L’Oratorio ‘Don Bosco’ di Tolentino ha voluto rendere omaggio a una figura centrale per la comunità salesiana locale, intitolando la sua sala principale ad Antonietta Parrucci. La cerimonia si è tenuta domenica 30 novembre, alla presenza commossa di familiari e conoscenti.
Antonietta Parrucci viene ricordata come l’incarnazione concreta dello spirito salesiano, sintetizzato nell'aforisma di Don Bosco: “L'educazione è cosa del cuore”. A sottolineare il suo ruolo fondamentale è stata Barbara Bacaloni, consacrata laica salesiana e sua amica di lunga data.
La signora Bacaloni, che ha conosciuto Antonietta Parrucci a Macerata, ne ha tracciato un ritratto affettuoso e indelebile. “Antonietta era una persona sempre allegra e con la battuta pronta, ma sempre delicata, accogliente e molto paziente; pronta ad offrire il suo aiuto a chi era in difficoltà attraverso una parola gentile,” ha ricordato. “Io l’ho conosciuta così e la voglio ricordare così”.
Il loro incontro avvenne proprio negli ambienti salesiani, come spiegato dalla Bacaloni: “Lei ha insegnato all’Istituto salesiano di Macerata in qualità di professoressa di storia dell’arte; e, frequentando l’oratorio dei salesiani di Macerata, l’ho incontrata e conosciuta rimanendo amiche” . Nonostante l'impegno a Macerata, Antonietta Parrucci nutriva una passione particolare per l’oratorio di Tolentino, di cui raccontava sempre le attività con immensa gioia.
L'intitolazione della sala non è solo un omaggio alla persona, ma anche ai valori che Parrucci ha rappresentato, in linea con lo specifico della spiritualità delle Volontarie di Don Bosco (VDB), di cui Barbara Bacaloni fa parte.
La spiritualità VDB, spiega la consacrata laica salesiana, è innanzitutto salesiana e ha come "obiettivo" quello di stare insieme ai giovani. “La nostra missione è quella di realizzare il progetto di Dio negli ambienti in cui siamo inserite. Leggiamo i ‘segni dei tempi’ e stiamo attente ai bisogni che emergono dalla nostra società per cercare, insieme agli altri, risposte adeguate e nuovi cammini di azione”.
L’intitolazione della sala ad Antonietta Parrucci è dunque un gesto che unisce il ricordo di una donna dedita con l'impegno costante dell'Oratorio Don Bosco a vivere e diffondere lo spirito di accoglienza e di attenzione ai giovani.
A Pollenza il Natale non è solo una ricorrenza: è un momento di incontro, di comunità, di emozioni condivise. Anche quest’anno il Comune, insieme alle associazioni del territorio, accende il cuore del paese con Natale in Piazza, una serie di appuntamenti pensati per farci riscoprire la bellezza di stare insieme, tra luci, musica e tradizioni che scaldano l’anima.
Il primo grande momento di festa sarà lunedì 8 dicembre alle 17:00 in piazza della Libertà. L’accensione dell’Albero di Natale, accompagnata dai canti natalizi a cura dei ragazzi dell’I.C. “V. Monti” e dalla Junior Band del Corpo Bandistico G. Verdi, darà ufficialmente avvio alla magia natalizia.
E come ogni festa che si rispetti, non mancherà una deliziosa merenda cioccolatosa preparata dalla Pro Loco Corporazione del Melograno APS: un vero abbraccio caldo e goloso per cominciare con energia.
Domenica 14 dicembre dalle 14:00, la piazza si trasformerà in un vero e proprio mondo incantato: casette illuminate, mercatini artigianali, elfi raccontastorie, tombolata, spettacoli, Snow Globe per scattare ricordi magici e un Villaggio di Natale pieno di sorprese.
Dalle 16, la cioccolata calda e il vin brulé, offerti dalla Pro Loco, aggiungeranno quel tocco speciale che rende tutto più magico. Un pomeriggio perfetto per chi ama vivere lo spirito del Natale.
La settimana successiva, domenica 21 dicembre, dalle 16:00 alle 18:00, la piazza ospiterà Dolci letture sotto l’albero a cura di Nati per Leggere: un momento dedicato alla fantasia, alle storie che sanno incantare e riportarci bambini per un attimo.
Alle 18:00, il Teatro G. Verdi aprirà le sue porte per il tradizionale Concerto di Natale del Corpo Bandistico “G. Verdi” di Pollenza: un appuntamento che unisce emozione e grande partecipazione.
Sabato 27 dicembre alle 21:15, il Teatro G. Verdi ospiterà “LUMINA – La sera dei Miracoli”, un emozionante omaggio a Lucio Dalla. Una performance intensa, poetica, a lume di candela capace di illuminare serate invernali con ricordi e poesia.
A chiudere il programma, martedì 6 gennaio alle 16:00, nella Sala Convegni arriverà la Befana: un pomeriggio pieno di sorrisi, con dolci regali per tutti i bambini e un’allegra animazione a cura dell’Avis comunale di Pollenza.
Un modo gioioso per salutare insieme le festività e dare inizio al nuovo anno con leggerezza.
Natale in Piazza vuole essere un abbraccio collettivo, un invito a riscoprire la bellezza della nostra comunità e a condividere momenti che restano nel cuore.
Tutti i cittadini e gli ospiti sono calorosamente invitati a partecipare: Pollenza vi aspetta, più luminosa che mai.
Il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si è tenuta presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata la serata conclusiva della V edizione del progetto “Guardami negli occhi - Scuola libera dalla violenza”, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Macerata in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’associazione Help SOS Salute e Famiglia ODV.
Hanno preso parte al progetto le classi IIA e 4M del Liceo Classico Linguistico “Giacomo Leopardi”, che hanno rispettivamente realizzato un manifesto e un podcast sul tema del contrasto alla violenza sulle donne.
La menzione d’onore per la sezione podcast è andata alla classe 4M del Liceo Linguistico, premiata “per l’intensità con cui hanno pronunciato parole dense di significato — “gli abusi, come cicatrici, ti segnano e restano per sempre” — per la loro capacità di interiorizzare, di dare voce alle vittime e per la forza con cui hanno affermato “non possiamo permetterci di tacere”, mostrando il desiderio di essere parte di un cambiamento possibile. Un cambiamento al quale noi adulti abbiamo il dovere di rispondere, perché è a noi che rivolgono una domanda fondamentale: “ci sarà mai un cambiamento?”.
In rappresentanza della classe, hanno partecipato alla premiazione gli studenti e le studentesse Mariachiara Cananà, Emma Marinacci, Greta Micati, Davide Piersanti, Letizia Salvucci, Linda Tittarelli.
1976: alcuni appassionati di atletica decidono di fondare una società nel nome dell’Avis, portando sulle piste un messaggio di solidarietà. Nasce così l’Atletica Avis Macerata. Dal 1976, tantissimi giovani hanno indossato la maglia della società avisina rappresentandola sulle piste d’Italia e del mondo.
2025: un’altra stagione agonistica si è conclusa e per la società biancorossa di Macerata è quella del 50esimo anno di attività. Un traguardo storico per un gruppo sportivo che vive grazie alla passione delle persone che la animano.
In occasione di questo speciale compleanno, la tradizionale “Festa dell’Atleta” sarà quest’anno un'occasione per ripercorrere questi 50 anni di attività, con filmati foto ed interventi dei protagonisti del passato che si alterneranno ai protagonisti del presente, così da rivivere i momenti più importanti ed emozionanti per i colori della squadra avisina.
Si rivivranno eventi di notevole spessore come quelli di Alessandro Attene sceso in pista alle Olimpiadi di Sidney 2000, e di Giovanni Faloci in pedana con il suo disco alle Olimpiadi di Tokyo 2021; di Daniela Reina ed Eleonora Vandi, convocate ai Mondiali Assoluti, Ndiaga Dieng medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo 2021, Elisabetta Vandi straordinaria protagonista ai Mondiali U20 del 2018 fino ad arrivare ai risultati del 2025 con Augusto Cecchetti convocato per gli Europei U20 e Beatrice Stagnaro in maglia azzurra per il Festival Olimpico della Gioventù Europea.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 6 dicembre a partire dalle 16:30 alla Domus San Giuliano di via Cincinelli 4 a Macerata. La festa proseguirà poi con la cena sociale, al ristorante Villa Giustozzi by Parco Hotel di Pollenza alle ore 20:00.
Tanti altri protagonisti e momenti emozionanti saranno ripercorsi grazie alla mostra fotografica, allestita presso l’Infopoint in piazza della Libertà 18, vicino al teatro Lauro Rossi.
La mostra sarà aperta da martedì 2 a sabato 6 dicembre con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:30. Domenica 7 dicembre l’apertura della mostra andrà dalle 15:00 alle 19:00.
I festeggiamenti si concluderanno lunedì 8 Dicembre alla Stadio Helvia Recina – Pino Brizi di Macerata con l’ormai immancabile staffetta 100x400metri composta dagli atleti grandi e piccoli dell’Avis Macerata che partirà con lo sparo dello starter alle ore 09:00.
Una Halley Matelica da urlo travolge la Goldengas Senigallia che dopo un buon avvio si è sciolta come neve al sole. Ci ha messo un po’ la Vigor a carburare, ma dal secondo quarto in avanti è stato un monologo pere i ragazzi di coach Trullo, che hanno confermato quanto di buono messo in campo nelle ultime partite.
Eppure l’avvio lasciava presagire ben altra partita. Parte meglio la Goldengas, che sfrutta una Vigor imprecisa al tiro e disattenta in difesa per costruirsi un piccolo vantaggio (il massimo lo tocca sul 9-14 firmato Sablich all’8’). I padroni di casa cambiano marcia nel secondo periodo: Mozzi suona la carica con due triple, Mazzotti è ovunque in difesa e il resto lo fanno l’energia di Marrucci e la sapienza di Panzini: un break di 12-0 nel cuore del secondo parziale porta la Halley avanti e i biancorossi toccano il massimo vantaggio del primo tempo a due passi dalla sirena di metà gara con un libero di Marrucci (38-29).
Reazione ospite al rientro dagli spogliatoi? Neanche per sogno. La Vigor pigia sull’acceleratore con i canestri di Dell’Anna e un Mazzotti tentacolare, non serve nemmeno un Mariani stellare perché la Halley esonda e il vantaggio supera ampiamente i 20 punti. Senigallia ci prova anche con la difesa a zona, ma l’abisso di energia tra le due squadre a fare la differenza. I biancorossi si abbattono come una mareggiata su una Goldengas impotente, nel quale il solo Sirri non può bastare per tenere in piedi la baracca. L’ultimo quarto è di fatto un lunghissimo garbage time nel quale Marrucci banchetta a piacimento fino al +30 della sirena finale.
Una Halley bella, bellissima quella che mantiene la testa della classifica in coabitazione con la B-Chem Civitanova, che domenica prossima salirà a Castelraimondo per il big match che designerà la momentanea regina del raggruppamento.
Queste le considerazioni di coach Trullo a fine partita: "Siamo partiti un po’ molli, poi abbiamo alzato l’intensità in difesa, abbiamo sistemato alcune cose e questo ci ha dato il la per giocare la nostra pallacanestro, recuperando palloni e andando in contropiede. Sono contento perché abbiamo fatto una buona partita, non buonissima ma sicuramente positiva contro una squadra come Senigallia che continuo a pensare possa andare lontano nei playoff. Non era una partita semplice, siamo stati bravi a trasformarcela abbassando il quintetto e sistemando delle cose. Lo scontro al vertice di domenica prossima con Civitanova? Tutti indicavano come favorite del girone Recanati e Porto Recanati e sono tutt’ora convinto anch’io che siano quelle che hanno qualcosa in più, ma, anche se è solo fine novembre, noi e Civitanova stiamo facendo molto bene. Ho detto sin dall’estate che è una squadra che mi piace molto, mi aspetto una battaglia vera domenica, una partita tra due squadre in grande salute e che giocano una bella pallacanestro. Mi auguro che sia un bello spettacolo, penso e spero che il palazzetto sarà pieno perché è una partita che vale il primo posto"
HALLEY MATELICA-GOLDENGAS SENIGALLIA 88-58
MATELICA: Marrucci 19, Pacini, Panzini 7, Mentonelli ne, Franch, Fea 9, Ferretti, Dell’Anna 14, Mazzotti 10, Mariani 8, Mattarelli 6, Mozzi 16. All.: Trullo.
SENIGALLIA: Sirri 15, Clementi 6, Battisti ne, Sablich 9, Tourn 6, Fabbri, Cicconi Massi 8, Bomprezzi ne, Foglietti 4, Giampieri 10. All.: Petitto.
ARBITRI: Caporalini, Boldrini.
PARZIALI: 11-16, 27-13, 25-11, 25-18
Nella settima giornata di andata del campionato di Serie A2 Maschile, tenuta sul parquet del Centro Sportivo San Filippo, è la Banca Macerata Fisiomed a dover cedere il passo nei confronti di una Gruppo Consoli Sferc Brescia che legittima i suoi gradi di capolista.
L’incontro si conclude con il risultato di 3-2, risultato comunque bugiardo frutto anche di una formazione biancorossa rimaneggiata per più di metà partita. Encomiabile la voglia di provarci dei ragazzi di coach Giannini che, dopo aver dominato il primo set, lottano, spaventano i padroni di casa e strappano un punto che vale oro. Il bicchiere può vedersi mezzo pieno. Top scorer del match è il laterale biancorosso Karyagin, sono 25 i punti per lui.
Prima di iniziare l’incontro, da citare l’iniziativa di Lega Pallavolo Serie A, FIPAV e Lega Volley Femminile per la giornata internazionale contro l’eliminazione della violenza sulle donne. A squadre schierate prima del fischio di inizio, i due capitani (Cominetti e Fall) hanno letto un messaggio congiunto e toccante per sensibilizzare sul tema, ricordando il 1522 come riferimento telefonico nazionale e gratuito per coloro che dovessero averne necessità.
Al via poi lo spettacolo sportivo, con la Gruppo Sferc Consoli Brescia che scende in campo con Mancini in regia opposto a Tondo, Cavuto e Cech sono i laterali, Solazzi e l’ex di giornata Berger al centro, Rossini libero.
La Banca Macerata Fisiomed prova il colpaccio con l’assetto vincente dell’ultima gara casalinga. Pedron è la mente, Garello, Zhelev e Karyagin i suoi schiacciatori. Scelte obbligate al centro con Fall e Ambrose, Gabbanelli e Dolcini ad alternarsi in seconda linea.
Primo set. Equilibrio a inizio parziale con l’ottima soluzione da posto 4 di Zhelev che garantisce il primo break ospite (5-7). Macerata continua sicura dei propri mezzi, con un sistema muro-difesa solido: il primo videocheck della partita dà ragione a Dolcini e vale il +3 (7-10). Continua la buona prestazione ospite nonostante il muro perentorio di Mancini su Zhelev (13-15). Brescia prova a rientrare, ma il time-out di coach Giannini obbliga il successivo errore casalingo al servizio (17-20). Karyagin spara alto dal 4 chiarendo le intenzioni ospiti su questo parziale e su questa partita, Fall regala il set point. 0-1 con un errore di Tondo (21-25).
Secondo set. Continua il buon momento maceratese che approccia il set con precisione nella tecnica e decisione caratteriale. Coach Zambonardi vuole parlarci su già sul 2-5. Buona occasione per fuggire è il primo tempo di Fall, che purtroppo esce (4-7). Il contraccolpo è presto servito con i tucani che si riavvicinano a quota 8 in un battibaleno dopo l’invasione del muro biancorosso. Funziona meglio ora il servizio biancoblù, Cavuto sigla l’ace del 15-11. Arriva il doppio cambio sul +5 Brescia per provare a rimettere in sesto il parziale: fanno il loro ingresso sul parquet Becchio e Diaferia (18-13). Macerata ci prova sul 20-17, ma il set scorre poi inesorabile con Brescia che pareggia i conti con un pesante break di 5 punti consecutivi.
Terzo set. È ancora un muro di Fall a suonare la carica dopo un’ottima difesa di Zhelev, Macerata prova la fuga sul 2-5. Quello che sembrava il punto della rinascita, in realtà si dimostra da allarme rosso: il turno di Solazzi al servizio sembra interminabile e obbliga la panchina biancorossa a fermare il gioco sul 7-5. Macerata rientra determinata, Cech trova le mani alte per pochissimo: grande agonismo al San Filippo con la parità a quota dieci raggiunta dalle due squadre. Continua la sfortuna in campo biancorosso, il capitano Fall è costretto ad abbandonare il campo dopo una brutta ricaduta da muro: con Fabi infortunato, è Diaferia ad adattarsi a centro rete (15-13). Nonostante la cattiva sorte, Macerata se la gioca a viso aperto con uno Zhelev ispirato in fase offensiva: è lui a stabilire la nuova parità con un palleggio spinto sul muro (18-18). L’errore di Ambrose e l’ace subito indirizzano il terzo parziale verso la Lombardia: il finale è 25-21 Brescia.
Quarto set. Grande inizio della Banca Macerata Fisiomed: i biancorossi volano sul 1-5 ma ogni occasione non sfruttata rischia di essere un boomerang pericoloso per le ambizioni ospiti. Karyagin “insacca” sul muro, ma è la seconda intenzione di Mancini che porta la contesa sul 7-7. Sono i tucani a provare a salire in cattedra a metà set con un ottimo attacco di Tondo, ma Garello risponde presente in diagonale (13-12). Le squadre proseguono in equilibrio fino a quota 20: è il muro subito da Garello a influenzare la scelta dell’ultimo time-out discrezionale biancorosso (20-19). Macerata lotta e agguanta il pareggio con tantissima personalità (23-25).
Quinto set. Brescia vuole subito mettere le cose in chiaro portandosi sul +3 a inizio tiebreak. Macerata si sblocca, ma continua a subire un po’ in tutti i fondamentali. Cavuto imperversa dai nove metri e costringe Giannini a spendersi anticipatamente il suo secondo discrezionale: 6-2 casalingo in avvio. Il cambio campo avviene sull’8-3 con Garello che viene chiuso dal muro. I tucani arrivano per primi a dieci sul +3. Talevi e Becchio chiudono il doppio cambio sul 12-9, Macerata non riesce più a rientrare anche merito di una Brescia sempre attenta.
Il tabellino
GRUPPO CONSOLI SFERC BRESCIA - BANCA MACERATA FISIOMED 3-2 (21-25, 25-17, 25-21, 23-25, 15-10)
Brescia: Cech 21, Cavuto 21, Solazzi 1, Tondo 16, Cargioli, Mancini 10, Franzoni, Berger 11, Rossini (L1). NE: Cominetti, Zambonardi, Bettinzoli, Ghirardi, Brozzi (L2). All: Zambonardi, Ass. Tiberti.
Macerata: Pedron 1, Garello 10, Fall 5, Diaferia 1, Ambrose 8, Zhelev 14, Karyagin 25, Talevi 1, Becchio, Dolcini (L1). All: Giannini, Ass: Leoni.
Durata set: 29’, 25’, 31’, 32’, 19’ per due ore e 19 minuti.
Note: Battute punto Brescia 9 con 22 errori, Macerata 5 con 15 errori. Muri punto Brescia 12, Macerata 12, Attacco punto Brescia 47%, Macerata 38%, Ricezione positiva Brescia 56% (21% perfetta), Macerata 33% (13% perfetta).
Photo credits: Atlantide Pallavolo Brescia
Il Matelica lotta a viso aperto contro la corazzata K-Sport Montecchio Gallo, ma alza bandiera bianca solo al 94’ e sfiora il nuovo pareggio all’ultimo respiro. La squadra di Ciattaglia, infatti, ha perso 3-2 nella 13^ giornata di Eccellenza Marche. Sotto 1-0 dopo 12 minuti, i biancorossi ribaltano il match in quattro minuti grazie ai primi due gol matelicesi di Bonvin. Nella ripresa, Torelli pareggia e Rivi in pieno recupero regala i 3 punti alla squadra di Vergoni, con Cornero che allo scadere sciupa la rete del 3-3.
La sfida si sblocca dopo 12 minuti: Uncini commette in ingenuità in area e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Carta non sbaglia e porta in vantaggio i padroni di casa. Al 21’ il Montecchio Gallo sfiora il raddoppio, con Ginestra bravo a respingere un’insidiosa punizione verso l’area di rigore. Il Matelica trova il pari al 26’. Cerretani respinge male un pallone dalla destra e Bonvin si fa trovare pronto, segnando l’1-1. Dall’altra parte, il colpo di testa di Nobili da calcio d’angolo si spegne fuori. I biancorossi passano in vantaggio al minuto numero 31: Bonvin viene servito con un filtrante con il contagiri e in diagonale è chirurgico nel superare Cerretani, per l’1-2. A fine primo tempo il K-Sport sfiora il pari, prima con il tiro di Peroni che si spegne fuori, poi con il bolide dalla distanza di Sollaku che Ginestra respinge ottimamente in corner.
Le montagne russe proseguono nella ripresa. Siamo al 54’ quando la punizione di Carta viene intuita da Ginestra. Tre minuti dopo ecco il 2-2: Torelli si inserisce tra le maglie dei difensori matelicesi e, servito dalla destra, trova il guizzo vincente. Il Matelica non ci sta e si riversa in avanti: sugli sviluppi di un corner Tempestilli e Bucari provano la zampata decisiva, ma in entrambe le circostanze la difesa locale respinge sulla linea di porta. All’84° addirittura Ginestra vede Cerretani fuori posizione e tenta un pallonetto dalla grande distanza, ma la sfera termina fuori. Passano tre minuti e Bartilotta, dopo un bel contropiede ospite, tenta la conclusione dalla grande distanza, la deviazione di un difensore salva il Montecchio Gallo in corner. Nel secondo minuto di recupero, quindi, i biancorossi perdono Tempestilli, espulso per doppia ammonizione. Al 94’ arriva il gol vittoria dei locali: Rivi di testa sugli sviluppi di una punizione svetta più in alto di tutti e fa 3-2. Nell’ultima azione della gara, il Matelica si mangia il pareggio: dopo una respinta di Cerretani, Cornero in spaccata non trova clamorosamente lo specchio della porta a tu per tu. La squadra di Ciattaglia ora è 11^ in classifica con 15 punti insieme al Tolentino, a +1 da Jesina e Fabriano Cerreto in zona play-out e a -5 dalla quinta posizione. Domenica prossima 7 dicembre Ginestra e compagni sfidano la Sangiustese VP al “Giovanni Paolo II”.
Tabellino
RETI - 12’ Carta su rigore (MG), 27’ e 31’ Bonvin (M), 59’ Torelli (MG), 94’ Rivi (MG)
K-SPORT MONTECCHIO GALLO – Cerretani, Camilloni, Procacci (92’ Rivi), Dominici, Nobili, Carta, Peroni (73’ Notariale), Torelli, Bardeggia (73’ Broso), Montagna (82’ Sylla), Sollaku (68’ Magnanelli). All. Vergoni – A disp. Bellucci, Paiardini, Mistura, Paglia.
MATELICA – Ginestra, Uncini (46’ Montella), Merli S., Bucari (93’ Mengani N.), Tempestilli, Sanchez Montilla, Bianchi, Caleir, Bonvin (71’ Bartilotta), D’Errico (82’ Carsetti), Mengani E (68’ Cornero). All. Ciattaglia – A disp. Falzetti, D’Angelo, Pedrini, Pecci.
ARBITRO – Alfonsi di San Benedetto del Tronto (assistenti Lauro di Jesi, Principi di Ancona)
NOTE – ammoniti: Dominici (MG), Torelli (MG), Ginestra (M), Merli S. (M), Tempestilli (M), Tomas Caleir (M); espulso Tempestilli (M) al 92’ per doppia ammonizione
Foto Credit: Matelica Calcio
Come ammoniva Seneca, "L'avversità è l'occasione della virtù", ed è proprio nelle difficoltà di un terreno reso pesante e insidioso dalle piogge torrenziali che la Cluentina ha saputo dimostrare il motivo per cui occupa con merito una posizione di assoluto prestigio in classifica, strappando un pareggio prezioso in casa di un Porto Potenza rivitalizzato dalla cura Buratti. Se i padroni di casa, reduci dal blitz di Tolentino, cercavano tra le mura amiche quella continuità finora mancata per scacciare i fantasmi di un avvio complicato, la truppa di mister Gesuelli si è presentata all’appuntamento con la consapevolezza di chi, smentendo le scaramanzie della vigilia, sta consolidando un piazzamento playoff grazie alla solidità tattica e al talento della sua linea verde. Ne è scaturita una contesa maschia, a tratti ruvida, dove l'estetica ha dovuto cedere il passo al pragmatismo e dove le geometrie sono spesso affondate nel terreno pesante che ha frenato le velleità di manovra di Morgese e Acquaviva, rendendo arduo il compito dei due reparti offensivi a cui è mancata la zampata risolutiva del bomber di razza.
La prima frazione ha visto un Porto Potenza decisamente più intraprendente, capace di mettere alle corde una Cluentina inizialmente confusa: dopo una fase di studio, al 20’ è Catinari a suonare la carica con un’incursione solitaria conclusa da una fucilata che ha esaltato i riflessi di Pennesi, salvifico anche due minuti più tardi quando il monumentale stacco aereo di Morgese su assist di Pepa si è spento di poco oltre la traversa, certificando la supremazia territoriale dei rivieraschi al cospetto di una formazione ospite poco incisiva.
La ripresa si è aperta sulla falsariga del primo tempo, con i locali ancora pericolosi grazie alla velocità di Gaspari, che al 48’ ha bruciato Pagliarini per poi graziare Pennesi a porta sguarnita, e nuovamente con Catinari, fermato al 52’ da un intervento chirurgico in scivolata di Monteverde. È stato proprio nel momento di massima sofferenza che la partita ha cambiato inerzia: esaurita la spinta dei locali, la Cluentina ha preso in mano le redini del gioco, alzando il baricentro e trovando anche la via della rete al 56’ con Menghini, lesto a deviare in gol un tiro-cross di Mancini, salvo vedersi strozzare l’urlo in gola dalla segnalazione di fuorigioco del direttore di gara, una decisione che ha lasciato molti dubbi su una palla che probabilmente sarebbe entrata comunque.
I biancorossi, galvanizzati e padroni del campo, hanno provato a vincerla con le conclusioni dalla distanza di Di Marino e Montecchiari, costringendo il Porto Potenza, timoroso della beffa, a chiudersi in difesa per proteggere il pareggio; nonostante il forcing finale e una pregevole iniziativa di Cappelletti all’81’ neutralizzata da Battistelli, il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0.
Un epilogo che, in fin dei conti, accontenta entrambi i tecnici: se Gianluca Buratti sottolinea l'equa divisione della posta in palio parlando di "un tempo per ciascuno" utile al percorso di crescita, Raffaele Gesuelli analizza con lucidità la prova a due facce dei suoi, ammettendo l'approccio iniziale sbagliato ("sembravamo poco concentrati rispetto a quanto provato in settimana") ma lodando la reazione caratteriale della ripresa che ha prodotto un punto giusto in una gara in cui, per le insidie ambientali e l'aggressività avversaria, si aveva tutto da perdere.
IL TABELLINO
PORTO POTENZA: Battistini, Pepa I. (83’ Luzi), Mengaroni (60’ Gregori), Avallone (87’ Fioravanti), Scocco, Marcantoni, Catinari (80’ Fermani), Micheli, Morgese (80’ M’Binte), Mercuri, Gaspari.Allenatore: Gianluca Buratti
CLUENTINA: Pennesi, Gesuelli (80’ Mogetta), Monteverde, Pieristè, Pagliarini, Menghini, Di Marino, Ceesay, Acquaviva (74’ Cullhaj), Canuti (80’ Cappelletti), Mancini (69’ Montecchiari).Allenatore: Raffaele Gesuelli
ARBITRO: Vincenzo Chincoli (San Benedetto del Tronto)
La vice capolista Savino Del Bene Scandicci passa al Fontescodella superando in tre set la CBF Balducci HR nella dodicesima di andata della Serie A1 Tigotà: le arancionere provano a giocare le loro carte, soprattutto nel secondo set dove, spinte dall’ottimo pubblico di stasera, arrivano ad avere due set ball, ma cedono nel finale. MVP la regista delle toscane Maja Ognjenovic, che guida magistralmente tutte le attaccanti, top scorer Antropova con 16 punti, segue Weitzel con 10 (3 muri e 62% in attacco). Pesano sul match i 9 muri di Scandicci, bene il servizio arancionero con 3 ace, la Savino Del Bene attacca quasi al 50% contro il 30% delle ragazze di coach Lionetti. Tra le maceratesi in doppia cifra Decortes (11) e Kokkonen (10).
Nel primo set Scandicci prende subito il largo con Ognjenovic protagonista: la regista serba gestisce bene tutte le attaccanti a sua disposizione (5 nel set per Bosetti e Antropova, l’attacco di squadra viaggia verso il 60%) mentre le arancionere non reggono l’urto delle toscane e cedono 15-25. Tutt’altra storia nel secondo set, si procede a strappi (9-13, 13-13, 13-18, 18-18), la CBF Balducci HR trova continuità grazie alle due rimonte completate, agli errori in attacco di Scandicci ed un servizio efficace, poi si esalta (Kokkonen 8 punti a fine set) fino al 24-22: le maceratesi si fermano però sul più bello non concretizzando due palle set e Scandicci ne approfitta con Antropova (9 punti, 24-26). Nel terzo Scandicci ritrova il gioco del primo set e conclude l'opera chiudendo la sfida con i 5 punti delle neo entrata Franklin (16-25).
Coach Lionetti parte con Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Gaspari mette in campo Ognjenovic-Antropova, Weitzel-Nwakalor, Skinner-Bosetti, Castillo libero.
Il match inizia con il break di Weitzel a muro (2-4), Bosetti firma il mani out del 3-6, Ognjenovic inventa il 3-7. Weitzel a filo rete (3-8), Decortes a segno (4-8), Bonelli sbaglia il tocco di seconda (4-10), Kockarevic vincente, 5-10. Skinner a segno (6-12), Mazzon in fast (7-12), Nwakalor allunga sul 7-14 con due punti consecutivi in attacco, invasione Scandicci, 8-14. Entra Piomboni per Kokkonen, Skinner contrattacco (8-16), Kockarevic passa (9-16), ace Bosetti (10-19), dentro Ornoch per Kockarevic, Nwakalor a segno (11-20). Ace Weitzel (11-21), muro Nwakalor (11-22), rientra Kokkonen, Clothier a segno (12-22), Antropova out (13-23), poi a segno (13-24), Decortes trova il 15-24, chiude Bosetti 15-25.
Nel secondo set il turno al servizio di Weitzel propizia subito lo 0-5 delle toscane, Antropova in rete (2-5), Skinner out (3-5), Kokkonen a segno, 4-6. Nwakalor a filo rete (4-8), ancora Kokkonen (5-8), Bosetti non trova le mani del muro (6-8), ace Kokkonen, 7-8. Decortes a segno (8-9), Weitzel al centro (8-11), Decortes passa (9-11), entra Franklin per Skinner, ancora Weitzel (9-13). Toccato l’attacco Decortes (10-13), Franklin sbaglia, 11-13. Muro Kokkonen (12-13), poi la finlandese a filo rete (13-13), poi Antropova rilancia le toscane sul 13-16, ancora l’azzurra a segno (13-17), non riesce la difesa arancionera, 13-18. Kokkonen lungolinea (15-18), ace Clothier (16-18), Antropova out (17-18), Kokkonen contrattacco, 18-18. Ace Clothier (19-18), invasione Scandicci (20-19), out Nwakalor (21-19), Decortes mani out, 22-20. Kockarevic passa (23-21), errore al servizio Antropova (24-22), poi va a segno (24-23), ancora lei, 24-24. Clothier out 24-25, chiude Bosetti 24-26.
Nel terzo set primo break di Scandicci sull’attacco out di Kockarevic (2-4), muro Bosetti (2-5), ancora Bosetti a muro (2-6), poi muro Weitzel, 2-7. Decortes passa (3-7), Kockarevic out (3-8), entra Ornoch al suo posto, ace Antropova (3-9), Clothier out, 3-10. Ornoch a segno (4-10), entra Mancini per Weitzel, Franklin sbaglia (5-12), Decortes pipe, 7-14. Muro Nwakalor (7-16), c’è Piomboni in campo, Decortes a segno (10-17), ancora lei (11-18), muro Clothier (13-18), contrattacco Ornoch (14-18), Bosetti a segno (14-19), non riesce la difesa arancionera, 15-21. Clothier a segno (16-22), muro Antropova (16-24), il set si chiude 16-25.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - SAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3 (15-25 24-26 16-25)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Clothier 6, Bonelli, Kokkonen 10, Mazzon 4, Decortes 11, Kockarevic 3, Caforio (L), Ornoch 2, Piomboni, Bresciani. Non entrate: Baldassarri (L), Sismondi, Crawford, Batte. Allenatore Lionetti.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Ognjenovic 3, Skinner 4, Nwakalor 9, Antropova 16, Bosetti 9, Weitzel 10, Castillo (L), Franklin 7, Mancini. Non entrate: Graziani, Ruddins, Bechis, Ribechi (L), Traballi. Allenatore Gaspari.
Arbitri: Luciani, Cruccolini.
Note - Spettatori: 1150, Durata set: 22', 28', 24'; Totale: 74'. MVP: Ognjenovic.
Dopo due prove opache lontano dalle Marche, la Cucine Lube Civitanova rialza la testa infliggendo un 3-0 (25-20, 25-13, 25-18) alla MA Acqua S.Bernardo Cuneo degli ex Michele Baranowicz e Ivan Zaytsev.
L’8ª giornata della SuperLega Credem Banca registra la quinta vittoria casalinga in altrettante gare disputate dai vicecampioni d’Italia tra le mura amiche nella stagione in corso, la sedicesima consecutiva al Palas in Regular Season considerando l’en plein di 11 su 11 nella prima fase del 2024/25.
Un successo che porta tre punti preziosi per la classifica anche in chiave Del Monte® Coppa Italia. Una Lube intraprendente in tutti i fondamentali controlla il primo set e domina il secondo, per poi ribaltare con forza un terzo parziale scorbutico in avvio.
Titolo di MVP a Loeppky (14 punti con il 73%, 2 ace e 1 muro). Top scorer del match a braccetto Bottolo (15 punti con il 70% in attacco, 7 ace, 1 muro e il 73% in ricezione) e Nikolov (15 punti con 3 ace) nel giorno del suo compleanno. Tra i piemontesi l’unico in doppia cifra è l’opposto francese Feral (12 punti con 3 ace).
Lube in campo con Boninfante al palleggio, i tre schiacciatori Nikolov, Poriya e Bottolo ad attaccare, i centrali Gargiulo e Tenorio, capitan Balaso libero. Cuneo si dispone con Baranowicz in cabina di regia e Feral opposto, Sedlacek e Zaytsev laterali, Copelli e Stefanovic al centro, Cavaccini libero.
Brividi prima del match per le parole significative pronunciate dai capitani delle due squadre. Un gesto simbolico e sentito, concordato con la Lega Pallavolo Serie A per prolungare l’eco del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il primo set vede i padroni di casa solidi in attacco (52% contro il 39%), precisi al servizio (4 ace a 2) e impeccabili in ricezione con Balaso e Bottolo. La Lube inizia forte (3-0), ma Cuneo resta nel set e trova il pari (7-7). Ci pensano i due attacchi di Nikolov e l’ace di Loeppky a ristabilire le distanze (13-10). I cucinieri allungano con Tenorio dai nove metri (16-12) e con Loeppky a muro (18-13). Cuneo si rialza con gli ace di Feral (21-19), ma Nikolov, il più prolifico con 6 punti nel parziale, interrompe la serie con due offensive vincenti e un ace (24-19). Il set si chiude con l’errore di Sedlacek al servizio (25-20).
Nel secondo atto Boninfante si guadagna un carico extra di applausi, la Lube attacca con il 60%, realizza 4 ace e 2 muri e riceve senza problemi. Cuneo parte con grinta, ma dopo due scambi a vuoto i marchigiani salgono in cattedra (8-3). Le operazioni restano nelle mani dei giganti biancorossi, protagonisti di uno show in attacco e a muro (15-8). Gli uomini di Medei allungano con il mani out di Nikolov e il primo tempo di Gargiulo (18-9). Tra gli ospiti entra Cattaneo per Zaytsev. Fulmineo arriva l’ace di Bottolo per il +10 (19-9). Civitanova è un rullo compressore (22-10). Finale senza storia (25-13).
Nel terzo set la MA Acqua S.Bernardo ritrova la sua verve con il servizio di Sedlacek (4-6). I piemontesi giocano il tutto per tutto (7-9), ma il 4 a 0 dei biancorossi, con Bottolo un cecchino al servizio, rimescola le carte in tavola (11-9). Gli ospiti non mollano e sull’attacco out di Tenorio impattano (14-14). Il centrale si riscatta con un’ottima serie in battuta (18-14). Il Palas carica i biancorossi, che volano sul 22-16 dopo l’ace di Bottolo. Il match si chiude con l’ace di Loeppky per il 25-18.
Cucine Lube Civitanova – MA Acqua S.Bernardo Cuneo 3-0 (25-20, 25-13, 25-18)
CIVITANOVA: D’heer ne, Gargiulo 7, Loeppky 14, Orduna ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 3, Poriya ne, Nikolov 15, Kukartsev ne, Podrascanin ne, Bottolo 15, Duflos-Rossi, Tenorio 2. All. Medei
CUNEO: Copelli 2, Codarin ne, Cavaccini (L), Bonomi, Sedlacek 8, Oberto, Zaytsev 2, Giraudo ne, Sala, Colasanti (L) ne, Stefanovic 3, Baranowicz 1, Feral 12, Cattaneo. All. Battocchio
Arbitri: Zanussi (TV) e Saltalippi (PG)
Note: durata set 27’, 20’, 23’. Totale 1h 10’. Lube: errori al servizio 16, ace 13, muri 6, attacco 59%, ricezione 63% (33%). Cuneo: errori al servizio 10, ace 4, muri 3, attacco 36%, ricezione 26% (12%). Spettatori: 2.787. MVP: Loeppky.
L’Aurora Treia, reduce dagli importanti successi con Azzurra Mariner e Azzurra Colli, sfida l’Elpidiense Cascinare nel match valevole per il tredicesimo turno del Girone B di Promozione. Mister Ricci lascia a riposo Chornopyshchuk e piazza Cirrottola al centro dell’attacco con Borrelli e Mazzoni a supporto.
Gli ospiti schierano dal primo minuto i nuovi acquisti Lattanzi e Antolini, arrivati nei giorni scorsi rispettivamente da Casette Verdini e Vigor Montecosaro. Il match si apre a ritmi bassi, con entrambe le formazioni che sembrano studiarsi e attendere il momento giusto per alzare il ritmo.
L’Aurora Treia si fa pericolosa al minuto 11’ con Borrelli che calcia a giro sfiorando di poco il palo. L’Elpidiense, però, non resta a guardare e al 19’ cerca di farsi sentire con Doci, ma il suo tiro innocuo si spegne sul fondo.
Al 24’, Borrelli tenta direttamente da calcio di punizione, ma il portiere ospite Doello è abile nel deviare in angolo.
Il vantaggio dei cucinieri arriva al 27’: bellissimo passaggio in profondità per Cirrottola che infila Doello con un preciso tiro a rete, nonostante il tentativo di opposizione del portiere ospite. Per l’attaccante classe 2003 si tratta del settimo goal consecutivo in campionato, un dato che testimonia la sua crescita e stato di forma.
La reazione dell’Elpidiense Cascinare non tarda ad arrivare, con Repupilli che cerca la via del goal senza però riuscire ad impensierire Testa. I padroni di casa, dal canto loro, sfiorano il raddoppio al 35’: Borrelli inventa una palla deliziosa per Guzzini, ma Doello si oppone con un buon intervento e salva la propria porta. La prima frazione di gara si chiude con il vantaggio dei biancorossi sugli ospiti.
La ripresa si apre subito nel segno dell’Elpidiense Cascinare, che inizia con grande determinazione, mettendo subito a referto due buone occasioni.
Al 47’, Repupilli calcia di poco alto sopra la traversa. Tre minuti dopo, Testa compie un intervento provvidenziale sullo stacco di Doci. L’Aurora, alla ricerca del raddoppio, inizia a sviluppare una pressione continua attorno all’area rossoblu. Mazzoni manca il 2-0 in tuffo al termine di un’azione gestita tutta in velocità dalla formazione locale.
Doello si oppone alle conclusioni pericolose di Mazzoni e Chornopyshchuk, dimostrando di essere in giornata. Al 75’, Bonifazi va vicino al goal con un tiro che lambisce di poco la traversa. Quando il risultato sembrava ormai segnato in favore dei locali, ecco arrivare il pari dell’Elpidiense Cascinare.
Al 79’, il subentrato Murati, servito al limite dell’area, lascia partire un tiro preciso che si infila all’angolino, dopo aver attraversato una selva di gambe. Un goal utile a restituire smalto agli ospiti, che resistono con ordine negli ultimi minuti di gara.
L’Aurora prova a rispondere con tutti gli uomini in avanti senza riuscire però a siglare il nuovo vantaggio. Il risultato finale di 1-1 permette all’Aurora di restare in testa alla classifica a quota 31 punti, mentre l’Elpidiense Cascinare ottiene il secondo risultato utile consecutivo dopo un’ottima reazione mostrata in trasferta.
AURORA TREIA: Testa, Calamita, Tavoni, Bonifazi, Ballanti, Bartolini, Guglielmo (55’ Gabrielli), Guzzini, Cirrottola (85’ Melchiorri), Borrelli (65’ Chornopyshchuk), Mazzoni. A disposizione: Giachetta, Dominino, Giuliodori, Orlietti, Asteroidi, Seye.
Allenatore: Simone Ricci.
ELP.CASCINARE: Doello, Foresi (69’ Murati), D’Angelo, Conte (85’ Tempestilli), Marozzi, Berrettoni, Cingolani, Lattanzi (53’ Biondi), Antolini, Doci (69’ Amadio), Repupilli. A disposizione: Benedetti, Cannoni, Zannocchia, Rossi, Mancini. Allenatore: Gentin Agushi.
MARCATORI: Cirrottola 27’, Murati 79’.
ARBITRO: Mattia Dovesi – Sezione di Ancona.
ASSISTENTI: Alessandro Meo – Sezione di Macerata; Enrico Virgini – Sezione di Ancona.
NOTE: ammoniti Guzzini, Marozzi e Lattanzi, angoli 5-3, recuperi 1’-5’, presenti oltre 200
spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Un’emozione intensa e condivisa ha avvolto piazza Enrico Mattei nel pomeriggio di oggi (domenica 30 novembre), quando la città si è radunata per uno dei momenti più attesi dell’anno: l’accensione ufficiale delle luminarie natalizie. Una cerimonia carica di suggestione, che ha dato avvio alle celebrazioni natalizie tra musica, danza ed entusiasmo collettivo.
L’atmosfera, infatti, è stata resa magica dai canti natalizi della Corale Polifonica “A. Antonelli”, che hanno riempito la piazza di armonie calde e coinvolgenti, emozionando i presenti (voci che hanno risuonato poco dopo anche presso la chiesa di San Giovanni Decollato per la XXVII Rassegna di Corsi Polifonici Città di Matelica). Il pubblico ha potuto godere anche dello spettacolo di danza a cura di Scarpette Rosa Ballet, una performance vibrante e diffusa tra la folla, capace di coinvolgere piccoli e grandi in una coreografia condivisa, simbolo perfetto dello spirito comunitario delle festività. L’evento, presentato da Gigliola Marinelli, è stato accompagnato dal tradizionale vin brulé e dalle castagne preparate con passione dal Gruppo Alpini Val Potenza.
Come ogni anno, uno dei punti più ammirati e fotografati è stato il maestoso albero di Natale posizionato accanto alla fontana, una presenza luminosa e iconica che affascinerà cittadini e visitatori. Oltre alla piazza, luci e allestimenti sono stati distribuiti in tutto il centro storico e in diversi punti della città, trasformando Matelica in un percorso luminoso diffuso, pronto ad accogliere i tanti appuntamenti che si susseguiranno nelle prossime settimane fino al 6 gennaio.
«Questa serata ci ha regalato un’emozione profonda – dichiara il sindaco Denis Cingolani – vedere la piazza illuminarsi insieme alla nostra comunità ci ricorda quanto sia importante condividere momenti di bellezza e unione. Ringrazio tutte le associazioni che hanno contribuito a questo avvio di festività: la Corale Antonelli, gli Alpini, Scarpette Rosa Ballet e tutti coloro che, con impegno e passione, rendono possibile la magia del Natale a Matelica. Un plauso speciale va alla Pro Matelica, come sempre fondamentale nell’organizzazione e nel supporto delle iniziative».
L’Assessore alla Cultura e al Turismo Barbara Cacciolari aggiunge: «L’esibizione della Corale e la danza tra la folla di Scarpette Rosa Ballet hanno creato un’atmosfera indimenticabile. È commovente vedere come ogni realtà del territorio si metta in gioco per regalare alla città momenti così intensi. Un grazie sincero alla Pro Matelica per la dedizione e la collaborazione costante: insieme daremo vita a un Natale ricco di eventi, sorprese e calore umano».
La Sangiustese fa sul serio. La squadra rossoblù di Sansovini espugna lo stadio "Della Vittoria" di Tolentino con una prova di forza e si prende il secondo posto in classifica in coabitazione con il Trodica e il K Sport Montecchio. A siglare il successo per 3-1 sono le reti di Perpepaj e Raparo arrivate nel primo tempo e la ciliegina di Ruggeri arrivata quasi sul gong. Ai padroni di casa non basta il rigore di Tizi. Per i cremisi è la seconda sconfitta consecutiva, la zona playout ora è diventata realtà.
LE FORMAZIONI - Il Tolentino deve rinunciare alla regia di Giandomenico, espulso nell'ultimo match contro la Fermana. Passarini sceglie, quindi, di arretrare il raggio d'azione di Rozzi per inserire in formazione Garcia, che compone il trio alla spalle dell'unica punta Pietrani assieme a Papini e Cappa. Partono dalla panchina sia il rientrante Capezzani che Moscati.
Ospiti che ritrovano Raparo dal 1', dopo il turno di squalifica, a centrocampo e che in avanti possono contare su una coppia di alto livello come quella composta da Grassi e Perpepaj. Sansovini relega in panchina l'ex Matelica e Civitanovese, Strupsceki.
LA CRONACA - La partita si sblocca al 26' con la zampata di Raparo, bravo a finalizzare un traversone di Perpepaj, dopo una svarione della difesa cremisi che gli spalanca la porta. Nove minuti più tardi l'attaccante kosovaro si mette in proprio e da assist-man si trasforma in marcatore. Al 35' è proprio lui a concludere con un delizioso tocco sotto al termine di un contropiede micidiale degli ospiti.
Il Tolentino accorcia le distanze al 60', quando l'arbitro Carpentiere di Barletta concede il rigore. Dagli undici metri si presenta capitan Tizi che angola bene e batte Rossi.
Il gol che chiude in maniera definitiva la contesa arriva all'89' grazie al tap-in di Ruggeri, bravo a insaccare dopo una respinta corta di Marricchi su un pallone messo al centro sugli sviluppi di corner, che pareva abbastanza innocuo. Tre punti pesantissimi per i rossoblù, mentre i cremisi devono iniziare a guardarsi le spalle con preoccupazione.
Brutto risveglio per la Civitanovese al Pacifico Carotti di Jesi, dove la squadra di Daniele Marinelli perde 2-0 uno scontro diretto pesantissimo e scivola all’ultimo posto, agganciata dal Chiesanuova vittorioso a Fermignano. I rossoblù, reduci da due successi consecutivi contro Fabriano e Trodica, crollano in appena due minuti sotto i colpi di Minnozzi, che al 17’ firma un gran gol all’incrocio, e Borocci, che al 19’ raddoppia dopo una combinazione con Massei Amedeo. Una doccia gelata che riporta la classifica a livelli d’allarme e conferma la necessità di intervenire sul mercato, come già sottolineato dal presidente Mauro Profili, per rinforzare un organico che paradossalmente vanta la miglior difesa del girone ma resta il peggior attacco.
La trasferta era stata vietata ai tifosi rossoblù, per la terza volta in stagione dopo Fermo e Osimo. Anche gli ultras della Jesina hanno scelto di disertare le partite interne e il risultato è una cornice desolante: solo 135 biglietti venduti ai botteghini. La Civitanovese scende in campo nel ricordo di Stefano Paolini, storica voce del Polisportivo scomparso improvvisamente in settimana.
L’avvio di gara è timido da entrambe le parti, con tentativi poco incisivi di Pitronaci e Paglialunga, poi la partita si infiamma all’improvviso con la prodezza di Minnozzi che sblocca il risultato. Il raddoppio arriva immediato: Minnozzi dialoga con Massei Amedeo e serve Barocci in verticale, che supera Servalli per il 2-0. La Civitanovese prova a reagire con iniziative personali di Pitronaci e un tiro di Handzic che sfiora il palo, ma senza trovare concretezza. Nella ripresa Marinelli cambia subito tre giocatori, ma la squadra non riesce a invertire l’inerzia del match. L’unica vera occasione arriva all’84’ con Macarof, il cui tiro dalla distanza viene neutralizzato da Santarelli, mentre Servalli evita il terzo gol su conclusione di Tassi.
La Civitanovese torna così a casa con una sconfitta pesante, consapevole che senza rinforzi l’obiettivo salvezza sarà sempre più complicato.
JESINA: Santarelli, Manna (41′ st Broglia), Paglialunga, Massei Amedeo, Stefoni, Nacciarriti (15′ st Tassi), Massei Filippo (15′ stGagliardini), Ceccarelli (31′ st Romizi), Borocci, Minnozzi (45′ st Angeletti), Giovannini. A disp: Gasparoni, Bellagamba, De Maio, Duca.All. Puddu.
CIVITANOVESE: Servalli, Lorenzoni, Baiocco (25′ st Cosignani), Visciano (34′ st Romero), Cahais, Luciani, Romero, Macarof, Guedak(1′ st Tittarelli), Handzic, Pitronaci (1′ st Garcia), Pompili (1′ st Malaccari). A disp.: Massenz, Cotrone, Cancellieri, Renzi. All. Marinelli.
Arbitro: Ruggero Alessi di Palermo (Gorreja di Ancona e Federici di Ascoli Piceno).
Reti: pt. 17′ Minnozzi (J), 19′ Borocci (J).
La Recanatese si fa rimontare due reti nel derby casalingo con la Maceratese, che dopo una partita sofferta riesce a conquistare un pareggio prezioso. Nel secondo tempo Pierfederici firma una doppietta che sembra indirizzare l’incontro, ma un capolavoro su punizione di Marras e una successiva uscita maldestra di Fioravanti, che spalanca la porta a Lucero, fissano il definitivo 2-2.
Il primo tempo scorre con poche emozioni, nonostante il dominio territoriale degli ospiti, mentre la ripresa si accende e offre spettacolo. Il punto conquistato muove la classifica ma cambia poco: la squadra di Mirko Savini resta terzultima, mentre la Maceratese raggiunge quota 17 mantenendo un solo punto di margine sulla zona playout.
Al Nicola Tubaldi l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. La giornata giallorossa e il derby riaccendono l’entusiasmo, le famiglie rispondono all'invito del presidente Massimiliano Guzzini e il pubblico si scalda. La Recanatese arriva da due vittorie interne consecutive contro Castelfidardo e Chieti, ma ancora una volta Savini deve fare i conti con numerose assenze. I tifosi della Maceratese seguono un percorso dedicato per raggiungere lo stadio, mentre il rendimento esterno biancorosso non è esaltante, anche se proprio al Tubaldi, tre mesi prima, era arrivata una vittoria convincente in Coppa Italia. I precedenti sul Colle dell’Infinito sorridono comunque agli ospiti.
Il tecnico Matteo Possanzini può contare sulla rosa al completo. Sugli spalti sono presenti 360 tifosi biancorossi, oltre ad alcuni volti noti come Giovanni Pagliari, doppio ex, accompagnato da Gabriele Baldassarri. Poco prima del fischio d’inizio vengono azionati gli irrigatori per bagnare il terreno di gioco. Le squadre entrano in campo con un po’ di ritardo e la gara parte bloccata, dominata dal tatticismo. La Maceratese tiene il possesso e spinge nella metà campo avversaria senza però creare reali varchi.
La curva recanatese espone uno striscione critico verso la società: “La maglia sosteniamo a voi vi contestiamo”. La prima vera occasione arriva al 31’ per la Maceratese con Sabattini, che calcia fuori da posizione favorevole. D’Angelo ci prova da lontano, ma Gagliardini blocca in presa alta. Il primo tempo si chiude con un’occasione Recanatese: al 42’ Paoltroni colpisce di testa su angolo di D’Angelo, trovando la respinta del portiere ospite.
La ripresa si apre con il vantaggio giallorosso: al 52’ Pierfederici svetta sul secondo palo su cross di Mordini e, nonostante il tentativo disperato di Gagliardini, porta i suoi sull’1-0. La Maceratese prova a replicare con una bella giocata di Osorio, ma senza esito. Sul capovolgimento, la Recanatese raddoppia: Pesaresi serve Pierfederici che controlla e con un sinistro rasoterra firma il 2-0.
Il doppio vantaggio dura pochissimo. Dopo appena quattro minuti, Marras trova un sinistro perfetto su punizione che si infila all’incrocio, riaprendo la sfida. Al 79’ arriva il pareggio: Fioravanti sbaglia completamente l’uscita su corner, si crea una mischia e Lucero ribadisce in rete il pallone del 2-2.
La Recanatese reagisce con orgoglio e all’84’ Gagliardini compie un grande intervento su una deviazione ravvicinata di Ciccanti. Al 93’ Pierfederici, servito da Ferro, ha sul piede il possibile 3-2 ma calcia malissimo. Poco prima del triplice fischio è ancora Marras a provarci, ma la sua conclusione termina alta.
Dopo sei minuti di recupero l’arbitro chiude l’incontro. Le due squadre escono dal campo soddisfatte a metà, ma la Maceratese può ritenersi più contenta per aver rimesso in piedi una partita che sembrava persa.
RECANATESE (3-4-2-1): Fioravanti; Giusti, Vecchio, Mordini, Di Francesco (29’st Ciccanti), Ferro, Paoltroni (29’st Domizi), Pesaresi; D’Angelo, Chiarella (20’st Fiumanò); Pierfederici All.re Savini A disp. Mezzelani, Lovotti, Mehmedi, Morichetta, Gori, Capanni
MACERATESE (4-3-3): Gagliardini; Perini, Sciarra, Lucero, Ciattaglia (29’st Ambrogi); Sabattini, De Angelis (29’st Neglia), Ruani (11’st Vanzan); Marras, Osorio, Cirulli (11’st Gagliardi) All.re Possanzini A disp. Cusin, Marchegiani, Morganti, Mastrippolito, Donzelli
Arbitro : Valentini di Bari
Reti : 7’ e 17’ t Pierfederici, 22’st Marras, 35’ st Lucero
A Pisa si è svolta la seconda tappa del Trofeo nazionale del Granducato di scherma Under 14. Chiara Beccacece e Alice Pieroni hanno difeso con onore i colori della scherma maceratese.
Nella competizione toscana Chiara è stata autrice di un eccellente girone di qualificazione con sei vittorie in altrettanti incontri disputati, qualificandosi direttamente per i sedicesimi di finale. Nel primo assalto ad eliminazione diretta ha superato Elena Montesano del Cus Siena, arrendendosi poi alla fiorentina Sveva Mosa negli ottavi.
Alice dopo il girone iniziale ha superato l'aretina Viola Burzi, cedendo poi con l'aretina Olivia Ciabatti. È stata una gara di elevato contenuto tecnico in cui le atlete maceratesi hanno confermato i progressi tecnici fatti e mostrato ampie possibilità di crescita per i prossimi impegni agonistici.
La scherma a Macerata è una realtà tecnica e formativa per tanti bambini e bambine alla ricerca di divertimento e amicizie in un ambiente sano, dove praticare uno sport di elevati contenuti educativi.
Provarlo non costa nulla
Il Comune di Monte San Martino è orgoglioso di annunciare la partecipazione attiva alla prestigiosa mostra natalizia di Palazzo Marino, a Milano, dedicata al celebre Polittico di Monte San Martino, opera quattrocentesca dei fratelli Carlo e Vittore Crivelli. L’esposizione si svolgerà dal 3 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026 nella Sala Alessi del municipio milanese, con ingresso libero e visite guidate gratuite.
Realizzato intorno al 1490, il Polittico – raro esempio di collaborazione tra Carlo e Vittore Crivelli – è composto da dieci tavole con una predella che raffigura Cristo benedicente tra i dodici apostoli. Al centro domina la Vergine con il Bambino, simbolo del Mistero natalizio, offrendo ai visitatori un’esperienza artistica e spirituale di grande intensità. Nella sua storia ultrasecolare, il polittico ha lasciato la sua sede originaria nella chiesa di San Martino Vescovo a Monte San Martino soltanto in tre occasioni: Ancona (1950), Fermo (1951) e Venezia (1961). Il trasferimento a Milano rappresenta quindi un momento di forte rilevanza culturale e simbolica per il nostro comune.
La mostra è promossa dal Comune di Milano, dall’Arcidiocesi di Fermo e da Intesa Sanpaolo, ed è un progetto di Palazzo Reale e Gallerie d’Italia, in collaborazione con il Comune di Monte San Martino, la Parrocchia di Monte San Martino e la Rete Museale Metroborgo di Marca. L’allestimento è curato da Civita Mostre e Musei, con il sostegno di Rinascente. La curatela scientifica è affidata a Giovanni Morale e Marcello Smarrelli; l’esposizione rientra nel programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.
Per il Comune di Monte San Martino questa mostra è più di un semplice evento artistico: è un’occasione di visibilità internazionale per il patrimonio storico e artistico del borgo e di tutta l’arte rinascimentale marchigiana. Il Sindaco di Monte San Martino, Matteo Pompei, commenta: «Siamo profondamente onorati che il più importante dei 4 polittici che custodiamo, cioè il Polittico di Carlo e Vittore Crivelli, opera unica nel suo genere simbolo della nostra storia, venga esposto nella prestigiosa Sala Alessi di Palazzo Marino. Questo evento non solo promuove il patrimonio culturale di Monte San Martino, ma dà lustro a tutto il patrimonio artistico custodito nelle nostre belle Marche».
Il Direttore della Rete Museale, Tommaso Strinati, commenta: “La soddisfazione nel vedere il politico di Carlo e Vittore Crivelli di Monte San Martino protagonista della mostra di Natale nella Sala Alessi in Palazzo Marino, occasione particolarmente amata dai milanesi, è immensa. Una particolare gratitudine va ai curatori, Giovanni Morale e Marcello Smarrelli, che hanno dimostrato, in controtendenza rispetto alle politiche e culturali di molti capoluoghi d’Italia, che i gioielli del nostro patrimonio storico artistico, in particolare medievale e rinascimentale, vanno cercati nei piccoli borghi del territorio, in questo caso nel cuore delle Marche, nello straordinario territorio maceratese, dove Monte San Martino spicca per il pregio e il numero delle opere d’arte che la sua comunità, attraverso l’azione attenta della Diocesi e la Soprintendenza, custodisce da secoli.
Le visite alla mostra saranno possibili dal 3 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026 presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, in Piazza della Scala 2 a Milano. L’esposizione sarà aperta ogni giorno dalle 9:30 alle 20:00, con ultimo ingresso previsto mezz’ora prima della chiusura. Sono previste alcune variazioni: il 7 dicembre la mostra chiuderà alle 12:00, mentre il 24 e il 31 dicembre l’orario sarà ridotto fino alle 18:00. Durante le festività dell’8 e del 26 dicembre, così come dell’1 e del 6 gennaio, l’orario rimarrà invariato, mentre il 25 dicembre l’apertura sarà limitata alla fascia pomeridiana, dalle 14:30 alle 18:30. L’ingresso è gratuito e comprende visite guidate tenute da storici dell’arte, mentre le prenotazioni saranno necessarie esclusivamente per le scuole, a partire dal 17 novembre 2025.
È uscita di casa per gettare il sacchetto dell’umido e non ha più fatto ritorno. Una 87enne di Civitanova, Tosca Vespa, è stata stroncata da un malore questa mattina mentre rientrava verso la sua abitazione di via Baracca. Erano circa le 7.30 quando la donna ha lasciato il marito in casa per raggiungere i bidoni dei rifiuti. Dopo aver depositato il sacchetto, ha percorso pochi metri per tornare indietro, ma si è improvvisamente sentita male.
Ha fatto in tempo ad avvicinarsi al portone prima di accasciarsi a terra. Alcuni passanti si sono accorti dell’emergenza e hanno chiamato i soccorsi. La Croce Verde di Civitanova è arrivata rapidamente, ma per l’anziana non c’era già più nulla da fare. Per gli accertamenti di rito è intervenuta anche una volante del commissariato di Civitanova.
Si è svolta a San Lazzaro di Savena, Bologna, la prima gara nazionale di scherma paralimpica, un appuntamento che ha riunito gli atleti più forti e rappresentativi del panorama italiano. Tra loro, per la prima volta, anche Alex Chiacchera, atleta con disabilità della Macerata Scherma, impegnato nella gara di fioretto in carrozzina.
Per Alex si è trattato di un debutto ricco di emozioni, vissuto in un contesto agonistico di alto livello ma allo stesso tempo caratterizzato da un forte spirito di solidarietà e rispetto reciproco. Nel suo primo incontro, il giovane schermidore ha affrontato il campione mondiale Emanuele Lambertini: una sfida impegnativa, segnata da una grande differenza di esperienza, ma resa speciale dalla sportività del campione, che ha rivolto ad Alex parole di incoraggiamento e numerosi complimenti.
Dopo la fase a gironi, Chiacchera ha incontrato il torinese Maurizio Busano, che si è imposto per 15-12 in un assalto combattuto punto su punto. Una prova che ha messo in luce la buona preparazione tecnica dell’atleta maceratese, frutto del lavoro svolto insieme alla sua maestra Carola Cicconetti.
La partecipazione di Alex alla competizione nazionale rappresenta per Macerata un segnale importante: la scherma paralimpica si conferma una disciplina capace di offrire nuove opportunità di crescita, soddisfazione e inclusione alle persone con disabilità.
Troppo spesso, infatti, i ragazzi con problemi motori rinunciano allo sport perché non sanno che anche sul territorio maceratese esiste la possibilità di praticare un’attività riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, motivante e gratificante sotto ogni aspetto.
Un invito, dunque, a provare: perché lo sport può diventare non solo passione, ma anche occasione di incontro, amicizia e scoperta di nuove potenzialità.
L’inaugurazione della nuova Farmacia La Camerte, passata alla gestione della famiglia Cagnini, rappresenta per Camerino un momento carico di significato. Un segnale concreto di ripartenza e rinnovamento per un territorio che continua a ricostruire la propria identità dopo anni difficili. La comunità ha risposto con grande partecipazione, riempiendo gli spazi della struttura completamente ammodernata.
L’evento si è aperto con gli interventi del Monsignor Francesco Massara, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e Fabriano-Matelica, del professor Gianni Sagratini, Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco dell’Università di Camerino, del sindaco Roberto Lucarelli e della dottoressa Anna Maria Schimizzi, primario del reparto di medicina interna dell’ospedale di Camerino.
Dopo il taglio del nastro e la benedizione del Vescovo, tutti i presenti hanno potuto visitare la nuova struttura, accolti dal direttore Naser Al Ahmad, dalle farmaciste Simona Serfaustini e Francesca Bartoli e dalla commessa Barbara Mogliani. La cerimonia è stata moderata da Daniela Gurini.
Il sindaco Roberto Lucarelli ha espresso un ringraziamento sentito alla famiglia Cagnini: ha ricordato la lunga storia della farmacia sul territorio e sottolineato l’importanza di questa riapertura, non solo come servizio essenziale ma come punto di riferimento affettivo per tutta la comunità. Ha rivolto parole di stima anche al direttore Naser, “da giovane studente dietro al bancone del bar centrale” fino a oggi, guida di una realtà centrale per Camerino.
Il Vescovo Massara ha definito la riapertura «un grande cerotto sulle ferite della comunità», mentre il professor Sagrantini ha ribadito il ruolo della farmacia come presidio territoriale, luogo non solo di distribuzione del farmaco ma anche di erogazione di servizi fondamentali. La dottoressa Schimizzi ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra ospedali e strutture come questa, unite da un obiettivo comune: “dare salute”.
Con tono emozionato e sincero, Fabio Cagnini ha ringraziato la moglie per il sostegno, spiegando come questa nuova apertura rappresenti per la famiglia un dono alla città: “Quello che non si riesce a fare vogliamo farlo”. Una visione condivisa anche da sua moglie, l’ingegner Francesca Gubbiotti, che ha progettato gli spazi pensando alle esigenze dei cittadini, offrendo una farmacia moderna, accogliente e con un’area dedicata alla donna, esempio concreto di un approccio più attento e umano: "Abbiamo pensato ad una coccola per chiunque".
Il direttore Naser Al Ahmad, arrivato a Camerino come studente palestinese nel 1986 e oggi profondamente legato al territorio, ha raccontato la scelta del nome La Camerte come un gesto d’amore verso la città. Ha presentato i nuovi spazi e i servizi tecnologici integrati, dai sistemi ECG agli holter pressorio e cardiaco, dagli esami ematici al profilo glicemico, insieme ad altre prestazioni offerte da professionisti che collaboreranno con la farmacia.
Presente anche la consigliera di parità Deborah Pantana, che ha sottolineato l’importanza del presidio sanitario nelle aree interne: “Un segnale fondamentale per il territorio, soprattutto grazie all’innovazione portata da una titolare donna. Qui c’è uno slogan che voglio mettere in evidenza: ci prendiamo cura di te. È un obiettivo alto e importante. Mi piace molto l’attenzione dedicata alle donne, con un angolo tutto per loro. Come consigliera di parità non potevo mancare per valorizzare il lavoro di un’imprenditrice che è stata anche premiata come personalità femminile del mondo del lavoro quest’anno”.
La nuova Farmacia La Camerte nasce così come simbolo di identità, resilienza e innovazione, un punto fermo che guarda al futuro con fiducia, radicato in un territorio che continua a voler rinascere.