COAL, la Cooperativa marchigiana attiva in 6 regioni (Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio, Molise e Romagna oltre che a S.Marino) in oltre 250 Comuni, con oltre 300 punti vendita e 4 marchi (COAL, SIGMA, ECCOMI e D’ITALY) ha raccolto l’invito dei massimi rappresentati delle organizzazioni Regionali per sostenere le strutture sanitarie marchigiane e abruzzesi in questo drammatico momento nel quale Covid-19 ha messo in ginocchio l’Italia intera.
Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deliberato a favore delle due regioni un’importante Donazione (oltre 350.000€).
Il presidente di Coal, Carlo Palmieri, ha sottolineato come "è assolutamente naturale, per un’azienda che vive il proprio territorio come Coal, essere al fianco di chi in questi interminabili giorni combatte in prima linea nei nostri ospedali, e non solo, questa guerra: medici, infermieri e tutto il personale degli ospedali e delle associazioni ad essi collegate che a nome di tutta l’Azienda voglio ringraziare di cuore".
La donazione che Coal non ha esitato a fare è volta a progetti concreti e di vitale necessità: il progetto 100 della Regione Marche, volto a creare un polo ospedaliero con 100 posti letto di terapia intensiva e per la Regione Abruzzo con il finanziamento per l’acquisto di materiale di alta protezione per il personale sanitario.
"Da parte nostra - sottolinea sempre Palmieri -, stiamo facendo e continueremo a fare la nostra parte, impegnandoci con tutti i nostri ammirevoli dipendenti, gli imprenditori, titolari dei punti vendita e di loro preziosi collaboratori per assicurare con continuità i prodotti alimentari a tutela di tutte le famiglie in tutti i Comuni in cui operiamo".
"Il nostro “Territorio” e la nostra “Gente” è forte ed unita - conclude Palmieri - e sono certo che insieme usciremo quanto prima da questa terribile situazione".
Sono cinque le imprese settempedane che, alla data del 3 aprile, hanno dato disponibilità al Comune di San Severino Marche al ricevimento dei Buoni spesa alimentari assegnati, tra le misure di sostegno all’emergenza Covid-19, con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo.
Si tratta delle imprese Coop Alleanza 3.0, con sede in via Virgilio da San Severino n. 68, che ha anche deciso di applicare un ulteriore sconto del 10% sull’importo del valore del buono, dei Supermercati Sì con Te, con sede in via Ranaldi n. 8 e in piazzale Del Commercio n. 34, dell’Alimentari Luciano di viale Santa Margherita n. 169 località Cesolo, del Minimarket di Branchesi Stefano di via Giovan Battista Caccialupi n. 38 e dell’Antica Latteria Crai di viale Bigioli n. 68.
Dalla prossima settimana l’ufficio Servizi Sociali del Comune inizierà la distribuzione dei Buoni spesa.
Ai primi assegnatari, grazie a una donazione di mille euro da parte della Simonetti Mario Srl che opera nel settore della distribuzione di carburanti da oltre cinquant’anni ed è presente nelle regioni Marche, Umbria e Abruzzo con le stazioni dei marchi Is e Ip, saranno consegnati anche buoni carburante del valore di 30 euro.
Il Comune ricorda che i titolari di attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari sono invitati a comunicare, entro il 7 aprile 2020 e tramite apposito modello da inviare via mail, la propria disponibilità al ricevimento dei Buoni spesa il cui rimborso, con i fondi pubblici appositamente assegnati al Comune, avverrà in base alle procedure indicate in un apposito avviso (leggi qui) dove è anche disponibile la modulistica sia per i cittadini che per le imprese.
La solidarietà ai tempi del Coronavirus è fatta anche di gesti importanti per le nostre comunità costrette da settimane, ormai, a fare i conti con una pandemia a livello mondiale.
E’ così che certe azioni scaldano il cuore e fanno sentire il vero senso di una società fatta ancora di persone e valori importanti. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, nella veste di responsabile del gruppo comunale di Protezione civile, insieme al coordinatore dei volontari, Dino Marinelli, ha ricevuto in queste ore in dono 500 mascherine dai titolari dell’impresa Olicor, Oliviero e Corrado Carducci, alla guida di un’azienda con sede nella zona industriale settempedana ma leader, in Italia e in Europa, nella produzione di abiti da lavoro e indumenti protettivi. La Olicor, da anni anche fornitore ufficiale della Federazione Italiana Vela, ha consegnato il materiale utilissimo in una situazione in cui si registra assoluta carenza di strumenti di protezione individuale.
“Ogni contributo fatto con entusiasmo ha per noi un valore enorme - sottolinea il sindaco, Rosa Piermattei, che aggiunge - Tutte le iniziative di imprese e cittadini per venire incontro alla necessità mostrano un valore umano altissimo e ne abbiamo veramente un grande bisogno. Mi auguro che questi esempi siano seguiti sempre più perché la solidarietà è veramente qualcosa di straordinario e noi lo sappiamo molto bene avendo vissuto già il dramma del terremoto”.
L'emergenza coronavirus ha determinato l'esigenza per moltissime famiglie di essere sostenute in questo delicato momento in cui molte attività lavorative sono forzatamente bloccate e dunque non producono reddito. Nonostante questo molti sono i cittadini che hanno mostrato alle due istituzioni la disponibilità a poter aderire a una rete di aiuto, donando alimenti in favore di chi oggi è impossibilitato a lavorare.
"I civitanovesi mostrano in ogni emergenza il loro grande cuore, come stanno facendo anche in questa situazione con ogni mezzo. Li ringrazio sentitamente, perché il valore di una comunità si vede anche dalla risposta pronta e sensibile a chi ha necessità. Stanno emergendo nuove situazioni. Per cui oltre alla erogazione dei buoni spesa a cui il Comune sta lavorando sin dalla loro previsione, abbiamo deciso di affiancare una iniziativa di raccolta di alimenti specifici che ad oggi ci sono necessari, possibile sia per chi è costretto ad andare a fare spesa, sia per coloro che ordinano la spesa da casa.
Non a caso l' hashtag che abbiamo scelto è "dona un alimento anche da casa" per sottolineare che non vogliamo assolutamente incentivare uscite non necessarie, ma che chiunque vorrà donare un alimento potrà essere messo nella possibilità di farlo in totale sicurezza per se e per gli altri." commenta l'assessore al Welfare Barbara Capponi.
In questo periodo di emergenza la Caritas Diocesana Casa della Carità Don Ramini di Civitanova Marche ha continuato le sue attività, modificando soltanto le modalità operative per rispettare le normative ed assicurare la piena tutela. Sono continuate le attività della mensa , l'attività del dormitorio (solo per gli ospiti già presenti) e la distribuzione di alimenti .
In queste settimane sono aumentate le richieste rivolte alla Caritas ed la consegna di pacchi viveri viene svolta sia per le persone già registrate sia per le nuove richieste. Ecco perché diventa importante poter avere a disposizione altri alimenti oltre quelli già assegnati per le attività ordinarie, che sono stati ampliati grazie al finanziamenti del Comune e nuovi fondi assegnati dalla Diocesi di Fermo. Per continuare questa attività ed offrire alla persone che si trovano per la prima volta in situazione di difficoltà sarà attivata una raccolta di alimenti nei supermercati della città dove sarà possibile donare negli appositi contenitori e carrelli dedicati. Nel volantino sono indicati anche gli alimenti più necessari che si aggiungono a quelli già disponibili nel magazzino Caritas.
In particolare sono necessari olio, legumi vari, tonno e carne in scatola, latte a lunga conservazione, prodotti di igiene personale e prodotti a lunga conservazione.
E' fondamentale la collaborazione e l'aiuto di tutti attraverso un gesto semplice e concreto. E' stato già attivato un numero specifico, 347 8911558, tutti i giorni mattino e pomeriggio a cui è possibile ricevere informazioni e conoscere ed accordarsi sulle modalità di consegna degli alimenti che possano essere necessari, nella più totale riservatezza.
Ormai da molti anni la Diocesi di Macerata ha rapporti molto stretti con varie comunità di cattolici cinesi. Alcuni sacerdoti cinesi vivono e lavorano da noi, facendo riferimento in particolare al Centro Studi Padre Matteo Ricci, che cura la traduzione di volumi destinati alla formazione dei sacerdoti e dei laici in Cina, oltre a essere un punto di riferimento per tanti studenti cinesi nell’università di Macerata. La collaborazione si estende anche alla formazione di seminaristi cinesi sia nel seminario Redemptoris Mater di Macerata che in quello Regionale Marchigiano di Ancona.
Per questo quando i nostri amici cinesi hanno saputo delle nostre difficoltà a reperire materiale sanitario si sono subito attivati e con la collaborazione di tanti e il lavoro dei nostri sacerdoti sono giunte in questi giorni a Macerata: 800 tute protettive e 200 occhiali per il nostro ospedale, 22.000 mascherine spedite dagli amici di Shangai per il Comune di Macerata, 3.200 mascherine inviate dalla sede di Hong Kong del Centro studi Padre Matteo Ricci e oggi altre 110.000 mascherine in corso di distribuzione a Ospedale, Caritas, Carabinieri, Prefettura, Anffas, Croce Rossa, Ordine dei Medici, Parrocchie e ad altre strutture caritative e di assistenza.
Il vescovo Marconi, ha ringraziato di cuore le comunità cattoliche cinesi donatrici, lodando l’impegno e la collaborazione di quanti, a partire dai nostri sacerdoti cinesi e dagli uffici di curia, si sono impegnati fortemente per ottenere questo risultato. «È un piccolo miracolo della carità», ha detto il vescovo, «realizzato da tante persone di buona volontà e certamente per l’intercessione di Padre Matteo Ricci che siamo certi ci sta aiutando dal cielo a vivere questo momento difficile».
La Sezione Comunale Federcaccia di Apiro ha devoluto 700 euro ripartendoli tra gli ospedali Riuniti di Torrette, un'associazione di Jesi impegnata nel volontariato e all'Associazione Piros di Apiro al fine di contribuire all'acquisto di presidi ospedalieri per l’attuale emergenza COVID-19.
Anche la Sezione Comunale Federcaccia di Fiuminata, con i propri associati, ha devoluto 500 euro all'ospedale di Camerino come aiuto al personale sanitario che sta lottando per contribuire a salvare dal Coronavirus vite umane.
Ancora una volta i Federcacciatori sono parte attiva, anche se con un piccolo contributo, nel fronteggiare emergenza sanitaria che tutti stiamo vivendo.
Allo stesso modo, la Squadra Cinghiale n.2 ATC MC1 del San Vicino, ha donato 1000 euro all'associazione Piros che ha destinato l'importo all'acquisto di un nuovo mezzo di soccorso.
Mentre il Governo ha stabilito che le misure restrittive per combattere il Coronavirus resteranno in vigore almeno fino al 13 aprile, l’Italia assiste attonita ad una strage di anziani, già impossibilitati ad uscire: gli ospiti della case di riposo, delle RSA e delle RSD dove il virus si è insidiato colpendo intere strutture.
Dal nord al sud i dati degli ultimi giorni parlano purtroppo di grandi numeri: dal Trentino alla Sicilia, i casi di RSA focolai di COVID-19 sono tantissimi: colpiti gli ospiti, ma spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. Le chiamano “stragi silenziose” perché quando questo fenomeno si è reso visibile, era già tardi. Dati strazianti perché questo virus ha isolato tutti e molti anziani non sono stati nemmeno accompagnati dai loro cari negli ultimi istanti di vita.
“Un dolore per l’intero Paese - afferma il Presidente ANAP Guido Celaschi - la vita di ciascuno è preziosa e va tutelata, in ogni fase. L’anziano ha diritto alla serenità e alla cura anche nei suoi ultimi anni. Occorre fare qualcosa al più presto per mettere in sicurezza le residenze per gli anziani, sappiamo che la lotta a questo virus è solo all’inizio e l’attenzione e il supporto delle autorità deve riguardare tutti I cittadini”.
Sono 7 mila le strutture in Italia, con oltre 300 mila anziani, a cui si aggiunge il personale - medici, infermieri e OSS - che li accudisce quotidianamente. Un focolaio che è emerso tardi, ma su cui l’Istituto Superiore di Sanità sta cercando di fare luce con una indagine.
Al di là del ricercare le cause che hanno portato a tanti decessi, adesso è il momento di agire per mettere in sicurezza le strutture e gli ospiti: “Bisogna garantire l’arrivo dei dispositivi di sicurezza e la prova del tampone per tutti, ospiti e personale di queste strutture che di fatto, operano già come reparti ospedalieri per COVID-19. Bisogna poi prevedere nell’immediato futuro una regolamentazione attenta e scrupolosa per la messa in sicurezza preventiva” conclude Celaschi.
ANAP, che continua il suo lavoro anche in questo delicato momento di emergenza, ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età, scaricabile da sito anap.it: una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l'angolo.
(Credit foto: Confartigianato.it)
Il Comune di Colmurano comincerà oggi la distribuzione gratuita di 1000 mascherine ai cittadini e alle attività aperte al pubblico, prodotte e donate dall’azienda Tombolini che lavora nel territorio.
“Mai come in questo momento è necessario fare squadra. Istituzioni, imprese e ogni singolo cittadino devono unirsi per far fronte a questa emergenza”. Così recita la lettera con cui l’azienda Tombolini informa il Comune della fornitura.
Il sindaco Ing. Mirko Mari, entusiasta, ha ringraziato l’azienda questa mattina recandosi personalmente presso lo stabilimento di Colmurano per ritirare il materiale.
Le mascherine possono contribuire a limitare la diffusione del contagio da Covid-19 se vengono utilizzate nel modo corretto e se sono rispettate tassativamente le indicazioni fornite dalle Autorità per il contenimento dell’emergenza epidemiologica.
In un suo comunicato del 29 marzo, Mari scrive ai cittadini: “Vi chiedo di continuare a rispettare le regole, a partire da quella più importante: restate a casa più possibile! Tutto può attendere: le uscite, le passeggiate seppur brevi, le riunioni conviviali e gli amici. La nostra salute no!”
Colmurano sta continuando a dimostrare di essere una comunità forte e coesa, così come già successo in passato per altre situazioni di emergenza.
“Un gesto quello del Rotary Matteo Ricci di Macerata che in questo momento assume un’importanza straordinaria per la nostra associazione” – dichiara Marco Scarponi, Presidente di Anffas onlus Macerata.
Questa mattina presso il Centro Servizi di via Vanvitelli, il Presidente del Rotary Andrea Cirilli ha consegnato 700 mascherine che saranno utilizzate dagli operatori impegnati nei centri residenziali.
“I nostri servizi riabilitativi ed educativi, continua Scarponi sono chiusi dallo scorso 9 marzo ma Anffas gestisce anche due Comunità Alloggio ed un Progetto “Dopo di Noi” che accolgono in totale più di 20 adulti con disabilità intellettive e relazionali. Per queste persone Anffas è la CASA e pertanto il loro “restateacasa” significa restare in Anffas con il sostegno di 35 operatori tra educatori, infermieri, Oss e personale ausiliario.
Inoltre le condizioni di salute particolarmente fragili di alcuni ragazzi ci impongono un livello di attenzione altissimo, stiamo cercando di fare il possibile per evitare contagi ed escludere il verificarsi di una situazione che in un assetto comunitario potrebbe rivelarsi drammatica. Da qui il nostro appello alle autorità sanitarie affinché possano essere effettuati tamponi agli utenti ed agli operatori in maniera preventiva per verificare situazioni magari asintomatiche ma da isolare prima che l’emergenza scoppi e diventi incontenibile.
E’ chiaro che le urgenze sono molte ed al primo posto ci sono gli ospedali e tutti quelli che vi operano ma non possiamo non tenere alta l’attenzione sui nostri servizi a salvaguardia della vita dei ragazzi di cui ogni giorno ci prendiamo cura.
Lo Sferisterio illuminato di blu. Così Macerata celebrerà domani, 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.
“Riteniamo fondamentale promuovere una sensibilità diffusa e una maggiore consapevolezza rispetto a questo tema - interviene l’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini -. Purtroppo si tratta di un disturbo che può portare all'isolamento tante famiglie che ogni giorno si fanno carico di persone con disabilità. Oggi più che mai riteniamo indispensabile volgere loro lo sguardo. Soprattutto in questo difficile periodo in cui abbiamo imparato che soltanto con il contributo di tutti riusciremo ad essere una comunità realmente attenta ed inclusiva che attraverso piccoli gesti può far sentire meno sole tante persone.”
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
In occasione della Giornata Mondiale dell'Autismo di domani, 2 aprile, una educatrice del Centro Ambulatoriale Santo Stefano Riabilitazione di Jesi, la Dr.ssa Sofia Carnevali, ha elaborato una lettera che ritrae splendidamente un immaginario bimbo, affetto da autismo, in questi difficili giorni di "Io resto a casa", che rischiano di essere ancora più complicati per i piccoli con questi problemi e per le loro famiglie.
Dal 9 marzo, il suo Centro Ambulatoriale ha sospeso tutte le attività ambulatoriali riabilitative, in seguito alle misure di sicurezza nazionale adottate per il contenimento del contagio Covid-19.
Nel rispetto delle direttive imposte dal decreto ministeriale, tutti gli operatori che compongono l’Equipe Multidisciplinare di Jesi sono rimasti a disposizione per un servizio di consulenze via telefono e/o via web, per accogliere qualsiasi richiesta di aiuto o di condivisione, per dare continuità del lavoro a domicilio con suggerimenti e supervisioni in video chiamata e per essere di supporto ai familiari.
La lettera di Sofia Carnevali vuole accendere ancor di più i riflettori sulla condizione in cui si trovano i piccoli affetti da autismo, sulle difficoltà che incontrano tutti i giorni le famiglie e maggiormente in questo periodo di isolamento, durante il quale devono occuparsi 24 ore su 24 dei propri figli e devono affrontare nuove sfide più complesse con la chiusura delle scuole, dei centri diurni e delle strutture educative e riabilitative .
Ecco il testo della lettera:
"Ciao a tutti, mi chiamo Edo, ho 8 anni e sono un bambino autistico.
Di preciso non so bene che cos’è, i miei genitori quando ero molto piccolo e cercavano notizie su di me on line hanno letto questo: “disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazioni sociale e da deficit della comunicazione verbale e non, che provoca ristrettezza d’interessi e di comportamenti ripetitivi".
Ma in queste righe che dovrebbero descrivermi e parlare di me, in realtà non c’ho capito un granché. A me piace fare delle cose un po’ diverse rispetto ai miei amici; ad esempio mi piace mettere tutto in fila, in un ordine tutto mio e guai a chi s'intromette! Mi piace giocare da solo, in disparte e nella confusione o quando i rumori sono troppo forti per le mie orecchie, uso le mani come scudo protettivo, e sto subito meglio.
A volte vorrei non fare nulla tutto il giorno e invece: ore 08.00 scuola, ore 15.00 terapia, ore 18.00 pet therapy, e pensate che ogni tanto viene un'educatrice a casa mia, nella mia cameretta e invece di farmi guardare dei bei video di peppa pig, inizia a farmi strane domande e a chiedermi cose anche difficili, e il tablet si e no che riesco a vederlo. Uffa che noia!
Tutte le sere a cena è una lotta con i miei genitori per farmi mangiare. Le provano di tutte, ma ancora non l’hanno capito che la pasta la mangio in bianco e solo i fusilli. Le verdure solo quelli verdi ( li altri colori non mi piacciono). Carne e pesce neanche a parlarne e guarda che mi accorgo se cerchi di nasconderli dentro a qualche strano involtino. Dolci a profusione.
Ė tutto chiaro mamma e papà? Non tutti mi capiscono quando parlo e per questo motivo utilizzo dei segni per chiederti se voglio la palla oppure dell'acqua. Sono facili e li puoi imparare anche tu, cosi potremmo comunicare e perché no, giocare insieme.
In questo periodo non so cosa stia accadendo, ma so che non posso più andare ai giardini o a scuola, e cosi all’improvviso sono in punizione dentro casa. E allora a volte mi arrabbio, urlo e piango perché io tutto il giorno rinchiuso non riesco a stare. Ho bisogno di muovermi, di correre, e di saltare. Vi prego, posso andare nel parco sotto casa anche solo per 10 minuti? Prometto che non distruggo nulla e che poi quando ritorniamo sarò più tranquillo.
Io sono questo e altre mille cose bellissime, uniche, rare, ma a volte non ė semplice capirmi. Io sono cosi, il mondo va veloce, provo a correre ma ogni tanto rimango indietro, ma basta che mi date una mano e rimango accanto a voi".
A volte, in una situazione di piena emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, si rischia di dimenticare che dietro i numeri giornalieri dei bollettini riguardanti il numero di persone decedute a seguito del contagio da coronavirus si nascondano delle persone, ognuna delle quali con una propria storia peculiare.
Alla nostra redazione è pervenuta la toccante lettera di Laura Recchi, che oggi ha pianto la scomparsa della nonna Ada Sabatini, 90 anni, stroncata dal coronavirus.
Ecco il testo della lettera:
"Oggi alle ore 13, presso la casa di cura “Villa Pini” di Civitanova Marche ci ha lasciato a causa del Covid 19 la mia cara nonna Ada.
Ennesima vittima di quello che è il virus più assurdo degli ultimi anni; quel virus che spazza via ricordi e persone proprio come se fossero carta straccia da gettare.
Bhè….a quel virus dico che nonna non era carta straccia, era la mia nonna, l’unica di cui io abbia un vero ricordo; tra i suoi nipoti sono la più grande quindi sento che tocca a me darle quel giusto saluto e quella dignità che il virus non le ha concesso.
Aveva 90 anni, è vero, e forse c’era anche una problematica respiratoria pregressa ma nonna era un vero “condottiero” e senza il virus ci avrebbe donato ancora un po’ della sua esistenza.
Era una donna forte, burbera, tosta, forgiata da una vita che l’ha resa determinata: la gioventù durante la guerra…quelle bombe di cui spesso ci raccontava; l’alluvione quando aveva ancora i due figli piccoli; mio nonno morto giovane e lei, rimasta sola nell’attesa di potersi ricongiungere a lui, ha continuato a vivere e a lottare per tutti noi: figli, nipoti e pronipoti, genero e nuora, fratelli. Nessuno escluso.
Pronipoti da lei tanto, tanto adorati e proprio loro, in questi ultimi anni, erano riusciti ad addolcirla e a stemperare quel lato sempre critico ed arcigno ma con cui, in realtà, lei voleva prepararci alla vita e voleva prepararci a questo momento. Ma a questo momento non si è mai preparati ancor più se affrontato in queste crudeli circostanze, veramente assurde e surreali.
Per lei la vita è stata piena di tante prove, tante battaglie e di molti doni regalati ad ogni persona che conosceva, molto amore donato da dietro quella dura corazza che si era costruita.
Per questo le dico, fiera e consapevole di parlare a nome di tutti, “ Grazie Nonna!”
Il Presidente del Consiglio comunale di Tolentino Carmelo Ceselli ricorda l’imprenditore Ivano Lancioni, recentemente scomparso a causa di una terribile malattia.
Di seguito il messaggio di cordoglio che ha voluto condividere con la cittadinanza:
"Scrivo queste poche righe con il cuore ancora pieno di dolore e tristezza ma ritengo doveroso ricordare la figura di Ivano Lancioni, imprenditore ma soprattutto amico di lunghissima data.
In qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Tolentino ringrazio Ivano Lancioni a nome di tutta la Città per non aver mai fatto mancare il suo appoggio e la sua vicinanza al mondo associazionistico e del volontariato.
Ivano ogni volta che c’è stato bisogno non si è mai tirato indietro e, con generosità ed altruismo, ha sempre cercato di venire incontro alle esigenze che gli venivano prospettate.
Un imprenditore illuminato che ha fatto del sacrificio e del lavoro duro il suo stile di vita e che con le sue intuizioni ha costruito un’azienda, la Elle Imballaggi, che oggi è da esempio non solo nelle Marche e che offre lavoro a decine di persone.
Come amico posso solo dire che il suo ricordo non morirà mai.
Un uomo buono, gioviale, disponibile, onesto, profondamente innamorato della sua famiglia e attaccato al lavoro: non sono le solite parole che spesso vengono usate quando qualcuno viene a mancare. No. Ivano era proprio così. E con lui Tolentino oggi ha perso, purtroppo, uno dei suoi uomini migliori.
Fai buon viaggio amico mio. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi".
La giunta comunale di Treia, riunitasi stamane in modalità telematica, ha prorogato i termine di versamento dei tributi comunali al prossimo 30 giugno; stabiliti anche i criteri e le modalita’ di attuazione e di erogazione del contributo previsto dall’ordinanza Capo Dipartimento protezione civile 658 del 29.3.2020: domani uscirà l’avviso pubblico e da giovedì sarà possibile iniziare a presentare le richieste di contributo; approvato anche il progetto esecutivo per i lavori di riparazione danni con restauro, miglioramento sismico e adeguamento impiantistico dell’Accademia Georgica e riavviato il procedimento per la realizzazione dei lavori necessari per consentire la destinazione a struttura abitativa di emergenza della “Casa del Custode” di Villa Spada.
Dopo la distribuzione alla popolazione di quasi 1000 mascherine della protezione civile, la consegna riprenderà dal fine settimana con le modalità che verranno comunicate nelle prossime ore.
Proseguono le donazioni:
Dagli Ordini Dinastici Real Casa Savoia 200 mascherine per la casa di riposo di Treia. I 30 ospiti, i 10 operatori, 2 infermieri e i 4 del personale di servizio ringraziano di cuore il concittadino Dott. Andrea Cristofanelli Broglio e al delegato per le Marche Walter Pellegrino.
Arrivata ieri pomeriggio alla casa di riposo di Treia la seconda donazione del Rotary di Tolentino presieduto da Carla Passacantando: tute per operatrici e personale sanitario.
Chiesanuova calcio con il progetto “Chiesanuova un cuore biancorosso contro il virus” ha donato 2000 mascherine alla popolazione (che saranno distribuite nei prossimi giorni) e un contributo economico alla casa di riposo: una raccolta fondi effettuata prevalentemente da dirigenti, allenatori, giocatori e tifosi della compagine biancorossa.
Anche l’Avis comunale è in prima linea in questa emergenza sanitaria: attiva la consegna di mascherine uso non sanitario (a domicilio); per informazioni contattare 3801058133, 3355886049 o scrivere a treia.comunale@avis.it.
Scesi i numeri delle persone in isolamento domiciliare a 35 unità, al cui interno 20 positivi (3 purtroppo i decessi): i numeri non aumentano da 4 giorni, un segnale di speranza con la volontà di mantenere cautela, concentrazione e di continuare a rispettare le regole.
Intanto stamattina alle 12 il vicesindaco di Treia David Buschittari ha osservato un minuto di silenzio davanti al palazzo comunale con la bandiera italiana a mezz’asta per ricordare tutte le vittime del Covid.
Grande gesto di generosità da parte di tre importanti famiglie imprenditoriali della città di Recanati.
Ottaviani Mauro per il tramite della Onlus “Il cuore di Dio”, Clementoni Patrizia e Guzzini Adolfo per il tramite della Fondazione “Italia per il dono” hanno donato all'Area Vasta 3 tre ecografi palmari Vscan Extend per il valore di circa 8.500 cadauno.
I tre apparecchi sono stati già consegnati alla UOC Ginecologia dell'Ospedale di Macerata (l'ecografo donato dalla Famiglia Ottaviani), alla UOC Rianimazione di Macerata (l'ecografo donato dalla famiglia Clementoni) e alla UOC Rianimazione dell'ospedale Covid di Civitanova Marche (l'ecografo donato dalla famiglia Guzzini).
Queste attrezzature consentono di effettuare ecografie con immagini di qualità, estremamente utili nell'attuale situazione di emergenza, in quanto, accedendo direttamente al posto letto dei pazienti, si ottimizza altresì l'attività del personale sanitario che vede semplificato il proprio flusso di lavoro.
Poter avere a disposizione questa tecnologia anche dopo la fase emergenziale è estremamente importante e pertanto esprimo un sincero ringraziamento alle famiglie Clementoni, Ottaviani e Guzzini per questo gesto di solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori e pazienti dell'Area Vasta 3.
Mille paia di guanti, cento mascherine e diversi flaconi di disinfettante per le mani sono stati fatti recapitare presso la Stazione dei Carabinieri e al Comando della Polizia Locale di Corridonia.
Un grande gesto di solidarietà molto apprezzato da parte dei rispettivi Comandanti che in questo periodo sono anche loro impegnati a fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, insieme ai loro uomini, su più fronti ma soprattutto su quello della sicurezza e del rispetto delle regole dettate dai vari decreti governativi.
Tutti i dispositivi di protezione individuale, che saranno divisi equamente tra le due strutture, sono stati donati da Verdicchio, Rapacchiani e Calvigioni che hanno provveduto a consegnarli personalmente e ora saranno ridistribuiti ai vari presidi sanitari della città di Corridonia.
Lo scenario di questo periodo sta imponendo notevoli cambiamenti e ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. L’Avis Camerino ha attivato un IBAN dove sono state raccolte alcune donazioni da parte di sostenitori e contemporaneamente ha contribuito con una propria donazione.
La somma raccolta è stata versata all’Area Vasta 3 a sostegno dell’Ospedale di Camerino come DONAZIONE PER EMERGENZA COVID 19 PER PRESIDIO UNICO AV3. I donatori dell’Avis Comunale di Camerino non si stanno sottraendo all’emergenza Covid-19. Il temporaneo spostamento dell’UdR presso l’Ospedale di San Severino Marche non ha inciso sulla volontà di chi vuole donare, tanto che tutti i donatori prenotati prima dell’emergenza e che stanno prenotando al momento, hanno preso piena coscienza della situazione senza porre nessun tipo di problema a cominciare dalla distanza.
Facciamo nostre le parole di un giovane donatore, Michele Cavallaro: “Prendiamoci cura degli altri facendo qualcosa di semplice, ma preziosissimo: donare il sangue. È necessario l'aiuto di ognuno di noi per salvare la vita a qualcuno, non importa se non lo conosciamo! La scelta etica e periodica di donare sangue contribuisce a garantire autosufficienza e possibilità di curare migliaia di pazienti. In un momento così difficile siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo, facciamolo!!! In questi giorni è cruciale rimanere a casa, ma altrettanto cruciale è andare a donare il sangue”.
Rileviamo molto positivamente anche le nuove richieste da parte di uomini e donne che vogliono entrare a far parte dell’AVIS per donare il sangue. A tal proposito ribadiamo la necessità di avere un numero sempre maggiore di donatori per essere costantemente pronti ad affrontare ogni emergenza, pertanto l’Avis Comunale di Camerino invita tutti i lettori a contattarci per informazioni tramite i canali Facebook e mail: camerino.comunale@avis.it
"Ragazzi, leggiamo e guardiamo attentamente a quello che sta accadendo, e soprattutto a quello che sta facendo tutta la classe politica, compresa l'opposizione. Siamo i testimoni di un cambiamento epocale, anche nel modo, vecchio, di governare. Dibattetelo tra di voi. Lasciamo perdere i vecchi schemi". Questo il messaggio che Fabio Giulianelli, amministratore unico della Cucine Lube e patron della Lube Volley, decide di rivolgere alle nuove generazioni in una fase di grande emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, consapevole che molto cambierà nei prossimi mesi nel tessuto sociale italiano.
"Dal disastro dobbiamo creare una nuova e vitale società, fatta da persone che abbiano a cuore la vita delle altre persone - prosegue Giulianelli -. La loro dignità. È un'occasione storica. Non permetteremo di farci rubare le nostre speranze".
"Non basta cantare dai balconi, quando muoiono e soffrono tantissime persone. Urliamo la nostra rabbia e soprattutto rivendichiamo la nostra voglia di vivere. Da protagonisti. Basta con gli slogan, con i “dai che ce la facciamo”. Come? Con che cosa? È una vera presa in giro. Non dobbiamo sopravvivere, ma vogliamo vivere da protagonisti. Caspita, noi abbiamo fatto il Rinascimento, la culla di tutta la cultura mondiale. Siamo noi stessi gli artefici del nostro futuro. Se non adesso, quando. Questo sarà il nostro slogan!" conclude Giulianelli.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le misure già attuate dal Governo in tema di repressione delle condotte a tutela dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e le innovazioni portate dal successivo D.L. n. 19/2020 entrato in vigore il 26 marzo; di seguito l’analisi posta in essere dall’avvocato Pantana.
Il nuovo plesso della saga emergenziale, propone l’ulteriore decreto legge in meno di un mese, e precisamente il sesto, costituito dal D.L. n.19/2020, che va a riordinare a quanto confusamente in precedenza adottato in materia penale dal Governo in tema di repressione della terribile pandemia che sta attraversando il nostro Paese, il cui art. 4 del decreto reca un vera e propria depenalizzazione (su ciò, però, già non penalmente rilevante), introducendo a livello sanzionatorio una misura sicuramente più onerosa a livello economico qual è la “multa”, come quelle previste per la violazione delle regole del codice della strada, e, pertanto, anch’essa ricorribile in presenza dei presupposti.
Difatti, tale norma prevede che la condotta del disobbediente alle 28 restrizioni previste dall’art. 1, comma 2, costituisce un illecito amministrativo, la multa, punito con la sanzione pecuniaria da € 400 a € 3.000 da pagare entro 60 giorni dalla contestazione della violazione, mentre se ciò avviene entro i 5 giorni è prevista la riduzione dell’importo del 30%, con pagamento della sanzione di € 280.
Nell’ipotesi in cui la violazione avvenga mediante utilizzo di un veicolo, a tal proposito si ricorda che in tale classificazione, ai sensi dell’art. 47 C.d.S., rientra anche la bicicletta, la sanzione è aumentata fino a 1/3; ne deriva che, ai fini del pagamento scontato del 30%, si dovrà, prima, procedere all’aumento e, poi, alla riduzione.
In caso di violazione delle misure concernenti la sospensione o la limitazione di determinate attività, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio da 5 a 30 giorni, irrogata dall’Autorità competente; mentre in caso di reiterazione specifica della violazione, la sanzione pecuniaria è raddoppiata con pagamento in misura minima pari a 800 euro, e scontata del 30% pari a 560 euro, e quella accessoria è applicata nella misura massima, pari a 30 giorni.
Per quanto concerne le violazioni antecedenti al 26 marzo, il comma 8 dell’art. 4, a fronte dell’elevato numero, oltre 100.000, di violazioni commesse anteriormente, stabilisce che la depenalizzazione si applica retroattivamente, con sanzione amministrativa applicata nella misura minima ridotta alla metà pari a € 200.
Resta, infine, penalmente sanzionata la sola violazione commessa dal soggetto in quarantena, ai sensi dell’art. 260 R.D. 27/7/1934 n. 1265, recante Testo Unico delle leggi sanitarie, il cui assetto punitivo, appositamente modificato, prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da € 500 a € 5.000.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno reso omaggio, nella giornata odierna, ai sanitari impegnati in prima linea nei Covid-Hospital di Camerino e Civitanova Marche. Come segno di solidarietà nei loro confronti, le forze dell'ordine hanno fatto risuonare l'inno di Mameli.
Un momento di condivisione, che testimonia la vicinanza di tutta la comunità nei confronti di donne e uomini che quotidianamente mettono la loro vita al servizio degli altri, per contrastare l'emergenza coronavirus.
Ecco video della cerimonia avvenuta davanti all'ospedale di Civitanova Marche, condiviso dal sindaco Fabrizio Ciarapica con le seguenti parole: "Le nostre Forze dell'Ordine, i Vigili del Fuoco ci rappresentano sempre con grande emozione. Grazie per aver omaggiato gli operatori sanitari con grande onore".
Questo, invece, il video della cerimonia avvenuta all'ospedale di Camerino, condiviso dal sindaco Sandro Sborgia che ha sottolineato come "possiamo aiutare chi opera in prima linea solo se continuiamo a rispettare le regole: la raccomandazione è sempre la stessa, restare a casa".