sindaco Stefania Monteverde nel suo studio insieme all’addetto culturale dell’Ambasciata Steven Labensky e l’assistente dell’ufficio culturale Maria Paola Pierini.
Al centro del cordiale colloquio il terremoto che ha colpito il Maceratese. L’incaricato d’affari Degnan ha posto diverse domande sulla ricostruzione, sul futuro delle nostre terre e delle opere d’arte e sui giovani. Ha avuto parole d’apprezzamento per la bellezza architettonica della nostra città e paesaggistica del territorio e ha espresso molto interesse per la stagione lirica dello Sferisterio di cui era a conoscenza. La Degnan ha posto l’accento anche sui prodotti enogastronomici marchigiani sottolinenando che attualmente negli Usa, soprattutto dopo Expò 2015, quello del cibo è un tema molto importante.
Kelly Degnan è stata Vice Capo Missione dell’Ambasciata Americana a Roma dal novembre 2015, dopo due anni trascorsi nello staff del Segretario di Stato Kerry come Vice Segretario Esecutivo. Prima di rientrare a Washington, Kelly Degnan ha servito come Vice Capo Missione dell’Ambasciata statunitense a Pristina, in Kosovo, dove è giunta al termine di un mandato di tre anni alla Missione diplomatica americana presso la NATO a Bruxelles, in qualità di consigliere politico.
Oltre ai suoi incarichi all’Ambasciata di Pristina e a USNATO, Kelly Degnan ha prestato servizio nell’Afghanistan orientale, in Turchia, Italia, Botswana e Pakistan da quando è entrata nel corpo diplomatico nel 1993. E’ stata inoltre Assistente Speciale del Segretario di Stato Madeleine Albright e Assistente Speciale del Sottosegretario di Stato per gli Affari politici in occasione di precedenti incarichi a Washington.
Kelly Degnan ha conseguito una specializzazione presso il Centro studi giuridici della University of Southern California ed ha praticato la professione di avvocato per otto anni in California e Micronesia prima di entrare al Dipartimento di Stato. Degnan si è laureata in giornalismo alla Medill School of Journalism della Northwestern University.
La Degnan si trova a Macerata in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università alla quale questa mattina ha partecipato Sonia Sotomayor giudice della Corte Suprema USA.
Al termine dell’incontro il sindaco Carancini, invitandola al prossimo Macerata Opera Festival, ha donato alla Degnan il crest raffigurante lo stemma di Macerata e la stessa ha commentato. “E’ il più originale biglietto per l’opera che io abbia mai ricevuto”. Dal canto suo la Degnan ha donato a Carancini e alla Monteverde due libri sull’arte americana.
Hanno utilizzato un piede di porco per scassinare la saracinesca e la porta d'ingresso, rubato il pc e sottratto soldi dalla cassa. Poi è scattato l'allarme, ma quando gli agenti della vigilanza privata sono arrivati non c'era più nessuno.
A raccontarlo Emanuele Cingolani, uno dei soci del bar Pistello, in via della Pace a Macerata. L'uomo è stato svegliato alle 4 di notte dagli agenti di sicurezza privata. "Arrivati sul posto non abbiamo notato nulla di strano - hanno detto - c'era solo la sacacinesca a metà". Questo il dettaglio che ha insospettito Emanuele che all'una aveva chiuso per bene il locale. E così ha deciso di andare a controllare. Oltre ai danni alla porta e alla saracinesca, i ladri hanno rubato un computer e 200/250 euro del fondo cassa.
Le indagini sono svolte dalla polizia di Stato che sta controllando le telecamere istallate nel locale. "È la prima volta che subiamo un furto. Dieci anni fa avevano provato a entrare, ma non ce l'hanno fatta", ha concluso Cingolani.
Sono sconcertanti i dati relativi all'attività di vigilanza e controllo presentati nella sede dell'ispettorato del lavoro territoriale di Macerata, in via Lorenzoni. Il 90,59% delle attività controllate presenta irregolarità. Un report sui risultati delle attività svolte - dall'area vigilanza e dal nucelo carabinieri ispettorato del lavoro - durante l'anno 2016 e circa i primi risultati del trimestre (gennaio-febbraio-marzo) del 2017 in base a richieste di interventi o su indicatori di rischio. Erano presenti il capo dell'ispettorato territoriale ad interim, Pierluigi Rausei; il coordinatore della vigilanza, Maurizio Battistelli; il capo della vigilanza ordinaria, Marika Micozzi e quello della vigilanza tecnica, Salvatore Micozzi.
Il dirigente Rausei ha spiegato che "dal gennaio 2017 siamo tornati ad essere ispettorato nazionale (ex Inps ex Inail ex ispettorato territoriale) e questo è importante per cittadini e imprese perché c'è un unico organismo che può intervenire celermente. Da tre anni a questa parte abbiamo imparato a fare sinergia e sintesi dei dati. La vigilanza è mirata, cerchiamo soggetti dediti alla irregolarità". Una situazione allarmante, di esasperazione che spesso ha visto gli ispettori vittime di aggressioni. " Due ispettrici sono state minacciate con una pistola dal socio di una azienda della costa - ha detto Rausei - Non siamo nel far west, ma anche chi è in regola perde le staffe facilmente". Colpevole il sisma che, unito alla crisi economica, ha reso le persone instabili.
Nello specifico questi sono i dati illustrati (per il report completo cliccare qui). 1.405 le attività ispezionate. Le pratiche definite sulle aziende ispezionate sono state 1.351 di queste 1.224 irregolari: questo dato segnala un alto indice di irregolarità delle aziende pari al 90,59%. I lavoratori irregolari sono stati 1.129 mentre quelli totalmente in nero 302. Nei cantieri edili le ispezioni sono state 429 delle quali il 96,50%, cioè 414, irregolari. Quanto alla sospensione delle attività d'impresa sono stati 90 i provvedimenti adottati. Le diffide accertative per crediti patrimoniali, a favore dei lavoratori, sono state 240. Di rilievo anche le conciliazioni monocratiche che hanno permesso a 151 lavoratrici e lavoratori di ottenere risposta ai propri diritti di natura retributiva con riconoscimento della sussistenza dei rapporti di lavoro. Con riguardo ai risultati del primo trimestre 2017 di attività di vigilanza e ispezione sono state 348 le attività ispezionate mentre le pratiche definite sono state 230 di cui 201 irregolari. Irregolari 131 lavoratori in nero 65. Le sospensioni dell'attività dell'impresa sono state 30 le diffide accertati e sono state 31 le conciliazioni monocratiche 24.
Dopo la presentazione dei dati la parola è passata al coordinatore della vigilanza Battistelli: " Voglio evidenziare il tema della programmazione locale che tiene conto delle specificità del territorio ed evidenziare i fenomeni di rischio. Sul territorio maceratese - ha spiegato - il problema principale riguarda fittizi rapporto di lavoro instaurati per nascondere altri fini, come ad esempio, rimanere in Italia (per lavoratori extracomunitari) o per ragioni previdenziali".
Del difficile mondo dei cantieri edili ha parlato, invece, Salvatore Mazziotta: "Sono il settore che più ha subìto la crisi degli ultimi anni.È difficile trovare un cantiere regolare. Le violazioni più riscontrate riguardano la protezione dei posti di lavoro, i ponteggi, la documentazione obbligatoria da tenere in cantiere, il coordinamento della sicurezza in cantiere". "Nel panorama ispettivo - ha sottolineato - abbiamo notato che le aziende del maceratese hanno una marcia in più, forse, dovuta ai controlli che da anni vengono fatti .La responsabile della vigilanza ordinaria Micozzi ha affrontato, poi, il lato più umano del problema: "L'ispezione non è mai vista con il sorriso. Da parte nostra c'è la voglia di andare incontro ai lavoratori, di tutelarli".
Consensi unanimi per la serata che si è svolta al teatro Lauro Rossi di Macerata, organizzata dall'associazione vittime di violenza "Io No" per raccogliere fondi a favore di SuperSimo, il piccolo Simone Storani, vittima di un tremendo incidente domestico che lo sta costringendo a un calvario di interventi chirurgici che sembra non finire mai.
Ospite d'onore della serata, la cantante Tiziana Rivale, vincitrice del Festival di Sanremo nel 1983 con il famosissimo brano "Sarà quel che sarà".
Applauditissima dal pubblico, Tiziana Rivale si è esibita in successi propri e in note cover, strappando applausi a scena aperta dal pubblico presente. A sorpresa, la cantante ha duettato insieme a Deborah Pantana proprio nel brano che ha vinto Sanremo.
Sul palco, per la prima volta, anche la giovanissima a bravissima Irida Nasic che ha cantato e suonato due brani, emozionando i presenti.
Durante la serata sono stati proiettati anche diversi filmati curati dall'associazione vittime di violenza "Io No", spiegati da Marina Brasiello e Orietta Quarchioni, rispettivamente presidente nazionale e regionale dell'associazione. Ha partecipato anche Boris Roberto, presidente della nazionale "Gli angeli della tv", artisti provenienti dal programma di canale 5 "Amici".
Giovedì 4 maggio, alle ore 22.15, presso la galleria Antichi Forni di Macerata, all’interno del Festival Macerata Racconta andrà in scena il primo studio scenico di ‘Il Papà di Dio’, spettacolo del Teatro Rebis, tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di maicol&mirco, edto dalla Bao Publishing.
La prossima settimana la compagnia sarà di nuovo in residenza artistica a Pescara e nei prossimi mesi raffinarà lo spettacolo ospite di vari festival, tra cui il Kilowatt Festival di Sansepolcro, in Toscana.
Maicol&mirco sono tra i più importanti autori di fumetto indipendente italiano, con cui il Teatro Rebis ha iniziato una collaborazione allestendo nel 2015 lo spettacolo ‘Scarabocchi’, la metamorfosi scenica delle loro vignette, caratterizzate dalla feroce comicità dei testi e dall'immediatezza folgorante del segno grafico, che è stato rappresentato a Roma, Bologna, Napoli, Firenze e presto sarà in scena a Milano e a Siena, dove è stato invitato come uno dei sei migliori spettacoli italiani, selezionati dal bando In-Box, la cui giuria è composta da cinquanta direttori artistici di tutta Italia.
Come per ‘Scarabocchi’, anche ‘Il Papà di Dio’ non si limita a riportare in scena la comicità degli sketch originali, ma entra nei silenzi che dividono i personaggi, nell’intimità scabrosa che evocano, nell’azzeramento del discorso che disperatamente denunciano.
Le tematiche di maicol&mirco – la solitudine, la morte, la religione, l’esistenza, lo sberleffo esistenziale – sono state elaborate dal Teatro Rebis con uno stile secco, minimale, alternando scene comiche a momenti lirici, simbolici, in linea con la propria poetica, da sempre attenta alla ricerca del mistero delle immagini e del sacro nel quotidiano.
Dalle note di presentazione: ‘Il Papà di Dio ha un diavolo per capello: suo figlio è irrecuperabile. Non ne combina mai una giusta. Non a caso suo figlio ha voluto creare il suo Universo senza prima studiare! E qual è il risultato? Questo Universo qua! Il nostro. Un Universo dove si soffre, ci si ammala e si muore. Un Universo dove si lavora e si suda. Un Universo tutto sbagliato. Non come quello del Papà di Dio. Un Universo meraviglioso. Dove non esiste morto, dolore né fame. Dove non si deve lavorare né faticare. Dove i soldi non esistono così come i poveri. Ma Dio non ha voluto ascoltarlo. Ed ecco qua con che razza di Universo ci ritroviamo! Riuscirà Dio a farsi accettare da suo Papà? E suo Papà riuscirà a comprendere e capire il nostro povero Dio?’.
Il Teatro Rebis intende mantenere lo stile immediato di maicol&mirco, ma rispetto all’asciuttezza dello spettacolo Scarabocchi, per ‘Il papà di Dio’ sta pensando ad una forma scenica più elaborata, visionaria, per approfondire il livello spirituale che si nasconde dietro la maschera ghignante dei loro scarabocchi.
La regia e la drammaturgia sono a cura di Andrea Fazzini. Gli attori sono Meri Bracalente, Andrea Filipponi, Sergio Licatalosi e Fernando Micucci.
Alle 17.00 maicol&mirco condurranno anche un laboratorio tratto dal loro libro per bambini ‘Palla rossa e palla blu’, vincitore del prestigioso premio Boscarato come "Miglior libro per bimbi/ragazzi" 2016 al Treviso Comic Book Festival e del premio come miglior fumetto italiano per XL di Repubblica, con le letture di Elena Carrano per ‘Nati per leggere’ e alle 19.00, presso i Magazzini UTO è prevista la presentazione del libro ‘Il Papà di Dio’ alla presenza degli autori, introdotti da Andrea Fazzini.
Ogni iniziativa è ad ingresso libero.
Venerdì 4 maggio, alle ore 15, nell’Aula Magna dell’ITC Gentili di Macerata, ci sarà l’ultimo appuntamento della serie 5AUTORI, con la professoressa Giovanna Ioli, saggista e scrittrice, che parlerà sul tema: ”Il tema del viaggio nella poesia di Montale”.
L’incontro, aperto a tutti, rientra nell’ambito della manifestazione “5AUTORI” (Petrarca, Ariosto, Pascoli, Svevo e Montale) organizzata dal Liceo Classico Linguistico Leopardi di Macerata.
5AUTORI incontrati nelle selve letterarie, dove il caso e le libere scelte convolano in continue ed ilari nozze.
5AUTORI eterogenei, le cui corde, però, attivano misteriosi armonici che fanno vibrare la grande arpa della letteratura.
5AUTORI che vogliono ancora parlare, spiegarsi, conoscersi.
5AUTORI che ardono dal desiderio di uscire dalle forme libresche e svelare il proprio cuore (scordato strumento?).
“Tutti incontri veramente significativi – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – che hanno suscitato un grande interesse e che hanno fornito a studenti e docenti strumenti elevati di formazione, informazione e specializzazione. D’altronde questo è il compito del nostro liceo che si pone sempre in grande ascolto e che cerca di farsi promotore di tante occasioni di qualità”.
Nonostante il voto contrario dei due soci di minoranza, vale a dire quello dell’avvocato Gabriele Cofanelli e quello dell’imprenditore Massimo Paci, l’assemblea dei soci della Maceratese che si è tenuta davanti al notaio Belogi ha ratificato l’accordo raggiunto dall’avvocato Federico Valori e dal collega partenopeo Fabio Marinelli per conto rispettivamente di Filippo Spalletta e di Claudio Liotti.
Malgrado l’assenza, nuovo amministratore unico della Maceratese è stato nominato Claudio Liotti, titolare della Mediterranea Metalli srl, che ha rilevato il 95% delle quote della SS Maceratese srl. Delegato a rappresentare il Liotti in assemblea, l’avvocato Federico Valori.
Sono passati più di dieci giorni da quando Claudio Liotti ha definito davanti al notaio Fabrocini l’acquisto della SS Maceratese srl, ma Liotti non si è ancora presentato alla squadra e tanto meno alla città. Di lui, per ora, c’è solo una foto che lo ritrae a mezzo busto. “Pensavamo di poter incontrare Claudio Liotti oggi, ma non è venuto” dice l’avvocato Cofanelli.
La situazione che sta vivendo la Maceratese è quasi surreale. Il presidente c’è ma non si vede, la squadra riesce a tenere fede ai propri impegni grazie al sostegno dei tifosi. “E’ un paradosso, però questa è la realtà” fa Cofanelli.
C’è un modo per far uscire la Maceratese da questa situazione?
“L’unico modo è che ci si faccia avanti un altro acquirente. Ad oggi, che io sappia, solo Giorgio La Cava è interessato ad acquisire la società. A meno che la vecchia proprietà, che fa riferimento a Maria Francesca Tardella, non intenda esercitare il diritto di ricompra. Altre possibilità non ne vedo”.
L’assemblea dei soci della Maceratese ha approvato anche le dimissioni presentate qualche settimana fa dall’amministratore delegato Simone Sivieri.
Riunitosi in data odierna la commissione congresso regione Marche, preliminarmente prende atto dei riepiloghi dei risultati delle primarie del 30 aprile 2017 per i quattro collegi provinciali. Ai sensi per gli effetti di cui alla delibera numero 63 del 9 aprile 2017 della commissione nazionale per il congresso, vengono effettuati i conteggi per la ripartizione dei seggi. Il risultato è scaturito il seguente:
ANCONA n. 9 seggi di cui:
6 Renzi (Silvia Rosati, Giancarlo Sagramola, Valeria Mancinelli, Maurizio Mangialardi, Lorella Pierdominici, Gennaro Campanile)
2 Emiliano (Gianluca Fioretti, Valeria Picardi)
1 Orlando (Michele Brisighelli)
PESARO-URBINO n. 7 seggi di cui:
6 Renzi (Dimitri Tinti, Francesca Fraternali, Giovanni Gostoli, Monica Scaramucci, Mirco Zenobi, Patrizia Sabatini)
1 Orlando (Rito Briglia)
ASCOLI-FERMO n. 6 seggi di cui:
5 Renzi (Michela Franchi, Anna Casini, Nazareno Franchellucci, Fabiola Girolami, Marcello Vallorani)
1 Orlando (Francesco Di Vita)
MACERATA n. 4 seggi di cui:
3 Renzi (Francesco Vitali, Irene Manzi, Settimio Novelli)
1 Orlando (Caterina Rogante)
La Commissione approva il risultato come riportato ed i nominativi degli eletti.
Nella suggestiva cornice della mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza di autorità civili e militari e dei familiari e amici dei nuovi Maestri del Lavoro, il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, il presidente del consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, il sindaco Valeria Mancinelli e il console regionale Iridio Mazzucchelli, sono intervenuti alla cerimonia di consegna dell’onorificenza delle Stelle al merito del Lavoro 2017 a 31 nuovi Maestri del Lavoro provenienti da tutta la regione.
"Il lavoro è dignità, tutela dei diritti, pari opportunità" così il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo "tutti hanno diritto a condizioni di lavoro dignitose, evitando sfruttamento e discriminazione; la persona ha il primato sulle macchine, sui meccanismi economici e finanziari; occorre promuovere un lavoro di qualità". Ha inoltre sottolineato che celebrare la Festa del lavoro "significa anche pensare a chi il lavoro l'ha perso e a chi non ce l'ha. Perché se il lavoro manca, si crea un danno inestimabile al nostro tessuto sociale".
Per la provincia di Macerata i nuovi insigniti sono stati 4 tra cui una recanatese, June Morosini, e tre tolentinati: Peppino CapradossiI, Gioaccchino De Angelis e Giacomo Marzioni.
La Maestra del Lavoro June Morosini è stata accompagnata a ritirare la Stella da Don Lamberto Pigini, ispiratore e fondatore di diverse aziende dell’attuale Pigini Group, dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti, da Rita Soccio, assessore della giunta leopardiana e dal MdL Angelo Previati, console provinciale dei Maestri del Lavoro d’Italia.
I Maestro del Lavoro tolentinati ha ricevuto l’onorificenza dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti e dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi.
Appena arrivata direttamente dagli Stati Uniti, la Giudice della Corte Suprema degli Usa Sonia Sotomayor, ospite domani dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Macerata, ha voluto visitare subito la città e le sedi dell’Ateneo. Ad accoglierla c’erano il rettore Francesco Adornato e la professoressa Benedetta Barbisan, ideatrice e coordinatrice delle prestigiose Alberico Gentili Lectures, le conferenze che fanno da corollario scientifico all’evento di domani.
La giudice, prima ispanica della storia a raggiungere una posizione di tale prestigio, disponibile e affabile, è rimasta incantata dall’aspetto storico della città, in particolare dall’orologio della torre, dal teatro e dall’aula magna. Per l’incontro di domani non terrà una lezione accademica, ma interloquirà direttamente con la platea, intervistata dalla professoressa Barbisan.
Sonia Sotomayor è nata e cresciuta nel South Bronx, in quello che negli anni Sessanta e Settanta era una zona fortemente degradata e povera. Quando aveva sette anni le venne diagnosticato il diabete, che allora equivaleva a una previsione di vita breve. Laureata prima a Princeton e poi alla Yale Law School, nel 1991 è stata nominate giudice alla Corte distrettuale federale dal Presidente G.H.W. Bush, nel 1997 alla Corte di Appello del Secondo Circuito dal Presidente Bill Clinton e, nel 2009, alla Corte Suprema dal Presidente Barack Obama.
Ultima giornata della stagione regolare, sarà arbitrata domenica all’Helvia Recina (inizio alle 14.30) da Matteo Gariglio della sezione di Pinerolo, coadiuvato da Giuseppe Di Giacinto di Teramo e da Andrea Micaroni di Pescara.
Dopo l’espulsione per doppia ammonizione subìta nel corso di Santarcangelo-Maceratese, il difensore centrale Andrea Bondioli dovrà saltare per squalifica la gara di commiato con i lagunari. Nessun appiedato nelle file veneziane.
La società maceratese di ginnastica ritmica, Asd Pink Ribbon, ha trionfato alle finali nazionali della Confsport Italia per i campionati Arcobaleno, Serie C e Serie B tenutisi il 22 e 25 aprile, rispettivamente, a Falconara (per la serie C) e a Colleferro (per la serie B).
La Pink Ribbon si classifica al primo posto tra le 76 società presenti da tutta Italia al campionato di serie C grazie ai risultati delle sue atlete nelle categorie giovanissime, allieve e junior1.
Vincitrici della categoria allieve a coppie : Dignani Giorgia-Achilli Brenda oro coppia corpo libero; Carcia Federica-Achilli Brenda argento coppia cerchio, 16° posto per Menotti Elisa e Dignani Giorgia coppia palla. Mentre come allieve individualiste: Giorgia Pranzetti oro cerchio; Federica Carcia oro corpo libero; Menotti Elisa oro fune. E ancora, allieve a squadre: Viola Torresi, Silvia Rapaccini, Giorgia Pranzetti oro squadra palla; Torresi Viola, Rapaccini Silvia, Cristofori Jasmine oro squadra cerchio; Bianchi Mancini Girotti bronzo squadra cerchio. Giovanissime a coppia e squadra, Coppia palla: primo posto Rosada/Galassi; corpo libero squadra Bocci, Del Savio, Ialleggio, Torresi terzo posto; cerchio squadra Bruzzesi, Mengascini Rossi primo posto. Giovanissime individuale: buoni piazzamenti per Gervasio Matilde, Bocci Nicole, Galassi Carolina.
Per quanto riguarda il campionato Confsport Serie B, la società si classifica al terzo posto su 59 società presenti per le ottime prestazioni delle sue iscritte presenti nelle categorie giovanissime, allieve e junior 2.
Per le giovanissime Individuale corpo libero Annessi Sara argento, individuale palla Ortenzi Aurora oro, Iannone Sara buon piazzamento alla palla, individuale cerchio Annessi Sara argento e Ortenzi Aurora oro. Coppia corpo libero Massanelli Martina e Achilli Helena argento mentre Iannone Sara e Rafanelli Emma conquistano l’oro. Coppia palla bronzo Achilli Helena Scarponi Sofia. Coppia cerchio Massanelli Martina e Scarponi Sofia oro. Junior2: Sofia Fattori seconda palla; Flaminia Chiodi ventesimo nastro; Serena Cantenne e Sofia Fattori coppia palla IV posto. Serena Cantenne e Caterina Mosciatti coppia cerchio 2` posto; Caterina Mosciatti Deborah Vecchi primo posto coppia nastro. Debora Vecchi cerchio 3 posto; Flaminia Chiodi cerchio 5 posto.
Al termine del ciclo di incontri “L’arte educativa del Servizio” nell’ambito della festa della parrocchia Buon Pastore, nel quartiere Collevario a Macerata, domenica 7 maggio alle 16, Beatrice Fazi racconterà la sua testimonianza sul tema “Un cuore nuovo per educarsi e per servire”. E proprio “Un cuore nuovo. Dal male di vivere alla gioia della fede” è il titolo del suo libro d’esordio pubblicato due anni fa da Piemme.
“L’idea di partenza di questi incontri - spiega Lorenzo Lattanzi, presidente regionale AIART - è stata realizzare un percorso parrocchiale di sostegno alla scuola e alla famiglia per promuovere la Rete per l’educazione (formata da 10 associazioni: AIART, ACI, ACLI, A.Ge, AIMC, UCIIM, CSI, Movimento per la Vita, Movimento per l'Infanzia, Figli della Luce). Dal 2010 si è pensato di arricchire la festa della parrocchia del Buon Pastore con un personaggio pubblico che, raccontando la sua storia, potesse aiutare genitori, educatori, insegnanti, catechisti e giovani a scoprire la persona oltre il personaggio, senza la pretesa di offrire modelli di vita ma con l’idea di una vita capace di educarci nelle fragilità quotidiane".
"Abbiamo così avuto - continua Lattanzi - la possibilità di incontrare, ad esempio, Claudia Koll, Paolo Brosio, Lorena Bianchetti, Maria Grazia Capulli, Pupi Avati e, ora, Beatrice Fazi, la sorridente attrice conosciuta ai più come la Melina nella fiction “Un medico in famiglia”. Beatrice è stata insoddisfatta di se stessa, ha alle spalle cattive amicizie, un aborto deciso a 20 anni, disordini alimentari, la passione per il buddismo fino a che, nel 2000, ha avvertito un’attrazione incredibile a entrare in una chiesa in via del Corso a Roma, si è seduta e ha iniziato a piangere. Da allora ha deciso di scommettere su Cristo e ha vinto. Da lì il desiderio di comunicare a tutti la sua conversione e di conquistare un “cuore nuovo” cioè capace di servire con gioia e di mettersi a disposizione del prossimo".
“Questo non è il calcio che sognavamo da bambini. Io poi non sono più un giovanotto e riesco a ragionare in un certo modo, ma mettevi nei panni di un ragazzino che dalla mattina alla sera si vede buttar fuori da ristoranti e hotel perché la società non paga più…”.
Inizia così l’intervista rilasciata da Armando Perna al sito gianlucadimarzio.com. Oramai la vergognosa gestione dell’italo-svizzero Filippo Spalletta ha cominciato a fare il giro d’Italia. “Con l’ingresso in società di Spalletta a novembre sembrava tutto apposto. Un mese dopo sono cominciati i primi problemi, che poi piano piano si sono trasformati in un inferno vero e proprio. A inizio gennaio ci arrivano le prime voci di fornitori e alberghi non pagati. Siamo andati a cercare più volte il presidente in azienda per dei chiarimenti, non abbiamo mai trovato nessuno. A me, così come ad altri ragazzi, a gennaio ci sono arrivati delle offerte. I dirigenti mi fanno… ‘Tu sei incedibile, vedrai che costruiremo una bella squadra’. Parole al vento, mi hanno addirittura rinnovato il contratto. Aspettiamo un po’ di giorni, la scadenza del 15 febbraio per il pagamento degli stipendi. Niente, non si vede nessuno. Finalmente abbiamo la possibilità di parlare con Spalletta, il quale ci dice che entro un mese avrebbe saldato tutto perché gli sarebbero arrivati dei soldi dall’America. Belle promesse, belle parole. Arriva marzo, nessuno vede mezzo centesimo”.
“In tutta la mia carriera - racconta ancora Perna – non ho mai visto una cosa simile. Trasferte pagate dai tifosi, steward che non volevano aprire lo stadio perché non avevano preso una lira, ragazzini sbattuti fuori da hotel e ristoranti. Ma l’apice è stato toccato quando un mio compagno di squadra, Rocco Sabato è stato aggredito, colpito con un pugno dal presidente perché era andato a chieder dei chiarimenti. E lui? Gli ha sbattuto la porta in faccia! Quest’anno abbiamo fatto un miracolo, a salvarci e soprattutto a portar a termine la stagione. Senza l’aiuto dei tifosi, degli Amici della Rata non so dove saremmo andati a finire e sinceramente mi inquieto anche solo a pensarci. Siamo stati bravi a fare gruppo tra noi, non solo in campo, dando una mano ai ragazzi più giovani: li portiamo a cena, li ospitiamo a dormire”.
“Il calcio è la cosa più bella della mia vita, quella che mi fa svegliare felice tutte le mattine – continua il difensore - A volte mi chiedo se ci meritiamo tutto questo. Bugie, prese in giro di tutti i colori. Dicevano che ci avevano pagato i contributi, dicevano. La trasferta di Forlì è stata organizzata il giovedì per il sabato, siamo andati lì con tre pulmini e in un albergo che definire minimal è un eufemismo. Domenica siamo andati a giocare a Santarcangelo di Romagna con la corriera adriatica, quelle di una volta con i sedili belli dritti che non riesci manco a muovere la schiena. E all’ingresso l’apparecchio per obliterare i biglietti. Non è il calcio che sognavamo da bambini, non mi viene da aggiungere altro”.“Ci mancano gli stipendi di novembre, dicembre, febbraio, marzo, aprile e così via, vediamo – fa ancora Perna - Magazzinieri e fisioterapisti non sono stati mai pagati. Speriamo che domenica finisca questo inferno e basta”. “Non ci pagano gli stipendi però pagano l’iscrizione al Torneo di Viareggio conclude Perna - Lasciano, oltretutto, a casa 8/10 calciatori per prenderne altri da fuori. No, ma non son facili deduzioni, è proprio la realtà dei fatti”. “Che quello che è successo quest’anno a Macerata possa essere da esempio affinché in futuro non si ripetano più situazioni del genere”.
Sono stati presentati questa mattina, 2 maggio, i nuovi progetti dell’istituto San Giuseppe di Macerata: in programma nel mese di maggio una collaborazione con il circo Takimiri e la festa dello Sport.
A partire da oggi, ogni martedì di maggio, i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria parteciperanno a speciali lezioni di ginnastica con la famiglia circense Takimiri, insieme all’associazione La Città dei Balocchi, per il progetto patrocinato dalla provincia di Macerata “Un Circo possibile”.
“Abbiamo voluto portare il circo a scuola per creare stupore e per stupire i bambini – ha spiegato il maestro di educazione fisica Emanuele Santucci – Il circo è scuola di vita, capace di educare”. “Il pubblico ha un grande amore per il circo – ha aggiunto Ulisse Takimiri – Da oggi parte questo importante progetto che speriamo possa far capire che il circo rappresenta un’arte per tutti”. Nei martedì di maggio saranno presenti: Ulisse Takimiri, sua nipote Heidi e sua figlia Tresy, nota per aver preso parte a vari episodi della serie TV “Un medico in famiglia” e Stefano Savio.
L’istituto San Giuseppe ha voluto così affrontare una sfida per far capire quanta ricchezza possa nascere dal circo sociale. Nel mondo del circo si vive, infatti, una realtà di scambio e condivisione e da sempre si convive con colleghi di nazionalità e culture differenti; ogni individuo ha delle capacità diverse da un altro ma entrambi comprendono le loro particolarità ed abilità, a volte differenti tra loro, a volte simili, ad esempio chi non è bravo nella giocoleria scoprirà di essere bravo nel funambolismo, chi nella clowneria e così via. Nel circo prevale sempre il motto “l’unione fa la forza”.
La dirigente Maria Ortenzi ha annunciato altre novità per l’istituto: “Il prossimo anno le lezioni con la famiglia Tamikiri saranno destinate anche ai ragazzi delle medie. I ragazzi hanno conosciuto e praticato tanti sport diversi e il 27 maggio organizzeremo la Festa dello Sport ai Salesiani. Gli studenti si cimenteranno in tutte le attività sperimentate e anche nel circo. Saranno presenti alcuni giocatori della Lube”.
Inoltre, la festa dello Sport sarà dedicata a Giovanni Soldini, ispettore del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, scomparso lo scorso anno.
Arriva la comunicazione del nome del nuovo direttore generale della società biancorossa. A farla lo stesso Claudio Liotti, amministratore unico della Mediterranea Metalli S.r.l. e socio di maggioranza della S.S. Maceratese. Matrecano è nato a Verona il 25 dicembre del 1954 e vanta diverse esperienze nel mondo del calcio, in particolar modo nella qualità di Direttore Sportivo con la Casertana, Ischia, Puteolana.
Matrecano comincerà ad essere operativo sul territorio, sin da subito, per prendere contatti con tutti i tesserati, dipendenti e collaboratori vari sia della prima squadra che del settore giovanile, in previsione della nuova programmazione inerente la prossima stagione sportiva 2017/2018.
Il nuovo direttore generale è lo zio di primo grado del più famoso Salvatore Matrecano, già calciatore di Foggia, Udinese, Napoli, Inter e Parma, con la quale vinse la Coppa Uefa, oltre ad aver conseguito il titolo di campione europeo con la Nazionale under 21 e che non è da escludere che possa avere un rapporto di collaborazione in un prossimo futuro con l'attuale proprietà.
Sarà il sindaco Romano Carancini a ricevere la targa di "Macerata Città del Sollievo" da parte di un rappresentante della fondazione nazionale Gigi Ghirotti di Roma. La cerimonia di consegna, venerdì 12 maggio alle 20.45 all'auditorium della Domus San Giuliano nell'ambito del congresso Pallium Marche 2017. La notizia è stata resa nota questa mattina, 2 maggio, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del primo cittadino, dell’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini e del direttore del reparto di Terapia e Cure Palliative dell'ospedale di Macerata, Luigi Filippo Nardi.
In questi anni, centinaia di enti locali si sono distinti nell’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà in adempimento alla direttiva istitutiva della Giornata del Sollievo. La fondazione, con il patrocinio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) riconosce, alle città che ne fanno richiesta, l’attestato simbolico di “Città del Sollievo”, a testimonianza del loro impegno partecipativo, informativo e formativo nella promozione della cultura del sollievo attraverso le associazioni locali di volontariato, le istituzioni sanitarie territoriali e scolastiche.
Come scrisse Gigi Ghirotti, “l’importante sia durante la vita sia di fronte alla morte è non sentirsi abbandonati e soli”. Requisiti, infatti, sono: l’avere sul proprio territorio realtà socio-sanitarie dedite alla ricerca, al ricovero, alla cura, all’accoglienza della persona sofferente distintesi nella realizzazione di progetti di umanizzazione delle cure e affrancamento dal dolore inutile e/o la presenza di associazioni di volontariato che rappresentano punti di riferimento tangibili e insostituibili nel “prendersi cura” della persona sofferente in tutti i suoi bisogni, la cui dignità è un valore inalienabile da rispettare sempre.
Subito dopo è prevista l’esibizione del complesso Vox Poetica Ensemble, con un repertorio di musica sacra barocca per soli, coro e basso continuo. Si tratta di un ensemble di Fermo, ma al suo interno ci sono anche alcuni maceratesi, che si esibirà in Ein’Fest Burg, inno del Protestantesimo.
L’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini, ha ringraziato il dottor Nardi e il suo reparto per il "sostegno alle famiglie e ai malati. Il comune di Macerata cerca di accompagnare i cittadini e le famiglie nei momenti di difficoltà tenendo conto delle loro fragilità. Con le nostre politiche cercheremo di onorare il riconoscimento che ci sarà dato tra pochi giorni”. Infine il sindaco Romano Carancini ha voluto ricordare che “entrare nella rete delle Città del Sollievo ci carica di responsabilità. Vuol dire porre in essere una serie di azioni importanti e saperle comunicare” e parlando di umanizzazione della sanità ha affermato che “l’amministrazione comunale ha voluto condividere questo percorso che ci impegna in questa occasione per raccontare che in questa città c’è una struttura, l’Hospice, in grado di rispondere a certe esigenze. Siamo onorati e ci fa piacere che questo riconoscimento avvenga nel corso di Pallium Marche dove anche la cultura può colorare e condire un’occasione particolare”.
Ciità del Sollievo sono anche: Ripatransone (Ascoli Piceno), Larino (Campobasso), Bucchianico (Chieti), Certaldo (Firenze), Rieti, Venosa (Potenza), Rionero in Vulture (Potenza), San Giovanni Rotondo (Foggia), Assisi (Perugia), Aviano (Pordenone), Borgo Valsugana (Trento) e Cassano allo Ionio (Cosenza).