Accusato di truffa milionaria ai danni dello Stato, Gervasi: "Fiducioso su esito positivo della vicenda"
“Sono assolutamente fiducioso sul buon esito della vicenda processuale che mi vede coinvolto”: è stato il commento fatto da Giorgio Gervasi, patron del Consorzio Arcale, al termine delle circa due ore di interrogatorio dinanzi al Pubblico ministero, Irene Bilotta, titolare delle indagini relative alla presunta truffa milionaria in danno dello Stato e per importi che supererebbero i 50 milioni di euro.
Gervasi era assistito dall’avv. Cofanelli per la posizione penale e dal prof. Guccione (Ordinario di Diritto delle Opere Pubbliche presso l’Università La Sapienza di Roma) in ordine ai profili di diritto amministrativo.
Nel corso dell’interrogatorio Gervasi, secondo quanto si è appreso, avrebbe chiarito quale sia stata la sua effettiva condotta, contestando tutte le ipotesi accusatorie formulate a seguito di una perizia redatta da un consulente della Pubblica Accusa. Le stesse ipotesi sarebbero state confutate in maniera analitica dalla memoria difensiva depositata dai legali al termine dell’interrogatorio.
Le diverse posizioni - è filtrato dagli avvocati - dovrebbero essere state chiarite "proprio alla luce della deposizione resa da Gervasi il quale rappresenta e conduce un gruppo imprenditoriale il cui fatturato supera ogni anno i 120 milioni di euro e a riprova di una solidità patrimoniale di assoluto rilievo nazionale nel segmento della ricostruzione edilizia sia essa pubblica che privata”.
Gervasi ha inteso ringraziare il Pm Bilotta per la sensibilità mostrata rinviando l’interrogatorio in data odierna rispetto alla prima convocazione, prevista per il 27 maggio e resa difficoltosa sul piano logistico a causa dei provvedimenti restrittivi del governo sugli spostamenti.
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