Corso per volontari, dura reazione del sindacato: "Magicamente scomparse restrizioni anti-Covid"
“Bene così”, fa sapere in un comunicato il Conapo (sindacato autonomo dei vigili del fuoco) nel quale esprime "vivo compiacimento" dopo aver appreso del nuovo corso per volontari organizzato "in completa autonomia dal Comandante provinciale di Macerata, coadiuvato dal suo staff".
"Riuscire a portare avanti progetti come questi è veramente motivo di lustro per tutto il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e non ha prezzo - sottolinea il sindacato -. Poco importa se la realizzazione del corso è stata organizzata da mesi con la massima riservatezza senza che le organizzazioni sindacali rappresentative del personale di ruolo siano mai state informate di tale progetto. Evidentemente, per il Comandante provinciale è così che si mantengono corrette relazioni sindacali".
"E poco importa se l'amministrazione locale ha calpestato completamente le osservazioni da noi prodotte - viene evidenziato dalla segreteria Conapo di Macerata - raccogliendo le paure, le perplessità ed alcuni stati d’animo provati del personale, in particolar modo quelle del distaccamento di Camerino. Osservazioni che hanno portato a pragmatiche considerazioni secondo le quali in questo momento si delinea una oggettiva impossibilità di poter accogliere all'interno delle sedi dei vigili del fuoco persone che non vivono quotidianamente le stesse restrizioni del personale di ruolo, messe in campo sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica legata al Covid-19.
"Restrizioni che, partendo dallo stesso Ministero degli Interni, passando dal Dipartimento dei vigili del fuoco sino ad arrivare al Comando provinciale di Macerata, sono state imposte a tutta la programmazione del dispositivo tecnico di soccorso, permettendo anche la diminuzione degli organici minimi delle sedi e la relativa forza operativa - osserva ancora il Conapo -. Tutti i dirigenti di qualsiasi livello, hanno limitato l'attività formativa ed addestrativa del personale di ruolo: i contingenti dei corsi per le assunzioni ad allievo vigile del fuoco sono stati scaglionati e ridotti ammettendo minor numero di partecipanti, sono stati bloccati i mantenimenti e i retraining utili al mantenimento delle abilitazioni e delle specializzazioni del personale, pur di eliminare ogni probabile rischio di veicolare il virus tra le varie sedi. Ed oggi, magicamente, mentre per il personale di ruolo continuano a persistere queste restrizioni, per l’effettuazione del corso per volontari le restrizioni vengono abolite. Come non compiacersi con l’amministrazione per siffatta capacità".
Di seguito si propone, in maniera integrale, l'ulteriore contenuto della nota del Conapo:
"Poco importa se verranno introdotti nella sede di Camerino, a più riprese, nell'arco di più mesi, 14 discenti che provengono da realtà e contesti sociali assolutamente distanti dalle dinamiche che interessano il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, poco importa se si mobilitano 3 istruttori professionali provenienti da altre regioni d'Italia e tutta questa organizzazione potrà costituire di per sè motivo di propagazione del Virus. Tutti i partecipanti, per quanto si voglia cercare di organizzare il corso al meglio, entrando nella sede di Camerino non potranno essere inseriti in un contesto di “zona sicura 100%” ma inevitabilmente si creeranno delle zone di promiscuità".
"Basti pensare ai tre istruttori professionali che vengono da fuori provincia/regione che staranno tutto il giorno a contatto con i discenti, che avranno accesso ai locali mensa per usufruire del pasto insieme al personale operativo di servizio; che dopo aver finito la parte formativa con i discenti continueranno ad entrare nei locali della sede per poter usufruire dei servizi igienici, del vitto per i pasti serali e delle camerate per il pernottamento. I discenti potranno usufruire dei locali della sede per i servizi igienici e addirittura invece di avere una eventuale dignitosa mensa come il resto del personale, verranno lasciati in garage a mangiare un panino. Anche questo sembrerebbe dimostrare l’inopportunità di effettuare il corso, ma poco importa. Trattamenti di serie A per alcuni e di serie B per altri. Bene così, che Dirigenti di questo Corpo, di qualsiasi grado, siano disposti ad accettare di dare questa bieca immagine del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco pur di portare avanti il corso per volontari, progetto che di fatto non riuscirà a sanare nessuna criticità operativa".
"Toccherà poi al personale di ruolo disinfettare ogni giorno tutti i locali utilizzati da istruttori e discenti. Se poi il personale operativo in servizio dovesse essere impegnato in attività di soccorso tanto da non riuscire a preparare il vitto per i docenti, pazienza, forse mangeranno il panino con i discenti. Ugualmente per i lavori relativi alla igienizzazione dei locali, se il personale di servizio dovesse essere occupato in servizi di soccorso tale procedura verrebbe meno: sottigliezze".
"Va anche considerato che lo svolgimento dell'attività addestrativa pratica, per essere considerata tale, non può completamente effettuarsi mantenendo distanze di sicurezza adeguate, anzi, in molti casi ci si addestra proprio stando a contatto e nemmeno l'utilizzo di mascherine potrà rendere sicure le operazioni addestrative. Potrebbe anche accadere che gli stessi discenti si contaminino all'interno durante il corso? Certamente, ma guardiamo avanti fiduciosi".
"Sono anni che l'organico del Comando provinciale di Macerata soffre una seria e cronica carenza di personale - continua il CONAPO - l’emergenza sanitaria ha più volte messo alla prova tutto l'impianto operativo a causa dei contagi occorsi tra il personale. Appena lo scorso gennaio 2021 il Comando ha subito una forte e drastica riduzione del budget utile a richiamare personale in servizio straordinario per coprire le carenze operative, che oggi ci accingiamo a vivere con maggiore criticità, eppure nessuna presa di posizione mediatica è stata presa in merito, mai abbiamo visto i nostri dirigenti spendersi in comunicati stampa e prendere posizione a difesa del dispositivo di soccorso. Ed era ora che lo facessero finalmente possono vantare di aver dato il via ad un corso di volontari. Un corso che chissà quali effettivi vantaggi porterà al distaccamento volontario di Apiro. Infatti dei 14 discenti solo alcuni sono residenti in località particolarmente vicine al distaccamento di Apiro così da potersi eventualmente rendere disponibili ad intervenire in tempi brevi in caso di necessità. La maggior parte dei partecipanti sono residenti in comuni decisamente lontani dal contesto apirese e chissà se potranno mai essere utili alla causa del soccorso o se forse sono semplicemente più utili a rendere giustificabile la strutturazione del corso."
"Corso di 120 ore che riuscirà a dare ai partecipanti una seria e validissima preparazione professionale per poter fronteggiare qualsiasi emergenza. Basti pensare che le ultime riforme legislative, in particolare il DL 6 ottobre 2018, n. 127 hanno aumentato il periodo di formazione per il personale allievo vigile del fuoco che si accinge ad entrare nel Corpo Nazionale dei VVF portandolo a 9 mesi contro i 6 previsti nel DL 217/05. I neo vigili del fuoco vengono inviati in comandi al fianco di personale di ruolo con decenni di esperienza e lì faranno le loro prime esperienze maturando così una costante formazione professionale, svolgendo quotidianamente la professione di Vigile del Fuoco. Siamo certi - aggiunge il CONAPO - che anche il corso per volontari, di cui la nostra amministrazione si è pubblicamente fatta vanto, nelle 120 ore previste, riuscirà a dare la stessa preparazione e formazione professionale a questi 14 discenti che non appena finito il corso potrebbero essere impiegati in attività di soccorso al fianco di altri volontari che normalmente sono impegnati in attività lavorative diverse e solo occasionalmente, quando possono e se vogliono (diversamente dal personale di ruolo non hanno obbligo di intervenire), partecipano a qualche intervento".
"Questa segreteria - continuano i delegati del CONAPO - si spende da anni per sensibilizzare tanto i vertici del Dipartimento VVF, tanto l'amministrazione locale di Apiro, cercando di mettere in luce che il comprensorio apirese merita di avere una sede VVF ma questa deve essere costituita da personale di ruolo presente sul territorio H24 capace di intervenire in brevissimo tempo. Ed è in questa direzione che le forze politiche dovrebbero indirizzare il loro impegno. Non è possibile offrire alla popolazione un servizio legato al Soccorso e alla Sicurezza, che si attiva forse si e forse no, in qualche ora si ed in qualche ora no. Non è possibile sostituire o paragonare un servizio fondamentale come quello reso dal personale di ruolo del CNVVF con quello reso dalla buona volontà del personale volontario".
"Non è accettabile che non vengano concesse risorse adeguate per mantenere gli organici operativi almeno al minimo previsto e si continui a spendere risorse per progetti che comunque non riusciranno a garantire standard di sicurezza adeguati. Concludendo, il CONAPO ha fatto inoltre sapere che dell'argomento ha interessato i vertici del Ministero degli Interni, del Dipartimento e lo stesso Prefetto di Macerata, ora spetta loro dimostrare se in questo momento storico particolare legato alle dinamiche sanitarie del COVID-19, hanno a cura l'incolumità dei propri uomini o se intendono continuare favorire questo progetto nonostante i fondati timori e le perplessità rappresentate dalla segreteria CONAPO a nome di tutto il personale del Comando VVF di Macerata".
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