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Vaccino obbligatorio per docenti e Ata: la copertura c’è, ma rimangono ancora i no vax

Vaccino obbligatorio per docenti e Ata: la copertura c’è, ma rimangono ancora i no vax

Ad oggi risultano essere 800 gli operatori scolastici nella Regione Marche che non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose - alcuni esentati per ragioni di salute – per un totale di 34.215 individui. In linea generale, è stata riscontrata finora una copertura superiore al 97%, dimostrando l’alta adesione del settore alla campagna vaccinale. Ma persiste la questione relativa al corpo docenti impegnato nelle scuole Primarie e dell’Infanzia, strettamente legato al problema cronico delle supplenze. A quest’ultimo poi segue il caso dei docenti no vax, molti dei quali continuano a ricorrere ad aspettative e ferie pur di aggirare l’obbligo, da oggi imposto secondo le ultime direttive del Governo Draghi (in osservanza del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 1721).

Sono questi gli argomenti principali affrontati ieri in conferenza dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti insieme ai dirigenti dei vari presidi scolastici sparsi sul territorio marchigiano, invitando nelle prossime settimane (sebbene non in chiave ufficiale) a mantenere il riserbo rispetto ad ogni tipo di dichiarazione in materia di vaccini. Ad essere state chiarite, invece, sono state le modalità d’azione che tutti saranno tenuti ad osservare per scongiurare i possibili rischi. Tra i più importanti, quello di servirsi del Sistema Informativo dell’Istruzione insieme alla Piattaforma Nazionale Digital Green Certificate, in modo da verificare quotidianamente lo stato vaccinale del personale docente e ATA a tempo indeterminato e determinato in servizio presso ogni singola Istituzione scolastica statale.

A questo si aggiungerà anche un sistema di alert che permetterà di conoscere in maniera automatica tutte le variazioni dello stato di vaccinazione del personale scolastico in servizio. “Lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge nella Circolare del 14 dicembre firmata da Stefano Versari, Capo Dipartimento Miur – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro”. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a 1000 euro.

La regola generale, inoltre, concede al personale scolastico di continuare a svolgere la propria attività, ma solo entro il termine dei 5 giorni utili a mettersi in regola con il super green pass (esibendo fintanto il regolare certificato verde di base, ottenuto anche con il tampone). Per i non immunizzati si procederà, invece alla sospensione, previa disponibilità di figure sostitutive; chi non potrà vaccinarsi per motivi di salute sarà altresì impiegato in altra mansione che non preveda la presenza in classe. Ai docenti no vax, in ultimo, la pena sarà la sospensione dal lavoro senza stipendio.

Sul piano strettamente locale, quindi, i dirigenti scolastici sono rimessi alle indicazioni dell’Ufficio scolastico regionale, continuando pertanto a monitorare in prima persona – insieme al Servizio Sanitario – lo stato di incidenza del Covid nelle proprie strutture e il conseguente tracciamento. Un modus operandi che, in tempi di minore impatto virale, risulta essere efficace, ma che smette di esserlo nel momento di una risalita dei contagi. Dagli ultimi aggiornamenti, sono 271 le classi in quarantena, evidenziando un’incidenza pandemica del 2%. E quindi anche un alto tasso di studenti vaccinati.

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