Varie

Forse abbiamo un problema nel sistema bancario italiano...

Forse abbiamo un problema nel sistema bancario italiano...

Forse abbiamo un problema nel sistema bancario italiano. Non lo so, non ne sono sicuro, ma i segnali non sono belli per niente. L’altro giorno in borsa, per esempio, c’e' stata una raffica di vendite. Tutte che riguardavano i grandi istituti di credito. Montepaschi ha perso il 5,6%, UBI il 3,7%, Banco Popolare più del 3%. Pare che le vendite siano cominciate appena si è diffusa la notizia di una ispezione della BCE, nel corso del 2016. L’Eurotower vorrebbe appurare che non si siano verificati episodi di acquisto di azioni o obbligazioni in concomitanza di accensioni di mutui o altri finanziamenti da parte delle banche. In questo quadro vanno aggiunti i recenti provvedimenti di risoluzione per i quattro famosi istituti di credito che hanno portato all’azzeramento di azioni e obbligazioni junior. La risposta del mercato alla combinazione di questi fattori è stata la vendita: quindi una sfiducia generale sul sistema bancario. Questo è quanto.Eppure fin dal lontano 2007, quando scoppiò la crisi globale del sistema finanziario e bancario americano, tutte le televisioni e tutti i giornali ci rassicuravano che da noi, in Italia, ogni cosa era totalmente sotto controllo. Le nostre banche erano solidissime. Eppoi potevamo dormire sonni tranquilli che tanto c’era Bankitalia, che con il suo occhio di falco vigilava attentamente ed accuratamente ogni piccolo movimento sospetto. Infatti in meno di dieci anni ne sono fallite già una dozzina. Però in silenzio e senza troppo clamore. Queste ultime quattro, invece, hanno fatto molto rumore. Sia per la tempistica che per le modalità. Le nuove opportunità di informazione e comunicazione che la rete ci offre, unitamente all’insipienza ed incoscienza dell’attuale governo (ma complessivamente della classe politica) ha fatto il resto. E’ crollata la fiducia dei risparmiatori.Un tracollo repentino e pericoloso difficile da poter gestire. Tant’è vero che il ministro Padoan sta disperatamente cercando di metterci una pezza sopra. Anche fosse solo un mera azione simbolica di piccolo risarcimento. Un atto umanitario, come dice lui. Ma oramai il danno è fatto e non saranno un pacchetto di gallette ed un barattolo di ceci (tipicità degli aiuti umanitari) ad invertire la rotta. Il punto dirimente è che da oggi il singolo cittadino non ha più fiducia nel sistema bancario perché lo Stato – pur disponendo di attrezzati strumenti di vigilanza - non si è dimostrato in grado di tutelare i suoi risparmi.Quello che sconcerta è che questo concetto è di una banalità disarmante. E’ l’ABC della politica prima e dell’economia poi. Senza fiducia nel sistema non si va da nessuna parte. La gente piuttosto tiene i soldi dentro il materasso. E non saranno le pagine dei giornali, comprate dalle nuove banche per improbabili proclami, a risollevare il morale e tranquillizzare i risparmiatori.Queste quattro banche, più piccole che medie, dovevano essere salvate a qualsiasi costo. Anche aprendo una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea. Invece più che le ragioni sistemiche ed elementari della politica è prevalso l’inglesorum dei tecnici e la miopia di avidi banchieri.Dentro e dietro queste piccole banche non c’erano solo oscuri maneggi di negligenti amministratori, ma c’era soprattutto la fiducia dei piccoli investitori che è stata ridotta, parimenti alle azioni e obbligazioni junior, a carta straccia…

09/12/2015 21:43
Il terrorismo dei cani sciolti

Il terrorismo dei cani sciolti

Il giovane nero che inveendo contro i bombardamenti britannici in Siria ha quasi sgozzato con un coltello un passeggero e ne ha feriti altri due nella stazione Leytonstone della metropolitana di Londra, secondo Scotland Yard ha commesso un atto di terrorismo, anche se era estraneo alla struttura del sedicente Califfato. Il materiale ritrovato durante le perquisizioni spinge in questa direzione, argomentano gli investigatori, ma l’uomo, precisano, è quasi certamente un cane sciolto che ha condotto un’azione isolata, casuale.Dietro questa apparente contraddizione c’è la nuova dottrina globale alimentata dall’Isis in cui la differenza tra gesto singolo di follia e atto terroristico risiede nel tenue filo della rivendicazione. Un binomio di presunzioni che si incrociano. Da un lato, chi compie l’attentato presume di agire nel nome di un’organizzazione a cui non è affiliato ma a cui dichiara di ispirarsi. E, dall’altro, l’organizzazione del male in questione, quando lo ritenga conveniente, interviene per attribuirsi l’azione di qualsiasi sconosciuto. E’ in questa perversa complicità la minaccia senza confini che è stata inoculata in seno ad ogni stato democratico.E così, se ci spostiamo dall’altro lato dell’Oceano, diventa chiaro il capovolgimento a cui Obama è stato costretto in soli sette giorni sul fronte delle minacce interne. Il 26 novembre il presidente aveva mandato gli americani a mangiare il tacchino per santificare il giorno del ringraziamento, rassicurandoli perché “nessuna informazione specifica e credibile segnala la possibilità di un attacco nel paese”. Una settimana dopo, un uomo e una donna arrivati anni fa negli Stati Uniti ed auto convertitisi al radicalismo islamico, hanno compiuto in un centro per disabili di San Bernardino, California, il più sanguinoso attentato sul suolo americano dall’11 settembre 2001.Obama, però, non sbagliava dicendo che non c’erano segnali. E’ proprio questa la caratteristica del terrorismo “domestico”. Impossibile individuare queste schegge impazzite prima che colpiscano uno o più obiettivi imprevedibili, definiti “soft”, morbidi, proprio perché tanto numerosi e diffusi sul territorio da non poter essere protetti."Il terrorismo è entrato in una nuova fase", ha dovuto poi spiegare il 6 dicembre il presidente con uno dei rari discorsi in diretta dalla sala Ovale della Casa Bianca e ha tentato di rincuorare gli americani, ancora sotto shock dopo la strage di San Bernardino, ripetendo: “Ricordiamoci che la libertà è più forte della paura”. Poi, ha puntato su quello che considera il vero problema. Ha chiesto per l'ennesima volta al Congresso di limitare la diffusione delle armi da fuoco. "Bisogna rendere più difficile comprare fucili d'assalto come quelli usati nell'attacco a San Bernardino", ha detto, “Possibile che gente inclusa nella lista nera di chi non può salire su un aereo, perché considerato pericoloso, possa poi tranquillamente comprare un arma da guerra?"Ipotesi ben poco probabile. A dispetto di quasi quotidiane sparatorie e stragi insensate in tutta la Federazione, la potente lobby dei produttori di armi è riuscita a impedire in modo “bipartisan” qualsiasi regolamentazione, facendo spesso leva sullo spirito di frontiera che anima gli americani. Tanto che oggi da più parti, al contrario, arrivano inviti ad armarsi tutti per fronteggiare la minaccia jihadista. Tanto che, ad interpretare le ansie dell’America profonda, si fa avanti uno dei più estremi candidati repubblicani alle primarie per le presidenziali del prossimo anno. Con una paradossale provocazione elettoralistica, il miliardario newyorkese Donald Trump ha promesso che, se sarà nominato presidente, chiuderà completamente le frontiere degli Stati Uniti a tutti i musulmani, turisti e studenti inclusi.

08/12/2015 17:11
Filippo Saltamartini: "il rinascimento del commercio sul nostro territorio"

Filippo Saltamartini: "il rinascimento del commercio sul nostro territorio"

Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, ha condiviso sulle piattaforme dei social la sua soddisfazione nel vedere come, nonostante il periodo di forte crisi economica, le attività commerciali nel "Balcone delle Marche" continuino a proliferare. Di seguito la riflessione di Saltamarini: Non passa settimana senza l'inaugurazione di un nuovo negozio nel centro storico o di un'opera pubblica. Nel trascorso fine settimana sono state aperte 3 nuove attività. Se la fine della crisi può essere desunta da questo, possiamo dire che probabilmente ci siamo. Invece la realtà è ben diversa. I morsi della recessione sono sempre molto forti. E se è vero che la "ripresina" si deve solo alla svalutazione dell'euro perchè senza questa avremmo avuto un altro anno con il PIL in rosso, allora occorre valorizzare l'impegno dei nostri commercianti che stanno trasformando la nostra città in un nuovo "rinascimento del commercio". In Corso Garibaldi ha aperto i battenti "Graphic&More" per la realizzazione di manifesti, volantini, biglietti da visita, cartellonistica, decorazioni per feste, idee regalo personalizzate, abbigliamento personalizzato. Poco più avanti, al Vicolo Cima è stato inaugurato un nuovissimo Centro Estetico "L'orchidea" che si aggiunge alla "Sartoria del Corso" e alla boutique di Foto di "Bacchetta". L'Orchidea fornisce prestazioni per pedicure, epilazione,massaggi, nailArt, nutrizionista. In fondo a corso Garibaldi al civico 11, "Da capo a piedi" un nuovissimo negozio di abbigliamento per bambini. Non c'è dubbio che tutta questa effervescenza nel commercio al dettaglio mette nuova linfa alla qualità della vita al Balcone delle Marche. C'è da sperare che adesso, rinnovati i negozi, le vetrine e i prodotti, possa aumentare il gradimento dei consumatori premiando uno sforzo di generosità obiettivo che molti giovani imprenditori hanno messo in campo per far bella la nostra cittadina. Un grande augurio a tutti e in un invito a comprare "a Cingoli" prima e dopo Natale!

07/12/2015 19:27
“Aumento buoni pasti … ve l’hanno raccontata giusta?”: incontro/confronto tra i cittadini

“Aumento buoni pasti … ve l’hanno raccontata giusta?”: incontro/confronto tra i cittadini

Si è tenuta venerdì sera l'annunciata assemblea pubblica sull'aumento dei buoni pasti scolastici. I promotori Giuliana Del Bello, Ivan Tomassucci e Mirko Angelelli hanno inviato una nota che riportiamo integralmente: Siamo molto soddisfatti dell’incontro “Aumento buoni pasti … ve l’hanno raccontata giusta?” tenutosi, venerdì 4 dicembre 2015 a Tolentino, poiché ha visto una buona partecipazione di cittadini realmente interessati a capire ed avere risposte concrete (presente anche il rinnovato Consiglio dei genitori dell’Istituto Comprensivo ‘Lucatelli’), sulla reale necessità del Comune di dover aumentare i buoni pasto. Le risposte vaghe, infatti, fornite all’epoca dall’amministrazione (Novembre 2014), senza il supporto di documentazione, non avevano fatto altro che aumentare l’insoddisfazione da parte di tutti coloro che richiedevano trasparenza e il coinvolgimento in prima persona nelle scelte da mettere in atto. L’incontro/confronto tra i cittadini, attraverso la visione di dati oggettivi, ha mostrato tutte le incongruenze emerse dai documenti, proiettati nella presentazione, sul costo per ogni pasto erogato nelle mense scolastiche. I dati sono provenienti dal sito del SIOPE e del Comune e recapitati o avuti a mano dall’amministrazione dopo due accessi agli atti.Le incongruenze sono molte, ma alcune di quelle più evidenti riguardano: l’erogazione di Servizi a domanda Individuale, tra i quali troviamo le mense scolastiche, dove per legge non è prevista una copertura da parte degli utenti in percentuale minima o fissa, salvo che l’Ente si trovi in situazione strutturalmente deficitaria, in quel caso la copertura minima dovrebbe essere del 36%. Il Comune di Tolentino dichiara nel Rendiconto 2014 di non trovarsi in situazione strutturalmente deficitaria e nell’allegato “Servizi a domanda individuale – mense scolastiche” al bilancio preventivo 2015, di avere avuto nel 2014 una copertura di questo servizio, da parte degli utenti, del 75,79% sulle spese totali ammontanti a € 543.650. Da sottolineare la differenza evidente dal totale dichiarato, nelle risposte a noi pervenute, di €813.930. Ricordiamo che all’epoca il prezzo del buono pasto era di € 3,10, e poiché l’amministrazione ha dichiarato che un pasto costa 6 - 6,50, di conseguenza la copertura da parte dell’ente doveva essere di 48,34% - 52,31%, in realtà dal Rendiconto è stata del 24,21%. Altra grande differenza la troviamo alla voce “Personale” tra il dichiarato nelle risposte a noi pervenute dall’Amministrazione, che sono € 321.000 e quelle riportate nel Rendiconto che sono € 193,650 sia per il 2014 sia per il 2015. Il consigliere Ceselli, presente all’incontro, ha confermato che nel costo delle derrate alimentari sono contenute le spese sostenute sia per le mense scolastiche sia per gli asili nido, specificando che dalle Determine i costi sostenuti da settembre 2014 a giugno scorso equivalgono a € 330.000 (inferiore quindi a € 350.000 a noi dichiarato dall’amministrazione e contenuto nel Bilancio consuntivo 2014). Dal confronto è emerso, come opinione collettiva, di dover verificare il numero di buoni pasto erogati che, sempre secondo Ceselli, sono circa 141.000, cioè in numero maggiore rispetto ai buoni pasti venduti e dichiarati 121.120. Da tale puntualizzazione è sorto un dubbio ai cittadini, i quali hanno chiesto se il mancato pagamento di alcuni è stato scaricato sull’aumento, sollecitando un approfondimento sul numero reale dei pasti erogati, per poi ritrovarci di nuovo per un confronto.Ceselli ha ricordato anche gli emendamenti da lui presentati nel Consiglio Comunale nel Novembre 2014, con i quali si chiedeva di non aumentare i buoni pasto ad anno scolastico in corso, non approvati in sede di discussione della Mozione atta a modulare i costi in base alI'SEE. I presenti hanno rilevato che la mozione è servita sostanzialmente a ufficializzare l'aumento e che nessuno della maggioranza e dell'opposizione si è mai interessata di verificare, come fatto poi da noi cittadini, se il costo di € 6/6,50 che l'amministrazione sostiene di pagare per ogni pasto erogato sia congruo e reale. Questa verifica con dati alla mano sarebbe servita eventualmente a presentare una mozione con dati oggettivi che chiedesse di impegnare la giunta a non aumentare i buoni pasto, perché non se ne evidenziava la necessità, specificandone i motivi. Da tali dati i presenti hanno evidenziato che un aumento così consistente non fosse necessario, tantomeno a metà anno scolastico, cosa che ha apportato un altro aggravio economico alle famiglie, già vessate da tasse e balzelli locali, in un momento di grande difficoltà.Al termine della riunione anche ai cittadini presenti è aumentato il dubbio sulla reale necessità di aumento e la domanda iniziale ha coinvolto tutti: “Signor Sindaco era davvero indispensabile aumentare il prezzo dei buoni pasto?”  Per concludere ci rivolgiamo all’assessore ai Servizi Sociali chiedendogli se ha letto il contenuto della nostra lettera inviata al Sindaco, perché dal comunicato stampa le risposte fornite sono quelle di sempre e riferite solo alla domanda finale, non è stato, infatti, citato nessun dato oggettivo per chiarire i fatti e le incongruenze emerse. Allora all’assessore chiediamo: è disposto a fornirci chiarimenti sulle incongruenze e diversità di dichiarazioni emerse? Vista la riuscita dell’incontro e aspettando una sua risposta annunciamo una replica dell’incontro.

07/12/2015 19:01
"Al di là del tempo": l'agenda poetica di Lucia Nardi

"Al di là del tempo": l'agenda poetica di Lucia Nardi

Venerdì 18 dicembre alle 17.30, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, la giovane scrittrice Lucia Nardi presenterà la sua ultima opera. Dopo l’esordio segnato dal romanzo di formazione “Sulle mie punte. Il peso incessante”, l’autrice treiese riscopre il primo amore, quello per la poesia, con una raccolta insolita e coraggiosa. “Al di là del tempo” è infatti il titolo della serata e anche quello di un’agenda: il luogo dove annotare i nostri impegni durante il 2016, ma anche le pagine bianche ancora da scrivere, i pensieri da registrare, i giorni ancora da vivere. Un’iniziativa editoriale che rinnova il sodalizio tra l’autrice e “Sempre Pagine editore” di Elio Pecora, con un volume destinato ad accompagnare i lettori per dodici mesi, a metà tra il libro e il quaderno, in parte già scritto, e in parte da scrivere. Ogni mese è introdotto e da una riflessione poetica; il tempo è il fil rouge di ogni agenda che si rispetti, ma in questo caso l’analisi va oltre, si fa filosofica e vuole indagare il tema del tempo così come declinato da ciascuno di noi. Nel corso della serata, coordinata da Erminia Fantetti, oltre a presentare le opere raccolte in questa agenda poetica, saranno proposti spunti e testi inerenti il tema del tempo, il suo fluire, il rapporto con la nostra “umanità”, la sua dimensione soggettiva e collettiva, in una ricerca che è, per natura, interminabile. Così Lucia Nardi intende consegnare ai suoi lettori le riflessioni che l’hanno accompagnata negli ultimi mesi, sperando che possano segnare i giorni a venire di molti di loro. L’ingresso alla serata è libero e aperto a tutti.

07/12/2015 10:20
Un temporary di ceramiche nel cuore di Macerata

Un temporary di ceramiche nel cuore di Macerata

Raccontare le fasi della sua vita con un pennello e dei colori e trasformarle in creazioni è l’avventura di una maceratese Laura Mogianesi che dipinge da sempre per passione. Per la prima volta nel cuore della città di Macerata sarà aperto un temporary store di oggetti di ceramica tutti decorati a mano. La passione per i colori della natura assieme all’arte di dipingere dal vivo, creano decori caravaggiani unici nel suo genere. L’intera collezione è strettamente legata ai cambiamenti dell’esistenza fatta anche di un percorso personale di Yoga dove i colori sono rigorosamente bianco e nero. Farsi fare un oggetto di ceramica personalizzato è il desiderio di molti, lo dimostra il fatto che è già iniziata una lista di prenotazione. SAVE THE DATE 05-12-2015 in via Gramsci 53 ore 19,30.

04/12/2015 13:02
Il Collettivo Idra riparte da "Una nuova stagione"

Il Collettivo Idra riparte da "Una nuova stagione"

Prosegue il tour letterario del Collettivo Idra, collettivo aperto di giovani scrittori, e fa tappa a Porto San Giorgio. Sabato 5 dicembre alle 17.30, presso il bar pasticceria "Dolcemente" in via Bruno Giordano, sarà presentato il romanzo "Una nuova stagione", frutto di un'intensa attività di collaborazione tra diversi autori marchigiani. Il romanzo infatti è il risultato di un lavoro di scrittura a più mani, in cui creatività e impegno hanno dato vita a una trama originale in grado di coinvolgere il lettore dalla prima all'ultima pagina. Un sogno da realizzare, un viaggio da affrontare, un confronto generazionale e quattro personaggi alla ricerca di se stessi. Sono questi gli ingredienti salienti del nuovo romanzo firmato Collettivo Idra, edito Giaconi Editore. “Il deus ex machina che dà il via alla storia è una cartolina che, dalla Grecia, giunge fino al salotto della casa di riposo in cui dimorano i nostri protagonisti - spiegano i fondatori del Collettivo Idra -. I tre anziani decidono così di lasciare il loro mare di reminiscenze per salpare verso un'inattesa, nuova stagione della loro vita. Ad accompagnarli in questa rocambolesca avventura si aggiungerà Sofia, giovane dai modi bruschi ma dall'animo sensibile. Il viaggio si rivelerà così sorprendente”. Nonostante le varie avventure di cui sono protagonisti i quattro personaggi, non mancano momenti riflessivi e alcuni risvolti sociali, che danno un valore aggiunto all'intera storia.

02/12/2015 16:30
Quando l'unione fa la forza: la rinascita del cine-teatro "Divina Provvidenza"

Quando l'unione fa la forza: la rinascita del cine-teatro "Divina Provvidenza"

La sfida è stata vinta: Porto Potenza riavrà il suo cinema. Il "Divina Provvidenza", storico cine-teatro situato al centro del paese, dopo mesi di lavori di ristrutturazione verrà riaperto ufficialmente venerdì 4 dicembre. In quest'occasione, i cittadini potranno vedere finalmente il tanto atteso risultato, raggiunto grazie all'impegno e alla solidarietà di molti. Più di un anno fa, infatti, è iniziata una vera e propria campagna finalizzata al raccoglimento di fondi da destinare all'acquisto del proiettore digitale 4k. In tantissimi hanno partecipato all'iniziativa, ognuno secondo le proprie possibilità, e nel giro di pochi mesi sono stati raggiunti più di 80.000 euro; altri fondi, poi, arriveranno tramite finanziamenti regionali e statali. Il nuovo cine-tetro "Divina Provvidenza", fresco di restyling e riadattato alle nuove tecnologie che l'era 2.0 prevede, tornerà dunque a rappresentare un punto di riferimento per i portopotentini, attraverso la proiezione di film di ultima uscita, spettacoli teatrali ed eventi culturali. Per iniziare, sabato 5 dicembre verranno proiettate gratuitamente due pellicole: "Ghosthunters - Gli acchiappafantasmi", alle ore 16.30, ed "Everest", alle ore 21.30. Nel weekend successivo, poi, il "Divina Provvidenza" si trasformerà in un vero e proprio teatro: l'Associazione Culturale Stella, in collaborazione con i Soundilà, presenterà la sua nuova produzione "Grease", spettacolo musicale che da anni continua a conquistare il pubblico di tutto il mondo. In programma ben tre repliche (venerdì 11 e sabato 12 alle ore 21.15, domenica 13 alle ore 17.00) e, nel giro di pochi giorni dall'apertura delle prevendite, si è immediatamente registrato il sold-out. Quel che significa il motto "l'unione fa la forza", il "Divina Provvidenza" lo esplicita in pieno. Una nuova sfida, ora, attende il cine-teatro: competere con la realtà dei multisala che si è affermata da qualche anno a questa parte. Ma sembrerebbe che, grazie anche ai prezzi decisamente più convenienti (il costo del biglietto andrà dai 4 ai 6 euro) e a tante offerte speciali, la sala cinematografica portopotentina abbia tutte le carte in regola per affrontare la sfida.

02/12/2015 13:36
Banca Marche, e così sia...

Banca Marche, e così sia...

Con la benedizione corale della stampa di regime, si conclude la prima parte della vicenda di ex Banca Marche. Nel corso dell’ultima settimana c’e' stato infatti un profluvio di opinionisti, pareri e articolesse che ci spiegavano come e qualmente gravava su ciascun azionista l’onere del rischio di impresa a che essi azionisti – alla fine della fiera, vieppiù gabbati - dovevano sapere gli azzardi che correvano. Tutto vero se si trattasse di broker professionali o incalliti speculatori, ma il dettaglio che la stragrande maggioranza di questi azionisti fossero piccoli risparmiatori o poveracci, che alla richiesta di un mutuo sono stati persuasi alla sottoscrizione delle azioni, è stato trascurato. Pazienza. Dura lex sed lex.  L’importante è che si sappia da che parte sta la libera stampa.Grande spazio allora agli emergenti manager appena nominati. In una conferenza stampa l’ex direttore generale e ora amministratore delegato di Nuova Banca Marche (a proposito: adesso che ci penso lui è l’unico che ci ha guadagnato), ha espresso tutto il suo rammarico per l’infausta circostanza che vede azzerare il valore delle azioni sottoscritte. Colpa dell’Europa e del destino cinico e baro. Tuttavia dice che rimedierà offrendo condizioni di miglior favore a quanti volessero restare clienti del neo istituto. Io, fossi in lui e per tranquillità, offrirei pure un’agendina del 2016 in similpelle ed il libro di ricette di suor Germana. Non si sa mai e di questi tempi,  con la cucina di si va sempre sul sicuro…Dello stesso tenore la dichiarazione del pluripresidente Nicastro affidata all’ANSA e rilanciata per ogni dove. Peccato manchino parole di rassicurazione sul futuro degli oltre tremila dipendenti. Ma non stiamo qui a spaccare il pelo in quattro con argomenti stucchevoli e poco interessanti. Il superpresidente ha parlato e guai a molestarlo con domande irriguardose. Chiude infine  il cerchio il presidente di ABI, Patuelli il quale addossa tutte le responsabilità alla commissione europea, anche se lascia intendere – come nel caso della banca tedesca da me segnalata nel precedente articolo (autocitarsi non è carino lo so, ma io lo faccio lo stesso) - che da Trento in giù le regole si applicano, mentre da Trento un su si interpretano.  Sipario. Fine del primo atto.Adesso il boccone grosso sono le spese pazze in Regione. Dopo tre anni di pazienti, laboriose e certosine indagini, è stata inoltrata la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 66 indagati. Ce n’è per tutti i gusti: assessori, consiglieri, segretari di partito ex presidenti e funzionari. Con i politici, poi si va sempre sul sicuro. Come buttare un prosciutto in mezzo ad un branco di squali. Ma per capire meglio lo stato dell’arte della giustizia nella nostra regione debbo ricorrere ad un episodio che attiene ancora a Banca Marche. C’è un tizio, un commercialista pesarese, detto mister 5% che sarebbe pure un revisore contabile dell’istituto di credito, il quale è accusato di favorire l’accensione di mutui a patto che il beneficiario gli consegni sottobanco il 5% dell’ammontare del prestito. La guardia di finanza lo mette sotto indagine. Un giornalista avvicina l’avvocato del revisore dei conti sotto inchiesta il quale tranquillo e beato gli risponde: “sticazzi”. “Come, scusi?” replica interdetto il giornalista. “Sticazzi nel senso che sono tutti fatti destinati a prescriversi. A livello di indagini non è stato fatto quasi niente. Non mi sembra che questa inchiesta abbia un grande sprint. Altre domande? No? Grazie, buonasera…” Verosimilmente il revisore contabile di ex Banca Marche continuerà a sgommare, immacolato, a bordo della sua Porsche. A noi ci toccherà, viceversa, sorbirci chissà per quanto la storiella delle mimose comprate dai politici regionali con i soldi dei contribuenti.Che ci volete fare? Così va il mondo…

02/12/2015 12:10
Guerra di vita contro un’orda di assassini

Guerra di vita contro un’orda di assassini

Per due settimane la Francia ha assorbito il colpo di venerdì 13 novembre. Ha chiamato a raccolta il Mondo. Ha tappato falle nella sicurezza e inseguito i colpevoli in fuga. Poi, al momento di ricordare le vittime nel sacrario dei combattenti invalidi, l’Hotel des Invalides, il presidente Hollande ha ricondotto ad unità sentimenti e rabbia, ideali e forza, cultura e ragion di stato. “Un'orda di assassini ha ucciso centotrenta di noi in nome di una causa folle e di un Dio tradito”, ha dichiarato in un discorso in bilico tra commozione e orgoglio. “La Francia farà di tutto contro il terrorismo, senza pietà, per proteggere i nostri figli”, ha aggiunto, “dopo aver seppellito i morti ripareremo i torti dei sopravvissuti”. Non sono solo le bombe e la guerra senza quartiere all’Isis, attorno alla quale Parigi sta cementando una coalizione senza precedenti, messa a rischio dallo scontro tra Russia e Turchia per il bombardiere di Mosca che Ankara ha abbattuto al confine con la Siria. E’ l’affermazione di una guerra più radicale, quotidiana e non violenta, ma altrettanto forte, fatta dalla ferma risolutezza a non rinunciare a nulla del nostro modo di vivere, incontrarci, confrontarci nel nome della libertà. “I terroristi hanno il culto della morte, ma noi abbiamo l'amore per la vita”, ha dichiarato Hollande, aggiungendo che “il fracasso della musica continuerà, moltiplicheremo le canzoni, i concerti e gli spettacoli, continueremo ad andare allo stadio”. E qui, il presidente ha dettato la linea per tutti i giovani, europei non solo francesi, che finora sono cresciuti senza conoscere la lotta fisica, la guerra, per la conquista delle libertà fondamentali, ereditate come normali dai loro padri. “Le prove ci renderanno più forti, sono fiducioso per le generazioni future. L'attacco del 13 novembre resterà nella loro memoria come un'iniziazione terribile alla durezza del mondo, ma anche come un invito ad affrontare la durezza con nuovo impegno”. Mentre scorrevano i nomi dei giovani caduti, gran parte sotto i 35 anni, compresa la nostra Valeria Solesin, 28 anni di Venezia, all’Hotel des Invalides, davanti ai parenti e ai politici senza divisioni in questo giorno, sulle parole del presidente si è cementato un nuovo fronte, un esercito di figli di questa Unione Europea che non riesce a crescere, pronti a combattere per difendere la civiltà che fin ora vivevano come dato normale. Anche questa coscienza è maturata nelle due settimane dopo gli attentati, mentre facevamo i conti con i cambiamenti quotidiani, le limitazioni e restrizioni che i terroristi ci hanno voluto imporre attraverso la paura e la violenza sugli innocenti. “La libertà non chiede di essere vendicata ma servita”, ha detto Hollande dando voce e coscienza anche al cambiamento dei giovani. “Questa generazione saprà dare prova di grandezza, vivrà pienamente in nome dei morti che oggi piangiamo”, ha aggiunto il presidente, prima che le note del “Va’, Pensiero” portasse le sue parole oltre i confini della Francia.

28/11/2015 11:20
Una vera lotta tra Connery e Craig

Una vera lotta tra Connery e Craig

Sicurezza, coraggio e self control, fascino irresistibile che fa innamorare donne bellissime, possiede auto di lusso ed è un perfetto gentleman dai gusti raffinati dotato di gadget ultra tecnologici, queste sono alcune delle caratteristiche che molti uomini invidiano a James Bond. Senza tempo sono tutti i Bond che hanno segnato la storia del cinema e dopo 50 anni di variazioni sul tema, la loro inconfondibile eleganza continua sempre a sedurre. I volti cambiano, l’ineffabile mito resta, alterato dalle diverse sfumature che i vari interpreti hanno voluto dargli. Il James Bond di Sean Connery diverso da quello di Roger Moore, non è paragonabile a quello di Timothy Dalton e Pierce Brosnan. La classe virile di Connery è quasi imbarazzante, la compostezza di Dalton e Brosnan è inimitabile mentre l’autorità di Moore è inconfondibile.L’agente segreto più famoso di tutte le spy story,che inizia a farsi conoscere con “Licenza di uccidere” del 1962,diventa una vera e propria icona di stile. Elegante come pochi, non rinuncia mai ad indossare sia lo smoking che abiti di pied-de-poule bianco e nero, pantaloni informali con linguette laterali le Daks top, camicie di popeline bianco o celesti a maniche corte, polo e maglioni a “v” blu o panna. Il Bond di Craig ha molto in comune con quello di Connery e in Casinò Royale, si esalta talmente la sua fisicità che 007 ritorna ad essere l’eroe elegante e casual proprio come ai tempi di Connery. Sembra infatti che il mix di classico e contemporaneo di Craig, ricorda i primi film. In questo lo stilista Tom Ford, che ha realizzato tutti i suoi outfit ,gli disegna giacche impeccabili che segnano il punto vita, slanciano la silhouette e allargano le spalle. Daniel Craig è uno 007 che esplode nei propri abiti. La trasformazione del personaggio da gentleman britannico a duro palestrato, è uno specchio dei nostri tempi. 

25/11/2015 12:12
Banca Marche: entusiasmo stonato sotto la regia di Bankitalia

Banca Marche: entusiasmo stonato sotto la regia di Bankitalia

Non si ricorda, a memoria d’uomo e a fronte di una operazione che brucia letteralmente più di un miliardo e mezzo di euro, una reazione così entusiasta come quella che ho letto ieri. In verità ero perplesso e sicuro che si trattasse di una bufala, ma poi cerca che ti cerca, ho scoperto essere vera e reale.Leggetela. “Il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, che contiene le norme procedimentali per agevolare la tempestiva ed efficace implementazione delle procedure di risoluzione di alcuni istituti di credito, fra i quali Banche delle Marche, è un provvedimento estremamente positivo. In questo modo, attraverso il forte impegno del Governo, si tutelano il credito di impresa, le famiglie, i risparmiatori, i correntisti. Si tratta di un decreto perfettamente in linea con quanto avevamo auspicato fin dall’inizio, che garantisce la continuità creditizia e salvaguarda anche i posti di lavoro”. Lo afferma in una nota, come si legge in calce, la senatrice del PD Camilla Fabbri. Quindi buttare nel cesso tremila miliardi di vecchie lire e tirare la catena è, secondo la Fabbri un’operazione “estremamente positiva ed in linea con quanto lei ed altri auspicavano sin dall’inizio.” Non riesco ad immaginare chi possano essere gli altri suoi sodali (il suo condominio?) ma temo parlasse anche a nome del partito che lei rappresenta presso il Senato della Repubblica: il Partito Democratico. Non è un sogno, non si sta su scherzi a parte. Qui è tutto vero. Migliaia di persone perdono tutti i loro risparmi a causa di un decreto legge e questa qui un altro po’ e si mette a stappare lo champagne… C’è altro da aggiungere???Più pacate e misurate, ma sempre a difesa dell’operazione, le parole del Presidente Ceriscioli il quale indica tre direttrici positive: la tutela dei risparmiatori, la difesa dei posti di lavoro ed infine il fatto che non sia stato utilizzato danaro pubblico. Intanto, a ben vedere, quanto al danaro pubblico, fatti quattro conti verranno a mancare un miliardo tondo, tondo di imposte, poiché i versamenti effettuati dalle banche che partecipano al salvataggio – che ammontano a 3,6 miliardi – sono deducibili ai fini dell’IRES. L’aliquota del 27,5% su 3,6 miliardi fa un miliardo. Sempre che la matematica non sia un’opinione. Quanto alla difesa dei posti di lavoro vorrei avere lo stesso ottimismo di Ceriscioli. Non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma temo sia insostenibile per qualsiasi acquirente mantenere i quasi tremila dipendenti e più di trecento sportelli. La partita deve ancora cominciare. Rilevo piuttosto, quanto al presidente Ceriscioli, che le cose non sono andate come auspicava. Poco più di un mese fa, rispondendo ad una interrogazione, vagheggiava sulla partecipazione del fondo interbancario a tutela dei depositi e bacchettava – come scolaretti indisciplinati – i consiglieri di minoranza che reclamavano un intervento politico. Disse che lui, notte e giorno, lavorava sottotraccia. Con tatto e discrezione.Chi invece lavorava alla luce del sole, mentre tutti parlavano della partecipazione del fondo interbancario, era la Banca d’Italia. Lo scorso maggio aveva già affidato alla “Boston consulting grup” un servizio di consulenza, a trattativa privata, finalizzato alla costituzione di un asset management company per la gestione delle sofferenze bancarie. Insomma la bad bank. E nel mese di luglio, il governatore Visco, parlando all’assemblea annuale dell’ABI, diceva che la bad bank doveva costituirsi in tempi rapidi. Tanto per capirci: mentre fino a pochi giorni fa tutti, ma proprio tutti confidavano sull’intervento del fondo a tutela dei depositi, via Nazionale aveva già deciso per la bad bank. E, alla fine bad bank è stata. Non prima però che venisse approvato un decreto legislativo, il 180/2015 che contiene delle mostruosità inaudite. Scritto, in fretta e furia e peraltro con i piedi, consta di 106 articoli e di 68 pagine. L’unico filo conduttore è che decide tutto Bankitalia e lo fa nel più totale segreto d’ufficio. Roba che manco ai tempi della seconda guerra mondiale. Si desume che il legislatore ha scientemente voluto rinunziare ai poteri di controllo riservati al Parlamento su una materia delicata come questa. Complimenti vivissimi anche da parte mia…Ma andiamo avanti. La strada del salvataggio attraverso il fondo interbancario di tutela dei depositi, non si è voluta percorrere nemmeno quando, verso i primi di novembre è uscita la notizia che il Tribunale dell’Unione Europea (non la Commissione, ma il tribunale di ultima istanza!) ha stabilito che tre miliardi di aiuti di Stato della Germania, alla HSH Nordbank fossero legittimi e compatibili con il mercato. Il governo Renzi, in quel momento aveva un motivo in più per forzare la mano per approvare i decreti e salvare le quattro banche attraverso il fondo di tutela dei depositi, salvando così gli azionisti. Ma come si diceva prima, la Banca d’Italia aveva già deciso per la bad bank. La stessa Banca d’Italia che ha inserito nei consigli di amministrazione delle nuove banche Maria Pierdicchi, la ex numero uno di Standard & Poor’s Italia. Cioè la stessa agenzia di rating che nel 2012 declassò l’Italia, con le conseguenti dimissioni di Berlusconi e quindi la formazione del governo Monti.Il morale della favola è che chi comprerà la nuova Banca della Marche, lo farà con quattro spicci. All’insegna del massimo rendimento, minimo sforzo. Le Marche, i risparmiatori marchigiani, nel frattempo, hanno perso un miliardo e mezzo di euro. La senatrice Fabbri dice che lei è soddisfatta ed è andato tutto come previsto.Prosit…

24/11/2015 20:22
Parcheggio selvaggio in Via dei Velini

Parcheggio selvaggio in Via dei Velini

Quando il posto di parcheggio non c'è ... lo si inventa. E' quanto succede ormai ogni mattina nei pressi del parcheggio Garibaldi di Macerata. Gli automobilisti, nonostante le apposite aree destinate al parking ed incuranti di divieti di sosta e passaggi pedonali, posteggiano le loro autovetture in modo alquanto bizzarro. Ed i cittadini, ovviamente, si lamentano.  

23/11/2015 11:23
Martini: "Al via nuovi cantieri con i proventi delle multe"

Martini: "Al via nuovi cantieri con i proventi delle multe"

“Con i soldi dell’Autovelox? Noi ci miglioriamo la sicurezza stradale ma anche della città”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, prosegue spedito per la sua strada e, a nome dell’intera Giunta settempedana, annuncia l’apertura di nuovi cantieri su diverse arterie provinciali “il tutto - spiega - grazie a un accordo che consente di reinvestire i proventi derivanti dalle violazioni al Codice della Strada sul nostro territorio, come chiesto dall’intero Consiglio comunale. La sensibilità dimostrata dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha fatto il resto. E così abbiamo individuato alcune criticità dove verranno, nei prossimi mesi, effettuati interventi di sistemazione. Oggi – sottolinea Martini dopo aver assistito all’avvio dei lavori insieme all’assessore comunale alle Opere Pubbliche e alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio – abbiamo iniziato lo sbancamento di terreno all’altezza dell’intersezione stradale della provinciale “361 Septempedana”, nota con il nome di località Sventatora. Qui, proprio dove è posizionato un Autovelox fisso, allargheremo la sede stradale. In prossimità del bivio “case Cicconi” verrà migliorata la visibilità per chi si immette sulla provinciale e facilitata anche la circolazione sullo svincolo. Poi daremo il via a diversi altri cantieri – spiegano sindaco e assessore, elencando le opere già pensate – Sistemeremo, con l’allargamento anche del marciapiede, il Ponte dell’Intagliata, interverremo lungo la provinciale 127 per Tolentino, dalla rotatoria del cimitero di San Michele e fino all’intersezione con Colotto, e sulla provinciale 361, dalla rotatoria in località Pieve fino alla rotatoria del ponte dell’Intagliata che si innesta sulla provinciale 502 per Cingoli, e sull’intersezione stradale nella zona Pip 6, all’altezza del bivio per la zona industriale “Maestri del Lavoro”. Va segnalato poi che la Provincia di Macerata ha raccolto le nostre richieste di intervento sulla strada che conduce fino a Tolentino, passando per le Terme di Santa Lucia, una strada molto pericolosa per la presenza di tantissime curve e per la pendenza che, in alcuni mesi dell’anno per via delle piogge e della neve, diventa realmente un serio pericolo. Qui si è provveduto al rifacimento di parte dell’asfalto nei tratti segnalati. Sono in fase di ultimazione, infine, i lavori per la variante del Glorioso ma in questo caso si tratta di opere imponenti finanziate con i fondi del terremoto. All’utilizzo dei proventi derivanti dalle multe con Autovelox, sulla viabilità ordinaria, abbiamo fatto ricorso, invece, anche per la sistemazione di viale Europa, finalmente messo in messa in sicurezza, e per migliorare la percorrenza di via Cancellotti e di altre strade del centro urbano. Da ultimo – conclude il sindaco Martini a nome dell’Amministrazione settempedana – abbiamo attinto dagli stessi fondi per l’installazione di telecamere di videosorveglianza in molte zone della città”.

19/11/2015 16:42
La Diocesi ricorda Monsignor Tarcisio Carboni

La Diocesi ricorda Monsignor Tarcisio Carboni

A vent'anni dalla sua scomparsa, la Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia intende ricordare la figura dell'indimenticato Vescovo S. E. Monsignor Tarcisio Carboni. Nella data esatta della morte, venerdì 20 novembre, alle ore 21 nella Cattedrale di San Giuliano, a Macerata, sarà l'attuale Vescovo S. E. Monsignor Nazzareno Marconi a presiedere la Solenne Concelebrazione Eucaristica in memoria dei Vescovi e dei sacerdoti defunti: alla Santa Messa saranno presenti anche S. E. Mons. Domenico Cancian, Vescovo di Città di Castello e già superiore generale dei Figli dell'Amore Misericordioso, S. E. Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo Emerito di Senigallia e già Vicario generale di Mons. Carboni, e S. E. Mons. Giancarlo Vecerrica, Vescovo di Fabriano-Matelica. Francesco Tarcisio Carboni nacque a Ortezzano (Fermo), il 9 settembre 1923. Venne ordinato sacerdote nel 1947, divenendo poi parroco di Porto Sant'Elpidio e, successivamente, direttore spirituale del Seminario arcivescovile di Fermo. Dal 1970 al 1974, come presbitero Fidei donum si reca, con altri sacerdoti missionari, in Brasile, nella diocesi di Mogi das Cruzes, tra i lebbrosi di Guarulhos. L'11 febbraio 1976 fu Papa Paolo VI a nominarlo Pastore delle diocesi maceratesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia: diocesi che vennero unificate il 30 settembre1986, con il decreto della Congregazione dei Vescovi. Tra i tanti carismi “donati” alla Chiesa maceratese, noto è l'impegno appassionato di mons. Carboni nel far riscoprire alla Diocesi e alla città di Macerata la figura del gesuita missionario padre Matteo Ricci: fu il Vescovo Tarcisio, infatti, ad avviarne il processo di Beatificazione il 19 aprile 1984. Proprio in memoria di padre Ricci, inoltre, monsignor Carboni chiese e ottenne che venisse costruito a Macerata un Seminario missionario diocesano «Redemptoris Mater», principalmente finalizzato all'evangelizzazione della Cina e dell'Asia in generale. Il Pastore di Macerata perse la vita in un incidente stradale il 20 novembre 1995: si stava recando al Convegno Ecclesiale Nazionale di Palermo.

19/11/2015 16:05
Al via i lavori sulla strada Sassuglio- S.Pacifico

Al via i lavori sulla strada Sassuglio- S.Pacifico

Aperto il cantiere per i lavori di ripristino della strada Sassuglio - San Pacifico, nel Comune di San Severino Marche, interessata da un grave smottamento a seguito delle eccezionali piogge e delle nevicate registratesi fra novembre e dicembre del 2013.“Il manto stradale, praticamente per tutta la larghezza della carreggiata – spiega l’assessore comunale alle Opere Pubbliche e alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio - era scivolato a valle per un fronte di circa trenta metri. Ciò ha reso inevitabile la chiusura della strada per garantire la sicurezza degli automobilisti”. L’importo a base d’asta, compresi i costi per il personale e gli oneri di sicurezza, era di circa 112mila euro. Ad aggiudicarsi le opere, che ammontano a poco meno di 90mila euro, è stata l’impresa Cagnini Costruzioni Srl di Fiastra. L’intervento è stato finanziato con un contributo regionale (Decreto del Commissario delegato al maltempo) e con fondi del Comune. Direttore dei lavori è l’ingegnere settempedano Michele Cruciani dello studio Fin.Cos. di Tolentino, responsabile del procedimento è l’arch. Andrea Pancalletti dell’Area tecnica del Comune. All’appalto hanno partecipato 27 imprese.

18/11/2015 16:13
"Le Terre del Picchio" presenta "Le botteghe per il turismo"

"Le Terre del Picchio" presenta "Le botteghe per il turismo"

Ieri, alle 12, si è tenuta presso l'Hotel San Crispino una conferenza stampa per presentare le attività in terra maceratese dell'associazione culturale "Le Terre del Picchio". Il vulcanico presidente Iuliano Bellesi, tiene a precisare che nel 2005 sono state scattate delle belle foto da Guido Picchio per l'evento "Matto come un cavallo". La mission di tale organizzazione è la seguente: comunicare in stile 800esco energie, forme, arti e mestieri per corsi engastronomici, eventi culturali e sportivi, dando importanza a tutti i territori della Regione Marche e regioni limitrofe del centro Italia. Vari sono stati gli eventi succeduti nel tempo: lo scorso anno, ad esempio, il festival della manualità con Cna, Unicam e Unioncamere che dopo un tour effettuato in tutta la Regione, si è concluso all'abbazia di S. Salvadore a Roma. Invece, con Federalberghi Marche, Unpci e Unicam si è tenuto il tour Manualità che passione, organizzato da Vivi il territorio, un evento dedicato all'agricoltura, al turismo, all'arte e ai mestieri. Dopo i successi urbani di Gubbio, il format approda all'Abbadia di Fiastra. La stessa associazione, trova anche accoglienza dopo la sede storica a Montegranaro, a Morrovalle presso l'Hotel San Crispino e diventa così sede organizzativa. Alla presenza del proprietario Massimo Milani, nonchè vicepresidente di Federalberghi Regione Marche, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione.Domenica 22 ci sarà l'esposizione all'abbadia di Fiastra della miglior manualità nelle Marche con 12 espositori. Vi sarà anche un dibattito sulle stesse possibilità di acquisto che possono essere date ai turisti in visita nella nostra regione. Infine, il 12 e 13 dicembre, a Civitanova avrà luogo una degustazione dei prodotti: verrà ampliato il programma passando all'assaggio di primi piatti della miglior pastasciutta del territorio. 

18/11/2015 15:15
Pubblicato il bando di Servizio civile regionale

Pubblicato il bando di Servizio civile regionale

E’ stato pubblicato il bando di Servizio civile regionale su Garanzia Giovani. In quest’ambito il Comune di Macerata ha pubblicato il bando per la selezione di 30 volontari da impiegare nei 5 progetti approvati: Cultura e patrimonio per tutti, Argento vivo, Percorsi diversi, A colori e Informabiente. Possono partecipare alla selezione i giovani che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. La domanda di partecipazione al bando, redatta su apposito modello scaricabile dal sito del Comune, deve essere indirizzata al Comune di Macerata - Ufficio Protocollo e Archivio e dovrà pervenire entro e non oltre le ore 14 del prossimo 14 dicembre e potrà essere inviata mediante servizio postale indirizzato a Comune di Macerata – Ufficio protocollo e Archivio, viale Trieste 24 (farà fede il timbro postale), con consegna diretta sempre all’Ufficio Protocollo dal lunedì al sabato ore 8.30 – 12.30 o tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’ indirizzo comune.macerata@legalmail.it. Il 3 dicembre alle ore 11 nella sala consiliare del Comune di Macerata si terrà un incontro informativo sui progetti e sulle modalità di presentazione delle candidature.

15/11/2015 16:54
Potenza Picena: lo stemma comunale nella Sala Giunta del Municipio

Potenza Picena: lo stemma comunale nella Sala Giunta del Municipio

Con una cerimonia svoltasi in Sala Giunta del Municipio di Potenza Picena, lo stemma comunale, dopo i lavori di restauro, è stato ufficialmente riconsegnato. Il prezioso manufatto, in pietra arenaria del secolo XIV, sormontava l’ingresso del Palazzetto del Podestà, ma si era spezzato in due parti nel novembre dello scorso anno . La Soprintendenza ai Beni Culturali delle Marche ne aveva sollecitato il restauro, affidato alla potentina Paola Carestia. Un intervento realizzato grazie al decreto “Art Bonus”, approvato dalla Giunta lo scorso mese di aprile, e finanziato da Margherita Mazzoni Ballesi. Per la sua fragilità strutturale, lo stemma non sarà collocato nella sua sede originaria, ma all’interno della Sala Giunta. Il Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli ha voluto  ringraziare per il prezioso apporto l’economo comunale Simona Ciasca, Paolo Onofri, Nazzareno Girotti e Rodolfo Cingolani.

14/11/2015 16:04
"Innamorati Opera Rock" al Festival Macerata Teatro

"Innamorati Opera Rock" al Festival Macerata Teatro

Domenica alle 17.15, nuovo appuntamento con il Festival nazionale Macerata Teatro Premio Angelo Perugini che al Teatro Lauro Rossi propone uno spettacolo giovane e dinamico. Si tratta de Gli Innamorati, capolavoro della maturità goldoniana che, dalla sua prima rappresentazione al Teatro San Luca di Venezia nel 1759,ha goduto di una costante fortuna scenica. Dalla seconda metà del novecento, in concomitanza con una radicale revisione critica dell'opera goldoniana, la piéce è stata indagata secondo due prospettive solo apparentemente in conflitto e che ritroviamo nel lavoro sperimentale di Anà-Thema Teatro, la compagnia ce si esibirà domenica: quella della commedia dell'arte - la sapienza scenica degli attori di tradizione con cui il drammaturgo veneziano si rapportava - e del realismo psicologico che contraddistingue la famosa “riforma” goldoniana. I due protagonisti, Eugenia e Fulgenzio incarnano la passione giovanile nel suo universale carattere di assolutezza. liricità, drammaticità, così come, i loro turbamenti e le loro “follie”, sono espressione di disagio la cui peculiarità è determinata dalla diversa appartenenza di classe, condizione familiare e carattere personale. Giocare con il classico per modernizzarlo senza dimenticare che il pubblico deve comprendere lo spettacolo nella sua interezza è uno degli obiettivi di Innamorati Opera Rock .

13/11/2015 15:18
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