"Ci avviciniamo ad un inizio di anno scolastico certamente impegnativo. È richiesto a tutti un grande sforzo per poter tornare in aula. Ringrazio fin da subito tutti coloro che in queste settimane si sono adoperati per far sì che si potesse tornare alla didattica in presenza: gli istituti, gli insegnanti, l’Ufficio Scolastico Regionale, gli addetti ai servizi del mondo scolastico".
È questo il saluto dell’assessore all’Istruzione della Regione Marche Giorgia Latini per l’inizio del nuovo anno scolastico agli studenti, docenti, personale Ata e dirigenti scolastici.
"La scuola ha vissuto nell’anno e mezzo di pandemia trascorso una situazione difficilissima - aggiunge Latini -. La didattica a distanza ha consentito di proseguire nei programmi scolastici ma si è dimostrata insufficiente. Non era possibile prolungare questa parentesi che ha determinato il peggioramento dei livelli di apprendimento. La nostra Regione ha compiuto un notevole sforzo in tal senso, cercando di consentire il rientro in sicurezza attraverso impianti di ventilazione meccanica e sanificatori dell’aria e, da ultimo, attuando un piano di monitoraggio nelle scuole sentinella, piano che vorremmo estendere il più possibile".
"Non dimentichiamo tuttavia che non iniziano e non finiscono con il Covid le criticità a cui la scuola deve far fronte. Nelle Marche abbiamo le piccole scuole di montagna, le scuole dell’area del cratere che trovano difficoltà in ordine alla costituzione delle classi e all’insufficienza dell’organico per gli effetti di normative che mal si adattano alle esigenze locali - puntualizza l'assessore -. Le risorse messe in campo per ulteriori contratti di docenza e per il personale Ata sono importanti ma non risolvono le lacune. Sono temi che vanno affrontati in maniera più sistematica. Soprattutto nelle aree del cratere il mantenimento dei presidi scolastici non può essere un semplice correttivo delle situazioni più problematiche ma deve diventare una scelta politica strategica di Governo utile ad evitare l’esodo dai territori".
"Mi fermo qui, sottolineando come tutto ciò non abbia impedito alla scuola di essere - per ricorrere ad un termine molto usato - resiliente. La dedizione di chi, tutti i giorni, permette alla campanella di suonare l’inizio, se è vero, com'è vero, che la scuola è un forte motore culturale e di sviluppo economico, è un grande contributo a tutta la società. Il grado di salute di un Paese si può capire anche dalla sua scuola. Con questa consapevolezza rivolgo a tutti voi il mio personale augurio per un anno pieno di soddisfazioni" conclude l'assessore Giorgia Latini.
Cari lettori bentornati a questa nuova puntata della mia rubrica, che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia.
Da domani inizia il periodo più delicato dell'anno ovvero quello coincidente con la riapertura delle scuole. Finora i dati sono tutti, generalmente, in miglioramento e si può prevedere ancora una settimana di calma. Gli eventuali effetti della riapertura, infatti, si paleseranno dalla prossima.
Le grandezze ospedaliere hanno smesso finalmente di crescere e qui possiamo auspicare due o tre settimane di discesa.
Sul fronte regioni il miglioramento è generalizzato, soprattutto la Sicilia vede una grossa discesa dei contagi dopo il picco di turisti raggiunto nel mese di agosto. La nostra regione, purtroppo, è lievemente sopra la soglia del 10% di terapie intensive occupate.
Ma veniamo al punto centrale di questa puntata. Paragoneremo, infatti, l'andamento 2020 con quello del 2021.
L'autunno 2020 fu segnato dalla seconda ondata con la comparsa della variante Alfa (detta inglese circa il 50% più contagiosa della variante originaria), mentre ora abbiamo la variante Delta (detta Indiana, 100% più contagiosa della originaria), ma abbiamo anche il vaccino.
Nel mese di agosto 2020 i contagi erano in rapida risalita mentre nel 2021 abbiamo avuto una relativa stabilità, ed addirittura una discesa ad inizio settembre. Se proiettiamo in avanti questa differenza di andamenti potremo scongiurare una risalita rapida dei contagi come a ottobre 2020.
Da notare inoltre come la distanza fra la curva decessi e quella contagi si sia ristretta con la comparsa della variante Inglese, mentre da marzo si sia via via ampliata (effetto del vaccino).
Notiamo, inoltre, come le curve contagi-decessi nel 2020 andassero di pari passo, mentre nel 2021 hanno avuto pendenze diverse e anche un maggior distanziamento temporale: se all'inizio si moriva attorno a 6/7 giorni dal contagio ora passano 2/3 settimane.
Sul fronte vaccini, vorrei ancora una volta smentire la bufala che i vaccini mRna vadano a modificare il DNA del soggetto. Cari signori non vedremo una generazione di X-Men creati dal vaccino. L'RNA ed il DNA risiedono in punti differenti della cellula e hanno anche composizioni chimiche differenti pertanto l'rna messaggero interagisce con il solo RNA, come fa del resto il coronavirus: infetta le cellule modificando l'RNA per far produrre copie di sè stesso.
Allo stesso modo il vaccino mRNA 'dice' alle cellule di produrre oggetti proteici che non possono infettare altre cellule ma che contengono la proteina spike e addestrano il sistema immunitario.
I vaccini tipo Astra o JNJ invece sono a base di OGM. Viene preso un virus che non è capace di replicarsi nell'uomo e viene modificato per portare la proteina spike del covid, anche qui sono usati come bersagli per addestrare il nostro sistema immunitario.
Una possibile soluzione per convincere gli scettici sarebbe l'eventuale approvazione del CoronaVac cinese, che in realtà è il più tradizionale di tutti, realizzato con pezzi di virus reso inerte, esattamente come il comune vaccino anti influenzale. Il principale difetto è una copertura da contagio limitata (poco sopra il 50%) ma con, comunque, una copertura di oltre l'80% dai casi gravi.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 3196 tamponi: 1005 nel percorso nuove diagnosi (di cui 465 nello screening con percorso Antigenico, con 12 positivi rilevati) e 2191 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati dell'11,8%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 61,20 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 60,60).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 119, di cui 25 nella provincia di Macerata, 25 nella provincia di Ancona, 21 nella provincia di Pesaro-Urbino, 18 nella provincia di Ascoli Piceno, 17 nella provincia di Fermo e 1 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (22 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (29 casi rilevati), contatti in ambito domestico (34 casi rilevati), contatti extra regione (2), contatti in ambito lavorativo (3), contatti in ambiente di vita/socialità (2), casi che necessitano di ulteriore approfondimento epidemiologico (27).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'11,8% oggi, contro il 2,9% registrato ieri.
Diminuiscono di due unità ricoveri per Covid-19 nelle Marche: sono 82, tra i quali 27 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 35 in reparti non intensivi, e 20 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Purtroppo, si registrano anche tre decessi nelle ultime 24 ore: si tratta di un 57enne di Massa Fermana, di un 68enne di Fermo e di una 73enne di Torre San Patrizio spirati presso l'ospedale di Fermo. Tutti presentavano patologie pregresse.
Vi sono, infine, 44 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 8 pazienti Covid positivi (5 a Macerata, 1 a Fabriano, 2 ad Ascoli Piceno).
La principale dottrina in materia assicurativa, come anche il mercato contrattuale nella sua evoluzione sempre più dettagliata, hanno espresso la maggior parte delle loro specificazioni in merito alla figura dell’automobilista e, quindi, delle automobili che gli utenti vogliono guidare.Ma esiste anche un mercato di rilievo relativo agli amanti dei motocicli, scooter e motociclette, tra cui spiccano anche delle fasce di utenti non precisamente affini al classico “cliché” del motociclista. Esiste, infatti, l’appassionato di moto e scooter 125, mezzi che tutti noi abbiamo conosciuto in età adolescenziale quando, all’arrivo dei 16 anni, si poteva ottenere il ben noto “patentino” per guidare i motocicli 125, appunto, ed iniziare ad approcciarsi con le due ruote.
Molti appassionati di motociclismo hanno incominciato così ed è ben chiaro che, parallelamente, si è sviluppato un mercato assicurativo ad hoc poiché ben si sa quanto l’incidentistica stradale riguardante le giovani generazioni alla guida di veicoli a due ruote sia un problema oggettivo da tenere in conto e prevenire.
Sul piano della tutela assicurativa esiste un segmento di assicurazione moto che si è interessato a quella parte di utenti i cui numeri sono, nel nostro paese, sicuramente elevati anche per via della maggiore facilità ad accedere alla guida di quel tipo di veicolo. ConTe.it, marchio italiano del Gruppo Admiral, leader tra le assicurazioni online, pone particolare attenzione nel proporre soluzioni calibrate afferenti al mondo giovanile delle due ruote.
Sia le moto che gli scooter 125 hanno delle caratteristiche di versatilità e tecniche che ne hanno fatto il più accessibile motociclo a disposizione per tutte le età dato che anche un adulto continua a guardare a quei mezzi come ad un esempio di convenienza a partire dal risparmio.
I prezzi accessibili permettono di acquisire un buon modello sia di moto che di scooter a cifre assolutamente abbordabili a partire dai 1500 euro fino a spenderne circa 4000 per i modelli più dotati meccanicamente e più rifiniti.
Per non dimenticare anche il privilegio dell’esenzione della tassa di circolazione. Ma come risparmiare ulteriormente per la gestione di un simile mezzo, andando anche a valutare delle condizioni di risparmio assicurativo?
Esistono dei consigli base che si possono condividere e che partono dall’idea di cercare una buona compagnia di assicurazione moto che abbia soluzioni di risparmio effettive unitamente alla possibilità di aggiungere clausole assicurative che non facciano sconti alle tutele.
Le soluzioni ci sono e risiedono nel nuovo mercato assicurativo online che permette ad un guidatore di uno scooter 125 di accedere a contratti molto interessanti e, parimenti, efficaci sul piano della sicurezza.
Ma ci sono altri dettagli che valgono un approfondimento in specie nel caso di una moto o uno scooter 125. Anzitutto avvalersi della Legge Bersani che prevede che si possa utilizzare la classe di merito assicurativa di un famigliare di età maggiore e quindi più favorevole rispetto al guidatore giovanissimo, sovente svantaggiato da questo punto di vista. Ci sono, inoltre, solitamente prezzi più convenienti delle compagnie assicurative per i guidatori che non abbiano causato incidenti nel lasso di tempo di cinque anni dalla data di stipula dell’assicurazione.
Esiste, inoltre, anche per questa tipologia di veicolo a due ruote, la possibilità di un contratto di assicurazione sospendibile, la cui durata annuale può essere dilazionata a seconda dei mesi di sospensione dell’utilizzo del veicolo predetto.
Sono modalità di risparmio invalse anche nel mercato automobilistico ma valgono molto per il segmento di utilizzatori di motocicli visto che, spesso, l’effettivo utilizzo della moto non è continuativo come per le automobili che vengono guidate più per uso comune che non per motivi prettamente ludici come, ancora adesso, capita per le moto e gli scooter di cilindrata 125.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 986 tamponi: 558 nel percorso nuove diagnosi (di cui 347 nello screening con percorso Antigenico, con 13 positivi rilevati) e 428 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 2,9%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 60,60 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 63,40).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 16, di cui 3 nella provincia di Macerata, 8 nella provincia di Ancona, 1 nella provincia di Pesaro-Urbino, 3 nella provincia di Ascoli Piceno, nessuno nella provincia di Fermo e 1 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (4 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (5 casi rilevati), contatti in ambito domestico (3 casi rilevati), contatti extra regione (1), casi che necessitano di ulteriore approfondimento epidemiologico (3).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 2,9% oggi, contro il 4,4% registrato ieri.
In aumento di un'unità ricoveri per Covid-19 nelle Marche: sono 84, tra i quali 26 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri), 37 in reparti non intensivi, e 21 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Purtroppo, si registrano anche due decessi nelle ultime 24 ore: si tratta di un 91enne e di un 92enne di San Benedetto del Trotto spirati presso la Residenza Valdaso.
Vi sono, infine, 46 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 11 pazienti Covid positivi (6 a Macerata, 1 a Civitanova, 1 a Camerino, 1 a San Benedetto del Tronto e 2 ad Ascoli Piceno).
“Un grande lavoro di squadra all’insegna dei più elevati standard di sicurezza nei trasporti”. Commenta così l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli il nuovo “Piano Scuole”, nell’imminenza dell’operatività all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022, il prossimo 15 settembre.
Il Piano è stato messo a punto dalla Regione assieme alle Prefetture, le istituzioni del territorio, gli enti locali, il mondo della scuola e le principali aziende di bacino: Adriabus, ATMA, Contram Mobilità, Trasfer e Start Plus, con Trenitalia per i servizi ferroviari e altre aziende per i servizi urbani rimanenti tra cui APM, ASSM, ATAC e TPL Osimo.
Il ritorno in classe degli studenti delle scuole al 100% e senza doppi turni, comporterà la rimessa in movimento di migliaia di studenti che si sposteranno sull'intero territorio regionale. Il Comitato Tecnico Scientifico ed il Governo, in questa fase, hanno ritenuto sicuro un trasporto locale che possa portare fino all’80% della capacità totale (posti a sedere e posti in piedi).
“Le regole – prosegue Castelli – sono molto chiare e definite con la finalità di garantire che gli studenti possano viaggiare in sicurezza: abbiamo potenziato, rispetto al precedente Piano, le tratte, i percorsi, le fermate: sono stati, infatti, programmati fino a 169 autobus aggiuntivi giornalieri sulle tratte scolastiche (56 in provincia di Macerata); 1 milione di chilometri aggiuntivi di servizio fino alle vacanze natalizie; 150 steward messi a disposizione dalle Aziende per assistere i ragazzi e controllare il rispetto delle linee guida trasporti".
"Tutti i mezzi di trasporto sono costantemente igienizzati e con il continuo ricambio dell’aria, con percorsi di salita e discesa indicati da segnaletica sui mezzi - chiarisce l'assessore -. Sul territorio regionale sono state aumentate le fermate degli autobus per attenuare i possibili assembramenti nei luoghi di accesso ai servizi di trasporto. Tutto questo grazie a una grande collaborazione istituzionale, una responsabile presa in carico da parte delle Aziende di trasporto e attraverso un onere aggiuntivo stimato in oltre 3,8 milioni di euro fino a fine anno che sarà garantito dalla Regione anche grazie a fondi statali”.
Ecco le regole per gli spostamenti verso la scuola a cui gli studenti dovranno attenersi:
- A bordo di bus e treni locali si potrà stare al di sotto del metro di distanza interpersonale, ma attenendosi a tutte le regole elencate. Sul trasporto pubblico locale non c’è l’obbligo del green pass, ma i semplici accorgimenti per la tutela della salute rimangono sempre quelli:
- Non usare i mezzi del trasporto pubblico se hai febbre, tosse, raffreddore.
- Acquistare biglietti on-line e utilizzare le APP messe a disposizione degli operatori del trasporto pubblico regionale
- Indossare obbligatoriamente la mascherina chirurgica o FFP2, in modo corretto (coprendo naso e bocca), anche alle fermate, alla stazione e negli spostamenti a piedi e in gruppo
- Mantenere le distanze di sicurezza alle autostazioni, alle fermate e prima e dopo l’ingresso a scuola
- Non accalcarsi sul primo autobus: ne sono stati aggiunti 169 in tutto il territorio regionale
- Utilizzare le porte di accesso ai mezzi così come indicate per la salita e per la discesa
- Evitare di avvicinarsi o chiedere informazioni al conducente
- Prima di occupare il corridoio di circolazione, utilizzare tutti posti a sedere disponibili
- Seguire le istruzioni degli steward messi a disposizione degli operatori del trasporto pubblico regionale e dei volontari della Protezione Civile e dei Comuni.
- Igienizzare frequentemente le mani durante il viaggio
“Infine- conclude Castelli- un sentito ringraziamento a tutte le Istituzioni locali, i Prefetti che hanno proficuamente coordinato i tavoli di lavoro, la Scuola, gli Enti e i privati che si sono adoperati con grande impegno per definire in tempo un Piano che dal punto di vista logistico è davvero complicato. E da ultimo, il mio augurio più sincero ai giovani che stanno cominciando un nuovo anno scolastico, sono sicuro che il senso di responsabilità che stanno già dimostrando in più occasioni consentirà un auspicato rientro alla normalità.”
Manca un mese per l’inizio dei lavori del Sinodo dei Vescovi, voluto da Papa Francesco, ed è uscito il documento preparatorio della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Si legge nel testo del documento: “Non possiamo nasconderci che la Chiesa stessa deve affrontare la mancanza di fede e la corruzione anche al suo interno. In particolare non possiamo dimenticare la sofferenza vissuta da minori e persone vulnerabili a causa di abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un numero notevole di chierici e persone consacrate”.
Nel 2002, grazie al quotidiano “The Boston Globe”,è emerso lo scandalo che ha travolto l’arcidiocesi di Boston, città simbolo del cattolicesimo americano, con l’accusa di pedofilia nei confronti di 78 preti, oltre al Cardinale Bernard Law che li ha protetti. Il caso è diventato un film nel 2015 “Il caso Spotlight”. Meritatamente il Globe conquistò il Premio Pulizer di pubblico servizio nel 2003 e aprì a numerose indagini sui casi di pedofilia all’interno della Chiesa cattolica.
In Italia negli ultimi quindici anni tra condanne passate in giudicato e procedimenti ancora aperti il numero è 298. Di questi 144 sono quelli che hanno già confessato o sono stati già giudicati colpevoli nei tribunali.
A denunciarlo è Francesco Zanardi, fondatore e presidente della Rete Abuso che, attraverso un blog seguitissimo, denuncia gli abusi compiuti dai sacerdoti.
Su oltre 50.000 prelati italiani, il numero dei pedofili varierebbe tra i 1000 ai 4000.
Spesso i reati subiti dai minori, vengono denunciati a grande distanza di tempo dalla loro consumazione, e per questo, secondo la legge Italiana, cadono in prescrizione.
Ciò significa che i Tribunali possono riconoscere colpevoli i preti pedofili; le violenze possono essere provate in sede processuale, così come possono essere provati i danni psichici causati dai continui abusi.
Tuttavia i rei non sconteranno nemmeno un giorno della loro pena, proprio per l’istituto della prescrizione che estingue il reato: in pratica l’illecito non può più essere punito perchè è trascorso un certo periodo di tempo, previsto dalla legge, per cui lo Stato esaurisce la propria pretesa a perseguirlo.
Uno su tutti il caso messo in luce da Fanpage nel 2017, sugli abusi cui sono stati sottoposti alcuni bambini sordi ex allievi dell’Istituto Provolo di Verona, una struttura religiosa per sordomuti.
Nel 2009 tutti gli abusati, ormai adulti, hanno sporto denuncia per violenze e molestie sessuali perpetrate dai preti quando erano bambini.
La magistratura italiana ha considerato tutti i reati come prescritti e non ha mai aperto un’inchiesta, mentre oggi, oramai adulti, “quei bambini” raccontano delle brutali violenze cui venivano sottoposti all’età di 6 anni, quando la loro disabilità impediva anche di raccontare. “Non ho mai urlato” dice un ragazzo, “essendo sordo non riuscivo neanche a parlare” . E’ grazie ad apparecchi acustici di ultima generazione che oggi possono raccontare.
Ingestibile lo sgomento che si prova ascoltando la confessione di uno degli autori delle brutali molestie, che intervistato ammette: “abusavamo dei bambini sordi, eravamo almeno in dieci”.
E’ ormai risaputo, scientificamente accertato che un bambino abusato dovrà affrontare conseguenze devastanti, uno shock psicologico tremendo tanto più perchè incapace di comprendere ciò che sta accadendo. Dall’altra parte, nelle confessioni del carnefice, non un minimo di rammarico, di ravvedimento, di assunzione di responsabilità per le atrocità commesse.
E’ questo uno di quei casi in cui viene spontaneo chiedersi... esiste davvero la giustizia?
"Le manifestazioni respiratorie acute sono la caratteristica più comune dell’infezione da SARS-Cov2, ma la malattia appare più complessa. Gli effetti dell’infezione possono andare ben oltre il sistema respiratorio scatenando quello che molti definiscono una “tempesta” o un “incendio virale” in vari organi ed apparati del nostro organismo. Approssimativamente il 5% dei pazienti con infezione da COVID-19 ed il 20% di quelli ospedalizzati sviluppano una malattia severa che conduce al ricovero in Terapia Intensiva".
A sottolinearlo è il dottor Giorgio Nespola Amadio, direttore dell'Unità Operativa Complessa Malattie infettive dell'ospedale di Fermo nel descrivere le complicanze dell'infezione da Covid-19. Il dottor Nespola Amadio, infatti, ce ne fornisce una elencazione completa, così come proponiamo qui sotto ai nostri lettori:
- polmonite, nel 75% dei pazienti ospedalizzati;
- ARDS, nel 15% dei casi: una grave patologia del sistema respiratorio che compromette la funzionalità di polmoni e alveoli, rendendoli incapaci di assimilare ossigeno con la respirazione ed effettuare i dovuti scambi con l’anidride carbonica, con necessità di supporto respiratorio in Terapia Intensiva;
- Fenomeni trombo-embolici: i pazienti COVID-19 con tali complicanze hanno un rischio di mortalità più elevato (1.93 volte maggiore) rispetto a quelli senza fenomeni tromboembolici;
- Danno cardiovascolare: Le complicanze cardiovascolari sono riportate nel 14.1% dei pazienti durante il ricovero con un tasso di mortalità del 9.6% e possono rappresentare la prima manifestazione dell’infezione come comparire al peggioramento della stessa. I pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari o fattori di rischio hanno una incidenza più elevata di queste complicanze e di morte; queste includono: aritmie (18.4%), danno miocardico (10.3%), angina (10.2%), infarto del miocardio (3.5%), scompenso cardiaco auto (2%);
- Insufficienza renale acuta: 9% dei pazienti; tale complicanza è associata ad un più elevato tasso di mortalità nei pazienti ospedalizzati. Può verificarsi prima, durante e anche dopo il ricovero;
- Complicazioni neurologiche: manifestazioni neurologiche sono riportate dal 22% al 25% nei vari studi. Queste includono: malattie cerebro-vascolari acute, alterazioni dello stato di coscienza difficoltà di movimento, convulsioni, stato epilettico, dementia, sindrome parkinsoniana, sindrome ansiosa, depressiva, psicosi.
Tra le malattie cerebro-vascolare acuta la più comune è lo stroke ischemico (0.4-4.9%). I pazienti con malattia severa hanno un aumentato rischio di stroke ischemico rispetto a quelli con malattia non severa. Il tempo medio di insorgenza dello stroke è di 8 giorni dall’infezione, può presentarsi tardivamente nella malattia severa come precocemente nella malattia lieve o moderata. I pazienti possono presentare stroke nella fase di convalescenza dall’infezione, inclusi pazienti di età inferiore a 50 anni, asintomatici o paucisintomatici. L’encefalite è riportata in meno dell'1% dei pazienti, ma fino al 6.9% nei pazienti critici. Pazienti con pre-esistenti malattie neurologiche possono avere un aggravamento della sintomatologia come un quadro severo di Covid-19.
- Sindrome Post-terapia Intensiva (PICS): i pazienti trattati in terapia intensiva, alla dimissione dalla stessa, possono presentare una serie di sintomi come deterioramento fisico, deterioramento cognitivo e deterioramento psichiatrico: debolezza muscolare, alterazioni cognitive, insonnia, depressione, ansietà, delirio, encefalopatia. La debolezza muscolare affligge il 33% dei pazienti che sono sottoposti a ventilazione meccanica, 50 % dei pazienti con sepsi; alterazioni cognitive affliggono dal 30 all’80% dei pazienti.
- Long Covid (sindrome post-Covid): indica l’insieme dei disturbi e delle manifestazioni cliniche che persistono dopo l’infezione, rappresentando una specie di continuazione della malattia. La durata e la persistenza dei sintomi non sembra essere collegata all’intensità degli stessi durante la malattia: può succedere, infatti, che anche le persone che hanno avuto una forma lieve di Covid-19 sviluppino problemi a lungo termine. La letteratura scientifica attuale. Il Long Covid colpisce uomini e donne di ogni età, ma sono soprattutto le donne tra i 40 e 60 anni a soffrirne; oltre ad essere donna, anche l’età avanzata ed il sovrappeso
Quali sono i sintomi del Long Covid? Il sintomo sicuramente più frequente è la stanchezza, seguito dalla perdita del gusto e dell’olfatto. Un altro sintomo riportato molto frequentemente è la nebbia mentale, condizione caratterizzata da problemi di memoria e di concentrazione in aggiunta alla costante sensazione di stanchezza. Inoltre: iper-sudorazione, eritemi cutanei, perdita di capelli, debolezza delle unghie, dolori muscolari, problemi renali.
"Ad oggi, purtroppo, non esistono terapie specifiche per curare i disturbi legati al Long Covid - conclude il dottor Giorgio Nespola Amadio -. Come vediamo non vi è organo o apparato risparmiato. In assenza di terapie specifiche, l’unica possibilità è prevenire: vaccinazione, vaccinazione, vaccinazione. L’unica arma che attualmente abbiamo".
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 4271 tamponi: 2979 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2080 nello screening con percorso Antigenico, con 24 positivi rilevati) e 1292 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 4,4%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 62,80 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 63,40).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 130, di cui 22 nella provincia di Macerata, 30 nella provincia di Ancona, 36 nella provincia di Pesaro-Urbino, 15 nella provincia di Ascoli Piceno,14 nella provincia di Fermo e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (24 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (41 casi rilevati), contatti in ambito domestico (37 casi rilevati), contatti extra regione (1), contatti in ambito lavorativo (1), casi che necessitano di ulteriore approfondimento epidemiologico (26).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,4% oggi, la stessa registrata ieri.
In aumento di una unità ricoveri per Covid-19 nelle Marche: sono 83, tra i quali 24 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 35 in reparti non intensivi, e 24 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Fortunatamente, non si registrano decessi nelle ultime 24 ore.
Vi sono, infine, 46 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 14 pazienti Covid positivi (4 a Macerata, 1 a Civitanova, 1 a Camerino, 1 a Urbino, 2 a Fermo, 1 a Fabriano e 3 ad Ascoli Piceno,1 a San Benedetto del Tronto).
Il settore dei giochi è sempre un'ottima scelta quando dobbiamo fare dei regali. Solitamente però si pensa che questo sia vero solo quando dobbiamo fare un regalo per bambini.In realtà i giochi possono andare bene per ogni fascia d'età, perché non si è mai troppo grandi né vecchi per divertirsi. A fare la differenza è la tipologia di gioco, in fin dei conti nessuno si tira mai indietro quando c'è da fare una partita a carte in famiglia o tra amici.
Le opportunità offerte dal settore però sono molto più ampie di un semplice mazzo di carte o dai classici passatempi che si regalerebbero a un bambino. Grazie a Internet la diffusione di giochi alternativi e diversi dal solito è cresciuta, permettendoci di scovare proposte che difficilmente avremmo visto altrove.
Da qui l'idea di fare un articolo dedicato ai giochi da regalare, con una particolare attenzione rivolta alle proposte più curiose e originali.
Le possibilità sono tantissime, divise non solo dalla tipologia di gioco, ma anche dall'età a cui è rivolto. Si possono trovare proposte interessanti sia per bambini sia per gli adulti. L'importante è che ci siano sempre cose nuove e diverse per non smettere mai di divertirsi.
Per darvi qualche spunto su quello che potete trovare in questo settore abbiamo fatto una piccola selezione di giochi da regalare, selezionati dal sito dottorgadget.it.
Mini Arcade MachineI videogiochi sono dei regali sempre molto gettonati. Se però non volete fermarvi alle solite cose, con console moderne e giochi attuali, ci sono ottime idee che pescano dal passato. La Mini Arcade Machine è un esempio perfetto, una console portatile che ha le forme di un coin-op da sala giochi. Il risultato è un oggetto che starà benissimo anche come soprammobile in casa, ma che vi offre ben 240 giochi in 16-bit per rivivere il divertimento della vecchia scuola!
Scacchi per 3Gli scacchi sono uno dei giochi da tavolo più diffusi e amati al mondo. Anche se non tutti ci sanno giocare è quasi impossibile che qualcuno non li conosca. Sono un gioco per due giocatori... ecco, erano un gioco per due. Con una geniale modifica alla scacchiera sono nati gli scacchi per tre giocatori. Agli “eserciti” bianco e nero si aggiunge il grigio per il terzo giocatore. La scacchiera invece è rotonda e ha una geniale struttura degli spazi per potersi muovere seguendo le regole tradizionali. Difficilmente soppianteranno il gioco a due, questa variante però può essere una divertente alternativa per giocare a scacchi in un modo tutto nuovo.
Gioco Cat-AstropheI gatti sono sempre molto popolari, anche nei giochi. Con Cat-Astrophe avrete a disposizione un gruppo di piccoli gatti di plastica. Lo scopo del gioco è semplice, bisogna impilarli uno sopra l'altro cercando di creare la torre di gatti più alta possibile. Il gioco può avere varie modalità, dal solitario dove ogni giocatore cerca di impilare più gatti che può, al gioco di gruppo dove ognuno mette un gatto alla volta. L'importante è non fare disastri, perché chi fa cadere la torre combina una vera Cat-Astrophe!Il gioco è disponibile anche nella versione Dog-Saster, con i cani al posto dei gatti.
Avocado SmashSe cercate un gioco di carte diverso dal solito c'è Avocado Smash. Si presenta benissimo fin dalla confezione a forma di avocado e dalla grafica colorata delle carte. Le carte oltre a mostrare degli avocado sono numerate da 1 a 15. Ogni giocatore gira una carta per turno mentre tutti ad alta voce contano da 1 a 15. Quando la carta giocata coincide con il numero detto a voce c'è lo Smash! Tutti i giocatori devono battere la mano sul mazzo, l'ultimo a farlo deve prendere tutte le carte. Poi ci sono altre piccole regole e carte speciali per rendere più vario il gioco, ma lo svolgimento è questo.Vince il primo giocatore che termina le sue carte.
Scacchi MemoryTra i giochi da regalare non può mancare anche una proposta per i più piccoli. Gli Scacchi Memory sono un gioco molto semplice e divertente per allenare la memoria. Il gioco è realizzato interamente in legno e si presenta come una base tonda con 24 pedoni tutti uguali tra loro. In aggiunta c'è un dado che ha le facce di differenti colori. I giocatori devono lanciare il dado, vedere che colore esce e poi scegliere un pedone. Se la base nascosta è del colore del dado possono tenere il pedone, altrimenti lo rimettono a posto. All'inizio il gioco è casuale, ma con il passare dei turni si rivelano i colori dei vari pedoni e bisogna ricordarsi dove sono quelli dei colori giusti per il lancio del dado. Quando viene preso l'ultimo pedone finisce la partita, vince chi ne ha raccolti di più.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 4140 tamponi: 2794 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1991 nello screening con percorso Antigenico, con 35 positivi rilevati) e 1346 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 4,4%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 63,40 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 70,33).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 124, di cui 25 nella provincia di Macerata, 19 nella provincia di Ancona, 33 nella provincia di Pesaro-Urbino, 13 nella provincia di Ascoli Piceno,18 nella provincia di Fermo e 16 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (27 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (33 casi rilevati), contatti in ambito domestico (41 casi rilevati), contatti extra regione (2), contatti in ambito lavorativo (1), casi che necessitano di ulteriore approfondimento epidemiologico (20).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,4% oggi, contro il 5,7% registrato ieri.
In diminuzione di una unità ricoveri per Covid-19 nelle Marche: sono 82, tra i quali 23 in Terapia intensiva (invariato rispetto a ieri), 39 in reparti non intensivi, e 20 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Fortunatamente, non si registrano decessi nelle ultime 24 ore.
Vi sono, infine, 47 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 11 pazienti Covid positivi (2 a Macerata, 1 a Civitanova, 2 a Pesaro, 3 a Fermo, 1 a Fabriano e 2 ad Ascoli Piceno).
“Scoprirete le differenti opzioni di trattamento nel mondo, così come una vasta gamma di soluzioni naturali, mediche e personalizzate (...) per realizzare il vostro desiderio di fondare una famiglia. Questo evento è solo a scopo informativo e non commerciale. In nessun caso verranno effettuate visite mediche durante la manifestazione".
Questo è “l’invito”. Siamo a Parigi, Espace Champerret, weekend del 4/5 settembre all’insegna dell’evento Dèsir d’enfant, tradotto, Desiderio di un figlio.
Stiamo parlando di maternità surrogata, utero in affitto. La GPA (gestazione per altri) è una forma di procreazione assistita in cui una donna, in virtù di un accordo preventivamente sottoscritto, si impegna a farsi fecondare o impiantare un ovulo fecondato per portare a termine una gravidanza per conto di uno o più committenti, e a consegnare loro il bambino rinunciando ad ogni diritto su di lui.
Ciò per “porre rimedio” all’infertilità dei committenti e soddisfare il loro desiderio di genitorialità.
Stiamo parlando di un evento, quello di Parigi, "destinato a tutti coloro che cercano supporto nel loro progetto per diventare genitori e che desiderano saperne di più sulla genitorialità e sulla fertilità”, spiega il sito della manifestazione.
All’interno dello spazio concesso, gli stand delle cliniche hanno esposto foto di donne incinte, bambini felici, genitori che sembrano aver realizzato il loro desiderio di genitorialità. Coppie omosessuali o genitori etero entusiasti per la realizzazione del loro sogno, che raccontano come considerino le madri surrogate facenti parte della loro famiglia.
Tra gli stand presenti, alcuni illustravano la possibilità di selezionare, oltre al sesso, anche l’opzione “razza preferita del figlio”.
Ad oggi per un neonato "geneticamente sano” si spendono tra i 49mila e i 100mila euro.
Ci chiediamo cosa avverrà in Italia a breve. Già perchè il 14 /15 maggio 2022 la stessa fiera si terrà a Milano: si chiamerà “Un sogno chiamato bebè”.
E’ tuttavia d’obbligo ricordare che attualmente la pubblicizzazione di tale pratica è vietata dalla L. 40/2004 sulla procreazione assistita che punisce chi “realizza, organizza o pubblicizza” ogni forma di maternità surrogata in cui la gestazione avviene per conto d’altri.
In Italia la procreazione assistita è prevista per le sole coppie sterili o non fertili, con componenti maggiorenni, di sesso diverso e coniugati o conviventi in età potenzialmente fertile. Lo stato di infertilità o sterilità della coppia deve essere certificato dal medico.
A queste condizioni, si è aggiunta una sentenza della Corte Costituzionale del 2015, che ha consentito l’accesso alla Procreazione assistita per le coppie fertili con malattie genetiche trasmissibili.
Le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono ancora vietate ai single e alle coppie omosessuali, ed è tuttora illecita la fecondazione post mortem con spermatozoi di un marito o compagno deceduto.
Il mondo della logistica e delle spedizioni si è andato costantemente arricchendo, resistendo inoltre alla seria battuta d’arresto che l’emergenza sanitaria da covid-19 ha assestato a quasi tutti i settori dell’economia nazionale e mondiale.
Il mondo di oggi è sempre più connesso e collegato: la capillarità delle strade e degli autotrasporti, dei trasporti ferroviari, o marittimi o aerei permettono di mettere in comunicazione mittenti e destinatari sempre più lontani, in maniera efficiente e sicura. Logistica e trasporti sono forti di ditte che da sempre si mettono a supporto di clienti e aziende per la spedizione di merci, diversificando i propri servizi in base alle esigenze manifestate da tutte le parti in causa. Lo si capisce visitando il sito https://www.acbsrl.it, collegato alla ditta ACB trasporti, leader nel settore della logistica da cinquant’anni e forte di un’offerta variegata che ben si presta a qualsiasi esigenza maturata dai suoi clienti.
Servizi accessori nel mondo della logistica: i più utilizzati
Parlare di trasporti, nello specifico, non implica soltanto il coinvolgimento di TIR e furgoni per spostare un prodotto o un carico da un punto a un altro. Questo carico può essere molto delicato e prezioso, ragion per cui chiunque decida di rivolgersi a una ditta di autotrasporti potrebbe voler usufruire di alcuni servizi accessori veramente convenienti e utili.
Tra questi servizi, si può citare, ad esempio, la possibilità di effettuare il tracking della propria spedizione. Per tracking si intende il tracciamento della merce e del carico trasportato dalla ditta di spedizioni cui ci si è rivolti. In questi casi, sarà possibile monitorare l’avanzamento della spedizione, tracciando il proprio carico sul portale della ditta stessa.
I sistemi di tracciamento più avanzati, infatti, permettono al mittente e al destinatario di controllare il percorso che verrà seguito dalla spedizione stessa e verificare quale tratto sia già stato coperto in corso d’opera. Sarà anche possibile calcolare la velocità di spostamento del carico e tenere conto delle soste previste dal conducente del mezzo di trasporto. In questo modo, i tempi di consegna stimati verranno costantemente verificati e sarà possibile valutare la qualità del servizio della ditta di trasporto.
Un altro servizio ormai irrinunciabile per chiunque sia solito trasportare merci e carichi di valore (sia affettivo, sia economico) è quello dell’assicurazione. Spesso, per assicurazione sul carico, si intende un servizio opzionale che può essere attivato al momento della stipula dell’accordo. L’assicurazione concordata potrà tutelare il carico del richiedente in caso di furto, ribaltamento, schiacciamento o – ancora – danni recati da agenti atmosferici e smarrimenti. Sempre tenendo ferma la professionalità degli addetti al trasporto, il servizio di assicurazione della merce si rivela uno dei servizi più frequentemente attivati in caso di spedizioni di carichi più o meno importanti o fragili.
In caso di spedizione carico fragile, inoltre, il corretto imballaggio del pacco riveste un ruolo fondamentale, di cui le stesse ditte di trasporto possono occuparsi. In questi casi, si rivela fondamentale l’utilizzo di imballaggi compositi (ossia con due strati di imballaggio per meglio tutelare il carico fragile dalle vibrazioni dello spostamento) resistenti e di dimensioni adeguate (lasciare dei vuoti all’interno del pacco implicherebbe la possibilità di urti che potrebbero danneggiare il contenuto). Alcune aziende di spedizione mettono a disposizione anche delle istruzioni sul corretto imballaggio di oggetti fragili, quando non sono esse stesse a occuparsene all’inizio della spedizione.
La puntualità e il rispetto delle date di consegna previste passa, infine, anche per l’attivazione di alcune opzioni, quali la pianificazione del momento stesso della consegna, che avverrà dunque a un orario e a un giorno ben precisi: si tratta del servizio di prenotazione dello scarico, pensato in maniera tale che quest’ultimo avvenga al momento e al luogo deciso dallo stesso cliente.
Lei è una stilista originaria di Manoppello, in provincia di Pescara, ma risiede da anni a Civitanova Marche: si chiama Catia di Carlo, ha 34 anni, il suo brand è Momy Popy (nato nel 2016), specializzato in scarpine da culla. Preziose perchè curate artigianalmente in ogni dettaglio da lei, che lavora da anni come stilista di scarpe da donna per una nota azienda locale.
Qualche mese fa Catia ha avviato una collaborazione con il brand My Creative Shoes per una Capsule Collection dedicata al circo. Le scarpe della linea, di cui esistono sei varianti, sono state prodotte nel laboratorio artigianale di un calzaturificio di Monte Urano.
Quasi per gioco, un po’ per scommessa, senza pensare ad un concreto riscontro, un giorno Catia decide di inviare un paio di scarpine alla Ferragni per la sua bimba Vittoria.
E da qui la svolta, per la Di Carlo: l’influencer ha postato su Instagram un selfie mentre tiene in braccio la sua Vittoria, che sfoggiava proprio le scarpine in pelle e disegnate a mano.
I milioni di followers della Ferragni, inutile dirlo, hanno subito notato l’originalità delle scarpine ed hanno letteralmente sommerso la stilista Catia di richieste del prodotto, dalla Spagna, dall’Ecuador, da New York, tanto che la mole degli ordini ha di gran lunga superato la disponibilità in magazzino. Immediato il riassortimento della collezione.
Complimenti all’idea della giovane stilista che ha, peraltro, annunciato l'uscita di una nuova collezione oltre che la riproduzione della versione delle scarpine indossate da Vittoria Ferragni. Scarpine che continueranno ad essere prodotte - sotto il brand Momy Popy - in altre aziende di Monte Urano con le quali in passato Catia aveva già collaborato per la realizzazione delle sue creazioni.
Revocato l’obbligo del green pass per accedere ai lavori del consiglio regionale. Il consigliere regionale del Pd Romano Carancini all'attacco: “Atto di cinismo inaudito, per accontentare Salvini e Meloni non esitano a mettere a rischio la salute di consiglieri e dipendenti”
“Siamo ormai alla completa umiliazione del ruolo dell’Assemblea, che da sede istituzionale del confronto democratico tra le forze politiche marchigiane è stata ridotta dalla destra a una pura appendice delle segreterie nazionali di Lega e Fratelli d’Italia, mera pedina dei tatticismi politici di Giorgia Meloni e Matteo Salvini”. Così il gruppo assembleare del Partito Democratico commenta compatto la retromarcia della maggioranza sull’obbligatorietà del green pass per entrare in consiglio regionale, consumatasi questo pomeriggio durante la riunione dei capigruppo.
“Su nostra proposta – afferma il consigliere Romano Carancini – la decisione di far valere l’obbligo del green pass per i consiglieri regionali e i dipendenti era stata presa dalla conferenza dei capigruppo ad agosto, nella comune convinzione che sul tema della sicurezza sanitaria e del rispetto delle misure anti Covid, un’istituzione come l’Assemblea Legislativa delle Marche dovesse dare l’esempio, anche in segno di rispetto per tutti quei titolari di attività commerciali che seriamente e onestamente si prodigano ogni giorno, tra mille difficoltà, per far rispettare la legge".
"Invece oggi, con un vero e proprio colpo di mano, ad appena tre giorni dalla data di convocazione della prossima seduta, la destra ha deciso di revocare tale obbligo e di lasciare libero l’accesso all’aula. Non ci vuole molto a capire che tale decisione sia frutto di un ordine impartito da Roma, dove in Parlamento Fratelli d’Italia e Lega stanno dando vita da giorni a uno squallido teatrino sul green pass, giocando sulla salute degli italiani e rischiando di vanificare il grande lavoro realizzato dal Commissario Figliuolo per portare a compimento la campagna vaccinale" aggiunge Carancini.
"Del resto, in questo primo anno di legislatura abbiamo assistito e denunciato in varie occasioni il metodo di governo di questa maggioranza, che antepone le varie esigenze politiche nazionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc ai reali interessi dei cittadini e delle imprese marchigiane - affonda l'ex sindaco di Macerata -. Stavolta, però, si è passato davvero il limite e non esitiamo a definire tale decisione cinica per i tempi e i modi con cui è stata presa, ma anche e soprattutto per la palese irresponsabilità mostrata nel mettere a rischio la salute di quanti frequentano l’aula, a partire dal personale in servizio”.
“Del resto – conclude Carancini – questo atteggiamento risulta perfettamente in sintonia con le sconcertanti dichiarazioni del presidente Acquaroli, che ancora una volta, dichiarandosi favorevole alla vaccinazione su base volontaria, non ha perso l’occasione di ammiccare ai movimenti No Vax della nostra regione, ignorando il senso civico di migliaia di cittadini che hanno deciso di vaccinarsi per la sicurezza di tutti”.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 3830 tamponi: 2500 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1438 nello screening con percorso Antigenico, con 31 positivi rilevati) e 1330 nel percorso guariti (un rapporto positivi/ testati del 8,4%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 70,33 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 71,3).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 209, di cui 61 nella provincia di Macerata, 26 nella provincia di Ancona, 52 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 nella provincia di Ascoli Piceno, 41 nella provincia di Fermo e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (37 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (58 casi rilevati), contatti in ambito domestico (66 casi rilevati), contatti extra regione (3), contatti in ambito lavorativo (4), contatti in ambienti di vita e socialità (2), casi che necessitano di ulteriore approfondimento epidemiologico (39).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 8,4% oggi, la stessa registrata ieri.
In aumento di un'unità i ricoveri per Covid-19 nelle Marche: 81, tra i quali 23 in Terapia intensiva (+3 rispetto a ieri), 36 in reparti non intensivi, e 22 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nessun decesso correlato al Covid è stato registrato nelle ultime 24 ore.
Vi sono, infine, 46 pazienti ospiti nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone), mentre nei pronto soccorso degli ospedali regionali sono ricoverati 11 pazienti Covid positivi (6 a Macerata, 1 a Civitanova, 2 a Jesi, 1 a Fermo e 1 ad Ascoli Piceno).
Tappa marchigiana per Giuseppe Conte in vista delle amministrative.
Il presidente di M5S sarà in visita nelle Marche giovedì 16 settembre per incontrare i cittadini e sostenere i candidati sindaci delle liste del Movimento 5 Stelle nelle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Lo rende noto il senatore Giorgio Fede, facilitatore regionale del Movimento.
Il programma prevede una visita a Castelfidardo dalle 18:20, in piazza Repubblica e poi verso porta Marina, "per salutare i cittadini insieme al nostro candidato, nonché sindaco uscente, Roberto Ascani". Dalle 20:30 Conte sarà a San Benedetto del Tronto , a sostegno del candidato sindaco Serafino Angelini," e farà una passeggiata nell'isola pedonale da piazza Matteotti a piazza Giorgini, dove alle 21:15 si fermerà per concludere l'evento delle Marche con un suo intervento ed un saluto ai presenti". "Da mesi in tanti ci chiedono una visita di Giuseppe Conte, che ora è in giro per l'Italia proprio per incontrare da vicino i cittadini - spiega il sen. Fede -. Sarà un'occasione speciale".
"La vaccinazione anti-Covid resti su base volontaria ma, allo stesso tempo, ribadisco che vaccinarsi è importante". È il concetto ribadito dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a margine della consegna di quindici attestati di "Testimonial Formatore della Sicurezza", dopo un corso di formazione, a seguito di un protocollo d'intesa tra Regione Marche e Anmil.
"Nella nostra Regione la vaccinazione, il numero dei vaccinati lo testimonia, è stato un fenomeno che ha avuto una ampia e spontanea adesione volontaria. - ha detto Acquaroli rispondendo ai cronisti - Credo che la vaccinazione debba restare su base volontaria e su un'adesione che lasci la libera scelta a ogni singolo individuo. Però, tutti sanno che sono vaccinato, - ha aggiunto - credo che sia altrettanto importante mettere in sicurezza se stessi e chi è intorno a sé".
L’Italia è tra i paesi meno esperti nello smart shopping e si posiziona al 17esimo posto del ranking. A sancirlo è un nuovo studio condotto da BravoSconto, piattaforma di codici sconto e voucher che ha stilato una graduatoria dei paesi con i consumatori più attenti alle abitudini di spesa e al risparmio.
La classifica globale premia la Francia e vede la Polonia in ultima posizione. Lo studio ha analizzato diverse abitudini di consumo, inclusi i risparmi e il debito delle famiglie, il corrispettivo dell'acquisto, la spesa complessiva relativa al costo della vita e la spesa alimentare in tutti i paesi OCSE per i quali erano disponibili i dati. Li ha poi aggregati in un indice a punti per trovare quali paesi avessero gli acquirenti più esigenti.
L’Italia che non risparmia
L'Italia si posizione al 17° posto per abitudine assoluta al risparmio, con un punteggio di -150. Infatti, solo il 68% degli italiani ha dichiarato di valutare attentamente ogni acquisto contro il 93% dei francesi. Riguardo le abitudini legate alla sola spesa alimentare in relazione al costo, l’Italia è quasi in coda a questa speciale classifica: dietro ci sono solo i consumatori di Nuova Zelanda, Lituania e Portogallo. Una tendenza che trova conferma nei numeri relativi al comportamento degli italiani online. Sempre secondo la ricerca condotta da BravoSconto, nessun marchio di Food & Drink è nella top 5 dei marchi più cercati, dove invece trovano posto i giganti dell'e-commerce come Amazon o Ebay, così come i grandi player della moda Zalando e Shein.
In termini di volume di ricerca in rete, sono invece stati analizzati 7 paesi e l'Italia è all'ultimo posto con poco più di 5 milioni di ricerche mensili relative al risparmio. Rispetto ai vicini francesi e britannici, il numero complessivo di ricerche online degli italiani è stato 5 volte inferiore.
FRANCIA REGINA DEL RISPARMIO
La Francia è in cima alla classifica degli acquirenti più smart e ha il punteggio più alto (421 punti) nella scala degli acquisti premurosi. Al secondo posto c'è l'Irlanda con 312 punti, punteggio che si riferisce alla spesa complessiva dei suoi acquirenti e della saggezza in materia di spesa alimentare. La Germania è terza, con 288 punti, con i risparmi delle famiglie tedesche che sono i più alti nei paesi OCSE analizzati. In questa categoria, i francesi sono al terzo posto dietro solo alla Germania appunto, e ai Paesi Bassi.
Seguono poi gli Stati Uniti, paese con un'alta propensione al risparmio e buone abitudini di spesa complessive, e la Norvegia, che risulta anche al primo posto per spesa complessiva in relazione al costo della vita.
I marchi e le categorie di acquisto più popolari tra i consumatori esperti
Lo studio ha approfondito anche i dati di ricerca su Google per 7 dei più grandi mercati di BravoSconto: si tratta di Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti, Italia, Spagna e Polonia. E’ emersa una correlazione positiva tra il comportamento di ricerca e l'esperienza degli acquirenti.
Relativamente a risparmi e sconti, la moda è la prima categoria di shopping in quattro dei sette paesi analizzati, mentre il lifestyle è stata la prima in Italia, grazie alla grande popolarità dei colossi dell'e-commerce come Amazon ed Ebay . Nel complesso, tra gli acquirenti smart i rivenditori di moda hanno scalato la classifica dei marchi più popolari: la catena di vendita al dettaglio di Kohl negli Stati Uniti è al secondo posto, il gigante della moda online Asos e il rivenditore di articoli sportivi JD rispettivamente al quarto e quinto posto nel Regno Unito. Allo stesso modo, ottime performance per Zalando e Asos in Germania.
“Il comportamento dei consumatori e le abitudini di acquisto differiscono da paese a paese” – commenta Marco Farnararo, CEO di BravoSconto – “Il nostro studio dimostra come diversi fattori influenzino la loro esperienza complessiva, mentre le ricerche online possono raccontare uno spaccato. Le variabili in gioco sono tante, specialmente guardando le spese rapportate ai costi o ai risparmi delle famiglie. È interessante notare come sebbene molti acquirenti continuino a valutare offerte più tradizionali e sconti legati a moda e lifestyle, anche altre categorie hanno suscitato molto interesse. E’ il caso del delivery di cibo, impennato durante la pandemia, ma anche l'artigianato e persino i giochi”.
L’unificazione linguistica della Nazione si deve all’avvento della radio, e soprattutto della televisione. Ma già Dante aveva progettato una lingua che riguardasse l’intera penisola.
Tuttavia è lecito chiedersi se l’aspirazione del sommo poeta toscano sia rimasta incompiuta anche a causa di mezzi d’informazione in perenne mutazione e non più in grado di svolgere il ruolo creativo e pedagogico che avevano ai loro esordi. La questione è al centro della nona edizione del Festival del Giornalismo Culturale che sarà di scena ad Urbino l’8, 9 e 10 ottobre prossimi con un titolo significativo: “Divina Cultura. La Lingua e la sua difesa da Dante agli ipersocial”.
Tra gli appuntamenti della sezione “ Festival Off”, di particolare interesse è la tappa dell’11 settembre alle ore 18 nella Basilica di Santa Croce al Chienti, a Sant’Elpidio a Mare, ovvero la: Lectura Dantis. Canto XXXII dell’Inferno. Dante e la lingua del tradimento.
A sostegno dell’evento anche la green company DAMI, un’azienda all’avanguardia che affonda le sue radici nell’importante distretto calzaturiero del fermano ma ha saputo evolversi guardando anche oltreconfine e disegnando un nuovo modello di business capace di conciliare cultura, transizione ecologica, responsabilità sociale ed etica nel business.
Tra i protagonisti dell’iniziativa i giornalisti Marco Ferrazzo e Giovanni Martinelli, Andrea Lombardinilo, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi dell’Univesità degli Studi Gabriele D’annunzio (Chieti –Pescara), Lella Mazzoli, professore ordinario di Sociologia della Comunicazione e Comunicazione d'Impresa nei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche, che dirige, presso l'Urbino Carlo Bo e direttrice dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, Roberto Rossetti, attore, regista e coreografo).
Lo step elpidiense della prestigiosa rassegna messa a punto dall’Istituto di Formazione al Giornalismo di Urbino, ha visto la collaborazione organizzativa della locale Accademia di Studi Storici dell’Associazione Santa Croce e della Pro Loco di Sant’Elpidio a Mare. Per prenotazioni ed info: organisticaelpidiense@gmail.com