di Jacopo Ventura

INTERVISTA - Rischio zona arancione e aborto, Corsi: "La Sanità ha bisogno di aiuto"

INTERVISTA - Rischio zona arancione e aborto, Corsi: "La Sanità ha bisogno di aiuto"

Sanità pubblica in crisi sia a livello nazionale che a livello locale. La Regione Marche rientra a pieno titolo fra le realtà maggiormente segnate dalla carenza di personale medico causato dai tagli per la riorganizzazione dell’intero settore. A fare il punto della situazione è Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 (Macerata-Civitanova-Camerino), che ai microfoni di Picchio News ha voluto sottolineare la necessità di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica e i governanti sui temi più critici della Sanità, del Covid e dell’aborto. Per cominciare, un commento sul fatto che da febbraio ogni reparto delle strutture Area Vasta 3 avrà un suo coordinatore. "Saranno 48 in tutto, in base ai posti vacanti che erano rimasti dopo che alcuni medici a tempo indeterminato avevano avuto una prelazione". Crede che questa soluzione per ora riuscirà a tamponare la crisi di personale medico? "Avere un coordinatore è un riferimento importante. La governance finora è stata di un solo responsabile attivo anche su 4 reparti. Certamente, però, non risolve le criticità e carenze varie del settore". Quali sono le difficoltà maggiormente evidenziate dalle varie strutture mediche? "Quella di base è il numero insufficiente di personale medico e infermieristico. È un problema che già conoscevamo da anni, e con il Covid stiamo raccogliendo i risultati di un certo tipo di negligenza, legata soprattutto ai ripetuti tagli alla Sanità. Poi c’è il discorso della riorganizzazione degli ospedali, che però è di competenza della Regione". Quando si è accorta della progressione di queste criticità? "Sono un medico che lavora da anni, e quando sono diventata direttrice dell’Area Vasta 3 non sono rimasta sorpresa di nulla. La carenza di personale non è dovuta alla volontà di non assumere: mancano proprio nuovi medici. Per questo mi auguro che venga tolto il numero chiuso dalle facoltà e si dia più spazio alla selezione durante i corsi di laurea, oltre che aumentare il numero degli specializzandi". Quanto hanno influito un certo tipo di scelte politiche? "Preferirei astenermi". È un modo per dire che hanno sempre avuto il loro peso? "La storia parla chiaro". Quanto teme oggi la zona arancione? "L’Area Vasta 3 dal punto di vista dei pazienti ricoverati negli ospedali di Macerata e Civitanova ha numeri abbastanza contenuti rispetto all’anno scorso. Purtroppo le terapie intensive sono al completo, e se aumentano il passaggio in zona arancione sarà inevitabile. Dobbiamo aspettare la fine delle feste natalizie. Ci sono ancora troppe persone contrarie al vaccino: è un problema che continueremo a trascinarci". Come considera l’ultima campagna vaccinale della Regione Marche? "La trovo un’ottima iniziativa, finalmente uno sportello informativo che viene da medici veri. La buona informazione è lo strumento di supporto migliore, al contrario di quella raffazzonata e fatta per creare polemica che si sente in tv". Quest’ultimo tipo di campagna poteva essere fatta prima dell’insorgere della variante Omicron? "Noi abbiamo sempre fatto campagna informativa come sanitari, negli ospedali soprattutto. Diciamo che se qualcuno vuole diffamare certe categorie e servizi, il modo alla fine lo trova sempre". Spostiamoci su un altro tema: l’aborto. A gennaio 2021 il centrodestra si era opposto in maniera decisa rispetto alla pillola RU486. Ad oggi sono cambiati il pensiero e la linea politica? "La situazione si è bloccata. Non so come si voglia muovere la Regione, c’è stata molta polemica". Lei come si rapporta al tema dal punto di vista professionale e umano? "Parlare dell’aborto in poche battute sminuisce un problema realmente grande. Dietro a un certo tipo di scelta ci sono drammi che nessuno immagina: non si può ridurre tutto a “va bene” o “non va bene”". Serve una sensibilizzazione maggiore dal punto di vista sociale e politico? "Alla base di tutto c’è l’educazione. Noi ad oggi abbiamo perso una marea di valori, e la Sanità si ritrova a raccogliere i cocci della società. Sono aumentate per questo le patologie neuropsichiatriche fra i giovani, che spesso sono più frutto di un disagio sociale. Dobbiamo riprendere in mano la situazione, perché c’è un lavoro immenso da fare. Voglio confidare nelle nuove generazioni".

22/12/2021 12:05
Federalberghi Marche: Omicron cancella le prenotazioni per il Natale. “Situazione drammatica”

Federalberghi Marche: Omicron cancella le prenotazioni per il Natale. “Situazione drammatica”

La variante Omicron piomba sul Natale degli italiani (ieri accertati i primi due casi agli Ospedali Riuniti di Ancona). Sono almeno 8 milioni le persone che, fra la paura del virus, il green pass e le ultime restrizioni, hanno scelto di cancellare le prenotazioni per viaggi e hotel nel periodo delle festività. Il 52 % avrebbe deciso di andare in vacanza per le feste di fine anno, ma solo il 24 % ha effettivamente prenotato. Il 15 % è ancora indeciso. Il 48 % (24 milioni) ha scelto invece di non partire, di cui il 12,4 % per timore di viaggiare nell’osservanza delle norme restrittive, e il 16 % (8 milioni) per paura della nuova variante Omicron. Con il passaggio in zona gialla, anche la Regione Marche si prepara a fare i conti con tutte le conseguenze del caso, in attesa della cabina di regia prevista giovedì 23 dicembre, nella quale il presidente del governo Mario Draghi comunicherà ulteriori provvedimenti per contenere la nuova ondata di contagi che si sta diffondendo in maniera costante su tutto il territorio nazionale. Già con l’ultimo decreto si è resa necessaria l’estensione dell’obbligo di Green pass anche per l’accesso agli alberghi, generando per gli organi di categoria non pochi problemi. Molte sono le prenotazioni cancellate, e in altri casi alcune strutture – specie nei grossi centri abitati - hanno dovuto chiudere anche a causa del caro bollette. «La situazione nella Regione e nella provincia di Macerata è a macchia di leopardo – ha dichiarato Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio e Federalberghi Marche -  e sta creando molte criticità soprattutto nell’ambito della ristorazione. Avevamo infatti prenotazioni effettuate anche con largo anticipo da parte di chi prospettava cene o feste nel periodo natalizio, ma ha dovuto rinunciarvi perché non tutti provvisti di super green pass. Altri provvedimenti ci saranno sicuramente dopo la cabina di regia, tra i quali già si prevede il tampone anche per i vaccinati che vorranno accedere agli alberghi. Per ora non abbiamo dati certi, ma la situazione rischia di diventare drammatica dal punto di vista economico, oltre che sanitario». (dati Demoskopika)  

21/12/2021 10:00
Provincia, nuovi controlli per lo spaccio e il Covid. “La situazione è molto difficile, serve più collaborazione” (FOTO)

Provincia, nuovi controlli per lo spaccio e il Covid. “La situazione è molto difficile, serve più collaborazione” (FOTO)

Si è tenuto alle ore 11.30 l’incontro con il Comitato Provinciale presieduto da Flavio Ferdani e i rappresentanti delle varie istituzioni del territorio, presso la Prefettura di Macerata. Dopo il tavolo tecnico di confronto, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno presentato le cifre del lavoro finora svolto sulla prevenzione e il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, e sui primi controlli dall’entrata in vigore del super green pass. Dal 6 al 19 dicembre sono state 8853 le persone e 2186 gli esercizi controllati sull'osservanza delle restrizioni - con 46 sanzioni nel primo caso, e 22 titolari nel secondo –, 6 le attività chiuse provvisoriamente (ai sensi degli art. n. 13 dl 52/2021 e n. 4 dl 19/2020), 2 le denunce. Sul fronte spaccio, invece, i dati rilevati da agosto 2020 a novembre 2021, parlano di 161 arresti, 791 denunce, per un sequestro complessivo di 248,079 kg di cannabis, 1.161,46 kg di eroina, 2.119,05 kg di cocaina e 2.85,40 di sostanze sintetiche. In questo senso, è stato confermato l’impegno da parte delle forze dell’ordine, in sinergia con la Prefettura, la Questura e i sindaci della provincia, di proseguire la campagna di sensibilizzazione presso le scuole, che dal 15 gennaio 2022 coinvolgerà altri 391 alunni nelle scuole medie di Macerata. «L’attività di prevenzione e repressione deve andare avanti – ha dichiarato il questore Vincenzo Trombadore – ed è fondamentale estendere il progetto divulgativo e formativo nelle scuole di tutto il territorio. Abbiamo ricevuto già feedback positivi dalle scuole superiori, ora tocca agli alunni più giovani». Parere condiviso anche da Nicola Candido e Ferdinando Falco, rispettivamente Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Gli stessi sindaci intervenuti stamane al Tavolo Tecnico hanno commentato positivamente la loro adesione al progetto Scuole Sicure 2021/2022, prevedendo per ciascun Comune coinvolto un finanziamento adeguato: 30.000 euro per Macerata, 10.500 per Appignano, 12.000 per Potenza Apicena, 33.500 per Tolentino, 11.000 per Treia, 15.617 per Recanati. Inoltre, i sindaci Fabrizio Ciarapica (Civitanova), Noemi Tartabini (Potenza Picena), Antonio Bravi (Recanati), Paolo Cartechini (Corridonia) e l’assessore di Macerata, Paolo Renna, hanno confermato le contromisure da adottare nei prossimi giorni, per limitare il più possibile gli eventi di piazza, gli assembramenti e le possibilità sia di compravendita di sostanze, sia di contagio. Sul fronte sanitario, la situazione appare molto difficile, sebbene ancora gestibile, con il rientro della Regione in zona gialla. «L’intero settore è in sofferenza – ha commentato la Dottoressa Daniela Corsi, direttrice dell’Area Vasta 3 – Tutti i servizi sono al limite e c’è il rischio di danni irreversibili. Stiamo anche per perdere altri 12 medici in pensione, a causa di scontri con l’Inps. Per sconfiggere il Covid serve la comprensione e la collaborazione di tutti, anche dei cittadini: non abbiamo dati certi, ma le hub stanno facendo il massimo con il personale medico che possiamo impiegare.  La situazione attuale della Sanità è imputabile ad anni di negligenza, influendo su diversi fattori: il numero chiuso nelle università, limitazioni ai concorsi, i contratti di lavoro sottopagati, medici che si licenziano e passano alle strutture private. Nell’èra Covid abbiamo visto le conseguenze dei tagli alla Sanità Pubblica, oltre alle fake news diffuse in televisione da persone che non sono né medici, né infettivologi, né virologi: si continua a dare troppa visibilità a questi personaggi».

20/12/2021 15:23
Il Val di Chienti 'accende' gli acquisti di Natale. "Regaleremo a tutti una festa di luci e serenità" (VIDEO)

Il Val di Chienti 'accende' gli acquisti di Natale. "Regaleremo a tutti una festa di luci e serenità" (VIDEO)

"Sarà un Natale nuovo e speciale quello di quest'anno". Questa è la promessa fatta dal direttore del Centro Commerciale Val Di Chienti, Gianluca Tittarelli, alle persone che in questi giorni vi si stanno recando per effettuare gli acquisti natalizi. Ed è anche l'augurio fatto ai propri dipendenti e a tutti i commercianti che sono intervenuti in questa occasione, per dare un segnale di speranza e di ripartenza nonostante la pandemia. «Le preoccupazioni ci sono, ma continuiamo a rispettare le regole per la sicurezza di tutti - assicura Tittarelli - perché l'esperienza dello scorso anno ci ha insegnato tanto. La fidelizzazione dei nostri clienti rimane molto importante, e per questo sento di ringraziarli. Regaleremo a tutte le famiglie un Natale pieno di iniziative, luci, musica e serenità, svolgendo al meglio il nostro lavoro come facciamo ormai da 23 anni».Di seguito, il servizio completo:

19/12/2021 14:00
Elezioni Provinciali, fra 'no comment' e molti dubbi. “Lavorare insieme per il bene di tutti”

Elezioni Provinciali, fra 'no comment' e molti dubbi. “Lavorare insieme per il bene di tutti”

Sono 719 in tutto gli elettori che in questo momento - fino alle ore 20 – si stanno recando presso il Palazzo della Provincia di Macerata per eleggere il prossimo successore del presidente uscente Antonio Pettinari. Votazioni, lo ricordiamo, cosiddette di “secondo grado”, che chiamano in causa, cioè, solamente i sindaci (55) e i consiglieri comunali (664). Restano esclusi i cittadini, poiché il voto espresso in rappresentanza da ogni amministratore avrà un peso diverso a seconda della grandezza del proprio Comune di riferimento. I candidati alla poltrona, Sandro Parcaroli (Lega) e Mariano Calamita (PD) – già rispettivamente sindaci di Macerata e Appignano – attendono l’esito finale di queste elezioni, ufficiale solo dopo lo spoglio che verrà effettuato nella giornata di domani 19 dicembre. «Spero partecipino tutti quanti a queste votazioni – ha commentato Parcaroli fuori le urne - Io ho intenzione di proporre l’unione del territorio e di tutti i sindaci, sia di destra e sia sinistra: bisogna lavorare insieme per il bene comune, perché abbiamo nel futuro tante variabili importanti da affrontare. È importante anche ridare slancio all’economia, e i prossimi quattro anni saranno decisivi per tutti i Comuni della Provincia». «Auspico un’importante partecipazione  di tutti i consiglieri comunali – ha dichiarato il sindaco Calamita - Avere rappresentatività oggi vuol dire governare bene domani. E ciascuno con il proprio ruolo assegnato, dovrà farlo per il bene di tutti. In questo genere di elezioni è importante che ci sia cooperazione fra le parti. Gli ultimi anni del presidente Pettinari sono stati molto influenzati dalla pandemia, così come il lavoro di noi amministratori. A livello provinciale dovremmo riprendere in mano i progetti rimasti in sospeso e portarli a termine, come quello legato alla gestione dei rifiuti». Fra i sindaci e i consiglieri accorsi per esprimere il proprio voto circolano molte perplessità sul sistema elettivo scelto per l’occasione. «Io sono per le elezioni democratiche – afferma una delle consigliere comunali in coda – e quindi anche i cittadini avevano diritto di esprimere le proprie preferenze. Altrimenti così si declassa il ruolo e l’importanza stessa della Provincia, che ha già compiti istituzionali molto ristretti e marginali».

18/12/2021 12:49
Saltamartini, attacco frontale ai no vax: “Il vaccino non è obbligatorio, ma saranno isolati”

Saltamartini, attacco frontale ai no vax: “Il vaccino non è obbligatorio, ma saranno isolati”

Con l’aumento dei contagi, il problema delle classi scolastiche in quarantena, l’irriducibilità dei no vax più accaniti e l’avvio di una nuova campagna di sensibilizzazione, la Regione Marche si appresta a vivere un Natale tutt’altro che sereno. Su queste tematiche e su come fronteggiare la grana dei contrari al vaccino, è intervenuto ai microfoni di Picchio News l’Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini (Lega). I casi di covid sono arrivati a 753 in 24 ore, il tasso d’incidenza a 263,88. In 7 giorni 3.869 nuovi contagi e incidenza settimanale di 255,77. Cosa sta funzionando e cosa no nella gestione della pandemia nelle Marche, in questo momento? Stiamo incentivando alla vaccinazione il più possibile. La nostra Regione è stata la prima in Italia a predisporre le strutture pubbliche adatte allo scopo. Inoltre, consideriamo anche le cure con gli anticorpi monoclonali: il Covid può effettivamente essere curato, perché abbiamo già sottoposto a trattamento alcune persone, tra le quali ci sono anche quelle  immunodepresse, che sono guarite. Dal punto di vista pratico state facendo tanto. Rispetto a quello comunicativo, invece, pensate sia stato fatto abbastanza? Dalla mattina alla sera siamo bombardati di informazioni. Ritengo non esista una verità assoluta, e che ogni cittadino sia in grado di prendere e valutare le informazioni che gli arrivano. Io non condivido certe scelte, perché non si tratta semplicemente di libertà d’opinione, ma del suo corollario fondamentale costituito dalla formazione e dalla preparazione del singolo individuo. Però bisogna fare i conti col fatto che una tale mole di informazioni ha generato una sorta di isteria di massa.Più che altro si sono formate due correnti di pensiero: una maggioranza che ha fiducia nella scienza e non crede alle teorie complottiste, e una minoranza ancora scettica. Noi puntiamo a dare un contributo attraverso le testimonianze dirette delle persone. Ad oggi, il 35% delle persone vaccinate si sono comunque ammalate e sono finite nelle aree mediche, ma non in terapia intensiva se non per gravi patologie. E nell’ultimo anno i decessi sono calati sensibilmente. Quindi, il vaccino funziona.  Tralasciando la chiave politica e le testimonianze dirette delle persone, il nodo rimane la fiducia nella Sanità. Come pensate di lavorare su questo? La fiducia è una scienza, non c’è alternativa: o ti vaccini oppure no. Può essere fatto qualcosa in più per convincere gli ultimi irriducibili no vax? Io ritengo che sbaglino, che commettano un errore gravissimo. Ma allo stesso tempo ritengo che abbiano il diritto di pensarla come vogliono. Lei crede che il dialogo sia fondamentale? La questione si lega alla politica sanitaria. Io condivido la scelta incoercibile dell’Italia rispetto ad altri paesi dove c'è l'obbligo. Ma bisogna tener conto anche dell’evoluzione del virus, per cui - come dissi già un anno fa - occorre vaccinare soprattutto i Paesi del Terzo Mondo. Un obbiettivo che dovrebbe essere comune a quello del resto d'Europa, e che non costerebbe alcuno sforzo economico. Dobbiamo ricordarci che l’Italia è la prima porta verso l’Africa, e quindi abbiamo un interesse maggiore.  Questo prevede anche una politica dei flussi migratori adeguata allo scopo? Di base, abbiamo bisogno di colmare alcune prestazioni professionali che nel nostro Paese nessuno vuole più svolgere - cameriere, lavapiatti, bracciante, operaio edile ecc. Serve un confronto con le varie imprese, per poi autorizzare l’ingresso di chi vuole venire a lavorare qui da noi. Non va più bene la scusa dell’asilo politico. È un dato oggettivo: metà della popolazione carceraria in Italia è composta da extracomunitari. Cosa pensate di fare adesso per sensibilizzare al vaccino sia il corpo scolastico sia le famiglie con i propri figli? Continueremo ad andare in giro per le piazze con i medici pensionati che abbiamo scelto, e che daranno tutte le informazioni del caso. Perché un conto è sentir parlare il primario di turno invitato a un talk televisivo, un altro è parlare personalmente con un medico. Noi crediamo che il rapporto umano faccia molto la differenza. Un'ultima battuta sulle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dalla deputata PD, Alessia Morani. Le verifiche sui 250 posti letto negli ospedali delle Marche sono state fatte dal Ministero della Sanità prima ancora che la Morani facesse le sue dichiarazioni. La colpa della carenza di personale medico demanda tutta la responsabilità ai precedenti anni di governo.

17/12/2021 11:00
Sciopero generale, boom nelle piazze d’Italia. “È l’inizio di una nuova battaglia”

Sciopero generale, boom nelle piazze d’Italia. “È l’inizio di una nuova battaglia”

La risposta c’è stata: lo sciopero generale dei sindacati di CGIL e UIL ha permesso di riempiere Piazza del Popolo a Roma in contemporanea con Milano, Bari, Palermo e Cagliari. «Aumenta la distanza tra il palazzo della politica e il Paese  – ha dichiarato dal palco il leader di CGIL, Maurizio Landini - Chi è in Parlamento farebbe bene ad ascoltarci. Pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degne di questo nome e cancellando la precarietà. È l’inizio di una battaglia». Molte le impressioni e le testimonianze raccolte nel corso della manifestazione, fra cui quelle giunte direttamente dal comparto della CGIL proveniente dalla Regione Marche, guidata fra gli altri dal Segretario Organizzativo, Daniele Principi. «È andata molto bene – ha commentato Principi - La piazza era stracolma, segno di una risposta eccezionale e per nulla scontata. Fra l’altro ho visto che c’è stata la stessa adesione anche dalle altre piazze d’Italia, andando oltre ogni nostra aspettativa - visto il clima di difficoltà generale e tutta l’attività prenatalizia delle aziende che, ciononostante, non ha impedito ai lavoratori di rinunciare a una giornata di paga. Persino le adesioni nella nostra Provincia sono state importanti». All’interno della Poltrona Frau Group – una delle imprese più rappresentative delle Marche, con una presenza sindacale maggiore rispetto ad altre – è stata riscontrata un’adesione allo sciopero pari 40% nel reparto Car e al 70% in quello della produzione. Così come alla G.A. Operations di Matelica la partecipazione ha visto raggiungere il 30% della platea dei lavoratori. Dati che hanno subito un incremento sensibile rispetto all’ultimo sciopero del 2014. Il rifiuto rispetto alla Legge di Bilancio 2022 – con la richiesta di dirottare il denaro per tagliare le tasse verso chi negli ultimi anni ha avuto le difficoltà maggiori e che tutt’oggi ha visti i redditi bassi -, una soluzione civile al tema delle pensioni – vista la persistenza della Legge Fornero e il prossimo esaurimento del palliativo di Quota 100 con conseguente aumento dell’età pensionabile. E ancora la volontà di un intervento tempestivo relativo alla precarietà - con i dati Istat che restituiscono un quadro generale del Paese in cui 8 contratti su 10 vengono attivati senza garanzie di continuità -, e alle sempre più numerose delocalizzazioni – nella Marche l’ultimo caso è quello della Caterpillar, azienda che non ha riscontrato nessun tipo di crisi, ma per spendere meno in termini di produzione ha deciso di chiudere e spostarsi. La promessa da parte della CGIL Marche è di non fermarsi e portare avanti la battaglia contro la Legge di Bilancio, prima della sua approvazione definitiva in Parlamento attesa per febbraio 2022. E in ultima battuta, Principi ha voluto tranquillizzare sulla scelta presa da CISL in quest’ultima occasione. «Con loro siamo sempre stati sulla stessa linea. Anche negli ultimi mesi abbiamo continuato a tenere dei tavoli di confronto insieme, in questa fase ci separano solo gli strumenti scelti per raggiungere lo stesso obbiettivo».

16/12/2021 18:30
Sciopero generale dei lavoratori: la lunga strada verso Roma dei sindacati, in cerca della giustizia sociale

Sciopero generale dei lavoratori: la lunga strada verso Roma dei sindacati, in cerca della giustizia sociale

Roma, Milano, Bari, Palermo e Cagliari. I lavoratori tornano in piazza contro quella che è stata definita una pandemia salariale e sociale. La protesta che per 8 ore fermerà l’intero Paese nasce dal mancato accordo tra governo e parti sociali dello scorso 2 dicembre. Temi al centro dello scontro per i sindacati la Legge di Bilancio 2022, il peggioramento generale delle condizioni di lavoro, i mancati provvedimenti in materia di IRPEF e la quantità di risorse stanziate per limitare l’aumento del costo delle bollette energetiche. «La legge va cambiata in modo da diminuire il più possibile le disuguaglianze sociali nel nostro Paese. Siamo partiti in bus alle ore 4.30, dopo aver radunato tutti gli iscritti della regione, per essere presenti a Roma e dare il nostro sostegno allo sciopero generale» – ha dichiarato il responsabile della Uil Regione Marche, Piero Polidori. «Noi ci siamo mossi questa mattina alle ore 5.30 da Macerata con tre pullman – ha aggiunto il Segretario Organizzativo Cgil Regione Marche, Daniele Principi - con le delegazioni di tutti i settori che hanno aderito allo sciopero, circa 150 persone». «Non è accettabile - afferma in un video il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini - che una commessa che non arriva a 20 mila euro all’anno possa avere un vantaggio di 100 euro, rispetto a chi riceve migliori vantaggi perché in possesso di un reddito di tre-quattro volte superiore. Gli 8 miliardi destinati al Fisco con questa Legge di Bilancio devono andare necessariamente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati a partire dai redditi più bassi». In questo senso, la proposta avanzata inizialmente da Mario Draghi prevedeva l’esclusione per un anno dalla riduzione dell’IRPEF per i redditi oltre i 75 mila euro. Proposta che, però ha incontrato l’opposizione di Lega, Fratelli d’Italia e Italia Viva. Nel secondo caso, quello legato al rincaro bollette, il disegno di legge di bilancio prevede lo stanziamento di 2 miliardi di euro per compensare gli effetti della crisi energetica sulle bollette della popolazione: troppo pochi per i sindacati. A smuovere i sindacati, infine, la volontà di essere “Insieme per la giustizia” per combattere i salari fra i più bassi d’Europa, la pensione spostata a 71 anni (una delle più tardive in UE) e la mancanza di stabilità e quindi di futuro per i giovani. Da segnalare l’astensione da parte della Cisl, giustificata negli ultimi giorni dalla necessità di lasciare un canale aperto di dialogo con il Governo. «Siamo un sindacato popolare e non populista – hanno dichiarato in una delle ultime interviste i Segretari Luigi Sbarra e Roberto Benaglia - È il momento di essere costruttivi, perché la precarietà non la si abolisce con una legge e con uno sciopero. Quello di Cgil e Uil ci sembra un modo per evidenziare il malessere delle persone, ma il sindacato non ha questo compito, il compito del sindacato è di fare gli accordi e portare le soluzioni».

16/12/2021 09:45
Vaccino obbligatorio per docenti e Ata: la copertura c’è, ma rimangono ancora i no vax

Vaccino obbligatorio per docenti e Ata: la copertura c’è, ma rimangono ancora i no vax

Ad oggi risultano essere 800 gli operatori scolastici nella Regione Marche che non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose - alcuni esentati per ragioni di salute – per un totale di 34.215 individui. In linea generale, è stata riscontrata finora una copertura superiore al 97%, dimostrando l’alta adesione del settore alla campagna vaccinale. Ma persiste la questione relativa al corpo docenti impegnato nelle scuole Primarie e dell’Infanzia, strettamente legato al problema cronico delle supplenze. A quest’ultimo poi segue il caso dei docenti no vax, molti dei quali continuano a ricorrere ad aspettative e ferie pur di aggirare l’obbligo, da oggi imposto secondo le ultime direttive del Governo Draghi (in osservanza del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 1721). Sono questi gli argomenti principali affrontati ieri in conferenza dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti insieme ai dirigenti dei vari presidi scolastici sparsi sul territorio marchigiano, invitando nelle prossime settimane (sebbene non in chiave ufficiale) a mantenere il riserbo rispetto ad ogni tipo di dichiarazione in materia di vaccini. Ad essere state chiarite, invece, sono state le modalità d’azione che tutti saranno tenuti ad osservare per scongiurare i possibili rischi. Tra i più importanti, quello di servirsi del Sistema Informativo dell’Istruzione insieme alla Piattaforma Nazionale Digital Green Certificate, in modo da verificare quotidianamente lo stato vaccinale del personale docente e ATA a tempo indeterminato e determinato in servizio presso ogni singola Istituzione scolastica statale. A questo si aggiungerà anche un sistema di alert che permetterà di conoscere in maniera automatica tutte le variazioni dello stato di vaccinazione del personale scolastico in servizio. “Lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge nella Circolare del 14 dicembre firmata da Stefano Versari, Capo Dipartimento Miur – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro”. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a 1000 euro. La regola generale, inoltre, concede al personale scolastico di continuare a svolgere la propria attività, ma solo entro il termine dei 5 giorni utili a mettersi in regola con il super green pass (esibendo fintanto il regolare certificato verde di base, ottenuto anche con il tampone). Per i non immunizzati si procederà, invece alla sospensione, previa disponibilità di figure sostitutive; chi non potrà vaccinarsi per motivi di salute sarà altresì impiegato in altra mansione che non preveda la presenza in classe. Ai docenti no vax, in ultimo, la pena sarà la sospensione dal lavoro senza stipendio. Sul piano strettamente locale, quindi, i dirigenti scolastici sono rimessi alle indicazioni dell’Ufficio scolastico regionale, continuando pertanto a monitorare in prima persona – insieme al Servizio Sanitario – lo stato di incidenza del Covid nelle proprie strutture e il conseguente tracciamento. Un modus operandi che, in tempi di minore impatto virale, risulta essere efficace, ma che smette di esserlo nel momento di una risalita dei contagi. Dagli ultimi aggiornamenti, sono 271 le classi in quarantena, evidenziando un’incidenza pandemica del 2%. E quindi anche un alto tasso di studenti vaccinati.

15/12/2021 15:50
Scuola e obbligo vaccinale, bocche cucite di presidi e docenti: "Non possiamo parlare"

Scuola e obbligo vaccinale, bocche cucite di presidi e docenti: "Non possiamo parlare"

Con la curva dei contagi in costante aumento e che ha interessato soprattutto negli ultimi mesi anche le scuole, si è reso necessario intervenire anche in questo senso sul fronte vaccinazione. Da oggi è entrato in vigore ufficialmente l'obbligo per i docenti e ATA, sebbene i dubbi e le perplessità rimangano per i presidi e i responsabili delle strutture scolastiche. La situazione risulta per molti delicata da affrontare in termini di osservanza delle norme - qualcuno ha dimostrato maggiore capacità di gestione rispetto ad altri - soprattutto in virtù dell'azione sinergica che dovrebbe coinvolgere personale docente e quello sanitario per il corretto monitoraggio dei casi e delle effettive somministrazioni. Non è un caso che i presidi di alcune scuole di Macerata (come il Liceo Ginnasio Giacomo Leopardi o il Liceo Linguistico Matteo Ricci) preferiscano trincerarsi dietro il silenzio per timore di rilasciare testimonianze inesatte, per le quali non basta unicamente essere consapevoli dell'esercizio delle proprie funzioni, ma anche dell'efficacia comunicativa che dai piani più alti (Ministero della Salute e Ministero dell'Istruzione) dovrebbe fornire una base di appoggio sicura sopra la quale potersi muovere senza correre il rischio di spiacevoli ritorsioni. Molte sono le responsabilità delegate ai docenti - oltre a quello di rispettare i tempi di vaccinazione, che si tratti del primo ciclo o della terza dose - che finiscono col restare in attesa di disposizioni certe che non sembrano arrivare mai del tutto. E di conseguenza ci si protegge dal rischio di segnalazioni, quarantene e dubbi di varia natura con l'unico mezzo possibile: il silenzio. Continuando, in questo senso, a procedere come si è fatto nell'ultimo anno - a partire dagli ultimi aggiornamenti in materia - e sperando di avere abbastanza attenzione e fortuna utili a non costituire mai un precedente negativo.

15/12/2021 11:30
"Qualità della vita 2021", Macerata scivola al 51° posto. Dato peggiore: i reati legati agli stupefacenti

"Qualità della vita 2021", Macerata scivola al 51° posto. Dato peggiore: i reati legati agli stupefacenti

Qualità della vita, la provincia di Macerata scivola al cinquantunesimo posto perdendo ventuno posizioni rispetto allo scorso anno.  Sono 107 in tutto le Province prese in esame nell’ultimo report sulla “Qualità della vita 2021” redatto dal Sole 24 Ore, secondo un’indagine che dal 1990 contribuisce all’analisi di tutti quei parametri (90 ad oggi) utili a comprendere il deficit o l’incremento del benessere nel nostro Paese. Rispettando i valori suddivisi secondo le 6 diverse macro categorie considerate – ricchezza e consumi, affari e lavori, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia e sicurezza,cultura e tempo libero – sono risultate essere le città di Trieste, Milano e Trento le migliori in assoluto, segno di un forte segnale di resilienza da parte dei tre capoluoghi a dispetto delle forti penalizzazioni legate all’emergenza pandemica ancora in atto. Spostandoci all’interno Marche, la provincia di Macerata conquista solo il terzo posto all’interno della classifica della regione (dietro Ancona e Ascoli Piceno), e scivola nella zona mediana di quella a livello regionale con un tasso di benessere in perdita di 21 punti nell’ultimo anno. A fare la differenza, in questo senso, è stato il dato negativo peggiore rappresentato dai “reati legati agli stupefacenti”, con una percentuale di denunce ogni 100 mila abitanti pari a 79, 5 (con un 99° posto nella classifica nazionale). Nell’analisi delle singole macro categorie, sebbene nel complesso si possa evidenziare un miglioramento più o meno tangibile per quel che riguarda “Ricchezza e consumi” (+ 8 % il valore aggiunto pro capite), “Affari e lavoro” (+ 14,9% le startup innovative), “Demografia e società” (+ 1,5% il tasso di natalità) e “Ambienti e servizi” (+ 1% sul Pm10 e sulla realizzazione di piste ciclabili), è nell’ambito della “Cultura e tempo libero” che la provincia di Macerata segna un altro dato negativo. A dispetto dei risultati positivi raggiunti dal settore della ristorazione - superiori alla media grazie anche all’utilizzo sempre più frequente dei servizi di asporto e consegna a domicilio -, sono quelli dello sport (- 1%) e dei libri (- 5%) a segnare un deficit sensibile causato soprattutto dagli effetti della pandemia, al quale si lega però anche uno scarso investimento da parte dei Comuni nell’ambito della cultura in generale (solo 9 euro pro capite), con riferimento al patrimonio museale (appena 0,7 euro) e alla formazione continua (5,2 euro).

14/12/2021 10:00
Marche, ha senso una campagna vaccinale partita in ritardo?

Marche, ha senso una campagna vaccinale partita in ritardo?

Ci voleva la quarta ondata e l’entrata in scena della variante Omicron. Almeno per ridimensionare la politica vaccinale, nella Regione Marche come in altre zone dell’Italia. L’ultima iniziativa lanciata nel weekend dalla giunta Acquaroli con la campagna “Parliamone Insieme” (di cui è stata rimandata la realizzazione presso le piazze di Ancona e Fermo, causa maltempo) giunge nel periodo più delicato dell’anno. Quello delle feste natalizie, dove abitualmente si assiste a un’invasione massiccia delle strade e dei negozi da parte di chi va in cerca dell’acquisto migliore o semplicemente della consueta serenità che il periodo dovrebbe recare con sé. E, purtroppo, giunge in ritardo soprattutto rispetto al via libera del Governo Draghi sulla terza dose di vaccini e alla necessità di ricorrere ad ulteriori restrizioni atte a persuadere chi ancora mostra preoccupazione, paura, incertezza o scetticismo nei confronti della manovra sanitaria messa in moto nell’ultimo anno per contrastare in maniera decisa la diffusione dei contagi da Covid-19. Nel frattempo, secondo i dati rilevati negli ultimi 15 giorni – dal 24 novembre al 8 dicembre – l’incidenza dei casi postivi è salito nelle Marche a 376 (ogni 100 mila abitanti), e la percentuale di terapie intensive ha superato la soglia critica (12,8%), facendo raggiungere alla regione il 5° posto per incidenza. Ufficialmente, le Marche sarebbero già in zona gialla. Inoltre, il trend delle rianimazioni e delle vaccinazioni continua a fare in conti con un’organizzazione sanitaria generale che mostra ancora molte criticità. Già nelle settimane precedenti, seguendo soprattutto lo sviluppo della terza dose  - arrivate al 18% - presso alcune delle hub principali del territorio marchigiano (leggi qui), è stato possibile riscontrare diverse difficoltà da parte dei responsabili sanitari e dei volontari nel gestire la forte affluenza di utenti (specie over 80), sintomo di una carente capacità comunicativa che dal Ministero della Sanità dovrebbe muovere le direttive verso i presidi locali sparsi – in generale - su tutto lo Stivale. A questo, va ad aggiungersi la grande crisi del personale medico, che ad oggi deve ancora fare i conti con la mancanza di un ricambio generazionale adeguato. Pochi investimenti, bandi e incentivi per i giovani camici bianchi, costretti per forza di cose a puntare nella sanità privata, con conseguenze che si ripercuotono sulla cittadinanza, destinata sempre più a fare i conti con prenotazioni (di varia natura) e attese infinite presso le strutture pubbliche, oltre che con spese proibitive. Basti pensare che nel 2017 il Ministero della Salute conteggiava a livello nazionale circa 105 mila medici assunti a tempo indeterminato nel servizio sanitario nazionale fra Asl, aziende ospedaliere ed universitarie, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, Ares (Agenzia regionale sanitaria) ed Estav. In altri termini, si parla di 1,7 medici ogni 1000 abitanti, con un calo di 3.401 camici bianchi rispetto ai dati del 2012. Nel 2018, poi, l’Anaao aveva registrato una carenza di circa 6.200 medici e 2 mila dirigenti sanitari rispetto al 2009, l’anno di maggiore dotazione del servizio sanitario nazionale. Con la crisi pandemica ancora in atto e l’aumento nel frattempo del personale anziano rispetto a quello più giovane (parliamo del 56% del totale, per lo più over 55), non solo è stato evidenziato il forte squilibrio fra pensionamenti (32.501) e nuove assunzioni (appena 22.328), ma anche un progressivo deficit che nel 2023 potrebbe portare alla mancanza di ben 24mila medici. Sono dati che aiutano ulteriormente a comprendere come la Regione Marche sia giunta negli ultimi 14 giorni (24 novembre-7 dicembre) ad un’incidenza di 376 casi positivi per 100.000 abitanti. Numeri che, come anticipato, fanno da eco ad una campagna vaccinale partita in ritardo, e che continua a fare i conti soprattutto con chi prosegue nella propria lotta alla dittatura sanitaria. L’informazione, in questo senso, ha giocato un ruolo decisivo nell’ultimo anno, alimentando paure, incertezze e intolleranze sociali. A riprova di ciò, giunge quello che forse può essere considerato l’unico dato “positivo” rispetto a chi finora si è vaccinato o si è convinto a fare ricorso alla terza dose, ovvero quello di un’incidenza dell’infezione da Coronavirus quasi tripla sui soggetti non immunizzati. Sul totale dei positivi, il 51% risulta non vaccinato, evidenziando un’incidenza di 71,50. A questo si legano, di conseguenza, i dati rispetto alle ospedalizzazioni: su 100mila abitanti il tasso di immunizzati in terapia intensiva è pari 0,64, a fronte di un 5,21 riferito ai non vaccinati, e in area medica il rapporto è di 3,18 per i primi e 11,91 per i secondi.

13/12/2021 09:56
Macerata, "Le Gioie di Bacco" impreziosiscono il Natale fra artigianato e gusto della tradizione (FOTO)

Macerata, "Le Gioie di Bacco" impreziosiscono il Natale fra artigianato e gusto della tradizione (FOTO)

È partita la nuova edizione, dopo "La Strada degli Orafi" 2020, della rassegna "Le Gioie di Bacco", che per le festività natalizie arricchirà la cornice del centro storico di Macerata dall’11 dicembre al 6 gennaio 2022 attraverso l'unione di arte e gusto. Il progetto, presentato da Confartigianato, sposato da alcuni dei negozi più importanti siti nel cuore della città e promosso dalla giunta Comunale, vuole mettere in mostra alcune delle più belle opere dei Maestri Orafi ispirate alle bottiglie dei vini più pregiati fornite dalle cantine aderenti, integrando o fungendo da complemento all'opera stessa esposta nelle vetrine di ben sette location scelte pr l'occasione. A presiedere il taglio del nastro avvenuto oggi alle ore 17.30 presso la boutique Romano (via Gramsci 3) è stato il sindaco Sandro Parcaroli accompagnato dagli assessori e dal Responsabile Settore Moda Confartigianato Imprese (Macerata-Ascoli Piceno-Fermo), Paolo Capponi. «Accumuniamo il buono al bello con questa iniziativa - ha commentato Capponi - e dopo il successo dell'anno scorso non potevamo non replicare. Ci sono stati molti riscontri positivi a livello di clientela, perché di base lo scopo è far conoscere le realtà belle che caratterizzano la nostra terra. Vorremmo coinvolgere di più i giovani, visto che soprattutto nel mondo dell'artigianato non abbiamo sufficiente ricambio generazionale. Il messaggio deve continuare ad essere quello di acquistare italiano, passione per la tradizione e volontà di farci conoscere a livello nazionale e internazionale. Tutti, in questo senso, possiamofare qualcosa per renderlo possibile. Certamente noi di Confartigiano continueremo ad impegnarci nella formazione delle nuove generazioni, perché crediamo nel passaggio di consegna generazionale, sia per quel che riguarda il settore dell'agroalimentare, ma anche dell'arte, della moda e altri ancora. Cerchiamo di dare le informazioni giuste in modo che i ragazzi possano scegliere a cosa appassionarsi, nell'ambito dell'artigianato nostrano». I negozi del centro storico dove poter ammirare Le Gioie di Bacco sono: Avan Garde (artista Giuseppe Verdenelli, vino Agricola San Michele Arcangelo); Di Pietro Donna (artista Donatella Cestarelli, vino Cantina Andrea Giorgetti); Di Pietro Uomo (artista Stefano Verdini, vino Cantina Bacelli); Domizioli (artista Massimo Ripa, vino Cantine Provima); Mila (artista Cinzia Federici e Andrea Massaccesi, vino Cantine Saputi); Ottica Tasselli (artista Maria Rosaria Moriconi, vino Officina Del Sole); boutique Romano (artista Sandro Nocelli, vino Tenuta La riserva).  

12/12/2021 19:00
"Giornata delle Marche 2021". Mancini, Tamberi e Rossi insieme nel segno della rinascita per la Regione (FOTO e VIDEO)

"Giornata delle Marche 2021". Mancini, Tamberi e Rossi insieme nel segno della rinascita per la Regione (FOTO e VIDEO)

Un'edizione unica e destinata a rimanere nella memoria collettiva. "La Giornata delle Marche" quest'anno ha portato con sé tutto il significato della rinascita e della resilienza che sta caratterizzando la regione e i suoi abitanti, dall'anno zero segnato dal sisma 2016 fino ad arrivare alla corrente emergenza sanitaria. Una manifestazione - tenutasi per l'occasione al Lanciano Forum di Castelraimondo - resa ulteriormente esclusiva dalla concomitanza della festa della Madonna di Loreto e della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, oltre che dalle assegnazioni del "Picchio d'Oro" al ct della nazionale Roberto Mancini (leggi qui), del premio dedicato al campione olimpico Gianmarco Tamberi e di quello speciale alla carriera per Valentino Rossi. Ad arricchire la cornice del Lanciano Forum anche gli interventi del Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dell'ex schermitrice ora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Valentina Vezzali, del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, del sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli e del Presidente del Consiglio Regionale Dino Latini.«La marchigianità rappresenta un simbolo di successo ed eccellenza in Italia e nel Mondo - ha dichiarato Casellati - e attraverso i valori dello sport, della cultura, del pluralismo e dell'accoglienza questa regione continua a dare a tutti un grande esempio di dignità e operosità. Nel piano di ricostruzione le istituzioni debbono lavorare insieme, con strategie efficaci e rispettando le scadenze».La terra, la sua storia, le sue tradizioni, i suoi valori. Sono questi i temi più importanti affrontati nella "Giornata delle Marche 2021", rispetto ai quali anche il sindaco Leonelli, il presidente Dino Latini e la campionessa Valentina Vezzali hanno manifestato la propria sensibilità, richiamando l'attenzione di tutti in particolare sulla necessità di azioni di inclusione e formazione nei confronti delle generazioni future. Necessità evidenziata anche dalle varie associazioni che da New York a Montréal, da Rosario in Argentina a Bruxelles hanno partecipato con un collegamento a distanza, confermando il loro impegno nell'esportare la "marchigianità" a livello internazionale.Il "face to face" giornalistico fra Lisa Marzoli (Rai) e il Presidente Acquaroli ha voluto celebrare gli obiettivi centrati nel primo anno dalla giunta regionale e, soprattutto, ratificare la promessa di conseguire quelli futuri, fatti di riqualificazione del territorio, contrasto allo spopolamento dei borghi situati nell'entroterra, sostegno economico ai giovani nella realizzazione dei loro sogni, ricostruzione post sisma, potenziamento delle infrastrutture, prosecuzione di una campagna vaccinale efficace.«Dobbiamo restituire centralità alle Marche - ha dichiarato Acquaroli - un po' per nostro campanilismo e un po' per la crisi innescata dal sisma del 2016. I marchigiani hanno voglia di tornare a credere nella forza e bellezza della loro terra. Noi dell'amministrazione abbiamo ancora molti progetti da attuare, per sostenere famiglie, imprese e future generazioni. L'obbiettivo principale è trovare un attrattore comune per il rilancio della regione, dando vita insieme ai vari sindaci e rappresentanti ad un circuito che unisca tra di loro tutte le eccellenze sparse per il territorio».Un messaggio forte e chiaro, testimoniato anche dal video promozionale realizzato e trasmesso in anteprima dalla Regione Marche, e reso unico da un testimonial d'eccezione: il ct della Nazionale di Calcio, Roberto Mancini. E proprio il mister jesino è salito poi sul palco della manifestazione per ritirare personalmente il prestigioso "Picchio d'oro", regalando a tutti i partecipanti presenti e in diretta streaming parole di coraggio, sacrificio e passione: valori che in qualità di "marchigiano vincente" gli hanno permesso di raggiungere quest'anno i vertici d'Europa nell'ultimo Campionato. Un orgoglio tutto nostrano - oltre che di livello nazionale - che nei minuti successivi è stato sancito dal premio assegnato al Campione Olimpionico di Atletica Leggera, Gianmarco Tamberi, e da quello alla carriera a Valentino Rossi, che ha potuto solamente ringraziare con un video pre-registrato per l'onorificenza, ritirata in rappresentanza dalla mamma Stefania Palma.Ad accogliere il pubblico del Lanciano Forum sono stati Elisa di Francisca e Andrea Carloni, che nel finale hanno salutato il Presidente del CONI Marche Fabio Luna e gli atleti olimpionici e paralimpici che hanno preso alle Olimpiadi di Tokyo 2020."Marche. L'emozione continua."Di seguito il servizio completo:

10/12/2021 16:24
Il post pandemia, più della metà degli italiani non pensa di poter tornare alla normalità

Il post pandemia, più della metà degli italiani non pensa di poter tornare alla normalità

Il 67,0% degli italiani ha difficoltà a pensare di poter tornare alla vita precedente, fino ad arrivare all’82,7% fra giovani. Ad evidenziarlo è il 55° Rapporto sulla situazione sociale del nostro Paese redatto dal Censis. Le indagini condotte hanno come epicentro il cambiamento – innescato dal Covid-19 - del rapporto fra le nostre vite e il tema della salute. Basti pensare alla gestione in autonomia dei piccoli disturbi, come mal di schiena, mal di testa, mal di stomaco, ecc.: il 65,4% (il 77,8% tra i giovani, il 72,8% tra i laureati) ha fatto ricorso almeno una volta a farmaci senza obbligo di ricetta, basandosi nella maggioranza dei casi su esperienze analoghe in cui erano ricorsi al supporto di un medico o di un farmacista. Il 77,0% degli italiani – riconoscendo l’eccezionale sforzo compiuto - valuta oggi adeguato l’operato del Servizio sanitario da quando è iniziata l’emergenza sanitaria. Il 94,0% ritiene indispensabile avere sul territorio strutture sanitarie di prossimità, con medici di medicina generale, specialisti e infermieri cui potersi rivolgere sempre. Il 93,2% chiede persino un incremento stabile dei finanziamenti pubblici, mentre per il 70,3% è prioritario un più ampio ricorso al digitale e alla telemedicina per effettuare controlli, diagnosi e cure a distanza. La corrente pandemia, inoltre, ha accentuato in generale il senso di vulnerabilità. Il 40,3% degli italiani si sente insicuro pensando alla propria salute e alla futura necessità di dover ricorrere alle prestazioni sanitarie. Il 33,9% non si sente sicuro rispetto a un’eventuale condizione di non autosufficienza. Il 27,4% teme la disoccupazione e le relative difficoltà reddituali. Il 27,4% è preoccupato dal tenore di vita che potrà permettersi nella vecchiaia. In prospettiva, per la maggioranza degli italiani il senso di protezione e tranquillità future si legano inevitabilmente ad una pluralità di fonti di finanziamento e di soggetti cui rivolgersi: il 61,8% ritiene che lo Stato garantirà un pacchetto definito e ristretto di bisogni essenziali, e i di conseguenza molti cittadini dovranno pagarsi da soli le prestazioni in più che vorranno; il 30,7% sostiene invece che il welfare statale non coprirà l’essenziale, tanto che le persone dovranno pagarsi tutto da soli, inclusi i servizi a copertura dei bisogni essenziali. Solo per il 7,5% garantirà la copertura di tutti i bisogni, anche al di là di quelli essenziali.

10/12/2021 10:00
8 dicembre 2021, commercianti e cittadini pronti al periodo delle feste. "Sarà un Natale migliore" (VIDEO)

8 dicembre 2021, commercianti e cittadini pronti al periodo delle feste. "Sarà un Natale migliore" (VIDEO)

Quello dell'Immacolata è considerato da tempo il giorno ufficiale dell'inizio delle festività natalizie. E sfruttando il consueto mercoledì dei mercatini su strada, il centro storico di Macerata ha accolto anche per l'8 dicembre 2021 i vari stand dei commercianti distribuiti fra Piazza Mazzini e Piazzia della Libertà, insieme ai residenti che hanno voluto effettuare per l'occasione i loro acquisti. C'è chi si appresta ad effettuare i primi regali, chi gli acquisti più ordinari e chi invece oggi è giunto semplicemente da fuori per godere del centro di Macerata, delle sue bellezze e del suo clima diviso fra le temperature rigide e l'atmosfera del Natale. C'è voglia di ripartenza e di ottimismo fra la gente, mentre ci si muove tra i vari banchetti allestiti rispettando le norme di sicurezza utili a contrastare l'emergenza Covid-19, soprattutto in un momento particolarmente delicato per la Regione Marche come quello attuale. «Vogliamo che sia un Natale migliore - hanno dichiarato alcuni commercianti e residenti - sicuramente diverso dall'anno scorso. Siamo ancora in piena pandemia, ma cerchiamo di essere fiduciosi e soprattutto di goderci al meglio questo periodo di gioia e serenità». Di seguito il sevizio completo:

08/12/2021 15:30
Corridonia, il silenzio dell'IC Luigi Lanzi dopo la quarantena. "Sono stati osservati tutti i protocolli?"

Corridonia, il silenzio dell'IC Luigi Lanzi dopo la quarantena. "Sono stati osservati tutti i protocolli?"

Proseguono le segnalazioni sulla provincia maceratase di insegnanti e/o studenti risultati positivi al Covid. Dopo l'ultimo caso rilevato presso la scuola "G. Natali" di Sforzacosta, è ancora una classe di quinta elementare a essere finita in quarantena da sabato 4 dicembre a seguito di un'insegnante rimasta contagiata. Questa volta a finire sotto i riflettori è l'IC Luigi Lanzi di Corridonia. A poco è servito il tentativo di confronto con la dirigente responsabile Federica Lautizi o il resto del personale, che hanno preferito per il momento trincerarsi dietro un perentorio "No comment". Nel frattempo, i bambini della sezione 5^ rimangono in quarantena, con i loro genitori in attesa di conoscere lo sviluppo delle condizioni della docente e il procedimento richiesto per effettuare il canonico testing valido per il rientro scolastico. Sono state adottate le norme di sicurezza per l'accesso ai presidi scolastici secondo la circolare n.36254 del Ministero della Salute dall'11 agosto 2021? Esiste un corretto monitoraggio dei casi da parte delle autorità competenti? È realmente funzionale, oltre che attuabile, la collaborazione fra aziende sanitarie locali e le scuole, al fine di permettere anche un intervento tempestivo atto scongiurare i rischi di possibili focolai? Sono alcune delle perplessità scaturite da questa nuova segnalazione, l'ennesima a testimoniare le difficoltà nel gestire - sopratutto nelle strutture di maggiore importanza per la comunità - la nuova ondata di contagi.      

07/12/2021 12:15
Super Green Pass, controlli a tappeto delle forze dell'ordine: scattano le prime multe (FOTO)

Super Green Pass, controlli a tappeto delle forze dell'ordine: scattano le prime multe (FOTO)

Sono passate appena poche ore dall'entrata in vigore delle nuove misure restrittive anti Covid, e le forze dell'ordine di Macerata hanno già cominciato a muoversi per le strade del centro storico e della periferia per effettuare i dovuti controlli. Che si tratti di locali pubblici o mezzi di trasporto urbano, si prospettano una serie di accertamenti sempre più a tappeto nel corso delle prossime settimane, nelle quali comunque la cittadinanza sarà chiamata a rispondere del proprio impegno circa l'osservanza delle norme utili - secondo le direttive del Governo - a contenere la recente crescita dei contagi, che in vista del periodo natalizio rischia di aumentare. Nello specifico l'attività di vigilanza svolta dalle forze dell'ordine, nella sola giornata del 6 dicembre, ha portato al controllo di 480 persone di cui 5 sanzionate per la mancata osservanza delle nuove norme relative al Green Pass e una per non aver indossato la mascherina. Inoltre, sono stati controllati 102 esercizi commerciali da cui sono scaturite altre 2 multe.  Alcuni agenti del Comando dei Carabinieri di Macerata hanno proceduto, fra gli altri, al sopralluogo presso la Stazione ferroviaria della città, dove comunque è stata segnalata nell'arco della giornata di lunedì 6 dicembre un'affluenza di passeggeri molto ridotta rispetto al consueto. Anche in alcuni bar e locali del centro storico la situazione rimane "sospesa". Pochi i controlli nel primo giorno del "decreto natalizio", come confermato da molti clienti. Nuovi interventi di verifica sono attesi nelle prossime ore da parte di Digos, Polizia Locale e Carabinieri, soprattutto in vista dei giorni che interesseranno maggiormente la movida maceratese.

07/12/2021 09:38
Super Green Pass, a Macerata pochi controlli sul trasporto pubblico: "A che servono le restrizioni?" (FOTO e VIDEO)

Super Green Pass, a Macerata pochi controlli sul trasporto pubblico: "A che servono le restrizioni?" (FOTO e VIDEO)

Bar, locali di ristorazione, centri culturali. Ma, soprattutto, trasporto pubblico. Sono scattate ufficialmente oggi le nuove restrizioni anti Covid previste dall'ultimo decreto del Governo Draghi dopo l'annuncio del 24 novembre scorso (leggi qui). Misure ritenute necessarie - vista la progressiva impennata dei contagi - per contenere la pandemia durante il periodo natalizio, che dal 6 dicembre 2021 resteranno in vigore fino al 15 gennaio 2022 (leggi qui), interesserando particolarmente i non vaccinati. Molte le perplessità riscontrate fra i cittadini di Macerata, soprattutto i più giovani, soggetti dai 12 anni in su all'obbligo della vaccinazione o del tampone negativo per poter ottenere il certificato utile a spostarsi sui mezzi pubblici. Le regole rimangono le stesse: esibire il super green pass (rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite) o il certificato di base, valido anche pre chi si è sottoposto a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore).  Sono già numerose le segnalazioni che hanno evidenziato l'assenza - o quasi - di controlli effettivi da parte dei responsabili incaricati (APM e Polizia Locale), a fronte anche di una forte affluenza di passeggeri di autobus e corriere per muoversi dentro e fuori la città. E proprio spostandoci fra le fermate, le pensiline e gli autoveicoli è stato possibile raccogliere le impressioni e i pareri rispetto alla percezione di queste nuove misure contenitive, destinate a far discutere nelle prossime settimane. Di seguito il servizio completo:

06/12/2021 16:22
Si accende il Natale di Macerata. Parcaroli: "Facciamola tornare la città più bella d'Italia" (FOTO)

Si accende il Natale di Macerata. Parcaroli: "Facciamola tornare la città più bella d'Italia" (FOTO)

Macerata ha dato ufficialmente il benvenuto al periodo più bello dell'anno. Si sono accese nel tardo pomeriggio odierno (ore 18) le luci della città e di Piazza della Libertà, in pieno centro storico, assieme a quelle del suggestivo albero natalizio, per illuminare e scaldare l'animo di tutti i cittadini. Subito dopo l'animazione musicale dell'Orchestra Birbanda, si sono succeduti nell'ordine il consueto countdown per l'accensione delle luminarie e le parole del sindaco Sandro Parcaroli, presente all'evento per porgere personalmente i migliori auguri di buon Natale a tutti quanti. «Con questa atmosfera, queste luci questa banda, quanto è bella Macerata - ha dichiarato Parcaroli - Stiamo attraversando un momento difficile, ma da oggi abbandoniamo tutti i problemi, spegniamo la TV, e viviamoci la gioia del Natale. Abbiamo cercato quest'anno, in base al nostro conto economico, di illuminare tutta la città, di abbellire tutti i quartieri, grazie soprattutto all'aiuto degli operai e dell'ufficio tecnico. Facciamo tornare Macerata una delle città più belle d'Italia. Arriveranno tanti soldi dall'Europa, stiamo facendo tanti progetti per una nuova visione, per rendere questa nostra terra accogliente per tutti quelli che verranno, non solo dall'Italia ma da tutto il mondo».  «Un applauso e un ringraziamento vanno a tutta la giunta e i consiglieri - ha aggiunto l'assessore Riccardo Sacchi - Avremmo voluto fare di più, ci siamo rivolti alle zone più sensibili di Macerata, e quindi ringrazio anche i commercianti per aver organizzato tutto a proprie spese. Questo è il nostro regalo per la città». Dopo aver lasciato spazio all'esibizione del coro della Cooperativa Sociale di Bolina, il sindaco ha guidato adulti e bambini all'interno del cortile del Palazzo del Municipio, dove è stato allestito un piccolo Bosco degli Elfi (Cooperativa Sociale Meridina), sulle note delle magiche "Hallelujah" di Leonard Cohen e "Santa Claus Is Coming" di Haven Gillespie e J. Fred Coots, eseguite dal giovane e talentuoso Denis Bonjaku. I commercianti del centro storico responsabili dell'iniziativa sono: Nocelli Gioielleria, Romano Uomo, Galleria Ferretti, Ottica Tasselli, Ristorante Di gusto, Bar Pasticceria Delizie, Talmone, Ottica Pietroni, Centrale Macerata, Biancheria Astolfi Franca e Atelier Avant Garde.

04/12/2021 19:55
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