di Capitano Nemo
Macerata, Narciso Ricotta a cena con la comunità albanese: foto e sorrisi con la candidata Ariana Hoxha
Sono venuti da Sforzacosta, Piediripa, dal capoluogo Macerata, da Tolentino e Civitanova gli albanesi che sostengono la coalizione di centrosinistra al Comune e alla Regione Marche. Nel nome della "loro" candidata Ariana Kosova Hoxha, maceratese ormai radicata da molti anni in città (da Durazzo). Tutt'intorno, in un locale nella zona industriale di Corridonia, gli albanesi a Narciso Ricotta, candidato sindaco Pd, e a Romeo Renis, capolista della civica "La Nostra Città", con un programma tutto focalizzato sulla sicurezza urbana. Una prima convention, con cena conclusa alle 23:30, cui seguiranno altre ancora - promette la Hoxha. "Siamo orgogliosi di te". È stato il coro dei suoi connazionali intorno alla candidata alle Comunali ('La Nostra Città') e alle Regionali ('Marche Coraggiose').
Macerata, la Lega svela i 32 candidati per le Comunali: "Una squadra di numeri uno" (FOTO)
"E' una squadra di numeri uno. Vinceremo tutto!" grida Sandra Vecchioni. "Mai accaduta una tale partecipazione, una gara nel voler esserci. Questa lista ha un overbooking incredibile: grazie anche ai tanti che sono rimasti fuori e ci danno ancora più forza per aspirare a diventare il partito maggiore a Macerata" dice l'on. Tullio Patassini. E il commissario regionale, on. Riccardo Augusto Marchetti, il condottiero del 'modello Umbria' (la Regione rossa diventata leghista con Donatella Tesei nella Top Three dei governatori più apprezzati d'Italia) rende merito ad Andrea Marchiori, ora scintillante portavoce del Carroccio maceratese, di aver "fatto un passo di lato" consentendo l'unione del centro destra nel nome di Sandro Parcaroli, il 'nuovo' candidato sindaco cui sono legate tutte le speranze di riconquistare il Comune di Macerata dopo 20 anni. E lui, per tutti 'Sandro' in pantaloni e camicia blu scuro (una volta si sarebbe detto 'savoia') senza giacca, sorride in prima fila con accanto l'ultimo sindaco di centro destra, Anna Menghi caduta sotto il pugnale dei 'congiurati' nel 1999, anno di Saturno. E dantescamente 'il modo ancor l'offende'. "Ma stiamo finalmente andando bene, ingranando" confida la Pasionaria all'ormai vecchio amico cronista. A 'Sandro' inneggiano tutti gli intervenuti e la rumoreggiante Sala Rossa della Domus Sancti Juliani, al Seminario Nuovo, dove la Lega ieri sera ha presentato i suoi 'magnifici' 32 candidati incaricati della 'remuntada' alla guida del nuovo capitano Parcaroli. "Faremo di Macerata ancora una volta l'effettivo capoluogo della Provincia" esorta il sen. Pazzaglini, mentre Marchetti identifica culturalmente Macerata all'idea stessa di Marche. Chiedendo "di riscattare la città dagli affaristi che l'hanno sottomessa ai propri interessi". Da parte sua Simone Merlini, coordinatore provinciale, rispolvera nel lungo saluto iniziale il concept affediano di Macerata Granne: "Ritornerà Grande!". E il Seminario diventa per un'ora un po' Pontida con questo giuramento solenne, gli 'evviva' e gli applausi reiterati, il tifo da stadio, ed uno spogliatoio ribollente e carico che neppure il patriarca dei motivatori, il mago Helenio Herrera, avrebbe pensato per la sua Inter pigliatutto. Parcaroli, chiamato al proscenio, trae auspici vincenti da "coraggio e forza" messi in mostra da una tale squadra 'muscolare', e giura che farà di Macerata "una città meravigliosa dal respiro europeo". I 32 sfilano davanti a 'Sandro' con ritmo e spirito bersagliereschi: presentati dal brillantissimo avv. Marchiori che ha solo un'incertezza grave ma comprensibile e tuttavia riparata in extremis. Ma come può un leghista non inciampare pronunciando quasi per intero 'Matteo Salv'...ini nel presentare un candidato che si chiama Matteo Salvucci? Poi tutti di nuovo fuori: il tramonto ha spento la luce che aveva permesso un'ora prima la foto di gruppo con i candidati leghisti tutti insieme come una squadra sportiva. È tuttavia il tempo di uno spartano buffet nella similbaita allestita sul prato per ricordare la montana Domus Laetitiae che, or sono 4 anni fa, il sisma ha reso inagibile. È anche l'occasione per Sandra Vecchioni, coordinatrice comunale, di prendere accordi con Luca Buldorini, responsabile dello staff organizzativo di Lega Marche: c'è da preparare sabato il tour balneare di Matteo Salvini. Il 'Capitano' è atteso sulla spiaggia portorecanatese, alle 15:30, chalet Acapulco; poi a Civitanova Marche presso l'hotel Cosmopolitan ed infine (ore 17) sul lungomare Piermanni, 10/A, allo Shada Beach Club. Di seguito la lista completa coi nomi dei candidati alle prossime Comunali per la Lega Macerata:
Sandro Parcaroli presenta il programma tra una pioggia di applausi: "Così faccio tornare grande Macerata" (Video e Foto)
Ventitré applausi, l'ultimo conclusivo prolungato. La voce che s'incrina alle parole fatidiche: bambini, anziani, fragilità. "Sono un uomo libero , non un uomo della politica" dice di sè Sandro Parcaroli presentando ad un mese dalla sua scesa in campo il suo programma. "Sono qui con voi a distanza di un mese, e ho le pile ancora più cariche. Prendere contatto con la città che amo, incrociando gli sguardi di centinaia di maceratesi, esaminando altrettanti documenti sullo stato di un capoluogo che rischia di scomparire dalla storia, incontrando categorie ed associazioni mi ha offerto l'opportunià di misurare per intero il peso di una sfida importante. Fare il sindaco tra la gente in piena trasparenza, fare del palazzo di piazza Libertà un Comune di vetro: questo mi galvanizza" dichiara il patron di Medstore nell'incalzare degli applausi (alcuni lanciati dal deputato Patassini in prima fila) e il grandinare dei 'bravo' delle signore mentre se lo coccolano, o quasi, con gli occhi sul lato destro dell'emiciclo su cui si affaccia Vere Italia al n.5 di via Crescimbeni, Silvano Jommi, Raffaele Delle Fave e Riccardo Sacchi. Al centro Anna Menghi: è lei, la visionaria della Lega, commissaria regionale Anmic, che Parcaroli va ad abbracciare in uno slancio ideale che significa anche tanto. E in quel tanto c'è la lotta tesa al sostegno della disabilità che Anna rappresenta con la sua stessa biografia e che il candidato sindaco ha inserito nel programma. "Abbiamo tagliato corto: programmi impegnativi ma realizzabili da qui a 5 anni". A cominciare da quello di far grande...Macerata Granne. "Meglio ancora: questa città sul modello della Grand Paris. Città metropolitana senza diseguaglianze. Siamo d'accordo il vescovo Marconi ed io". E pure... sin dal 1938 il poeta Affede. Sì, lui che scrisse ne 'Lu paese mia' questo verso: "Citta' più recercata/di Londra e di Parigi, Macerata è tanto cocca...". Città internazionale nel nome di padre Matteo Ricci (" celebrazioni inadeguate quelle vissute qualche anno da: neppure una statua...") capace in futuro di attrarre e sedurre diventando una piccola Silicon Valley con un'industria dell'informazione di livello italiano ed internazionale. "Girerò l'Italia a questo proposito" promette Parcaroli. Che poi invita gli oltre cento astanti, ad un gioco."Chiudete gli occhi e sognate". Già cosa? "Una Macerata del futuro che finalmente prenderà in mano, una città dell'Alta Formazione, del Belcanto, dell'Amicizia, di Giuseppe Tucci, Ivo Pannaggi, Dante Ferretti, una città a misura di bambini ed anziani, senza problemi di sicurezza (ma non perché come succede ora, in quanto li nasconde pur noi apprezzando l'enorme lavoro del questore Pignataro). Una comunità dove ci sarà accoglienza, accessi meccanizzati, un polo formato da ateneo, accademia, scuole di specializzazione, e che aprirà le porte a studiosi e turisti da tutte le Nazioni. Dove i ristoranti torneranno ad essere pieni come i negozi e piazze, vie del centro e delle frazioni torneranno ad essere popolate. E dove tutto questo si svolgerà sotto lo sguardo sereno di un marmoreo padre Matteo Ricci, dall'alto di un piedistallo, finalmente tornato dalla Cina". Come, aggiungiamo noi, in una delle ultime profezie di Remo Pagnanelli (cfr Il Messaggero) a metà' degli anni ‘80. I cento hanno sognato, ma ad occhi aperti. Perché i maceratesi sono fatti così.....
Regionali, Mercorelli dice 'no' all'alleanza col PD: "Mangialardi e Acquaroli dicono le stesse cose"
"Mi hanno voluto a marzo con il 58% dei consensi gli iscritti sul portale Rousseau e questo resta fino al 20/21 settembre (Leggi l'articolo). Nessun patto nazionale può prevaricare ciò che è stato deciso dalla base. Il 'modello Marche' che qualcuno vorrebbe non attecchira' mai, ma non siamo un caso unico nella geografia di queste pre-elezioni perché anche in Toscana, Puglia, Campania e non solo, il M5S va da solo, orgoglioso della propria unicità ". Parola di Gian Mario Mercorelli, 47 anni, tolentinate, grafico industriale, designer, una compagna, due figli di 7 e 10 anni, Cesare e Mario: "come il nostro avo, proprietario di una conceria storica a Tolentino, prodromo di quella civiltà industriale ed imprenditoriale di cui è connotata la storia stessa della città" dice Mercorelli. Che, studi a Milano, avrebbe per natali avuto forse politicamente una via predestinata: "mio padrino di battesimo e' stato l'on. Adriano Ciaffi; mio padre, morto a 30 anni in un incidente stradale, era un noto militante nella DC", se non fosse nato subito il feeling per il movimento di Beppe Grillo. "Nel M5s sono nel 2009/2010" sottolinea Mercorelli. I candidati governatori sono sette al momento, un po' troppi secondo lei? "Non credibili nella forma, riproposti dalla vecchia politica. I due blocchi sono rappresentati da due candidati che se si ascoltassero, senza i simboli, non si saprebbe quali coalizioni (pure contrapposte) sostengano l'uno o l'altro. Tanto dicono le medesime 'cose' sia Mangialardi sia Acquaroli. Ripeto anch'essi eredi del modo di concepire la Cosa Pubblica: non al passo dei tempi, fuori dal contemporaneo. Utilizzando ancora il politichese ". E i candidati consiglieri regionali ? "Guardi, posso dirle come li abbiamo scelti noi, nella lista pentastellata. Pre-condizione e' stata ad esempio la fedina penale pulita, e pure l'assenza di carichi pendenti. Le altre liste hanno come la nostra candidati consiglieri senza passato o presente penale sul profilo penale?". Se eletto, quali saranno gli obbiettivi da raggiungere nei suoi primi cento giorni? "Subito sburocratizzazione assoluta nella Ricostruzione post sisma. Le Marche sono state colpite duramente 4 anni fa ed ancora siamo in fase d'emergenza. Occorre accelerare e cancellare lacci e lacciuoli. Parlo di disagi terribili essendo testimone diretto di questi: sono infatti un terremotato della prima...ora. Non si può andare avanti così, obiettivamente. Poi subito riprogrammare la sanità pubblica. Posta a durissima prova anche dall'emergenza che ne ha messo in luce tutte le carenze". Terzo obiettivo? "Stiamo nelle Marche, una regione di grande e rara bellezza. Ebbene bisogna far fronte a certe forti criticità ambientali, visto anche certi 'vuoti' da parte dei Verdi che sostengono il Pd. Mi riferisco per ultimo, al percolato derivante dalle discariche che va a finire in mare". I sondaggi le danno l'8% dei consensi... "Non credo troppo a questo tipo di intercettazione pre-elettorale della Pubblica opinione". L'intervista, per telefono, ha molte interruzione a causa delle gallerie della superstrada Valdichienti percorsa in contemporanea dal candidato governatore del M5s in auto da Tolentino a Camerino. Nelle gallerie ci sono i necessari cunicoli, ma questi restano ancora vuoti in attesa di fibra: nessuno può dunque telefonare percorrendo i lunghissimi tunnel. Un'incredibile iattura: "Occorre mettere in rete anche i centri dell'alto maceratese collegate da questa importante infrastruttura - dice Mercorelli - un altro obiettivo subito da raggiungere, senza attendere cento giorni".
Morrovalle, nuova sede per Italia Viva: presentata la candidata al consiglio regionale Manila Ilari
Giovedi 13 Alla presenza del Sindaco Montemarani è stata inaugurata la sede del comitato territoriale di Italia Viva e si è presentata la candidatura al consiglio regionale delle Marche della sig.ra Manila Ilari. Ha espresso viva soddisfazione per la partecipazione del numeroso pubblico, la coordinatrice territoriale,nonché consigliera comunale di Morrovalle, Rosita Platinetti , ha ringraziato tutto il comitato per il lavoro svolto con tanta dedizione cosa che ha consentito di raggiungere l’obiettivo in tempi così rapidi. La Platinetti ha inoltre affermato che questa sede resterà aperta anche dopo la campagna elettorale per dare un luogo d incontro a tutti coloro che hanno a cuore una politica riformista e passione politica fuori dagli stereotipi ideologici, come ha poi confermato la stessa candidata. Ha poi preso la parola la coordinatrice provinciale Teresa Lambertucci, fortemente legata a Morrovalle pur essendosi trasferita a Civitanova, che ha ringraziato in particolare i candidati della lista presenti in sala, Natalia Conesta di Demos Flavio Corradini capolista di italia viva, oltre a Enrico Marcolini candidato alle comunali di Macerata e presente in rappresentanza del Gruppo consigliare maceratese di Italia Viva e socialisti . Ha poi espresso viva soddisfazione per questa iniziativa che vuole essere un primo passo verso il radicamento nel territorio del nuovo partito di cui Renzi è il leader. Pirro Paola capogruppo in consiglio comunale ha informato i presenti e ringraziato sentitamente il sindaco per aver consentito la costituzione del gruppo consigliare di Italia Viva avvenuto proprio in questi giorni. La presentazione è invece stata affidata all’on. Baldelli che ha sottolineato come la peculiarità della candidata Ilari sia la capacità di coniugare il sapere culturale, è infatti laureata in economia ,al saper fare ,essendo impegnata nella attività dell’azienda di famiglia Il Gergo, e la serietà con cui svolge ogni cosa sia essa lo sport, ha un passato da pallavolista, o il lavoro o la famiglia, ha tre figli, e ora la politica. E’ certamente una sfida, non ha nessun trascorso di politica diretta ma ha la caratteristica di studiare, informarsi confrontare e cercare soluzioni ai problemi. Morrovallese di adozione ma molto determinata a spendersi ora come in futuro per contribuire in modo fattivo al miglioramento di questo paese. Un plauso al sindaco Montemarani che si è fermato fino alla fine per ascoltare le proposte della candidata, complimentandosi con lei per la capacità comunicativa ricca di contenuti.An che il sindaco nel suo intervento ha sottolineato come sia importante tornare ad aprire sedi e luoghi di confronto politico nel solco dei dettami della nostra amata Costituzione che individuava nei partiti l’anello di congiunzione fra i cittadini e le istituzioni. Non resta che augurare un grande in bocca al lupo a Manila Ilari plaudendo allo slogan stampato sulle magliette che indossavano tutti i componenti del comitato #ORGOGLIOSAMENTE MARCHE
Macerata, "esperienza e freschezza": Ricotta e Di Pietro svelano i 30 candidati consiglieri del PD
L’esperienza dei consiglieri e degli assessori uscenti, la freschezza e voglia di fare dei giovani e delle nuove leve, caratterizzano la lista dei candidati alle comunali 2020 che per il Partito democratico, il segretario comunale Stefano Di Pietro e il candidato sindaco Narciso Ricotta hanno presentato ieri presso la sede del Partito in via Spalato. Ricotta ha sottolineato la presenza democratica di otto liste che hanno lavorato ad un programma condiviso già da Febbraio dopo le primarie che lo hanno visto vincente come il candidato scelto dai cittadini e non da un telefonata dall’alto. La consigliera uscente Alessia Scoccianti nel suo intervento “ Un impegno che continua è il nostro slogan, perché in questi cinque anni abbiamo raggiunto molti degli obiettivi ma tanti altri ne dobbiamo raggiungere, primo tra tutti vedere Macerata entro il 2025 in classifica tra le prime 10 città per migliore qualità della vita. E noi che a Macerata ci viviamo e lavoriamo possiamo farlo” La lista del PD: Amanze Alessandro, 28 anni , studente universitario; Bisio Chiara 44 anni, insegnante di danza; Canesin Alferio, 69 anni, assessore uscente allo sport; Centioni Fabrizio 51 anni, fotografo; Contigiani Ninfa 48 anni, docente Unimc; Coppari Antonella, 52 anni, infermiera; Crucianelli Loris 68 anni, manager; Del Gobbo Maurizio 59 anni, medico; Di Pancrazio Maria Antonietta, 60 anni, psicologa del lavoro e dell’organizzazione aziendale; Di Pietro Stefano, 48 anni, commerciante; Domizi Tommaso 20 anni; Forti Franco 68 anni, ex agente polizia locale; Gattari Silvano, 66 anni, già presidente Cna; Gentilozzi Ulisse, 73 anni, ex bancario; Iesari Mario 61 anni, assessore uscente all’ambiente; Machella Alessandra, 35 anni, assistente sociale e cantautrice; Marcolini Alessandro, 45 anni, avvocato; Ottaviani Paola 44 anni, consigliere comunale uscente; Perticarari Andrea 34 anni, avvocato; Rocchi Renato 59 anni, dirigente Asur; Rogante Caterina 36 anni, impiegata; Romoli Marco,29 anni, imprenditore; Saracco Mauro, 58 anni, architetto; Scoccianti Alessia, 36 anni, consigliere comunale uscente; Sdrubolini Michael 20 anni; Simoncini Andrea 32 anni personal trainer; Soldini Katia 52 anni, docente; Staffolani Mirella 67 anni, pediatra; Tiburzi Aldo, 63 anni, commerciante e Trubbiani Simona, 54 anni docente di inglese.
Macerata, i Verdi dicono sì a Ricotta: testimonial Raffaello e Dante Ferretti
Sostiene Ricotta: da Raffaello a Dante Ferretti, nuovi testimonial presi a prestito da Gianluca Carrabs, segretario regionale dei Verdi, già assessore all'Ambiente della giunta Spacca (e presidente SVIM) per dichiarare questa mattina l'appoggio a Narciso Ricotta sindaco di Macerata. All'incontro presenti con Carrabs, la lista Macerata Insieme, il coordinatore David Miliozzi e il presidente Erap Massimiliano Bianchini. Già, ma cosa c'entrano assieme il Genio del Rinascimento e il Genio di Hollywood? Ha spiegato Carrabs: "Eccome se c'entra, segnala chiaramente il legame tra Cultura ed Agricoltura. In riferimento ai 'giacimenti naturali'che sono paesaggio, ambiente, beni culturali, artigianato di qualità. Una vocazione territoriale complessiva che diventa leva competitiva. Il Rinascimento con Raffaello é nato proprio nelle Marche. E dunque questo territorio rappresenta un'attrattiva fondamentale per le politiche di sviluppo sostenibile, non a caso la stessa produzione culturale e' stata concepita in terra marchigiana. E l'ultimo nato di questa stirpe di titani è Dante Ferretti, genio della scenografia celebrato a livello mondiale". Massimiliano Bianchini: "RinasciMarche, la nostra lista per la Regione, ha nel nome una doppia chiave: nuovo Rinascimento nel segno della ripartenza post sisma e post covid". David Miliozzi, amico di Ferretti e promotore della creazione di un museo a lui dedicato all'ex cinema Corso: "Noi di Macerata Insieme mettiamo l'ambiente e lo sviluppo sostenibile in cima alle nostre priorità. Il rilancio economico politico e culturale della nostra città passa attraverso strategie di sviluppo sostenibile. Da Raffaello a Dante Ferretti la nostra terra é un simbolo di eccellenza di produziine di qualita' e bellezza nel mondo". Ancora Carrabs: "La lotta ai cambiamenti climatici è fondamentale. La nostra generazione è la prima ad averne subito gli effetti e l'ultima a potervi metterci rimedio....". Giusto, ma che c'azzecca il Comune? "Non solo c'azzecca, ma ha un ruolo decisivo. L'80% dei gas alterati cui si deve il cambiamento del clima, è dovuto alle attività urbane. Occorrono pertanto conversioni ecologiche per un'energia sostenibile....". Miliozzi s'infervora: "Il Comune ha firmato il Patto dei Sindaci in tema di Ambiente. Punti focali sono la raccolta dei rifiuti differenziata, dove Macerata ha dato effettivamente il meglio di sé, il Centro del Riuso che ora deve diventare di ambito provinciale e il Centro di educazione ambientale, Cea". E ad una voce Carrabs, Miliozzi e Bianchini: "La battaglia per l'ambiente deve cominciare da Macerata e dalle Marche: un nuovo Rinascimento per salvare il pianeta". Al Centro del tavolo, con le insegne verdi e gialle del Sole che ride, Narciso Ricotta sorride e dice che "Sì, Macerata continuerà la battaglia ecologista". Sarà Miliozzi l'assessore delegato in una futura giunta di centrosinistra?
Macerata, Flavio Corradini lancia la sua candidatura al Consiglio Regionale: "esportiamo la bellezza delle Marche" (FOTO)
Flavio Corradini, ex rettore dell'università di Camerino (da lui salvata dalla chiusura nelle ore disperate delle prime devastanti scosse dell'aborto 2016) si candida per il Consiglio regionale e ricomincia da 4. Ivo Costamagna, segretario del Psi marchigiano, non si candida ma segnala sotto l'ombrellone che a malapena lo protegge dal sole agdi mezzogiorno la lapide che indica in piazza Battisti quello che la tradizione vuole sia il luogo 'di nascita' di padre Matteo Ricci . "La globalizzazione l'abbiamo inventata noi marchigiani qui a Macerata, arrivando con il grande gesuita sino nel lontano Oriente". Spontaneo applauso degli astanti raccolti da Italia Viva-Psi-Demos e civiche per l'apertura della campagna elettorale: in Regione a sostegno di Mangialardi, e a Macerata per Ricotta sindaco. Al tavolo con Costamagna lo stesso Corradini e la coordinatrice provinciale dei renziani, Teresa Lambertucci. Nelle prime parole del candidato consigliere, che tiene sveglia la platea come una classe ripetendo concetti chiave, il ricordo -che commuove Costamagna- di Dario Conti, socialista storico, gia' assessore provinciale e sindaco di Camerino. "Molte idee-forza del programma sono le sue che tanto si e' speso per il territorio, in particolare la ricostruzione post sisma". Corradini tiene desto l'uditorio rivolgendosi ora all'uno ora all'altro dell'uditorio e alla candidata morrovallese, Manila Ilari (ramo calzature), in tema d'imprenditoria, le chiede: "Se dico stupidaggini, ti prego correggimi". Manila, sotto la mascherina, tace. L'intervento è Impegno,b' articolato e complesso, costruito assieme all'interno del #comitato con flavio ("attenzione: con non per" sottolinea "siamo per il noi"). Il programma si basa su quattro 'emergenze': Impegno, Passione, Lavoro, Rinascita. Corradini ricomincia da 4. "Siamo un laboratorio che nasce soprattutto qui ed é ora presente anche in tutte le altre regioni dove si vota - chiarisce Teresa Lambertucci- I nostri candidati si presentano anche con una lista per il Comune di Macerata. In Regione sarebbe stato bello Flavio candidato governatore, uomo nuovo e sapiente, c'era la disponibilità ma si è deciso diversamente....". "Via le convenzioni, via le vecchie strutture, via i mezzi busti della politica" é il credo di Corradini, il rettore che ha salvato Unicam dalla chiusura nelle ore devastanti del post sisma. E il target è: mettere in rete le risorse migliori per uscire dalla crisi in un rinnovamento totale. E valorizzare "l'infinita bellezza delle Marche dove si vive ancora bene, Mia moglie ed io potevamo vivere in qualsiasi parte del mondo, ma siamo tornati qui a Macerata dove io sono nato per far crescere i nostri figli". Dall'infinita bellezza agli eventi catastrofici dal 2008 ad oggi: "Banca Marche, gli eventi sismici del 2016 (ogni due minuti una scossa da agosto 2016 a gennaio 2017), centinaia di migliaia di persone che hanno perso tutto e poi, alla fine, per tutti, questa pandemia che mina la nostra salute e la nostra situazione economica. Cotanta bellezza e tanta difficoltà hanno comunque visto tanti marchigiani affrontare questa situazione con una dignità incredibile". Circa il termine Impegno: "Significa studiare, prepararsi, essere attenti osservatori di cosa sta cambiando. Imparare a proporre azioni e trasformarle in valori. Il valore non è solo valore economico, ma significa anche quello che stiamo costruendo qui: relazioni umane, socialità, civiltà, coesione. Da questo contesto è più facile poi anche lo sviluppo economico di un territorio. Impegno significa fare scelte consapevoli. Scelte che un politico non deve fare mai per sé, questa non è retorica perché chiaramente tante persone che ci rappresentano molto spesso conducono la loro linea politica per volontà personali. La nostra squadra deve garantire che ciò non accada più. Sanità pubblica universale che deve interloquire in completa trasparenza con la sanità privata. La questione della ricostruzione: tutti i colori politici son passati di questi tempi e queste persone da quattro anni stanno nella stessa situazione. Questa questione è vitale. E la ricostruzione deve essere non solo delle case, ma anche del nostro sistema democratico. Altro tema fondamentale per noi è ia riforma del terzo settore, parte chiave della nostra economia e della nostra socialità: gratuità, volontariato, associazionismo. Affronteremo anche la questione delle fragilità: non dobbiamo pensare che alcune cose non ci interessano perché pensiamo che siano casi isolati quelli delle tossicodipendenze o della ludopatia» Passione: "La politica non può essere considerata un lavoro. Le nostre liste devono essere convinte di questo. Se interpreti la politica come un lavoro non ci si mette a disposizione degli altri. Se facciamo il contrario, sbagliamo". Lavoro: "La maggior parte del nostro lavoro proviene dalle nostre piccole e medie imprese, dai nostri artigiani e dai nostri professionisti. Dobbiamo sostenere questi settori". Ancora: sviluppo sostenibile, internazionalità, infrastrutture del digitale, nuovi modi di fare informazione, export della nostra bellezza e del Made in Marche. "Abbiamo università all’avanguardia, condividiamo, trasformiamo azione in valore". E infine, ma non per importanza, rinascita". Già, Rinascita: una parola d'ordine in questa campagna elettorale per numerose liste. Se son rose...fiorirà finalmente dopo 4 anni la ricostruzione all'interno del cratere sismico.
Macerata, Popolo della famiglia: Mario Adinolfi presenta la candidata sindaco Lauretta Gianfelici
Stimolato dall'ex rettore Unimc, professor Alberto Febbrajo, il leader di 'Popolo della famiglia', l'ex parlamentare Mario Adinolfi, in piazza Battisti presentando la candidata sindaco Lauretta Gianfelici, si cala alla fine nella 'maceratesita' (come la chiama lui). Lo fa dichiarando l'appartenenza della sua lista idealmente al centrodestra, mostrando prima di non conoscere il nome scelto dalla coalizione di centrodestra a correre per la poltrona di primo cittadino, poi sbagliando due volte (a bella posta? Il dubbio resta) il nome di Sandro Parcaroli. "Siamo ed eravamo disponibili a sostenere il fronte opposto al centro sinistra, ma difronte al silenzio siamo andati per conto proprio. Non siamo disponibili ad annessioni, certo mai! Eravamo pronti tuttavia a mettere a disposizione del centrodestra una candidata sindaco come Lauretta rompendo la barriera maschilista particolarmente pesante a Macerata. Dove, ad eccezione della nostra non c’è stavolta (e neppure per la carica di governatore) una candidatura al femminile. E pure nelle liste, mi pare". In precedenza, Adinolfi aveva puntato il dito sulla vicenda lockdown e in particolare sulla recentissima decretazione dei verbali del Cts che raccomandava alcune zone rosse poi allargate dal governo in tutt'Italia. "E a Roma città in ginocchio, ha chiuso un'impresa di tre". Poi citazione per la conduttrice inginocchiata nel nome di George Floyd: "eppure non Italia le nostre forze dell'Ordine brillano per correttezza e comportamenti che esulano dalla diversità del colore della pelle – e aggiunge - Ho criticato quella conduttrice e se non mi inviterà in trasmissione poco importa e pure se mi salterà una recensione al mio prossimo libro". Poi all'ultima domanda, richiesta, dal pubblico, il contraddittorio dialettico con il prof Febbrajo. Durato però poco. Citando Luxuria, Adinolfi taglia corto "ho impegni ora che mi portano lontano da Macerata e sono in ritardo".
Macerata - I sindacati di Polizia protestano uniti, ma niente incontro col Prefetto: è in ferie
La situazione é grave se, eccezionalmente per la prima volta, tutte le sigle sindacali della Polizia - a rappresentare la quasi totalità dei lavoratori in provincia - hanno trovato l'unità su una piattaforma rivendicativa. La manifestazione è partita alle ore 9 di questa mattina con l'annunciato volantinaggio di protesta davanti all'edificio che ospita l'ufficio Immigrazione, in via Prezzolini, a Macerata. Successivamente una delegazione si è recata in Prefettura per incontrare il dottor Flavio Ferdani, con la sorpresa di trovarsi di fronte all'impossibilità di stabilire un contatto. A causa delle ferie estive del dottor Ferdani, e del 'no' all'incontro da parte del vice che, evidentemente, ha considerato come soltanto l'autorevolezza del prefetto (che solo da pochi giorni è succeduto alla dott.ssa Iolanda Rolli) possa risolvere un caso tanto delicato. Articolata si presenta, infatti, la nota 'dolente' presentata nel volantino distribuito al pubblico da parte d Siulp (Cioppettini), Sap (Pezzola), Siap-Upl Sicurezza (Bernacchini), FSP (Perniola), Coisp-Mosap (Schirripa), Silp-Uil Polizia (Menichelli). "In condizioni di degrado - si segnala nel volantino - sono la maggior parte degli uffici su tutto il territorio". In particolare l'edificio Immigrazione, da cui è scattata questa mattina la protesta. Un'edifico coinvolto, soltanto una settimana fa, "dall'ennesimo crollo del soffitto" con pronto intervento dei Vigili del Fuoco. Nessun danno alle persone ma il quadro rimane pesante con la chiusura di un'ala. Quella che viene indicata come una 'beffa' è poi la situazione della struttura a Piediripa, pronta ad ospitare l'ufficio, ma bloccata da divergenze tra Agenzia del Demanio commissionaria e ditta costruttrice. "Agenzia del Demanio che ci tiene bloccati anche perché non ha ancora dato il proprio vincolante parere di congruita' di affitto sul progetto della nuova Questura che deve sorgere sullo stesso terreno dove si trova ora l'ufficio Immigrazione" dice la nota. Da sottolineare l'importanza della nuova Questura. È necessaria una soluzione alternativa allo 'storico' palazzo di piazza della Liberta' dove "non sono stati trovati modo e denaro per adeguare le Camere di sicurezza" e dove c'è anche "un problema con l'inagibilità post sisma. Se si pensa che appena sotto un'ala della prefettura chiusa a seguito di lesioni passanti, ci siano uffici funzionanti della stessa coabitante Questura". Dai sindacati poi l'appello che si inizi presto a 'fare': siamo infatti, a fine anno, in scadenza del protocollo del 21.02.2018 per la nuova Questura firmato (a seguito delle 'note vicende') da ministro, Demanio e Comune. Per ultimo, tuttavia grave per la sua parte, il 'nodo' del Distaccamento di Polstrada a Civitanova, una sede definita 'pollaio' e la cui situazione è aggravata dal trasferimento in loco del Distaccamento di Porto Recanati. Risultato: insufficienti uffici, garage e spogliatoi per i nostri 'Angeli della strada'.
Regionali, fronte candidature: Alessandra Zampetti il volto nuovo, Venanzo Ronchetti il rientro
Elezioni regionali: sul ribollente 'fronte' delle candidature manovre avviatissime. Con molte sorprese. A rappresentare le zone interne, al centro del cratere sismico, sarà per la lista RinasciMarche (+Europa, Civici e Verdi) a sostegno del candidato governatore Maurizio Mangialardi, Alessandra Zampetti, camerinese, 47 anni, dottoressa in Legge, manager didattico-amministrativo alla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam. Un intenso curriculum dagli ambiti legali e notarili, al settore commerciale fino ad approdare all'ateneo camerte, ai vertici operativi, dimostrando nel lungo percorso notevoli doti organizzative e relazionali. Di recente, la dott.ssa Zampetti è entrata a far parte dell'associazione nazionale 'Amare Calabria' (sede a Le Calvie) presieduta dall'avv. Francesco Comberiati, già segretario amministrativo provinciale della Dc per 12 anni e già segretario generale dell'ente Fiera della Calzatura Marchigiana. Da Camerino, nelle lista FI per le regionali (candidato Francesco Acquaroli) ricordiamo doverosanente l'ex sindaco Gianluca Pasqui, ufficializzato dal vicepresidente degli azzurri, on. Antonio Tajani. Dall'alto Camerinese e precisamente da Serravalle di Chienti, sarà anch'egli della 'partita' - stando ai rumors - Venanzo Ronchetti, socialista 'storico'. Un protagonista di tante 'battaglie che rientra nell'agone politico dopo essere stato per una dozzina d'anni, per antonomasia, il 'sindaco del terremoto' guidando egregiamente Serravalle, epicentro del sisma umbro-marchigiano del 1997, sulla strada della ricostruzione virtuosa. Assessore della comunita' montana, Ronchetti è stato da ultimo vicesindaco della sua amatissima Serravalle. La corsa per Ancona lo vedrebbe sotto le insegne di RinasciMarche (candidato governatore Mangialardi). La sua battaglia centrale? Quella di sempre: la ricostruzione, stavolta dalle rovine di quattro anni fa: il terremoto del Centro Italia. Con la lista composta da Italia Viva, Psi, Demos e Civixi corre un altro protagonista delle vicende camerinesi, l'ex rettore di Unicam, il prof. Flavio Corradini, maceratese. Anch'egli impegnato, sin dai primi giorni di quel drammatico 24 agosto 2016, sul fronte devastato del post sisma.
Macerata, Calenda conquista la piazza presentando il suo libro. Bordate a politica e società
Carlo Calenda ha fatto il pieno, ieri sera, in piazza Vittorio Veneto, a Macerata. Le sedie messe a disposizione dal Comune non si sono rivelate sufficienti secondo le previsioni dell'organizzatore Massimiliano Fraticelli, così almeno centocinquanta (in tutto duecento) maceratesi hanno atteso prima 40' l'arrivo del leader di Azione che presentava il suo ultimo libro 'I mostri e come sconfiggerli', e poi per altri 40' attentamente ascoltato. In conclusione, Calenda ha consentito che gli rivolgessero "domande cattive, perché ci piace così a noi liberali". Una serata piacevole con un po' di brezza che ha messo in crisi uno dei gonfaloni pubblicitari tanto da farlo due volte crollare sul palco e far dire all'oratore: 'Se iniziamo in questo modo è tragico...' e deciderne poi il piu' sicuro abbattimento a terra. Una serata in cui si sono visti con lo stesso Fraticelli molti volti del rotary Matteo Ricci (l'altro club, Macerata, qualche sera fa aveva ospitato Sandro Parcaroli). In prima fila, posti riservati, ecco l'industriale Adolfo Guzzini con figlio, il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, il candidato sindaco Narciso Ricotta, e - tra il pubblico - il sindaco Romano Carancini, il segretario Pd Stefano Di Pietro (nel pomeriggio, il padre Aldo, notissimo commerciante del centro, e' stato colpito da un malore rivelatosi poi meno grave rispetto ai primi momenti). E l'ex rettore di Unicam, prof. Flavio Corradini, fresco di candidatura alle Regionali con la lista "Italia Viva-Psi-Demos-Civici", si 'guadagnava' l'endorsement by Di Pietro...esplicitamente per merito della 'polo' rossa indossata. E nel parterre si è fatto il nome dall'avv. Federico Valori come riferimento della stessa lista, a livello comunale. In platea, rispettato il distanziamento sociale, il dermatologo Marco Sigona (Macerata rinnova), l'assessore Alferio Canesin e il consigliere comunale ex Udc, Ivano Tacconi. A differenza di Ancona dove sotto il sole 'con una temperatura di 648 gradi' (a bella posta esagerando) aveva sostenuto il candidato governatore Mangialardi, il leader di Azione non ha trattato di elezioni marchigiane attenendosi rigorosamente al tema del suo libro. T-shirt blu spiegazzata, jeans scoloriti, scarponcini marroni, l'ex dirigente di Ferrari e ministro dello sviluppo economico del gabinetto Renzi ha tratteggiato un quadro apocalittico. L'Italia come il Titanic dove i Poteri, a cominciare da Magistratura e Politica, si disputano l'unica scialuppa di salvataggio colpendosi a vicenda. L'attacco al M5S e a Di Maio si è ripetuto anche a Macerata, mentre Massimo D'Alema e' stato definito 'uomo' per tutte le stagioni e il governo di cui ha fatto parte 'arrogante ma riformista', 'pessimo sotto l'aspetto della comunicazione'. Rivendicando tuttavia a sé il progetto innovativo che va sotto il nome di 'Industria 4.0'. Calenda ha rivendicato il ruolo decisivo della 'passione' per ridare smalto ad una 'societa di anime morte, ad un giornalismo che ha abdicato alla propria funzione (la critica al quotidiano Repubblica e alla nuova proprieta' gli sarebbe costato, ha rivelato tetragono, il silenzio sul suo libro, rivelandosi così azzeccati i neri presagi dell'editore Feltrinelli). Durissimo l'attacco alla politica che avrebbe rinunciato a gestire la Cosa Pubblica affidandosi alla routine del 'meno peggio o nel caso dei grillini al 'vaffa'. "Basta con gli arrabbiati di professione. Stop alla ruota del criceto e la sfida ai mulini a vento. Basta alle dispute vetero-ideologiche dove trova spazio pure l'eterna lotta fascismo-comunismo. Destra e Sinistra pari sono in un Paese dove conta in politica apparire Buoni". Ancora "I ministri non sanno neppure il bilancio del proprio ministero!". "L'Italia é il Paese più ignorante d'Europa per via della scuola pubblica dove non si e' mai investito". E critiche pure a Zingaretti, eternamente ottimista e possibilista. Infine: spendiamo i soldi del Mes molto meno condizionato del Recovery Fund. Gli applausi ripetuti della piazza, l'attenzione del pubblico, l'assalto al tavolo con il libro da autografare, hanno decretato il successo di Carlo Calenda in una notte maceratese di mezza estate.
Quattro anni fa il via alla superstrada: cosa resta di quel sogno? Parlano l'architetto Romozzi e il senatore Baldassarri
Alle ore 12.30 circa, con un lieve ritardo di mezz'ora sull'orario previsto della cerimonia, in tre spinsero il bottone che inaugurò quella che Fabrizio Romozzi ha definito 'La strada dei sogni' in un libro di prossima pubblicazione scritto a quattro mani con il giornalista Maurizio Verdenelli. All'arch. Romozzi, maceratese, si deve infatti l'idea primigenia del progetto 'Quadrilatero', condotto a realizzazione dal vice ministro dell'economia, il sen. Mario Baldassarri, anch'egli maceratese. Ad 'aprire' ufficialmente il 28 luglio 2016, esattamente quattro anni fa, la 'nuova 77 Valdichienti', una modernissima superstrada, quella mattina di caldo asfissiante anche sull'altopiano di Colfiorito, nella galleria a due canne 'La Palude' appena in territorio umbro, nel comune di Foligno furono il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, e i governatori di Marche ed Umbria. Dei tre solo Luca Ceriscioli è ancora in sella, seppure in 'prorogatio' post emergenza (diciamo così) mentre al posto di Katiuscia Marini - dimissionaria a seguito del caso malasanità - c'è la leghista Donatella Tesei, ex sindaca di Montefalco. Alla cerimonia presero parte tra gli altri - insieme con i presidenti Anas, Armani, e di Quadrilatero, Perosino (entrambi avvicendati) con lo stesso Baldassarri e Romozzi - gli altri due 'patres' della superstrada: Gennaro Pieralisi, noto imprenditore jesino, ed Ermanno Pupo. Quest'ultimo venuto dolorosamente a mancare dopo aver ricevuto il premio 'Tolentinate dell'anno'. Ricordava Romozzi come il dottor Pupo, geniale direttore della Federazione regionale degli industriali, avendo scarsissima fiducia nel Palazzo romano e sopratutto nella sempre mancata volontà/ capacità di accogliere ogni pur legittima richiesta proveniente dalla provincia marchigiana, in uno dei viaggi 'della speranza' nella capitale, con quella grande Idea in tasca, dicesse scorato: "Ma torniamoce a casa! Non perdiamo tempo!". "Invece, nonostante il fuoco di sbarramento dei centrosinistra ad ogni livello istituzionale sul territorio, con ricorsi fino al Consiglio di Stato, fu realizzata una struttura viaria, grazie al governo Berlusconi, la prima dopo...Annibale e la strada costruita nel '500 che serviva ai cardinali per fare un viaggio piu' comodo da Loreto a Roma" ricorda il senatore Baldassarri. Un ricordo a quattro anni di distanza? "Vivissimo. Fui avvisato in extremis della cerimonia d'apertura. Ero in vacanza in Sardegna. Non mi demoralizzai, però. Presi il primo aereo per Roma e nella notte grazie agli operai dell'Anas che riconosciutomi, non si opposero, percorsi in anteprima nella notte tra il 27 e il 28 luglio 2016 la superstrada da Foligno a Macerata. Un altro ricordo? Aver brindato dopo la cerimonia a 'La Palude' con un antico avversario, ma intelligente, l'ex presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi". Commenti postumi? "Nessuno. Ed in ogni caso li lascio tutti ai fruitori della superstrada dal 2016 ad oggi. La prima auto la sentimmo sgassare lungo la canna inferiore della galleria dove qualche secondo prima il Terzetto Renzi-Ceriscioli-Marini aveva pigiato il pulsante del 'via'. Tuttavia un'amarezza la vorrei esprimere...". Quale? "Quella di dover ancora constatare come Macerata e Civitanova Marche paghino per gli errori pregressi delle amministrazioni comunali di rinunciare ai progetti gia' finanziati: il capoluogo in relazione alla bretella di allaccio alle frazioni vallive e Civitanova alla soluzione che, alla fine della superstrada stessa, sostituiva l'ancora presente, assurdamente, semaforo rosso! Responsabile di file d'auto omeriche! Tuttavia da qualche tempo la giunta di centrodestra del sindaco Ciarapica si sta bene attivando con un progetto di rotatoria per superare l'imbarazzante, pesante eredità lasciata dalle giunte di opposto segno". A distanza di neppure un mese dall'apertura della nuova Valdichienti, il 24 agosto 2016, una calamità senza precedenti dimostrava intanto, pur nella sua devastazione, l'importanza di quella infrastruttura. Il terremoto del Centritalia. Dice l'arch. Fabrizio Romozzi: "Pensiamo alla situazione, ancor più terribile, dell'isolamento in cui si sarebbero trovate senza soccorsi per molto tempo tra le macerie le popolazioni della Valberina. Provvidenziale fu, a questo proposito, il mini-allaccio con Muccia voluto a tutti i costi dal presidente della Provincia, Pettinari. Ricordo che proprio da questo centro è più visibile il passaggio della superstrada (il cui impatto peraltro e' stato, con estrema cura, alleggerito lungo tutto il percorso come testimoniato dalle dune spartitraffico sull'altopiano). Ho disegnato io, allora direttore generale, una soluzione, poi adottata, che 'maschera' convenientemente quelle campate". La 'strada dei sogni' (in questi giorni conclusi i lavori in galleria lungo il tratto Colfiorito-Foligno), un sogno tuttavia l'ha lasciato irrealizzato. Importante: la cosiddetta 'cattura di valore'. Prodromica a quell'autofinanziamento che avrebbe dovuto seguire al finanziamento iniziale stesso della infrastruttura da parte del territorio, che ne fa un caso unico nella storia della Repubblica. Quadrilatero, che con la Civitanova-Foligno ha realizzato altre superstrade (in attesa di conclusione la tormentata Ancona-Perugia, battezzata uffucialmente San Francesco), è una spa con soci Anas, Regioni Umbria, Marche, Province e Camere di Commercio di Macerata e Perugia. Ma intorno alla innovativa e modernissima strada che Enrico Mattei prevedeva, stabilendo negli anni 50 un Motelagip a Muccia in una ex posta di cavalli, non sono sorte , nelle aree leader, le auspicate industrie e zone artigianal-commerciali. Un segno della crisi che sarebbe venuta e precipitata in questi mesi segnati dal virus.
Macerata, tra gli applausi e i sorrisi dei commercianti: Parcaroli illustra la rinascita del centro storico (Fotogallery e VIDEO)
L'imprenditore di successo che sfida, rischia e vince nonostante la situazione ambientale non favorevole ("potevo scegliere per Vere Italie una location ed una città diverse ma io amo Macerata") ha convinto gli scettici che vedono, per ragioni davvero infondate, Civitanova Marche e i centri della costa come la 'terra promessa' del commercio e del turismo tout court. Ieri sera l'incontro al civico 5 di via Crescimbeni, ormai quasi una futura possibile Downing Street per Sandro Parcaroli, si è trasformato tra applausi e mormorii di approvazione in un generale endorsement per il candidato sindaco del Centro Destra. Un centinaio di persone, mobilitate da Giuseppe Romano titolare della 'Romano Boutique', si sono raccolte nel semi-anfiteatro della Corte del nobile palazzo, intorno a Parcaroli padre e figlio Stefano. Che, in gustosi siparietti, ha fatto da 'intervistatore' nei confronti del padre cui i numerosi partecipanti hanno rivolto numerose domande e richieste di chiarimenti sul tema del 'Grande Malato': il Centro Storico. Definito da Parcaroli un 'Centro commerciale naturale a cielo aperto'. Tanto diverso da quei 'cassoni/contenitori' in cemento armato ed acciaio che sono i moderni centri commerciali: luoghi spesso disorientanti, alveari umani senza l'azzurro sopra le proprie teste, dove restare inghiottiti. "Ho viaggiato molto all'estero -ha detto il patron di ‘Medstore Store’ e ‘Vere Italie’ - e negli Usa si assiste al declino dei centri commerciali a vantaggio di quelli propriamente cittadini". Il candidato sindaco ha definito, di fronte a quello più complessivo della vivibilità generale, 'piccoli problemi' quelli denunciati dai commercianti del centro: chiusura appena alleviata ora dai varchi che tuttavia vanno e vengono e dai parcheggi insufficienti al servizio, e tutti a pagamento. Ha detto Parcaroli: "Sono chiaramente per l'apertura, tuttavia per la vivibilità del centro occorrono regole certe che garantiscano a tutte le componenti vitali di questa nevralgica area cittadina di sopravvivere. Con il contributo di tutti. Mi riferisco in particolare all'università: Non solo occhio costante al numero degli studenti, ma una politica d'investimento tesa a creare nuove scuole di formazione nei palazzi lasciati vuoti dallo spopolamento progressivo". Poi un esempio personale: "Ho speso 70/80mila euro per organizzare un corso formativo e d'aggiornamento a Milano che avrei potuto far svolgere a Macerata, se ci fosse stata la possibilità didattica...". Sui finanziamenti pubblici: "Strategico intercettare i fondi europei. Ma se non arrivano da Europa o dallo Stato, deve mettersi in moto il Comune". Infine una dichiarazione d'intenti futuri: "Se sarò sindaco, qui lo giuro: non resterò barricato dietro una scrivania, non fa parte del mio stile. Uscirò dal Palazzo, camminerò tra la gente e al loro fianco in ascolto continuo per fare di nuovo grande Macerata e degna del suo ruolo storico di capoluogo". Sul turismo, il mecenate generoso di Macerata Opera: "Non più sul modello purtroppo sempre verificatosi 'mordi e fuggi': al massimo una cena rapida prima dello spettacolo. L'Arena deve essere il gancio ideale per trattenere più a lungo, molto più a lungo lo spettatore. Indotto dunque a scoprire questa citta bellissima ma troppo 'nascosta'. Capito?".
Macerata, Deborah Pantana lancia il guanto: "Sfido Carancini alle Regionali al fianco di Acquaroli"
La conferenza stampa in piazza Battisti è funestata acusticamente dal rombo di moto e ciclomotori e sopratutto dei lavori intorno all'edificio che ospitò ai tempi di 'Macerata Granne' uno dei suoi simboli più apparenti: il Caffè Pompei dalla posateria d'argento. Altri tempi, prima del declino del Capoluogo che Deborah Pantana denuncia, insieme annunciando la sua doppia candidatura alla Election day di settembre: in Comune e (sopratutto) in Regione. Alla maniera di John Osborne - cfr "Look back in anger" - l'ultima challenger in ordine di tempo del Centro Destra, ricorda con rabbia. Un pizzico, s'intende, stemperato dalla 'sfida attuale': "Prendere alle regionali un voto in più di Carancini". Una ricompensa sufficiente dopo aver subito, cinque anni fa, il disimpegno della sua coalizione proprio ai 'supplementari'. Un rush di cui Deborah conserva memoria: sul tavolo un 'librone' con la rassegna stampa di quella campagna elettorale. "Ricordo gli annunci di alcuni che riprendevano ad hoc l'ormai fatidico invito craxiano di 'andare al mare'. Già, mentre io sudavo le sette camice contro un avversario che aveva unito dietro di se' pure gli scontenti e coloro che avevano sostenuto alle Primarie del Pd, Bruno Mandrelli. E devo dire che Carancini non ha avuto un tratto cavalleresco nei miei confronti. Adesso pero' è tutto passato. Tuttavia riconosco - aggiunge ripetendo sarcasticamente - aI sindaco uscente il 'merito' di aver compattato le fila del centro destra. Ieri all'assemblea ho avuto il piacere di avere a fianco a me l'assessore al bilancio (Ud, ndr) della giunta! 'Miracoli' (sic) di Carancini. Devo dire che è stata una soddisfazione". La conferenza stampa in ora canicolare sotto gli ombrelloni del caffè prospiciente, Deborah insieme con Orietta Quarchioni e Giuseppina Governatori ("Entrambe candidate per il Comune, io comincio dalle donne") l'ha convocata per annunciare che pure stavolta sarà della partita. Una partita doppia. "Scelta difficile, ma fatta con il cuore. Saremo presenti alle comunali, io probabile capolista, con 'Idea Macerata', e alle regionali con una lista civica ancora da denominare". Il campo principale? Quello con vista Ancona. "Abbiamo un progetto per la provincia di Macerata che parte dalla ricostruzione post sisma, mancata. Tra bugie, promesse non mantenute ed ordinanze copia/incolla (le prime) su un modello emiliano-romagnolo improponibile. Ricordate le solenni dichiarazioni della Sinistra?: 'Faremo tutto e subito', 'Non vi lasceremo soli'. Invece isolamento, desertificazione strisciante, ed ancora ad annaspare in fase emergenziale. A Macerata le famiglie sono in seria difficoltà. Sopratutto nel centro storico blindato dalla giunta (l'unica 'promessa' mantenuta dal sindaco) e a Piediripa, con casi anche a Sforzacosta. La gente non arriva a fine mese e neppure a fare spesa. In questo contesto, pure post covid, Macerata è stata tagliata fuori dalle agevolazioni fiscali: eppure questa città, così dignitosa ed umile, è stata ferita gravemente dal terremoto. E perdipiu' penalizzata da politiche di 'chiusura' va assolutamente rilanciata". Sul Recovery Fund. "Attenzione al grande inganno. Anche i soldi a fondo perduto costeranno ai cittadini. Sono a fondo perduto e gratis solo per le banche che si arricchiranno ancor più. E le imprese? Saranno aiutate solo quelle 'solide' in grado cioe' di offrire le garanzie richieste dagli istituti di credito. E tutte le altre, la stragrande maggioranza ormai di un sistema ridotto in cenci?". L'ultima domanda: Lista civica dunque, Deborah Pantana la 'pasionaria' di Forza Italia, non è più iscritta? "Non ho piu' la tessera, epperò resto saldamente ancorata al Centro Destra. Mio figlio talvolta ricorda sorridendo d'essere nato nella sede di FI ed in parte ha ragione: le acque mi si 'ruppero' proprio durante una riunione al partito". E Parcaroli? "Mai visto il Centro Destra maceratese così tanto unito".