Federalberghi Marche: Omicron cancella le prenotazioni per il Natale. “Situazione drammatica”
La variante Omicron piomba sul Natale degli italiani (ieri accertati i primi due casi agli Ospedali Riuniti di Ancona). Sono almeno 8 milioni le persone che, fra la paura del virus, il green pass e le ultime restrizioni, hanno scelto di cancellare le prenotazioni per viaggi e hotel nel periodo delle festività. Il 52 % avrebbe deciso di andare in vacanza per le feste di fine anno, ma solo il 24 % ha effettivamente prenotato. Il 15 % è ancora indeciso. Il 48 % (24 milioni) ha scelto invece di non partire, di cui il 12,4 % per timore di viaggiare nell’osservanza delle norme restrittive, e il 16 % (8 milioni) per paura della nuova variante Omicron.
Con il passaggio in zona gialla, anche la Regione Marche si prepara a fare i conti con tutte le conseguenze del caso, in attesa della cabina di regia prevista giovedì 23 dicembre, nella quale il presidente del governo Mario Draghi comunicherà ulteriori provvedimenti per contenere la nuova ondata di contagi che si sta diffondendo in maniera costante su tutto il territorio nazionale.
Già con l’ultimo decreto si è resa necessaria l’estensione dell’obbligo di Green pass anche per l’accesso agli alberghi, generando per gli organi di categoria non pochi problemi. Molte sono le prenotazioni cancellate, e in altri casi alcune strutture – specie nei grossi centri abitati - hanno dovuto chiudere anche a causa del caro bollette.
«La situazione nella Regione e nella provincia di Macerata è a macchia di leopardo – ha dichiarato Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio e Federalberghi Marche - e sta creando molte criticità soprattutto nell’ambito della ristorazione. Avevamo infatti prenotazioni effettuate anche con largo anticipo da parte di chi prospettava cene o feste nel periodo natalizio, ma ha dovuto rinunciarvi perché non tutti provvisti di super green pass. Altri provvedimenti ci saranno sicuramente dopo la cabina di regia, tra i quali già si prevede il tampone anche per i vaccinati che vorranno accedere agli alberghi. Per ora non abbiamo dati certi, ma la situazione rischia di diventare drammatica dal punto di vista economico, oltre che sanitario».
(dati Demoskopika)
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