Giovedì 2 marzo alle 18 l'Università di Macerata festeggia il decennale dell'inaugurazione della Biblioteca didattica di ateneo, realizzata nel palazzo del Mutilato nel 2007, e per sabato 11 marzo propone un concerto di musica da camera per violoncello e pianoforte.
“La costituzione della Biblioteca Didattica – sottolinea Elisabetta Michetti, delegata del rettore per il sistema bibliotecario - è strettamente connessa all’istituzione, nel 2004, del Sistema Bibliotecario d’Ateneo, che si configura come un sistema federato di biblioteche che forniscono servizi di interesse generale e a carattere specialistico. La Biblioteca Didattica è stata aperta al pubblico nel mese di dicembre 2006 e inaugurata il 27 febbraio 2007. I principali frequentatori sono gli studenti, che vi trovano la manualistica adottata dai docenti, liberamente consultabile secondo la logica dello scaffale aperto. La Biblioteca Didattica è anche un punto di incontro e di socializzazione, aperta nei giorni infrasettimanali fino a mezzanotte, e un luogo in cui sono accolti eventi culturali come presentazione di libri, mostre, cineforum e convegni”.
L’incontro del 2 marzo apre i festeggiamenti per il decennale dell’inaugurazione di questa biblioteca, nel ricordo di Sara Bruni, prematuramente scomparsa pochi mesi fa, che allora si occupò del servizio fotografico. Alle 18 nella sala Sbriccoli dopo i saluti del rettore Francesco Adornato, dell’assessore alla cultura di Macerata Stefania Monteverde, della delegata del rettore Elisabetta Michetti e del direttore generale Mauro Giustozzi, interverrà Marcello La Matina, docente Unimc, con una lezione speciale.
Altri eventi seguiranno, primo fra tutti il concerto del Duo Rosamunde in collaborazione con l'Orchestra Sinfonica “G. Rossini” di Pesaro previsto per sabato 11 marzo, sempre alle 18, a ingresso libero. Per maggior informazioni, è possibile consultare la pagina www.unimc.it.
A tre anni dall'insediamento della nuova Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro torna a Macerata l'onorevole Gero Grassi, Vice Presidente del gruppo Pd alla Camera dei deputati componente e promotore dall'organismo bicamerale. L'incontro, promosso dal gruppo parlamentare Pd alla Camera e dal circolo di Macerata, sarà l'occasione per ricostruire la vicenda umana e politica di Aldo Moro e condividere con i cittadini le novità investigative che stanno emergendo dai lavori della Commissione bicamerale in merito al rapimento e alla morte del leader democristiano.
All'iniziativa, in programma venerdì 3 marzo alle ore 21 all'hotel Claudiani a Macerata, prenderanno parte la parlamentare maceratese Irene Manzi, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il Sindaco di Macerata Romano Carancini ed il segretario comunale del Pd Paolo Micozzi.
Roberto è un ragazzo di Pescara, studente all’Accademia delle Belle Arti di Macerata. Qualche tempo fa ha vinto una borsa di studio e si è trasferito a Manchester dove è nato il suo progetto.
“Mi sono svegliato, ho preso il telefono ed ho visto un notifica molto interessante” racconta Roberto “Un utente chiedeva un aiuto lavorativo su una pagina Facebook «Italiani a Manchester». Incuriosito ho iniziato a scorrere i post presenti, tutte alla ricerca di un lavoro, di un consiglio, di un appoggio”. Ma la vera illuminazione è arrivata successivamente. Uscito di casa, con la telecamera in mano, era pronto per catturare ciò che di bello aveva da offrire la città e nel suo vagare tra le strade anglosassoni è stato attratto non da uno scorcio particolare o da suoni nuovi da registrare, ma da voci con un idioma molto familiare: erano tutti ragazzi italiani: “Ero circondato da tantissime persone italiane nelle strade di Manchester. Ed è proprio dopo questi due avvenimenti che mi si è accesa la lampadina, anzi un segnale d'allarme”.
Catapultato a Manchester, Roberto ha subito compreso quanto sia tangibile il fenomeno della fuga giovanile dall’Italia e da videomaker qual è ha voluto subito testimoniare questa migrazione verso luoghi dove il lavoro e il futuro fanno un po’ meno paura: “Mi sono subito attivato con un post su «Italiani a Manchester» chiedendo se qualcuno fosse interessato a rilasciarmi un'intervista, per poi creare un docufilm. Inizialmente hanno risposto soltanto due/tre persone. Solo successivamente e privatamente mi sono arrivati decine di messaggi, tutti con l'intenzione di dire la propria riguardo la scelta di lavorare fuori dall’Italia”.
Il docufilm parte dalla storia di Roberto, studente Erasmus con lo zaino in spalla e la macchinetta per filmare che si perde tra le voci degli italiani che raccontano la propria storia. Il nome del progetto è “Italiani a Manchester” proprio per riprendere omonimo gruppo Facebook da cui tutto ha avuto inizio.
“Nel trailer non ho svelato i volti degli intervistati, ho solo anticipato come ho iniziato a intervistare le persone, restando fedele alla mia storia. Nell’ultima inquadratura ci sono io che osservo la gente per la strada e di sottofondo si sentono voci di italiani che dicono la loro a riguardo” è un video di protesta, Roberto aggiunge: “Voglio a precisare che questo è solo un messaggio d'allarme per l'Italia” a rimarcare che il Bel Paese è sempre meno un Paese per giovani, costretti alla fuga, ad un esilio forzato, coscienti del fatto che non torneranno indietro se le cose non cambieranno.
Il docufilm uscirà sabato 25 Marzo, 2017 alle ore 15:00 sul canale YouTube di Roberto Montebello e condiviso sulla sua pagina Facebook "RMVideomaker".
Mancano pochi giorni alla presentazione dei lavori per partecipare alla XV edizione del Concorso “Primi in sicurezza” promosso da ANMIL (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e “OKAY!” (la prima rivista nata 16 anni fa ed oggi online che si rivolge al mondo della scuola, coinvolgendo docenti, alunni, educatori e famiglie, con un blog che supera i 275.000 utenti unici) che invita a cimentarsi sul tema della sicurezza e della prevenzione degli infortuni sul lavoro entro il 31 marzo 2017. L’iniziativa vedrà la conclusione con la premiazione delle scuole vincitrici il prossimo 26 maggio, a Roma, nella prestigiosa “Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari” della Camera dei Deputati, che ha già ospitato le ultime due cerimonie di chiusura del Concorso.
Il titolo dell’edizione di quest’anno è “Lavoro: Vai sul sicuro!” e vi potranno partecipare le scuole di ogni ordine e grado (scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado) con lavori collettivi, di classe o individuali, proponendo con la massima libertà espressiva disegni, video, lavori, ricerche ed elaborati di ogni genere.
Le categorie di partecipazione al Concorso per l’assegnazione dei Premi finali – consistenti in ausili didattici, utili e di ultima generazione, ad uso delle classi/scuole vincitrici – faranno riferimento a 4 percorsi espressivi:
A – CATEGORIA "GRAFICA E DISEGNI"; B – CATEGORIA "TESTI E RICERCHE";
C – CATEGORIA "VIDEO E WEB"; D – CATEGORIA "RAP".
Negli anni l’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 4.000 istituti e 1.300.000 studenti di tutto il territorio nazionale, dalle scuole d’infanzia a quelle secondarie, e si è fregiata anche del coinvolgimento di illustri personaggi che hanno preso parte alla cerimonia di premiazione, tra i quali meritano di essere segnalati: il Presidente della Commissione Lavoro al Senato, Sen. Maurizio Sacconi; il Segretario di Presidenza del Senato e Componente della Commissione straordinaria tutela e promozione diritti umani, Sen. Silvana Amati; la Componente della Commissione lavoro nonché della Commissione Infortuni e morti sul lavoro, Sen. Annamaria Parente; il Presidente del CIV INAIL, Francesco Rampi; il presentatore televisivo, Giovanni Muciaccia; la cantautrice Mariella Nava che ha donato all’ANMIL la canzone per le vittime del lavoro “Stasera torno prima” e l’artista rapper Skuba Libre (finalista di Italia's Got Talent) che ha scritto per l’ANMIL il brano “Qualcosa cambierà”.
La comunicazione dei vincitori avverrà con pubblicazione degli esiti della Commissione giudicatrice (composta da esperti del settore) entro il 15 maggio 2017 sui siti di Anmil e Okay! dove è possibile reperire ulteriori informazioni, il Bando e la Scheda di partecipazione.
“Il valore della prevenzione non può essere sottovalutato – dichiara il Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni insieme al Direttore della rivista OKAY! Roberto Alborghetti – ed è tra i banchi di scuola, quando inizia la più grande formazione, che si deve far comprendere quanto sia importante, soprattutto per evitare di farne le spese sulla propria pelle”.
Questa mattina alle ore 9 sono inziate le operazioni di messa in sicurezza del Santuario di Santa Maria delle Vergini a cura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata.
Oggi si è svolta, a cura di personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata, la prima delicata fase di smontaggio di tre campane dalla cella campanaria posta dietro la veletta della facciata principale.
I lavori proseguiranno nei prossimi giorni con la messa in sicurezza della stessa cella campanaria mediante la realizzazione di centinature degli archi e tirantature con cavi di acciaio e piastre metalliche. Successivamente verranno realizzati i lavori di riduzione delle criticità strutturali del tamburo centrale della chiesa, gravemente danneggiato dal sisma, mediante cinturazione con cavi di acciaio e sbadacchiature di irrigidimento in legno delle aperture finestrate.
La Rata Berretti suggerisce alla formazione maggiore le modalità dell’attacco al potere. Come battere la quotata Reggiana, capolista del girone B del torneo Berretti? Chiedere ai ragazzi di Tiziano Turchetti, autori dell’impresa sabato scorso. Peraltro in rimonta. In attesa di una grande prova da parte dei biancorossi over, fra due settimane, evidenziamo quella dei baby, effettivamente avvenuta.
La Maceratese Berretti parte bene, con un 3-5-2 sfoggiato come all’andata ad hoc per contrastare l’avversaria che si schiera con un 4-3-3 puro, e si vede sin da subito che sarà una bella partita.
Alla prima disattenzione dei biancorossi, la Reggiana passa. L’azione si sviluppa sulla corsia di destra, con un inserimento dalle retrovie di un giocatore granata che si incunea nella retroguardia dei padroni di casa e infila Selvaggio per il momentaneo 1-0.
La Rata para bene il colpo e reagisce, dapprima con Laurenti, poi con un ottimo Chiacchio, ma ottiene solo un legno. La Maceratese capisce che è il momento giusto, spinge sull’acceleratore e su una palla recuperata a centrocampo, con tre passaggi di prima e l’assist pregevolissimo di Mercuri per il taglio di Carnevali, questi con un diagonale trafigge Errera: 1-1. Si va negli spogliatoi sul risultato di parità.
Al 7’ della ripresa bella giocata di Chiacchio e Shiba sulla corsia di destra, pallone a centro area dove l’accorrente Laurenti stoppa, si gira e conclude. Un difensore “sporca” la palla che si infila per il 2-1 biancorosso. La Maceratese crea ancora bel gioco, la Reggiana prova a riequilibrare il risultato in ripartenza, ma la retroguardia Maceratese non corre più rischi.
Anzi, il neo entrato Marcantoni ha la palla del 3-1, ma calcia addosso al portiere che si salva in calcio d’angolo. La gara termina 2-1 e la Maceratese può esultare. La leader è costretta alla resa.
“È stata veramente un’ottima gara, che ci fa tornare il sorriso dopo la brutta partita di Ancona. Questa squadra – commenta Turchetti a fine gara - ci ha abituato a grandi partite contro squadre importanti, dove serve alzare l’asticella, ed a prove sottotono contro avversarie che si chiudono e abbassano i ritmi. Questa volta abbiamo fatto tutti qualcosa in più per cercare di vincere e ci siamo riusciti. È questo lo spirito che voglio. Merito di tutti! Ma mi sento di spendere una parola per Nicola, che era alla prima da titolare con noi, essendo arrivato da poco, e mi ha veramente sorpreso, per personalità e approccio alla gara in tranquillità. Adesso ci aspetta una settimana difficilissima, perché sabato saremo di scena a Bassano, contro una delle squadre più attrezzate del torneo, che si trova 3 punti sotto di noi in classifica ma che vuole risalire la china”.
Vedremo che Maceratese sarà.
MACERATESE: Selvaggio, Porfiri, Nicola (40’ st Faraone), Moretti, Baraboglia, Parmegiani, Mercuri, Shiba (23’ st Lombardo), Carnevali, Laurenti (25’ st Marcantoni), Chiacchio (A disp. Pozzi, Benigni, Murdocca, Sadotti, Pugni, Carissimi, Cittadoni, Dosio, D’Aquino)
All. Tiziano Turchetti
REGGIANA: Errera, Masini, Marconi, Spirito, Zito, Blandamura, Tamagnini, Capitani, Rizzi, Mecca, Mastropietro. (A disp: Sorzi, Guerri, Sadik, Liguoro, Rocco, Rivi, Sula)
All. Paolo Zanetti
Reti: 26’ Capitani, 38’ Carnevali, 12’ st Laurenti
Fra domani e mercoledì il presidente della Maceratese, Filippo Spalletta, tornerà a Macerata. Il massimo dirigente biancorosso, assente allo stadio nelle ultime tre partite giocate dalla squadra allenata da Federico Giunti, sarà in città per occuparsi in prima persona dei problemi di natura economica che tormentano la società.
Spalletta ha incaricato lo studio legale associato Valori e Pantana di Macerata per tutelare i propri interessi e quelli della Maceratese. Nei prossimi giorni, probabilmente entro la fine di questa settimana o al più i primi della prossima, gli avvocati nominati terranno una conferenza stampa dove illustreranno la situazione che si è venuta a creare dopo il passaggio di proprietà avvenuto lo scorso novembre.
Il presidente Spalletta, stando a quanto è stato possibile apprendere dallo studio legale Valori e Pantana, non si aspettava un debito superiore a quanto era emerso al momento del passaggio delle quote.
Ieri a Mantova i tifosi biancorossi al seguito della Maceratese hanno contestato il direttore sportivo Fabrizio Benassi. Al termine della partita persa per 3 a 1 i giocatori non hanno rilasciato dichiarazioni. L’unico a presentarsi in sala stampa è stato l’allenatore Federico Giunti: “Da martedì cominceremo a pensare al Gubbio - ha detto l’allenatore - Abbiamo la necessità di tornare a fare punti per raggiungere il traguardo salvezza quanto prima”.
Si è tenuto a Macerata, mercoledì 22 febbraio alla Biblioteca comunale, un nuovo incontro degli amministratori che hanno sottoscritto nello scorso novembre il manifesto della Marca maceratese MA.MA. con cui si affermano progetti e idee per ricostruire il territorio a partire dalla valorizzazione del patrimonio culturale.
Il manifesto ha visto aumentare le adesioni dei Sindaci e ha registrato il sostegno delle due Università del territorio, dell’Accademia di Belle arti e di altri organismi operanti sul versante culturale. Dalla sua stesura ad oggi hanno manifestato la condivisione delle idee i comuni di Macerata, Matelica, San Severino, Treia, Tolentino, Monte San Giusto, Ripe San Ginesio, Camerino, Castelraimondo, Morrovalle, Porto Recanati, Montelupone, Pollenza, Esanatoglia, Recanati, Visso, Fiastra.
“L’esperienza del Ma.Ma. rappresenta l'opportunità di costruire una rete di comuni che vogliono da subito ripartire valorizzando il nostro capitale culturale - ha affermato Stefania Monteverde, assessore alla cultura e vicesindaco di Macerata che ha guidato l’incontro. - Grazie al Ma.Ma. possiamo rafforzare la nostra vocazione naturale ad essere distretto culturale e turistico con un grosso impegno dal basso che, nonostante siamo ancora in emergenza, ci renderà forti nella ricostruzione. E' una palestra per costruire un sistema di sviluppo a base culturale”.
Nel corso dell’incontro, oltre alla necessità di maggiore chiarezza sulle modalità di coinvolgimento dei Comuni ai tavoli di lavoro dell’ANCI Marche, si è ribadita la disponibilità già comunicata di alcuni depositi in prossimità delle zone maggiormente colpite, in merito alla quale occorre interpellare nuovamente la Regione. In particolare, la lista concordata dagli amministratori propone il Castello della Rancia di Tolentino, il deposito attrezzato di Matelica, il Lanciano Forum di Castelraimondo, spazi adeguati per conservare nel territorio le opere recuperate, evitando inutili e dispendiose dispersioni del patrimonio.
Si è inoltre delineato un programma di mostre attinenti la storia artistica e culturale del territorio colpito, finalizzate a una graduale ripresa delle attività culturali mediante la creazione di eventi di richiamo nelle zone incluse nel cratere, a partire da quelle non epicentriche, per poi toccare nel corso di un triennio l’intero territorio coinvolto dal sisma.
“Possiamo da subito organizzare mostre con le opere del nostro territorio, necessarie per raccontare il nostro territorio che è vivo e agibile - ha spiegato Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica e storico dell’arte. - Sono tanti gli spazi espositivi adeguati da San Severino a Macerata, da Treia a Recanati, e tanti altri già possibili per rimettere al centro il patrimonio. Saranno mostre accompagnate da itinerari volti a mettere in luce la ricchezza di un tessuto artistico, urbanistico e ambientale alla cui rinascita occorre da subito lavorare e contribuire”.
La proposta di un piano triennale di mostre ed eventi sarà al centro del prossimo incontro per progettare un percorso condiviso con tutti i comuni che vorranno partecipare.
Ottavia Maria Maceratini per i Concerti di Appassionata giovedì 2 marzo alle 21 al Teatro Lauro Rossi. Classe 1986, la pianista montefanese è una personalità e una musicista non comune, secondo Gidon Kremer. Dopo gli studi e i premi vinti in Italia, si trasferisce in Germania per proseguire il suo percorso artistico e si esibisce, fra gli altri, all'Accademia di Kronberg in occasione del festival Chamber Music Connects the World e al Festival Oleg Kagan di Kreuth con la Münchner Kammerorchester nel 2012, nel 2013 al Festival Baltais Fligelis in Lettonia e Schleswig-Holstein in Germania accompagnata dalla Kremerata Baltica, nel 2014 i concerti con la Deutsche Kammerakademie, i Salburg Chamber Soloists e la Nowosibirsk Symphony Orchestra in Siberia poi a Bonn, dove è stata invitata ad aprire il Festival Schumann, e a Lipsia per lo Schumann Festwoche, nel 2015 ha debuttato con la DSO-Orchestra a Berlino e nel 2016 in recital solistico nella Tonhalle di Zurigo.
Il programma del concerto di giovedì prossimo, realizzato grazie al contributo di APM, prevede brani di Robert Schumann e Fryderick Chopin, maestri insuperabili del pianismo di epoca romantica.
Di Schumann l'Arabeske in do maggiore op.18, pagina breve e delicata composta nel 1839 che rende l'atmosfera sognante e fiabesca evocata dal titolo; e Fantasia in do maggiore op.17, considerata il capolavoro del compositore tedesco.
Di Chopin Ottavia M. Maceratini esegue due dei quattro Scherzi: il n.1 op.20 in si minore edito nel 1835 e definito da Gioachino Lanza Tomasi una delle pagine "più laceranti, byroniane" del compositore polacco, e lo Scherzo n.2 in si bemolle minore op.31, del 1837, tra i pezzi più amati del catalogo chopiniano. E ancora il Notturno n.1 op.9 in si bemolle minore e il dittico Andante Spianato e Grande Polacca brillante op. 22.
Giovedì mattina, alle 11, al Teatro Lauro Rossi il secondo appuntamento di Fuori dal Pentagramma: Ottavia Maria Maceratini incontra gli studenti delle superiori. Gli istituti interessati a partecipare possono scrivere ad associazioneappassionata@gmail.com.
I Concerti di Appassionata sono organizzati dall'associazione musicale Appassionata con il contributo del Comune di Macerata, del Mibact, della Regione Marche, della Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, dell'Anmig sezione di Macerata, dell'Istituto Confucio. In collaborazione con Prefettura di Macerata, Marcheconcerti, Unimc, Abamc, Fondazione Carima. Main sponsor della stagione 2016-2017 sono Menghi Shoes, Mosca S.r.l. e APM.
Il Convegno internazionale “A sea of culture” è stata un’occasione di incontro e di progettazione comune per operatori nel settore dei beni culturali di area adriatica. Questo era l’obiettivo dell’evento finale del Progetto “Adriatico” uno dei Progetti del Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche, coordinato dalla SVIM che, Università di Macerata, partner del Progetto stesso e Comune di Macerata hanno fortemente voluto si tenesse a Macerata tre venerdì e sabato 24 e 25 febbraio, in collaborazione con PlayMarche srl.
Per due giorni operatori del Settore dei beni culturali pubblici e privati, insieme a amministratori pubblici provenienti da Croazia, Serbia, Grecia ed Albania si sono confrontati e scambiati esperienze sui temi legati alla gestione del patrimonio culturale e come essa possa essere finalizzato anche all'arricchimento dei "processi di sviluppo economico, politico, sociale e culturale e di pianificazione dell'uso del territorio” così come esplicitato anche dalla Convenzione di Faro
Origini, relazioni con il territorio fisico e sociale, condivisione con le comunità locali, interrelazioni tra privato, pubblico ed associazionismo, nuove responsabilità degli operatori nel settore dei beni culturali, contaminazioni fra beni ed attività culturali, queste le parole d’ordine e i presupposti comuni per fondare un sistema di relazioni di ambito adriatico obiettivo del Progetto stesso.
Si tratta di temi nei quali l’Università di Macerata come sottolineato dal Prof. R. Perna archeologo dell’Ateneo maceratese “ha da tempo investito risorse e verso i quali ha indirizzato i propri obiettivi di ricerca, convinta che la ricerca scientifica abbia senso solo se riesce a fecondare e trasformare il territorio determinandone gli obiettivi di sviluppo. È forse anche questa l’essenza dell’umanesimo che innova”. Del resto l’Università di Macerata da anni, nel corso delle sue attività di ricerca, ad esempio in Albania “ha sperimentato modelli di sviluppo territoriale nell’ambito dei quali la ricerca di natura storico-archeologica è alla base delle crescita sociale ed economica di quei territori”
Per due giorni Macerata è stata una “capitale” dell’Adriatico, come ricordato dal Sindaco R. Carancini “ dove si sono condivise e sviluppate relazioni aperte, che ci lasciano oggi la reale possibilità di poter continuare a lavorare insieme” del resto, aggiunge il Sindaco “in questa occasione si sono sviluppati ad esempio contatti stabili con le città di Zagabria e Gjirokaster che, oggi che ci siamo conosciuti direttamente, sappiamo più simili a noi, con le quali abbiamo ridotto le distanze, ed insieme alle quali condividiamo un comune sentire ed un comune operare”.
Ora, sottolinea C. Pesaresi coordinatore del Progetto Adriatico “è necessario dare seguito al lavoro realizzato, dare un futuro alle relazioni strutturate in questi anni. Le idee ed i problemi che abbiamo condiviso, saranno la base per le realizzazione di Progetti che, trovando spazio nella nuova programmazione europea, potranno dare occasione di lavoro ed internazionalizzazione ad aziende marchigiane impegnate nel settore dei beni culturali ed alle loro omologhe di area balcanica”.
La Maceratese cola a picco a Mantova. I biancorossi perdono in malo modo lo scontro salvezza in Lombardia, 3 a 1 il risultato per i padroni di casa apparsi non irresistibili, ma quanto mai concreti. Di Colombi il gol della bandiera per la squadra allenata da Federico Giunti. Al termine della ventisettesima giornata di campionato – ne mancano undici al termine della stagione regolare – scendono a sei i punti di vantaggio della Maceratese sulla zona play out; ne saranno di meno quando diventerà ufficiale la penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi.
A Mantova la Maceratese deve rinunciare al capitano Quadri, acciaccato, Federico Giunti consegna le chiavi del centrocampo a Malaccari e la fascia di capitano a Gattari; l’esterno destro di centrocampo è Franchini. Rispetto al derby pareggiato sette giorni fa in casa con il Fano ci sono altre due novità nell’undici titolare, Marchetti prende il posto di Ventola, Petrilli quello di Palmieri.
Il Mantova è terzultimo in classifica, con 37 reti subite la squadra lombarda ha la peggiore difesa del girone B di Lega Pro. In casa non vince dal 23 dicembre (3 a 2 con l’Ancona) ma nel calcio mercato di riparazione si è rinforzata notevolmente. La squadra allenata da Gabriele Graziani, ex attaccante della Maceratese (stagione 1999-2000, 16 partite e 4 reti in C2) nonché figlio del campione del mondo Francesco Graziani, deve rinunciare al bomber Marchi, autore di otto gol. L’altro nome d’arte, Filippo Boniperti, nipote del celebre Giampiero, è fra le riserve.
“Ho avuto un colloquio con il presidente Filippo Spalletta e l’amministratore delegato Simone Sivieri per avere chiarimenti – ha affermato il sindaco di Macerata Romano Carancini alla vigilia del match con i virgiliani - Ma se devo essere sincero, sono più preoccupato di prima”. Per la terza partita consecutiva Spalletta non è sugli spalti a seguire la partita della Maceratese. Allo stadio “Danilo Martelli” di Mantova ci sono invece il direttore generale Stefano Caira e il direttore sportivo Fabrizio Benassi.
Le condizioni del terreno di gioco non sono ottimali, ma la Maceratese parte in attacco e colleziona quattro calci d’angolo nei primi minuti.
Il Mantova quando si spinge in avanti è pericolosa, al 13’ Forte si esalta su una girata di Guazzo. Tre minuti dopo i padroni di casa passano in vantaggio in contropiede. Al 16’ Siniscalchi lancia in profondità Caridi, il passaggio a centro area trova libero Guazzo, l’attaccante appoggia in rete l’1 a 0 con la porta sguarnita.
La Maceratese accusa un po’ il colpo. I biancorossi collezionano calci di punizione in serie, ed insidiano la porta avversaria al 37’, Marchetti in tuffo arriva in ritardo su un traversone dalla sinistra di Turchetta.
Nel primo quarto d’ora del secondo tempo Giunti opera due sostituzioni, entrano Allegretti e Ventola, termina la partita per Petrilli e Marchetti.
Il Mantova trova la rete del raddoppio al 68’: un calcio di punizione di Donnarumma dalla sinistra viene allungato con la testa da Caridi, Vinetot da due passi gonfia la rete, 2 a 0.
Passano tre minuti e la squadra allenata da Graziani chiude il conto, Sabato non riesce ad intercettare un pallone al limite della propria area di rigore, se ne impossessa il neo entrato Renny Smith che avanza di qualche metro e supera Forte, 3 a 0.
La Maceratese trova il gol della bandiera all’80’, Turchetta lavora un buon pallone sulla sinistra e serve a centro area Colombi, il numero 9 dei biancorossi la mette dentro, 3 a 1.
Il Mantova nel frattempo resta in dieci uomini a causa dell’espulsione di Caridi e la Maceratese va vicinissima al raddoppio un minuto dopo con Allegretti. Anche Gattari sfiora la segnatura al 92’, il tiro da ottima posizione termina a lato.
Adesso la squadra di Federico Giunti è attesa da due partite consecutive all’Helvia Recina, prima contro il Gubbio dei tanti ex e poi con la Reggiana.
IL TABELLINO
MANTOVA (3-5-2): Tonti; Cristini, Siniscalchi, Vinetot; Regoli, Di Santantonio, Cittadino (17’ pt Salifu), Raggio Garibaldi (20’ st Renny Smith), Donnarumma; Guazzo (28’ st Boniperti) , Caridi. A disp. Bonato, Maniero, Bandini, Bambo, Haouhache, Gargiulo, Boccalari, Diogo. All. Graziani.
MACERATESE (4-3-3): Forte; Marchetti (15’ st Ventola), Gattari, Perna, Sabato; Franchini, Malaccari, De Grazia (27’ st Bangoura); Petrilli (12’ st Allegretti), Colombi, Turchetta. A disp. Moscatelli, Gremizzi, Broli, Bondioli, Quadri, Massei, Palmieri, Mestre, Ingretolli. All. Giunti
Arbitro: De Tullio di Bari
Reti: pt. 16’ Guazzo; st. 23’ Vinetot, 24’ Renny Smith, 35’ Colombi
Note: spettatori quasi 1000 con rappresentanza ospite. Espulso Caridi all’84’. Ammoniti Salifu, De Grazia, Colombi. Calci d’angolo 10 a 4 per la Maceratese. Recupero pt. 1’, st. 4’.
Tantissima gente ha preso parte questo pomeriggio alla 27° edizione del Carnevale maceratese nella tradizionale cornice dei giardini Diaz. Organizzato dalla Pro Loco di Piediripa, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Macerata e della Regione Marche, il Carnevale 2017 ha regalato ancora una volta una giornata ricca di divertimento e spensieratezza per adulti e bambini.
Presentatori della kermesse carnevalesca sono stati Daniza Marziali e Marco Moscatelli mentre madrina del Carnevale Maceratese quest’anno è stata Veronica Maya, popolare showgirl e conduttrice televisiva.
Spacciava eroina in via Manzoni a Macerata, ma è stato colto in flagranza di reato dagli agenti della Volante e arrestato.
A finire nei guai sabato intorno a mezzogiorno e mezzo, un giovane nigeriano di 22 anni, le cui mosse venivano seguite da qualche tempo dagli agenti i quali sospettavano che il ragazzo potesse essere uno dei punti di riferimento dello spaccio di eroina nel capoluogo.
Oggi così hanno scelto di intervenire, proprio nel momento in cui il nigeriano, domiciliato presso alcuni connazionali a Macerata, stava cedendo alcune dosi di eroina a dei giovani del posto. Questi ultimi alla vista delle divise, sono riusciti a dileguarsi, mentre il pusher è stato fermato. Addosso aveva altre dosi di eroina già confezionate e pronte per essere immesse sul mercato dello stupefacente, oltre a 50 euro, probabile provento dell'attività di spaccio.
La successiva perquisizione domiciliare nell'abitazione dove il 22enne vive insieme ai connazionali, ha consentito il rinvenimento di un'altra modica quantità di eroina, di mille euro in contanti e di materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di droga. Dopo le formalità di rito, il nigeriano è stato associato al carcere di Montacuto a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Sala gremita venerdì sera alla Domus San Giuliano di Macerata, per l’incontro organizzato dal Nuovo CDU Marche: ”Dal sisma del centro Italia alla situazione politica, un'emergenza“.
Augusto Ciampechini e Mattia Orioli, coordinatori regionale e provinciale del partito, si dichiarano soddisfatti sia dell’alta affluenza di pubblico sia della qualità del comvegno, dove si è cercato di conoscere visivamente con il documentario del fotoreporter Guido Picchio le penose condizioni in cui sono stati costretti a vivere coloro che per necessità o scelta hanno deciso di restare a vivere in questi luoghi.
Inoltre si è cercato di approfondire le difficoltà in cui versano gli enti locali attraverso la testimonianza del vice sindaco di Tolentino Emanuele Della Ceca e di denunciare carenze, ritardi ed errori gestionali di Errani e del governo, con la relazione dell’On. Maurizio Eufemi, di informare i cittadini con tecnici qualificati come l’architetto Iommi che ha sottolineato le difficoltà burocratiche, di sostenere l’umano con professionisti esperti come la psicologa Consuelo Fortuna e di proporre soluzioni per il futuro attraverso rappresentanti qualificati quali il prof. Giuseppe Rivetti sulla no tax area e l’On Mario Tassone sulla protezione civile nazionale.
L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Macerata e Camerino esprime le proprie perplessità circa l’adempimento da compiere per i proprietari di immobili inagibili nei comuni terremotati per richiedere l’esenzione dalle imposte erariali e comunali, la cui scadenza è ormai prossima.
L’art. 48, comma 16 del D.L. 189/2016 infatti prevede che gli immobili oggetto di un’ordinanza di inagibilità siano non imponibili sia ai fini Irpef ed Ires (fino alla data in cui torneranno agibili e comunque fino all’anno d’imposta 2017), che ai fini Imu e Tasi (fino alla agibilità e comunque non oltre il 31.12.2020). La norma sembrerebbe di facile e logica applicazione ma a complicare le cose è la condizione, prevista dalla legge, che l’immobile sia stato oggetto di un’ordinanza comunale adottata entro il 28.02.2017. Visti i tempi dei controlli Fast e Aedes molti contribuenti si troveranno nella condizione di avere l’immobile di fatto inagibile ma di non avere in mano l’ordinanza del comune. Al riguardo la seconda parte dell’articolo sembrerebbe fornire una soluzione prevedendo la possibilità (attenzione, non l’obbligo) da parte dei contribuenti di dichiarare al comune l’inagibilità dell’immobile entro il 28.02.2017 al fine di fruire ugualmente della non imponibilità. Sarà poi il comune entro 20 giorni a comunicare all’Agenzia delle Entrate l’esito delle verifiche effettuate.
La disposizione di legge però lascia dubbi su molti aspetti sia ai contribuenti (ed ai loro commercialisti) che ai comuni stessi, i quali in questi giorni hanno iniziato a pubblicare sui loro siti, in maniera eterogenea e non coordinata, gli avvisi ed i moduli per questo adempimento facendo però riferimento solo ad Imu e Tasi (la cui gestione è affidata al comune); nulla si dice per Irpef e Ires che invece sono di competenza dell’Agenzia delle Entrate.
Si evidenzia che, tra l’altro, nel testo di legge manca il riferimento alla cedolare secca sui contratti di affitto ma sembrerebbe ragionevole includerla, almeno per similitudine, nel gruppo delle imposte per le quali vale la non imponibilità.
Si evidenzia infatti che non è chiarito se il comune debba inviare all’Agenzia delle Entrate i dati di tutti gli immobili oggetto delle ordinanze già emesse o solo quelli di chi invierà la dichiarazione entro il 28.02.2017. Il buon senso porta a pensare che gli immobili oggetto di ordinanze già emesse siano già non imponibili per definizione e che sia il comune a dover comunicare tali informazioni all’Agenzia delle Entrate senza alcun adempimento da parte del contribuente. Tale orientamento però non è ancora condiviso da tutti i comuni con l’effetto che chi ha già ricevuto un’ordinanza comunale di sgombero (anche solo Fast) potrebbe essere costretto, per usufruire della non imponibilità del suo immobile, ad inviare questa dichiarazione al comune stesso, con una duplicazione insensata di adempimenti.
Inoltre lascia perplessi la possibilità di dover dichiarare l’inagibilità del proprio immobile, senza averne la certezza, entro il 28.02.2017. Alcuni comuni hanno impostato i loro moduli nella forma di dichiarazione sostitutiva. Se a seguito dei controlli, pertanto, l’immobile dovesse risultare agibile, il contribuente avrebbe emesso una dichiarazione sostitutiva falsa, con le ovvie conseguenze penali del caso.
Infine non è chiaro cosa accadrebbe se un contribuente non dovesse fare la dichiarazione entro il 28.2 e dovesse ricevere l’ordinanza di inagibilità successivamente a tale data. È ragionevole pensare che l’immobile sia comunque non imponibile perché ciò che conta è la sostanza, ma l’interpretazione letterale della norma lascia pensare che in questo caso il contribuente sia costretto a pagare le imposte piene sulla sua abitazione pur avendola inagibile.
L’Ordine dei Commercialisti coglie l’occasione per evidenzia la necessità di chiarimenti ufficiali e soprattutto, visto l’approssimarsi della scadenza, un rinvio o meglio un totale annullamento di tale adempimento, di scarsa se non nulla utilità sia per i poteri di accertamento dei Comuni che dell’Agenzia delle Entrate, anche per evitare le file di cittadini che in queste ore stanno prendendo d’assalto gli uffici comunali in cerca di risposte e chiarimenti.
Il programma formativo 2017 di bar.it è ripartito alla grande con il Corso Barman 1° livello, che si è appena concluso nella sede di Via Moretti 5, a Piediripa di Macerata.
Ben 14 i partecipanti (ma molte di più erano le richieste giunte alla Scuola dell’Ospitalità), che hanno formato la prima classe del nuovo anno, e che nel corso della settimana hanno appreso dai docenti Roberto garbuglia, Ivan Forti, Diego capitani, Antonella Ciccarelli e Giuseppe Morelli, le nozioni base della professione del barman, il tutto diretto e supervisionato da Fabio Renzetti, direttore operativo di bar.it
Dopo alcune nozioni teoriche, i ragazzi si sono fin da subito cimentati con le esercitazioni pratiche (il vero quid in più dei corsi di Bar.it). Dall’attrezzatura ai cocktail analcolici, dalla fermentazione alla distillazione, dall’utilizzo della frutta al vino, dal caffè all’etichettatura. La giornata finale, poi, è stata dedicata all’esame teorico-pratico, con i corsisti che hanno realizzato una ricetta personalizzata di un drink. A tutti è andato il diploma di partecipazione. Ecco l'elenco dei diplomati: Elisa Graziosi, Isabella Giustozzi, Silvia Ramadù, Gloria Pierucci, Elea Luzi, Alessio Mancinelli, Gabriele Tappatà, Miriam Pompei, Elisa Donati, Marco Manasse, Michela Montanari, Gabriele Bartoletti, Lucia Lancioni, Stefano Agordati.
Solito entusiasmo dei partecipanti alla fine del percorso, tanto che in molti sono già pronti per affrontare il Corso Barman di 2° livello, che si terrà nella stessa sede dal 13 al 18 marzo prossimi, e per cui sono ancora disponibili gli ultimissimi posti!
Per info sui prossimi corsi, su tutto il programma formativo e su tutte le attività, seguite il sito www.bar.it, scrivete a bar@bar.it o chiamate il 334.9134426.
Alla vigilia della trasferta di Mantova il calcio giocato rischia di passare in secondo piano in casa Maceratese. I giocatori nei primi giorni della prossima settimana prenderanno contatti con l’assocalciatori per tutelare i propri diritti.
Il comunicato diramato l’altro giorno dalla società ha svelato l’organigramma del sodalizio biancorosso, tenuto finora nascosto, ma in alcuni passaggi ha lasciato increduli i tifosi. Si parla ad esempio di “inattesa fideiussione”, quando tutti sapevano che la fideiussione presentata dalla vecchia proprietà andava sostituita. Ci si aspettava che la firma sul comunicato fosse del presidente Filippo Spalletta, invece in coda si legge un generico “La dirigenza”. Dirigenza che, vedi l’Amministratore delegato Simone Sivieri, continua a non rilasciare dichiarazioni.
Prima della partenza per il pullman, abbiamo incontrato l’allenatore Federico Giunti.
Mister Giunti, da quanto tempo non sentite personalmente il presidente Spalletta?
“Questa settimana non l’ho sentito. Mi sarei aspettato da parte sua un segnale alla squadra. Io l’ho difeso domenica scorsa dopo la partita. Venerdì della scorsa settimana era venuto a dirci delle cose, una persona coerente avrebbe dovuto continuare a metterci la faccia anche in questi giorni quando ancora i soldi non sono arrivati. La scadenza è andata, spero che il comunicato che è stato fatto ieri, immagino di concerto con il presidente, sia vero, che a tutte quelle belle parole seguano i fatti, è quello che la squadra si aspetta”.
I giocatori, soprattutto quelli più giovani, riescono a gestire la situazione o hanno problemi?
“Stiamo parlando di ragazzi, qualcuno è alla prima esperienza, dunque non ha disponibilità economiche per fare fronte al fatto che non venga pagato. Non mi sembra giusto che debbano ricorrere alle risorse familiari. Noi abbiamo chiesto di reperire almeno nel brevissimo tempo le risorse per fare fronte a quelle poche situazioni che ci sono e creano difficoltà. Ci servono per la tranquillità di tutti”.
Quale è l’insidia maggiore di questa trasferta, l’avversario o i problemi societari?
“L’avversario, sempre. La storia di questo campionato insegna che i giocatori hanno sempre reagito alle avversità nel migliore dei modi. Spero che siano bravi altrettanto da qui in avanti, sarebbe un peccato buttare all’aria quello che è stato fatto. Personalmente ho il dovere di concentrarmi sull’avversario, il Mantova, che è una squadra diversa da quella che abbiamo affrontato all’andata. E’ cambiato l’allenatore, hanno fatto un mercato importante a gennaio, vogliono provare a salvarsi. Domani per noi è una tappa fondamentale, dobbiamo proseguire sul percorso intrapreso cercando di fare punti con le dirette concorrenti, con il Mantova è uno scontro diretto”.
Nella seduta di rifinitura di questa mattina non c’era Quadri, Perna e Malaccari invece stavano seduti a bordo campo. Qualcuno potrebbe dare forfait a Mantova per il mancato pagamento degli stipendi?
“E’ successo altre volte che qualcuno è rimasto a riposo nella rifinitura. Questa mattina il campo era pesante, ho dato la facoltà a qualcuno di scegliere se fare o meno la partitella. Un paio di giocatori come Perna e Malaccari hanno preferito non farla, per Quadri il discorso è diverso, ha un fastidio che si porta avanti da due o tre giorni. Il capitano ha fatto un paio di ecografie che non hanno evidenziato problemi particolari, c’è una zona del polpaccio che da fastidio. Dobbiamo pensare bene se utilizzarlo o meno”.
Nessuno dei giocati dunque ha mollato.
“Assolutamente no. L’importante è che chi scende in campo capisca le difficoltà che ci sono, non vanno dimenticate o accantonate, fanno parte della vita di tutti i giorni dei giocatori, ma bisogna lasciarle fuori dal campo quando ci si allena o si gioca la partita. Non è sempre facile, a volte ci si riesce a volte no. Spero che il trend positivo dal punto di vista mentale di quest’anno continui, sono fiducioso”.
Quella di domani è una partita importantissima
“La mentalità del Mantova è cambiata dal punto di vista dell’intensità, dell’approccio alla partita. Hanno fatto delle prestazioni importanti soprattutto fuori casa. In casa invece hanno lasciato qualcosa, recentemente hanno perso con l’Albinoleffe e il Padova. Servirà una prestazione sopra le righe da parte nostra per tornare a casa con un risultato positivo, che per noi è di vitale importanza. Mantova è un campo ostico, non è facile giocare a pallone, ci saranno tante battaglie sulle seconde palle, dovremo stare molto attenti a non farci trovare sbilanciati. Abbiamo le armi per poter fare male all’avversario, il Mantova ha una difesa che ha subito tanti gol, è su quello che dobbiamo fare leva”.
Oltre a Quadri ci sono dubbi di formazione?
“Penso di no. Farò giocare Petrilli. Adesso abbiamo più alternative, non tanto perché sono cambiati gli uomini, ma perché chi era dietro ha fatto dei passi in avanti notevoli. In difesa a dir la verità ho un piccolo pensiero, deciderò domani”.
Il prossimo 3 marzo 2017, a partire dalle ore 9,00, si terrà a Macerata, nella sala Sinodale della Domus San Giuliano in via Cincinelli 4, una giornata di lavoro dal titolo “Dopo il terremoto… Come agire?” sulla ricostruzione da realizzare nelle zone colpite dal sisma dello scorso anno. Importanti relatori esperti nelle materie afferenti il consolidamento ed il restauro architettonico dei beni monumentali e dell’edilizia storica, si confronteranno su due questioni ben specifiche.
Il primo interrogativo su cui si discuterà riguarda l’aggregato urbano: come affrontarne la ricostruzione? Il come era dove era, lo slogan emotivo che ben rappresenta la volontà di ricostituire le comunità colpite non può funzionare alla lettera, poiché la violenza del sisma è stata sovente esaltata dalle trasformazioni improvvide che, specialmente nella seconda metà del Novecento, hanno contribuito ad aggravare gli effetti del terremoto.
Occorre perciò valutare ciascun insediamento nel suo insieme per correggerne le fragilità. I programmi di ricostruzione dovranno intervenire sulla struttura urbana, revisionandola “per via di togliere”: diradamenti dell’occupazione di suolo e riduzione delle altezze dei fabbricati per ridurre i rischi futuri.
Il secondo interrogativo riguarda le modalità costruttive necessarie a rimettere in sicurezza i fabbricati. Nel caso di edifici danneggiati ci si potrà affidare agli sperimentati protocolli di miglioramento antisismico che contemplano opere in sintonia con l’arte di costruire premoderna, che offre un’ampia casistica di efficaci provvidenze antisismiche. Ma le tecniche costruttive tradizionali sono sufficienti alla luce dei recenti eventi? Non sempre. Per conseguire i risultati necessari, quando la struttura muraria è carente delle qualità minime di coesione che ne consentono la conservazione, sarà opportuno ricorrere a protocolli d’intervento che includano materiali e dispositivi contemporanei: una prospettiva ineludibile per gli edifici intrinsecamente fragili, che siano monumenti oppure edifici ordinari nel tessuto connettivo degli insediamenti, specialmente privati.
Nella giornata di lavoro questi temi saranno affrontati da rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella gestione dei terremoti, della tutela, da rappresentanti delle università, delle imprese di restauro e dei professionisti che parteciperanno alla ricostruzione.
La giornata è organizzata dalla sezione maceratese di Italia Nostra Onlus, insieme all’Ordine degli Architetti della provincia di Macerata, ad ARCo Associazione per il recupero del costruito e ad ASSORESTAURO associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano, con la partecipazione dell’Università di Macerata, al Master in restauro e cultura del patrimonio dell’Università Roma Tre, alla Scuola di Specializzazione in beni architettonici e paesaggio dell’Università La Sapienza, ed il patrocinio del Comune di Macerata.
La notte scorsa notte gli agenti della “Volante” sono intervenuti in Via Manzoni dove erano stati segnalati schiamazzi e rumori provenienti da un’abitazione al 6° piano di un palazzo ubicato nella via.
Individuata l’abitazione da dove provenivano urla e musica ad alto volume, gli agenti, dopo aver normalizzato la situazione, hanno proceduto all’identificazione dei quattro giovani che erano all’interno. Nella circostanza le forze dell'ordine hanno notato, sopra un tavolino, la presenza di uno spinello ed alcune dosi di marijuana decidendo così di perquisire la casa A seguito delle operazioni, all’interno di un armadio in uso ad uno dei quattro, un 24enne residente nel fermano, veniva trovato un involucro con un quasi un ettogrammo di marijuana.
Per questo motivo il ragazzo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La droga è stata sottoposta a sequestro.
Dopo l'assemblea della scorsa domenica 12 febbraio alla domus San Giuliano, con grande tempestività il vescovo Nazareno Marconi ha nominato il nuovo Presidente Diocesano di Azione Cattolica di Macerata, scegliendo tra la terna di nominativi indicati dal consiglio diocesano appena eletto.
Si tratta di Francesco Garbuglia dell'associazione parrocchiale San Francesco di Recanati. Nato il 13 ottobre 1989 è attualmente impegnato come ricercatore presso la facoltà di ingegneria meccanica dell'Università Politecnica delle Marche. Da sempre attivissimo nell'associazione, ha già ricoperto, nonostante la sua giovane età, diversi importanti incarichi, tra cui, da ultimo, quello di responsabile diocesano dell'Azione Cattolica dei Ragazzi nel triennio 2011/2014.
Il bel clima di novità e fraterna condivisione, emerso dai lavori assembleari, sembra aver così trovato la sua manifestazione più evidente, come ha voluto rimarcare mons. Marconi nella lettera di nomina con parole di incoraggiamento e vicinanza che hanno tutto uno speciale sapore programmatico "...non temere di affrontare con coraggio ed inventiva questo servizio che abbiamo davanti". La presidenza diocesana di A.C.