L’Unione Montana dei Monti Azzurri approda oltreoceano con la nuova stagione di "Una Gita Fuoriporta", la serie televisiva condotta dal giornalista marchigiano David Romano, che quest’anno farà tappa in Canada.
Dopo il successo dello spin-off Trip Out – Meraviglie nel mondo, dedicato al Giappone, il viaggio televisivo prosegue con due episodi speciali girati tra Ottawa e Montréal, in onda martedì 14 ottobre e martedì 28 ottobre, in prima serata su Sky canale 222, Canale 60 del digitale terrestre (Sport Italia, tasto rosso) e in streaming su bikechannel.it, anche in 4K on demand su unagitafuoriporta.it.
Un racconto che unisce esperienze, persone e territori, dove le colline e i borghi dei Monti Azzurri diventano il filo conduttore di un dialogo tra le Marche e il mondo. L’Unione Montana partecipa infatti al progetto come partner istituzionale, portando con sé non solo immagini e storie ma anche i sapori simbolo dell’entroterra maceratese: la Vernaccia di Serrapetrona DOCG, il vino cotto e altre eccellenze enogastronomiche locali, ambasciatrici di tradizione e autenticità.
"Con questa iniziativa è ufficialmente iniziata la promozione all’estero dei Monti Azzurri - ha dichiarato Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri -. Il nostro obiettivo è far conoscere un territorio autentico, ricco di borghi, tradizioni e paesaggi unici, dove la qualità della vita è ancora un valore reale. Promuoviamo la mobilità dolce, i percorsi cicloturistici, il turismo esperienziale e sostenibile".
Anche David Romano, autore e conduttore del programma, ha sottolineato il significato di questo ponte culturale: "Raccontare i Monti Azzurri in un contesto come quello canadese significa portare nel mondo un messaggio di identità e resilienza. Le Marche sanno parlare con voce propria, e oggi più che mai meritano di essere ascoltate anche oltre confine".
Nel primo episodio, dedicato a Ottawa, lo spettatore scoprirà una capitale "a misura d’uomo", immersa nella natura e nella storia: dal Canale Rideau, Patrimonio Unesco, ai quartieri storici del ByWard Market, fino ai grandi musei nazionali e alle architetture simbolo dell’identità canadese.
Il secondo appuntamento, in onda il 28 ottobre, sarà invece ambientato a Montréal, metropoli cosmopolita dove l’anima europea si intreccia con quella moderna del Nord America. Dalle strade del Vieux-Montréal alla Basilique Notre-Dame, passando per le vie creative del Quartier des Spectacles, la puntata racconterà la città attraverso le sue contaminazioni culturali e gastronomiche.
Due episodi che promettono di unire emozioni, incontri e paesaggi lontani ma in sintonia, offrendo una vetrina internazionale ai borghi maceratesi e alle loro eccellenze. I Monti Azzurri parlano così una lingua universale fatta di bellezza, identità e accoglienza — quella delle Marche che viaggiano nel mondo.
Un’inaugurazione intensa di emozioni e ricordi quella che si è tenuta mercoledì 8 ottobre presso la Galleria GABA.MC, in Piazza Vittorio Veneto, per la mostra fotografica “…quando il cuore va oltre”, un omaggio sincero e sentito all’artista Nazzareno Rocchetti. L’esposizione fa parte del cartellone ufficiale della quindicesima edizione di Overtime Festival – il festival nazionale del racconto, dell’etica e del giornalismo sportivo – manifestazione che Nazzareno ha sempre profondamente sostenuto e alla quale ha partecipato con entusiasmo negli anni.
L'inaugurazione la partecipazione di amici, artisti e personalità che hanno condiviso con Rocchetti momenti di vita e arte, celebrando non solo il suo talento, ma soprattutto la sua umanità profonda.
A curare la mostra è stato Paolo Cudini, fotografo e grande amico di Rocchetti, che ha aperto l’evento con parole cariche di affetto: "Parlo al presente. Nazareno è qui con noi oggi". Continua: "Più che un ricordo è una festa per Nazareno. Per me questa qui è una festa. Ho invitato molti suoi amici, e la gran parte delle persone presenti sono qui per ricordare un amico che fisicamente non è con noi, ma che ho voluto portare in mostra”.
Il titolo della mostra – “…quando il cuore va oltre” – non è casuale, ma fortemente simbolico. Cudini ha spiegato come il termine “oltre” fosse caro a Rocchetti: “Oltre il cuore perché ‘oltre’ lo usava spesso. Per Nazareno significava che la nostra amicizia andava oltre, cioè qualcosa che non si può invalidare. Oltre è scavalcare, è trovare un mondo nuovo. Era una parola semplice, ma per noi aveva un significato molto particolare”.
Nell'inaugurare la mostra, il direttore di Overtime Michele Spagnuolo ha omaggiato Rocchetti: "Ci è sempre stato vicino, fin dalla prima edizione. e mi è sempre stato vicino a livello personale. sono contento e commosso di dare il via a questa edizione con una mostra in suo onore".
Tra i presenti, anche Natasha Stefanenko e il marito Luca Sabbioni, legati a Rocchetti da un’amicizia profonda. Le loro parole hanno restituito il ritratto di un uomo autentico, vivo nel ricordo ma anche nella presenza che le sue opere continuano a trasmettere.
“Mi fa anche brutto parlare di ricordo – ha detto commossa Natasha – perché per me Nazareno è vivo, è attorno a noi, è ovunque. È un grande amico, un grande artista, un poeta che parlava con l’anima attraverso le sue opere”. Luca Sabbioni ha aggiunto: “Lui raccontava tantissimo attraverso le sue opere. Ha dato l’anima, era un’anima antica. Abbiamo condiviso tanti pensieri e dialoghi. Le sue opere esprimevano più delle parole. Ci manca, ci mancano le sue telefonate, le risate, lo scambio delle idee. Ho sempre ammirato la sua tecnica del fuoco”.
E proprio con la commozione nel cuore, Natasha ha voluto concludere il suo intervento con un messaggio forte e fiero: “Donava le sue energie e la sua arte. Noi marchigiani dobbiamo essere veramente orgogliosi di aver avuto quest’artista al nostro fianco”. Una raccolta di foto quindi, che raccontano l'essenza di questo artista e amico di molti.
Tra gli ospiti più attesi della quindicesima edizione di Overtime Festival, Pablo Trincia non ha deluso le aspettative. Il miglior podcaster d’Italia ha inaugurato ufficialmente il festival del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva, portando sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata le sue storie, la sua visione e il suo modo di intendere la narrazione.
L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino, ha richiamato un pubblico numeroso, in gran parte composto da giovani, che si è riversato in fila fuori dal teatro con largo anticipo. In platea, oltre al rettore Graziano Leoni, tanti studenti con la maglia rossa “We are Unicam”, a sottolineare la sinergia tra il mondo accademico e Overtime Festival. A condurre l’intervista è stata Chiara Icardi, giornalista di Sportmediaset, che ha guidato il dialogo attorno a tre parole chiave: passione, istinto e immaginazione.
«La passione devi metterla in tutto quello che fai» – ha esordito Trincia – «Il più grande successo non è fare soldi, ma poter occupare il proprio tempo facendo ciò che ami». Nel ripercorrere le tappe della sua carriera, ha raccontato le difficoltà e le delusioni incontrate lungo la strada: «Mi hanno sottopagato, illuso, rubato idee, ho visto passare avanti persone meno meritevoli. Ma la passione per la narrazione mi ha tenuto in piedi. Senza di essa, non sarei mai arrivato da nessuna parte».
«L’istinto può essere nostro amico», ha continuato. «Mi faccio guidare tanto. Se impariamo a usarlo, impariamo a volerci bene e a fidarci di noi stessi».Per Trincia, la paura di rischiare è uno dei principali limiti dei giovani: «Molti non si buttano per paura di perdere tempo o soldi. Ma è solo vincendo quella paura che, alla lunga, arrivano le soddisfazioni più grandi».
Infine, l’immaginazione. «Sono guidato da una frase: Imagination is more important than knowledge. Chi riesce a immaginare, riesce sempre a fare un passo avanti. Bisogna saper guardare al futuro e intercettare nuove sfide».
Uno degli esempi più rappresentativi del suo modo di raccontare è “Il cono d’ombra”, tra i podcast più ascoltati in Italia, dedicato alla tragica vicenda del calciatore del Cosenza Denis Bergamini. «Abbiamo scelto questa storia perché c’era tantissimo materiale – ha spiegato Trincia –. Ho ascoltato ore di udienze finché non ho trovato il momento in cui l’imputato, sussurrando, si rende conto di essere nei guai. Devi avere voglia di scavare, di raccontare la storia dentro la storia. Mi ha colpito il mistero: lascia un cinema durante il ritiro pre-partita e tre ore dopo viene ritrovato morto in una piazzola di sosta nel nulla cosmico. Quattro testimoni, quattro versioni inconciliabili. Da lì è nato tutto».
Parlando del suo metodo e del senso più profondo del raccontare, Trincia ha spiegato come ogni storia per lui nasca da una ricerca di sguardo, da una prospettiva inedita capace di restituire complessità e verità. «Cerco sempre un’inquadratura originale, una prospettiva diversa», ha raccontato Trincia. «Ho narrato molte storie di ingiustizia, aspettando una reazione della società. Quando una storia è raccontata bene, ha il potere di restituire dignità, riscatto, una forma di giustizia sociale».
Non è mancata una riflessione sul ruolo dei social network: «Hanno rivoluzionato il nostro modo di relazionarci. Allo stesso tempo però, senza Instagram non conosceremmo davvero la situazione di Gaza. I media tradizionali spesso filtrano, i social invece passano direttamente dalle persone, dalle vittime al pubblico. È per questo che oggi serve un modo più etico e consapevole di fare informazione».
L’incontro si è concluso con le domande degli studenti Unicam, foto, firme di libri e applausi convinti da parte del pubblico del Teatro Lauro Rossi.Un’apertura intensa, profonda ed emozionante per Overtime 2025, che ha confermato ancora una volta il suo ruolo di spazio privilegiato per chi crede nel potere delle storie.
Disco verde nell’ultima riunione di Giunta per il rinnovo del parco automezzi comunale di Civitanova Marche. Nella relazione del dirigente dei Lavori Pubblici, Marco Orioli, sottoposta all’attenzione dell’esecutivo di Palazzo Sforza, si ravvisa la necessità di strumenti operativi sicuri ed efficienti, tali da migliorare l’operatività del personale e di mezzi con motorizzazioni più efficienti e a basso impatto ambientale, in linea con le politiche di sostenibilità e le normative vigenti.
Dopo l’approvazione della Giunta si procederà dunque all’acquisto di alcuni mezzi da mettere a disposizione dei Servizi manutentivi dell’Ente assegnati al V Settore e alla rottamazione dei veicoli che richiedono continui interventi manutentivi, anche di costo significativo, con conseguenti limitazioni nell’espletamento delle attività quotidiane.
Saranno immatricolati tre autocarri compatti idonei al transito nelle vie del centro storico, adibiti al trasporto del personale operativo, utensili e materiale generico, una minipala gommata e un trattorino taglia-erba.
L’importo disponibile in bilancio ammonta a 104.100 euro. Si procederà secondo un ordine di priorità, verificando la disponibilità sul mercato e nel limite delle risorse indicate.
Sarà una domenica all’insegna della solidarietà, della prevenzione e della partecipazione quella del 19 ottobre, quando Piazza del Popolo si colorerà di rosa per accogliere la Pink Parade 2025, evento organizzato da Sara Cannillo insieme alle sue amiche Giuliana, Rita, Lorena, Valentina e Tamara.
La manifestazione, in programma alle ore 9.30 del mattino, si inserisce nel calendario nazionale della giornata mondiale della raccolta fondi per la ricerca della Fondazione Veronesi, dedicata ai tumori femminili. Anche San Severino Marche ha voluto aderire all’iniziativa, nata a Milano e diffusa in tutta Italia, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale, in particolare con il sindaco Rosa Piermattei, l’assessore Michela Pezzanesi e la Pro Loco, rappresentata da Paola Miliani.
Il programma prevede l’apertura ufficiale alle 9.30 in Piazza del Popolo, con brevi interventi delle istituzioni e testimonianze di coraggio e prevenzione. A seguire, i partecipanti prenderanno parte a una camminata di circa 4 chilometri che attraverserà la città, passando anche per il suggestivo Castello a Monte, fino ad arrivare ai Giardini Coletti.
La mattinata si concluderà con attività dedicate ad adulti e bambini e con un aperitivo di chiusura per tutti coloro che vorranno condividere un momento di socialità e vicinanza.
Un appuntamento che unisce sport, solidarietà e consapevolezza, con l’obiettivo di promuovere la prevenzione e sostenere la ricerca scientifica nella lotta contro i tumori femminili.
Questo fine settimana il Natural Village di Porto Potenza Picena, una delle più importanti strutture ricettive della regione, chiuderà la lunga stagione turistica iniziata lo scorso aprile con un importante segno positivo. “Abbiamo sfiorato le 80 mila presenze a fronte di quasi 25 mila arrivi – ha sottolineato la direttrice della struttura, Alessandra Mori – un risultato inaspettato che fa registrare la migliore stagione in assoluto e conferma che credere nella destagionalizzazione paga".
Negli ultimi tre anni, a fronte di un importante investimento messo a terra dalla proprietà altoatesina guidata da Stefan Rubner, il villaggio ha avuto un sostanziale upgrade che lo ha reso maggiormente appetibile in termini di qualità e di servizi al cliente: "Questo ci ha permesso di promuovere struttura e territorio con un prodotto centrato - ha aggiunto Alessandra Mori - non solo per famiglie ma rivolgendosi anche al mondo dei cani grazie al comune di Potenza Picena che ha cambiato il regolamento, permettendo così ai cani di fare il bagno in mare, al movimento delle biciclette e dell’E-bike così come alla parte sportiva legata al volley, all’hockey e al basket in carrozzina con particolare attenzione al mondo della disabilità".
"Mi piace evidenziare il fondamentale apporto di uno staff professionale e volenteroso fatto da persone cresciute con noi e, in parte, proveniente dalla proficua collaborazione con la Scuola Alberghiera 'Varnelli' di Cingoli. Importante è stata l’apertura della struttura e dei servizi verso l’esterno come la spiaggia e il ristorante 'Sea Side' che ci ha fatto conoscere ed apprezzare dalla clientela locale", conclude Mori.
Aperte le candidature per il percorso formativo gratuito. C’è tempo fino al 25 ottobre per candidarsi al percorso formativo gratuito su turismo sostenibile e valorizzazione archeologica promosso dall’Università di Macerata e dal Comune di Macerata nell’ambito del progetto europeo ARCHAEODIGIT – Archaeological Digital Paths for an Inclusive and Sustainable Tourism (Interreg VI-A Italia–Croazia 2021–2027).
Il corso, in programma dal 27 ottobre al 15 dicembre, è dedicato allo sviluppo di competenze innovative per la gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico, unendo saperi umanistici e strumenti digitali avanzati. È rivolto a giovani neodiplomati e neolaureati, studenti universitari in discipline umanistiche, turistiche, economiche o tecnologiche, operatori culturali e turistici del settore pubblico e privato, occupati o inoccupati, e a tutti coloro che desiderano formarsi nel campo del turismo sostenibile.
Il programma, della durata complessiva di 63 ore, comprende attività laboratoriali di storytelling e ICT per la valorizzazione del patrimonio, pianificazione e gestione di parchi e siti archeologici e utilizzo di sistemi GIS per la mappatura e l’analisi dei beni culturali. I cinque partecipanti più meritevoli avranno inoltre la possibilità di svolgere, nella primavera 2026, un placement transnazionale gratuito di tre settimane in istituzioni culturali e turistiche in Croazia.
L’iniziativa mira a formare nuove figure professionali capaci di coniugare tutela e innovazione, contribuendo a rendere l’offerta culturale e turistica del territorio più competitiva, inclusiva e sostenibile.
Come passo successivo, il progetto prevede anche il programma “Train the Mentors”, volto a rafforzare le capacità di guida e collaborazione tra operatori del settore culturale e turistico. La formazione, di taglio pratico e interattivo, affronterà temi legati alla comunicazione, alla gestione delle relazioni formative e alla costruzione di percorsi di apprendimento condivisi.
ARCHAEODIGIT è un’iniziativa transfrontaliera tra Italia e Croazia che mira a tutelare e valorizzare il patrimonio archeologico, promuovendo modelli di turismo sostenibile e inclusivo attraverso l’uso di strumenti digitali.
Una giornata di grande emozione e orgoglio nazionale per tre giocatori della Cucine Lube Civitanova, protagonisti pochi giorni fa del trionfo mondiale con la Nazionale azzurra nelle Filippine. Fabio Balaso, Mattia Bottolo e Giovanni Gargiulo sono stati infatti ricevuti oggi al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme a tutti i componenti delle selezioni maschili e femminili dell’Italvolley.
Nel Salone delle Feste, il Capo dello Stato ha accolto le due rappresentative azzurre, accompagnate dai rispettivi staff, dal presidente del Coni Giovanni Malagò, dal segretario generale Carlo Mornati e dal presidente federale Giuseppe Manfredi. Presente in platea anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
Tra strette di mano, sorrisi e parole solenni, Mattarella ha voluto ringraziare personalmente gli atleti per le emozioni regalate all’Italia con i recenti successi iridati. "Siete stati formidabili – ha detto il Presidente – grazie ancora per le emozioni che avete trasmesso. Siete stati seguiti in maniera appassionata da tutti gli italiani, da tutto il Paese!".
La giornata celebrativa è poi proseguita a Palazzo Chigi, dove la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo apprezzamento agli azzurri: "Avete rappresentato e difeso nel migliore dei modi i nostri colori, portandoli con orgoglio in cima al mondo".
Visibilmente emozionato anche Giovanni Gargiulo, centrale della Lube e una delle rivelazioni del torneo, che ha raccontato il suo stato d’animo: "Una giornata intensa, ricca di emozioni indescrivibili, soprattutto quando siamo entrati nel salone del Quirinale. Trovarmi al cospetto del Presidente Mattarella mi ha fatto prendere realmente coscienza della nostra impresa. Per me è stato come trovarmi di fronte a tutto il popolo italiano. Porterò sempre nel cuore questa esperienza".
Un riconoscimento importante, dunque, per tre protagonisti che portano in alto il nome di Civitanova Marche e della Lube, simboli di eccellenza sportiva italiana nel mondo.
A partire da domenica 12 ottobre entra nuovamente in vigore l’ordinanza che istituisce la zona a traffico limitato (ZTL) nel centro cittadino di Civitanova Marche, secondo quanto previsto dal provvedimento che ogni anno regola la circolazione nei mesi autunnali e primaverili.
Il blocco al traffico sarà attivo ogni domenica, dalle ore 15:00 alle ore 20:00, e interesserà il vialetto Nord di piazza XX Settembre, via Trento e corso Dalmazia, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Duca degli Abruzzi e quella con il vialetto Nord. Durante gli orari di attivazione della ZTL sarà vietato sia il transito sia la sosta dei veicoli non autorizzati.
Il servizio di vigilanza ai varchi sarà garantito dalla società AF Service srl, incaricata dal Comune di controllare il rispetto delle limitazioni.
L’ordinanza, che resterà in vigore fino alla prossima primavera, mira a favorire una maggiore vivibilità del centro storico, promuovendo una mobilità più sostenibile e spazi più sicuri per pedoni e famiglie nei fine settimana.
Il Rotary Club Tolentino, presieduto da Iole Rosini, ha organizzato una partecipata visita culturale alla mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede”, attualmente allestita al piano nobile del Palazzo comunale di San Severino Marche, in piazza del Popolo.
L’esposizione, che resterà visitabile fino al 19 ottobre, rappresenta l’ultima tappa di un percorso itinerante che ha già fatto sosta a Roma, Ascoli Piceno e Ancona, raccogliendo ovunque grande interesse e apprezzamento. La mostra offre un’esperienza intensa, sia culturale che spirituale, grazie all’esposizione di capolavori rinascimentali provenienti dai luoghi colpiti dal sisma del 2016 e riportati al loro splendore originario grazie a delicati e complessi interventi di restauro.
L’iniziativa è promossa da Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni, con il sostegno della Regione Marche, del Ministero della Cultura, della Soprintendenza e di numerosi enti locali.
Tra le opere esposte si segnalano il trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli, il Cristo sul sepolcro di Pietro Alamanno, il polittico di Funti di Cola dell’Amatrice, il San Rocco proveniente dal palazzo comunale di Caldarola, oltre a opere di Giuseppe Puglia, Ludovico Trasi e una pala monumentale di Cesare Dandini.
Come evidenziato dai curatori, Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, la mostra vuole contrastare gli effetti di disgregazione culturale e identitaria causati dal terremoto, restituendo al pubblico un patrimonio artistico dal valore inestimabile.
Durante la giornata, i rotariani hanno avuto l’opportunità di visitare anche l’interessante esposizione permanente House Museum Clocks and Scientific Instruments, a cura del collezionista e antiquario Gianmario Massi. Il museo ospita circa 250 orologi storici, strumenti scientifici e astronomici, offrendo un affascinante viaggio nel tempo dalla fine del Quattrocento fino agli anni Cinquanta del Novecento.
«Tra i pezzi più preziosi, un raro orologio a lanterna del XV secolo e un orologio inglese firmato da un orologiaio della corte della Regina Vittoria, di cui esistono solo tre esemplari al mondo» dice Massi, che ha raccontato con passione la genesi della sua collezione, nata dall’amore trasmessogli dal padre e coltivata da autodidatta nel corso degli anni.
Il museo, inaugurato l’11 febbraio, rappresenta una tappa imperdibile per appassionati di meccanica, storia e design.
A fare gli onori di casa anche Maria Cicconi, comunicatrice museale, che ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’incontro: «Abbiamo avuto il piacere di ospitare i rotariani di Tolentino e l’evento è riuscito nel migliore dei modi».
La giornata si è conclusa con un momento conviviale a Villa Berta di San Severino Marche, suggellando un’esperienza all’insegna dell’arte, della memoria e della rinascita culturale.
Il Comune di Valfornace ha ottenuto l’approvazione ufficiale del proprio Programma Straordinario di Ricostruzione (Psr), uno strumento strategico pensato per accelerare e coordinare gli interventi post-sisma in un territorio duramente colpito dagli eventi del 2016.
L’approvazione è stata formalizzata con decreto del vice commissario per la ricostruzione, Francesco Acquaroli, su proposta dell’Ufficio Speciale Ricostruzione e con il parere favorevole della Conferenza Permanente.
Il Psr nasce da un lungo percorso di confronto tra enti e comunità. Si tratta di uno strumento che consente di pianificare la ricostruzione anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, purché gli interventi siano conformi agli edifici preesistenti.
"Il Psr non si limita alla ricostruzione edilizia, ma propone una visione strategica per il rilancio socio-economico del territorio – conferma il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli –. Mira a valorizzare le risorse ambientali e culturali, a potenziare le infrastrutture digitali e la mobilità dolce, e a mettere in rete le eccellenze agricole, artigianali e turistiche.Il programma è stato redatto con il coinvolgimento della cittadinanza, attraverso udienze pubbliche e consultazioni online, e rappresenta un punto di partenza per la rinascita di Valfornace, con l’ambizione di trasformare la ricostruzione in un’occasione di sviluppo e rigenerazione".
Nel caso di Valfornace, il Psr assume un valore particolare. Il Comune è nato nel 2017 dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, nel pieno dell’emergenza sismica, e si estende su un territorio vasto e frammentato, con oltre trenta frazioni e un patrimonio storico-artistico diffuso. La ricostruzione, in questo contesto, non è solo una necessità tecnica, ma un’opportunità per ripensare il futuro del territorio.
Tra le manifestazioni di interesse contenute nel programma figurano la delocalizzazione degli uffici comunali e delle residenze popolari di via Roma, con la creazione di un nuovo polo museale che ospiterà la Pinacoteca, la sezione archeologica e il museo storico del territorio.
In lista anche la ricostruzione del cineteatro comunale di Pievebovigliana, già finanziata con 1,1 milioni di euro, il miglioramento della viabilità nella frazione di Nemi per facilitare l’accesso ai cantieri, il recupero e la valorizzazione di edifici storici come Palazzo Fani, il Castello Varanesco di Beldiletto, la chiesa e convento di San Francesco, Palazzo Marchetti e la torre Colombaia nella frazione di Campi.
Dice il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca: "Si tratta di uno strumento programmatico di grande importanza per i nostri territori, non solo in chiave di rilancio socio-economico, ma anche per il miglioramento della viabilità, con numerosi interventi sulle infrastrutture stradali e sul recupero di edifici strategici come il Polo Museale in via Roma e Palazzo Fani, all’ingresso del paese, che andrà riqualificato. Un sentito ringraziamento alla Struttura commissariale, al presidente Acquaroli e al commissario Castelli, sempre molto attento alle esigenze dei nostri comuni. È il risultato di un ottimo lavoro di squadra tra tutti gli enti coinvolti".
La Procura di Milano ha chiesto l’applicazione della misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria per Tod's S.p.A., nell'ambito di un’inchiesta che ipotizza una "condotta agevolatoria" da parte dell’azienda per mancato controllo su fenomeni di sfruttamento del lavoro nella propria catena di produzione.
Secondo quanto riportato da Reuters e confermato all'Ansa, gli accertamenti - coordinati dal pm Paolo Storari - riguardano opifici gestiti da cittadini cinesi, coinvolti nella realizzazione delle divise per i commessi dei negozi del marchio.
La richiesta della Procura, si legge nel ricorso depositato in Cassazione lo scorso maggio, nasce da indagini di polizia giudiziaria che hanno "fotografato un fenomeno in cui due mondi, solo apparentemente distanti - quello del lusso e quello dei laboratori cinesi - entrano in connessione per un unico obiettivo: abbattimento dei costi e massimizzazione dei profitti attraverso l’elusione delle norme giuslavoristiche".
Il procedimento si inserisce nella scia di altri casi analoghi che hanno coinvolto grandi marchi della moda italiana, come Armani Operations, Dior, Valentino, Loro Piana e Alviero Martini, per i quali il Tribunale milanese ha già disposto amministrazioni giudiziarie volte a "rimuovere situazioni tossiche" nella filiera produttiva. In alcuni di questi casi, le misure sono state successivamente revocate dopo l’adozione di percorsi di regolarizzazione e trasparenza.
Nel caso Tod’s, tuttavia, nessun commissariamento è stato al momento disposto, poiché è ancora pendente in Cassazione una questione di competenza territoriale: Tribunale e Corte d’Appello di Milano hanno infatti ritenuto competente la Procura di Ancona, sostenendo che la produzione oggetto di indagine riguarderebbe materiali “ad uso interno” (le divise), e non i prodotti destinati alla vendita. La Procura milanese ha impugnato questa decisione.
Come negli altri procedimenti, la società Tod's non è indagata, mentre risultano iscritti per caporalato i titolari degli opifici coinvolti.
In una nota diffusa nelle ultime ore, Tod's S.p.A. ha replicato con fermezza alle notizie di stampa: "In relazione alle notizie pubblicate da Reuters, in merito al supposto sfruttamento di lavoratori da parte di suoi subfornitori, Tod's non può che ribadire di rispettare tutta la normativa vigente, ivi compresa quella che regola il mondo del lavoro, e che i propri ispettori eseguono controlli costanti nei confronti dei laboratori che Tod’s seleziona e utilizza".
L’azienda, appartenente al gruppo della famiglia Della Valle, sottolinea inoltre che "tali laboratori sono visitati regolarmente dai nostri responsabili e sottoscrivono, prima di cominciare a operare con il Gruppo, accordi che tutelano la qualità dell'ambiente di lavoro e le condizioni dei dipendenti, nonché il rispetto dei contratti nazionali di lavoro".
Tod’s ricorda anche che i propri stabilimenti "sono considerati un'eccellenza mondiale in fatto di tutela ambientale e servizi sociali" e che "la qualità dei prodotti e la qualità della vita lavorativa dei dipendenti sono elementi imprescindibili".
Infine, la società aggiunge: "Nei prossimi giorni prenderemo visione delle carte dei procedimenti e forniremo tutti i chiarimenti necessari per dimostrare la nostra totale estraneità. C’è molta amarezza nel pensare che, se fossimo stati interpellati al momento opportuno, avremmo potuto spiegare la nostra organizzazione produttiva, da sempre rispettosa delle regole e delle leggi".
Prosegue senza soste il mercato del Trodica Calcio 1968, che ufficializza un nuovo importante innesto: l’arrivo in rosa dell’esterno Lorenzo Marchionni, classe 1994, noto per le sue qualità tecniche e la grande esperienza sul campo.
Marchionni, originario di Grottazolina, vanta un lungo percorso tra club marchigiani e abruzzesi. Tra le sue esperienze, spiccano le stagioni con Real Forio in Eccellenza Campania, e in Italia centrale con Ascoli, Fabriano Cerreto, Montegiorgio, oltre alle esperienze abruzzesi con Notaresco, L’Aquila e Giulianova.
L’ingresso di Marchionni nella squadra rappresenta un’importante opportunità per il Trodica: l'esterno porterà corsa, freschezza e alternative offensive, incrementando le opzioni a disposizione di mister Buratti e contribuendo a rendere la squadra più competitiva per la stagione 2025/26. Il club saluta, intanto, Sebastian Greco e Andrei Salvucci, ringraziandoli per l’impegno profuso e augurando loro le migliori fortune per il futuro.
L’Anas ha programmato un intervento di manutenzione sugli impianti tecnologici delle gallerie Muccia, Maddalena e Costafiore, lungo la strada statale 77Var “della Val di Chienti”, nel territorio di Serravalle di Chienti .
Per consentire lo svolgimento dei lavori in piena sicurezza, sarà necessaria la chiusura temporanea al traffico del tratto interessato, dalle ore 8:00 di venerdì 10 ottobre fino alle ore 11:00 di sabato 11 ottobre.
Durante l’intervento, la circolazione tra gli svincoli di Serravalle di Chienti e Muccia sarà deviata sulla viabilità locale (SR77), con apposita segnaletica e indicazioni sul posto per agevolare gli automobilisti.
"L’operazione rientra nel programma di manutenzione periodica degli impianti tecnologici delle gallerie stradali, volto a garantire la sicurezza e l’efficienza della circolazione lungo uno dei principali assi viari della regione", fa sapere il gruppo.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, invita gli utenti alla massima prudenza alla guida e ricorda che è possibile monitorare in tempo reale l’andamento del traffico attraverso l’app gratuita “VAI” di Anas, disponibile su App Store e Play Store.
Un normale controllo di polizia si è trasformato in una vera e propria operazione di pubblica sicurezza nel pomeriggio di ieri a Porto Sant'Elpidio. Intorno alle 16:30, una pattuglia delle Volanti della Questura di Fermo ha fermato una Fiat Panda con tre persone a bordo in via Garda.
Alla vista degli agenti, i tre occupanti – un tunisino di 39 anni residente a Macerata, una connazionale di 41 anni e un cittadino romeno residente a Sesto San Giovanni (Milano) – hanno mostrato evidenti segni di nervosismo. Le risposte fornite sul motivo della loro presenza nel Fermano non hanno convinto i poliziotti, che hanno deciso di procedere con una perquisizione personale e del veicolo.
Durante il controllo, il tunisino ha tentato di nascondere sotto il tappetino posteriore un coltello in acciaio con apertura "a farfalla", lungo circa 30 centimetri. L’ispezione approfondita dell’abitacolo ha poi permesso di rinvenire anche un machete da 50 centimetri, occultato sotto il sedile del conducente.
Le armi sono state immediatamente sequestrate e i tre soggetti sono stati accompagnati in Questura per gli accertamenti di rito. I rilievi della polizia scientifica hanno fatto emergere numerosi precedenti penali, alias e rintracci per notifica a carico di tutti gli occupanti.
Il tunisino e il cittadino romeno, che hanno rivendicato la proprietà delle armi, sono stati denunciati in stato di libertà per porto ingiustificato di armi o oggetti atti a offendere. Inoltre, uno dei due è risultato irregolare sul territorio nazionale ed è stato affidato all’Ufficio Immigrazione per la definizione della propria posizione.
L'amministrazione comunale di Recanati ha deliberato la stipula di una convenzione con il comune di Montefano e Cosmari S.r.l. per consentire l’accesso all’isola ecologica di Montefano di alcune utenze recanatesi. La convenzione permetterà così ai residenti nell’area di Montefiore e zone limitrofe di fruire del centro di raccolta di Montefano, gestito da Cosmari e più vicino alle utenze della frazione rispetto all'isola ecologica di via Volponi, sita presso la Zona Industriale Squartabue.
"Grazie alla convenzione che sarà presto firmata dagli Enti interessati, le utenze domestiche e non domestiche residenti nella frazione di Montefiore non avranno più bisogno di recarsi lontano dal proprio domicilio per smaltire i rifiuti solidi - ha annunciato l'assessore con delega alla raccolta dei rifiuti, Sabrina Bertini -. Il provvedimento era atteso da tempo per facilitare il conferimento ai cittadini di Montefiore e, in una prospettiva più ampia, per prevenire anche l'abbandono improprio di rifiuti sul territorio. Lavoriamo dunque in stretta sinergia con Comune di Montefano e Cosmari per poter consentire alla cittadinanza un utilizzo ottimale dei servizi".
La zona interessata dalla convenzione riguarda tutta la frazione di Montefiore e le seguenti vie: via Alfredo Cartocci Bartolomei, via Benedetto Gurini, via Ezra Pound, via Federico Alessandrini, via Luigi Flamini, via Oreste Mosca, via Pietro Ghergo, per un totale di 282 utenze recanatesi.
Gli accessi saranno regolati da appositi elenchi stilati dai Comuni interessati. Al momento dell’accesso, sarà necessario presentare la tessera sanitaria dell’intestatario dell’utenza. I riparti economici e i quantitativi di rifiuti attribuibili a ciascun Comune, considerata l’impossibilità di separare fisicamente i rifiuti conferiti dai residenti di Recanati e Montefano, saranno calcolati sulla base del numero effettivo di utenze autorizzate all’accesso.
La convenzione sarà operativamente avviata a partire dal 1° gennaio 2026. Il centro di raccolta di Montefano è aperto il giovedì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12.
Un nuovo anno di letture e storie è iniziato a Montelupone con il primo incontro del programma Nati per Leggere, il progetto nazionale che promuove la lettura ad alta voce in famiglia fin dalla nascita. Un momento che ha visto la presenza delle referenti regionali del programma, Elena Carrano, Cinzia Bonifazi e la pediatra Lucia Tubaldi, del sindaco Rolando Pecora e dell’assessore alla Cultura Orietta Mogliani.
Il Comune di Montelupone, insieme ad altri comuni del territorio, si è adoperato per l’organizzazione di un corso di formazione per nuovi volontari, un passaggio fondamentale per ottenere il riconoscimento di presidio Nati per Leggere.
Il percorso proseguirà con due nuove "azioni" dedicate a genitori e bambini, in programma il 15 novembre e il 6 dicembre, sempre all’insegna della condivisione, dell’ascolto e della lettura come strumento di relazione e sviluppo.
"Sostenere iniziative come Nati per Leggere significa investire nel futuro della comunità - ha sottolineato il sindaco Rolando Pecora - perché leggere insieme ai bambini aiuta a costruire legami e a far crescere cittadini più consapevoli". L’assessore Orietta Mogliani ha aggiunto: "Crediamo che far diventare Montelupone presidio Nati per Leggere sia un passo importante per valorizzare l’infanzia e il ruolo educativo della lettura".
A Macerata, come in oltre cinquemila piazze italiane, il vento ha sferzato per tutto il weekend, ma non è riuscito a spegnere il sole della solidarietà. Un vento che muove le piume dei Bersaglieri e i cuori dei volontari, illuminando i gesti buoni di una città unita per una causa comune.
Si è conclusa così la tre giorni che ha visto la Sezione ANB (Associazione Nazionale Bersaglieri) di Macerata impegnata al fianco dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) per la tradizionale campagna nazionale “La Mela di AISM”, promossa sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’iniziativa, che ogni anno unisce solidarietà e sensibilizzazione, si è svolta nel weekend dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e simbolo di fraternità universale.
Con passo deciso e sorriso aperto, i Bersaglieri maceratesi hanno raggiunto i volontari AISM presenti nei punti di raccolta in città – dal centro storico alle vie più frequentate – distribuendo sacchetti di mele solidali e messaggi di speranza. “Marciare per la solidarietà significa non lasciare indietro nessuno. Come Bersaglieri abbiamo scelto di esserci — di corsa — per chi lotta con dignità e forza ogni giorno”, ha dichiarato il presidente della sezione maceratese, Bers. Ten. Carmine Posa.
Nonostante le raffiche di vento, oltre 50 gazebo in tutta la provincia si sono riempiti di colore, profumo e sorrisi: centinaia di cittadini hanno partecipato con una donazione, contribuendo alla raccolta fondi per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla. Le immagini dei Bersaglieri, con il caratteristico piumetto mosso dal vento accanto ai volontari AISM, hanno fatto il giro dei social diventando il simbolo di una Macerata solidale e viva, capace di marciare compatta anche contro le avversità.
“Il vento soffiava forte, ma la solidarietà soffiava più forte ancora – ha commentato con ironia un bersagliere – e il sole ci ha accompagnato fino all’ultimo sacchetto di mele”.
La Sezione ANB di Macerata rinnova così il proprio impegno accanto all’AISM e alle realtà del territorio che promuovono il bene comune. Perché, come ricordano i protagonisti dell’iniziativa, la marcia della solidarietà non conosce sosta.
Chi volesse contribuire può ancora farlo con una donazione al numero 45512 o sul sito donazioni.aism.it/dona-ora. Anche un piccolo gesto può accendere una grande luce di speranza.
È stata accolta con grande soddisfazione anche all’Università di Camerino la notizia del conferimento del Premio Nobel per la Fisica 2025 a John Clarke, Michel Devoret e John Martinis, per i loro fondamentali contributi alla comprensione della meccanica quantistica su scala macroscopica.
Con i loro esperimenti, condotti a partire dagli anni Ottanta, i tre scienziati hanno dimostrato che le “stranezze” del mondo quantistico non si manifestano solo nel microscopico regno di atomi e particelle, ma anche in circuiti elettronici superconduttori, visibili persino a occhio nudo. Questi circuiti, raffreddati a temperature prossime allo zero assoluto (-273 °C), possono mostrare fenomeni quantistici come correnti che scorrono simultaneamente in direzioni opposte e livelli energetici quantizzati, analoghi a quelli degli atomi.
"Oggi, le loro scoperte – sottolinea David Vitali, fisico e direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie – costituiscono la base dello sviluppo dei dispositivi quantistici di nuova generazione, dai sensori ultrasensibili ai computer quantistici, che promettono di rivoluzionare la ricerca scientifica e la tecnologia, con importanti applicazioni già sviluppate da colossi come Google e IBM, oltre che da centri di ricerca in Europa e in Cina".
Da oltre trent’anni, la Sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino è riconosciuta a livello internazionale come centro di eccellenza per la ricerca nel campo della Fisica Quantistica.
Per avvicinare il grande pubblico a questi temi, UNICAM promuove la mostra divulgativa “Quantum: la fisica quantistica è per tutti”, che sarà aperta al pubblico dal 20 ottobre al 14 novembre 2025 presso il Campus universitario di via D’Accorso a Camerino.
L’ingresso alla mostra è gratuito, ma è necessaria la prenotazione attraverso il modulo online disponibile al link: https://tinyurl.com/55vf5y22. L'iniziativa si inserisce tra le attività di public engagement del National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI), la principale infrastruttura italiana dedicata alle scienze e tecnologie quantistiche, promossa proprio dall’Università di Camerino.
Il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalla World Federation for Mental Health e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per richiamare l’attenzione di governi, comunità e cittadini sull’importanza della salute mentale come parte essenziale della salute pubblica.
"In Italia, il numero di persone affette da disabilità mentali è pari a 16 milioni, con un incremento del 6% solo nell’ultimo anno e un costo a livello di sistema pari a circa il 4% del PIL- afferma Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast di Macerata. Il 75% soffre di ansia e depressione, mentre il 12,5% non riesce a trovare aiuto a causa di stigma e criticità del sistema. I disturbi mentali sono fenomeni complessi che coinvolgono specifiche funzioni cerebrali, le relazioni umane e numerosi domini psicologici individuali e sociali secondo determinanti biologici, sociali, fisici e ambientali della salute mentale, inclusi lo sviluppo cerebrale, l'espressione genica e le esperienze intergenerazionali lungo tutto l'arco della vita".
Per questo motivo un approccio terapeutico efficace alla salute mentale non può più limitarsi alla sola dimensione sanitario-assistenziale, ma anche all’inclusione sociale ed economica secondo una visione di “One Mental Health”.
Il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata e di Civitanova Marche e con il sostegno della Fondazione Onda ETS e della Società Italiana di Psichiatria si è proposto di sensibilizzare la popolazione con due iniziative simboliche finalizzate a promuovere la cultura della salute mentale e combattere stigma, pregiudizi e paure ancora troppo spesso legati ai disturbi psichici. Una battaglia che Ilaria Gazzella, in città, ha combattuto con coraggio sin dal 2021 (leggi qui).
Nella serata dell’11 ottobre con il supporto del Comune di Macerata lo Sferisterio sarà illuminato di verde, coloro simbolo della lotta contro lo stigma verso le malattie mentali. Il Presidio Ospedaliero di Civitanova Marche, invece, aderisce all’iniziativa ospitando nella giornata del 10 ottobre, dalle ore 9 alle 13, un info point del Servizio Sollievo dell’Ambito Territoriale Sociale 14 presso l’ingresso principale della struttura ospedaliera, il cui tema dell’evento è: “L’arte che riabilita. La creatività per abbattere i pregiudizi sulla salute mentale”.
"La salute mentale è una dimensione essenziale della vita di ciascuno di noi, per questo è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul tema sia per prevenire le difficoltà prima che diventino insormontabili, che per garantire all’utenza percorsi terapeutici efficaci, accessibili e privi di stigma", ha dichiarato il direttore generale dell'Ast di Macerata, Alessandro Marini.