Si è svolta questa mattina, alle 10:30, nella chiesa di San Giorgio, la solenne celebrazione dedicata alla Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. A presiedere la Santa Messa è stato il Vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, alla presenza del comandante provinciale, Raffaele Ruocco, e delle principali autorità civili e militari del territorio.
In prima fila il prefetto Giovanni Signer, il vice sindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, il procuratore della Repubblica Giovanni Narbone, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana, oltre a numerosi cittadini. Presenti anche i carabinieri in servizio e in congedo, i loro familiari, i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni d’Arma.
Nell’omelia, monsignor Marconi ha offerto una riflessione profonda a partire dal Vangelo delle Nozze di Cana, sottolineando il ruolo attento e materno di Maria, la prima ad accorgersi della necessità e a coordinare con discrezione chi avrebbe collaborato al miracolo.
Una figura che il Vescovo ha accostato al servizio quotidiano dei carabinieri, in particolare ai Comandanti di Stazione dei piccoli comuni, chiamati a vivere accanto alla gente, ascoltando, osservando e intervenendo con tempestività. Il Vescovo ha poi evidenziato il valore insostituibile dello sguardo umano, ricordando che la videosorveglianza può essere un supporto utile, ma non potrà mai sostituire "l’intelligenza della mente e del cuore" del Carabiniere.
Al termine della cerimonia, il colonnello Ruocco ha ringraziato il Vescovo per la celebrazione e per le parole rivolte all’Arma, capaci di offrire una profonda occasione di riflessione. Ha rivolto un pensiero di gratitudine anche alle autorità, ai Carabinieri in servizio e in congedo, alle vittime del dovere, alle vedove dell’Arma, ai rappresentanti sindacali e ai cittadini presenti.
Il Comandante ha ricordato come la ricorrenza della Virgo Fidelis coincida con la commemorazione della Battaglia di Culqualber, in cui la Bandiera dell’Arma venne insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare, e con la Giornata dell’Orfano, istituita nel 1948 per sostenere i figli dei Carabinieri caduti nel loro percorso di studi.
"Stringerci attorno alla Virgo Fidelis significa riscoprire la nostra dimensione di comunità" ha dichiarato Ruocco, sottolineando come i Carabinieri d’Italia oggi siano uniti intorno alla loro Patrona, così come un paese si raccoglie attorno alla propria festa. La cerimonia si è conclusa con un momento particolarmente toccante: il comandante ha affidato alla protezione della Virgo Fidelis un giovane Carabiniere colpito da una grave malattia, invitando i presenti a unirsi in una preghiera.
La Consulta delle donne della città di Tolentino torna pienamente operativa con un nuovo direttivo pronto a imprimere un rinnovato slancio alle politiche di promozione delle pari opportunità, inclusione e benessere femminile nel territorio. L'organismo consultivo "in rosa" si è riorganizzato con un gruppo eterogeneo di undici rappresentanti e un programma ambizioso.
Lo scorso 12 novembre è stato eletto il nuovo direttivo, e il 18 novembre Solidea Vitali, imprenditrice, è stata nominata presidente all’unanimità.
Il nuovo direttivo, definito un "gioco di squadra" che unisce esperienza e nuove energie, è composto da donne provenienti da diverse età, professioni e ambiti sociali. L’obiettivo è chiaro: elaborare proposte concrete, ascoltare le esigenze del territorio e contribuire al dibattito pubblico con un approccio costruttivo e complementare.
La squadra guidata da Solidea Vitali vanta competenze multidisciplinari. Al fianco della neo-eletta presidente, lavorano Isa Vitaliani De Bellis, presidente dell’Auser Tolentino, nominata vice presidente; Carla Passacantando, giornalista e presidente dell’associazione “I Ponti del diavolo”, che ricopre il ruolo di economa e addetto stampa; e Laila Cervigni, psicologa e responsabile della struttura Asp Tolentino, nominata segretaria.
Il gruppo di lavoro è completato da figure professionali fondamentali come la pediatra Loredana Piermattei, la responsabile amministrativa d’azienda Fiorella Sampaolo, la pittrice Gabriella Gattari, l’educatrice Fabiola Cavarischia (responsabile della progettazione di Legambiente “Il Pettirosso” Tolentino), Maria Paola Giorgi (vice presidente di Hub 62029), la coach facilitatrice Inna Apekina e Stefania Francioni. Questo gruppo apartitico e senza scopo di lucro ha il fine di elaborare proposte concrete sul mondo femminile.
La Consulta delle donne opera in stretta sinergia con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Tolentino, presieduta dalla consigliera Alba Mosca (con Monia Prioretti come vice).
L'assessore Benedetta Lancioni e la consigliera Alba Mosca hanno espresso vivo apprezzamento per l'impegno: "Un ringraziamento a tutte le donne che hanno scelto di condividere le proprie competenze e il tempo per la comunità. Auguriamo un buon lavoro alla presidente Solidea Vitali e a tutto il direttivo, con la promessa di un lavoro in sinergia."
La collaborazione tra i due organismi permetterà di sviluppare iniziative condivise e rafforzare l’impatto delle attività rivolte a eliminare gli ostacoli che ancora limitano la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica, sociale, culturale ed economica della città. La rinascita della Consulta è un segnale forte per la comunità tolentinate: il nuovo direttivo è già operativo e sta lavorando per programmare incontri e iniziative che saranno presentati nelle prossime settimane.
Quello che sembra essere un esemplare di lupo è stato avvistato nelle ultime ore ad Appignano, dove un residente ha inviato una segnalazione accompagnata da un video che mostra l’animale mentre attraversa la strada provinciale 57 jesina, nei pressi di alcune abitazioni. Nel filmato si vede il lupo muoversi rapidamente tra le auto parcheggiate, per poi allontanarsi e scomparire nel verde circostante.
L’episodio ha destato attenzione tra i cittadini, poiché si tratta di un avvistamento insolito così vicino al centro abitato. L'animale si è limitato a transitare nella zona prima di rifugiarsi nella vegetazione.
Il ritorno del lupo negli ambienti appenninici è un fenomeno noto negli ultimi anni, e la presenza occasionale nei pressi di aree abitate può verificarsi soprattutto nelle ore notturne o in zone prossime alla campagna. Si invitano i cittadini a non avvicinarsi e a segnalare eventuali nuovi avvistamenti alle autorità competenti. I lupi (Canis lupus italicus) spesso possono essere confusi con i cani randagi o con una particolare razza canina quale il cane lupo Cecoslovacco.
(Foto in primo piano di repertorio)
Macerata si stringe nel dolore per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, 63 anni, punto di riferimento storico del calcio cittadino. Da tempo combatteva con una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo. La notizia della sua morte ha profondamente colpito quanti lo conoscevano e ne avevano apprezzato l’umanità, la dedizione e la presenza costante nel mondo sportivo locale.
Per decenni Gallucci è stato un volto familiare nelle società del territorio: dirigente stimato, accompagnatore prezioso, uomo sempre pronto a dare una mano. Ha condiviso il suo cammino sportivo con realtà come Vis Macerata, Maceratese, Recanatese, Porto Potenza e Maceratese, di cui è stato anche dirigente.
Tra coloro che hanno vissuto con lui tante stagioni c’è mister Emanuele Ciabocco, oggi viceallenatore e preparatore atletico del Fossombrone in Serie D, oltre che presidente del collegio di garanzia AIAC a Coverciano, che lo ricorda così:
«Con la scomparsa di Peppe perdiamo tutti un grande sportivo e io perdo un amico. Abbiamo condiviso tanti anni di calcio: è stato il mio accompagnatore alla Maceratese tra il 2008 e il 2010, poi alla Recanatese e alla Vis Macerata, e in seguito al Porto Potenza. Da quella collaborazione è nata una grande amicizia, fatta di rispetto e sostegno: non ha mai smesso di farmi sentire la sua vicinanza, con messaggi, telefonate, commenti, anche dopo le vittorie più recenti. Peppe amava i giovani più di ogni altra cosa. Era sempre pronto ad aiutarli, come un padre. Ha voluto che il figlio Marco iniziasse con me il suo percorso in panchina, e da allora con lui e con la sua famiglia ho mantenuto un legame profondo. Quando si è ammalato, ha voluto che lo sapessi: sono andato a trovarlo e gli ha fatto piacere, come a me. Quest’estate l’avevo rivisto meglio e avevo sperato che potesse superare la malattia, anche se conoscevo la gravità della situazione. La notizia della sua morte mi ha colpito profondamente. Abbiamo passato notti intere a parlare di calcio, anni fa, quando lavorava a Sant’Egidio: momenti che porterò sempre con me. Oggi so di avere un tifoso in più lassù. Un abbraccio alla famiglia e al mio caro amico Peppe».
Ciabocco ha inoltre annunciato che proporrà l'organizzazione di un torneo giovanile all’Atletico Macerata per ricordare Gallucci e il suo impegno a favore dei giovani nel mondo del calcio.
Un ricordo colmo di affetto arriva anche dall’Atletico Macerata, società nella quale Giuseppe lavorava da due anni e dove si era fatto voler bene fin dal primo giorno. «Un giorno triste per noi, Giuseppe Gallucci ci ha lasciato. Entrato da due anni nella nostra famiglia, si è subito messo al servizio della scuola calcio. Amato tantissimo dai bambini, sempre presente con energia, entusiasmo e grinta da vendere».
La società custodisce ancora vive le parole che Giuseppe aveva pronunciato nell’ultima riunione, appena un mese fa: «Per me il calcio sono i ragazzini, non riuscirei a stare senza loro, non vedo altro».
Un amore sincero, totale, che l’Atletico Macerata ha voluto trasformare in un ultimo saluto: «Ciao Giuseppe, grazie e veglia su di noi… sappiamo che sarai sempre a bordo campo».
Anche la S.S. Maceratese si unisce al cordoglio: «La S.S. Maceratese si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, ricordando con stima il suo impegno e la passione dedicati al calcio cittadino».
La comunità sportiva e l’intera città si stringono attorno alla famiglia, nel ricordo di un uomo buono, generoso, capace di farsi voler bene ovunque andasse. Gallucci lascia la moglie Rosita e il figlio Marco. I funerali si terranno domani, sabato 22 novembre alle ore 14, presso la Chiesa delle Vergini.
Otto band in gara, una giuria di professionisti e due serate dedicate alla musica emergente. Il teatro Don Bosco di Macerata ospiterà, il 22 e 23 novembre, le finali dell’Homeless Fest, storico appuntamento marchigiano dedicato alla musica originale emergente. Dopo le selezioni itineranti che si sono svolte dal vivo nei teatri della provincia di Macerata, a Petriolo e a Pollenza, approdano sul palco della finale otto progetti musicali provenienti da diverse aree del centro Italia: Basaglia Project, Lucida, Subrev, Gruve, Corcolis, DPCM, Passionisti e Lepore.
Le formazioni presenteranno tre brani originali ciascuna, secondo il regolamento consolidato del festival, rimasto invariato rispetto alle passate edizioni. Le esibizioni saranno valutate con un sistema misto: il 75% del punteggio alla giuria tecnica e il 25% al voto del pubblico. La giuria che decreterà il vincitore finale sarà composta da figure di rilievo nel panorama musicale e culturale nazionale.
In questi anni il concorso ha visto susseguirsi in giuria, produttori come Giacomo Fiorenza, Andrea Marmorini, etichette indipendenti quali La Tempesta Dischi, Woodworm Label, La Famosa Etichetta Trovarobato, 42 Records, Dischi Soviet Studio e alcuni importanti artisti come Colombre, Adriano Viterbini, Cesare Petulicchio, Fabio Rondanini, Alberto Cazzola, Andrea Lazslo De Simone, Gionata Mirai, Stefano Pilia, Max Collini, Federico Dragogna, Enrico Molteni, Gabriele Lazzarotti.
Quest’anno l’Homeless Fest potrà contare su : Giorgio Maria Condemi, chitarrista e produttore, già al fianco di Motta, Giovanni Truppi e Marina Rei; Gianluca Polverari, direttore artistico e voce storica di Radio Città Aperta; Colombre, nome d’arte di Giovanni Imparato, apprezzatissimo cantautore il cui utlimo album Luna di Miele, realizzato insieme alla cantante Maria Antonietta, è uscito il 19 settembre 2025 per Bomba Dischi; Matteo Cioci, musicista e “fil rouge” di tutte le passate edizioni del contest,in rappresentanza dell’associazione Homeless.
Il festival radicato nel territorio, nasce come Homeless Rock Fest ed oggi ampliato a ogni forma di espressione musicale, il festival è promosso dall’Associazione Homeless con l’obiettivo di offrire visibilità e opportunità concrete ai giovani artisti. Come da tradizione, ai primi tre artisti classificati verrà assegnato un premio finalizzato alla produzione e promozione di nuova musica originale,grazie alla collaborazione con lo studio di registrazione Homeless Factory e con l’ufficio stampa Peyote Press.
Per la finalissima del 23 novembre si alterneranno sul palco anche dei graditissimi ospiti ed amici del contest. Ad aprire la serata ci sarà Tommy Indaco (ex Tommus_sk8) secondo classificato dello scorso anno. A chiudere la diciannovesima edizione della manifestazione ci penseranno invece i Capabrò, band ormai affermata, che ha calcato il palco del concorso in una delle precedenti edizioni.
Le due serate finali si preannunciano come una vetrina significativa per la scena emergente, confermando l’Homeless Fest come uno degli appuntamenti più longevi e riconosciuti del settore musicale italiano. L’inizio delle due serate è fissato alle ore 21.00. L’ingresso è libero.
L'eco dei tagli ai fondi e delle convenzioni non rinnovate per Musicultura, lo storico festival della canzone popolare d'autore, si fa sentire con forza nel dibattito politico locale. A intervenire duramente è l'esponente del Pd, Romano Carancini, ex sindaco di Macerata e già consigliere regionale, che solleva la questione oltre la mera contabilità economica, parlando di un vero e proprio "voltafaccia" della politica maceratese e regionale nei confronti della cultura.
"La cultura è coscienza", afferma Carancini, ponendo un interrogativo diretto ai vertici amministrativi: "Dove stiamo andando? E soprattutto: cosa stiamo perdendo?"
L'ex sindaco sottolinea come Musicultura sia molto più di un semplice festival. Per Macerata e per l’intero territorio marchigiano, al quale non ha mai voltato le spalle pur ambendo a orizzonti nazionali, l'evento rappresenta un "patrimonio collettivo, un crocevia di linguaggi e di idee".
Carancini rende omaggio alla visione del suo fondatore, Piero Cesanelli, definendo Musicultura come "la storia di una mente illuminata, il palcoscenico degli incontri artistici più improbabili e, allo stesso tempo, più efficaci della storia della canzone d’autore italiana" . Il Festival è descritto come uno "spazio di cura e di attenzione" per il talento emergente, un luogo che mantiene viva la cultura, fornendo "memoria e spirito critico" e agendo come "casa per intere generazioni di artisti e cittadini".
La critica si fa diretta nei confronti degli attuali amministratori. "Se il sindaco Parcaroli e il presidente Acquaroli non riconoscono il valore sempre maggiore di Musicultura – lo confermano anche i numeri – non stanno solo tagliando fondi o bloccando convenzioni" , sostiene Carancini.
La sua conclusione è netta: le istituzioni "stanno letteralmente abdicando all’idea di una città e di una regione in cui la cultura può e deve essere bellezza, esperimento e connessione. Senza pregiudizi, senza muri".
L’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, in collaborazione con il MAReC (Museo dell’Arte Recuperata), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, promuove un’importante conferenza-incontro dal titolo "Santa Maria in Valfucina. Lo spirito del luogo, tra passato e futuro".
L’iniziativa si terrà domani pomeriggio (sabato 22 novembre), a partire dalle ore 17, nella sede del MAReC a palazzo Vescovile, in via Cesare Battisti.
La chiesa di Santa Maria in Valfucina, un tempo fulcro del più documentato monastero benedettino del territorio sanseverinate, le cui origini risalgono probabilmente all'XI secolo, è sopravvissuta a secoli di storia e a eventi sismici, tra cui quello dirompente del 1799, che ne distrusse gran parte della struttura abbaziale, e quello più recente del 2016.
Oggi, dell’antico complesso, rimane solo la chiesa con un vero e proprio gioiello al suo interno: una cripta a tre navate caratterizzata da volte a crociera sostenute da colonne in pietra con capitelli scolpiti in modo figurativo, con motivi simbolici, antropomorfi, zoomorfi e geometrici.
Reso inagibile dalle scosse di nove anni fa, il luogo di culto verrà interessato un complesso progetto di riparazione e miglioramento sismico promosso dall'Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. L'unicità dell'iniziativa risiede nell'aver associato alle opere di restauro un rigoroso programma di studi e indagini archeologiche, il cui risultato sarà oggetto di future pubblicazioni scientifiche.
L’équipe di lavoro, che si occupa della progettazione e delle indagini dal 2021, è coordinata dall’architetto Ilde Cipolletti dello studio Mc2lab e include l’ingegnere Marcello Muzzi e il geologo Roberto Ranciaro, oltre al contributo di diversi specialisti per le strutture e la sicurezza.
Il recupero di Santa Maria in Valfucina si configura come un modello virtuoso di ricostruzione che coniuga la messa in sicurezza post-sisma con la valorizzazione della storia e dell’identità culturale.
Un’occasione imperdibile per riscoprire il patrimonio artistico marchigiano: domani (sabato 22 novembre), con ritrovo alle ore 16 presso la sede della Pro Loco in piazza Del Popolo, si terrà una nuova visita guidata alla mostra "Il Rinascimento Marchigiano", esposizione allestita nel bellissimo piano nobile e nella galleria d’arte moderna “Filippo Bigioli”, a palazzo Comunale.
La mostra, promossa da Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, è l'ultima tappa di un percorso itinerante che celebra la rinascita dell'arte dopo il sisma.
La visita sarà curata da Paola Pistoni, guida turistica abilitata della Regione Marche.
L'esposizione offre un viaggio affascinante nella storia e nell'arte marchigiana, permettendo ai visitatori di ammirare capolavori salvati e restaurati dai luoghi colpiti dal sisma. Tra le opere esposte figurano creazioni di artisti di spicco come Carlo Crivelli (con il suo Trittico di Valle Castellana) e Pietro Alamanno.
La mostra "Rinascimento Marchigiano" resterà visitabile fino al 7 gennaio 2026. La partecipazione alla visita guidata è soggetta a prenotazione obbligatoria. Costo 10 euro a persona, comprensivo del biglietto d'ingresso alla mostra. Ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 16 anni. Info al numero 338 8007012, anche tramite WhatsApp.
Un omaggio sincero alla città, un inno all'amicizia e un ritratto generazionale: è il cuore di "Casa Mia", il nuovo brano dei rapper civitanovesi Andrea Galanti (in arte Andre Young) e Luca Verdinelli (Stylo Aka Space). Il progetto, nato dalla condivisione di una passione ventennale, ha ricevuto il plauso istituzionale con l'incontro in Comune e la consegna di un attestato di riconoscimento da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica e del consigliere comunale Gianluca Crocetti.
La storia di Andrea e Luca è un racconto di legami che resistono al tempo. Conosciutisi vent'anni fa in una sera qualunque al Luna Park, la vita li ha separati per strade diverse, ma la musica ha funzionato come un filo invisibile, riportandoli a casa.
"In questa canzone, Civitanova vive nella loro voce, respira nelle loro parole e pulsa sopra il beat", ha commentato il sindaco Ciarapica, lodando non solo l'amore per la città, ma anche "la forza dell’amicizia, la fragilità e il coraggio dei giovani, e la musica come cura silenziosa che ti sostiene".
"Casa Mia" è nata all'interno del disco Satori di Andre Young. "Sentivo il bisogno di raccontare Civitanova", ha spiegato Andre Young. "Quando ho avuto l’idea del brano, la prima chiamata è stata per Luca, e dopo mezz’ora era già tutto pronto".
Per Stylo Aka Space, la musica e la città hanno rappresentato una vera e propria terapia. "C’è chi va dallo psicologo. Io venivo al mare. Guardavo l’orizzonte e l’ansia calava. Civitanova mi ha rimesso a posto senza chiedermi nulla. Quello che ho passato mi ha fatto allontanare dalle paranoie. Ci si salva insieme, non da soli", ha confidato il rapper.
Il testo della canzone è uno specchio della realtà giovanile, toccando corde profonde: "Tutti con i filtri, nessuno che fa figli" è una delle strofe più incisive, definita dagli autori "un pugno nello stomaco e una carezza allo stesso tempo," un invito a riscoprire l’unione e la forza di restare umani al di là dei filtri social.
Il brano è anche un emozionante viaggio tra la Civitanova di ieri e di oggi, ricordando i luoghi e gli anni della spensieratezza. Il profondo legame con la città si condensa in un verso di Andre Young: "Ogni quartiere è un santo sul calendario, autoproclamato cittadino onorario, onorato di fare parte di te".
La verità del brano, concludono i due artisti, risiede nel fatto che "Civitanova ti cambia, ma ti resta dentro". E citanò la scritta al Molo Nord, ricordando che "Civitanova attrae chi non si accontenta, è la città dove ogni onda del mare è un suono che ti alimenta".
Il videoclip che accompagna il brano, realizzato dalla videomaker Silvia Borroni, è un "mosaico di immagini che rafforza l’orgoglio di essere civitanovesi".
Il brano "Casa Mia" è disponibile su YouTube al link: https://www.youtube.com/watch?v=pvW4ItasnnM
CALDAROLA - Nonostante una delle annate olearie più difficili degli ultimi decenni, segnata dall'aggressività della mosca dell'olivo che ha messo in ginocchio molte realtà produttive, l'associazione Olio Coroncina conferma il suo successo: la produzione 2025 del suo prezioso extravergine, il Coroncinus, è salva e di qualità eccellente.
L’Associazione, che riunisce undici produttori appassionati e profondamente legati al territorio, ha come missione la tutela e la valorizzazione della varietà autoctona Coroncina, un'oliva rara e di straordinaria qualità, coltivata nei cinque Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Di fronte alle difficoltà climatiche e parassitarie, che hanno drasticamente ridotto le rese anche nelle Marche, il gruppo non si è arreso. Grazie a un modello basato su condivisione e competenza, i produttori sono riusciti a portare a termine una produzione limitata ma di altissimo livello.
Il risultato è attestato dalla scheda di valutazione sensoriale dell’Amap regionale, che parla chiaro: un olio dal «Fruttato medio, di tipo erbaceo, sentore prevalente di carciofo, con leggera mandorla. Note di amaro di media intensità, piccante medio-leggero, colore verde con riflessi gialli e fluidità media».
Il presidente dell'associazione, Livio Giovenali, esprime grande soddisfazione: «Per poter essere classificato come olio extravergine – spiega – sia i parametri organolettici che quelli chimici devono rispondere a determinate caratteristiche. E così è stato: il nostro olio ha dato un risultato eccellente. Nonostante le difficoltà, abbiamo ottenuto un ottimo prodotto».
Il segreto risiede nel metodo comunitario: «Siamo undici produttori su cinque Comuni – aggiunge Giovenali –: raccogliamo insieme quando lo consiglia l’agronomo. E le olive vengono molite tutte insieme». Grande attenzione è dedicata allo stoccaggio: l’olio viene filtrato, sigillato in recipienti e conservato in una stanza climatizzata, prima di essere analizzato e imbottigliato.
L'unico impatto della stagione negativa è sui numeri: se lo scorso anno le bottiglie prodotte erano state 1.600, quest’anno sono scese a sole 250 unità. Nonostante la riduzione quantitativa, l'impegno e la cura del lavoro hanno permesso di salvare un prodotto che è la punta di diamante e il simbolo della qualità e delle tradizioni dei Cinque Comuni.
LAPEDONA - Intervento d’emergenza dei Vigili del Fuoco di Fermo nella serata di giovedì, intorno alle 20:45, a Lapedona, lungo la Strada Provinciale 255, a seguito di un incidente stradale che ha coinvolto un'autovettura.
Per cause ancora in fase di accertamento, il conducente dell’auto, un giovane, ha perso il controllo del mezzo, uscendo di strada e terminando la sua corsa in un fosso, a una distanza di circa tre metri dal piano stradale.
La squadra dei Vigili del Fuoco di Fermo si è prontamente attivata, affrontando il difficile recupero del conducente. L’infortunato è stato stabilizzato direttamente sul posto su una barella e, successivamente, riportato sulla sede stradale tramite tecniche di recupero specialistiche.
Una volta raggiunto il livello della strada, il ferito è stato immediatamente affidato alle cure del personale sanitario del 118, che lo ha preso in carico per il trasporto in ospedale. Le condizioni del ferito non desterebbero particolari preoccupazioni.
Prosegue con un'esplosione di talento il "sogno americano" di Riccardo Marzetti, l'atleta diciannovenne tesserato con la Cestistica Montecosaro. Dopo due brillanti stagioni in High School in Minnesota e il diploma, il giovane cestista ha fatto il suo approdo nel difficile mondo del College, unendosi al Fort Hays Tech in Kansas.
L'inizio del cammino al college era stato in salita, con un impiego limitato nelle prime quattro partite. Tuttavia, l'impegno costante e la tenacia dimostrata in allenamento hanno ripagato mercoledì 19 novembre. Alla prima vera opportunità concessagli dal coach, Marzetti ha letteralmente dominato la partita di Conference contro il temibile Pratt Community College.
La sua è stata una prestazione semplicemente strabiliante e, a tratti, irreale: il diciannovenne ha sfoderato percentuali al tiro clamorose, raggiungendo il 100% dal campo, frutto di un incredibile 7/7 nel tiro da tre punti e 4/4 da due. Con un bottino finale di 32 punti (completato da 3/6 ai liberi), Marzetti è stato l'assoluto protagonista della vittoria in trasferta del Fort Hays Tech, espugnando il campo insidiosissimo del Pratt.
Il campionato universitario JNCAA è notoriamente impegnativo, non solo per il livello tecnico, ma anche per le lunghe trasferte che vedono le squadre spostarsi tra Stati lontani dal Kansas, come Colorado, Nebraska, Texas, Missouri e Iowa.
Nonostante l'oceano di distanza e gli impegni sportivi oltreoceano, il cuore di Riccardo resta legato all'Italia: l'atleta seguirà sicuramente con grande affetto le sorti della sua Cestistica Montecosaro, attualmente imbattuta e al primo posto in classifica nel campionato regionale di Divisione 2. Un doppio trionfo che lega Marche e Kansas nel segno del basket.
Il Comune di Civitanova Marche lancia un importante avviso ai suoi cittadini riguardo a recenti segnalazioni di telefonate ingannevoli. Malintenzionati si stanno spacciando per dipendenti comunali per tentare di estorcere denaro, creando un clima di urgenza e adducendo le motivazioni più disparate.
Le richieste fraudolente possono riguardare la restituzione di contributi precedentemente ricevuti, l’assegnazione di fondi pubblici, o la necessità di concludere urgentemente pratiche amministrative. L'obiettivo è sempre lo stesso: ottenere bonifici, ricariche o trasferimenti di denaro.
Si ribadisce con la massima chiarezza: "Nessun dipendente comunale è autorizzato a richiedere somme di denaro o dati sensibili per via telefonica".
Tutte le comunicazioni relative a richieste di pagamento o pratiche ufficiali da parte del Comune di Civitanova Marche avvengono esclusivamente per iscritto tramite canali verificabili, ovvero mediante sistema postale o messo notificatore, oppure tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) o email inviate esclusivamente dagli indirizzi istituzionali presenti sul sito ufficiale del Comune.
Per proteggersi da questi tentativi di frode, il Comune invita la cittadinanza a seguire alcune essenziali regole di sicurezza. In primo luogo, non fidarsi mai della fretta: i truffatori creano pressione per spingere la vittima ad agire senza riflettere. È fondamentale verificare sempre l'identità di chi chiama: si deve chiudere immediatamente la telefonata sospetta e ricontattare tu stesso l'ente o la persona utilizzando esclusivamente il numero di telefono ufficiale del Comune o dell'ufficio di riferimento. Infine, la regola d'oro è non fornire mai dati sensibili: Pin, password, codici Otp o coordinate bancarie non devono essere comunicati al telefono sotto nessun pretesto.
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia ha annunciato un importante rinforzo per il reparto arretrato in vista della stagione sportiva 2025-2026. La società biancorossa ha infatti comunicato l'acquisizione delle prestazioni sportive del difensore Diego Orlietti.
Classe 2002, Orlietti è considerato un elemento di grande prospettiva, ma che vanta già un curriculum di tutto rispetto nonostante la giovane età. Il suo percorso formativo lo ha visto protagonista con la maglia del Bologna, dove ha collezionato diverse presenze nel competitivo Campionato Nazionale Under 17.
Dopo l'esperienza bolognese, il difensore si è messo alla prova in diverse piazze marchigiane: ha vestito le maglie di club blasonati come la Vigor Senigallia, la Sangiustese, la Jesina e il Montefano. Nella prima parte della stagione in corso, Orlietti aveva militato, per la seconda volta in carriera, tra le fila dei Leoncelli.
La dirigenza dell'Aurora Treia ha espresso grande soddisfazione per l'innesto di un giocatore affidabile e promettente. Tutta la società ha dato un caloroso benvenuto a Diego Orlietti, augurando al difensore una collaborazione duratura e ricca di successi.
Una donna di 67 anni è stata investita da un'auto, nel tardo pomeriggio di oggi, nel centro di San Severino Marche. L'episodio si è verificato intorno alle ore 17:30 in piazzale del Commercio.
Secondo le prime ricostruzioni, ancora in fase di accertamento, la donna sarebbe stata investita da una vettura, nei pressi del nosocomio cittadino.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi sanitari. La 67enne, pur essendo sempre rimasta cosciente, è stata prontamente stabilizzata sul luogo dell'incidente e successivamente trasportata in ambulanza presso l'ospedale Setempedano per ricevere le cure necessarie. Le sue condizioni non sembrano destare preoccupazione.
Le forze dell'ordine sono intervenute per effettuare i rilievi di rito e per ricostruire l'esatta dinamica dell'investimento e accertare eventuali responsabilità.
Un incidente stradale si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi, lungo la Strada Provinciale 78 in località Passo Ripe, nel territorio comunale di Ripe San Ginesio. Lo scontro, che ha coinvolto due vetture, è avvenuto intorno alle ore 18:30.
La dinamica esatta dell'impatto è ancora in fase di accertamento da parte delle forze dell'ordine intervenute sul posto.
Sul luogo dell'incidente sono subito giunti i sanitari del 118 e le squadre dei Vigili del Fuoco. I conducenti dei mezzi, un uomo e una donna, non hanno riportato gravi ferite e sono stati assistiti e curati direttamente sul posto dal personale medico, senza necessità di trasporto in ospedale.
Le forze dell'ordine hanno avviato i rilievi per stabilire con precisione le cause di quanto accaduto.
Il Comune di Tolentino, in collaborazione con associazioni locali e istituti scolastici, ha presentato il programma di eventi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Gli appuntamenti, promossi dall’Amministrazione con il sindaco Mauro Sclavi e l’assessore Benedetta Lancioni, mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della nonviolenza e del rispetto reciproco
Il ciclo di eventi prende il via sabato 22 novembre, alle ore 21.15, presso il Circolo Cittadino (Palazzo Sangallo), con la presentazione del libro “Donne dell’altro mondo” di Antonella Barina. L'autrice, nota per le sue rubriche sull'universo della solidarietà, racconterà le vicende emblematiche di nove pioniere impegnate in sfide impossibili, dall'Ebola in Liberia alla lotta contro il caporalato in Calabria.
L'evento, organizzato da Auser Il Girasole, vedrà la partecipazione, oltre all’autrice, di Isa Vitaliani De Bellis (presidente Auser), Luca Romagnoli (giornalista) e rappresentanti nazionali e regionali Auser. La serata sarà arricchita da intermezzi musicali a cura dell’Istituto Musicale N. Vaccaj.
Il cuore della ricorrenza sarà martedì 25 novembre con il corteo “Mai più”, promosso dagli studenti degli Istituti Superiori “Filelfo” e “Frau”, con il patrocinio del Comune.
Il raduno è previsto alle ore 8.30 nel cortile dell'Oratorio Bosco. Alle 9.30, un unico grido e mille voci partiranno da piazza Don Bosco attraversando le vie principali della città. Il corteo farà una tappa significativa davanti alla panchina rossa di Viale Benadduci, dove gli studenti ricorderanno con letture e performance il femminicidio di Gentiana. La manifestazione si concluderà in piazza della Libertà alle 12.30 con ulteriori esibizioni musicali e coreografiche, dopo aver esposto i lavori studenteschi nelle vetrine dei commercianti aderenti. L'obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sui temi della parità di genere e del rispetto reciproco.
Il programma si conclude venerdì 29 novembre al Teatro Vaccaj, alle ore 21.15, con lo spettacolo “Ferocia. Fateci smettere questo spettacolo” di Betta Cianchini, con la regia di Gabriela Eleonori. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Lo spettacolo, parte del progetto "Storie di donne" contro la mattanza quotidiana, porta in scena tre monologhi che intrecciano le vicende di una giovane donna innamorata, una professionista altoborghese e una madre, tutte vittime di violenza domestica. L'autrice sottolinea che le storie sono reali e che spesso, anche quando si denuncia, "qualcosa si inceppa, non va avanti". Con le attrici Genny Ceresani, Barbara Salcocci e Francesca Zenobi, la pièce mira a rafforzare l'impegno e la partecipazione attiva di uomini e donne nella lotta al femminicidio, richiamando anche la recente tragedia che ha colpito la comunità tolentinate.
Via libera alla fase operativa per il recupero del complesso cimiteriale di Bolognola (Mc). L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha infatti approvato il progetto esecutivo dei lavori di riparazione del danno e miglioramento sismico, autorizzando e concedendo al Comune un contributo di 678.550 euro, finanziato nell’ambito dell’ordinanza commissariale 137 del 2023.
«L’edilizia cimiteriale è parte integrante del nostro piano di recupero del cratere sismico così duramente colpito dal terremoto, dai centri più grandi fino ai comuni più piccoli dell’Appennino, dove ogni comunità ha diritto di riappropriarsi dei propri spazi sociali e religiosi – ricorda il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Tutto ciò si rende possibile grazie al lavoro congiunto tra Comuni, Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli, che ringrazio per la solerzia e l’impegno costante».
Dice la sindaca di Bolognola Cristina Gentili: «Ringrazio il Commissario alla Ricostruzione, sen. Guido Castelli, e l’USR per l’impegno costante e la professionalità con cui stanno accompagnando il percorso di ricostruzione del nostro territorio. Il loro lavoro dimostra quanto sia complessa la gestione di interventi così delicati e strutturati. È bene ricordare che molte volte si tende a incolpare i nostri uffici tecnici comunali di ogni ritardo, mentre le difficoltà reali sono spesso legate a procedure, vincoli e passaggi amministrativi che vanno ben oltre le competenze dei singoli enti».
L’intervento riguarda la parte storica del cimitero, circa 560 metri quadrati, situata nel capoluogo. La struttura, a forma di “U”, comprende tre cappelline e due blocchi di loculi, oltre all’ingresso monumentale con pilastri e cuspidi. Le indagini hanno evidenziato criticità nelle murature e nelle coperture, aggravate dal sisma del 2016/2017. Il progetto prevede il rifacimento delle coperture delle cappelline con strutture lignee ancorate a nuovi cordoli in cemento armato, il consolidamento dei cantonali con barre in basalto, il restauro del timpano e il rinforzo delle murature con reti in fibra di basalto. Saranno riparate le lesioni con iniezioni di calce idraulica, rifatti gli intonaci e riposizionati i fregi originali. Per i blocchi loculi è prevista la posa di guaina impermeabile e, dove necessario, l’applicazione di sistemi Frp in fibra di carbonio. Gli interventi includono anche la sostituzione di scossaline e gronde, la sistemazione dei percorsi pedonali, dell’area verde e dell’impianto di illuminazione.
Ha riscosso notevole successo la prima edizione del Master Unicam in “Biomeccanica Clinica e dello Sport”, che si è conclusa nei giorni scorsi con la cerimonia di consegna dei Diplomi alla presenza del rettore professor Graziano Leoni, del direttore della Scuola del Farmaco e dei Prodotti della Salute professsor Gianni Sagratini e del direttore del Master professor Seyed Khosrow Tayebati.
Tra i docenti del corso erano presenti esperti di biomeccanica nazionali, come i professori Andrea Biscarini, Sebastiano Nutarelli, Mosè Mondonico, Luca Russo, Matteo Romanazzi e internazionali, tra i quali Paul Worsfold, Paul Comfort e Christopher Bramah.
“Il Master di primo livello in Biomeccanica Clinica e dello Sport, a cui hanno partecipato 25 candidati – ha dichiarato il direttore del master, professor Seyed Khosrow Tayebati – si prefigge l’ambizioso obiettivo di creare nuove opportunità professionali per un profilo lavorativo ad oggi poco noto in Italia. Il Biomeccanico, infatti, è una figura professionale fondamentale per un efficace intervento in ambito clinico-riabilitativo e atletico-sportivo”.
Il master ha voluto affrontare lo studio, l’analisi e la misurazione del movimento umano in ottica clinico-riabilitativa e atletico-sportiva proponendosi come una specializzazione di alto livello per clinici, fisioterapisti e preparatori atletici.
L’iter formativo, che ha previsto un congruo know-how teorico di alto livello e una voluminosa e qualificata attività pratica, era prevalentemente indirizzato ai laureati in Fisioterapia, Scienze Motorie, Fitness e Prodotti della Salute, ma adatto anche ad altre figure professionali laureate in ambito medico-riabilitativo e sportivo o della salute.
Obiettivo del master è infatti quello dell’alta formazione di professionisti destinati all’attività presso centri clinico-riabilitativi, studi specializzati, laboratori di analisi del movimento umano, nonché agli addetti dotati di specializzazione in biomeccanica del gesto sportivo che possono svolgere la propria professione presso società sportive professionistiche (squadre di calcio, pallacanestro, pallavolo, rugby etc.) o al servizio e di supporto di singoli atleti.
Confindustria Macerata ricerca, per azienda storica operante nel settore alimentare, un/a ADDETTO/A al CENTRO DI ELABORAZIONE DATI (codice annuncio Conf 516). La figura selezionata supporterà le attività informatiche, la gestione dei dati aziendali e il controllo amministrativo-contabile, contribuendo al corretto funzionamento dei processi interni.
Mansioni e responsabilità: supporto nella raccolta, inserimento ed elaborazione dei dati provenienti dai reparti produttivi e amministrativi; supporto al monitoraggio dei flussi informatici legati alla tracciabilità della filiera produttiva; supporto alla gestione delle anagrafiche articoli, clienti, fornitori e listini; supporto alle attività amministrativo-contabili come la registrazione di fatture attive e passive, le chiusure periodiche e l’archiviazione documentale.
Requisiti richiesti: diploma di amministrazione, finanza e marketing – sistemi informativi aziendali (o titolo equivalente); buona familiarità con strumenti informatici e gestionali; capacità di analisi, buone doti organizzative e attitudine al lavoro in team; preferibile esperienza, anche breve, in ruoli affini (CED, ufficio IT o amministrazione). Sede di lavoro: Provincia di Macerata
Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
Il presente annuncio è rivolto a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.