Simone Cristicchi incanta Macerata con raccontando “Venti Anni Fantastici” da Musicultura ad oggi
Piazza Vittorio Veneto, nel cuore di Macerata, si è trasformata in un teatro a cielo aperto per accogliere Simone Cristicchi e la sua intensa serata-spettacolo “Venti Anni Fantastici”, un racconto tra musica e parole che ha ripercorso vent’anni di carriera, dalla vittoria a Musicultura 2005 fino ad oggi.
Nonostante qualche accenno di pioggia, Cristicchi è salito sul palco accompagnato al pianoforte da Riccardo Ciaramellari, che ha saputo valorizzare i brani più significativi del suo repertorio. A dialogare con lui, il giornalista e scrittore Andrea Scanzi, che ha moderato l’incontro intrecciando musica, domande e riflessioni.
Il pubblico ha ascoltato un Cristicchi autentico, capace di raccontarsi con sincerità: «Prima di Musicultura ho preso nove anni di porte in faccia. Non so come ho fatto a resistere. Suonavo nei locali romani, venivano meno di dieci persone e metà erano miei parenti». E ancora: «Il mio primo album ricevette molti riconoscimenti, ma i concerti erano semi deserti. Pensavo di aver raggiunto il sogno, invece il sogno era da costruire».
Tra i momenti più toccanti della serata, la storia dietro Ti regalerò una rosa, nata dopo un lungo viaggio nei manicomi italiani: «Dopo un anno e mezzo passato a intervistare pazienti e infermieri, capii che mancava la musica. Mi tornò in mente una storia che un’infermiera mi raccontò: riceveva ogni giorno una rosa rossa e credeva fosse un collega. Alla fine scoprì che era un paziente. Quel piccolo gesto d’amore le permetteva di evadere da quel luogo di sofferenza. Così è nata la canzone».
Cristicchi ha alternato momenti ironici – «Vorrei cantare come Biagio Antonacci poteva essere il mio tormentone estivo» – a riflessioni profonde sul valore della musica, della poesia e della memoria. Il pubblico, attento e partecipe, ha accompagnato ogni racconto con applausi sinceri, trasformando la serata in un viaggio collettivo, tra ricordi e nuove consapevolezze.
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