Con il ritorno sui banchi di scuola si volta pagina sul capitolo delle lezioni a distanza che hanno caratterizzato il periodo del lockdown.
Nelle nostre famiglie ancora è vivo il ricordo delle difficoltà da parte di studenti e anche docenti nel partecipare a queste sessioni. Difficoltà dovute anche alla mancanza delle attrezzature necessarie: basti pensare che il 27.5% degli studenti italiani non avevano accesso ad un computer da casa. Anche le connessioni internet sono state messe alla prova quando già non partivamo da una situazione ottimale con solo 60 Mbit al secondo di velocità media su base nazionale.
Dietro questi dati possiamo notare come anche l’investimento pubblico in queste voci sia carente. In Europa siamo terzultimi per spesa per singolo studente con solo il 24.3% del PIL destinato alla scuola.
Una visione più approfondita offerta dallo studio Preply
Preply, la piattaforma dedicata all’apprendimento digitale, ha reso pubblici i dati di uno studio che esamina l’esistenza di condizioni basilari per e-learning e l’educazione digitale in 30 paesi a livello globale. Sono stati analizzati lo stato delle infrastrutture digitali, il numero dei percorsi formativi e la consistenza del mercato dell’e-learning. Ne è risultata una classifica di quelle nazioni che a livello globale offrono le migliori condizioni per lo sviluppo di piattaforme di e-learning efficaci.
"Siamo convinti che l’e-learning abbia un grande potenziale per migliorare le opportunità educative a livello globale," ha detto Kirill Bigai, CEO di Preply. "La pandemia da Coronavirus ha fatto emergere come le opportunità di insegnamento a livello digitale siano ancora mal distribuite. Ma ci sono discrete opportunità per cominciare a investire nelle infrastrutture digitali necessarie per la conversione verso l’apprendimento online. Questo è lo scopo dello studio: scoprire in che misura gli studenti hanno accesso a quegli strumenti e quelle risorse digitali adeguate allo scopo.”
Il risultato finale di questa analisi è la classifica delle nazioni con le migliori condizioni per l’apprendimento online. L’Italia si posiziona solo 22esima, rallentata dalle infrastrutture internet carenti, scarsa offerta di corsi educativi a distanza e un basso accesso a computer.
Tuttavia almeno per quanto riguarda la retribuzione dei tutor online siamo in media a diversi paesi inclusi nello studio. In Italia si percepisce mediamente 17 euro all’ora contro gli 11 spagnoli e i 29 danesi.
Seguendo questo link si può trovare una panoramica di tutti i dati, la metodologia e le fonti per una lettura più attenta ed una analisi più dettagliata dei risultati.
La missione di Preply dal 2013 è quella di offrire ai suoi studenti tutor certificati all’insegnamento di lingue straniere che meglio si adattano al livello richiesto, fasce orarie disponibili e budget. Con oltre 15.000 tutor in tutto il mondo, ben 2 milioni di lezioni sono state facilitate negli ultimi 7 anni.
Qualche anno fa il mercato finanziario ha tremato quando sono apparsi i Bitcoin, perché ha dovuto rivedere se stesso alla base, di fronte ad una moneta, la criptovaluta per eccellenza, che non aveva praticamente niente in comune con quelle che già esistevano.
Nella sua seconda fase però il Bitcoin ha attirato fin troppe attenzioni e gli investitori sono saliti vertiginosamente di numero, spesso infilandosi in situazioni al limite della follia, come il tentativo di mettersi a fare mining massiccio utilizzando mezzi casalinghi e e qui che si è iniziato a investire in Bitcoin in modo poco organizzato ma chi lo ha fatto in quel periodo ora ha un vero e proprio tesoretto.
In alcuni casi hanno addirittura cercato di mettere su delle farm a spese proprie. La situazione è precipitata rapidamente, ma gli esperti di finanza e i professionisti hanno capito come trarne un vantaggio. Hanno sviluppato prodotti e piattaforme adatte per questa criptovaluta.
Da dove ripartire con il Bitcoin
Dopo la sua fase di salita, il Bitcoin ha ricevuto una brutta battuta d'arresto che per chi ha fatto un investimento bulk e con un approccio tradizionale. Purtroppo ha significato perdere in alcuni casi una vera fortuna.
Molti piccoli investitori, infatti, hanno cercato di entrare direttamente nel settore Bitcoin come se si trattasse di un normale titolo finanziario. Per tanti l'errore è stato quello che fanno molti azionisti inesperti, cioè comprare quando il prezzo sale e vendere quando crolla.
Attualmente chi vuol guadagnare sul mercato acquista Bitcoin utilizzando piattaforme di criptovaluta dedicate, che forniscono strumenti avanzati e derivati, come i CFD.
Nel settore finanziario non è una novità questo tipo di strumento si tratta semplicemente di un metodo win-win che funziona sui grandi numeri e prevede di mettere in campo due attori, il primo che investe sulla salita del valore di un asset, mentre il secondo sulla sua discesa.
Naturalmente per il piccolo investitore è praticamente impossibile muoversi in questo tipo di settore senza andarci in rimessa fissa, ma chi gestisce le piattaforme ha la garanzia di una base più ampia e può sfruttare a suo vantaggio il meccanismo del CFD.
Credere nelle fluttuazioni
Il mercato finanziario, sfrutta diagrammi per vedere l'andamento del valore i suoi prodotti, distinguendo però il comportamento sul lungo periodo dal breve. Il primo può essere di tendenziale salita o discesa, ma difficilmente ci sarà un’assoluta stabilità.
Quello sul breve, invece, è caratterizzato da fluttuazioni che possono anche essere intense, nel giro di poche ore, ma si possono sfruttare in modo redditizio.
Attualmente puntare sul lungo periodo non è materia adatta per chi vuol far fruttare piccole cifre, perché c'è da considerare il tempo di immobilizzazione, che può essere davvero proibitivo.
In molti casi occorrono attese di mesi per vedere piccole variazioni, oppure scoprire che il nostro investimento iniziale è completamente sfumato.
Con il meccanismo differenziale dei CFD, invece, i risultati inseguono l'andamento più breve, fornendo interessi cumulativi e rendendo quindi molto conveniente questo tipo di approccio.
Infatti il rischio di perdere tutto è sostanzialmente inesistente. l'importante è che siano costantemente fluttuazioni di mercato che sebbene imprevedibili, sono il suo fondamento.
Investire in Bitcoin in modo sicuro
Se hai intenzione di tentare un'avventura nel settore delle monete virtuali, acquista Bitcoin utilizzando piattaforme di criptovaluta dedicate.
Queste garantiscono un certo rendimento, più contenuto rispetto all’investimento diretto, ma con rischi decisamente bassi e la disponibilità di molti prodotti derivati, oltre ai CFD tradizionali.
Tutti quanti abbiamo uno smartphone in tasca e per le nuove generazioni immaginare un periodo storico senza può essere estremamente difficile. Eppure, questi apparecchi non esistevano o quantomeno non erano così diffusi agli inizi degli anni 2000, divenendo un vero e proprio fenomeno di massa solo a partire dallo scorso decennio. Così come questi dispositivi hanno cambiato completamente la nostra vita, lo stesso stanno facendo i televisori Smart che, introdotti già da svariati anni, stanno lentamente fagocitando il mercato TV.
Ma cos'è un TV Smart e cosa fa di preciso? In teoria è molto semplice, si tratta infatti di un televisore in grado di connettersi a internet, tuttavia nella pratica offre un notevole ventaglio di opzioni.
Al giorno d'oggi i programmi TV sono sempre meno seguiti, soprattutto dai più giovani che preferiscono spostarsi su altre offerte come l'intrattenimento on demand e la piattaforma Youtube, completamente gratuita. Dagli smartphone questi servizi sono già raggiungibili tuttavia la grandezza dello schermo è un limite di cui bisogna tener conto.
Per godersi al meglio un film, una serie TV o qualsiasi altro contenuto multimediale è sicuramente più piacevole avere a disposizione un televisore da 40 pollici, ed ecco quindi che entra in gioco l'importanza della natura "smart", ovvero intelligente. Prima di cominciare vi segnaliamo che, qualora vogliate saperne di più sui modelli più interessanti potete dare un’occhiata qui: https://nafura.it/il-miglior-smart-tv-da-40-pollici/
Connessione a internet
Per far sì che il televisore abbia accesso alla rete casalinga deve possedere il modulo wireless o uno slot per il cavo LAN. Tramite una di queste due connessioni sarà possibile usufruire della rete internet anche su TV, accedendo quindi a negozi virtuali con applicazioni dedicate o anche browser per la navigazione, proprio come avviene su PC.
Tra le app più popolari che potreste sfruttare abbiamo per esempio Netflix, Amazon Prime Video, Timvision, Now TV, Infinity, Disney+ e molte altre che ben presto inizieranno a cercare la propria fetta di mercato in questo ambiente concorrenziale. Lo spostamento verso il modello in abbonamento è comodo soprattutto per far fronte ai ritmi di lavoro moderni. Nel mondo in costante cambiamento, infatti, non tutti usano le stesse fasce orarie per fruire contenuti di intrattenimento, se quindi un tempo la fascia serale che andava dalle 20:30 alle 23:00 era quella più seguita, oggi tale concetto non vale più e ognuno preferisce accedere ai contenuti quando preferisce.
Il sistema on demand, a tal proposito, è perfetto, perché annulla completamente le fasce di programmazione garantendo un vasto catalogo accessibile sempre, o meglio, fintanto che si paga l'abbonamento al servizio prescelto.
Dimensioni e risoluzione
Sebbene possano sembrare due caratteristiche completamente slegate l'una dall'altra, dimensioni e risoluzione vanno di pari passo. Per quanto riguarda la risoluzione, parliamo generalmente di Full HD o Ultra HD, nel primo caso 1.920 x 1.080 pixel mentre nel secondo un valore doppio, 3.840 x 2.160 pixel. I televisori di ultima generazione stanno tutti puntando al 4K e conseguentemente il prezzo per questi modelli sta scendendo vertiginosamente grazie anche alla produzione di contenuti multimediali che sfruttano a pieno la risoluzione.
Ma vale davvero la pena scegliere un televisore UHD da 40 pollici se verrà posizionato a una distanza di più di tre metri dalla seduta? La risposta è no, dal momento che l'occhio umano non percepirà un gran cambiamento. Tutti desiderano l'ultimo ritrovato della tecnologia ma bisogna anche prendere in considerazione il modo per sfruttarlo al meglio.
Se parliamo per esempio di un TV da 40 pollici, per riuscire a percepire tutti i dettagli offerti dal 4K bisogna posizionarlo a una distanza di 1,5 metri, valore che aumenta di pari passo con l'aumento della grandezza del display. Con un TV da 65 pollici, per esempio, la distanza minima per godere del 4K è di 2,5 metri.
Nuove tecnologie
Se pensate che con la scelta del TV dalla risoluzione più elevata abbiate risolto qualsiasi problema, dovrete purtroppo ricredervi. I produttori infatti cercano di diversificare le proprie offerte garantendo nuove tecnologie molto diverse l'una dall'altra che puntano a migliorare l'immagine grazie a software interni. Tra i più attivi in tal senso abbiamo per esempio le case sudcoreane come Samsung, che hanno introdotto sul mercato il QLED, o Quantum dot LED, TV che con algoritmi analizzano le scene dei contenuti per restituire un miglior contrasto e una luce realistica.
Anche l'audio vuole la sua parte e se spesso si tratta dell'aspetto meno curato dei televisori, il trend sta velocemente cambiando, dando la possibilità agli acquirenti di dotarsi di un sistema di intrattenimento completo senza dover acquistare separatamente un costoso sistema Hi-Fi.
Le due marche più famose al mondo sono ancora quelle più amate dai chitarristi, ma vanno bene per tutti i generi musicali?
Quando si parla di musica rock e in particolare delle chitarre utilizzate dagli idoli del genere, Gibson e Fender sono i primi nomi che vengono in mente agli appassionati. La Gibson è nata nel 1902 a Nashville, Tennessee da molti considerati la patria del rock’n’roll, mentre la Fender arrivò quarant’anni dopo dalla calda California. Le due marche si sono date battaglia, dando vita a discussioni sulla migliore chitarra in assoluto e creando strumenti suonati dai migliori musicisti del mondo.
Negli anni però Fender e Gibson si sono trovate a fronteggiare altre marche che hanno saputo soddisfare le esigenze di musicisti in diversi generi, portando sul mercato prodotti di qualità venduti a un prezzo conveniente. Per rimanere competitivi sul mercato i due giganti hanno cominciato a produrre chitarre più economiche utilizzando le loro ‘sottomarche’ (Squire ed Epiphone), creando così una divisione tra le chitarre di alto livello e quelle ‘entry level’.
Con l’esplosione del rock negli anni ‘60 e ‘70 la richiesta di strumenti musicali è aumentata, specialmente tra i giovani, inoltre la nascita di nuovi generi come l’hard rock e il metal ha spinto molte liuterie e ditte produttrici di chitarre a creare modelli più adatti ai suoni taglienti e distorti. ù
D’altronde come ogni strumento, la scelta della chitarra elettrica deve essere fatta in base alla musica che si vuole (o si vorrebbe) suonare, per questo bisogna fare una distinzione tra le varie caratteristiche dei prodotti, senza necessariamente puntare su quello più costoso in assoluto.
Vediamo quali sono le differenze principali tra le Fender, la Gibson e qualche altra marca famosa.
Fender: suono caldo e rotondo
La Fender è famosa per aver prodotto due linee di chitarre di altissimo livello: la Telecaster e la Stratocaster. La prima è quella più datata, non a caso è stata una delle prime chitarre elettriche ad ottenere un grandissimo successo commerciale. Le Telecaster si distinguono per il loro suono caldo, molto adatto per il blues e il jazz, sono spesso ricercate dagli amanti degli strumenti vintage. Le Stratocaster invece propongono un suono molto simile, sebbene leggermente più moderno e tagliente che evidenzia la plettrata dando una rotondità unica al tocco del chitarrista. Non a caso oltre al blues sono molto usate nel rock, nel funk e nel pop.
Se siete interessanti, in questo articolo potete trovare le migliori Fender Stratocaster sul mercato. Stratocaster e Telecaster sono ottime chitarre, ma non sono tra le più versatili, infatti non sono adatte per le sonorità più dure del metal, dell’hard rock e dei loro vari sottogeneri.
Gibson: versatile e potente
La Gibson recentemente ha avuto un periodo molto difficile dove ha rischiato di fallire e si è quindi vista costretta a tornare alla sola produzione di chitarre dopo anni dove si era espansa anche nel mondo dei dispositivi audio. Un colpo duro dal quale la ditta di Nashville deve ancora riprendersi, un compito non proprio facile visto il declino della chitarra elettrica che ormai non è più la grande protagonista della musica moderna.
Nonostante questo, Gibson continua a produrre strumenti di altissima qualità, con le sue Custom Shop che fanno ancora breccia nei cuori di musicisti professionisti e non. Uno dei punti di forza dell’azienda sta nella versatilità delle sue chitarre che, grazie al loro suono potente, vengono usate nel blues elettrico, nell’hard rock e in alcuni casi anche nel metal. Notevoli anche le varie linee di chitarre semiacustiche per il jazz, molto apprezzate nell’ambiente per il loro suono preciso. Il difetto delle chitarre Gibson? Il loro costo davvero proibitivo.
Una chitarra per tutti i gusti
Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, Fender e Gibson non sono le uniche marche sul mercato. Tra le più famose troviamo la giapponese Ibanez molto apprezzata per i suoi prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo e per i modelli sette o otto corde utilizzati nel metal moderno.
Sempre rimanendo su questo genere, citiamo le chitarre ESP e la sottomarca LTD che quando combinate con pick up attivi riescono a produrre suoni taglienti e allo stesso tempo potenti. Gli appassionati del prog rock che non vogliono rinunciare ad un buon bilanciamento tra suoni puliti e distorti possono puntare sulle Music Man, mentre per rimanere su distorsioni lievi si può puntare sui prodotti Yamaha.
Grande successo dell’iniziativa “PuliAMO Recanati” la tre giorni di volontariato dedicata all’ambiente che ha visto la partecipazione di numerosi gruppi di cittadini e famiglie recantesi che dotati di sacchetti per la differenziata, mascherine e guanti messi a disposizione dal Comune, si sono impegnati nella raccolta di rifiuti nelle diverse aree della città. Una grande partecipazione collettiva che ha raccolto i rifiuti lasciati in giro, per vie e parchi, lungo le scarpate o sui cigli delle strade, tra i volontari il Vice Sindaco Mirco Scorcelli, e gli Assessori Michele Moretti e Paola Nicolini.
“Una importante iniziativa di sostenibilità ambientale e impegno civile per promuovere il tema della raccolta differenziata e della pulizia della città - ha dichiarato il Vice Sindaco Mirco Scorcelli - soprattutto quest'anno in cui l'epidemia da Coronavirus ha causato un aumento del numero dei rifiuti abbandonati come le mascherine e i guanti in lattice. Viviamo in una città meravigliosa, ricca di bellezza, di arte e di storia, liberarla dai rifiuti è un piccolo gesto che se fatto tutti insieme ha un grande peso e ci fa apprezzare con maggiore consapevolezza il tesoro di cui siamo custodi”.
Numerosi i siti identificati e che sono stati ripuliti dai volontari in particolare a Montefiore, a Castelnuovo, al Duomo, lungo la Bretella Paolina, nella zona sotto il palazzo Comunale, intorno allo sgambatoio, lungo le scarpate che circondano le mura, nella zona tra l'Itis e il cimitero, presso l'area del giardino delle Parole Interrotte, tra via Vogel e Piazzale Piacentini.
“Un’azione concreta svolta tutti insieme all'aria aperta a tutela dell’ambiente – ha detto l’Assessore all’Ambiente Michele Moretti - sono state tre giornate speciali che malgrado il tempo non proprio ottimale, con l'aiuto del Cosmari, dei volontari della Protezione civile, dei degli ospiti dello S.p.r.a.r. (sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) e dei tanti cittadini e cittadine che hanno partecipato, sono state raggiunte varie zone della città alla ricerca di rifiuti abbandonati, che sono davvero tanti e nei loghi più vari".
"Con piacere si è registrata anche la partecipazione di bambini e bambine accompagnati dai loro familiari e la bellissima iniziativa 'Castelnuovo Eco Day' che nell’ambito delle giornate di 'PuliAmo Recanati' ha completamente sistemato - prosegue l'Assessore Moretti -, con l'aiuto del comune il cuore verde del rione, 'la Villa di Castelnuovo' tornato a servizio della popolazione. Siamo sicuri che queste manifestazioni elevano il senso civico, e contribuiscono a far diminuire la quantità di rifiuti abbandonati. La strada sarà lunga perché le brutte abitudini sono difficili da eliminare ma la nostra Amministrazione crede nelle buone pratiche e nella ricerca in comune degli strumenti più efficaci per diffondere l'amore per l'ambiente e per elevare il senso civico”.
“PuliAmo Recanati non ha solo un valore ambientale ma molto di più, è servita a rinsaldare legami di appartenenza al territorio e di collaborazione tra persone – ha dichiarato l’Assessora ai Servizi Sociali Paola Nicolini -. La partecipazione attiva è uno strumento di crescita sociale, soprattutto indica un modello di convivenza civile ai più piccoli. Un'esperienza che senz'altro rinnoveremo. Siamo grati a quanti e quante hanno entusiasticamente lavorato per far più bella la nostra comunità”.
I rifiuti raccolti sono stati conferiti in diverse aree organizzate in collaborazione con il Cosmari.
L’AIDO Recanati per festeggiare la “Giornata del Sì” ha allestito il suo punto informativo a Castelnuovo nei locali del Circolo Ricreativo culturale B. Gigli in occasione di Castelnuovo Eco Day, nell’ambito di PuliAMO Recanati, giornata dedicata alla cultura ecologico-ambientale organizzata dal Comitato Quartiere Castelnuovo con il patrocinio del Comune di Recanati. L’intento è di celebrare, ed insieme promuovere, quel SÌ alla donazione di organi, tessuti e cellule, grazie al quale migliaia di persone ogni anno, con il trapianto, tornano alla vita. AIDO Recanati, seguendo i nuovi orientamenti imposti dal distanziamento sociale segnato dall’emergenza sanitaria del Covid 19, ribadisce la sua presenza viva e attiva sul territorio cittadino. In questo anno particolare al posto dell’Anthurium sono state distribuite le piantine aromatiche.
La presidente Piera Marconi ha ricordato la possibilità, per i cittadini maggiorenni, di manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio della carta di identità. La legge prevede di potersi esprimere, in vita, con una semplice dichiarazione, in merito alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio del documento d’identità. A Recanati hanno già aderito 8 mila persone. Grande l’apprezzamento del Sindaco Antonio Bravi che non si aspettava tale numero.
I volontari AIDO insieme al Comitato Quartiere Castelnuovo, hanno partecipato all’appuntamento di volontariato ambientale, scegliendo di ripulire la bretella Paolina e l’angolo della Chiesa Santa Maria Assunta di Castelnuovo.
L'Interact Club Tolentino, nato lo scorso 3 giugno, oggi pomeriggio verrà presentato alla prima assemblea distrettuale Interact del Distretto 2090 a Senigallia, al teatro Piccola Fenice, nell'ambito del seminario “Le nuove generazioni”. Padrino del club è il Rotary di Tolentino che lo ha istituito ai tempi del coronavirus durante la presidenza di Carla Passacantando.
L'Interact è un club di servizio per ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni che desiderano fare amicizia, servire la comunità e allargare i propri orizzonti scoprendo altre culture. L'Interact Club Tolentino sviluppa service a beneficio della scuola o della comunità locale e per promuovere la comprensione internazionale. Nello svolgimento di tali progetti e nello sviluppo delle capacità di leadership i giovani sono giudati dai rotariani del club di Tolentino.
Nei giorni scorsi, alla presenza dell'attuale presidente del Rotary Tolentino, Paolo Francesco Perri, i ragazzi hanno eletto quale presidente dell'Interact Club Tolentino Maria (Masha) Bocci, vice presidente Gloria Rapanelli, segretario Lucia Pesarini e Angela Ferranti, tesoriere Giulia Guardabascio. Le cinque ragazze oggi saranno in delegazione a Senigallia, con loro ci sarà anche il consigliere Giovanni Pesarini.
All'ultimo incontro dell'Interact Club Tolentino, oltre al presidente del Rotary di Tolentino Paolo Francesco Perri e al past Carla Passacantando, hanno partecipato Alessandro Gentiloni Silveri, presidente della commissione azione giovani del Rotary di Tolentino, Andrea Serrani presidente del Rotaract di Tolentino e i genitori dei ragazzi dell'Interact. Grande è la soddisfazione del Rotary Tolentino, che punta moltissimo sui giovani, per aver dato vita al nuovo club di ragazzi che si aggiunge al Rotaract Club Tolentino, composto da giovani dai 18 ai 30 anni e più, fondato diversi anni fa.
Ieri pomeriggio sono stati consegnati il generatore elettrico e la torre faro a servizio della protezione civile e degli uffici comunali di Montecassiano. L’acquisto è stato effettuato dall’amministrazione comunale per potenziare le attrezzature a disposizione della protezione civile, che possono rivelarsi utili non solo in situazioni di emergenza ma anche in occasioni ricreative.
L'investimento è stato di poco inferiore ai diecimila euro. Da anni l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leonardo Catena rivolge una particolare attenzione alla preziosa attività svolta dai volontari del gruppo locale di protezione civile che, anno dopo anno, sono cresciuti in quantità e qualità, organizzando numerose iniziative di formazione e di prevenzione e intervenendo in situazioni di emergenza come il terremoto e le alluvioni.
Nel terremoto del 2016 la sezione montecassianese ha offerto il proprio contribuito sia negli interventi nei comuni del cratere sia nel recupero dei beni culturali.
Nel 2017, nella zona industriale di Montecassiano, a Villa Mattei è stata inaugurata la sede della protezione civile e il Coc, Centro operativo comunale, nel 2016 l’amministrazione aveva riqualificato e ammodernato il capannone comunale.
Un quadro d’insieme sull’attività svolta dal Gruppo Astea, che va al di là del rendiconto economico, abbracciando anche gli interventi in ambito sociale e ambientale. E’ il Rapporto di Sostenibilità 2019 che fotografa le performance dell’azienda e che è stato presentato oggi ad Osimo nella sede Astea. Coordinati dal giornalista Maurizio Socci, l’Amministratore Delegato Fabio Marchetti e il direttore Massimiliano Riderelli Belli hanno illustrato i risultati del gruppo. Sul palco anche Andrea Prandi, ceo e founder Smart Italy e cofounder Vai Elettrico e in collegamento online Nicola Armaroli, dirigente di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore della rivista scientifica Sapere e membro della Accademia Nazionale delle Scienze, a discutere di sostenibilità e di emergenza energia. Hanno portato il loro saluto i sindaci di Montelupone, Rolando Pecora, di Osimo, Simone Pugnaloni e di Recanati, Antonio Bravi.
Si è partiti dalla parte economica del Rapporto di Sostenibilità 2019, chiusa con ricavi per 44.556.062 euro, l’aumento del patrimonio netto del Gruppo, che in due anni è salito da 99,7 milioni di euro a 104,3. E poi gli investimenti in crescita esponenziale: dagli 8 milioni di euro del 2017 ai 14,4 del 2019, ben 6 milioni in più in due anni, quasi la metà (6,7 milioni) impegnati nel settore idrico. Per garantire un livello tale di investimenti, il Gruppo Astea ha dovuto contrarre nuovi mutui nel 2019, portando i debiti a medio e lungo termine a 27,9 milioni di euro confermando comunque una buona sostenibilità finanziaria.
L’impegno di Astea per il territorio si concretizza, tre le altre cose, nella scelta dei suoi fornitori, che sono per oltre la metà provenienti dalle province in cui opera: il 37,3% della provincia di Ancona e il 17,6% della provincia di Macerata, per un totale di 28 milioni di euro di affidamenti. Il numero di clienti è in aumento nel servizio idrico (+0,4%) arrivando a 57.748 e nell’igiene urbana (+0,2%) pari a 16.927.
Grande l’attenzione alla tutela delle risorse, prima fra tutti quella idrica. Astea preleva in maniera predominante dai suoi pozzi (9.234 metri cubi nel 2019) oltre che dal Lago di Castreccioni (2.599 metri cubi), senza mai arrivare al limite imposto dalla concessione. Per limitare le perdite di rete nel 2019 la società ha realizzato negli otto Comuni serviti 12 nuovi km di rete idrica. Per quest’anno sono previsti Accordi di Programma per il cofinanziamento di cinque interventi di collettamento di reflui fognari: Aspio secondo stralcio, Montefiore, Montefano sud, Montelupone e Potenza Picena centro nord, il tutto con un investimento di circa 2 milioni di Euro.
Passando a Dea Spa, società controllata che gestisce la distribuzione di energia elettrica, possiamo contare 745 cabine a servizio di 32.581 utenti. Di queste, ben 61 sono telecontrollate attraverso moderni sistemi di automazione. I punti luce di illuminazione pubblica gestiti, nei Comuni di Osimo, Recanati, Montelupone e Santa Maria Nuova, ammontano a 13.161 di cui 4.562 a led, questi ultimi in aumento del 27% in un anno. Dea estenderà nel corrente anno tale servizio anche nei comuni di Polverigi e Agugliano, grazie a un project financing accettato dall’Unione dei Comuni Terra dei Castelli.
L’attenzione all’ambiente e al risparmio di risorse è dimostrata anche dai numeri del servizio igiene urbana. Aumentano infatti ad Osimo del 2,7% i rifiuti differenziati (passando dal 75,6 al 77,5%), con un aumento del 18% della plastica e del 6,8 di vetro e carta, mentre calano del 24% gli imballaggi misti. A Numana, l’altro Comune dove Astea svolge il servizio di raccolta rifiuti, la percentuale di raccolta differenziata arriva al 74,8% del totale, ben 6 punti in più in due anni. Il Centro del Riuso di San Biagio conferma i dati del 2017, con 1.604 utenti che hanno effettuato conferimenti e 2.066 che li hanno ritirati, risparmiando il trasporto in discarica di 33.174 kg.
Aumenta il rispetto dello standard di qualità del servizio di distribuzione gas dal 98,5% al 98,8, per un totale di 3.508 prestazioni nel 2019, il doppio dell’anno prima, mentre nella distribuzione di energia elettrica lo standard di qualità resta invariato al 98,8%. E sulle 332 chiamate di primo intervento ricevute per il settore gas, il tempo medio di arrivo sul luogo è sceso da 42 a 38 minuti.
Agli sportelli Astea sono stati ricevuti l’anno scorso 29.550 clienti, ben 6mila in più in un anno, con tempo di attesa medio di 15 minuti. Mentre al servizio telefonico sono giunte 22.568 chiamate al servizio clienti e 4.236 al servizio guasti con tempi di attesa alla risposta, rispettivamente, di 142 e 68 secondi. Restano stabili (400) i reclami.
Infine, il personale ammonta a 247 unità, di cui 6 a tempo determinato. Le ore dedicate ai corsi di formazione sono state oltre 2mila, di cui il 58% per la sicurezza e il 25% per formazione tecnico specialista. Prosegue la diminuzione delle ore di assenza per infortunio, passando da 167 del 2018 a 127 del 2019, con una diminuzione sensibile dell’indice di gravità. Si sottolinea inoltre, per quanto riguarda i 145 mezzi Astea usati per i vari servizi, che sono stati dimezzati in due anni quelli Euro 0 e Euro 2, mentre sono saliti da 9 a 54 quelli Euro 6, confermando l’impegno del Gruppo Astea nel contenere l’inquinamento ambientale.
“Il bilancio 2019 del Gruppo -commenta l’amministratore delegato e vicepresidente Fabio Marchetti- è un bilancio positivo, non solo per i risultati economici, in linea con il trend degli anni precedenti, ma soprattutto per la conferma dell’attenzione verso il territorio, priorità da più di 110 anni. Non un impegno proclamato ma tangibile. Il Gruppo ha continuato incessantemente le attività di manutenzione ed ammodernamento delle reti idriche, elettriche e gas, realizzando contemporaneamente nuove infrastrutture di raccolta e trattamento di acque reflue e completando le opere necessarie affinché alcuni Comuni fossero finalmente raggiunti dall’acqua del Nera, un ambizioso progetto pensato tanti anni fa che oggi può dirsi possibile, ed in parte già realizzato, grazie al lavoro costante della nostra squadra. Il percorso è ancora lungo, ma rimane forte la responsabilità del Gruppo nel perseguire tutti gli obiettivi prefissati”.
“Quello del rinnovamento delle reti è una partita fondamentale per il futuro della società – ha detto il direttore generale Massimiliano Riderelli Belli – perché c’è in ballo l’innovazione, la qualità e l’integrazione dei servizi offerti ai clienti. Per questo lo sforzo di Astea sotto il profilo degli investimenti è importante e anche nel 2019, insieme alla controllante Centro Marche Acque, abbiamo totalizzato 14 milioni di euro, in aumento del 36% sull’anno precedente, garantendo servizi sempre più tempestivi, sostenibili e di qualità.
Da alcune settimane sta girando in rete e sui social una notizia secondo cui il governo italiano starebbe valutando l’attivazione di un bonus giovani per studenti e disoccupati in cerca di lavoro di età compresa tra 18 e 26 anni. Secondo la notizia, tutti coloro che non sono proprietari di un immobile del valore superiore a 30mila euro e hanno un Isee inferiore a 9mila euro potranno richiedere questi 500 euro per 2 anni senza limitazioni.
Sembra troppo bello per essere vero? E infatti lo è. L’INPS ha confermato che si tratta di una fake news, che il bonus giovani o bonus studenti non è previsto, non sarà erogato e non si aggiungerà agli altri bonus che sono stati già erogati, come quello vacanza per far ripartire il turismo in Italia consentendo alle famiglie di prenotare un alloggio in alcune delle strutture che hanno aderito all’iniziativa oppure quello riservato a professionisti e possessori di partita IVA che hanno subito un drastico calo dei guadagni rispetto all’anno precedente.
Bonus giovani da 500 euro: qual era la proposta e perché è falsa?
La proposta riportata da numerosi giornali, siti e pagine social non sembra veritiera già dai primi dettagli del bonus, secondo cui i 500 euro non presenterebbero limitazioni. Tecnicamente uno studente potrebbe prendere questi soldi e spenderli per un auto nuova, scommetterli su un sito comewww.spikeslot.com o sprecarli in altro modo senza che lo stato effettui nessun controllo e per ben 2 anni.
Già questo doveva essere il primo campanello di allarme per capire che la proposta non regge. In realtà, quello che il governo sta valutando è un ampliamento del reddito di cittadinanza per consentire anche a giovani studenti in cerca di lavoro di usufruire delle agevolazioni, dato che per ora le richieste hanno generato un numero elevato di esclusi a seguito della valutazione delle condizioni del nucleo familiare, anziché del singolo. Inoltre, è probabile che in caso di bonus i soldi non vengano erogati con un bonifico privo di vincoli, ma controllati su una carta proprio come il reddito di cittadinanza, obbligando le persone a spendere solo per determinati beni o necessità.
L’INPS nel frattempo si è trovato costretto a rilasciare una dichiarazione per mettere in guarda gli italiani che potrebbero finire per consegnare i propri dati sensibili nella speranza di ricevere veramente questi soldi. Nel caso in cui ci si imbattesse in moduli o pagine in cui inserire informazioni private come nome, cognome, indirizzo, numeri di carta di credito, numeri del conto bancario e simili per inoltrare una fantomatica richiesta di un bonus giovani, teniamo a sottolineare che si tratta di un tentativo di frode, è che nel caso in cui un bonus simile venisse erogato seriamente, i canali ufficiali come quello INPS verrebbero aggiornati per informare le persone fin da subito.
Per cui, fondamentale stare in guardia e non cascare in queste trappole sul web volte solo ad attirare l’attenzione di persone in difficoltà al fine di ingannarle.
Il Governatore d’Area Lucio Montone ha nominato quale componente della Commissione Fair Play d’Area 5 (Emilia-Romagna e Marche) Roberto Toninel, Presidente Panathlon di Macerata dal 2010 al 2016
La Commissione svolge il compito di premiare campioni sportivi, atleti, società e scuole che abbiano fatto dei valori del fair play la linfa vitale della propria attività sportiva e che hanno visto il proprio comportamento distinguersi per lealtà ed etica sportiva.
Una nomina che è per Toninel una conferma che ci inorgoglisce come Panathlon Macerata e che non può stupire chi conosce Roberto e l’impegno che ha sempre profuso da socio prima e da Presidente poi, per una maggiore sensibilizzazione e riflessione sui grandi valori dello sport e della società civile.
Un nuovo mandato che rappresenta dunque il riconoscimento di una valenza di alto livello etico: "Non posso che essere entusiasta per la conferma di Roberto Toninel. È grazie al suo invito che sono entrato a far parte di questa straordinaria squadra Panathlon, divenendo prima socio e oggi Presidente del Club di Macerata. Roberto ha quella visione complessiva che consente di progettare e realizzare e rappresenta quella tradizione che conserva ben saldi i valori del fair play proiettandoli nel futuro” - afferma Michele Spagnuolo, nominato Presidente del Club appena qualche mese fa – “Siamo certi” – va avanti Spagnuolo - che proseguirà a diffondere quei principi di rispetto dei diritti degli individui, di non discriminazione, di non violenza e di lotta al doping che fanno dello sport un incredibile opportunità di crescita personale. Le più vive congratulazioni a Roberto da parte di tutto il Panathlon Club Macerata”.
La rete ormai influenza la nostra vita e le nostre scelte anche perché sono sempre di più gli italiani che ricercano guide online per cimentarsi nelle attività più variegate. Va detto, però, che ci sono alcuni argomenti più ricercate di altri. Una panoramica su questi ultimi ci dà l’idea di quali siano gli interessi che prevalgono di più nella nostra società.
Dai trend di navigazione sui motori di ricerca e dai siti più cliccati, si possono evincere le guide e i tutorial di cui gli italiani vanno a caccia. Sicuramente se tra i siti più consultati ci sono quelli in cui si parla di salute è benessere fisico, va da sé che i tutorial su come restare in forma sono tra quelli più in voga. Dunque, abbiamo guide su come e quali esercizi fare per tonificare i muscoli o perdere peso o su come fare yoga.
Se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, allora è giustificato anche il successo dei tutorial sul make up. La rete offre una vasta scelta per chi è indirizzato verso look particolari o legati ad una precisa fase storica. Le influencer sono riuscite a farsi spazio sui social proprio perché gli italiani mostrano interesse tanto per il trucco quanto per l’abbigliamento. Per ogni occasione esiste un outfit giusto e una guida online che ci indica come realizzarlo.
E se da un lato ci sono gli italiani che amano lo stile, dall’altro ci sono quelli che apprezzano i sapori della tavola. Il mondo culinario conquista anche sul web molti adepti, dato che i tutorial di ricette online sono una moltitudine. Si va dai pranzi sofisticati a quelli che ci forniscono trucchi e suggerimenti per rivisitare piatti tradizionali in chiave moderna.
Un altro successo innegabile è quello che riguarda le guide del settore tecnologico, che vanno dall’acquisto e l’utilizzo dei vari smartphone alla gestione e alle risorse dei software. Il portale di Salvatore Aranzulla è un chiaro esempio di come scrivere guide online per principianti possa diventare un vero e proprio lavoro. In questo caso, infatti, a fare la differenza è stata proprio la capacità di spiegare passo passo anche cose complesse a chi per la prima volta si apprestava a farle.
Ancora, chi ama l’intrattenimento trova online informazioni utili per i suoi interessi. Si pensi, ad esempio, a chi si trova nella condizione di dover scegliere a quale piattaforma streaming abbonarsi. Leggendo un resoconto dettagliato su offerte e contenuti di cui è possibile fruire, diventa più facile orientarsi nella scelta.
Allo stesso modo chi ama i giochi, può seguire online tutorial e guide sui videogiochi, per scoprire tutte le potenzialità dei titoli ludici. Non mancano neppure le guide incentrate sulle console o sui portali di game online. In questo caso la guida può rivelarsi utile per capire quali sono le slot machine migliori del momento quindi le piattaforme piú convenienti sulle quali giocare.
Una maggiore attenzione verso il tema della sostenibilità ambientale ha portato molti italiani anche ad avventurarsi in tecniche di riciclo o fai-da-te. Sul web non mancano veri e propri blog che accolgono guide su come dare nuova vita ad un oggetto oppure realizzare qualcosa da zero con il materiale che si ha a disposizione in casa.
Insomma oggi chi vuole investire in un particolare settore fa bene a considerare anche quali sono le guide online più acclamate, per esser certo di non sbagliare.
È partita la nuova campagna di tesseramento del Milan Club di Castelfidardo, ufficialmente riconosciuto dalla società rossonera grazie all'affiliazione con l'Aimc (Associazione Italiana Milan Clubs). Iscriversi significa entrare a far parte della grande famiglia milanista per sostenere la squadra sempre e comunque, al di là del risultato.
Il Milan club Castelfidardo nasce nel 1989. Il suo organigramma è formato da Gilberto Mazzieri che ne è il presidente, Luca Alessandrini vice presidente e tesoriere, Fabio Pepa segretario e responsabile del sito internet e del gruppo Facebook ed infine i consiglieri Matteo Baldoni, Gianni Alessandrini, Paolo Coppa, Giovanni Sgalla, Ermanno Bianchi, Filippo Caruso e dai collaboratori esterni Riccardo Jonni e Tommaso Aiardi.
Il club è formato da 450 iscritti circa ed è ormai un punto di riferimento della provincia di Ancona per tutti gli appassionati del Milan. Si registrano iscritti da tutta la regione e addirittura fuori.
La tessera associativa darà il diritto ad entrare nella sede, dotata di un bar e di due grandi sale con maxi schermi in HD (il tutto in ambiente climatizzato e riscaldato), e a due biglietti omaggio (quando si potrà tornare allo stadio) per andare a vedere il Milan oltre che a vari gadget del Milan.
La tessera è valida per la prossima stagione sportiva ed è gratuita per donne e per bambini sotto i 14 anni.
Durante la stagione il Milan Club Castelfidardo organizza anche lotterie benefiche: ogni anno una parte dei proventi viene donata ad un ente benefico diverso.
Per maggiori informazioni: info@milanclubcastelfidardo.it e www.milanclubcastelfidardo.it
La rivoluzione economica passa anche da momenti di sfida come quello attuale, che impongono ricerca di nuove idee e di nuove metodologie per attrarre il cliente. Quali sono dunque le scelte di marketing che i grandi distributori della GDO stanno attuando durante l’era Covid?
Facendo un bilancio generale della situazione economica italiana, i danni che il nostro bel Paese ha subito (e sta ancora subendo) a causa dell'emergenza Covid 19 sono gravi, consistenti e riguardano qualsiasi settore produttivo. L'epidemia Coronavirus si sta insinuando in tutti i campi, dal turismo all'agricoltura, sino al commercio e all'export di vino e prodotti alimentari che sono l'eccellenza Made in Italy all'estero: un virus che ha modificato la convivialità e il contatto umano e che si innesta in un periodo in cui l’economia italiana già non brillava.
Come spiega il Commissario Europeo all’Economia Paolo Gentiloni, il continuo isolamento provoca dei rischi soprattutto nelle regioni che più sono state colpite dalla pandemia, come il Vento, la Lombardia e l'Emilia Romagna che da sole fanno la differenza sul PIL dell'oltre 40%. Rispondono all'appello tutti i settori forti dell'economia Made in Italy, rinomata in tutto il mondo: lasciando ai tecnici le stime e le percentuali precise, a rallentare sono settori storici come la moda e l'abbigliamento (la Milano Fashion Week ha dovuto organizzare passerelle a porte chiuse), il turismo (con un calo di oltre il 33% delle prenotazioni per Pasqua), l'industria metalmeccanica e siderurgica, l'export di vino e altre eccellenze DOC italiane. Come correre ai ripari e resistere a questa fase più complessa? Sicuramente con un piano di economia in senso stretto, cioè di gestione delle risorse in denaro e delle soluzioni migliori per impiegarle e trarne il massimo profitto.
Le strategie economiche ai tempi del Coronavirus devono avere un focus preciso, quello di valorizzare merci e prodotti aggirando l'ostacolo dell'isolamento coercitivo. Questo vuol dire fondare e-commerce, shop online e altre strategie per vendere direttamente al cliente senza il contatto umano: questa sembra essere un buon ripiego per tanti commercianti in questa fase un po’ anomala, sia di negozi al dettaglio che botteghe a filiera corta. Anche il settore della grande distribuzione organizzata GDO si è ingegnato per soddisfare i propri clienti, con spese a domicilio e depliant online informativi per essere sempre al corrente di promozioni, offerte e iniziative promosse dalla catena di supermercati.
Andiamo a scoprire in cosa consistono questi opuscoli informativi online, la rivoluzione di informare in modo digitale e fare uno shopping intelligente e very smart.
I volantini digitali
Quando si va a fare la spesa, una volta in cassa, può capitare di prendere al volo il volantino delle offerte di quella specifica catena, dettagliato con tutti gli articoli in sconto durante il periodo promozionale. Sono volantini utili e spesso piacevoli da sfogliare, realizzati con un appeal fresco e una resa estetica gradevole. Molto spesso sono distribuiti anche porta a porta dai corrieri assunti dalla ditta, in modo da offrire al cliente un servizio informativo a domicilio.
In questo contesto si innesta perfettamente il trend dei volantini digitali, che si sta consolidando sempre di più.
Questa prassi è stata avviata inizialmente da Esselunga che consentiva di scegliere il proprio sconto tramite il sito o l’apposita app, e il fenomeno della consultazione online si è poi ingrandito tramite la nascita di siti aggregatori di offerte, dove l’utente ha facilità di consultare un diverso numero di distributori. Ad incoraggiare questa implementazione è sono state numerose ricerche (tra cui segnaliamo questo approfondimento del Sole 24 Ore) che indicano che il 38% dei consumatori sceglie dove andare ad acquistare i prodotti proprio in base alla scontistica offerta dai vari punti vendita. Va da sè che il volantino online è diventata un’arma fondamentale per ogni grande marca della GDO.
In conclusione: la rivoluzione dei volantini digitali
Il volantino online qui riportato costituisce un perfetto assaggio di cosa significa depliant digitale e dell’impatto positivo che questo può avere in tempo di Covid e non solo - basti pensare al positivo impatto ambientale derivante dal minor utilizzo di carta per stampare i volantini fisici. Si tratta di un volantino che ha tutta la veste grafica originaria dell'opuscolo in carta e si può sfogliare, semplicemente con un click del pc, del tablet o dello smartphone. In questo modo il cliente si fa già un'idea complessiva degli articoli in promozione e può prevedere la sua spesa intelligente, senza affannarsi sugli scaffali e creare assembramento nei reparti del supermercato. In fin dei conti, si possono trovare risvolti positivi anche in una fase particolare come quella attuale.
Sei abbastanza motivato per studiare una lingua ma non sai come imparare l’inglese da casa? Potrà sembrarti strano, ma per molti ragazzi e adulti questo metodo è particolarmente divertente e non di meno, agevola l’apprendimento al contrario di quanto avviene nei banchi di scuola.
Studiare l’inglese fai-da-te non è semplicissimo, ma con un po’ di motivazione e determinazione potrai raggiungere risultati che ti consentiranno senza ombra di dubbio di poter parlare al punto tale da poter vivere all’estero. In questa guida ti daremo 3 consigli veloci e pratici per raggiungere il risultato.
Come studiare l’inglese da solo con questi suggerimenti pratici
Per imparare l’inglese da casa o da qualsiasi posto tu voglia, al primo posto devi avere la motivazione. Se ciò non fosse presente tra le tue ambizioni, lo studio sarebbe più complesso del previsto e potresti non raggiungere il risultato sperato o immaginato.
Un rimedio perfetto è cominciare a studiare l’inglese con un’insegnante privato che ti conseguirà costantemente nel tuo percorso e ti aiuterà a mantenere sempre la motivazione. Grazie ai siti per imparare inglese online come Skyeng, puoi studiare dovunque tu sia, utilizzando il sito o l’app mobile, all’orario concordato con il tuo insegnante.
Sul sito di Skyeng la prima lezione di prova viene offerta gratis per testare il tuo livello. Potrai scegliere tra 115 corsi e trovare un insegnante da sogno. Tutti i compiti sulla piattaforma sono interattivi e vengono controllati automaticamente per non perdere tempo durante le lezioni. La scuola offre corsi di inglese online sia per adulti che per bambini da 4 anni in su e invita tutti a conoscere altri studenti del servizio nel Club di Conversazioni.
Per provare Skyeng gratuitamente, iscriviti alla prova gratuita sul sito della scuola e ottieni subito il tuo piano di studi personalizzato. E mentre scegli il tuo corso e insegnante privato su Skyeng, ci sono tre consigli molto utili su come imparare inglese da casa.
Il primo consiglio che posso darti è quello di scaricare un corso di inglese gratuito così da iniziare a fare pratica seguendo le istruzioni di professionisti.
1. Dai una spolverata alla grammatica di base
Studiare l’inglese da solo potrebbe richiederti un impegno maggiore. Ma per semplificarti l’apprendimento il primo suggerimento riguarda il ripasso o cominciare ad imparare la grammatica inglese di base. Per fortuna non è una lingua le cui basi grammaticale sono troppe, basta davvero poco.
Non applicarti troppo a tutte le regole di grammatica, ti basterà avere giusto le basi per consentirti non soltanto la comunicazione verbale ma soprattutto per lo scritto.
2. Comincia a guardare serie TV e film in lingua inglese
Il miglior metodo per imparare l’inglese studiando da sé sarebbe certamente quello di recarti all’estero (in Inghilterra o possibilmente in America) e cominciare a lanciarti tra la gente e parlare, parlare e ancora parlare. Ma questo ti distoglierebbe dall’obiettivo su come imparare questa lingua da casa.
Ma per avvicinarti un po’ a questa soluzione ti consigliamo di iniziare a guardare serie TV o film in lingua inglese, accompagnati dai sottotitoli in italiano. Ti agevolerà alla comprensione e ad annotare nuove parole e vocaboli che possibilmente non trovi neppure sui libri.
Osserva tali contenuti con un foglio e dizionario sempre accanto, cosicché tu possa segnarti ogni nuova parola, frase o detto.
3. Scrivi un diario e naviga sui forum inglesi
Il terzo e ultimo consiglio riguarda la scrittura. Inizia come se stessi stilando un diario di viaggio, che cosa fai quotidianamente, che cosa hai appreso dalla giornata odierna, stila i tuoi obiettivi ed ovviamente fallo tutto rigorosamente in inglese.
Sempre per tenerti allenato, frequenta tutti i forum in cui si parla di un settore che ami particolarmente (ti aiuterà molto a sentirti più a tuo agio). Ti piace la cucina o la tecnologia? Comincia a scrivere in inglese e confrontati con gli utenti del sito.
Non aver paura di sbagliare, perché è proprio grazie agli errori che impererai a non commetterne più e soprattutto apprenderai meglio tanti concetti.
Se volessi ascoltare audio in inglese potresti far riferimento ai migliori podcast stranieri per apprendere nuove frasi e parole. Sappiamo bene che questa rientrerebbe tra le fasi un po’ più avanzate, ma siamo altrettanto certi che ti aiuterà molto durante il momento di apprendimento.
Ricordati che la pronuncia inglese e quella americana sono molto differenti l’una dall’altra. Il British è un po’ più semplice da capire per via della sua chiarezza, l’americano infatti lo sentirai parlare con la bocca più chiusa.
Hai già provato ad imparare l’inglese da casa? Se ti va dicci con un commento come hai fatto e qual è stata la tua esperienza al riguardo. In alternativa ponici i tuoi quesiti e saremo lieti di trovare una soluzione per te.
La LILT di Macerata ringrazia sentitamente la famiglia Venanzetti di Treia per la donazione di 319,50 euro, versati a sostegno dell’infaticabile attività svolta dall’Associazione nel campo della prevenzione oncologica.
La somma è frutto della raccolta fondi effettuata in occasione delle esequie di Luigi Venanzetti, ("uomo umile, bravo padre di famiglia, instancabile lavoratore costantemente impegnato nel sociale"), venuto prematuramente a mancare all’affetto dei suoi cari lo scorso 11 settembre all’età di 73 anni.
"In tempi tristi come questi in cui viviamo, il gesto di una sana famiglia marchigiana va assai lodato per l’altruismo e l’alta coscienza civica da cui si dovrebbe prendere esempio" sottolinea il presidente della LILT di Macerata, Francesco Aureli.
"Attorno alla moglie Maria, ai figli Andrea e Paolo, alle nuore Doriana e Federica, al fratello Lauro, ai nipoti Emma e Samuele e ai parenti tutti i soci e i volontari della nostra Associazione si stringono affettuosamente in un abbraccio di fraterno cordoglio" evidenzia commosso il presidente Aureli.
L’ormai nota situazione stazionaria della ricostruzione post-sisma ha, purtroppo, coinvolto anche il Convento di San Liberato. Le opere provvisionali necessarie per la messa in sicurezza della struttura hanno ridotto notevolmente la capienza della chiesa, nonostante ciò gli attivissimi e solerti frati del convento hanno continuato a celebrare i riti liturgici nella stessa chiesa e aiutandosi con una leggera struttura telata, posizionata nella’area antistante il convento, per eventi speciali estivi.
Tale struttura però risulta essere estremamente leggera e inadatta per la stagione invernale. Inoltre, le misure di distanziamento anti-Covid hanno ridotto davvero a poche unità la capienza della chiesa.
Detto ciò diventa una necessità del convento e dei fedeli, che sempre più numerosi affollano le funzioni religiose celebrate a San Liberato, dotarsi di un tendone-chiesa provvisorio ma resistente alle intemperie e alle nevicate invernali. Tale struttura, il suo riscaldamento, e gli arredi necessari comportano una notevole spesa che gli instancabili frati del convento, capeggiati da Padre Moreno, non possono sopportare solo con le offerte dei fedeli.
"Occorre uno sforzo incisivo da parte di quanti partecipano alle funzioni religiose, amano il convento di San Liberato, delle Istituzioni, Amministrazioni comunali e Comunità Montana dei Monti Azzurri in testa, Istituti Bancari presenti nella zona (credo sia rimasto solo UBI BANCA a cui ci affidiamo) ed alle imprese del luogo" precisa Padre Moreno che sottolinea come sia "ben accetto il contributo di qualunque entità perché sarà lo spirito di solidarietà a permettere la realizzazione di questa necessaria opera che potrà inorgoglire tutti noi".
Per la raccolta dei fondi è possibile effettuare un bonifico sul conto corrente del Convento avente il seguente IBAN:
IT 58 S 0311 169170 000 000 00 5783
INTESTATO A: PROVINCIA PICENA SAN GIACOMO DELLA MARCA FRATI MINORI
CAUSALE: TENDONE NEVE SAN LIBERATO
La situazione attuale sta mettendo a dura prova il settore del gioco d’azzardo, con molte aziende preoccupate su una possibile seconda ondata di contagi e un temuto nuovo lockdown in autunno. Nel primo semestre 2020 è letteralmente crollata la quota dei casinò tradizionali e delle agenzie di scommesse fisiche, mentre volano le piattaforme digitali con un vero e proprio boom dei servizi di gambling online.
Le imprese del gioco si stanno perciò adattando alla nuova situazione, potenziando i canali telematici e realizzando forti investimenti nell’innovazione tecnologica. L’aumento del gioco online rappresenta senza dubbio un’opportunità per le aziende, tuttavia i casinò AAMS devono fare i conti con il divieto di pubblicità imposto dalle nuove normative, in particolare dalle misure introdotte con il Decreto Dignità.
L’importanza della corretta informazione nel gambling online
Mantenere la comunicazione con gli utenti è diventato oggi piuttosto complesso, soprattutto considerando che si tratta di un mercato sempre più competitivo. Molte società si affidano ai siti web tematici, i quali come indicato dall’AGCOM possono continuare a svolgere il loro lavoro di informazione, essendo il contesto pienamente allineato al tema del gioco d’azzardo, un modo attraverso il quale gli appassionati possono continuare a rimanere aggiornati sulle ultime novità del settore.
Ad esempio, su siti web come Wisecasino è possibile trovare recensioni e guide approfondite molto utili, per conoscere le valutazioni sui migliori casinò AAMS, la qualità dei giochi proposti dalle aziende e promozioni speciali come i bonus casinò senza deposito immediato più convenienti. Ciò consente non solo di scegliere in maniera accurata le società giuste, in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge, ma anche di usufruire di promozioni interessanti.
Oggi strumenti come i bonus e i giri gratis non vengono più sponsorizzati presso i canali di informazione tradizionali, una mancanza che rischia di rafforzare gli operatori non ufficiali e illegali, i quali spesso propongono condizioni accattivanti per attirare nuovi clienti in modo poco trasparente. Per questo motivo internet è rimasto il mezzo più utile per reperire informazioni attendibili, consultando direttamente i portali dei casinò online o i siti web di settore.
Live gaming, realtà aumentata e virtuale
Oltre alle promozioni degli operatori del gambling online, le aziende stanno rivoluzionando le loro piattaforme aggiornandole con le nuove tecnologie disponibili al momento. La crescita esponenziale dei servizi di gioco online, con la paura di un nuovo lockdown in arrivo, ha portato le aziende a puntare tutto sui servizi telematici dei casinò online, con una proposta che sta diventando estremamente innovativa e variegata.
Il vero protagonista del momento è il live gaming, con molte imprese che mettono a disposizione tantissime opzioni dal vivo, dal poker al blackjack fino alla roulette, con giochi che replicano l’esperienza fisica all’interno del casinò. La diffusione delle app per i dispositivi mobili consente anche di integrare nuove soluzioni di realtà aumentata e virtuale, per rendere il gioco mobile ancora più realistico rispetto a quello dal pc.
I giochi immersivi rappresentano la nuova frontiera del gambling online, con l’obiettivo di cambiare faccia al settore e avvicinare sempre di più il mondo offline con quello online. Il maggiore coinvolgimento consente di effettuare un salto di qualità notevole, per un’offerta videoludica di primordine da parte dei casinò AAMS. I provider del settore sono al lavoro per sviluppare nuovi giochi ancora più emozionanti, con interessanti novità in arrivo entro la fine dell’anno.
Pagamenti digitali e criptovalute
Se i servizi di live gaming e le tecnologie virtuali sono già una realtà nelle piattaforme di gambling online, molte aziende del settore stanno lavorando anche sul fronte dei pagamenti digitali. Già oggi alcuni operatori propongono sistemi innovativi per ricaricare il conto di gioco, utilizzando servizi come PayPal, Skrill e Neteller, oltre ovviamente ai trasferimenti con carta di credito e con le prepagate, tuttavia l’innovazione continua a spingere anche su questo aspetto.
Diverse imprese straniere di gioco d’azzardo accettano da mesi i pagamenti in criptovalute, un modo per avvicinare soprattutto i nativi digitali al settore del gambling, inoltre le monete virtuali costituiscono un mezzo molto apprezzato per chi desidera mantenere l’anonimato. Nei prossimi anni anche i casinò AAMS potrebbero intraprendere questa strada, aumentando le opzioni per la gestione delle operazioni di deposito e prelievo.
Al giorno d’oggi non possiamo più vivere facendo finta che nel mondo non si consumino quotidianamente immani tragedie umanitarie. Stiamo parlando di intere aree del Pianeta dove non esistono diritti e dove la lotta tra la vita e la morte è un impegno quotidiano fatto di fame, dolore e rinunce. Cosa c’entrano allora le bomboniere solidali per cerimonie e matrimoni con tutto questo? Semplicemente sono un modo per unire l’utile al dilettevole e sensibilizzare il prossimo insegnando il valore della solidarietà.
Una Bomboniera per una giusta causa
Una bomboniera è il ricordo felice di un giorno speciale ma non per questo bisogna sempre scegliere oggettini che hanno il solo scopo nella vita di finire impolverati su una credenza. Con le bomboniere solidali sostieni un’azione concreta e ricordi il tuo giorno speciale, dando un senso alla spesa che hai sostenuto. Il senso di questa spesa riguarda il sostegno a chi vive quotidianamente condizioni di povertà, malattia e fame. Si tratta di una piccola spesa di cui beneficerai tu, i tuoi ospiti e tutte quelle persone che vivono in condizioni difficili, spesso in guerra.
Diamo il buon esempio
Il miglior modo per aiutare le persone che soffrono nel mondo consiste nell’aiutare e diffondere il buon esempio. Con le bomboniere solidali oltre ad aiutare materialmenteun’organizzazione umanitaria contribuisci a parlare del problema e a sensibilizzare altre persone che magari non ne erano a conoscenza. Dare l’esempio è importante affinché chi ti sta intorno possa toccare con mano l’importanza dell’aiuto in queste occasioni. Non dobbiamo dare per scontato che tutti siano consapevoli delle crisi umanitarie e delle guerre in corso nel nostro Pianeta. Purtroppo si tratta di una serie di informazioni lontane da noi e per cui è facile che non vi sia la sensibilizzazione necessaria.
Cosa sono le bomboniere solidali?
Sono in tutto e per tutto simili a quelle tradizionali e, quindi, sono corredate anche da confetti. Ciò che cambia è che l’importo speso sarà devoluto dall’organizzazione per finanziare attività di sostegno che mettano fine alla devastazione nelle aree critiche del mondo. In queste aree i bambini vengono venduti, trattati come schiavi e abbandonati a malattie e infezioni che si rivelano letali. Qui le bambine si sposano prematuramente e i bambini vanno a lavorare quando sono ancora troppo piccoli e ingenui, rinunciando alla propria infanzia e istruzione. In questi posti non esistono diritti e non esiste futuro, motivo per cui con le bomboniere solidali contribuisci a fermare tutto questo.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il risarcimento danni nei confronti delle strutture ospedaliere e dei relativi sanitari e nello specifico riguardo all’omessa o insufficiente informazione al paziente in relazione all’intervento effettuato. Di seguito l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana.
"Tale dibattuta tematica è stata ben affrontata della Corte di Cassazione con la sentenza n. 28985/19, III sezione Civile, con cui il Collegio ha ben ricordato che, in tema di omessa o insufficiente informazione da parte del medico, gli scenari che possono configurarsi sono:
a) omessa o insufficiente informazione in relazione ad un intervento con danno alla salute a causa della condotta colposa del medico, a cui il paziente avrebbe in ogni caso scelto di sottoporsi alle medesime condizioni: al paziente spetta il risarcimento del solo danno alla salute, nella componente morale e relazionale;
b) omessa o insufficiente informazione in relazione ad un intervento con danno alla salute a causa della condotta colposa del medico, a cui il paziente avrebbe scelto di non sottoporsi: in questo caso dovrà essere risarcito al paziente anche il danno da lesione del diritto all’autodeterminazione;
c) omessa informazione in relazione ad un intervento che abbia cagionato un danno alla salute (anche in termini di aggravamento di una precedente situazione) a causa della condotta non colposa del medico, cui il paziente avrebbe scelto di non sottoporsi: il risarcimento deve in tal caso essere liquidato con riferimento alla violazione del diritto alla autodeterminazione (sul piano equitativo), mentre la lesione della salute dovrà essere valutata in relazione al “differenziale” tra il maggiore danno biologico conseguente all’intervento ed il preesistente stato patologico invalidante;
d) omessa informazione in relazione ad un intervento che non abbia cagionato un danno alla salute del paziente, cui egli avrebbe comunque scelto di sottoporsi: non spetta alcun risarcimento;
e) omissione/inadeguatezza diagnostica che non abbia cagionato un danno alla salute ma che gli abbia impedito di accedere a più accurati ed attendibili accertamenti: il danno da lesione del diritto alla autodeterminazione sarà risarcibile qualora il paziente alleghi che, dall’omessa, inadeguata o insufficiente informazione siano derivare conseguenze dannose, di natura non patrimoniale, in termini di sofferenza soggettiva e contrazione della libertà di disporre di sé stesso, psichicamente e fisicamente.
Infine, in caso di lesione del diritto di autodeterminazione, a causa delle non imprevedibili conseguenze di un atto terapeutico, pur necessario ed eseguito secundum legem artis, ma senza la preventiva informazione al paziente e dunque in assenza del suo consenso consapevole, sarà il paziente stesso a dover dimostrare il pregiudizio subito «riverberando il rifiuto del consenso alla pratica terapeutica sul piano della causalità giuridica ex art. 1223 c.c.».
Il paziente dovrà dunque dimostrare il nesso causale tra inadempimento e danno, con ogni mezzo possibile, compreso il notorio, le massime di esperienza e le presunzioni fondate su un rapporto di proporzionalità diretta tra gravità delle condizioni di salute e grado di necessarietà dell’operazione. Non può infatti essere configurabile ipso facto un danno risarcibile con riferimento alla sola omissione di informazione.
In conclusione, in tema di consenso informato al trattamento sanitario, anche nel caso di mera violazione del diritto all’autodeterminazione, il presupposto del diritto risarcitorio è la circostanza che il paziente, ove informato, non si sarebbe sottoposto al trattamento (Cass. Civ., Sez. III, sentenza n. 17806/20).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.