Il mea culpa di Marini Marini: "A breve protocollerò le mie dimissioni. Gli ussitani hanno bisogno di un punto di riferimento"
Un Consiglio Comunale infuocato quello di ieri a Ussita. Il primo cittadino Vincenzo Marini Marini, dopo l'ennesimo scontro con la minoranza, si è riunito insieme alla maggioranza e ha espresso la sua volontà di dimettersi.
"Più di una volta, e ieri lo ha ribadito, il sindaco Marini, anche pubblicamente, ha ammesso che a Ussita serve un sindaco che stia in Città tutti i giorni e che lui non può per ovvie ragioni. Olte alla distanza, dato che abita ad Ascoli, ha anche la sua attività professionale da seguire" questo quanto riferito dall'opposizione. Il tutto prontamente smentito dal primo cittadino: "Indubbiamente sono necessarie minori lacerazioni all'interno del Consiglio Comunale ma smentisco assolutamente il fatto che la mia vita personale o la mia attività professionale possano aver influito sulla mia decisione, poiché nulla è cambiato da quando ho deciso di candidarmi. Sì, protocollerò le mie dimissioni a breve" - conferma il primo cittadino.
Un mea culpa quello di Marini Marini. "È importante che a Ussita ci sia un sindaco che condivida la vita della comunità, soprattutto in un momento straordinario come quello del post-sisma. Il punto è che queste contrapposizioni sono frutto di una comunità lacerata, divisa e traumatizzata dal terremoto, una comunità che ha bisogno di una figura che rappresenti un simbolo. Io non mi sento utile in tal senso, non riesco a fare ciò che dorvei e c'entrano ben poco le lacerazioni in Consiglio Comunale. La colpa è mia. Gli ussitano hanno bisogno di un catalizzatore sociale e non sono io.
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