di Petro Feliciotti

Covid, record di contagi nelle Marche ma la situazione non è drammatica: l'analisi dell'ingegner Petro

Covid, record di contagi nelle Marche ma la situazione non è drammatica: l'analisi dell'ingegner Petro

Bentrovati cari lettori a questa ultima puntata del 2021 della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La nostra regione ha registrato il record storico di contagi nonostante la crescita dei casi sia rallentata negli ultimi 7 giorni. A livello nazionale iniziamo ad osservare un'interessante divergenza fra la crescita dei casi e quella dei ricoveri e dei decessi: i dati sembrerebbero confermare come la Omicron sia molto più contagiosa, ma allo stesso tempo meno aggressiva della variante Delta. La Liguria e la Calabria si avvicinano alla zona arancione: un rischio concreto anche per le Marche, come confermato anche dal presidente Francesco Acquaroli (leggi qui). È interessare osservare anche la situazione nei paesi in cui l'ondata Omicron ha avuto avvio prima che in Italia. In Sud Africa i casi sono in netto calo e, ad un incremento di 50 volte dei contagiati, è corrisposto un incremento di decessi di solo 2 volte. Nel Regno Unito, nonostante i casi più che raddoppiati, il trend dei decessi e ricoverati in terapia intensiva è in discesa. Dai pochi dati ospedalieri che sono riuscito a recuperare sembra che il vaccino, anche con sole 2 dosi, non abbia perso efficacia nella prevenzione dei casi gravi. Purtroppo, in Italia lo screening  è totalmente saltato, quindi i casi reali giornalieri potrebbero essere anche 2, 3 o 4 volte più alti. Anche la gestione delle quarantane non è più sostenibile, visto che - continuando di questo passo - presto non si avranno neanche più funzionanti i servizi essenziali.  Da notare, ancora una volta, l'incoerenza delle istituzioni: da una parte spingono la terza dose e dall'altra si smantellano gli hub vaccinali creando enormi disagi alla popolazione e tempi di prenotazione di oltre 2 mesi. Inoltre, cari lettori, non fatevi trovare impreparati il 1° Febbraio, quando i green pass scenderanno tutti a 6 mesi. Pertanto se avete fatto la seconda dose (o la unica JNJ) prima di Agosto 2021, il primo Febbraio il vostro green pass non sarà più valido pertanto vi suggerisco di provvedere alla terza dose entro la fine di gennaio per non ritrovarvi improvvisamente senza pass valido.

30/12/2021 09:10
Marche in zona gialla, cosa aspettarsi dalla variante Omicron? L'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Marche in zona gialla, cosa aspettarsi dalla variante Omicron? L'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Come vi avevo anticipato la scorsa settimana, le Marche erano al limite della zona gialla. Da lunedì è ufficiale il passaggio di colore e peraltro, in corrispondenza con l'ultima rilevazione, la nostra regione ha sforato anche il limite dei posti letto occupati. I contagi sono in crescita generalizzata e anche abbastanza rapida, ma non potevamo aspettarci altro dato che la variante Omicron si sta diffondendo (ieri due nuovi casi nelle Marche). Probabilmente, entro poche settimane, soppianterà completamente la Delta. La scorsa settimana si è rilevato che, parimenti al rialzo dei casi, si è avuto un rialzo dei decessi. Situazione anomala e in contrasto con quanto si registra negli altri paesi dove si diffonde la Omicron. Tutto ciò fa pensare, ancora una volta, alle pesanti lacune del sistema di tracciamento italiano. Un sistema che basa la sua strategia contro il virus praticamente solo sui vaccini, abbandonando quasi completamente il tracciamento. Il problema risiede nel fatto che, con la nuova variante Omicron, i vaccini potrebbero anche non bastare più. Quindi ritengo sia necessario implementare il sistema di tracciamento.  Oltre alle Marche, anche altre regioni sono entrate in zona gialla, e ancora altre sono destinate ad entrarvi presto. Torniamo ora a parlare di Omicron. Come al solito, preferisco analizzare un po' di numeri piuttosto che ascoltare troppe opinioni, in fondo l'originalità della mia rubrica risiede proprio in questo.  In Sud Africa, a 3 settimane dall'inizio della corsa della variante, abbiamo avuto un incremento dei decessi del 50% contro un aumento dei contagi del 5000%: se fosse stata grave come la Delta, ad oggi i decessi dovrebbero essere aumentati almeno di un 200 - 400%. A Londra si è avuto un incremento sostanzioso dei ricoveri anche se il numero totale del Regno Unito rimane in leggera discesa, sia per quanto riguarda i decessi che per quanto riguarda i ricoverati. Dai dati che si leggono, i ricoveri sono in genere più brevi rispetto a quelli dei pazienti che contraggono la Delta. Nella prossima puntata probabilmente avremo abbastanza dati per avere un quadro più chiaro della situazione della Omicron. Intanto, cari lettori, vi auguro un Buon Natale!

21/12/2021 09:40
Covid, le Marche sono destinate alla zona gialla: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, le Marche sono destinate alla zona gialla: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. I contagi, nel corso della scorsa settimana, sembrano aver rallentato la loro crescita sebbene la concomitanza con un giorno di festa (l'8 dicembre ndr) ha comportato l'effettuazione di un minor numero di tamponi. Tuttavia, i primi giorni di questa settimana non sembrano molto incoraggianti. D'altronde, con l'arrivo della variante Omicron, i contagi saranno - probabilmente - inarrestabili. Le grandezze ospedaliere stanno crescendo ad un ritmo del 15%: un trend destinato a portare al cambiamento di colore la gran parte delle regioni.  Guardando nel dettaglio, le Marche hanno superato la soglia del 15% dei posti letto occupati in area medica da pazienti Covid, l'unico dei tre parametri che ancora consentiva di restare in zona bianca (leggi qui): salvo un netto miglioramento dei ricoveri si andrà verso la zona gialla che, se non scatterà entro il 20 dicembre, quasi certamente entrerà in vigore il 27dicembre. Oltre alle Marche, sono a rischio di cambio colore: Lazio, Lombardia , Liguria, Trento, Emilia-Romagna, Veneto. La maglia nera rimane, invece, alla provincia autonoma di Bolzano. Riguardo alla variante Omicron, quello che per ora siamo riusciti a capire, è come sia meno aggressiva ma estremamente più contagiosa - alcuni stimano anche 10 volte - rispetto alla variante Delta. In Sud Africa, sebbene i contagi siano centuplicati, i decessi rimangono stabili: nel paese è stato registrato un rapporto positivi/tamponi del 35%, probabilmente, sono stati rilevati soltanto 1/3 o 1/4 dei casi reali. Gli esperti stanno ipotizzando due scenari: un'apocalisse virale a causa della super trasmissibilità, con ospedali al collasso; oppure, vista la minor aggressività della variante Omicron, l'insorgenza di una forma influenzale globale che comporterebbe la diminuzione della permanenza negli ospedali.   

16/12/2021 19:53
Covid, crescita costante dei casi e variante Omicron: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, crescita costante dei casi e variante Omicron: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. I casi continuano a crescere a velocità costante, sebbene nella regione Marche si sia registrato un incremento meno marcato. Ma non illudiamoci. Il trend nazionale vede un rialzo del 30% settimanale che presto potrebbe ravvisarsi anche sulla crescita delle grandezze ospedaliere. Per vedere gli effetti dell'introduzione del super green pass saranno necessarie due settimane di attesa.  Numerose regioni si stanno avvicinando alla zona gialla. In questo senso vorrei sottolineare come, all'atto pratico, la maggiore differenza fra zona bianca e zona gialla sia l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto. Non prevedo, dunque, alcuna differenza tangibile nell'andamento dei contagi e, se si proseguirà nella direzione che già stiamo percorrendo, è probabile che scatti anche il passaggio in zona arancione. Ritengo che le mascherine all'aperto, salvo grandi assembramenti come manifestazioni o mercatini natalizi gremiti, non siano utili e, soprattutto, parliamo di un obbligo che difficilmente viene fatto rispettare.  Riguardo alla variante Omicron, di cui oggi si è riscontrato il primo caso nelle Marche (leggi qui), si sta dicendo tutto il contrario di tutto. Guardando ai dati del Sud Africa, paese dove Omicron si è diffusa per prima e dove è vaccinato un esiguo 26% della popolazione, è stato riscontrato un mostruoso +3000% di contagi giornalieri in due settimane, ma - per ora - il numero di decessi è stabile. La situazione è ancora in piena evoluzione, per questo continuerò ad esaminare e approfondire la situazione in Sud Africa anche nelle prossime puntate della rubrica. 

09/12/2021 13:18
Covid, le Marche allontanano la zona gialla (per ora): l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, le Marche allontanano la zona gialla (per ora): l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa nuova puntata della mia rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. I casi positivi continuano a crescere con lo stesso ritmo della scorsa settimana, sebbene nelle Marche i sintomatici siano aumentati in maniera molto più decisa rispetto alla media nazionale. Un dato che potrebbe lasciar presupporre un ulteriore peggioramento dello screening. Come oramai assodato, le grandezze ospedaliere stanno seguendo il trend dei contagi, stabilizzandosi - allo stesso modo - nella velocità di crescita.  Per quel che riguardo il focus sulla situazione che interessa ciascuna regione italiana, va sottolineato come la provincia autonoma di Bolzano sia ancora in bilico sulla zona gialla e, probabilmente, entro la prossima o tra due settimane ci sarà il passaggio di fascia, sebbene siano già state adottate delle micro zone rosse. In generale i contagi sono in aumento ovunque. Proiettando la crescita del settimanale dei contagi sulle grandezze ospedaliere, anche le Marche - entro 3 o 4 settimane - potrebbero finire in zona gialla.  Certamente la notizia del momento è quella riguardante la variante Omicron e molti media, ma anche alcune case farmaceutiche, hanno fatto un po' di spargimento di terrore. Forse troppo prematuramente. Le cose che conosciamo sono l'alto numero di mutazioni presenti nella variante. Mutazioni che "potrebbero" rendere meno efficaci i vaccini. I casi identificati sono, però, ancora troppo pochi per avere dati certi. Inoltre quasi tutti i contagiati dalla variante Omicron presentano sintomi lievi o assenti: le mutazioni, pur favorendone la diffusione, potrebbero aver reso meno aggressivo il virus. Prima di farsi prendere dal panico bisogna aspettare di avere dati più certi sull'efficacia dei vaccini, specie nel prevenire i casi gravi.  Concludo analizzando la situazione del Regno Unito, dove le restrizioni sono quasi assenti a fronte di una copertura vaccinale discreta e di un ottimo sistema di tracciamento. I casi accusano un lieve trend di salita, ma ricoveri e decessi sono in discesa. Sarà interessante comprendere cosa accadrà quando la viarante Omicron entrerà in circolo e come varierà il tasso di letalità che, attualmente, si assesta a circa lo 0.3%.  

01/12/2021 20:05
Friuli vicino alla zona gialla, Marche in bilico: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Friuli vicino alla zona gialla, Marche in bilico: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa nuova puntata della mia rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Continua il trend di crescita dei casi, con un incremento pari a circa il 30% settimanale. Una situazione che, ovviamente, non è sostenibile a lungo: al momento in Italia si registrano, in media, 10 mila casi giornalieri. Tutto ciò, in prospettiva, significherebbe arrivare a Natale con circa 30 mila casi medi giornalieri. A ciò si aggiunga come le grandezze ospedaliere stiano salendo di circa il 20% settimanalmente.  S riaffaccia, quindi, lo spettro della zona gialla: il Friuli Venezia Giulia sarà, molto probabilmente, la prima regione a cambiare colore. La prossima candidata è la provincia autonoma di Bolzano, molto alla vicina alla soglia di cambio fascia. La regione Marche rimane sempre in bilico, con un 10% delle terapie intensive occupate. Un dato che, però, con il crescere dei contagi rischia soltanto di crescere.  Nel grafico sottostante, che raffigura l'incremento dei contagi, si può notare come - nelle Marche - la curva dei sintomatici sia salita molto di più rispetto a quella dei casi positivi. Questo, ancora una volta, indica come lo screening stia funzionando abbastanza male e via via stia peggiorando, visto che il rapporto fra sintomatici e positivi è in costante rialzo. Da ciò si deduce come i positivi vengano individuati, in gran parte, solo perchè presentano sintomi.  Guardando alla situazione europea, i paesi con percentuale maggiore di vaccinati mostrano un incremento dei contagi più lento rispetto agli altri. In particolare, tra l'Italia e la Germania balla circa un 10% di percentuale di popolazione vaccinata: in Italia abbiamo il 79% di vaccinati contro il 69% della Germania. Questo significa che il nostro Paese può contare su una copertura vaccinale più efficace di circa il 50%.   

24/11/2021 20:10
Covid, Marche e Friuli tra le regioni peggiori per tasso di occupazione delle terapie intensive: l'analisi

Covid, Marche e Friuli tra le regioni peggiori per tasso di occupazione delle terapie intensive: l'analisi

Cari lettori, bentrovati a questa nuova puntata settimanale della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Anche questa settimana le cose non procedono per il meglio. Come notiamo, i contagi sono in sostanzioso aumento, con circa un +20% a livello nazionale e circa un +40% nella nostra regione. In ogni caso, le grandezze ospedaliere sono rimaste stabili, fatto che potrebbe spiegarsi con i ritardi fra momento del contagio e ingresso in ospedale. Potremmo, quindi, aver visto l'effetto del cerchio verde e, temo, che ora vedremo il cerchio giallo. Vi è un consistente rischio che questa settimana e la prossima i ricoveri aumentino sensibilmente. Inoltre, come da tempo faccio notare, la curva dei decessi si muove troppo vicina temporalmente a quella dei contagi, e questo non è un buon segno: significa che qualcosa sta sfuggendo. Per quanto riguarda la tabella delle regioni, notiamo un aumento generale dei contagi con Marche e Friuli che restano le regioni con il peggior tasso di occupazione delle terapie intensive. Tasso che rischia di incrementare ulteriormente. Guardiamo, per concludere, la situazione a livello europeo. Germania ed Austria stanno registrando un boom nella crescita di casi, portando i rispettivi Governi a nuove chiusure. La Germania ha il 69% della popolazione vaccinata con almeno una dose, l'Austria il 67%, l'Italia invece il 79%. Voglio ricordare che passare dal 70% all'85% significa aver raddoppiato l'efficacia della copertura vaccinale, il fatto che la situazione italiana sia ancora relativamente sotto controllo probabilmente è grazie alla maggior percentuale di vaccinati. Delle nazioni più grandi d'Europa l'unica a registrare una situazione stabile di contagi e decessi è il Regno Unito, proprio laddove si hanno meno restrizioni. La loro percentuale di vaccinati è del 74%, ma anche la regione che più ha investito nel tracciamento. Fattore che, evidentemente, nell'Europa continentale non funziona come dovrebbe. 

16/11/2021 10:45
Covid, perché nelle Marche le cose vanno di nuovo male? L'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, perché nelle Marche le cose vanno di nuovo male? L'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati a questa nuova puntata settimanale della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Le cose, in particolare nella nostra regione, non stanno andando benissimo...anzi. I contagi sono in rialzo.  Un aumento dei nuovi casi positivi al quale sta seguendo, in maniera temporalmente anche troppo ravvicinata, la risalita di decessi e di occupazione ospedaliera. Un dato che già avevo fatto notare la scorsa settimana.  In questa puntata voglio focalizzare l'attenzione sul rapporto fra ricoveri in terapia intensiva e numero di positivi generale. Si sta di nuovo verificando, nelle Marche, il fenomeno già presentatosi lo scorso autunno, ovvero un altissimo numero di ricoveri in terapia intensiva rispetto ai contagi registrati.  Il rapporto terapie intesive/positivi nelle Marche è allo 0.81%, il doppio della media nazionale. Certamente è difficile immaginare una variante Covid marchigiana più cattiva rispetto a quella presente nel resto d'Italia, ma - in pratica - con la metà dei contagi del Friuli ci ritroviamo a fare i conti con lo stesso numero di terapie intensive occupate. Invece, ad esempio a Bolzano, si ha un numero altissimo di contagi, ma on poche terapie intensive occupate. I conti non tornano, e quando i conti non tornano c'è sempre qualcosa che non va. Riprendo un vecchio indicatore ovvero il rapporto fra sintomatici e positivi.  Da questo grafico possiamo iniziare a fare qualche congettura. Da luglio 2021 notiamo un costante aumento di questo rapporto. Un fatto decisamente poco comprensibile visto che eravamo in estate e che le vaccinazioni procedevano spedite. Normalmente i sintomatici sono solo il 10% dei contagiati, con le vaccinazioni avrebbero dovuto essere anche meno, in media. E invece il rapporto aumentava. Ad ottobre abbiamo sfiorato il 24% di sintomatici su positivi, per poi crollare "magicamente" negli ultimi giorni. Cosa possiamo dedurre? Semplicemente che se, in Italia, lo screening e contact tracing ha funzionato male, nelle Marche ha funzionato malissimo. In pratica, si fa il tampone solo a chi presenta sintomi. Il solo vaccino non è sufficiente a tenere a bada i contagi, nè basta il green pass. Se non si capisce che occorre anche un efficace sistema di tracciamento i contagi saranno comunque destinati a salire. Mi auguro, in questo senso, che il recente abbassamento del rapporto sintomatici/positivi sia segno di una ripresa del contact tracing. 

11/11/2021 09:37
Covid, continua la crescita di casi ma a ritmo più lento: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, continua la crescita di casi ma a ritmo più lento: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentrovati a questa nuova puntata settimanale della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Dopo la grossa accelerazione dei casi riportata la scorsa settimana (leggi qui), anche negli ultimi 7 giorni la crescita, purtroppo, è continuata, seppur in maniera più lenta. Come prevedibile, i ricoveri e le terapie intensive sono purtroppo tornati a salire, mentre il numero di decessi non ha subito impennate: speriamo di non riscontrare un'inversione di tendenza durante la prossima settimana.  Le regioni mostrano quasi tutte una crescita di casi positivi. Il Friuli Venezia Giulia registra un boom di contagi e di ricoveri in terapia intensiva. La città di Trieste, in particolare, è colpita da un grosso focolaio: le continue manifestazioni di piazza contro il green pass in cui la maggior parte dei partecipanti non indossava alcun tipo di protezione, potrebbero aver inciso non poco.  Nella tabella ho anche inserito l'occupazione dei ricoveri ordinari e aggiornato le terapie intensive disponibili. Notiamo che, sempre il Friuli, ha superato la fatidica soglia del 10% di ricoveri in terapia intensiva. Purtroppo nella classifica della maglia nera, le Marche sono al secondo posto dopo il Friuli: la nostra regione, specie la provincia di Macerata, non brilla particolarmente per dosi somministrate. Riporto per concludere un'elaborazione presa dal web, che mostra la correlazione inversa fra decessi e % di popolazione vaccinata nel mondo.  

03/11/2021 09:39
Covid, contagi in aumento del 50% nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, contagi in aumento del 50% nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa nuova puntata settimanale della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Negli ultimi 7 giorni vi è stato un netto incremento dei contagi che, considerando anche la percentuale di tamponi positivi (in netto aumento), non sembra essere molto legato al maggior numero di tamponi effettuati. Purtroppo non si hanno statistiche riguardanti quanti di questi nuovi positivi derivino dallo screening per il green pass. Le grandezze ospedaliere hanno smesso di diminuire, ma la cosa preoccupante è che i decessi sono già in rialzo.  Spostando l'attenzione sul grafico riguardante le regioni, si nota come siano praticamente tutte in netto peggioramento: le Marche registrano oltre il 50% in più di contagi. Rischiamo di ritrovarci presto con un alto numero di casi positivi, da sottolineare come sia anche stata identificata la variante Delta Plus che sembra ancor più contagiosa della Delta. La scorsa settimana aveva fatto scalpore, sul web, un articolo che riportava alcuni dati del rapporto dell'ISS sui decessi, in cui si evidenziava come la maggior parte dei deceduti presentasse una o più patologie pregresse. Si tratta di un dato noto fin dall'aprile 2020, che statisticamente è molto semplice da spiegare: la maggior parte dei decessi si ha nella fascia degli anziani, e fra loro la presenza di una o più patologie croniche - secondo l'Istat - è ben oltre il 50%.  Possiamo disquisire sull'efficacia di alcune norme di contenimento dei contagi, ma non è possibile dire che queste persone siano morte per "sfortuna". Che si dovrebbe fare? Lasciar morire persone perchè hanno qualche patologia pregressa? Il darwinismo non sempre si sposa con la morale e il buon senso. 

26/10/2021 17:59
Covid, contagi in discesa con l'incognita tamponi ai lavoratori: l'analisi dell'ingegner Petro

Covid, contagi in discesa con l'incognita tamponi ai lavoratori: l'analisi dell'ingegner Petro

Cari lettori, bentornati a questa nuova puntata settimanale della mia rubrica, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La situazione registrata negli ultimi giorni nel nostro Paese è stazionaria, mentre i casi positivi sono in leggera discesa in regione, anche se questi valori - come vedremo poi - possono essere poco rispondenti alla realtà.  Stabili anche i dati ospedalieri ma, esaminando il grafico sottostante, si può vedere come, in genere, i decessi abbiano un calo meno rapido di quello relativo ai contagi.  Come detto, tutte le regioni presentano dati stazionari e i livelli di occupazione delle terapie intensive sono lontani da quelli di guardia.  Veniamo invece alla nota stonata. Per l'analisi seguente prendo spunto da una dichiarazione del dottor Crisanti che, qualche giorno fa, sottolineava come in Italia la letalità del virus fosse molto più alta che nel Regno Unito.  I dati, in effetti, danno pienamente ragione a Crisanti. In Italia si registra una letalità attorno all'1% contro lo 0.33% del Regno Unito, nonostante le percentuali di popolazione vaccinata siano simili.  Cosa può significare questo? Mentre nel Regno Unito i decessi sono in diminuzione con contagi in salita, in Italia abbiamo i decessi che scendono più lentamente dei contagi. Una possibile causa potrebbe ricercarsi nella scarsa attività di screening e tracciamento. In Italia, infatti, ragionando con un rapporto comprensibile dai più possiamo affermare che per ogni contagio rilevato, ne sfuggono almeno altri due o tre.  Da venerdì 15 ottobre abbiamo milioni di tamponi rapidi al giorno per i lavoratori non vaccinati e, dunque, se davvero stanno sfuggendo così tanti contagi, questo maxi screening per il green pass potrebbe portare un'impennata dei contagi.  Per concludere, invece, riporto la situazione della Romania, che negli ultimi giorni è sotto la lente d'ingrandimento mediatica. Si tratta di un paese fra i meno vaccinati (36% della popolazione) in Europa e che, proprio ieri, ha avuto uno spaventoso picco di 574 decessi giornalieri. Si tratta di un numero che, se rapportato alla popolazione italiana, porterebbe a 1800 decessi giornalieri: quasi il doppio del tragico picco del marzo 2020.    

20/10/2021 10:41
Covid, i contagi tornano a scendere: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, i contagi tornano a scendere: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati al nostro consueto appuntamento settimanale, nel quale analizziamo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La scorsa settimana sembrava si intravedesse la fine del trend di discesa, invece - con gioia - vediamo che questa settimana, a livello nazionale, i casi positivi hanno ripreso a scendere.  Anche le grandezze ospedaliere continuano il loro trend di ribasso con la stessa velocità della discesa dei contagi. Ovviamente queste grandezze sono tutte fortemente correlate tra loro.  Dando il nostro consueto sguardo alle regioni, tutte si trovano sotto la media di 100 casi giornalieri e tutte fanno registrare meno del 10% di terapie intensive occupate. In pratica in tutta Italia si registra un calo, mentre nelle Marche la situazione non ha subito variazioni di rilievo.  Un anno fa stava cominciando l'incubo della seconda ondata, spinto dalla diffusione della variante inglese. Proprio la scorsa settimana, come potete vedere dal grafico comparativo tra il 2020 e il 2021 presente qui sotto, c'è stato l'incrocio: i casi del 2020 hanno superato quelli del 2021, nonostante quest'anno sia presente la variante Delta che, a sua volta, è ben più contagiosa della Alfa di un anno fa. Inutile dire che il merito di questa situazione enormemente migliore dello scorso anno è data dai vaccini. A proposito, sta iniziando il richiamo per la terza dose verso i soggetti più fragili e mi sento di suggerire a questi soggetti di effettuarla per ridurre al minimo anche i rischi di contagio. Il consiglio si allarga soprattutto agli anziani che - statistiche alla mano - hanno una casistica di effetti collaterali derivati dal vaccino decisamente molto bassa.  

13/10/2021 09:40
Covid, i contagi stanno invertendo la direzione: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, i contagi stanno invertendo la direzione: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentrovati cari lettori a questa nuova puntata della mia rubrica, nella quale si analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Osservando il grafico dei contagi si può notare come la discesa sembri essersi quasi esaurita e potrebbe, anzi, profilarsi l'inizio di una risalita. L'ingresso dell'autunno e la riapertura delle scuole potrebbero contribuire, in questo senso, a una leggera accelerazione del virus.  In ogni caso, le grandezze ospedaliere sono ancora in discesa e la regione Marche vede un miglioramento generalizzato della situazione relativa a ricoveri e contagi. Tutte le regioni italiane si attestano sotto al 10% di terapie intensive. Un anno fa proprio di questi periodi, dopo che per tutta l'estate avvertivo del pericolo che stava crescendo, lanciavo l'allarme: tutto stava ricominciando come nella primavera del 2020, in poco tempo gli ospedali sarebbero stati di nuovo pieni. Alcuni mi dissero che facevo infondato allarmismo, poi abbiamo visto cosa è successo...   Ora il virus è ben più contagioso di un anno fa, ma la situazione è sotto controllo grazie alle vaccinazioni. Essendo da noi più "fresche", sembra che stiamo tenendo meglio questa ondata autunnale rispetto ad altre nazioni: mi preoccupa un po' più quella primaverile. Novità di questi giorni è una pillola antivirale che è stata approvata con la procedura di emergenza che sembra ridurre del 50% i casi gravi, ma assolutamente non può essere considerata a mio avviso un'alternativa al vaccino. Quest'ultimo, infatti, protegge al 90% dai casi gravi, il che significa una protezione 5 volte maggiore.  Invece se combinassimo le due cose potremmo pensare ad un 95% di protezione? Non lo sappiamo, perchè non si hanno dati sull'uso della pillola specificatamente su soggetti vaccinati.

08/10/2021 09:36
Contagi in calo del 34% nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Contagi in calo del 34% nelle Marche: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentrovati a questa nuova puntata della mia rubrica, nella quale si analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Ho da darvi senza dubbio una bella notizia: per ora, a circa 10 giorni dall'apertura delle scuole, non solo non si ha una crescita di casi, ma addirittura si ha un'accelerazione nella discesa. Saranno importanti dunque le prossime due settimane. Se verrà confermato un trend di discesa nonostante l'apertura delle scuole, ci troveremmo di fronte ad una piacevole anomalia rispetto a molti altri paesi. Una possibile spiegazione, in questo senso, potrebbe essere data dal fatto che, in Italia, le vaccinazioni sono state effettuate in tempi più recenti e dunque sono più in grado di proteggere, anche dal contagio. Le grandezze ospedaliere sono in miglioramento un pò ovunque, facendo così allontanare lo spettro della zona gialla.  Sul fronte delle regioni il miglioramento è diffuso, le Marche sono fra quelle con la discesa più significativa dei casi: i contagi sono in calo del 34%.  Con questo trend di discesa, in una o due settimane, i contagi 2021 andranno sotto a quelli 2020. È interessante notare, infine, come nel tempo la curva relativa ai casi e quella relativa ai decessi siano via via più lontane col passare dei mesi, in particolare dopo la diffusione dei vaccini.

28/09/2021 19:53
Covid, relativo ottimismo in vista dell'autunno: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, relativo ottimismo in vista dell'autunno: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentornati cari lettori all'ultima puntata estiva della nostra rubrica, nella quale si analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Possiamo certamente affrontare l'autunno con maggiore ottimismo rispetto a un anno fa, almeno per quel che riguarda me e voi che seguite la mia rubrica. Un anno fa, infatti, la seconda ondata era ancora molto sottovalutata, ma io cominciavo a lanciare seri allarmi. Un anno fa i contagi erano in preoccupante risalita mentre oggi sono in lieve discesa. Nella prossima puntata potremo iniziare a vedere qualcosa sugli effetti della riapertura delle scuole.  Finalmente anche i dati ospedalieri vanno in contrazione e dando, uno sguardo alle regioni, la situazione è in generico miglioramento ovunque. Una delle castronerie provenienti dai No Vax è la frase "Un anno fa avevamo meno contagi e morti". Ovviamente tali affermazioni non hanno la minima cognizione di causa, un anno fa ancora non vi era nemmeno la variante inglese e tantomeno la delta che ricordiamo essere il doppio più contagiosa della originaria. Nell'epidemia quello che conta è la direzione della curva...ad un anno di distanza abbiamo una curva in discesa contro una in salita del 2020. Il merito è unicamente dei vaccini, anche qui smontiamo qualche teoria complottista. È stato riportato un picco di 27 pazienti in terapia intensiva la scorsa settimana nelle Marche, 22 non vaccinati e 5 vaccinati, con una popolazione per l'80% vaccinata. Effettuando un semplice calcolo abbiamo un'efficacia del 94.5%. In pratica se non ci fossero stati i vaccini invece di 27 pazienti in rianimazione ne avremmo avuti 110! Ricordo per l'ennesima volta che i vaccini sono efficaci nel prevenire il contagio e molto efficaci nel prevenire i casi gravi, inoltre tutti i peggiori effetti collaterali dovuti ai vaccini, nelle persone contagiate si sono riscontrati 5 volte più frequentemente. Infine ribadisco, miei cari lettori, di non fare affidamento sul ragionamento "Se si vaccinano tutti gli altri, io mi salvo lo stesso": la variante delta è talmente contagiosa che è abbastanza improbabile non essere contagiati nel giro di 2 o 3 anni.      

21/09/2021 19:30
Covid, cosa accadrà con la riapertura delle scuole? L'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, cosa accadrà con la riapertura delle scuole? L'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati a questa nuova puntata della mia rubrica, che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Da domani inizia il periodo più delicato dell'anno ovvero quello coincidente con la riapertura delle scuole. Finora i dati sono tutti, generalmente, in miglioramento e si può prevedere ancora una settimana di calma. Gli eventuali effetti della riapertura, infatti, si paleseranno dalla prossima.  Le grandezze ospedaliere hanno smesso finalmente di crescere e qui possiamo auspicare due o tre settimane di discesa.  Sul fronte regioni il miglioramento è generalizzato, soprattutto la Sicilia vede una grossa discesa dei contagi dopo il picco di turisti raggiunto nel mese di agosto. La nostra regione, purtroppo, è lievemente sopra la soglia del 10% di terapie intensive occupate. Ma veniamo al punto centrale di questa puntata. Paragoneremo, infatti, l'andamento 2020 con quello del 2021. L'autunno 2020 fu segnato dalla seconda ondata con la comparsa della variante Alfa (detta inglese circa il 50% più contagiosa della variante originaria), mentre ora abbiamo la variante Delta (detta Indiana, 100% più contagiosa della originaria), ma abbiamo anche il vaccino. Nel mese di agosto 2020 i contagi erano in rapida risalita mentre nel 2021 abbiamo avuto una relativa stabilità, ed addirittura una discesa ad inizio settembre. Se proiettiamo in avanti questa differenza di andamenti potremo scongiurare una risalita rapida dei contagi come a ottobre 2020. Da notare inoltre come la distanza fra la curva decessi e quella contagi si sia ristretta con la comparsa della variante Inglese, mentre da marzo si sia via via ampliata (effetto del vaccino).  Notiamo, inoltre, come le curve contagi-decessi nel 2020 andassero di pari passo, mentre nel 2021 hanno avuto pendenze diverse e anche un maggior distanziamento temporale: se all'inizio si moriva attorno a 6/7 giorni dal contagio ora passano 2/3 settimane. Sul fronte vaccini, vorrei ancora una volta smentire la bufala che i vaccini mRna vadano a modificare il DNA del soggetto. Cari signori non vedremo una generazione di X-Men creati dal vaccino. L'RNA ed il DNA risiedono in punti differenti della cellula e hanno anche composizioni chimiche differenti pertanto l'rna messaggero interagisce con il solo RNA, come fa del resto il coronavirus: infetta le cellule modificando l'RNA per far produrre copie di sè stesso.  Allo stesso modo il vaccino mRNA 'dice' alle cellule di produrre oggetti proteici che non possono infettare altre cellule ma che contengono la proteina spike e addestrano il sistema immunitario.  I vaccini tipo Astra o JNJ invece sono a base di OGM. Viene preso un virus che non è capace di replicarsi nell'uomo e viene modificato per portare la proteina spike del covid, anche qui sono usati come bersagli per addestrare il nostro sistema immunitario. Una possibile soluzione per convincere gli scettici sarebbe l'eventuale approvazione del CoronaVac cinese, che in realtà è il più tradizionale di tutti, realizzato con pezzi di virus reso inerte, esattamente come il comune vaccino anti influenzale. Il principale difetto è una copertura da contagio limitata (poco sopra il 50%) ma con, comunque, una copertura di oltre l'80% dai casi gravi.  

14/09/2021 19:45
Cosa aspettarsi dalla riapertura delle scuole, il caso Scozia: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Cosa aspettarsi dalla riapertura delle scuole, il caso Scozia: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Bentornati cari lettori a questa ennesima puntata della mia rubrica settimanale, che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La scorsa settimana i contagi hanno registrato un leggero aumento conseguente ai festeggiamenti di ferragosto. È interessante notare come, rispetto allo scorso anno, l'effetto dei festeggiamenti di ferragosto sia stato molto inferiore come incremento percentuale (10% contro 70%) e come si sia ritardato nel manifestarsi. Nei numeri ospedalieri continua il rallentamento della crescita, tranne - come vedremo più nel dettaglio sotto - in Sicilia dove gli incrementi sono stati significativi.  Come detto, la regione peggiore è la Sicilia che è la prima a passare in zona gialla ed è anche fra le regioni con il maggior numero di persone non vaccinate. Diamo uno sguardo anche alla Scozia dove, da due settimane, sono ricominciate le scuole. Va sottolineato come in tutto il Regno Unito il vaccino, a chi ha meno di 18 anni, non sia stato somministrato. Proprio in questi giorni si è deciso di aprire la vaccinazione ai giovani dai 16 anni in su, ma due settimane fa in pratica nessun minorenne era vaccinato. Notiamo un incremento elevatissimo di contagi che raggiungono il picco storico di 9000 casi al giorno. Interessante però notare come, rispetto al passato, le curve degli ospedalizzati e decessi siano abbastanza lontane dai massimi. Direi che questo rappresenti una evidente prova dell'efficacia dei vaccini. Ogni tesi no vax - messa davanti ad uno studio serio dei numeri riguardo l'efficacia dei vaccini - è facilmente spazzata via, e se trovate qualche articolo che dimostra il contrario (ne ho visti alcuni) semplicemente si basa su dati falsi oppure contenenti vari errori di calcolo e di metodo (spesso non accidentali) che - con un attento controllo e ricalcolo - vengono chiaramente sbugiardati. Quindi è molto probabile che l'apertura delle scuole possa portare un sensibile incremento di contagi anche qui. La percentuale di vaccinati nell'età scolastica è comunque limitata ad oggi. Per concludere riporto i risultati di un interessante studio sui dati del Regno Unito dove si confrontano l'incidenza degli effetti collaterali peggiori dei vaccini con l'incidenza degli stessi nelle persone che sono state infettate dal Covid. Il grafico è abbastanza esplicativo: l'infezione da covid porta ad una possibilità nettamente maggiore di avere quelli che sono gli effetti collaterali del vaccino, oltre alle possibili complicazioni del covid stesso.

31/08/2021 20:50
Covid, contagi stabili ma vaccinazioni a rilento nel Maceratese: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, contagi stabili ma vaccinazioni a rilento nel Maceratese: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentrovati cari lettori nel quarto appuntamento agostano della mia consueta rubrica settimanale che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Notiamo che in Italia i contagi sono stati stabili questa settimana. Anche se per molti di vuoi può sembrare una notizia senza infamia e senza lode, a mio avviso è un segnale estremamente positivo . Un anno fa, infatti, seppur i contagi erano molti meno la settimana dopo Ferragosto si era registrato un incremento dell'80%, oggi invece siamo stabili e con una variante due volte più contagiosa di quella che circolava un anno fa, contando anche i consueti festeggiamenti ferragostani. Alla stabilizzazione dei contagi fa seguito la normalizzazione dei dati ospedalieri come di vede dal consueto grafico. Guardando alle regioni l'unica che è fuori controllo è la Sicilia che è stata "graziata" in un qualche modo, e finirà la stagione in zona bianca, mentre dai dati sarebbe dovuta passare a gialla. Qui vi è stato un connubio fra grossa affluenza turistica e il fatto di essere fra le regioni con più abitanti senza nemmeno una dose di vaccino (36.8% contro la media nazionale del 29%).      La nostra regione, comunque, non brilla certamente per il successo della campagna vaccinale.  Come avevo sottolineato precedentemente,  nella provincia di Macerata le vaccinazioni già procedevano molto a rilento, e durante queste ferie estive abbiamo anche visto la chiusura pomeridiana di alcuni  hub. In generale guardando i dati delle somministrazioni giornaliere in Italia dall'introduzione del green pass sono drasticamente diminuite, un controsenso? Non proprio il controsenso è introdurre una norma come il green pass in concomitanza del personale addetto alle vaccinazioni che va in ferie, senza pensare anzi a potenziare la capacità somministrativa.  Per concludere uno sguardo a dei dati da Israele, Paese che sta diventando uno degli esempi portati dai No Vax, ma cosa dicono veramente i numeri? Ho trovato due grafici interessanti presi da uno studio e da una fonte governativa che mostrano l'efficacia del vaccino a distanza di mesi. Notiamo come con il passare dei mesi la copertura dal contagio cali sensibilmente, ma non vi è alcun calo della protezione da forme gravi di infezione ed ospedalizzazione che rimane sempre fra l'80 ed il 90%.      

24/08/2021 20:00
Covid, la corsa dei contagi si è quasi fermata: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, la corsa dei contagi si è quasi fermata: l'analisi del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentrovati cari lettori nel terzo appuntamento agostano della mia consueta rubrica settimanale che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. Dall'analisi degli ultimi dati possiamo vedere che nella nostra regione i contagi questa settimana sono stati stabili, mentre quelli nazionali registrano una crescita di circa il 4%.  Per le ospedalizzazioni e le terapie intensive gli indicatori sono ancora in crescita, ma - se si stabilizzano i contagi - tanto più lo dovranno fare i ricoveri.  Guardando la tabella delle regioni, si nota come quelle più turistiche siano quelle più in difficoltà, mentre la Lombardia risulta fra le regioni con minori contagi. Questi valori hanno però un difetto alla base: i positivi si calcolano sul numero di residenti in una regione, è chiaro che ad agosto la popolazione presente in Sicilia e Sardegna sarà ben più alta di quella residente e certamente molto più bassa quella presente in Lombardia rispetto a quella residente. Comunque Sicilia e Sardegna sono in bilico per il passaggio in zona gialla.  Vi riporto per concludere alcuni tipici problemi che si presentano nella verifica del green pass. La cosa migliore è scaricare il QR code dall'app IO o dal sito del ministero tramite i codici che arrivano con l'sms e salvare il file su cellulare. Se lo stampate , meglio se lo fate facendo sì che il QR sia largo almeno un 5cm. Evitate di tenere sul cellulare una foto del QR cartaceo, è difficile per la app di verifica leggere il codice.  Il QR che vi danno al centro vaccinale attesta l'avvenuta vaccinazione, ma non è il green pass e non si può verificare in automatico con la app. Non penso che nessuno vi manderà via se mostrate il certificato di vaccinazione, ma in quel caso occorrerà richiedee una verifica manuale. Per fare il controllo rapidamente consiglio caldamente di scaricare il green pass e salvare il file sul telefono. Se avete preso il pass dopo la prima dose quel Qr smetterà di essere valido il giorno della seconda dose, quindi effettuata la seconda dose dovrete riscaricarlo. Ricordiamo che dopo la prima dose il pass è attivo in 15 giorni mentre dopo la seconda dose è attivo in 2 giorni.    

17/08/2021 19:27
Covid, le Marche tra le regioni con più nuovi casi: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Covid, le Marche tra le regioni con più nuovi casi: l'andamento del virus nei grafici dell'ingegner Petro

Bentrovati lettori nel secondo appuntamento agostano della mia consueta rubrica settimanale che analizza l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La crescita dei casi nella nostra regione si assesta ad un +40% settimanale, ben sopra la media nazionale, e risultiamo una delle regioni con la crescita maggiore. A livello nazionale i dati ospedalieri stanno rallentando: la loro crescita si attesta ad un +30% settimanale. Leggendo il decreto sui cambi di zona, notiamo che la zona bianca persiste fino a 150 casi al giorno per 100.000 abitanti (che nella mia tabella sono 214 giornalieri per milione). Considerando questo parametro, molte regioni farebbero il cambio al giallo per i contagi più che per i dati ospedalieri.  La regione peggiore permane la Sardegna che ha superato il limite per le terapie intensive, ma non ancora quello per i ricoveri (rileggendo il decreto questi limiti devono essere entrambi superati per il cambio zona). Le Marche sono circa a metà del valore soglia, ma se si continua a crescere del 40% settimanale, tale valore lo si supera in fretta. Guardando invece il Regno Unito, i contagi hanno smesso di diminuire, ma ciò che sta diminuendo sembra essere la letalità che passa dallo 0.35% allo 0.25% e il tasso di ospedalizzazione che scende dal 3% a circa l'1.8%. Vedendo questi dati si dovrebbe seriamente iniziare a pensare alla possibilità di un approccio simile terminata la campagna vaccinale. Attualmente il Regno Unito conta il 69.3% della popolazione con almeno una dose ricevuta e il 58.1% degli abitanti ha completato il ciclo vaccinale. L'Italia ha il 67.1% della popolazione con almeno una dose ricevuta e il 58.5% di vaccinati che hanno completato il ciclo, pertanto possiamo presumere che avremo - in proiezione - simili dati di occupazione ospedaliera e decessi. A mio avviso non è corretto aprire tutto finché vi sono individui che aspettano la prima dose o il richiamo, ma invece di parlare di restrizioni si dovrebbe seriamente iniziare a pensare alla possibilità di un'apertura completa o quasi. Ultima nota, i Green pass falsi. Da ingegnere informatico, vi esorto a non rivolgervi a sedicenti hacker o vie traverse della rete per procurarsi pass contraffatti. In primis è un reato poiché si utilizzerebbe un documento falso, in secondo luogo il QR del pass contiene firme crittografiche che non è assolutamente facile poter falsificare, anzi allo stato attuale è impossibile ricrearle correttamente senza la chiave originaria che presumibilmente è in possesso unicamente di pochissimi responsabili del progetto. Il costo di questi pass fasulli, e neanche funzionanti, si aggira a cifre di oltre i 300 euro, che equivarrebbero a ben 20 tamponi o più.

10/08/2021 20:00
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