Il prossimo mercoledì 26 novembre 2025 presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata, si terrà l’evento formativo "The Watchman - il ruolo dell'Amministratore di Sostegno nel Gioco d’azzardo patologico" promosso dal Dipartimento Dipendenze Patologiche Ast Macerata e dall’Università di Macerata, in collaborazione con Ordine degli Avvocati di Macerata e patrocinato da Comune di Macerata, UNIMC, AST Macerata, Ordine degli Avvocati di Macerata, Sipad.
L’evento, accreditato ECM ma anche per l’Ordine degli Avvocati e per la figura dell’Assistente Sociale, è previsto tra le azioni del Piano Triennale 2023/2025 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (ex DGR 1288/2023) e intende approfondire il ruolo e le responsabilità dell’amministratore di sostegno nella tutela di soggetti vulnerabili, con particolare riferimento al DGA (Disturbo da Gioco d’Azzardo).
Nella mattina, di taglio scientifico, si approccerà al tema del DGA come una dipendenza comportamentale che determina gravi disagi personali e familiari connessi a conseguenze mediche, sociali, economiche e legali. Tale condizione comporta di fatto pesanti ricadute non solo sulla salute psichica e fisica della persona, ma anche sull'equilibrio socio-relazionale ed economico del nucleo familiare.
Nel pomeriggio verrà analizzata da vicino la figura dell'amministratore di sostegno, introdotta dalla Legge 9 gennaio 2004, n. 6 e vero e proprio strumento giuridico fondamentale per coniugare la tutela della persona vulnerabile e il rispetto della sua autodeterminazione. Particolare attenzione sarà rivolta alle prassi applicative nei tribunali e alla delicata questione del bilanciamento tra libertà individuale e protezione.
L'obiettivo è promuovere un confronto costruttivo tra istituzioni, operatori del diritto, professionisti delle dipendenze e della salute mentale, assistenti sociali, amministratori pubblici, associazionismo e famiglie, per costruire modelli d’intervento efficaci, sostenibili e rispettosi della dignità della persona.
MACERATA - Inizia sabato 22 dicembre la XXIV edizione del Licenze Poetiche Festival, il più longevo meeting dedicato all’arte della poesia nella regione Marche. L’evento si protrarrà tra letture, presentazioni di libri e incontri tematici fino al 16 dicembre. I temi principali che verranno toccati in questa edizione del 2025 sono quelli del “ricordo”, delle “radici” e per la sezione internazionale, tradizionale peculiarità del Festival, quello della poesia in lingua araba.
Si comincia sabato alle ore 18 alla Biblioteca della poesia di via Costa, 10 con tre importanti autori marchigiani: la vincitrice di Bologna in lettere, la pesarese Michela Gorini, la maceratese Elisa Des Dorides e l’ottimo Marco Di Pasquale, maceratese di adozione ma con solide radici nel sud delle Marche. Domenica pomeriggio sempre alla Biblioteca della Poesia, vero piccolo centro culturale e base per tanti incontri, verrà presentato in collaborazione con Emergency Macerata il libro “Il loro grido è la mia voce – poesie da Gaza”, un’antologia di poeti gazawi contemporanei, due dei quali deceduti durante l’attuale conflitto e uno (Haidar al-Ghazali) in procinto di arrivare a Macerata per frequentare i corsi dell’Univerità.
A presentare il libro sarà Mario Soldaini, uno dei curatori e i testi verranno letti da Kalthoum Ben Soltane e da Raffaella Baratta. Parte dei proventi derivati dalle vendite andranno ad Emergency per sostenere le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza.
Mercoledi 26 novembre inizierà una serie di quattro incontri, tutti alla Biblioteca della Poesia, durante i quali alcuni tra poete, poeti e intellettuali contemporanei racconteranno dei grandi autori del ‘900. Si parte con Renata Morresi, docente dell’Università di Padova che racconterà Anna Malfaiera, si proseguirà martedi 2 dicembre con Filippo Davoli che racconterà Remo Pagnanelli e poi ancora Reinhard Sauer che parlerà di Luigi Di Ruscio (10 dicembre) e infine Luigi Socci che martedi 16 illustrerà vita e poesia di Franco Scataglini.
Il Festival nel frattempo si concentrerà nei week end a partire da quello del 29 e 30 novembre. In particolare il 29 di nuovo alla Biblioteca della poesia verrà presentata la rivista indipendente di poesia e cultura NiedernGasse. Un progetto di altissimo valore innovativo diretta da Paola Silvia Dolci. Il 30 ci si sposterà alla Libreria Catap, in piazza Mazzini a Macerata per un evento in memoria del poeta e ricercatore Pietro Polverini. L’incontro, intitolato “La nostra villeggiatura celeste” avrà come relatori Virgilio Gobbi Garbuglia, Renata Morresi, Francesco Ottonello, Simone Ruggieri e Edoardo Manuel Salvioni.
Dicembre si aprirà nel segno della poesia internazionale con la poetessa afghana Shamim Frotan che il 6 dicembre di nuovo alla Biblioteca della Poesia dialogherà con il sociologo Tullio Bugari. Ultimo evento da segnalare, la trasferta del Festival al museo De Minicis di Petriolo sabato 13 dicembre per un altro incontro tra arte e poesia con i nuovi libri di Dorinda Di Prossimo, già vincitrice del Premio Poesia di Strada; di Mauro Barbetti, già vincitore del premio Pagliarani e di Giusy Trippeta.
Un peggioramento marcato delle condizioni meteo interesserà le Marche nella giornata di sabato 22 novembre, a causa della formazione di un minimo depressionario nel basso Adriatico che richiamerà sulla regione aria fredda e instabile. L'avviso, valido dalla mezzanotte del 22 novembre alla mezzanotte del 23 novembre, prevede precipitazioni diffuse, venti forti da nord-est e mare molto mosso, con un quadro complessivo di criticità soprattutto lungo il litorale e nelle zone collinari.
Secondo le previsioni, le precipitazioni inizieranno già dal mattino sul settore settentrionale, per poi estendersi rapidamente al resto della regione. I fenomeni saranno diffusi e persistenti, localmente a carattere di rovescio. Nel pomeriggio si prevede un miglioramento a nord, mentre il maltempo continuerà a interessare in modo più insistente il territorio meridionale. I quantitativi di pioggia attesi saranno moderati, con accumuli che aumenteranno progressivamente fino a fine giornata.
L'elemento più significativo è l'arrivo della neve, favorita dall'ingresso dell'aria fredda. Oltre i 600 metri le precipitazioni saranno nevose fin dal mattino, con accumuli moderati. Tra i 300 e i 600 metri, invece, inizialmente cadrà pioggia o neve mista ad acqua, destinata a trasformarsi in neve nelle ore centrali della giornata. In queste fasce altimetriche gli accumuli previsti saranno deboli, localmente moderati.
Particolarmente critica la situazione sul fronte del vento: le raffiche di nord-est saranno insistenti lungo il litorale già dalle prime ore del giorno, soprattutto nel settore centro-settentrionale, dove potranno raggiungere intensità da burrasca. Una lieve attenuazione è attesa dal pomeriggio, mentre sulla costa centro-meridionale il picco della ventilazione arriverà tra tarda mattinata e pomeriggio, con raffiche da vento forte.
Il mare sarà molto mosso o agitato, con mareggiate estese lungo i tratti esposti del litorale. Condizioni che potrebbero causare disagi e rendere necessarie misure di prudenza nelle aree costiere.
Dopo il passaggio della perturbazione, la giornata di domenica vedrà un miglioramento temporaneo, con ampie schiarite e un generale esaurimento dei fenomeni. Le temperature minime saranno però in netto calo, con gelate nelle ore notturne nelle zone collinari e montane.
Da lunedì, infine, un nuovo cambio di scenario: il ritorno dei flussi sud-occidentali porterà un rialzo termico e un aumento della nuvolosità. La protezione civile invita la popolazione a prestare attenzione alle condizioni meteo, soprattutto durante gli spostamenti, e a seguire gli aggiornamenti nelle prossime ore.
Un grande successo di partecipazione e un’ottima vetrina per il golf marchigiano: si è conclusa con oltre 90 partecipanti la Sibilla Cup by Arneg, il prestigioso torneo organizzato dal Sibilla Golf Club di Petriolo e tenutosi sul rinomato campo del Padova Golf Club, in Veneto.
Anche per l'edizione 2025, il club marchigiano ha rinnovato l’importante collaborazione con Arneg, azienda internazionale leader nel settore della refrigerazione, un sodalizio che eleva il profilo sportivo dell’evento.
Moreno Ilari, presidente del Golf Club Sibilla, ha espresso grande soddisfazione per la partnership: "Siamo molto felici di collaborare con un’azienda così importante a livello nazionale e internazionale, che ci permette di continuare un percorso di crescita del club e di esaltare valori come sportività, etica e fairplay".
La competizione, avvincente e disputata su 18 buche, ha visto eccellere anche i golfisti del club Sibilla. Tra le migliori performance marchigiane si segnalano il terzo posto lordo conquistato da Michele Brunori, il decimo di Marco Ferranti, il diciottesimo di Nicola Chiavari e il trentunesimo di Jonathan Carradori.
La Sibilla Cup si conferma così un appuntamento di rilievo che unisce sport, promozione del territorio e collaborazione con partner di respiro globale.
"Oltre i confini dell’aula: il ruolo dell’Università nel dialogo con la società” è il tema centrale del convegno che l’Università di Camerino (Unicam) organizza per il prossimo 28 novembre presso la sala stampa del ChIP. La giornata è interamente dedicata ad approfondire il ruolo strategico del public engagement (Terza Missione) nel sistema universitario contemporaneo.
L’iniziativa, patrocinata da Apenet – Associazione “Rete italiana degli Atenei ed Enti di Ricerca per il Public Engagement” – intende offrire un confronto di alto profilo tra studiosi, professionisti e rappresentanti delle istituzioni.
I lavori si apriranno alle 9.30 con i saluti istituzionali del rettore Graziano Leoni, cui seguirà l’introduzione alla giornata. La prima sessione del convegno affronterà le prospettive future del public engagement e il suo valore all’interno delle politiche universitarie. Il presidente di Apenet, Pier Andrea Serra, proporrà una riflessione sul ruolo e sulle potenzialità dell’engagement nel dialogo tra Atenei e società, mentre il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, presenterà l’esperienza del proprio Ateneo, soffermandosi sui modelli e sulle buone pratiche. Il tema della valutazione sarà poi al centro dell’intervento di Sauro Longhi, già Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che offrirà un’analisi sulle metodologie più efficaci per misurare l’impatto delle attività. La sessione proseguirà con l’intervento di Anna Lisa Tota, prorettrice vicaria dell’Università Roma Tre, che discuterà il rapporto tra università, etica e responsabilità sociale.
La seconda parte della giornata sarà dedicata a esperienze e testimonianze concrete: Giuseppe Pellegrini, presidente di Observa Science in Society, offrirà una panoramica sulle pratiche di public engagement nelle università italiane. Seguirà l’intervento di Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro – ETS, che illustrerà un caso di collaborazione di successo con il terzo settore. La riflessione sul rapporto tra università ed enti del territorio continuerà con l’esperienza della Croce Rossa Italiana – Comitato Marche, presentata dalla presidente Rosaria Del Balzo Ruiti, e con l’intervento di Diego Mancinelli, Presidente di COOSS Marche, che evidenzierà il contributo delle cooperative sociali.
“Il public engagement – sottolinea il rettore Unicam Graziano Leoni – è parte integrante della missione del nostro Ateneo e un tratto distintivo della nostra identità. Aprire le porte dell’Università alla società, condividere conoscenza, costruire alleanze con il territorio significa contribuire in modo concreto alla crescita culturale e civile delle comunità".
L’incontro, che apre il programma dell’edizione 2025 di “Scienza in Festa-Winter edition” nell’ambito del progetto “ViceVersa”, è aperto a docenti, personale, studenti, enti, associazioni e a tutta la cittadinanza interessata ai temi della Terza Missione e dell’impatto sociale.
Grande partecipazione, ieri, all'auditorium della Banca di Macerata, dove oltre 200 persone hanno assistito all’incontro "Fermiamo le truffe", promosso dalla Sezione maceratese dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato - Odv Protezione Civile. Un appuntamento pensato non solo per informare, ma soprattutto per fornire strumenti concreti di prevenzione contro un fenomeno in costante aumento.
Dopo il saluto introduttivo di Debora Falcetti, responsabile del settore commerciale della Banca, ha preso la parola il questore di Macerata Luigi Mangino, che ha posto l’accento sulla crescita costante delle truffe, un reato subdolo che “mina la fiducia dei cittadini”. Particolarmente odioso, ha sottolineato, quando a farne le spese sono gli anziani. Per questo la strategia di contrasto deve essere duplice: repressiva, ma soprattutto preventiva, come nel caso dell’iniziativa promossa dall’ANPS.
Apprezzamento per l’incontro è arrivato anche dall'assessore alla Sicurezza Paolo Renna e dal sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, che si sono congratulati con gli organizzatori per l’importanza sociale del progetto.
Durante l’evento sono stati distribuiti opuscoli contenenti oltre 50 casi reali di truffe avvenute recentemente in provincia, un materiale utile a comprendere le dinamiche che i truffatori mettono in atto. I relatori hanno spiegato nel dettaglio come funzionano alcuni dei raggiri più frequenti, spesso raccontati dalla cronaca, ma raramente analizzati nelle loro fasi operative.
Tra i casi trattati, quelli del finto carabiniere che annuncia l’arresto di un familiare dopo un presunto incidente, del finto finanziere che chiede di controllare i gioielli, o le truffe “storiche” come lo specchietto rotto, che circola da oltre trent’anni, oggi affiancata da nuove varianti come la falsa “strisciata” dell’auto. Molto interesse ha suscitato anche il tema dei falsi investimenti online, con piattaforme che promettono profitti giornalieri e che celano vere e proprie organizzazioni criminali.
Particolarmente significativo il riferimento a un’inchiesta giornalistica che ha dimostrato come, in un test condotto con finti tecnici del gas, il 90% delle persone abbia fatto entrare in casa uno sconosciuto. Un dato allarmante, che ha spinto gli organizzatori a ribadire con forza: "In casa non si fanno entrare sconosciuti per nessun motivo".
Sul palco si sono alternati Leonardo Lucinato della Banca di Macerata, Giovanni Bonomo, Commissario Capo del Compartimento Polizia Postale Marche, Claudio Tarulli della rete Educativa Digitale, Giorgio Iacobone, presidente della Sezione ANPS di Macerata, e Fabio Tarquini, responsabile del gruppo di volontariato.
L'incontro si è concluso con numerose domande del pubblico, che ha condiviso episodi personali e situazioni di rischio vissute nel quotidiano. Un confronto utile e partecipato che ha confermato quanto sia necessario mantenere sempre alta l’attenzione per difendersi da truffe e raggiri, oggi più sofisticati che mai.
Andrà in scena domenica 23 novembre, alle ore 17.15, l’evento voluto dal Consiglio Delle Donne di Macerata e patrocinato dall’assessorato alle politiche sociali e alle pari opportunità.
"Non una di più, non una di meno" si svolgerà presso il Teatro della Filarmonica che registra già da qualche giorno il sold-out. Lo spettacolo è ideato dall’associazione culturale +Artisti APS e prende spunto dalla storia vera di Giuseppina Gazzella, presidente dell’associazione: “Davvero è una grande soddisfazione per me vedere quanta risposta c’è intorno a questo evento - dice Gazzella -. Da maceratese non posso non ringraziare Lorella Benedetti, presidente del Consiglio delle Donne, e tutto il direttivo per aver fortemente voluto Non una di più non una di meno, e il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Francesca D’Alessandro, che da subito ha sposato la nostra causa".
Un evento questo realizzato anche grazie al sostegno della Commissione delle Pari Opportunità della Regione Marche, che ha patrocinato l’evento, e alla Società Filarmonico Drammatica di Macerata, che aprirà le porte a “Non una di più, non una di meno”.
Sul palco dieci artisti d’eccezione: Eddy Giunchi alla chitarra elettrice, Roberto Maccaroni alla chitarra acustica, Andrea Di Lupidio al basso, Matteo Salvucci alla batteria, accompagnati da Daniela Poli, Giuseppina Gazzella e Matteo Falone alle voci. Ad impreziosire la serata ci saranno anche gli interventi degli attori Sara Sonaglioni e Marco Squarcia. Gli artisti saranno coadiuvati dal reparto tecnico gestito da Heptagon Service.
L’appuntamento è quindi, per quanti hanno prenotato il loro posto, per questa domenica, 23 novembre, alle ore 17.15, presso il Teatro della Filarmonica di Macerata.
Servizio coordinato di controllo del territorio ad ampio raggio per i Carabinieri della Compagnia di Tolentino. Con l’ausilio delle Stazioni dipendenti, l’attività si è concentrata sia nel centro storico che nei centri urbani limitrofi, con l'obiettivo di prevenire i reati in genere, contrastare lo spaccio di stupefacenti e fenomeni di "mala movida", senza trascurare la sicurezza stradale.
L'esito dei controlli, che hanno visto l'impiego di sette pattuglie, con l'identificazione di 80 persone (di cui 40 stranieri) e l'ispezione di sei esercizi pubblici, ha portato a diversi provvedimenti.
Nel corso di un posto di controllo nelle vie del centro, i militari hanno fermato un'autovettura guidata da un cittadino di origini egiziane di 34 anni, residente in provincia di Cuneo e già noto alle forze dell'ordine. Dalle verifiche è emerso che l'uomo era sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita, condotta che aveva già reiterato più volte. Per l’egiziano è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria e il sequestro amministrativo del veicolo.
L'attenzione si è concentrata anche sul contrasto all'uso e allo spaccio di droga. Nelle vie del centro, in prossimità dei giardini pubblici, i Carabinieri hanno fermato e controllato un 30enne italiano, residente nella provincia di Perugia, che alla vista dei militari è apparso immotivatamente agitato. Il ragazzo, che ha mantenuto un atteggiamento nervoso durante il controllo, è stato perquisito e trovato in possesso di circa 1 grammo di hashish.
Poco dopo, sempre nell’ambito dell’attività preventiva, un 27enne del luogo di origini kosovare è stato fermato e controllato mentre si trovava alla guida del suo monopattino elettrico; il giovane è stato sorpreso in possesso di una modica quantità di hashish, dal peso di poco più di 1 grammo.
Infine, per la repressione dello spaccio, i militari hanno effettuato un attento controllo presso i giardini "John Lennon” della cittadina, notando un sospetto via vai di giovani. Qui è stato fermato e controllato un 27enne di origini egiziane, residente a Milano, che a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di un involucro, ben occultato, contenente circa 3 grammi di hashish.
Tutti e tre i soggetti trovati in possesso di sostanza stupefacente sono stati segnalati alle Prefetture competenti in qualità di assuntori, mentre la droga è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Gli ulteriori controlli eseguiti dalle pattuglie in circuito sono stati estesi anche a diversi esercizi pubblici frequentati da giovani e giovanissimi. L’attività conferma l’efficacia del costante presidio del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino, a tutela della sicurezza dei cittadini e della legalità.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Macerata promuove l’iniziativa “Contro ogni forma di violenza contro le donne”, in programma martedì 25 novembre, dalle 11 alle 14 nell’Aula 2 di via Don Minzoni 22/A.
L’incontro, organizzato dai Dipartimenti di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali e di Studi Umanistici in collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia, si apre con l’intervento della prorettrice Natascia Mattucci, delegata al benessere e welfare.
La psicologa Raffaella Pagnanini approfondirà il ruolo del dialogo, della consapevolezza e della Mindfulness Interpersonale nel contrasto alla violenza e alle strutture patriarcali.
A seguire, il confronto con Ines Corti, Alessandra Fermani ed Elena Di Giovanni dell’Università di Macerata.
L’appuntamento rientra nella campagna di comunicazione “Lasciamo un segno contro la violenza”, promossa per sensibilizzare la comunità accademica e cittadina su un impegno che non può conoscere pause.
Sono iniziati in questi giorni i lavori di trasloco e di sgombero del Palazzo del Governo della Provincia di Macerata, necessari in vista dei prossimi interventi di miglioramento sismico e ristrutturazione finanziati dalla Struttura Commissariale, coordinata dal commissario Guido Castelli. I lavori interesseranno il complesso di piazza della Libertà, per cui la Provincia ha aperto la gara di appalto proprio in questi giorni.
Questa mattina, in particolare, è stata messa in atto un’importante azione di prevenzione dei rifiuti, avviando alla filiera del riuso i beni che, pur non essendo più funzionali rispetto alle esigenze della Prefettura, risultano ancora in condizioni accettabili per essere messi a disposizione di associazioni, gruppi di volontariato, cooperative del terzo settore o, più semplicemente, di singoli cittadini che possono avvalersene per le proprie necessità.
Si tratta di sedie, scrivanie, tavolini e altri arredi d'ufficio già destinati alla dismissione da parte della "Commissione fuori uso" della Prefettura, che ha deliberato in tal senso alcune settimane fa.
L'operazione, frutto della collaborazione tra Prefettura, Provincia di Macerata, Comune di Macerata, Cosmari, Cooperativa Meridiana e Cooperativa Risorse, che hanno anche messo a disposizione propri mezzi e operatori, consente un risparmio finanziario al Ministero dell'Interno e all'amministrazione provinciale, entrambe responsabili della dismissione, nonché un vantaggio per enti, associazioni di volontariato e cittadini, nel rispetto dell'ambiente e dell'ecosistema.
Alcuni dei mobili e delle attrezzature ritirati sono stati trasferiti nel deposito del Centro del riuso di Macerata e resi disponibili per coloro che, nel rispetto delle regole di funzionamento del centro medesimo, vogliano ritirarli per far fronte alle proprie esigenze.
Si è svolta questa mattina, alle 10:30, nella chiesa di San Giorgio, la solenne celebrazione dedicata alla Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. A presiedere la Santa Messa è stato il Vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, alla presenza del comandante provinciale, Raffaele Ruocco, e delle principali autorità civili e militari del territorio.
In prima fila il prefetto Giovanni Signer, il vice sindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, il procuratore della Repubblica Giovanni Narbone, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana, oltre a numerosi cittadini. Presenti anche i carabinieri in servizio e in congedo, i loro familiari, i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni d’Arma.
Nell’omelia, monsignor Marconi ha offerto una riflessione profonda a partire dal Vangelo delle Nozze di Cana, sottolineando il ruolo attento e materno di Maria, la prima ad accorgersi della necessità e a coordinare con discrezione chi avrebbe collaborato al miracolo.
Una figura che il Vescovo ha accostato al servizio quotidiano dei carabinieri, in particolare ai Comandanti di Stazione dei piccoli comuni, chiamati a vivere accanto alla gente, ascoltando, osservando e intervenendo con tempestività. Il Vescovo ha poi evidenziato il valore insostituibile dello sguardo umano, ricordando che la videosorveglianza può essere un supporto utile, ma non potrà mai sostituire "l’intelligenza della mente e del cuore" del Carabiniere.
Al termine della cerimonia, il colonnello Ruocco ha ringraziato il Vescovo per la celebrazione e per le parole rivolte all’Arma, capaci di offrire una profonda occasione di riflessione. Ha rivolto un pensiero di gratitudine anche alle autorità, ai Carabinieri in servizio e in congedo, alle vittime del dovere, alle vedove dell’Arma, ai rappresentanti sindacali e ai cittadini presenti.
Il Comandante ha ricordato come la ricorrenza della Virgo Fidelis coincida con la commemorazione della Battaglia di Culqualber, in cui la Bandiera dell’Arma venne insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare, e con la Giornata dell’Orfano, istituita nel 1948 per sostenere i figli dei Carabinieri caduti nel loro percorso di studi.
"Stringerci attorno alla Virgo Fidelis significa riscoprire la nostra dimensione di comunità" ha dichiarato Ruocco, sottolineando come i Carabinieri d’Italia oggi siano uniti intorno alla loro Patrona, così come un paese si raccoglie attorno alla propria festa. La cerimonia si è conclusa con un momento particolarmente toccante: il comandante ha affidato alla protezione della Virgo Fidelis un giovane Carabiniere colpito da una grave malattia, invitando i presenti a unirsi in una preghiera.
La Consulta delle donne della città di Tolentino torna pienamente operativa con un nuovo direttivo pronto a imprimere un rinnovato slancio alle politiche di promozione delle pari opportunità, inclusione e benessere femminile nel territorio. L'organismo consultivo "in rosa" si è riorganizzato con un gruppo eterogeneo di undici rappresentanti e un programma ambizioso.
Lo scorso 12 novembre è stato eletto il nuovo direttivo, e il 18 novembre Solidea Vitali, imprenditrice, è stata nominata presidente all’unanimità.
Il nuovo direttivo, definito un "gioco di squadra" che unisce esperienza e nuove energie, è composto da donne provenienti da diverse età, professioni e ambiti sociali. L’obiettivo è chiaro: elaborare proposte concrete, ascoltare le esigenze del territorio e contribuire al dibattito pubblico con un approccio costruttivo e complementare.
La squadra guidata da Solidea Vitali vanta competenze multidisciplinari. Al fianco della neo-eletta presidente, lavorano Isa Vitaliani De Bellis, presidente dell’Auser Tolentino, nominata vice presidente; Carla Passacantando, giornalista e presidente dell’associazione “I Ponti del diavolo”, che ricopre il ruolo di economa e addetto stampa; e Laila Cervigni, psicologa e responsabile della struttura Asp Tolentino, nominata segretaria.
Il gruppo di lavoro è completato da figure professionali fondamentali come la pediatra Loredana Piermattei, la responsabile amministrativa d’azienda Fiorella Sampaolo, la pittrice Gabriella Gattari, l’educatrice Fabiola Cavarischia (responsabile della progettazione di Legambiente “Il Pettirosso” Tolentino), Maria Paola Giorgi (vice presidente di Hub 62029), la coach facilitatrice Inna Apekina e Stefania Francioni. Questo gruppo apartitico e senza scopo di lucro ha il fine di elaborare proposte concrete sul mondo femminile.
La Consulta delle donne opera in stretta sinergia con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Tolentino, presieduta dalla consigliera Alba Mosca (con Monia Prioretti come vice).
L'assessore Benedetta Lancioni e la consigliera Alba Mosca hanno espresso vivo apprezzamento per l'impegno: "Un ringraziamento a tutte le donne che hanno scelto di condividere le proprie competenze e il tempo per la comunità. Auguriamo un buon lavoro alla presidente Solidea Vitali e a tutto il direttivo, con la promessa di un lavoro in sinergia."
La collaborazione tra i due organismi permetterà di sviluppare iniziative condivise e rafforzare l’impatto delle attività rivolte a eliminare gli ostacoli che ancora limitano la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica, sociale, culturale ed economica della città. La rinascita della Consulta è un segnale forte per la comunità tolentinate: il nuovo direttivo è già operativo e sta lavorando per programmare incontri e iniziative che saranno presentati nelle prossime settimane.
Quello che sembra essere un esemplare di lupo è stato avvistato nelle ultime ore ad Appignano, dove un residente ha inviato una segnalazione accompagnata da un video che mostra l’animale mentre attraversa la strada provinciale 57 jesina, nei pressi di alcune abitazioni. Nel filmato si vede il lupo muoversi rapidamente tra le auto parcheggiate, per poi allontanarsi e scomparire nel verde circostante.
L’episodio ha destato attenzione tra i cittadini, poiché si tratta di un avvistamento insolito così vicino al centro abitato. L'animale si è limitato a transitare nella zona prima di rifugiarsi nella vegetazione.
Il ritorno del lupo negli ambienti appenninici è un fenomeno noto negli ultimi anni, e la presenza occasionale nei pressi di aree abitate può verificarsi soprattutto nelle ore notturne o in zone prossime alla campagna. Si invitano i cittadini a non avvicinarsi e a segnalare eventuali nuovi avvistamenti alle autorità competenti. I lupi (Canis lupus italicus) spesso possono essere confusi con i cani randagi o con una particolare razza canina quale il cane lupo Cecoslovacco.
(Foto in primo piano di repertorio)
Macerata si stringe nel dolore per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, 63 anni, punto di riferimento storico del calcio cittadino. Da tempo combatteva con una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo. La notizia della sua morte ha profondamente colpito quanti lo conoscevano e ne avevano apprezzato l’umanità, la dedizione e la presenza costante nel mondo sportivo locale.
Per decenni Gallucci è stato un volto familiare nelle società del territorio: dirigente stimato, accompagnatore prezioso, uomo sempre pronto a dare una mano. Ha condiviso il suo cammino sportivo con realtà come Vis Macerata, Maceratese, Recanatese, Porto Potenza e Maceratese, di cui è stato anche dirigente.
Tra coloro che hanno vissuto con lui tante stagioni c’è mister Emanuele Ciabocco, oggi viceallenatore e preparatore atletico del Fossombrone in Serie D, oltre che presidente del collegio di garanzia AIAC a Coverciano, che lo ricorda così:
«Con la scomparsa di Peppe perdiamo tutti un grande sportivo e io perdo un amico. Abbiamo condiviso tanti anni di calcio: è stato il mio accompagnatore alla Maceratese tra il 2008 e il 2010, poi alla Recanatese e alla Vis Macerata, e in seguito al Porto Potenza. Da quella collaborazione è nata una grande amicizia, fatta di rispetto e sostegno: non ha mai smesso di farmi sentire la sua vicinanza, con messaggi, telefonate, commenti, anche dopo le vittorie più recenti. Peppe amava i giovani più di ogni altra cosa. Era sempre pronto ad aiutarli, come un padre. Ha voluto che il figlio Marco iniziasse con me il suo percorso in panchina, e da allora con lui e con la sua famiglia ho mantenuto un legame profondo. Quando si è ammalato, ha voluto che lo sapessi: sono andato a trovarlo e gli ha fatto piacere, come a me. Quest’estate l’avevo rivisto meglio e avevo sperato che potesse superare la malattia, anche se conoscevo la gravità della situazione. La notizia della sua morte mi ha colpito profondamente. Abbiamo passato notti intere a parlare di calcio, anni fa, quando lavorava a Sant’Egidio: momenti che porterò sempre con me. Oggi so di avere un tifoso in più lassù. Un abbraccio alla famiglia e al mio caro amico Peppe».
Ciabocco ha inoltre annunciato che proporrà l'organizzazione di un torneo giovanile all’Atletico Macerata per ricordare Gallucci e il suo impegno a favore dei giovani nel mondo del calcio.
Un ricordo colmo di affetto arriva anche dall’Atletico Macerata, società nella quale Giuseppe lavorava da due anni e dove si era fatto voler bene fin dal primo giorno. «Un giorno triste per noi, Giuseppe Gallucci ci ha lasciato. Entrato da due anni nella nostra famiglia, si è subito messo al servizio della scuola calcio. Amato tantissimo dai bambini, sempre presente con energia, entusiasmo e grinta da vendere».
La società custodisce ancora vive le parole che Giuseppe aveva pronunciato nell’ultima riunione, appena un mese fa: «Per me il calcio sono i ragazzini, non riuscirei a stare senza loro, non vedo altro».
Un amore sincero, totale, che l’Atletico Macerata ha voluto trasformare in un ultimo saluto: «Ciao Giuseppe, grazie e veglia su di noi… sappiamo che sarai sempre a bordo campo».
Anche la S.S. Maceratese si unisce al cordoglio: «La S.S. Maceratese si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Giuseppe Gallucci, ricordando con stima il suo impegno e la passione dedicati al calcio cittadino».
La comunità sportiva e l’intera città si stringono attorno alla famiglia, nel ricordo di un uomo buono, generoso, capace di farsi voler bene ovunque andasse. Gallucci lascia la moglie Rosita e il figlio Marco. I funerali si terranno domani, sabato 22 novembre alle ore 14, presso la Chiesa delle Vergini.
Otto band in gara, una giuria di professionisti e due serate dedicate alla musica emergente. Il teatro Don Bosco di Macerata ospiterà, il 22 e 23 novembre, le finali dell’Homeless Fest, storico appuntamento marchigiano dedicato alla musica originale emergente. Dopo le selezioni itineranti che si sono svolte dal vivo nei teatri della provincia di Macerata, a Petriolo e a Pollenza, approdano sul palco della finale otto progetti musicali provenienti da diverse aree del centro Italia: Basaglia Project, Lucida, Subrev, Gruve, Corcolis, DPCM, Passionisti e Lepore.
Le formazioni presenteranno tre brani originali ciascuna, secondo il regolamento consolidato del festival, rimasto invariato rispetto alle passate edizioni. Le esibizioni saranno valutate con un sistema misto: il 75% del punteggio alla giuria tecnica e il 25% al voto del pubblico. La giuria che decreterà il vincitore finale sarà composta da figure di rilievo nel panorama musicale e culturale nazionale.
In questi anni il concorso ha visto susseguirsi in giuria, produttori come Giacomo Fiorenza, Andrea Marmorini, etichette indipendenti quali La Tempesta Dischi, Woodworm Label, La Famosa Etichetta Trovarobato, 42 Records, Dischi Soviet Studio e alcuni importanti artisti come Colombre, Adriano Viterbini, Cesare Petulicchio, Fabio Rondanini, Alberto Cazzola, Andrea Lazslo De Simone, Gionata Mirai, Stefano Pilia, Max Collini, Federico Dragogna, Enrico Molteni, Gabriele Lazzarotti.
Quest’anno l’Homeless Fest potrà contare su : Giorgio Maria Condemi, chitarrista e produttore, già al fianco di Motta, Giovanni Truppi e Marina Rei; Gianluca Polverari, direttore artistico e voce storica di Radio Città Aperta; Colombre, nome d’arte di Giovanni Imparato, apprezzatissimo cantautore il cui utlimo album Luna di Miele, realizzato insieme alla cantante Maria Antonietta, è uscito il 19 settembre 2025 per Bomba Dischi; Matteo Cioci, musicista e “fil rouge” di tutte le passate edizioni del contest,in rappresentanza dell’associazione Homeless.
Il festival radicato nel territorio, nasce come Homeless Rock Fest ed oggi ampliato a ogni forma di espressione musicale, il festival è promosso dall’Associazione Homeless con l’obiettivo di offrire visibilità e opportunità concrete ai giovani artisti. Come da tradizione, ai primi tre artisti classificati verrà assegnato un premio finalizzato alla produzione e promozione di nuova musica originale,grazie alla collaborazione con lo studio di registrazione Homeless Factory e con l’ufficio stampa Peyote Press.
Per la finalissima del 23 novembre si alterneranno sul palco anche dei graditissimi ospiti ed amici del contest. Ad aprire la serata ci sarà Tommy Indaco (ex Tommus_sk8) secondo classificato dello scorso anno. A chiudere la diciannovesima edizione della manifestazione ci penseranno invece i Capabrò, band ormai affermata, che ha calcato il palco del concorso in una delle precedenti edizioni.
Le due serate finali si preannunciano come una vetrina significativa per la scena emergente, confermando l’Homeless Fest come uno degli appuntamenti più longevi e riconosciuti del settore musicale italiano. L’inizio delle due serate è fissato alle ore 21.00. L’ingresso è libero.
L'eco dei tagli ai fondi e delle convenzioni non rinnovate per Musicultura, lo storico festival della canzone popolare d'autore, si fa sentire con forza nel dibattito politico locale. A intervenire duramente è l'esponente del Pd, Romano Carancini, ex sindaco di Macerata e già consigliere regionale, che solleva la questione oltre la mera contabilità economica, parlando di un vero e proprio "voltafaccia" della politica maceratese e regionale nei confronti della cultura.
"La cultura è coscienza", afferma Carancini, ponendo un interrogativo diretto ai vertici amministrativi: "Dove stiamo andando? E soprattutto: cosa stiamo perdendo?"
L'ex sindaco sottolinea come Musicultura sia molto più di un semplice festival. Per Macerata e per l’intero territorio marchigiano, al quale non ha mai voltato le spalle pur ambendo a orizzonti nazionali, l'evento rappresenta un "patrimonio collettivo, un crocevia di linguaggi e di idee".
Carancini rende omaggio alla visione del suo fondatore, Piero Cesanelli, definendo Musicultura come "la storia di una mente illuminata, il palcoscenico degli incontri artistici più improbabili e, allo stesso tempo, più efficaci della storia della canzone d’autore italiana" . Il Festival è descritto come uno "spazio di cura e di attenzione" per il talento emergente, un luogo che mantiene viva la cultura, fornendo "memoria e spirito critico" e agendo come "casa per intere generazioni di artisti e cittadini".
La critica si fa diretta nei confronti degli attuali amministratori. "Se il sindaco Parcaroli e il presidente Acquaroli non riconoscono il valore sempre maggiore di Musicultura – lo confermano anche i numeri – non stanno solo tagliando fondi o bloccando convenzioni" , sostiene Carancini.
La sua conclusione è netta: le istituzioni "stanno letteralmente abdicando all’idea di una città e di una regione in cui la cultura può e deve essere bellezza, esperimento e connessione. Senza pregiudizi, senza muri".
L’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, in collaborazione con il MAReC (Museo dell’Arte Recuperata), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, promuove un’importante conferenza-incontro dal titolo "Santa Maria in Valfucina. Lo spirito del luogo, tra passato e futuro".
L’iniziativa si terrà domani pomeriggio (sabato 22 novembre), a partire dalle ore 17, nella sede del MAReC a palazzo Vescovile, in via Cesare Battisti.
La chiesa di Santa Maria in Valfucina, un tempo fulcro del più documentato monastero benedettino del territorio sanseverinate, le cui origini risalgono probabilmente all'XI secolo, è sopravvissuta a secoli di storia e a eventi sismici, tra cui quello dirompente del 1799, che ne distrusse gran parte della struttura abbaziale, e quello più recente del 2016.
Oggi, dell’antico complesso, rimane solo la chiesa con un vero e proprio gioiello al suo interno: una cripta a tre navate caratterizzata da volte a crociera sostenute da colonne in pietra con capitelli scolpiti in modo figurativo, con motivi simbolici, antropomorfi, zoomorfi e geometrici.
Reso inagibile dalle scosse di nove anni fa, il luogo di culto verrà interessato un complesso progetto di riparazione e miglioramento sismico promosso dall'Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. L'unicità dell'iniziativa risiede nell'aver associato alle opere di restauro un rigoroso programma di studi e indagini archeologiche, il cui risultato sarà oggetto di future pubblicazioni scientifiche.
L’équipe di lavoro, che si occupa della progettazione e delle indagini dal 2021, è coordinata dall’architetto Ilde Cipolletti dello studio Mc2lab e include l’ingegnere Marcello Muzzi e il geologo Roberto Ranciaro, oltre al contributo di diversi specialisti per le strutture e la sicurezza.
Il recupero di Santa Maria in Valfucina si configura come un modello virtuoso di ricostruzione che coniuga la messa in sicurezza post-sisma con la valorizzazione della storia e dell’identità culturale.
Un’occasione imperdibile per riscoprire il patrimonio artistico marchigiano: domani (sabato 22 novembre), con ritrovo alle ore 16 presso la sede della Pro Loco in piazza Del Popolo, si terrà una nuova visita guidata alla mostra "Il Rinascimento Marchigiano", esposizione allestita nel bellissimo piano nobile e nella galleria d’arte moderna “Filippo Bigioli”, a palazzo Comunale.
La mostra, promossa da Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni con il patrocinio del Comune di San Severino Marche, è l'ultima tappa di un percorso itinerante che celebra la rinascita dell'arte dopo il sisma.
La visita sarà curata da Paola Pistoni, guida turistica abilitata della Regione Marche.
L'esposizione offre un viaggio affascinante nella storia e nell'arte marchigiana, permettendo ai visitatori di ammirare capolavori salvati e restaurati dai luoghi colpiti dal sisma. Tra le opere esposte figurano creazioni di artisti di spicco come Carlo Crivelli (con il suo Trittico di Valle Castellana) e Pietro Alamanno.
La mostra "Rinascimento Marchigiano" resterà visitabile fino al 7 gennaio 2026. La partecipazione alla visita guidata è soggetta a prenotazione obbligatoria. Costo 10 euro a persona, comprensivo del biglietto d'ingresso alla mostra. Ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 16 anni. Info al numero 338 8007012, anche tramite WhatsApp.
Un omaggio sincero alla città, un inno all'amicizia e un ritratto generazionale: è il cuore di "Casa Mia", il nuovo brano dei rapper civitanovesi Andrea Galanti (in arte Andre Young) e Luca Verdinelli (Stylo Aka Space). Il progetto, nato dalla condivisione di una passione ventennale, ha ricevuto il plauso istituzionale con l'incontro in Comune e la consegna di un attestato di riconoscimento da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica e del consigliere comunale Gianluca Crocetti.
La storia di Andrea e Luca è un racconto di legami che resistono al tempo. Conosciutisi vent'anni fa in una sera qualunque al Luna Park, la vita li ha separati per strade diverse, ma la musica ha funzionato come un filo invisibile, riportandoli a casa.
"In questa canzone, Civitanova vive nella loro voce, respira nelle loro parole e pulsa sopra il beat", ha commentato il sindaco Ciarapica, lodando non solo l'amore per la città, ma anche "la forza dell’amicizia, la fragilità e il coraggio dei giovani, e la musica come cura silenziosa che ti sostiene".
"Casa Mia" è nata all'interno del disco Satori di Andre Young. "Sentivo il bisogno di raccontare Civitanova", ha spiegato Andre Young. "Quando ho avuto l’idea del brano, la prima chiamata è stata per Luca, e dopo mezz’ora era già tutto pronto".
Per Stylo Aka Space, la musica e la città hanno rappresentato una vera e propria terapia. "C’è chi va dallo psicologo. Io venivo al mare. Guardavo l’orizzonte e l’ansia calava. Civitanova mi ha rimesso a posto senza chiedermi nulla. Quello che ho passato mi ha fatto allontanare dalle paranoie. Ci si salva insieme, non da soli", ha confidato il rapper.
Il testo della canzone è uno specchio della realtà giovanile, toccando corde profonde: "Tutti con i filtri, nessuno che fa figli" è una delle strofe più incisive, definita dagli autori "un pugno nello stomaco e una carezza allo stesso tempo," un invito a riscoprire l’unione e la forza di restare umani al di là dei filtri social.
Il brano è anche un emozionante viaggio tra la Civitanova di ieri e di oggi, ricordando i luoghi e gli anni della spensieratezza. Il profondo legame con la città si condensa in un verso di Andre Young: "Ogni quartiere è un santo sul calendario, autoproclamato cittadino onorario, onorato di fare parte di te".
La verità del brano, concludono i due artisti, risiede nel fatto che "Civitanova ti cambia, ma ti resta dentro". E citanò la scritta al Molo Nord, ricordando che "Civitanova attrae chi non si accontenta, è la città dove ogni onda del mare è un suono che ti alimenta".
Il videoclip che accompagna il brano, realizzato dalla videomaker Silvia Borroni, è un "mosaico di immagini che rafforza l’orgoglio di essere civitanovesi".
Il brano "Casa Mia" è disponibile su YouTube al link: https://www.youtube.com/watch?v=pvW4ItasnnM
CALDAROLA - Nonostante una delle annate olearie più difficili degli ultimi decenni, segnata dall'aggressività della mosca dell'olivo che ha messo in ginocchio molte realtà produttive, l'associazione Olio Coroncina conferma il suo successo: la produzione 2025 del suo prezioso extravergine, il Coroncinus, è salva e di qualità eccellente.
L’Associazione, che riunisce undici produttori appassionati e profondamente legati al territorio, ha come missione la tutela e la valorizzazione della varietà autoctona Coroncina, un'oliva rara e di straordinaria qualità, coltivata nei cinque Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Di fronte alle difficoltà climatiche e parassitarie, che hanno drasticamente ridotto le rese anche nelle Marche, il gruppo non si è arreso. Grazie a un modello basato su condivisione e competenza, i produttori sono riusciti a portare a termine una produzione limitata ma di altissimo livello.
Il risultato è attestato dalla scheda di valutazione sensoriale dell’Amap regionale, che parla chiaro: un olio dal «Fruttato medio, di tipo erbaceo, sentore prevalente di carciofo, con leggera mandorla. Note di amaro di media intensità, piccante medio-leggero, colore verde con riflessi gialli e fluidità media».
Il presidente dell'associazione, Livio Giovenali, esprime grande soddisfazione: «Per poter essere classificato come olio extravergine – spiega – sia i parametri organolettici che quelli chimici devono rispondere a determinate caratteristiche. E così è stato: il nostro olio ha dato un risultato eccellente. Nonostante le difficoltà, abbiamo ottenuto un ottimo prodotto».
Il segreto risiede nel metodo comunitario: «Siamo undici produttori su cinque Comuni – aggiunge Giovenali –: raccogliamo insieme quando lo consiglia l’agronomo. E le olive vengono molite tutte insieme». Grande attenzione è dedicata allo stoccaggio: l’olio viene filtrato, sigillato in recipienti e conservato in una stanza climatizzata, prima di essere analizzato e imbottigliato.
L'unico impatto della stagione negativa è sui numeri: se lo scorso anno le bottiglie prodotte erano state 1.600, quest’anno sono scese a sole 250 unità. Nonostante la riduzione quantitativa, l'impegno e la cura del lavoro hanno permesso di salvare un prodotto che è la punta di diamante e il simbolo della qualità e delle tradizioni dei Cinque Comuni.