di Simone Di Giorgio

All'Abbadia di Fiastra la 4a tappa del Campionato Italiano Nordic Walking: sabato la partenza

All'Abbadia di Fiastra la 4a tappa del Campionato Italiano Nordic Walking: sabato la partenza

Ai nastri di partenza la quarta tappa del Campionato italiano Nordic Walking Agonistico che si svolgera nella bellissima cornice dell'Abbadia di Fiastra. La tappa marchigiana è infatti il risultato dell'impegno e della sinergia di tre associazioni sportive Dilettantistiche di camminata nordica della provincia di Macerata: la NW Valli della Marca di Civitanova Marche, la Settore NW atletica AVIS Macerata e la NW Green di Macerata. Per la realizzazione dell'evento le tre associazioni suddette si sono date uno statuto comune creando un vero e proprio Comitato Organizzatore denominato Tris Race con presidente Renato Vita.  Molta la soddisfazione del comitato alla conferenza stampa di presentazione dell'evento di questa mattina, alla Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, presentato dal professore dell'Unimc Giuseppe Rivetti. Presenti tra gli altri anche l'assessore allo sport e al turismo Riccardo Sacchi, il quale si è soffermato sul valore benefico dello sport per combattere le dipendenze e sul legame tra questa pratica e il turismo: "credo che il nordic walking possa favorire  quelle forme di turismo lento ed esperienziale che questa amministrazione intende sostenere con grande energia, inoltre - ha aggiunto -   il core business della nomina di Macerata come città dello sport 2022 è dato dal valore dello sport per tutti, ecco credo che nessun altro sport come la camminata nordica abbia un valore inclusivo perchè è destinato veramente alle persone di qualsiasi età ed esperienza. "Oltretutto - "ha aggiunto ancora Sacchi-  non dobbiamo dimenticarci del valore deterrente che questo sport ha nei confronti della piccola e media criminalità,  perchè gli atleti si allenano in qualsiasi posto e a qualunque ora." Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del comitato regionale della Fidal Simone Rocchetti: "il Nordic Walking è stato incluso nella Fidal solo nel 2014, io ritengo che sia uno sport molto affine all'atletica leggera non solo per il gesto tecnico, ma anche perchè è per tutti. Mi preme dire - ha aggiunto- che la Location è una delle più belle di quelle del circuito".E a proposito del legame con il turismo: "noi quando organizziamo gli eventi al Palaindoor che è gestito interamente dal Comitato regionale siamo inseriti in regione non come evento sportivo ma come evento turistico. Ringrazio gli organizzatori per l'impegno, spero che possano tenere duro per gli anni futuri nell'organizzazione, perchè non possiamo fare a meno di una tappa in questa cornice meravigliosa".  Sul binomio sport e salute si è soffermato invece il presidente Avis Gaetano Ripari: "siamo sempre stati a fianco dello sport perchè esso è sinonimo di salute, il nordic walking è una disciplina nuova che pian piano si sta diffondendo. Un ringraziamento va all'amministrazione comunale che quando promuove iniziative sportive come questa si ricorda dell'Avis.  Infine la parola è passata agli organizzatori, nella persona in particolare del presidente del comitato organizzatore Renato Vita, che ha ricordato come gli obiettivi di questa iniziativa sia certamente quella di portare una tappa del circuito nelle Marche, ma anche e soprattutto far conoscere il nostro territorio. Quest'anno la partecipazione è stata ampia, abbiamo circa un centinaio di atleti provenienti da tutta Italia. C' è poi l'aspetto sociale e solidale: difatti tutti i proventi che verrano verranno devoluti ad associazioni e ad onlus in beneficienza. Due parole infine sul lato tecnico di questo sport, troppo spesso, secondo il Presidente, ingiustamente denigrato: "il nostro non è uno sport per anziani, lo possono praticare tutti. A livello fisico è molto dispendioso, mentre a livello tecnico è richiesta una certa professionalità nei gesti e nelle movenze, non è una pratica che si improvvisa". La partenza della gara è prevista per sabato 24 luglio. 

22/07/2021 15:54
La crisi vista da fuori: "L'Italia mi ha dato un futuro, ma dopo il Covid non è più come prima"

La crisi vista da fuori: "L'Italia mi ha dato un futuro, ma dopo il Covid non è più come prima"

"Sono in Italia da quasi 20 anni, ho fatto tanti lavori, ho cominciato il mestiere di venditore ambulante nel 2011". Questa è la storia di Mohammad Ramsan Maraja dal Pakistan, ma di fatto è quella di uno dei tanti immigrati regolari che vengono in Italia per sostenere la propria famiglia, spesso a centinaia di kilometri di distanza: "gli altri lavori che ho svolto erano particolarmente pesanti, mi svegliavo alle 4 e tornavo a casa in tarda serata, la paga era buona, ma il sacrificio era grande. Così ho deciso di aprire la partita iva, prendere una licenza e fare il lavoro di ambulante", racconta. Lavori di questo tipo sono alla mercè degli eventi e della fortuna, così come alla mercè del caso sono gli alloggi di Ramsan, ora qui ora là: "non ho un posto fisso dove alloggiare, per fare questo lavoro occorre spostarsi continuamente, quindi devo anche risiedere in luoghi differenti. Trovo alloggi di fortuna presso amici che mi danno una mano". Ovviamente il tipo di lavoro non può essere sempre lo stesso, così d'estate Ramsan vende i suoi articoli (prodotti di bigiotteria provenienti nel nord del Pakistan) in spiaggia , mentre d'inverno, dopo un breve periodo di ritorno dalla sua famiglia, vende tramite il porta a porta. Eppure in lui traspare tutta la gioia che il senso di libertà di non dover dipendere da nessuno ti può dare: "decido io quando lavorare e dove". E la situazione covid? "Il Pakistan - ci tiene a dirci "è il terzo paese al mondo per vaccinazioni, hanno operato molto velocemente. Le difficoltà che ho vissuto in Italia per il Covid sono quelle che ci sono in tutto il mondo, le stesse. Certo i guadagni si sono fortemente ridotti, ma sono cose che avrei subito ovunque. Qui in Italia ci sono stati e ci saranno contributi a fondo perduto, non è molto ma mi servono a tirare avanti" . Eppure il nostro rimane il Paese che ha dato a Ramsan un futuro: "nei tempi pre crisi qui riuscivo a raccimolare fino a 20-30 euro al giorno, in Pakistan ne avrei guadagnati 2 e con una famiglia e quattro figli da mantenere sarebbe stata molto dura. Prima riuscivo a mettere da parte qualche soldo, oggi no, riesco a malapena a mantenere la mia famiglia". Oggi il futuro è un po' più fosco non solo per il covid ma anche per quel vecchio debito non ancora estinto di un'attività poi fallita, ci spiega: "quando mi trovavo a Perugia decisi di aprire un'attività di Kebab. L'attività si rivelò poi fallimentare e persi molti soldi. Oggi sono ancora in debito con le banche anche se la vera fortuna fu che il nuovo compratore mi diede una grossa mano e pagò più del dovuto". Eppure, nonostante tutto, un sogno rimane, come la speranza, magari quella di avvicinarsi alla famiglia che non vede da tempo: "mi piacerebbe lavorare vicino alla mia famiglia, magari comprare terre per poi rivenderle, sembra che in questo momento si possa guadagnare bene nel mio Paese".      

20/07/2021 14:37
Lube, Simon torna a casa: "felice di giocare con Lucarelli, spero di concludere la mia carriera qui"

Lube, Simon torna a casa: "felice di giocare con Lucarelli, spero di concludere la mia carriera qui"

Fresco della vittoria del campionato italiano e della vacanza trascorsa tra Cuba e la Francia è tornato alla base Robertlandy Simon. Il centrale caraibico non ha ancora finito le ferie ufficialmente ma ha già molta voglia di tornare a lottare su ogni pallone. Dopo il Blitz a sorpresa al volley camp griffato Academy Volley Lube, Simon, con famiglia al seguito, ha trascorso una giornata di relax allo chalet Madeira Brazilian Beach and Food nel lungomare sud di Civitanova Marche. Stabilimento di cui è peraltro proprietario: "Sono molto felice di essere qui - ci ha detto il centrale - ho passato un periodo di riposo a contatto con la mia famiglia e la mia gente. E' sempre bello riassaporare il calore del mio paese, in questo momento a Cuba la situazione non è ottimale, ci sono molti problemi, ma spero possa risolversi tutto al più presto". Molte sono invece le sfide che attenderanno il centrale in campo, a partire da quelle con le rivali di sempre: "la bellezza del campionato italiano è che ogni anno è sempre molto competitivo, diverse squadre si stanno attrezzando sul mercato in maniera ottimale. Poi ogni team contro di noi dà il 110% perchè vuole dimostrare che nella lotta per il titolo c'è anche lui, motivo per cui dobbiamo essere ancora più uniti e grintosi. Credo però che alla fine a lottare per il campionato saremo noi, Perugia e Modena. Sono squadre molto forti che si stanno muovendo bene sul mercato, Modena tra le altre cose ha appena tesserato il mio amico Yoandy (Leal ndr), motivo in più per battagliare su ogni pallone".  La grinta dunque non dovrà mancare, pur in una squadra che ha vinto tantissimo: "Credo non ci sia un segreto per mantenere alta la voglia di vincere, - ha aggiunto Simon - devi semplicemente volerlo, poi ci vuole quel pizzico di fantasia per credere di poterlo fare davvero, alla fine è naturalmente il campo a parlare. Ma noi ci sentiamo pronti". E sul fronte interno spicca l'arrivo di Lucarelli, celebrato fra gli altri dal DS Cormio: "sono molto contento di giocare con lui, l'anno scorso era al suo primo anno in Italia, si è dovuto abituare al campionato ed è venuto via via migliorando. Sicuramente quest'anno sarà più fiducioso nei suoi mezzi e può darci una grande mano. Credo che si ambienterà benissimo in questa città." Non poteva mancare infine qualche considerazione sul suo futuro su cui però Simon non si sbilancia: "sto molto bene qui a Civitanova, sia con la squadra sia in città, difatti ho due locali e altre attività sono prossime al via. Per il momento - ha aggiunto - ragiono di anno in anno, ho ancora due anni di contratto con la Lube e conto di farli al meglio, mi piacerebbe finire la mia carriera qui ma dipende anche dalla volontà della società." (FOTO DI LUCIA MONTECCHIARI)     

16/07/2021 15:41
Unimc, tra nuovi corsi e la gestione post pandemia. Il rettore: "da settembre si tornerà in presenza" (FOTO)

Unimc, tra nuovi corsi e la gestione post pandemia. Il rettore: "da settembre si tornerà in presenza" (FOTO)

Si dichiara soddisfatto il rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato alla conferenza stampa di questa mattina in occasione dell'apertura delle immatricolazioni in vista del nuovo anno accademico. Tanti i temi toccati, dall'ampliamento dell'offerta formativa, alla gestione degli spazi dell'ateneo, passando inevitabilmente per i problemi legati alla pandemia e alle misure di distanziamento fino all'aumento dei servizi agli studenti. E' proprio il rettore a lanciare la volata: "lo scorso anno abbiamo toccato quota 10220 iscritti, è una soglia psicologica che ci consente di rimanere all'interno degli atenei medi" ha dichiarato "oggi è la prima giornata di immatricolazioni, tra immissioni dirette e preimmatricolazioni abbiamo già toccato una trentina di iscritti. Sono ragazzi provenienti da tutta Italia, dal Molise alla Lombardia e molti sono anche gi studenti internazionali". Indubbiamente tante le sfide sul piatto, a cominciare dal ritorno in aula il prossimo anno e la gestione della nuova fase che si avvia con il pnrr: "ci stiamo preparando a operare all'interno degli schemi previsti dal piano nazionale, dalla transizione digitale alla rivoluzione green. Per fare questo siamo fermamente convinti che docenti e studenti debbano tornare a presiedere fisicamente gli spazi dell'università." Si tornerà alla didattica in presenza dunque, così come in presenza saranno tutte le attività correlate, dai percorsi di orientamento ( gli open day) fino agli esami di profitto e a quelli di laurea come ribadito dal  professor Claudio Ortenzi, prorettore Vicario e delegato del rettore per la didattica: "tutti stiamo vendendo come la città sia tornata viva con le cerimonie di laurea in presenza di questo periodo, ed è questa la direzione che vogliamo prendere da settembre come d'altronde ci ha indicato la nota della ministra Messa. Tutte le attività riprenderanno in presenza, a quanti non riusciranno a prenotare un posto in aula sarà garantito di poter assistere alle lezioni in streaming". Tante le novità sul fronte didattico, con nuovi corsi di laurea, master e corsi di perfezionamento. Dal prossimo corso accademico prenderà avvio infatti il primo corso di laurea triennale in lingua inglese di indirizzo giuridico, International, European and Comparative Legal Studies che mira ad offire strumenti per ambire a carriere nelle organizzazioni internazionali o sovranazionali, o nelle imprese e pubbliche amministrazioni con legami con il commercio internazionale. Altra novità, in quella che sarà la Citta Europea dello Sport 2022, è il nuovo indirizzo all'interno del corso di laurea in scienze dei servizi giuridici:il nuovo percorso in "consulente giuridico per lo sport" si rivolge infatti a coloro interassati ad acqusire nozioni in diritto e fiscalità dello sport data la forte esigenza, confermata dai diversi stakeholders, di figure di questo genere all'interno delle società sportive. Innovativo è poi il nuovo progetto didattico di laurea magistrale intitolato "Storia e archeologia per l'innovazione" che integra le materie legate alla storia e all'archeologia con insegnamenti innovativi e professionalizzanti nei campi delle digital humanities e della valorizzazione e gestione del territorio.  Novità importanti anche in ambito di master e corsi di perfezionamento: accanto a Master di consolidata e autorevole tradizione( come quelli in Marketing, innovazione nella pubblica amministrazione e Didattica dell'Italiano) si aggiungono nuove proposte. Anzitutto il master Past in "Professioni per la comunicazione dell'antico" che unisce la formazione storica e artistica con le competenze tecniche e specifiche nella comunicazione al grande pubblico e i corsi di perfezionamento in "Etica, diritto e tecnologie del digitale" che, in collaborazione con la Politecnica delle Marche, formerà figure professionali innovative e competenti nel campo delle tecnologie digitali d'avanguardia, dai media digitali all'intelligenza artificiale, e negli ambiti giuridici ed etici ad esse pertinenti e il corso in "Comunicazione Sportiva" per formare figure professionali che possano essere impiegate nelle organizzazioni sportive ricoprendo vari ruoli:dal responsabile pubbliche relazioni, all'addetto all'ufficio stampa, dallo sport blogger, al responsabile marketing e social media in ambito sportivo. Ma non è finita qui, spiega Ortenzi: "l'ateneo si sta impegnando a costruire un corso di laurea professionalizzante, si chiamerà Umanesimo Digitale,il quale mira a bilanciare le competenze informatiche tecnologiche con umanistiche ,  sarà il primo corso di questo genere nel centro Italia ch tral'altro si sposa perfettamente con il punto n. 4 del pnrr che invita a predisporre iniziative volte a quella unione fra saperi che tanto è importante nel nostro tempo " Molte le iniziative sul fronte dei servizi agli studenti, come spiega il direttore amministrativo Mauro Giustozzi: "abbiamo previsto numerosi stanziamenti quali buoni in denaro per l'acquisto di libri, apparecchiature tecnologiche e l'aumento dello stanziamento per le borse di studio.Inoltre - aggiunge Giustozzi - abbiamo innalzato la soglia per la no tax area ( fissato a 20.000), un bel sostegno per le famiglie". Altro atavico problema per l'ateneo maceratese è sicuramente quello degli spazi, ai problemi storici si sono aggiunti quelli legati al covid e al distanziamento: "abbiamo chiesto ottenuto la disponibilità di nuove aule presso i Salesiani, dovete però considerare che ci sono lavori in corso per almeno 11 milioni di euro, e altri stanziamenti sono in via di definizione". Si tratta dei lavori presso l'ex loggia del grano, la palazzina ducci (fine lavori previsti per il gennaio 2022) e il polo Bertelli (fine lavori previsto ottobre 2021). In prospettiva si parla addirittura di ulteriori 20 milioni di euro da stanziare per lavori.  Festeggiamenti infine per l'inaugurazione del nuovo polo d'ateneo, Villa Lauri che dal prossimo anno accademico ospiterà l'istituto Confucio. Grande soddisfazione da parte dei vertici d'ateneo, tra i quali vi era l'attuale presidente dell'istituto Luigi Lacchè: "in appena 6 anni e con grandi disagi abbiamo restituito alla città un luogo bellissimo, una superficie di olte duemila metri quadri,con annesso un parco bellissimo, che diventerà sicuramente uno dei poli più belli dell'ateneo. Ci saranno uffici, aule, una biblioteca, e anche un dormitorio con una cucina idoneo ad ospitare i docenti di lingua cinese che qui opereranno, fino alla costruzione di un piccolo auditorio ( ancora da completare). Il nostro obiettivo - continua Lacchè - è quello di fare di Villa Lauri una piattaforma europea perchè abbiamo le risorse umane per farlo,vogliamo farlo diventare un punto di riferimento per il dialogo  con la Cina e l'Oriente, paesi con cui inevitabilmente dobbiamo comunicare".  

15/07/2021 15:00
Civitanova, Sgarbi celebra il sommo poeta: "Il vero Garibaldi che unisce l'italia è Dante" (FOTO GALLERY)

Civitanova, Sgarbi celebra il sommo poeta: "Il vero Garibaldi che unisce l'italia è Dante" (FOTO GALLERY)

Si è svolto, nella serata di ieri, all'Arena Varco sul mare di Civitanova il primo dei due appuntamenti che l'amministrazione comunale ha voluto dedicare a Dante nell'anniversario dei 700 anni della morte. L'incontro, nato da un'idea di Sabrina Colle e sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi, ha visto la partecipazione, oltre dello stesso, anche degli attori Alessandro Preziosi e Nancy Brilli e del giornalista e intellettuale Aldo Cazzullo. Presenti tra gli altri: il questore di Macerata Vincenzo Trombadore, gli imprenditori Andrea Della Valle e Germano Ercoli e la giornalista (opinionista del programma "Non è l'Arena")  Sandra Amurri.  A fare gli onori di casa è stato invece il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha sottolineato: "quando abbiamo pensato questo mini festival non sapevamo ancora cosa sarebbe successo con la pandemia in corso, abbiamo pensato  tuttavia che ci fosse tra le persone, nonostante tutto, grande voglia di stare insieme e di ripartire dalla cultura, perciò abbiamo ideato questi due appuntamenti in maniera lungimirante e siamo estremamente soddisfatti di aver attribuito la direzione al più grande critico in Italia". Dopo la lettura dei primi due canti dell'inferno e del paradiso, a cura di Alessandro Preziosi e Nancy Brilli, è stato lo stesso Sgarbi a prendere la parola, e a sottolineare il valore identitario di Dante.  La sua lingua, infatti,  segna un confine nazionale, quello italiano appunto: "L'Italia esiste" ha spiegato il critico "già prima del Risorgimento e di Garibaldi ed esiste grazie a due cose: la lingua italiana che nasce con  Dante e grazie ad uno stile pittorico (l'italian school direbbero gli inglesi) che è quello che parte  da Venezia con Giovanni Bellini e arriva fino in Sicilia con Antonello. In mezzo c'è Piero della Francesca, la scuola Ferrarese, quella di Camerino, tutte insieme identificano uno stile unico, il Rinascimento e dove c'è uno stile c'è una nazione. Ecco perchè il vero Garibaldi d'Italia è Dante e prima del Risorgimento c'è Il Rinascimento". La fortuna e della lingua italiana e di Dante, pur in un contesto culturale che gli preferisce Petrarca e Boccaccio ( basta vedere la classificazione della lingua italiana di Pietro Bembo) è testimoniato dalla fortuna che ebbe al di fuori dei confini nazionali: "Shakespeare conosceva perfettamente l'Italiano, Ezra Pound amava Dante, perfino Mozart musicò tre opere liriche, il Don Giovanni, le nozze di Figaro e Così fan tutte, che erano scritte in lingua italiana. Questo dimostra che almeno fino alla fine del '700 la nostra era la lingua più conosciuta". Il critico si è poi soffermato su una figura emblematica del paradiso dantesco: San Francesco, lo stesso  le cui "gesta" sono state mirabilmente raffigurate da Giotto, da Padova ad Assisi. Proprio su questo parallelismo si è giocato l'intervento: "il racconto che fa Giotto di Francesco è simile a quello di Dante". Egli viene raffigurato come il più grande uomo dopo Cristo perchè c'è un segno che ne consacra la grandezza: le stigmate: "il sangue, come nella morte di Gesù, serve infatti a consacrare una dimensione" D'altro  canto - aggiunge il critico -  "nel canto XI due sono i santi su cui si regge la chiesa e la storia del cristianesimo "Domenico che rappresenta l'intelligenza e lo stesso Francesco che rappresenta il cuore che prende in sposa la povertà e viene rappresentato da Dante come il sole che sorge dal fiume Gange e che nasce ad Oriente".  A proposito del rapporto con il proprio tempo, chiosa Sgarbi, Dante "ci insegna che la nostra vita è troppo corta per percepire davvero le distanze tra due epoche"; dobbiamo allora rassegnarci a non poter comprendere tutto, specialmente i cambiamenti in corso d'opera.  A ribadire il valore identitario della lingua di Dante ci ha pensato poi Aldo Cazzullo, che ha sottolineato come Dante "coniò moltissime espressioni che utilizziamo tutt'oggi" e come in molti casi egli sia un vero e proprio "virtuosista della lingua". Nonostante questo non fu amato da tutti, non da Petrarca e non da Macchiavelli che lo accusò addirittura di adottare uno stile "porco" e di aver parlato male di Firenze. Malgrado ciò egli è portatore dei più autentici ideali di civiltà, è il primo ad esempio a sottolineare il valore delle donne: "egli stesso" spiega Cazzullo "viene salvato dalla selva oscura da una catena di donne che si attivano per condurlo davanti a Maria e Dio in Paradiso". Ma anche nelle storie tragiche come quella di Paolo e Francesca, che pure sono all'inferno, lo sguardo di Dante è indulgente perchè l'amore è qualcosa "che ti conduce, che ti porta al di fuori di te". Molto peggio sarà trattato quel Giangiotto che è il primo autore di un femminicidio nella storia della letteratura: "Con le parole di Borges possiamo dire " conclude Cazzullo che la Divina Commedia è il più bel libro scritto dagli uomini e che Dante ci ricorda chi siamo, quello che abbiamo fatto e che faremo per tornar a riveder le stelle".  (FOTO DI LUCIA MONTECCHIARI)

13/07/2021 12:11
Castelraimondo, Quacquarini e l'arte del dolce dormire: "lusso? Sì, ma per tutte le tasche"

Castelraimondo, Quacquarini e l'arte del dolce dormire: "lusso? Sì, ma per tutte le tasche"

Con il caldo di questi giorni dormire non è più impresa facile. La differenza la fanno allora la qualità dei tessuti, trapunte, materassi, guanciali in cui più o meno comodamente trascorriamo un terzo della nostra vita. Sulla produzione e lavorazione di questi materiali l'azienda Quacquarini Materassi di Castelraimondo, si è impegnata fin dalla sua nascita, da quando cioè un piccolo artigiano - Augusto Quacquarini - fondò coraggiosamente nel 1929 un lanificio, che è divenuto poi l'omonima azienda 100% made in Italy. L’Azienda è  specializzata nella produzione di sistemi letto naturali, come  i materassi a molle classiche e indipendenti, i materassi tradizionali, i materassini sovra-materasso in purissima lana, crine di cavallo cotone, seta naturale, pelo di cammello e preziosissimo cashmere, tutti materiali naturali lavorati in purezza senza esser mescolati con sintetici e secondo le antiche regole artigianali tramandate, sempre in abbinamento ad un design moderno e ricercato.  La stessa attenzione viene posta per la produzione di trapunte in pregiata lana Merinos, pelo di cammello, cashmere, seta, piumini d'oca, cuscini ed altri complementi letto, esclusivamente realizzati a mano, solo con materiali anallergici e 100% naturali. "Questa scelta - ci dice il titolare dell'azienda, Alberto Quacquarini - deriva da una precisa impronta etica: quella di lavorare con materie prime fornite dalla natura che siano, biodegradabili, ecologiche e rinnovabili evitando di ricorrere, come fanno tutti ai materiali sintetici". Valore aggiunto è dato inoltre dalle sapienti mani delle sarte e degli artigiani, impegnate nelle lavorazioni su antichi macchinari ancora perfettamente funzionanti, come le carde del nostro reparto di carderia e l’utilizzo dei telai di legno come da tradizione per cucire manualmente le nostre trapunte ed i materassini. E per quanto riguarda le allergie? L'Oms ha stimato che, entro il 2025, il 50% della popolazione mondiale potrebbe essere affetta da patologie respiratorie allergiche. Acari e polveri sono i maggiori responsabili di tali reazioni che spesso nascono proprio dalle ore di riposo trascorse sul proprio materasso. I prodotti Quacquarini sono in grado di rispondere anche a questo: la scelta di materiali completamente naturali e altamente anallergici contribuiscono a ridurre di gran lunga il rischio di reazioni avverse dermatologiche o respiratorie. "Vantiamo tutte le certificazioni di qualità dei nostri prodotti e di quella del ciclo di lavorazione" continua Quacquarini "giusto per citarne due siamo iscritti al preziosissimo albo dei Mestieri artistici e Tradizionali, la cui ammissione è possibile solo se il ciclo produttivo è interamente tradizionale e manuale. Inoltre deteniamo la dicitura del 100% made in Italy, apponibile soltanto se la merce è ideata, realizzata e confezionata interamente in Italia." Innovativa è anche la scelta commerciale: "noi facciamo a meno sia di rivenditori sul territorio sia di negozi monomarca, i quali determinerebbero un rincaro fino a tre volte del prezzo iniziale". E qui arriviamo ad un secondo elemento di eticità: "il nostro target è il lusso" spiega il titolare "eppure noi riusciamo a vendere ad un prezzo di quasi 15 volte inferiore rispetto a quello dei nostri principali competitors, i nostri prodotti sono straordinariamente a portata di tutte le tasche". Un processo, dunque, incredibilmente circolare in cui il fulcro resta lo stesso da anni: l'antico lanificio fondato a Castelraimondo da Augusto Quacquarini. Per maggiori informazioni clicca qui

10/07/2021 16:26
Lo "Strega" a Macerata: successo di pubblico per la cinquina finalista (FOTO e VIDEO)

Lo "Strega" a Macerata: successo di pubblico per la cinquina finalista (FOTO e VIDEO)

Nella suggestiva cornice del Cinema Italia si è svolto l'attesissimo incontro per Macerata Racconta con la cinquina finalista del premio Strega 2021. E' la prima volta in dieci anni di vita che la manifestazione ospita il premio che è organizzato dalla fondazione Bellonci (presente tra gli altri il direttore della fondazione Stefano Petrocchi). Nella settimana che precede la proclamazione del vincitore, i cinque candidati hanno raccontato i retroscena e la genesi delle loro opere. Presenti in sala oltre alla moderatrice Loredana Lipperini, Donatella di Pietrantonio ("Borgo sud") e Andrea Bajani ("Il libro delle case"), mentre in collegamento c'erano Giulia Caminito ("L'acqua del lago non è mai dolce") Emanuele Trevi ("Due vite") ed Edith Bruck ("Il pane perduto"). Edith Bruck "Ho scritto per un momento di amnesia, l'ho fatto per ricordare la mia storia", ha detto l'autrice di origine ungherese. La sua storia è quella di una bambina nata in una famiglia povera e numerosa di origine ebraica che si trova a vivere il dramma della seconda guerra mondiale, della povertà e del difficile ricongiungimento familiare. Ma la scrittura, si sa, può essere arma di emancipazione e di rivalsa. Catapultata a Napoli quella bambina diventa grande e si ritrova a vivere delle proprie idee espresse in una lingua, l'italiano, che diventa strumento di rivalsa per eccellenza: "la mia lingua era in me radicata dolorosamente, mi ricordava gli insulti, le calunnie, il dolore, l'italiano per me è la lingua della libertà" spiega l'autrice "A Napoli ho trovato un luogo ideale per dedicarmi alla scrittura, ho trovato quell'accoglienza e umanità che non era dettata dal mero interesse verso una giovane donna, ma che era vero spirito umanitario, verà volontà di ascolto". Giulia Caminito "Volevo provare a utilizzare alcune cose della mia vita per costruire le figure del mio romanzo" ha detto la più giovane tra i finalisti, "alla fine mi sono imbattuta nella storia di una donna che ha lottato per ventotto anni per ottenere una casa popolare. Parlando con lei ho trovato il contesto ideale per ambientare la mia storia". La storia è stavolta quella di una figlia, Gaia, che si trova a vivere addosso le aspettative che la generazione precedente ha riposto su di lei, ma Gaia sa che la sua lotta non porterà a nulla, sa che lei dovrà sgomitare più degli altri per ottenere probabilmente di meno. Questo è un romanzo dunque sul "confilitto intergenerazionale, su quello tra povertà e ricchezza, e sul rapporto madre-figlia" chiosa l'autrice. Emanuele Trevi A proposito del rimpianto come motore della scrittura, ha spiegato Trevi, "io non sono un nostalgico, per me conta il divenire ma il più grande rimpianto è che mentre viviamo le cose non ci rendiamo conto della grandezza umana di chi ci sta di fronte, altrimenti vivremmo in uno stato di perpetua meraviglia che non possiamo permetterci" e a proposito del tempo, che fa da sfondo, alla vicenda dei suoi protagonisti, due scrittori Rocco Carbone e Pia Pera, veri amici dell'autore e prematuramente scomparsi, uniti da un intenso legame di amicizia "noi cerchiamo di rappresentarcelo" spiega Trevi "ma solo i filosofi ne parlano, i luoghi sono le immagini del tempo. Solo dentro lo spazio riesco a percepire il tempo, a capire cos'è nel suo fluire incessante". Andrea Bajani Come si intuisce dal titolo "Il libro delle Case", protagonisti del libro, sono gli appartamenti, i luoghi e le case; non tanto i personaggi, ma il loro habitat. La storia di uomo, chiamato genericamente "Io" (dove il pronome diventa nome proprio) si delinea attraverso la descrizione delle case che occupa. "Mi interessava descrivere" dice Andrea Bajani "non in tono nostalgico ma di commozione le diverse parti che abitano in noi e che inevitabilmente lasciamo indietro", ogni casa infatti "custodisce delle parti della nostra vita che hanno pari diritto di cittadinanza, anche se sembrano incoerenti con il resto della nostra vita. Parti che nel momento in cui le abbiamo vissute ci sembravano poter durare per sempre. La letteratura allora deve far questo, non ricomporre (o ridurre potremmo dire) il tutto ad 'unità, ma al contrario tenere insieme frammenti che devono restare differenti" Donatella di Pietrantonio "Si dice sempre che il tema ricorrente dei miei romanzi sia la maternità, io trovo invece sia il rapporto di sorellanza" ha spiegato la Di Pietrantonio. Questo interesse nasce da una mancanza reale di sorelle nella vita dell'autrice non adeguatamente colmata dai rapporti d'amicizia. "Per quanto possano essere forti questi rapporti non sono mai indissolubili come quelli di sorellanza i quali, oltretutto, sono anche rapporti molto complessi. Mi divertivo a spiare la sorellanza delle mie amiche, le vedevo azzuffarsi violentemente per poi altrettanto lestamente fare pace. Adriana, (la sorella che appare in Borgo sud) è allora quello sguardo terzo che riesce a svelare la crisi del matrimonio della sorella" Appuntamento dunque l'otto luglio quando, a Roma, verrà decretato il vincitore del Premio Strega 2021.

04/07/2021 18:29
Il sottosegretario Molteni benedice il 'modello Macerata': "La Lega vuole riaprire le discoteche" (VIDEO e FOTO)

Il sottosegretario Molteni benedice il 'modello Macerata': "La Lega vuole riaprire le discoteche" (VIDEO e FOTO)

Breve incontro in mattinata tra il sottosegretario al ministero dell'interno Nicola Molteni e la prefettura di Macerata. Tanti i temi toccati: dal contrasto all'immigrazione e allo spaccio alla ricostruzione, dalle imminenti riaperture fino al rischio di infiltrazioni criminali nella ricostruzione."Questo è un territorio ferito, ha spiegato Molteni, sia da eventi calamitosi che da gravi fatti di cronaca, ma ha saputo rialzarsi. Se il paese esce dalla crisi è grazie certamente al senso di responsabilità dei cittadini ma anche al lavoro straordinario dei sindaci e delle prefetture". Due le novità importanti annunciate dal sottosegretario, la prima è  il potenziamento dell'organico: "da fine luglio arriveranno sette uomini della polizia, cinque dei quali incrementeranno l'organico della questura, due della polizia postale", la seconda uno stanziamento siglato dalla ministra Lamorgese per il riparto di un fondo di sessantacinque milioni di euro, destinato a finanziare per il triennio 2021-2023 progetti come spiagge sicure e strade sicure".  "Sono progetti a noi molto cari" continua Molteni, grazie all'operazione spiaggia sicura sottoscritta dal comune di Porto Recanati si è potuto intervenire sul fronte Hotel House. Tema caldo quest'ultimo ma il sottosegretario si è dichiarato abbastanza fiducioso e soddisfatto del lavoro svolto: "rispetto a qualche anno fa, quando il presidente provinciale lo dichiarò un enclave di illegalità, la situazione è molto migliorata, ma il controllo e il contrasto alla criminalità e il monitoraggio deve essere costante e continuo. Lo dobbiamo ai cittadini italiani e agli immigrati regolari che rischiano di essere sequestrati dall'illegalità". E sul fronte delle riaperture, "importante aver riconquistato la normalità" -  insiste il sottosegretario -  "specialmente perchè rischiavamo di consegnare pezzi di economia sana in mano alla criminalità. Ecco perchè, come Lega, abbiamo chiesto anche la riapertura dei luoghi di divertimento, discoteche e sale da ballo, in modo che i giovani possano tornare a divertirsi in sicurezza e controllo evitando di organizzarsi da soli come è successo nel Lodigiano" ( rave party ndr). E per chiudere una battuta sul territorio: "il modello Macerata funziona, la collaborazione e la sinergia tra amministrazione centrale, istituzioni locali, polizia locale e forze dell'ordine genera risposte importanti sul fronte del contrasto all'immigrazione irregolare, alla criminalità, e allo spaccio. Non bisogna, però, abbassare la guardia perchè un territorio sano e in cui occorre ricostruire fa gola alle organizzazioni criminali e il rischio di infiltrazione è alta". Successivamente il sottosegretario Molteni ha fatto tappa a Porto Recanati:  "Ho visitato l’Hotel House, 17 piani e  480 appartamenti che negli anni passati erano considerati una enclave di illegalità" - ha dichiarato - . "Ho potuto constatare che dal  2018,  dopo gli  interventi voluti dall’ex Ministro Salvini, la situazione è in netto miglioramento. Grazie al lavoro puntuale e capillare  delle Forze di Polizia, delle Istituzioni, degli amministratori e della Polizia Locale è stato fatto un grande lavoro di ripristino della legalità. Ora è  forte il messaggio che nessun reato resterà impunito. Adesso non  bisogna abbassare la guardia, continuare con il monitoraggio e controllo di tutti i soggetti residenti e investire in progetti di integrazione".  

03/07/2021 17:46
Montecassiano, Armando Pettinari presenta i suoi ritratti dalla pellicola al digitale

Montecassiano, Armando Pettinari presenta i suoi ritratti dalla pellicola al digitale

Verrà inaugurata il 10 luglio a Montecassiano la mostra fotografica "Bianco & Nero. Ritratti dalla pellicola al digitale" di Armando Pettinari. L'artista nato a Macerata, ma residente a Montecassiano, porta avanti da decenni la sua personale ricerca artistica e fotografica dividendosi fra mostre, insegnamento e consulenze. Dopo aver conseguito il Diploma di Mestro d'arte e di scenografia all'Accademia delle Belle Arti di Macerata, ha insegnato all'istituto d'arte di Macerata  presso la cattedra di Disegno Professionale Metalli, Progettazione, Teoria della geometria descrittiva, Disegnatori di Architettura e Arredamento. Conta varie esperienze tra televisione, teatro e cinema nel campo della psicologia della Tecnica Visiva. Dal 1978, tornato in provincia, comincia la sua attività di fotografo e grafico.  

03/07/2021 13:15
Civitanova, nasce il comitato in difesa del porto: "Sbagliata la privatizzazione"

Civitanova, nasce il comitato in difesa del porto: "Sbagliata la privatizzazione"

Si è svolta al club vela di Civitanova Marche l'attesa conferenza stampa del comitato in difesa del porto. Principale imputato il progetto industriale presentato dalla ditta guidata da Umberto Antonelli, società denominata Eurobuilding, che vorrebbe trasformare e riqualificare il porto turistico e peschereccio di Civitanova. Ma gli attuali operatori economici non ci stanno, da questo alla formazione di un comitato il passo è stato breve. E così pure al conferimento dell'incarico a due affermati professionisti legali: Andrea Netti ed Emanuela Anconetani. Dopo l'introduzione del rappresentante del Civitanova Yacht Service Andrea Cittadini, è lo stesso Netti a prendere la parola e a spiegare perchè la proposta della società Eurobuilding può essere considerata "tecnicamente inammissibile". Anzitutto, dice, "stiamo parlando di una proposta senza gara, irrispettosa del mercato ma soprattuto degli operatori economici che vivono nel porto e costituiscono il tessuto economico e sociale dello stesso; in secondo luogo il riferimento normativo a cui l'istanza di Antonelli si appella è disapplicato dall'art. 37 del codice della navigazione. In terzo, non possiamo - continua l'avvocato - pensare che l'acquisizione di aree demaniali non richieda procedure ad evidenza pubblica. Ci sono tante direttive europee che dettano principi in questo senso, principi che tutelano chi ha la disponibilità in prima battuta di aree commerciali o che obbligano a forti indennizzi in favore di coloro che vengono tagliati fuori dal tessuto economico". "Il nostro comitato - chiosa Netti - vuole porsi in maniera costruttiva con l'amministrazione, vuole offrire spunti di riflessione e suggerimenti normativi ai tecnici comunali incaricati di valutare il progetto. Occorre poi guardare alla capacità economica e finanziaria di chi vuole portare avanti un progetto di tali dimensioni. Per me la sentenza è senza appello, questa capacità manca all'Eurobuilding. Dunque chi è il nostro interlocutore?".  Ad impensierire maggiormente gli operatori la vasta dimensione del progetto (197 mila metri quadri a terra 292 mila di specchio d'acqua): "Occorre urgentemente un confronto - aggiunge la Anconetani - il problema principale resta la privatizzazione di un'area demaniale". Sul fronte politico spicca la presenza al tavolo dell'assessore al commercio con delega al porto Francesco Calderoni, rappresentante di Fratelli d'Italia: "sono un pescatore da quando avevo tredici anni, il nostro è un porto che ci invidiano da tutta Italia, è l'unico in cui scendi e sei in pieno centro". E sulla trattativa aggiunge: "Noi siamo stati sempre contrari, pensiamo che sia uno spreco per le nostre forze produttive e un rischio per tutti coloro che vivono di questo indotto, ne avremmo dovuto discutere ieri sera in Giunta ma è stata rinviata, aspettiamo nuove disposizioni da Fabrizio (il sindaco Ciarapica ndr). Importante è la nomina di Ortenzi (avvocato amministrativo ndr) per offrire un parere all'amministrazione. Credo che sia uno scudo per tutti voi operatori".  A prendere la parola è stato poi Giulio Silenzi, che si è detto preoccupato per un progetto di tali dimensioni: "trovo allarmante il fatto che il sindaco, leggendo le interviste sui giornali, sia entrato nel merito del progetto, sembra averlo sposato in pieno. Eppure non si è detto nulla della procedura amministrativa. Quando nella politica non c'è trasparenza e partecipazione si crea un giusto allarme. A nulla serve la nomina di Ortenzi, sarebbe bastato il segretario comunale per stroncare il progetto sul nascere".   

02/07/2021 18:10
L'anima di Castelluccio vista da Roberto Buschi: immagini in mostra a Recanati

L'anima di Castelluccio vista da Roberto Buschi: immagini in mostra a Recanati

C'è tempo fino al 4 luglio per visitare la mostra fotografica di Roberto Buschi dal titolo "Castelluccio con i miei occhi e con la mia anima", allestita nell'atrio del palazzo comunale di Recanati. Si tratta di un grande percorso fotografico che Buschi ha dedicato ad un luogo dell'anima: la sua Castelluccio è la terra che frequenta per almeno 20-25 volte l'anno da almeno 20 anni in quanto appassionato cercatore di funghi ( fa parte del gruppo micologico recanatese): "sono stato sempre un fotografo pubblicitario, ci dice lo stesso Buschi, come tale le mie foto nascono per esaltare la forma e l'utilizzo del prodotto, stavolta ho voluto fare le cose diversamente. Queste foto sono state scattate senza preavviso o appostamenti, giungono spontaneamente da quello che questi paesaggi mi suscitano" aggiunge. Scattate nell'arco di un ventennio (dal 2003 ) con queste immagini Buschi sembra rispondere a quell'ansia del vivere che le difficoltà legate al covid hanno amplificato. "Eppure un rifugio ce l'abbiamo... se solo ci inoltrassimo nella natura che splendida e luminosa ci circonda. Andate in questo posto segreto, fra le Marche e l'Umbria quando vi sentite inquieti o tristi e tornerete alla vita quotidiana placati sembra dirci l'autore" queste le parole di un maestro della fotografia come Gianfranco Leji. Buschi sembra aver aperto il suo cassetto di ricordi ma anche il luogo più profondo della sua anima perchè la sua passione,ci dice, sono proprio le fotografie paesaggistiche: "il mio desiderio, chiosa, è quello di portare questa mostra in altri luoghi delle Marche fino ad arrivare nel posto in cui queste foto sono state scattate, Castelluccio.    

01/07/2021 19:50
Civitanova, allo 'Chalet la Lampara' arriva un defibrillatore grazie all'associazione "Il principe Mattia Perini"

Civitanova, allo 'Chalet la Lampara' arriva un defibrillatore grazie all'associazione "Il principe Mattia Perini"

Si è tenuto allo Chalet la Lampara di Civitanova Marche l'incontro con l'associazione "il Principe Mattia Perini" che, con l'occasione, ha provveduto alla donazione allo stabilimento balneare di un defibrillatore. Il presidente dell'associazione Giordano Perini, padre del giovane Mattia, prematuramente scomparso a seguito di un tragico incidente, ha voluto fortemente questa iniziativa. Diversi i progetti in ballo. Tra questi, "Cardioprotezione" con il quale si è voluto, ci ha detto lo stesso Perini, "attivare una serie di donazioni di defibrillatori con lo scopo di diffondere la cultura del soccorso e della prevenzione, visto che molto spesso i testimoni di eventi calamitosi non sanno cosa fare e soprattutto chi chiamare". Nonostante le numerose difficoltà dovute al covid l'associazione riesce a finanziare le proprie attività mediante le donazioni e attraverso diverse iniziative come feste di compleanno, tornei di calcio, catering, scuola pomeridiana, servizio baby sitter. A portare gli onori dell'amministrazione comunale l'assessore Barbara Capponi, la quale ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativa che mira "a fornire uno strumento concreto con cui si può salvare la vita delle persone intervendo tempestivamene e realizzando inoltre un circolo virtuoso nella comunità. Purtroppo la presenza di defibrillatori non è ancora obbligatoria in molte strutture, ad esempio nelle scuole (fino ad ottobre ndr), in molti luoghi ci basiamo ancora sulla sensibilità dei singoli. Manca ancora la consapevolezza di quanto questi strumenti siano utili per salvare delle vite e quanto siano sempre più accessibili per tutti". 

28/06/2021 22:00
Il grande jazz a Civitanova: dal 1 luglio parte il "Piazza Conchiglia Summer"

Il grande jazz a Civitanova: dal 1 luglio parte il "Piazza Conchiglia Summer"

Riparte anche quest'anno il Piazza Conchiglia Summer, il format che porta in scena a Civitanova la musica di qualità con una programmazione ricca e variegata. Tre le giornate tipo: la rassegna del giovedì dedicata a Battiato, che mette insieme una programmazione più leggera ma di grande qualità; quella del venerdì caratterizzata dall'ascolto delle collezioni musicali in vinile di importanti dj fino alle serate della domenica dedite al jazz vero e proprio. Patrocinata dal comune di Civitanova Marche la manifestazione, giunta al suo quarto anno, è organizzata dai locali che direttamente si affacciano sulla piazzetta, Mescola, Vicolo Marte e Vintage Cafè, e vede la direzione artistica di Luca Orselli che, sottolinea, chi "viene a suonare a Piazza Conchiglia lo fa per il gusto di farlo in un ambiente sicuro, sia per l'artista che per l'ascoltatore, un vero e proprio salotto". Tanti saranno i musicisti ad animare le serate di una rassegna, quella di quest'anno, dedicata a due grandi maestri recentemente scomparsi: Franco Battiato e Chick Corea. Tra gli ospiti big come Ares Tavolazzi, Jimmy Villotti ed Ellade Blandini, Jbeat Marinelli da Italia's Got Talent 2020, Barbara Casini&Choro de Rua fino al ferragosto in compagnia di Mark Zitti. Rinnovata invece la veste grafica curata dal graphic designer Mario Makhoul. Per la prima volta dopo quattro anni sparisce la conchiglia in nome di una griglia metafisica ispirata alla texture del palazzo situato in Piazza Conchiglia che diventa uno spazio aperto dove tutto è possibile. La griglia accoglie per ogni serata un elemento animalesco ed uno musicale. Per il giovedì c'è il cinghiale (il riferimento è al mitico disco "L'era del cinghiale bianco" di Battiato) accanto al simbolo della sperimentazione cioè un sintetizzatore, il venerdì una medusa che si collega all'aspetto più elettronico/elettrico del dj accanto ad un vinile in onore dei collezionisti di dischi, la domenica un camaleonte accanto ad un piano, l'omaggio è qui alla poliedricità del pianista Chick Corea. Ad esprimere grande soddisfazione è stato il Sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica: "La sinergia tra pubblico e privato è fondamentale ad ogni livello, l'amministrazione ha investito moltissimo nella riqualificazione di spazi pubblici come quello di piazza Conchiglia, ma solo l'amministrazione non basta. I privati devono fare la loro parte, collaborare nella cura, nel far parlare i luoghi e renderli vivi e pieni di belle storie degne di essere ricordate. A Piazza Conchiglia è avvenuto esattamente questo, è un luogo che potremmo definire pilota di quello che dovrebbe essere la città in ogni suo luogo caratteristico". 

28/06/2021 16:55
Elogio dell'imperfezione: al taglio del nastro la mostra curata da Vittorio Sgarbi su Massimo Listri (FOTO e VIDEO)

Elogio dell'imperfezione: al taglio del nastro la mostra curata da Vittorio Sgarbi su Massimo Listri (FOTO e VIDEO)

Inaugurata allo spazio multimediale San Francesco di Civitanova Alta la mostra fotografica delle opere di Massimo Listri e curata da Vittorio Sgabri, “La solitudine delle cose”. Mentre ad Ascoli Piceno il celebre critico d'arte mette in scena la ricerca della bellezza attraverso opere provenienti dalla collezione Cavallini Sgarbi, a Civitanova Alta mette in scena l'imperfezione, il disordine anzichè l'ordine, la polvere anzichè il lustro. Opere scattate apparentemente con la mano sinistra: “Masssimo Listri è un fotografo molto rigoroso, più di 30 anni fa cominciò a fare una grande campagna della bellezza non solo d'Italia per la rivista FMR, poi nella ricerca di luoghi meravigliosi si è trovato spesso a vedere come delle stanze laterali in cui c'erano delle cose abbandonate, quindi ha fatto una serie di fotografie che non avevano un committente e son venute fuori queste foto che sono molto poetiche in sè perchè raccontano di uno stato d'animo di chi vorrebbe un luogo e lo trova invece in abbandono” ha spiegato Vittorio Sgarbi. "Fotografie che mostrano una certa inquietudine, ma anche un senso di pienezza di chi trova anche nell'irregolarità una certa forza vitale, quella forza che deve ispirare la ripartenza dopo il “periodo buio del Covid” ci ha detto il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, che ha aggiunto: “Abbiamo voluto una mostra fotografica di grandissimo livello curata dal più grande narratore e scrittore d'arte come Sgarbi si definisce. Proprio con lui lanciamo la nostra stagione estiva". “Civitanova Alta è un posto bellissimo, questo spazio della chiesa sconsacrata è il luogo ideale per le mie fotografie - ci ha detto Massimo Listri - nella mia carriera ho scattato principalmente foto a palazzi ultrabarocchi, poi ho una serie di fotografie che rappresentano spazi tutto al contrario del fasto e sono più poetiche, quasi delle fiabe”. “E' la prima volta che presento un vecchio amico come artista, da molto tempo già dagli impressionisti i pittori si trovano a confrontarsi con i fotografi e molte opere di grandi artisti come Degas non sarebbero quello che sono senza la fotografia, contemporaneamente molti artisti hanno deciso di andare per conto loro e diventare tali semplicemente facendo il loro mestiere, questo è il caso di Massimo Listri” ha concluso Sgarbi. (Foto di Lucia Montecchiari) 

27/06/2021 10:01
Moreno Torricelli e Totò Schillaci a Civitanova: nel segno delle Notti Magiche (FOTO)

Moreno Torricelli e Totò Schillaci a Civitanova: nel segno delle Notti Magiche (FOTO)

Serata di ricordi ed emozioni al bar ristorante Cinciallegra di Civitanova. Due gli ospiti d'eccezione: uno dei calciatori simboli della nazionale italiana nel mondiale degli anni '90 nonchè ex giocatore di Juventus e Inter Salvatore Schillaci (detto Totò) e l'ex difensore della Juventus Moreno Torricelli. Motivo dell'incontro la presentazione del testo di Paolo Paoloni “La mia prima volta in campo con la Juventus”, oltre 50 racconti di ex giocatori e tifosi, illustri o meno, bianconeri. Una quota del ricavato andrà in beneficienza all'Associazione Carlo Urbani, il medico che per primo scopri il virus della SARS. Una serata all'insegna delle Notti Magiche, quelle che devono ispirare l'attuale avventura della Nazionale agli Europei: “durante il lockdown siamo stati costretti a soggiornare in casa, io e i miei amici ci riunivamo virtualmente per parlare di calcio, avevamo tante idee in testa quindi con Moreno (Torricelli), Stefano Tacconi ci siamo detti perchè non metterle per iscritto ?” ha spiegato l'autore, “l'obiettivo è stato quello di mettere a confronto punti di vista diversi: dei tifosi e dei gli ex calciatori della Juventus”. Quindi si è passati agli ospiti e al rapporto con la maglia azzurra: “è il sogno di tutti i ragazzi indossare quella maglia-  ha ricordato Schillaci -   uscire da protagonisti ad un mondiale, vincere la classifica dei capocannonieri, vincere il titolo di miglior giocatore della competizione e ottenere il secondo posto nella classifica del pallone d'oro non sono cose che puoi programmare, sono circostanze della vita, ci vuole fortuna e grande dedizione”. Quelle stesse circostanze che hanno segnato la carriera di Moreno Torricelli il quale, partito da una squadra dilettantistica (La Caratese in serie D), finisce per essere chiamato da Trapattoni a giocare con la Juventus con la quale arriva anche a disputare da protagonista la finale di Champions a Roma contro l'Ajax (poi vinta dalla Juve ai rigori): ”Trapattoni ha creduto in me nonostante fossi un ragazzo sconosciuto, a me è servita la Juventus per capire se potevo vivere da professionista, alla fine ho firmato il contratto in bianco sul cofano della macchina”. In attesa della sfida Italia Austria concorde il giudizio dei due: “sulla carta non c'è partita ma il calcio è strano e bisogna stare attenti, ma il nostro è un grande gruppo, c'è molta competizione per un posto da titolare ma questo è un bene. E sull'attuale ct azzurro: “chi lo conosce lo sa: “Roberto è un uomo testardo, che va avanti per le sue idee, però è stato bravo a creare un bel gruppo”. ha detto Totò Schillaci. (Foto di Lucia Montecchiari)     

26/06/2021 11:57
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