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Collegamento viario Villa Potenza-Fontenoce: comitato propone un tracciato alternativo per salvare il suolo agricolo

Collegamento viario Villa Potenza-Fontenoce: comitato propone un tracciato alternativo per salvare il suolo agricolo

Entra nel vivo il dibattito sul nuovo collegamento viario Villa Potenza–Sambucheto/Fontenoce. I comitati spontanei "Una Valle da Vivere" hanno rilasciato una nota per chiarire la propria posizione, orientata esclusivamente alla tutela del territorio e alla ricerca di una collaborazione costruttiva con le istituzioni coinvolte.

L’azione dei comitati non è un mero atto di protesta, ma si concentra su richieste specifiche e tecniche. In primo luogo, l’associazione chiede una valutazione attenta e approfondita dei rischi idrogeologici dell’area. In secondo luogo, sottolinea la necessità di evitare l’ulteriore consumo di suolo agricolo e l’importanza cruciale di salvaguardare le comunità direttamente interessate dai tracciati proposti dalla Provincia.

A parere del comitato e di larga parte della popolazione, le proposte della Provincia – che prevedono circa 8,7 km di nuova viabilità (esclusi gli svincoli) per collegare Villa Potenza a Fontenoce – presentano diverse criticità ambientali e idrogeologiche che non possono essere ignorate.

Per superare queste problematiche, "Una Valle da Vivere" ha trasmesso agli enti una proposta alternativa di tracciato. L'ipotesi, sviluppata come bozza preliminare dall’urbanista e ingegnere Giuseppe Malaisi, mira a ridurre sensibilmente l'impatto ambientale.

L’alternativa avanzata si basa su alcuni punti cardine volti a garantire maggiore sostenibilità: mira a valorizzare le zone industriali e artigianali, ridurre l’impatto ambientale generale, assicurare un maggiore rispetto delle attività agricole e del paesaggio, sfruttando al contempo tratti di viabilità esistente e proponendo un collegamento diretto con la zona industriale di Sant’Egidio.

Il Comitato ci tiene a precisare che quanto inviato "è una bozza progettuale che va approfondita con l’ufficio tecnico del Comune". Si tratta, in sostanza, di un "documento aperto, suscettibile di modifiche e valutazioni tecniche, non una soluzione definitiva e rigida". L’associazione respinge ogni intenzione di spostare criticità o generare nuove problematiche per altre comunità del territorio, ribadendo che l’obiettivo è trovare una soluzione equilibrata per tutti.

I comitati ribadiscono la loro disponibilità al dialogo e alla collaborazione con gli enti, con l’obiettivo di contribuire a un processo decisionale che sia trasparente e condiviso. Si sottolinea la necessità che ogni scelta venga maturata coinvolgendo l’intera comunità, affinché le soluzioni adottate rispondano realmente alle esigenze del territorio.

L’auspicio finale è rivolto direttamente alla Provincia, in qualità di ente attuatore dell’intervento. I comitati chiedono una maggiore attenzione e capacità di ascolto, così da garantire un percorso partecipato e fondato su elementi tecnici solidi. "L’obiettivo finale rimane quello di promuovere soluzioni sostenibili, equilibrate e pienamente rispettose del territorio e delle comunità che lo abitano", concludono da "Una Valle da Vivere".

 

 

 

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