Le due marche più famose al mondo sono ancora quelle più amate dai chitarristi, ma vanno bene per tutti i generi musicali?
Quando si parla di musica rock e in particolare delle chitarre utilizzate dagli idoli del genere, Gibson e Fender sono i primi nomi che vengono in mente agli appassionati. La Gibson è nata nel 1902 a Nashville, Tennessee da molti considerati la patria del rock’n’roll, mentre la Fender arrivò quarant’anni dopo dalla calda California. Le due marche si sono date battaglia, dando vita a discussioni sulla migliore chitarra in assoluto e creando strumenti suonati dai migliori musicisti del mondo.
Negli anni però Fender e Gibson si sono trovate a fronteggiare altre marche che hanno saputo soddisfare le esigenze di musicisti in diversi generi, portando sul mercato prodotti di qualità venduti a un prezzo conveniente. Per rimanere competitivi sul mercato i due giganti hanno cominciato a produrre chitarre più economiche utilizzando le loro ‘sottomarche’ (Squire ed Epiphone), creando così una divisione tra le chitarre di alto livello e quelle ‘entry level’.
Con l’esplosione del rock negli anni ‘60 e ‘70 la richiesta di strumenti musicali è aumentata, specialmente tra i giovani, inoltre la nascita di nuovi generi come l’hard rock e il metal ha spinto molte liuterie e ditte produttrici di chitarre a creare modelli più adatti ai suoni taglienti e distorti. ù
D’altronde come ogni strumento, la scelta della chitarra elettrica deve essere fatta in base alla musica che si vuole (o si vorrebbe) suonare, per questo bisogna fare una distinzione tra le varie caratteristiche dei prodotti, senza necessariamente puntare su quello più costoso in assoluto.
Vediamo quali sono le differenze principali tra le Fender, la Gibson e qualche altra marca famosa.
Fender: suono caldo e rotondo
La Fender è famosa per aver prodotto due linee di chitarre di altissimo livello: la Telecaster e la Stratocaster. La prima è quella più datata, non a caso è stata una delle prime chitarre elettriche ad ottenere un grandissimo successo commerciale. Le Telecaster si distinguono per il loro suono caldo, molto adatto per il blues e il jazz, sono spesso ricercate dagli amanti degli strumenti vintage. Le Stratocaster invece propongono un suono molto simile, sebbene leggermente più moderno e tagliente che evidenzia la plettrata dando una rotondità unica al tocco del chitarrista. Non a caso oltre al blues sono molto usate nel rock, nel funk e nel pop.
Se siete interessanti, in questo articolo potete trovare le migliori Fender Stratocaster sul mercato. Stratocaster e Telecaster sono ottime chitarre, ma non sono tra le più versatili, infatti non sono adatte per le sonorità più dure del metal, dell’hard rock e dei loro vari sottogeneri.
Gibson: versatile e potente
La Gibson recentemente ha avuto un periodo molto difficile dove ha rischiato di fallire e si è quindi vista costretta a tornare alla sola produzione di chitarre dopo anni dove si era espansa anche nel mondo dei dispositivi audio. Un colpo duro dal quale la ditta di Nashville deve ancora riprendersi, un compito non proprio facile visto il declino della chitarra elettrica che ormai non è più la grande protagonista della musica moderna.
Nonostante questo, Gibson continua a produrre strumenti di altissima qualità, con le sue Custom Shop che fanno ancora breccia nei cuori di musicisti professionisti e non. Uno dei punti di forza dell’azienda sta nella versatilità delle sue chitarre che, grazie al loro suono potente, vengono usate nel blues elettrico, nell’hard rock e in alcuni casi anche nel metal. Notevoli anche le varie linee di chitarre semiacustiche per il jazz, molto apprezzate nell’ambiente per il loro suono preciso. Il difetto delle chitarre Gibson? Il loro costo davvero proibitivo.
Una chitarra per tutti i gusti
Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, Fender e Gibson non sono le uniche marche sul mercato. Tra le più famose troviamo la giapponese Ibanez molto apprezzata per i suoi prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo e per i modelli sette o otto corde utilizzati nel metal moderno.
Sempre rimanendo su questo genere, citiamo le chitarre ESP e la sottomarca LTD che quando combinate con pick up attivi riescono a produrre suoni taglienti e allo stesso tempo potenti. Gli appassionati del prog rock che non vogliono rinunciare ad un buon bilanciamento tra suoni puliti e distorti possono puntare sulle Music Man, mentre per rimanere su distorsioni lievi si può puntare sui prodotti Yamaha.
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