Macerata, "non temo tradimenti a destra". Deborah Pantana pronta alla sua ennesima battaglia
Intervista on the road nell’ultimo “cuore” della vecchia Macerata: Borgo Cairoli sul marciapiede antistante la storica pasticceria eredi Filoni 1950. Al centro la capolista dei Civici per la Marche e Civitas di Macerata, Deborah Pantana. Intorno a lei, con l’intervistatore Maurizio Verdinelli, un nutrito gruppo della lista comunale a comunale dalla professoressa Clara Ferranti, al centro qualche tempo fa di un clamoroso caso all’università (Cfr l’Aver Maria recitate in aula).
Ognuno dei candidato ha espresso la propria opinione su quello che è stato il declino strisciante del capoluogo. Stimolata da Verdenelli, Deborah ha detto di non temere questa volta cedimenti della coalizione del centrodestra, né “tradimenti”. La riscossa dell’altra faccia dell’elettorato, perdente finora da 20 anni, è stata data per sicura. La Pantana ha ricordato così come questa non sarà l’ultima ma l’ennesima sua battaglia in politica quando vi entrò nel periodo universitario.
Molte le soluzioni per i mali di Macerata: cultura, sport, turismo. La capolista di Civitas ha inoltre sottolineato il suo impegno per bloccare l’immigrazione clandestina: “chiesi l’accesso agli atti al Sindaco, ai Servizi Sociali e alla Prefettura per sapere da ciascuno di essi, l’esatto numero degli immigrati in città. Ebbi tre risposte diverse. Nell’ordine: 65,265,334 a dimostrazione di come il flusso fosse incontrollato. Ho ancora nel cuore la prima fiaccolata per Pamela, che partì dai giardini Diaz per arrivare in piazza. Con noi per la prima volta c’era la mamma Alessandra”.
Il tema generale intorno al quale la lista ha dibattuto recava questo titolo: “Quartieri & Quartieri, Prospettive, Risorse e Sviluppo”.
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