Rifiuti abbandonati e una trappola illegale per la cattura dei cinghiali. A scovarli, durante i servizi di vigilanza effettuati su tutto il territorio provinciale, sono state le guardie venatorie volontarie della Federcaccia di Macerata, in collaborazione con la polizia provinciale.
Nello specifico, nel comune di Treia, in un fossato, sono state trovate numerose lastre di eternit; nel comune di Recanati, nei pressi di una casa disabitata, nelle adiacenze di una strada e negli argini del fiume Musone, sono stati scaricati materassi, frigoriferi, mobili, lastre di eternit, materiale di demolizione.
Il tutto è stato segnalato alla polizia provinciale per gli adempimenti di competenza, al fine di far rimuovere il più presto possibile, tutti questi rifiuti che sono un degrado ed un inquinamento per tutto il territorio.
Nel comune di Pieve Torina invece è stata rinvenuta una trappola illegale per la cattura dei cinghiali, prontamente sequestrata. "Questi atti di bracconaggio vanno condannati senza mezzi termini, al fine di tutelare tutti i cacciatori che praticano l'attività venatoria nel rispetto della normativa vigente e per una oculata gestione della fauna selvatica - sottolinea il coordinatore provinciale delle guardie venatorie volontarie Federcaccia Macerata, Nazzareno Galassi -. Per eventuali segnalazioni è possibile contattare tutti i giorni il coordinamento provinciale delle Guardie Venatorie della Federcaccia Provinciale di Macerata al 339(5981898 o la centrale operativa della Polizia Provinciale al numero verde 800/216659".
Nella serata di martedì, nel contesto della campagna d’ascolto organizzata dall'amministrazione comunale, il Comitato del Rione Mercato ha annunciato ai cittadini l’inizio di una promettente ed importante collaborazione con l'Omphalos, volta a rilanciare il quartiere all’insegna della socialità e dello spirito di comunità.
Al centro del progetto, la proposta di realizzare nell'area pubblica in via degli Alpini, già Club Aquila, ora in ristrutturazione, un "Caffè Sociale". Quest’ultimo, porta con sé un duplice obiettivo: da un lato favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e le capacità di socializzazione, di ragazzi già seguiti dall’ Omphalos, dall’altro, dare vita ad un punto d’incontro, in cui i cittadini del rione possano abbattere le barriere sociali, generazionali e culturali, riscoprendo la genuinità di condividere uno spazio comune.
Così facendo, è possibile intravedere finalmente la giusta risposta ad un'esigenza già espressa dai residenti del rione negli anni passati. Difatti, è bene ricordare i molteplici incontri svolti con le varie realtà del quartiere e la concretezza di una petizione da circa 800 firme.
"Siamo veramente orgogliosi di questa iniziativa, con la quale iniziamo a raccogliere i frutti dei tanti sforzi fatti, come comitato, per ridare vita e senso di comunità al nostro quartiere. Ci rende ancor più contenti, tentare di farlo al fianco della splendida realtà dell’Omphalos, che ringrazio sin da ora per la grande collaborazione e lo spirito d’iniziativa dimostrati. Auspichiamo che l'amministrazione comunale sia al nostro fianco nel sostenere il percorso di rinascita del nostro rione, accogliendo positivamente il progetto, e consentendo così l'approfondimento e lo sviluppo dello stesso". Queste le parole del presidente del Comitato di quartiere del Rione Mercato, Valentino Paoletti.
A fargli eco è Fabrizio Principi, vicepresidente dell'Omphalos OdV: "Con estremo piacere e un pizzico di orgoglio abbiamo accettato di buon grado la proposta del comitato del rione Mercato a collaborare ad un progetto inclusivo che coinvolga non solo i nostri ragazzi ma l'intera comunità. Sono 2 anni che Omphalos svolge attività nel laboratorio BluInfinito qui nel quartiere, ma fin dai primi mesi siamo stati subito coinvolti non solo sulle iniziative già programmate ma anche nel proporre idee e progetti da realizzare insieme. L'auspicio è che questo progetto possa essere il punto di partenza per creare una comunità sempre più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti, non solo per il quartiere ma per tutta Recanati".
Nei recenti anni, in Italia, abbiamo assistito a un aumento significativo dei casinò online non AAMS. Questa tendenza ha suscitato l'interesse di numerosi giocatori che cercano opportunità di intrattenimento e vincita. Nell'articolo odierno, esploreremo l'ascesa dei casinò non AAMS in Italia e cosa c'è da sapere su di essi.
Regolamentazione e Controversie
Per comprendere appieno l'ascesa dei casinò non AAMS senza documenti in Italia, è essenziale esaminare la questione della regolamentazione e le controversie ad essa associate. In Italia, l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) svolge un ruolo fondamentale nella regolamentazione del gioco d'azzardo online. Tuttavia, i casinò non AAMS operano al di fuori di questa regolamentazione, creando una situazione di vuoto normativo.
La principale preoccupazione legata ai casinò non AAMS riguarda la mancanza di controllo e supervisione. Poiché questi casinò non sono tenuti a rispettare gli standard imposti dall'AAMS, potrebbero non garantire la stessa sicurezza e integrità. Questo solleva domande sulla trasparenza delle operazioni e sulla possibilità di incontri con casinò poco scrupolosi. La regolamentazione, quando applicata correttamente, offre ai giocatori una certa protezione contro pratiche disoneste.
Un altro punto di controversia è la licenza AAMS stessa. I casinò non AAMS senza documenti sono esclusi da questo sistema di concessione delle licenze, il che significa che non sono soggetti agli stessi controlli e requisiti che si applicano ai casinò regolamentati. Questo potrebbe tradursi in un'esperienza di gioco meno protetta e in opportunità ridotte per i giocatori di ricorrere alle autorità in caso di controversie.
Infine, va sottolineato che, poiché i casinò non AAMS non rientrano nella regolamentazione nazionale, non contribuiscono alle entrate statali attraverso tasse e imposte sul gioco d'azzardo. Questo solleva interrogativi sulla giustizia fiscale e sull'equità nei confronti dei casinò regolamentati, che devono sostenere tali oneri.
In sintesi, la questione della regolamentazione e le controversie associate ai casinò non AAMS rappresentano un aspetto cruciale da considerare quando si esplora questo settore in crescita. Mentre i vantaggi offerti da tali casinò, come i bonus senza deposito e senza invio documenti, possono essere allettanti, i giocatori devono valutare attentamente i rischi e le possibili conseguenze prima di scegliere di giocare su queste piattaforme. La sicurezza e la trasparenza del gioco d'azzardo online dovrebbero sempre essere prioritari, e la regolamentazione svolge un ruolo fondamentale nel garantire tali elementi.
Vantaggi e Svantaggi dei Casinò non AAMS
I casinò non AAMS offrono diversi vantaggi ai giocatori italiani. Uno dei principali è rappresentato dai bonus senza deposito e senza invio documenti. Questi bonus permettono ai giocatori di sperimentare il casinò senza dover effettuare un deposito iniziale e senza la necessità di inviare documenti. Questo può essere un vantaggio per chi desidera provare l'esperienza di gioco senza dover impegnare fondi iniziali.
Tuttavia, bisogna anche considerare gli svantaggi legati all'assenza di regolamentazione. Poiché i casinò non AAMS non sono regolamentati dall'AAMS, potrebbero mancare garanzie di sicurezza e integrità. I giocatori devono essere consapevoli dei rischi associati, come la possibilità di incontrare casinò disonesti o di doversi confrontare con requisiti di scommessa e limiti di prelievo poco chiari.
Tendenze e Popolarità dei Casinò non AAMS
Nonostante le controversie e i rischi, i casinò non AAMS stanno guadagnando popolarità in Italia. Molti giocatori sono attratti dai bonus senza deposito e senza invio documenti, che offrono l'opportunità di giocare gratuitamente. La crescente disponibilità di casinò non AAMS ha creato una varietà di opzioni per i giocatori che cercano nuove esperienze di gioco.
Questo aumento di popolarità sta anche influenzando l'industria del gioco d'azzardo in Italia, spingendo i casinò regolamentati a migliorare le loro offerte e a offrire promozioni più competitive. Tuttavia, è fondamentale che i giocatori esercitino la massima cautela quando scelgono di giocare su casinò non AAMS, prendendo in considerazione i pro e i contro di questa scelta.
Conclusioni e Linee Guida per i Giocatori
In conclusione, l'ascesa dei casinò non AAMS in Italia è un fenomeno degno di attenzione. I giocatori italiani hanno ora a disposizione una vasta gamma di opzioni per il gioco d'azzardo online, inclusi i vantaggiosi bonus senza deposito e senza invio documenti. Tuttavia, è essenziale comprendere i rischi associati a tali casinò, come l'assenza di regolamentazione e la potenziale mancanza di trasparenza.
Prima di scegliere un casinò non AAMS, i giocatori dovrebbero valutare attentamente le proprie esigenze e preferenze di gioco. È fondamentale leggere attentamente i termini e le condizioni, evitare casinò dubbi e adottare una mentalità responsabile nel gioco d'azzardo online. Con la giusta consapevolezza e cautela, è possibile godere appieno delle opportunità offerte dai casinò non AAMS senza mettere a rischio la propria esperienza di gioco. Buon divertimento e gioco responsabile!
"Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida venga a visitare il nostro stabilimento, dove quotidianamente vengono allevati circa 10 milioni di grilli". L'invito viene da José Francesco Cianni, ceo di Nutrinsect di Montecassiano, la prima e unica azienda italiana autorizzata alla produzione, trasformazione e commercializzazione, per uso alimentare umano, l'intera filiera di farina di grillo, in questo caso liofilizzata (qui il video della nostra visita).
Farina di grillo, che la legge impone di chiamare 'polvere di acheta domesticus'. "Si apre una nuova pagina di storia dell'alimentazione - dice all'Ansa Cianni -. Da oggi, 29 gennaio 2024, il prodotto sarà distribuito dalla Reire di Reggio Emilia alle aziende alimentari e a tutto il canale horeca".
È un iter che si completa dopo che l'Unione europea aveva deliberato la commercializzazione del prodotto nel 2022. Nutrinsect lavora da 10 anni al progetto, "con migliaia di ore di ricerca e sperimentazione". "Siamo riusciti a mettere sul mercato un prodotto 100% Made in Italy, ma soprattutto un prodotto sano e direi anche molto buono" insiste.
"Sappiamo che la polvere di grillo ha suscitato e susciterà ancora tante discussioni - spiega Cianni -, ma noi siamo a tutti gli effetti degli allevatori e produciamo un prodotto interamente Made in Italy, che alleviamo senza alcun antibiotico o medicinale, ma solo con materie prime vegetali, no Ogm. Sarebbe importante se il ministro visitasse il nostro allevamento, avrebbe modo di constatare di persona la nostra realtà che sta crescendo in maniera significativa e che speriamo venga tutelata rispetto alle polveri che possono arrivare sugli scaffali da ogni parte del mondo".
La polvere di grillo è iperproteica (circa 3 volte il contenuto della carne), calcio ferro e vitamina B12 (carente nella dieta vegetariana e vegana), ricca di fibre a fronte di una quantità contenuta di grassi e calorie.
Per lavori edili post-sisma alla pinacoteca comunale "P. Tacchi Venturi" da lunedì 29 gennaio e fino al 12 febbraio prossimo, dalle ore 8:30 alle 17:00 (eccetto i giorni di sabato e domenica) viene istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in via Salimbeni, dall’intersezione con piazza Del Duomo al civico 41. Lo prevede un'ordinanza della polizia locale.
Sempre da oggi e fino al 12 febbraio prossimo, nella stessa fascia d’orario che va dalle ore 8:30 alle 17:00 (eccetto i giorni di sabato e domenica) viene istituito il divieto di sosta con rimozione forzata anche in largo Margarucci.
Dal 30 gennaio al 12 febbraio (eccetto i giorni di sabato e domenica) per la durata di 30 minuti, tra le ore 8:30 e le ore 10:30, potrebbe essere istituito il divieto temporaneo di transito veicolare in via Salimbeni.
Il commissario alla riparazione e ricostruzione sisma Guido Castelli ha firmato un decreto che stanzia 465mila euro per l'ex caserma forestale di Caldarola. Un passo importante dopo l'approvazione del progetto esecutivo, che prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio, con la trasformazione dell’ex caserma in un centro civico polifunzionale. Il valore complessivo dell'opera è di 883mila euro.
Il nuovo centro sarà un punto di riferimento per tutta la comunità. Al piano terra, facilmente accessibile e senza barriere architettoniche, si troveranno spazi dedicati alla cura degli anziani, con diretto accesso a spazi porticati e al giardino. Il primo piano ospiterà un grande salone modulabile per eventi pubblici, studi o spazi di co-working. Sul tetto, un terrazzo per attività all'aperto.
All'esterno, oltre al portico e al terrazzo, l'area sarà arricchita da orti urbani, un giardino pubblico e spazi per giochi o un campo di bocce, tutti interconnessi da percorsi carrabili e pedonali. La struttura sarà caratterizzata da una notevole flessibilità funzionale, permettendo l'accesso indipendente a vari utilizzatori e creando un ambiente che stimola l'interazione sociale e fornisce gli spazi adeguati per l'assistenza.
"Ricostruire innovando vuol dire anche riprogettare gli edifici per le nuove esigenze della comunità - dichiara il commissario Guido Castelli -. Una ex caserma diventa quindi centro civico, un luogo al servizio di Caldarola e di tutto il territorio. La progettazione senza barriere architettoniche e la sua flessibilità funzionale ne faranno un modello di inclusione e interazione sociale, un simbolo del nostro impegno per una comunità più forte e connessa. Si tratta a tutti gli effetti di un intervento di riparazione reso possibile dalla collaborazione fattiva con il presidente Francesco Acquaroli e l'ufficio speciale per la ricostruzione".
Una serata di beneficenza oranizzata dal Club Kiwanis di Macerata si è svolta al ristorante "Le Case" di Macerata nella serata di sabato. Il Kiwanis è una comunità globale di club i cui soci e partner si impegnano a migliorare la vita dei bambini il cui motto è "Serving the Children in the world".
Alla serata è intervenuto il dottor Mario Rosati, medico odontoiatra di Roma che in Africa ha ideato il progetto S.M.O.M. (Solidarietà Medico Odontoiatica nel Mondo). La presidente Patrizia Papetti ha ripercorso le tappe della esperienza del dottor Rosati, partito nel 2010 per l’Africa e arrivato a Zanzibar dove ha creato dal nulla due dental clinic.
E poi ancora in Madagascar con una scuola di odontotecnica poi una nave ospedale, la nave Elpisfino fino ad arrivare 5 anni fa in Benin a Kotunù dove ha fondato una scuola di formazione al lavoro, riconosciuta dal governo locale, dove si parla attraverso la lingua dei segni.
La scuola è rivolta ai ragazzi minorenni con difficoltà uditive, ma anche a ragazzi sani sebbene nella scuola tutti comunichino con il linguaggio dei segni. I giovani imparano così un mestiere, in particolare si formano cuochi e sarti, che potranno così essere inseriti nel mondo del lavoro e sostenersi economicamente.
Mantenere tutti questi progetti costa e così è nata una compagnia teatrale amatoriale "Matt’attori” per destinare gli incassi degli spettacoli ai progetti. Questo straordinario odontoiatra/attore è riuscito a raccogliere più di 50mila euro. La prossima edizione dello spettacolo sarà proposta dal 28 maggio sino al 2 giugno, al teatro Vascello di Roma.
Anche il Kiwanis Club di Macerata, che ha toccato con mano la realtà creata dal dottor Mario Rosati, ha voluto mostrare la propria solidarietà e stima all’ospite con una raccolta di fondi da devolvere a borse di studio per i ragazzi sordo-muti che frequentano la Scuola in Benin. Alla serata erano presenti numerosi ospiti ed autorità locali
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le vicende che possono insorgere tra condomini nei rapporti di vicinato.
Di seguito la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Porto Potenza Picena, che chiede: "A quale responsabilità può andare incontro chi compie dispetti ed appostamenti nei confronti della propria vicina di casa?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ai controversi rapporti che possono insorgere tra condomini fino ad arrivare a causare quotidiane molestie in danno altrui.
A tal proposito, risulta utile riportare una vicenda recentemente affrontata dalla Suprema Corte, nella quale una donna si ritrova a dover fare i conti con un vicino di casa che è un vero e proprio incubo: la pedina, le fa dispetti, la aggredisce verbalmente, la minaccia.
A certificare la gravità della situazione è anche il fatto che la donna si sia decisa, alla fine, «ad installare una telecamera di sicurezza ed un piccolo cancello sulla rampa delle scale» così da poter evitare il contatto diretto col fastidioso vicino.
A fronte degli elementi probatori raccolti, anche per la Corte di Cassazione la donna è stata vittima del reato di stalking; in particolare, i magistrati sottolineano «la ripetitività e la consistenza dei comportamenti» dell'uomo, comportamenti che «avevano destabilizzato la donna, costretta a ricorrere alle cure di uno specialista per il grave stato di ansia prodottosi» e decisasi, infine, «ad installare una telecamera di sicurezza ed un piccolo cancello sulla rampa delle scale» per provare a ridurre il potenziale pericolo di un contatto con lo sgradevole vicino di casa.
Impossibile, quindi, ridimensionare tali episodi nel reato di molestie poiché le condotte da lui tenute hanno instillato un profondo timore nella vicina di casa, spingendola a «mutare le proprie abitudini di vita» e a «ricorrere a un sistema di videosorveglianza e di difesa della propria casa».
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che "il criterio distintivo tra il reato di atti persecutori e quello di molestie, consiste nel diverso atteggiarsi delle conseguenze della condotta che, in entrambi i casi, può estrinsecarsi in varie forme di molestie, sicché si configura il delitto di stalking di cui all'art. 612-bis c.p. solo qualora le condotte molestatrici siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia ovvero l'alterazione delle proprie abitudini di vita, mentre sussiste il reato meno grave di molestie di cui all'art. 660 c.p. ove le molestie si limitino ad infastidire la vittima del reato (Sez. 5, n. 15625 del 09/02/2021 Rv. 281029). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato l’esistenza del carattere di eccezionalità delle infezioni di peronospora (Plasmopara viticola) nei territori agricoli marchigiani per i danni causati alle produzioni di uva.
I territori viticoli delle province marchigiane vengono riconosciuti come zone infettate dalla peronospora e gli agricoltori che hanno conseguentemente avuto minori ricavi potranno accedere alle misure previste dal Fondo di Solidarietà Nazionale.
Lo comunica esprimendo soddisfazione l'assessore all'agricoltura Andrea Maria Antonini: "È un primo risultato raggiunto grazie all’attenzione prestata sul fenomeno sin dal maggio 2023. Ricordo che proprio su impulso della regione Marche, trainando le altre regioni, la questione è approdata sul tavolo nazionale sensibilizzando il Ministero e ha consentito di raggiungere il buon esito odierno".
"Ricordo inoltre - aggiunge Antonini -che la proposta di declaratoria di eccezionalità approvata con la delibera 1738 del 20 novembre 2023 si è basata sui dati rilevati dalla raccolta delle segnalazioni di 1520 viticoltori danneggiati, provenienti da 159 comuni marchigiani ed è stato dimensionato un danno di oltre 62 milioni su una superficie interessata di oltre 7000 ettari".
Secondo quanto previsto dal decreto-legge del 10 agosto 2023, la ripartizione dell'importo da assegnare alle regioni avviene sulla base dei fabbisogni risultanti dall'istruttoria delle domande di accesso al Fondo di solidarietà nazionale che i viticoltori danneggiati compresi nei territori individuati dal decreto dovranno presentare sul Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) non appena l'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) avrà pubblicato l'apposito applicativo. L'istruttoria comprenderà la verifica delle relative dichiarazioni di produzione di uva da vino della vendemmia 2023.
La ripartizione delle somme tra le regioni sarà effettuata con decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, con preferenza per le imprese agricole che, in coerenza con le buone pratiche agricole, dimostrino di aver sostenuto costi finalizzati a trattamenti preventivi di contrasto agli attacchi di peronospora.
Anas ha consegnato oggi alle imprese appaltatrici le attività di progettazione esecutiva, monitoraggio ambientale ed esecuzione dei lavori per la costruzione del nuovo collegamento stradale tra la strada statale 16 "Adriatica" e il porto di Ancona, il cosiddetto 'Ultimo Miglio', opera attesa da oltre 30 anni non solo dal capoluogo regionale, ma dalle Marche. L’opera è considerata di rilevanza strategica nazionale e per questo affidata dal governo a un commissario straordinario.
L'atto di consegna, che costituisce la conclusione delle procedure di appalto e affidamento dei lavori, è stato al centro della conferenza stampa svoltasi a Palazzo Li Madou della Regione Marche, alla presenza del presidente Francesco Acquaroli, dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, dell’amministratore delegato Anas Aldo Isi, del commissario straordinario dell'opera Paolo Testaguzza, del sindaco di Ancona Daniele Silvetti, delle categorie economiche e professionali regionali e della provincia di Ancona, della Camera di Commercio e delle massime autorità civili e militari delle Marche.
"La realizzazione di questo nuovo collegamento, prosecuzione del raddoppio della Statale16, offre una prospettiva nuova alla città di Ancona e a tutta la regione. Completa e unisce quelle che sono le nostre grandi infrastrutture rappresentate da porto, interporto e aeroporto - ha detto il presidente Acquaroli -. Un investimento strategico anche sul fronte della sostenibilità perché agevola con maggiore fluidità il deflusso delle merci dallo scalo dorico. Un'opera attesa da tanto tempo che finalmente vediamo concretizzata, ridisegnando Ancona e le Marche come una piattaforma importante della vasta area rappresentata dal Corridoio europeo".
"Questo intervento - ha affermato l'amministratore delegato di Anas, Aldo Isi - rientra in un piano di investimenti di oltre 4 miliardi di euro che Anas ha attivato nelle Marche, dove gestiamo una rete stradale di oltre 1.500 chilometri. Oltre al collegamento tra il Porto di Ancona e la SS16 stiamo realizzando il raddoppio della variante di Ancona, la variante alla Salaria in provincia di Ascoli Piceno e stiamo avanzando con la progettazione della E78 nel pesarese (mentre il 12 febbraio avverrà la consegna dei lavori per l’apertura della Galleria della Guinza). Oltre 1 miliardo è dedicato invece alla manutenzione e ammodernamento di tutta la rete stradale esistente, un’attività strategica per migliorare il livello di servizio, la sicurezza stradale e la durata delle opere nel tempo".
"Con l’Ultimo Miglio fissiamo un tassello per sbloccare i collegamenti tra il capoluogo regionale, la piattaforma logistica delle Marche Porto di Ancona-Aeroporto di Falconara-Interporto di Jesi, il Centro Italia e l’Europa - ha rimarcato l'assessore Baldelli -. Siamo di fronte a un’infrastruttura chiave di un corridoio europeo di trasporto, che collega l’Oriente, la Turchia e i Balcani con la Penisola Iberica, avendo come snodo il Porto dorico che si connette con quelli del Tirreno, viaggiando lungo la Orte-Falconara e la Fano-Grosseto. Le Marche si candidano a diventare un attrattore per i traffici commerciali internazionali, in una fase in cui le tensioni nel Mar Rosso e Suez suggeriscono direttrici più sicure per gli operatori economici".
Nei prossimi giorni saranno avviate le attività propedeutiche ai lavori: il monitoraggio ambientale ante operam, che ha una durata di 180 giorni, e la progettazione esecutiva che sarà ultimata entro 120 giorni. Il progetto esecutivo dovrà quindi essere approvato e validato secondo le procedure previste.
L'avvio del cantiere è previsto dopo l’estate e i lavori avranno una durata di 3 anni (1080 giorni). L’intervento, per un investimento complessivo di 148 milioni di euro, riguarda in particolare la realizzazione di una nuova infrastruttura stradale lunga 2,5 km che collegherà in modo diretto la SS16 con la via Flaminia nei pressi del porto, bypassando il centro abitato di Torrette e l’area ospedaliera, con tempi di percorrenza stimabili in 3 minuti.
Il tracciato, con una sezione a due corsie, si innesterà sulla statale Adriatica in corrispondenza dello svincolo di Torrette (in fase di adeguamento nell’ambito dei lavori di raddoppio della variante di Ancona) e sulla via Flaminia con una rotatoria di nuova realizzazione. Comprende un viadotto di 285 metri e due gallerie rispettivamente di 650 metri e 470 metri.
L'opera consentirà di eliminare dall’area urbana il traffico in ingresso e uscita dal porto, caratterizzato da una forte componente di mezzi pesanti, che oggi utilizzano esclusivamente la rete viaria comunale condizionando fortemente la mobilità.
I lavori saranno eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese "Donati SpA – NV Besix SA", con sede a Roma, mentre la progettazione esecutiva è affidata a un raggruppamento di progettisti guidato dallo studio Prometeoengineering Srl.
Giovedì 25 gennaio, presso la sala riunioni dell'Assm, si è riunito il consiglio comunale dei ragazzi della città di Tolentino per la seduta di insediamento. A presiedere e guidare la seduta, il presidente senior, Alessandro Massi Gentiloni Silverj, che dopo aver dichiarato aperta la stessa e, dopo aver dato il benvenuto ai ragazzi e augurato a tutti un proficuo lavoro, ha dato inizio alla votazione segreta del presidente del consiglio comunale dei ragazzi.
Il consigliere Filippo Pisani ha comunicato il nome del candidato alla carica di presidente che, come da regolamento, per questo mandato spetta ad un alunno dell’Istituto Don Bosco. Quindi dopo la votazione, all'unanimità, è risultata eletta quale nuovo presidente del Consiglio comunale Giulia Damiani
Il neo presidente, dopo che il presidente senior le ha fatto indossare la fascia, ha fatto l’appello dei presenti la seduta è poi proceduta con il giuramento del nuovo sindaco baby. Pertanto il nuovo consiglio comunale dei ragazzi della città di Tolentino, uno dei primi costituiti in Italia agli inizi degli anni ’90 risulta così composto: Giulia Semmoloni (sindaco Lucatelli); Giulia Damiani (presidente del consiglio comunale); Samuele Cicconetti (vicesindaco e assessore all'istruzione e gemellaggi Don Bosco); Luca Brandi (assessore lavori pubblici e trasporti Lucatelli; Matteo Pasetti (assessore ambiente e decoro urbano Lucatelli); Leonardo Cingolani (assessore cultura, spettacolo e turismo Lucatelli); Asia Cassandra Cervigni (assessore territorio e rigenerazione urbana Lucatelli); Alessanbdro Shurdhaqi (assessore alle politiche sociali Don Bosco); Francesco Svampa (assessore allo sport Don Bosco).
Questi i consiglieri comunali: Elena Belli (consigliere Lucatelli), Nicolas Vissani (consigliere Lucatelli), Filippo Migliorelli (consigliere Lucatelli); Maria Stella Ladisa (consigliere Lucatelli); Tommaso Paparoni (consigliere Lucatelli); Mattia Bartolozzi (consigliere Lucatelli); Lucio Pelletta (consigliere Lucatelli); Filippo Pisani (consigliere Lucatelli); Sofia Cesari (consigliere Lucatelli); Viola Vagni (consigliere Lucatelli); Dionis Ago (consigliere Don Bosco), Francesco Losavio (consigliere Don Bosco), Emily Passarini (consigliere Don Bosco), Andrea Pascucci (consigliere Don Bosco), Camilla Antinori (consigliere Don Bosco), Suan Paolini (consigliere Don Bosco), Matilde Rossetti (consigliere Don Bosco), Luigi Cegna (consigliere Don Bosco), Rita Speranza Emiliano (consigliere Don Bosco).
La prima seduta del nuovo consiglio comunale dei ragazzi, a cui hanno partecipato anche i consiglieri del consiglio dei "grandi" si è conclusa con i discorsi ufficiali da parte del nuovo presidente e del nuovo sindaco Giulia Semmoloni e con i saluti benauguranti del sindaco Sclavi, del presidente Massi e dell'assessore all'istruzione Lucaroni che hanno sottolineato l'importanza di questo strumento "per consentire una reale e concreta partecipazione democratica delle giovani generazioni che sono chiamate a formulare proposte attuabili e condivisibili dall'amministrazione comunale".
Proseguono venerdì gli incontri con gli studenti del Liceo Da Vinci di Civitanova Marche per elaborare, insieme all’architetto Ruben Baiocco, all’assessore Roberta Belletti e ai funzionari del Comune, il progetto di sviluppo sostenibile per migliorare la vivibilità della città che li ha resi vincitori del Premio Ambasciatore della transizione ecologica.
In particolare, verranno messe a disposizione dei ragazzi tutte le informazioni necessarie per dare attuazione alla loro proposta progettuale sul recupero di una casa rurale e la realizzazione di un parco naturalistico, a partire dal Piano regolatore generale del Comune (PRG), fino alle planimetrie di dettaglio, foto, immagini e altro.
Si parlerà quindi delle ragioni che sottostanno alla pianificazione del territorio, a livello generale e teorico, per scendere di scala e declinare nel concreto le norme che ci indicano cosa fare e come poter intervenire sul manufatto. Operativamente si potrà verificare la possibilità di fare una convenzione con il Comune per avere in gestione gli spazi disponibili ovvero con il privato che possiede la casa rurale, anche valutando gli usi temporanei. Saranno quindi messi a disposizione modelli di convenzioni già esistenti.
Il Premio, di cui è stata già avviata la II Edizione per il 2024 con la pubblicazione del bando il 7 dicembre scorso (disponibile qui: https://www.comune.civitanova.mc.it/avvisi-cms/premio-ambasciatore-transizione-ecologica-domanda/) intende infatti stimolare le iniziative dal basso, in quanto le comunità e i cittadini decidono sempre più speso di essere parte della soluzione piuttosto che del problema. Questi attori svolgono un ruolo cruciale nel guidare i processi di transizione locali, trasformando le economie locali e contribuendo anche a modificare le norme e i comportamenti.
In questo senso il Premio vuole coinvolgere tuti coloro che avvertono l’urgenza dell’azione, attraverso l’ideazione e la promozione di progetti sostenibili, realizzati dai giovani, dalle associazioni del territorio, ma anche dai professionisti, dal mondo produttivo e dalle aziende che si impegnano in progetti di transizione. Per ciascuna di queste categorie sarà conferito un Premio.
Il Premio consiste nel mettere a disposizione dei vincitori alcuni professionisti in grado di accompagnarli nelle successive fasi di realizzazione del progetto, con la scrittura di un vero e proprio progetto urbanistico da sottoporre alle Istituzioni pubbliche e alle banche per valutarne la fattibilità tecnico-economica e le possibilità di finanziamento, a partire dal crowdfunding, a cui potrebbero accedere i presentatori se il progetto riuscisse a raggiungere un alto tasso di condivisione fra la cittadinanza e gli stakeholder del territorio.
Allo stesso tempo il progetto sarà l'oggetto di una o più iniziative promozionali, realizzate da una agenzia specializzata, che possano far conoscere alla cittadinanza il vincitore del Premio e l’importanza dell’applicazione di buone pratiche locali.
Concretamente si intende dare la giusta visibilità e ricompensare iniziative efficaci, innovative e creative, realizzate sul territorio di Civitanova, che siano volte a promuovere una transizione giusta verso un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici.
È iniziato il montaggio dell’impalcatura del palazzo comunale di Treia in piazza della Repubblica. Un altro passo importante e fondamentale per i lavori di sistemazione, restauro e sicurezza sismica. Il palazzo è inagibile dal 2016 a causa del terremoto. Si tratta di un intervento per il quale è stato stabilito un finanziamento di oltre 4milioni e mezzo di euro.
Il progetto strutturale si fonda sui principi guida del restauro architettonico e del consolidamento statico e ha lo scopo di restituire all'edificio una bellezza e una funzionalità senza snaturarne le caratteristiche formali, strutturali e costruttive trattandosi di un pregevolissimo edificio pubblico adibito a municipio e pinacoteca con una storia plurisecolare.
Gli obiettivi principali del consolidamento sono quelli in primis di riparare i danni da sisma e di attuare un miglioramento sismico all'intero palazzo comunale e attenuare e possibilmente eliminare i fattori specifici di vulnerabilità sismica generale evitando di apportare modifiche sostanziali.
"L'elemento che maggiormente caratterizza il palazzo comunale sono le decorazioni del piano nobile - spiega il sindaco Franco Capponi -. Così, in accordo con la Sovrintendenza e con coloro che si occuperanno dei lavori abbiamo convenuto di procedere con la rimozione di uno o più strati coprenti le superfici delle pareti e successivamente procedere con le 'classiche' opere di restauro pittorico delle superfici consistenti in operazioni tecniche di preconsolidamento, pulitura, consolidamento e protezione delle pareti in accordo con tecniche, modi e colorazioni dei soffitti. Il tutto in primis per la riparazione dei danni da sisma con e poi per il disvelamento delle decorazioni che ora si intravedono sulle pareti e che si presentano (nelle porzioni a vista) in discrete condizioni di conservazione".
Il palazzo comunale venne costruito tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, conteneva anche un piccolo teatro (demolito il 30 agosto 1780). Decorato internamente in stile liberty con splendidi arredi del XIX secolo, conserva al piano nobile una pregevolissima pinacoteca e il salone del Consiglio egregiamente affrescato nel 1928 dal pittore Emilio Lazzaro (1881-1964).
Nel 1760 venne restaurata la facciata principale mentre nel 1843 il piano del porticato venne abbassato di circa 2 metri per consentire la realizzazione della piazza e vennero eseguite delle sotto pilastrature al portico. A seguito del sisma del 1996 e 1997 e quindi negli anni tra il 1999 e il 2000 è stato sottoposto ad un intervento di restauro e consolidamento su progetto dell’architetto Piergiorgio Gatti.
Nell'universo dell'abbigliamento dedicato al running, l'importanza dei tessuti tecnici traspiranti è cruciale per garantire comfort, prestazioni ottimali e benessere durante l'attività sportiva. La scelta del tessuto giusto può fare la differenza tra un allenamento piacevole e uno faticoso.
Soprattutto nel caso in cui tu decida di acquistare abbigliamento running online, è essenziale comprendere i vantaggi (ma anche i contro) dei tessuti tecnici traspiranti. Acquistare abbigliamento online può essere incredibilmente conveniente, ma è fondamentale essere ben informati sui materiali più adatti alle nostre necessità affinché le sessioni di corsa siano il più confortevoli possibile.
Quindi, passiamo ad approfondire i più diffusi tessuti tecnici sul mercato, suddividendoli in due categorie: naturali e sintetici/artificiali.
Tessuti traspiranti naturali per il running
Tra i tessuti naturali traspiranti più ampiamente impiegati nell'abbigliamento sportivo, figurano la lana, il lino e il bambù.
Il lino, oltre a offrire eccellenti capacità di traspirazione, regala una sensazione di leggerezza e freschezza. Per questo motivo, è particolarmente consigliato per l'attività sportiva all'aperto, specialmente nelle giornate calde.
Il bambù rappresenta il tessuto ideale per le pelli sensibili, tra cui quelle dei bambini o delle persone con allergie cutanee. Inoltre, fornisce una protezione efficace dai raggi ultravioletti, rendendolo una scelta eccellente anche per chi ha la pelle particolarmente delicata. Il bambù offre inoltre notevoli proprietà antibatteriche e mantiene le sue qualità nel tempo, persino dopo numerosi lavaggi.
La lana, spesso utilizzata nell'abbigliamento sportivo insieme al cotone, si distingue per le sue eccezionali proprietà termoregolatrici, oltre a garantire una buona traspirazione. Risulta particolarmente indicata per attività sportive in ambienti montani o durante escursioni, offrendo una protezione efficace anche in condizioni di basse temperature.
Sebbene il cotone sia spesso associato all'abbigliamento sportivo, è importante smentire un mito diffuso. Infatti, anche se viene comunemente utilizzato per la biancheria intima, principalmente per le sue proprietà anallergiche, non è l'opzione ideale per l'abbigliamento sportivo. Quando ci si impegna fisicamente e si suda, il cotone tende a rimanere umido per tutta la durata dell'allenamento, compromettendo il comfort e la performance.
Tessuti traspiranti sintetici e artificiali per il running
I tessuti sintetici sono prodotti attraverso la sintesi di sostanze chimiche, spesso derivanti dal petrolio, mentre i tessuti artificiali provengono dalla manipolazione chimica e meccanica di materie naturali, come la cellulosa. Tra i tessuti sintetici traspiranti, troviamo il poliestere, il polipropilene, l'elastam, il nylon e il Gore-Tex.
Il poliestere, ampiamente utilizzato nell'abbigliamento tecnico sportivo, è derivato da derivati del petrolio. Inizialmente, il poliestere non è traspirante, ma può essere reso traspirante attraverso la creazione di microfori che consentono al sudore di fuoriuscire. Tra gli svantaggi del poliestere nell'abbigliamento sportivo vi è la propensione a catturare odori, la formazione di pilling (come nelle classiche felpe in pile), l'attrazione della polvere staticamente e la difficoltà di rimozione delle macchie. Tuttavia, presenta notevoli vantaggi, come l'elasticità, la resistenza e l'asciugatura rapida.
Il polipropilene, derivato da polimeri plastici, è praticamente impermeabile ed è adatto per essere utilizzato come strato esterno o base. Trova applicazione nella produzione di giacche antipioggia, biancheria intima sportiva, canotte aderenti e calze. Il polipropilene, come il poliestere, è estremamente resistente e ti mantiene asciutto durante l'allenamento in condizioni umide e fredde, contribuendo a mantenere una sensazione di calore e asciutto.
Tra i tessuti artificiali traspiranti ci sono il rayon, l'acetato e il lyocell.
Il rayon, ottenuto tramite trattamento della cellulosa, in particolare la viscosa, è meno utilizzato nell'abbigliamento sportivo a causa dell'avvento di altre fibre più performanti. La produzione di rayon può comportare l'uso di sostanze inquinanti come la soda caustica e il solfuro di carbonio.
L'acetato, ottenuto dalla dissoluzione della cellulosa in acetone, è utilizzato nella produzione di costumi da bagno, impermeabili e giacche. Spesso viene mescolato ad altre fibre per conferire luminosità ed elasticità, poiché da solo risulta poco resistente, pesante e sensibile al calore e all'umidità.
Il lyocell, derivato dalla cellulosa in un processo più eco-sostenibile rispetto a molti tessuti sintetici e artificiali, trova applicazione nell'abbigliamento sportivo grazie alla sua traspirabilità, anallergicità e capacità di assorbire l'umidità. Si distingue per la sua resistenza all'usura e ai lavaggi, rappresentando un'alternativa più sostenibile rispetto ad altri tessuti sintetici e artificiali, anche se ci sono opinioni divergenti riguardo alla sua eco-sostenibilità nel processo di produzione.
L'amministrazione comunale di Civitanova Marche comunica che è stata disposta la chiusura al pubblico della sala "Cecchetti" della Biblioteca comunale Silvio Zavatti di viale Vittorio Veneto, al fine di eseguire alcuni lavori già in programmazione e non più differibili per l’adeguamento alla normativa prevenzione incendi.
Si precisa che l’intervento è strettamente limitato al locale sito al piano primo dello stabile e che pertanto è garantita la regolare apertura al pubblico di tutti i restanti spazi della Biblioteca. L’incontro sulla Divina Commedia, Purgatorio Canto I, di venerdì 26 gennaio 2024, si terrà presso la sala consiliare del Comune di Civitanova e non più alla sala Cecchetti della Biblioteca comunale.
Se hai appena acquistato il tuo primo kit di vaporizzazione (o stai per farlo!) e stai cercando di acquistare succo di vaporizzazione per il tuo kit, potresti chiederti come sono i liquidi per sigaretta elettronica.
C'è molta nuova terminologia da imparare e centinaia di gusti tra cui scegliere, quindi da dove iniziare? Abbiamo messo insieme una guida agli e-liquid, rispondendo ad alcune delle domande più frequenti per chiarire alcune cose.
Cosa c'è nell'E-Liquid?
L’E-Liquid (o liquido per sigarette elettroniche) è composto da tre (a volte quattro) ingredienti: glicole propilenico (o PG in breve), glicerina vegetale (VG), aroma e, se vuoi, nicotina. Ogni ingrediente gioca un ruolo importante nella tua esperienza di svapo.
Il PG è un liquido inodore che serve per trasportare il sapore del succo da svapare, ma ti dà anche la sensazione di "colpo in gola" che ti aspetteresti dalle sigarette convenzionali. Poiché ha una consistenza più sottile rispetto al VG, è anche più facile da vaporizzare.
Viene utilizzato in prodotti come il gelato e negli esaltatori alimentari per lo stesso scopo: offrire il massimo sapore.
Il VG è un liquido denso e dolce che fornisce la produzione di vapore, è anche più morbido durante l'inalazione. Il VG viene utilizzato in una varietà di cose, dal caramello al sapone fino al dentifricio. Gli aromi variano enormemente e c'è una vasta gamma di combinazioni di gusti che puoi provare, dai dessert al tabacco, dalla frutta al mentolo.
L'ingrediente finale è la nicotina, che crea dipendenza. Ci sono E-Liquid senza nicotina se lo fai esclusivamente per il piacere di svapare, ma generalmente le persone che stanno passando dal fumo allo svapo preferiscono un po' di nicotina.
Quale concentrazione di nicotina scelgo?
Quando si tratta di scegliere la concentrazione di nicotina, dipende davvero da quanto fumavi. I fumatori che fumano una o due volte alla settimana dovrebbero optare per un'opzione a basso contenuto di nicotina come 3 mg.
Per coloro che fumano in modo leggero, ossia meno di dieci sigarette al giorno, consigliamo una concentrazione di 6 mg. Questa potenza è ancora considerata all'estremità inferiore della scala ed è adatta alle persone che amano svapare ma hanno comunque bisogno di un po' di energia.
Un fumatore medio che consuma fino a un pacchetto al giorno dovrebbe optare per un liquido da 12 mg, un punto di partenza ideale per la sua normale abitudine al fumo poiché aiuta a migrare e sostituire la quantità che otterrebbe dalle sigarette normali.
Infine, i fumatori accaniti (più di un pacchetto al giorno) dovrebbero optare per la potenza massima di 18 mg o addirittura 24.
Come scelgo il gusto di un E-Liquid?
La scelta del gusto di un E-Liquid dipende tutto dalle preferenze personali poiché ci sono centinaia di gusti e marchi tra cui scegliere. Storicamente i vapers iniziavano con un tabacco o E-Liquid al mentolo se stavano smettendo di fumare. Tuttavia, sempre più persone iniziano invece con un sapore fruttato
Ci sono molte opzioni convenienti in una bottiglia da 10 ml, quindi puoi provarne diverse a casa. Una volta trovati i tuoi preferiti, puoi acquistarli in un short fill (una bottiglia più grande con 0 mg di nicotina da mescolare con uno shot per creare il prodotto desiderato) per risparmiare denaro.
Come funziona la miscela di PG/VG? Quale dovrei scegliere?
Come accennato, il PG serve a trasmettere il sapore e il VG è ciò che produce le nuvole. Il tipo di miscela che vorrai ottenere dipende da due cose: l'esperienza che desideri e il kit di vaporizzazione che stai utilizzando.
Se cerchi una sensazione paragonabile al fumo con un colpo in gola più forte, più sapore e meno vapore, ti consigliamo di optare per qualcosa come una miscela 50:50. Il tipo di vaporizzatore con cui funziona meglio è un kit standard con una bobina da 1 ohm o superiore.
Se vuoi creare nuvole abbastanza grandi da bloccare un'eclissi solare, un colpo alla gola più delicato e non sei così preoccupato per il sapore forte, ti consigliamo di aumentare il contenuto VG. Scegli qualcosa come 70VG:30PG e superiore (anche 80:20 è popolare anche se puoi arrivare fino al 100%VG).
Poiché il VG è più denso e quindi più difficile da vaporizzare, avrai bisogno di un vaporizzatore più potente. Inserisci lo svapo sub ohm: qui le bobine utilizzate all'interno del kit di svapo hanno una resistenza ohm inferiore a 1 può produrre potenza e nuvole notevoli.
Come faccio a scegliere un kit adatto alla forza e al rapporto di cui ho bisogno?
Tornando al rapporto VG/PG, la quantità di VG determina la forza dello svapo di cui avrai bisogno. Se sei un principiante, ti consigliamo un rapporto VG:PG di 50:50 con un pod o kit iniziale con penna vaporizzante.
Sono semplici da usare e, una volta acquisita un po’ di esperienza, puoi provare alcune combinazioni diverse per vedere cosa funziona meglio per te. Se hai bisogno di un livello di nicotina più alto, ti consigliamo anche di optare per un kit più semplice in modo da non ottenere un effetto eccessivo in una volta sola.
Se, dopo un po' di esperienza, preferisci un colpo più leggero alla gola e riempire la stanza di vapore, dovresti dare un'occhiata a un kit di vaporizzazione sub ohm. Dato che il VG è un liquido più denso del PG, hai bisogno di un vaporizzatore più potente per ottenere le nuvole che cerchi.
Come si decompone l'E-Liquid quando lo svapo?
L'E-Liquid è un aerosol, non vapore e, se usato correttamente, si scompone semplicemente in acqua (il vapore che espiri) e CO2 (che espiri comunque come una normale funzione respiratoria). A seconda dell'impostazione in cui utilizzi il tuo vaporizzatore, il vapore potrebbe essere abbastanza freddo o leggermente caldo, ma non sarà mai caldo come il fumo di una sigaretta.
Il mio liquido può spegnersi?
Una volta aperta una bottiglia di liquido da vaporizzare, l'aria può penetrarvi e inizierà a ossidarla. Tuttavia, questo processo è molto lento e, a meno che tu non lo conservi per molto tempo (parliamo di più di un anno), dovrebbe andare bene.
Il colore potrebbe scurirsi leggermente e il sapore potrebbe diventare un po' più dolce, ma in genere sono i succhi con un contenuto di nicotina più elevato che si degraderanno più velocemente e perderanno parte della loro potenza, il che significa che non ne otterrai un grande effetto.
Adesso che hai avuto tutte le informazioni che cercavi, ti consigliamo di entrare nel sito terpy.it e sceglier E-Liquid che preferisci maggiormente.
L'amministrazione comunale di Civitanova Marche comunica che è stata disposta la chiusura al pubblico della sala “Cecchetti” della Biblioteca comunale Silvio Zavatti di viale Vittorio Veneto, al fine di eseguire alcuni lavori già in programmazione e non più differibili per l’adeguamento alla normativa prevenzione incendi. Si precisa che l’intervento è strettamente limitato al locale sito al piano primo dello stabile e che, pertanto, è garantita la regolare apertura al pubblico di tutti i restanti spazi della biblioteca.
La polizia locale della città di San Severino Marche ha emesso un’ordinanza con la quale, dalle ore 8,30 di giovedì 25 gennaio alle ore 19 di venerdì 26 gennaio, e comunque fino alla fine dei lavori, viene istituito il divieto di transito e sosta a tutti i veicoli in viale Varsavia dall’intersezione con via Eustachio Divini all’intersezione con via Crivelli.
Con la stessa ordinanza, inoltre, viene vietato il transito agli autocarri dal tratto di via Varsavia tra l’intersezione con via Padre Giuseppe Zampa e l’intersezione con viale Della Resistenza. Conseguentemente viene disposto l’obbligo di svoltare a sinistra per gli autocarri provenienti da viale Varsavia e via San Michele con direzione via Padre Giuseppe Zampa e l’obbligo di svoltare a destra in viale della Resistenza per gli autocarrti provenienti dalla SS. 361. Il transito pedonale sarà regolato sul posto.
Le limitazioni alla circolazione veicolare e alle sosta si sono rese necessarie per consentire il rifacimento degli asfalti in una porzione del viale.
Si consiglia di sostituire i pneumatici estivi con quelli invernali perché sono progettati per funzionare meglio in condizioni climatiche più fredde e su strade invernali come neve, ghiaccio e fanghiglia. I pneumatici estivi sono realizzati con una mescola di gomma più dura che può diventare rigida e perdere trazione quando le temperature scendono sotto i 7°C (45°F).
I pneumatici invernali, invece, sono realizzati con una mescola di gomma più morbida che rimane flessibile a temperature più basse, consentendo una migliore aderenza e trazione su strade scivolose. Inoltre, presentano scanalature più profonde e disegni del battistrada specializzati che garantiscono una migliore aderenza su neve e ghiaccio, contribuendo a ridurre il rischio di sbandamento e di scivolata.
L'utilizzo di pneumatici invernali durante i mesi invernali può migliorare notevolmente la maneggevolezza e la sicurezza su strada del vostro veicolo, soprattutto nelle aree caratterizzate da forti nevicate e condizioni di ghiaccio. È importante tornare ai pneumatici estivi quando il clima si riscalda, poiché i pneumatici invernali possono usurarsi più rapidamente su strade asciutte e con temperature più calde, riducendo la loro efficacia e durata.
Guidare con pneumatici estivi in inverno può essere pericoloso perché i pneumatici estivi sono progettati per fornire le massime prestazioni e la massima trazione in condizioni di clima caldo. Quando la temperatura scende sotto i 7°C (45°F), la mescola di gomma dei pneumatici estivi inizia a irrigidirsi, riducendo l'aderenza e la trazione su superfici fredde e scivolose come neve e ghiaccio.
I gomme auto come quello raffigurato da auto-doc.it estivi hanno un battistrada poco profondo, non progettato per gestire la neve alta e la fanghiglia che si trovano comunemente sulle strade invernali. Ciò può causare lo slittamento o il testacoda del veicolo, aumentando il rischio di incidenti e collisioni.
I pneumatici invernali, invece, sono progettati specificamente per garantire una migliore aderenza e maneggevolezza in condizioni di freddo e su strade invernali. Hanno una mescola di gomma più morbida che rimane flessibile alle basse temperature, consentendo al pneumatico di conformarsi alla superficie stradale per una migliore trazione. Inoltre, presentano disegni del battistrada profondi con caratteristiche specifiche, come le lamelle, che garantiscono una maggiore aderenza su neve e ghiaccio.
L'utilizzo di pneumatici estivi in condizioni invernali può mettere a rischio voi e i vostri passeggeri, oltre che gli altri conducenti sulla strada. È importante passare agli pneumatici invernali durante i mesi più freddi per garantire la massima sicurezza e le migliori prestazioni sulle strade invernali. Il cambio degli pneumatici dell'auto in un autosalone prevede in genere le seguenti fasi:
Sollevare il veicolo: L'auto deve essere sollevata con un cric idraulico o un sollevatore in modo da poter rimuovere facilmente le ruote.
Rimuovere i dadi delle ruote: Utilizzare una chiave per capicorda per allentare i dadi delle ruote prima di sollevare l'auto. Ruotare la chiave in senso antiorario per allentare i dadi, ma non rimuoverli ancora.
Rimuovere la ruota: Una volta sollevata l'auto, è possibile rimuovere completamente i dadi delle ruote e togliere la ruota dal veicolo.
Installare il nuovo pneumatico: Posizionare il nuovo pneumatico sul mozzo della ruota e allineare i fori dei bulloni con i perni della ruota. Quindi, infilare i dadi dei capicorda sui perni a mano, per evitare di incrociare le filettature.
Serrare i dadi dei capicorda: Utilizzare una chiave dinamometrica per serrare i dadi dei capicorda secondo le impostazioni di coppia raccomandate dal produttore. In questo modo si garantisce che i dadi dei capicorda siano serrati secondo le specifiche corrette e si evita che si allentino nel tempo.
Abbassare il veicolo: Abbassare con cautela il veicolo a terra e rimuovere il cric o il sollevatore.
Controllare la pressione degli pneumatici: gonfiare il nuovo pneumatico alla pressione raccomandata dal produttore dell'auto.
Ripetere l'operazione per le altre ruote: Ripetere la procedura per le altre ruote fino a sostituire tutti e quattro i pneumatici.
È importante notare che il cambio degli pneumatici dell'auto può essere pericoloso se non viene eseguito correttamente, pertanto si consiglia di far eseguire questa operazione da un tecnico professionista.
Fonte d'informazione: Informazioni su come controllare pneumatici auto da auto-doc.it
Tra i vari macchinari per uso domestico e professionale relativi al trattamento delle acque vanno ricordati anche i sistemi di frigogasatura, noti anche come frigogasatori.
Si tratta di dispositivi che, come facilmente si può intuire dalla terminologia, consentono di avere acqua gasata depurata e refrigerata per uso potabile.
Questi sistemi di frigogasatura sono dotati di schede elettroniche interne che servono a gestirne le varie funzioni, ovvero la purificazione, la gassatura e il raffreddamento dell’acqua.
Il sistema di frigogasatura deve essere collegato al sistema idrico sotto o sopra il lavello oppure sotto il banco nel caso di sistemi per uso professionale da installare per esempio in locali di ristorazione o nelle grandi aziende; in commercio esistono modelli diversi fra cui scegliere, a seconda delle specifiche esigenze.
Il funzionamento del frigogasatore
In estrema sintesi, il funzionamento di un frigogasatore consta di tre fasi: l’acqua proveniente dalla rete idrica viene in primis depurata dopodiché viene raffreddata e in seguito addizionata di anidride carbonica. In qualsiasi momento si ha quindi a disposizione acqua potabile frizzante e raffreddata al punto giusto.
Le tre fasi sono possibili grazie alla presenza di dispositivi interni al macchinario la cui gestione è per lo più demandata a schede elettroniche.
La fase di depurazione
L’acqua proveniente dagli acquedotti è rispondente ai criteri di potabilità, ma non sempre il suo sapore è particolarmente gradevole a causa della presenza di sostanze che, seppure sotto le soglie legali, possono conferire all’acqua un sapore troppo “forte” (anche i processi di sanificazione degli acquedotti possono alterare il sapore). Ecco che il ricorso a un depuratore elimina dall’acqua vari residui rendendola più pura e con migliori caratteristiche organolettiche. A tale scopo si possono usare sistemi di filtraggio quali microfiltrazione con carboni attivi oppure filtraggio a osmosi inversa.
La fase di raffreddamento
La fase successiva è quella del raffreddamento; l’apparecchio è infatti dotato di un compartimento il cui funzionamento è abbastanza simile a quello di un comune frigorifero.
La fase di gassatura
L’ultima fase è quella di gassatura che consiste sostanzialmente nell’addizionare l’acqua con anidride carbonica (biossido di carbonio, CO2); a questo scopo il frigogasatore è dotato di una bombola che in seguito a una determinata pressione dissolve il gas nel liquido creando le cosiddette “bollicine”. La bombola è dotata di un indicatore di livello grazie al quale l’utente può vedere quando è arrivato il momento di riempirla. I frigogasatori permettono di regolare il livello di gassatura a seconda delle proprie preferenze.
Perché utilizzare un frigogasatore?
Un frigogasatore è un interessante dispositivo grazie al quale si ha sempre disponibile acqua frizzante a una temperatura gradevole. In sostanza con esso si elimina la necessità di acquistare l’acqua frizzante in bottiglia e di refrigerarla. Ciò consente di risparmiare posto nel frigorifero e di ridurre anche il quantitativo di materie plastiche da smaltire. Rappresenta quindi anche una soluzione sostenibile dal punto di vista ambientale.
Ovviamente è fondamentale una regolare manutenzione del dispositivo allo scopo di effettuare la pulizia e la sostituzione dei filtri e verificarne il corretto funzionamento.