"Un anno e mezzo per tornare al punto di partenza". È quanto sostengono i consiglieri di minoranza Stefano Battaglioni, Cristina Tartabini e Andrea Merli in merito alla vicenda delle Terme di Sarnano. "La procedura di composizione negoziata della crisi, oggi votata dall’Amministrazione Fantegrossi con revoca del concordato preventivo e con l’obiettivo della privatizzazione della struttura, era stata proposta già nell’estate del 2024 dal consigliere Battaglioni, all’epoca delegato alle società partecipate, quando Fratelli d'Italia era ancora organica alla maggioranza", si legge in una nota stampa.
Secondo i tre consiglieri di opposizione, “con tutto il prezioso tempo che si è colpevolmente perso, dopo avere spaccato la maggioranza ed imbarcato sul carrozzone il capogruppo di minoranza Piergentili Giacomino e l'ondivago Pd, per lo più in stato confusionale tra voti con la maggioranza, voti contro (pochi) e presenze per garantire il numero legale salvo astensioni dalla votazione come Ponzio Pilato, il sindaco Fantegrossi vorrebbe far passare il suo dietrofront - imposto magari da dritte di consulenti finalmente del mestiere ma soprattutto dal ricorso al TAR contro quella delibera di ammissione al concordato promossa dai consiglieri di FdI Tartabini e Battaglioni, oltreché dal consigliere Merli, unico e vero rappresentante dell'opposizione - addirittura come una sua conquista, come un'illuminazione improvvisa, quando invece si tratta solo di un doversi rimangiare la parola obtorto collo".
I consiglieri proseguono evidenziando come "la revoca di quella delibera illegittima è stata sollecitata e auspicata proprio dal Tar, che ha rinviato appositamente la decisione sul ricorso al fine di consentire al Comune il ritiro della delibera sul concordato".
I tre consiglieri di minoranza sottolineano inoltre che "non scherziamo: se tale delibera fosse stata corretta, quale giudice o tribunale ne avrebbe auspicato la revoca?" e ricordano che, già al consiglio comunale del 20 agosto 2025 e durante le assemblee dei soci di STM Srl, "sia il sindaco che il suo nuovo alleato e capogruppo di minoranza Piergentili hanno più volte affermato che l'unica strada tutelante per la società e per il Comune era la procedura di concordato preventivo".
I consiglieri contestano anche le dichiarazioni del sindaco sui motivi del cambio di rotta: "E' risibile che invece ora lo stesso sindaco, in alcuni recenti articoli di stampa, al fine di mascherare il proprio dietrofront sul concordato sostenga che l'attuale valutazione di convenienza della procedura di composizione negoziata sia frutto di un'attività di ricognizione e analisi della situazione economico-finanziaria della società da parte del nuovo amministratore unico e del nuovo revisore dei conti, dalla quale sarebbe emersa la possibilità di intraprendere un tale percorso. Quali sarebbero le novità economico-finanziarie?".
Secondo la minoranza, "il concordato preventivo è l'anticamera del fallimento, forse c'è stato un periodo in cui questo era il vero obiettivo del sindaco, dell'amministrazione comunale e del capogruppo di minoranza Piergentili; le lotte sostenute a gran voce da FdI in consiglio comunale, in assemblea dei soci delle Terme e da ultimo anche in sede giudiziaria, hanno drizzato le orecchie alla cittadinanza e non solo, creato dubbi e più di qualche malcontento, reso di difficile gestione un'operazione che sarebbe dovuta passare sottovoce e alla cheticella: il fallimento della Sarnano Terzo Millennio Srl e la vendita all'asta della struttura termale con tutti i suoi beni, con qualche avvoltoio pronto a fare festa sul cadavere delle Terme".
Dopo il successo della “data zero” dello scorso anno, MagnaForte è pronta a ripresentarsi in versione invernale, indossando ancora una volta il cappello da Babbo Natale e trasformando Borgo Santa Maria in un piccolo villaggio natalizio dedicato ai sapori del territorio. L’appuntamento è per domenica 7 dicembre, dalle 11 fino a sera, con una giornata pensata per cittadini e visitatori che vorranno immergersi in un’atmosfera festosa e autentica.
Sulla scia delle quattro edizioni estive e della prima edizione natalizia, la manifestazione torna con il suo format collaudato: protagonisti assoluti saranno i produttori locali, che daranno vita a un percorso gastronomico a Km zero. Negli anni, la forza di questa squadra – composta anche da realtà spesso concorrenti tra loro – ha permesso di trasformare MagnaForte in un vero e proprio brand identitario di Belforte del Chienti, capace di mantenere vive l’attenzione e la curiosità del pubblico.
Il cuore dell’evento sarà ancora una volta il talento di chi ogni giorno lavora la terra e i suoi frutti. I produttori locali diventeranno infatti cuochi per un giorno, preparando piatti della tradizione invernale con le proprie specialità. Dalle 11 in poi si potranno gustare i manicaretti firmati da Gelateria Bar Luciano, I Fratelli di Campagna, Agriturismo Le Sodere, Pastificio Maniinpasta, Azienda Vinicola Rocchi, Azienda Agricola Taverna del Forte e Caseificio Di Pietrantonio.
In menu: polenta con salsiccia, pasta reale in brodo, hamburger di agnello, rotolo di potello, pomodori arrosto, torrone artigianale e molte altre ricette tipiche, accompagnate da cocktail delle feste, spritz natalizio alla Vernaccia e bevande calde.
Borgo Santa Maria si trasformerà in un villaggio natalizio grazie alle decorazioni curate dai bambini delle scuole di Belforte del Chienti e dal centro anziani, che realizzeranno anche piccoli lavori artigianali da esporre al mercatino. L’Azienda Agricola Francesco Moroni allestirà un angolo selfie e una casa di Babbo Natale dove i più piccoli potranno incontrare Santa Claus e lasciare la loro letterina dei desideri.
Non mancheranno le bancarelle per i primi acquisti di Natale e gli stand dei negozi locali e delle attività gestite da belfortesi che hanno scelto di unirsi alla promozione del territorio. A rafforzare la squadra arriveranno anche le Pro Loco di Caldarola, Cessapalombo e Serrapetrona, impegnate a mostrare ai visitatori la loro vocazione artigianale e turistica.
Il programma della giornata sarà arricchito da giochi gonfiabili, truccabimbi, clown, dagli Zampognari di Montefeltro e dalla musica del duo Seldom Two, che proporrà brani della tradizione classica, popolare e modern pop. Sarà presente anche la pesca di beneficenza dell’Anffas dei Sibillini.
«Mettere in moto una macchina organizzativa come quella di MagnaForte anche d’inverno è un grande impegno – spiega la presidente della Pro Loco, Sara Francesconi – ma insieme all’amministrazione comunale e ai produttori siamo consapevoli del valore che rappresenta per il paese e per tutto il territorio. Tenere accesi i riflettori sulle eccellenze locali, culturali ed enogastronomiche, è uno dei compiti della nostra associazione, e questo evento è ormai una vetrina che ci rappresenta tutti. Siamo convinti che l’edizione invernale abbia una magia tutta sua e sia un modo speciale per iniziare insieme il periodo delle feste».
L’ottava giornata del campionato di Serie A2 sorride alla Banca Macerata Fisiomed che, dopo una maratona di due ore e 16’, ha la meglio della Emma Villas Codyeco Lupi Siena. Buona prova dei ragazzi di coach Giannini che si dimostrano squadra e resilienti nelle difficoltà. Sono diverse le note liete della serata, la prima è il punteggio (3-2: 28-26, 19-25, 25-22, 22-25, 15-13), le altre - in ordine sparso - l’ennesimo show di Karyagin, il ritorno in campo di Novello e la duecentesima presenza in biancorosso del libero Gabbanelli. Dieci punti in classifica per i biancorossi che salgono in nona posizione, superando la Romeo Sorrento.
LA PARTITA - La Banca Macerata Fisiomed scende in campo con Pedron in regia opposto a Garello, la premiata ditta Zhelev-Karyagin in posto 4, Ambrose e il ristabilito Fall al centro, Gabbanelli e Dolcini in seconda linea.
La Emma Villas Codyeco Lupi Siena prova il blitz al Banca Macerata Forum con Hoff opposto a Nelli, Randazzo e Benavidez sono gli schiacciatori, Ceban-Compagnoni al centro, Piccinelli libero.
PRIMO SET - I maceratesi partono bene e si portano subito sul +4 spinti da ottime difese capitalizzate da Zhelev, Karyagin e Garello (9-5). I toscani reagiscono e prima si riavvicinano (11-10) per poi passare a condurre spinte dal solito Nelli (14-15). Sorpassi e controsorpassi per un punto a punto che ai venti vede avanti Siena (19-20).
Garello pesca l’ace, ma a Karyagin viene fischiato un fallo d’invasione (22-23). Il set si decide in maniera rocambolesca in favore di Macerata: il check pesca un fallo a rete ospite che manda tutti ai vantaggi (24-24), poi ravvisa il servizio in campo di Ambrose (28-26).
SECONDO SET - Al ritorno sul taraflex i toscani giocano meglio, aggiustano il muro e prendono meglio la mira: subito Benavidez in contrattacco piazza il +3 (4-7). Garello viene stoppato da un monster block, mentre Ambrose non trova il campo dal centro (6-11). Compagnoni allunga ancora (9-15), ma Macerata trova una reazione e grazie a Garello ed Ambrose (a muro) trova il -2 (16-18). Il turno in servizio di Nelli però scava un solco decisivo (17-23): l’ace di Randazzo fissa l’1-1 (19-25). Nota a margine: il ritorno in campo di bomber Novello sul 17-20.
TERZO SET - Nel terzo parziale, Siena torna a sbagliare troppo, e Zhelev, dal servizio, fissa il 6-1. Siena reagisce, difende meglio e con il muro di Ceban arriva -2 (10-8), ma Zhelev in contrattacco e un errore di Matteini ristabiliscono la distanza (15-10). Il muro bianconero continua a fare male (20-18), ma un errore di Benavidez e un’invasione fischiata agli ospiti riporta Macerata a distanza di sicurezza (22-18). Fall mette giù il 25-22, per il 2-1 Macerata e un punto conquistato.
QUARTO SET - La Emma Villas ripete l’inizio di secondo set, con Nelli che risolve uno scambio combattuto per il 4-7 ospite. Ceban alza il muro (6-10): Karyagin ha la palla del -1 ma non trova il campo (8-11), mancato poi anche da Zhelev (11-16). Macerata non molla tenuta in piedi da Pedron a muro e Karyagin (15-18). Il turno al servizio di Novello produce il -1 (20-21), ma non basta: Nelli manda la sfida al tie-break (22-25).
QUINTO SET - Siena molto fallosa in avvio (5-0): i toscani provano a riavvicinarsi, ma Karyagin manda al cambio campo Macerata avanti (8-5). Zhelev attacca out subito dopo, ma Siena perde un successivo scambio sanguinoso (13-11), che si rivela decisivo: a chiudere dal centro ci pensa capitan Fall (15-13).
Il tabellino
BANCA MACERATA FISIOMED – EMMA VILLAS CODYECO LUPI SIENA 3-2 (28-26, 19-25, 25-22, 22-25, 15-13)
Macerata: Novello 4, Pedron 3, Garello 10, Fall 5, Diaferia, Ambrose 7, Zhelev 12, Karyagin 32, Talevi, Becchio, Gabbanelli (L1), Dolcini (L2). NE: Pesciaioli. All: Giannini, Ass: Leoni.
Siena: Rocca, Hoff 2, Matteini 6, Bragatto, Bini, Nelli 20, Compagnoni 9, Randazzo 14, Ceban 10, Benavidez 16, Piccinelli (L1). NE: Mastrangelo, Maletaj (L2). All: Petrella, Ass: Morando
Durata set: 33’, 29’, 26’, 28’, 20’ per due ore e 16 minuti.
Note: Battute punto Siena 2 con 23 errori, Macerata 4 con 20 errori. Muri punto Siena 13, Macerata 7, Attacco punto Siena 55%, Macerata 46%, Ricezione positiva Siena 58% (23% perfetta), Macerata 50% (17% perfetta).
Photo credits: Mauro Pianesi
Prosegue sulle montagne russe il torneo dei vicecampioni d’Italia. Dopo la vittoria convincente in casa con Cuneo, la Cucine Lube Civitanova inciampa ancora in trasferta, questa volta all’OpiquadArena nel 9° turno di Regular Season cedendo 3-1 nell’infrasettimanale (25-23, 25-21, 21-25, 25-14) contro i padroni di casa della Vero Volley Monza. Uno stop delicato perché complica il cammino dei marchigiani anche per il piazzamento in Del Monte® Coppa Italia a due turni dal giro di boa. Oltretutto a tre giorni dalla trasferta in Emilia per il 10° turno di SuperLega che vedrà Balaso e compagni in campo alle 18 sul campo del PalaPanini contro la Valsa Group Modena di Alberto Giuliani.
In campo la solita Lube da trasferta, che vuole spaccare il mondo, ma non riesce a conciliare la rabbia agonistica con la precisione dei tocchi. Spesso e volentieri a tenere a galla la squadra ci pensa il top scorer Nikolov (26 punti con 5 ace e 3 muri). Loeppky chiude a 10. Medei pesca dalla panchina più volte e ottiene una reazione con Orduna che ridà slancio, ma il clima teso in campo e la lucidità dei locali, autori di 8 ace e 13 muri, impediscono ai biancorossi di girare la partita. La Vero Volley sembra una squadra da piani alti per la continuità del gioco, con l’MVP Scanferla onnipresente e Zimmermann abile nell’innescare il fronte offensivo. Quattro gli atleti in doppia cifra, Rohrs è il best scorer tra i suoi con 17 sigilli (6 muri).
Lube in campo con Boninfante al palleggio, gli schiacciatori Loeppky, Nikolov e Bottolo ad attaccare, Gargiulo e Tenorio al centro, Balaso libero. Padroni di casa schierati con Zimmermann in cabina di regia e Padar bocca da fuoco, Rohrs e Atanasov di banda, Beretta e Mosca al centro, Scanferla libero.
In apertura un minuto di silenzio per ricordare il leggendario tennista Nicola Pietrangeli, che si è spento in settimana.
I padroni di casa partono meglio (8-6), poi Civitanova mette il naso avanti in tre mosse (8-9). Si procede punto a punto tra sorpassi e contro sorpassi (12-10). Il muro di Beretta e l’ace di Padar firmano il primo vero strappo (16-12). La Lube prova a reagire con il servizio e il dinamismo di Boninfante, ma anche con l’astuzia di Nikolov (19-17). Il pari arriva con due ace del bulgaro (20-20) che supera Andrea Zorzi al nono posto dei migliori realizzatori in maglia Lube. Reazione Vero Volley con due perle di Rohrs (22-20).
La tenacia cuciniera dopo l’ingresso di Duflos-Rossi porta il rivale tedesco a un errore pesante (23-23), ma il team brianzolo si riscatta chiudendo al fotofinish con Atanasov (25-23). I 9 punti di Nikolov saltano all’occhio, ma i lombardi sono mediamente più precisi dei marchigiani in attacco e per lunghi tratti sono solidi in ricezione.
Nel secondo set Rohrs e compagni azzeccano la partenza ideale (7-3). Medei sguinzaglia Poriya per Loeppky. Le squadre difendono tutti i palloni, ma l’allungo è di Monza (9-4). Orduna entra al posto di Boninfante. I vicecampioni d’Italia reagiscono e si rifanno sotto sulla giocata di Bottolo (9-7), ma lo show personale di Padar raddoppia il vantaggio (12-8). I padroni di casa spingono (15-10), ma la Lube non demorde e si riavvicina con il colpo del neoentrato D’heer e l’ace di Nikolov (15-12). Sul 17-14 Larizza entra per Beretta tra gli uomini di Eccheli, ma i cucinieri concedono meno (19-17) e sui due errori monzesi il parziale è riaperto (21-21). I biancorossi sprecano il pallone del sorpasso e non trovano più punti, ma solo le mani del muro brianzolo (25-21). Nikolov a parte, l’attacco Lube non incide e la fase di muro soffre, mentre i 5 block del team di casa (3 di Rohrs su 7 punti) e i 6 sigilli di Padar sono decisivi.
Nel terzo set 6+1 Lube rivoluzionata con Orduna, D’heer, Duflos-Rossi e si rivede Loeppky dall’inizio. La reazione cuciniera è rabbiosa, con Nikolov che sale in cattedra al servizio e in attacco (4-10). Monza cerca di reagire con Marttila in campo per Rohrs e su un contrattacco di Atanasov si riporta sulla scia (11-12). Si procede a strappi con Civitanova che trova tre punti pesanti (13-17). Su punto monzese (14-17) Medei invoca con insistenza i quattro tocchi e incassa un cartellino rosso che costa un altro punto (15-17). Civitanova cerca di restare lucida (18-20), ma un servizio out e l’ace di Beretta si tramutano nel 20-20. Loeppky firma un break a muro (20-22). Proprio la rinascita biancorossa nei block è alla base della svolta con la gara riaperta da due muri finali (21-25).
Clima incandescente sotto rete con un rosso rivolto a Nikolov e un giallo a Mosca dopo un alterco in apertura di quarto set. Medei si gioca la carta Podrascanin, ma sul muro di Atanasov Monza comanda 10-6. La Lube perde lucidità e anche Nikolov diminuisce l’efficienza (14-7). Medei chiama anche Kukartsev dalla panchina. Il muro di Monza gioca sul velluto (18-11). Sul 22-11 rientra Bottolo. Sul punto del 23-13 Scanferla si fa male alla caviglia e viene sostituito da Pisoni. La Lube ci prova, ma Monza chiude i giochi 25-14 con Rohrs.
Vero Volley Monza – Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-23, 25-21, 21-25, 25-14)
MONZA: Zimmermann 1, Atanasov 15, Mosca 8, Padar 14, Rohrs 17, Beretta 10, Velichkov 1, Frascio 0, Marttila 4, Scanferla (L), Larizza 0, Pisoni (L). N.E. Ciampi, Knipe. All. Eccheli.
CIVITANOVA: Boninfante 2, Bottolo 5, Gargiulo 5, Loeppky 10, Nikolov 26, Tenorio 2, Bisotto (L), D'Heer 0, Orduna 1, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 3, Kukartsev 1, Podrascanin 2, Duflos-Rossi 3. N.E. All. Medei.
Arbitri: Puecher e Armandola.
Note: durata set 32’, 30’, 28’, 25’. Totale: 1h 55’. Monza: errori al servizio 14, ace 8, muri 13, attacco 45%, ricezione 51% (25%). Civitanova: errori al servizio 17, ace 6, muri 7, attacco 41%, ricezione 39% (14%). Spettatori: 1.822. MVP: Scanferla
(Credit foto: Lippera)
Oltre alla beffa, anche il danno: il Matelica ne esce malconcio dalla partita contro il K Sport Montecchio Gallo. Il gol subito al 94’, che ha consegnato la vittoria in rimonta agli avversari, non è stato l’unico dispiacere per la squadra biancorossa: arrivano infatti pesanti conseguenze anche sul fronte disciplinare.
Il giudice sportivo ha infatti inibito fino al 17 dicembre mister Ciattaglia “per comportamento non regolamentare” e ha inflitto tre giornate di squalifica al difensore Denny Tempestilli. Il provvedimento nei confronti del giocatore, espulso per somma di ammonizioni, è motivato dal fatto che, alla notifica della sanzione, Tempestilli si sarebbe avvicinato all’arbitro proferendo espressioni irriguardose e avrebbe reiterato atteggiamenti offensivi nei confronti dell’assistente e dei tifosi locali.
Mister Ciattaglia dovrà dunque saltare la sfida interna di domenica contro la Sangisutese e il derby in trasferta col Tolentino, rientrando solamente per l’ultima gara del girone di andata contro l’Urbania. Per Tempestilli, invece, il 2025 si chiude qui: tornerà in campo solo a gennaio, per la prima partita del girone di ritorno contro il Montefano.
Non mancano altre sanzioni nel campionato di Eccellenza: il direttore sportivo del Tolentino, Giorgio Crocetti, è stato squalificato fino al 10 dicembre per proteste, mentre Corrado Rosolani del Montefano dovrà saltare un turno dopo l’espulsione subita contro la Fermana. Stessa sorte, per somma di ammonizioni, per Hernandez del Chiesanuova, Kieling della Fermana, Ercoli dell’Osimana, Marino del Fabriano e Merli del Matelica.
Foto S.S. Matelica Calcio
Si è concluso a Camerino il 14° corso di formazione per vigili del fuoco volontari organizzato dal Comando provinciale di Macerata. Dopo settimane di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e addestramento operativo, tredici nuovi vigili hanno superato con successo l’esame finale e sono pronti a entrare in servizio nel distaccamento volontario di Apiro.
Il percorso formativo, particolarmente intenso, ha permesso ai partecipanti di acquisire competenze tecniche e operative fondamentali per affrontare scenari di emergenza complessi. Il loro ingresso nell’organico rappresenta un significativo potenziamento per il dispositivo di soccorso della provincia di Macerata, chiamato quotidianamente a intervenire in un territorio vasto e articolato.
Il distaccamento di Apiro, grazie anche ai nuovi volontari, continuerà a svolgere un ruolo strategico non solo per l’area di competenza del Comando di Macerata, ma anche come rinforzo operativo per il Comando di Ancona, con cui la collaborazione è frequente.
Il Comandante provinciale, insieme ai Funzionari tecnici e al personale operativo, ha espresso piena soddisfazione per l’esito del corso e ha rivolto un ringraziamento agli istruttori e a tutto il personale coinvolto. «La formazione continua e il contributo della componente volontaria - ha sottolineato - sono elementi essenziali per garantire un servizio di soccorso efficiente e sempre all’altezza delle esigenze delle comunità».
I tredici nuovi Vigili del Fuoco volontari entreranno ora in servizio operativo, pronti a mettere in campo competenze, dedizione e spirito di squadra, valori che da sempre contraddistinguono l’attività del Corpo Nazionale.
Treia ha reso omaggio a una delle personalità più significative della propria storia recente: il Teatro Comunale è stato ufficialmente intitolato a Fabiano Valenti, già sindaco della città, amministratore appassionato e protagonista della vita culturale e associativa del territorio.
Nato a Treia il 14 aprile 1930, Fabiano Valenti ha ricoperto il ruolo di Sindaco dal 1982 al 1995 e quello di assessore comunale per diverse legislature, distinguendosi come un amministratore integerrimo, lungimirante e profondamente legato alla sua comunità. La sua visione ha contribuito in modo decisivo alla crescita urbanistica, economica e culturale della città.
Accanto all’impegno istituzionale, Valenti ha svolto un ruolo centrale nell’associazionismo e nel volontariato: tra i fondatori della Pro Loco di Treia, promotore del rilancio del Gioco del pallone col bracciale e ideatore della Sagra del calcione, ha saputo trasformare iniziative locali in appuntamenti identitari amati da generazioni di treiesi.
Determinante anche il suo contributo alla riscoperta e valorizzazione della figura di Dolores Prato, a cui dedicò passione e studio, fino a creare la rete degli “Amici di Dolores” per celebrare l’eredità culturale della grande scrittrice. Nel 1993, grazie alle sue relazioni personali e alla sensibilità verso le storie dell’emigrazione, fu tra i promotori del Gemellaggio con Monte Buey (Argentina), comunità che conserva profonde radici treiesi e marchigiane e con la quale il legame continua ancora oggi.
Tra i suoi meriti più rilevanti, l’impegno instancabile per il restauro del Teatro Comunale, autentico gioiello del centro storico. Valenti seguì in prima persona le prime fasi del recupero, conducendo un’estenuante ricerca di fondi e raccogliendo materiali, documenti e testimonianze utili alla ricostruzione della storia del teatro e alla tutela del suo valore storico-artistico.
La sua soddisfazione nel luglio 2002, all’inaugurazione del teatro restaurato, fu enorme: un sogno che aveva accompagnato tutto il suo percorso amministrativo. Fabiano Valenti è scomparso a Macerata il 3 gennaio 2007, lasciando un’eredità morale, civile e culturale che continua a vivere nella comunità treiese.
«Intitolare il Teatro Comunale a Fabiano Valenti – ha affermato il sindaco Franco Capponi – significa rendere giustizia a una figura che ha dedicato la sua vita a Treia con passione, serietà e straordinaria discrezione. Valenti non ha mai cercato visibilità: ha sempre preferito fare, costruire, sostenere la crescita della città e delle sue associazioni. Il teatro era il suo sogno, il simbolo della cultura come bene condiviso. Oggi gli restituiamo ciò che lui ha donato alla comunità: amore, impegno e una visione luminosa del futuro di Treia».
Un grande risultato per il Cantiere DanzArte ASD che sabato ha visto le ragazze del corso intermedio di danza contemporanea aggiudicarsi un meritatissimo secondo posto alla finale nazionale del concorso UISP "Città in Danza". Un traguardo che premia non solo il talento e l'impegno delle giovani danzatrici, ma anche un percorso costruito con dedizione, studio e una notevole consapevolezza artistica, frutto di un lavoro che vuole andare "oltre" l'esecuzione di una serie di passi.
La convocazione alla finale era arrivata dopo la selezione a seguito della prima tappa del concorso, ad aprile, al Teatro Vaccaj di Tolentino, dove la scuola aveva presentato tre coreografie, ottenendo fin da subito importanti riconoscimenti: borse di studio, premi e una pioggia di soddisfazioni, fra cui spiccavano i risultati delle ragazze del corso avanzato, che avevano conquistato tutti i premi previsti nella loro categoria.
Successivamente, tutte le coreografie erano state ammesse alla fase finale nazionale, ma per indisponibilità di alcune partecipanti è stato possibile presentare solo un lavoro: "Connessioni", coreografia firmata da Beatrice Castelli.
Sul palco di San Benedetto del Tronto, le danzatrici hanno offerto una performance intensa, attraversata da una presenza scenica matura e da una qualità di movimento capace di emozionare pubblico e insegnanti. Una danza lontana da elementi esclusivamente performativi, spesso decisivi all'interno di uno spazio competitivo che solitamente predilige il virtuosismo alla profondità del gesto più semplice.
Cantiere DanzArte ASD rivendica invece una visione più essenziale e autentica della danza contemporanea: un mezzo di consapevolezza, un linguaggio del corpo che nasce dalla qualità del movimento prima ancora che dalla complessità tecnica. Un approccio in cui anche una semplice camminata può diventare danza, se eseguita con intenzione, ascolto e presenza.
Il secondo posto conquistato sabato rappresenta quindi molto più di un premio: è la conferma di una scelta artistica chiara, coerente e coraggiosa.
"Orgogliose di voi, ragazze, della vostra danza" è il messaggio con cui l’insegnante Beatrice Castelli, alla quale si unisce il resto dello staff, vuole celebrare questo risultato, che impreziosisce ulteriormente il percorso del Cantiere DanzArte ASD.
Si è concluso l’intervento di ripristino e rifacimento del manto stradale sul viale di accesso principale all’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche. L’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata ha coordinato e finanziato le opere che hanno interessato il viale alberato d'ingresso della struttura.
La viabilità all’interno delle pertinenze ospedaliere torna alla normalità. L'intervento aveva reso necessaria la chiusura temporanea del tratto di via del Glorioso, all’altezza del civico 8, con l'attivazione di un'ordinanza del Comune che aveva previsto modifiche alla circolazione.
Durante il periodo dei lavori, la viabilità in ingresso e in uscita era stata deviata sul viale posteriore, solitamente riservato ai mezzi di soccorso, dove era stato istituito un doppio senso di marcia per consentire l'accesso regolare all'ospedale.
L'intervento, concluso nei tempi previsti, garantisce ora una maggiore sicurezza e un miglior decoro del viale di accesso. La tempestività con cui l'Ast di Macerata ha gestito l’esecuzione dei lavori, coordinati dall'Area Tecnica, ha permesso di minimizzare i disagi per l'utenza e il personale sanitario.
È stato presentato oggi l’European Twinning Project (ETP), la prima iniziativa europea che introduce un modello strutturato di gemellaggio ambientale tra comuni di diversi Paesi, con l’obiettivo di promuovere cooperazione, sostenibilità, economia circolare e educazione ambientale.
A assumere il ruolo di capofila europea del progetto è la città di Tolentino, da anni impegnata in politiche ambientali e progetti di economia circolare.
Il progetto, coordinato da Nicolas Meletiou, Managing Director di ESO RECYCLING, vede come primi comuni aderenti Tolentino (Italia), Alstahaug (Norvegia), Herning (Danimarca) e Vefsn (Norvegia).
All’evento ufficiale di presentazione hanno partecipato, in presenza e da remoto: Olav Fjellså, Helgeland Region, in rappresentanza del comune di Alstahaug; Rune Krutå, Sindaco del comune di Vefsn; Stefania Rossini, Ambasciatrice d’Italia in Danimarca; Mauro Sclavi, Sindaco del comune di Tolentino; Anne Kristin Solheim, CEO Helgeland Industrier As; Dorte West, Sindaca del comune di Herning.
Un nuovo modello europeo di cooperazione ambientale. Durante la presentazione, sono stati illustrati gli obiettivi e le prime linee di azione dell’ETP, che definisce una cornice di cooperazione volontaria, collaborativa e aperta all’ingresso di nuovi comuni europei, pensata per favorire lo scambio di esperienze, lo sviluppo di progetti congiunti e la partecipazione coordinata a programmi europei.
Durante l’evento sono intervenuti i rappresentanti istituzionali dei Paesi coinvolti, evidenziando l’importanza di un dialogo europeo concreto e orientato alla realizzazione di iniziative ambientali condivise.
Ha aperto la sessione, in collegamento da Copenaghen, l’Ambasciatrice d’Italia in Danimarca, Stefania Rossini, sottolineando il valore dei progetti di economia circolare che uniscono Italia e Danimarca e augurando pieno successo all’iniziativa a livello europeo, con un saluto particolare alla Sindaca del Comune di Herning, Dorte West, e a tutti i sindaci presenti.
Gli interventi si sono svolti alla presenza della stampa, dei cittadini di Tolentino e di esponenti del territorio: Fabio Sturani, Responsabile Relazioni con i Comuni Italiani di ESO RECYCLING; Marco Ciarulli, Presidente Legambiente Marche; Paolo Gattafoni, Presidente Cosmari srl.
“Siamo ben felici – ha detto il Sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi – di essere il comune capofila di questo importante progetto che testimonia in maniera eccellente i principi ispiratori dell’Europa. Diamo avvio a una rete e a una strategia dove più realtà, a più livelli, sono impegnate a collaborare insieme in maniera costruttiva con l’obiettivo di preservare l’ambiente e di dare una seconda vita a rifiuti che potranno essere recuperati, riciclati e trasformati in matera “prima/seconda” dando un futuro reale al nostro pianeta. Grazie a ESO RECYCLING che ha proposto e realizzato questa iniziativa e a tutti i partner che hanno voluto aderire. Noi faremo la nostra parte.”
“Questo progetto nasce da un’idea semplice: unire le comunità europee attraverso soluzioni ambientali concrete - ha detto il Managing Director di ESO RECYCLING, Nicolas Meletiou -. Da oltre venticinque anni trasformiamo materiali a fine vita provenienti dallo sport, dalla moda e dal lavoro in nuove risorse per la comunità, e oggi questa esperienza diventa parte di un percorso europeo condiviso. L’impianto ‘Amato Cannara’ di Tolentino è uno dei punti di riferimento di una rete che stiamo costruendo insieme ai comuni partner. Con la nostra presenza, dal 1° ottobre 2025, anche a Herning in Danimarca, stiamo ampliando questo modello oltre i confini italiani, per creare un sistema internazionale capace di raccogliere, valorizzare e reintrodurre materiali di scarto in un ciclo realmente circolare. L'ETP rappresenta il primo passo di un’architettura europea nuova, aperta e pronta a crescere".
La città di San Severino Marche è pronta a immergersi nell'atmosfera natalizia con l'installazione degli addobbi in piazza Del Popolo, il luogo simbolo della città, e nelle vie del centro urbano in vista del ricco cartellone di eventi “Christmas Town 2025”.
Per quest'anno è stata scelta la strada della sostenibilità e dell'innovazione: al centro della piazza cittadina, infatti, è stato installato un albero stilizzato in 3D alto 12 metri e con un diametro di 6 metri, che sostituirà il tradizionale abete per un Natale più attento all’ambiente e alla natura. A illuminare l'albero e le festività sarà un cono composto da migliaia di luci a led, sotto il quale si svolgeranno tantissimi appuntamenti fino all'Epifania.
L'atmosfera sarà resa ancora più magica da un tunnel di luci che collegherà il centro della piazza a una delle due fontane. Completa l'allestimento un suggestivo tetto di stelle luminose che coprirà l'intera piazza Del Popolo.
Il via ufficiale del periodo natalizio, e l'accensione di tutte le suggestive luminarie, è in programma per sabato 6 dicembre con il grande spettacolo “Accendi la magia”, a partire dalle ore 18, accompagnato da un suggestivo sottofondo musicale a tema Disney, con diretta e animazione a cura di Multiradio.
L’evento di sabato 6 dicembre segna l’inizio di un mese intero di appuntamenti - frutto della sinergia tra Comune, Pro Loco e associazioni settempedane - che si estenderanno fino al 6 gennaio 2026.
Tra i principali eventi del ricco cartellone, che si concentra sulla valorizzazione della città e delle sue attività, si segnalano i mercatini natalizi che offriranno prodotti artigianali ed enogastronomici, a partire dal ponte dell'Immacolata, le aperture museali con orari speciali fino all'Epifania, e poi concerti, tombolate e feste in piazza tra cui l’attesissimo Capodanno.
Nella notte di San Silvestro, piazza Del Popolo si trasformerà in un grande palcoscenico con uno show a ingresso libero che avrà come protagonisti la band Flashbank, la Compania profesional dei Baila Bonito e il Simo J dj set di Radio 105.
La Conferenza regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il ripristino funzionale, la riparazione dei danni e il miglioramento sismico del cimitero comunale di Serrapetrona, gravemente danneggiato dagli eventi sismici del 2016.
L’intervento ha un importo complessivo di 620.000 euro e rappresenta un passo decisivo verso la messa in sicurezza e la riqualificazione di un bene storico e identitario per la comunità.
"Si tratta di un intervento atteso da tempo - sottolinea il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. che consentirà di restituire piena funzionalità e sicurezza a un luogo di grande valore per questa comunità. Continuiamo a lavorare alacremente per i territori del cratere affinché si possa prima possibile restituire tutto ciò che il terremoto ha tolto. Ringrazio la forte sinergia creatasi tra i Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli".
"Desidero ringraziare la struttura commissariale per l’attenzione costante al nostro territorio e per aver contribuito alla conclusione dell’iter progettuale di notevole complessità sia sotto il profilo tecnico che burocratico, dando concretezza ad un progetto a cui tutta la comunità tiene profondamente - dice il sindaco Silvia Pinzi -. Ridare dignità e sicurezza al cimitero del capoluogo significa rispettare la memoria dei nostri defunti e rispondere a un bisogno sentito da tutte le famiglie. Questo passo avanti è un segnale di sensibilità importante per Serrapetrona".
Il progetto prevede interventi mirati sui blocchi di loculi A-B-C-D, sulla cappellina centrale e sul muro di cinta, con opere di miglioramento sismico, consolidamento delle murature, realizzazione di cordoli metallici, cuciture armate, cerchiature e ripristino delle coperture.
Sono inclusi anche interventi di finitura e il ripristino dell’impianto elettrico. Particolare attenzione sarà riservata alla parte più antica del complesso, vincolata “ope legis”, e alla cappella gentilizia, per la quale è previsto un rafforzamento locale.
È stata trovata morta nella sua abitazione di Pianello Vallesina, nel comune di Monte Roberto, Sadjide Muslija, 49 anni, di origini macedoni. A far scattare l’allarme, nella tarda mattinata di oggi, è stata la sua assenza dal lavoro: una mancata presenza che, considerando il difficile quadro familiare, ha subito destato preoccupazione.
Quando i carabinieri e il personale del 118 sono arrivati in via Garibaldi, hanno trovato la chiave ancora inserita nella serratura. Entrati nell’abitazione, la donna è stata rinvenuta senza vita in camera da letto, con gravi lesioni al volto, compatibili con colpi inferti con un oggetto contundente. Secondo i primi accertamenti, l’omicidio risalirebbe alla notte scorsa.
Le ricerche si concentrano sul marito, Nazif Muslija, 50 anni, connazionale della vittima, che risulta irreperibile. L’uomo è fortemente sospettato del delitto. Non è la prima volta che i carabinieri intervengono per la coppia: secondo quanto emerso, la donna aveva più volte denunciato maltrattamenti nel corso dell’ultimo anno, raccontando di subire violenze fisiche da circa due anni.
Uno degli episodi più gravi risale allo scorso aprile, quando l’uomo aveva sfondato con un’ascia la porta della camera da letto, costringendo la moglie a fuggire dai vicini. Prima di quell’aggressione, le aveva distrutto il cellulare e l’aveva minacciata di morte urlando: “Questa sera ti ammazzo”, accusandola di un presunto tradimento.
Dopo averla cercata inutilmente, si era diretto verso l’abitazione dell’uomo che riteneva coinvolto, danneggiandone la porta d’ingresso. Solo l’intervento dei carabinieri aveva posto fine a quella escalation.
L’uomo era stato arrestato e, qualche mese più tardi, a luglio, aveva patteggiato una pena. Nonostante il passato turbolento, i due erano tornati a convivere.
Oggi, la loro casa è diventata il luogo dell’ennesima tragedia. Gli investigatori stanno ricostruendo minuziosamente gli ultimi movimenti della coppia, mentre prosegue la caccia al marito, ritenuto la persona più vicina al delitto.
Tragedia nella tarda mattinata di oggi nella frazione Cervara, nel territorio comunale di Ascoli Piceno. Poco prima delle 13 un’auto è uscita di strada ed è precipitata in una scarpata profonda circa cento metri. A bordo del veicolo viaggiavano due persone anziane, un uomo e una donna, che sono state sbalzate fuori dall’abitacolo. Per entrambi non c’è stato nulla da fare: i due sono deceduti sul colpo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco della sede centrale, impegnati nelle complesse operazioni di messa in sicurezza della vettura, ancora instabile lungo il pendio, per evitare che potesse scivolare ulteriormente verso il basso. Contestualmente è stata avviata una perlustrazione dell’area per escludere la presenza di altre persone coinvolte nell’incidente.
Le cause della drammatica fuoriuscita di strada sono ancora in corso di accertamento.
Aggiornamento ore 17:00
Concluse le operazioni di recupero dei due anziani deceduti dopo essere finiti con l’auto in una scarpata di circa cento metri in una zona particolarmente impervia della frazione di Cervara. L’intervento è stato portato a termine con l’ausilio del Drago 158 alzatosi dal reparto volo dei vigili del fuoco di Pescara. Esclusa la presenza di altre persone coinvolte.
L'avvio dei lavori per il primo stralcio delle scogliere a difesa della costa di Scossicci segna un "momento importante" per Porto Recanati. Finalmente, dopo anni di attese, le motonavi sono in azione per contrastare l'erosione che affligge il litorale. L'Associazione Balneari esprime il suo "entusiasmo" e porge i più sentiti ringraziamenti a tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte, in particolare alla Regione Marche e all'Amministrazione comunale, per aver superato lo stallo burocratico della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).
Nonostante l'esultanza per l'inizio dei lavori, che copriranno una porzione di circa 900 metri, l'Associazione Balneari lancia immediatamente l'allarme sulle zone limitrofe. "Il pensiero non può che andare alle zone limitrofi a questo progetto, soprattutto a Nord" , si legge nella nota, dove si teme un probabile “effetto bordo” che potrebbe aggravare un'erosione già in emergenza.
Un chiaro esempio di tale fenomeno, secondo i balneari, è già visibile nel litorale centrale, in prossimità del fiume Potenza. Qui, la forza del mare è amplificata dalle scogliere a protezione della Pineta, portando a una grave erosione che ha già fatto arretrare svariati metri di spiaggia e persino il lungomare, mettendo a rischio anche le strutture balneari.
L'associazione non vuole adagiarsi sugli allori e chiede che si agisca con estrema urgenza per dare continuità al progetto di difesa costiera. L'imperativo è "correre a finanziare e progettare".
La priorità assoluta è il finanziamento del secondo e terzo stralcio per estendere il progetto fino alla foce del Musone. Se il finanziamento completo non fosse possibile nell’immediato, si chiede di procedere almeno con il finanziamento del progetto di manutenzione dei pennelli nella zona critica, una soluzione temporanea già avallata dai tecnici regionali che potrebbe fungere da "cerotto a un'emorragia".
Infine, l'associazione Balneari sollecita la progettazione delle difese per tutte le altre zone in emergenza a Porto Recanati che attualmente non dispongono nemmeno di un progetto pronto per essere finanziato. "Gioiamo per questo evento storico – concludono – ma non adagiamoci sugli allori. C’è ancora molto da fare".
L’Amministrazione comunale di Sarnano ha celebrato oggi la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con un incontro molto partecipato presso il Palazzetto dello Sport, un momento di condivisione, ascolto e sensibilizzazione dedicato ai temi dell’inclusione, dei diritti e della piena partecipazione alla vita sociale.
All’evento era presente iSono intervenuti anche il dottor Agostino Basile, pedagogista, e la dottoressa Barbara Capponi, psicologa, che hanno offerto spunti di riflessione importanti sul valore delle relazioni educative e sul ruolo della comunità nel supportare ogni persona nel proprio percorso di crescita, autonomia e autodeterminazione.l sindaco Fabio Fantegrossi, che ha aperto la mattinata sottolineando l’impegno costante del Comune nel promuovere politiche inclusive e reti di collaborazione sul territorio.
Hanno partecipato inoltre: Adriano Macchiati, da anni attivo nei percorsi educativi e sociali; I ragazzi del COSER Monti Azzurri; l'associazione ANFFAS Sibillini, protagonista di molte iniziative inclusive nel territorio; gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Sarnano (Leopardi – Frau – De Magistris), accompagnati dalla dirigente scolastica, che ha condiviso parole sentite sull’importanza dell’educazione alla diversità come elemento fondante della scuola; gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di San Ginesio (Gentili – Tortoreto); l’ASD Santo Stefano Sport, che ha portato al palazzetto alcuni giocatori della Serie A di basket in carrozzina, offrendo ai ragazzi una testimonianza concreta di sport, impegno e talentoLa presenza di realtà educative, sportive e associative così diverse ha trasformato l’evento in un vero incontro di comunità, capace di mettere in dialogo esperienze, competenze e storie personali. Grande entusiasmo ha suscitato soprattutto la partecipazione degli atleti, che hanno mostrato come lo sport possa essere un linguaggio universale, capace di superare barriere e pregiudizi.L’Amministrazione comunale ringrazia tutte le persone e le organizzazioni intervenute per aver contribuito a una giornata ricca di significato, ribadendo la volontà di continuare a lavorare per una Sarnano sempre più inclusiva, attenta e accogliente.
Il caso della famiglia abruzzese che aveva scelto di vivere nel bosco continua a far discutere e diventa il simbolo di un braccio di ferro più ampio tra istituzioni e cittadini che cercano stili di vita alternativi. Da questo clima di tensione nasce ad Ancona una mobilitazione pubblica che vuole portare il tema direttamente nelle strade e davanti ai palazzi della giustizia.
Sabato 6 dicembre le associazioni culturali Anima Mundi e Marche Terre Libere organizzeranno nel capoluogo marchigiano il primo “corteo per la libertà delle famiglie”. Il concentramento è fissato alle ore 14 davanti al Comune, con arrivo al Tribunale dei Minori. Qui i promotori intendono denunciare quella che definiscono “una crescente ingerenza dello Stato nelle scelte di vita delle persone, a partire dal caso della famiglia che viveva nel bosco in Abruzzo e a cui sono stati sottratti i figli”. Un episodio che, nelle loro intenzioni, non va letto come semplice fatto di cronaca, bensì come “segnale di una più ampia deriva politica e culturale che colpisce chi tenta di costruire modelli di vita alternativi al paradigma dominante”.
Di seguito la dichiarazione delle varie Associazioni promotrici:
"Riteniamo grave e inaccettabile che assetti istituzionali e apparati di controllo si sentano legittimati a intervenire nella forma più coercitiva là dove non vi sono abusi o violenze, ma semplicemente scelte esistenziali diverse dalla norma vigente: una relazione stretta con la natura, una minore dipendenza dalle tecnologie, stili di consumo sobri, forme di socialità e di educazione non allineate alla logica del mercato. In questo modo, si scambia il dissenso dal modello neoliberista per 'devianza', e la ricerca di forme di vita essenziali e non mercificate per 'rischio' da neutralizzare. O ti adegui allo stile di vita imposto dalla società o sarai punito.Denunciamo una concezione della tutela dei minori che, anziché partire dal diritto dei bambini a relazioni affettive stabili, a legami familiari vivi, a comunità accoglienti, sembra piegarsi alla difesa di una sola morale possibile: quella che considera 'normale' solo chi è integrato nei meccanismi del consumo, dell’iper–tecnologizzazione, dell’iper–individualismo. In questo quadro, la sottrazione dei figli diventa uno strumento di disciplinamento sociale: un messaggio di paura rivolto a chiunque osi immaginare altre forme di convivenza, di educazione, di rapporto con il lavoro e con l’ambiente.La minaccia incombente per ogni imposizione che vede il cittadino manifestare il dissenso.
Sebbene possa apparire di tutt altra natura, riteniamo invece che la stessa dinamica è oggi all’opera rispetto alla guerra.Il popolo vuole la pace ma deve accettare la guerra. La Costituzione italiana, all’articolo 11, afferma con chiarezza che la nostra Repubblica ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e si impegna nella costruzione di un ordine fondato sulla pace e la giustizia fra le Nazioni. La maggioranza del popolo italiano crede nella costituzione e si appella ad essa per veder tutelata la propria vita. Eppure, nel momento in cui l’economia occidentale entra in crisi, assistiamo a una crescente pressione politica e mediatica per il riarmo, per il sostegno a oltranza all’industria bellica, per rendere “normale” l’idea di una guerra, si continua con un crescente invio di armi e denaro anziché cercare la via del dialogo.Anche qui, una morale imposta dall’alto – che equipara il dissenso alla guerra a irresponsabilità, tradimento,e persino spionaggio. – viene contrapposta ai sentimenti profondi di gran parte del popolo . Si chiede ai cittadini di accettare come inevitabile ciò che la Carta fondamentale definisce inaccettabile, esattamente come si chiede di ritenere “pericoloso” chi prova a vivere fuori dai codici del consumo e dell’omologazione.
Come associazioni culturali, vediamo in tutto ciò una minaccia diretta alla libertà di pensiero, di espressione e di associazione. Difendere chi sceglie di vivere in modo diverso, chi rifiuta la guerra, chi non vuole rendere possibile andare a combattere e uccidere altri esseri umani,non idealizza o romanticizza nessuna condizione, ma rivendica un principio fondamentale: il pluralismo dei modi di vivere e di pensiero è una ricchezza democratica, non un problema da correggere. Chiediamo che le istituzioni tornino a misurare i loro interventi sulla base di violenze e abusi reali, non sulla base dell’aderenza a un unico modello di famiglia, di cittadino, di consumatore o di “buon patriota”.Per questi motivi manifesteremo ad Ancona: per affermare che i figli non sono strumenti di controllo sociale, che la libertà delle famiglie di scegliere il proprio stile di vita va rispettata, che la vera tutela dei minori e la vera fedeltà alla Costituzione passano dal rifiuto di ogni guerra psicologica,mediatica e reale, di ogni imposizione di un’unica morale economica e culturale. Invitiamo cittadini, associazioni, movimenti e realtà sociali a unirsi a noi per dire con chiarezza che una società giusta non ha paura delle differenze né della pace, ma le protegge".
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Followerius è particolarmente utile per superare la fase iniziale di stagnazione che spesso colpisce i nuovi account social o per dare visibilità a specifiche campagne. Utilizzalo come strumento complementare e non come unica soluzione. Crea sempre contenuti autentici che stimolino un coinvolgimento sincero da parte del tuo pubblico di riferimento.
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La Civitanovese Calcio comunica di aver affidato l’incarico di Direttore Sportivo a Mauro Traini, andando così a colmare la posizione rimasta vacante durante l’estate a seguito delle dimissioni lampo di Moreno Sacchetti.
Traini vanta una lunga e qualificata esperienza nel panorama calcistico nazionale, avendo ricoperto ruoli dirigenziali in numerose società italiane. Tra le sue tappe professionali più significative si annovera il periodo trascorso con l’Ascoli Calcio, durante il quale, in qualità di direttore, ha contribuito al conseguimento di due promozioni. Nel corso della sua carriera ha inoltre collaborato con realtà quali Treviso, Chieti, Ancona, Rimini, Avezzano e Fano, oltre ad aver maturato una recente esperienza in Serie D con l’Aglianese, nel girone D. L’ultimo incarico ricoperto è stato quello di responsabile dell’area tecnica della Sangiorgese Monterubbianese nella passata stagione.
“La società augura al sig. Traini un proficuo lavoro, certa che la sua competenza e professionalità rappresenteranno un valore aggiunto per il progetto sportivo rossoblù. Benvenuto, Direttore”, si legge nella nota ufficiale del club del patron Profili.
Il nuovo Direttore Sportivo opererà in stretta sinergia con il Direttore Generale Pochetti e con l’allenatore Marinelli, con l’obiettivo di sostenere la squadra in una fase particolarmente delicata della stagione. Dopo le prime tredici giornate di campionato, la Civitanovese occupa infatti l’ultimo posto in classifica insieme al Chiesanuova. In tale contesto, sarà prioritario intervenire sul mercato e rafforzare la rosa, in un torneo che si conferma altamente competitivo ed equilibrato.
Dopo l’entusiasmante successo di Sanremo 2024, Angelina Mango torna finalmente live con il suo nuovo tour “Nina canta nei teatri”, che la porterà a esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani, dal Nord al Sud della penisola. Tra le date annunciate spicca quella marchigiana: la giovane artista sarà protagonista il 21 marzo al Teatro dell’Aquila di Fermo.
I biglietti saranno disponibili in presale esclusiva sul sito di LiveNation a partire dalle ore 12 di giovedì 4 dicembre. Successivamente, dalle ore 14 di venerdì 5 dicembre, i tagliandi saranno acquistabili su TicketOne, TicketMaster e nei punti vendita autorizzati.
Nata nel 2001, Angelina Mango è la vincitrice del Festival di Sanremo 2024 e rappresenta una delle voci più promettenti della nuova generazione italiana. Figlia d’arte, con una forte passione per la musica sin da bambina, Angelina ha saputo conquistare il pubblico grazie a una combinazione unica di talento vocale e sensibilità interpretativa. La sua musica, che spazia tra pop, soul e contaminazioni contemporanee, l’ha resa un’artista capace di emozionare dal vivo, trasformando ogni concerto in un’esperienza intensa e coinvolgente.
Con “Nina canta nei teatri”, Angelina Mango porterà il suo pubblico in un viaggio musicale intimo e coinvolgente, in cui ogni brano sarà valorizzato dall’atmosfera unica dei teatri, tra luci soffuse e un palco pensato per esaltare la sua voce cristallina.