Sono iniziati i lavori di asfaltatura in più tratti sulla provinciale “Serra di Appignano-Botontano” per un importo di 100mila euro. Si tratta di un primo intervento e verranno utilizzate anche le economie derivanti dal ribasso della gara di appalto per asfaltare ulteriori tratti di strada, mentre nel corso dell’anno l’Amministrazione eseguirà altri lavori, utilizzando risorse della manutenzione straordinaria.
Dato lo stato manutentivo e la lunghezza della provinciale, anche sull’annualità 2022 è previsto un intervento.
La provinciale 173 inizia nel Comune di Appignano, lo attraversa e arriva fino alla provinciale 139 “Botontano” che si trova nel territorio di Cingoli e termina in località Grottaccia.
“L’Amministrazione provinciale - dichiara il Presidente Antonio Pettinari - ha avviato nelle ultime settimane numerosi cantieri per la manutenzione del piano stradale, finanziati con le risorse messe a disposizione annualmente dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Tali lavori sono stati previsti nel programma delle opere pubbliche per la sicurezza stradale nell’annualità 2021”.
Ieri sera, si è svolto “Mediatico a chi?”, evento sul tema dell’uso consapevole dei media, trasmesso in videoconferenza nell’area streaming del sito comunale, che ha registrato più di 178 visualizzazioni e promosso dall’assessorato al Welfare del Comune di Civitanova Marche.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Civitanova Città con l’Infanzia”, in cui confluiscono momenti educativi per bambini, futuri adolescenti e genitori.
I lavori sono stati introdotti dall’Assessore Barbara Capponi, per lasciare la parola a Marco Gasparini, giornalista, autore specializzato in libri sui media e social media, che ha illustrato il mondo mediatico, facendo una analisi dettagliata, attraverso l’ausilio di slide e brevi video, della natura e delle caratteristiche delle tv, di internet e dei social media.
Tanti gli elementi posti al centro della relazione, per la maggior parte meritevoli di ulteriori riflessioni e dibattiti alla luce di un mondo, quale quello dei media, in costante e veloce evoluzione e cambiamento.
In merito alle tv, Gasparini ha invitato ad un uso consapevole, mirato sui programmi, e all’abbandono della diffusa consuetudine di tenere sempre acceso il televisore permettendo il dannoso atteggiamento di accettare passivamente ogni tipo di messaggio.
Al riguardo il giornalista ha evidenziato l’alta incidenza della pubblicità sul mezzo (in media 15 minuti ogni ora) con i relativi impatti sulle nostre scelte e sui nostri acquisti. Attraverso l’analisi e la decodificazione di alcuni video Gasparini, ha dimostrato come la combinazione delle impostazioni delle inquadrature, la successione delle immagini, la scelta della musica ed il linguaggio usato possano contribuire al passaggio di alcuni messaggi che condizionano, in maniera apparentemente invisibile ma purtroppo concreta, il nostro vivere sociale e modo di pensare.
Riguardo internet, Gasparini ha spiegato che ne è cambiato l’aspetto nel corso degli anni. Nato come prezioso strumento, oggi invece viene spesso usato a nostro danno in quanto si impossessa di nostre informazioni inerenti gusti, stili, abitudini ed aspetti strettamente personali a cominciare dai siti sui quali navighiamo. Tutto questo è particolarmente amplificato dalla diffusione delle cosiddette intelligenze artificiali anche in ambito della geolocalizzazione e della domotica. Occorre anche prestare attenzione alle autorizzazioni inerenti le App in cui spesso viene richiesto l’accesso a dati personali, camera, microfono, gps.
Quando una presa dell’impianto elettrico domestico non funziona più correttamente, è necessario sostituirla, affinché quel punto elettrificato non risulti inutilizzabile. Un intervento di questo tipo è molto semplice, e può essere effettuato anche in modalità fai da te, senza rivolgersi necessariamente al proprio elettricista di fiducia poiché non servono particolari condizioni di elettrotecnica. Seguendo pochi semplici passaggi, e con i dovuti accorgimenti per operare in sicurezza, è possibile effettuare velocemente la sostituzione di una presa elettrica a muro. Di seguito, vediamo come procedere.
Cosa occorre: utensili e materiali
L’unico attrezzo necessario per cambiare una presa elettrica è un cacciavite isolato. Naturalmente, prima di mettersi all’opera bisogna comprare il pezzo di ricambio, che in gergo tecnico viene chiamato “frutto”. Le prese domestiche hanno spazio per un massimo di tre ingressi, ma in genere ne montano uno solo, chiuso ai due lati da placche di plastica. In caso di sostituzione, per evitare interventi aggiuntivi, la nuova presa deve presentare le stesse caratteristiche di quella preesistente.
Al momento dell’acquisto, è consigliabile optare per prodotti di qualità, affidabili e resistenti. In tal senso, è bene scegliere un articolo commercializzato da un marchio leader del settore: la linea Living della Bticino è un buon esempio per quanto riguarda prese e interruttori. Prodotti di questo possono essere facilmente reperiti non solo nei negozi di materiale elettrico, ma anche online, rivolgendosi a e-commerce specializzati come ad esempio Emmebistore.
Messa in sicurezza e funzionamento della presa
Come per qualsiasi altro intervento che riguarda l’impianto elettrico, la prima cosa da fare è interrompere l’alimentazione dell’impianto elettrico, abbassando la leva dell’interruttore magnetotermico, così da poter operare in piena sicurezza.
Prima di vedere come procedere, è necessario una piccola premessa di tipo tecnico: le prese elettriche domestiche funzionano grazie a tre diversi cavi, ovvero la fase, il neutro e la messa a terra. Anche per chi non ha particolare dimestichezza con nozioni di tipo elettrico, i tre fili sono facilmente riconoscibili: la fase è genericamente indicata con la lettera L (il cavo è di solito rosso o nero); il neutro, indicato con la lettera N, è un cavo di colore blu mentre la messa a terra è verde oppure giallo.
Come procedere alla sostituzione della presa
Dopo aver messo fuori tensione l’impianto, è possibile approcciarsi alla sostituzione della presa. L’intera operazione può durare circa mezz’ora; è consigliabile, ad ogni modo, non avere fretta e lavorare in maniera precisa e diligente.
Il procedimento è molto semplice, è può essere eseguito correttamente eseguendo i seguenti passaggi:
- rimuovere la placca (o ‘cornice’) di plastica esterna (si tratta di un’applicazione a incastro senza elementi di fissaggio);
- estrarre il “frutto”, facendo leva con il cacciavite; in alcuni casi, può essere necessario dover smontare anche la placca, fissata alla scatolina della presa;
- scollegare tre i cavi della morsettiera, estraendo le viti con il cacciavite a stella;
- inserire i cavi nei rispettivi alloggiamenti della morsettiera della nuova presa, stringendo le viti con il cacciavite; in questa va tenuto presente che la fase deve essere inserita a sinistra. Nei modelli di presa più moderni, non c’è bisogno di stringere le viti della morsettiera, in quanto i cavi si agganciano direttamente;
- reinserire il frutto all’interno del proprio alloggiamento, assicurandosi che l’incastro abbia funzionato correttamente;
- riposizionare la placca, esercitando una leggera pressione per inserire gli agganci nei rispettivi alloggiamenti.
È possibile, seguendo questa procedura, inserire anche un nuovo frutto, se la scatole è predisposta per questo tipo di installazione. A tale scopo, è necessario creare dei ‘ponticelli’ di alimentazione, collegando tra loro i frutti.
A questo punto è possibile riattivare l’alimentazione dell’impianto elettrico, azionando la leva dell’interruttore magnetotermico, per verificare il corretto funzionamento della presa appena installata.
Le richieste di finanziamenti personali e di mutui tornano ad aumentare: nell'ultimo periodo si sta registrando una progressiva crescita dell'intero settore, che fa ben sperare in una ripresa economica di tutto il nostro Paese. Gli italiani sembra abbiano voglia di ricominciare, di rialzarsi dopo la crisi durata ormai più di un anno e di ritrovare quella normalità che sembra un lontano ricordo oggi.
Torna a crescere l'interesse per prestiti e finanziamenti
Da qualche mese a questa parte, sono diversi i segnali che fanno ben sperare in una vera e propria ripartenza anche per quanto riguarda la crescita economica in Italia, a partire dalle numerose richieste di preventivo per finanziamenti online su Facile.it. Ciò dimostra chiaramente che almeno l'interesse ad investire è tornato: un primo segnale incoraggiante che va ad aggiungersi ad altri degni di essere menzionati. Affrontiamo però una questione alla volta, perché la situazione attuale in Italia è piuttosto complessa. Per quanto riguarda la richiesta di prestiti e finanziamenti, sembra proprio che gli italiani abbiano voglia di tornare a fare progetti. Dall'acquisto di un'auto nuova a quello di una casa, dopo quasi un anno di incertezze e cautele sembra che sia arrivato il momento di ricominciare. A fornire un grande incentivo d'altronde concorrono diversi fattori: dai tassi d'interesse che hanno raggiunto i minimi storici ai prezzi di mercato spesso ribassati e dunque particolarmente convenienti in questo periodo. A tutto questo bisogna aggiungere la relativa facilità nel calcolare la soluzione più conveniente, grazie a quei portali che consentono di confrontare le varie offerte e rendono tutto decisamente più immediato ed intuitivo.
Prestiti e finanziamenti in crescita: i dati del 2021
Guardando nel dettaglio il Rapporto sul Credito pubblicato da Experian di recente, possiamo comprendere quanto il trend attuale sia senz'altro positivo. Dai dati emerge infatti che a marzo 2021 risultano cresciute le richieste di qualsiasi tipo di finanziamento rispetto allo stesso mese nel 2020. Ciò non stupisce, visto che un anno fa tutta Italia era in pieno lockdown e gli stessi istituti di credito lavoravano a singhiozzo.
Se però andiamo a vedere anche la crescita registrata tra marzo 2021 e marzo 2019, allora possiamo renderci conto del trend al rialzo che caratterizza i giorni nostri. Parliamo di un +14,72% per quanto riguarda le richieste di mutui ed un +62,83% di prestiti finalizzati. In un primo momento, potrebbe sembrare che siano calate in modo vertiginoso le richieste di prestiti personali, ma a ben vedere la diminuzione delle domande si riferisce esclusivamente al segmento tradizionale. Sono infatti aumentati del 187,87% quelli richiesti attraverso i canali web.
Gli italiani si preparano alla ripartenza
Dai dati che abbiamo appena visto sembra dunque che gli italiani si stiano preparando alla ripartenza. C'è voglia di tornare a spendere ed investire, vivere la normalità nonostante il periodo di crisi che stiamo per lasciarci alle spalle. Quello che accadrà nel prossimo futuro rimane ancora incerto ma sicuramente i segnali di una ripartenza si iniziano già ad avvertire.
Tim avvia a Civitanova Marche un innovativo piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 4 milioni di euro, porta la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s.
La città, infatti, è stata inserita nel programma nazionale di copertura di FiberCop, la nuova società del Gruppo TIM che realizzerà la rete di accesso secondaria in fibra ottica nelle aree nere e grigie del Paese per sviluppare soluzioni FTTH (Fiber To The Home) secondo il modello del co-investimento “aperto” previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche.
I lavori per la realizzazione della nuova rete sono già iniziati in molte zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 13.500 unità immobiliari alla conclusione del piano.
Per la posa della fibra ottica saranno utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Nel caso sia necessario effettuare scavi, questi saranno realizzati adottando tecniche innovative a basso impatto ambientale, con interventi sulla sede stradale di circa 10-15 centimetri.
Grazie a questo piano, Civitanova Marche sarà dotata di una rete in fibra ottica ancora più performante di quella che già oggi è a disposizione di cittadini e imprese grazie alla tecnologia FTTCab, che rende disponibili collegamenti fino a 200 megabit per circa 17.000 unità immobiliari, pari al 97% delle linee del comune.
La nuova rete super-veloce consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, e di assecondare al meglio le esigenze professionali anche legate allo smart working e alla didattica a distanza.
Particolare attenzione verrà dedicata al percorso di digitalizzazione del distretto industriale delle pelli, cuoio e calzature di Civitanova Marche. Grazie alle tecnologie innovative di TIM, di Noovle e di Olivetti, Civitanova Marche diventerà uno dei primi “Smart District” d’Italia, in cui tutte le aziende avranno a disposizione un’infrastruttura di rete e servizi di ultima generazione che ne accompagneranno il processo di trasformazione digitale, indispensabile per promuoverne la competitività.
In particolare, la filiera produttiva potrà avvantaggiarsi di soluzioni di automazione, di manutenzione da remoto in tempo reale, ma anche di tecnologie per la gestione della logistica, fino a soluzioni per il controllo di filiera tramite blockchain.
“Civitanova Marche fa parte di un percorso di eccellenza che vede Tim impegnata su tutto il territorio nazionale nel realizzare una rete interamente in fibra in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori con una qualità elevatissima – dichiara Massimo Bontempi Responsabile Field Operations Line Marche e Umbria di Tim - Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di portare l’innovazione sul territorio e dare impulso alla diffusione dei servizi digitali finalizzati a sostenere le imprese nello sviluppo del loro business e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, contribuendo in questo modo alla crescita dell’economia locale. Un risultato frutto degli ingenti investimenti fatti da Tim a Civitanova Marche e della proficua collaborazione dell’Amministrazione comunale”.
Un progetto è in cantiere per promuovere l’attività all’aria aperta e il gioco per i 20 bambini delle Comunità Educative Pars “Il Melograno” e “Il Fiordaliso” di Morrovalle.
L’obiettivo è di costruire un parco giochi nello spazio verde adiacente alle due Comunità, un modo per regalare ai bambini la possibilità di avere uno spazio ludico dove trascorrere insieme i pomeriggi dopo la scuola.
Tra i giochi scelti, un’altalena e uno scivolo, in un contesto accogliente, coinvolgente, stimolante e piacevole. Il parco giochi nasce dall’ascolto e dai desideri dei bimbi ospiti nelle strutture educative.
“In questo periodo dove emerge l’incertezza per via delle restrizioni, con i parchi chiusi, è importante un luogo speciale per far trascorrere ai nostri bambini un pomeriggio senza pensieri, liberi di giocare in uno spazio strutturato - spiega la referente Pars, Nadia Giannini -. I bambini ospiti nelle nostre strutture sono fragili e soli, con un passato difficile e il contatto con la natura per loro è una grande gioia. Alcuni di loro hanno la fortuna di avere anche la mamma in Comunità, ma molti altri no. Hanno espresso questo desiderio, non sappiamo quando si potrà tornare alla normalità, ma è certo che noi non possiamo fermarci”.
È stata avviata anche una raccolta fondi sulla piattaforma Rete del dono per chiedere la collaborazione dei cittadini.
“È stata lanciata una raccolta fondi - conclude la fundraiser Pars, Valentina De Luca -. Si fa appello al sostegno e al contributo dei cittadini e delle associazioni per scegliere di regalare un sorriso ai nostri bambini. È una scelta che sta a cuore a molti, ne sono sicura. Nella pagina Facebook Pars o in questo sito il link per poter effettuare la donazione https://www.retedeldono.it/it/progetti/pars/regala-un-sorriso-a-giulio-e-alice?donationsrefresh”
Si è riunito ieri pomeriggio presso la sala consiglio dell'ente, in seconda convocazione e in presenza con le dovute precauzioni e distanziamenti, il Consiglio dei 15 sindaci dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Tanti i punti all’ordine del giorno, oltre al Documento Unico di Programmazione e al Bilancio di previsione 2021: surrogato il consigliere delegato dal Sindaco di San Ginesio, entra in consiglio Francesco Paletti che viene eletto anche in Giunta come vicepresidente.
Approvati due atti a sostegno dell’istituto Renzo Frau di Sarnano, con l'istituzione di un suo comitato tecnico scientifico, a cui l’Unione ha dato adesione.
Altro atto approvato è stato quello a sostegno dell’Istituto Giacomo Leopardi, sempre di Sarnano, per finanziare l’indirizzo Biomedico, messo a bando dal Miur ogni anno.
Si tratta di punti che tutti i sindaci hanno approvato all’unanimità, dichiarando il loro impegno per sostenerli con ogni mezzo, e per i quali è stata ottenuta, lunedì prossimo (26 aprile), un'audizione in Prima Commissione Regionale dal presidente Giampiero Feliciotti.
Prima del bilancio approvato all'unanimità, è stata disposta una pausa di sospensione per la consegna di una pergamena di encomio e benemerenza all’ingegner Cesare Spuri, ormai in pensione, per lo zelo e la professionalità profusa nel dirigere l’Ufficio per la ricostruzione, a favore dei comuni colpiti.
Al termine del consiglio, è stata presentata la nuova app del territorio, che verrà prossimamente illustrata alla stampa.
CATIA: come funziona e come apprendere i fondamentali
In ambito professionale, la progettazione grafica e meccanica ha fatto passi da gigante, grazie allo sviluppo di appositi software, in grado di implementare funzionalità sempre più specifiche. Il supporto digitale rende il compito dei progettisti assai più semplice, tanto nella realizzazione quanto nella gestione dei progetti; ragion per cui, quando ci si appresta ad intraprendere una carriera professionale in ambito architettonico o ingegneristico, è indispensabile avere una buona conoscenza di tutti i programmi che potrebbero risultare utili alla realizzazione di un progetto, sia esso in due o tre dimensioni.
I professionisti del settore possono contare su software e piattaforme appositi, sviluppati per rispondere ad esigenze e necessità specifiche. Tra i prodotti di questo tipo più diffusi c’è senza dubbio CATIA, sviluppato dalla Dassault Systèmes e lanciato per la prima volta nel 1977. In questo articolo vedremo di cosa si tratta, quali funzionalità lo contraddistinguono e in che modo è possibile imparare ad usarlo.
Cos’è e come funziona CATIA
Il nome “CATIA” è l’acronimo di “Computer Aided Three dimensional Interactive Application” (ossia “applicazione interattiva tridimensionale assistita dal computer”) e identifica una piattaforma professionale per CAD (Computer-Aided Drafting), CAE (Computer-Aided Engineering) e CAM (Computer-Aided Manufacturing). Viene utilizzata per il design e la progettazione in svariati settori, soprattutto quello automobilistico: tra i marchi che ricorrono a CATIA figurano Volkswagen, Porsche, BMW, Ford e Toyota. Le versioni più recenti sono le V5 e V6; la prima è compatibile con diversi sistemi operativi mentre la seconda gira soltanto su Windows Microsoft.
CATIA è utilizzabile tramite licenza commerciale; ciò vuol dire che può essere utilizzata soltanto pagando una quota annuale di abbonamento.
Dal punto di vista tecnico, CATIA è un software tridimensionale che utilizza i linguaggi Visual Basic e C++; il programma consente di gestire ogni fase della progettazione, dalla bozza alla realizzazione, passando per gli sviluppi intermedi.
Le principali funzionalità
Il software è in grado di soddisfare svariate esigenze professionali relative alla gestione di ogni fase del progetto, per mezzo di una vasta gamma di funzionalità:
- Mechanical design: consente di modellare solidi, ibridi e parti in lamiera, oltre a progettare l’assemblaggio e disporre di una modalità di disegno integrato;
- Shape Design & Styling: grazie a questa funzionalità è possibile modellare e modificare qualsiasi tipo di superficie conferendo loro la forma di una componente meccanica;
- Product Synthesis: trasforma il design implicito in esplicito e supporta soluzioni DMU complesse;
- Equipment & Systems Engineering: permette di integrare e scambiare prodotti elettrici e sistemi;
- Analisi: ottimizza la performance del prodotto con l’analisi integrata del design.
Come imparare ad usare CATIA
Il software CATIA rappresenta uno strumento potente destinato ad un utilizzo professionale; di conseguenza, tenendo conto anche dei costi di acquisto della licenza, è quantomeno sconsigliato approcciarsi al programma senza un adeguato supporto. In altre parole, per acquisire le competenze necessarie a farne un tool di lavoro professionale, è bene evitare il fai da te e l’uso da autodidatta. Di contro, è indispensabile scegliere un percorso formativo adeguato che offra anche una certificazione autorevole.
Le strade, da questo punto di vista, sono diverse. La prima è quella di intraprendere un percorso di studi in ambito accademico, presso una facoltà di ingegneria, per poi specializzarsi nel settore della progettazione meccanica. In alternativa, è possibile frequentare un corso di formazione specializzato su CATIA, come quelli offerti da PuntoNetFormazione. Opzioni di questo tipo consentono di accedere ad un percorso mirato che, integrando teoria e pratica, permettono di acquisire le nozioni fondamentali per l’utilizzo del software. In aggiunta, il rilascio di un attestato di frequenza rappresenta un requisito mirato che può arricchire il curriculum personale e aumentare le possibilità di inserirsi in un ambito lavoratori particolarmente competitivo.
È stata protocollata proprio in questi giorni al Comune di Macerata, indirizzata al Sindaco Sandro Parcaroli e all'Assessore dell'Ambiente Laura Laviano, nonché al Comune di Civitanova Marche, indirizzata al Sindaco Fabrizio Ciarapica e l'Assessore dell'Ambiente Giuseppe Cognigni, la formale comunicazione in questo senso, unitamente alla richiesta di essere contattati e resi partecipi dai due Comuni ogni qualvolta si pongano problematiche di interesse ambientale in generale o relative alla biodiversità del territorio ed in particolare per la salvaguardia e la gestione dell'avifauna.
La nuova Delegazione ed il Gruppo Attivo nascono proprio per promuovere la sensibilizzazione e la partecipazione dei cittadini dell’intera provincia maceratese in direzione della protezione dell’Ambiente, della Natura e della biodiversità, anche attraverso tutte le iniziative che saranno organizzate allo scopo, come la pulizia del territorio.
La delegata provinciale e la responsabile del Gruppo attivo di Civitanova saranno pronte ad intervenire in ogni tematica di rilevanza ambientale e nell'azione di sensibilizzazione.
Inoltre grazie all'intenzione di una miglior sinergia con Legambiente, OIPA (Organizzazione Italiana Protezione Animali), CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici), e il contributo fondamentale dell' Associazione Ornitologi Marchigiani formato da Tecnici e Professionisti ,all'aiuto e al recupero della avifauna in difficoltà.
In previsione anche progetti di collaborazione e convenzioni con veterinari della zona.
Saranno inoltre create pagine Facebook e Instragram per raggiungere il maggior numero possibile di cittadini, condividendo nuovi progetti, iniziative e informazioni utili per quanto riguarda le tematiche che la Lipu ha a cuore.
Segnaliamo, altresì, che sono in programma una serie di eventi pubblici, ai quali tutti i cittadini interessati potranno partecipare, relativi all’iniziativa “PuliAMO la nostra Terra“, che prevedono la pulizia manuale da plastica e rifiuti di una serie di siti particolarmente delicati del nostro territorio. È prevista inoltre la creazione di un “Contro-museo del mare“ nel quale verranno esposti tutti i rifiuti più “particolari“ che abbiamo ritrovato e raccoglieremo durante queste giornate di pulizia del territorio.
Queste giornate di pulizia sono per ora in data da definire a causa dell’emergenza Covid-19.
Resta sempre fondamentale per la LIPU il progetto di tutela del Fratino, specie che abita le nostre spiagge, ma considerata particolarmente a rischio per via della grande antropizzazione dei litorali.
Rimarrà come sempre la collaborazione stretta oltre che con il Coordinamento Regionale, guidato dall’avv. Stefano Quevedo, anche con la Delegazione di Fermo retta da Fosca Isidori, che come coordinatrice del Progetto LIPU LIFE ChooNa (Choose Nature), ha promosso l’entusiasmo e la spinta originari per la nascita di questa delegazione.
La pubblicità è uno strumento di comunicazione fondamentale per raggiungere obiettivi di marketing di diversa natura. Ingaggiare nuovi clienti, promuovere un evento culturale, conquistare nuovi elettori. Il campo d’azione è vasto e variegato. Il settore della pubblicità ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni. Gli annunci e le campagne più performanti attualmente sono digitali eppure alcune vecchie abitudini stentano a morire. Come i manifesti pubblicitari, volantini, brochure che tutt’oggi invadano le nostre città. E così capita che una vista mozzafiato ci sia in parte negata a causa dell’installazione di nuovi spazi pubblicitari su strada.
Che i centri storici delle città italiane più belle siano colmi di volantini ed altri materiali pubblicitari. Le conseguenze? Inquinamento ambientale ed anche visivo. Dei tentativi sono stati fatti per soppiantare i cartelloni pubblicitari. Qualche anno fa è stato progettato un sedicente manifesto mangia-smog che pare potesse essere in grado di catturare le particelle di inquinamento presenti nell’aria. Poi è stata la volta dei green graffiti con slogan ed immagini realizzati con pittura alimentare (non inquinante).
Esperimenti però non riusciti e che non sono stati determinanti nel cambiare la situazione. Esistono valide alternative per fare pubblicità? Assolutamente sì. Ecco alcune soluzioni.
Pubblicità online: motori di ricerca e social network
Per pubblicità digitale si intendono annunci e campagne pubblicitarie online. Motori di ricerca (Google in particolare), social network, email marketing sono alcuni degli strumenti disponibili per fare promozione online. La pubblicità online, offre interessanti vantaggi. In primis una targetizzazione molto più precisa rispetto alla pubblicità tradizionale. Una campagna con Google ADS o Facebook ad esempio consente di targetizzare al massimo il pubblico di riferimento con diversi parametri (età, sesso, interessi, area geografica). In questo modo si indirizza l’annuncio pubblicitario soltanto ad un target potenzialmente già interessato a ciò che si sta promuovendo. Cosa che non accade ad esempio per un manifesto pubblicitario che raggiunge praticamente tutti seppur in una determinata zona. Altro aspetto da considerare è la possibilità di avere informazioni sugli utenti che sono stati raggiunti. La maggior parte delle piattaforme consente infatti di visualizzare importanti dati in merito (note metriche o come KPI). Ciò è fondamentale sia per avere più informazioni più dettagliate sul target raggiunto sia per apportare le dovute modifiche in corso d’opera. Cosa che con un manifesto pubblicitario non è possibile. Una volta andato in stampa e affisso, in caso di errori, andrebbe rimosso, modificato e nuovamente affisso.
Annunci e campagne pubblicitarie online consentono anche di gestire il budget in modo più flessibile. C’è infatti la possibilità di scegliere l’importo da allocare ed anche quella di modificarlo in tempo reale.
Shopper personalizzate: pubblicità low costo in movimento
Hai mai sentito parlare delle shopper personalizzate? Si tratta di buste realizzate su misura, molto utili per fare pubblicità dato che sono dei veri e propri manifesti in movimento. La personalizzazione riguarda diversi aspetti:
- il materiale
- le dimensioni del sacchetto
- la tipologia di manici
- la grafica
In base alle proprie esigenze e all’obiettivo di marketing da raggiungere è possibile far realizzare ed acquistare le shopper personalizzate comodamente online su siti come Mister Shopper.
Ma si tratta di una scelta realmente sostenibile a livello ecologico? Assolutamente si. Questa tipologia di buste nasce con l’intento di fornire una valida alternativa ai sacchetti di plastica biodegradabile che hanno una scarsa resistenza e comunque non sono ecologici. I materiali più utilizzati sono diverse qualità di carta, TNT (tessuto non tessuto), cotone e juta contraddistinti da un’ottima resistenza al peso, alle temperature e all’usura. Trattandosi inoltre di shopper riutilizzabili per un gran numero di volte, presentano inoltre un minore impatto ambientale.
Per una scelta realmente ecologica consigliamo tra i tanti materiali di puntare sulla carta riciclata. Un modo intelligente e responsabile per dare una seconda vita alla carta già utilizzata.
Pubblicità digitale e shopper personalizzate sono soltanto alcuni modi per evitare l’affissione selvaggia di manifesti pubblicitari e volantinaggio. Una scelta saggia non soltanto per l’ambiente ma anche molto più conveniente per chi necessita di investire in pubblicità.
Una bella iniziativa della Sezione comunale dell’AVIS Comunale di Montelupone.
Gli alunni e le maestre delle tre Scuole dell’Infanzia, operative nel territorio comunale, hanno ricevuto, nella giornata dello scorso venerdì, moderni sussidi e giocattoli didattici, che verranno utilizzati nelle scolastiche attività quotidiane.
In preaccordo con le maestre, l’AVIS ha scelto del materiale che possa servire all’interno di ciascun plesso scolastico: un “Bruco Tunnel” al plesso di San Firmano, una fotocamera digitale a quello delle suore e, infine, alla scuola dell’Infanzia “Arcobaleno”, un paio di scatoloni colmi di materiale didattico e giochi di piccola taglia. Infine, tutte e tre le scuole hanno ricevuto una serie di quaderni con il logo Avis.
Le Associazioni AVIS hanno un compito molto importante per la nostra salute: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emo-componenti a tutti i pazienti che ne abbiano necessità, attraverso la promozione del dono e la chiamata dei donatori.
Fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.
Molto impegno è riservato alla promozione della solidarietà, della cittadinanza attiva e degli stili di vita sani e corretti.
E’ quindi lodevole e necessario coinvolgere tutti nelle Mission Avis, anche partendo dai piccoli alunni che sanno trasmettere ai genitori, ed agli adulti in generale, la presa di coscienza, la consapevolezza, che il Dono del proprio sangue rappresenta una manifestazione di vera solidarietà verso chi soffre e, magari, rischia di perdere la vita
Non tutti sanno che l’acqua che quotidianamente sgorga dai rubinetti di casa, nonostante sia perfettamente potabile così come previso dalla normativa, può non essere “pura” a causa degli eventuali residui che con gli anni si sono formati all’interno delle tubature. Tra gli elementi più “comuni” che tendono a contaminare l’acqua di casa c’è il calcio, sostanza che, se non eliminata, potrebbe causare problemi non solo agli elettrodomestici, come ad esempio la lavastoviglie e la lavatrice, ma anche alla salute. Una possibile soluzione a questo problema è l’istallazione del cosiddetto depuratore acqua, ovvero un particolare apparecchio domestico costituito da una serie di filtri che riescono a rimuovere eventuali sostanze presenti nell’acqua del rubinetto al fine di migliorarne la qualità. Con il depuratore infatti, è possibile dire finalmente addio all’acqua biancastra e al suo sapore metallico.
Cos’è il depuratore per acqua ad osmosi inversa
Uno dei depuratori maggiormente utilizzati è sicuramente quello ad osmosi inversa, in genere installati direttamente sotto al lavello. Nella depurazione ad osmosi inversa, i fluidi vengono respinti grazie ad una particolare membrana ed i cosiddetti residui solidi restano dall’altra parte del filtro. Il punto di forza di questo depuratore è il non utilizzo di sostanze chimiche per effettuare il filtraggio delle sostanze. In parole povere, l’osmosi inversa permette di eliminare qualsiasi metallo pesante che potrebbe accumularsi nel corso degli anni all’interno delle tubature domestiche. Il processo di osmosi inversa è del tutto naturale, per poter filtrare l’acqua infatti è necessaria solamente una semplice pressione artificiale grazie alla quale l’acqua viene spinta verso la membrana che funge da filtro. I produttori assicurano un ottimo funzionamento di questo strumento, capace di filtrare fino al 99,99% delle impurità presenti nell’acqua.
Depuratori acqua per rubinetto a microfiltrazione
I depuratori in questione vengono applicati direttamente sul rubinetto e sono capaci non solo di depurare l’acqua ma anche di correggere il suo sapore. I filtri per il rubinetto sono sicuramente la soluzione più rapida ed economica per ridurre tutte le impurità presenti nell’acqua che scorre nelle tubature domestiche e per ridurre l’impatto sull’ambiente. Tra i vari filtri applicabili, quello maggiormente utilizzato è sicuramente il filtro a carbone attivo, ideale per migliorare il sapore dell’acqua e per eliminare il sapore di ferro che caratterizza l’acqua calcarea. Un altro vantaggio di questo particolare filtro è che è praticamente universale. Infine, è bene precisare che, per poter mantenere al massimo l’efficienza di filtraggio del filtro, è consigliabile sostituirlo almeno una volta all’anno. Qualsiasi sistema di filtraggio dell’acqua domestica, necessita di manutenzione, solo in questo modo è possibile essere certi sulla qualità della propria acqua.
Depuratori acqua: vantaggi
Sono davvero tanti i vantaggi che ruotano attorno all’utilizzo dei depuratori d’acqua, non è un caso se questo particolare dispositivo risulti essere sempre più utilizzato, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Questa ovviamente non può che essere un’ottima notizia, posto che, l’utilizzo delle bottiglie di plastica danneggia ulteriormente il pianeta. Ogni anno infatti vengono prodotte migliaia di tonnellate di bottiglie di plastica destinate a contenere acqua potabile. Grazie ai depuratori d’acqua è possibile fare a meno, in modo definitivo, di acquistare le bottiglie d’acqua al supermercato e questo ovviamente non è solo un vantaggio in termini di inquinamento ma anche in termini di comodità. Non è sicuramente comodo trasportare dal supermercato fino a casa le casse d’acqua. L’acqua depurata ovviamente ha degli effetti positivi anche sul benessere delle persone e degli elettrodomestici presenti in casa. L’acqua filtrata infatti risulta essere microbiologicamente pura, il che significa che, non solo può essere bevuta direttamente dal rubinetto, ma non altera in nessun modo i sapori delle pietanze cucinate.
“Bene così”, fa sapere in un comunicato il Conapo (sindacato autonomo dei vigili del fuoco) nel quale esprime "vivo compiacimento" dopo aver appreso del nuovo corso per volontari organizzato "in completa autonomia dal Comandante provinciale di Macerata, coadiuvato dal suo staff".
"Riuscire a portare avanti progetti come questi è veramente motivo di lustro per tutto il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e non ha prezzo - sottolinea il sindacato -. Poco importa se la realizzazione del corso è stata organizzata da mesi con la massima riservatezza senza che le organizzazioni sindacali rappresentative del personale di ruolo siano mai state informate di tale progetto. Evidentemente, per il Comandante provinciale è così che si mantengono corrette relazioni sindacali".
"E poco importa se l'amministrazione locale ha calpestato completamente le osservazioni da noi prodotte - viene evidenziato dalla segreteria Conapo di Macerata - raccogliendo le paure, le perplessità ed alcuni stati d’animo provati del personale, in particolar modo quelle del distaccamento di Camerino. Osservazioni che hanno portato a pragmatiche considerazioni secondo le quali in questo momento si delinea una oggettiva impossibilità di poter accogliere all'interno delle sedi dei vigili del fuoco persone che non vivono quotidianamente le stesse restrizioni del personale di ruolo, messe in campo sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica legata al Covid-19.
"Restrizioni che, partendo dallo stesso Ministero degli Interni, passando dal Dipartimento dei vigili del fuoco sino ad arrivare al Comando provinciale di Macerata, sono state imposte a tutta la programmazione del dispositivo tecnico di soccorso, permettendo anche la diminuzione degli organici minimi delle sedi e la relativa forza operativa - osserva ancora il Conapo -. Tutti i dirigenti di qualsiasi livello, hanno limitato l'attività formativa ed addestrativa del personale di ruolo: i contingenti dei corsi per le assunzioni ad allievo vigile del fuoco sono stati scaglionati e ridotti ammettendo minor numero di partecipanti, sono stati bloccati i mantenimenti e i retraining utili al mantenimento delle abilitazioni e delle specializzazioni del personale, pur di eliminare ogni probabile rischio di veicolare il virus tra le varie sedi. Ed oggi, magicamente, mentre per il personale di ruolo continuano a persistere queste restrizioni, per l’effettuazione del corso per volontari le restrizioni vengono abolite. Come non compiacersi con l’amministrazione per siffatta capacità".
Di seguito si propone, in maniera integrale, l'ulteriore contenuto della nota del Conapo:
"Poco importa se verranno introdotti nella sede di Camerino, a più riprese, nell'arco di più mesi, 14 discenti che provengono da realtà e contesti sociali assolutamente distanti dalle dinamiche che interessano il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, poco importa se si mobilitano 3 istruttori professionali provenienti da altre regioni d'Italia e tutta questa organizzazione potrà costituire di per sè motivo di propagazione del Virus. Tutti i partecipanti, per quanto si voglia cercare di organizzare il corso al meglio, entrando nella sede di Camerino non potranno essere inseriti in un contesto di “zona sicura 100%” ma inevitabilmente si creeranno delle zone di promiscuità".
"Basti pensare ai tre istruttori professionali che vengono da fuori provincia/regione che staranno tutto il giorno a contatto con i discenti, che avranno accesso ai locali mensa per usufruire del pasto insieme al personale operativo di servizio; che dopo aver finito la parte formativa con i discenti continueranno ad entrare nei locali della sede per poter usufruire dei servizi igienici, del vitto per i pasti serali e delle camerate per il pernottamento. I discenti potranno usufruire dei locali della sede per i servizi igienici e addirittura invece di avere una eventuale dignitosa mensa come il resto del personale, verranno lasciati in garage a mangiare un panino. Anche questo sembrerebbe dimostrare l’inopportunità di effettuare il corso, ma poco importa. Trattamenti di serie A per alcuni e di serie B per altri. Bene così, che Dirigenti di questo Corpo, di qualsiasi grado, siano disposti ad accettare di dare questa bieca immagine del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco pur di portare avanti il corso per volontari, progetto che di fatto non riuscirà a sanare nessuna criticità operativa".
"Toccherà poi al personale di ruolo disinfettare ogni giorno tutti i locali utilizzati da istruttori e discenti. Se poi il personale operativo in servizio dovesse essere impegnato in attività di soccorso tanto da non riuscire a preparare il vitto per i docenti, pazienza, forse mangeranno il panino con i discenti. Ugualmente per i lavori relativi alla igienizzazione dei locali, se il personale di servizio dovesse essere occupato in servizi di soccorso tale procedura verrebbe meno: sottigliezze".
"Va anche considerato che lo svolgimento dell'attività addestrativa pratica, per essere considerata tale, non può completamente effettuarsi mantenendo distanze di sicurezza adeguate, anzi, in molti casi ci si addestra proprio stando a contatto e nemmeno l'utilizzo di mascherine potrà rendere sicure le operazioni addestrative. Potrebbe anche accadere che gli stessi discenti si contaminino all'interno durante il corso? Certamente, ma guardiamo avanti fiduciosi".
"Sono anni che l'organico del Comando provinciale di Macerata soffre una seria e cronica carenza di personale - continua il CONAPO - l’emergenza sanitaria ha più volte messo alla prova tutto l'impianto operativo a causa dei contagi occorsi tra il personale. Appena lo scorso gennaio 2021 il Comando ha subito una forte e drastica riduzione del budget utile a richiamare personale in servizio straordinario per coprire le carenze operative, che oggi ci accingiamo a vivere con maggiore criticità, eppure nessuna presa di posizione mediatica è stata presa in merito, mai abbiamo visto i nostri dirigenti spendersi in comunicati stampa e prendere posizione a difesa del dispositivo di soccorso. Ed era ora che lo facessero finalmente possono vantare di aver dato il via ad un corso di volontari. Un corso che chissà quali effettivi vantaggi porterà al distaccamento volontario di Apiro. Infatti dei 14 discenti solo alcuni sono residenti in località particolarmente vicine al distaccamento di Apiro così da potersi eventualmente rendere disponibili ad intervenire in tempi brevi in caso di necessità. La maggior parte dei partecipanti sono residenti in comuni decisamente lontani dal contesto apirese e chissà se potranno mai essere utili alla causa del soccorso o se forse sono semplicemente più utili a rendere giustificabile la strutturazione del corso."
"Corso di 120 ore che riuscirà a dare ai partecipanti una seria e validissima preparazione professionale per poter fronteggiare qualsiasi emergenza. Basti pensare che le ultime riforme legislative, in particolare il DL 6 ottobre 2018, n. 127 hanno aumentato il periodo di formazione per il personale allievo vigile del fuoco che si accinge ad entrare nel Corpo Nazionale dei VVF portandolo a 9 mesi contro i 6 previsti nel DL 217/05. I neo vigili del fuoco vengono inviati in comandi al fianco di personale di ruolo con decenni di esperienza e lì faranno le loro prime esperienze maturando così una costante formazione professionale, svolgendo quotidianamente la professione di Vigile del Fuoco. Siamo certi - aggiunge il CONAPO - che anche il corso per volontari, di cui la nostra amministrazione si è pubblicamente fatta vanto, nelle 120 ore previste, riuscirà a dare la stessa preparazione e formazione professionale a questi 14 discenti che non appena finito il corso potrebbero essere impiegati in attività di soccorso al fianco di altri volontari che normalmente sono impegnati in attività lavorative diverse e solo occasionalmente, quando possono e se vogliono (diversamente dal personale di ruolo non hanno obbligo di intervenire), partecipano a qualche intervento".
"Questa segreteria - continuano i delegati del CONAPO - si spende da anni per sensibilizzare tanto i vertici del Dipartimento VVF, tanto l'amministrazione locale di Apiro, cercando di mettere in luce che il comprensorio apirese merita di avere una sede VVF ma questa deve essere costituita da personale di ruolo presente sul territorio H24 capace di intervenire in brevissimo tempo. Ed è in questa direzione che le forze politiche dovrebbero indirizzare il loro impegno. Non è possibile offrire alla popolazione un servizio legato al Soccorso e alla Sicurezza, che si attiva forse si e forse no, in qualche ora si ed in qualche ora no. Non è possibile sostituire o paragonare un servizio fondamentale come quello reso dal personale di ruolo del CNVVF con quello reso dalla buona volontà del personale volontario".
"Non è accettabile che non vengano concesse risorse adeguate per mantenere gli organici operativi almeno al minimo previsto e si continui a spendere risorse per progetti che comunque non riusciranno a garantire standard di sicurezza adeguati. Concludendo, il CONAPO ha fatto inoltre sapere che dell'argomento ha interessato i vertici del Ministero degli Interni, del Dipartimento e lo stesso Prefetto di Macerata, ora spetta loro dimostrare se in questo momento storico particolare legato alle dinamiche sanitarie del COVID-19, hanno a cura l'incolumità dei propri uomini o se intendono continuare favorire questo progetto nonostante i fondati timori e le perplessità rappresentate dalla segreteria CONAPO a nome di tutto il personale del Comando VVF di Macerata".
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Lui, I.B., 45 anni, lei M.C. 48 anni, insegnante, entrambi italiani; lei ha deciso dopo circa sei anni di convivenza e una figlia nata dalla loro relazione, che non lo vuole più e quindi una sera, senza preavviso, lo spintona con violenza fuori dalla porta e si chiude in casa.
Sono già da tempo ai ferri corti. A distanza di pochi giorni la donna sporge querela, denunciando l’ex compagno per stalking e minacce. Lui imputato, lei la vittima.
Ma è andata proprio così?
All’esito delle indagini non sembra. Anzi, innanzi al Giudice la situazione si è completamente ribaltata. Lui è stato prosciolto da ogni accusa mentre la donna è stata riconosciuta colpevole di due diversi episodi di violenza dall’autorità giudiziaria di Venezia, con l’accusa di lesioni personali ai danni dell’ex convivente.
In realtà gli episodi di aggressione da parte della donna erano stati numerosi e risalenti nel tempo.
I più violenti che hanno portato alla condanna della donna, e hanno costretto il quarantacinquenne a rivolgersi alle cure mediche, si sono verificati ben prima della loro rottura.
In una prima occasione la donna aveva colpito il compagno alla testa con un pugno, utilizzando un grosso mazzo di chiavi per rendere l’impatto più violento, tanto da provocargli una lesione dell’arcata sopraccigliare.
Il secondo episodio denunciato dall’uomo, difeso dal noto penalista avv. Alessandro Menegazzo del foro di Venezia, lo ha visto vittima di un’aggressione da parte di lei conil ferro da stiro bollente, che, compresso contro la schiena e contro un braccio, gli ha provocato ustioni di secondo grado.
La donna, non affetta da alcuna patologia, oltre ad aver perpetrato tali forme di violenza fisica, dopo la separazione ha violato per almeno 5 anni l’ordine del giudice di far vedere la bambina al padre: di fatto gli impediva di vedere e tenere con sèla figlia con le modalità preveste dal decreto del tribunale. Tali episodi sono oggetto di un altro procedimento tuttora in corso.
Mi chiedo, e chiedo all’Avvocato Menegazzo, quali siano le ripercussioni sulla figlia minorenne della coppia: “La ragazzina” spiega l’Avvocato, “sensibile, intelligente e brava a scuola, appena ha avuto la possibilità di decidere, è andata a vivere con il papà. Il fatto che una ragazzina di 15 anni scelga di vivere con il padre è già di per se indicativo delle sofferte dinamiche familiari violente, procurate dalla madre”.
Quando alla base della decisione di commettere un reato c’è l’appartenenza di un soggetto ad un genere piuttosto che ad un altro si parla di violenza di genere. Ma quando, come in questo caso, è presente l’elemento relazionale la questione del genere diventa irrilevante. Non è “violenza di genere” ma "violenza relazionale”: la criminogenesi va individuata nella relazione tra i due.
In questo, come in molti altri casi, spesso trascurati dall’opinione pubblica ma non per questo trascurabili, in cui l’uomo è vittima della donna, la violenza non è frutto di una “cultura di genere”, ma di un disequilibrio interno alla coppia.
Ogni giorno si sente parlare di donne violentate, perseguitate e uccise tra le pareti domestiche. Eppure accanto a questa realtà ne esiste un’altra più taciuta perchègli uomini, a causa dello stereotipo di virilità e della quasi certezza di non essere creduti, spesso non denunciano: la violenza che le donne agiscono sugli uominiè soprattutto psicologica ed economica, ma, in casi come questi, anche fisica.
San Severino Marche è un’incantevole cittadina, il cui nome in origine era Settempeda, ove si possono visitare varie mete a sfondo culturale.
Si può iniziare con la bellissima pinacoteca comunale, continuando con il museo archeologico Giuseppe Moretti.
Assolutamente da visitare sono anche il teatro Feronia e la splendida e suggestiva Piazza del Popolo.
La città settempedana è nel progetto “Noi marche” per il turismo legato alla bicicletta e all’ interno del suo territorio si annoverano svariati percorsi.
Si possono effettuare escursioni a Elcito che è considerato il piccolo Tibet delle Marche, veramente suggestivo da visitare.
Stupefacente è la riserva naturale del Monte San Vicino, vicino al monte Canfaito: ha una delle faggete più antiche delle Marche per età e per dimensioni, una delle più importanti d’Italia.
Nel mio tour fotografico, sono partito da Piazza del Popolo per salire nelle vie che portano verso la torre civica, percorrendo tali viuzze e vicoletti ho scoperto una cittadina che porta le ferite del sisma, ma ho scoperto anche quiete e atmosfere di altri tempi.
Fare fotografie qui è stato interessante sia da un punto di vista prettamente fotografico che culturale.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avvoccato Oberdan Pantana,“Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili alla grave condotta di chi utilizza il cellulare mentre guida così come quella del pedone che parla al telefonino mentre attraversa la strada.
Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "A chi va la responsabilità dell’investimento di un pedone in fase di attraversamento di una strada mentre sta parlando al telefonino?"
Oltre alla grave condotta del conducente che utilizza il proprio telefonino alla guida, oggi siamo sempre più spettatori di un comportamento altrettanto pericoloso posto in essere dal pedone che parla al cellulare mentre attraversa una strada.
A tal proposito, partendo dal fatto che in caso di investimento del pedone, sia necessario applicare l’art. 2054 c.c. che al comma 1 prevede che «Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno», la Suprema Corte ribadisce però che per giurisprudenza costante (ex multis, Cass. civ. n. 12751/2001 e Cass. civ. n. 14064/2010) «la prova liberatoria di cui all'art. 2054 c.c., nel caso di danni prodotti a persone o cose dalla circolazione di un veicolo, non deve essere necessariamente data in modo diretto cioè dimostrando di avere tenuto un comportamento esente da colpa e perfettamente conforme alle regole del codice della strada, ma può risultare anche dall'accertamento che il comportamento della vittima sia stato il fattore causale esclusivo dell'evento dannoso, comunque non evitabile da parte del conducente, attese le concrete circostanze della circolazione e la conseguente impossibilità di attuare una qualche idonea manovra di emergenza».
Dunque, secondo giurisprudenza consolidata, può essere affermata la colpa esclusiva del pedone nel suo investimento se:
1. il conducente, per motivi estranei ad ogni diligenza sia venuto a trovarsi nella condizione obiettiva di non poter avvistare il pedone ed osservarne con tempestività i movimenti;
2. i movimenti siano stati così rapidi ed inaspettati da convergere all'improvviso in direzione della linea percorsa dal veicolo, in modo che il pedone venga a trovarsi a distanza così breve dal veicolo, da rendere inevitabile l'urto;
3. nessuna infrazione, benché minima, sia addebitabile al conducente, avendosi, in caso contrario, soltanto una colpa concorrente del pedone.
Alla luce di tali considerazioni, ed in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che,“La condotta della pedone, che ha attraversato la strada in maniera repentina, parlando al telefono e senza guardare se stessero sopraggiungendo contemporaneamente veicoli, inosservante sia delle regole sulla circolazione stradale sia di quelle di comune prudenza, è incontrovertibilmente colposa” (Tribunale di Trieste in funzione di Tribunale di Appello, sentenza n. 380/19).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Lunedì 19 aprile avrà inizio, in ambito provinciale, il corso di formazione per vigili del fuoco volontari, al quale parteciperanno 14 unità.
L’obiettivo è quello di potenziare l’attuale organico in forza al distaccamento di Apiro, l’unico distaccamento volontario ricadente sul territorio marchigiano.
Il corso avrà la durata di 120 ore e si articolerà in lezioni teorico-pratiche, delle quali le prime saranno svolte in modalità dad e le seconde saranno svolte presso il distaccamento permanente dei vigili del fuoco di Camerino, stante la presenza della torre di addestramento oltre che di spazi esterni che consentiranno di svolgere in maniera ottimale tutte le fasi addestrative previste nel programma di formazione.
Grande soddisfazione è stata espressa da parte dei vertici del Comando e dell’amministrazione comunale di Apiro per il risultato raggiunto, risultato che si va ad aggiungere ad un altro importante obiettivo riguardante la futura realizzazione del plesso edificatorio che ospiterà in parte il deposito comunale e in gran parte i nuovi locali da destinare al distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Apiro.
Entrambe le istituzioni auspicano di raggiungere il traguardo nel più breve tempo possibile, anche in considerazione dell’importanza strategica che la nuova struttura potrà costituire per lo stesso comune di Apiro, e per tutti i comuni limitrofi, in termini di sicurezza e di pronta risposta alle esigenze del territorio montano.
Quando si pensa alle vittime di un crimine, in automatico, complici i mass media, si pensa sempre ai crimini violenti, dolosi, omicidio, lesioni personali, stalking, maltrattamenti contro familiari e conviventi, etc.
Eppure ci sono alcuni crimini, i cd crimini ambientali, che silenziosamente affliggono la nostra società, si nutrono della nostra salute, ma che non sempre hanno la eco mediatica che la gravità del fenomeno richiederebbe.
“Eppure ogni anno”, ricorda il Prof. Marco Monzani, docente universitario, giurista, criminologo e vittimologo di fama internazionale, “per ogni omicidio ci sono 800 morti di cancro ai polmoni causato da inquinamento ambientale”.
Di che reati stiamo parlando?
Inquinamento ambientale,
Disastro ambientale,
Traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività,
Impedimento del controllo,
Omessa bonifica,
Tali crimini sono una reale minaccia per la salute nostra, di tutti noi cittadini, del nostro pianeta, ed al contempo una fonte di reddito inimmaginabile per i soggetti che li pongono in essere: è crescente il coinvolgimento della criminalità organizzata in attività illecite, è fitto il collegamento tra crimini ambientali e riciclaggio di denaro, frode, evasione e corruzione fiscale.
Nella nostra regione Marche, come risulta dal rapporto Ecomafia 2020 , sono 990 i reati ambientali registrati nel 2019, in aumento rispetto agli anni precedenti; il 2,9% del totale, con 1.042 persone denunciate, 4 arresti e 280 sequestri.
In occasione della presentazione del Rapporto Ecomafia 2020 il magistrato Paci (DDA Ancona) ha segnalato che da indagini effettuate sullo smaltimento delle macerie del sisma 2016 sono stati riscontrati i reati di traffico illecito e corruzione.
Riferisce inoltre “sul nostro territorio sono presenti aziende soggette a interdittive antimafia che operano in regione ad alta intensità mafiosa e persone legate in qualche modo alla criminalità organizzata"..
Ecco allora che c’è bisogno di un’ importante opera di sensibilizzazione che tenga accesi i riflettori sul problema dei reati ambientali e sulle gravi ripercussioni sulla nostra salute.
In tale direzione va il libro “Vittime di crimini ambientali. Tra silenzi e istanze di riconoscimento” del Prof. Marco Monzani, che affronta, come sempre con grande cuore, dedizione, passione e vicinanza alle vittime anche questo argomento, con un approccio criminologico e vittimologico; perchè il lavoro di un criminologo di valore, cito le sue parole, “ è quello di uscire dalle stanze delle Università, “sporcarsi le mani sul territorio” e incontrare le vittime per combattere le ingiustizie ed il disagio sociale, per la difesa del più debole e dei diritti dell’ uomo”.
La speranza è quella che condividendo e diffondendo tali insegnamenti e tali valori, ciascuno di noi diventi più consapevole che un mondo diverso da quello che stiamo lasciando ai nostri figli è possibile, solo se ciascuno, cittadini, Istituzioni, opinione pubblica etc. , ci mette del proprio.
Confindustria Macerata ricerca un IMPIEGATO/A ADDETTO A PRATICHE AMMINISTRATIVE / CONTABILI (cod. annuncio Conf 219) con diploma di ragioneria o con laurea in economia e commercio come titolo preferenziale, comunque sempre in possesso di diploma di ragioneria.
La risorsa verrà formata con rapporto di tirocinio extracurriculare e si occuperà di pratiche di finanza agevolata, di pratiche amministrative varie anche nell’ ambito della segreteria avanzata.
Si richiede una minima esperienza in contesti aziendali, ottima conoscenza del pacchetto Office (in particolare excel). Il candidato/a ideale possiede inoltre le seguenti caratteristiche: precisione, disponibilità, capacità di lavorare in team e di organizzazione del lavoro. Zona di residenza limitrofe alla sede di lavoro.
Sede di lavoro: Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679,specificando il codice dell’ annuncio, al link :https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro(Assindustria Servizi srlsoggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Ad oggi si assiste ad un cambio totale delle idee e passioni dei giovani. La cosi chiamata generazione Z ha in parte cambiato le idee di un tempo. Per generazione Z intendiamo i soggetti nati dal 1990 al 2010.
Praticamente due categoria ad oggi totalmente diverse.
Si tratta di una generazione diversa, che privilegia un contatto online da un contatto fisico. Infatti strumenti come Instagram o Tik Tok sono tra i loro preferiti.
Il problema non riveste solo il cambio di idee o passioni.
Naturalmente il problema è più grande e diverse aziende cercano di studiarlo. Decisioni che possono influire anche sul marketing online del mondo.
Ma come si stanno orientando le grandi aziende? Tutto il focus dei studi è proprio sul campo online. Appunto cosa attrae le nuove generazioni?
Cosa vuole la nuova generazione?
Si cerca appunto di seguire i trend di massa del momento. Infatti, come non tenere in considerazione il boom dei social?
Ad esempio: la recente esplosione di Tik Tok oppure il boom di Club House. Social su invito che già vanta diversi iscritti! Dai studi emerge che le nuove generazioni sono interessati a prodotti mirati e che la maggior parte del loro tempo è proprio online.
Tutto ruota intorno allo share o alla voglia di notorietà. Oggi ad esempio una persona che su Instagram si spaccia come influencer può orientare le scelte dei giovani.
Ma sarà un bene questo?
Di sicuro intere generazioni anche quelle nate tra l’anno 82 o 90 passa diverso tempo online.
Cosa attrae di più online?
I trend nascenti sono sempre più attratti dal machine learnig.
Quella di oggi è una generazione legata ai marchi o ai brand e che privilegia alcuni input. Infatti fattori come razzismo, omofobia, parità di genere hanno una certa rilevanza.
Tra i trend anche la ricerca di informazioni sane e si odiano le fake news.
Anche l’intrattenimento e i videogame hanno un certo calibro. Il gioco digitale ad esempio vige un certo calibro.
Come ad esempio il gioco d’azzardo e i casino online sono trend in rialzo nel 2021. Infatti anche in seguito a questi trend le possibilità di giocare online sono aumentate. Proprio negli ultimi anni questo trend ha preso questo.
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per questo settore, che precedentemente era vincolato solo ad un target di adulti. In genere da 45 anni in su.
Forse questo anche a causa della trasformazione delle slot online, che ha trasformato le macchinette classiche in veri e propri videogiochi.
Alcuni giochi come ad esempio il poker o altri adesso sono proprio come giocare ad un videoogame della Playstation. Forse questa sarà la causa!
Sicuramente rimaniamo dell’idea, meno social più vita reale