Un'abulica Maceratese soffre a lungo a Teramo, ma riesce comunque a portare a casa un pareggio importante ai fini della classifica. Incapaci di creare pericoli alla porta avversaria, i ragazzi di Cristian Bucchi riescono a passare soltanto grazie ad un autogol dell'abruzzese Perrotta.L'anti Teramo della Rata prevede una mediana formata dalla creatività di Foglia e dalla duttilità di Carotti, sostenuti agli esterni da Foglia e Buonaiuto. Al centro della difesa rifiata ancora Fissore, lasciato in panchina, mentre viene riproposto l'esperto Rocco Sabato. Invariato il resto dell'11 titolare rispetto al derby contro l'Ancona. Il teramano Vivarini oppone un classico 3-5-2 con il recuperato Di Paolantonio a centrocampo, il solito Amadio in cabina di regia e Forte a completare l'attacco con Le Noci. Solo panchina, quindi, per il giovane Moreo. Maceratese, in completo nero per l'occasione, che ha il suo bel da fare in avvio per contenere un Teramo intraprendente. All'11', Brugaletta pesca in profondità Forte, ma l'omonimo portiere avversario lo anticipa in uscita al limite dell'area. Col passare dei minuti, tuttavia, la Rata prende le distanze e riesce a fare il suo gioco preferito: baricentro basso e sortite ficcanti in ripartenza. Pur senza occasioni di rilievo, il ritmo resta alto. Da annotare, al minuto 23, un colpo di testa di Perrotta schiacciato centralmente verso la porta maceratese e bloccato con sicurezza da Forte. Molto più interessante, cinque minuti dopo, la battuta a rete di Cenciarelli; il numero 4 abruzzese raccoglie a centro area un invitante pallone scaturito dall'ottima combinazione Le Noci-Paolucci sulla fascia destra. È praticamente un rigore in movimento, dilapidato però con un destro strozzato che finisce, con buona sorte e qualche apprensione di troppo, tra le braccia dell'estremo maceratese. Replica teramana al 42' con il perfetto cross di Di Paolantonio che pesca in area Forte; il centravanti abruzzese stacca bene di testa ma manca il bersaglio di un soffio. Sul capovolgimento di fronte, arriva la beffa per i padroni di casa. Perrotta raccoglie un'innocua palla di testa al limite della propria area e indirizza verso il proprio portiere. Il retropassaggio trova però Tonti in controtempo e rotola inesorabilmente nel sacco abruzzese. Si va negli spogliatoi per l'intervallo con la Maceratese immeritatamente in vantaggio e un Teramo propositivo e sfortunatissimo, punito da un autogol.Ripresa senza cambi e con i padroni di casa ancor più motivati. Minuto 51 e miracolo di Forte: Di Paolantonio scende sulla corsia di sinistra e mette un cross lungo per l'accorrente Paolucci. Ottimo destro al volo e risposta di piede del portiere maceratese che si salva con affanno. Altra occasione per il Teramo al 54': traversone questa volta di Brugaletta, sul quale Le Noci non riesce ad impattare; la sfera fa comunque "la barba" al palo destro della porta maceratese tra i brividi generali. Adesso, il risultato si fa veramente ingeneroso per i padroni di casa. Considerazione avvalorata dagli ennesimi tentativi di marca abruzzese con Di Paolantonio, due volte vicino al bersaglio grosso a metà tempo. Bucchi, impaurito, si copre con Fissore al posto di Togni e rinfoltisce il centrocampo con Potenza in luogo di uno spento Colombi. Vivarini risponde con Moreo al posto di Forte. Non c'è tempo per assimilare le nuove disposizioni sul terreno di gioco che il Teramo trova il meritato pareggio. Al 70', servizio rasoterra di Paolucci per Amadio ai 25 metri: il regista abruzzese scarica un terrificante diagonale di destro alle spalle di Forte e riporta in equilibrio il risultato. Il 5-4-1 proposto da Bucchi continua a soffrire anche dopo il pari, per mano delle incursioni di Cecchini e Paolucci. Mister Vivarini ci prova sui titoli di coda inserendo anche l'altro attaccante di riserva Monni, ma l'1-1 si protrae fino al triplice fischio finale.Brutta ma fortunata la Rata che si salva allo stadio Gaetano Bonolis di Teramo. Ai punti, avrebbero sicuramente meritato i padroni di casa, ma il calcio è questo. La Bucchi band deve guardare al pareggio odierno come ad un punto guadagnato, poiché è anche in questo modo che si costruiscono le grandi stagioni sportive.Il tabellinoTERAMO (3-5-2): Tonti; Brugaletta; Perrotta (57' Cecchini); Cenciarelli; Caidi; Speranza; Di Paolantonio; Amadio; Forte (65' Moreo); Le Noci; Paolucci (86' Monni). A disposizione: Narduzzo; Serrao; Prezioso; Troiani; Palma. All. Vincenzo Vivarini.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Togni (65' Fissore); Sabato; Faisca; Foglia; Carotti; Colombi (65' Potenza); Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Clemente; Rizzo; Giuffrida; Cerrai; Orlando; Talamo; Porro; Massei. All. Cristian Bucchi.ARBITRO: Stefano Giovani della sezione di Grosseto, assistenti Davide Marcolin di Schio e Massimo Manzolillo di Sala Consilina.RETI: 43' Perrotta (aut.); 70' Amadio.NOTE: ammonito Forte (77'). Angoli 4-0. Recupero 0 e +3.
Con l'ottimo punto nel derby in cascina, ma soprattutto con una striscia positiva di tre vittorie e un pareggio consecutivi, la Maceratese parte per Teramo. Sul sintetico dello stadio Bonolis, domani pomeriggio alle 17.30 si presenterà una Rata serena e tonica, tornata a far parlare di sé grazie a numeri impressionanti: dieci punti in quattro partite disputate, nove reti all'attivo e solo due subìte, tra l'altro entrambe su rigore. Tutto lascia pensare che, anche in Abruzzo, sarà il Teramo a dover temere di più. La Bucchi band resta però vigile e concentrata, il periodo di appannamento vissuto a cavallo tra il 2015 e il 2016 ha lanciato un monito importante in prospettiva futura. Così Raffaele Imparato, esterno difensivo destro protagonista tra i biancorossi maceratesi, sulla sfida di domani: "Non dobbiamo sottovalutare nessuna squadra del girone, tutti sono temibili. A Teramo sarà difficile, dispongono di un terreno difficile, un'ossatura di esperienza e individualità importanti. Certo è che noi stiamo attraversando un momento molto positivo e...il ferro va battuto finché è caldo! Più che su gli altri, la classifica ci da' la possibilità di fare la corsa su noi stessi. Siamo artefici del nostro destino, continuando a giocare con l'umiltà dimostrata potremo continuare a fare bene". Se è vero che "vincere aiuta a vincere", mister Cristian Bucchi non si farà sfuggire l'occasione per provarci anche in Abruzzo. L'allenatore romano perde D'Anna per squalifica, ma recupera Fissore, tornato ad allenarsi nel gruppo. Per colmare l'assenza sulla corsia di destra sono in ballottaggio Potenza ed Orlando, mentre al centro della difesa l'ex Inter andrà sicuramente a rilevare il prezioso jolly Sabato, protagonista negli ultimi vittoriosi match biancorossi. In mediana, la scelta verterà sulla quadratura o sulla fantasia, con il roccioso duo Carotti-Giuffrida da una parte e il brasiliano Togni dall'altra, molto più abile su terreni veloci come il sintetico del Bonolis. Staremo a vedere quali saranno le indicazioni della rifinitura di quest'oggi a Collevario; le certezze sono l'assenza di Altobelli nel reparto difensivo e la garanzia di un gruppo granitico che è tornato a viaggiare a cento all'ora.A Teramo, in attesa di un nuovo direttore sportivo e dell'appello della Corte Federale Figc su eventuali sconti di penalizzazione in classifica, si leccano le ferite per l'ultima, bruciante sconfitta contro la Lupa Roma nell'ultimo turno di campionato. Dopo i sei match positivi precedenti, lo stop di Roma ha infatti sorpreso e lasciato l'amaro in bocca alla truppa di Vincenzo Vivarini, atteso al pronto riscatto casalingo. Il mister abruzzese dovrà fare a meno dell'attaccante Mirco Petrella, alle prese con la convalescenza dopo la lesione al bicipite femorale sinistro, mentre recupera il centrocampista Di Paolantonio, tornato in gruppo dopo un affaticamento muscolare e il lavoro personalizzato in settimana. In lizza per una maglia da titolare in difesa Paolucci, pronto ad affiancare al centro della retroguardia Palma e Prezioso. Il giovane avanti Moreo in campo dall'inizio. Il tecnico teramano ha le idee chiare su come impostare la sfida alla terza forza del campionato: "Dovremo essere molto attenti a non perdere palla ed estremamente aggressivi sulle ripartenze dell'avversario, in modo da non prestare troppo il fianco. È chiaro che vincere contro la Maceratese assumerebbe un significato rilevante nell'economia del nostro cammino in campionato. Ci teniamo, soprattutto per mandare un segnale alla nostra tifoseria". Allo stadio Bonolis, Teramo-Maceratese sarà affidata all'arbitro Marco Mainardi della sezione di Bergamo, assistito da Davide Marcolin di Schio e da Massimo Manzolillo di Sala Consilina. Le gare della 24a giornata di Lega Pro girone B 27/02/2016Ancona - Lucchese (ore 15.00); L'Aquila - Tuttocuoio (15.00); Pistoiese - Rimini (15.00); Pontedera - Lupa Roma (17.30); Prato - Arezzo (20.30).28/02/2016Santarcangelo - Savona (15.00); Siena - Spal (15.00); Teramo - Maceratese (17.30).29/02/2016Pisa - Carrarese (20.00).La classifica Spal 51; Pisa (-1) 44; Maceratese 41; Ancona 36; Carrarese 35; Robur Siena 33; Arezzo 31; Pontedera 29; Teramo (-6) 27; Lucchese 26; Tuttocuoio 24; Prato 24; Rimini 24; Santarcangelo (-6) 23; Pistoiese 23; L'Aquila (-14) 19; Lupa Roma 15; Savona (-15) 9.
È un verdetto sacrosanto il pareggio per 1-1 uscito nel derby dell'Helvia Recina tra Maceratese e Ancona. Le due formazioni marchigiane non si sono equivalse solo sul piano del gioco, del possesso palla e delle occasioni avute. Persino nelle marcature c'è stata perfetta parità, non solo a livello quantitativo ma anche sul piano formale, dato che sono arrivate in entrambe le occasioni da episodi opinabili. Va da sé, tuttavia, che, anche una suddivisione così equa della posta possa lasciare spazio a differenti gradazioni di soddisfazione, a seconda che si muti destinatario. Mister Cristian Bucchi, ad esempio, per la campana maceratese, ritiene il pareggio del derby risultato appagante, soprattutto in virtù degli inalterati cinque punti di distacco in classifica sui dorici. "Abbiamo giocato per la vittoria - fa sapere il condottiero della Rata - ma l'Ancona si è dimostrata un'avversaria determinata e temibile. Alla fine, possiamo parlare di un pari giusto, ottenuto dopo un confronto tra due formazioni che non si sono mai risparmiate". Addentrandosi nell'analisi del match, l'ex bomber del Napoli ne ha sia per il campo dell'Helvia Recina che per l'arbitro: "È stata una partita a scacchi. Primo tempo con l'Ancona in ripartenza e seconda frazione imbastita maggiormente da noi. Non era facile per nessuno su un terreno in pessime condizioni e nessuna delle due squadre meritava di uscire battuta. Se vogliamo, c'è un pizzico di rammarico sul rigore a sfavore, fischiato ben oltre il minuto di recupero concesso e nel momento in cui stavamo giocando in 10 per il mancato rientro in campo di Karkalis, come da regolamento". Facezie, nell'economia generale di un 1-1 che accontenta trasversalmente l'intera truppa biancorossa.La presidente Maria Francesca Tardella, per l'occasione in gradinata coi tifosi più caldi, rincara la dose e tende la mano all'avversario. "Ho visto due squadre quadrate e bloccate, che si sono equivalse tatticamente, di fatto annullandosi. Poco male, risultato giusto e giornata di sport bellissima, vissuta prima a pranzo coi dirigenti dorici per rinsaldare l'amicizia tra le due Società, poi in mezzo ai tifosi, che vorrei ringraziare per attaccamento e correttezza". La patron biancorossa, incalzata sul futuro della Maceratese in questo brillante torneo, si lascia finalmente un po' andare: "Ormai ci mancano due punti per l'obiettivo salvezza. Ma siamo comunque pronti per giocarci qualcosa di importante. Se poi questo ‹‹qualcosa di importante›› dovremo giocarcelo proprio contro l'Ancona tanto meglio. Sarebbe motivo d'orgoglio per tutto il calcio marchigiano".Lo spera vivamente il mister dorico Giovanni Cornacchini, assai meno contento del risultato dell'Helvia Recina. Così l'allenatore anconetano sul match: "Il pareggio non mi soddisfa, poiché siamo stati noi a cercare la vittoria con maggiore decisione. Abbiamo affrontato la terza in classifica a viso aperto, con grande personalità. Con questo carattere e la continuità di risultati raggiunta mandiamo un segnale al campionato, nel quale vogliamo recitare un ruolo da protagonisti fino alla fine". Concorde, anche se maggiormente soddisfatto dal derby, il presidente David Miani: "Il verdetto della sfida non conduce a sentenze definitive per la lotta play off, lo sapevamo. Archiviamo questo punto con positività, dato che qui molte squadre blasonate sono cadute e che la prestazione di carattere ci permette di arricchire il nostro costante processo di crescita".Le gare della 23a giornata di Lega Pro girone B Savona - L'Aquila 1-2; Tuttocuoio - Pisa 1-2; Lucchese - Pistoiese 0-0; Rimini - Pontedera 2-0; Carrarese - Arezzo 1-1; Maceratese - Ancona 1-1; Lupa Roma - Teramo 1-0; Spal - Prato 4-1; Robur Siena - Santarcangelo 0-2.La classifica Spal 51; Pisa (-1) 44; Maceratese 41; Ancona 36; Carrarese 35; Robur Siena 33; Arezzo 31; Pontedera 29; Teramo (-6) 27; Lucchese 26; Tuttocuoio 24; Prato 24; Rimini 24; Santarcangelo (-6) 23; Pistoiese 23; L'Aquila (-14) 19; Lupa Roma 15; Savona (-14) 10.
Due episodi discussi nella prima frazione di gioco decidono il pareggio per 1-1 tra Maceratese e Ancona. Gol fantasma per i padroni di casa, grazie a un tiro-cross su punizione di Buonaiuto e conseguente papera dell'estremo dorico Lori. Risposta anconetana nell'infuocato recupero del primo tempo con il dubbio rigore trasformato da Libertazzi. Finisce come all'andata, in un generale equilibrio che allunga la striscia di risultati utili consecutivi per entrambe le formazioni.Per un derby così delicato, mister Cristian Bucchi si affida alle certezze. Contro l'Ancona, 4-4-2 oliato e interpretato dai senatori biancorossi, con gli unici inserimenti di Sabato e Colombi per le assenze di Fissore e Fioretti. Ali a D'Anna e Buonaiuto, Carotti in mediana con Foglia, Imparato e Karkalis puntelli della retroguardia. Cornacchini col 3-5-2 paventato alla vigilia: confermato il trio difensivo Radi-Paoli-Konate, così come il tandem di centrocampo Hamlili-Di Ceglie. È Parodi a sostituire lo squalificato Cazzola a destra, mentre Cognigni viene scelto per dar manforte a Libertazzi in attacco. Casiraghi aiuta in mediana. La prima emozione al 7', quando uno scambio Cognigni-Libertazzi porta al tiro il numero 9 dorico: palla di poco alta sulla porta di Forte. Poi una lunga fase di tatticismo sfrenato, con le due squadre accorte a non scoprirsi e che si equivalgono sul piano del gioco e del possesso palla. Azioni degne di nota col contagocce; Ancona sorniona a proporre qualche trama e Maceratese prontissima a rispondere in ripartenza colpo su colpo. Qualche timido tentativo di Libertazzi e Radi per gli ospiti e, come un fulmine a ciel sereno, arriva l'episodio che cambia la gara. Punizione dalla tre quarti sinistra di Buonaiuto che mette in mezzo all'area: la parabola è lunga e sul portiere, Lori tenta goffamente di abbrancare, ma devia improbabilmente verso la sua porta. Secondo il direttore di gara Viotti, il cuoio varca la linea di porta dorica prima che l'estremo anconetano riesca a smanacciare lontano. Veementi le proteste degli ospiti, che non riescono ad evitare il rocambolesco (e generoso) 1-0 Rata. Ancora più contestato, il pareggio su rigore degli uomini di Cornacchini. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, nel corso di un recupero ampiamente scaduto, sanzionato un dubbio fallo di Sabato in mischia. Difensore maceratese ammonito e penalty dorico trasformato perfettamente da Libertazzi. Al minuto 49, si va negli spogliatoi con un pareggio giusto, ma arrivato con modalità ampiamente discutibili.Si riprende con gli stessi 22 uomini e con un'Ancona intraprendente. Al 51', ottimo invito di Libertazzi per Casiraghi che tenta di beffare in pallonetto un Forte in uscita. L'estremo biancorosso è bravissimo a chiudere lo specchio della porta e ad allontanare la minaccia. Sei minuti dopo risposta della Rata con Faisca, che ci prova da posizione defilata sul vertice destro dell'area anconetana. Ottimo fendente, ma Lodi questa volta devia in angolo con destrezza. In permanente equilibrio a tutti i livelli, i due tecnici ex cannonieri delle panchine scelgono quasi contemporaneamente di sostituire i rispettivi centravanti: Talamo per uno spento Colombi tra i maceratesi, Lombardi in luogo di Libertazzi per gli ospiti. Gli equilibri non mutano in maniera sostanziale, ma c'è comunque un'occasionissima per la Rata al 77'. Punizione dalla tre quarti di Imparato che pesca Kouko solo davanti a Lori; l'ivoriano stacca ma non trova l'impatto con la palla, lasciando sfilare a fondo campo la più ghiotta delle opportunità per allungare. E' l'ultima emozione del derby, che va in archivio senza altri sussulti.Non c'è stato lo spettacolo atteso dagli oltre tremila spettatori dell'Helvia Recina, ma soltanto enorme equilibrio. Maceratese e Ancona si annullano a vicenda, dividendosi la posta in palio e mantenendo immutata la distanza in classifica. Pareggio ineccepibile per quanto fatto vedere sul campo, a prescindere dalla natura degli episodi che lo hanno determinato. Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti; Sabato; Faisca; D'Anna; Foglia; Colombi (61' Talamo); Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Clemente; Rizzo; Giuffrida; Togni; Cerrai; Potenza; Orlando; Cesca; Massei; Cantarini. All. Cristian Bucchi.ANCONA (3-5-2): Lori; Konate; Pedrelli; Di Ceglie; Paoli; Radi; Parodi; Hamlili; Cognigni (85' Bussi); Casiraghi; Libertazzi (69' Lombardi). A disposizione: Polizzi; Di Sabatino; Gelonese; Bambozzi; Velocci; Di Dio; Adamo. All. Giovanni Cornacchini.ARBITRO: Daniele Viotti della sezione di Tivoli, assistenti Francesco Oliviero di Ercolano e Valerio Vecchi di Lamezia Terme.RETI: 34' Buonaiuto; 49' Libertazzi (rig.)NOTE: ammoniti Hamlili (34'); Sabato (47'); Konate (68'); Casiraghi (92'). Angoli 2-2. Recupero +4 e +4.(Foto Si.Sa. e Massimiliano Serenelli)
"Per fortuna, è arrivato il 3-0 che mi ha un po' calmato". Mister Cristian Bucchi il meticoloso ha trovato di che innervosirsi anche durante la prima, straripante frazione di gioco della Maceratese a Pontedera. Si, perché, come dice l'ex bomber romano, "la squadra stava scherzando troppo e si era seduta, accontentandosi del doppio vantaggio acquisito. Poi, è arrivato il sigillo di Colombi, placando la mia arrabbiatura". Non solo bastone, però, anche tanta carota nelle parole dell'allenatore della Rata. E non potrebbe essere altrimenti, aggiungiamo noi. "Un primo tempo non perfetto - continua Bucchi - dato che abbiamo concesso qualcosa ai loro attaccanti, ma sicuramente devastante. Poteva finire anche cinque a zero, come essere riaperto a causa di un episodio. Dobbiamo comunque essere sempre attenti a sfruttare tutte le occasioni che ci capitano". C'è spazio anche per una piccola stoccata all'Helvia Recina e un doveroso elogio individuale: "Non siamo solo capaci di ripartire in contropiede, ma anche molto abili nel costruire un calcio discreto. Quando abbiamo trovato sulla nostra strada un buon terreno di gioco, lo abbiamo dimostrato. Penso alle sfide contro Pisa, Siena e Prato, ad esempio. In casa, da questo punto di vista, facciamo più fatica, pur essendo ancora imbattuti. A Pontedera, di fronte ad una squadra in salute sotto il profilo del gioco, ci siamo riusciti, anche grazie alle caratteristiche tecniche di giocatori come Buonaiuto. Lui è una pedina importantissima nel nostro scacchiere, e lo sa, ma questo non fa che aumentare le aspettative e la severità di giudizio. Se trova continuità, può diventare un calciatore di categoria superiore. Altrimenti, si accomoda in panchina con me".Per il momento, il numero 11 biancorosso si gode l'ottima prestazione di Pontedera e la rete lampo che ha aperto la goleada maceratese dopo appena ventuno secondi. "È stata una gara più che soddisfacente - ammette Buonaiuto - con tre gol nel primo tempo e con la gestione del vantaggio nella seconda parte. Forse avremmo potuto infierire ancora, ma va bene lo stesso. Direi che il primario obiettivo della salvezza è stato raggiunto. Personalmente, sono contento della mia prova. Il mister mi chiede la perfezione ed io cerco di ripagarlo dando il massimo in mezzo al campo".Più scaramantica, sulla questione salvezza, la presidente biancorossa Maria Francesca Tardella. Anche se, giunti a questo punto, si tratta più che altro di una posa. "Ci mancano ancora tre punti per salvarci - avverte la patron - perché, ad ogni partita, io sposto comunque la quota utile di altri tre punti. A parte gli scherzi, quando abbiamo cominciato a guardare avanti più che indietro, siamo incappati in una fase di appannamento. Facendo i debiti scongiuri, possiamo dire che il periodo nero è superato. Con la giusta umiltà, possiamo ben figurare fino alla fine del torneo. La trasferta di Pontedera lo dimostra: avendo visto la squadra di Indiani contro la Spal, temevo una gara difficilissima. Un'ottima Maceratese corta e compatta, difficile da scardinare, mi ha smentito. Adesso, prepariamoci per l'importante derby di domenica prossima contro l'Ancona. Sono fiduciosa, per il terzo posto noi ci siamo". Le gare della 22a giornata di Lega Pro girone B L'Aquila - Spal 0-0; Pistoiese - Lupa Roma 2-1; Ancona - Carrarese 0-0; Prato - Lucchese 0-0; Arezzo - Savona 1-0; Pisa - Santarcangelo 2-1; Pontedera - Maceratese 0-3; Rimini - Robur Siena 2-0; Teramo - Tuttocuoio 2-0.La classifica Spal 48; Pisa (-1) 41; Maceratese 40; Ancona 35; Carrarese 34; Robur Siena 33; Arezzo 30; Pontedera 29; Teramo (-6) 27; Lucchese 25; Tuttocuoio 24; Prato 24; Pistoiese 22; Rimini 21; Santarcangelo (-6) 20; L'Aquila (-14) 16; Lupa Roma 12; Savona (-14) 10.
La Maceratese non si ferma più. Sbarrate le bocche di scettici e detrattori di qualche settimana fa con la terza vittoria consecutiva. 3-0 anche a Pontedera con le marcature di Buonaiuto, D'Anna e Colombi, quest'ultimo al quarto gol in cinque gare. Ventuno secondi per andare a rete, un altro primo tempo maiuscolo e consueto copione di contenimento nella seconda parte del match, caratterizzata da ritmi bassi e accortezza.Cristian Bucchi tiene fede ai propositi pre-partita e lancia dal primo minuto il brasiliano Togni a centrocampo con Foglia. Nel 4-4-2 di Pontedera, trovano spazio anche Altobelli in difesa, sostituto dell'acciaccato Fissore, e "piede caldo" Colombi sul fronte offensivo. Indiani sceglie una linea difensiva a 3, formata da Curti, Vettori e Risaliti. In attacco, il capocannoniere del girone Scappini è sostenuto, per la prima volta, dal duo Disanto-Bazzoffia. Non c'è tempo neanche di prendere posto allo stadio Mannucci che la Rata passa. In appena 21 secondi, assist man Kouko per Buonaiuto che, sul filo del fuorigioco, stoppa di petto e trafigge di destro un Cardelli in uscita disperata. Partenza sprint e vantaggio fulmineo per i biancorossi di Bucchi. I granata di casa accusano, ma rispondono immediatamente con Scappini per ben due volte: sempre attento Forte. La Maceratese agisce in contropiede e lascia il pallino del gioco nelle mani dei ragazzi di Indiani. Al 18', nuovamente Scappini che raccoglie di testa un cross su calcio piazzato dalla trequarti di destra: la torsione e l'incornata sono pregevoli, la mira imprecisa, con il cuoio che oltrepassa la traversa avversaria. Molto più pericoloso Disanto al 28', con un fendente al volo di destro che costringe l'estremo Forte a rifugiarsi in calcio d'angolo. Corner susseguente disastroso dei granata che consegnano palla nei piedi maceratesi, favorendo un contropiede a campo aperto. Buonaiuto se ne va in falcata solitaria fino all'area avversaria, spara contro Cardelli che riesce a respingere, ma non può nulla sulla ribattuta dell'accorrente D'Anna. Alla mezz'ora, è già 2-0 per la Rata. Incontenibili i biancorossi che ci provano ancora due volte con Buonaiuto e Togni su punizione, prima di incrementare il bottino. Allo scadere del 45', anche Colombi entra nel tabellino dei marcatori, raccogliendo una palla vagante al limite dell'area e spedendo di destro in fondo al sacco. Pontedera annichilito dal cinismo della Maceratese, che va negli spogliatoi con l'unico neo dell'infortunio occorso ad Altobelli, prontamente rilevato dall'esperto Rocco Sabato.Seconda frazione con un Curti in meno e un Sorbo in più, per un Pontedera arrembante in avvio. Non intendono ancora alzare bandiera bianca i ragazzi di Indiani, ma il muro eretto dalla Maceratese sembra non avere crepe. Mister Bucchi ne approfitta per concedere il giusto turn over all'ivoriano Kouko, facendo così incamerare minuti al neo acquisto Talamo. Al 64' si fa vivo Disanto, girando a rete un invito di Videtta su calcio piazzato: bella combinazione, Forte devia in corner. Tra le fila maceratesi, arriva anche il momento di Potenza, che lascia rifiatare panzer Colombi sul fronte offensivo. È tuttavia l'ottimo Buonaiuto a dilapidare il poker a un quarto d'ora dalla fine; sugli sviluppi di una ficcante ripartenza, il numero 11 maceratese perde il tempo della battuta a rete dentro l'area granata. Stessa sorte per Talamo che, in coda al match, non trova la stoccata vincente a due passi da Cardelli. Nel mezzo, i vani tentativi di Luperini e Gioè a caccia del gol della bandiera per i padroni di casa. Sempre attento Francesco Forte a mantenere inviolata la porta biancorossa.Alla vigilia, Cristian Bucchi aveva dichiarato di non voler essere nei panni del Pontedera quest'oggi. Ebbene, speriamo che il mister vesta a lungo la divisa biancorossa della Maceratese, poiché questo solido collettivo costruito, che è tornato a non sbagliare un colpo, ne ha enorme bisogno. Oltre a stravincere e convincere, rosicchiati due punti in classifica alla fuggitiva Spal e mantenuto il passo del Pisa. Chapeau, Rata. Il tabellinoPONTEDERA (3-5-2): Cardelli; Curti (46' Sorbo); Videtta; Luperini; Vettori; Risaliti; Disanto Gemignani D.; Scappini; Della Latta (83' Secondo); Bazzoffia (61' Gioè). A disposizione: Citti; Cannoni; Chiesi; Pizza; Supino; Tazzari; Tomasselli . All. Paolo Indiani.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Togni; Altobelli (28' Sabato); Faisca; D'Anna; Foglia; Colombi (73' Potenza); Kouko (61' Talamo); Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Rizzo; Carotti; Giuffrida; Cerrai; Massei. All. Cristian Bucchi.ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale, assistenti Daniele Stazi di Ciampino e Matteo Benedettino di Bologna.RETI: Buonaiuto (21''); D'Anna (29'); Colombi (45').NOTE: ammoniti Vettori (40'); Risaliti (72'). Angoli 6-0. Recupero +2 e +1.
Tappa importante e probante quella di domani per la Maceratese di Cristian Bucchi. Alle ore 15, i biancorossi della Rata saranno di scena a Pontedera, per una trasferta assai insidiosa. Di fronte, la settima forza del campionato, in ritardo di soli cinque punti dalla poule play-off. I toscani di mister Paolo Indiani, dopo aver aperto il 2016 con due scialbi 0-0 e aver dominato il derby col Tuttocuoio, stanno però segnando il passo. Negli ultimi due turni di campionato altrettante sconfitte, in casa contro L'Aquila e in trasferta nel fortino della capolista fuggitiva Spal. C'è da credere che, tra le mura amiche, i granata vorranno rialzare la testa. Un ostacolo in più per i ragazzi di Bucchi che, tuttavia, hanno ritrovato da qualche tempo quella marcia in più propedeutica a distanziare con giustezza qualsiasi avversario. Ne è consapevole il capitano biancorosso Vasco Faisca che indica la strada da intraprendere con grande chiarezza ed equilibrio: "Quella di Pontedera è una partita difficile come lo sono tante altre in questo girone di Lega Pro livellato verso l'alto. Ogni impegno deve essere affrontato con la giusta attenzione e la giusta determinazione; sono certo che, se sapremo essere quelli delle ultime due partite in ogni reparto, riusciremo a spuntarla anche in Toscana". Molto probabile, quindi, che domani sarà proposto un 4-4-2 pressoché identico (negli interpreti) a quello goduto nelle ultime due, vittoriose gare. Verso la conferma, dunque, Giuffrida sulla linea mediana, confermatissimo in avanti Matteo Colombi. Il neo attaccante biancorosso sta infatti rispondendo "presente" ogni volta che è stato chiamato in causa, con reti pesanti che non hanno fatto rimpiangere l'assenza forzata del lungodegente capocannoniere biancorosso Giordano Fioretti. Qualche dubbio, da dissipare solo nelle ultime ore, per Riccardo Fissore, uscito acciaccato dalla bella prova di settimana scorsa contro il Rimini. Certezza, che arriva da ciò che visto in campo e non certo dalle sole parole di Michele Criscitiello, la capacità di Cristian Bucchi di proporre l'undici più fresco e motivato.Interessante la disamina della sfida di Pontedera nelle parole dell'amministratore delegato della Maceratese Marco Nacciarriti. Per il dirigente biancorosso, quella di domani è la prima di un filotto di partite che possono determinare il mutamento degli obiettivi in casa maceratese. "La trasferta in Toscana -avverte Nacciarriti - e il successivo derby casalingo contro l'Ancona rappresentano un crocevia fondamentale per capire se siamo solo da salvezza o se, davvero, possiamo puntare a qualcosa di più". Dichiarazioni che denotano onestà intellettuale sulla forza della squadra, ma anche una certa determinazione a proseguire in quella che è già di per sé un cavalcata sportiva da incorniciare.A Pontedera, ovviamente, non faranno regali. Mister Indiani dovrà sicuramente fare a meno del terzino sinistro Andrea Gemignani e del regista albanese Alvin Kabashi, entrambi fermati per un turno dal giudice sportivo in seguito alle ammonizioni incassate nell'ultima sfida alla Spal. Fari puntati, e non può essere altrimenti, sul bomber Stefano Scappini, capocannoniere del torneo con 16 reti in 21 gare disputate. Per lui, Bucchi preparerà senza meno una recinzione solida e bella stretta. Allo stadio Ettore Mannucci di Pontedera, il fischietto sarà affidato al signor Francesco Guccini della sezione di Albano Laziale. Daniele Stazi di Ciampino e Matteo Benedettino di Bologna gli assistenti. Le gare della 22a giornata di Lega Pro girone B 13/2/2016L'Aquila - Spal (ore 14.00); Pistoiese - Lupa Roma (15.00); Ancona - Carrarese(17.30); Prato - Lucchese (17.30); Arezzo - Savona (17.30); Pisa - Santarcangelo (20.30).14/2/2016Pontedera - Maceratese (15.00); Rimini - Robur Siena (15.00); Teramo - Tuttocuoio (17.30).La classifica Spal 47; Pisa (-1) 38; Maceratese 37; Ancona 34; Carrarese 33; Robur Siena 33; Pontedera 29; Arezzo 27; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; Teramo (-6) 24; Prato 23; Santarcangelo (-6) 20; Pistoiese 19; Rimini 18; L'Aquila (-14) 15; Lupa Roma 12; Savona (-14) 10.
Certo, non possiamo sapere se oggi Stachanov avrebbe prediletto una difesa a tre in luogo di quella a quattro. Di sicuro, avrebbe apprezzato le dichiarazioni dell'allenatore della Maceratese in coda alla rotonda vittoria per tre a zero contro il Rimini.Prima di sbrodolarsi con le lodi, Cristian Bucchi passa sotto la lente di ingrandimento la gestione del secondo tempo dei suoi ragazzi: "Non mi è piaciuto come abbiamo amministrato la ripresa. Troppi calci piazzati concessi al Rimini e poche sortite in ripartenza. Abbiamo i mezzi per continuare a proporre il nostro gioco anche nella seconda parte degli incontri, provando ad incrementare il bottino. Insomma, abbiamo concesso poco, ma si poteva fare ancora meglio". Perfezionista l'ex bomber napoletano e, visti i verdetti del campo, siamo convinti che, seguendo le sue indicazioni, i biancorossi della Rata hanno tutto da guadagnare. Non solo reprimenda, ovviamente, ma anche consapevolezza di un ulteriore step psicologico acquisito dal gruppo. Conquista elogiata dal mister come doveroso che sia: "Quella col Rimini è una vittoria speciale, dato che ci ha dimostrato che sappiamo approcciare con leggerezza e convinzione anche le sfide con le squadre attardate in classifica. Dalla trasferta di Lucca, si capisce che i ragazzi hanno riacquisito la mentalità di una squadra che gioca con cattiveria per salvarsi, come giusto che sia. E i frutti si sono visti. Quando avremo raggiunto la quota che ci serve per mantenere la categoria, sarò il primo ad essere felice di dire pubblicamente che puntiamo ad un ulteriore obiettivo". Quale che sia l'obiettivo da raggiungere, la certezza è che si dovrà fare affidamento sull'inventiva, la sostanza e la costanza di rendimento di Daniel Kouko. Bucchi si lascia forzatamente andare all'elogio individuale e non potrebbe essere altrimenti: "Daniel ha personalità e un atteggiamento che mi piacciono molto. Dopo l'errore dagli undici metri, avrebbe potuto essere condizionato. Invece, ha corso e lottato come se nulla fosse successo. Due assist e poi è tornato sul dischetto facendo centro. Sta crescendo moltissimo sotto il punto di vista psicologico".Uno dei premiati dalle giocate dell'ivoriano Kouko è senza dubbio Matteo Colombi, tornato al gol dopo la bella doppietta contro la Lucchese. Il colosso avanti della Maceratese spiega così la rete che ha aperto le danze contro il Rimini: "Sull'invito di Daniel, la palla ha avuto un rimbalzo perfetto. Così ho potuto prenderla bene di collo piede e indirizzarla nell'angolo. Io ci ho provato, poi la fortuna ha fatto il resto. Tuttavia, le mie reti passano in secondo piano davanti ai sei punti conquistati nelle ultime due partite. Sono risultati che, oltre a dare fiducia e morale, permettono di lavorare meglio in settimana durante gli allenamenti. Siamo contenti e convinti di fare sempre meglio".Onore delle armi ad un Leo Acori, mister riminese, che non accampa scuse per l'abulica prestazione dei suoi in quel dell'Helvia Recina: "Non cerchiamo nessun tipo di alibi. Semplicemente, nella prima frazione di gara, non siamo proprio scesi in campo. Un primo tempo veramente brutto, al termine del quale ci sarebbe stato da chiedere scusa a Società e tifosi. Due rigori subiti per nostri errori in venti minuti la dicono assai lunga sulla sufficienza che abbiamo messo in questa gara. Così, non si va da nessuna parte". Le gare della 21a giornata di Lega Pro girone B L'Aquila - Ancona 1-1; Santarcangelo - Pistoiese 3-1; Maceratese - Rimini 3-0; Savona - Teramo 1-1; Robur Siena - Lucchese 2-1; Pisa - Arezzo 2-0; Lupa Roma - Prato 1-2; Tuttocuoio - Carrarese (17.30).8/2/2016Spal - Pontedera (20.00).La nuova classifica Spal 44; Pisa (-1) 38; Maceratese 37; Ancona 34; Robur Siena 33; Carrarese 30; Pontedera 29; Arezzo 27; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; Teramo (-6) 24; Prato 23; Santarcangelo (-6) 20; Pistoiese 19; Rimini 18; L'Aquila (-14) 15; Lupa Roma 12; Savona (-14) 10.
All'Helvia Recina, la Maceratese demolisce il Rimini 3-0 ed agguanta la seconda vittoria consecutiva. Una Rata tonica e rocciosa chiude la pratica già nel primo tempo, andando a rete con Colombi, Buonaiuto e Kouko. L'ivoriano, autore dell'ennesima brillante prestazione, si concede un gol, due assist e il lusso di sbagliare un rigore. Schiantati gli ospiti, mai pervenuti.Mister Cristian Bucchi mischia ancora le carte, con un 4-4-2 maggiormente simile a quello apprezzato nel girone d'andata. Rispetto a Lucca, restano fuori Altobelli, Carotti e Sabato. Le maglie da titolare vanno a Fissore, Giuffrida e Buoniauto. Confermato Colombi in attacco col numero 9. Acori risponde con un aggressivo 4-3-3, la cui linea offensiva è formata da Leonetti, Carcuro e il neo acquisto Di Molfetta. Cerniera di centrocampo nelle mani di Martinelli, Bariti e Torelli. Colossali sbadigli in avvio per la proverbiale "fase di studio". Sveglia squillante, però, al 10' quando un innocuo tentativo di cross di Karkalis viene interrotto sul nascere dal braccio allungato di Signorini. Il numero 5 riminese, con entrambi i piedi all'interno della propria area, causa la massima punizione. Dagli undici metri va Kouko che, in quest'occasione, non è invincibile: il penalty è angolato ma calciato debolmente e Anacoura può respingere agevolmente in tuffo. Al 17' ci prova in mezza rovesciata anche Buoniauto, bene imbeccato da Imparato. L'esecuzione è perfetta, la mira da rivedere, con la palla che esce non di molto. Un minuto dopo, capovolgimento di fronte, con la punizione dal limite di Di Molfetta che lambisce la porta maceratese. È solo un episodio isolato, però, perché subito dopo sale in cattedra professor Kouko. Nel giro di 5 minuti, dal 22' al 27', l'ivoriano si lascia largamente perdonare per l'errore dal dischetto in avvio con due assist-gol al bacio. Nella prima occasione, serve in profondità Colombi che, dopo aver sapientemente controllato, scarica in rete un ottimo diagonale di sinistro. Non basta: Kouko si ripete 5 minuti dopo scappando sul filo del fuorigioco e servendo, fin troppo altruisticamente, sulla sinistra Buonaiuto. Anche il numero 11 biancorosso si fa trovare pronto per il tap-in vincente: 2-0 Maceratese e il Rimini di Acori è già liquefatto alla mezz'ora. Viene completamente assorbito e scompare dal campo al 38'. Altro rigore concesso alla Rata dal direttore di gara Rossi per l'atterramento del solito Kouko da parte di Martinelli. È sempre l'ivoriano a presentarsi dal dischetto, ma questa volta la musica cambia: il numero 10 biancorosso cambia angolo e fredda per la terza volta l'impotente Anacoura. Settimo sigillo in campionato per l'intraprendente e incontenibile ivoriano. Con il tris servito e un rigore non trasformato, si può certamente andare negli spogliatoi per l'intervallo senza dover chiedere altro. Prima frazione di gara senza storia.Rientrano per il secondo tempo gli stessi 22 giocatori. Avvio coraggioso ma inconcludente degli ospiti, che cercano di rifarsi sotto con due punizioni velleitarie dai 20 metri di Varutti e Pedrelli. Acori allora ci prova inserendo Albertini in avanti al posto di Carcuro. I romagnoli spingono, ma il possesso palla è fine a sé stesso e privo di finalizzazioni pericolose. La Maceratese amministra bene e lascia agli avversari soltanto un tiro sbilenco di Albertini verso la porta di Forte. Molto più pericoloso D'Anna in ripartenza al 73': discesa fin dentro l'area romagnola e sinistro rasoterra al veleno. Centrale, però, e quindi non eccessivamente impegnativo per Anacoura. Subito dopo, il numero 7 maceratese lascia il campo in favore di Potenza. È il secondo cambio tra i biancorossi, dopo quello di Fissore per Altobelli. Girandola di sostituzioni anche tra i romagnoli, che mettono Sapucci e Kumih al posto di Esposito e Di Molfetta in cerca di qualche guizzo per rianimare la sfida. Calma piatta, però, tanto che mister Bucchi decide di far esordire il neo acquisto Talamo in attacco e, nel contempo, di tributare i giusti applausi ad un Kouko in passerella direzione spogliatoio. Le facce nuove sul terreno dell'Helvia Recina sono le uniche novità da inserire nel tabellino di una partita che non ha più nulla da dire e che scivola via senza più acuti.Si, la Maceratese è tornata, ed è tornata alla grande. Gli indizi di Lucca e della gara di oggi col Rimini lo testimoniano. Tanto più che, questa volta, si è assistito anche alla consueta, impeccabile gestione della partita che vede i biancorossi spadroneggiare nella prima frazione di gioco e amministrare sapientemente nella seconda. Aspettando il terzo indizio, e quindi la prova, nel prossimo match di Pontedera, applausi per la Bucchi band che ottiene i 37 punti in classifica (per il momentaneo secondo posto in solitaria) e mantiene l'imbattibilità casalinga. Troppo poco, invece, il Rimini visto oggi, che non ha mai creato apprensioni alla Rata e che ha molto da lavorare per risalire dalla posizione deficitaria in griglia. Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Giuffrida; Fissore (70'Altobelli); Faisca; D'Anna (75' Potenza); Foglia; Colombi; Kouko (79' Talamo); Buonaiuto. A disposizione: Ficara; Clemente; Sabato; Alimi; Cerrai; Togni; Carotti; Orlando; Potenza; Talamo; Massei. All. Cristian Bucchi.RIMINI (4-3-3): Anacoura; Pedrelli; Varutti; Esposito (70' Sapucci); Signorini; Martinelli; Bariti; Torelli; Leonetti; Carcuro (58' Albertini); Di Molfetta (70' Kumih). A disposizione: Ferrari; Todisco; Marin; Polidori; Lasicki. All. Leonardo Acori.ARBITRO: Luigi Rossi di Rovigo, assistenti Antonello Mangino della sezione di Roma 1 e Giuseppe Perrotti di Campobasso.RETI: 22' Colombi; 27' Buonaiuto; 38' Kouko (rig.) .NOTE: ammoniti Carcuro (26'); Fissore (47'); Pedrelli (70'); Kouko (70'); Torelli (75'). Angoli 3-3. Recupero 0 e +3(Foto Si.Sa.)
Ghiotta occasione per la ritrovata Maceratese di Cristian Bucchi. Domani alle ore 15, all'Helvia Recina si presenterà un Rimini attardato nei bassifondi della classifica. Con gli ultimi stravolgimenti scaturiti dalle penalizzazioni made in Dirty Soccer, i romagnoli hanno guadagnato la quint'ultima posizione, ma, da lì, non è comunque un bel vedere. Attenzione alla cabala, però, perché i ragazzi di Leo Acori sono gli stessi che hanno già battuto due volte la Rata in questa stagione, sia in Coppa Italia che in campionato. Nell'ultima sfida del girone d'andata sul terreno di Santarcangelo, inoltre, si è assistito ad una vera e propria beffa per la Bucchi band, piegata immeritatamente da una rete di Ragatzu soltanto al 94'. Episodio più volte rimarcato negli ambienti maceratesi negli ultimi mesi, la vendetta non deve essere la chiave di volta domani all'Helvia Recina. Piuttosto, un pungolo, uno stimolo a dare continuità alla ritrovata, nelle prestazioni e nel risultato, Maceratese goduta al Porta Elisa di Lucca appena una settimana fa. Uno dei grandi protagonisti della vittoria in terra toscana, l'‹‹invincibile›› ivoriano Daniel Kouko, indica la direzione da seguire anche contro i romagnoli: "Per superarli, dovremo mettere in campo le nostre migliori caratteristiche, ovvero essere corti e ripartire velocemente una volta tornati in possesso della palla. Insomma, ciò che ci chiede sempre mister Bucchi e che ci ha portato così in alto. Il Rimini è sicuramente una buona squadra, che ci ha già battuto due volte, ma noi faremo in modo di rendergli la vita molto difficile". Avviate, dunque, le formali e doverose dichiarazioni di ostilità, si attendono ora le scelte di Cristian Bucchi. Vedremo se, nell'amato 4-4-2, troveranno ancora spazio Sabato, Altobelli e Giuffrida o se ci si affiderà di nuovo all'esperienza di Buoniauto e Fissore. Certo, data l'assenza di bomber Fioretti, l'utilizzo in avanti di un Matteo Colombi in grande spolvero, autore della doppietta vincente nell'ultimo turno di campionato e anche della marcatura dell'1-0 nell'amichevole infrasettimanale contro la nazionale Nord Corea under 17. All'allenatore della Rata un ampio ventaglio di scelte, dato che gli ultimi giorni di mercato invernale hanno portato in dote anche l'attaccante ex Latina Nicola Talamo, che si va ad aggiungere nel reparto di attacco all'altro acquisto Potenza, e il portiere Giuseppe Ficara, in arrivo da Catania.A Rimini, si fanno i conti con i problemi disciplinari e con le dinamiche dell'infermeria. Fermato per un turno di squalifica, e quindi assente all'Helvia Recina, il centrocampista Gabriele Puccio. Assente, inoltre, anche il velenoso mattatore dell'andata Daniele Ragatzu, fresco d'intervento chirurgico per la frattura al perone della gamba sinistra. Lo sfortunato avanti romagnolo ne avrà per oltre ottanta giorni. Formazione tutta da costruire, quindi, per mister Leo Acori, che, tuttavia, potrà contare sull'innesto in attacco di Savino Leonetti, centravanti classe 1993 appena arrivato dal Messina. All'Helvia Recina, il direttore di gara per Maceratese-Rimini sarà Giovanni Nicoletti di Catanzaro,coadiuvato da Antonello Mangino della sezione di Roma 1 e Giuseppe Perrotti di Campobasso. Le gare della 21a giornata di Lega Pro girone B 6/2/2016L'Aquila - Ancona (ore 14.00); Santarcangelo - Pistoiese (14.30); Maceratese - Rimini (15.00); Savona - Teramo (15.00); Robur Siena Lucchese (20.30).7/2/2016Pisa - Arezzo (15.00); Lupa Roma - Prato (15.00); Tuttocuoio - Carrarese (17.30).8/2/2016Spal - Pontedera (20.00).La nuova classifica Spal 44; Pisa (-1) 35; Maceratese 34; Ancona 33; Carrarese 30; Robur Siena 30; Pontedera 29; Arezzo 27; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; Teramo (-6) 23; Prato 20; Pistoiese 19; Rimini 18; Santarcangelo (-6) 17; L'Aquila (-14) 14; Lupa Roma 12; Savona (-14) 9.
Quella di Lucca era una sfida delicatissima per i biancorossi della Maceratese, soprattutto per il morale, ancor prima che per la (comunque buona) classifica. È uscito il jolly: una Rata che piega l'avversario alla sua maniera, concedendo poco, pungendo chirurgicamente sulle ripartenze per poi addormentare la partita. L'1-2 del Porta Elisa sembra certificare il ritorno di una Rata che riesce a coniugare prestazione e risultato, anche su un terreno difficile come quello della Lucchese di Giovanni Lopez, formazione che veniva da un grande periodo di salute. Concorde la presidente Maria Francesca Tardella che commenta così: "Ho ritrovato la Maceratese che voglio: corta, concreta, compatta, con grande voglia di correre. Un gruppo dalla grande anima, che non ha paura di nessuno ma rispetta tutti". Incalzata sulla gara del Porta Elisa, la patron biancorossa non si fa desiderare, concedendo anche un monito per l'immediato futuro: "Dopo un buonissimo primo tempo generale, abbiamo concesso qualcosa ad inizio ripresa. Tuttavia, ho sempre avuto la sensazione di poter centrare il risultato pieno. Voglio elogiare Daniel (Kouko ndr) che merita un 10 e lode, ma tutti sono stati bravissimi. Ora, dopo un periodo un po' opaco, mettiamo in cascina quella fiducia che serve per continuare bene. Guardando, magari, dietro di noi in classifica e non davanti".Si toglie una piccola soddisfazione anche il direttore sportivo Giulio Spadoni, destinatario di qualche polemica sui media nazionali nel corso delle ultime settimane. "Oltre alla vittoria, abbiamo visto anche la Maceratese che conoscevamo, capace di spuntarla con sacrificio in casa di un'ottima Lucchese. È questa la strada che avevamo lasciato e che dobbiamo ritornare a percorrere. Giocando in questa maniera possiamo innanzitutto centrare la salvezza e poi continuare a godere dei piani nobili della classifica". Sollecitato sulle polemiche che lo hanno coinvolto,il diesse biancorosso si affida ad una metafora marinara: "Io vengo dal mare e conosco bene gli scossoni che una barca può subire in mezzo alle onde. Bisogna affidarsi alle capacità del timoniere e, nel nostro caso, alla personalità della Tardella che ci ha permesso di superare questi ultimi giorni un po' turbolenti".Dal campo, squillano brillanti le voci dei protagonisti. Apre il match winner Matteo Colombi, autore della doppietta risolutiva per la vittoria: "Devo innanzitutto ringraziare tutti quelli che mi hanno voluto qui e Daniel Kouko, con il quale c'è grande intesa. Sono però contento a prescindere dal bottino personale per aver aiutato tutta la squadra dopo tanta sofferenza. Abbiamo sempre giocato bene, ma spesso è il risultato ad alimentare il morale. Ora l'abbiamo centrato e ci siamo sbloccati, siamo convinti di poter continuare su questa strada". Chiude, sulla stessa falsa riga, un Giuffrida ritrovato: "Dopo mesi dall'infortunio, per me era molto importante ritrovare il campo. A Lucca era difficile, quindi possiamo parlare di una grande vittoria. Abbiamo sofferto soltanto nei primi dieci minuti del secondo tempo, poi il nulla. Personalmente, non sono sorpreso: conosco la forza mentale del nostro gruppo. Una forza che ci ha permesso di fare sempre la prestazione, anche se alle volte non sono arrivati i tre punti. Adesso guardiamo alla prossima sfida col Rimini convinti di poter fare ancora bene". Le gare della 20a giornata di Lega Pro girone B Rimini - Lupa Roma 1-1; Arezzo - Tuttocuoio 4-0; Lucchese - Maceratese 1-2; Pistoiese - Spal 0-1; Carrarese - Savona 0-1; Ancona - Pisa 2-0; Prato - Robur Siena 0-1; Pontedera - L'Aquila 1-2; Teramo - Santarcangelo 1-1.La classificaSpal 44; Pisa (-1) 35; Maceratese 34; Ancona 33; Carrarese 30; Robur Siena 30; Pontedera 29; Arezzo 27; L'Aquila (-1) 27; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; Santarcangelo 23; Teramo (-6) 23; Prato 20; Pistoiese 19; Rimini 18; Lupa Roma 12; Savona (-12) 11.
Arriva finalmente la prima vittoria del 2016 per la Maceratese. 1-2 al Porta Elisa di Lucca, dopo una gara gagliarda e di carattere. In un colpo solo, la Rata ritrova cinismo, personalità e risultato. Doppietta per l'acquisto di gennaio Matteo Colombi, sugli scudi l'ivoriano Kouko, autore di una prestazione sontuosa.L'11 titolare maceratese è quello annunciato in conferenza pre-partita da Cristian Bucchi. Dal primo minuto, sulla linea di difesa, il neo acquisto Sabato e Altobelli. In campo anche Giuffrida e Foglia a centrocampo, con Colombi confermato a fianco dell'invincibile Kouko in attacco. Restano a disposizione Buonaiuto, Fissore e il brasiliano Togni. I padroni di casa si affidano al 4-3-1-2, con una mediana formata da Botta, Calcagni e capitan Nolè, fronte d'attacco affidato a Maritato e Terrani con Fanucchi in appoggio. Maglia da titolare anche per il neo arrivato Palomeque in difesa. Si intravede la Lucchese in avvio con una punizione telefonata di Terrani e con un debole colpo di testa di Maritato. Bisogna, però, attendere 14 minuti di abuliche manovre per assistere alla prima occasionissima. È D'Anna che, sul vertice destro dell'area rossonera, prende il tempo ad un addormentato Palomeque e spara in porta: Di Masi riesce solo a ribattere goffamente e Colombi, da due passi, porta in vantaggio la Rata. Prima rete in biancorosso del panzer ex Oltrepovoghera e mister Bucchi torna a sorridere. Tarda ad arrivare la reazione di un'attonita Lucchese: tanto possesso palla, ma fino alla mezz'ora l'unica opportunità rilevante è per la testa di Benvenga. Nel frattempo, la Maceratese non disdegna ficcanti ripartenze come ai bei tempi andati. Su due di esse, in particolare, pezzi di bravura di Kouko e Foglia che mettono in grave apprensione la retroguardia avversaria, senza però pungere. Sul finale di tempo, gli uomini di Lopez premono sull'acceleratore alla ricerca del pareggio; qualche bella incursione dalle parti di Forte e nulla più. Si va negli spogliatoi per l'intervallo con una Maceratese tonica che merita il vantaggio.Stessi 22 giocatori in campo nella ripresa. Passano appena 40 secondi e la Lucchese ha una doppia occasionissima per pareggiare i conti. Prima con un micidiale diagonale da dentro l'area di Botta, ottimamente respinto a mano aperta da Forte, poi con la ribattuta a colpo sicuro di Calcagni che si stampa sul palo. La Maceratese suda freddo, ma è solo l'inizio della sofferenza. 1 minuto dopo, infatti, massima punizione per i padroni di casa: Terrani, steso in area da Carotti, si guadagna il penalty e trasforma perfettamente dagli undici metri. Al 49' già tutto da rifare per la Rata. La Bucchi band ci mette però pochi minuti a riprendersi. Al 57', sugli sviluppi di uno sciagurato disimpegno in area di Lorenzini, Kouko ruba palla e serve pregevolmente col tacco D'Anna: il numero 7 biancorosso trova il tempo, ma spara in curva praticamente un rigore in movimento. Fa molto meglio Colombi al 61', sempre su un'ottima intuizione di Kouko. L'ivoriano in falcata arriva nei pressi dell'area toscana e serve al millimetro il numero 9 che, approfittando di uno sconcertante e scivolante Lorenzini, spara di forza in rete per la doppietta personale. Incolpevole Di Masi che raccoglie nel sacco l'1-2 di carattere della Rata. Intimoriti, i padroni di casa si sbilanciano in avanti con l'ingresso di Sartore in luogo di capitan Nolè. La proposta tattica di mister Lopez, tuttavia, non sortisce effetti rilevanti, dato che la Lucchese riesce a mettere insieme soltanto qualche mischia in area. Al contrario, adeguata la disposizione a cinque dietro della Maceratese che sfrutta gli ingressi sul terreno di gioco di Fissore e Potenza per Giuffrida e il match winner Colombi. Scivola via senza affanni il finale di gara, con la Rata che tiene ottimamente il campo.Interrotta la lunga serie positiva casalinga della Lucchese, c'è da fare i complimenti a mister Cristian Bucchi per aver proposto un undici equilibrato dal punto di vista psicofisico e per aver letto perfettamente la gara. Ordinata, semplice ma efficacie, la Maceratese si rimette in carreggiata con carattere, ritornando a vincere dopo quasi due mesi. In trasferta, oltretutto. Va in archivio il fisiologico momento di appannamento vaticinato da Bucchi? Il tabellinoLUCCHESE (4-3-1-2): Di Masi; Benvenga; Palomeque (80' Ashon); Espeche; Lorenzini; Botta; Calcagni (73' Mingazzini); Nolè (64' Sartore); Maritato; Fanucchi; Terrani. A disposizione: Mengoni; Maini; Melli; Marchesi; Bianconi; Pozzebon. All. Giovanni Lopez.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Sabato; Giuffrida (80' Fissore); Altobelli; Faisca; D'Anna; Carotti; Colombi (83' Potenza); Kouko (88' Buonaiuto); Foglia. A disposizione: Cantarini; Clemente; Karkalis; Togni; Cerrai; Orlando; Massei. All. Cristian Bucchi.ARBITRO: Andrea Capone di Palermo, coadiuvato da Francesco Rossini e Gianluca Sartori, entrambi della sezione di Padova.RETI: 14' e 61' Colombi; 49' Terrani (rig.).NOTE: ammoniti D'Anna (28'); Benvenga (41'); Fanucchi (67'); Terrani (76'). Angoli 4-1. Recupero +1 e +3
Per una Maceratese che deve ritrovare spirito e punti, quella dello stadio Porta Elisa non è certo la gara più abbordabile. Domani, alle ore 17.30, trasferta scorbutica a Lucca per gli uomini di Bucchi, a caccia della prima vittoria del 2016. Nel marasma di un periodo caratterizzato da cali di prestazioni e risultati, rivolgimenti di organico, polemiche coi media nazionali e attesa per le sentenze "Dirty Soccer", i rossoneri toscani rappresentano di certo un avversario ostico. Dopo aver affidato la guida tecnica a mister Giovanni Lopez, la Lucchese ha ritrovato quell'equilibrio necessario per rialzare la testa ed allontanarsi dalle zone torbide della classifica. Negli ultimi quattro incontri casalinghi, tre vittorie e un pareggio contro la capolista Spal per i rossoneri di Lucca. Ruolino impreziosito, nello stesso periodo, dai successi conseguiti anche sui campi di Arezzo, Tuttocuoio e Lupa Roma nell'ultimo turno di campionato. Servirà quindi una Rata coriacea, in "versione 2015". Cristian Bucchi giura sulla ripresa dei suoi ragazzi che, in Toscana, dovranno palesare anche quell'umiltà invocata dall'amministratore delegato Nacciarriti in settimana. L'allenatore romano, confortato dal lavoro in allenamento e dalle risposte del test amichevole di mercoledì scorso contro il Moie Vallesina nello jesino, è orientato a proporre un 4-4-2 così composto: Forte, Imparato, Sabato, Carotti, Altobelli, Faisca, D'Anna, Giuffrida, Colombi, Kouko, Foglia. Fuori, dunque, Buonaiuto, Fissore e Karkalis. Fermo, invece, bomber Fioretti, precauzionalmente tenuto a riposo per recuperare dal problema al ginocchio. Bucchi tenta così di miscelare la giusta alchimia di squadra, equilibrando la condizione psicofisica generale, in modo da superare la momentanea fase involutiva di prestazione e risultati.Dal fronte avverso, partono segnali di estremo rispetto per la Maceratese. Così il tecnico Lopez sugli uomini di Bucchi: "Sono terzi in classifica a 31 punti, vorremmo avere noi i problemi rendimento che hanno loro! Negli ultimi incontri, la Maceratese non ha brillato, è vero, ma è stata condizionata anche da episodi sfavorevoli. Presteremo la massima attenzione, contando sulle nostre certezze". Certezze che giungono dall'amato 4-2-3-1, con Espeche e Lorenzini centrali di difesa, Mingazzini e Botta sulla linea mediana, Terrani e Fanucchi punti fermi per il reparto offensivo. Probabile l'inserimento dal primo minuto del neo acquisto Ruben Palomeque sull'out difensivo di destra; da valutare, invece, le condizioni dell'influenzato Monacizzo per il centrocampo. Al Porta Elisa di Lucca, il fischietto sarà nelle mani di Andrea Capone di Palermo, coadiuvato da Francesco Rossini e Gianluca Sartori, entrambi della sezione di Padova. Le gare della 20a giornata di Lega Pro girone B 30/1/2016Rimini - Lupa Roma (ore 15.00); Arezzo - Tuttocuoio (15.00); Lucchese - Maceratese (17.30); Pistoiese - Spal (17.30); Carrarese - Savona (20.30).31/1/2016Ancona - Pisa (15.00); Prato - Robur Siena (15.00); Pontedera - L'Aquila (17.30); Teramo - Santarcangelo (17.30).La classificaSpal 41; Pisa (-1) 35; Maceratese 31; Carrarese 30; Ancona 30; Pontedera 29; Robur Siena 27; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; L'Aquila (-1) 24; Arezzo 24; Santarcangelo 22; Teramo (-6) 22; Prato 20; Pistoiese 19; Rimini 17; Lupa Roma 11; Savona (-12) 8.
"Mai avevamo perso con due reti di scarto e mai avevamo subito più di due gol". Mister Cristian Bucchi non da' i numeri nel post Savona, ma individua simbolicamente la cifra di una sconfitta che deve far riflettere. Il 4-2 incassato al "Valerio Bacigalupo" è la certificazione di aver smarrito le peculiarità psicofisiche basilari alla continuità messa in mostra nella prima parte di campionato. Un solo punto in tre giornate non potrebbe essere più eloquente, per dirla alla Bucchi. Il tecnico romano della Rata non accampa scuse né fornisce alibi: "Potrebbe essere comodo dire che ci sono fasi della stagione durante le quali è difficile raccogliere ciò per cui si lavora in settimana. La verità è che è stata una brutta sconfitta: solitamente siamo attenti anche ai dettagli e difficili da violare. Questa volta, invece, il Savona ha concretizzato al massimo le occasioni avute senza trovare sulla sua strada troppi ostacoli. Dispiace, poiché, a ben vedere, abbiamo concesso quattro reti senza soffrire eccessivamente e creando comunque le nostre palle gol". La cura per una Maceratese che non sa più vincere passa per l'archiviazione immediata del capitolo Savona e per l'intensificazione del lavoro sulla testa dei giocatori. Così Bucchi sull'immediata reazione da spendere quotidianamente in campo e all'interno dello spogliatoio: "Anche con il morale basso per gli ultimi risultati, bisogna subito ripartire. È fondamentale ritrovare quella determinazione e quell'umiltà che ci hanno permesso di fare un grande girone d'andata e mettere nel carniere parecchie vittorie. Facciamo un passo indietro e torniamo a pensare a quella salvezza dimenticata negli ultimi tempi e obiettivo prioritario per una neopromossa. Poi, una volta raggiunta, penseremo ad altro. Per farlo serve, innanzitutto, equilibrio a livello psicologico che ci permetta di superare le fragilità emerse a Savona e di ritrovare la voglia di prevalere sull'avversario".Stessi concetti espressi dalle differenti parole dell'amministratore delegato biancorosso Marco Nacciarriti. "Dobbiamo guardarci tutti negli occhi, leccarci le ferite e vedere in che maniera ripartire insieme con il mister e tutto il gruppo. A Savona, i padroni di casa hanno meritato, mettendo sul campo molta concretezza e facendo anche un buon possesso palla. Peccato che gli sono stati concessi due gol facili in avvio di primo e secondo tempo. Lo stesso cinismo non lo abbiamo avuto anche noi sulle nostre numerose occasioni. Sono situazioni che possono indirizzare l'intero match. Ora, analizziamo il brutto periodo di forma e di prestazioni, ma rimaniamo ottimisti e consapevoli della nostra forza. Dopotutto, siamo pur sempre una neopromossa, una matricola terribile che staziona al terzo posto in classifica". Le gare della 19a giornata di Lega Pro girone B Santarcangelo - Carrarese 2-0; Spal - Rimini 1-0; Tuttocuoio - Pontedera 0-2; Pisa - Teramo 1-2; Ancona - Prato 3-2; Lupa Roma - Lucchese 0-2; L'Aquila - Arezzo 1-1; Savona - Maceratese 4-2; Robur Siena - Pistoiese 1-1.La classificaSpal 41; Pisa (-1) 35; Maceratese 31; Carrarese 30; Ancona 30; Pontedera 29; Robur Siena 27; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; L'Aquila (-1) 24; Arezzo 24; Santarcangelo 22; Teramo (-6) 22; Prato 20; Pistoiese 19; Rimini 17; Lupa Roma 11; Savona (-12) 8.
Prosegue il 2016 nero della Maceratese, piegata 4-2 in casa dell'ultima in classifica. Al "Valerio Bacigalupo" di Savona, gara godibile in avvio e ritmi bassi nella parte centrale. Poi, alla fine, girandola di emozioni, con tre gol in venti minuti, di cui due rigori. Rata propositiva ma sciupona che incassa la seconda sconfitta consecutiva in trasferta. Di Buonaiuto e Kouko, su penalty, le marcature biancorosse.Mister Bucchi lascia Emanuele D'Anna a riposare in panchina, mentre lancia dal primo minuto il più significativo acquisto di gennaio Romulo Eugenio Togni. Il centrocampista brasiliano si inserisce al centro della mediana del 4-4-2 biancorosso, facendo defilare sulla corsia di destra Fabio Foglia. Rientra Riccardo Fissore al centro della difesa, confermato titolare l'altro neo arrivato Matteo Colombi, tutto intento a spalleggiare Kouko in attacco. Lo squalificato mister ligure Giancarlo Riolfo, con la mediazione dell'allenatore in seconda Marco Dessi, oppone un 5-3-2 con un rodato Antonelli e un Vannucci non al meglio in difesa, il metronomo Taddei e Gagliardi sulla mediana e Cocuzza-Virdis consueto tandem d'attacco. Tra i nuovi, parte dal primo minuto il centrocampista centrale Luca Lulli. Neanche 5 minuti di studio e i padroni di casa, quest'oggi in maglia rossa, passano in vantaggio. Cross rasoterra dalla sinistra di Cocuzza, a centro area Fissore anticipa la battuta di Virdis, ma sorprende Forte che non riesce a togliere dal sacco la palla deviata dal suo difensore. 1-0 Savona e partita subito in salita per la Rata. La reazione è però immediata con un tentativo di Colombi in tap-in di sinistro da distanza ravvicinata, ottimamente respinto dall'estremo di casa Falcone, e con una discesa velleitaria di Kouko. Antipasto del pareggio maceratese che arriva puntuale al 16': il brasiliano Togni pennella un assist in verticale a saltare tutta la difesa savonese, Falcone esce per tentare di chiudere, ma Buonaiuto è il più lesto in anticipo. Il numero 11 biancorosso prolunga la traiettoria con un altrettanto elegante pallonetto ristabilendo l'equilibrio al Valerio Bacigalupo di Savona. Per i ragazzi di Bucchi non è sufficiente: al 21' altra ghiotta occasione per l'ivoriano Kouko, che riesce a raccogliere soltanto con lo stinco un traversone lungo di Karkalis. L'impatto, in corsa, non è però dei più fortunati e il cuoio ballonzola a lato. Si tratta dell'ultima opportunità da ambo le parti prima dell'intervallo, con la gara che si dipana tra macchinose manovre di centrocampo. Degno di nota soltanto il passaggio di modulo savonese dal 5-3-2 al 4-3-1-2, con lo spostamento di Rondanini sull'out di sinistra e l'ingresso di Dell'Agnello in luogo di Gagliardi a sostegno delle punte.Seconda frazione di gioco che parte senza ulteriori sostituzioni, ma non c'è neanche tempo di fare la conta che il Savona torna in vantaggio. Virdis ci impiega nemmeno 120 secondi a spedire in rete un favoloso diagonale al volo su pregevole imbeccata di Cocuzza. Tutto da rifare per la Rata. Riparte con buona lena Kouko che ci prova dal limite con una botta di destro: troppo centrale per impensierire un Falcone deviante in corner. "Vorrei ma non riesco" è il tema tattico biancorosso in questa fase. Un paio di occasioni per Buonaiuto con una punizione telefonata dal limite e un tiro di destro da appena dentro l'area, ma niente da fare. Nel mezzo, l'ingresso in campo di Orlando per un Togni in netto calo. Bucchi in modalità "spregiudicato on" mette il neo entrato sulla destra, privandosi di un uomo al centro. Primi riscontri al 65', quando Colombi si divora un gol a porta spalancata schiacciando troppo di testa un ottimo traversone di Imparato dalla corsia di destra. Bucchi, per l'occasione, si strappa i capelli che non ha. Passa a divorarsi le mani al 70' per il rocambolesco 3-1 ligure di Cocuzza. Virdis spedisce un pallone molle in mezzo all'area sul quale si avventa il numero 9 savonese che, sul filo del fuorigioco, anticipa tutti e rimpingua il bottino dei padroni di casa. Furibonda la reazione degli avanti maceratesi che, con una mezza rovesciata sottomisura di Colombi, vanno vicinissimi ad accorciare le distanze. L'ottima girata del panzer biancorosso si infrange però contro il muro Negro, che sventa sulla linea di porta. Altra determinante folata maceratese a cinque minuti dalla fine: Kouko in anticipo sull'estremo savonese Falcone che, in collaborazione con Negro, lo stende in aera. Rigore e ivoriano che si incarica della trasformazione: seconda marcatura biancorossa, palla al centro e partita potenzialmente riaperta. Avverbio d'obbligo poiché all'89' arriva la beffa che chiude il discorso: Virdis prende palla sulla trequarti sinistra e si propone in area avversaria. Buonaiuto, vistosi superato, allunga la gamba e affossa il centravanti savonese. Anche in questo caso, massima punizione ineccepibile e realizzazione senza incertezze di Dell'Agnello. A questo punto, rimangono a disposizione degli uomini di Cristian Bucchi soltanto i quattro minuti di recupero concessi. Pochi per colmare una differenza reti ormai troppo ampia.Doveva essere l'occasione per tenere il passo della Spal e approfittare della sconfitta del Pisa. Il rovescio di Savona, invece, consiglia di individuare come priorità il ritrovamento della serenità di qualche tempo fa. Un pizzico di fortuna e precisione in più, un'infermeria meno affollata e la Maceratese vista oggi potrà sicuramente invertire la tendenza. Il tabellinoSAVONA (5-3-2): Falcone; Antonelli (82' Steffè); Vannucci; Cabeccia; Negro; Rondanini; Lulli; Taddei; Cocuzza (87' Lebran); Gagliardi (36' Dell'Agnello); Virdis. A disposizione: Cincilla; Pinton; Romney; Clematis; Boggian; Corticchia; Lomonno; Bonavia. All. Marco Dessi.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis (73' Sabato); Carotti; Fissore; Faisca; Foglia; Togni (60' Orlando); Colombi; Kouko; Buonaiuto. A disposizione: Cantarini; Clemente; Altobelli; Giuffrida; D'Anna; Massei. All. Cristian Bucchi.ARBITRO: Giacomo Camplone di Pescara, assistito da Fabrizio Lombardo di Sesto San Giovanni e Antonio Vono di Soverato.RETI: 5' Fissore (aut.); 16' Buonaiuto; 47' Virdis; 70' Cocuzza; 85' Kouko (rig.); 90' Dell'Agnello (rig.).NOTE: ammoniti Cabeccia (42'); Taddei (45'); Fissore (76'); Buonaiuto (89'). Angoli 2-2. Recupero +2 e +4
È lunga la trasferta che può rimettere in carreggiata la Maceratese. Domani, alle ore 15, gli uomini di Cristian Bucchi scenderanno in campo sul terreno del Savona per acciuffare la prima vittoria del 2016. Dopo i passi falsi contro Santarcangelo e Lupa Roma, vietato sbagliare. Oltre alla prestazione, questa volta i biancorossi dovranno portare a casa anche il risultato se non vogliono vanificare ciò che di buono è stato fatto nella prima parte del campionato e scivolare lentamente verso il centro della classifica. Lo sa bene il mister della Rata, che si presenterà in Liguria con un Emanuele D'Anna in più, il cui stiramento al soleo è stato completamente riassorbito. Il bomber Giordano Fioretti, al contrario, è ancora alle prese con i postumi dalla distorsione al ginocchio, seguita da un esiguo versamento di liquido. Il completo recupero richiede ancora qualche giorno di riposo e, pertanto, a Savona non ci sarà. Non partiranno per la trasferta neanche Sarr, Belkaid e il polacco Lasicki, tutti e tre interessati dalle operazioni di mercato in uscita. Per Sarr, si profila come destinazione Lumezzane, in cambio dell'esterno offensivo Francesco Potenza classe 1986. Il marocchino Belkaid, invece, passa alla Lupa Roma che, in contropartita, gira alla Maceratese il centrocampista Lorenzo Cerrai, classe 1993. Infine, per l'under 21 polacco Lasicki c'è il Rimini alla finestra, in attesa del beneplacito del Napoli, proprietario del cartellino del ragazzo. Nella conferenza stampa pre-partita di quest'oggi, Bucchi scioglierà i dubbi sugli impieghi dal primo minuto di D'Anna e del neo arrivato Romulo Togni. A seconda dell'utilizzo o meno del brasiliano dall'inizio, dipenderanno la posizione in campo di Foglia e la maglia da titolare per Orlando. Verso la conferma l'impiego in avanti di panzer Colombi a sostegno di Kouko.Nel frattempo, a Savona, persistenti problemi disciplinari. La Società ligure, già penalizzata con -12 punti in classifica, incappa in un ulteriore deferimento al Tribunale Federale dei legali pro tempore del club Aldo Dellepiane, Enrico Santucci e Stefano Giordano. Provvedimento indirizzato anche allo stesso sodalizio biancoblu per responsabilità diretta e riguardante i mancati versamenti Irpef e Inps sugli emolumenti dei propri tesserati riferiti alle mensilità di maggio e giugno 2015. Il deferimento potrebbe portare ad una nuova penalizzazione in classifica per gli uomini di mister Giancarlo Riolfo. Il tecnico ligure, squalificato nella gara contro il Prato il 9 gennaio scorso, domani non potrà essere in panchina, dovendo scontare ben tre giornate di squalifica. Al suo posto, il vice Marco Dessi, al quale andrà l'ingrato compito di sbrogliare la matassa di un match delicato da entrambe le parti. Certo lo schieramento collaudato sul 4-4-2, con la responsabilità dell'attacco affidata al pungente Virdis e al rientrante Cocuzza. C'è da dire che il Savona, in mezzo a mille difficoltà, sta tenendo botta in questo avvio di 2016 sportivo, principiato con una vittoria contro il Prato e proseguito con un buon pareggio raccolto sull'ostico terreno di Pontedera. Inoltre, l'organico biancoblu è stato arricchito in questa finestra di mercato di gennaio con gli arrivi dell'esterno difensivo sinistro Lorenzo Pasqualini e del centrocampista Luca Lulli. Al "Valerio Bacigalupo" di Savona, la Rata non troverà soltanto il fanalino di coda della classifica, ma anche un avversario determinato a rialzarsi. Le gare della 19a giornata di Lega Pro girone B 23/1/2016Santarcangelo - Carrarese 2-0; Spal - Rimini 1-0; Tuttocuoio - Pontedera 0-2; Pisa - Teramo 1-2; Ancona - Prato 3-2.24/1/2016Lupa Roma - Lucchese 0-2; L'Aquila - Arezzo 1-1; Savona - Maceratese 4-2; Robur Siena - Pistoiese (17.30).La classificaSpal 41; Pisa (-1) 35; Maceratese 31; Carrarese 30; Ancona 30; Pontedera 29; Robur Siena 26; Tuttocuoio 24; Lucchese 24; L'Aquila (-1) 24; Arezzo 24; Santarcangelo 22; Teramo (-6) 22; Prato 20; Pistoiese 18; Rimini 17; Lupa Roma 11; Savona (-12) 8.
Nelle ultime otto gare disputate, cinque pareggi, due sconfitte e una sola vittoria. Da tre turni, a secco di gol. La flessione della Maceratese è certificata dalle statistiche. Nel post gara contro la Lupa Roma, mister Cristian Bucchi prova a spiegare perché i numeri sono bugiardi. "Io vedo il bicchiere mezzo pieno - dice l'ex bomber napoletano - visto che siamo in linea con il nostro obiettivo di raggiungere la salvezza prima possibile. Dopo due pareggi in casa, non mi sembra il caso di fare drammi. Certo, rimane l'amarezza di non aver portato a casa il risultato contro la Lupa Roma, ma ricordiamoci delle quattro occasioni nitide create contro una. Probabilmente, qualche tempo fa, avremmo subito concretizzato la prima. Ieri, anche per via di un terreno in pessime condizioni, abbiamo fatto più fatica a velocizzare la manovra". Niente flessione, dunque, secondo l'allenatore della Rata, neanche dal punto di vista fisico: "Non è proprio possibile parlare di cali di rendimento. A Pisa un pareggio con gol, contro Arezzo e Lupa Roma meritavamo la vittoria per quanto espresso sul campo, e poi c'è il rotondo successo contro la Carrarese. Dal punto di vista atletico, inoltre, è sotto gli occhi di tutti la capacità della Maceratese di spingere anche nel recupero. No, la verità è che non ho proprio nulla da rimproverare ai miei ragazzi. Anzi, dico ai tifosi che possono essere fieri di questo gruppo". Gruppo al quale si sono recentemente aggregati volti nuovi, alcuni immediatamente proposti da Bucchi. Così il tecnico biancorosso sul loro esordio: "Molto bene Colombi per tutti i 90 minuti, darà soddisfazioni. Ottimo anche Togni, che, appena avrà recuperato fisicamente, potrà dimostrare tutta la sua personalità. Aspettiamo anche il contributo di Sabato, anche lui dotato di larga esperienza".Nuovi acquisti tutti e tre disponibili a fornire la propria opinione sul match di ieri contro la Lupa Roma. Comincia il brasiliano Togni, il più atteso: "Nonostante un campo difficile -spiega il centrocampista 33enne ex Pescara - abbiamo creato diverse occasioni. Purtroppo, è mancato il gol. La Maceratese resta comunque una squadra ben impostata che sa muoversi molto bene con e senza palla. Riusciremo a toglierci molte soddisfazioni da qui alla fine". Convergenza di vedute con Matteo Colombi, centravanti di sfondamento impiegato dal primo minuto in sostituzione di bomber Fioretti: "Approccio e ritmi positivi. La Lupa Roma si è fatta vedere nel primo tempo, mentre noi abbiamo preso il sopravvento nella ripresa, dominando e dimostrando di essere superiori. Personalmente, credo di aver retto bene fisicamente, a parte gli ultimi minuti quando sono un po' calato. Sono entusiasta di essere qui, ho trovato dei ragazzi molto disponibili. Sono certo che, con questi nuovi stimoli, posso dare un contributo importante". Chiosa finale per il difensore Rocco Sabato, altro acquisto biancorosso di gennaio non utilizzato nella sfida di ieri. "Dobbiamo rammaricarci soltanto di non essere stati lucidi sotto porta. Per il resto, il bel secondo tempo proposto ci deve far capire che possiamo sicuramente ottenere tutto ciò che meritiamo". Le gare della 18a giornata di Lega Pro girone BMaceratese - Lupa Roma 0-0; Pistoiese - L'Aquila 3-1; Teramo - Ancona 1-0; Carrarese - Robur Siena 3-0; Pontedera - Savona 0-0; Lucchese - Spal 1-1.17/1/2016 Prato - Pisa (14.30); Rimini - Tuttocuoio (15.00); Arezzo - Santarcangelo (17.30).La classificaSpal 38; Pisa (-1) 32; Maceratese 31; Carrarese 30; Ancona 27; Robur Siena 26; Pontedera 26; Tuttocuoio 23; L'Aquila (-1) 23; Lucchese 21; Prato 20; Arezzo 20; Santarcangelo 19; Pistoiese 18; Teramo (-6) 18; Rimini 16; Lupa Roma 11; Savona (-11) 5.
Finisce in parità all'Helvia Recina tra Maceratese e Lupa Roma, dopo un match sostanzialmente equilibrato. 0-0 onesto per quanto fatto vedere in campo dalle due squadre, ravvivato soltanto nella seconda parte di gara con una manciata di ghiotte occasioni da una parte e dall'altra. Dilapidatore di giornata, tra i biancorossi maceratesi, Fabio Foglia, sui cui piedi sono passate due prelibate palle per portare a casa il bottino pieno.L'aveva detto in conferenza stampa pre-partita e ha mantenuto la parola: mister Bucchi getta nella mischia dal primo minuto il giovane attaccante Matteo Colombi, mattatore in serie D con l'Oltrepovoghera. Formazione annunciata anche nei dieci undicesimi rimanenti, con Altobelli in difesa, Foglia e Carotti rientranti dalla squalifica e il premiato tandem Kouko-Buonaiuto davanti. Dal 4-4-2 tipo biancorosso restano out i degenti Fioretti, D'Anna e Fissore. Dall'altra parte, il tecnico Cucciari propone una Lupa Roma completamente ridisegnata rispetto al girone d'andata. Molti gli innesti dal primo minuto, tra i quali gli ultimissimi acquisti Anedda, Sembroni e Volpe. Lo speculare 4-4-2 romano, orfano del diamante Di Michele, è ruvido e arroccato dietro; la Maceratese imbastisce gioco e spinge. Al 15', primo squillo biancorosso con Kouko che devia di testa, in avvitamento, un cross arretrato di Orlando: la palla finisce sul fondo. Fatica, tuttavia, ad arrivare la replica, con la Rata che non riesce a trovare l'ultimo passaggio per andare a rete. Ci prova allora, intorno alla mezz'ora di gioco, Buonaiuto su calcio di punizione dai venti metri, ma la mira non è di quelle indimenticabili. Rimarcabile, invece, il potente destro di Tajarol dal limite dell'area opposta al 31': Forte respinge coi pugni e con bravura. Velleitaria, poco dopo, una girata di nuca di Daffara, che non centra lo specchio della porta maceratese. Non succede più nulla fino all'intervallo, con un Helvia Recina spazientito e alla ricerca della fulgida Rata di qualche settimana fa.La seconda frazione di gioco parte senza cambi tra i 22 in campo. Motivata, in avvio, la Maceratese che si segnala per un ottimo sinistro di Colombo dal limite senza fortuna. Replica, subito dopo, Orlando che, con lo stesso piede, scarica verso l'incrocio della porta avversaria dai venti metri: l'estremo ospite Anedda è piazzato e blocca con sicurezza. Più spigliati e tonici i ragazzi di Bucchi in questa fase, che vanno vicinissimi al vantaggio al 67'. Fugge Imparato sull'out di destra, il cross arretrato trova l'accorrente Foglia che, da dentro l'area, manda alle stelle un vero e proprio rigore in movimento. Attonita la metà dei presenti all'Helvia Recina, con l'urlo di gioia strozzato in gola l'altra metà. Cristian Bucchi cerca di distrarli tutti con l'ingresso in campo del neo acquisto Togni, lesto a rilevare Orlando al 69'. Sono però Buonaiuto e Carotti, nella stessa azione al 74', a mettere in ambasce la difesa ospite con due pericolosi diagonali. Giusto un minuto prima dell'occasionissima capitata sui piedi del solissimo romano Leccese, capace di dilapidare un ottimo servizio di Sfanò in profondità con un rasoterra sbilenco finito a lato della porta di Forte. Adesso la partita sale di ritmo e la Rata vuole partecipare alla festa: contropiede ficcante e Foglia pescato da solo a centro area. Il piattone di destro è l'esatto opposto di ciò che insegnano alla scuola calcio, Anedda suda freddo ma se la cava. Permane lo 0-0 e gli animi diventano tesi: tre ammoniti nel giro di appena due minuti. Si raffreddano solo per fare spazio al fendente, centrale, di Sfanò, bloccato con sicurezza da Forte. È l'ultima occasione del match, che va in archivio a reti bianche.Ci ha provato la Rata, ma senza il consueto cinismo sotto porta. A secco anche i neo acquisti Colombi e Togni, ancora in ovvia fase di ambientamento e recupero. Resta avaro di successi il 2016 maceratese, che stenta a decollare. Occorre ripartire da ciò che di buono è stato fatto nel secondo tempo, per riprendere il brillante cammino abbandonato qualche settimana fa. Nel frattempo, un buon punto che fa comunque bene alla classifica.Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato; Karkalis; Carotti (85' Giuffrida); Altobelli; Faisca; Orlando (69' Togni); Foglia; Colombi; Kouko; Buonaiuto (87' Belkaid). A disposizione: Cantarini; Clemente; Fissore; Lasicki; Sabato; Massei; Togni; Alimi; Cesca; De Angelis. All. Cristian Bucchi.LUPA ROMA (4-4-2): Anedda; Daffara; Pasqualoni; D'Agostino; Fabbro; Sembroni; Malaccari; Quadri; Tajarol; Volpe (59' Leccese); Ricci (69' Sfanò). A disposizione: Mangiapelo; Losi; Sfanò; Ippoliti; Delvecchio. All. Alessandro Cucciari.ARBITRO: Antonio Eros Lacagnina della sezione di Caltanissetta, assistito da Pierluigi Mazzei di Brindisi e Michele Falco di Bari.NOTE: ammoniti Carotti (12'); Buonaiuto (19'); Daffara (39'); Ricci (62'); Sfanò (79'); Fabbro (86'); Imparato (86'); Sembroni (87'). Angoli 3-5. Recupero +1 e +5(foto Si.Sa.)
Parte domani alle ore 15 il girone di ritorno per la Maceratese. Avversaria, all'Helvia Recina, quella Lupa Roma già battuta in casa all'andata e relegata al penultimo posto in classifica con 10 punti. Obiettivo dichiarato, per la truppa di Cristian Bucchi, mettere alle spalle la brutta, e nel risultato e nel gioco, sconfitta maturata nell'ultimo turno contro il Santarcangelo e riprendere il cammino segnato dalla brillantezza di qualche tempo fa. Saranno di significativo ausilio, in questa direzione, la freschezza e l'entusiasmo dei nuovi ragazzi sbarcati a Macerata nel corso del mercato invernale di gennaio. Primo su tutti, quel Romulo Eugenio Togni a lungo corteggiato e ufficialmente a disposizione di Bucchi. Nella sua prima intervista da biancorosso, apparsa sul sito della Società, il centrocampista brasiliano lascia trapelare chiaramente la sua motivazione a fare bene: "Non ho avuto dubbi a venire a Macerata. Ad Avellino, non trovando spazio, stavo riflettendo se fosse il caso di continuare a giocare. Bucchi, che già conoscevo, mi ha chiamato già a dicembre e lo staff tecnico biancorosso mi ha ridato coraggio. Risolte per il meglio le pratiche burocratiche per svincolarmi, mi sono aggregato a questo gruppo stupendo con grande entusiasmo". Permangono alcuni dubbi sulle tempistiche di utilizzazione, che il 33enne ex Pescara prova subito a dissipare: "Fisicamente sto bene. Ad Avellino mi sono sempre allenato, anche se a parte. Certo, mi manca il ritmo partita ma, se il mister decidesse di impiegarmi già contro la Lupa Roma, giocherei anche con una gamba sola".Al 4-4-2 di Bucchi, tuttavia, di gambe ne serviranno molte di più. Ancora ai box l'ex Chievo D'Anna, alle prese con un lieve stiramento al soleo. La politica biancorossa dei piccoli passi in chiave atletica ne preclude una forzatura dei tempi di recupero. Stessa solfa per il capocannoniere maceratese Fioretti, ancora bloccato da uno scontro in allenamento prima della trasferta di Santarcangelo. Ne farà le veci il quarto acquisto Matteo Colombi, attaccante classe 1994 tesserato in settimana e, quindi, già a disposizione. Il giovane attaccante proveniente dall'Oltrepovoghera in Serie D porta in dote fisicità e un bottino di 15 gol in 20 partite. Insieme con gli altri arrivi (Togni, Sabato e Chagas), darà sicuramente una mano alla truppa biancorossa. Nel frattempo, rientrano dalle rispettive squalifiche Foglia e Carotti.Tumulti in casa Lupa Roma. Dopo l'esonero dell'allenatore Maurizi, sostituito in panchina dal rientrante Alessandro Cucciari, il team capitolino ha provveduto a rattoppare tutte le falle nei vari reparti. Quattro i colpi in entrata: Anedda in porta, Sembroni in difesa, Ferrari e Volpe per la mediana. Innesti che, tuttavia, non sono serviti ad evitare la sconfitta di misura di L'Aquila per 2-1 nell'ultimo turno di campionato. Vedremo cosa sapranno proporre i romani all'Helvia Recina. Sul terreno maceratese, la direzione di gara sarà affidata ad Antonio Eros Lacagnina della sezione di Caltanissetta, assistito da Pierluigi Mazzei di Brindisi e Michele Falco di Bari. Le gare della 18a giornata di Lega Pro girone B 16/1/2016Maceratese - Lupa Roma (ore 15.00); Pistoiese - L'Aquila (15.00); Teramo - Ancona (15.00); Carrarese - Robur Siena (17.30); Pontedera - Savona (17.30); Lucchese - Spal (20.30).17/1/2016Prato - Pisa (14.30); Rimini - Tuttocuoio (15.00); Arezzo - Santarcangelo (17.30).La classificaSpal 37; Pisa (-1) 32; Maceratese 30; Ancona 27; Carrarese 27; Robur Siena 26; Pontedera 25; Tuttocuoio 23; L'Aquila (-1) 23; Prato 20; Lucchese 20; Arezzo 20; Santarcangelo 19; Rimini 16; Teramo (-6) 16; Pistoiese 15; Lupa Roma 10; Savona (-11) 4.
Si chiude con la fumata bianca la telenovela Togni, operazione centrale nel mercato di gennaio della Maceratese. È stato perfezionato oggi l'acquisto del centrocampista brasiliano classe 1982 dell'Avellino. Risolti i contenziosi con i biancoverdi, il giocatore può finalmente aggregarsi ufficialmente alla truppa di Cristian Bucchi, portando in dote una solida esperienza maturata sia in serie A che in Serie B e la conoscenza diretta dell'ambiente spallino, frequentato nella scorsa stagione sportiva. Insieme con Romulo Eugenio Togni, arriva alla corte di Bucchi anche il jolly di difesa Rocco Sabato, il cui lungo percorso professionale lo ha portato ad indossare anche le prestigiose maglie di Cagliari e Catania, collezionando dieci campionati tra massima serie e cadetteria. Entrambi i giocatori sono fin da subito a disposizione dell'allenatore romano. A giorni, lo sarà anche Pedro Chagas, promettente laterale difensivo italo-brasiliano classe 1999 in arrivo dall'Alba Adriatica (Eccellenza abruzzese). Colpo di prospettiva dello zelante direttore sportivo Giulio Spadoni che, bruciando sul tempo la concorrenza, sta centrando tutti gli obiettivi di rafforzamento della Rata per gennaio.Nel frattempo, torna in auge il "caso Garaffoni", ovvero la presunta mediazione dell'ex difensore Mirko Garaffoni nella supposta combine di Santarcangelo - L'Aquila 2014. Nel corso dell'udienza relativa presso il tribunale federale nazionale della Figc, sono state rese note le richieste dell'accusa. Un punto di penalizzazione in classifica per la Maceratese, Società d'appartenenza del giocatore all'epoca dei fatti e quindi presumibilmente e indirettamente responsabile dell'accaduto, e la squalifica di tre anni per Garaffoni. Mano pesante della Procura per tutti i soggetti coinvolti nel secondo filone d'inchiesta "Dirty Soccer" riguardante il calcioscommesse: 29 Società tra Serie B, Lega Pro, Lega Dilettanti e 52 tesserati riconducibili ai club in questione. Macigno per L'Aquila, per cui sono stati chiesti ben 32 punti di penalizzazione in classifica, da scontarsi sempre nel corso dell'attuale campionato.