Il Direttore CNA Macerata Luciano Ramadori anticipa i contenuti del nuovo “Decreto Legge Terremoto”. “Molte e significative le novità contenute nello schema di decreto legge recante ulteriori interventi urgenti in favore delle popolazioni delle regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017. Senza voler alimentare false aspettative, la bozza è stata approvata per ora solo in un “pre-consiglio” dei Ministri, se il testo dovesse essere approvato in via definitiva così com’è, possiamo tirare un grosso respiro di sollievo insieme ai nostri imprenditori ed a migliaia di lavoratori - commenta -. Tra le novità introdotte, infatti, la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2020 e, soprattutto, lo slittamento degli adempimenti e pagamenti delle ritenute fiscali e contributi previdenziali/assistenziali non solo dal 15 gennaio 2020 ma anche ridotti del 50% rispetto agli importi dovuti. Un po’ di ossigeno quindi per imprese e famiglie, sino ad oggi all’oscuro su quanto e quando avrebbero dovuto restituire”.
“Altra novità – spiega Ramadori - è rappresentata dalla priorità introdotta nella concessione dei contributi per la ricostruzione, avranno quindi precedenza i contributi destinati alla ricostruzione di unità strutturali destinate ad abitazione principale.Particolarmente felice per i nostri giovani imprenditori, l’estensione ipotizzata nel nuovo DL della misura, già prevista per il Mezzogiorno, “Resto al sud” le cui agevolazioni comprenderanno quindi anche il nostro territorio e le nostre imprese. Per le coperture economiche, di particolare interesse in questo periodo di Legge Finanziaria: sarebbero state previste risorse per ulteriori 380 milioni quest’anno e 345 milioni per il 2020".
"In attesa e con la speranza che questa bozza possa diventare definitiva, - conclude il direttore CNA Macerata - per ora ci limitiamo a dar atto al Governo di aver intrapreso la strada giusta”.
Per consentire i lavori relativi alla pubblica illuminazione in via Padre Matteo Ricci a Macerata il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che modifica temporaneamente la circolazione nella zona.
Il provvedimento prevede nei giorni 21 e 22 ottobre dalle 8:30 alle 18:00 il divieto di transito in via Padre Matteo Ricci, eccetto i veicoli di pubblica utilità, i residenti per accesso ad aree private. Previsto il senso unico alternato in via Padre Matteo Ricci (per i veicoli autorizzati) nei tratti a monte e a valle dell’occupazione, con precedenza ai veicoli in uscita. Vige l'obbligo di arrestarsi e dare precedenza per i veicoli che da Via Padre Matteo Ricci si immettono in piazza Vittorio Veneto e il divieto di sosta con rimozione coatta, in via Padre Matteo Ricci, dal civico 27 al 45.
Alla nostra redazione è pervenuta una segnalazione riguardo un'inquietante foto che appare sul motore di ricerca "Google" quando lo si interroga sulle "Onoranze Funebri della Croce Verde Servizi Srl di Macerata".
Nel riquadro in alto a destra che Google dedica alle attività commerciali in genere, destinata anche all'invio di recensioni, cliccando sulla sezione "foto" e scorrendo la gallery ci si imbatte in un'istantanea choc che mostra due addetti, col viso coperto da mascherine, assieme ad un cadavere, mentre sembrerebbero essere in atto le operazioni di riesumazione. Lo scatto è stato pubblicato nel mese di gennaio da un utente della rete.
Nell'istantanea si nota come uno dei due uomini abbracci addirittura con orgoglio lo scheletro del cadavere, che presenta ancora una folta capigliatura. Il tutto senza il minimo rispetto nei confronti della salma.
Un gesto che, qualora venga accertato dalle competenti Autorità Giudiziarie, potrebbe costare agli uomini gravi conseguenze penali. La vicenda è al vaglio della Procura della Repubblica.
CROCE VERDE SRL: "NON SONO NOSTRI DIPENDENTI"
Un incontro conviviale per celebrare l’anniversario dei 50 anni dalla maturità. Gli ex studenti della quinta A e quinta B del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Macerata si sono ritrovati, molti dei quali tornando da varie città italiane dove ora risiedono, per trascorrere insieme una giornata all’Abbadia di Fiastra.
Una commemorazione festosa intrisa di “amarcord”, alla quale erano presenti 26 dei 27 studenti del ’69. Per l’occasione Mario Properzi e Paolo Berardi hanno ideato una bottiglia di vino con etichetta personalizzata dedicata all’evento, mentre l’organizzazione è stata coordinata da Paola Pasimeni e da Claudio Marini.
Con una grandissima partecipazione di studenti, professori e professionisti di varie realtà imprenditoriali si è svolto oggi il Career Day dell’Università di Macerata, l’annuale grande giornata di incontro tra il mondo universitario e quello dell’impresa. L’importante appuntamento, svoltosi presso la biblioteca giuridica, nel Dipartimento di Giurisprudenza, ha rappresentato per gli studenti, laureandi e laureati dell’Ateneo maceratese, un'occasione molto preziosa per iniziare a crearsi opportunità professionali, potendo conoscere da vicino molti aspetti, situazioni e materie di ambito lavorativo.
Ai giovani, oltre a consigli sul proprio percorso di carriera, informazioni su tirocini post-laurea, realtà imprenditoriali e vacancy, è stata data la possibilità di incontrare e dialogare personalmente con i responsabili delle risorse umane delle principali aziende del territorio, attraverso colloqui individuali o di gruppo e presentazioni aziendali. Numerosissimi gli studenti che hanno potuto incontrare anche la realtà di Confindustria Macerata, che era presente a questa importante iniziativa con un proprio Desk: per una fondamentale occasione di incontro tra i soggetti e le realtà che costruiscono ogni giorno il futuro del nostro territorio e delle giovani generazioni che lo abitano.
A nome di tutto l’Ateneo, il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato si unisce al cordoglio generale della comunità scientifica per la scomparsa del professor Mario Graev, eminente medico-legale. Il professor Graev giunse a Macerata da Firenze insieme al professor Clemente Puccini nel 1962, assumendo il ruolo di assistente ordinario. Al trasferimento di Puccini a Ferrara, nel 1966, divenne professore incaricato, fino al 1975 quando raggiunse l’apice della carriera con l’ordinariato. Rimase a Macerata fino al 1982, quando venne chiamato nella sua Firenze alla cattedra di medicina legale della facoltà medica, ove rimase fino alla quiescenza nel 1999. La sua presenza a Macerata, quindi, durò oltre 20 anni e contribuì in modo assolutamente decisivo allo sviluppo dell’istituto di medicina legale.
“Studioso rigoroso, speculatore curioso, grande comunicatore – commenta il rettore Francesco Adornato - tutti ricordano le sue lezioni affollatissime nel corso di giurisprudenza. Chi ebbe la fortuna di frequentarle ne serba un ricordo ancora vivo e piacevole. Seppe anche sviluppare la parte applicativa della disciplina, in un periodo in cui la stessa era quasi completamente sconosciuta nella nostra Regione. Una persona competente, rigorosa, ma sempre disponibile e arguta. Con la sua scomparsa, unita all’altra recente di Franco Celi, l’Istituto di medicina legale di Macerata perde un altro importante protagonista della sua fase costitutiva”.
“Ebbi modo di conoscerlo e di collaborare con lui in un biennio iniziale della sua carriera accademica – racconta Mariano Cingolani, medico legale e già direttore dell’Istituto -. Lo ricordo con affetto e riconoscenza, per gli insegnamenti che seppe darmi, per la grandissima umanità e per quanto Mario Graev riuscì a compiere per il progresso della disciplina medicolegale del nostro Ateneo, della nostra città e della regione tutta”.
Il Centro Studi Storici Maceratesi, unitamente al Comune di Macerata, ricorderà il professor Pio Cartechini, venerdì 25 ottobre, alle ore 16:30, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata.
Nell’occasione verrà presentato il volume n. 53 della collana “Studi Maceratesi”, dedicato allo stesso professor Cartechini. Il volume, che ha per titolo “Nuove indagini storiografiche su Macerata e il suo territorio”, raccoglie gli atti di un Convegno celebrato nel 2017. Il professor Cartechini nel 1965 fu uno dei fondatori del Centro Studi Storici Maceratesi e da allora ne è stato sempre presidente fino alla morte avvenuta nel 2016. Direttore dell’Archivio di Stato di Macerata, docente universitario di Archivistica, direttore del locale Archivio diocesano e membro di importanti istituzioni legate alla storia, come la Deputazione marchigiana di Storia Patria. Ma il suo vero orgoglio e il suo grande amore è stato il Centro Studi al quale, in tanti anni di presidenza, ha dedicato gran lavoro con passione e competenza e continuo impegno nell’organizzazione dei convegni annuali e di altri eventi collaterali.
Già subito dopo la sua morte il Direttivo del Centro Studi decise che la figura e l’opera di Pio Cartechini esigevano un appropriato ambito di esternazione: per questo si stabilì di dedicare un convegno alla sua memoria ed, insieme, alla scienza archivistica che il Professore coltivò per tutto l’arco della sua vita. Il programma della manifestazione del 25 ottobre prevede l’intervento del professor Alberto Meriggi e di autorità locali (il vescovo Nazzareno Marconi, il sindaco Romano Carancini, l’assessore Stefania Monteverde, l’onorevole Irene Manzi) e testimonianze di persone che sono state vicine a Pio Cartechini (il figlio Giancarlo, il professor Pier Luigi Falaschi, la professoressa Luciana Fermani). Il professor Giammario Borri presenterà il volume dedicato allo stesso Pio Cartechini.
La Polizia di Stato, spesso presente sulle pagine di cronaca per le numerose operazioni effettuate, negli ultimi giorni ha riempito purtroppo gli spazi dei giornali e delle trasmissioni televisive per quanto accaduto a Trieste, dove due giovani poliziotti hanno perso la vita “in casa propria” per mano di un criminale.
L’evento ha scosso gli animi di tutti. A seguito dei fatti di Trieste, inaspettatamente e sorprendentemente si è presentata presso il Distaccamento Polizia Stradale di Civitanova Marche una bambina di soli 5 anni, Paola, che, accompagnata dai familiari, ha consegnato con grande emozione due fogli con disegni e scritte in stampato da lei stessa realizzati, con i quali ringrazia di cuore la Polizia per il suo operato, perché aiuta tutti e paragona i poliziotti a degli angeli che proteggeranno i bambini per sempre.
La deliziosa piccola si fa portavoce anche degli suoi compagnetti della Scuola Materna di Porto Potenza Picena.
Il Questore di Macerata Antonio Pignataro e il Comandante della Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio, hanno accolto con entusiasmo ed emozione l’iniziativa: di fronte alle difficoltà che tutti i poliziotti affrontano quotidianamente, è bello vedere come ci sia qualcuno che partecipa e condivide con gioia il lavoro che viene svolto tutti i giorni con impegno e sacrificio, anche a costo della propria vita.
"In questo caso, proprio dalla purezza d’animo di una bambina di così tenera età, non si può che attingere energia e forza per superare il difficile momento, trovando un motivo in più per fare sempre meglio e per stare ancora più vicini alla gente" sottolinea Pignataro.
Proseguono, sotto l'impulso delle disposizioni del questore di Macerata Antonio Pignataro, i controlli volti al contrasto del traffico e consumo di stupefacenti durante i "giovedì universitari", nel territorio comunale. Nella serata di ieri il servizio predisposto dalla Squadra Mobile, diretta dal Commissario Capo Maria Raffaella Abbate, grazie alla collaborazione con le unità cinofile della Polizia di Stato, ha permesso di individuare in piazza della Libertà due ragazzi ventenni che, segnalati dai cani in mezzo alla massa dei presenti, hanno provato a dileguarsi nella folla. Il personale in borghese, prontamente, ha bloccato i due amici che, nel frattempo, si erano divisi.
L’intervento dei cani ha consentito facilmente di trovare e sequestrare due dosi, di marijuana e hashish, destinate al consumo personale. I due sono stati segnalati alla locale Prefettura per i provvedimenti del caso.
Nell’ambito dei medesimi servizi, la Volante ha proceduto a Piediripa al controllo di un’autovettura con a bordo tre ragazzi pregiudicati. Al controllo di polizia uno dei ragazzi si mostrava particolarmente agitato e, quando ha capito che si sarebbe proceduto alla perquisizione, ha cercato di occultare la dose cocaina di cui era in possesso tra le fessure del proprio sedile. Il movimento non è passato inosservato all’occhio attento degli operatori di Volante che hanno proceduto alla perquisizione dei presenti rinvenendo lo stupefacente. Durante i servizi sono state controllate più di 60 persone.
Analoghi servizi continueranno al fine di contrastare nelle aree cittadine il traffico e il consumo di stupefacenti ed al fine di monitorare il corretto svolgimento della movida cittadina.
Bavaglio apposto dai militanti di CasaPound sulle statue di tutta Italia. Questa la simbolica protesta, arrivata anche a Macerata, con la quale il movimento della tartaruga frecciata ha inteso continuare a tenere alta l’attenzione sulla censura in Rete, a 40 giorni dalla disattivazione delle sue pagine e dei profili dei suoi attivisti da parte delle piattaforme Facebook e Instagram e in attesa della prima udienza della causa intentata contro i siti di Mark Zuckerberg, fissata per il 13 novembre.
“Non si è trattato di un episodio isolato – spiega CasaPound in una nota – anzi, l’azione contro di noi è stata probabilmente la prova generale rispetto al tentativo di mettere a tacere gradualmente la voce dei sovranisti, come del resto dimostrato dalle censure che continuano ad essere poste in essere contro innumerevoli profili e pagine, ma anche ad esempio dal processore di pagamento PayPal contro imprenditori colpevoli solamente di essere lontani da posizioni globaliste”.
“Per fortuna – prosegue il movimento – inizia ad allargarsi il fronte di coloro che hanno compreso la gravità delle censure in atto, come dimostrato dalla partecipazione al convegno sulla libertà di espressione “Riprendere la parola”, organizzato da Il Primato Nazionale e che avrà luogo oggi pomeriggio alle 17, insieme al nostro Simone Di Stefano, con la partecipazione di personalità del mondo dell’informazione e della cultura quali il membro del Cda Rai Giampaolo Rossi, il docente universitario Marco Gervasoni, l’attore Edoardo Sylos Labini, la giornalista Francesca Totolo, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, e il direttore del Fatto Quotidiano online Peter Gomez”.
“È anche in considerazione del momento cruciale per il fronte sovranista e dell’attacco senza precedenti in corso – conclude CasaPound- che domani pomeriggio saremo in piazza San Giovanni, senza simboli ma con centinaia di tricolori, con la volontà di arricchire anche con le nostre idee e battaglie di sempre una piattaforma programmatica, quella dell’opposizione al governo dall'incubo giallofucsia, che non può limitarsi ai pur fondamentali temi dell’immigrazione e della pressione fiscale, ma deve iniziare a occuparsi con forza anche di casa, lavoro, famiglia, salari e Stato sociale”.
Per agevolare i cittadini colpiti dagli eventi sismici degli scorsi anni, Poste Italiane informa che è stata prorogata fino al 31 dicembre 2020 la possibilità di poter usufruire gratuitamente del Servizio Seguimi.
Il servizio, rivolto a quanti non hanno ancora definito la propria situazione abitativa, permette di ricevere automaticamente dal vecchio al nuovo indirizzo la propria corrispondenza. L’attivazione del Seguimi a titolo gratuito è possibile esclusivamente attraverso il numero verde gratuito 800 003 333: potrà essere richiesto a partire da lunedì 21 ottobre e sarà valida fino al 31 dicembre 2020.
Possono usufruire della proroga o attivare il servizio gratuitamente i cittadini dei Comuni di: Macerata capoluogo, Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso, Apiro, Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino Marche, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia.
In centinaia presenti questa mattina all'inaugurazione in via Roma, a Macerata, della nuova sede provinciale della Lega. Si tratta di un primo fondamentale passo nell’ottica delle imminenti elezioni amministrative e regionali del 2020, in cui il partito di Matteo Salvini vuole ottenere l'en plein. Per l’occasione, direttamente da Roma è arrivato il numero due del “Carroccio”, il vice-segretario federale Giancarlo Giorgetti, salutato dallo scrosciante applauso di militanti e cittadini. Al suo fianco il responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni.
"Il Governo attuale non è stato fatto per l'interesse degli italiani - ha sottolineato Giorgetti -, ma contro Salvini. Alla fine sarà la democrazia a vincere. Quota 100 non è stata toccata? È un bene, siamo stati noi a volerla fortemente. Vedo che PD e Movimento Cinque Stelle, come da migliore tradizione della sinistra, stanno studiando formule creative per imporre nuove tasse sulle spalle degli italiani".
Gli fa eco il senatore Paolo Arrigoni, che fissa gli obiettivi della Lega per il 2020: "Quella di oggi è una giornata importante, il primo passo verso le elezioni del prossimo anno. Per le amministrative puntiamo a costruire una forte alleanza con le liste civiche per creare una coalizione compatta che porti finalmente al cambiamento in questa città. Ce lo chiedono i maceratesi. Ci stiamo muovendo sempre più sul territorio e abbiamo già costruito dei gruppi di lavoro per costruire un programma e convergere sulla nomina del giusto candidato".
Proprio Arrigoni ha poi ufficializzato la nomina del nuovo responsabile della Lega Macerata, Simone Merlini: "Sarò il coordinatore di tutte le forze attive che vorranno avvicinarsi alla Lega nella comune volontà di cambiare la nostra città. Viva Matteo Salvini e viva Macerata".
Dopo il taglio del nastro la cerimonia di inaugurazione si è spostata all'interno della sede di via Roma, e ha avuto come cerimoniere il deputato treiese della Lega, Tullio Patassini: "Segniamoci questa data - ha affermato -. È la data della liberazione di Macerata dal PD. I cittadini credono nel cambiamento dopo anni di disastri da parte dell'amministrazione Carancini sia in termini sportivi, che in termini sociali ed economici. Ringrazio tutte le persone che con il loro lavoro instancabile ci hanno permesso oggi di inaugurare questa sede".
Sandra Vecchioni, responsabile comunale del partito, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la presenza di Giorgetti: "Siamo senza parole, è un onore averla qui". Il consigliere comunale Andrea Marchiori ha invece sottolineato lo spirito collaborativo interno al partito: "Bisogna essere ambiziosi nella politica e nella vita. Siamo consapevoli delle nostre qualità e dei nostri limiti. Insieme siamo una grande famiglia".
Presenti all'inaugurazione Giovanni Gabrielli, responsabile Lega di Tolentino; Franco Ceregioli, vice-sindaco di Sarnano; Franco Zaffiri, vicepresidente leghista della Regione Marche; Deborah Pantana, consigliere comunale e provinciale; il consigliere provinciale Rosella Ruani; i consiglieri regionali Luigi Zura e Mirco Carloni.
Colpo di scena all'inaugurazione della sede provinciale della Lega avvenuta questa mattina a Macerata, in Via Roma. All'arrivo del numero due della Lega Giancarlo Giorgetti, tra i primi ad avvicinarsi è Remigio Ceroni, ex coordinatore regionale di Forza Italia e a lungo deputato nell'orbita di Silvio Berlusconi. A seguito della mancata candidatura alle elezioni politiche del 2018 e del conseguente burrascoso addio al partito, il politico fermano, attualmente sindaco del comune di Rapagnano, era sostanzialmente scomparso dalle scene prima di riapparire quest'oggi al fianco di Giorgetti.
Tutto sembra lasciar, dunque, presagire a un suo prossimo arruolamento tra le fila leghiste. All'inaugurazione presente un'altra ex forzista come Barbara Cacciolari.
Per il progetto "impariamo a camminare" tutte le classi terze della Scuola media Mestica di Macerata hanno svolto due incontri con l'istruttore federale di camminata nordica e camminata sportiva Danilo Tombesi (SINW) per riflettere sui benefici di una camminata naturale corretta e di una postura adeguata, alla luce delle abitudini e degli stili di vita spesso errati.
Ad un incontro in classe per discutere della parte teorica è seguita una lezione pratica ai giardini Diaz per sperimentare quanto appreso. I ragazzi hanno potuto anche cimentarsi con la camminata con i bastoncini, grazie alla quale viene impegnato circa il 90% dei muscoli del corpo. Tale progetto è stato promosso in occasione della giornata nazionale del camminare.
“Torna, dopo il successo dello scorso anno, in piazza della Libertà a Macerata, lo screening gratuito contro le fibrillazioni atriali. L’appuntamento è per sabato 19 ottobre, dalle ore 8:30 alle 14:00.” Ad annunciarlo è il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni.
“L’anno scorso si sono sottoposti alla visita gratuita 107 cittadini e sette di loro hanno scoperto di essere affetti da fibrillazione atriale e hanno iniziato il loro percorso di terapia – spiega Giovanni Di Geronimo, presidente dell’AIPA, organizzatrice dell’evento insieme all’Area Vasta 3 e alla Croce Rossa del capoluogo -. Sul solco dell’accoglienza e della collaborazione, abbiamo messo in campo una serie di iniziative e dal 1997 il TAO, che si occupa della gestione della terapia anticoagulante, si prende cura dei pazienti; da gennaio a settembre sono state 25mila i trattamenti effettuati.”
“Voglio inoltre sottolineare come per moltissimi anni l’AIPA ha dovuto fare i conti con un possibile smantellamento – ha concluso Di Geronimo -. Grazie alla nuova dirigenza dell’Area Vasta 3 e al dottor Maccioni, negli ultimi anni siamo riusciti a lavorare in estrema tranquillità e collaborare in stretta sinergia con tutte le figure professionali che gravitano intorno al paziente." Gli ha fatto eco il direttore Maccioni. “Ho portato avanti un grande investimento su questo centro non appena sono arrivato – ha sottolineato -. Noi non stiamo tagliando nulla, anzi continuiamo a investire. Non si tratta di togliere delle risorse ma di razionalizzare e ottimizzare quelle di cui disponiamo e soprattutto l’offerta che siamo in grado di dare ai pazienti.”
“Quella di sabato sarà una giornata di sensibilizzazione sull’aritmia che espone la popolazione che ne è affetta a scompensi cardiaci, ictus o mortalità – ha aggiunto il primario dell’Unità Operativa di Cardiologia Mario Luzi -. Le persone alle quali è indirizzata la giornata sono prevalentemente i cittadini con oltre 65 anni che non hanno mai fatto un controllo cardiaco: l’incidenza infatti in questa età è del 2% e quando si superano gli 80 anni arriva al 10%. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione a farsi controllare soprattutto perché attualmente ci sono farmaci più sicuri e più efficaci per combattere la malattia.”
“Attualmente ci sono due mila persone che utilizzano i nuovi farmaci – ha continuato Giovanni Ribichini, direttore del reparto di Medicina Trasfusionale di Civitanova e Macerata -. Il nostro centro è inoltre l’unico a utilizzare la digitopuntura per il prelievo di sangue venoso sugli anziani: in questo modo andiamo incontro alle esigenze del paziente per alleviare anche una ulteriore sofferenza.”
In alcuni casi, per combattere la fibrillazione atriale, è possibile anche sottoporsi a un delicato intervento chirurgico che, all’ospedale di Macerata, dall’insediamento del dottor Luzi, viene eseguito. Si tratta dell’ablazione, intervento durante il quale vengono isolate le vene polmonari all’interno delle quali inizia la fibrillazione. “A marzo ho eseguito la prima procedura e ora siamo a più di 50 interventi – ha osservato Luzi -. Per questo traguardo dobbiamo ringraziare il direttore Maccioni che ha investito su questo tipo di procedura con delle risorse davvero importanti.”
Si è appena conclusa la Wine Week in Ungheria, iniziativa finanziata dal progetto europeo “The Wine Lab”, coordinato dall’Università di Macerata sotto la responsabilità scientifica di Alessio Cavicchi, attivato per connettere formazione, promozione e innovazione con i bisogni effettivi delle aziende del settore vitivinicolo.
Otto studenti di UniMC del corso in "International Tourism and Destination Management" e sei imprenditori marchigiani hanno preso parte alla delegazione in visita per una settimana all’Università della Pannonia, con il coordinamento dei professori Mara Cerquetti e Pierluigi Feliciati. Le numerose attività, quali visite aziendali, degustazioni e lezioni accademiche si sono svolte nella città di Veszprém, Capitale Europea della Cultura 2023, e nell’area del lago Balaton.
Grazie all’iniziativa è stato possibile attivare un vivace confronto tra accademici, studenti internazionali e imprenditori per la condivisione di esperienze e buone pratiche realizzate nell’ambito del settore vitivinicolo e associate alla promozione del territorio.
Angela Ferretti, dell'associazione culturale Marchigianamente, testimonia che: “La Wine Week è stata un’esperienza molto utile per confrontarsi insieme ad esperti e portatori di interesse del territorio sulle criticità del settore vitivinicolo e sulle possibili soluzioni da adottare. Noi di Marchigianamente consideriamo il vino come un’importante risorsa volto alla promozione del nostro territorio, che spesso fa da volano ad altre iniziative, eventi e attività legate alla nostra associazione.”
Le Fiamme Gialle di Isernia, su disposizione della locale Procura, hanno eseguito 23 ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 13 arresti in carcere e 10 ai domiciliari, e un decreto di sequestro preventivo per un totale di 7,5 milioni di euro per beni mobili e immobili, somme di denaro, quote societarie e automobili, nei confronti di persone e di compagini societarie tutte con sede in Italia. Sono state emesse, inoltre, due ordinanze restrittive anche nei confronti di una cittadina tedesca e di un soggetto italiano residente nella Repubblica Ceca. Le misure sono state emesse dal GIP del Tribunale di Isernia, la dottoressa Michaela Sapio.
L'operazione, denominata "Galaxy", ha visto coinvolta anche la provincia maceratese. La vastissima operazione della Guardia di Finanza è il frutto di un anno di indagini e accertamenti nel settore della commercializzazione delle auto di lusso. Le Fiamme Gialle hanno così scoperto una maxi frode a danno dell'Unione Europea e dell'Italia.
Oltre alla provincia di Macerata, con un arresto a Civitanova, dove è finito in manette un imprenditore che opera nel settore delle auto di lusso, sono state interessate anche le province di Isernia, Milano, Salerno, Caserta, Frosinone e Latina.
Le investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle del capoluogo Pentro, caratterizzate sin dall’inizio da una stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate di Isernia, hanno permesso di disarticolare una “mega” frode in danno dell’Unione Europea e dell’Italia, messa in atto da un consolidato gruppo criminale che operava con base stabile in Italia e proiezioni internazionali. La frode, in sostanza, si è fondata sull’utilizzo di sofisticate tecniche di falsificazione che sfruttavano le “falle” dei sistemi di controllo adottati dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dei Trasporti.
L’articolata attività di polizia giudiziaria, che si differenzia da altre operazioni investigative condotte sul territorio nazionale nello specifico settore per la completa ricostruzione della filiera criminale, ha permesso di tracciare l’intero percorso di frode (dalla falsificazione documentale all’evasione transnazionale dell’I.V.A. intracomunitaria non versata).
All’esito delle indagini le Fiamme Gialle hanno potuto disvelare un consolidato sistema criminale che ha portato all’individuazione di: 1576 autovetture di lusso, illecitamente nazionalizzate (tra cui Ferrari, Porsche, Maserati, Bentley, Jaguar, oltre ad una moltitudine di Mercedes, Audi, BMW, Land Rover); 7.499.220,05 euro di I.V.A. evasa, 51.572.268,86 di imponibile relativo all’emissione di fatture soggettivamente e/o oggettivamente inesistenti. Nell’operazione sono state coinvolte 167 persone fisiche a vario titolo, 159 concessionarie di auto italiane e 9 società estere, oltre ad una miriade di aziende minori di varia provenienza geografica (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Abruzzo, Marche, Sicilia, Puglia e Molise), è stata rilevata la presenza di due grossi gruppi commerciali operanti rispettivamente nel Lazio e in Campania, risultati contigui con gruppi della criminalità organizzata (esponenti del clan dei casalesi operanti nel basso Lazio e clan camorristici dell’area vesuviana e nocerino-sarnese).
In pratica, sfruttando l’indebito risparmio d’imposta costituito dall’I.V.A. non versata (aliquota del 22%), il sodalizio, secondo le indagini, è risuscito ad acquisire una rilevante quota di mercato, costituendo delle vere e proprie “posizioni dominanti” nel mercato nazionale degli autoveicoli di “lusso”, con l’ovvia conseguenza della distorsione del principio di libera concorrenza. Il meccanismo di frode riscontrato correva a doppio binario su due versanti distinti e correlati: quello “fiscale”, attraverso l’utilizzo di triangolazioni societarie e quello “tecnico”, legato alla nazionalizzazione dei veicoli mediante la predisposizione di documentazione falsa, appositamente prodotta per aggirare i sistemi di controllo incrociato dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dei Trasporti, sfruttandone le “falle” comunicative.
Il sistema di triangolazione societaria era basato su operazioni commerciali tra aziende di paesi membri dell’Unione Europea, attraverso l’utilizzo di società cartiere cosiddette “missing trader”, con l’interposizione di più società filtro cosiddette “buffer”, talvolta controllate a loro volta da società “off-shore” (operanti a Cipro e nelle isole Cayman), il tutto al fine di ostacolare la tracciabilità dei flussi commerciali e finanziari. Le società estere utilizzate venivano costituite ad “hoc” da soggetti italiani che stabilivano delle teste di ponte soprattutto in Repubblica Ceca e in Germania. Tali società sono risultate riconducibili a soggetti italiani pluripregiudicati, legati a clan camorristici già operanti nel settore della compravendita di autoveicoli in Italia, caratterizzati da legami familiari e interessi in società italiane collegate tra loro come società satellite, utilizzate nella filiera “cartolare”.
L’attività di riscontro documentale, fatta dal personale della Finanza, è stata affiancata da capillari attività tecniche e dall’acquisizione informatica di migliaia di mail, chat, whattsApp e Messenger, canali preferenziali di comunicazione utilizzati con disinvoltura dai vari personaggi attenzionati, nella consapevolezza della non intercettabilità degli stessi. Tale particolare circostanza ha permesso di identificare e decifrare, da parte dei finanzieri, compiutamente, l’intero sistema illecito, tracciandone le varie fasi e mettendone in luce i veri “dominus”, ricostruendo il centro direzionale unico dell’intera filiera criminale il quale, accentrando l’emissione delle fatture di acquisto e vendita, nonché utilizzando le caselle di posta elettronica delle aziende “cartiera” e “filtro”, fungeva da nodo nevralgico del sistema illecito. Parallelamente, le Fiamme Gialle hanno individuato una cellula operativa al servizio di tale organizzazione, costituita da vari soggetti, ognuno con un preciso ruolo funzionale.
Nel corso dell’attività investigativa, condotta attraverso lo strumento delle indagini tecniche, rilevamenti gps e con attività d’appostamento, è stata localizzata, in un immobile rurale del basso Lazio, una vera e propria “stamperia”, dedita alla riproduzione di ogni genere di documentazione fiscale (fatture di importazione, bollette doganali ecc.) e tecnica (libretti di circolazione, certificati di conformità ecc). La conseguente perquisizione della stessa ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro 51 timbri relativi a vari uffici pubblici italiani (Motorizzazioni, Comuni, Dogane, Notai ecc.) ed esteri (Motorizzazioni tedesche, austriache, spagnole, ecc.), bollini olografici delle motorizzazioni federali tedesche, 6 patenti italiane in bianco, supporti cartacei di carta filigranata. Inoltre, sono stati rinvenuti i files sorgente utilizzati per la predisposizione dei libretti di circolazione e le fatture di acquisto e vendita, oltre a una serie di pratiche pronte per la presentazione allo “sblocco” all’Agenzia delle Entrate complete del libretto di circolazione originale e quello falsificato.
La cellula operativa, oltre alla produzione della documentazione falsa, forniva il pacchetto “chiavi in mano” della nazionalizzazione degli autoveicoli comunitari, attraverso la presentazione della documentazione presso l’Agenzia delle Entrate d’Isernia dove, in seguito al mero controllo formale della documentazione, venivano validati i telai per la successiva immatricolazione ad opera della Motorizzazione Civile. A seconda dei casi, l’organizzazione sceglieva un particolare ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (nella maggior parte dei casi Isernia, Palermo e Catanzaro).
L’attività investigativa svolta ha permesso di riscontrare vari meccanismi di frode, basati sulla mancanza pressoché assoluta dello scambio d’informazioni tra gli stati membri dei rispettivi sistemi informativi sugli archivi automobilistici, che non consente l’effettivo controllo sulla documentazione fiscale e tecnica presentata dai vari importatori, per ottenere la nazionalizzazione degli autoveicoli facendoli rientrare nel conveniente regime dell’IVA del Margine. Proprio quest’ultimo aspetto ha costituito il “vulnus” sul quale l’associazione criminale ha basato i suoi sistemi di frode.
In termini pratici, l’unico dato scambiato tra l’Agenzia delle Entrate e la MCTC era il numero di telaio che veniva abbinato dalla predetta Agenzia a un veicolo con basso valore commerciale risalente nel tempo (mediante la presentazione di libretti Austriaci o Spagnoli più facilmente riproducibili). Di contro, presso la Motorizzazione veniva presentata la documentazione originale relativa a veicoli, nella maggior parte dei casi nuovi, che però avevano già ricevuto la validazione dell’Agenzia delle Entrate. Ciò in quanto l’Agenzia delle Entrate italiana e i paritetici organismi europei non sono dotati di una banca dati “intracomunitaria” dei telai di autoveicoli prodotti, commercializzati e intestati sul territorio comunitario, dalla quale desumere con certezza i dati tecnici del veicolo e le transazioni commerciali intervenute, accertando quindi la sussistenza dei requisiti necessari per lo “sblocco” dei veicoli con il particolare regime dell’Iva del margine.
Un particolare degno di nota sta nel fatto che è stato accertata dalle Fiamme Gialle, nel corso delle indagini, la presentazione di documentazione riguardante ben 64 autovetture d’alta gamma (PORSCHE), fatte passare per FORD Galaxy, sfruttando la similitudine delle iniziali dei telai “WP0” per Porsche e “VF0” per Ford: da qui l’attività d’indagine denominata “Operazione Galaxy”.
Un altro sistema di frode si basava sulla simulazione di finte importazioni di autoveicoli nuovi, provenienti da territori dell’Unione Europea a fiscalità agevolata, come le isole Canarie, che godono da un punto di vista fiscale e doganale di un trattamento diverso rispetto alla Spagna continentale. L’acquisto di merce dalle isole Canarie, infatti, non costituisce acquisto intracomunitario, ma vera e propria importazione secondo il Codice Doganale Comunitario (Regolamento CEE 2913/92/CE). A tal scopo, venivano predisposte finte bollette doganali attestanti l’importazione dei veicoli con assolvimento degli oneri fiscali (Tributi doganali ed IVA). La documentazione prodotta, veniva posta a corredo delle varie pratiche d’immatricolazione, ove la MCTC, non trovandosi nei canonici casi di nazionalizzazione per i quali era previsto un controllo preventivo dell’Agenzia delle Entrate (IVA al Margine e pagamento a mezzo F24), non faceva altro che avallare l’impianto documentale, procedendo alla conseguente immatricolazione. Tra gli ignari clienti vi erano, oltre ad imprenditori, professionisti di spicco e personaggi pubblici, tra cui anche noti calciatori.
In relazione a tali tipologie di frode, con il coordinamento della Procura di Isernia, le Fiamme Gialle hanno elaborato una apposita relazione informativa per il Comando Generale del Corpo, per la successiva attività di raccordo con i Ministeri dei Trasporti, il Ministero dell’Economia e Finanze, nonché le Agenzie delle Entrate e delle Dogane, allo scopo di elaborare idonei correttivi.
Sono stati davvero tanti i podisti che hanno partecipato, martedì 15 ottobre, alla tappa del progetto “Salute in cammino Macerata” che ha preso il via da Piediripa. La promozione della salute e l’importanza di una costante attività fisica sono argomenti sui quali è stata costituita una vera e propria alleanza nel territorio del Comune di Macerata. E per evidenziare le positività di questa alleanza proprio martedì a Piediripa ai podisti presenti è stata presentata la composizione di questo partenariato.
All’iniziativa erano infatti presenti gli assessori del Comune di Macerata Mario Iesari e Alfeiro Canesin, la presidente provinciale delle Acli di Macerata Roberta Scoppa, il vice presidente del consiglio di zona di Coop Alleanza 3.0 Vittorio Luciani ed i consiglieri Mario Zega e Paola Piacesi, il vice presidente regionale dell’U.S. Acli Marche Giulio Lucidi, il rappresentante della Green Nordic Walking Danilo Tombesi, il presidente provinciale dell’U.S. Acli Luciano Borgiani ed il coordinatore per U.S. Acli di “Salute in cammino Macerata” Ulisse Gentilozzi. Da parte di tutti i presenti è stata ribadita la volontà di portare avanti l’iniziativa ritenendola valida anche a livello di socializzazione e di aggregazione per persone di ogni età.
“Salute in cammino” è una iniziativa organizzata dall’U.S. Acli Marche, dall’U.S. Acli provinciale di Macerata, dalla Scuola italiana di camminata sportiva e dall’Asd Green Nordic Walking col patrocinio dell’amministrazione comunale, grazie ad un contributo dell’Asur Marche (DGR 1118/2017 - nell’ambito del progetto regionale “Sport senza età”), della Susan G. Komen Italia Onlus e di Coop Alleanza 3.0.
Il prossimo appuntamento con l’iniziativa è fissato per venerdì 18 ottobre con partenza alle 21.30 dal Rione Vergini (zona nuova dietro la chiesa). La partecipazione è gratuita.
Colpaccio del Chiesanuova che in nove uomini vince per 1-0 contro la Maceratese passando il turno di Coppa Italia Promozione.
Chornopyschuk sbaglia un rigore. Finisce 1-0 al Sandro Ultimi di Treia, con Chiaraberta che invece dal dischetto sigilla il goal che decide la partita. Turno di qualificazione di Coppa Italia che partiva dallo 0-0 dell’Helvia Recina. Risultato che avrebbe dovuto avvantaggiare la Rata, a cui sarebbe bastato un pareggio con gol per passare il turno.
Entrambe le formazioni si schieravano con molte seconde linee. In entrambi gli incontri sicuramente il Chiesanuova ha meritato la qualificazione, giocando un ottimo calcio e creando buone occasioni da rete. L’unica nota negativa è l’infortunio subito da Vittorio Ciucci al 60’, dove il giocatore del Chiesanuova è stato trasportato al pronto soccorso di Macerata.
CRONACA - Ritmi alti nei primi istanti nel match al 10’ Mariani mette in mezzo una palla che rimane nel limbo, tra il portiere e la difesa, dove Papa da buona posizione spara alto. Al 13’ era bravo il giovane Giustozzi a salvare il risultato su Ciucci, dove il portiera era bravo a sventare. Al 15’ era Cappelletti ad impegnare il portiere Giustozzi. Al 20’ l’episodio decisivo, Canavessio stende in area Ciucci, per il direttore di gara era ineccepibile il calcio di rigore; sul dischetto andava Chiaraberta con freddezza batte Giustozzi. Al 42’ Postacchini mette una palla in area pericolosa dove il bravo Forresi si rifugiava in angolo. Al 45’ ci prova Cappelletti con una bordata dalla distanza, trova una deviazione della difesa maceratese che quasi beffa il portiere Giustozzi.
RIPRESA - Nella ripresa mister Marinelli azzecca subito due cambi, entra Chornopyshchuk e Bruciapaglia che danno subito i frutti sperati, su un traversone il giovane Forresi tocca la palla con la mano, che per il direttore di gara è calcio di rigore, sulla palla si presenta il bomber Chornopyshchuk che spara incredibilmente a lato alla destra di Carnevali. Al 59’ una buona azione offensiva del Chiesanuova, dove il bomber Ciucci cade a terra male in area, in un contrasto di gioco e non riesce a rientrare. Al 70’ il neo entrato Rango commette due falli, prima su Cascianelli poi su Bruciapaglia, entrambi sanzionati con cartellino giallo. Al 73’ Bruciapaglia serve in area Chornopyshchuk gran tiro ma Carnevali blocca. Al 92’ con la Maceratese a cercare il gol per la qualificazione, Cento si becca il secondo giallo facendo rimanere la propria squadra in 9 uomini. Nel minuti finali la Maceratese non è cinica, mentre il Chiesanuova si chiude molto bene e porta a casa il pass per proseguire in Coppa Italia.
CHIESANUOVA Carnevali, Cento, Pierantonelli, Tanoni, Forresi (50’ Picchio), Focante, Chiaraberta (71’ Aringoli), Rapaccini (48’ Rango), Ciucci (60’ Bacaloni), Roganti, Cappelletti (55’ Medei). All. Tassi Samuele. A disposizione: Cirilli, Ruibal, Sacchi, Brandi
MACERATESE Giustozzi, Gyabaa, Mariani (59’ Jachetta), Cesca (80’ Morbidelli), Canavessio, Padella (66’ Lanciani), Diarra, Rapagnani (46’ Bruciapaglia), Papa (46’ Chornopyshchuk), Cascianelli, Postacchini. All. Marinelli Daniele A disposizione: Simoncini, Ghannaoui, Shoshaj, Nardi.
TEMPI DI RECUPERO: 1 – 6
ANGOLI: 5 – 2
AMMONITI: Bruciapaglia, Rapaccini, Pierantonelli, Bacaloni.
ESPULSI: al 70’ Rango (doppia amm) – al 92’ Cento (doppia amm)
NOTE: al 47’ Chornopyshchuk (sbaglia rigore)
ARBITRO: Sabbouh di Fermo – ASSISTENTI: Amorello di Pesaro – Silenzi di San Benedetto del Tronto.
RETI: 20’ Chiaraberta
Questa mattina è venuto improvvisamente a mancare Duilio Morresi, titolare del supermercato Tigre di Macerata, in viale Giacomo Leopardi. Morresi era molto conosciuto in città, sempre attivo e impegnato nel sociale.
Il funerale si terrà domani, giovedì 17 ottobre, alle ore 15.30, presso la Chiesa Madre di Dio.
Anche la redazione di Picchio News porge le più sentite condoglianze alla famiglia Morresi.