Da alcuni giorni al centro dell’attenzione c’è il possibile congelamento dei conti di una grande società di ingegneria in Italia. Il 19 novembre sedici importanti banche italiane hanno ricevuto richieste di introdurre limitazioni temporanee alle operazioni sui conti di Tecnimont S.p.A. e della sua controllata russa. Ma questo è solo la punta dell’iceberg: se la situazione di crisi non verrà risolta a breve, potrebbe trascinare con sé sia la capogruppo MAIRE S.p.A., sia una serie di altre grandi imprese italiane, poiché nel business internazionale tutto è interconnesso.
Secondo le informazioni disponibili, Le lettere sono state inviate dalla società russa «EuroChem Severozapad-2» nell’ambito di una controversia giudiziaria di quasi 2 miliardi di euro, collegata all’interruzione dei lavori di costruzione di un grande complesso chimico nella città russa di Kingisepp. Il tribunale ha accertato che il progetto commissionato da EuroChem non è mai stato portato a termine, sebbene avrebbe dovuto essere completato già nel 2023. Durante tutta l’esecuzione del contratto il committente ha rilevato ritardi rispetto al cronoprogramma e scostamenti dal budget e, nel maggio 2022, gli appaltatori hanno addirittura interrotto i lavori, invocando come causa di forza maggiore le sanzioni dell’Unione Europea. Esaminati gli atti, il tribunale si è schierato dalla parte dell’attore e ha coinvolto Tecnimont in qualità di corresponsabile.
Ma la vicenda non si è fermata qui: il 7 novembre «EuroChem Severozapad-2» ha presentato un secondo ricorso, questa volta contro la società madre MAIRE S.p.A. Questo passo modifica sensibilmente gli equilibri, poiché a essere esposta non è più soltanto la componente operativa del gruppo, bensì l’intero holding quotato, le cui azioni sono negoziate in borsa. Le pretese sono state avanzate per lo stesso importo e si basano sulle garanzie societarie, in base alle quali Maire agisce come garante diretto e incondizionato delle proprie controllate. Ed è proprio in questo contesto che risulta poco comprensibile perché MAIRE non stia lavorando attivamente sul piano giuridico e non rilasci neppure dichiarazioni volte a rassicurare il mercato, i clienti e gli investitori.
Per di più, nonostante la presenza di rischi significativi, la società non ha fatto alcun cenno all’esistenza del ricorso nella propria rendicontazione intermedia redatta secondo gli standard internazionali per i primi nove mesi del 2025, pubblicata in ottobre. Un simile atteggiamento da parte di un grande attore quotato — il cui portafoglio ordini supera i 14 miliardi di euro — appare quantomeno singolare, se si considera l’entità del potenziale impatto del ricorso sugli indicatori finanziari del gruppo.
Ad aggravare ulteriormente il quadro contribuiscono i progetti e gli attivi esteri del gruppo: MAIRE controlla un numero significativo di società partecipate ed è attiva in diversi Paesi dell’Asia Centrale, dove realizza importanti contratti nel settore petrolifero e del gas. Qualora il tribunale russo adottasse misure cautelari che coinvolgessero le azioni o gli attivi della società madre, le conseguenze potrebbero risultare imprevedibili per tutte le parti coinvolte. La regione è economicamente e logisticamente strettamente legata alla Russia; pertanto, il riconoscimento delle misure cautelari russe in una di queste giurisdizioni potrebbe incidere sui flussi finanziari dei progetti in corso. In contratti di tale natura, anche un temporaneo ritardo nei pagamenti può compromettere i cronoprogrammi, aumentare i costi e mettere in discussione i contratti strategici con Silleno e Tengiz, per un valore complessivo superiore a 4,7 miliardi di euro.
Non è difficile immaginare la reazione dei potenziali committenti: dall’esterno, la situazione può apparire estremamente critica — una società che non ha portato a termine un progetto di grande rilevanza e che, per di più, non sembra difendere attivamente la propria posizione in tribunale. Perché Maire continua a rimanere in silenzio, nonostante il caso abbia già ottenuto risonanza internazionale? Un intervento pubblico tempestivo e un approccio trasparente da parte del management dell’holding avrebbero potuto, in larga misura, rassicurare clienti, partner e investitori.
Nonostante l’attenzione mediatica e la forte pressione intorno al caso, la reazione del mercato rimane finora cautamente vigile. Gli esperti sottolineano tuttavia che l’impatto di questa crisi sulla stabilità finanziaria della società, in caso di esito sfavorevole, deve ancora essere valutato appieno. Esistono poi timori di altra natura: in che misura il procedimento contro Tecnimont potrebbe influenzare gli investitori europei che operano in Russia o che detengono attivi legati a progetti russi?
Tentata truffa aggravata sventata ai danni di un'anziana signora a Civitanova Marche. I Carabinieri della Stazione locale hanno denunciato in stato di libertà all'autorità giudiziaria un uomo italiano di 35 anni, residente in provincia di Salerno. Un suo complice è ancora in corso di identificazione.
L'episodio ha avuto inizio alcuni giorni fa, quando una residente di 88 anni della località marinara ha sporto denuncia presso la caserma dei Carabinieri, raccontando di essere stata bersaglio di un grave tentativo di raggiro.
La vittima aveva ricevuto una telefonata da un uomo che, qualificandosi come "maresciallo dei Carabinieri", le aveva riferito una storia studiata per incutere timore e ottenere denaro: le era stato spiegato che il figlio aveva causato un grave incidente stradale e si trovava in stato di fermo. Per ottenerne l'immediata liberazione, sarebbero stati necessari 3.000 euro in contanti e monili d'oro, che sarebbero stati riscossi poco dopo da un "collega" in borghese.
Nonostante l'età avanzata, l'88enne ha dimostrato grande lucidità e, soprattutto, scaltrezza, intuendo immediatamente la situazione fraudolenta.
Nel momento in cui il finto Maresciallo e il suo complice si sono presentati alla sua porta, la donna aveva già provveduto ad allertare il 112 e ad avvisare alcuni vicini di casa. L'arrivo repentino dei residenti e l'imminente intervento delle forze dell'ordine hanno costretto i due malfattori a dileguarsi in tutta fretta a bordo di un'autovettura, rinunciando al bottino.
L'attività investigativa, avviata subito dai Carabinieri di Civitanova Marche, ha permesso di analizzare i sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e di raccogliere testimonianze, portando all'identificazione certa di uno dei due truffatori, il 35enne salernitano. Le indagini proseguono per risalire anche all'identità del complice.
Il Teatro Velluti di Corridonia è stato il palcoscenico di una serata di grande prestigio e valore lo scorso venerdì 21 novembre, ospitando il "Gran Galà del Lavoro", evento culmine del percorso "Maestria" promosso dall'Amministrazione comunale di Corridonia. L'iniziativa ha voluto accendere i riflettori sul talento imprenditoriale e sull'eccellenza produttiva del territorio, celebrando il profondo valore del "saper fare".
Durante la serata sono stati conferiti importanti riconoscimenti a cinque realtà aziendali della città che, grazie a visione, innovazione e talento, sono riuscite a distinguersi, diventando punti di riferimento nel mercato e pilastri della comunità.
I riconoscimenti conferiti: riconoscimento Filippo Corridoni: assegnato a Lorenzo Castricini (Scriprotirum Gin); riconoscimento Manlio Germozzi: conferito a Santoni spa, L.A.S. s.r.l. e Pisacane srl; riconoscimento Città di Corridonia: assegnato a Giuseppe Corradini.
A impreziosire il Gran Galà, la presenza dell'ospite d'onore Natasha Stefanenko, che ha presentato il suo libro "Dalle Marche con Amore". L'opera, ricca di sensibilità e autenticità, celebra la bellezza, i valori e la forte identità della nostra Regione, riscuotendo grande interesse tra il pubblico.
La serata, condotta con professionalità da Maurizio Socci, è stata arricchita dalle emozionanti note dell'accompagnamento musicale curato da Lucio Matricardi e Fulvio Renzi.
Il successo dell'iniziativa "Maestria" testimonia il forte supporto istituzionale e accademico di cui gode il percorso, patrocinato e sostenuto da partner di rilievo come la Regione Marche, la Provincia di Macerata, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Fondazione Manlio Germozzi, l'Università di Macerata e l'Università di Camerino.
Si svolgerà domani un’iniziativa di prevenzione dei tumori prostatici maschili con visite urologiche gratuite presso gli ospedali di Macerata e Civitanova, organizzata dalla Lilt sezione di Macerata guidata dal presidente dottor Nicola Battelli, direttore della U.O.C. di Oncologia di Macerata, in collaborazione con l’Ast e rivolta sia ad iscritti Lilt che non iscritti.
I presidi ospedalieri dell’Azienda sanitaria maceratese hanno, infatti, ricevuto da Fondazione Onda ETS un riconoscimento per l’offerta dei servizi e l’impegno nella salute uroandrologica, con focus sul tumore della prostata e sulla gestione delle complicanze funzionali post-chirurgiche.
Giovedì 27 novembre presso l’ospedale di Macerata saranno offerte in totale dieci visite gratuite, cinque dalle ore 9 alle 10 per non iscritti LILT e cinque dalle ore 10:15 alle 11:15 per gli iscritti Lilt, che si svolgeranno presso il reparto di Urologia diretto dalla dottoressa Lucilla Servi, ubicato al secondo piano dell’ala nuova del presidio ospedaliero.
Presso l’ospedale di Civitanova, invece, un totale di dieci visite saranno offerte giovedì 27 novembre, cinque dalle ore 15 alle 16:20 per i non iscritti Lilt e cinque dalle ore 16:40 alle 18 per gli iscritti LILT, presso il reparto di Urologia diretto dal dottor Willy Giannubilo.
Le prenotazioni per gli iscritti Lilt verranno effettuate direttamente dalla stessa Lillt tramite mail, mentre per i non iscritti chiamando il numero 0733 2572311 dalle ore 12 alle 13 di oggi.
Dopo la riapertura di Pintura domenica scorsa, Bolognola si prepara a vivere un nuovo weekend all’insegna dello sci. Le condizioni meteo degli ultimi giorni avevano fatto temere il peggio: il forte vento e la pioggia di lunedì avevano infatti sciolto buona parte della neve caduta in precedenza. Ma questa mattina è arrivata la svolta. Come comunicato da Bolognola Ski attraverso i propri canali ufficiali, «sono caduti finora 20-25 centimetri di neve fresca» e le previsioni indicano l’arrivo di «altri 30-40 centimetri tra la prossima notte e domani».
Notizie che permettono alla stazione sciistica — la più alta delle Marche — di confermare l’apertura degli impianti già per sabato 29 novembre, regalando così agli appassionati un altro fine settimana sulla neve.
Dopo la prima sciata dell’anno di domenica scorsa, favorita da una giornata soleggiata e per certi versi inaspettata, Bolognola si prepara quindi ad accogliere nuovamente sciatori e snowboarder.
Il mondo della Polizia di Stato e l'intera comunità di Porto Recanati piangono la scomparsa di Gianluca Romagnoli, ispettore in pensione, venuto a mancare ieri, martedì 25 novembre, all'età di 62 anni a seguito di un malore improvviso.
Romagnoli, residente a Porto Recanati, era una figura storica e rispettata della Squadra Mobile di Macerata, dove ha prestato servizio per decenni, guadagnandosi sul campo il soprannome di "Il Generale" tra colleghi e addetti ai lavori. Per anni, è stato a capo della Sezione Antidroga, conducendo una carriera in prima linea nella lotta al crimine e in particolare nel contrasto allo spaccio di stupefacenti. La sua dedizione e il suo valore sono testimoniati dai numerosi riconoscimenti ottenuti: ben 13 encomi solenni e 12 encomi semplici.
Nonostante il meritato riposo, iniziato appena due anni fa con il grado di ispettore, il destino è stato crudele. L'ispettore Romagnoli è stato colto da un malore nella sua abitazione nella giornata di ieri. Trasferito d'urgenza all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, le sue condizioni sono apparse subito drammatiche. Nonostante i tentativi e l'intervento chirurgico, i medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita.
Gianluca Romagnoli lascia la moglie Donatella, il figlio Alessio, l'amata mamma Vittoria, la sorella Mauda, la suocera Maria Lina, i cognati Edit e Stefano e le nipoti Ilaria e Michela. A piangere la sua scomparsa è anche una folla di amici ed ex colleghi che in queste ore stanno testimoniando il loro affetto.
L'ultimo saluto a "Il Generale" si terrà domani, giovedì 27 novembre, alle ore 14.30 presso la Chiesa del Preziosissimo Sangue di Porto Recanati.
Tragedia nel tardo pomeriggio di martedì nella zona del Centro Agroalimentare di San Benedetto del Tronto, dove un uomo di 75 anni ha perso la vita dopo essere stato investito da un camion in fase di manovra.
Secondo una prima ricostruzione, l’automezzo stava effettuando una retromarcia quando l’autista, probabilmente senza accorgersi della presenza del pedone nello spazio di manovra, ha colpito e poi travolto l’anziano con le ruote del mezzo pesante. L’impatto si è rivelato immediatamente drammatico.
Sul posto sono intervenuti con urgenza i sanitari del 118, che hanno tentato in ogni modo di rianimare il 75enne. Tuttavia, le gravissime lesioni riportate non hanno lasciato scampo all’uomo, il cui decesso è stato constatato dal medico legale, intervenuto su richiesta delle autorità. I carabinieri della stazione di San Benedetto del Tronto hanno avviato gli accertamenti per chiarire con precisione la dinamica del sinistro e verificare eventuali responsabilità. La Procura di Ascoli Piceno è stata informata dell’accaduto.
Il Comune di San Severino Marche ha portato a termine un intervento di riqualificazione, con la realizzazione di una nuova copertura in erba sintetica di ultima generazione, del campo da tennis numero 3 presso il polo sportivo comunale di via Campo Fiera, gestito dall'Asd Tennis Club San Severino Marche.
L'opera, che ha richiesto una spesa di 30mila euro per il solo rifacimento del manto in sintetico, rientra in un piano più ampio di manutenzione straordinaria dei terreni di gioco che prevede la riqualificazione anche di altri due campi del complesso sportivo per un investimento complessivo di 70mila euro che sarà finanziato grazie a un mutuo ottenuto con il bando "Sport Missione Comune" presso l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC).
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, hanno espresso grande soddisfazione per l'intervento: “Questo nuovo intervento ci permette di proseguire con l’opera di miglioramento dei campi da tennis e della struttura comunale di via Campo Fiera, un impianto fondamentale per la comunità e per gli appassionati di questo sport. Continueremo a investire su quello che per noi è un settore di vitale importanza, che porta benefici non solo fisici ma anche sociali, promuovendo valori importanti per i giovani e per l’intera collettività. Il sostegno dell'Icsc è stato cruciale per interventi come questo, che migliorano la qualità dei servizi e la fruibilità delle strutture”.
Il complesso di via Campo Fiera ospita in totale quattro campi, due indoor e due outdoor. Completato il campo numero 3, i lavori di manutenzione straordinaria proseguiranno nelle prossime settimane per portare a termine il rifacimento dei due campi scoperti in resina acrilica in modo da offrire agli appassionati di tennis strutture all'avanguardia.
Il Circolo Tennis di San Severino Marche ha una lunga tradizione, avendo ospitato negli anni tornei nazionali, e l'Amministrazione intende continuare a investire su questa struttura, fondamentale per la comunità sportiva settempedana.
Nelle scorse settimane, il Comune ha ottenuto dall’Ata 3 un contributo per installare due distributori automatici di sacchetti per la raccolta dei rifiuti porta a porta. Un progetto da poco più di 60mila euro che l’Assemblea territoriale d’ambito ha finanziato con un contributo di quasi 20mila euro nell’ambito del bando per la concessione di contributi ai Comuni per la realizzazione di progetti di miglioramento della raccolta differenziata. La parte restante sarà invece coperta con fondi comunali.
L’obiettivo è quello di migliorare la percezione dell’utente circa il materiale conferito, al fine di potenziare la quantità e soprattutto la qualità delle frazioni differenziate coinvolte nella raccolta, aumentando l’efficacia della separazione dei rifiuti al momento del conferimento. I distributori saranno in grado di riconoscere il cittadino richiedente e di erogare la fornitura.
Nel frattempo, comunque, si possono ritirare i sacchetti alla ferramenta Elettrofer e all’emporio Capponi a Morrovalle, alla ferramenta Porfiri e da Hortus Service a Trodica.
La libertà e l'emancipazione femminile costituiscono da sempre pilastri irrinunciabili per la costruzione di una società realmente democratica. È in questo scenario di progresso, tuttavia, che emergono con drammatica evidenza nuove forme di resistenza violenta.
Un recente e significativo studio condotto dall’Università La Sapienza di Roma, intitolato “Femicides, Anti-violence Centers and Policy Targeting”, ha dimostrato come l’aumento dell’autonomia femminile possa generare reazioni violente, in particolare dove la cultura patriarcale risulta più radicata. L’indagine, che ha analizzato 1.942 casi di femminicidio avvenuti in Italia tra il 2006 e il 2022 tramite tecniche di machine learning, ha mappato il rischio sul territorio nazionale, evidenziando un dato cruciale: non esiste una distinzione basata sul reddito, sul livello di istruzione o geografica (tra Nord e Sud Italia).
Questo risultato impone un’analisi lucida delle radici culturali della violenza di genere e ribadisce l'urgenza di politiche pubbliche realmente capaci di tutelare, sostenere e proteggere le donne nel loro percorso di piena emancipazione.
È proprio da questa consapevolezza che nasce "La carica delle 32. Sindache unite contro la violenza di genere", il primo talk itinerante marchigiano dedicato alla gender violence. L’iniziativa, promossa dal marchio editoriale Fall in Lov, mira ad affrontare – e soprattutto a indicare soluzioni – per alcune forme di abuso ancora troppo diffuse e sommerse, in particolare quelle che si consumano nei luoghi di lavoro.
Il format, giunto alla sua quinta iniziativa in tutto il territorio regionale dopo aver toccato i comuni di Montecosaro, Rapagnano, Ortezzano e Monterubbiano, farà nuovamente tappa nel maceratese. L'appuntamento è fissato per venerdì 28 novembre alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare del Municipio di Sant'Angelo in Pontano (Piazza Mazzini Angeletti, MC).
Il cuore dell’evento sarà la presentazione del saggio “Oltre il silenzio. [Ri]conoscere la violenza” (ed. Fall in Lov) dell’imprenditrice, scrittrice e attivista Elisabetta Pieragostini.
La serata, aperta dai saluti istituzionali della Sindaca di Sant’Angelo in Pontano Vanda Broglia, vedrà un ricco parterre di voci. Insieme all’autrice, interverranno l’editore Fall in Lov Fabrizio Baleani, Elisa Giusti e Chiara Marmorè (operatrici dei servizi antiviolenza “Il Faro” di Macerata), l’avvocata Ester Viola e la life mental coach Roberta Cesaroni. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Martina Tombolini.
Le diverse prospettive convergono tutte verso la convinzione fondamentale: la violenza non si combatte in solitudine, e la causa principale di ogni forma di abuso è un antico divario sociale tra uomini e donne che può essere sradicato solo grazie alla forza della rete e dell’azione congiunta.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Pro loco di Cessapalombo, in sinergia con altre associazioni del territorio e con i Comuni di Camporotondo di Fiastrone e Cessapalombo, organizza un doppio appuntamento dedicato alla prevenzione, all’approfondimento e alla consapevolezza.
Il progetto, dal titolo “Sicuri insieme”, propone infatti due incontri complementari che affrontano la violenza nelle sue manifestazioni più attuali: quella sulle donne, quella di genere e quella che viaggia sempre più spesso attraverso lo schermo dei telefoni e dei social network.
Il primo incontro, “Oltre lo schermo - Dal social all’antisocial: il confine invisibile”, si terrà venerdì 28 novembre alle 21.30 alla Mediateca comunale di Camporotondo di Fiastrone. Ospite della serata sarà Daniela Zepponi, scrittrice e digital strategist, che guiderà il pubblico in una riflessione sui rischi e sulle forme di violenza che nascono e crescono nell’ambiente digitale: dal cyberstalking alla manipolazione relazionale online, fino alle dinamiche tossiche che si nascondono dietro l’uso distorto dei social media.
Il giorno successivo, sabato 29 novembre alle 16.30, la Palestra scolastica di Cessapalombo ospiterà l’incontro “Oltre ogni forma di abuso”. Interverranno professionisti e referenti di realtà impegnate quotidianamente nella tutela delle vittime: Monica Scalzini, del Comitato Croce Rossa di Tolentino, il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, Elisa Giusti, coordinatrice del Centro antiviolenza Macerata, Chiara Marmorè, sociologa del Centro antiviolenza Macerata, Andrea Tridico, coordinatore Cuav Macerata e Deborah Pantana, consigliera di Parità della Provincia di Macerata. Il pomeriggio sarà inoltre arricchito da momenti di letture artistiche. A moderare i due incontri sarà la giornalista Giulia Sancricca.
Due appuntamenti diversi ma legati dalla stessa finalità: guardare la violenza in tutte le sue forme, anche quelle meno percepite e più difficili da riconoscere.
"L’intento - dice il presidente della Pro loco di Cessapalombo, Matteo Vergari - è quello di analizzare con gli addetti ai lavori i tanti volti della violenza che, con l’avvento della tecnologia e dei social, crescono e sono sempre più difficili da prevenire ed eliminare. Il nostro obiettivo è creare consapevolezza".
Ripe San Ginesio ha ospitato quest’anno la celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, in una cerimonia sentita e partecipata che ha coinvolto le sezioni locali di Ripe San Ginesio e Urbisaglia.
Alla commemorazione hanno preso parte i Sindaci dei Comuni di Ripe San Ginesio, Urbisaglia, Loro Piceno, Colmurano e Sant’Angelo in Pontano, uniti nel rendere omaggio al valore, alla dedizione e allo spirito di servizio che contraddistinguono l’Arma.
Particolarmente significativa la presenza dei rappresentanti della Stazione Carabinieri di Loro Piceno, intervenuti in rappresentanza dell’Arma. La giornata si è conclusa con il pranzo sociale presso il ristorante l'Antico Approdo.
Volerà a Malta il materiale fotografico sul maestro Enrico Cecchetti raccolto dalla compianta professoressa Livia Brillarelli, per un evento espositivo che sarà allestito presso il Teatru Manoel, sede nazionale e patrimonio Unesco. Durante la sua visita a Civitanova la scorsa primavera, la signora Johane Casabene, direttrice del Johane Casabene Dance Conservatoire dove insegna il metodo Cecchetti da oltre trent’anni, aveva chiesto all’Amministrazione comunale di poter ospitare per un periodo di due mesi le foto di proprietà del Comune di Civitanova per rendere omaggio al maestro.
Nei giorni scorsi, la Giunta comunale ha concesso il nulla osta alla prestigiosa iniziativa culturale, organizzata in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dell'introduzione del metodo Cecchetti, che culmineranno in uno spettacolo di danza a febbraio 2026, con la partecipazione dei migliori allievi delle scuole Cecchettiane di Malta.
Il materiale fotografico richiesto è conservato in copia presso la Fototeca Comunale "Paolo Domenella" e presso la Biblioteca Comunale "Silvio Zavatti", ed è stato oggetto, nel tempo, di numerose altre mostre in giro per il mondo. Nella realizzazione di tale evento espositivo a Malta è coinvolta anche l'Associazione Musicale Antonio Bizzarri di Civitanova che si sta interessando, insieme al personale della Fototeca Comunale e ad Andrea Foresi, di scegliere un centinaio di foto storiche da inviare.
“Per Civitanova Marche è un grande onore contribuire a realizzare questo progetto nel nome di Cecchetti, con il Johane Casabene Dance Conservatoire – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – Si tratta di un prestigioso scambio culturale, oltre che un tributo doveroso alla memoria e all’eredità artistica di Cecchetti, che ha elaborato un Metodo di insegnamento che ha formato artisti straordinari di tutto il mondo”. Si sono formati sul metodo Cecchetti Anna Pavlova, Vaslav Nijinskij, Marie Rambert, Ninette de Valois e Serge Lifar, figure che hanno poi fondato istituzioni prestigiose come la Royal Ballet School, il Paris Opera, il New York City Ballet e la Rambert School.
Una serata di profonda riflessione e di confronto partecipato sul tema della violenza di genere è andata in scena ieri sera al teatro Lauro Rossi in occasione dell’evento conclusivo della V edizione del progetto “Guardami negli occhi - Scuola libera dalla violenza”, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata. Il momento, promosso in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha visto la partecipazione delle istituzioni, delle scuole, delle associazioni impegnate quotidianamente sul tema ed è stato organizzato in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV. Le attività di “Guardami negli occhi”, progetto giunto alla sua quinta edizione, hanno visto la partecipazione di numerose classi delle scuole secondarie di secondo grado del territorio provinciale in un percorso di sensibilizzazione sui temi della parità di genere, della legalità, del rispetto della persona e della cultura della responsabilità individuale e relazionale.
A portare i saluti durante la serata anche il prefetto di Macerata Giovanni Signer che ha sottolineato l’importanza del progetto “Guardami negli occhi” e la necessità di un’azione comune e concerta che veda coinvolte istituzioni, scuole, associazioni, comunità per contrastare il fenomeno della violenza di genere.
“Guardami negli occhi è nato cinque anni fa da un’idea semplice ma necessaria: costruire, insieme ai nostri giovani, una cultura del rispetto che sia più forte della violenza - ha detto il vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Vedere oggi una platea così partecipe, ascoltare la profondità dei lavori realizzati dalle studentesse e dagli studenti, significa che quel seme ha germogliato. Questo progetto non è solo un percorso formativo: è un impegno collettivo, un patto tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni per rendere la nostra comunità più consapevole e più libera. La lotta alla violenza di genere ha bisogno di competenze, coraggio e responsabilità, ma soprattutto della capacità di guardarsi davvero negli occhi, di riconoscere l’altro e l’altra nella loro dignità. I ragazzi e le ragazze ci stanno dimostrando che il cambiamento è possibile: a noi adulti spetta il compito di accompagnarlo con serietà e continuità. Sono profondamente orgogliosa di ciò che abbiamo costruito e ancora più determinata a proseguire questo cammino, perché nessuno e nessuna debba più sentirsi solo di fronte alla violenza”.
Tra i protagonisti della serata, presentata dalla giornalista Alessandra Pierini, il poeta, scrittore e drammaturgo Davide Rondoni che ha presentato alla platea il suo libro “L’amore non è giusto”, un’opera che affronta con franchezza e profondità le questioni fondamentali dell’amore, della relazione e del rispetto reciproco. Nel libro, l’autore indaga la complessità dell’esperienza amorosa, soffermandosi sulle dinamiche affettive e sulle responsabilità che ne derivano. Il suo contributo, che ha coinvolto in maniera partecipata i giovani, ha arricchito il dibattito con una prospettiva poetica e culturale capace di favorire un dialogo autentico e particolarmente pertinente all’interno di un percorso dedicato alla prevenzione della violenza di genere.
Durante la serata sono state premiate le classi vincitrici dei laboratori realizzati nell’ambito del progetto, incentrati su tematiche relative alla violenza di genere, attraverso la creazione di un podcast e di un manifesto digitale. Come miglior manifesto digitale è stato premiato il 3° I dell’ISS “Matteo Ricci” con la seguente motivazione: “Il riconoscimento è stato attribuito per la capacità di affrontare e condividere una tematica così delicata, al tempo stesso lontana e vicina. I ragazzi e le ragazze, inizialmente timorosi, hanno partecipato con crescente coinvolgimento. Il desiderio di mettere in risalto lo sguardo delle vittime mostra quanto sia importante affiancare alle parole ‘voce’, ‘paura’, ‘silenzio’ e ‘dolore’ termini costruttivi e carichi di significato come ‘rispetto’, ‘libertà’, ‘dignità’, ‘coraggio’ e ‘giustizia’”. Sempre nell’ambito del miglior manifesto digitali, a ricevere la menzione d’onore è stata la classe 3° MIT dell’IPSIA “Pocognoni (sede di San Severino) con la seguente motivazione: “Quattro parole meritano di essere gridate con forza: verità, fantastico, silenzio, bellezza. Racchiudono il tempo vissuto insieme, fatto di confronto, condivisione, dubbi, fiducia, intensità e, soprattutto, di una relazione possibile. Un riconoscimento necessario, perché — ricordando le celebri parole di Frida Kahlo: “Non far caso a me. Io vengo da un altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini” — gli studenti hanno saputo guardare Oltre e ci mostrano che spesso è proprio oltre le apparenze che bisogna spingersi”.
Il primo premio al miglior podcast è andato alla classe 3° H dell’IPSIA “Corridoni” (sede di Macerata) per il un prodotto che ha analizzato la vicenda del rapper Faneto. Gli studenti sono stati premiati “per la capacità con cui hanno saputo dialogare e confrontarsi su una tematica così delicata, prendendo le distanze dalle azioni compiute persino dai loro idoli: hanno messo in risalto il fattore umano e l’importanza di non minimizzare, perché spesso la musica copre ciò che davvero conta. Inoltre, ci ricordano che dare voce alle donne non significa escludere gli uomini, ma rendere la società più completa.” La menzione d’onore per il miglior podcast è andata al 4°M del Liceo Classico Linguistico “Leopardi” che ha proposto un’analisi molto intelligente sulla tematica della violenza di genere e sono stati premiati “per l’intensità con cui hanno pronunciato parole dense di significato — “gli abusi, come cicatrici, ti segnano e restano per sempre” — per la loro capacità di interiorizzare, di dare voce alle vittime e per la forza con cui hanno affermato “non possiamo permetterci di tacere”, mostrando il desiderio di essere parte di un cambiamento possibile. Un cambiamento al quale noi adulti abbiamo il dovere di rispondere, perché è a noi che rivolgono una domanda fondamentale: “Ci sarà mai un cambiamento?”.
Hanno partecipato al progetto “Guardami negli occhi” il Liceo Scientifico “Galilei”, l’IIS “Matteo Ricci”, il Liceo Classico-Linguistico “Leopardi”, l’ITE “Gentili”, l’IIS “Garibaldi-Bramante-Pannaggi”, il Liceo Artistico “Cantalamessa”, l’IPSIA “Corridoni”, l’IPSIA di Civitanova e di Corridonia, l’IPSIA “Pocognoni” di Matelica, l’IIS “Costanza Varano – G. Antinori”, i Licei Classico e Scientifico di Camerino e l’IPSIA “Renzo Frau” di Sarnano-Tolentino.
Ance Macerata ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione, un anniversario che richiama simbolicamente le origini dell’associazione, nata nel dopoguerra per contribuire alla ricostruzione economica e fisica della provincia. L’evento del 25 novembre 2025 ha riunito imprenditori, istituzioni e protagonisti dello sport, della cultura e della comunicazione attorno a un tema centrale: il gioco di squadra.
Ad aprire la giornata è stato il presidente Enrico Crucianelli, che ha ricordato come Ance Macerata sia nata nel momento più difficile del Paese: «Ance Macerata è nata nell’immediato dopo la guerra, quando ha contribuito alla rinascita economica e soprattutto fisica del territorio». Un traguardo che, secondo Crucianelli, custodisce un’eredità valoriale: «Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui tramandando i valori della sana imprenditoria e del fare squadra».
Il presidente ha analizzato anche la fase attuale del settore: «Il comparto delle ricostruzioni è trainante per la provincia e per l’intera regione. Viviamo un momento di grande impegno ma anche di grandi possibilità». Allo stesso tempo ha richiamato la necessità di guardare oltre: «La ricostruzione non durerà per sempre: le imprese devono strutturarsi per affrontare nuovi mercati e nuove sfide, puntando sulla collaborazione tra istituzioni, territorio e sistema economico».
A rafforzare questa visione è stata la presidente nazionale Federica Brancaccio, che ha sottolineato il valore storico dell’anniversario: «Gli 80 anni di Ance coincidono con gli 80 anni dalla fine della guerra e dall’inizio della ricostruzione. È un traguardo particolarmente simbolico». Brancaccio ha ricordato come il settore delle costruzioni non incida solo sulle opere materiali, ma sul futuro delle comunità: «La cosa più importante, oltre a ricostruire palazzi, scuole e chiese, è ricostruire un tessuto sociale e culturale, frenare lo spopolamento e ridare identità ai territori».
Guardando allo scenario nazionale, ha ribadito una richiesta chiara: «Chiediamo stabilità di mercato: basta montagne russe tra periodi di troppo lavoro e periodi di zero opportunità. Siamo preoccupati per il dopo PNRR e non vediamo ancora una visione strutturale». Un tema sul quale, ha spiegato, Ance continuerà a lavorare con il proprio sistema territoriale.
L’evento ha ospitato anche testimonianze provenienti da mondi diversi ma uniti dal valore della leadership condivisa. Il formatore Michele Bresciani, l’allenatrice Alessandra Campedelli, il regista Giuseppe Alessio Nuzzo, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta e l’ex campione del mondo Antonio Cabrini, che ha ricordato come ogni successo sia il risultato del gruppo: «Sono arrivato ai miei traguardi non solo grazie alle mie capacità, ma soprattutto all’aiuto dei compagni». La conduzione è stata affidata al giornalista Marco Ardemagni.
Nel corso della cerimonia sono state premiate le 10 aziende con maggiore anzianità di iscrizione ad Ance Macerata: Sardellini Costruzioni Srl, Pipponzi Costruzioni Srl, Crucianelli Rest/Edile, S.CI.E. snc, Impresa Calzolari Srl, Crescimbeni Carlo Srl, Montedil Srl, Grimaldi Costruzioni Srl, Progeco Costruzioni Generali Srl e Francucci Srl. Un riconoscimento al radicamento e alla continuità imprenditoriale del territorio.
Dalla giornata è emerso un messaggio forte e condiviso: la crescita del settore delle costruzioni coincide con la crescita del Paese. Per questo, il valore del gioco di squadra non rappresenta solo il tema dell’evento, ma la chiave per affrontare le sfide future, così come è stato ottant’anni fa.
Sabato 29 novembre, la città di Macerata si prepara ad accogliere la Giornata Nazionale del Parkinson con un evento toccante e ispiratore. Lo Sportello Parkinson di Macerata ha scelto come titolo per l'iniziativa, che si terrà dalle ore 9:30 presso la Sala Cesanelli dello Sferisterio, l'eloquente frase: "Non lasciare spegnere un sorriso".
L'obiettivo della mattinata è duplice: offrire un momento di condivisione e arricchimento a chi convive quotidianamente con la malattia, e al contempo spiegare a chi ne è libero come sia possibile continuare e migliorare il proprio percorso di vita, nonostante le difficoltà.
La mattinata si aprirà con i saluti istituzionali del vicesindaco Francesca D’Alessandro e degli organizzatori: Lauretta Schiavoni (Presidente Associazione Parkinson Marche), Ariana Fusari e Angela Navazio dello Sportello di Macerata. Seguiranno interventi di alto livello medico e socio-sanitario con il dottor Emanuele Medici, primario di Neurologia di Macerata, e Massimiliano Cannas, direttore socio sanitario dell’AST di Macerata.
Il cuore dell'evento batterà sul tema della rinascita attraverso l'arte e il movimento. Carlotta Tringali presenterà il progetto Dance Well, una pratica di danza nata specificamente per chi ha il Parkinson ma che ha conquistato un vasto pubblico, e che da gennaio sarà attiva anche a Macerata.
Sarà raccontato il percorso "dalla malattia alla rinascita" tramite: La fotografia onirica di Yvette Van de Wojhe. Le strisce ironiche de “I sogni di Park” di Mauro Mogliani. Il racconto della vita con la malattia in “Good morning Parkinson” di Alessandro Ariemma. I lavori saranno conclusi da Anna Menghi, figura storica nella lotta per i diritti delle disabilità.
L'invito rivolto a tutti i cittadini è di partecipare per ascoltare, capire e magari scoprire la possibilità di danzare insieme. La mattinata si concluderà intorno a mezzogiorno con un brindisi conviviale. Le attività annuali dello Sportello Parkinson di Macerata sono rese possibili grazie al sostegno di: Comune di Treia, Eurosuole s.p.a, Nuova Simonelli s.p.a, Fisiomed group, e Marinozzi srl.
È stata una giornata di intenso impegno per la Polizia di Stato quella dedicata al 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le forze dell'ordine hanno incontrato gli studenti delle scuole superiori di Macerata e Camerino, portando la propria esperienza operativa e professionale per sensibilizzare le nuove generazioni.
All'Istituto Agrario G. Garibaldi di Macerata, Patrizia Peroni, dirigente della Divisione Anticrimine della questura, ha incontrato le classi quinte. Al suo fianco l'Ispettore Claudio Tarulli, responsabile della Sezione Operativa Polizia Cibernetica, reparto cruciale per contrastare la violenza di genere diffusa su social e rete.
Dopo la proiezione del film Mia, si è aperto un dibattito molto partecipato con i ragazzi. Il confronto si è concentrato sugli stereotipi che sono spesso all'origine della violenza, fornendo preziosi consigli da parte degli esperti della Polizia di Stato.
Contemporaneamente a Camerino, Anna Moffa, dirigente della Squadra Mobile della questura di Macerata, ha accolto l'invito del Consultorio dell'AST, incontrando i giovani dei licei della città camerte. La dottoressa Moffa ha fornito il proprio contributo professionale e operativo sui temi legati alla Giornata Internazionale.
Durante entrambi gli incontri, l'attenzione è stata focalizzata sugli strumenti di tutela a disposizione della "rete" per la prevenzione e il contrasto della violenza. Sono state fornite informazioni dettagliate ai giovani sul Codice Rosa (protocolli sanitari), sull'attivazione delle forze dell'ordine e sulla legislazione in vigore, spiegando in particolare il Codice Rosso con gli strumenti dell'ammonimento del Questore e della denuncia.
L'attività rientra nella campagna nazionale “Questo non è amore”, che la Polizia di Stato promuove ogni anno su tutto il territorio. L'impegno è stato veicolato anche grazie alla collaborazione della redazione Multiradio di Tolentino, che ha fornito indicazioni sul canale radiofonico.
Il Consiglio regionale delle Marche ha bocciato oggi le mozioni abbinate presentate dalle minoranze (Pd, Avs e M5s) che chiedevano il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Dopo un dibattito durato oltre un'ora nell'Assemblea legislativa ad Ancona, l'Aula si è espressa con una netta maggioranza: 16 voti contrari della maggioranza di Centrodestra e 9 favorevoli dell'opposizione. Non si è registrato nessun astenuto.
Le mozioni erano state presentate dai consiglieri Maurizio Mangialardi (Pd), Andrea Nobili (Avs) e Marta Ruggeri (M5s).
Al termine della votazione, il consigliere Maurizio Mangialardi ha espresso profondo rammarico per l'esito: "La destra ha scelto di negare questo riconoscimento umiliando un popolo martoriato, che subisce da decenni una intollerabile occupazione militare." Mangialardi ha aggiunto che la decisione non sarebbe "in linea con la tradizione della nostra Regione, che negli anni sempre in prima linea nell'impegno per la pace e per l'autodeterminazione e la libertà dei popoli".
Il capogruppo di Fratelli d'Italia, Andrea Putzu, ha difeso la scelta della maggioranza, accusando l'opposizione di preferire posizioni di principio: "La sinistra preferisce le piazze ideologiche, noi lavoriamo per la pace e la sicurezza".
Putzu ha spiegato che la maggioranza aveva proposto una risoluzione alternativa, "che ricalcava quella approvata dal parlamento il 2 ottobre 2025, in linea con la posizione del Governo Meloni". Tale linea politica, ha ribadito Putzu, "difende il diritto di Israele alla propria sicurezza, denunciando la brutalità di Hamas e, allo stesso tempo, lavorando per una prospettiva politica stabile, basata sulla soluzione dei due Stati e sul rafforzamento dell'Autorità nazionale palestinese".
Il Comune di Pieve Torina ha scelto un approccio pratico e concreto per celebrare la ricorrenza del 25 novembre, la Giornata contro la violenza sulle donne. Abbandonando le iniziative simboliche dello scorso anno, l'Amministrazione ha lanciato un corso gratuito di difesa personale aperto a tutti i cittadini, con particolare attenzione alle donne.
L'iniziativa, presentata dal sindaco Alessandro Gentilucci, prenderà il via nei prossimi giorni presso il Palazzetto dello Sport e prevede dieci incontri formativi. Il corso è frutto della collaborazione con il Centro Universitario Sportivo (CUS) di Macerata e i tecnici federali della sezione Judo.
"Nel 2024 abbiamo organizzato una fiaccolata e delle letture, quest'anno abbiamo deciso di organizzare qualcosa di più fattivo e concreto," ha spiegato il sindaco Gentilucci. "Quello che vogliamo è non solo sensibilizzare, ma anche fornire strumenti utili perché, in caso di pericolo, si possa essere in grado di reagire in modo efficace".
Gli incontri sono mirati all'apprendimento delle principali tecniche di difesa utili a contrastare le aggressioni più comuni. Oltre all'aspetto fisico, il progetto mira a fornire un supporto di tipo psicologico essenziale per le vittime di violenza, rafforzando la capacità di reazione alle molestie e alle provocazioni, sia sul piano fisico che mentale.
L'obiettivo è duplice: sensibilizzare l'intera cittadinanza, in particolare i giovani, al contrasto della violenza di genere, e dotare i partecipanti di capacità di autodifesa efficaci in situazioni di pericolo.
Una segnalazione di un cittadino ha acceso i riflettori su una situazione sempre più critica davanti alla stazione di Macerata. "In piazza XXV Aprile si sono ridotti i parcheggi e i poveri residenti non sanno più dove mettere l'auto. Di questi parcheggi, due sono stati riservati ai taxi, che mai ci parcheggiano - scrive il cittadino -. Non solo: se noi proviamo a sostare in quegli stalli (consideri che ho una madre 90enne) arrivano subito i vigili che fanno delle multe salatissime. Se proviamo a parcheggiare lungo Via Verdi e l'auto esce leggermente fuori dalle righe, addirittura arriva il carroattrezzi. È una situazione insostenibile".
Accolta la segnalazione, abbiamo effettuato un sopralluogo sul posto e constatato come - con i lavori in corso - i parcheggi, precedentemente riservati ai taxi, siano stati spostati sull’altro lato, tra i posti bianchi riservati ai residenti. Due di questi, di colore giallo, restano formalmente destinati ai taxi. Tuttavia, i tassisti non li utilizzano, ritenendoli scomodi sia per le manovre sia per l'accesso dei passeggeri, che devono attraversare una strada senza strisce pedonali (spostate più avanti, a ridosso di una curva). Nel frattempo, i residenti che tentano di usare questi spazi rischiano multe, sebbene - secondo uno dei tassisti contattati - la sanzione sia contestabile, essendo la disposizione non regolata da un’ordinanza.
Alonso Zamora, tassista a Macerata dal 2007, spiega: "Sono parcheggi scomodi, perché le auto che arrivano da Viale Don Bosco scendono molto veloci, mentre quelle da via Verdi non esitano a immettersi sulla carreggiata. Questo rende difficile anche l’attraversamento pedonale di chi esce dalla stazione, soprattutto nelle giornate piovose. Noi chiediamo solo una postazione regolare e sicura per svolgere il nostro lavoro".
Una situazione così paradossale finisce per non avvantaggiare nessuno: non i residenti, che vedono ridursi i già pochi parcheggi disponibili; non i tassisti, costretti a improvvisare soste di fortuna; non i passeggeri, che devono muoversi in mezzo al traffico senza attraversamenti sicuri. Un cortocircuito amministrativo che crea solo disagi e tensioni. Ora non resta che aspettare provvedimenti più chiari, più funzionali e soprattutto più sensati, nell’interesse di tutti.