Nuovo Percorso Clinico del tumore ovarico eseguito dalla UOC Ostetricia e Ginecologia, la presentazione della collaborazione con la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma per la gestione delle patologie ovariche rare, l’inaugurazione della nuova TAC destinata all’attività della Radiologia d’Urgenza interna al Pronto Soccorso e l’inaugurazione delle attrezzature acquisite con donazione privata a favore della U.O.C. Pediatria. È stata una mattinata da incorniciare quella che è andata in scena presso la Struttura Ospedaliera di Macerata, alla presenza delle autorità civili e religiose e di una parte del personale medico dell’Area Vasta 3, composta da primari, dottori, infermieri e operatori sanitari.
“Quello che presentiamo oggi è un percorso importante per la sanità maceratese e non solo – ha esordito il Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, ringraziando tutti i presenti -. Un percorso all’avanguardia che riguarda la sanità pubblica e che fa sì che professionisti, pazienti e donatori si avvicinino alla nostra Struttura Ospedaliera.”
“Sono molto felice di essere qui oggi perché inauguriamo un percorso voluto fortemente da tanti soggetti e soprattutto credo che l’accordo stipulato con il “Gemelli” di Roma rappresenti un momento importante per tutti noi: le donne potranno curarsi, aiutate da specialisti, senza doversi spostare da Macerata – le parole di Nadia Storti, direttore amministrativo dell’Asur -. Un grazie va anche alla comunità maceratese, che è viva e lo ha dimostrato con la donazione per il reparto di pediatria dell’Ospedale: è bello che ci sia questo sostegno da parte dei cittadini. Continuiamo su questa linea e in sinergia perché solo in questo modo possiamo fare bene.”
“Oltre a portare la mia benedizione vorrei sottolineare un aspetto importante di questa realtà: la competenza – ha aggiunto il Vescovo di Macerata, Sua Eccellenza Nazzareno Marconi -. Quest’ultima è un valore fondamentale per noi cristiani e credo che l’esempio che diamo oggi, di come sinergia e competenza siano in grado di dare importanti risultati, vada nella direzione della difesa della vita umana.”
“Il livello di accoglienza e di attenzione alla persona dell’Ospedale di Macerata è davvero straordinario – ha commentato soddisfatto il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Abbiamo dato delle risposte ai cittadini con questi percorsi di alte competenze e strumentazioni mediche. Non dobbiamo avere paura di confrontarci con chi si trova a un livello superiore al nostro. In tale senso il rapporto instaurato con il “Gemelli” di Roma permette alla nostra strutture di arricchirsi e di portare sempre maggiore qualità all’interno del nostro Ospedale.”
Ceriscioli ha poi sottolineato la volontà, come Amministrazione regionale, di voler portare avanti il progetto dell’Ospedale unico di Macerata. “Per fare un Ospedale ci vogliono otto anni e penso che è giusto gettare le basi per poi avere, tra otto anni, una struttura in grado di aumentare la qualità dei servizi. Sento spesso dire che se si investe nel vecchio si fa male ma sento ugualmente ripetere che se si investe nel nuovo si fa male lo stesso. Qui non c’è nulla di improvvisato: noi continueremo a investire, indipendentemente dalle critiche, perché la volontà è quella di far crescere, in qualità, questa realtà nonostante stiamo lavorando con risorse che sono sotto la media europea” ha concluso il Presidente.
La parola poi al familiare della Signora Mariella Piangiarelli, “una testarda ottimista” , come la definisce il Dottor Andrea Rastelli, che ha donato i 100 mila euro destinati al reparto di Pediatria dell’Ospedale di Macerata. “Un gesto lodevole che arriva da un’esperienza personale – ha spiegato Rastelli. Mia zia ha potuto toccare con mano il lavoro del reparto di pediatria e, spinta dalla bontà, ha deciso di fare qualcosa per i più fragili, in questo caso i bambini. Io sono qui per ringraziare tutti voi che ci avete permesso di vivere questa splendida giornata.”
"Macerata deve essere orgogliosa di un'iniziativa che arricchisce il territorio - ha commentato il Prefetto Iolanda Rolli -. Grazie in particolare alla bella donazione privata, fatta per le persone più fragili, cioè i bambini."
“Quello di oggi è un risultato che raggiungiamo come Regione, in collaborazione con tutti coloro che, nel bene e nel male, ci hanno creduto e continuano a crederci; vogliamo dare alla sanità un volto che sia altamente qualificato – il commento di Mauro Pelagalli, Direttore dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia -. Circa un anno fa abbiamo fatto quel fantastico viaggio al “Gemelli” di Roma e siamo tornati con grandi progetti. Il carcinoma ovarico è uno dei peggiori ed è la quinta causa di morte per cancro nelle donne. 120 erano i casi nelle Marche nel 2017 e, di questi, davvero pochi erano evidenti. Un anno dopo gli interventi sono aumentati del 300% e siamo davvero soddisfatti di poter fare in modo che il paziente non debba spostarsi e possa avere un’unità dedicata in loco per combattere questa malattia."
A conclusione degli interventi, si è proceduto con il doppio taglio del nastro: della nuova Tac per il pronto soccorso e dei macchinari dedicati al reparto di Pediatria, illustrati dal Primario, il Dottor Paolo Francesco Perri.
“La nuova Tac – ha spiegato il Professor Taccari, responsabile di Radiologia - è in grado di mappare 64 strati, contro i 16 del vecchio strumento. Emette meno radiazioni, può “dialogare” con gli altri esami diagnostici che vengono eseguiti sul paziente, dando la possibilità di confrontare i vari dati in modo immediato, ed è dotata di una qualità delle immagini di alto livello.”
Apparecchi all’avanguardia anche quelli donati al Reparto di Pediatria: monitor per il controllo costante dei nati prematuri, un’incubatrice dotata di ventilazione e di una sonda per le ecografie cerebrali e un lettino, sempre per i piccoli nati prematuri, che permette alla mamma e al bambino di godere di un’assistenza immediata nel momento del post-parto.
“Una nuova occasione per andare contro i cittadini e non a favore della comunità”. A parlare è la Consigliere Provinciale e Comunale di Macerata Deborah Pantana, in merito alla scadenza del termine ultimo per presentare, come Comune, la richiesta per poter aderire alla “Pace Fiscale”.
“Come previsto dal Decreto Crescita – spiega la Pantana -, io e il consigliere Francesco Luciani abbiamo presentato a maggio una mozione al Comune di Macerata per poter aderire alla “Pace Fiscale”, un’opportunità per la comunità e soprattutto per i cittadini che sono in difficoltà. La stessa infatti permette di non pagare gli interessi sull’IMU, sulla TARI e sull’IRPEF e inoltre dà la possibilità, ai cittadini con un ISEE inferiore ai 20 mila euro, di pagare il 40% dell’imposta. Una agevolazione che sarebbe stata applicata anche sulle multe stradali e che avrebbe certamente sgravato i costi delle tasse locali a molte famiglie maceratesi.” Scaduto quindi il termine, il Comune, o meglio i cittadini, non possono avvalersi degli sgravi previsti dalla "Pace Fiscale".
È di venerdì 5 giugno la comunicazione, da parte del Comune di Macerata, ai due consiglieri. Una comunicazione che ha lasciato di sasso Pantana e Luciani. “Il decreto crescita (decreto legge 34/19) e la legge di conversione (legge 58 del 28 giugno, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.151 del 29 giugno), non hanno previsto la proroga del termine, già fissato al 30 giugno, che consentiva ai Comuni e ad altri enti territoriali di consentire una definizione agevolata senza sanzioni di multe stradali e tributi locali” si legge nella nota lettera del Comune arrivata sul tavolo dei due consiglieri di minoranza.
“Oltre a questo fatto, che ritengo sia molto grave – ha continuato la Pantana – il Comune, da circa un anno, è anche diventato ente impositore del tributo locale ed ente che fa ingiunzioni. Le cartelle di pagamento emesse inoltre, a mio avviso, sono incomplete e, a oggi, non sappiamo chi è il responsabile di questo procedimento.”
“Credo che in questo momento di difficoltà economica che sta colpendo molte famiglie italiane, il Comune avrebbe dovuto dare l’opportunità ai cittadini di aderire alla “Pace Fiscale” – ha proseguito la consigliera -. La verità è che il Comune di Macerata ha preferito non rinunciare agli introiti a danno però dei cittadini, anche perché sulla cartella, la percentuale della sanzione che va a incidere sul totale da pagare è del 32%.”
“A me non interessa se il governo attuale piace o meno alla nostra Amministrazione, credo che sarebbe dovuto essere un dovere della Giunta Comunale aderire alla “Pace Fiscale” – ha sottolineato la Pantana -. Chiederò al Prefetto di intervenire perché da sempre il bilancio con revisione dei conti ha dato parere negative e perché il Sindaco ha l’obbligo di comportarsi come un buon padre di famiglia. Faremo un’interrogazione in Consiglio Comunale sul perché l’Amministrazione non ha aderito e sul perché continua incessantemente ad andare contro i cittadini: tutta questa situazione è diventata una vera e propria vessazione per la comunità. Soprattutto perché parliamo di provvedimenti che darebbero un grande aiuto alle famiglie, in particolare a quelle in difficoltà, e che permetterebbero anche un implemento della natalità. Il Sindaco e la Giunta invece decidono di andare sempre contro il cittadino ed è ora di dire basta” ha concluso la Pantana.
Continuano ad arrivare molte segnalazioni in merito alla spiacevole vicenda che vede coinvolti i fans di Anastacia i quali, certi che l’artista si sarebbe esibita presso lo stadio di Civitanova Marche l'8 giugno, hanno acquistato il biglietto. Sono circa 500 le persone che, al prezzo di 46 euro a biglietto, si erano volute assicurare un posto in prima fila per il concerto nella città rivierasca e che poi hanno dovuto fare l’amara scoperta dell’annullamento dell’evento. Ma l’odissea dei fans non finisce qui. Del rimborso che era stato assicurato infatti, non c’è ancora nessuna traccia.
Il 17 luglio, una nota stampa di Ciaotickets, informava che la società “è operante nella commercializzazione di biglietti per eventi musicali, culturali e sportivi e si limita unicamente a gestire il circuito vendite senza minimamente prendere parte alla organizzazione del singolo evento, la cui gestione è in capo a soggetti terzi rispetto a codesta società. Ciò detto, in merito all'evento in parola, la Ciaotickets srl non può purtroppo fornire alcun elemento utile in merito alle Vs richieste, atteso che – malgrado i numerosi tentativi di contatto con l'organizzatore – ad oggi nulla è dato sapere alla scrivente società circa una eventuale data di recupero o di rimborso.”
In una nota del 2 luglio, l’Amministratore Unico dell'Azienda, Christian Del Grammastro, era tornato a informare i clienti sulle novità relative ai rimborsi dei biglietti. “In data 19.06.2019 la società Cheap & Chic srls aveva inviato alla scrivente una PEC nella quale comunicava che si impegnava a rimborsare gli acquirenti a partire dal 29 giugno 2019 […]. Purtroppo, ad oggi martedì 2 Luglio 2019, alcuna somma risulta riversata da Cheap & Chic srls sul conto corrente di Ciaotickets S.r.l. Noi come Voi avevamo confidato sulla credibilità dell'organizzazione in ragione della pubblicità data all'evento dall'artista ANASTACIA nella sua pagina FB ufficiale e sul suo sito web, oltre che per del patrocinio ricevuto dal Comune di Civitanova Marche. Dal manager Nicola Convertino, che aveva già organizzato due anni fà il concerto di Anastacia a Monte Urano, la Cheap & Chic srls era stata presentata come la società in possesso del contratto con l'artista per l'organizzazione in data 8 Giugno 2019 di un concerto a Civitanova Marche (MC). La Cheap & Chic srls appariva meritevole di credibilità essendo oltretutto in possesso delle autorizzazioni conferite dal Comune per l'utilizzo dello Stadio e in possesso del permesso SIAE per l'organizzazione dell'evento. Ciaotickets Srl per questo evento, come accade regolarmente per tutti gli eventi, ha onorato in buona fede gli impegni contrattuali intercorsi con l'organizzatore, impegni che includevano l'obbligo di riversare all'organizzatore dell'evento le somme incassate, con cadenza settimanale. La Ciaotickets S.r.l. ha subito da questa vicenda un grave danno economico, organizzativo e d'immagine.
“Noi come biglietteria siamo tenuti a far sì che gli eventi si tengano in modo corretto: la Ciaotickets vende il biglietto e il prodotto in nome e per conto di chi organizza l’evento – ha spiegato l’Amministratore della Società -. Anastacia aveva pubblicizzato la data, il Comune aveva rilasciato i permessi e, due anni prima, a Monte Urano, il concerto dell’artista era andato molto bene: tutte motivazioni che ci hanno spinto a credere nella bontà dell’organizzazione. In realtà non conoscevamo bene questo personaggio.”
“Come da contratto, noi riversavamo loro il costo del biglietto per far fronte ai costi di allestimento e dell’artista – prosegue Del Grammastro -. Giorno dopo giorno però, le vendite sono scese, l’organizzazione ha deciso di annullare il concerto e i clienti si sono trovati in questa spiacevole situazione. Noi, come Ciaotickets, vogliamo far fronte ai nostri impegni, non avendo comunque guadagnato nulla. Gli organizzatori non si rendono conto di quanto danno stanno facendo alla nostra Azienda e alle persone che si sono innervosite per questa spiacevole situazione. Non voglio fare da parafulmine a chi ha sbagliato perché è giusto che chi è caduto in errore paghi. Lo stesso Petraccia, legale rappresentante della Cheap&Chic, che all’inizio rispondeva alle mie chiamate, ora si sta facendo sempre più sfuggente” ha spiegato l’Amministratore della Ciaotickets.
È di 14.750 euro il costo del rimborso che spetta ai fans dell’artista. "L'importo di 4mila euro è il venduto dell'ultima settimana non riversato all'organizzazione una volta annunciato l'annullamento dell'evento - ha concluso l'Amministratore -. Il totale dei rimborsi da fare è dunque di 14.750 euro più gli ultimi 4.000 euro. Il punto è che non esiste un criterio per rimborsare qualcuno piuttosto che qualcun'altro. Per poter eseguire noi tutti i rimborsi a chi ha acquistato su Ciaotickets, l'organizzazione dovrebbe restituirci i 14.750 euro. Abbiamo anche chiesto un acconto di 2.400 euro per permetterci di rimborsare solo chi ha acquistato nei punti vendita: non hanno bonificato nemmeno quelli" ha concluso Del Grammastro.
“Marco Petraccia mi ha rassicurato tempo fa che il 29 giugno avrebbe fatto il bonifico per procedere al rimborso dei tagliandi – ci spiega il manager di Anastacia Nicola Convertino che assicura di non aver ricevuto nè guadagnato nulla da tutta questa vicenda -. Ho contattato, nella giornata di oggi (ieri, ndr.), uno dei tre soci della Cheap & Chic che mi ha assicurato che il bonifico è stato fatto e penso che già da lunedì i fans potranno essere rimborsati. Sulle cifre date all’artista, che io stesso ho sborsato, si sono scritte moltissime invenzioni e cavolate. Del totale dei biglietti venduti, 4mila euro sono rimasti nelle tasche di Ciatickets che potrebbe anche iniziare a pagare, in parte, i clienti.”
Marco Petraccia, uno dei soci della Cheap&Chic, contattato telefonicamente ha liquidato la questione con un “no comment” e alla domanda se fosse stato eseguito il bonifico per il rimborso ha preferito non rispondere e interrompere la conversazione.
Una vicenda che ancora non sembra trovare una conclusione. Inoltre a subire maggiormanete le conseguenze di queste poche certezze sono soltanto quelle persone che, certe di poter passare una bella serata in musica, si sono invece trovate a perdere 46 euro ciascuno.
Si è svolta questa mattina presso la Capitaneria di Porto di Civitanova Marche la cerimonia di avvicendamento al vertice del Comando della Guardia Costiera della città rivierasca. Il Comandante Patrizio Piacentini, insediatosi un anno fa, il 29 giugno, ha lasciato il posto al tenente di vascello Giuliano Gentilini. Piacentini sarà trasferito presso la base aerea della Capitaneria di Catania, in Sicilia.
Il neo Comandante Giuliano Gentilini arriva dalla Guardia Costiera di Rimini dove ha prestato servizio dal 2013 al 2019. Nato 42 anni fa a Faenza, Gentilini è laureato all’Università di Firenze e abilitato alla professione di ingegnere e ha frequentato dal 2008 al 2009 il corso per ufficiali nomina diretta presso l’Accademia Navale di Livorno.
"L'esperienza che ho maturato nella Capitaneria di Porto di Rimini sarà messa al servizio della comunità locale - ha commentato il neo Comandante -. Inizia per me un nuovo e importante percorso e sono onorato di assumere la guida del Comando della Capitaneria di Civitanova Marche."
Il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha fatto i suoi “migliori auguri al neo Comandante. Ho sentito parlare della sua professionalità e sono certa che anche lui sarà molto vicino a tutti noi per riportare le regole della civile convivenza, agendo soprattutto sul fenomeno dell’abusivismo in spiaggia e sull’ambiente.” Il Prefetto ha anche salutato Piacentini ricordando le sue “doti eccellenti di pianificazione strategica e la sua preparazione altamente professionale e qualificante. Auguro a lui e al nuovo Comandante i migliori successi e buon lavoro.”
La vicenda risale agli anni che vanno dal 2005 al 2009. Il Comune di Camerino richiedeva all'Università di Camerino il pagamento dell'imposta Ici sulle aree fabbricabili per un importo di oltre 100 mila euro. È notizia di oggi che la Commissione Tributaria Regionale delle Marche, dopo la decisione favorevole all'Unicam della Commissione Tributaria di Macerata, ha confermato la sentenza di primo grado, dando ragione all'Istituto d'istruzione.
Gli avvisi di accertamento inviati dal Comune all'Unicam erano stati impugnati dai legali dell'Università di Camerino, gli avvocati Stefano Tolomeo e Duilio Massimi. In tutti e cinque i casi, le decisioni dei giudici sono state favorevoli all'Unicam.
"[...] ritenendo che l'Università fosse da considerarsi un ente non commerciale e che sussistesse anche il requisito oggettivo richiesto dalla norma, dal momento che i terreni edificabili, ancor prima della loro concreta utilizzazione (ossia, prima che sugli stessi fossero realizzati edifici, opere, impianti, strutture di qualsiasi tipo), erano da reputarsi destinati in via esclusiva allo svolgimento delle attività indicate nella norma di esenzione”: queste le motivazioni della sentenza odierna.
Il furto è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, quando erano le 3.20, nella tappezzeria MF Interiors a Tolentino, nella zona industriale, in via Andrei Sacharov.
A raccontare quanto accaduto è il titolare dell’Azienda, Morris Bartolini. “I ladri, due e a volto coperto, si sono introdotti all’interno del mio stabilimento forzando la porta di ingresso principale. Una volta dentro hanno staccato l’allarme dal muro e lo hanno eluso – ci spiega -. Ad accorgersi di quanto era avvenuto la sera prima è stato un operaio la mattina successiva.”
“Hanno portato via alcuni contanti che avevamo in cassa (il giorno dopo dovevamo procedere con alcuni pagamenti), un carrello, delle attrezzature e altro materiale da lavoro, per un totale di circa 20 mila euro – prosegue Bartolini -. È il terzo o quarto furto che subiamo in tre anni, ormai non li conto più.”
Saranno le indagini dei Carabinieri di Tolentino, coadiuvati dalla visione delle immagini di videosorveglianza dellla MF Interiors, a cercare di dare un volto e un nome ai due malviventi.
Due ordini di custodia cautelare in carcere, quattro denunce per detenzione ai fini di spaccio, oltre 130 cessioni, 1,7 chilogrammi di sostanze stupefacenti, un movimento di denaro di almeno 13 mila euro. Sono i numeri dell’operazione “Piccola Paranza”, coordinata dai Carabinieri della Stazione di Appignano, in collaborazione con l’Arma di Apiro e Cingoli.
Nella giornata di oggi, i militari, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, nei confronti due giovani 20enni italiani entrambi di Cingoli, Marco Contoni e Qochin Ibrahim (quest'ultimo di origine marocchina), già noti alle forze dell’ordine. Uno dei due indagati è attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliati perché coinvolto anche nell’operazione “Shelter”, condotta dai militari di Apiro nell’aprile scorso.
L’attività investigativa inizia nel novembre del 2018 quando i Carabinieri di Appignano, durante le attività di contrasto all’uso e commercio di sostanze stupefacenti, arrestano un giovane trovato in possesso di due panetti di hashish del peso complessivo di 230 grammi e di un bilancino di precisione. Mediante l’analisi del traffico telefonico e delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, il tutto coadiuvato da servizi di osservazione e pedinamento, i Carabinieri hanno evidenziato un reticolo di relazioni dedite allo smercio di stupefacenti “al minuto”, soprattutto indirizzato verso minori, che avveniva, in particolare, fuori dagli istituti scolastici e nei giardini pubblici.
Un ruolo di fondamentale importanza, nello scenario investigativo, è stato ricoperto dal “controllo del vicinato”, di cui Appignano è uno dei comuni capofila. La rete di comunicazione su Whatsapp creata ad hoc per il protocollo ha infatti segnalato la presenza di un mezzo che aveva destato sospetti. I militari, avvertiti di ciò, dopo aver visionato le telecamere di videosorveglianza, hanno individuato il mezzo e identificato i soggetti che avevano messo in atto l’azione predatoria. Individuato il mezzo con il quale i due giovani si muovevano sul territorio montano, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire gli spostamenti finalizzati alla cessione della droga. Uno dei due indagati rappresentava inoltre un punto di riferimento per la fornitura di stupefacente all’interno dell’istituto scolastico nel quale avvenivano le cessioni.
I giovani spacciatori e acquirenti inoltre, tutti di età compresa tra i 16 e i 24 anni, per non far scoprire i loro traffici telefonici, utilizzavano delle piattaforme di messaggistica istantanea, come Surespot, Messenger Instagram, che non lasciavano traccia: i messaggi infatti, dopo essere stati visualizzati, si distruggevano all’instante.
Rilevante per le indagini anche il sequestro di hashish e marijuana avvenuto nel febbraio di quest’anno presso il locale “GOA Project” di Cingoli: i militari, in quell’occasione, avevano sequestrato a un giovane anconetano la sostanza stupefacente.
"L'operazione "Piccola Paranza" vede coinvolte persone di giovanissima età il cui giro di spaccio era indirizzato ad altri soggetti minorenni - ha spiegato il Colonnello Michele Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri -. I Carabinieri di Appignano, Apiro e Cingoli, con la loro attività investigativa, hanno scoperto il terminale delle operazioni di spaccio che sono state interrotte: ciò ha permesso di troncare quel flusso pericoloso, indirizzato appunto a un target giovanissimo, che avvia i ragazzi all'uso di droga e che causa poi conseguenze per tutta la vita. Continueremo con impegno a impedire ciò con la nostra attività eliminando un grave problema per i giovani e per le loro famiglie."
"Mi unisco alle parole del Colonnello Roberti e faccio i miei complimenti ai colleghi di Appignano, Apiro e Cingoli che lavorano in stretta sinergia e collaborazione dando vita a risultati importanti" il commento del Tenente Colonnello Luigi Ingrosso, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata.
Nella Marche inizieranno ufficialmete lunedì 6 luglio anche se, in alcuni negozi, la caccia all'offerta migliore è già partita da una settimana. Stiamo parlando dei saldi, un momento tanto atteso dai consumatori, nonostante i numeri non siano propriamente incoraggianti, come ci spiega il Direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco.
"I saldi, al giorno d'oggi, non sono più una soluzione per le attività stagionali: gli estivi soprattutto, sono sempre meno importanti anche se c'è comunque sempre molta attesa da parte dei consumatori per quanto riguarda gli acquisti di prodotti con una scontistica importante - ha spiegato il Direttore di Confcommercio Marche Centrali -. Chiaramente, in termini di fatturato, le entrate non sono così alte; questo perché i saldi estivi, a differenza di quelli invernali, si indirizzano principalmente su capi stagionali come possono essere i costumi, che non hanno una rilevanza di fatturato particolarmente significativa. Se non si tratta quindi di acquisti legati a un brand, i fatturati non sono importanti: i saldi estivi infatti valgono circa il 12% dei fatturati del fashion store. Le vendite di primavera sono letteralmente saltate - ha proseguito Polacco -; l'auspicio è quindi che almeno in questi saldi riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un'effervescenza dei consumi."
Secondo le ultime stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, quest'anno per l'acquisto dei capi scontati, ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro (circa 100 euro pro capite).
Sull'acquisto online Polacco spiega che "soprattutto se parliamo di vestiario, l'attività principale della vendita è quella al bancone perché difficilmente un consumatore compra online un prodotto che vuole provare: l'acquisto in rete è utile per altre tipologie di prodotti. Inoltre il profilo del consumatore rispecchia ancora quella voglia di shopping che rappresenta un momento di divertimento ed evasione."
Il Direttore di Confcommercio raccomanda infine i consumatori su alcuni accorgimenti da avere durante il periodo di saldi. "Controllare sempre bene il cartellino, avendo accortezza che il prezzo sia lo stesso del periodo precedente ai saldi. Se c'è una imperfezione nel capo che si è acquistato è possibile cambiarlo entro otto giorni, riportandolo direttamente in negozio, muniti di scontrino."
Sembrava rientrata l'emergenza dell'incendio che ha interessato la vasta area boschiva a ridosso di Fiuminata ma circa due ore fa, quando erano le 17:00, un piccolo focolaio ha ricominciato a prendere fuoco.
"Poco fa è ripartito un piccolo focolaio sul luogo del rogo e siamo nuovamente intervenuti, anche con il supporto di un elicottero, per circoscriverlo e spegnerlo - ci spiega l'Ispettore Leonardo Sparvoli che si è occupato del coordinamento dello spegnimento del vasto incendio (originatosi nella giornata di venerdì 28 giugno) che ha bruciato oltre 60 ettari di terreno nel territorio comunale di Fiuminata -. Vista la zona impervia che è stata interessata e che è difficile da raggiungere, è importante monitorare costantemente, 24 ore su 24, l'evolversi della situazione che può reinnescarsi. Il nostro obiettivo è di essere certi che per una giornata intera non si creino altri focolai e poter quindi dichiarare spento l'incendio." Un annuncio che dovrà ancora attendere la giornata di domani, con la speranza che non si inneschino altri focolai.
Sul fronte delle indagini nel frattempo, i Carabinieri Forestali di Macerata, unitamente alla Procura, stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto: un'azione che è stata dolosa, come spiegano i militari dell'Arma. Si sta lavorando con l'ascolto di alcuni testimoni e sembra confermata l'ipotesi secondo la quale sul tavolo degli inquirenti c'è già il profilo di un sospettato. I Carabinieri Forestali, attraverso le tecniche di repertazione, sono risaliti al punto di innesco del rogo e, in base agli elementi fisici e orari, hanno escluso l'ipotesi dell'autocombustione.
Stando alle prime indiscrezioni inoltre, non sembra che l'incendio si sia originato attraverso un "ordigno casalingo" ma, molto più probabilemente, si sia innescato da un semplice accendino.
Una giornata di grande emozione e lacrime di gioia quella che è andata in scena questa mattina a Caldarola. Gianluca Seghetti, insieme alla moglie Sonia e alla figlia Asia ha infatti potuto riabbracciare la loro attività nel cuore della Città: l'Hotel "Tesoro", inagibile da tre anni a causa del sisma del 2016.
"Inagibilità di classe E: tre anni fa era questa la situazione del nostro fabbricato - ci racconta Gianluca, che non ha nascosto l'emozione di questa bella giornata -. Con il tempo è stata declassata a B ma comunque abbiamo dovuto chiudere il ristorante (ad oggi ancora inagibile) e, nelle fasi dell'immediata emergenza, abbiamo ricevuto un tendone dove potevano cucinare per i tanti terremotati che avevano perso la casa."
Per Gianluca Seghetti e per la sua famiglia sono stati tre lunghi anni difficili tra traslochi, ordinanze, lavori e richieste di contributi. "Grazie ai bandi della Regione, che ci ha dato una grande mano, e al nostro duro lavoro, siamo riusciti a iniziare i lavori di ristrutturazione e finalmente oggi possiamo inaugurare la nostra nuova struttura. Un grazie particolare lo voglio rivolgere alla Dittà Cifonelli che ci ha aiutato moltissimo mostrando grande professionalità e serietà."
La storia dell'attività Famiglia Seghetti, tuttora terremotata, inizia nel 1989 quando il titolare Gianluca apre una balera nel vecchio stabile (oggi inagibile): il "Tesoro". Cinque anni dopo, il titolare decide di ampliare l'offerta con il Ristorante e nel 2003, grazie ad alcuni terreni donati dal suocero, Gianluca inaugura anche l'Hotel. A Caldarola tutto procede a gonfie vele fino al 2016 quando il terremoto costringe alla chiusura uno dei fiori all'occhiello della Città.
18 camere, 25 posti letto, ambienti moderno, ristrutturati, climatizzati e antisismici. La Città oggi ha potuto riabbracciare, tra la commozione dei tanti presenti, l'Hotel "Tesoro" e la sua offerta turistica, capace di dare linfa vitale ed economica al territorio.
Dopo la benedizione di don Vincenzo ai rinnovati locali, a prendere la parola è stato il primo cittadino di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti. "Voglio fare i miei complimenti a Gianluca, a Sonia, alla figlia Asia e alla Ditta che ha fatto questo straordinario lavoro. Oggi per la nostra comunità è un momento importante perché, dopo il sisma, le cose sappiamo che sono notevolmente cambiate in negativo - ha commentato il Sindaco -. La vita si sà, ci pone davanti a momenti negativi; nostro dovere è reagire e fare in modo che questi si trasformino in occasioni positive e di gioia. Dobbiamo cercare di guardare avanti, senza mai voltarci indietro, pensando soprattutto ai nostri giovani che meritano un degno futuro come i nostri padri lo hanno garantito a noi. Il terremoto purtroppo c'è stato, nessuno l'ha voluto. Andiamo avanti con la ricostruzione e con questi segnali positivi per far sì che Caldarola torni a vivere come prima. Buon lavoro a tutta la famiglia Seghetti e ancora grazie a tutti voi."
Anche l'Assessore Regionale Angelo Sciapichetti ha voluto far arrivare il suo saluto e il suo ringraziamento alla Famiglia Seghetti. "Grazie ai bandi della ricostruzione oggi si è aggiunto un altro tassello che rappresenta un segnale importante per Caldarola - ha commentato -. Questo è uno di quei risultati che i cittadini hanno bisogno di tornare a vedere per riacquistare fiducia e speranza. Noi procederemo sempre nel verso giusto, cercando di semplificare le norma e portando avanti la ricostruzione."
Mercoledì, l’inaugurazione della nuova scuola di Muccia donata dalla Fondazione Andrea Bocelli, è stata l’occasione per potersi incontrare di nuovo e passare un momento di gioia e serenità insieme. Stiamo parlando di Max Schiavon e di Roberto Santacchi. Si sono conosciuti a Padova: Max proprietario di un truck food in Piazza della Frutta e Roberto uno studente universitario.
Con gli anni, tra loro, nasce una profonda amicizia e i due rimangono in contatto nonostante Roberto fosse tornato nelle sue Marche, dove ha ricoperto il ruolo di Presidente (fino a mercoledì) del Rotary Club di Camerino, dove è tornate per gestire l'Azienda di famiglia Santacchi Roberto srl e dove è un allevatore di pastori tedeschi e cavallo al salto ostacolo, e Max fosse diventato il secondo migliore truck dello street food (Classifica l’Oscar del Cibo di Strada) in Italia con “La Folperia” a Padova.
Le loro strade si sono incrociate di nuovo nell’ottobre del 2016, quando Max, dopo aver appreso della notizia degli eventi sismici che hanno devastato il Centro Italia, decide di dare una mano al suo amico Roberto e ai suoi concittadini.
“A dicembre – ci racconta Max – ho messo in pratica il mio progetto. Per tradizione i folpetti (polipi) e i bovoletti (lumachine) che vendiamo nel nostro truck dello street food si mangiano con lo stuzzicadente ma, molto spesso, capita che qualcuno chieda di poter avere delle forchette. È così che mi è venuta l’idea: ho messo in vendita, al prezzo di un euro, forchettine e salviette. L’interno ricavato sarebbe andato in beneficenza ai comuni di Muccia e Camerino.”
“Per noi è stato un progetto molto importante perché quando sono venuto a visitare questi luoghi e ho visto con i miei occhi tutto ciò che era successo, ho avuto una tristezza insoluta – ha proseguito Max -. Vedere la gente non poter rientrare nelle proprie case nemmeno per prendere un effetto personale mi ha spezzato il cuore.”
“Voglio ringraziare tutti i nostri fantastici clienti che sono stati solidali e hanno dimostrato un grandissimo cuore, donando 1700 euro ai due comuni del Maceratese – ha concluso Max -. Credo che di Muccia e Camerino, come di tante altre realtà, si sia sentito parlare molto poco sui mezzi di informazione nazionale, come se fossero un mondo a parte. In questo modo anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo riportato l’attenzione su queste comunità.”
Poter partecipare alla cerimonia di inaugurazione della Scuola di Muccia è stato un orgoglio per “Max che ha dimostrato una grandissima sensibilità verso l’amico di una vita – ha commentato Roberto -. A distanza di quasi tre anni, il comune di Muccia ha voluto invitare Max alla cerimonia del taglio del nastro della nuova scuola e sono contento di averlo rivisto e averlo potuto nuovamente ringraziare per il suo grandissimo gesto di vicinanza e per la sua umanità.”
L’ordinanza emessa dal Comune di Macerata era entrata in vigore il 20 aprile del 2018. Come riportato nel testo della stessa “non si potrà giocare dalle ore 7:00 alle ore 10:00 e dalle ore 15:00 alle ore 20:00.”
In seguito a tale ordinanza la sala scommesse Eurobet di via Morbiducci ha dovuto ridurre notevolmente gli orari di lavoro, tenendo aperta l’attività dalle 10:00 alle 15:00 e dalle 20:00 in poi. Questa condizione ha portato i titolari della sala scommesse a perdere molti clienti e a non riuscire più a far fronte alle tante spese: l'Eurobet è stata quindi costretta anche a licenziare quatto dipendenti. Senza tenere conto del fatto che a pochi chilometri di distanza ci sono sale scommesse aperte durante tutta la giornata, dove è possibile giocare senza limiti di orario: ciò ha ulteriormente abbassato in modo drastico i numeri della clientela dell'esercizio commerciale.
La sala scommesse in via Morbiducci è la più antica, insieme a quella di Civitanova Marche, della provincia maceratese: l’attività è iniziata nel 1978 in un locale sito in via Santa Maria della Porta e si è poi spostata, dieci anni dopo, nella via in cui è stata fino alla chiusura definitiva. Una decisione dunque, quella dei titolari, arrivata non a causa del sequestro di 30 giorni dell’esercizio commerciale (avvenuto lo scorso 24 maggio), ma a causa dell'ordinanza comunale che limitiva l'esercizio dell'attività solo ad alcuni orari: un fattore che ha ridotto notevolmente la possibilità dei proprietari di mantenere l’attività e far fronte alle spese di gestione.
Una situazione che sembra stia coinvolgendo altri locali di scommesse, sale slot e VLT del capoluogo. I proprietari delle attività hanno più volte incontrato l’Amministrazione comunale per trovare un punto di incontro ed evitare di abbassare definitivamente la saracinesca, ma i confronti si sono risolti con un nulla di fatto.
La Corte d'Assise di Appello di Ancona ha fissato per il 26 settembre l'udienza di secondo grado del processo nei confronti di Luca Traini, il 30enne che il 3 febbraio del 2018 sparò a sei persone di origine africana a Macerata. Traini era stato condannato dalla Corte d'Assise di Macerata, lo scorso 3 ottobre, a 12 anni di reclusione per le accuse di strage aggravata dall'odio razziale e porto abusivo d'arma.
"Se la Corte d'Assise d'Appello di Ancona accogliesse alcuni dei nostri motivi, la pena sarebbe sensibilmente ridotta - spiega l'avvocato Giancarlo Giulianelli -. Una scadenza più breve è quella del 12 luglio in Cassazione per quanto riguarda le misure cautelari del mio assistito. La richiesta della difesa è appunto quella della modifica delle stesse in quanto abbiamo contestato l'esistenza dell'aggravante dei motivi razziali e l'omesso riconoscimento dell'incapacità di intendere e di volere del Traini al momento del fatto."
"Siamo piuttosto sereni e attendiamo il 26 settembre - ha concluso il legale di Traini -. Nei prossimi giorni andrò a trovare Luca e, insieme, vedremo il da farsi."
L'episodio è avvenuto questa notte, intorno all'una e trenta, presso la sala slot Gambling di Macerata, in via Roma. A raccontarci quanto accaduto l'addetto alla sala, A.F., ancora provato da quanto successo nemmeno dodici ore fa.
"È successo tutto molto velocemente - ha raccontato l'addetto alla sala -. Due uomini, con il volto coperto da due maschere bianche, con una felpa sulla testa a coprire i capelli e dei guanti, si sono introdotti all'interno della sala scommesse, hanno oltrepassato il bancone, mi hanno butatto a terra e mi hanno immobilizzato, puntandomi due pistole (rivelatesi poi giocattolo). Entrambe avevano un accento locale ed erano certamete due uomini. Io ho percepito che le due pistole potevano essere finte e quindi ho urlato, cercando l'aiuto di un giocatore che si trovava nella sala di fianco. Quest'ultimo è subito venuto di là per capire cosa stesse succedendo ma non appena i rapinatori lo hanno visto gli hanno puntato la pistola e gli hanno intimato di andarsene e lui è scappato. Mentre uno mi puntava la pistola l'altro ha preso la cassa e poi sono scappati, lasciando una delle due armi a terra. 1300 euro circa il bottino che i due malviveni si sono portati via."
"Ho ancora i dolori alla schiena e sono anche andato al Pronto Soccorso - ha concluso la vittima della rapina -. Durante la rapina non ho avuto paura ma appena i due malviventi sono usciti ho iniziato a tremare. Ho ancora in mente quelle due maschere bianche e non nego che un po' ho avuto paura."
Immediato l'arrivo sul posto degli uomini della Questura di Macerata e della Scientifica che stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire all'identità dei due malviventi.
45 imprese, 170 operai, 10 mila ore di lavoro, 120 giorni per la realizzazione. Sono i numeri del progetto, ideato dalla Fondazione Andrea Bocelli, che ha permesso oggi l'inaugurazione della scuola "De Amicis" a Muccia.
Dopo il taglio del nastro del 2 maggio del 2018 per la Scuola "Leopardi" di Sarnano, oggi è toccato alla comunità muccese festeggiare il suo giorno.
"La nostra terra così tanto provata oggi ritrova la speranza - sono state le prime parole del Sindaco Mario Baroni -. Questa volta a vibrare non è la terra ma sono i nostri cuori, soprattutto quelli dei bambini. Tutto ciò grazie alla stupenda sensibilità di uno stupendo italiano, di una delle voci più belle al mondo. È grazie ad Andrea Bocelli che oggi possiamo inaugurare la nostra nuova scuola. La generosità di questo grande Maestro offre oggi a Muccia l'opportunità di tornare a sognare: questo è un tassello che si aggiunge alle tante attività benefiche che sono state fatte fino a oggi. Con te oggi ripartiamo Maestro - ha concluso Baroni rivolgendosi a Bocelli -: grazie per ciò che ci hai donato e soprattutto per ciò che ci hai insegnato."
"Speriamo di non trovarci di nuovo impreparati davanti a una calamità del genere - il commento del Commissario Straordinario Piero Farabollini -. Con la coesione e la collaborazione di tutti dobbiamo tornare ad essere ciò che siamo: la terra più bella dell'Italia."
Dopo la lettura del messaggio del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha espresso la sua profonda commozione per il momento. "È la seconda volta che partecipo all'inaugurazione di una scuola donata dalla Fondazione Bocelli ed è sempre una grande emozione. Oggi non è stata solo donata una scuola ma è stato dato a tutti un luogo all'interno del quale poter coltivare le proprie passioni personali. Infine grazie al sindaco Baroni che ha sempre lavorato a testa bassa e in maniera sobria per portare sempre ottimi risultati."
"Il sole oggi ci ha assistito, forse se non ci fosse stato sarebbe stata una inaugurazione diversa. Io sono davvero imbarazzato perché mi sento spesso gratificato ma in modo non dovuto. Io ho sempre cantato e poi, a catena, sono successe tante altre belle cose - le parole del Maestro Andrea Bocelli, accompagnato dalla moglie Veronica -. Sarebbe bello che l'esempio diventasse contagioso: se si riesce a far scattare la scintilla della buona volontà questa può diventare un fuoco. Sono molto felice di essere qui oggi e vi ringrazio."
Il primo cittadino di Muccia ha poi omaggiato il Maestro di un vado con i ringraziamenti del Comune.
Un'opera, quella della Scuola "De Amicis", iniziata un anno fa e realizzata sotto la direzione dell'Ingegner Paolo Bianchi. Il nuovo plesso, con la piazzetta antistante, oltre ai locali dedicati alla materna e all'infanzia, è dotata della mensa, delle aree comuni, della palestra e del campetto da calcio.
Il Maestro Andrea Bocelli, dopo aver regalato ai presenti un momento canoro con l'esecuzione del brano "Ave Maria" e dell'Innno di Mameli, ha annunciato che la Findaizone da lui presieduta sta già lavorando al progetto della creazione di una Scuola di Musica a Muccia.
Si è tenuta questo pomeriggio, presso la Caserma di Viale dell’Indipendenza, la celebrazione per il 245° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Presenti le massime autorità civili per omaggiare la ricorrenza delle Fiamme Gialle.
Dopo la lettura del messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, la parola è passata al Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle Amedeo Gravina.
“Venerdì scorso, 21 giugno, il comandante generale, a Roma, alla presenza delle massime autorità dello Stato, ha celebrato il 245° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Questa sera, qui a Macerata - pur nel rigoroso rispetto delle vigenti direttive emanate dall’autorità di governo che impongono cerimonie a carattere interno - vogliamo parteciparvi, con la necessaria solennità e con tutto il nostro orgoglio di indossare le Fiamme Gialle” sono state le prime parole del Comandante.
“Solennità sobria, dunque, esaltando così ancor più le nostre caratteristiche più marcate: l’essenzialità, la discrezione e la riservatezza nell’agire – ha proseguito Gravina -. Sono passati 245 anni dal 1774, quando fu costituita, nel Regno di Sardegna, la legione truppe leggere, in seno all’armata piemontese, con compiti di difesa militare delle frontiere e vigilanza doganale. È l’inizio della nostra storia. Una storia costellata da momenti di gloria, per atti di puro eroismo di singoli e collettivi, caratterizzata sempre da un unico comune denominatore: la consapevolezza di essere al servizio della collettività per il raggiungimento del bene comune, quotidianamente impegnati ad affermare - ad ogni costo, sempre e comunque - il primato della legalità e dei principi democratici dello stato. Ad ogni costo, dunque, sempre e comunque, senza mai arretrare, come recita il nostro motto.”
Il Comandante Gravina è tornato poi indietro di 100 anni, al 1919, per ricordare l’origine del motto delle Fiamme Gialle. “Dopo la grande guerra, fu questo l’anno dei trattati di Pace a Versailles e dello stallo nelle trattative riguardanti l’Italia e la ridefinizione delle nostre frontiere al confine Jugoslavo. In questo difficile scenario Fiume, importante porto commerciale con popolazione a maggioranza italiana, divenne il simbolo della questione, culminata con l’occupazione della Città da parte di un manipolo di legionari guidati dal poeta Gabriele D’Annunzio, autoproclamatosi reggente del governo della Città in nome del Re d’Italia. Nel territorio fiumano erano presenti circa 300 finanzieri, al comando di 15 ufficiali, con compiti di polizia portuale e doganale, vigilanza litoranea e di frontiera. A loro, D’Annunzio volle affidare la gestione dell’ordine pubblico, reso particolarmente precario dalla difficile convivenza tra i legionari dannunziani ed i militari regolari di stanza nella zona.”
“Furono bravi in questo: riuscirono a mantenere lo status quo e a guadagnarsi sia la piena fiducia di D’Annunzio che l’ammirazione della popolazione civile, che si tradusse in un gesto simbolico il 4 dicembre 1919, durante la festa di Santa Barbara – ha proseguito Gravina -. Nella primavera successiva la situazione complessiva si fece insostenibile, soprattutto per le intemperanze degli arditi dannunziani. I conflitti a fuoco, con morti e feriti, divennero quotidiani, tanto da indurre il comando italiano ad evacuare tutti i militari regolari dalla Città, tranne che i finanzieri, i quali si trovarono improvvisamente soli nell’affrontare l’arduo impegno di assicurare la difesa della Città e il mantenimento dell’ordine pubblico. Ancora una volta riuscirono ad onorare il loro compito, evitando ulteriori spargimenti di sangue, e suscitando ancora una volta l’apprezzamento di D’Annunzio che ammirò il loro agire come esempio di fedeltà e sacrificio. Tale apprezzamento si concretizzò nella solenne cerimonia del 25 giugno 1920, allorquando, subito dopo aver fregiato il vessillo del corpo della medaglia di Ronchi ed esaltato nella sua oratoria i finanzieri fiumani, dedicò per iscritto quello che diverrà il motto araldico del corpo: “nec recisa recedit” ovvero “neppure recisa retrocede. […] A tutti loro, e a tutti i caduti, di tutte le forze armate e di polizia, noi finanzieri maceratesi, come lo scorso anno, dedichiamo la celebrazione odierna, rendendo loro onore e rinnovando l’auspicio che le armi tacciano per sempre” ha concluso il Comandante Provinciale.
Il Comandante ha infine ringraziato le Fiamme Gialle maceratesi per la preziosa e complessa attività Istituzionale svolta, dal contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, alla tutela della spesa pubblica, alle indagini per contrastare la criminalità economico-finanziaria, al concorso al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Un Corpo che, dopo 100 anni, è profondamente cambiato ma è sempre ben ancorato alla sua storia, basata sulla tradizione e sulla modernità.
Nel 2018 e nei primi 5 mesi dell’anno, gli interventi dei reparti macerataesi nei diversi comparti operativi - ed in particolare in quelli della lotta all’evasione e della tutela della spesa pubblica - hanno subìto un considerevole incremento, ed hanno prodotto risultati di altissimo profilo.
Sono 7.523 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti della Guardia di Finanza tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; 1.246 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile. Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività delle Fiamme Gialle contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria. Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.
Si è poi proceduto alla premiazione di coloro che si sono distinti all’interno del Corpo della Guardia di Finanza maceratese.
Il Tenente Colonnello Andrea Magliozzi, il luogotenente Massimo Sorrentino e il luogotenente Augusto Soccionovo sono stati premiati, con encomio solenne, perché hanno evidenziato “non comuni qualità tecnico professionali e spiccato acume investigativo, eseguendo una complessa attività di polizia giudiziaria a tutela della spesa pubblica e del bilancio della spesa sanitaria regionale.”
Encomio solenne è stato concesso anche al Maresciallo aiutante Giancarlo Monteleone e al Maresciallo Ordinario Fabio Amico per aver “evidenziato elevate doti tecnico professionali e spirito di sacrificio, eseguendo una articolata attività di servizi a tutela della spesa pubblica.”
Elogio è stato concesso al Maresciallo Ordinario Pasquale Scialdone e al brigadiere capo Giovanni Strazzante per aver “confermato eccellenti qualità professionali, spirito di abnegazione totale al servizio ed elevate capacità organizzative, assolvendo i propri compiti con non comune solerzia, grande impegno e competenza. I due finanzieri hanno eseguito, con elevata precisione e puntualità, numerosi servizi di polizia economico finanziaria e Polizia Giudiziaria in materia di stupefacenti e marchi contraffatti, fornendo contributo personale determinante per il raggiungimento di elevati standard di efficacia ed efficienza del reparto di appartenenza.”
Elogio anche per il Maresciallo Aiutante Davide Bibini e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Genesio Manetti per aver confermato “eccellenti qualità professionali nel settore dell’informatica operativa, spirito di abnegazione ed elevate capacità organizzative, assolvendo i propri compiti con non comune solerzia, altissimo senso del dovere, grande impegno e profonda competenza tecnologica. In possesso della qualifica “Computer Forensics & Data Analysis” hanno fattivamente e proficuamente collaborato in numerose attività di Polizia Economica Finanziaria, anche delegate dalla competente Autorità Giudiziaria, fornendo un contributo personale determinante.”
Infine elogio concesso al Luogotenente Carica Speciale Luigi Martone, al Luogotenente Carica Speciale Gabriele Nardella, al Luogotenente Domenico Silvestri e al Luogotenente Domenico Pio Di Martino perché “sorretti da elevate qualità personali e capacità professionali, assolvevano i propri compiti con non comune solerzia, impegno ed efficienza, prodigandosi in ogni occasione con abnegazione, senso di responsabilità, attaccamento al servizio e spirito di sacrificio.”
Quattro generazioni, una produzione di 300 sassofoni l’anno, l’80% destinata a tutti e cinque i continenti. Collaborazioni con artisti mondiali come Joe Lovano, Jimmy Greene, Bob Berg, Michael Brecker, Gerry Mulligan, Pietro Tonolo e Stefano “Cocco” Cantini: questa la storia dei (quasi) 150 anni della Borgani di Macerata, raccontata dal titolare Orfeo, amante della musica classica, di quella degli anni ’70 e ’80 e, ovviamente, del jazz.
L’Azienda nasce nel 1872 dal fondatore Augusto, bisnonno di Orfeo, a Loro Piceno. “Lui ha da sempre avuto una grande passione per la musica e decise di intraprendere la strada della costruzione di strumenti musicali – ci spiega Orfeo, oggi Dirigente dell’Azienda -. Ciò che stupisce, in merito alla sua storia, è che la spinta imprenditoriale del mio bisnonno arriva a metà dell’Ottocento da un piccolo paese delle Marche che, certamente, non era una delle Regioni più evolute. Egli decise di istruire i suoi quattro figli per seguire una visione imprenditoriale a lungo termine e gettare quindi le basi per un’azienda con una mentalità moderna.”
“Qualche anno dopo l’Azienda si sposta poi a Macerata, principalmente perché qui c’è la ferrovia – ha proseguito Orfeo -. Il nostro vero cambiamento avviene negli anni ’80. Dopo il boom economico dei vent’anni precedenti, nel ’68, iniziano le prime lotte sindacali: prima si lavorava per prezzo e non per qualità. Se non si era seguita questa linea negli anni si veniva buttati fuori dal mercato. Molte aziende non hanno capito che i tempi stavano cambiando e, per molte di loro, è arrivata la crisi. Noi siamo riusciti a farlo e abbiamo dato ai nostri clienti un servizio di qualità che non si ferma alla vendita dello strumento ma inizia molto prima e prosegue soprattutto dopo: è in questo che dobbiamo essere competitivi. Soprattutto dato che i nostri concorrenti (quattro in tutto il mondo) sono delle multinazionali: tra questi anche la Yamaha.”
“Nell’ultimo periodo abbiamo puntato molto a incrementare nei giovani l’insegnamento della musica, una cosa che in Italia non è mai avvenuta – ha osservato Orfeo -. La musica non è una materia curricolare e, in questo modo, sono gli stessi ragazzi a sottovalutarla. Anche il fatto che un capoluogo di provincia come Macerata non sia dotato di un Conservatorio o di un Liceo Musicale, penso sia un fatto negativo.”
“Da circa un anno, abbiamo dato vita all’Associazione Accentum e, tramite un progetto pilota, abbiamo pensato di poter divulgare la musica suonata nell’età prescolare ed elementare, proponendo anche un saggio finale per i ragazzi. Il bello degli strumenti a fiato è anche quello: suonare tutti insieme e socializzare. Quello dell’insegnamento e dell’informazione è però un problema italiano che dovrebbe essere risolto. A tal proposito, sempre in collaborazione con l’Associazione Accentum e l’Anbima Marche, abbiamo ideato e realizzato il primo corso di formazione in Italia per l’avvio alla pratica strumentale. Tale corso suddiviso in 3 moduli, svoltosi da gennaio ad aprile, per un week end al mese, con 3 Insegnanti tra i più qualificati in Italia, è stato una delle prime importanti iniziative ideate proprio per aiutare la diffusione della musica.”
Quando Orfeo parla però delle sue creazioni, gli occhi si riempiono di orgoglio e soddisfazione. “I nostri sassofoni sono prodotti altamente artigianale e personalizzati. Lavoriamo infatti con il singolo Artista e lo strumento, il più giovane di quelli a fiato, viene realizzato su misura in base alle sue esigenze artistiche e musicali – ha spiegato nel dettaglio il patron della Borgani mentre il noto sassofonista Stefano Bedetti stava provando il suo strumento nell’altra stanza –. È un lavoro di grandissima precisione, che richiede delle capacità specifiche e che non tutti sono in grado di fare. Lavoriamo con alcuni specialisti e riparatori che sono tra i migliori a livello mondiale. Il tempo che ci vuole? Bè è un lavoro che non può essere quantificato perché lo stesso artista viene qui, prova lo strumento, torna a casa, ascolta le registrazioni e poi decide. Da lì inizia la produzione del sassofono che può essere modificata in itinere. Le modifiche più importanti sullo strumento sono avvenute negli anni ‘60 ma le ultime innovazioni sul Sassofono sono le nostre, realizzate tra gli anni ’90 e 2000: per noi questo è un motivo di grande orgoglio. Costruiamo infatti lo strumento in sette leghe sonore diverse che danno altrettanti suoni diversi”.
Quando gli chiediamo se il territorio ha penalizzato o meno l’Azienda, Orfeo ci risponde raccontandoci un aneddoto di qualche anno fa. “Mi colpì ciò che notò un nostro amico musicista arrivato dal Brasile che, giunto a Macerata mi disse ‘ho impiegato più tempo per arrivare da Bologna a Macerata che dal Brasile all’Italia’. La penalizzazione quindi c’è ed è notevole perché spesso è sinonimo anche di rinunce, ma la nostra volontà è quella di rimanere sul territorio, un territorio che spesso sembra non apprezzare la nostra professionalità.”
Un rapporto, quello con gli artisti internazionali con i quali la Borgani collabora, che va oltre al semplice momento lavorativo. “Mulligan quando veniva in Italia per suonare, lasciava sempre due posti riservati per mio padre: questo per far intendere il rapporto di amicizia e umano che c’era. Gli stessi artisti di livello internazionale hanno permesso alla nostra azienda di compiere negli anni una vera e propria crescita: interfacciarsi con i massimi esperti del settore ci ha portato a produrre solo il top di gamma.”
Quella di Orfeo Borgani è una visione imprenditoriale di qualità e a lungo termine che però, non sembra trovare riscontro nell'attuale situazione economia italiana. “Penso che, nel nostro Paese, si sia distrutto l’artigianato a favore della grande azienda che fa massa – ci ha spiegato -. Il dramma della nostra economia è che è difficile trovare manodopera perché il mondo stesso è cambiato. Io stesso sono stato invitato all’Università di Verona per tenere una lezione sulla mia Azienda con il professor Sergio Noto: sono soddisfazioni certamente ma sono cose che succedono fuori da casa nostra perché qui non mi è stato mai chiesto nemmeno un parere in merito a contesti relativi al mio ambito professionale. Credo sia nostro dovere investire sulla formazione e sull’informazione e creare un circuito affinché la gente venga a Macerata.”
Da Battiato a Fedez, passando per De Andrè e le vicende mediatiche che lo hanno visto protagonista nell'ultimo periodo. Morgan è salito sul palco della Controra, in Piazza Cesare Battisti di Macerata, ieri pomeriggio, qualche minuto prima delle 19:00, "stregando" adulti e bambini con il suo one man show.
In una lunga intervista con Roberto Manfredi, l'eclettico artista non ha risparmiato parole non proprio al miele per alcune vicende che lo vedono coinvolto. "Io sono l'unico che non segue la tv ma è la televisione che segue me" ha esordito Morgan non nascondendo il riferimento allo sfratto dalla Villa di Monza e parlando di "piccoli cassieri e mercenari" con un chiaro rimando ad alcuni protagonisti del mondo televisivo e musicale.
Morgan ha però lasciato poco spazio a vicende che non hanno nulla a che vedere con la sua figura poliedrica di artista che è in grado di scrivere un libro sulla storia della musica italiana e di osservare con gli occhi di uno specialista la cornice di quella odierna. "Musicultura penso sia una parola che dovrebbe stare nel dizionario" ha commentato. "Se io dovessi difendermi parlerei di musica e se dovessi spiegare chi sono canterei una canzone: se Morgan poi non ti piace, non parlare di lui, fai altro."
Marco Castoldi ha poi ricordato la potenza e l'influenza di artisti come Fabrizio De Andrè e Franco Battiato. Dopo aver eseguito "Un giudice" al pianoforte Morgan ha continuato: "Queste canzoni sono dense di significato, trattano temi importanti, proprio come quelle di Fedez - ha ironizzato -. Io fortunatamente sono nato nel '72, quando c'erano i Pink Floyd. I giovani oggi devono anche essere capaci di cercarle le canzoni: bisogna dare ai ragazzi la capacità di ragionare. Non perdete le occasioni facendovi dei selfie perché è in questo modo che si butta via un'occasione per poter interagire invece con qualcuno."
Morgan ha infine tenuto un'ironica "lectio magistralis" su "Cerco un centro di gravità permanente" di Franco Battiato.
FOTO DI LUCIA MONTECCHIARI
È stato presentato questa mattina, presso Palazzo Conventati, il nuovo Comandante della Polizia Locale di Macerata, Danilo Doria. 40 anni, nato a Fermo e residente a Porto Recanati, il Comandante Doria prenderà servizio presso la stazione del capoluogo a partire dal 1° luglio.
Presenti, oltre al nuovo Comandante, il Questore di Macerata Antonio Pignataro, il Sindaco del capoluogo a Romano Carancini, l’Assessore alla Polizia Municipale Marco Caldarelli, e i rappresentanti del Corpo della Polizia Municipale la Dottoressa Maura Castellucci e il Dottor Fiorenzo Fiorani. Presenti alla conferenza stampa anche la Dottoressa Maria Raffaella Abbate, Capo della Mobile e Nicoletta Pascucci, Dirigente della Digos.
Il primo cittadino ha ringraziato “chi ha guidato il Corpo della Polizia Municipale fino ad oggi, il Dottor Michele D’Alfonso. Grazie inoltre al Corpo della Polizia Municipale che, in questi nove anni, ha fatto uno sforzo incredibile in relazione alla sfida che l’Amministrazione gli ha posto davanti.”
“Oggi voglio fare anche un po’ di autocritica – ha proseguito Carancini -: penso che la Polizia Municipale avrebbe meritato una maggiore attenzione da parte del Sindaco, soprattutto dopo l’uscita della Comandante Roberta Pallonari. Oggi voltiamo pagina e iniziamo una nuova storia. Ho scelto il Comandante Doria personalmente perché mi hanno colpito la sua straordinaria motivazione e le sue caratteristiche di umanità non consuete.”
“La presenza oggi del Questore, il Dottor Pignataro, è un segnale molto forte – ha concluso il primo cittadino – che ci indirizza verso l’incremento delle misure di prevenzione, come la videosorveglianza, e il rapporto con la comunità. Il Comandante sarà certamente capace di mettere insieme rigore e serietà e soprattutto sarà capace di adottare un sistema di prossimità con i cittadini, sempre improntato al buonsenso.”
“Oggi abbiamo voluto dare un segnale forte alla Città, con la mia presenza e quella delle Dottoresse Abbate e Pascucci – ha aggiunto il Questore Pignataro -. Con il Comandante Doria credo si sia fatta la scelta migliore per la comunità perché sono certo che saprà rappresentare in maniera eccezionale il Corpo. Doria infatti, con il quale abbiamo già collaborato a Recanati, si è saputo conquistare la stima sul campo con la sua continua voglia di lavorare e mettersi al servizio dei cittadini: sono certo che le sue qualità faranno bene a Macerata. Chi svolge funzioni pubbliche deve farlo con disciplina e onore, doti che appartengono al nuovo Comandante Doria: noi possiamo cambiare il tessuto connettivo della Città e sono certo che, lavorando in stretta sinergia, sarà così.”
“Questo arrivo ci apre certamente a nuove prospettive – ha commentato la Dottoressa Castellucci – e ci dà modo di proseguire con i progetti che abbiamo già avviato. Siamo molto contenti della scelta dell’Amministrazione.” Un sentimento positivo espresso anche dal Funzionario Fiorani .“Il fatto di avere una nostra guida è molto importante perché credo un corpo organizzato rende meglio il servizio che ogni giorno svolgiamo per i cittadini”.
“Sono onoratissimo di ricoprire questo ruolo e ho già respirato aria di positività in ufficio – sono state le prime parole del nuovo Comandante, che disporrà di 40 agenti di Polizia Municipale -. Avere qui oggi anche il Questore Pignataro per me è davvero un regalo e sono convinto di poter contare su molti professionisti e su valorosi collaboratori.”
“Macerata dovrò scoprirla come dovrò scoprire le esigenze dei cittadini – ha proseguito il Comandante -. Credo che le divise debbano stare il più possibile tra la gente e debbano, allo stesso tempo, avere un rapporto anche critico, ascoltando le esigenze della comunità. Il tutto nel rispetto delle leggi e in sicurezza, con la massima collaborazione costante con le forze di Polizia. Il mio obiettivo è di applicare sicurezza urbana e sicurezza integrata, non dimenticando quindi mai la prossimità e avvalendomi della videosorveglianza, uno strumento che ritengo molto valido e fondamentale per il nostro lavoro.”
“Spero di essere supportato e sopportato – ha concluso Doria -. Dietro la divisa c’è sempre una persona e io vorrei poter cogliere sempre quel valore aggiunto nei miei colleghi. Utilizzando questi metodi nel corso degli anni ho ottenuto molti risultati e spero sarà così anche a Macerata.”
CHI È DANILO DORIA
Nato a Fermo il 28 febbraio 1979 e residente a Porto Recanati, Danilo Doria si è laureato in Comunicazione Istituzionale all’Università di Macerata con una tesi su “Indicatori sociologici di Sicurezza in Area Urbana. La percezione di sicurezza veicolata dalle figure di prossimità".
Discussa con l'Ex Magnifico rettore Alberto Febbrajo, la tesi disquisisce su vari aspetti della sicurezza e della sua relatività, nonché dell'utilità della polizia di prossimità.
Sempre conciliando studio e lavoro, ha poi conseguito un Master MaPS - Management sulle Politiche Integrate di Sicurezza Urbana all'Università Carlo Bo di Urbino, organizzato dall'Università, dalla Regione Marche e dal FISU Forum Italiano sulla Sicurezza Urbana.
La tesi " L'occhio sulla città di Fermo: analisi e percezione della sicurezza fornita dai sistemi di videosorveglianza" ha avuto come nucleo centrale un'indagine su un campione dei residenti della città, sull'utilità della videosorveglianza e ha poi analizzato come in un quartiere in particolare, Lido tre Archi, l'insieme di opere, interventi urbanistici, illuminazione, la creazione di parchi pubblici, hanno migliorato la qualità della vita. Questo per dare concretezza al C.P.T.E.D., ovvero la prevenzione del crimine attraverso la progettazione ambientale.
A conclusione del Master ha partecipato a un corso di specializzazione sulla videosorveglianza a Rotterdam, organizzato dal Forum Europeo per la Sicurezza Urbana, poichè crede moltissimo nella videosorveglianza come strategia di prevenzione e deterrenza ma anche come strumento utilissimo nella fase successiva delle indagini a seguito di accadimenti di qualsiasi genere.
Doria proviene dal Comune di Recanati dove dal 2012 è in servizio al corpo di Polizia Locale prima come funzionario poi come vice comandante, carica che ha ricoperto dal febbraio 2013 al luglio 2018 (Comuni di Recanati e Montelupone), poi come comandante, dal 15 luglio 2018 ad oggi.
Dal 2007 è anche responsabile della Polizia Locale del Comune di Massa Fermana.
Indossa la divisa della Polizia Locale dal 2000. Ha iniziato la carriera prima a Porto Recanati per un breve periodo, poi a Monte Urano dove è rimasto fino al dicembre 2012. Durante questo periodo ha svolto servizio a tempo determinato, anche nei servizi di Polizia Locale dei Comuni di Fermo, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado e Francavilla D'Ete, prima di passare al Comune di Recanati.
Dal punto di vista personale, Danilo Doria si definisce persona dinamica e sportiva, che ama viaggiare e conoscere nuove culture. Appassionato di motociclismo, ciclismo e Formula 1, è sempre predisposto ad aggiornare le proprie conoscenze soprattutto in campo professionale.
Ieri si è svolta la prova di italiano, uguale per tutti gli studenti. Alle 8:30 di questa mattina invece i maturandi hanno conosciuto le tracce della seconda prova, quest'anno multidisciplinare. L'esame di maturità dei millenials infatti è stato caratetrizzato da non poche novità. Oltre ai nuovi criteri di ammissione infatti, sono stati eliminati il cosiddetto "quizzone", la terza prova per intenderci, e la tesina dell'esame orale. Ma non finisce qui. I 2000 infatti hanno dovuto affronatare oggi una seconda prova con una novità rispetto agli anni passati: l'esame infatti è multidisciplinare in base all'indirizzo di studi.
Al Liceo Classico, le versione di latino e il testo di greco hanno interessato la figura dell'imperatore romano Galba, tratta dal primo libro delle "Historiae" di Tacito. Il brano di greco invece era un estratto del "Vita di Galba" di Plutarco.
Al Liceo Scientifico, gli studenti hanno dovuto affronatare una prova sugli studi di funzione collegati a due problemi di elettromagnetismo classico: il primo sui fili percorsi da corrente, il secondo su un condensatore. I maturandi hanno dovuto rispondere a quattro quesiti sugli otto proposti e a un problema su due.
Per gli Istituti a Indirizzo Commerciale le tracce sono state sui quattro rischi del business e il conto economico di Alfa spa.
Gli studenti del Liceo Artistico hanno dovuto realizzare il logo, la locandina e l'invito all'inaugurazione di un nuovo spazio espositivo. La realizzazione di un museo dello spazio invece per l'indirizzo architettura. I maturandi dell'artistico, indirizzo arti figurative, plastico, scultoreo se la sono vista con la traccia "dall'autoritratto al selfie" mentre gli studenti dell'indirizzo audiovisivo e multimediale con l'anniversario dello sbarco sulla luna.
Al Liceo Scienze Umane, la traccia conteneva una serie di testi tratti da "Lettera a una professoressa", scritto dai ragazzi della scuola di Barbiana con Don Lorenzo Milani e da "Storia della scuola" di Saverio Santamaita.
Al Liceo Classico "Leopardi" di Macerata gli studenti sono molto soddisfatti di come è andata questa seconda prova. "La versione di latino era di Tacito - ci raccontano Simone Serpilli, 18 anni e Dario Scalini, 19 anni, con i vocabolari di latino in mano-. È andata abbastanza bene anche se la prima parte era molto complicata per le costruzioni e per alcune parti del discorso sottintese."
"Il testo di greco tradotto, con il qual dovevamo fare una comparazione con la versione latina, era abbastanza facile - ha continuato Viola Sigona, 18 anni -. Tacito e Plutarco inoltre sono due autori che abbiamo studito l'anno scorso e, nelle due versioni, parlavano dello stesso avvenimento: penso quindi che questa seconda prova sia andata bene."
"Anche le tre domande finali - ci ha raccontato Vittoria Pierini, 19 anni - erano abbastanza semplici: la prima era sul confronto tra i due brani; la seconda sullo stile di Tacito e la terza sempre un confronto tra la biografia e la storiografia dei due autori."
Dello stesso avviso anche Benedetta Rubini, 18 anni. "Tutti avevamo paura della seconda prova perché sapevamo sarebbe stata quella più difficile - ci spiega -. In realtà la versione non era poi così complicata: posso dire che rispetto alle aspettative è andata molto bene."
Sulla prova orale, che per molti inizierà già la prossima settimana, sono tutti concordi. "Piacerebbe a chiunque fare bella figura - ci spiegano - però la tensione che avevamo oggi sicuramente non sarà la stessa. La seconda prova è indubbiamente la più pesante mentre per l'esame orale, anche perché partiremo con la relazione sull'alternanza scuola lavoro, siamo abbastanza tranquilli."
Uno stato d'animo di distensione che si percepisce anche all'ingresso dell'ITC Gentili. "La prima prova forse è stata la più difficile - il commento di Elisa Riccitelli, 19 anni -. Passati entrambi gli scritti possiamo dire che la gran parte del lavoro è stata fatta. Nel mio corso, quello di Amministrazione, Finanza e Marketing, la prima prova era quella di economia aziendale (uguale per tutti tre i corsi) mentre la seconda era una analisi degli indici e del budget economico: rispetto a ieri penso che oggi sia andata molto meglio."
Non sembra invece del tutto soddisfatta Anastasia Paolini, 18 anni. "La seconda traccia dell'indirizzo Relazioni Internazionali per il marketing economico era quella di inglese - ci spiega -. L'ho trovata una prova che non rispecchiava molto ciò che abbiamo studiato in classe quindi non sono sicura sia andata molto bene."
Per Matteo Mariani, 18 anni, dell'indirizzo informatica, la seconda prova verteva su "una progettazione concettuale per la realizzazione di un sito web - ci racconta -. Penso sia andata bene, ora aspettiamo di vedere come andrà l'orale."