Come annunciato mercoledì 29 ottobre alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in occasione dei 50 anni del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano Ets, tornano nella settimana dal 24 al 29 novembre le "Giornate Fai per le scuole", manifestazione interamente dedicata alle scuole che da quattordici anni la Fondazione organizza in tutta Italia su modello delle Giornate Fai di Primavera e d’Autunno. La manifestazione fa parte del programma nazionale "Fai per la Scuola", un piano ricco e articolato che ben esprime la vocazione del FAI all’educazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura del patrimonio culturale italiano, proprio a partire dalle giovani generazioni.
Per la realizzazione di questo programma, il Fai opera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito in virtù di un protocollo d’intesa, che si fonda sui principi costituzionali incarnati dagli articoli 9 e 118, secondo i quali il singolo cittadino può e deve fare la sua parte anche nella tutela e nella cura dell’ambiente che ci circonda. Il Fai opera da cinquant’anni per costruire e diffondere questa cultura nella società civile e, in nome della sua missione educativa e dello spirito sussidiario che lo anima, con sempre maggiore impegno intende collaborare con il mondo della Scuola, offrendo i suoi luoghi, le sue conoscenze e la sua esperienza per integrare e arricchire l’offerta formativa secondo le direttive delle nuove linee guida ministeriali.
Protagonisti delle Giornate saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari del Fai in collaborazione con i docenti, che accompagneranno altri studenti in visita nei Beni e nei luoghi da loro selezionati e aperti grazie al Fai, vivendo un coinvolgimento diretto nella valorizzazione del proprio territorio come parte attiva della comunità, e assurgendo a esempio per molti giovani in uno scambio educativo tra pari.
Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno infatti oltre duecento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al Fai con la propria classe. Le classi “Amiche FAI” saranno accolte da migliaia di ragazzi e condotte alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, che ne racconteranno la storia, ne sveleranno i capolavori e i particolari curiosi, proponendo ai loro pari un’esperienza memorabile, che li motiverà a farsi cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Anche quest’anno i beni aperti in tutta Italia sono di diverse tipologie e offrono ricchi spunti didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Rientrano nelle attività di scoperta del territorio e del patrimonio locale la visita al Castello di Arco (Tn), gioiello medievale che svelerà agli studenti ambienti solitamente chiusi, ai Sassi di Matera, dove gli studenti approfondiranno in un percorso tematico l’antica economia della cera, fino al quartiere Maria Ausiliatrice di Alcamo (Tp), protagonista di un progetto di rigenerazione urbana attraverso la street art.
Altri beni sono legati all’educazione civica e alla memoria, come il Museo Falcone-Borsellino di Palermo, il percorso nella Forlì colpita nel 1944, o il Palazzo Vivante di Trieste, testimone della storia asburgica e del primo dopoguerra. Alcuni luoghi offrono, poi, spunti di educazione ambientale e scientifica, come la scuola di Balmuccia, presidio contro lo spopolamento ed esempio di sostenibilità in alta Valsesia, l’Istituto Zooprofilattico di Portici, impegnato nella tutela ambientale e animale, e il Museo della Scuola di Bolzano, che racconta l’evoluzione dell’istruzione nelle diverse culture locali.
Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto che trasforma, ispira per il futuro, rende protagonisti e diffonde passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere il patrimonio di storia, arte e natura italiano per sempre e per tutti, come è descritto nella missione del Fai.
L’adesione al progetto “Apprendisti Ciceroni” e la partecipazione alle Giornate Fai per le scuole sono alcune delle opportunità legate all’Iscrizione Classe Amica Fai, che quest’anno si arricchisce anche di un contenuto in più: una speciale piattaforma e-learning con video esclusivi che approfondisce le professioni dei Beni Culturali, nell’ottica delle attività di orientamento in linea con le recenti indicazioni ministeriali.
"In tanti anni di esperienza sussidiaria a quella del mondo della scuola il Fai ha imparato che l’oggetto della sua missione non è affatto estraneo al mondo dei giovani e che, anzi!, se coinvolti con la chiave giusta essi si appassionano alla realtà della storia, dell’arte e del paesaggio storico e naturale con una facilità e un vigore sorprendenti, scoprendo quanto sia più gratificante ed emozionante l’esperienza concreta rispetto a quella virtuale", ha dichiarato Marco Magnifico (Presidente Fai).
La quattordicesima edizione delle Giornate FAI per le scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Marche, di tutte le Regioni e le Province autonome italiane. Si ringraziano, inoltre, Regione Campania, Provincia autonoma di Trento e Fondazione Carical per i contributi concessi. Rai è Main Media Partner dell’iniziativa.
Il progetto sarà sostenuto anche quest'anno da Agn Energia, da dieci edizioni sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l'ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. Novità per l’anno scolastico 2025-26 è la creazione del percorso didattico 'I Detective dell'Energia', per approfondire in classe il tema del consumo e del risparmio energetico attraverso video e attività coinvolgenti differenziate per fasce d'età.
Al termine della formazione, sarà possibile partecipare alla nuova edizione del contest online "#LatuaIdeaGreen", che invita gli studenti a scegliere quale, tra tre opere di street art dedicate al tema e finalizzate a sensibilizzare la cittadinanza, vorrebbero vedere realizzata in una città italiana. Agn Energia, inoltre, destinerà un contributo alla manutenzione annuale del Monastero di Torba, Bene FAI a pochi chilometri da Varese, un complesso monumentale longobardo, oggi parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Questo sostegno sarà dedicato alla scuola del vincitore del contest.
Tra i beni aperti nelle Marche si segnalano numerosi luoghi di grande valore storico e artistico. A Pesaro, nel cuore del campus cittadino, l'Itet Bramante Genga ospita dal 2009 il Museo di Arte Grafica Massimo Dolcini, che conserva una ricca collezione di manifesti di pubblica utilità realizzati dal celebre grafico pesarese. A Jesi, il maestoso Palazzo dei Conti Ripanti, residenza nobiliare del Trecento ampliata nel Settecento, custodisce oggi la biblioteca del seminario ed è un esempio raffinato di architettura barocca con scalone monumentale e ricchi stucchi decorativi.
Ad Ascoli Piceno, nel quartiere di Borgo Solestà, la Chiesa di San Serafino da Montegranaro, affidata ai Frati Cappuccini sin dal 1569, è nota per le suggestive pitture di Fra Mussini, che uniscono realismo e intensa spiritualità. A Fabriano, la Farmacia Museo Mazzolini Giuseppucci racconta l’incontro tra scienza e arte attraverso il suo straordinario arredo neogotico, ideato a fine Ottocento dallo scultore Adolfo Ricci per celebrare le conquiste della scienza sperimentale.
A Senigallia, un itinerario dedicato ai luoghi della memoria invita a scoprire edicole sacre e croci devozionali, segni di una religiosità popolare che affonda le radici nella storia e nella tradizione rurale del territorio. A Treia, la splendida Villa La Quiete, conosciuta anche come Villa Spada, progettata da Giuseppe Valadier nel 1815, domina la vallata del Potenza con la sua eleganza neoclassica e il vasto parco secolare.
Infine, a San Severino Marche, il Teatro Feronia, capolavoro ottocentesco dell’architetto Ireneo Aleandri, inaugurato nel 1828 con opere di Rossini e riaperto nel 1985 dopo un accurato restauro, rappresenta uno dei più raffinati esempi di architettura teatrale marchigiana. Le visite in tutti i siti saranno curate dagli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti delle scuole del territorio che accompagneranno i visitatori in un viaggio tra arte, storia e cultura.
Buone notizie per la casa di riposo "Porcelli" di Tolentino: è stato completamente ripristinato il funzionamento dell'impianto di acqua calda sanitaria e tutti i servizi della struttura sono tornati pienamente operativi.
A seguito degli ultimi campionamenti ufficiali effettuati sulla rete idrica e trasmessi all'Isp dell'Ast, il servizio competente ha rilasciato il nulla osta alla riapertura dell'impianto, attestando la piena conformità dei parametri rilevati.
L'esito positivo delle verifiche consente di dichiarare concluse le attività straordinarie che nelle scorse settimane erano state avviate a titolo precauzionale. La struttura può così tornare alla totale normalità operativa, garantendo agli ospiti e al personale il regolare svolgimento di tutte le attività assistenziali.
Resta comunque attivo il monitoraggio periodico previsto dal Piano di Autocontrollo per la Prevenzione del Rischio Legionellosi, al fine di mantenere alti standard di sicurezza, igiene e prevenzione. L’amministrazione comunale conferma l’impegno costante nel garantire un ambiente sicuro e controllato, in linea con le procedure già in essere.
Il Comune di Tolentino ha espresso un sentito ringraziamento agli utenti, ai familiari e a tutto il personale della Asp Civica Assistenza Tolentino, riconoscendo l’impegno e la professionalità dimostrati durante il periodo di limitazioni legate alla temporanea sospensione dell’impianto.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto agli operatori sanitari, al personale tecnico e ausiliario, alla direzione e a tutti coloro che, con spirito di servizio e senso di responsabilità, hanno garantito la continuità assistenziale e il benessere degli ospiti, affrontando con competenza e umanità le difficoltà operative.
"Il ripristino completo dell’impianto idrico - sottolinea l'amministrazione - rappresenta il risultato di un lavoro attento e condiviso, volto a tutelare la salute degli ospiti e a mantenere elevati livelli di qualità e sicurezza all’interno della struttura".
Importanti novità per il piazzale antistante la pasticceria Spreca a Trodica. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di modificare uno dei due accessi, quello dà su via Giovanni Pascoli: ora è infatti possibile utilizzare quel varco solo in entrata per coloro che arrivano dalla rotatoria o dalla superstrada, mentre per l’uscita si dovrà obbligatoriamente usare l’accesso che si affaccia su via Dante Alighieri (che invece resta a doppio senso). Provvisoriamente sono stati posizionati dei cartelli amovibili, ma presto sarà installata anche la segnaletica verticale fissa. Contestualmente, è stata rifatta l’asfaltatura su tutta l’area, compresa la segnaletica orizzontale che aiuta a così a chiarire la viabilità, e sulla vicina via Giuseppe Parini.
«L’ingresso a doppio senso sul lato di via Pascoli aveva creato diversi problemi e soprattutto è stato teatro di diversi incidenti – così il sindaco Andrea Staffolani spiegando la ratio dell’intervento – con questo intervento garantiamo una maggiore sicurezza ad automobilisti e pedoni in una delle zone più transitate della viabilità cittadina».
Tolentino punta con decisione verso la transizione energetica. La società Assm S.p.A. ha, infatti, completato la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 750 kWp presso il depuratore comunale in località Rotondo, un investimento strategico interamente promosso, finanziato e gestito dall'azienda pubblica.
Il progetto rientra in una più ampia strategia aziendale volta a migliorare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale, confermando l'impegno di Assm per la sostenibilità del territorio.
L'impianto, installato in un’area di proprietà Assm adiacente al depuratore di via Sacharov, rappresenta il principale polo di consumo energetico della società, con un assorbimento annuo superiore ai 1.000 MWh. La produzione stimata è di circa 1.300 MWh all'anno, di cui una parte destinata all'autoconsumo e la restante immessa nella rete elettrica.
Assm ha scelto la configurazione innovativa di Autoconsumo Individuale a Distanza (Aic), che permette di condividere virtualmente l’energia rinnovabile prodotta nei diversi siti di proprietà, utilizzando la rete di distribuzione gestita dalla stessa azienda. Questo modello consente di accedere agli incentivi sull'energia condivisa, aumentando così l'efficienza economica dell'intervento.
Il valore complessivo dell’opera è di circa 560.000 euro + Iva, con un contributo atteso di 200.000 euro nell’ambito del bando regionale "Energia e Imprese". L'impianto garantirà ad Assm un beneficio economico stimato in oltre 150.000 euro l'anno, tra risparmi in bolletta, incentivi e valore dell'energia venduta. Dal punto di vista ambientale, il risparmio annuo sarà pari a circa 650 tonnellate di CO₂, un contributo concreto agli obiettivi di sostenibilità della città.
Dal punto di vista tecnico, l’impianto conta 1.170 moduli Aiko Solar da 640 Wp ciascuno, per una potenza complessiva di 748,8 kWp, con cinque inverter Huawei da 150 kW e 24 tracker monoassiali che permettono di ottimizzare la produzione di energia in base all’inclinazione solare.
Per la realizzazione sono state coinvolte ditte e maestranze locali, in collaborazione con il personale tecnico di Assm, a conferma della volontà di valorizzare le competenze del territorio nel settore fotovoltaico.
L'intervento, inserito nel piano triennale degli investimenti 2024-2026, ha rispettato tutte le tappe del cronoprogramma: l’iniziativa è partita nell’ottobre 2024, l’iter autorizzativo si è concluso nel maggio 2025, la consegna dei lavori è avvenuta il 3 luglio 2025, la fine lavori il 1° ottobre e l’allaccio dell’impianto il 23 ottobre 2025.
Con questo nuovo impianto, Assm S.p.A. compie un ulteriore passo verso l’obiettivo di autonomia energetica e rafforza il proprio ruolo di motore di innovazione e sostenibilità per la comunità di Tolentino.
Nel giorno in cui l'Italia intera commemora il tragico anniversario della strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003, la comunità di Macerata ha manifestato un segno concreto di memoria e gratitudine.
Protagonista di questo gesto toccante è stata la signora Carla Topi che, questa mattina, si è recata spontaneamente presso la Stazione dei Carabinieri di Macerata per deporre un omaggio floreale.
I fiori, lasciati in segno di ricordo e onore, erano accompagnati da un breve ma significativo messaggio: “Non dimentichiamo i nostri eroi di Nassiriya, caduti nel nome della patria e della pace”.
Questo pensiero semplice, ma carico di emozione, rinnova il ricordo dei militari e dei civili che, lontano da casa, hanno perso la vita mentre servivano l'Italia in una missione di pace e stabilità.
Il gesto della signora Topi va oltre la mera commemorazione e rappresenta un importante segnale di vicinanza delle istituzioni e della cittadinanza all'Arma dei Carabinieri, sottolineando l'invito a non dimenticare il sacrificio di quanti hanno donato la propria vita per la sicurezza e la libertà di tutti.
Con questo libello fuori formato e dalla veste grafica innovativa, intitolato Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta, prende il via una inedita collaborazione: quella fra la casa editrice Liberilibri e l’intelligenza artificiale. Come sottolinea la nota dell’editore, «un piccolo ma urgente esperimento editoriale» perché l’IA, ormai, «non è una promessa lontana, ma una presenza concreta e operante» che non bisogna ignorare se si vuole tentare di comprenderla e governarla.
Pubblicare dei libri scritti con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, utilizzare con sapienza e cultura una nuova forma di possibilità creativa significa metterne alla prova le opportunità e conoscerne i limiti, significa interrogare, davanti al lettore, la soglia mai netta tra l’umano e il tecnico, tra l’originale e il derivato, scegliendo di stare dentro il tempo.
Il diritto di odiare? Una piccola inchiesta nasce da alcune semplici domande: oggi, nell’ipersensibile mondo occidentale, che cosa significa odiare? Perché l’odio è diventato il sentimento più sospetto, e la nostra società avverte una così forte necessità di difendersi da esso? Qui non si intende certo giustificare né tantomeno celebrare l’odio, ma ci si interroga sul ruolo che un’emozione tanto antica quanto controversa possa avere nella vita morale e politica.
In un Occidente che ha costruito un vero e proprio “culto” dei diritti svuotandoli del loro fondamento morale, può esistere anche un “diritto di odiare”? L’indagine attraversa la filosofia, la storia politica e la psicologia, mettendo bene in chiaro che esiste una netta distinzione tra ciò che si prova e ciò che si fa, tra sentimento e azione, tra parola e violenza. Ne emerge un invito a riflettere non sull’odio in sé, ma su ciò che la nostra difficoltà a tollerarlo rivela del tempo in cui viviamo: esplorando la libertà e i suoi limiti, affiora così l’equilibrio fragile tra la tutela della sensibilità personale – divenuta il nuovo principio morale – e l’esigenza del dissenso.
Il territorio dell'Alta Valle del Potenza tornerà a celebrare la sua straordinaria ricchezza, che spazia dal paesaggio naturale ai tesori artistici custoditi nei suoi musei. Lo farà con un incontro dal titolo: “Lungo il Potenza: storie che uniscono” in programma per domenica 23 novembre, a partire dalle ore 18, al teatro Feronia di San Severino Marche. Con l’occasione verrà presentato il nuovo marchio della Rete Museale Alta Valle del Potenza. Ospite d’eccezione sarà il professor Costantino D’Orazio, storico dell’arte e direttore dei Musei Nazionali di Perugia della Direzione Regionale Musei Umbria. L’iniziativa è promossa dalla Città di San Severino Marche, dal Comune di Castelraimondo, dal Comune di Pioraco e dal Comune di Sefro con il patrocinio della Regione Marche.
Per l’ecosistema, l’economia e la storia locale, il fiume Potenza da sempre non è solo un elemento idrografico, ma è un vero e proprio simbolo di connessione tra diverse realtà di una valle che dalle montagne arriva all'Adriatico. Le sue sponde e i suoi affluenti hanno plasmato la cultura e l'insediamento umano fin dall'antichità, fungendo da culla per i tesori d'arte custoditi tra San Severino Marche, Castelraimondo, Pioraco e Sefro.
In un’ottica di valorizzazione coordinata di questo inestimabile patrimonio, la Rete Museale dell’Alta Valle del Potenza – che unisce i quattro Comuni dell’entroterra – ha recentemente presentato il suo nuovo marchio. Il nuovo brand non si limita a rappresentare gli spazi espositivi ma si propone di intercettare e simboleggiare l'intera identità culturale e ambientale della zona. Il logo è stato studiato per evocare la natura con un chiaro riferimento alla morfologia del territorio, alle colline e, idealmente, al percorso sinuoso del fiume Potenza, ma anche l’arte e la storia richiamando gli elementi grafici che uniscono i tesori conservati nei musei, dalle pinacoteche ai musei archeologici oltre al concetto di "rete" e al flusso continuo di visitatori e idee.
Il progetto di rilancio che parte del nuovo marchio mira a rafforzare la collaborazione tra le istituzioni museali, a rendere più attrattivo e omogeneo il circuito di visita e a promuovere un'offerta turistico-culturale integrata, in cui il patrimonio artistico e il paesaggio naturale, come il fiume Potenza al centro, siano percepiti come un unico grande "museo diffuso" a cielo aperto.
Domenica 16 novembre, presso il Teatro della Filarmonica di Macerata, si terrà il Primo Gran Gala della Sposa Delsa. L'evento sarà accompagnato da un concerto live del gruppo Appassionante e avrà inizio alle ore 16:00. Si tratta di un incontro esclusivo all'insegna della moda, dell'eleganza e della storia dell'atelier Delsa, durante il quale i visitatori potranno assistere, alle ore 16.30, all'anteprima della nuova e raffinata Collezione "Appassionante", pensata per le spose dell'anno 2026 e, a seguire, alla sfilata delle spose del 2025. L'appuntamento, realizzato grazie alla collaborazione di Enrico Ruffini, Presidente della Società Filarmonico Drammatica, e di atelier, sponsor e professionisti dei settori moda, bellezza e wedding, proseguirà con una cena buffet e con un concerto di chiusura del trio Appassionante. Per informazioni e prenotazioni, si prega di contattare il numero 0733 90 65 43.
“Quello che gli uomini non dicono” è il titolo del convegno organizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata che si svolgerà mercoledì 19 novembre, alle 17:00, all’Auditorium “Dante Cecchi” della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. Un viaggio al maschile nella piaga della violenza, per cercare di approfondire e capire quali sono le dinamiche che si creano nei rapporti di coppia disfunzionali che a volte, purtroppo, sfociano in tragedia e vedono la donna restarne vittima.
“Giunto alla sua terza edizione, questo format intende accendere un riflettore sul genere maschile all’interno delle dinamiche disfunzionali della violenza di genere, con l’obiettivo di promuovere una riflessione più ampia e consapevole sui rapporti di coppia e sulle relazioni tra uomini e donne - ha commentato il vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. L’iniziativa, a cui parteciperanno anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine, propone un approccio multidisciplinare che unisce la prospettiva giuridica e psicologica, affrontando anche il tema della giustizia e il modo in cui linguaggio e sentenze influenzano la percezione e la gestione della violenza di genere. Un contributo fondamentale arriva inoltre dall’esperienza del Centro Antiviolenza e del Centro Uomini autori di violenza, che offrono uno sguardo concreto sulle diverse dimensioni del fenomeno. Si tratta di un evento accreditato per la formazione obbligatoria degli avvocati, a conferma della volontà di coinvolgere il mondo giuridico in un dialogo serio e costruttivo su un tema di grande attualità.”
Dopo i saluti istituzionali a cura del sindaco Sandro Parcaroli e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Paolo Parisella, interverranno il presidente del Tribunale di Macerata Paolo Vadalà, il responsabile della Scuola di Formazione della Camera Penale di Macerata Paolo Giustozzi, la dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Macerata Patrizia Peroni, il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata Raffaele Ruocco, la docente Unimc di Psicologia Sociale Alessandra Fermani, lo psicologo e psicoterapeuta Adelio Bravi e l’assistente sociale dell’Ambito Territoriale Sociale 15 – Area Prevenzione e contrasto alla violenza di genere – Valeria Pasqualini. Modererà l’incontro il vice sindaco e assessore alle Pari Opportunità Francesca D’Alessandro. L’evento è accreditato per la formazione obbligatoria degli avvocati.
Una solenne cerimonia pubblica si è tenuta a San Severino Marche, in largo Sergio Piermanni, per celebrare la "Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle Missioni internazionali per la pace". La ricorrenza, ogni 12 novembre, commemora l'anniversario della strage di Nassiriya del 2003, in cui persero la vita 19 italiani, tra Carabinieri, militari e civili.
Ad aprire la celebrazione, promossa dal Comune e dalla sezione cittadina dell’Anc, subito dopo l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al monumento, è stato il luogotenente carica speciale Francesco Losurdo, vicepresidente della sezione di San Severino Marche dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Nel suo intervento Losurdo ha ricordato l’attentato di Nassiriya sottolineando che il sacrificio dei caduti "richiama il valore dell'impegno per la costruzione di un mondo più giusto, libero dalle atrocità della guerra".
Ha poi evidenziato l'impegno italiano, in ossequio all'articolo 11 della Costituzione, in circa 40 missioni internazionali nell'anno 2025, esortando affinché la ricorrenza sia "fonte di ispirazione per le nuove generazioni perché sappiano approdare al testimone morale raffigurato dai caduti".
Dopo la lettura della Preghiera del Carabiniere, padre Luciano Genga ha benedetto le celebrazioni alla presenza del vicario foraneo, don Donato De Blasi.
A seguire, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha rivolto il suo discorso alla comunità, ribadendo il profondo legame tra la città e i valori difesi dai Caduti: "Questa data non è casuale: è stata istituita, infatti, con la Legge 162 del 2009 in concomitanza con l'anniversario della strage di Nassiriya - ha esordito il sindaco, per poi proseguire - Quei martiri persero la propria vita mentre svolgevano il loro dovere, portando stabilità, ricostruzione e aiuto in un territorio martoriato. Il loro sacrificio, da allora, è divenuto il simbolo dell'impegno italiano per la pace nel mondo".
Il sindaco ha poi citato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sottolineare il tributo nazionale: "A quanti, operando in aree di crisi, mettono a rischio la propria vita in difesa della pace e dei diritti umani, va la riconoscenza del Paese".
La Piermattei ha concluso il suo intervento rivolgendo un ringraziamento particolare alle forze dell'ordine locali: "Come rappresentante di questa comunità, rinnovo il mio personale grazie, e quello di tutta la Città, ai nostri rappresentanti delle forze dell’ordine per il loro impegno, il loro esempio e la loro quotidiana attività a servizio di tutti noi cittadini. Che la memoria delle vittime dell’attentato di Nassiriya sia per tutti noi, oggi e sempre, una luce guida e un monito a perseverare sulla strada della pace".
Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l'assessore Vanna Bianconi, il consigliere comunale Alberto Capradossi, il presidente del Consiglio comunale di Matelica, Sauro Falzetti, il comandante della locale stazione dell'Arma dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli, e il presidente di sezione dell'Anc, maresciallomaggiore cavalier Decio Bianchi. Presenti anche rappresentanze dell'Associazione Nazionale Granatieri, dell'Associazione Nazionale Aviazione Esercito, del locale Comitato della Croce Rossa Italiana, del Gruppo comunale di Protezione Civile e gli alunni dell'Istituto comprensivo "P. Tacchi Venturi", accompagnati dal dirigente scolastico Catia Scattolini e dai docenti.
È stata inaugurata ieri pomeriggio la nuova palestra della scuola primaria Don Milani di Fontespina, appartenente all’Istituto Comprensivo “via Regina Elena”. Un intervento atteso da tempo, reso possibile da un finanziamento condiviso tra Comune di Civitanova Marche e Istituto scolastico, che consente oggi agli alunni di disporre di uno spazio moderno, sicuro e funzionale per le attività motorie e ludiche.
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, la dirigente comunale Maria Antonietta Castellucci, i tecnici comunali, la Dirigente scolastica Elena Rita Fazio e una rappresentanza del corpo docente e degli alunni.
“Siamo felici di consegnare ai bambini della Don Milani una nuova area attrezzata dove poter giocare, muoversi e crescere insieme – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica –. Come Amministrazione abbiamo sempre riservato un’attenzione speciale ai più piccoli e al mondo della scuola, un ambito in cui abbiamo investito molto e continueremo a farlo. Crediamo che la qualità formativa passi anche attraverso spazi moderni, sicuri e accoglienti, come i quattro nuovi asili nido ormai in dirittura d’arrivo, che permetteranno di raddoppiare i posti disponibili da 100 a 200”.
La nuova palestra è dotata di pavimentazione antinfortunistica, materiali fonoassorbenti,arredi colorati e attrezzature per la motricità infantile, garantendo così un ambiente accogliente, sicuro e stimolante per lo svolgimento delle attività scolastiche e dei laboratori motori.
“Questo traguardo – ha commentato la dirigente scolastica Elena Rita Fazio – è il risultato di un vero lavoro di squadra tra scuola, Comune e famiglie: un sogno coltivato nel tempo e oggi finalmente realizzato. Ringrazio l’Amministrazione per la collaborazione costante”.
Una notizia improvvisa e dolorosa ha colpito la comunità di San Severino Marche: la scorsa notte è venuto a mancare, all’età di 76 anni, Paolo Mandorlo, storico geometra del Comune andato in pensione nel 2012 dopo 39 anni di servizio.
Il sindaco, Rosa Piermattei, l'intera Amministrazione comunale, i dipendenti e i concittadini si stringono in un profondo cordoglio alla famiglia.
Paolo Mandorlo aveva preso servizio effettivo nell'ente pubblico il 12 febbraio 1973 e, nel corso della sua lunga carriera, aveva ricoperto numerosi e delicati incarichi. È stato per anni il geometra responsabile dell'ufficio patrimonio, espropri e sisma, occupandosi di temi cruciali per il territorio. Ha inoltre svolto il ruolo di responsabile dell'area tecnica nel periodo compreso tra il febbraio 2004 e il dicembre 2006.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha espresso il dolore e la riconoscenza della comunità: “La scomparsa improvvisa di Paolo ci addolora profondamente. Ha dedicato quasi quattro decenni della sua vita professionale al Comune, servendo la nostra città con competenza, dedizione e una conoscenza inestimabile del territorio, in particolare nei momenti più complessi, come quelli legati al sisma. Ci stringiamo alle sue figlie e ai familiari. Il suo contributo resterà un esempio di impegno per tutti”.
La famiglia Mandorlo era stata già colpita da un gravissimo lutto nel 2011 con la prematura scomparsa della piccola Rebecca, un angelo volato in cielo troppo presto. Nel settembre 2023 era venuta a mancare, a soli 67 anni di età, anche la moglie di Paolo, Claudia Germani, storica titolare della nota attività commerciale di articoli da regalo Lineagermani.
Paolo Mandorlo lascia le figlie, Ludovica, Elisabetta e Beatrice, alle quali l'Amministrazione comunale porge le più sentite condoglianze.
I funerali si svolgeranno venerdì 14 novembre, alle ore 15, nella chiesa di San Domenico.
Mercoledì di grande calcio regionale con le semifinali di ritorno della Coppa Italia Eccellenza. In campo oggi Matelica–K Sport Montecchio e Tolentino–Civitanovese, due sfide che promettono spettacolo, con tre squadre maceratesi che sognano la finale.
Al Giovanni Paolo II di Matelica, fischio d’inizio alle 17:30, la squadra di mister Ciattaglia proverà a ribaltare l’1-0 maturato all’andata, quando Sylla regalò il successo al Montecchio in pieno recupero. Un’impresa tutt’altro che semplice contro una formazione pesarese costruita per vincere, che nei giorni scorsi si è ulteriormente rinforzata con gli arrivi di Luca Procacci, centrocampista di qualità ed esperienza, e di Giordano Bardeggia, attaccante ex Urbino. Proprio Bardeggia, curiosamente, un anno fa condannò il Montecchio allo spareggio poi perso con la Maceratese, quando vestiva la maglia gialloblù.
Il Matelica, però, non ha intenzione di arrendersi. La Coppa Italia resta un obiettivo prestigioso per il club biancorosso e per la presidentessa Sabrina Orlandi, che sogna di riportare un trofeo già conquistato nella stagione 2018/2019 a livello di Serie D.
Alle 19:00, invece, riflettori accesi sul Della Vittoria di Tolentino per il ritorno della seconda semifinale, Tolentino–Civitanovese. Si ripartirà dal 2-2 dell’andata, un match ricco di emozioni in cui i rossoblù si erano portati avanti con Handzic, prima della rimonta firmata dalla doppietta di Moscati e del pari finale di Guedak.
Il Tolentino di Passarini arriva con il vento in poppa, galvanizzato dal successo per 3-2 in extremis sulla Fermignanese che ha rilanciato i cremisi in campionato, ora a soli tre punti dalla vetta in una classifica cortissima. Situazione ben diversa per la Civitanovese, fanalino di coda e ancora a caccia della prima vittoria in campionato. Con l’arrivo di Marinelli in panchina sono arrivati tre pareggi, ma la Coppa potrebbe rappresentare l’occasione giusta per ritrovare entusiasmo e serenità, anche in un ambiente appesantito dai noti contrasti tra società e tifoseria.
Al termine della serata si conosceranno dunque le due finaliste della competizione. Resta ancora da stabilire la data della finalissima, tradizionalmente disputata a ridosso di Natale. Quest’anno, però, il calendario lascia qualche dubbio: il girone d’andata si concluderà il 21 dicembre, mentre il campionato ripartirà l’11 gennaio. Da capire se la Federazione deciderà di confermare la tradizione o spostare l’atto conclusivo della Coppa a dopo le festività.
Una tragica scoperta ha scosso la comunità di Recanati nella serata di martedì, intorno alle 19:30. Una donna di 56 anni è stata trovata senza vita all’interno della sua abitazione in via Campo Boario.
La drammatica scoperta è stata fatta da un familiare che si era recato a farle visita. Non avendo ricevuto risposta, l'uomo è entrato nell'appartamento, trovando la donna priva di vita sul letto.
Immediato è scattato l'allarme al 112. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri della Stazione di Recanati per i rilievi, insieme ai sanitari del 118 e ai Vigili del fuoco. Purtroppo, ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile e il decesso è stato constatato sul posto.
La salma della donna, che lascia una figlia, è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Civitanova Marche e posta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al momento, gli inquirenti non escludono l’ipotesi del gesto volontario. Saranno i prossimi accertamenti disposti dal magistrato di turno a chiarire definitivamente le cause e le circostanze del decesso.
I Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno condotto due distinte operazioni sul territorio, culminate in una denuncia per resistenza e minaccia e nell'esecuzione di un ordine di carcerazione per detenzione di stupefacenti.
Molestie, oltraggio e resistenza: denunciato un 54enne
L'Aliquota Radiomobile del Nirm è intervenuta a seguito di una segnalazione giunta al 112 Nue, la quale indicava la presenza di un uomo in evidente stato di ebbrezza alcolica che stava molestando e minacciando gli avventori di una nota sala slot del centro.
Giunti sul posto, i militari hanno accertato la presenza del soggetto, un 54enne del luogo, che si trovava in palese stato di alterazione. Alla vista dei carabinieri, l’uomo ha immediatamente peggiorato il suo comportamento, iniziando a inveire, insultare e minacciare i pubblici ufficiali, tentando anche di colpirli.
Durante le fasi del controllo, il 54enne ha opposto resistenza attiva e si è inoltre rifiutato di fornire le proprie generalità. Condotto in caserma per le procedure di identificazione, al termine degli accertamenti l'uomo è stato deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per minaccia, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e molestie alle persone.
Arrestato 45enne colombiano: deve scontare la pena fino al 2027
In un intervento separato, i Carabinieri della Stazione di Civitanova Marche hanno proceduto all'arresto di un 45enne di origine colombiana, residente in città. L'uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Macerata.
Il 45enne era stato precedentemente condannato per detenzione di sostanze stupefacenti, un reato commesso a Napoli nel lontano 2009. Sebbene fosse già stato ammesso a espiare la pena in regime di affidamento in prova ai servizi sociali, è stato raggiunto dal nuovo provvedimento restrittivo.
L’uomo dovrà ora scontare il residuo della pena in regime carcerario fino a metà settembre del 2027. Rintracciato e completate le formalità di rito presso il Comando Stazione, è stato trasferito e associato alla Casa Circondariale di Fermo.
Continuano serrati i controlli del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino, impegnati in una duplice azione di prevenzione e repressione focalizzata sul contrasto allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, oltre che alla lotta contro i furti in abitazione, specialmente nelle aree colpite dal sisma.
I servizi, che hanno visto l'attuazione di numerosi posti di controllo sulle principali arterie stradali e in prossimità di obiettivi sensibili, hanno portato a diversi risultati operativi nel corso delle ultime ore.
Inseguimento e sequestro di cocaina
Il primo episodio si è verificato nelle vie del centro cittadino. Durante un normale posto di controllo, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno intimato l'alt a un'autovettura, ma il conducente ha ignorato l’ordine, accelerando repentinamente e tentando la fuga. È scattato un breve inseguimento di alcuni chilometri, conclusosi in sicurezza poco fuori il centro abitato.
Il conducente, un 34enne del luogo, è stato immediatamente sottoposto a perquisizione personale e veicolare. All'interno dell'auto, occultato in un sacchetto di plastica, è stato rinvenuto 1 grammo di cocaina. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro. Per il giovane è scattata la segnalazione alla locale Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti, oltre alla denuncia per non essersi fermato all’alt imposto dalle forze dell'ordine.
Sorpresa in un immobile inagibile
I Carabinieri della Stazione di Tolentino, impegnati nella prevenzione dei reati contro il patrimonio con specifica attenzione agli immobili resi inagibili dal sisma di nove anni fa, hanno notato nei pressi di un’abitazione con danni strutturali una finestra spalancata e con il vetro rotto.
Una volta all'interno per accertamenti, i militari hanno sorpreso una giovane che si aggirava tra le stanze. La ragazza, una 18enne di origini ucraine e senza fissa dimora, è stata prontamente identificata. Per lei è scattata la denuncia in stato di libertà per violazione di domicilio e danneggiamento.
Il Gruppo Medico Fisiomed annuncia un nuovo e importante ingresso, quello di Filiberto Di Prospero, stimato ginecologo e chirurgo pelvico. Un’aggiunta di rilievo nella grande comunità di specialisti sanitari di Fisiomed, Di Prospero infatti ha lavorato per 38 anni all’ospedale di Civitanova, diventando direttore dell’unità operativa di Ginecologia-Ostetricia, un reparto di eccellenza. Da Fisiomed ritroverà colleghi come dottor Linci, dottoressa Lucarini, il dottor Magliacano, dottoressa Curzi, dottor Lamanna, dottor Scartozzi, la dottoressa Cacciamani, il dottor Burattini e il dottor Indraccolo.
Il valore aggiunto riguarda anche l’offerta di servizi che Fisiomed dedica alla salute della donna. Con Di Prospero verrà attivato un progetto di potenziamento dell’attenzione al pavimento pelvico femminile. L’accordo promuoverà prevenzione, diagnosi e cura delle disfunzioni del pavimento pelvico, come prolasso genitale e incontinenza urinaria, attraverso un approccio integrato tra ginecologia e riabilitazione funzionale.
Di Prospero porta in Fisiomed un patrimonio di grande esperienza clinica e chirurgica, in particolare nella chirurgia vaginale e pelvica ricostruttiva. È da tempo promotore di tecniche mini-invasive per la correzione del prolasso e dell’incontinenza urinaria, che uniscono efficacia, sicurezza e rapidità di recupero post-operatorio. Il suo approccio, basato su semplicità tecnica e precisione anatomica, rappresenta oggi un modello di riferimento per una ginecologia chirurgica moderna e rispettosa dell’integrità femminile.
“Ho scelto Fisiomed -spiega Di Prospero- perché parliamo di una realtà grande, seria e radicata nel territorio. Inoltre condivido una visione moderna della medicina dove il lavoro di squadra unisce competenze specialistiche multidisciplinari, tecnologia e attenzione alla persona. Daremo vita ad un progetto sul pavimento pelvico che è il centro invisibile del benessere femminile. Curarlo significa restituire alle donne autonomia, sicurezza e qualità di vita”.
Il prolasso degli organi pelvici (vescica, utero, retto) e l’incontinenza urinaria rappresentano due delle condizioni più comuni e invalidanti per la donna, specialmente dopo i 40 anni e in post-menopausa. Secondo le stime più recenti, una donna su tre sperimenta nel corso della vita un grado variabile di prolasso genitale e oltre il 40% riferisce episodi di perdita involontaria di urina.
“Si tratta di disturbi – continua Di Prospero- che oltre a costituire un importante problema di salute compromettono profondamente la qualità della vita, incidendo sulla sfera affettiva, sessuale e relazionale. La scarsa informazione e il senso di pudore fanno sì che molte donne non chiedano aiuto, anzi li considerano disturbi normali, ma normali non sono.
E invece avrebbero a disposizione soluzioni terapeutiche efficaci, personalizzate e mini-invasive in grado di restituire pieno benessere e fiducia in sé stesse. Fisiomed vanta già un gruppo di ostetriche che si occupa delle problematiche del pavimento pelvico femminile. Ora potremo sviluppare queste tematiche. Le pazienti potranno anche usufruire di valutazioni ginecologiche specialistiche e percorsi integrati di riabilitazione pelvica che si avvalgono di sofisticate e moderne tecnologie”.
Nel cuore di Raggiano, frazione di Camerino, un’opera d’arte urbana imponente e ricca di significato si erge come simbolo di resistenza e rinascita. Realizzato nel 2018 da due giovani artiste e studentesse, il murale che ritrae tre maestosi Cani Lupo Cecoslovacchi è molto più di una semplice decorazione: è un punto di luce nato all’ombra della ricostruzione post-sisma.
L’opera è stata ideata e dipinta da Marta Manfredi e Valeria Rossi su commissione privata. L'idea iniziale, sviluppata tra l'estate e l'autunno del 2018, era quella di promuovere l’allevamento "Lupi di Aldan", la cui attività e sede erano state duramente colpite dal terremoto del 2016.
Per i proprietari dell'abitazione e dell'allevamento, il murale in pittura acrilica ha assunto un profondo valore catartico. Come spiega Marta Manfredi, co-autrice e art director del progetto, l'iniziativa rappresentava "un modo per chiudere un pessimo momento e segnare una nuova rinascita, valorizzando al contempo il territorio e la sua fauna".
L'opera è ancora oggi ben visibile e molto apprezzata, fungendo da esempio di come l'arte urbana possa dialogare con la storia locale e i sentimenti di una comunità in ricostruzione. In un piccolo ma significativo dettaglio, un vero e proprio "puntino di una i", le due artiste hanno lasciato la loro firma creativa: due piccoli autoritratti in versione lupo, a testimoniare il legame personale con il progetto.
Le realizzatrici del murale sono due talentuose marchigiane, unite dalla passione per l’arte e il fumetto. Marta Manfredi, classe ’94, ha alle spalle una formazione in Tessitura e Mosaico, e si è diplomata in Fumetto e Colorazione Digitale presso l’ACCA Academy di Jesi. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Management in Beni Culturali all’Università di Macerata, con l'ambizioso obiettivo di valorizzare la nona arte all'interno del contesto dei beni culturali.
Al suo fianco, Valeria Rossi, fumettista e caricaturista diplomata nella stessa accademia, che sta ampliando le sue competenze anche nel campo della grafica e della produzione video.
Il murale di Raggiano si conferma così un esempio virtuoso di come la creatività giovanile possa contribuire attivamente alla memoria e all'abbellimento del territorio, trasformando una parete in un manifesto di speranza e attaccamento alle proprie radici.
Sabato 15 novembre, alle ore 11,00, la città di Civitanova Marche celebrerà l’anniversario della strage di Nassiriya e la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. La manifestazione istituzionale si svolgerà in Piazza Nassiriya, nella zona commerciale Aurora.
Il programma della ricorrenza è organizzato dall’Ufficio Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) di Civitanova Marche presieduta da Roberto Ciccola, con il coinvolgimento di una rappresentanza dei vari istituti comprensivi cittadini.
Le autorità civili e militari esprimeranno l’omaggio alla memoria delle vittime italiane in Iraq, deponendo una corona d’alloro sul monumento presente nella piazza dedicata. Oltre alle massime autorità civili della città di Civitanova Marche, saranno presenti anche le massime autorità militari, tra cui il Generale Tito Baldo Honorati, Ispettore regionale ANC, il Colonnello Raffaele Ruocco, Comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata e la Signora Giovanna Paolone Piermanni, portatrice della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.
Ricordiamo, in quest’occasione, tutti i nostri connazionali che persero la vita sotto le macerie nella mattinata del 12 novembre 2003: 12 carabinieri della Msu, Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana, Andrea Filippa; cinque uomini dell’ esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi e Pietro Petrucci; due civili, il regista Stefano Rolla, mentre faceva un sopralluogo per realizzare un film sulle missioni di pace e l’operatore della cooperazione internazionale Marco Beci.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
MONSAMPIETRO MORICO – Dramma nella serata di martedì nel piccolo comune fermano. Un uomo di circa 70 anni è stato trovato senza vita all’interno della propria auto, parcheggiata in un’area privata.
Erano circa le 20.30 quando alla centrale operativa del 118 è arrivata una chiamata disperata: a trovarlo è stato un familiare, che ha subito lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri, ma ogni tentativo di rianimare l’uomo è stato purtroppo vano. Per lui non c’era ormai più nulla da fare.
Le verifiche dei militari sono tuttora in corso, ma secondo le prime informazioni la morte sarebbe riconducibile a un malore improvviso.