Sono terminati finalmente i lavori di messa in sicurezza della Galleria di Visso che avevano comportato diversi disagi per i residenti a causa della chiusura notturna.
Ora dovranno essere realizzati i lavori di ripristino della sua funzionalità relativi alla illuminazione, alla verniciatura e alla segnaletica.
“D'intesa con i Sindaci di Visso e Ussita – ci dice il presidente Pettinari - ho concordato con l'ANAS, che esegue i lavori per conto della Provincia, di sospenderli momentaneamente in modo da ripristinare anche in quel tratto della provinciale i due sensi di marcia durante il periodo pasquale e fino al 1° maggio per agevolare l'accesso in quei luoghi ai residenti e a quanti vorranno visitarli.”
Un evento nel segno della solidarietà, della beneficenza, della musica e dell’amore per il nostro territorio quello che si terrà domenica 14 aprile. “Il mio passo libero” è il nome scelto dagli organizzatori Jonathan Greygoose, Milena Sebastiani, UnoPunto5Eventi e i comuni di Ussita e Visso, per la manifestazione di percorsi, suoni e sapori.
Si partirà alle ore 10:00 da via Cesare Battisti a Visso per una marcia che attraverserà i territori colpiti dal sisma del 2016, fino ad arrivare al Parco Giochi di Ussita. La passeggiata sarà allietata dalla musica de La Pasquella. Arrivati a Ussita, alle ore 12:00, è previsto il pranzo e, tutto il pomeriggio, sarà poi allietato dalla musica dei Greygoose Band, de I Pupazzi, degli Spaghetti a Detroit, del Bip Gismondi, de LaSonda, de InSilenzio e di Iban Tribe. Ci saranno anche gli intermezzi degli attori Stefano Tosoni e Francesco Capodaglio, con la presentazione di Silvia Remoli.
Il ricavato del pranzo sarà devoluto ai Comuni di Visso e Ussita.
Per info e prenotazioni: 334-6085693, 3313433461 e 3289335447.
Una serie di incontri per iniziare un confronto con la comunità del cratere sui temi AutoRicostruzione e per condividere esperienze e testimonianze dirette. L’autocostruzione, è una pratica millenaria di trasformazione del territorio. Quelli che oggi chiamiamo centri storici, con le loro stranezze, diversità e particolarità, rappresentano un processo costruttivo progressivo e quindi unico. Questo veniva pianificato solo nella sua interazione con l’ambiente, con l’intorno, si serviva di competenze e materiali disponibili localmente, spesso, per questo motivo, esprimendo un alto grado di sostenibilità.
È a partire da queste considerazioni e da questo approccio che il Gruppo AutoRicostruzione nel cratere, composto dall’associazione A.R.I.A. Familiare e dal gruppo di ricerca Emidio di Treviri, è al momento impegnato per far fronte alle carenze del decreto legge in merito alla possibilità di autocostruire o autorecuperare la propria casa percependo i fondi statali per la ricostruzione.
Il D.L. 55, infatti, non prevede la possibilità di condurre il processo di costruzione se non con la presenza di un impresa escludendo così tutte quelle forme, non solo legittime, ma legali, di costruzione che non prevedono la presenza di un impresa.
Domenica 7 aprile 2019, Frontignanano di Ussita, presso C.A.S.A – Cosa Accade Se Abitiamo. Si ricorda l'attivazione della campagna di sensibilizzazione e informazione attraverso il sito: autoricostruzione.wixsite.com/nelcratere.
A tale scopo:
● è stata lanciata una raccolta firme online (change.org/p/piero-farabolliniautoricostruzione-nel-cratere) che verrà inviata al Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione.
● gli abitanti della zona del cratere, e colpiti dal sisma, interessati ad autocostruire o autorecuperare la propria casa con il modello dell’autocostruzione familiare, sono invitati a contattare il Gruppo AutoRicostruzione nel cratere all'indirizzo autoricostruzionenelcratere@gmail.com per compilare la scheda “Dichiarazione di Intenti per l’autocostruzione familiare” in cui l'aspirante autoricostruttore inserirà i propri dati ed una breve descrizione della propria situazione.
● potete richiedere di essere inseriti nella mailing list per rimanere sempre aggiornati sulle nostre attività inviandoci una mail all’indirizzo sopra indicato
Giovedi 28 marzo ci sarà la consegna dei lavori da parte dell'ANAS per il ripristino della viabilità sulla strada provinciale 66/2 Ussita – Casale. In questi giorni sono state eseguite tutte le attività propedeutiche per l'effettivo inizio dei lavori tra cui l'immissione in possesso e la conseguente cantierizzazione. Il cronoprogramma prevede che all'inizio saranno eseguiti i lavori finalizzati a una riapertura, seppure provvisoria, della strada fino a Casali con un probabile senso unico alternato nei tratti più problematici.
L'appalto è stato affidato all'ATI PAECO srl e NUOVA FISE per un importo complessivo di 8.200.000 euro.
Sulla strada in questione sono previsti vari interventi su diversi tratti oltre alla sistemazione della frana principale. Sono infatti ben 5 le criticità registrate sull'intera arteria che hanno comportato ben dodici interventi di ingegneria. Tutte le opere di ripristino sono state progettate e appaltate dall'ANAS che si occuperà anche della direzione dei lavori.
“Finalmente un altro cantiere che si apre nel territoriio più devastato dal sisma - ci dice dice il Presidente Pettinari; una notizia senz'altro positiva che tuttavia arriva ben dopo 29 mesi dalla chiusura della strada -. È vergognoso e inaccettabile che si debba affrontare l'emergenza del sisma con le procedure e le regole per un'opera ordinaria. La sola fase di appalto infatti è durata più di un anno. In questo modo si continua a mortificare un intero territorio e si vanifica anche l'impegno del soggetto attuatore ANAS.”
Nel quadro del ripristino della viabilità a causa del terremoto, la galleria che si trova lungo la Strada Provinciale 135 Visso-Ussita, era stata interessata a più riprese, dai lavori di sistemazione per procedere celermente alla riapertura. Lavori che erano stati interrotti durante l'invernata a causa della neve.
"La galleria era poi stata riaperta con il senso unico alternato - specifica il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari -. Da oggi sono ricominciati i lavori quindi si comunica che, da stasera, almeno per le prossime due settimane, la galleria rimarrà chiusa da mezzanotte alle 6:00 della mattina e che dunque è obbligatorio percorrere strade alternative."
"I lavori riguardano la sistemazione strutturale del rivestimento della galleria, chiusa di notte per motivi di sicurezza sul lavoro, che è stata danneggiata dal sisma" ha concluso Pettinari.
Foto di Laurie Timmers
L'alpinista, un uomo di Senigallia di 43 anni, F.M. le sue iniziali, era intento a risalire il Monte Bicco, una delle montagne del massiccio del Monte Bove, quando è scivolato lungo la parete Nord ed è riuscito a fermarsi solo dopo duecento metri.
L'uomo, ben attrezzato con ramponi, picozza e casco ha riportato traumi e contusioni ferendosi anche sul polpaccio con i ramponi appunto, nel tentativo di frenare la sua corsa.
L'uomo era da solo e, avendo perso durante il ribaltamento il proprio cellulare, non è stato in grado di chiedere aiuto in un primo momento. La fortuna ha voluto che alcuni escursionisti hanno sentito le urla e hanno prontamente raggiungo il malcapitato e allertato i soccorsi.
Immediato è scattato l'allarme e il Soccorso Alpino della Regione Marche che, con l'aiuto di Icaro, ha recuperato il 43enne e l'ha trasportato all'Ospedale Torrette di Ancona.
Intervista di Mario Innocenzi
Consigliere Marronaro, come giudica l'operato del sindaco Marini Marini dal suo insediamento a oggi?
Non collaborativo sin dal secondo consiglio comunale del 3 agosto del 2018, convocato a seguito della nostra richiesta, ai sensi dell’art. 27 dello Statuto del Comune di Ussita, per sospendere la Deliberazione nr. 20 del 12.04.2018 sulle perimetrazioni dei borghi di Ussita e ancora più grave il comportamento riscontrato per la convocazione dell’ultimo consiglio comunale del 13 febbraio e durante la medesima seduta, nella quale il Sindaco Marini Marini a seguito di nostre osservazioni sulla mancata consegna degli elaborati tecnici nel termine di 5 giorni precedenti, prima della discussione per l’approvazione della variante alle norme tecniche di attuazione del Piano di Fabbricazione, ha preferito abbandonare l’aula dichiarando di recarsi in Municipio per protocollare le dimissioni; a oggi ci risultano non definite.La sospensione della seduta consiliare è dovuta al motivo che doveva spiegare a tutta la popolazione, la lettera di incarico “per cliente pro bono" alla DLA Piper, per l’assistenza legale finalizzata alla cessione della rete elettrica del Comune di Ussita, datata 30.11.2018 e pubblicata sulla pagina istituzionale Facebook del Comune di Ussita
Ci tengo a precisare che sin dal primo Consiglio Comunale del 21.07.2018 il Sindaco aveva promesso all’inizio della seduta di concedere tutte le presidenze di Commissioni al gruppo di Minoranza, ad oggi anche queste promesse sono state disattese.
Il sindaco è ancora indeciso se dimettersi o no. Molti vedono in questo atteggiamento una provocazione, addirittura un piano diabolico per un ennesimo commissariamento. Voi dell'opposizione sareste disponibili a lanciare al sindaco una ciambella di salvataggio ed entrare in giunta con un vostro rappresentante?
La nostra proposta per salvare Ussita e l’Amministrazione è l’attribuzione delle cariche politiche al gruppo di minoranza, tranne quella del Sindaco.
Nel Giugno 2018, con la conclusione della gestione commissariale del Vice Prefetto Mauro Passerotti, si arrivò al completamento delle SAE e di alcune messe in sicurezza di edifici. Il Comune di Ussita con la Giunta Marini Marini si è fermata in ogni settore, da quello Turistico a quello riguardante le Opere Pubbliche necessarie per far partire questo territorio devastato dal Terremoto del 2016. Oggi, con l’incertezza di continuità del Sindaco e della sua Giunta, che a ogni suo incontro comunica le sue dimissioni, poi rinviate di volta in volta, non esiste una programmazione e indirizzo per gli amministrativi, in particolare quello Tecnico-Lavori Pubblici. Come si può uscire da questa situazione?
Concedere al gruppo di Minoranza: tutte le Presidenze delle Commissioni; le cariche degli assessori, la suddivisione dell’Ufficio Tecnico in tre settori: URBANISTICA – LAVORI PUBBLICI – RICOSTRUZIONE con Sportello per il Cittadino, cosi come concordato durante il Consiglio Comunale del 21.07.2018 ,e sollecitato con nostra nota in data 30.11.2018 con indicazione all’apertura degli uffici comunali al pubblico di due pomeriggi settimanali e il sabato mattina.
Ussita è l'unico centro dove le opere non risultano nemmeno in fase di progettazione. Che giudizio ha dell'Ufficio Tecnico che sembra faccia il bello e cattivo tempo preferendo lo status quo alla ripresa della ricostruzione?
In occasione dell’incontro a Tolentino del 22 gennaio con il Sottosegretario Crimi del Movimento 5 Stelle, dei Dirigenti dell’Ufficio Ricostruzione della Regione Marche, con alcuni Sindaci e altri residenti del cratere della Provincia di Macerata, vista l’assenza del Sindaco Marini Marini, in presenza di alcuni collaboratori del Gruppo Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione, alla mia richiesta all’Ing. Croscioni e all’Ing. Spuri del motivo per cui a Ussita non sono iniziati gli interventi sulle Opere Pubbliche, venivo informato che a quella data gli uffici regionali non avevano ricevuto alcun progetto esecutivo da parte dell’ufficio tecnico del Comune di Ussita, inoltre riscontravano solo l’interesse da parte dell’ufficio tecnico agli interventi di messa in sicurezza e demolizioni.
Il 23 febbraio scorso si è svolta una assemblea pubblica indetta dal sindaco Marini cui lei ha partecipato insieme all’altro suo collega dell'opposizione. Che idea si è fatto della dichiarazione di Marini che per l'ennesima volta ha sottolineato che vuole dimettersi ma resta fino a fine anno ? Non le sembra un atteggiamento pilatesco a spregio delle istituzioni e dei cittadini?
Il Sindaco Marini Marini pur essendo consapevole di non avere più la fiducia della popolazione, si ostina a voler dare le dimissioni pur avendole dichiarate il 13 febbraio, ritengo tale comportamento irresponsabile e irrispettoso nei confronti dei cittadini residenti e di quelli non residenti.
Quali sono le priorità in questo momento per Ussita?
Annullare la Deliberazione nr. 20 del 12.04.2018 sulle perimetrazioni dei borghi di Ussita, intervenire in ogni frazione per singoli interventi come hanno proceduto i Comuni limitrofi e dando le priorità agli interventi per i danni lievi e contestualmente programmare gli altri interventi piu gravi; provvedere alle opere di mitigazione per il vincolo idrogeologico che incombe nell’area ove insediano tutte le strutture sportive del Comune di Ussita; iniziare la ricostruzione del cimitero per dare una dignitosa sepoltura alle salme esposte agli agenti atmosferici; intervenire su quelle strutture sportive come il palazzetto del ghiaccio, la piscina e completare gli spogliatoi del campo di calcio, considerato il contributo di euro 50.000 della Regione Emilia Romagna che abbiamo fatto convogliare presso le casse del Comune di Ussita; la realizzazione di una struttura ricreativa, la realizzazione di una chiesa, ripristino degli impianti scioviari di Frontignano, il miglioramento delle centrali idroelettriche e di quella fotovoltaica di Filottrano per consentire la creazione di posti di lavoro.
Se dovessero esserci elezioni il prossimo anno, come auspica lo stesso sindaco Marini, vi ripresenterete con la stessa lista?
Ho l’onore di rappresentare un gruppo di Professionisti pronti ad assumersi quelle responsabilità che necessitano in un territorio completamente devastato dal sisma del mese di ottobre 2016.
Il ghiaccio sta bloccando il flusso di traffico autoveicolare lungo la strada che da Sarnano porta ai Piani di Ragnolo. I mezzi dei Vigili del Fuoco di Tolentino stanno intervendo per prestare soccorso ai numerosi automobilisti coinvolti e tentare di riportare alla normalità la situazione. I maggiori disagi sono stati segnalati intorno alle 11:30 di questa mattina.
Diverse vetture sono rimaste impantanate senza riuscire a proseguire la loro marcia a causa della non percorribilità della carreggiata stradale in seguito alle forti gelate verificatesi nella notte.
Incontrare e sensibilizzare i più giovani frequentatori delle montagne per una "Montagna Sicura Sempre". Sabato 16 febbraio si è tenuto l’ultimo incontro tra il Soccorso Alpino e Speleologico Marche con gli studenti del Liceo Classico Giacomo Leopardi di Recanati: presenti due classi del terzo e del quinto anno.
Questi incontri sono stati basilari per gli studenti che hanno incontrato una realtà di cui taluni conoscevano, solo superficialmente, l’esistenza. Ringraziamo il Dirigente del Liceo che ci ha ospitati e tutti gli studenti che hanno partecipato con interesse ed entusiasmo a questa iniziativa.
Un ringraziamento speciale alla Protezione Civile di Recanati che ci ha supportato in ogni incontro e un ringraziamento ai tecnici della Stazione di Macerata che hanno con forte impegno ritagliato tempi a questa attività importante di prevenzione e divulgazione del nostro operato sul territorio.
Sabato 16 febbraio, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico insieme agli Istruttori della Scuola G.Mainini, lo Sci Club Marche 2000 e Benabei Ski hanno effettuato un'uscita notturna.
Una falce di luna splendente in un cielo stellato ha fatto compagnia ad una ventina di intrepidi che, partiti dalla Baita EuroSki di Sassotetto, hanno risalito il pendio fino ad arrivare ai ripetitori, per poi scendere giù scivolando sulla neve cristallizzata.
"La confusione del sindaco Marini Marini come un virus sta contagiando l'intero paese addirittura chiamando la cittadinanza in un incontro pubblico avente come oggetto la 'prosecuzione del mandato'. Marini Marini ha davanti cittadini che finora non hanno visto nulla di nuovo dalla fine del mandato del commissario Passerotti". È quanto si legge in una nota dell'opposizione in consiglio comunale di Ussita commentando la decisione del sindaco di indire una assemblea pubblica per sabato 23.
"Rimaniamo ancora di più basiti - continuano gli esponenti di minoranza - dal surreale silenzio, gelido, che ha accompagnato questi ultimi quattro giorni di balletto: dimissioni sì, dimissioni non so, dimissioni no. Un gelido comportamento dei nostri concittadini che forse stanno capendo l'impreparazione di questo signore e la prepotenza di alcuni suoi uffici comunali. Qui la macerie sono le stesse di un bombardamento e nulla è stato rimosso da giugno scorso".
Un'ultima considerazione: ''la questione politica - sottolinea la nota di Ussita Insieme per la Ricostruzione - è se la maggioranza ritiene di confermare la fiducia al sindaco, alla luce dei risultati e delle prospettive. Inoltre la sede propria del confronto non può essere l'assemblea pubblica ma la sede del Consiglio Comunale."
Un Consiglio Comunale infuocato quello di ieri a Ussita. Il primo cittadino Vincenzo Marini Marini, dopo l'ennesimo scontro con la minoranza, si è riunito insieme alla maggioranza e ha espresso la sua volontà di dimettersi.
"Più di una volta, e ieri lo ha ribadito, il sindaco Marini, anche pubblicamente, ha ammesso che a Ussita serve un sindaco che stia in Città tutti i giorni e che lui non può per ovvie ragioni. Olte alla distanza, dato che abita ad Ascoli, ha anche la sua attività professionale da seguire" questo quanto riferito dall'opposizione. Il tutto prontamente smentito dal primo cittadino: "Indubbiamente sono necessarie minori lacerazioni all'interno del Consiglio Comunale ma smentisco assolutamente il fatto che la mia vita personale o la mia attività professionale possano aver influito sulla mia decisione, poiché nulla è cambiato da quando ho deciso di candidarmi. Sì, protocollerò le mie dimissioni a breve" - conferma il primo cittadino.
Un mea culpa quello di Marini Marini. "È importante che a Ussita ci sia un sindaco che condivida la vita della comunità, soprattutto in un momento straordinario come quello del post-sisma. Il punto è che queste contrapposizioni sono frutto di una comunità lacerata, divisa e traumatizzata dal terremoto, una comunità che ha bisogno di una figura che rappresenti un simbolo. Io non mi sento utile in tal senso, non riesco a fare ciò che dorvei e c'entrano ben poco le lacerazioni in Consiglio Comunale. La colpa è mia. Gli ussitano hanno bisogno di un catalizzatore sociale e non sono io.
L’Associazione Pro.Frontignano ribadisce l’importanza degli impianti sciistici in termini d’indotto per tutto il territorio:
Ad oltre due anni dal sisma che ha causato lo stop degli impianti sciistici delle due stazioni dell’Alto Nera, l’Associazione Pro.Frontignano, per il tramite del responsabile comunicazione Filippo Campanile, torna nuovamente a sottolineare l’importanza degli impianti a fune come volano di ripartenza di tutto il territorio e polo d’attrazione che travalica ampiamente i confini regionali.
Fino ad alcuni anni fa queste considerazioni si potevano fare solamente sulla base di sensazioni, oggi gli strumenti offerti da Internet possono offrire anche ai non addetti dati statistici molto significativi. L’Associazione Pro.Frontignano, attraverso l’analisi dei dati forniti canali social che gestisce, e mediante il confronto e la discussione degli stessi con le altre associazioni ed attività presenti sul territorio, ha una percezione molto chiara di quanto sia significativo l’interesse della comunità allargata nella ripartenza degli impianti a fune, e soprattutto dell’ampissimo raggio d’azione del loro richiamo.
A dare ulteriore concretezza a queste evidenze, fa notare l’Associazione, contribuiscono l’affluenza che stanno registrando le stazioni sciistiche dei Sibillini oggi operanti, ed il grande successo di tutte le iniziative mediante le quali le stazioni ancora chiuse manifestano in qualche modo una volontà di ripartenza.
In un inverno nevoso come quello che stiamo vivendo, se anche le stazioni ferme avessero operato a regime, la sinergia che si sarebbe venuta a creare con le altre oggi attive avrebbe sortito effetti virtuosi in termini di rilancio del comparto montano, con risultati statisticamente rilevanti per l’intero bilancio turistico regionale.
Infatti, afferma Filippo Campanile, per quanto esistano ancora oggi correnti di pensiero non del tutto favorevoli alla realizzazione o al recupero degli impianti a fune nelle zone appenniniche, rimane difficile immaginare un modello di successo per sviluppo del territorio che possa totalmente prescindere da essi; è certamente vero che i Sibillini sono un ambiente fragile da tutelare, ma le stazioni sciistiche oggi presenti in essi rappresentano una percentuale davvero minimale in termini di consumo del suolo, e nessuno ha in mente progetti che mirano ad espanderle in maniera significativa; sarebbe infatti sufficiente rimetterle in piena efficienza e riprogettarle con serie valutazioni d’impatto ambientale, per aumentarne a dismisura la fruibilità ed accrescerne al contempo l’armonia con il territorio sul quale insistono.
Venendo al caso specifico di Frontignano, continua l’Associazione, la frazione conta diverse migliaia di unità immobiliari, in buona percentuale agibili, e decine di strutture ricettive, ad oggi purtroppo in larghissima parte inagibili; la lentezza nella presentazione dei progetti di ricostruzione e la quasi totale mancanza di domande di delocalizzazione originano senz’altro dall’incertezza sul futuro degli impianti a fune: i proprietari sono restii a ricostruire, e solo la ripartenza degli impianti potrebbe far pesare l’ago della bilancia verso la loro decisione di farlo.
In un contesto come quello di Frontignano l’ambiente avrebbe tutto da guadagnare e nulla da perdere con la partenza della ricostruzione, poiché essa restituirebbe alla frazione un decoro ed una dignità tali da rendere finalmente giustizia all’ambiente superbo che la ospita.
E’ comprensibile, prosegue Filippo Campanile, che in una situazione d’impianti sciistici fermi da più anni è più che mai importante l’individuazione di un gestore propenso a ragionare in ottica di strategica, che creda realmente nella potenzialità futura della località, e capace di guardare al di là delle ovvie difficoltà iniziali che potrebbero scoraggiare l’iniziativa; dopo un fermo forzato di durata pluriennale, l’avviamento è quasi completamente perduto, siamo convinti che le istituzioni comprenderanno che, un incentivo a sostegno della ripartenza dell’attività, potrebbe essere determinante ai fini del salvataggio di un polo turistico a forte rischio d’estinzione.
''Non corrisponde a verità quanto riferito dal sindaco Marini sui fatti del campo di calcio del Comune di Ussita". Chi parla è Gianni Marronaro, imprenditore di Ussita, capogruppo in consiglio comunale per la lista di opposizione ''Insieme per la Ricostruzione'' che contesta le dichiarazioni di alcuni amministratori dei comuni di Visso ed Ussita riguardo il contributo della Regione Emilia Romagna a favore del campo sportivo di Ussita per costituire uno strumento di sostegno per le attivita' sportivo-ricreative dell'Alto Nera, ma in particolar modo per permettere alla squadra del vicino Visso Calcio di potersi allenare e giocare senza lunghe trasferte per i giovani calciatori.
"Sono stato io ad aver evitato che la responsabile dell’agenzia “Star on Field” - afferma Marronaro - che cura le iniziative per beneficienza della Onlus del calciatore Andrea Ranocchia, diffidasse il Sindaco di Visso ed il Sindaco di Ussita, per non aver provveduto a firmare un protocollo d’Intesa per destinare il contributo di € 50.000,00 (cinquantamila) presso le casse del Comune di Visso. Ora che il contributo e' arrivato si alzano i cori dei dormienti addebitandosi loro l'iniziativa''.
''I due sindaci - continua Marronaro - sono stati silenti per mesi e mi attivai personalmente con la regione Emilia Romagna chiedendo di procedere all' annullamento della delibera e procedere ad una nuova delibera. Ora che i soldi sono arrivati tutti si dichiarano patrocinanti di questa iniziativa''.
Piuttosto, conclude Gianni Marronaro ''Esprimo la mia gioia e ringrazio la regione Emilia Romagna per la donazione, ringrazio i consiglieri di minoranza al comune di Ussita, e tutta la lista 'Ussita 2018 Insieme per la Ricostruzione che mi hanno sostenuto in questa iniziativa'''.
La Regione Emilia-Romagna ha deliberato lo scorso lunedì 4 febbraio un contributo di 50.000 euro a favore del campo sportivo di Ussita.
Il contributo è destinato alla riqualificazione dell'impianto che si trova in località Pratolungo. Particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza: oltre che alle attività sportive-ricreative, il campo sarà anche destinato - in caso di emergenze - alla prima accoglienza e all'ammassamento.
Ecco il post apparso sulla bacheca del Comune di Ussita in merito:
Il generoso intervento costituisce un aiuto nel percorso del ritorno verso la normalità per le comunità colpite dal sisma.
Ma oltre alla portata diretta dell'intervento sul campo sportivo è da mettere in rilievo un effetto indiretto dello stesso sul piano istituzionale e sociale: la stretta sinergia e collaborazione tra i Comuni di Visso e di Ussita.
Inizialmente infatti l'aiuto era stato destinato al campo sportivo di Visso che, però, è stato utilizzato per localizzarvi alcune SAE rendendolo quindi non più fruibile per le attività sportive.
Si è, quindi, attivato un confronto costruttivo tra i Comuni, a fronte del quale la Regione Emilia-Romagna ha concordato con i due Enti di modificare il destinatario formale del contributo.
"Il contributo riconosce la rilevanza fondamentale di tenere conto, assieme se non prima della ricostruzione materiale, della tenuta delle comunità locali - ha dichiarato Vincenzo Marini Marini del Comune di Ussita - per i legami interni alle quali l'attività sportiva, quella ricreativa e l'aggregazione in generale costituiscono un elemento essenziale e irrinunciabile".
Il consigliere comunale di Visso Filippo Sensi ha dichiarato: "Confidiamo nel fatto che l'intervento di ripristino del campo sportivo vada quanto prima ad incrociare le richieste·e le aspettative dei giovani dell'Alto Nera di avere delle attrezzature sportive e della ASD Visso di avere a disposizione un impianto ove allenarsi e disputare gli incontti".
"Le vicende della società sportiva di Visso sono state un elemento fondamentale nella raccolta dei fondi che la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione dei due Comuni" conclude Sensi.
Brutto incidente questo pomeriggio, poco prima delle 14:30 sugli impianti sciistici di Frontignano di Ussita, nonostante nella giornata odierna siano chiusi.
Una ragazza è finita fuori pista mentre stava praticando sci alpinismo e ha riportato una frattura al ginocchio. Immediato l'arrivo della squadra di soccorso sul posto: con il supporto del 118 di Visso e determinante l'aiuto dei Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Ussita. Visto il luogo in cui la giovane è caduta, le operazioni di recupero sono state abbastanza difficili e hanno impegnato i soccorritori per circa due ore.
I sanitari hanno inoltre allertato l'eliambulanza. Icaro ha trasportato la ragazza all'Ospedale di Fabriano: le sue condizioni comunque non sono gravi.
Anche ieri 27 Gennaio 2019, accompagnati dalle Guide Professioniste Associate a AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) del Camoscio dei Sibillini Trekking, nonostante il meteo a tratti molto avverso con vento forte e pioviggine, molti amanti della montagna hanno partecipato ad una splendida escursione con le ciaspole fra le nevi dell’immensa pineta di Frontignano di Ussita.
I parteciapanti hanno percorso i sentieri che ha gestito finché era in attività l’Hotel Domus, sentieri che con panchine e pineta innevata hanno regalato scorci dal sapore Finlandese. Inoltre hanno seguito le orme e segni di picchi, volpi, scoiattoli, lepri, caprioli, cinghiali, camosci e cervi nella neve, tutti animali che abitano in inverno questa splendida pineta di origine artificiale dove convivono pini neri, abeti bianchi, pini silvestri e larici alpini oltre che splendidi esemplari autoctoni di faggio che stanno riprendendosi i lori naturali spazi.
A Ussita, in provincia di Macerata, le pecore di razza sopravvissana di Silvia Bonomi potranno avere di nuovo una stalla per passare i mesi invernali al riparo dal freddo e dalla neve. È questo il primo concreto risultato della campagna di crowdfunding Alleva la Speranza, lanciata da Legambiente ed Enel a sostegno di allevatori del centro Italia colpiti dal sisma del 2016
Uno dei primi quattro obiettivi individuati dall’iniziativa, sviluppata sulla piattaforma PlanBee, era infatti raggiungere la somma necessaria alla ricostruzione, secondo criteri antisismici, della stalla di Silvia Bonomi.
Quella che aveva è andata distrutta durante il terremoto e, da allora, le sue circa cento pecore dalla speciale lana grigia, detta “cachemire italiano”, erano sistemate in una tensostruttura provvisoria, inadatta a questi rigidi mesi invernali. Un problema rilevante per l’azienda nata per recuperare questa razza ovina autoctona marchigiana, tipica dell’alta Valle del Nera fino agli anni ‘40 e poi quasi estinta.
“Con il contributo di Alleva la Speranza si avvera un sogno” commenta l’allevatrice innamorata del suo territorio e dalla sua attività: ad aprile 2017 abbiamo fondato la Rete d’impresa ‘Sopravissana dei Sibillini’, coinvolgendo altri allevatori nel recupero degli esemplari. La nostra stalla, ricostruita grazie a questa campagna potrà così diventare un perno di questa impresa collettiva.
Stiamo scoprendo tante altre piccole realtà che desiderano allevare queste pecore straordinarie e continuare a fare impresa sul territorio nonostante il sisma”.
Nella giornata di ieri 20 gennaio a Frontignano di Ussita (Mc) si è svolta la Giornata Nazionale "Sicuri sulla Neve". L’evento ha visto una numerosa partecipazione di oltre 70 persone giunte da tutta la regione le quali si sono date appuntamento presso il Ristorante Mezzaluna di Ussita, dove hanno dapprima assistito ad una lezione teorica che ha spaziato dalla strumentazione e l'attrezzatura di base tenuta dal Vice Capo Stazione della Stazione di Macerata Simone Mazzufferi, al primo intervento sanitario dal dr Giampiero Marinelli sanitario del Soccorso Alpino, alla corretta lettura del bollettino meteo da parte di tre componenti dei Carabinieri Forestali.Con l'ausilio di una ventina di tecnici regionali del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e tre componenti dei Carabinieri Forestali, i partecipanti successivamente hanno messo in pratica tutti i consigli e le linee guida per affrontare la montagna in maniera adeguata in situazioni di pericolo soprattutto nel periodo invernale presso il campo Artva allestito per questa occasione di prova e di confronto.
Al termine è seguito un momento conviviale per lasciare un segnale positivo nel territorio, colpito dai recenti eventi sismici con il pranzo servito in uno dei pochi locali riaperti, per dare speranza e continuità ad una terra martoriata e lasciata sola al proprio destino. Veramente una gran bella esperienza, complimenti a tutti quanti, dagli organizzatori a chi l’ha resa possibile.
Anche quest’anno è stata fissata per domenica 20 Gennaio 2019 la giornata "Sicuri con la neve", un progetto nazionale del CNSAS di prevenzione contro gli incidenti in montagna tipici della stagione invernale, causati nella maggioranza dei casi da scivolate sul ghiaccio, valanghe, ipotermia ed altri ancora saranno i temi d’interesse.
SICURI in MONTAGNA, svolto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della regione Marche si rivolge principalmente ai soci del Club Alpino Italiano, alle Scuole d’Alpinismo, Scialpinismo, alle Scuole Centrali di Escursionismo, Alpinismo Giovanile, Fondo Escursionismo e a tutti gli Enti ed Amministrazioni che si occupano di montagna e promuovono queste iniziative che mirano alla prevenzione degli incidenti in montagna.
Appuntamento per domenica 20 Gennaio 2018 ad Ussita (MC) alle ore 8.30. Tutti i dettagli nella locandina allegata (foto qui sotto).