Ussita

Domani gran finale di RisorgiMarche con Vinicio Capossela a Macereto

Domani gran finale di RisorgiMarche con Vinicio Capossela a Macereto

Anche la terza edizione di RisorgiMarche sta giungendo al termine. L'edizione 2019 del Festival ideato da Neri Marcorè per la rinascita dei luoghi colpiti dal sisma si concluderà domani a Macereto, tra i comuni di Pieve Torina, Ussita, Visso e Valfornace, dove l'anno scorso si esibì Francesco De Gregori il 3 agosto, con il concerto di Vinicio Capossela. Un'edizione fortunatissima come le due precedenti quella che è andata in scena quest'anno nei fantastici luoghi dei Monti Sibillini colpiti dal sisma di tre anni fa. Al debutto Nek che si è esibito l'11 luglio a Poggio San Romualdo. A seguire il concerto a sorpresa di Stefano Bollani e Hamilton De Holanda che hanno cantato a Fosso Vallonica il 15 luglio. E ancora Tosca che ha incantato i Piani di Monte Torroncello il 18 luglio e Pacifico che tre giorni dopo si è esibito sul Monte Fraitunno. Il 30 luglio in 20mila hanno assistito al concerto attesissimo di Marco Mengoni in località Fontanelle e il giorno dopo Edoardo Bennato si è esibito sui Piani di Monte Gemmo. Penultimo appuntamento ancora un concerto a sorpresa con Arisa che ha cantato a Spelonga il 2 agosto. Domani attesissimo Vinicio Capossela che si esibirà appunto a Macereto. La terza edizione ha anche ampliato per la prima volta il format del Festival arricchendo la proposta dei classici concerti con appuntamenti al tramonto nei borghi ed escurioni che hanno fatto registrare un sold out dopo l'altro. Domani sarà possibile raggiungere il luogo del concerto attraverso tre percorsi, puntualmente segnalati dagli organizzatori di RisorgiMarche e chissà che Neri Marcorè non annuncerà anche la quarta edizione del Festival.  

06/08/2019 11:40
Taglio del nastro per la Strada Provinciale 96. Pettinari: "Un passo in avanti per il rilancio"

Taglio del nastro per la Strada Provinciale 96. Pettinari: "Un passo in avanti per il rilancio"

Procedono i lavori di ripristino delle strade nelle zone colpite dal sisma del 2016. Ieri pomeriggio è stata inaugurata la riapertura del tratto della strada provinciale 96 che collega il centro abitato di Pieve Torina alla frazione di Fiume e che conduce poi a Colfiorito.  Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Governatore Luca Ceriscioli, del sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, del Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e dell’ingegnere Fulvio Soccodato dell’ANAS. Insieme a loro anche l’ingegnere della Provincia Alessandro Mecozzi, Fabrizio De Franciscis e Luca Cerato dell’ANAS, il parroco Don Candido Pelosi.  “Un territorio meraviglioso che da oggi si riprende un’infrastruttura in più. Numerose strade provinciali in questa zona erano interrotte, o del tutto o in modo parziale - afferma Pettinari - e ora le stiamo ripristinando quasi tutte: ogni collegamento che diventa di nuovo disponibile segna un passo avanti per il rilancio di queste zone, non si può pensare alla ricostruzione senza neppure avere le strade per accedere al nostro entroterra. Ci sono ancora strade chiuse come la “Ussita - Casali”, la “Castelsantangelo - Castelluccio” che apre sono nel fine settimana per permettere durante la settimana ai cantieri di procedere spediti con i lavori, e la “Frontignano - Castelsantangelo”. Queste strade devono essere riaperte il prima possibile e c’è tutto il nostro impegno. L’obiettivo si potrà raggiungere contando sull’attuale collaborazione tra enti locali, Provincia, Regione, il soggetto attuatore che è la Protezione Civile con l’ing. Soccodato, e la struttura ANAS”.  

02/08/2019 16:10
Mancata distribuzione dei giornali nell'area del cratere: Giancarli interroga la Giunta regionale

Mancata distribuzione dei giornali nell'area del cratere: Giancarli interroga la Giunta regionale

Mancata distribuzione dei quotidiani nell'area del cratere sismico. In un'interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Enzo Giancarli chiede al presidente della Giunta regionale di valutare la possibilità che sia la Regione a finanziare il servizio. "Sappiamo quanto l'informazione sia un aspetto fondamentale di libertà e democrazia per i cittadini – afferma Giancarli –. Pertanto è indispensabile che, come stabilito anche dal secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione italiana, venga rimosso qualsiasi ostacolo che possa limitare la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e possa impedire il pieno sviluppo della persona umana". A lanciare l'allarme della mancata consegna di quotidiani e giornali in molte delle località colpite dal sisma del 2016, il Sindacato giornalisti marchigiani che ha segnalato, in particolare, i casi di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto. "In questi territori – riprende Giancarli – molti dei residenti rimasti o delle persone che li frequentano sono anziani che generalmente utilizzano i tradizionali mezzi di informazione cartacei, che rappresentano, dunque, il principale strumento di conoscenza di quanto accade non solo a livello locale, ma anche nel nostro Paese e nel mondo. È noto, inoltre, che la viabilità in alcune zone continua ad essere piuttosto disagiata e comporta dei tempi di percorrenza più lunghi rispetto a quelli possibili prima del terremoto. Tutto questo, purtroppo, ha fatto sì che l'agenzia di distribuzione dei giornali in quest'area ritenesse non più remunerativo prestare il servizio. Un assenza di servizio – prosegue Giancarli – al quale ritengo, in questa situazione, possano e debbano porre rimedio le istituzioni pubbliche poiché il diritto all'informazione dei cittadini è garanzia di democrazia. Un cittadino informato, infatti, può elaborare proprie idee e posizioni, e quindi scegliere liberamente ogni qualvolta venga chiamato a decidere nel contesto della partecipazione democratica alla vita del Paese. Pertando tale diritto va assicurato anche laddove le regole economiche del libero mercato non permettono l'incontro fra la domanda e l'offerta. Per questo – conclude il consigliere – chiedo al presidente della Giunta regionale se è a conoscenza del problema e se non ritenga necessario compartecipare con risorse finanziarie della Regione Marche alla sua soluzione".

01/08/2019 13:47
Ussita, Vincenzo Marini Marini si dimette da sindaco: clamorosa decisione

Ussita, Vincenzo Marini Marini si dimette da sindaco: clamorosa decisione

Non c'è pace per il comune di Ussita. È di oggi la notizia delle dimissioni del sindaco Vincenzo Marini Marini. Il dimissionario primo cittadino era stato eletto appena lo scorso anno, prima di lui il Comune era stato retto da un commissario, per via delle  dimissioni del precedentente sindaco, Marco Rinaldi.  Ha maturato la decisione nel tempo, come spiega in una nota, e oggi l’ha formalizzata. Tra i motivi, spiega, "il fatto che non gli è possibile essere presente nella cittadina se non una volta a settimana, ma anche le critiche dello scorso gennaio su di un contributo offerto al Comune per la realizzazione del centro di comunità Papa Francesco". Il primo cittadino dimissionario si dice "rammaricato e deluso sia perché  avevo sinceramente creduto, e con forza, nell’incarico di sindaco di Ussita, sia perché queste dimissioni sono la presa d’atto dell’insuccesso di una iniziativa (quella del centro di comunità Papa Francesco), ma ritengo che quando si constata, come per me è avvenuto, che non sì riesce a realizzare ciò che si voleva, se ne debba prendere atto e trarne con determinazione le conseguenze". "Il nuovo sindaco- continua Marini - troverà un Comune senza disavanzo e con la possibilità di utilizzare pressochè liberamente le consistenti somme rivenienti dal risarcimento assicurativo per i danni da terremoto".   

26/07/2019 20:24
Il Jazz italiano in marcia nelle terre del sisma: programma e novità del festival diretto da Paolo Fresu

Il Jazz italiano in marcia nelle terre del sisma: programma e novità del festival diretto da Paolo Fresu

Il ritmo del respiro, passo dopo passo, nota dopo nota. Dopo il successo delle edizioni precedenti, “Il Jazz italiano per le terre del sisma” torna con un’edizione rinnovata in prima linea nelle terre del cratere delle quattro regioni coinvolte – Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - confermando l’impegno e l’organizzazione della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” – con il coordinamento operativo della Associazione I-Jazz – insieme a Mibac, il Main Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoIMAIE e ai molti partner tecnici coinvolti. La conferenza stampa di ieri a Roma al Mibac, avvenuta alla presenza anche del sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali Gianluca Vacca, del direttore artistico Paolo Fresu, della SIAE nella persona di Gaetano Blandini, del Presidente del NUOVOIMAIE Andrea Miccichè e del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, ha visto anche la partecipazione al tavolo dei conferenzieri di Daniele Massimi, Presidente di Musicamdo Jazz. Un’edizione, questa del 2019, che conferma la grande maratona musicale all’Aquila (con inizio la sera del 31 agosto e concerti in molteplici location della città domenica 1° settembre) e pone all’attenzione del pubblico due vere rivoluzioni che ne caratterizzano il rinnovamento: una settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del Sisma tra le regioni citate organizzata da I-Jazz attraverso i propri soci Musicamdo, Young Jazz e Fara Music in collaborazione con Associazione Movimento Tellurico, Trekking, ecologia e Solidarietà e il focus al femminile del programma concertistico dell’Aquila Dal 24 al 31 agosto, infatti, come spiega Massimi in conferenza stampa che è capofila di questa novità, il progetto prende la forma di un percorso di musica e trekking, un viaggio a piedi alla scoperta dell’entroterra di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma, sostenere la micro-economia locale e mantenere alta l’attenzione attraverso un cammino a passo lento, uniti dalla passione e dall’amore per il linguaggio universale della musica. L’iniziativa propone una marcia itinerante solidale e musicale con tappe nei luoghi simbolo delle terre colpite dal sisma. Ogni giorno sarà caratterizzato da concerti gratuiti aperti al pubblico e un percorso escursionistico - da 2 a 7 giorni di cammino - che, partendo da Camerino attraversa Fiastra, Ussita, Castelluccio, Norcia, Accumoli, Amatrice per arrivare a L’Aquila, percorrendo sentieri, strade di campagna, alcuni tratti di strade asfaltate in prossimità dei paesi, con viste panoramiche che spaziano dagli Appennini, ai Monti Sibillini fino ai piedi del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Un programma innovativo di musica, trekking e solidarietà diffuso nelle terre mutate dal sisma, per scoprire luoghi di alto interesse paesaggistico e naturalistico e conoscere le specificità enogastronomiche locali, con concerti diffusi e percorsi escursionistici che permetteranno a turisti e appassionati, di viaggiare a piedi nelle Terre Mutate, insieme a una carovana itinerante. Un’idea progettuale portata avanti da I-Jazz insieme a Musicamdo (capofila), Young Jazz e Fara Music è realizzata in collaborazione con le amministrazioni locali, le società di guide e organizzazioni culturali/artistiche, associazioni volontarie che con le loro idee stanno già operando in questo territorio (Movimento Tellurico, TAM, RisorgiMarche, Legambiente, Terre di Mezzo Editore e tutti gli operatori nel settore turismo sostenibile quali Active Tourism e molti altri).  

26/07/2019 10:55
Al via "La Terra Tremano" un festival nel cuore del cratere: il programma

Al via "La Terra Tremano" un festival nel cuore del cratere: il programma

Presentata oggi presso la Sala Consiliare del Comune di San Ginesio, la prima edizione de "La Terra Tremano", un festival che si snoda intorno alle parole chiave: Memoria e Territorio, realizzato in collaborazione tra dieci dei Comuni della Provincia maceratese particolarmente coinvolti dal sisma del 2016, e con l'Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Marche. Il regista ed autore teatrale Giorgio Felicetti, ideatore del Festival, ha presentato il progetto, ed il programma generale del Festival: ”Oggi vede la luce un progetto nato in realtà tre anni fa, subito dopo il sisma, quando abbiamo iniziato ad incontrare le persone più colpite dal sisma; abbiamo prodotto uno spettacolo, che doveva necessariamente essere allestito lì dove tutto era successo. Questo festival è l’occasione per far arrivare "La Terra Tremano" in quasi tutto l’alto maceratese, fuori dai teatri, ma dentro i paesi feriti. Era molto importante per noi, abbiamo costruito allora un format Festival che oltre allo spettacolo teatrale, propone durante le dieci giornate altri appuntamenti artistici, intorno alle parole memoria e territorio. Nasce un festival che certo richiamerà un turismo culturale, ma che, per ricreare quel senso di comunità, si rivolge soprattutto alle popolazioni residenti e resistenti, specie quelle delle giovani generazioni, e degli anziani, particolarmente presenti, per capire insieme com’è cambiato, come sta cambiando e come cambierà ancora il paesaggio umano ed ambientale nelle Marche, dopo il sisma. È un festival che nasce dai territori - ha continuato Felicetti - , in uno scambio vero tra ospiti, pubblico, turisti e residenti. E per questo il festival entrerà nel cuore dei paesi, proprio dentro ai centri storici: abbiamo scelto, insieme ai Sindaci, i siti più importanti e significativi per le nostre comunità, come a San Ginesio, dove sabato 27 prossimo, riapriremo al pubblico il Chiostro di San’Agostino; a Valfornace saremo nella centrale Piazza Vittorio Veneto; a Fiastra, nella notte di San Lorenzo, saremo in riva al lago, proprio a san Lorenzo di Fiastra; a Bolognola, ci godremo il tramonto sui Sibillini, salendo a Pintura, luogo simbolo dell’attività turistica e paesaggistica del paese; a Sarnano saremo nella centralissima Piazza Alta e nella Chiesa di Santa Maria, appena riaperta; a Visso, a tre anni esatti da Amatrice, allestiremo una versione speciale dello spettacolo dentro la storica e bellissima piazza Martiri; nel borgo antico di Monte Cavallo saremo nella piazzetta del Comune; ad Ussita saremo nel cuore delle comunità residenti, il Parco Giochi del Paese; anche a Camporotondo allestiremo nella piazza del centro storico; infine a Pieve Torina, a chiusura festival, abbiamo scelto un luogo molto particolare: la piazza dei nuovi insediamenti SAE, un luogo che significa il presente della nostra gente, lo stato attuale, ma che da lì vuole far partire uno sguardo verso un futuro diverso e pieno di speranza".  È intervenuto anche l'Assessore Regionale per l'area Cultura e Turismo, Moreno Pieroni, il quale ha sottolineato che il Festival si pone come "Bellezza nella bellezza", quale evento che valorizza cultura e turismo nei territori duramente colpiti dal sisma del 2016 con l'obiettivo di coinvolgere direttamente la cittadinanza dei Comuni interessati. Pieroni ha evidenziato come:” il Festival sia un buon esempio di sinergia tra Regione Marche ed Amministrazioni Comunali dei paesi coinvolti dal sisma, al fine di mandare un messaggio ai concittadini di rinascita, volgendo lo sguardo ad una dimensione futura per la vita di questi territori”. Il Sindaco di San Ginesio Giuliano Giabocco, insieme al Sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia, e il Vicesindaco di Camporotondo Leonardo Roselli, hanno sottolineato il contributo fondamentale da parte della Regione Marche, che ha permesso la realizzazione di questo Festival attraverso il bando MiBact, riconoscendo l’eccellenza di una rete costruita dai dieci Comuni. Il Sindaco Ciabocco ha inoltre evidenziato come, nell’estrema difficoltà che, dal 2016, i cittadini dei paesi colpiti si trovano tuttora a fronteggiare, ed in una situazione di stallo burocratico, è un importante segnale di forza organizzare questo festival per la memoria del territorio, che fa sentire la popolazione vicina, e riconosce l'immensa forza d'animo che, a dispetto delle avversità, ancora sostiene le popolazioni "resistenti". Il programma si svilupperà in dieci giornate: a San Ginesio comune capofila, il 27 luglio, poi  Valfornace il 3 agosto, Fiastra il 10 agosto,Bolognola il 14 agosto, Sarnano il 18 agosto, Visso il 24 agosto, Monte Cavallo il 28 agosto, Ussita il 31 agosto, Camporotondo di Fiastrone il 7 settembre, ed infine Pieve Torina il 15 settembre. Oltre agli spettacoli teatrali, sono previsti incontri a tema Memoria e Territorio dell’Appennino, con scrittori, giornalisti, concerti musicali, visite guidate, e ristorazione con prodotti tipici dei Sibillini,   ed altre iniziative per l’infanzia, per gli anziani, per le comunità rimaste, in collaborazione con le realtà presenti nel territorio.    ALCUNI OSPITI:  Memoria e Territorio sono le parole chiave che  hanno portato a scegliere gli ospiti di questo Festival, come in apertura, il 27 luglio a San Ginesio, gli straordinari Fratelli Mancuso, i maggiori cantori di quella Sicilia antica che, nella sua cultura e nella sua storia conserva tracce di millenarie culture mediterranee, una Sicilia che ben conosce la forza distruttrice dei terremoti. La scrittrice Lucia Tancredi, invece, porterà il pubblico in viaggio tra le maggiori opere d’arte presenti nel cratere sismico marchigiano. La scrittrice Simona Vinci, già vincitrice del Premio Campiello, e divenuta madre proprio sotto le scosse del terremoto di Finale Emilia, ha scritto pagine bellissime e toccanti dopo la sua esperienza, dialogherà ancora con Lucia Tancredi su Coraggio e Paura. Ci sarà lo scrittore Umberto Mangani che presenterà il suo "Veda dei Sibillini". Valerio Corzani, Erica Scherl, Lorenzo Marquez ed Olena Kurkina proporranno un reading esilarante, leggero, e raffinatissimo, da "Le Galline Pensierose" di Luigi Malerba. Dalla Basilicata e dall’Irpiniaci sarà il più grande uklulelista al mondo insieme di un genio delle percussioni, ovvero il concerto del formidabile duo Danilo Vignola e Giò Di Donna. Altri ospiti si stanno aggiungendo proprio in questi giorni, e saranno svelati prima di ogni data.  Ma è nello spettacolo che dà nome al festival,la Terra Tremano che si vivrà il senso vero di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio accaduto, il proprio vissuto, nella catarsi collettiva. Personaggi a testa in giù: i pastori sotto le stelle che vedono implodere Amatrice, gli uomini e le donne in disperata fuga dai loro paesi, i bambini di Pescara del Tronto, e gli sradicati, gli spaesati, le tante, troppe voci strappate da Visso o San Ginesio o Pieve Torina, fanno de La Terra Tremano un urlo, una testimonianza, un punto di memoria, un’invocazione, una preghiera, una lettera aperta, scritta proprio con le lacrime e la forza di chi, nonostante tutto, resta ancora aggrappato alla sua terra. C’è forte, la voglia di andare avanti, oltre le macerie. Oltre la rabbia. In questi luoghi dell’Appennino, nel centro dell’Italia, in mezzo e sopra la natura, si può vivere, perché è bellissimo. Ma è urgente e necessario scegliere come farlo. Allora è il tempo di raccontare e di ascoltare questa storia. Perché riguarda tutti noi. Nessuno escluso.  La Terra Tremano Festival è gemellato con Rive Festival, tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

25/07/2019 18:30
Fondi del Ministero dell’Ambiente per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sul piatto oltre 3 milioni

Fondi del Ministero dell’Ambiente per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini: sul piatto oltre 3 milioni

Venerdì scorso, 12 luglio, si è svolto un incontro con i Comuni facenti parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che ha avuto l’obiettivo di conoscere la disponibilità di ciascun ente in merito alla possibilità di interventi di efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare nell’ambito del progetto del Ministero dell’Ambiente che finanzia lavori finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è destinatario, insieme ad altri Parchi, di un importante finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente, pari a circa 3 milioni e 800 mila euro. All’incontro, tenutosi a Visso presso la sede del Parco, hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Montegallo, Pievetorina, Preci, Ussita e Valfornace. Durante il confronto è emersa l’attenzione e la disponibilità dei Comuni presenti sui temi dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili e, nel contempo però, l’indisponibilità di gran parte del patrimonio immobiliare pubblico a seguito degli eventi sismici.                            “Sono 760.000 euro i fondi destinati dal Consiglio Direttivo del Parco all’efficienza energetica del patrimonio comunale” sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente pro tempore del Parco e sindaco del Comune di Pieve Torina, “una cifra importante che potrebbe innescare ulteriori effetti moltiplicatori e rendere questo scenario innovativo ancor più interessante poiché apre a prospettive di sviluppo del territorio in linea con quelle che sono le priorità del Parco”.  Entro il 23 luglio ciascun Comune potrà presentare le sue proposte progettuali che verranno valutate e discusse nel prossimo Consiglio Direttivo del Parco.  

19/07/2019 09:37
Centro di Comunità Papa Francesco a Ussita: incontro per la realizzazione della struttura

Centro di Comunità Papa Francesco a Ussita: incontro per la realizzazione della struttura

Nella giornata di ieri, 26 giugno, a Camerino si è tenuto un incontro tra la Curia Arcivescovile di Camerino - San Severino Marche ed il Comune di Ussita per discutere della realizzazione del Centro di Comunità “Papa Francesco” a seguito della generosa donazione da parte di Sua Santità, Papa Francesco, annunciata durante la Sua visita pastorale a Camerino, avvenuta il 16 giugno scorso. Il Comune, nel recepire l’importanza di questa donazione per la Comunità di Ussita, si è subito adoperato nella redazione di tutti gli atti amministrativi necessari e la Giunta comunale ha approvato, nel giorno stesso, la convenzione per la realizzazione della struttura sociale a servizio dei cittadini. L’Amministrazione comunale ed i cittadini di Ussita esprimono un profondo sentimento di gratitudine e di apprezzamento per l’attenzione che Papa Francesco ha rivolto al piccolo comune montano, che, ponendo come riferimento la persona, ha fornito un segnale forte e chiaro su quali siano i riferimenti della ricostruzione.          

27/06/2019 15:20
UniMc coordina il recupero dell'archivio comunale di Ussita

UniMc coordina il recupero dell'archivio comunale di Ussita

È partito da Ussita il recupero degli archivi del cratere marchigiano, in particolare quelli dei centri lungo la dorsale appenninica colpiti a morte dal sisma. Si tratta del progetto “Archivi del sisma”, coordinato dal prof. Federico Valacchi dell’Università di Macerata, che ha preso il via in questi giorni.  Nel piccolo comune montano, uno dei più colpiti dai terremoti del 2016, si è lavorato al recupero dei fondi conservati nell’archivio comunale, in corso di trasferimento alla Biblioteca storico-francescana e picena “San Giacomo della Marca” di Falconara Marittima per le azioni di riordino, condizionamento e inventariazione. Gli archivi saranno strumento concreto di ricostruzione di identità locali che il terremoto ha letteralmente polverizzato nella loro espressione fisica. Ogni intervento sarà documentato passo dopo passo, a partire dalle delicate operazioni di trasferimento filmate da una troupe di Sky.  Le attività di recupero saranno articolate in una serie di azioni di archivistica attiva applicata, sia nelle premesse progettuali che nella realizzazione dei diversi interventi, tesi soprattutto a dare un senso alla valorizzazione e alle teorie scientifiche più avanzate attraverso l’impiego delle tecnologie informatiche e di diversi canali di comunicazione. I soggetti coinvolti sono molteplici: Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche, Università di Macerata, comparti locali dei Vigili del Fuoco, Nucleo Tutela patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri delle Marche e dell’Abruzzo con sede ad Ancona, aziende del settore dei beni culturali, fra cui la Gallo Pomi Servizi srl, e, naturalmente, archivisti. Dopo le delicate fasi di recupero e messa in sicurezza del patrimonio documentario, il gruppo di lavoro coinvolgerà altri portatori di interesse e altre competenze interdisciplinari. “Questo intervento – spiega il prof. Valacchi - può essere un progetto pilota di archivistica civile e un momento di ricerca scientifica tradotta in impegno civico e, al contempo, un passo verso il riconoscimento delle professionalità operanti nei beni culturali. Archivistica, dunque, al servizio di identità concrete, molto concrete”.

25/06/2019 14:55
In Cammino nelle Terre Mutate: programma e percorso della Lunga Marcia 2019

In Cammino nelle Terre Mutate: programma e percorso della Lunga Marcia 2019

Sono trascorsi dieci anni dal sisma dell’Aquila e sono ancora vive le immagini dei terremoti che nel 2016 e 2017 hanno colpito quattro regioni del Centro Italia. Per dare un contributo concreto alla rinascita delle aree ferite dal sisma, una rete di organizzazioni ed enti promuovono la Lunga Marcia nelle Terre Mutate, un viaggio evento che partirà da Fabriano il 24 giugno per arrivare a L’Aquila il 7 luglio con l’obiettivo di promuovere il Cammino nelle Terre Mutate www.camminoterremutate.org, un percorso di conoscenza, solidarietà e incontro delle comunità locali.  14 giorni di marcia, 250 km di cammino per conoscere le storie, i protagonisti e i progetti di rinascita delle comunità locali che resistono e intendono ricostruirsi un proprio futuro. L’itinerario è immerso, per circa l’80%, in due delle aree protette tra le più interessanti d’Italia, sia dal punto di vista morfologico che per la biodiversità: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Un percorso altruistico che mette in rete 13 comuni di 4 diverse regioni del centro Italia (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) e vede il coinvolgimento di oltre 100 aziende e professionisti del settore turistico, nonché decine di associazioni che insieme lavorano a un progetto corale di rilancio turistico del territorio. Il cammino tellurico, a un anno dalla sua nascita, vede già i primi camminatori e ciclisti avventurarsi in quello che viene definito il primo cammino solidale d’Italia. “Un percorso di turismo lento diverso dagli altri, per chi vuole incontrare le comunità locali tra sorrisi, disponibilità, dignità e perfino generosità da parte di chi sta ancora vivendo una situazione di grande disagio”, spiega Alberto Renzi di Movimento Tellurico. “In molti hanno deciso di attivarsi affinché le loro tradizioni e la loro storia possano fiorire e rinascere meglio di prima”. “Questo cammino mi ha insegnato che esistono radici così forti che niente può estirparle, e anzi, che c'è gente, tanta, che vuole vivere vicino alla sua terra quasi per consolarla e non lasciarla sola”, racconta Franca Cossu dopo aver percorso l’intero cammino insieme al suo compagno e a tre piccoli beagle.   “Vite, percorsi, obbiettivi diversissimi che, al suo passaggio, il sisma ha uniformato. Una “livella tellurica” da cui tutti vogliono con ostinazione ripartire. Una resilienza infinita.” afferma Emilio Petri dopo aver concluso il cammino in bicicletta. Dopo aver camminato per diversi giorni nel cratere sismico, le persone vivono un’esperienza di profonda trasformazione che li porta a essere dei veri “promotori delle terre mutate”, così li definisce Paolo Piacentini Presidente di FederTrek, “una volta ritornati a casa, le persone continuano a supportare e promuovere il cammino e i tanti progetti di rinascita, un moto di cittadinanza attiva che crea sinergie positive con le comunità locali". L’interesse per le Terre Mutate è dimostrato anche dal grande successo avuto dalla guida ufficiale di Terre di mezzo Editore www.terre.it, tanto da essere appena arrivata alla seconda ristampa, nel giro di soli tre mesi dalla sua pubblicazione. La guida contiene tutte le informazioni utili per i camminatori: le cartine dettagliate, le altimetrie, i dislivelli, la descrizione del percorso, le possibili varianti, le ospitalità e i luoghi da visitare. E per ogni tappa una storia di resilienza e di rinascita dei territori attraversati dal Cammino.  La Lunga Marcia 2019, organizzata da Movimento Tellurico e APE Roma ha il supporto di Legambiente, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Touring Club Italia e il patrocinio di FederTrek, Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Comune dell’Aquila, Comune di Ussita, Comune di Norcia e Comune di Camerino e può contare anche sull‘adesione di numerose associazioni di carattere nazionale e locale.  Programma della Lunga Marcia 2019: 24 Giugno Fabriano (MC) – Matelica (MC) 25 Giugno Matelica (MC) – Camerino (MC) 26 Giugno Camerino (MC) - Fiastra (MC) 27 Giugno Fiastra (MC) – Ussita (MC) 28 Giugno Ussita (MC) – Campi di Norcia (PG) 29 Giugno Campi di Norcia (PG) – Norcia (PG) 30 Giugno Norcia (PG) - Castelluccio di Norcia (PG) 1 Luglio      Castelluccio di Norcia (PG) – Arquata del Tronto (AP) 2 Luglio      Arquata del Tronto (AP) - Accumoli (RI) 3 Luglio      Accumoli (RI) - Amatrice (RI) 4 Luglio      Amatrice (RI) – Campotosto (AQ) 5 luglio      Campotosto (AQ) – Mascioni (AQ) 6 Luglio      Mascioni (AQ) – Collebrincioni (AQ) 7 Luglio      Collebrincioni (AQ) – L’Aquila (AQ)  

20/06/2019 15:48
Un centro di comunità per Ussita: la donazione di Papa Francesco per il comune terremotato

Un centro di comunità per Ussita: la donazione di Papa Francesco per il comune terremotato

Durante la visita a Camerino Papa Francesco ha lasciato un segno importante per la comunità terremotata, in particolare per quella di Ussita. Per voce dell’Arcivescovo Francesco Massara, il Santo Padre ha espresso la volontà di donare ai terremotati un centro di comunità da realizzare a Ussita, paese duramente colpito dai sismi dell’ottobre 2016 e ancora senza spazi sociali. “Il gesto di Papa Francesco - ha dichiarato Remo Conti, Vicesindaco di Ussita presente all’incontro con il Santo Padre – oltre ad essere un atto di generosità è un segnale religioso ed ideologico: la persona e la comunità vengono prima della ricostruzione materiale degli edifici che, anzi, ne divengono una conseguenza ed una manifestazione”. L’Amministrazione Comunale e la comunità di Ussita ringraziano il Santo Padre e l’Arcivescovo Francesco Massara per il nobile gesto.

17/06/2019 13:45
Ussita, opposizione: sindaco latitante davanti al Papa

Ussita, opposizione: sindaco latitante davanti al Papa

Nel giorno della prima visita del Santo Padre nelle nostre martoriate zone terremotate, all'annuncio a Camerino in cui Papa Francesco dona fondi per una comunità ad Ussita, mancava proprio il sindaco Marini Marini che in puro atteggiamento assenteista ha inteso non partecipare all'incontro di tutte le realtà territoriali del maceratese con Papa Francesco. Con una dura nota i componenti in consiglio comunale di Ussita della lista "Ussita 2018 insieme per la ricostruzione", Gianni Marronaro, Guido Rossi e Giulio Bischi stigmatizzano il comportamento del primo cittadino Marini Marini. "Questo rappresenta l'insieme dell'operato della maggioranza di Ussita - continuano i consiglieri di minoranza - che da un anno non sta facendo nulla, sta immobilizzando e devastando moralmente e fisicamente la comunità. Dispiace di questa assenza e ci scusiamo a nome di tutto il consiglio comunale e dei cittadini di Ussita . Ringraziamo di cuore il Santo Padre per questo bellissimo regalo che ci riempie di gioia e ci fa dimenticare per un attimo la miserevole gestione di questa giunta". 

16/06/2019 17:53
Sicuri su Sentiero 2019: domenica 16 giugno escursione a Pizzo Tre Vescovi, il programma

Sicuri su Sentiero 2019: domenica 16 giugno escursione a Pizzo Tre Vescovi, il programma

Domenica 16 giugno in occasione della giornata Nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti della stagione estiva, è in programma l'evento Sicuri su Sentiero 2019, che prevede un'escursione a Pizzo Tre Vescovi con partenza dal Rifugio del Fargno. Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle ore 8.30 nella piazza di Ussita, con partenza prevista per le ore 9:00 in direzione Rifugio del Fargno (si arriverà con le autovetture fino al Rifugio, ndr). Dal Rifugio si partirà alla volta di Pizzo Tre Vescovi, perccorendo la distanza totale - tra andata e ritorno - di circa 6 chilometri con circa 300 metri di dislivello. Il rientro a Ussita avverrà alle ore 16:00.  Ai partecipanti è richiesto abbigliamento idoneo da montagna. Per chi fosse interessato anche a pranzare presso il rifugio, si gradisce prenotazione (info: 330/280690 Andrea).  Per informazioni Soccorso Alpino: Francesco 3394521316, Simone 393669514173

11/06/2019 17:47
Sisma, domani la seconda manifestazione di protesta dei terremotati a Roma

Sisma, domani la seconda manifestazione di protesta dei terremotati a Roma

Domani, primo giugno, si terrà a Roma una nuova manifestazione di protesta dei terremotati per la situazione nella quale versano ormai da tre anni.. "Chi ha avuto la "pazienza" di seguire il sottoscritto, ben sà che già dai primi mesi, dopo il sisma, ho tentato di "dar voce ai terremotati" manifestando, scrivendo lettere, riportando notizie e immagini della situazione nella quale si trova il territorio devastato dal terribile terremoto del 2016 - si legge nella pagina social "La Voce dei Terremotati" da parte dell'organizzatore -. Qualcuno penserà che siamo (sono) noioso e forse ha ragione.. ma vedete, per uno che ha perso la propria casa, (Per non parlare di quelli che hanno perso molto di più: oltre 300 vittime) oggi è come il giorno dopo il sisma.. nulla è cambiato." "Le istituzioni TUTTE hanno fallito e, perfino a quanti avrebbero la forza di reagire in proprio, con propri mezzi e risorse, non viene data questa possibilità - continua "La Voce dei Terremotati" - tutto è bloccato e impantanato in un meccanismo infernale che ha prodotto soltanto "lavoro" alla burocrazia e un immane sperpero di denaro pubblico, che sta sempre più sconvolgendo perfino le caratteristiche dei luoghi e le loro peculiarità. Vi chiedo umilmente un ultimo sforzo di fiducia e di sostegno, per ritrovare quello spirito di unità e di voglia di combattere per la ricostruzione del centro Italia distrutto dal terremoto. Spirito di unità che si era manifestato nei primi mesi del post sisma, e che poi man mano, si è sgretolato sempre più, vuoi per stanchezza, per sfiducia, per via dei tanti, troppi personaggi che più o meno degnamente, più o meno disinteressati, hanno creato confusione e divisione politica, campanilistica, di categoria." "L'invito è quello di partecipare compatti e determinati alla manifestazione del PRIMO DI GIUGNO. Una manifestazione DI TERREMOTATI che chiedono LA RICOSTRUZIONE DEL CENTRO ITALIA. Siano essi semplici cittadini terremotati, come il sottoscritto, o comitati e associazioni varie, amministratori locali, albi professionali e associazioni di categoria, amici vicini ai terremotati.Io credo che l'interesse a far si che la situazione cambi e molto velocemente, sia davvero di tutti, DI TUTTI, perché un pezzo di paese che muore, è un pezzo di NOI italiani, un "pezzo del nostro corpo" che muore. Il PRIMO DI GIUGNO, UNIAMOCI e chi non può partecipare, metta un lenzuolo bianco con la scritta VOGLIONO LA RICOSTRUZIONE, sul suo balcone, lungo la strada, allo stadio: diventiamo finalmente un paese unito, un popolo unito, per difendere se stesso e un "pezzo del proprio corpo". La manifestazione di domani fa seguito a quella andata in scena lo scorso 18 maggio. 

31/05/2019 12:20
A Roma la protesta dei terremotati: “Ricostruzione assente, vogliamo risposte concrete” (FOTO)

A Roma la protesta dei terremotati: “Ricostruzione assente, vogliamo risposte concrete” (FOTO)

Le richieste di chi è rimasto senza casa e senza lavoro sono le stesse da circa tre anni e vengono gridate a gran voce da tutti quei piccoli comuni dell’entroterra marchigiano (e non solo) che non ne possono più. Richieste gridate a gran voce che però, in molti, sembrano non sentire. Questa mattina nella Capitale c’erano Norcia, Pieve Torina, Ussita, Camerino, Caldarola, Tolentino, San Severino Marche, Castelsantangelo sul Nera e molti altri comuni delle quattro regioni (Marche, Abruzzo,Lazio e Umbria) colpite dal sisma del 2016. Il Corteo che ha sfilato a Roma, organizzato dal Comitato Terremoto Centro Italia, ha visto la partecipazione di circa 500 persone che, sotto al Palazzo di Montecitorio, hanno chiesto risposte chiare e precise al governo in merito alla ricostruzione. “Arrivati sotto a Montecitorio, nessuno è sceso, era un deserto – le parole di Susanna, che fa parte del Comitato Commercianti Caldarola -. Parlo a nome di tutte le piccole attività che sono state abbandonate in questi anni: vogliamo dei segnali chiari in merito alla ricostruzione. Non importa se oggi non abbiamo incontrato nessuno, sappiamo che alle orecchie dei nostri politici arriverà la nostra manifestazione e continuano, a gran voce, a chiedere loro delle risposte, per noi e per i nostri figli.”

18/05/2019 15:10
Ussita, cinghiali "profanano" il cimitero di Castelmurato

Ussita, cinghiali "profanano" il cimitero di Castelmurato

"Tombe 'profanate' dai cinghiali che scorrazzano tra lapidi sconquassate dal terremoto con buche e solchi ben visibili sul terreno a ridosso dei loculi" a riportare la notizia, accaduta presso il cimitero monumentale di Castelmurato di Ussita, è l'ANSA Marche. A distanza di quasi tre anni dagli eventi sismici e in attesa di una ricostruzione che non parte, il piccolo camposanto, raggiunto dall'ANSA, è diventato terra di conquista degli animali selvatici. Abbandonato al degrado, in più di 30 mesi è stato eseguito solo l'intervento di messa in sicurezza di un muro di cinta che ha richiesto anche una speciale copertura con pannelli di legno per oscurare le bare fuoriuscite dopo la grande scossa del 30 ottobre 2016. "Il Comune - riferisce il vicesindaco Remo Conti - nei prossimi giorni installerà reti metalliche nella zona d'ingresso a quel che resta del cimitero, così cercheremo di arginare l'ingresso dei cinghiali: sapere che girino indisturbati tra le tombe dei nostri cari fa male". Photo Credits ANSA Marche

11/05/2019 13:13
Neve di Maggio a Frontignano di Ussita, la foto-storia di un escursione con la Guida (FOTO)

Neve di Maggio a Frontignano di Ussita, la foto-storia di un escursione con la Guida (FOTO)

In questi primi giorni di Maggio 2019 è caduta nuovamente la neve a quote medio/alte nei Sibillini (900/1500 metri di quota, diciamo oltre gli 800 metri). La Guida Ambientale Escursionistica Associata a AIGAE ed iscritta nell'Elenco della Regione Marche, il Biologo Simone Gatto, ha accompagnato un gruppo di turisti del Nord Italia in una foto/escursione in ambiente innevato oltre gli 800 metri di quota, fra le foreste innevate di Frontignano di Ussita.  La Guida, ha tenuto a ribadire ai suoi clienti, che la neve oltre i 1000 metri di quota non è fatto eccezionale a Maggio nei Sibillini (pensate il 25 Maggio 2015 a Frontignano ne cadde ben 30 cm in una sola notte), è ben più preoccupante le alte temperature e il caldo che ormai siamo abbituati ad associare a Maggio, quasi come fosse il primo mese d'estate. Tutte le Guide delle Marche associate a AIGAE (alcune centinaia nella nostra Regione Marche) stanno continuamente portando migliaia di clienti nei territori colpiti dal sisma dall'indomani delle prime scosse (ove sicuro e possibile) facendo così rilanciare il turismo e l'economica turistica e non solo di quelle aree fortemente colpite. Tutto questo sempre con la massima professionalità e aggiornamento professionale, che l'iscrizione ad AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) assicura. Ecco alcune foto della giornata escursionistica.  

06/05/2019 21:23
Ussita, membri del Collegio delle Guide Alpine delle Marche si dissociano dal convegno la "Liberazione dei Sibillini"

Ussita, membri del Collegio delle Guide Alpine delle Marche si dissociano dal convegno la "Liberazione dei Sibillini"

Ieri, in occasione del 25 aprile, presso il Ristorante "La mezzaluna" di Ussita, si è tenuto un convegno dal titolo "La Liberazione dei Sibillini". In seguito ai punti chiave dibattuti durante l'incontro, alcuni membri delle Guide Alpine della Regione Marche hanno preso le distanze dall'evento, dissociandosi da quanto riferito durante il convegno. A dissociarsi sono Massimo Corinaldesi, geologo iscritto al Collegio regionale delle guide alpine della regione Marche; Mario Minati, Accompagnatore di Media Montagna; Massimiliano Paolini, Accompagnatore di Media Montagna, iscritto al Collegio Guide Alpine delle Marche; Vincenzo Gagliardi, accompagnatore di Media Montagna; Fabio Miconi, Accompagnatore di Media Montagna, Collegio Guide Alpine Italiane della regione Marche; Tito Ciarma, Guida Alpina iscritta nel Collegio Regionale Guide Alpine Marche; Nando Medici, Accompagnatore di Media Montagna del Collegio delle Guide Alpine; Claudia Rosati, accompagnatore di Media Montagna del Collegio delle Guide Alpine delle Marche; Stefania Mancini; Sofia Bracalenti, Accompagnatore di Media Montagna del  Collegio regionale delle Guide Alpine; Greogori Roberto, accompagnatore di Media Montagna; Fabrizio Levantesi, Accompagnatore di Media Montagna; Stefano Treggiari, Accompagnatore di Media Montagna, iscritto all'albo delle Guide Alpine e Maria Pia Melonari, Accompagnatore di Media Montagna del  Collegio regionale delle Guide Alpine. RETTIFICA: Gli organizzatori del convegno desiderano fornire alcune precisazioni in merito. "Il convegno "La Liberazione dei Sibillini" è stato promosso da un insieme di persone composte in sintesi da escursionisti, alpinisti, popolazione locale, imprenditori del territorio, Accompagnatori di Media Montagna (AMM), Guide Ambientali Escursionistiche (GAE) e Guide Alpine."  

26/04/2019 15:01
Ussita,  il 25 aprile comizio per la "Liberazione dei Sibillini" al ristorante Pizzeria "La mezzaluna"

Ussita, il 25 aprile comizio per la "Liberazione dei Sibillini" al ristorante Pizzeria "La mezzaluna"

Per la festa della “LIBERAZIONE” dei Monti Sibillini il 25 Aprile 2019 alle ore 10.00 in Piazza dei Cavallari a Ussita si terrà un comizio per cercare di far prendere coscienza riguardo ciò che accade nei territori flagellati dal terremoto. Di seguito il comunicato stampa relativo ai punti chiave che verranno dibattuti durante l'incontro:  Lo scorso 16 marzo, nei locali del Ristorante “La Mezzaluna Club” di Ussita, si è tenuta una conferenza promossa dalla Guida Alpina, formatore e scrittore Paolo Caruso; sono intervenuti Andrea Imbrosciano, formatore, Guida Ambientale ed esperto in allestimento di itinerari d’arrampicata, e Franco Valentini, politico di livello nazionale in rappresentanza del comune di Sellano. Numerosi gli argomenti trattati con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione locale e le autorità che si occupano del territorio montano dei Monti Sibillini, sia in riferimento ai temi dell’alpinismo e dell'escursionismo sia, più in generale, sulla preoccupante e per alcuni versi gravissima situazione che caratterizza tutto il territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Con rammarico bisogna sottolineare che, seppure invitati, nessuno dei 6 sindaci della zona, i cui comuni risiedono all’interno del parco, abbia partecipato ai lavori; ma nonostante la loro assenza e la scarsa presenza della popolazione locale, la sala era praticamente al completo, con persone provenienti principalmente da Lazio, Marche e Umbria. La presenza di una limitata rappresentanza della popolazione locale si dovrebbe attribuire a una sorta di assuefazione ad un clima di drammatica rassegnazione. L’entusiasmo percepito durante tutta la lunga serata però, ha evidenziato la speranza e l'auspicio di riuscire finalmente a voltare pagina, rigettando definitivamente quei sistemi di gestione del territorio che vanno contro i diritti dei cittadini, rendendoli vittime di una società in cui le istituzioni sembra non vogliano tornare a svolgere correttamente il ruolo che gli compete: essere cioè al servizio del cittadino e occuparsi in modo giusto ed efficace della “cosa pubblica”, senza diseguaglianze e nel pieno rispetto del diritto alla vita e al lavoro, così come nel rigoroso rispetto della Costituzione Italiana. A conclusione della serata sono state proiettate alcune immagini e alcune significative parole di Ferdinando Imposimato, Magistrato, Presidente delle Corte di Cassazione e persona illuminata, che suggeriscono come unica possibile via di uscita la Disobbedienza Civile. Imposimato espresse un concetto importantissimo e fondamentale: salvaguardare la sovranità di principi essenziali come la Giustizia e la Costituzione, ma non certo le leggi-farsa che spesso vengono applicate disattendendoli. Se il cittadino non ha modo di avere giustizia, la Disobbedienza Civile diventa l’unica scelta possibile. Si è pertanto deciso di passare dalle parole ai fatti, dalla teoria all’azione e sono nate alcune idee riassumibili nei 4 punti che seguono: 1. organizzare una manifestazione con adesione massiccia per le aree attualmente vietate dai regolamenti del Parco, come per esempio la Val di Bove, informando anche le autorità, con lo scopo di ottenere la rimozione degli assurdi divieti vigenti. Nessuno, infatti, nè tantomeno un Ente Parco può vietare di andare in montagna in virtù di situazioni di presunta pericolosità oggettiva (caduta sassi) che fanno parte della natura stessa della montagna, come pure dei rischi connessi con la pratica dell’attività escursionistica e di quella alpinistica. Un immotivato allarme potrebbe perfino determinare il reato di “procurato allarme”. Singolare a tal proposito quanto dichiarato dal Presidente di Federparchi che, già nel 2018, in modo puntuale e preciso ha sottolineato la non competenza e non responsabilità degli enti parco in tema di sicurezza. A evidenziare l’importanza di questo principio, nel convegno proposto da Federparchi-Europarc Italia il 20 marzo 2019 a Roma dal titolo “La sicurezza dei visitatori e il ruolo delle Aree Protette”, viene definitivamente sancito che: “… il motivo naturalistico è ammesso ma quello relativo alla sicurezza non è competenza dei parchi”. Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di coinvolgere le guide anche in tema di formazione e di sicurezza dei visitatori.  È pertanto inaccettabile che il Parco Naz. Dei M. Sibillini continui a perseverare in direzione contraria: si richiede che le Autorità dello Stato italiano, prima ancora di quelle intracomunitarie, intervengano prendendo le misure del caso e obbligando l’Ente parco ad assumersi le eventuali proprie responsabilità, sia dal punto di vista penale che civile, provvedendo anche al risarcimento economico nei confronti di tutti i portatori di interesse che sono stati penalizzati in questi anni. Infatti, la Giustizia prevede che i cittadini rispondano in prima persona ad eventuali errori: allo stesso modo, sempre per i principi di Giustizia e di eguaglianza, è fondamentale eliminare i favoritismi e le ingiustizie senza lasciare impunito chi sbaglia reiteratamente, soprattutto nel caso di un ente parco. I divieti di accesso alle montagne devono essere rimossi immediatamente in modo che i MontiSibillini tornino ad essere delle montagne libere, senza alcuna discriminazione rispetto a tutte le altre montagne d’Italia, d’Europa e del Mondo. Se ciò non avverrà immediatamente, si procederà come da punto successivo per ottenere giustizia e, nel caso, anche a livello europeo; inoltre, appare evidente che l’Ente Parco, ponendosi come garante dell’incolumità delle persone, in particolare nelle aree che non sono oggetto di divieto, sarà tenuto a risarcire i danni derivanti da eventuali incidenti. L’azione relativa al punto 1. vuole evidenziare la necessità di rendere fruibile non solo il territorio montano, ma anche le strade e le aree che dopo quasi 3 anni dal sisma risultano ancora chiuse e impraticabili. 2. promuovere una raccolta di fondi per intraprendere azioni legali al fine di ottenere finalmente risposte dalle autorità a proposito delle tante criticità e contraddizioni, ad iniziare dall’operato dell'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini anche relativamente ai documenti illustrati durante la serata di Ussita (ed in tante altre città italiane). Nel caso in cui non si riuscisse ad ottenere risposte dalle autorità italiane preposte, relativamente a tali reiterati interrogativi, ci si rivolgerà alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo. 3. ipotizzare l’apertura (o il restauro), anche con l'utilizzo del trapano a batteria per il corretto posizionamento di adeguati sistemi di sicurezza, uno o due itinerari di arrampicata nell’area di Casali di Ussita e/o di M. Bicco, per evidenziare quanto il regolamento stabilito dal Parco, di concerto con il Collegio guide alpine Marche, sia vetusto e insensato, anche in considerazione del sisma che ha devastato il territorio. Incredibilmente, infatti, l’attuale regolamento del parco vieta l’apertura di nuovi itinerari e perfino la necessaria manutenzione di quelli esistenti. Le vie alpinistiche e di arrampicata richiedono invece una costante manutenzione, che dovrebbe essere favorita dal Parco soprattutto nelle aree adatte e meritevoli di essere valorizzate allo scopo, prime fra tutte proprio le falesie di Casali di Ussita e del M. Bicco (oltre 100 itinerari aperti e manutenuti nel corso di decenni con fondi privati e volontariato). Niente a che vedere con la recente e minuscola falesia di M. Valvasseto, nel comune di Bolognola, inutile e particolarmente costosa (autorizzata in questo caso dall’Ente Parco e realizzata con materiali e con modalità discutibili, commissionandone la realizzazione al Collegio regionale delle guide delle Marche: 30.000 euro per 10 itinerari!!!). Al fine di ripristinare la dovuta sicurezza anche in altre falesie gravemente danneggiate dal sisma, come la falesia del Sasso delle Nocchie di Norcia (Colle delle Cupaie), è necessario abrogare il regolamento del parco e redigerne uno più sensato e attuale che consenta a coloro che hanno ideato gli itinerari di poter intervenire con opportune opere di manutenzione: come è già avvenuto per la strada provinciale, situata immediatamente sotto la falesia, anche gli itinerari di arrampicata devono essere ripristinati in modo opportuno. Non si spiega, dunque, il motivo per cui l’Ente parco debba perseverare con regolamenti discriminatori nei confronti delle attività tradizionali inerenti alla montagna, all’alpinismo e all’arrampicata, certamente di impatto ininfluente rispetto ad altre opere decisamente più imponenti. Per eliminare rischi superflui e inaccettabili, inoltre, è necessario ripristinare alcune soste che sono state incomprensibilmente schiodate (da un autore noto). Bisogna altresì considerare che eventuali incidenti causati dall'attuale situazione di tali allestimenti, andrebbero a ripercuotersi negativamente, oltre che sulle possibili vittime dei sinistri, anche sull'ambiente naturale: e per un parco questo costituisce un controsenso inaccettabile... In conclusione, la D.D. 384 del Parco deve essere sostituita da un regolamento moderno approvato e condiviso dalla popolazione locale e dalle eccellenze del territorio, finora incredibilmente escluse dall’Ente parco. Il coinvolgimento del Collegio regionale guide Marche, pur opportunamente chiamato in causa quale ente di diritto pubblico, non può certamente rappresentare una soluzione in quanto ha generato forti criticità, palesate a seguito dell’entrata in vigore della regolamentazione attuale che avrebbe invece dovuto dare opportune risposte ai gravi problemi che stanno attanagliando il territorio, i suoi abitanti e tutti i portatori di interesse. Il fatto che la sede del Collegio regionale guide alpine Marche coincida sia con quella dell'abitazione privata del suo presidente, sia con la sede della ditta uninominale "XWork di Marco Vallesi" (presidente attuale di detto Collegio), indica come talvolta il confine tra l'interesse privato e quello di un Ente di diritto pubblico appaia poco definito. 4. studiare un evento in collaborazione con Guide Alpine, Accompagnatori di Media Montagna (AMM), Guide Ambientali Escursionistiche (GAE), in una zona al di sopra degli 800 m. di altitudine, per evidenziare la palese contraddizione della DGR Marche in cui si vieta alle GAE di operare al di sopra della quota suddetta. Infatti, la DGR in questione va in direzione opposta alla sentenza del TAR del Piemonte del 2018, nella quale si evince la surreale complessità della normativa italiana, che rende comunque impossibile prevedere una tale limitazione, e tantomeno discriminare una categoria nei confronti di un’altra. È necessario pertanto procedere con semplificazioni normative piuttosto che con illogiche, incomprensibili e ingiuste discriminazioni, tese a limitare la possibilità di sviluppo e di lavoro in un territorio che invece dovrebbe essere aiutato a risorgere dalle macerie, anche alla luce di quanto è successo in altre regioni in cui una tale limitazione è stata abrogata subito dopo la sua introduzione, come ad esempio in Sicilia. Questa iniziativa del punto 4 si svolgerà parallelamente a quella del punto 1.

23/04/2019 15:58
A Fiasta e Ussita scatta la prima edizione di "IT.A.CÀ": il Festival del turismo responsabile

A Fiasta e Ussita scatta la prima edizione di "IT.A.CÀ": il Festival del turismo responsabile

  La prima edizione di IT.A.CÀ Parco Nazionale dei Monti Sibillini è nata dall’incontro tra C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo (Ussita) e Alcina -Centro di Educazione Ambientale (Fiastra), organizzatori del festival, con il patrocinio del Comune di Ussita, del Comune di Fiastra e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tutto questo è stato possibile grazie al confronto, al supporto e all’impegno di tantissime persone, territori e realtà che credono e vogliono impegnarsi per un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive, coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini.   Da giovedì 25 aprile a domenica 28 aprile: quattro giorni di incontri, passeggiate, film, documentari, installazioni, lezioni di yoga, letture, mostre e riflessioni su turismo sostenibile, esperienze di comunità, restanza e resistenza, recupero della memoria storica, responsabilità e beni comuni, ricettività diffusa, terremoto, spopolamento, cammini, cucina, comunanze agrarie, progettazione partecipata,tradizione e futuro, accoglienza e integrazione, economie possibili, alternative di sviluppo e cooperazione.   La Restanza - termine nato dall’antropologo Vito Teti e tema nazionale del festival IT.A.CÀ 2019 – è per noi una riflessione collettiva e aperta su come abitare le terre colpite dal sisma, contro l’abbandono e lo spopolamento delle aree interne dell’Appennino Centrale. Riscoperta di memorie e tradizioni perdute per strada, comunità inclusive che si prendono cura l’una dell’altra, messa in discussione dei modelli di sviluppo ostili e calati dall’alto, identità interrotte da recuperare, territorio come bene ma anche come responsabilità comune, centralità e tutela del patrimonio naturalistico, rivendicazione di servizi negati o perduti.   Diritto a partire, restare, tornare, arrivare. Dovere di accogliere e non abbandonare.   L'obiettivo a lungo termine è quello di unire sempre di più i territori sensibili ai valori del turismo sostenibile per trasformare IT.A.CÁ Parco Nazionale Monti Sibillini in un momento di confronto esteso e trasversale, uno spazio di cooperazione e ritrovo tra paesi fragili ma non per questo marginali. Dopo il festival si terrà un incontro tecnico e di messa in rete per l'edizione 2020. Clicca qui per consultare il programma completo  Clicca qui per visualizzare l'evento su Facebook 

15/04/2019 15:33
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