Hai sempre sognato lavorare nelle scuole? Che tu sia un insegnante, un preside, che voglia entrare a far parte del personale ATA o lavorare in segreteria, questo articolo ti aiuterà a trovare un buon simulatore per fare esercitazione con i test.
Abbiamo messo a confronto, infatti, due tra i migliori simulatori per i Concorsi della Scuola: Il simulatore concorso ordinario scuola di Easy-Quizzz e il Simulatore Online Simone.
Vediamo di entrambi vantaggi e svantaggi, analogie e differenze. Alla fine, potrai scegliere il portale che ti offre il percorso di studio ideale per te, in base alle tue preferenze.
Analogie e Differenze
Sia Easy-Quizzz che Simulatore Online Simone sono dei simulatori per i concorsi pubblici dedicati non solo alle scuole, ma anche a diversi altri settori. Mentre, però, il Simulatore Online Simone è legato alle omonime edizioni, quindi alla vendita dei manuali, il portale Easy-Quizzz offre una vastissima banca dati aggiornata di test e prove, con tante funzioni molto utili per l’apprendimento.
Concorsi per la scuola: i due portali a confronto
Simulatore Online Simone
Il Simulatore Online Simone propone dei test a domanda chiusa divisi per materie che corrispondono a quelle da preparare per il concorso ufficiale. A una prima occhiata, troviamo le singole classiche materie scolastiche e universitarie sulle quali prepararsi.
Gli unici test specifici sono quelli in rosso: il concorso infanzia e primaria e il TFA insegnante di sostegno, per insegnanti della scuola d’infanzia e primaria e per gli insegnanti di sostegno.
Provando a cercare un concorso più specifico, per esempio quello per dirigenti scolastici, ho ottenuto una lista di manuali utili da studiare.
Consiglio sempre di abbinare a un qualunque simulatore di quiz online, che sia per la scuola e non, del materiale cartaceo.
In ogni caso, procedendo con la simulazione di un test (ho scelto quello per la scuola d’Infanzia e Primaria), il Simulatore Online Simone propone sia il test da provare subito, che i manuali da comprare e studiare. C’è anche una scheda completa con tutte le istruzioni e le materie da preparare.
Ecco come si presenta il test, una volta avviato:
Non sono in grado di visualizzare l’esito delle mie risposte, in quanto è richiesto il mio indirizzo email. Suppongo che, comunque, non l’avrei superato, visto che avrei dato risposte a caso, solo per vedere come appariva la schermata dei risultati.
Easy-Quizzz
I quiz concorsi scuola, su Easy-Quizzz, si trovano molto facilmente: basta guardare sulla barra superiore della home per trovarli immediatamente. Nella categoria “scuola” troverete le banche dati dei concorsi per personale ATA, docente, amministrativo, dirigenti scolastici, ecc.
La pagina di avvio del test è ricchissima di link e informazioni. I link portano ai vari concorsi di tuo interesse, mentre le istruzioni spiegano sia come usare il simulatore, sia come prepararsi a un esame e quali altri simulatori interni al sito usare e test svolgere per prepararti in modo adeguato ad ogni materia.
L’enorme mole d’informazioni utilissime per lo studio è ben organizzata all’interno della pagina, proprio come potete vedere nella seguente immagine.
Strumenti del simulatore per concorsi scuola Easy-Quizzz
Mentre Simulatore Online Simone, essendo una casa editrice, mira giustamente a promuovere i suoi ottimi e utili manuali, Easy-Quizzz offre un simulatore digitale di test online completo non solo sul sito web, ma anche sull’applicazione, che potete scaricare gratuitamente sia su iOS che su Android.
Portale e App lavorano in sincronia, nel senso che i risultati del tuo profilo compariranno sempre ben sincronizzati, indipendentemente dal dispositivo che usi per i tuoi test. L’App, inoltre, funziona anche nella modalità offline.
Per quanto riguarda le modalità di test, potete usare la modalità pratica, che vi permette di impostare tutte le variabili possibili, quali materie, numero di domande, tempo, soglia minima di superamento dell’esame, ecc.
È possibile anche utilizzare la modalità esame se, invece, volete ogni parametro preimpostato, come se fosse il vero concorso ufficiale per scuole.
Conclusioni
Possiamo concludere dicendo che sicuramente i manuali delle Edizioni Simone sono un’ottima fonte per studiare, ma il simulatore dei test non è proprio soddisfacente, non solo perchè propone poche materie limitate, ma anche perchè, per ottenere i risultati, è necessaria l’iscrizione.
Visto che cercavano dei simulatori online per i concorsi delle scuole, Easy-Quizzz si mostra sicuramente migliore per la sua completezza, per l’ottima fruibilità, per l’App e per tutte le funzioni messe a tua disposizione nel test.
Se volete un consiglio per prepararvi al meglio, però, utilizzate sempre fonti diverse tra loro per lo studio: sia fare pratica con un test che studiare letteralmente la teoria su un manuale è molto importante. Nessuno vi obbliga, per altro, a scegliere soltanto l’uno o l’altro portale: studiare da più fonti e da fonti di tipo diverso (libri, simulazioni di test, video, audiolibro, ecc) è molto più efficace che studiare da una fonte soltanto.
Per esempio, potreste comunque acquistare sia un manuale delle Edizioni Simone che fare l’abbonamento a Easy-Quizzz che, costa quanto un manuale e vi dà l’accesso a tantissimi simulatori di test non solo per la scuola, ma anche per le patenti, le forze armate, l’università, ecc).
Per quanto riguarda i concorsi, sebbene entrambi siano molto affidabili come riferimenti, fate sempre affidamento al Ministero dell’Istruzione e del Merito, per ottenere solo informazioni affidabili. Vi auguriamo un grande in bocca al lupo per il vostro concorso.
"I gravissimi scontri avvenuti ieri sull’ autostrada A1 confermano che questi criminali travestiti da tifosi rappresentano un rischio grave e concreto per i cittadini e per le forze dell’ordine. I poliziotti che hanno agito ieri con professionalità e sangue freddo, a Badia al Pino, sono stati costretti, infatti, a intervenire nelle corsie autostradali aperte alla circolazione e a fare i conti con persone armate di tutto punto, con bastoni e bombe carta, nonché abbigliate in modo da rendere difficile la loro identificazione".
La dichiarazione giunge dal segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese, che ha proseguito con la richiesta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di "valutare la sospensione delle trasferte fino alla fine del campionato per le tifoserie che si macchiano di episodi di violenza.
E per coloro che saranno identificati quali autori degli scontri di ieri, auspichiamo l’applicazione del Daspo a vita. Di fronte a vicende del genere, infatti, l’unica via da applicare è quella dell’assoluta severità".
Sulla stessa linea il sindacato di Polizia Siulp, con la richiesta al ministro Piantedosi di valutare urgentemente "la reintroduzione di tutti gli strumenti già sperimentati per prevenire queste forme di violenza. A partire dalla tessera del tifoso sino alle partite a porte chiuse per quelle squadre le cui tifoserie si evidenziano per violenza e intolleranza".
Gli scontri in autostrada avvenuti ieri tra gli ultras del Napoli, diretti a Genova per la sfida contro la Sampdoria, ed i tifosi della Roma, in viaggio per Milano per l’incontro a San Siro tra il Milan e i giallorossi, si sono verificati sull’autostrada A1 ed all’interno dell’area di servizio Badia al Pino est, vicino ad Arezzo.
La Digos di Arezzo, insieme a quella di Napoli e di Roma, stanno lavorando incessantemente cercando di fare chiarezza su quella che sembra sia stata una guerriglia organizzata: secondo la ricostruzione delle forze dell’ ordine: “circa 350 tifosi del Napoli diretti a Genova, si sono fermati nell’area di servizio Badia al Pino direzione nord".
Dopo la morte, nel 2014, del tifoso napoletano Ciro Esposito, raggiunto da un colpo di pistola esploso da un tifoso della Roma al termine della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, si è cercato di tenere le tifoserie a distanza per evitare possibili incidenti: ai romanisti era impedito di andare in trasferta a Napoli, così come ai napoletani di vedere la propria squadra allo stadio Olimpico.
Ieri è stato impossibile evitare l'incontro: sembrerebbe che i romanisti potessero contare su alcuni ultrà in avanscoperta con il compito di informarli sulla presenza dei rivali negli autogrill toscani: avrebbero deciso di fermarsi all’altezza dell’area di sosta proprio per la presenza della tifoseria partenopea. L'autostrada A1 si è trasformata così in un campo di battaglia.
Gli investigatori stanno conducendo le indagini per ricostruire la dinamica, sulla base dell’analisi delle telecamere di sorveglianza dell’autogrill ed anche delle chat e delle comunicazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che gli ultras abbiano iniziato a minacciarsi proprio in chat.
Lo scontro sulla carreggiata nord della A, che li ha visti tutti vestiti di nero ed incappucciati, coinvolti nel lancio di sassi, bottiglie, coltelli, bastoni, fumogeni, non sarebbe stato quindi casuale.
A oggi sono oltre 200 i tifosi identificati dalla polizia, tra quelli che per almeno 15 minuti hanno messo a ferro e fuoco la carreggiata della A1 attentando alla sicurezza dei trasporti, oltre che delle forze dell’ordine e dei cittadini.
Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi è intervenuto sui gravi fatti: “C'è una differenza abissale tra i tifosi che vanno allo stadio, in casa o in trasferta, per cantare, abbracciarsi, gioire o soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale, creando problemi alle persone perbene. Non c'è cosa peggiore che definire tifosi quest'ultimi, non c'è errore più grande del fare di tutta l'erba un fascio”.
Foto Adnkronos
La fortuna non bacia le Marche nel 2023 e preferisce il Lazio. È infatti Roma la provincia con piu biglietti venduti (871.000, il 16% di tutti i biglietti emessi) e piu premi vinti. Sono stati estratti ieri, nella puntata speciale andata in onda su Rai uno de "i Soliti Ignoti - Speciale Lotteria Italia" i numeri vincenti della Lotteria Italia 2022/2023
Un bel risultato che non è valso però il primo premio andato a Bologna. I 5 milioni di euro infatti sono stati abbinati al tagliando numero D 271862 venduto nella città felsinea. Le Marche purtroppo non compaiono nel quintetto milionario ma riescono ad accaparrarsi quattro dei premi "minori" previsti dal concorso.
È la provincia di Ancona la piu ricca con un premio di seconda categoria che vale 50.000 euro abbinato al biglietto D229592 venduto a Jesi, in provincia di Ancona. Segue la provincia di Fermo con due premi di terza categoria, uno venduto a Campofilone (biglietto A327885) e uno venduto a Porto San Giorgio (Biglietto L329059). Ad entrambi i vincitori andrà il premio di 20.000 euro
L'unica vincita nella provincia di Macerata vede la fortuna baciare la città di Civitanova Marche dove, con il tagliando C101006, arriva il premio di venti mila euro, appartenente alla terza categoria
Altro grave lutto per il mondo del calcio. È morto Gianluca Vialli: a 58 anni l'ex attaccante si è spento a Londra, dopo aver combattuto contro un tumore al pancreas.
La famiglia di Vialli ha confermato la morte dell'ex campione con una nota. "Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli - fanno sapere -. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l'hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori".
Per il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, è la seconda grave perdita in pochi giorni dopo la scomparsa dell'amico Sinisa Mihajlović. Con Vialli, ai tempi della Sampdoria scudettata, ha formato la celebre coppa dei "gemelli del gol".
Coppia che si è ritrovata nell'Italia campione d'Europa a Euro 2020 e in quel celebre abbraccio tra i due al termine della vittoriosa finale di Wembley contro l'Inghilterra: Mancini da commissario tecnico, Vialli da capo delegazione.
(Credit foto: Facebook Nazionale Italiana di Calcio)
È triste parlare di "primo femminicidio del 2023", ma purtroppo questa è la tragica realtà. La vittima è Giulia Donato, una ragazza di 23 anni, uccisa con un colpo di pistola dal fidanzato Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni, che poi ha deciso di farla finita, rivolgendo l’arma di servizio contro sé stesso.
A dare l’allarme sarebbe stata la sorella di Andrea, che, non avendo più sentito la coppia dalla sera prima, il 4 gennaio intorno alle 17:30 avrebbe deciso di andare a verificare di persona se fosse accaduto qualcosa. Quando è arrivata nell’abitazione dove viveva la coppia nessuno le ha aperto.
Si è fatta quindi dare le chiavi da un'amica e ha trovato i due corpi in camera da letto. Gli investigatori della Squadra Mobile e gli agenti del Commissariato di Cornigliano che indagano sull’accaduto, ipotizzano che la giovane sia stata colpita a morte nel sonno.
Al momento non si sa se la tragedia si sia consumata al culmine di un litigio o se l’omicidio/suicidio sia stato premeditato; dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che tra i due avvenissero scontri e litigi quasi quotidianamente.
Le amiche di Giulia avrebbero riferito di un rapporto malato, di continui controlli da parte di lui, un uomo eccessivamente possessivo, di una gelosia morbosa, al punto che la ragazza sembra stesse decidendo di porre fine alla storia. Giulia era già stata segnata tragicamente dalla perdita della bambina avuta con un altro compagno nel 202, dopo un mese dal parto.
Mentre la giovane cercava di uscire da quel vuoto così doloroso, certamente con un gran bisogno di amore e di serenità, ha incontrato il suo assassino. Dalle indagini condotte dalla squadra mobile è emerso un elemento ulteriore: Andrea aveva intrapreso un percorso terapeutico per una forma di depressione e sembra assumesse degli psicofarmaci. Era ancora in condizioni ottimali per detenere l’arma d’ordinanza?
Ancora una volta, è tardivo porsi delle domande: la tragedia si è consumata ed ora il dolore terribile è di chi resta, familiari, amici, in queste ore stretti in una morsa di sgomento ed incredulità. Un senso di impotenza pervade, di fronte a questi delitti, che parlano dell’idea di possesso che ancora certi uomini hanno delle donne.
I modelli sociali sono i primi a dover cambiare: se da un lato negli ultimi anni in Italia è aumentata l’attenzione per la violenza sulle donne, dall’altro i modelli che la società ci rimanda parlano di potere sugli altri, prevaricazione, facile successo, denaro a tutti i costi, "frenando" il percorso verso una società più giusta, indispensabile per giungere ad una parità di genere.
Modelli imperanti, rappresentazioni stereotipate di uomini e donne che per primi devono essere scardinati, per poter attuare quella rivoluzione culturale che, di fronte a questi episodi, sembra ancora troppo lontana.
Oggi una delegazione composta da tre giocatori della Fiorentina, insieme ai rappresentanti dell’Unicef e dell’azienda Clementoni, ha consegnato i regali sospesi Unicef targati Clementino ai bambini ospiti presso l'ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze.
All’iniziativa hanno partecipato il capitano viola Cristiano Biraghi, il portiere Pietro Terracciano e il centrocampista Sofyan Amrabat, insieme al direttore generale del club Joe Barone e al direttore tecnico Nicolas Burdisso, con Paolo Rozera, direttore generale dell’Unicef Italia, Pierpaolo Clementoni, direttore ricerca avanzata Clementoni, il dottor Andrea Bassetti, direttore dell’ospedale Santa Maria Annunziata, e Gianpaolo Mirri, direttore di pediatria e neonatologia.
Ogni "Regalo sospeso" è composto da un activity book, un puzzle, le carte memo e adesivi illustrati dello street artist romano Merioone. Ogni regalo consentirà ai bambini ospiti presso le strutture ospedaliere di trascorrere dei momenti di gioco, svago e socializzazione. Allo stesso tempo, ogni "Regalo sospeso" donato garantirà a tanti bambini in difficoltà nel mondo di accedere a un’istruzione di qualità attraverso l’Unicef.
"La consegna dei Regali sospesi di Firenze, mi ha consentito per la terza volta quest’anno, di entrare nei reparti pediatrici di alcuni ospedali italiani e vivere l’emozione di un dono che accende il sorriso di un bambino e regala un momento di distrazione a chi ne ha più bisogno - ha dichiarato Pierpaolo Clementoni, direttore ricerca avanzata Clementoni -. Una esperienza intensa che ispira e che rafforza la volontà mia, della mia famiglia e di tutti i nostri collaboratori di mettere il benessere dei bambini al centro dei nostri progetti e del nostro lavoro".
Quella di Firenze è la quinta consegna speciale dei Regali sospesi targati Clementoni, dopo quelle avvenute ad Ancona presso l’Ospedale Pediatrico "G. Salesi", a Roma presso l'ospedale Pediatrico Bambino Gesù e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e a Milano presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.
La stagione invernale è iniziata e per ridurre le spese energetiche, un ottimo rimedio è l’installazione di nuovi serramenti in PVC, in legno alluminio o in legno.
Serramenti su misura: attenzione alla dispersione del calore
Le finestre vecchie sono la causa di una dispersione di oltre il 20% e di conseguenza provocano una necessità maggiore di riscaldamento. In termini economici questo fattore si concreta in una spesa più sostenuta che può risultare esosa.
Com’è possibile risparmiare?
Se le vecchie finestre vengono cambiate con infissi in legno, PVC o legno alluminio, si può godere di un isolamento termico quasi perfetto. Ciò comporta che il calore prodotto dal riscaldamento venga mantenuto e che aumenti il calore nelle varie stanze e che diminuiscano i consumi.
Attenzione alla scelta dei vetri
Anche il vetro ha un ruolo decisivo nella tenuta del calore di un infisso. Vi sono due tipologie di vetrata che vanno considerate:
- Vetri basso emissivi: permettono di ridurre i costi di riscaldamento, rendendo inoltre le stanze più confortevoli.
- Vetri isolanti (solari e selettivi) pensati per migliorare l’isolamento termico ed energetico della propria casa
Per la scelta di un vetro vi sono vari parametri, ma il più importante è la trasmittanza termica (U). Più è bassa, minore è la dispersione.
Se sei alla ricerca di un esperto nella produzione e montaggio di serramenti su misura a Treviso, o in tutto il Veneto, la Serramenti Povellato è in grado di offrire consulenza per il restauro del tuo appartamento o della tua casa.
"Cambia il vento e cambiano le persone". La sostituzione dell’ormai ex-commissario alla ricostruzione post-sisma, Giovanni Legnini, in favore di Guido Castelli, senatore di Fratelli d’Italia, è stata accolta generalmente con speranza dai sindaci della provincia di Macerata. Non mancano certo le perplessità sulla nomina, che paventa un possibile rallentamento dei lavori tanto faticosamente impostati e avviati da Legnini negli ultimi 6 anni. Quest'ultimo è stato inviato ad Ischia, al fine di gestire l'emergenza alluvionale che recentemente ha colpito l'isola campana.
Una decisione presa dalla premier Giorgia Meloni che ha recentemente firmato il Dpcm atto a nominare il senatore marchigiano Castelli come nuovo commissario alla ricostruzione del Sisma del Centro Italia e a reindirizzare il lavoro di Legnini. Le prime contestazioni erano arrivate già nei giorni passati mediante una lettera inviata dal coordinamento interregionale delle Anci regionali di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo al Presidente del Consiglio e per conoscenza al Ministro per il Sud e al presidente di Anci, ma tali questioni sono rimaste inascoltate e ora non resta che accettare la nomina politica.
La presidente di Anci Marche, Valeria Mancinelli, ha così commentato il cambio di direzione per la ricostruzione: “É una scelta su cui lo stesso Coordinamento interregionale Sisma aveva espresso motivate perplessità. […] Rimarco il grande e proficuo lavoro che la Cabina di Coordinamento Sisma 2016 aveva svolto con il Commissario uscente, con i Presidenti delle quattro Regioni ed i quattro sindaci in rappresentanza delle Anci regionali, innovando il modello di ricostruzione, consentendo a quella pubblica e a quella privata di avviarsi in modo significativo e di iniziare anche il lavoro con la Cabina Integrata Pnrr per il rilancio del tessuto socio economico delle nostre comunità così duramente colpite”.
“Rivolgo un profondo ringraziamento al commissario Legnini per l’eccellente lavoro svolto in questi anni per i nostri territori duramente colpiti dal terremoto del 2016 – ha commentato poi il vescovo di Camerino, Francesco Massara -, per la sua competenza, disponibilità e concretezza. Un benvenuto al nuovo commissario, il senatore Castelli, a cui auguro di proseguire il lavoro iniziato nella proficua collaborazione con tutte le istituzioni per dare risposte concrete al territorio, ancora faticosamente lontano dal rinascere”.
Si unisce agli auguri carichi di speranza il sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi: “La strada verso la ripresa dei territori terremotati è a portata di mano e lavoreremo al meglio tutti insieme, affinché il fine ultimo resti sempre restituire alle comunità dell’Appennino centrale condizioni di vita normali nel nostro stupendo territorio ferito. "Un ringraziamento - prosegue il primo cittadino - va all’Onorevole Giovanni Legnini per il lavoro svolto in questi oltre trenta mesi da Commissario Straordinario. Ha innegabilmente dato uno slancio alla ricostruzione grazie ai processi di snellimento delle procedure ed alla semplificazione normativa, fondamentale il lavoro svolto per redigere il nuovo testo unico della ricostruzione privata appena entrato in vigore”.
Oltre ai ringraziamenti di rito, un punto comune emerso dalle parole dei diversi sindaci ed esponenti delle istituzioni maceratesi intervenuti ai nostri microfoni è l’auspicio ad un ulteriore snellimento della burocrazia. Così la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini: “Sono sicura che Castelli svolgerà con la stessa dedizione e competenza di Legnini questo ruolo così delicato ed importante per la rinascita dei nostri territori. Confido che il nuovo commissario possa sin da subito favorire un’ulteriore semplificazione delle procedure, che consenta di velocizzare ancora di più il processo di ricostruzione dei nostri Comuni”.
Si pone sulla stessa linea il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: "La politica ha fatto le sue scelte e queste vanno rispettate. Castelli era sindaco di Ascoli nel 2016 e da assessore regionale si è già occupato della ricostruzione, dimostrando impegno e competenza. Mi auguro che si riescano a tagliare ulteriormente quei tempi morti che tanto hanno rallentato la ricostruzione finora. In particolare mi riferisco alle norme spesso dimenticate che riguardano la stabilizzazione del personale: troppo di frequente ci siamo trovati sotto organico per ragazzi che, fatta esperienza, si trasferiscono altrove abbandonando il cratere del sisma. Un grazie di cuore al commissario Legnini che ha dato un cambio di passo oggettivo e significativo in questi 36 mesi”.
Più fredde le parole del sindaco di Muccia, Mario Baroni: “Il lavoro è già impostato e Castelli dovrà solo proseguire sul tracciato di Legnini. Ci sono già tutta una serie di ordinanze in piedi che attendono solo di essere attuate. Mi auguro che Castelli, anche in vista del precedente ruolo ricoperto in regione in qualità di assessore con delega alla ricostruzione, possa sostituire degnamente il commissario precedente”.
"Un’ opportunità politica - anche dal punto di vista delle gestione dei fondi, sottolinea l'ex senatore Mario Morgoni, pari a 160 milioni di euro dai contratti istituzionali di sviluppo e il miliardo e 780 milioni del fondo complementare del PNRR per il rilancio economico, sociale e dei servizi delle aree del cratere - che Fratelli d’Italia ha pensato bene di non lasciarsi sfuggire anche a costo di sacrificare la figura che ha rappresentato la vera svolta nel processo di ricostruzione. Il vero problema in realtà oggi, oltre alla necessità di non far perdere slancio al meccanismo della ricostruzione materiale magistralmente impostato da Legnini è questo: verso quale modello di crescita economica e di servizi orientare le grandi risorse disponibili?"
"I precedenti di Castelli sulla ricostruzione e sull'affidamento delle risorse per progetti post sisma, all'epoca in cui era assessore, non sono affatto rassicuranti - conclude Morgoni -. La gestione dei 'contratti istituzionali di sviluppo' da parte dell’allora assessore Castelli fu caratterizzata da assenza di visione, incapacità di programmazione, esclusione di ogni coinvolgimento degli enti locali e mancanza di scelte equilibrate rispetto all’ intero territorio. C’è da augurarsi che la giostra si fermi e che Castelli metta, per un attimo almeno, da parte le sue personali ambizioni di carriera, decida finalmente di dedicarsi ai problemi del territorio e lo faccia con lo spirito di far crescere le comunità più che i consensi del suo partito, Fratelli d’Italia"
Il tempo a volte passa in fretta, altre volte sembra non passare mai…
Quando la noia domina in certi periodi della vita, è naturale voler trovare un modo per distrarsi, divertirsi o, semplicemente, far passare il tempo più rapidamente.
Tra tutte le opzioni disponibili su Internet, gli italiani sembrano preferire certe attività online. Quali sono?
Lo scopriamo subito! Continua a leggere per scoprire come gli italiani si divertono online.
Partecipare ai siti di gioco online
Al primo posto: i siti di gioco online.
Se prima le persone prendevano la macchina e usavano la benzina per recarsi nei casinò fisici, oggi possono farlo online senza nemmeno dover uscire di casa.
Il vantaggio dato dai siti di gioco online è notevole. Un giocatore può divertirsi dal divano di casa propria, usare il proprio smartphone, tablet o computer per interagire in tempo reale con i tavoli presenti su questi siti e conoscere altre persone tramite le live chat.
In particolare per i più introversi che però amano le emozioni forti, giocare sui siti di gioco online è un passatempo imperdibile che amplifica le emozioni positive di divertimento, socializzazione e scambio di battute e minimizza le emozioni negative associate ad ansia sociale, persone con cattive intenzioni e donne avvenenti che tentano di sedurre per i loro scopi.
Navigare sui siti di incontri
Per alcuni è un tabù, ma i dati parlano chiaro: almeno il 50% della popolazione in Italia è presente su almeno un sito di incontri…
… e tutti noi ne conosciamo uno, anche solo di nome.
Ma se per alcuni è divertente e senza vincoli partecipare ai siti di incontri online, per gli adulti con moglie e figli è una cosa che andrebbe evitata assolutamente, non solo per una questione morale: di fatti, una sentenza della corte di Cassazione ha equiparato la frequentazione dei siti online al tradimento.
Anche se ci deve essere un “nesso di casualità”, la legge non tutela queste condotte di comportamento. Pertanto, ognuno deve portare rispetto alla propria famiglia e assumersi la responsabilità di non compiere gesti che possano minare la fiducia del partner.
Guardare una partita in TV o in streaming
Anche questa è una delle attività online preferite dagli italiani. In particolare per quanto riguarda lo streaming, guardare una partita è uno dei passatempi preferiti da oltre il 50% degli italiani.
In alternativa, ai tifosi piace guardare gli highlights e scoprire le ultime novità sulle squadre locali come la Maceratese, per citarne una di rilievo.
Questo momento di grande piacere, accompagnato dal comfort del divano e magari da una birra, è per molti semplicemente qualcosa di irresistibile. Dopo una lunga giornata di lavoro, ci si lascia andare alle emozioni del pallone.
Ma le partite non sono solo di calcio: c’è il basket, il tennis, la boxe negli Stati Uniti, e tanti altri sport ancora.
Tu come ti diverti?
Tutti gli sport fanno provare emozioni fantastiche come gioia, allegria e spensieratezza.
Ad ognuno il suo! E tu, hai già trovato la tua? In caso non sia così, buona fortuna con la tua ricerca!
Iseo. La sera del 31 dicembre, poco prima della mezzanotte, alcuni giovani riuniti nella piazza cittadina dove era stato organizzato il veglione di fine anno, hanno allertato una pattuglia di Carabinieri segnalando l’episodio di violenza a cui stavano assistendo: un uomo di 41 anni stava aggredendo e picchiando la compagna, coetanea, davanti al figlio della coppia di soli 5 anni, che la madre teneva abbracciato a sé.
I carabinieri sono subito intervenuti ed hanno arrestato il 41enne in flagranza di reato. Da quanto emerso la donna era già stata picchiata e maltrattata, così come confermato dai precedenti specifici rilevati a carico del 41enne che si trovava al lago d’Iseo con la famiglia per trascorrere le festività.
Pistoia. Una donna insanguinata, con il volto tumefatto, intorno alle 8 di mattina del 1 gennaio è fuggita dalla propria abitazione per chiedere aiuto in strada. Accorsi alcuni residenti della zona hanno immediatamente allertato i soccorsi e le forze dell’ordine, che, giunte tempestivamente sul posto, hanno trovato la vittima riversa a terra, in pigiama, con numerose escoriazioni, la più preoccupante provocata da un violento pungo inferto al volto. Dalle prime ricostruzioni, secondo quanto riportato dal quotidiano “La Nazione”, è emerso che il compagno della donna l’avrebbe aggredita selvaggiamente, probabilmente al culmine di un litigio.
In entrambi gli episodi i testimoni avrebbero riferito di uno stato di ebrezza alcolica negli aggressori, causato verosimilmente dalle numerose bevute durante i festeggiamenti dell' ultima notte dell'anno: ciò non deve indurre nell’errore di pensare che l’eccesso di alcolici abbia da solo provocato le aggressioni. Che il consumo di alcol aumenti la propensione ad atti di violenza è un fatto accertato: l’alcol agisce nella corteccia perifrontale del cervello, deputata tra le altre cose al controllo degli impulsi, a regolare le emozioni, ed alle capacità decisionali. Proprio per questo, come accertato da numerosi studi italiani ed esteri, l’eccessivo consumo di alcol in adolescenza danneggia gravemente il cervello “promuovendo l'assottigliamento della corteccia prefrontale dato che nei ventenni il cervello è ancora in via di sviluppo”.
Tuttavia sarebbe errato affermare che l’abuso di alcol, da solo ed esso solo conduca alla commissione di crimini violenti del tipo di quelli sopra riportati, se pur certamente è stato un fattore scatenante o facilitatore del reato: non sempre il consumo di alcol porta a violenza e non tutta la violenza è dovuta all'alcol.
Il senso etico delle persone non cambia con le bevute, a dirlo è la scienza. Laddove le ricerche evidenziano che l'alcol è associato alla commissione di diversi reati, occorre precisare che nella maggior parte dei casi non si tratta di crimini commessi da soggetti dall’indole mite e calma che improvvisamente si trasformano dopo aver bevuto, quanto piuttosto di casi in cui esiste una propensione all' aggressività ed alla violenza. A conferma di ciò, secondo le ricostruzioni,le due donne vittime delle aggressioni di Capodanno avevano già subito precedenti violenze dai loro compagni.
La costruzione di una casa è un impegno molto oneroso perché i costi vanno suddivisi per varie attività: dalla progettazione alla costruzione, dal pagamento delle tasse e dei permessi fino all'attivazione degli impianti. Si stima un costo al metro quadro che va dai 1.800 € ai 2.400 €, senza considerare l'acquisto del terreno su cui costruire se si tratta di una casa indipendente o delle spese di gestione delle pratiche per la costruzione di un appartamento in condominio.
Ci sono però alcuni accorgimenti che potrebbero ridurre l'investimento iniziale, consentendo di dilazionare le spese e di avere più tempo per mettere da parte i soldi necessari e procedere per step.
Progettazione e richiesta permessi
Il passaggio cruciale per costruire una casa è la progettazione, perché consente di avere ben chiari i costi e i tempi. Il consiglio è di pensare ad un progetto che contenga anche la valutazione di eventuali modifiche future o piccole variazioni, così da evitare di dover effettuare modifiche strutturali se ci sono nuove esigenze.
Una volta realizzato il progetto, si prosegue con la richiesta del permesso di costruzione e dell'autorizzazione per l'inizio dei lavori.
Realizzazione impianti di sollevamento
A proposito di lungimiranza, un aspetto da considerare è la possibilità di aver bisogno di un impianto di sollevamento per persone, soprattutto se la casa è a più piani e si prevede l'arrivo di un bambino. Il consiglio è di informarsi sui prezzi di un montacarichi esterno per casa e per il trasporto delle persone che potrà sicuramente giovare. L'ascensore esterno, a differenza di quello interno, non solo è più facile da installare e non richiede opere muraria, ma è anche meno costoso. Può essere dunque un lavoro da poter effettuare tranquillamente anche in un secondo momento.
Isolamento termico e acustico
Uno degli elementi fondamentali per le abitazioni moderne è l'isolamento termico e acustico. Conviene costruire un'abitazione con tetti e pareti coibentate che permettono di risparmiare sui costi dell'energia e di ridurre le emissioni in atmosfera. Nella scelta degli infissi, oltre a prediligere modelli in alluminio o PVC che sono perfettamente isolanti termicamente, è anche importante tenere conto dello spessore e delle caratteristiche del vetro, che isola dai rumori esterni.
Scelta dei materiali
Nella scelta dei materiali i consigli sono due: non lasciarsi incantare dalle mode del momento, perché alla lunga potrebbero stancare e non essere più utili, e selezionare materiali diversi a seconda della loro collocazione. I criteri più importanti per un materiale quando si costruisce una casa nuova sono la qualità e la durata.
Il mattone e il cemento per la struttura sono i più performanti e resistono al tempo e a ogni condizione climatica. Per i mobili, il legno assicura durevolezza e si può adattare a diversi stili. Per quanto riguarda invece la realizzazione del garage per l'auto, della cantina o di ambienti secondari come i ripostigli, si può anche optare, in una prima fase, in una realizzazione non rifinita.
Richiesta agevolazioni
Per la costruzione o la ristrutturazione di una casa, sono stati prorogati fino al 2025 diversi bonus edilizi, che permettono di avere sconti anche consistenti nella realizzazione di impianti ad alta efficienza energetica, nell'installazione degli infissi e dei pannelli fotovoltaici e anche nell'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Il consiglio è di informarsi sui requisiti per accedere e di produrre la documentazione necessaria seguendo tutte le indicazioni.
Il periodo di tempo tra gennaio ed ottobre 2022 ha portato all’Erario svariati guadagni. Nel Conto riassuntivo del Tesoro, Lotto, lotterie ed altre attività collegate al gioco pubblico hanno portato allo stato un guadagno complessivo di circa 6,6 miliardi di euro! QUesto Conto riassuntivo è stato redatto dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Questo guadagno si riferisce ai primi dieci mesi dell’anno 2022. Dopo due anni di pandemia, questo guadagno ci fa pensare che l’economia del gioco pubblico si stia riprendendo nonostante lo stallo forzato degli ultimi anni.
Il gioco pubblico in Italia è ormai parte integrante del tessuto sociale, ed è ambito collegato a svariati altri aspetta della vita quotidiana ed economica del nostro paese. Soprattutto quando si vede che il guadagno di tale categoria contribuisce così tanto ai guadagni dell’Erario.
I Guadagni Nello Specifico
Chi è tra i vari tipi di gioco pubblico a detenere il primato per il maggior numero di incassi in questi dieci mesi passati dal 2022? La prima tipologia di gioco in classifica sono le slot ed i Vlt, che hanno portato nelle tasche dello stato un totale di circa 4,67 miliardi di euro tramite il Prelievo Erariale Unico. Dopo questo primato, vediamo che le slot vengono seguite dal Lotto, dove un incasso di circa 307 milioni è stato calcolato. Altre attività di gioco hanno portato un guadagno di circa 313,2 milioni di euro, tali giochi quali giochi di abilità e concorsi pronostici. Infine, 61,1 milioni derivano dal diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
Il gioco tradizionale, sebbene in tutte le sue forme, non è l’unica manifestazione del gioco pubblico nelle nostre vite. Infatti, il gioco online è ormai anche parte integrante delle vite dei giocatori, che molte volte lo preferiscono al gioco tradizionale. Un ottimo posto dove trovare giochi di casinò online è Casinò Italiani. Questa piattaforma certificata non è infatti solo un posto dove provare i migliori giochi sul campo, ma offre ai suoi giocatori svariate guide, recensioni, liste e molto altro.
Ulteriori Guadagni
Ai guadagni già menzionati bisogna infatti sommare 293,3 milioni. Da dove arrivano questi guadagni? Da fonti recenti impariamo che guadagni arrivano dai canoni di concessione per la gestione delle rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale. 451,9 milioni sono ritenuti da una percentuale sulle vincite del gioco del lotto, mentre 1,31 miliardi derivano dalla vendita stessa dei biglietti delle lotterie nazionali ad estrazioni istantanee, 134 milioni dal gioco del bingo e 9,971 milioni di euro dal gioco praticato tramite apparecchi.
A causa del recente aumento del costo della vita, sapere che l’Erario ha comunque dei guadagni sostanziali anche grazie al gioco pubblico fa sicuramente un certo effetto sui giocatori e sui cittadini in generale. Si può dire però che è cosa buona sapere che nonostante il momento di crisi ci sia un flusso di denaro che passa da una cassa all’altra per arrivare poi nelle tasche dello stato. Speriamo che tali guadagni vengano impiegati per cause giuste e per aumentare il benessere dei cittadini italiani.
Quando ci si appresta ad acquistare l’arredamento per un ufficio per i propri dipendenti è molto importante prestare attenzione ai dettagli.
Oltre ai mobili fondamentali come scrivanie, sedie e armadi, ci sono alcuni complementi d'arredo che possono rendere l'ambiente di lavoro più confortevole e funzionale. Dalle lampade alle piante, passando per gli specchi e le cornici per le foto, questi piccoli elementi possono fare la differenza e contribuire a creare un'atmosfera piacevole e stimolante.
Nelle prossime righe di questo articolo esamineremo gli elementi di arredo essenziali da acquistare per rendere l’ambiente più accogliente e funzionale per sé stessi e per i propri dipendenti.
Le sedie da ufficio: come scegliere e perché sono importanti
La scelta delle sedie per l'ufficio è importante sia per il comfort che per la salute dei dipendenti. Una sedia comoda e ergonomica può aiutare a ridurre il rischio di problemi alla schiena e alle spalle che potrebbero rendere i dipendenti meno produttivi.
Quando si sceglie una sedia per l'ufficio, è importante considerare alcuni fattori come l'altezza, il materiale, il supporto lombare e le regolazioni. L'altezza della sedia dovrebbe essere regolabile in modo da adattarsi alla scrivania e il materiale dovrebbe essere traspirante e facile da pulire.
Inoltre, il supporto lombare è fondamentale per sostenere la schiena e prevenire eventuali dolori e fastidi.
L’illuminazione e le lampade
L'illuminazione è un elemento importante dell'arredamento di un ufficio, poiché può influire sulla produttività e il benessere dei dipendenti.
Quando si sceglie l'illuminazione per un ufficio, è importante considerare la qualità della luce, la sua intensità e la sua distribuzione.
La luce naturale è la migliore per l'ufficio, quindi è sempre meglio scegliere una stanza con finestre che lascino entrare luce del giorno.
Inoltre si può optare per lampade a LED a luce bianca calda, che emulano la luce del sole e sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle lampade alogene o fluorescenti.
È anche molto importante distribuire in modo uniforme la luce nella stanza per evitare zone d'ombra o zone troppo luminose. Assicuratevi anche di inserire delle lampade da tavolo per illuminare i monitor dei pc, in modo da affaticare di meno gli occhi.
I complementi che rendono un ufficio ancora più accogliente e funzionale
A questo punto avrete anche già scelto le scrivanie più adatte e non vi resta che valutare gli accessori che possano contribuire a rendere l’ufficio maggiormente accogliente e funzionale per i vostri dipendenti.
In primo luogo è importante creare un ambiente familiare: alcune piante, dei quadri o delle stampe da muro e magari un paio di specchi a parete potranno dare un tocco di ambiente domestico che non farà altro che migliorare lo stato d’animo dei vostri dipendenti.
Infine pensate ad un elemento importante: l’accumulo dei rifiuti e la raccolta differenziata. Sono necessari dei cestini per la carta nelle vicinanze di ogni scrivania e almeno 3 bidoni nelle aree comuni per plastica, vetro e rifiuti organici provenienti da eventuali snack e spuntini.
Dare ai vostri dipendenti l’opportunità di svolgere in modo semplice la raccolta differenziata con cestini appositi nelle vicinanze potrà facilitare di molto la loro giornata e per questo motivo è fortemente consigliato avere dei bidoni della spazzatura della giusta dimensione, come quelli proposti a prezzi realmente vantaggiosi sul sito web Ufficiodiscount.it, raggiungibile dalla pagina appena citata.
Il mercato dei crypto games rappresenta il futuro del gioco d'azzardo online? Risulta difficile rispondere a questa domanda senza tenere conto anzitutto della questione legata alle criptovalute. Ancora oggi si dibatte sul loro destino: rappresentino una bolla destinata prima o poi ad esplodere oppure sono il futuro? Fino a quando questa domanda non troverà risposta tutto ciò che è connesso alle criptovalute rischia di rimanere sospeso in un limbo. Di certo c'è, però, che i crypto games, in questo momento, stanno riscuotendo un certo successo. Parliamo di quei giochi dove, è possibile guadagnare asset digitali come gettoni non fungibili (NFT) o criptovalute attraverso l'acquisto diretto, superando determinate missioni o attraverso le inserzioni pubblicitarie.
Secondo i dati raccolti da CoinMarketCap, attualmente il mercato globale dei token per i crypto games vale oltre 12,8 miliardi di dollari. Va detto che uno dei limiti di questo tipo di giochi è che i token guadagnati possono essere spesi solo all'interno di un particolare tipo di gioco o in un ecosistema virtuale. Probabilmente è questo il grande limite che non permette di avere risposte esaurienti sulla questione sopra posta. Tuttavia, questo tipo di mercato è destinato ad avere ancora successo.
Una ricerca effettuata da Softswiss (società di sviluppo software che fornisce software di gioco e sistemi di elaborazione dei pagamenti) ha messo in evidenza come il mercato dei crypto games sia in espansione. Si sono presi in considerazione oltre 600 brand collegati al suddetto gruppo, analizzando i dati del terzo trimestre del 2022 e paragonandolo al suo omologo del 2021. In base a questa ricerca si è evidenziato come, dopo un periodo di crisi, vi è stata una ripresa importante di questo mercato. Secondo i dati di questa indagine, il valore complessivo di tutte le giocate in euro è cresciuto dell'8,4% rispetto al trimestre precedente. Rispetto al terzo trimestre del 2021, i numeri riflettono una crescita annua di quasi il 15%.
A favorire questo boom ci sono stati soprattutto due fattori. Anzitutto il numero di clienti che si è aggiunto a Softswiss è cresciuto in modo considerevole (confermando quindi la preferenza per questo tipo di mercato). In secondo luogo, si è assistita ad una espansione del mercato in America Latina, continente molto ricettivo per questo tipo di giochi.
La ricerca di Softswiss ha messo in evidenza anche un altro aspetto importante, ovvero come gli operatori del gioco in criptovalute stiano avendo sempre più popolarità tra i giocatori. Tra questi annoveriamo la piattaforma di Cadoola, che da qualche anno ha implementato le criptovalute come sistema nei metodi di pagamento e prelievo per gli utenti. Un ulteriore passo avanti nell’implementazione delle criptovalute è quello effettuato da alcuni casinò basati su piattaforma Softswiss che si sono dotati di un nuovo strumento chiamato InGame Currency Conversion. Si tratta di un software che è in grado di permettere l'accesso a qualsiasi gioco, anche quelli incompatibili con le monete virtuali. I giocatori potranno dunque registrarsi ad un sito di casinò su piattaforma Softswiss e selezionare un gioco con opzione in criptovalute, per poi successivamente scegliere la valuta fiat (ovvero una valuta corrente) e convertire il proprio saldo. In questo modo il saldo sarà convertito secondo l'ultimo tasso di cambio. Viene a cadere uno dei grandi limiti dei token di cui abbiamo parlato prima, ovvero il suo utilizzo limitato.
Risulta quindi evidente come l'evolversi della tecnologia funga da aiuto allo sviluppo dei crypto games all'interno del circuito. Forse i crypto games non dureranno a lungo, ma di certo, in questo momento storico, rappresentano un mercato in grande espansione.
Secondo i dati di “Ossigeno per l’Informazione” (Osservatorio Su informazioni giornalistiche e notizie oscurate) nel 2022 in Italia sono stati minacciati il doppio di giornalisti rispetto al 2021: 564 giornalisti nei primi nove mesi del 2022, il 100 per cento più dei 288 dello stesso periodo del 2021. Contestualmente è cresciuto il numero di querele e cause per diffamazione a mezzo stampa temerarie e strumentali. Per “querela temeraria” si intende una querela sporta senza i necessari presupposti, con mala fede o colpa grave, cioè con la consapevolezza di avere torto.
Affrontare una causa per un giornalista, ancor più se da freelance, non è semplice, anche qualora essa risulti infondata, e richiede oltretutto un importante investimento in termini economici: i freelance non hanno un vincolo di lavoro dipendente con le testate giornalistiche per cui scrivono, e quindi non vengono sostenuti nelle spese legali; il loro compenso si aggira intorno ai 40 euro lordi per articolo, quindi la tendenza sarà in molti casi quella di evitare di correre il rischio di resistere in causa, autocensurandosi.
Questo meccanismo inevitabilmente si traduce in un vulnus per la libera informazione. Quasi sempre la minaccia di una causa giunge per tacitare il cronista che possa scrivere di fatti scomodi per il querelante: un danno non solo per il professionista, ma anche e soprattutto per i cittadini che finiscono per avere notizie che i reporter hanno spesso censurato alla fonte per non rischiare denunce.
Uno studio dell’Unesco, tradotto in italiano da “Ossigeno per l’informazione” reso noto il 9 dicembre 2022, ha rilevato che “la libertà di espressione non gode buona salute e negli ultimi anni ha perso terreno pressoché ovunque”. In particolare ha condannato un “uso scorretto del sistema giudiziario per attaccare la libertà di espressione” : di fatto anche in Italia è solo con la sentenza che viene accertata la lite temeraria; ciò significa che il giornalista dovrà affrontare tutto il gravoso iter processuale per dimostrare di essere esente da colpa.
"Ossigeno", ha dichiarato il presidente Alberto Spampinato, "si augura che l'allarme venga raccolto, che ciò spinga a capire meglio l'andamento del fenomeno e a intensificare le attività per sensibilizzare il mondo del giornalismo, le forze politiche, il Parlamento, il Governo ad adottare opportune contromisure, ognuno per la propria parte. È triste - prosegue - chiudere il 2022 osservando che anche quest'anno è trascorso senza che si sia fatto alcun passo avanti. Le intimidazioni e le minacce ai giornalisti sono innegabilmente una malattia che indebolisce la libertà di informazione e danneggia la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Le malattie trascurate, non curate possono degenerare e produrre danni peggiori all'organismo. Ed è forse ciò che sta accadendo".
Pelli liscissime, labbra carnose, fisici scolpiti: realtà o finzione? Sono i "beauty filters", ossia delle “maschere digitali” che ciascun utente applica alla propria immagine per apparire sui social. Non solo teenagers, ma anche donne adulte che entrano in competizione con le loro coetanee e uomini di ogni età.
L’uso smodato dei filtri, iniziato nel 2010 con il lancio di Instagram, uno dei primi social media che li ha introdotti, non ha distinzione di sesso nè anagrafica.
Per ogni difetto, reale o supposto che sia, basta applicare a sé stessi un filtro e si cancella immediatamente ogni imperfezione. Per molti l’omologazione del proprio corpo ai “finti canoni” stabiliti dai social con Photoshop e altre applicazioni, è il normale strumento con cui presentarsi all’altro nel mondo virtuale.
Salvo poi il sopraggiungere dell’ansia da prestazione per somigliare il più possibile a quel "falso sé”" alterego social, e del senso di inadeguatezza per non poterci (ovviamente) riuscire.
Sociologi, psicologi e psichiatri già da tempo denunciano che l’uso del fotoritocco è diventato la nuova normalità, a scapito di gravi risvolti psicologici e disturbi della personalità. Utilizzare quotidianamente i filtri e le app di editing può portare a sviluppare la "selfie dismorfia", una condizione in cui non si è più in grado di distinguere la propria immagine reale da quella postata sui social network.
Chi soffre di questa condizione può arrivare a non riconoscere più il proprio volto allo specchio, tanto è abituato a quello ritoccato online. Da qui al vero e proprio "disturbo mentale da dismorfismo corporeo" inserito nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali) nel capitolo dei "disturbi ossessivo compulsivi e correlati", la distanza è breve.
Si tratta di un disturbo che comporta eccessiva preoccupazione per un presunto difetto fisico (che in alcuni casi può essere del tutto inesistente) causando nel soggetto problemi nel funzionamento sociale, emotivo, relazionale e in altre importanti aree di vita.
La reazione a questo imperante quanto stressante stile di vita ha trovato voce in alcune giovani influencer che hanno scelto di mostrarsi sui social con i propri difetti: acne, smagliature e cellulite, e tutte quelle imperfezioni, ammesso che lo siano, con le quali nel quotidiano reale ciascuno si rapporta.
È di Faye Dickinson, influencer londinese, l’idea del tool su Instagram creato nel 2021, “Filter vs Reality”: uno strumento che applica il filtro di abbellimento solo su metà viso, lasciando naturale l’altra, con l’obiettivo di evidenziare la differenza tra l’immagine costruita sui social e quello che è nella realtà.
Lo strumento è stato creato per mettere in luce le problematiche connesse con la non accettazione del proprio vero sé. Siamo ancora lontani dall’abbandonare l'oramai standardizzata "falsa perfezione", ma i segnali che giungono in controtendenza, fanno sperare che tra tante “maschere” di pirandelliana memoria, i "pochi volti" diventino sempre più numerosi.
(Foto: Instagram goar_avetisyan)
Durante un’attività di controllo del territorio, i carabinieri della Compagnia Roma Parioli hanno arrestato due ragazzi di 19 anni, sorpresi con dosi di hashish e cocaina nascoste in alcuni cartoncini con l'immagine di Babbo Natale.
Si legge in una nota che i militari, insospettiti dai movimenti dei due giovani, "hanno proceduto di iniziativa alla perquisizione personale e dell'auto, rinvenendo 40 dosi di droga, alcune delle quali riportanti l'effige di Babbo Natale, suddivise in 44 grammi di cocaina e 30 di hashish”.
“Nelle abitazioni i carabinieri hanno trovato altri sei grammi di hashish, due di marijuana, il materiale utile per tagliare, pesare e confezionare la droga e 140 euro in contanti, ritenuti provento della pregressa attività".
I dati statistici purtroppo parlano di un continuo aumento dei casi di criminalità compiuti da giovanissimi, anche minorenni, nel territorio nazionale e le Marche confermano tale andamento: furti, spaccio di droga, violenze sessuali, stalking, sono alcuni dei reati più preoccupanti commessi dai minorenni di tutta la regione.
Spesso si associa la criminalità minorile a contesti di degrado economico, sociale e familiare; in realtà una percentuale piuttosto alta di tali reati viene commessa da adolescenti incensurati, appartenenti a famiglie di estrazione sociale medio alta, che per la “noia” di avere tutto, vanno contro tutto ciò che le regole da seguire impongono.
Inutile ribadire che in questi casi spesso alle spalle di questi adolescenti latita la figura genitoriale che educhi alle regole, ponendo limiti e punizioni a fronte di comportamenti sbagliati.
Da semplice gioco d’azzardo passivo, dove l’unico compito dell’utente era quello di cliccare un tasto, a veri e propri videogiochi attivi, dove il divertimento fa da padrone. Si chiama “gamification”, che tradotto in italiano significa ludicizzazione, ovvero l’utilizzo di elementi ludici in contesti estranei al gioco. Il concetto è stato introdotto nel 2010 da Jesse Schell, game-designer americano, e ha trovato applicazione immediata in diversi ambiti, non solo quelli legati al gambling.
Si prevede, infatti, che tra non molto sarà un termine di uso comune in qualsiasi dipartimento di marketing per via della sua elevata efficacia nel coinvolgere le persone. Già nel settore dei giochi online sta prendendo piede rapidamente: Shamrock Holmes Megaways, Alchemy Fortunes, Book of Gold Multichance, Jurassic World slot, che riprende la saga di Jurassic Park, sono alcuni titoli che presentano queste caratteristiche.
Ma perché funziona? Alla base c’è il comportamento attivo, molto più efficace di quello passivo, che rende il giocatore protagonista e lo coinvolge nel processo d’azione che si traduce poi in una vincita. La gamification fornisce obiettivi da raggiungere e ricompense da guadagnare tipiche dei giochi online, ma arricchiti da elementi motivazionali. Per capire di cosa stiamo parlando basta accedere a uno qualsiasi delle decine di casino online e verificare di persona. In genere le slot si possono provare anche in versione demo gratuita, e se decidi invece di iscriverti ad una piattaforma di gioco online, ottieni un bonus casino senza deposito immediato, in denaro reale.
Caratteristiche tipiche delle slot e dei giochi “gamificati” sono: livelli e stato, che aggiungono sempre nuovi obiettivi da raggiungere e classificano l’utente in base a una scala gerarchica; beni virtuali ed espressione di sé, non solo premi reali come la vincita di un jackpot, ma anche virtuali utilizzabili per personalizzare l’esperienza ed esprimere la propria unicità; classificazione e competizione, che agisce sulla volontà di diventare il migliore in un determinato gruppo; i compiti, cioè le missioni da eseguire e gli obiettivi da raggiungere, così come le sfide, sono elementi in grado di spingere il giocatore ad andare avanti nel gioco per portarle a compimento; infine l’altruismo e la cooperazione che in alcuni giochi, ad esempio a tema far west, vengono introdotti per aumentare l’aspetto social del gioco, con premi comuni e collaborazioni tra gamer.
Molto in voga ultimamente sono anche i mini-games, cioè giochi d’azzardo in versione videogioco arcade. Totalmente differenti dalle slot machine, hanno una struttura il tutto e per tutto identica a quella di un gioco da console, ma con la possibilità di vincere denaro reale. Aviator, ad esempio, è uno dei titoli più gettonati, ma ne esistono decine e decine altrettanto appassionanti e coinvolgenti. In questo caso non si parlerebbe di gamification, ma piuttosto di “gamblification”, nel processo inverso di trasformazione da videogame a gioco d’azzardo.
Statisticamente un italiano su due gioca a un qualche tipo di videogioco, e non parliamo solo di ragazzi o bambini, ma di adulti e professionisti affermati. È un trend mondiale che coinvolge qualsiasi ceto sociale. Sui mezzi di trasporto dal tragitto casa-lavoro, in ufficio, in pausa pranzo o a casa dopo cena...qualsiasi momento è buono per concedersi un attimo di svago. Basta uno smartphone - ed è proprio il caso di dirlo - e il gioco è fatto.
Non ci sarà un nuovo processo per Antonio Logli, condannato in via definitiva a 20 anni per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa e per la distruzione del suo cadavere. La terza sezione penale della Corte d’appello di Genova ha dichiarato inammissibile l’istanza di revisione della sentenza presentata il 5 dicembre dalla difesa dell'uomo.
Roberta Ragusa, 44 anni, sposata, due figli, gestiva una scuola-guida adiacente alla propria abitazione a San Giuliano Terme in provincia di Pisa. Il marito riferì di essersi svegliato la mattina del 13 gennaio 2012 senza la moglie accanto, di averla vista per l’ultima volta la sera precedente intorno alla mezzanotte, intenta a scrivere la lista della spesa.
Logli aveva precisato che Roberta poteva essere uscita di casa in stato confusionale a seguito di un’amnesia causata da un trauma subìto alla testa dopo una caduta accidentale dalle scale, alcuni giorni prima della sua scomparsa.
Ben presto, diversamente da quanto emerse dalle prime dichiarazioni dell’uomo, si delineò un quadro di crisi familiare sullo sfondo della scomparsa di Roberta, peggiorata dalla relazione clandestina tra il Logli e Sara, la babysitter dei loro figli. Alcune amiche di Roberta durante le indagini riferirono di aver raccolto i suoi sfoghi, legati alla crisi del suo matrimonio: la donna avrebbe confidato alle amiche di essere a conoscenza della relazione del marito (ma non anche dell’identità dell’amante).
Tra i comportamenti sospetti del Logli, ci fu quello di chiedere alla sua amante di cancellare tutte le prove della loro relazione la mattina dopo la scomparsa di Roberta, e di disfarsi del cellulare con cui comunicavano. Poco dopo la scomparsa si è inoltre rapidamente disfatto della macchina della moglie e ad un solo anno di distanza dalla scomparsa, ha dato inizio alla convivenza con Sara (alla quale, nel 2019, ha chiesto di sposarlo), proprio nella casa dove aveva vissuto con la moglie.
La lunga inchiesta portò all'arresto del marito, che nel tempo ha sempre respinto ogni accusa. La condanna giunse sulla base di "una lunga serie di indizi convergenti e rilevanti in ordine all'omicidio della moglie"; la sentenza ritenne Logli colpevole di averla uccisa per motivi sostanzialmente economici, quali la perdita della scuola guida, gestita in società con la moglie, o della casa di famiglia, qualora lei avesse chiesto, come sembrava intendesse fare, la separazione.
Alla base della condanna ci fu anche il racconto di un super testimone, Loris Gozzi, che dichiarò di aver visto marito e moglie discutere violentemente nella notte della scomparsa, fuori di casa, in macchina. In un periodo successivo però lo stesso testimone era finito in carcere per furto e avrebbe confessato a due compagni di cella di essersi inventato le accuse contro Logli. Da qui la richiesta di revisione del processo presentata dal Logli che però è stata respinta.
Il difensore del marito di Roberta Ragusa ha già preannunciato di voler ricorrere in Cassazione, chiedendo l'assegnazione di un'altra Corte per la discussione dell'istanza di revisione per motivi procedurali.
Sono stati celebrati ieri mattina nella chiesa di San Giuseppe a Villabate (Palermo), i funerali di Giovanna Bonsignore, assassinata giovedì sera dal suo ex compagno Salvatore Patinella. Giovanna era una donna di 44 anni, madre di una ragazza di 15 anni, impegnata nel sociale: proprio le sue colleghe, volontarie dell'associazione Archè, con le quali la vittima svolgeva attività di cura ai bisognosi del paese, ieri l'hanno accompagnata per l'ultima volta, indossando una maglietta rossa per denunciare la violenza contro le donne.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Patinella si era recato a casa della donna intorno all’ora di cena e ha portato a compimento il suo proposito criminoso, annunciato poco prima con un post nella sua pagina Facebook. L’ex compagno di Giovanna, dopo essersi scagliato contro di lei colpendola con molteplici fendenti probabilmente al culmine dell'ennesima lite, si è suicidato con un unico colpo mortale alla giugulare, utilizzando lo stesso bisturi che aveva rivolto contro la vittima.
Un amico dell'uomo, leggendo il post, aveva intuito la gravità della situazione ed ha allertato i carabinieri che sono giunti immediatamente sul posto: purtroppo il delitto si era già consumato. Secondo quanto raccontano alcuni conoscenti, Giovanna Bonsignore e Salvatore Patinella si erano lasciati, ma l’uomo, 41 anni, non aveva accettato la separazione.
Nel messaggio lasciato al social, l’assassino, con parole terribilmente lucide, ha preannunciato il gesto che stava per compiere. Un messaggio espressione di un soggetto che come ultimo gesto di controllo sulla partner ha scelto di ucciderla: il messaggio fa pensare alla sua frustrazione per la perdita del possesso su qualcosa che gli apparteneva.(..) “Per tutto ciò che probabilmente hai già fatto o avresti potuto fare, le stesse cose che hai fatto con me, con un altro uomo, mi hai fatto letteralmente squilibrare”(..).
Un amore finito provoca dolore, fa male lasciare andare. Quando però subentrano esplosioni di rabbia, ritorsioni, minacce, violenza verbale o fisica, sino al gesto estremo di uccidere, queste emozioni parlano al massimo di amore (patologico) verso se stessi, più che di amore verso l’altra/o. In questi casi sono l’incapacità di affrontare il rifiuto, la frustrazione che povocano “dolore”.
Dipendenza, immaturità, scarsa autostima sono alla base di questi omicidi. L’amore degno di essere chiamato tale non conosce violenza, costrizione e sopraffazione. Impariamo a non chiamare "amore" ciò che non lo è.