Il Gores ha comunicato che i tamponi analizzati nelle ultime 24 ore sono stati 1046, di cui 585 del percorso nuove diagnosi e 461 del percorso guariti. 4 i nuovi casi positivi riscontrati: uno in provincia di Ancona, uno in provincia di Fermo e due in provincia di Macerata.
La curva epidemiologica si conferma molto bassa, come consuetudine negli ultimi giorni, nella giornata di ieri infatti i nuovi casi rilevati erano 2 a fronte di 544 tamponi effettuati (leggi qui l'articolo)
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche è di 6.758 su un totale di 73.298 campioni testati con un'incidenza giornaliera di positivi pari a 9,22%.
Continua ad aumentare il numero dei dimessi e guariti arrivato a 5139, Diminuisce, invece di una unità rispetto a ieri quello dei ricoverati totali (21) di cui nessuno in terapia intensiva, mentre le persone in isolamento domiciliare sono secese sotto quota 1000.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Il Gores ha comunicato che oggi non si sono verificati decessi nelle Marche, correlati al Covid-19. È il secondo giorno consecutivo, e il quattordicesimo totale in queste settimane di emergenza sanitaria.
Si tratta di dati incoraggianti, che si aggiungono a quello dei nuovi casi positivi, da diversi giorni prossimi allo 0 (oggi due nuovi contagi).
Ricordiamo come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 993 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (526), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Di seguito, nel dettaglio, il bollettino diffuso dal Gores
"Il centrosinistra si presenta unito e compatto attorno alla candidatura di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente Anci. Una coalizione larga e aperta ai civismi del fare e del buon governo dei comuni e delle città. Una scelta fatta nelle Marche e per le Marche. Una proposta nata da moltissimi sindaci marchigiani, dal territorio e dal basso, non nei Palazzi romani come la destra. Vogliamo unire le Marche per aprire una fase nuova con un progetto di sviluppo della regione e con i valori migliori della comunità marchigiana”. Parole del segretario regionale Pd Giovanni Gostoli che, dopo la coalizione e condivisione del candidato Presidente, oggi apre alle consultazioni nei circoli Pd per la selezione delle candidate e i candidati al Consiglio regionale delle Marche.
Nel pomeriggio di ieri, infatti, l’Assemblea regionale del Partito democratico delle Marche ha approvato la proposta della Segretaria regionale e delle Federazioni provinciali di Regolamento. A causa delle problematiche legate al Covid19 e i tempi stretti organizzativi, per avviare il percorso di consultazioni l’assemblea è stata convocata eccezionalmente per via telematica.
Il segretario regionale dem Gostoli e la presidente dell’Assemblea regionale Pd Silvana Amati nei giorni scorsi hanno scritto ai componenti dell’organismo dirigente: “La volontà del Pd regionale e delle Federazioni provinciali, nonostante le problematiche e le limitazioni causate dal contenimento della pandemia , quella di organizzare le consultazioni nei territori per la segnalazione delle candidature al Consiglio regionale delle Marche, garantendo la più ampia partecipazione possibile degli iscritti nel pieno rispetto delle regole e dei comportamenti anti contagio".
"Siamo tutti consapevoli - precisano Gostoli e Amati - che nella proposta delle candidature per il Consiglio regionale delle Marche passerà un pezzo importante della vittoria alle prossime elezioni regionali di fine settembre. Occorre lavorare per dare vita a liste di candidate e candidati forti, competitive,radicate nei territori, aperte alla società, con le competenze migliorie capaci di allargare il consenso" è l’indicazione del segretario Gostoli.
“Il percorso delle consultazioni ha lo scopo di favorire la partecipazione degli iscritti al dibattito sulle candidature e di proporre idee e contenuti programmatici anche alla luce dell’emergenza causata dal coronavirus. Sarà compito delle Assemblee provinciali, terminate le consultazioni e su proposta del Segretario provinciale, indicare una proposta di nominati per la lista del Pd nel proprio collegio elettorale. L’Assemblea regionale Dem, infine, è l’organismo deputato a votare e dare via libera a tutte alle liste dei candidati Pd per il rinnovo del Consiglio regionale, su proposta del Segretario regionale dopo aver raccolto le indicazioni delle Federazioni”, precisano Gostoli e Amati.
Da regolamento la road map prevedere le consultazioni nei circoli o più circoli insieme per aree omogenee entro il 30 giugno. Le Assemblee provinciali sono previste entro il 4 luglio e l’Assemblea regionale che sarà il via libera alle liste di candidate e candidati Pd è fissata per il 7 luglio.
La Giunta regionale ha approvato il Programma annuale per la cultura che detta criteri, modalità e piano di riparto, per la gestione delle risorse regionali ordinarie stanziate con la legge di bilancio 2020/2022 per il settore Cultura.
Con una dotazione complessiva di 11 milioni di euro vengono finanziate le tre principali leggi di settore: la legge n. 4/2010 su Beni e attività culturali, la legge n. 11/2009 sullo Spettacolo dal vivo e la legge n. 7/2009 su Cinema e audiovisivo.
ll Programma 2020 era stato elaborato prima dell’emergenza sanitaria. Alla vigilia del lockdown era stato inviato alla commissione consiliare competente per il consueto parere, ma le condizioni emergenziali hanno costretto a ripensare profondamente le strategie e le politiche di intervento nei rispettivi settori.
“Con l’approvazione di questo atto – sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – abbiamo a disposizione uno strumento di programmazione che consente di lavorare speditamente per venire incontro alle esigenze del territorio. Abbiamo ritenuto prioritario, infatti, reinterpretare le azioni di sostegno al settore dei beni e delle attività culturali e, in stretta collaborazione e sinergia con la commissione consiliare, abbiamo condotto un’analisi tecnica delle attività effettivamente realizzabili nel 2020; promosso il massimo confronto con gli operatori di settore, tenendo conto delle linee guida ministeriali per lo spettacolo, il cinema e i beni culturali e agevolando la possibilità di attivare progetti innovativi di fruizione e valorizzazione anche in chiave digitale per i soggetti dello Spettacolo. E’ stato, inoltre, previsto l’aumento del cofinanziamento e della quota di anticipo regionale, in tutti i bandi del settore Cultura".
I bandi sono in corso di lavorazione, pronti per essere emanati e riguardano i seguenti settori: attività culturali (festival, premi); spettacolo (teatro danza musica); mostre; arti visive contemporanee; teatro amatoriale; istituzioni culturali; produzioni cinematografiche.
Sono già disponibili due bandi del settore Cinema destinati a piccole produzioni attuate per conto della Regione Marche dalla Fondazione Marche Cultura (scadenza: 30 settembre 2020 www.fondazionemarchecultura.it).
"A fronte di una attività che intende tutelare l’ordinario – conclude Pieroni - non si può tuttavia non tenere conto del momento straordinario che si sta attraversando: per questo è stato proposto di utilizzare i fondi derivanti da attività non realizzabili nel 2020 nel settore dei Beni e Attività culturali, dello Spettacolo, del Cinema, per istituire un Fondo Regionale di Emergenza destinato al settore Cultura (FEC)".
ll fondo sarà attivato attraverso bandi a sportello che sono in corso di predisposizione, unitamente alle misure di sostegno al settore Cultura, mirate alle imprese e agli operatori, previste dalla L.R.20 del 3 giugno.
Secondo fiocco a strisce al Parco Zoo Falconara. Dopo il piccolo Achille, venuto alla luce il 14 maggio, il giardino zoologico marchigiano dà il benvenuto a un altro cucciolo di zebra.
Nato nei giorni scorsi, il nuovo arrivato ha già iniziato a correre all’interno del reparto, dov’è costantemente accudito e allattato dalla mamma a cui è particolarmente attaccato.
Ancora presto per stabilire se si tratti di un maschietto o di una femminuccia, la scelta del nome, una volta determinato il sesso, verrà affidata a un sondaggio sulla pagina Facebook della struttura.
La baby zebra appartiene alla specie Equus quagga, come tutti gli altri esemplari ospiti del parco, ed è caratterizzata dal manto a larghe strisce bianche e nere con zone d’ombra tendenti al marrone che si estendono anche sul ventre. La disposizione delle strisce è unica per ogni animale, proprio come un’impronta digitale, caratteristica che consente alla mamma di riconoscere il suo cucciolo.
Un momento di grande gioia per lo staff del giardino zoologico, importante meta turistica del territorio e centro didattico-scientifico d’eccellenza che, nonostante un avvio di stagione posticipato a causa del lockdown, sta registrando una buona affluenza, aumentata con la recente apertura dei confini regionali.
Merito del grande impegno, che da sempre contraddistingue il team del parco, quest’anno al centro di una vera e propria gara di solidarietà che ne ha consentito la ripartenza nel pieno rispetto delle misure di sicurezza.
Luogo di svago particolarmente apprezzato dalle famiglie e in prima linea nella conservazione delle specie minacciate di estinzione, il Parco Zoo Falconara ha anche ripreso a svolgere il suo ruolo di divulgazione scientifica in collaborazione con prestigiose università italiane ed europee.
Con la riapertura, sono tornati sul campo due studenti che stanno per conseguire la laurea magistrale in Etologia e che hanno scelto il giardino zoologico per preparare la tesi, conducendo studi ed approfondimenti sui gibboni e i ghepardi. Attesi, inoltre, tirocinanti universitari provenienti dai principali atenei italiani e stranieri.
Dopo mesi di lockdown comincia a vedersi qualche spiraglio di luce, ma il ritorno alla normalità è ancora lontano.
Chi gestisce un’attività a stretto contatto con la clientela ha dovuto reinventare il proprio servizio per adattarlo alla società del distanziamento sociale, mentre molte imprese hanno sperimentato per la prima volta il telelavoro o lavoro da casa.
Nonostante la mobilità personale stia man mano tornando alla normalità o quasi, sono molti i clienti che decideranno di restare a casa ancora a lungo e le aziende che preferiranno continuare a lavorare da remoto prima di poter tornare in ufficio in sicurezza.
Per questo motivo, è essenziale avere strategie di comunicazione che prevedano un contatto a distanza con i clienti, personalizzate in base al vostro settore produttivo e al tipo di servizio offerto.
Commercianti al dettaglio
Il commercio al dettaglio ha subito un notevole arresto durante la pandemia Covid-19.
Molti negozi hanno dovuto chiudere i battenti e altri hanno dovuto rivoluzionare gli spazi per far fronte alle norme di sicurezza e garantire la distanza di almeno 1 metro tra i clienti all’interno dei propri locali.
Se avete riaperto da poco, non dimenticate che molti clienti resteranno a casa ancora per un po’; per non perdere i contatti, offrite un servizio di consegna a domicilio in linea con le misure in vigore.
Aggiornate il vostro sito internet e le vostre pagine social pubblicizzando il servizio e comunicate in maniera chiara tutte le misure adottate per assicurare la massima sicurezza.
Se non avete mai offerto un servizio a domicilio prima d’ora, create sconti e promozioni per lanciare la novità e attirare vecchi e nuovi clienti.
Servizi di ristorazione
Servizio a domicilio e da asporto sono perfetti per le attività di ristorazione.
Comunicate su internet il vostro menu personalizzato e ricevete ordini e richieste online e al telefono.
Tenete aggiornate le vostre pagine social e comunicate con i clienti in tempo reale per offrire un servizio eccellente e su misura per venire incontro alle esigenze di ciascuno.
Per fidelizzare la clientela potete attivare uno speciale programma fedeltà e offrire sconti per chi ordina frequentemente da voi.
Professionisti e imprese
Una buona comunicazione con i clienti è fondamentale per tutte le imprese e i professionisti di ogni settore.
Consulenti, commercialisti, agenzie di marketing e aziende di diverso tipo si rivolgono a una clientela con necessità differenti.
In un momento di crisi e incertezza è importante essere presenti e offrire stabilità: informate con chiarezza i vostri clienti riguardo le misure adottate, eventuali modifiche agli orari di lavoro, variazioni su tempistiche e scadenze e tutto quello che possa rassicurarli e aiutarli a usufruire del vostro servizio con serenità e senza sorprese.
Per clienti e dipendenti che come voi lavorano da casa non c’è niente di meglio di un regalo aziendale come quelli offerti da Maxilia.it. Scegliete gadget in linea con il vostro settore e adatti a un utilizzo domestico, come penne, bottiglie d’acqua riutilizzabili, tazze e molto altro per mostrare la vostra presenza e il vostro sostegno.
Un contributo fino a 300 euro per i marchigiani che si sposteranno dalla propria provincia di residenza, per soggiornare almeno due notti in una struttura ricettiva di un'altra provincia marchigiana. È questa la misura annunciata in esclusiva dall'assessore al turismo Moreno Pieroni, durante la settima puntata della trasmissione "Giù la Maschera", andata in onda sulla pagina Facebook di Picchio News nella serata di ieri (clicca qui per rivederla).
"Siamo la prima regione d'Italia a prevedere un milione di euro a favore dei cittadini che sceglieranno di rimanere in vacanza in alberghi e B&B della loro regione. Un modo per sostenere le nostre strutture ricettive, incentivando i marchigiani a riappropriarsi delle proprie bellezze. Si tratta di una misura che lunedì prossimo verrà approvata in Giunta, come fortemente voluto dal presidente Ceriscioli, e che diventerà effettiva dal primo luglio. Per tutto luglio e tutto agosto le famiglie marchigiane potranno, così, godere di questo contributo a fondo perduto".
Stando alla proceduta spiegata dall'assessore Pieroni durante la nostra trasmissione, sarà possibile accedere al contributo semplicemente inviando la ricevuta di avvenuto pagamento del soggiorno (di almeno due notti), tramite la piattaforma apposita che verrà creata dalla Regione e - in base alla numerosità del nucleo familiare - si potranno ricevere sino a 300 euro. I soldi saranno accreditati direttamente all'IBAN bancario indicato all'interno della piattaforma stessa.
L'assessore Pieroni ha, inoltre, anticipato alla redazione di Picchio News come il prossimo testimonial della Regione Marche, sarà l'attore Neri Marcorè, marchigiano doc e già organizzatore del fortunato festival RisorgiMarche. "Stiamo girando i nuovi spot proprio in questi giorni - ha detto Pieroni - e tra breve verranno diffusi su tutti i media".
Di seguito la puntata integrale di "Giù la Maschera" dal titolo "Allacciate le cinture", andata in onda ieri sera:
“Dopo aver risolto positivamente nei giorni scorsi il problema della manutenzione e delle messe in sicurezza, per il quale il sottoscritto è prontamente intervenuto insieme con numerosi sindaci del cratere e con il Commissario per la ricostruzione Legnini, a nome del presidente, ho provveduto a chiedere un incontro urgente con i vertici della protezione civile nazionale per discutere e chiarire gli effetti delle ordinanze 614, 650 e 670". Così l’assessore regionale Angelo Sciapichetti chiarisce la sua posizione riguardo gli effetti che i provvedimenti citati potrebbero causare sulle famiglie che, a 4 anni dal sisma del 2016, ancora non sono riuscite a rientrare nelle proprie abitazioni.
"In alcuni casi i provvedimenti contrastano palesemente con tutti i procedimenti amministrativi di proroga per l’emergenza Coronavirus - sottolinea Sciapichetti -, e vanno a toccare la carne viva dei terremotati che rischiano di perdere il CAS. Con esso, anche la priorità nell’erogazione del contributo per la ricostruzione dell’abitazione principale a coloro che, secondo l’interpretazione restrittiva data a nostro avviso della protezione civile nazionale, sarebbero in ritardo con le domande".
"Tale eventualità va scongiurata e per questo abbiamo chiesto un incontro immediato ai vertici nazionali" puntualizza l'assessore, che aggiunge "L’emergenza Covid 19 ha messo a dura prova una popolazione già fortemente provata che non ha certo bisogno di ulteriori appesantimenti normativi. Per questo confidiamo di chiarire quanto necessario nelle prossime ore e nelle dovute sedi, facendo affidamento al senso di responsabilità di tutti anche in considerazione della difficile situazione che sta attraversando il Paese in generale e i cittadini terremotati in particolare chiamati nell’arco di quattro anni ad affrontare un’emergenza nell’emergenza.”
“Sono assolutamente fiducioso sul buon esito della vicenda processuale che mi vede coinvolto”: è stato il commento fatto da Giorgio Gervasi, patron del Consorzio Arcale, al termine delle circa due ore di interrogatorio dinanzi al Pubblico ministero, Irene Bilotta, titolare delle indagini relative alla presunta truffa milionaria in danno dello Stato e per importi che supererebbero i 50 milioni di euro.
Gervasi era assistito dall’avv. Cofanelli per la posizione penale e dal prof. Guccione (Ordinario di Diritto delle Opere Pubbliche presso l’Università La Sapienza di Roma) in ordine ai profili di diritto amministrativo.
Nel corso dell’interrogatorio Gervasi, secondo quanto si è appreso, avrebbe chiarito quale sia stata la sua effettiva condotta, contestando tutte le ipotesi accusatorie formulate a seguito di una perizia redatta da un consulente della Pubblica Accusa. Le stesse ipotesi sarebbero state confutate in maniera analitica dalla memoria difensiva depositata dai legali al termine dell’interrogatorio.
Le diverse posizioni - è filtrato dagli avvocati - dovrebbero essere state chiarite "proprio alla luce della deposizione resa da Gervasi il quale rappresenta e conduce un gruppo imprenditoriale il cui fatturato supera ogni anno i 120 milioni di euro e a riprova di una solidità patrimoniale di assoluto rilievo nazionale nel segmento della ricostruzione edilizia sia essa pubblica che privata”.
Gervasi ha inteso ringraziare il Pm Bilotta per la sensibilità mostrata rinviando l’interrogatorio in data odierna rispetto alla prima convocazione, prevista per il 27 maggio e resa difficoltosa sul piano logistico a causa dei provvedimenti restrittivi del governo sugli spostamenti.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risulta purtroppo morta a causa del coronavirus un'altra persona. Si tratta di un 79nne di Pergola, deceduto all'ospedale di Pesaro, dove era ricoverato. L'uomo presentava patologie pregresse.
Salgono a quota 993 le vittime complessive nella regione, dall'inizio della pandemia. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (525), mentre sono 166 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Ecco la tabella resa nota dal Gores:
Continua a crescere il seguito di “Giù la Maschera”, l'iniziativa editoriale del quotidiano online “Picchio News - Il giornale tra la gente e per la gente”, che anche nella serata di mercoledì ha sfondato ancora una volta il muro dei 4000 contatti, confermando quindi i buoni numeri già registrati nelle ultime puntate.
Il titolo del settimo appuntamento è stato “Allacciate le cinture”, dove la collaudata coppia formata dalla speaker radiofonica Morena Oro e il consulente in comunicazione Maurizio Lombardi hanno analizzato l'attuale momento che sta passando il turismo marchigiano, andando poi a fare il punto sulla situazione relativa alle strutture ricettive e quali sono le misure volte a rilanciare l'intero settore adottate delle istituzioni reginali.
Anche in questa occasione sono stati tanti gli ospiti collegati direttamente da casa che hanno portato il loro contributo ed illustrato le strategie di ripartenza e promozione delle attività nei loro rispettivi ambiti. Hanno infatti presenziato all'interno della trasmissione il dott. Moreno Pieroni, assessore al Turismo della Regione Marche, Dania Battistelli, titolare dell'agenzia viaggi "Uniglobe Masterkey Travel" di Civitanova Marche e Aldo Giustozzi tour operator specializzato in Incoming B2B per Italia ed Europa. che hanno raccontato come hanno affrontato il lockdown e come si stanno approcciando per ripartire con le loro attività.
Una serata che come di consueto è stata arricchita con il lancio dei servizi giornalistici e interviste realizzati ai titolari delle strutture ricettive maceratesi che da qualche giorno stanno ricominciando ad accogliere i clienti considerando anche la recente riapertura delle frontiere reginali stabilita dal governo in questa fase 3.
"Abbiamo riaperto non appena ci ha dato il via la Regione e ora siamo pronti ad affrontare questa stagione anche se con un po’ di ritardo - esordisce Roberto Attaccalite, titolare del camping "La Pineta" di Porto Recanati - per ora c'è un gran movimento di camper e invece per quello che concerne gli stagionali stiamo soffrendo in quanto tra la gente c'è ancora un po’ di perplessità legata al virus. Almeno il 50% degli stanziali non hanno riconfermato ma devo dire che ogni giorno qualcuno ci ripensa - ha poi aggiunto - abbiamo riaperto rispettando tutte le misure di sicurezza, facciamo una pulizia accurata e giornaliera della struttura; ora bisogna far capire ai clienti che stiamo facendo il massimo per tutelare la loro salute e sicurezza".
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Umore mesto invece per Chef Giuseppe Giustozzi, titolare del "Gruppo Hotels Giustozzi" che ha dipinto così la situazione del "suo" Cosmopolitan di Civitanova Marche: " La ripartenza è stata molto difficoltosa - ha sentenziato Giustozzi - il nostro è un albergo business che si basa principalmente su eventi di convegnistica intorno ai quali girano poi tutti i nostri servizi ed essendo stati chiusi tutto questo tempo ci troviamo ora in grossa difficoltà - siamo un po’ tagliati fuori dal turismo in quanto non collocati di fronte ad una spiaggia ma comunque cerchiamo di tenere aperti anche se abbiamo ancora molti dipendenti in cassa integrazione - poi ha continuato - siamo stati per diverso tempo con le mani legate e abbiamo dovuto gestire tante disdette. E' necessario che le istituzioni mettano in campo delle risorse a fondo perduto che ci possano dare una mano a tirarci su".
Appuntamento ora con una nuova puntata da l programmata per venerdì 12 giugno, sempre il 21:15 in diretta web dal titolo "Emergenza & Emergenze" dove si tratterà un tema molto delicato e discusso che riguarderà l'entroterra maceratese che oltre alla recente emergenza sanitaria era anche reduce dal terribile sisma del 2016.
Ricordiamo inoltre che sarà possibile intervenire in diretta con domande, riflessioni e suggerimenti che saranno poi discussi dagli ospiti nel corso della trasmissione.
Il Gores ha comunicato che oggi sono stati processati in totale 1400 tamponi, di cui 694 del percorso nuove diagnosi e 706 del percorso guariti. Un caso positivo in provincia di Macerata.
Rispetto a ieri, quando erano stati riscontrati 3 casi di positività, il trend giornaliero scende e la curva epidemiologica si conferma molto bassa.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 6.751 su un totale di 71.531 campioni testati, con un'incidenza giornaliera complessiva, al momento del 9,43 %, in lenta, ma costante discesa (ieri 9,52%).
Continua ad aumentare il numero dei dimessi e guariti arrivato 4.857. Diminuisce ,invece a 26 quello dei ricoverati totali di cui nessuno in terapia intensiva mentre le persone in isolamento domiciliare sono ad oggi 1209, di cui 265 nella provincia di Macerata.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Il Comune di Castelplanio interviene su tre fronti per migliorare la vita dei suoi cittadini dopo il periodo della pandemia. L'iniziativa varata dal sindaco Fabio Badiali può contare sui fondi messi a disposizione dell'azienda Fileni che nel comune della Vallesina ha uno dei suoi siti produttivi.
In tutto il periodo dell'emergenza Coronavirus, l'azienda Fileni non si è mai fermata. Un grande impegno quotidiano per non interrompere la catena dei rifornimenti alimentari che ha permesso agli italiani di avere meno disagi possibili nella fase del lockdown in casa. Tutto questo è stato possibile grazie all'aiuto dipendenti e di tutta la filiera dei collaboratori. Di fondamentale importanza anche la vicinanza degli stabilimenti che hanno potuto lavorare in perfetta sintonia e con una logistica efficace.
In quella stessa difficile fase l'azienda decise anche di dare un segnale concreto di vicinanza e di sostegno: ai lavoratori, al servizio sanitario regionale e ai comuni dove insistono i siti produttivi. L'intervento economico aveva questi obiettivi ed il Comune di Castelplanio è uno dei beneficiari dell'iniziativa Fileni.
"Ancora una volta - spiega il sindaco Fabio Badiali - si dimostra fondamentale il legame tra un'azienda ed il territorio dove questa sorge. Una nuova dimostrazione del valore della responsabilità sociale di impresa che è così radicata nella storia economica delle nostre terre. Fileni è con noi da tanto tempo e sappiamo di poter contare su questa azienda sia per il lavoro che per gli interventi che a volte sono necessari per aiutare chi si trova in difficoltà. Sono quindi felice che un'impresa come Fileni in momenti di difficoltà ha guardato ai tre comuni e alla sanità regionale. Dimostrazione di attaccamento e passione per i cittadini e le istituzioni".
Con i fondi assegnati dall'azienda Fileni l'amministrazione comunale realizzerà un primo intervento a favore dell'assistenza dei soggetti più svantaggiati e fragili. Particolare attenzione sarà quindi rivolta agli anziani e ai portatori di handicap. Sono questi i cittadini che hanno maggiormente patito le conseguenze della pandemia e la spesa per assisterli grava sul Comune per la quasi totalità. Una seconda attività riguarda la funzione educativa e ricreativa a favore dei minori e delle famiglie. Il Comune di Casteplanio sosterrà così i campi estivi ed i campi scuola che partiranno la prossima settimana. Di certo un sollievo per le famiglie dei lavoratori ma anche un'occasione di svago all'aria aperta per i più giovani trattenuti in casa per mesi.
L'ultima parte del sostegno Fileni sarà destinato al miglioramento della vita del paese, manutenzione parchi e giardini.
Per la quarta volta negli ultimi cinque giorni non vi sono state vittime a causa del Coronavirus nella Regione Marche. A comunicarlo è il Gores nel suo consueto aggiornamento delle ore 18.
Si tratta di dati incoraggianti, che si aggiungono a quelli dei nuovi casi positivi, da diversi giorni prossimi allo zero (oggi solo 3 nuovi casi).
Ricordiamo come il virus, nella nostra regione, abbia spezzato la vita di 992 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (525), mentre sono 166 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
DI seguito, il bollettino diffuso oggi dalla Regione Marche:
Come la maggior parte dei campionati europei, anche la Serie B si era dovuta fermare a marzo. La divisione cadetta vede da tempo il Benevento in testa con 69 punti in classifica, ben 20 di vantaggio sul Crotone al secondo posto. Insomma, i campani hanno tutto il diritto di pretendere una meritata promozione in Serie A. Bisogna provare a concludere nella maniera più regolare possibile la stagione: sarebbe stato troppo ingiusto che chi si ritrova attualmente con meno punti per via di un calendario più difficile fino al momento dell’interruzione, non si fosse potuto giocare le sue carte sul campo.
Ricominciare a giocare entro fine giugno è indispensabile per onorare il calendario. Oltre questa scadenza, infatti, si sarebbero venuti a creare problemi organizzativi non indifferenti col rischio di intaccare l’inizio della prossima stagione. Proprio il Benevento era la società che rischiava di perderci più di tutte, tanto che in un primo momento il presidente Vigorito aveva minacciato che si sarebbe ritirato qualora non fosse stata riconosciuta ai giallorossi la giusta promozione. D’altronde, la situazione dei campani è paragonabile a quella della Lazio in Serie A, dove la lotta per lo scudetto rimane aperta nonostante la Juventus sia attualmente prima in classifica. Il problema era che rispetto al massimo campionato, la Serie B prevede ogni anno anche i playoff e i playout, il che aumenta il numero delle partite.
La decisione ufficiale, comunque, è arrivata: la Serie B ricomincerà il 19 giugno con gli anticipi della 10 ª giornata del girone di ritorno. In conformità alle previsioni regolamentari interne, le partite del 18° e del 19° turno si giocheranno in contemporanea, a meno che non potranno essere disputate in più blocchi, nel caso non si renda necessaria, ai fini della classifica, la contestualità di tutte le gare. I playoff, invece, inizieranno il 4 agosto e termineranno con la gara di ritorno della finale il 20, mentre i playout si disputeranno il 7 e il 14. Insomma, sembra che Oreste Vigorito alla fine abbia avuto ragione e che alzare la voce sia servito a qualcosa. Allo stesso tempo riprende l’attività dei bookmakers con una nuova ondata di pronostici sul calcio pronti a fornire indicazioni agli scommettitori sulla delicata ripresa del campionato cadetto.
Società come Pisa, Perugia, Juve Stabia, Pescara e Ascoli non stavano vivendo una buona situazione di classifica prima dello stop forzato e non era chiaro come avrebbero potuto conoscere i rispettivi verdetti stagionali. In barba al periodo estivo, si giocherà spesso ogni 3 giorni. La Serie B riprenderà a porte chiuse esattamente come gli altri campionati che hanno ripreso il via. La ripartenza del calcio italiano passerà inevitabilmente attraverso tanti sacrifici, come dimostrato anche con la Coppa Italia, che ha segnato il ritorno al rettangolo verde tra stadi vuoti e atmosfere quasi spettrali.
La priorità sarà rivolta all’attenzione verso le misure di sicurezza: chi è all’interno dell’ambiente non vuole nemmeno immaginare una nuova interruzione dei giochi, in quanto comporterebbe problemi molto gravi anche sotto il punto di vista economico. Ad ogni modo, l’assenza di spettatori negli impianti sportivi peserà non poco sulle casse dei club. In un modo o nell’altro, la Serie B è riuscita a riconquistarsi il diritto a giocare. Adesso bisognerà fare di tutto per completare a dovere il lavoro.
È marchigiano il primo medico in Italia ad utilizzare un innovativo dispositivo che permette di trattare le patologie legate alle mutazioni della valvola mitrale anche a distanza di anni dalla prima operazione.
Il dott. Alberto Albertini, ora responsabile della Cardiochirurgia a Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, ha eseguito il primo impianto in Italia (il secondo in Europa) di questo nuovo device per la riparazione delle valvole mitrali cardiache danneggiate da infarto miocardico.
“Nei pazienti che vengono operati quando la valvola mitrale è stata danneggiata da infarto miocardico vi può essere la necessità di un nuovo intervento dopo alcuni anni perché la valvola stessa può variare la sua forma nel tempo – spiega il dott. Albertini –. Questo nuovo dispositivo, attraverso un sistema di controllo da remoto, può modificare la sua forma adattandosi alle variazioni della valvola mitrale senza necessità di un nuovo intervento”.
Hub chirurgico della Romagna e polo di Alta Specialità per la Cardiochirurgia, la struttura di Cotignola è uno dei centri a maggior volume nella chirurgia della valvola mitrale con oltre 25 anni di esperienza: ogni anno Maria Cecilia Hospital tratta circa 250 pazienti, provenienti non solo dall’Emilia Romagna ma anche dalle Marche e dall’Umbria, applicando le tecniche più innovative di riparazione valvolare mitralica.
Si stima tuttavia che nel 30% dei pazienti, operati per una insufficienza mitralica dovuta ad un infarto miocardico, vi sia la necessità di intervenire nuovamente sulla medesima valvola cardiaca nel corso dei successivi 10 anni.
Il nuovo dispositivo ideato da un’azienda francese viene innestato durante l’operazione post infartuale con una tecnica mininvasiva: si tratta del primo device per l’annuloplastica della valvola mitrale che può essere modificato in maniera percutanea per adattarsi alla valvola riparata in ogni momento dopo l’impianto, più volte nel corso di mesi e anni a seguire e mentre il cuore batte, evitando così la necessità di reintervento.
“Il dispositivo va a trattare il rigurgito della valvola mitrale nei casi in cui questa sia stata danneggiata da un infarto, una condizione che causa un ritorno parziale del flusso di sangue dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro durante la sistole cardiaca. Questo avviene quando i lembi della valvola mitrale non si chiudono propriamente a causa di un inadeguato contatto o coaptazione tra di loro. Quando il cuore viene danneggiato da un’ischemia, la zona di muscolo colpita non si contrae più ed un lembo della mitrale attaccato a quella zona viene tirato verso il basso, determinando l’insufficienza della valvola. Dopo la riparazione, nel corso degli anni, quella zona può andare incontro ad una dilatazione e tirare ancora più in basso il lembo, questo determina la recidiva dell’insufficienza valvolare”, spiega il dott. Albertini.
Nel caso in cui, a distanza di mesi o anni, si manifesti un rigurgito mitralico ricorrente, dopo l’operazione di riparazione della valvola e quando l’impianto è stabile, è possibile adattare il device e implementare la coaptazione di quanto necessario a far combaciare i lembi della valvola mitrale. Lo spazio necessario a farli combaciare viene ridotto grazie all’introduzione di un catetere per via percutanea attraverso una piccola incisione sotto la clavicola dove è stata collocata la fine distale della connessione all’anello del dispositivo. Tramite il catetere vengono inseriti tre “palloncini” nell’anello del dispositivo posto in precedenza sulla valvola mitrale: questi “palloncini” vengono gonfiati quanto necessario in tre zone anatomiche predefinite per fare in modo che i lembi della valvola tornino a combaciare. La procedura viene eseguita grazie ad un’ecografia. L’adattamento può avvenire diverse volte dopo l’operazione alla mitrale, fino alla massima espansione delle tre zone. La riduzione massima dell’area dell’orifizio della valvola, con il massimo adattamento di tutte e tre le zone, è limitato a circa il 15% per prevenire qualsiasi rischio di stenosi (ovvero il restringimento patologico della valvola).
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche informa che è stato prorogato il termine per la presentazione delle domande per l’erogazione di borse di studio a favore delle studentesse e degli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado, riferite all’anno scolastico 2019/2020.
Le borse di studio saranno erogate direttamente dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mediante il sistema dei bonifici domiciliati in collaborazione con Poste Italiane.
I beneficiari verranno successivamente informati in merito alle modalità e ai tempi indicati dal Miur.
Possono accedere ai benefici i genitori o gli altri soggetti che rappresentano il minore, ovvero lo stesso studente se maggiorenne, residenti nel Comune di San Severino Marche che appartengano a famiglie il cui Indicatore Situazione Economica Equivalente, Isee, sia inferiore o uguale a 10.632,94 euro determinato ai sensi del Decreto legislativo del 5 dicembre 2013 n. 159 e successive modifiche ed integrazioni.
Per accedere al beneficio gli interessati debbono presentare domanda, allegando l’attestazione Isee a pena di esclusione, entro e non oltre il 26 giugno 2020 utilizzando il modello pubblicato online unitamente al presente avviso.
La presentazione dovrà avvenire a mezzo posta elettronica ai seguenti indirizzi
- mail: info@comune.sanseverinomarche.mc.it
- pec: protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it
Prepara 90 olive all'ascolana mentre viene operata al cervello. Protagonista dell'impresa una donna di 60 anni, abruzzese, ma residente al confine con le Marche.È l'ultima frontiera della 'awake surgery', metodica per operare al cervello il paziente mentre è sveglio. La 60enne ha preparato circa 90 olive farcite e impanate ieri, mentre veniva sottoposta ad un intervento al lobo frontale sinistro per rimuovere un tumore, nell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona.
"È andato tutto bene" - ha affermato il dott.Roberto Trignani - responsabile del Reparto di Neurochirurgia, al termine dell'operazione durata complessivamente due ore e mezza e che ha coinvolto 11 persone tra neurochirurghi, neuroanestesisti, infermieri, una psicologa, un tecnico. La casistica della 'awake surgery' è ormai ampia: "consente di monitorare il paziente mentre interveniamo sulle funzioni cerebrali e di 'calibrare' la nostra azione". Le olive farcite sono l'ultima di una serie di attività scelte in funzione dell'area del cervello, ma anche delle abitudini dei pazienti: c'è chi ha suonato il violino, ma anche chi ha guardato cartoni animati.
(Foto copyright Ansa)
La Regione Marche sta mettendo a punto in queste ore un progetto per il recupero delle prestazioni sanitarie (visite mediche ed esami diagnostici) che erano state interrotte durante l’emergenza Covid-19.
“Anche durante l’emergenza Covid abbiamo garantito le prestazioni di tipo U (urgente) e B (breve). Per tutte le altre classi di priorità - afferma il presidente Ceriscioli -, a questo punto è importante che sia il medico a rivalutare l’urgenza, per garantire la qualità stessa della prestazione. In questi giorni stiamo riaprendo tutte le agende e i percorsi di presa in carico e, per superare le criticità dovute all’accumulo delle richieste, stiamo mettendo a punto un progetto che ci consentirà di allungare i tempi delle prestazioni: nelle ore serali e anche di sabato e di domenica. E’ nostra intenzione, infatti, tornare ai valori di eccellenza che avevamo raggiunto prima del Covid. Anche il sistema della lista di garanzia sarà ripristinato. In caso di indisponibilità all’interno delle agende, sarà il sistema sanitario a farsi carico di garantire all’utente la prestazione nei tempi dovuti, richiamandolo entro un termine prestabilito per fissare l’appuntamento”.
Si ricorda inoltre che per accorciare i tempi di attesa al telefono per le prenotazioni è attiva l’app Mycup Marche. “Un'opportunità importante – prosegue Ceriscioli – soprattutto dopo un periodo, quello del lockdown, in cui molti cittadini hanno familiarizzato con le operazioni on line”.
L'App è disponibile gratuitamente per Android in Google Play, per IOS nell'App store Apple o su web all'indirizzo https://mycupmarche.it.
Con la App MyCupMarche si possono prenotare visite ed esami sanitari on line, da pc, tablet e smartphone, si possono disdire gli appuntamenti. Le prestazioni prenotabili on line sono quelle contenute nel Piano nazionale gestione liste di attesa (PNGLA). Si può prenotare una prestazione alla volta.
Per accedere occorre dotarsi di credenziali forti (Spid o Cohesion) e si deve avere la ricetta dematerializzata.
COME FARE
- Per ottenere Spid: http://www.spid.gov.it
- Per ottenere le credenziali Cohesion: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/Strumenti-di-accesso-a-myCUPMarche
- Per attivare la tessera sanitaria: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/Strumenti-di-accesso-a-myCUPMarche#Portale-web-myCUPMarche.it
- Per conoscere l’elenco degli sportelli abilitati ad attivare la tessera sanitaria Carta regionale dei Servizi Ts-Crs e a rilasciare il PIN Cohesion: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/Strumenti-di-accesso-a-myCUPMarche#Sportelli-rilascio-credenziali
GUARDA QUI il video tutorial per scaricare e usare l’App MyCupMarche. Il video, disponibile da molti mesi, attribuisce alla classe di priorità P un tempo di risposta di 180 giorni, tempo che è stato ridotto, ora a 120 giorni per rispondere al meglio alle esigenze dell’utenza.
Quello di oggi, 10 giugno, è stato il giorno migliore dall'inizio dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19 nelle Marche. Oltre a non essersi registrato nessun nuovo caso (leggi qui) e all'aver completamente liberato i reparti di terapia intensiva (leggi qui), il Gores non ha segnalato nessun decesso nelle ultime 24 ore.
Per la terza volta negli ultimi quattro giorni non vi sono state vittime nella nostra regione. Restano, comunque, 992 i marchigiani che non ce l'hanno fatta a superare il virus. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (525), mentre sono 166 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9 % dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,5 anni.
Ecco la tabella resa nota dal Gores: