Arriva un’altra vittoria per 3-0 per la CBF Balducci HR che espugna il campo della Orocash Picco Lecco nella terza di andata. Terzo successo di fila per le arancionere che continuano così a restare a punteggio pieno (9) in vetta al Girone A della Serie A2 Tigotà insieme alla Omag-Mt San Giovanni Marignano, avversario proprio nel big match di domenica prossima al palas Fontescodella di Macerata. Gara non semplice quella in terra lombarda contro una coriacea Lecco: a fare la differenza la MVP Decortes (14 punti), gli 11 muri e i 6 ace arancioneri.
Il primo set si decide in pratica sul turno al servizio di Bonelli: un maxi parziale di 1-12 che porta la CBF Balducci HR sul 5-14: Lecco si aggrappa ai colpi di Piacentini (75% in attacco) per provare a rientrare ma Decortes (6 punti) è implacabile e chiude 20-25. Il secondo set sembra finire in mani arancionere fino al 15-21 poi Lecco, con Moroni in campo, grazie al turno al servizio della neo entrata Monaco mette in difficoltà la ricezione maceratese arrivando fino al 23-23: al terzo set ball risolvono il muro di Caruso (6 punti) l’ace di Decortes (altri 6 punti). Nel terzo set Lecco non molla la presa fino al 19-20 ma sul turno al servizio di Braida (entrata a metà parziale per Bonelli) la CBF Balducci HR con Battista, Fiesoli e Decortes guadagna il 19-25 finale con una parziale di 0-5.
LA PARTITA
Coach Lionetti sceglie ancora Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Milano ecco Sassolini-Conti, Piacentini-Atamah, Mangani-Ghezzi, Napodano libero.
Il primo break è di Ghezzi (3-1) ma Battista tiene lì le arancionere (4-3) e Bonelli agguanta a muro (4-4), Decortes e l’errore di Atamah fanno 4-6. Bonelli firma l’ace del 5-8, Battista ferma Atamah (5-9) e Caruso la imita su Mangani (5-10), ancora un ace di Bonelli e il contrattacco di Battista valgono il 5-12. Fiesoli arrotonda in pallonetto (5-13) sempre sul servizio della regista CBF Balducci HR che si chiude sul 5-14 (1-12 il parziale). Lecco prova a rialzarsi col muro di Ghezzi su Decortes (10-16) e il contrattacco di Mangani (11-16), Fiesoli risolve (11-17): un’incomprensione arancionera porta Lecco a -4 (15-19), Decortes tiene il +5 (17-22). Entra Morandini al servizio, Mazzon c’è in attacco (18-23), chiude Decortes in pipe (20-25).
Il secondo set si apre nel segno del muro arancionero: Battista e Caruso firmano il 2-5, Fiesoli non trova la riga e Lecco torna a -1 (6-7) ma Mazzon schianta a terra la fast del 7-10. C’è Moroni opposta nel Lecco (8-10), Decortes e Caruso tengono a +3 le arancionere (10-13) poi Sassolini inventa il pallonetto del 12-13. Lionetti inserisce Bulaich per Fiesoli, Decortes piazza il 13-15 e Mazzon contrattacca il 13-16, arriva anche l’ace di Caruso (13-17). Mazzon a filo rete mette giù il 15-20 e Battista usa la sinistra per trovare il varco in lungolinea (15-21). Sassolini trova ancora il colpo di seconda (19-22) ma Decortes passa in pipe (19-23): il turno al servizio di Monaco porta però Lecco fino al -1 con i colpi di Piacentini (22-23) e sempre la centrale lombarda mura Decortes per il 23-23. Caruso firma il 23-24, Lecco impatta (24-24), Caruso mura (24-25) ma le lombarde pareggiano ancora (25-25). Ci pensa Decortes a chiudere con l’ace del 25-27.
La CBF Balducci HR (con Bulaich rimasta in campo per Fiesoli) scappa due volte in avvio di terzo set (0-3 poi 4-4 e di nuovo 4-9) coi muri di Battista e Caruso e complici anche gli errori di Lecco in attacco. Battista trova anche un gran diagonale (4-10). Mangani guadagna il break (7-10) e la ricezione arancionera soffre sul servizio di Ghezzi (8-10), Battista firma l’ace del +4 (8-12). La CBF Balducci HR tiene il +4 (11-15) poi arrivano il muro di Ghezzi e il contrattacco di Mangani (14-15): Lionetti inserisce Braida per Bonelli e sul 16-16 rientra Fiesoli per Bulaich. Decortes inventa il pallonetto del 16-18, Battista i due diagonali del 17-20 ma Mangani non ci sta (19-20). Battista c’è (19-21) e Caruso mura il 19-22, Fiesoli contrattacca il 19-23 e ferma Monaco (19-24): chiude Decortes ancora a muro 19-25.
Valerio Lionetti, head coach CBF Balducci HR Macerata ha dichairato: “Un 3-0 diverso probabilmente dagli altri fatti in precedenza, anche perché è stata una partita comunque impegnativa e sapevamo che loro erano una squadra che in fase muro difesa è molto molto importante. Bisognava stare molto concentrate con la testa e quindi secondo me l'abbiamo fatto a tratti, forse un po' meglio il primo set, nel secondo però siamo stati bravi e cinici poi a chiudere e a fare l'ultimo break nel terzo. Abbiamo sicuramente visto alcuni limiti che abbiamo sul nostro muro difesa su cui stiamo già lavorando ma dobbiamo ovviamente migliorare anche sul discorso di alcune situazioni del cambio palla in cui dobbiamo essere più precisi, sia nelle scelte che nella precisione in generale. Una partita che ci dà tanti stimoli e segnali per poter lavorare in settimana”.
Anche le giocatrici hanno commentato la vittoria. Clara Decortes, opposta CBF Balducci HR Macerata ha espresso la sua soddisfazione per l'attenzione messa in campo: “Secondo me stasera l’abbiamo vinta nei momenti più importanti, quando abbiamo cambiato ritmo e abbiamo deciso di non mollare. Ogni punto è stato un punto importante, nelle fasi finali è venuta fuori la nostra grinta perché Lecco ci aveva messo in difficoltà”. A cui fanno eco le dichiarazioni di Federica Braida, palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata: “Abbiamo giocato secondo me una buona partita, nonostante ci siano stati alti e bassi. Bisogna dire che oggi Lecco difendeva molto e non è stato semplice ma alla fine abbiamo conquistato la vittoria pieno: sono contenta della prestazione che abbiamo fatto”.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Battista 12, Morandini, Bonelli 3, Mazzon 9, Orlandi n.e., Bulaich 2, Braida, Busolini (L), Fiesoli 5, Sanguigni, Caruso 10, Decortes 14. All. Lionetti
OROCASH PICCO LECCO: Monaco 4, Amoruso, Napodano (L), Mainetti (L), Moroni 5, Conti 1, Sassolini 2, Piacentini 7, Casari n.e., Ghezzi 9, Atamah 2, Mangani 10, Severin 1. All. Milano
Parziali: 20-25, 25-27, 19-25
Allo stadio “Della Vittoria” di Macerata, CF Maceratese e Pink Arzilla si affrontano nel match valevole per la seconda giornata del Campionato di Eccellenza femminile. La CF Maceratese non stecca il debutto casalingo e trova tre punti al termine di una partita spigolosa e combattuta.
Le pesaresi nonostante alcune defezioni hanno dimostrato di essere una squadra ordinata in mezzo al campo e pericolosa nei contropiedi creati. Buon avvio della Maceratese che si riversa subito nell’area ospite alla ricerca del vantaggio, le avversarie provano ad alzare il baricentro sfruttando la velocità dei terzini.
La prima occasione pericolosa è registrata al 10’, Stollavagli si coordina e impegna Pulzoni in girata. L’estremo difensore dell’Arzilla risponde con un buon intervento e devia in corner. Le biancorosse approfittano di una sbavatura difensiva delle ospiti e passano al 14’ con Stollavagli che insacca con un tiro potente alle spalle di Pulzoni.
L’Arzilla reagisce e scheggia il palo con Battistelli dimostrando di essere in partita. Salvucci ha tra i piedi la palla del raddoppio ma il pallonetto provato dalla centravanti biancorossa si spegne di poco sul fondo. Il pari viene siglato al 35’: Cinti è brava a vincere un rimpallo nell’area piccola e deposita alla sinistra di Ranalli con un rasoterra preciso. Il primo tempo si chiude con le padrone di casa sbilanciate in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio, l’Arzilla sviluppa una buona trama di gioco senza però riuscire ad impensierire particolarmente Ranalli.
Nella ripresa sono le bianco-rosa a giocare i primi minuti con maggiore vivacità rispetto alle padrone di casa. Della Chiara trova l’opportunità per calciare dalla breve distanza ma Ranalli raccoglie facilmente la sfera. La Maceratese grazie alle sostituzioni trova il giusto assetto ed inizia a creare non pochi grattacapi alla retroguardia pesarese grazie alle scorribande di Stollavagli.
Al 60’, Creti mette un pallone con il contagiri per Stollavagli che si ritrova a tu per tu con Pulzoni che indovina i tempi dell’uscita e disinnesca la minaccia. Il goal è nell’aria e bisogna attendere solo un giro di lancette per assistere al secondo vantaggio delle locali: Fermani mette un cross invitante sul secondo palo e Stollavagli si presenta puntuale in spaccata all’appuntamento con il 2-1. La Rata sfiora il 3-1 con una torsione di Salvucci che manca di poco il bersaglio.
Le biancorosse gestiscono il prezioso vantaggio senza correre particolari rischi, l’Arzilla risente della stanchezza e non riesce più ad imbastire trame pericolose in fase offensiva. L’ultima occasione degna di nota passa dai piedi di Salvucci che si fa neutralizzare in due tempi la conclusione da Pulzoni. Grazie a questo successo, la CF Maceratese ottiene il sesto punto del campionato e resta a punteggio pieno. Si ferma l’Arzilla che esce comunque dal “Della Vittoria” con una prestazione convincente.
Al termine dell’incontro, il tecnico della CF Maceratese Claide Torresi, ha voluto rilasciare delle dichiarazioni: “Abbiamo giocato bene una prima porzione del primo tempo poi nell’ultimo quarto d’ora la squadra ha sofferto anche troppo. Nel secondo tempo siamo ripartite con il giusto piglio e dopo qualche aggiustamento abbiamo mantenuto la concentrazione fino al triplice fischio. Le nostre avversarie andavano prese con le pinze ed hanno saputo dimostrare molto. Al termine dell’incontro già pensavo alla partita di ritorno contro l’Arzilla e ricorderò particolarmente la sfida di oggi.
La base sta tenendo in queste prime partite poi valuteremo l’andamento nel lungo percorso. Serve una squadra più focalizzata alla resistenza anziché allo scatto perché i campionati sono lunghi, gli impegni sono tanti e vanno affrontati con il tempo.
CF MACERATESE: Ranalli, Ciccale, Marangoni (51’ Silvestrini M), Crispini, Tedeschi, Salvucci, Creti, Stollavagli (82’ Picchio), Micheloni, Giustozzi (51’ Fodali), Fermani.
A disposizione: Tarulli, Carducci, Tesei. Allenatore: Claide Torresi.
POL. PINK ARZILLA: Pulzoni, Marcucci, Silvestrini G, Della Chiara, Scatassa (79’ Alegi), Conti, Canestrari, Mandolini, Battistelli, Rossi (68’ Livi), Cinti. A disposizione: Maroccini, Bosco. Allenatore: Luca Virgulti.
MARCATRICI: Stollavagli 14’,61’, Cinti 35’.
ARBITRO: Alessandro Petroselli – Sezione di Macerata.
NOTE: angoli 8-1; recuperi 1’-3’.
La Maceratese rimonta e ha la meglio del Tolentino per 2-1 nel derby valevole per la settima giornata del campionato di Eccellenza Marche. Allo stadio "Della Vittoria" decisivi sono i cambi operati da Possanzini nel secondo tempo, a segno vanno i due subentrati Cirulli e Ruani. Arbitraggio destinato a creare polemiche con due rigori concessi agli ospiti e due espulsi, uno per parte.
Entrambe le squadre giungevano a questa sfida vogliose di riscatto, sebbene per ragioni opposte. I locali coltivavano la grande ambizione di trovare la prima gioia tra le mura amiche dove sin qui avevano rimediato soltanto sconfitte (tre di fila). I sette punti in classifica sono tutti frutto dei match giocati in trasferta.
Dall'altro lato, anche gli ospiti arrivavano da due partite perse consecutive che sono costate la bruciante eliminazione dalla Coppa Italia e la perdita dell'imbattibilità in campionato, con conseguente addio al primato ai danni del sempre più sorprendente Chiesanuova di mister Mobili.
Il meteo concede clemenza, sebbene il campo sia appesantito dalle abbondanti piogge cadute per tutta la giornata di ieri e sino alle prime ore del mattino. Splendida la cornice di pubblico con entrambe le curve gremite di tifosi. Passarini consegna la titolarità a Lovotti come punta centrale, lasciando Moscati in panchina. Alle sue spalle agiscono Capezzani e Pesaresi. In difesa si rivede Di Biagio, che va ad affiancare Tomassetti al centro. Conferma per Andrei Salvucci sulla fascia destra, a sinistra la novità è Tizi che viene schierato come terzino.
Maceratese che propone in campo due "freschi" ex come Bracciatelli e Nasic a centrocampo, e tre ex più "datati": Gagliardini in porta, Cognigni in attacco e Nicolosi in difesa. Recupera il proprio posto dal primo minuto, dopo lo spavento di mercoledì in Coppa Italia per un intervento scomposto di Tempestilli, il giovane Ciattaglia che viene avanzato a centrocampo (leggi qui).
LA CRONACA - Il primo brivido al 3' porta la firma di Lovotti che sbuccia la conclusione a porta sguarnita dopo un'uscita di Gagliardini, costretto ad anticipare Tortelli, dimenticato dalla retroguardia ospite sugli sviluppi di un calcio di punizione. La palla finisce sull'esterno della rete.
L'agonismo è alto, non trascorrono neppure cinque minuti di gioco e arriva già la prima ammonizione per Pesaresi, colpevole secondo il direttore di gara di un intervento troppo rude su Grillo. All'11' giallo anche per Ciattaglia. Tre minuti più tardi la Maceratese trova l'imbucata centrale per Vanzan, che apre a sinistra per l'accorrente Vrioni. L'esterno offensivo rientra sul destro e conclude sul palo lontano trovando la parata in tuffo di Bucosse.
Gli animi in campo sono sin troppo caldi, al direttore di gara sfuggono un paio di colpi "proibiti". Non sfugge, invece, al 20' l'ammonizione per Manna che ferma un'azione di contropiede condotta da Bracciatelli. Sugli sviluppi del calcio piazzato susseguente il colpo di testa di Nasic non inquadra la porta.
Al 22' arriva il calcio di rigore per la Maceratese per un fallo ingenuo, quanto contestato, di Manna su Vrioni. Dal dischetto lo stesso Vrioni si fa parare la conclusione da Bucosse, che non solo ne intuisce la direzione ma blocca la sfera.
Al 35' Capezzani pennella su punizione una traiettoria diretta sotto il sette, ma Gagliardini la toglie dall'incrocio con una grande parata.
Al 38' il Tolentino passa in vantaggio. Un calcio piazzato battuto in maniera velenosa da Tizi trova la sfortunata deviazione di Lucero sotto porta, il pallone si insacca. Delirio cremisi in gradinata Pallorito.
Al 41' padroni di casa vicini al raddoppio. Lovotti avvia e conclude un bel contropiede, ma è impreciso al momento del tiro. Sono ben quattro i minuti di recupero nel primo tempo. Lovotti manda nuovamente in tilt la difesa biancorossa, ma Gagliardini è ancora bravo in uscita. Si va al riposo con i padroni di casa avanti di un gol.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi Possanzini toglie dal campo Vrioni per inserire Ruani. Al 51' nuovo colpo di scena. Ciattaglia interviene in ritardo su Tizi: il tackle vale il secondo giallo e quindi l'espulsione. Al 54' altro cambio per la Maceratese: fuori Bracciatelli, dentro Cirulli. Entrambe le sostituzioni si riveleranno decisive.
Nel Tolentino cambio 'under' per 'under': esce Manna, entra Mariani. Poco più tardi fuori Capezzani, ancora non al top, per Moscati. Entrambe le squadre si schierano in modalità più offensiva.
Al 68' l'arbitro fischia un secondo rigore a favore della Maceratese. Episodio destinato a lasciare strascichi. Cirulli scatta sul filo del fuorigioco e conclude su Bucosse in uscita. Il direttore di gara vede, però, un precedente contatto con Di Biagio e concede il penalty espellendo il difensore cremisi per fallo da ultimo uomo.
QUI LE PAGELLE E GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH
Dagli undici metri Ruani è freddissimo e incrocia alla perfezione il tiro. È uno a uno. La partita cambia completamente inerzia. Al 75' Cirulli trova il gol della domenica con una girata volante che non lascia scampo a Bucosse su assist di Ruani. L'attaccante va a condividere la gioia per la rete con i suoi tifosi sotto il settore ospiti.
Partita dalle mille emozioni. Al 77' Tizi su punizione scheggia la traversa. All'84' la deviazione di Moscati di petto sotto porta è troppo debole. Due minuti dopo Bucosse è miracoloso nel respingere coi piedi la conclusione a botta sicura di Cognigni.
Al 90' Badiali sfiora la rete con la palla che danza sulla linea prima di essere spazzata dai difensori della "Rata". Sono sette i minuti di recupero concessi nel finale dal signor Reali. Al 94' Gomis, anche lui entrato dalla panchina, effettua un retropassaggio apparso piuttosto solare, Gagliardini abbranca comunque il pallone con le mani. Per l'arbitro non c'è nulla. Restano i dubbi.
È l'ultimo episodio discusso di una partita dai molti volti. A fare festa è solo la Maceratese che ritrova anche il primato per il contemporaneo pareggio del Chiesanuova a Fabriano. Per il Tolentino quarta sconfitta casalinga consecutiva.
(Credit foto Francesco Tartari)
Fabio Romagnoli è il nuovo presidente del Comitato regionale Fidal Marche. Nell’assemblea ordinaria elettiva, al PalaCasali di Ancona, l’unico candidato al ruolo ha ottenuto 1738 preferenze ed è stato votato all’unanimità dai presenti.
Mezzofondista da atleta, agente assicurativo di professione, il 58enne maceratese ha già avuto l’incarico di consigliere regionale tra il 2016 e il 2020. È delegato del Coni nella provincia di Macerata, dal 2021, e presidente dell’Atletica Avis Macerata dal 2017 dopo aver fatto parte del primo gruppo di fondatori della società indossando anche una maglia azzurra a livello giovanile: nella categoria juniores si è piazzato al secondo posto sugli 800 metri ai campionati italiani indoor di categoria nel 1984 a Milano prima di partecipare nei 1500 all’incontro internazionale Italia-Ungheria ad Ancona nella stessa stagione.
Sarà alla guida dell’atletica marchigiana nel prossimo quadriennio fino al 2028. A lui il compito di ricevere il testimone da Simone Rocchetti, a capo del Comitato negli ultimi quattro anni ed eletto da poco più di un mese nel consiglio federale nazionale, di cui era stato lo sfidante nel 2021.
Si è andati alle urne anche per il consiglio regionale che avrà otto componenti: Sergio Bambozzi (1646 voti), Alberta Zamboni (1416), Maria Gabriella Trisolino (1412), Mauro Ficerai (1269), Giuseppe Agabiti Rosei (1245), Giovanni Bettini (1225), Andrea Corradini (1176), Leonardo Sanna (915). Non eletto Marcello Salati (253). Per la carica di revisore dei conti è stato confermato Mauro Granarelli con 1693 voti.
"Ci sentiamo pronti a metterci in gioco - le parole di Fabio Romagnoli - e il pieno consenso dell’assemblea dà ancora più motivazione. Nei prossimi quattro anni dobbiamo avere l’obiettivo di portare entusiasmo a tutti i livelli nel nostro movimento, per far sì che cresca ulteriormente sotto ogni punto di vista, non solo nei numeri e nei risultati ma anche nel sociale, in modo da far conoscere l’atletica il più possibile".
"La maggior parte dei consiglieri ha già maturato esperienza nel ruolo e potrà dare impulso ai nuovi eletti - aggiunge Romagnoli -. Tutti avranno un ambito, che potranno gestire in autonomia ma con responsabilità, in un’organizzazione chiara per chi opera all’interno e per le società”.
Nell’assemblea presieduta da Fabio Luna, presidente Coni Marche, affiancato da Marco Porcarelli, vicepresidente Coni Marche, erano rappresentate 57 società su 89 aventi diritto al voto, per un totale di 1738 voti su 2218 pari al 78,36%. Presenti tra gli altri Giuseppe Scorzoso, Romano De Angelis e Paolo Maria Mariotti, ex presidenti del Comitato regionale.
Pino sradicato dal vento si abbatte su un'auto in sosta: vigili del fuoco al lavoro per tutta la notte. È quanto accaduto in viale Indipendenza, a Macerata, intorno alle 4 di questa notte.
Un grosso pino alto 12 metri non ha resistito all'urto del maltempo che ha colpito con forza il capoluogo schiantandosi sopra una delle auto in sosta, al cui interno fortunatamente non c'era nessuno. I lavori di messa in sicurezza del tratto sono andati avanti per circa 4 ore con la strada che è rimasta chiusa al traffico sino alle 8:30 di questa mattina.
In totale sono stati una decina gli interventi dei vigili del fuoco nell'entroterra maceratese per la rimozione di alberi caduti sulla carreggiata. I comuni più colpiti - oltre a quello di Macerata - sono stati Recanati, Tolentino e Pollenza.
Rubano bancomat e lo utilizzano per 15 transazioni economiche: denunciati due operai edili di nazionalità rumena, entrambi pregiudicati e residenti in provincia di Frosinone. Sono accusati di ricettazione ed indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento.
Le indagini da parte della stazione dei carabinieri di Macerata sono partite da una querela sporta da un libero professionista del luogo. Le operazioni contestate sono avvenute in modalità contactless con il bancomat oggetto di furto per un importo complessivo di 139 euro.
Sempre i militari della Compagnia di Macerata, inoltre, hanno revocato la patente di guida a un 30enne di Pollenza, beccato alla guida della propria auto con un tasso alcolemico quasi doppio rispetto al limite consentito per legge (0,94 g/l).
È stata una giornata a dir poco suggestiva e memorabile quella vissuta dagli studenti delle classi quarte del Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata in occasione del convegno sulla tragedia greca, intitolato “τὰ τέρποντα δ' οὐκ ἂν ἴδοις ὅπου· (OC vv. 1217-1218) - La gioia dov'è? Riesci a vederla? Riflessioni sulla tragedia greca”, tenutosi venerdì 18 ottobre 2024, presso la Biblioteca Statale di Macerata, organizzato dall’Associazione “Amici del Liceo Classico” insieme all’Istituto.
Nella mattinata, si sono succeduti gli interventi della proff.ssa Maria Grazia Moroni dell’Università di Macerata e della prof.ssa Liana Lomiento dell’Università di Urbino, rispettivamente sulla Medea di Christa Wolf e sul tema della "xenia", dell'"ospitalità" nel teatro. Nel pomeriggio, il prof. Camillo Neri dell’Università di Bologna ed il prof. Catrambone della Scuola Normale Superiore di Pisa hanno invece parlato del terzo stasimo dell’Edipo a Colono e dei giochi di riconoscimento nell’Elettra di Sofocle.
Gli studenti e tutti i partecipanti sono rimasti estremamente colpiti, oltre che dall’altissimo livello degli interventi dei relatori, anche dalla loro massima disponibilità a trattenersi alla fine dell’evento per rispondere ad ulteriori domande e la piacevolissima affabilità con cui si sono svolte le discussioni.
Domenica 20 ottobre alle 15:30, lo stadio "Della Vittoria" di Tolentino ospiterà uno dei derby più attesi della stagione: Tolentino-Maceratese. Una sfida che promette scintille, sia per il momento delicato in cui le due squadre vi arrivano, ma anche per gli intrecci personali che legano alcuni giocatori a entrambe le compagini. Da Melchiorri ai più recenti Bracciatelli e Nasic, diversi sono i giocatori che sono passati da una sponda all’altra e viceversa, così come Mister Possanzini. Tra questi ci sono anche Paolo Tortelli e Matteo Nicolosi, che conoscono bene sia i colori biancorossi che quelli cremisi. Alla vigilia del match, abbiamo raccolto le loro impressioni.
“Sarà per me una partita speciale ma che vale 3 punti come le altre”. Afferma il centrocampista cremisi Tortelli. “La dobbiamo vivere come una partita importante ma senza farsi prendere troppo dalla pressione di un derby”.
Partita speciale anche per Nicolosi, che secondo il difensore biancorosso arriva al momento giusto per riscattare le ultime due sconfitte fra campionato e Coppa. “Ho bei ricordi a Tolentino, sono stati 5 anni in cui sono stato benissimo. Ho segnato gli unici 2 gol della mia carriera in maglia cremisi, tra l’altro tutti e due contro la Biagio Nazzaro. Quelli me li ricordo molto bene. In 5 anni abbiamo fatto sempre bei campionati. Ora questa partita arriva al momento giusto per continuare la nostra crescita, che a volte passa anche per sconfitte che fanno male e che bruciano. Vogliamo rifarci già a partire da domenica”.
Due esperienze nella Maceratese per Paolo Tortelli, una con ‘gli invincibili’ nel 2014/15 e una più recente nelle ultime due stagioni. La prima sicuramente più felice della seconda, nella quale però il centrocampista potentino rivela di aver dato tutto sé stesso, scendendo in campo spesso e volentieri anche in condizioni fisiche precarie.
“Tra le due esperienze è stata decisamente più felice la prima. La seconda sicuramente più difficile, per diversi motivi. Però se mi guardo indietro, per quanto la delusione è ancora tanta, non posso avere qualcosa da rimproverarmi dal punto di vista dell’impegno. Quello che potevo dare l’ho dato, considerando che ho giocato anche senza un ginocchio e senza una caviglia, quando mi consigliavano di stare fuori ho accelerato i tempi di recupero per essere in campo, anche rischiando la mia salute personale. Ho messo in campo tutto me stesso e questo mi consola sebbene la delusione per i risultati raggiunti rimanga grande”.
Tortelli è tornato a Tolentino quest'estate e, nonostante qualche risultato manchi, si dice fiducioso per il prosieguo della stagione: “Sta andando bene. Ho ritrovato una società che conoscevo e molti compagni. Dal punto di vista dei risultati qualcosa ci è mancato e quindi dobbiamo lavorare su quello. Le prestazioni però la squadra le ha sempre fatte. Qualche infortunio di troppo ci ha un po’ penalizzati, però nell’arco di un campionato queste cose si allineano e si compensano; quindi, dobbiamo continuare con le nostre prestazioni e sono convinto che la squadra qualcosa farà vedere”.
Domenica scorsa Tortelli ha trovato anche il primo gol dal suo ritorno in maglia cremisi, festeggiato esultando verso la panchina e abbracciando mister Passarini. “Sento ancora di dover qualcosa nei confronti del mister, per tutta la fiducia che mi ha fatto sentire da quando mi ha voluto riportare a Tolentino e per quella che mi sta dando in questa prima parte di campionato. Mi sta dando tanto dal punto di vista tecnico e personale; quindi, quell’abbraccio stava a significare un po’ anche quello”.
È rimasto invece alla Maceratese Nicolosi, che si è detto soddisfatto sin qui della sua scelta e molto a suo agio con nuovo staff tecnico e dirigenziale. “Sono felicissimo di essere rimasto. Quest’anno mi sto trovando ancora meglio. Si respira un’altra aria e c’è uno staff tecnico e dirigenziale nuovo con cui si lavora molto bene. C’è unità di intenti, i tifosi ci sostengono sempre e quindi sono molto felice della scelta che ho fatto”.
Sia il Tolentino che la Maceratese sin qui hanno mostrato un miglior rendimento in trasferta rispetto a quello in casa. Abbiamo chiesto ai due ex di turno a cosa può essere dovuto questo trend.
“Credo sia un caso perché, come dicevo prima più che le prestazioni sono i risultati che sin qui ci sono mancati, soprattutto in casa” - Dichiara Tortelli -. Contro il Chiesanuova avevamo avuto due occasioni immense nei primi minuti e se avessimo sbloccato il risultato sarebbe stata sicuramente un’altra partita. Con il Montefano abbiamo giocato praticamente tutto il secondo tempo a una sola metà campo. Abbiamo sbagliato un rigore e preso una traversa, per poi subire gol al 85’. Non mi sento di dire che c’è un timore reverenziale nel giocare di fronte ai nostri tifosi, ma semplicemente c’è stata una serie di episodi andati per il verso sbagliato. Ripeto dobbiamo dare continuità alle prestazioni, perché poi il calcio ti restituisce tutto”.
“Abbiamo notato anche noi questo dato – dice Nicolosi - In casa le prestazioni ci sono state lo stesso, poi per episodi sfavorevoli non abbiamo raccolto i punti che meritavamo. Magari in trasferta le squadre ci affrontano più a viso aperto, mentre a casa nostra vengono più per difendersi. Cercheremo di migliorare anche in questo”.
Per chiudere l’intervista, inevitabile un simpatico botta e risposta tra i due ex. Tortelli scherza: “Vista la sua età, Nicolosi dovrebbe darsi una sistemata ai capelli e diventare un esempio per i più giovani”. Nicolosi, dal canto suo, gli risponde con un avvertimento: “Ci vediamo in campo, ma gli consiglio di non giocare dalla mia parte”.
L'Università di Macerata e l'Ismeo, Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, in collaborazione con Arte Nomade e l'Assessorato alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Macerata, inaugureranno la mostra “Abbracciando l’infinito. L’eterna ricerca di Giuseppe Tucci”, mercoledì 23 ottobre alle 17 alla Galleria degli Antichi Forni e alla Sala Specola della Biblioteca Mozzi Borgetti.
L’esposizione, patrocinata dal Comune di Macerata e aperta al pubblico fino al 3 novembre, rappresenta un'occasione unica per conoscere l’opera e la vita di uno degli studiosi più rilevanti del Novecento, il maceratese Giuseppe Tucci orientalista di fama mondiale e infaticabile esploratore, che ha compiuto otto spedizioni scientifiche in Tibet e sei in Nepal, percorrendo a piedi, con le carovane, luoghi impervi da cui avrebbe portato una documentazione di straordinario valore antropologico, artistico e storico-religioso, meticolosamente descritta nei suoi studi.
Nel 1933, con Giovanni Gentile, fondò l’Istituto Italiano per il Medio e l’Estremo Oriente (Is.Me.O), di cui fu presidente. La mostra, curata dal Oscar Nalesini insieme a Cristiana Turini, docente di lingua e traduzione cinese a Unimc, e Astrid Narguet per la sezione etnografica sull’etnia tibeto-birmana dei Naxi, fa parte di un progetto più ampio dell'Ateneo in occasione della doppia ricorrenza: i 130 anni dalla nascita e i 40 dalla scomparsa di Giuseppe Tucci.
Sarà possibile visitare la mostra agli Antichi Forni, piaggia della Torre 4, tutti i giorni, festivi compresi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; stessi orari per la Sala Specola della biblioteca Mozzi Borgetti in piazza Vittorio Veneto 2, che il sabato sarà aperta solo la mattina e chiusa la domenica e festivi. Il programma giornaliero prevede anche due documentari: alle 11, “Giuseppe Tucci. Scienziato, esploratore e pellegrino nelle terre del cielo”, prodotto da Arte Nomade per la regia di Giorgio Cingolani, e alle 16 “Nel Tibet Occidentale (1933)” dell'Istituto Nazionale Luce, sulla spedizione scientifica di Tucci promossa dalla Reale Accademia d'Italia.
Il progetto di iniziative curato da UniMc comprende anche un convegno scientifico interdisciplinare e internazionale tenutosi l'11 ottobre, un momento di confronto tra studiosi di varie discipline, dalla storia alla filologia, dall'antropologia alla storia delle religioni, e un workshop che ha riunito esperti di digitalizzazione e archivistica per discutere le nuove metodologie per preservare e rendere accessibile il vasto patrimonio documentale lasciato da Tucci.
"L’Europa ed i suoi storici hanno commesso un grande errore, considerando l’Asia e l’Europa come due continenti distinti, mentre in realtà si deve parlare di un unico continente, l’Eurasiatico: così congiunto nelle sue parti che non è avvenimento di rilievo nell’una che non abbia avuto il suo riflesso nell’altra", scriveva Giuseppe Tucci nel 1977.
Il Macerata Humanities Festival prosegue con appuntamenti di grande rilievo, e oggi ha ospitato presso l’Aula Proietti del Dipartimento di Filosofia Giuseppe Civati, politico, saggista ed editore, che ha presentato il suo ultimo libro "Il piano Langer".
L'evento, che ha attirato un pubblico interessato e partecipe, è stato aperto dai saluti del rettore dell'Università di Macerata, John McCourt , il quale ha espresso grande soddisfazione per il successo del festival, sottolineando come sta giungendo a conclusione in modo molto positivo. A moderare l'incontro è stato il professor Tommaso Farina, docente di pedagogia presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell'Unimc.
In questa occasione, Civati ha voluto rendere omaggio a una delle figure più significative della politica italiana del Novecento: Alexander Langer. “Langer è stato tra i più grandi politici della storia del nostro Paese”, ha affermato l'autore, sottolineando quanto le sue idee siano ancora incredibilmente attuali: “Le sue parole valgono oggi più di quanto non valessero ieri”.
L'incontro è stato non solo un omaggio a Langer, ma anche un'occasione di riflessione sui tempi difficili che viviamo oggi. Il tema centrale del festival, "Scoprire la pace", è stato al centro del discorso di Civati, che ha sottolineato quanto la politica odierna fatichi a concepire la pace come valore e concetto cardine. "Non è un periodo di pace", ha affermato, "e la politica sembra incapace di farla diventare un tema prioritario". Al contrario, Alexander Langer, ha spiegato Civati, era profondamente legato alla visione di una pace globale, non solo tra nazioni, ma tra esseri umani e ambiente, tra generazioni e culture.
Civati ha ricordato il suo primo incontro con Langer attraverso il libro "Un viaggiatore leggero", una raccolta degli scritti del politico dal 1961 al 1995, che ne racchiude l'essenza intellettuale e politica. “Langer era un politico e un intellettuale allo stesso tempo, due mondi che oggi si allontanano sempre di più”, ha detto Civati, evidenziando come Langer fosse un vero europeo, figlio di un'Alto Adige che cercava l'armonia tra italiani e tedeschi. "Era un saltatore di muri", ha aggiunto, con chiaro riferimento al Muro di Berlino, per Langer simbolo della necessità di superare le divisioni e comprendere il punto di vista dell'altro.
Durante il suo intervento, Civati ha espresso preoccupazione per l'indifferenza dilagante verso temi fondamentali come l'ambiente e le questioni sociali. "Le idee di Langer sono ancora oggi rivoluzionarie", ha sottolineato, "e se le facessimo nostre, cambieremmo il mondo". L'autore ha citato la visione di Langer di una trasformazione necessaria per sopravvivere e prosperare in un mondo che rischia di diventare inospitale per l'essere umano stesso: "Dobbiamo orientarci verso un cambiamento che ci permette di vivere in un mondo che non sia peggiore di quello che abbiamo ereditato".
Nonostante l'attualità delle parole di Langer, Civati ha lamentato la mancanza di spirito critico nelle nuove generazioni e nel dibattito pubblico. "Langer invitava a mettere alla prova le proprie convinzioni, abbandonando i pregiudizi", ha spiegato, sottolineando come questo approccio sia ormai sempre più raro. In conclusione, ha lanciato un monito alla politica contemporanea: "Se fai politica devi avere grandi cause per cui lottare, altrimenti non farla".
Civati ha lasciato la politica nel 2018 dopo essere stato deputato dal 2013 al 2018. "Ho smesso di fare politica per un semplice motivo: non mi hanno eletto" ha scherzato, spiegando che la sua passione per i libri lo ha condotto a dedicarsi alla scrittura: "Fare libri significa prima di tutto leggerli, una pratica ormai rara in Parlamento". Ritornare nei corridori dell’università, un luogo in cui si è formato, è stato per lui un momento di grande emozione, e ha espresso gratitudine per l'invito a condividere la sua riflessione.
Tamponamento a catena coinvolge due auto e un furgone: interviene l'elisoccorso. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio, quando erano da poco passate le 17:00, lungo la strada provinciale 77, in località Pieve, nel territorio comunale di Macerata, all'altezza del distributore di metano.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto, al vaglio della polizia locale diretta dal comandante Danilo Doria. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della polizia stradale e i sanitari del 118 che hanno provveduto ai primi soccorsi.
Ad avere la peggio nell'impatto è stato un uomo di 87 anni, estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco e per il quale è stato necessario il trasporto all'ospedale regionale di Torrette in eliambulanza. Si troverebbe in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Ferita anche una donna, che è stata condotta al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti. Inevitabili le ripercussioni sul transito diretto verso il centro del capoluogo, con il tratto interessato dal sinistro che è stato momentaneamente chiuso al traffico per consentire il completamento delle operazioni di messa in sicurezza.
Si è conclusa oggi la controversia che vedeva il comune di Macerata chiamato in causa da un ex agente della polizia locale del capoluogo con l'ipotesi di demansionamento e mobbing.
Nel corso del procedimento, giunto al primo grado di giudizio, l'ex agente Alessandro Amaolo rappresentato e difeso dagli avvocati Sartini Luca e Pettinari Alessandro, ha ricostruito il suo iter all'interno dell'ente. Arruolato quale agente motociclista, era stato poi trasferito e privato dell'arma per essere destinato ad altri incarichi quali l'Urp, il protocollo, l'anagrafe ed i servizi cimiteriali.
Tale comportamento, si legge nella citazione, avrebbe configurato "un illegittimo demansionamento dell'agente" e il modo in cui sarebbe avvenuto il ricollocamento, non permettendogli di operare in autonomia, avrebbe configurato il mobbing. A sostegno, secondo Amaolo, anche un procedimeto disciplinare poi revocato per infondatezza dell'addebito.Per questi motivi Amaolo chiedeva la revoca delle determinazioni dirigenziali e il reintegro nella qualifica.
Tesi che ovviamente il comune di Macerata, rappresentato e difeso dall'avvocato Parisella Paolo, ha sempre smentito dando puntuale giustificazione ad ogni eccezione. Invero, l'agente che aveva proposto ricorso, durante il lungo iter procedimentale, si era trasferito al comune di Bergamo come agente di Polizia Locale dopo aver vinto un concorso che lo ha visto fra i primi tra centinaia di partecipanti.
In seguito, grazie ai suoi punteggi nelle varie graduatorie, è stato assunto come funzionario alla Motorizzazione Civile di Verona ufficio Patenti e Contenzioso dove tuttora è impiegato perdendo quindi interesse ad essere reintegrato.
La dott.ssa Russo, assistita dalla dott.ssa Jennifer Maurizi, questa mattina al Tribunale di Macerata ha messo un punto sulla vicenda rigettando definitivamente il ricorso proposto dall'ex agente Amaolo e compensando le spese di lite tra le parti.
Sala Cesanelli sold out questa mattina per il corso di formazione sul “Contrasto al fenomeno dell’intestazione fittizia di autoveicoli” organizzato dalla Polizia locale di Macerata in accordo con il Procuratore capo del Tribunale di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone.
A fare gli onori di casa il comandante Danilo Doria mentre a portare il saluto del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale ai tanti intervenuti, tra autorità e agenti della Polizia locale della provincia, è stato l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna.
Subito dopo si sono succeduti i saluti istituzionali del Procuratore capo del Tribunale di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone e del presidente dell’Aci Macerata Enrico Ruffini.
A seguire gli interventi di Giuseppe Conte del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Carabinieri SIULCC e del presidente dell’ACI Milano Andrea Cutrini che hanno analizzato e fornito dati sul fenomeno dell’intestazione fittizia che, come noto, consiste nel fornire veicoli a tutti coloro che vogliono rendersi irreperibili o che non vogliono che si risalga alla loro identità tramite il veicolo in uso, eludendo quindi i controlli in sede di registrazione del mezzo e conseguente controllo e verifica nelle relative banche dati.
Si è conclusa con grande successo la quattordicesima edizione di Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva che anche quest’anno ha accolto a Macerata i campioni e le firme più prestigiose dello sport italiano e internazionale.
Grande spazio ai protagonisti dello sport, ai loro valori umani e al molto rumore - tema scelto per l'edizione 2024 - fatto in campo e fuori, celebrati al meglio nella cinque giorni andata in scena a Macerata da mercoledì 9 a domenica 13 ottobre.
Centinaia di storie da raccontare e condividere con un pubblico più numeroso che mai, anche attraverso il linguaggio cinematografico. È il caso dell'ormai tradizionale rassegna di film, documentari e cortometraggi a tema sociale e sportivo in gara per Overtime Film Festival, che quest’anno ha scelto di premiare la qualità delle vicende prese in esame e l’intensità delle interpretazioni giunte da ben tre continenti (Canada e Sud America, Europa e Asia) per prendere parte a un vero e proprio festival nel festival.
Anche quest’anno, Overtime conferma come il cinema sia in grado raccontare le storie di sport con intensità e passione, ispirando il pubblico e celebrando valori fondamentali come l’inclusione, la determinazione e la forza dello spirito umano.
A contendersi il premio realizzato dall’artista civitanovese Mauro Cicaré - una serigrafia che ritrae, nel silenzio, un pallone tra i palazzi cittadini, in un’immagine romantica di un calcio che forse non esiste più - sono state numerose produzioni di rilevanza internazionale, firmate dalle principali case italiane e da autentici maestri del cinema, spesso molto legati a Macerata e alle Marche.
Ecco, di seguito, i vincitori nelle varie categorie:
• Miglior Regia: AC Milan Away Kit 24-25 di Gianluca Grandinetti (leggi qui).
Per la capacità di trasmettere i valori del club e l'intensità emotiva dei calciatori, attraverso inquadrature e immagini suggestive unite a una sapiente alternanza di luci e ombre con un illuminante abbinamento musicale.
• Miglior Documentario: Marcello Lippi - Adesso vinco io di Paolo Geremei e Herbert Simone Paragnani, Italia, 2023.
Per il ritratto autentico e profondamente umano di una delle figure più rappresentative del calcio italiano.
• Miglior Cortometraggio: L’ultima figurina di Luca Dal Canto, Italia, 2024.
Per la semplicità con cui racconta un’emozionante storia di passione sportiva e amicizia.
• Miglior Sceneggiatura: Estrellas del desierto di Katherina Harder Sacre, Cile, 2022.
Per la sua narrazione potente che intreccia sport e critica sociale, affrontando tematiche di resistenza e speranza.
• Miglior Attrice: Farah Mitha in Slam Dunk, Sehaj! di Asis Sethi, Canada, 2022.
Per l’intensa interpretazione che riesce a trasmettere sia fragilità sia grande forza interiore.
• Miglior Attore: attore protagonista in The Last Defense di Predrag Todorović, Serbia, 2021.
Per la sua coinvolgente performance in un ruolo complesso e particolarmente delicato.
• Miglior Fotografia: Los Fabriqueros di Luis Gagnolo, Argentina, 2023.
Per l’uso evocativo della luce e delle inquadrature che trasforma il contesto dell’opera in una cornice suggestiva e potente.
• Miglior Film: Zamora di Neri Marcorè, Italia, 2023.
Per la profondità, unita alla voglia di mettersi in gioco del protagonista attraverso cui vengono esplorati i legami tra sport, cultura e identità.
• Premio Inclusione sociale: Rugbisti in carrozzina di Pino Ciociola, Italia, 2024.
Per il forte messaggio di inclusione e la rappresentazione della determinazione degli atleti nonostante le difficoltà fisiche.
• Premio Etica sportiva: Noi Italia - Sempre X Sempre di Mario Maellaro, Italia, 2023.
Per la narrazione coinvolgente e appassionata che celebra i valori di lealtà e dedizione nello sport.
• Premio Diritti e accessibilità sportiva: Swimming lesson di Vardit Goldner, Israele, 2021.
Per aver denunciato con forza la mancanza di piscine accessibili ai beduini in Israele, mettendo in luce le discriminazioni che ostacolano questa comunità.
• Premio Impegno sociale: Ebrei. Sport e Shoah di Francesco Gallo, Italia, 2024.
Per aver messo in luce una pagina di sport e di storia poco nota.
• Premio alla carriera: Franco Uncini. Storia di un campione di Riccardo De Angelis e Romeo Marconi, Italia, 2024.
Per l’omaggio a una leggenda del motociclismo, esemplare in termini di resilienza e spirito competitivo, presente per l’occasione a Macerata.
• Premio Resilienza sportiva: Come una ruota che gira di Marco Rossano, Italia, 2024.
Per il modo delicato e potente con cui racconta la forza di rinascere attraverso lo sport.
Menzioni speciali:
• Leggera di Andrea Vescovi, Italia, 2024.
Per aver fatto comprendere, aprendo una finestra sulla vita privata della scalatrice paralimpica Lucia Capovilla, come la determinazione sia importante tanto quanto la prestazione fisica nel conquistare una vetta nella vita e nello sport.
• Sò Carginello e me ne vanto - La storia degli Ultras Potenza Picena 1977 dell’Union Picena Calcio, Italia, 2023 e A guardia di una fede di Andrea Zambelli, Italia, 2023.
Perché le opere rispettivamente hanno saputo raccontare con passione e forza la storia degli ultras e le vicende legate al Bocia, distinguendosi per la profonda connessione con il tema del "Rumore", filo conduttore dell'edizione di quest'anno.
• El límite infinito di Pablo Aulita, Argentina, 2020.
Per l’emozionante racconto, disponibile su Netflix, che questo documentario fa della straordinaria avventura himalayana compiuta dall’atleta argentino paralimpico Jean Maggi che in sella alla sua handbike ha dimostrato che il vero limite è solo nella mente.
• Race for Glory - Audi vs. Lancia di Stefano Mordini, Italia, 2024.
Per il racconto avvincente di una sfida storica nel mondo dell'automobilismo.
Trentadue anni dopo la morte del giudice Giovanni Falcone, nella strage di Capaci, non tutte le domande hanno trovato una risposta. È questo che spinge Luciano Tirindelli, uno degli uomini della scorta del magistrato siciliano, a girare la Penisola per far sì che quanto successo nel 1992 non venga dimenticato. Ieri pomeriggio è stato accolto in Provincia, dal presidente Sandro Parcaroli, che lo ha ringraziato per l’opera di approfondimento e informazione, soprattutto verso i più giovani, che da anni sta svolgendo in tutta Italia. L’agente Tirindelli è stato ricevuto alla presenza del questore Gianpaolo Patruno e della consigliera di parità Deborah Pantana che lo sta accompagnando in alcuni incontri in corso sul territorio fino a questa sera, nell’ambito della manifestazione “Capaci di coraggio”.
Autista del Quarto Savona Quindici, per quattro anni al fianco del giudice Falcone, quella mattina del 23 maggio del 1992 Tirindelli non era presente in servizio solo perché il collega Antonio Montinaro gli chiese di cambiare il turno. Dopo essere andato in pensione, insieme al caposcorta Giuseppe Sammarco e al poliziotto Anselmo Lo Presti, decise di fondare l’associazione Scorta Falcone quarto Savona Quindici, per far conoscere la testimonianza di chi è sfuggito a quella terribile strage. “Cerchiamo di trasmettere a tutte le generazioni gli ideali di legalità, uguaglianza e preservazione dei diritti inviolabili dell’uomo, che sono i presupposti di uno Stato libero e democratico”, ha raccontato Tirindelli.
“L’impegno dell’agente Tirindelli e dell’associazione Scorta Falcone contribuisce a far sì che la testimonianza di quei drammatici eventi non vada perduta – ha detto Parcaroli -. I nostri ragazzi, molti dei quali non hanno vissuto gli anni delle stragi di mafia, devono sapere quanto accaduto affinché il lavoro fatto da Giovanni Falcone non venga dimenticato e la sua memoria dispersa. All’agente Tirindelli e a tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine voglio anche trasmettere la riconoscenza della comunità verso chi difende quotidianamente la legalità nel nostro Paese”.
Domenica 20 ottobre alle ore 17:30 verrà presentato in anteprima nazionale nella Gran Sala Cesanelli di Macerata, presso l’Arena Sferisterio, il libro “La mia parola. La caduta all’inferno e la rinascita di cinque donne vittime di violenza domestica”, volume edito da Poderosa edizioni a firma della psicoterapeuta, criminologa e noto volto televisivo Margherita Carlini.
Saranno presenti il vicesindaco del Comune di Macerata Francesca D’Alessandro, la Presidente dell’Associazione Donne e Giustizia, Roberta Montenovo e gli scrittori Jonathan Arpetti e David Miliozzi. Partecipano all’incontro le cinque donne protagoniste del libro che hanno subito violenza domestica e che in queste pagine hanno raccontato il loro calvario e la risalita verso una vita normale. Margherita Carlini spiegherà come riconoscere, affrontare e superare la violenza domestica, oltre a evidenziare la necessità di denunciare.
Cinque storie, cinque testimonianze coraggiose, cinque donne che hanno avuto la capacità di ribellarsi ai propri carnefici, di denunciare e di ripartire. Il dolore e il tormento di chi ha subito violenza dall’uomo che amava, la solitudine e l’angoscia di chi si sentiva in una trappola priva di vie d’uscita, ma anche la forza di chi è stato in grado di rialzarsi, di curare le proprie ferite, di chiudere con il passato e di iniziare una nuova vita. Un volume che illustra le varie dinamiche del rapporto vittima/carnefice e che aiuta a capire come le violenze nascano e si evolvano all’interno dei rapporti di coppia. Storie che ci insegnano che non è mai troppo tardi e che un nuovo inizio è sempre possibile.
Scontro di gioco tra Tempestilli e Ciattaglia. Sembra non arrestarsi la coda velenosa di polemiche, all’indomani della sfida tra Maceratese e Chiesanuova, valevole per i quarti di Coppa Italia Eccellenza Marche. Ora a gettare definitivamente l’acqua sul fuoco della diatriba, ci prova la squadra di Treia attraverso le parole del suo giocatore Denny Tempestilli, autore di un brutto fallo nei confronti di Denny Ciattaglia. Intervento duro giudicato prima da rosso dal direttore di gara, che poi ha cambiato idea innescando la furia della Maceratese (leggi qui le dichiarazioni di De Cesare).
“Chiedo scusa al ragazzo, questo anzitutto - dichiara Tempestilli - . Sono entrato effettivamente in modo scomposto e purtroppo sono andato a vuoto, ma solo fortuitamente e in modo involontario ho colpito al volto Ciattaglia con il mio braccio”. “Mi dispiace davvero, però, ripeto, un conto è sbagliare l'intervento e un altro è avere la volontà di far male e si tratta della prima cosa. Purtroppo capita nel calcio e mi dispiace doppiamente che mi veda coinvolto come il cattivo. Chiedo ancora scusa e spero di rivedere presto Ciattaglia in campo”.
Il 23 ottobre alle ore 10, all'interno della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, verrà presentato il Bilancio Sociale dell'Inps. Attraverso l'erogazione di più di 400 diverse prestazioni socio assistenziali e previdenziali l'Inps rappresenta uno dei più grandi enti di welfare pubblico d'Europa.
Il rendiconto sociale 2023 ha voluto evidenziare i programmi, le azioni, l'erogazione delle prestazioni che hanno impatto sul contesto socio economico. "Si evince il grande contributo offerto dall'Inps al territorio di riferimento; circa il 70% della popolazione residente si interfaccia con l'Ente in questione durante una delle varie fasi della vita ed è doveroso che ogni anno venga presentato il rendiconto delle proprie attività in modo imparziale, evidenziando successi e criticità. Queste ultime come stimolo al necessario miglioramento - spiega il direttore provinciale dell'Inps Marco Mancini - .
"L'ambiente nel quale l'Ente opera, infatti, presenta sempre nuove sfide e impone di adeguare i servizi alla realtà in continua trasformazione per fornire a tutti gli stakeholders in tempo celere risposte chiare, semplici e complete. Adattarsi al continuo cambiamento è una sfida che non ammette ritardi e che l'Inps dovrà vincere grazie alle sue risorse umane e tecnologiche e in collaborazione con tutti gli altri attori istituzionali della pubblica amministrazione; perché l'unico modo per vincere le sfide del mondo globalizzato è la collaborazione fattiva, la rapida condivisione delle banche dati e l'utilizzo delle tecnologie da adottare all'utenza di riferimento. Questo ruolo da svolgere insieme è fondamentale per la tenuta del sistema sociale, soprattutto in periodi di crisi economica, di calamità naturali e di eventi bellici, conclude Mancini. "La cittadinanza è invitata a partecipare all'incontro"
Un evento di grande rilievo che ha stimolato un'importante riflessione sugli effetti della trasformazione digitale e delle applicazioni di intelligenza artificiale nella gestione e conservazione degli archivi: questo è stato il convegno “Archivi, archivistica e trasformazione digitale” che l’Università di Macerata ha organizzato oggi, 17 ottobre, in collaborazione con lo spin off Isdif e l’Associazione italiana di documentazione e studi archivistici. L’incontro ha riunito oltre 250 partecipanti, proponendosi come un momento di approfondimento per bilanciare innovazione, dematerializzazione, certezza del diritto, salvaguardia della memoria e diffusione della conoscenza.
L’evento, dedicato al professor Oddo Bucci, al quale è stata consegnata una targa ricordo, ha ricordato l’influente convegno da lui organizzato nel 1990, “L'Archivistica alle soglie del duemila”, che già allora anticipava l’impatto delle nuove tecnologie sugli archivi. Oggi, a distanza di più di trent’anni, la velocità delle trasformazioni digitali e l’adozione di tecnologie avanzate richiedono una rinnovata riflessione su queste tematiche.
La giornata, presieduta da Stefano Pigliapoco, docente Unimc e presidente Isdif, si è aperto con i saluti del rettore John McCourt, rettore dell’Università di Macerata, del direttore generale Archivi del Ministero della cultura Antonio Tarasco e del dirigente dell’area qualificazione e accreditamento dell’Agenzia per l’Italia digitale Gualtiero Asunis.
McCourt ha voluto sottolineare l’importanza dell’impegno di lunga data di Oddo Bucci e Stefano Pigliapoco presso l’ateneo, evidenziando il loro ruolo come punti di riferimento nazionali per l’agenda digitale e evidenziando come gli studi e le intuizioni di Bucci abbiano aperto nuovi percorsi di ricerca, soprattutto orientati all’analisi del rapporto esistente tra l’innovazione tecnologica e i processi di formazione e conservazione degli archivi. “Nei prossimi anni - ha detto - assisteremo a cambiamenti ancora più radicali e rapidi, e forse anche imprevedibili rispetto al passato.
La trasformazione digitale delle organizzazioni, la diffusione delle applicazioni di intelligenza artificiale, il moltiplicarsi delle forme dei documenti informatici all’interno di sistemi informativi automatizzati sono solo alcuni dei fenomeni che incideranno in modo significativo sui processi di gestione e conservazione degli archivi. È necessario porre forte attenzione agli aspetti etici e legali”. Il rettore ha poi posto l’accento sull’importanza di una formazione avanzata per affrontare queste sfide, menzionando il Master in Formazione, gestione e conservazione di archivi digitali in ambito pubblico e privato, attivo dal 2008. “Un gioiello del nostro Ateneo, un punto di riferimento nazionale che intendiamo rafforzare ancora negli anni avvenire”.
Tra le altre figure intervenute, hanno dato il loro contributo Paolo Vadalà, presidente del Tribunale di Macerata, Federico Valacchi, presidente dell’Associazione italiana di documentazione e studi archivistici, Benedetto Luigi Compagnoni, soprintendente archivistico per le Marche, e Erika Vettone, presidente dell’Associazione nazionale archivistica italiana.
L’annata per la sezione atletica leggera del Cus Macerata sta volgendo al termine e Prato è stata sede della quarta e ultima prova del campionato italiano di marcia. Questa volta sull'impegnativa distanza della 20km, il Cus è stato rappresentato dalla rientrante Elisa Marini e dalla più esperta Giulia Miconi. E proprio Giulia ha regalato e si è regalata uno splendido terzo posto nella categoria Senior.
Sul percorso toscano tutto pianeggiante e in ottime condizioni di clima e temperatura, le atlete cussine hanno marciato quasi sempre appaiate, con la Miconi a guidare la Marini che esordiva con più di qualche timore su questa distanza.
Entrambe hanno tagliato il traguardo con un ottimo risultato cronometrico, valso come detto la medaglia di bronzo nella categoria senior per la Miconi (prossima alla laurea magistrale in Scienze Motorie). Elisa invece ha concluso al quarto posto tra le Juniores. Dunque appena sotto il podio, il piazzamento che lascia sempre un po’ di amaro. Va ricordato però che era al rientro nelle gare di marcia dopo una stagione segnata da problematiche articolari.
Ora manca solo un appuntamento per concludere la stagione agonistica 2024. Domenica il Cus sarà di scena a Grottammare, sempre con la marcia e con l’allieva Sofia Tomassoni.