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Quanto costa ristrutturare il bagno?

Quanto costa ristrutturare il bagno?

Il bagno è l'ambiente della casa finalizzato al benessere e alla cura del proprio corpo. Oggi rappresenta, molto più che in passato, uno spazio intimo dove rifugiarsi lasciandosi alla spalle tutte le preoccupazioni quotidiane. Per questo motivo la scelta dello stile con cui arredare il bagno deve combinare in modo attento la ricerca estetica alle necessità di ordine pratico.
Ristrutturare il bagno può avere dei costi molto variabili che dipendono da diversi fattori: l’ampiezza dello spazio che si ha a disposizione, la scelta della tipologia di arredi e sanitari, le rifiniture e gli accessori, la manodopera e l’eventuale coinvolgimento di un architetto o di un interior designer che seguano il progetto a 360°. Inoltre per questo tipo di intervento potrebbero servire una serie di permessi che incidono sul budget complessivo.
Vediamo insieme quali sono i fattori da considerare per avere un'idea chiara di quanto costa ristrutturare il bagno di casa.

Ristrutturare il bagno: valutazione dell'intervento

Per partire con la ristrutturazione del bagno, la prima cosa da stabilire è se l'intervento è da considerarsi parziale o completo. Se l'intervento è parziale si parla di sostituzione dei sanitari e dell'arredo, meno invasiva e più veloce (oltre che più economica); se è totale, invece, si va ad operare anche sul rifacimento degli impianti e sui cambiamenti strutturali, come il passaggio da vasca a doccia o l’abbattimento di muri per ampliare o restringere la stanza.
Il secondo aspetto riguarda la grandezza dell'ambiente. Secondo quanto stabilito dalla legge, ad esempio, le
dimensioni minime del bagno non devono essere inferiori ai 3,5 metri quadri per almeno 170 centimetri di larghezza. Stabilito questo, si può proseguire come si preferisce. Più è grande il bagno, più alte sono le spese poiché serviranno non solo più mobili per arredare, ma anche più materiale per i rivestimenti e i pavimenti.

Se l’intenzione è quella di risparmiare, si può optare per uno stile minimal che riduca al minimo gli ingombri. Una pratica sempre più diffusa è quella di optare per il minimalismo scegliendo per la propria in casa solo l’essenziale. Questa tendenza nasce già negli ‘80 ma si diffonde in modo più marcato in periodi recenti grazie ad una corrente di pensiero statunitense che si fa portavoce di un vero e proprio movimento fatto di regole precise e indicazioni da seguire per sbarazzarsi del superfluo.
Dopo aver considerato tutti questi fattori si può iniziare a lavorare alla realizzazione del progetto di ristrutturazione nel quale è inserito un conteggio di massima delle spese totali.
Indicativamente per un bagno di 15 metri quadri si spenderanno circa 6.000 euro per una soluzione più economica e si potrà arrivare fino a 15.000 euro per una fascia di riferimento più alta.

Ristrutturazione del bagno: la scelta dei sanitari e dei mobili
Dopo aver stabilito il numero degli interventi strutturali, il numero di permessi necessari e i costi medi per la consulenza e la progettazione, si passa alla scelta dei sanitari e degli arredi. In commercio ci sono numerosi modelli di sanitari, docce, vasche, lavabi e colonne da cui prendere ispirazione in base allo stile della propria casa: a pavimento per una casa più moderna, squadrati o tondeggianti per uno stile coloniale o shabby chic, e così via nella scelta.
Il costo di tutti questi elementi varia in base alla tipologia, alla grandezza e al materiale. Se ad esempio si sceglie la doccia al posto della vasca è possibile risparmiare, anche se una doccia di design, dotata di soffioni modalità SPA o realizzata con materiali che permettono il walking in, può arrivare ad avere costi ben più elevati. I materiali che vengono scelti possono incidere in modo determinante sulla spesa finale. Per quanto riguarda i sanitari, la ceramica è il materiale più utilizzato e per questo non esistono particolari variazioni. I sanitari hanno un costo che oscilla tra i 1.500 e i 2.000 euro. Mentre per il lavabo si può optare per il gres, per un supporto in legno, per dettagli in pietra, in vetro, oppure in maiolica e in rame per uno stile che richiama l’etnico. Molto dipende dalla scelta degli elementi d’arredo. Se si decide di adottare una filosofia green, si possono anche scegliere colonne in bambù, realizzate con materiali di recupero. In alternativa si può far riferimento ai mercatini dell’usato che offrono oggetti ed elementi d’arredo unici e originali a cui poter dare una seconda vita.

Ristrutturazione del bagno: la rubinetteria e il risparmio idrico
Quando si ristruttura il bagno è importante prestare attenzione alla scelta delle finiture e della rubinetteria per il sistema idrico. Una
gestione oculata dei flussi dell'acqua permette di ridurre gli sprechi e di contribuire al risparmio idrico. Ci sono dei rubinetti che controllano il getto, che si chiudono in maniera autonoma mediante sensori e permettono di ottimizzare l'utilizzo dell'acqua dello scarico.
Questa soluzione, sebbene sia più costosa rispetto alla rubinetteria classica, permette di ridurre le spese sul lungo periodo. Inoltre grazie agli incentivi statali è possibile ricevere un rimborso del 50% sulla spesa totale.

 

 

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