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Macerata, tra gli applausi e i sorrisi dei commercianti: Parcaroli illustra la rinascita del centro storico (Fotogallery e VIDEO)

Macerata, tra gli applausi e i sorrisi dei commercianti: Parcaroli illustra la rinascita del centro storico (Fotogallery e VIDEO)

L'imprenditore di successo che sfida, rischia e vince nonostante la situazione ambientale non favorevole ("potevo scegliere per Vere Italie una location ed una città diverse ma io amo Macerata") ha convinto gli scettici che vedono, per ragioni davvero infondate, Civitanova Marche e i centri della costa come la 'terra promessa' del commercio e del turismo tout court.

Ieri sera l'incontro al civico 5 di via Crescimbeni, ormai quasi una futura possibile Downing Street per Sandro Parcaroli, si è trasformato tra applausi e mormorii di approvazione in un generale endorsement per il candidato sindaco del Centro Destra. Un centinaio di persone, mobilitate da Giuseppe Romano titolare della 'Romano Boutique', si sono raccolte nel semi-anfiteatro della Corte del nobile palazzo, intorno a Parcaroli padre e figlio Stefano. Che, in gustosi siparietti, ha fatto da 'intervistatore' nei confronti del padre cui i numerosi partecipanti hanno rivolto numerose domande e richieste di chiarimenti sul tema del 'Grande Malato': il Centro Storico. Definito da Parcaroli un 'Centro commerciale naturale a cielo aperto'. Tanto diverso da quei 'cassoni/contenitori' in cemento armato ed acciaio che sono i moderni centri commerciali: luoghi spesso disorientanti, alveari umani senza l'azzurro sopra le proprie teste, dove restare inghiottiti. "Ho viaggiato molto all'estero -ha detto il patron di ‘Medstore Store’ e ‘Vere Italie’ - e negli Usa si assiste al declino dei centri commerciali a vantaggio di quelli propriamente cittadini".

Il candidato sindaco ha definito, di fronte a quello più complessivo della vivibilità generale, 'piccoli problemi' quelli denunciati dai commercianti del centro: chiusura appena alleviata ora dai varchi che tuttavia vanno e vengono e dai parcheggi insufficienti al servizio, e tutti a pagamento. Ha detto Parcaroli: "Sono chiaramente per l'apertura, tuttavia per la vivibilità del centro occorrono regole certe che garantiscano a tutte le componenti vitali di questa nevralgica area cittadina di sopravvivere. Con il contributo di tutti. Mi riferisco in particolare all'università: Non solo occhio costante al numero degli studenti, ma una politica d'investimento tesa a creare nuove scuole di formazione nei palazzi lasciati vuoti dallo spopolamento progressivo". Poi un esempio personale: "Ho speso 70/80mila euro per organizzare un corso formativo e d'aggiornamento a Milano che avrei potuto far svolgere a Macerata, se ci fosse stata la possibilità didattica...". Sui finanziamenti pubblici: "Strategico intercettare i fondi europei. Ma se non arrivano da Europa o dallo Stato, deve mettersi in moto il Comune". 

Infine una dichiarazione d'intenti futuri: "Se sarò sindaco, qui lo giuro: non resterò barricato dietro una scrivania, non fa parte del mio stile. Uscirò dal Palazzo, camminerò tra la gente e al loro fianco in ascolto continuo per fare di nuovo grande Macerata e degna del suo ruolo storico di capoluogo".

Sul turismo, il mecenate generoso di Macerata Opera: "Non più sul modello purtroppo sempre verificatosi 'mordi e fuggi': al massimo una cena rapida prima dello spettacolo. L'Arena deve essere il gancio ideale per trattenere più a lungo, molto più a lungo lo spettatore. Indotto dunque a scoprire questa citta bellissima ma troppo 'nascosta'. Capito?".

 

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