"Il Pd e il Movimento 5 Stelle, nel goffo tentativo di celare il loro ormai evidente inciucio, strumentalizzano in maniera becera e offensiva la doppia preferenza di genere per approvare una riforma elettorale con chiari fini politici, evidenti nella soglia di sbarramento e nel premio di maggioranza”. Durissima la presa di posizione delle Consigliere regionali di opposizione Jessica Marcozzi (FI), Marzia Malaigia (Lega) e Elena Leonardi (FdI) sulle modifiche alla legge elettorale regionale approvate dal Pd e dal M5S in Prima Commissione. A far scattare le polemiche in particolar modo un emendamento del presidente Giacinti (Pd), che ha innalzato le soglie del premio di maggioranza al 40% e 43%, parallelamente alla doppia preferenza di genere, all'incompatibilità tra le funzioni di consigliere e assessore, alla semplificazione della raccolta firme.
“Hanno strumentalizzato la preferenza di genere, approvata con accordo unanime lo scorso 23 settembre in conferenza Capigruppo – il commento della Marcozzi - per nascondere l'inciucio Pd-M5S, confondere le modifiche alla legge elettorale e, in sfregio ai principi di rappresentanza e di democrazia, malcelare il premio di maggioranza e la soglia di sbarramento”.
“Hanno usato le donne – le parole della Malaigia - come salvacondotto per una riforma frutto di un inciucio venuto a galla già da tempo. Si sono presentati con una riforma preconfezionata. Inaccettabile”.
“La doppia preferenza è un'opportunità di scelta, dunque non vincolante, che si offre all'elettore. E' un adeguamento alla legge nazionale – il punto della Leonardi – che poteva essere effettuato già tre anni fa. Poteva e può tranquillamente essere svincolata dalla riforma. Invece qui vogliono usarla per traghettare le altre modifiche”.
Giampiero Feliciotti ha riconsegnato le deleghe da vicesindaco e assessore alla Cultura del comune di Belforte del Chienti. La sua carica da vice del primo cittadino Alessio Vita passa a Carla Budassi, mentre in Giunta entra il giovane Claudio Cipollari per prendere in eredità l'assessorato alla Cultura.
La scelta di Feliciotti è stata dettata dalla volontà di dare l'opportunità ai più giovani di interessarsi da vicino all'attività dell'amministrazione comunale, visto il contemporaneo impegno come presidente dell'Unione Montana che ne richiede l'impegno costante visti i 15 comuni interessati e i 34 dipendenti. Un impegno che avrebbe inevitabilmente fatto venir meno la sua presenza assidua in Comune.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma dei rappresentanti della lista “La tua Petriolo” che prende le distanze in merito ad alcune dichiarazioni apparse sugli organi d’informazione negli scorsi 6 e 8 giugno.
“In riferimento all’articolo apparso il 6 e 8 giugno su alcuni organi di informazione locali, i rappresentanti della lista “La Tua Petriolo” prendono le distanze dal titolo dello stesso non riconoscendolo come proprio, ma frutto dell’elaborazione di un giornalista di una testata.
Ammettono che un periodo dell’articolo in questione poteva essere fuorviante e dare adito ad un’interpretazione lesiva per i componenti della Giunta comunale e, a tal proposito, ribadiscono ancora una volta, che era ed è lungi da loro l’idea che i componenti della Giunta potessero, e possano, mantenere ancora una zona rossa per puro tornaconto personale. Sono consapevoli infatti che, per usufruire dell’aumento della indennità, la legge prevede l'istituzione e non il mantenimento della zona rossa” – concludono - .
Primo incontro all’Asilo Ricci di Macerata in prospettiva della Leopolda a Firenze dal 18 al 20 ottobre che vedrà la nascita del simbolo e dell’organizzazione della creatura renziana Italia Viva. Aperta da Francesco Fiordomo e chiusa da Flavio Corradini, "la serata ha dato numerosi spunti programmatici per essere incisivi sul territorio e dare una prospettiva di futuro anche ai territori del maceratese, in particolare si è focalizzato sui problemi del dissesto idrogeologico con la specifica richiesta di riapertura dell’unità di missione di Italia Sicura, chiusa dal precedente governo, e determinante ai fini del recupero dei piccoli e grandi comuni" spiega Marco Alfei di Italia Viva.
"Italia Viva crede nello sviluppo delle realtà locali ed è necessario andare velocemente ad una soluzione definitiva per la viabilità della Valle del Potenza da Macerata fino al mare al pari della vallata del Chienti - continua Alfei -. Uno sguardo forte verso le nuove generazioni con il coinvolgimento dei giovani, delle donne e di quanti hanno capacità di orientare il futuro. Il governo Renzi ha data avvio al processo del post sisma con l’approvazione da parte di tutti i gruppi parlamentari (maggioranza ed opposizione) del DL 189/2016, poi da dicembre 2016 tutte le modifiche parlamentari sono state fatte con voto di fiducia e dal governo Gentiloni e dal governo Conte-Salvini: ora bisogna dare un’accelerazione portando la struttura del Commissario da Roma e Rieti all’interno del Cratere marchigiano (Camerino o dintorni) e portare all’interno della struttura stessa anche gli stessi Uffici speciali per la ricostruzione."
"Commissario vicino ai territori veramente danneggiati e certezza della responsabilità nella ricostruzione senza continui rimpalli tra livello commissariale e regionale, solo così si può velocizzare quanto i nostri conterranei oramai in sofferenza da tre anni chiedono per avere quanto prima un ritorno a casa ed una rivitalizzazione dei nostri splendidi territori" conclude il rappreentante di Italia Viva.
"Nei giorni scorsi la Fillea Cgil aveva sollevato il caso di due operai che non hanno ricevuto ancora lo stipendio dei primi tre mesi dell’anno corrente e nel contempo sono stati licenziati da una ditta che ha preso in appalto la sistemazione della scuola Grandi a Tolentino. Saputo del fatto la sezione locale del Partito Democratico esprime solidarietà agli operai licenziati ed a tutti quelli che lavorano per la ricostruzione della città dopo il terremoto del 2016. Però non sono solo gli operai a non aver ricevuto la paga, ma da quel che si apprende anche alcune ditte locali, che hanno fornito i materiali e lavorato alacremente per il bene della città" la denuncia dei dem tolentinati.
"La scuola è stata inaugurata il 10 settembre dal sindaco Pezzanesi, che secondo il sindacato era al corrente della situazione - continua il PD -. A questo punto è opportuno che l’Amministrazione comunale possa chiarire la situazione creatasi in modo da far rispettare le regole che si danno, ma soprattutto spiegare in quale modo vengano svolte le gare di appalto, in quale modo ed in quanto tempo sono pagate; ed infine se le ditte appaltanti abbiano le carte in regola. Al Partito Democratico tolentinate interessa che la ricostruzione post sisma avviata a Tolentino sia non solo veloce, ma anche trasparente e compito di una Istituzione pubblica è la tutela dei diritti di tutti, soprattutto degli operai e dei proprietari delle ditte locali, che devono ‘mantenere’ una famiglia."
"Questo caso accaduto a Tolentino, come anche in altre città del maceratese, ci propone una riflessione più importante riguardante la ricostruzione, perché a tre anni dal sisma la situazione tolentinate è preoccupante: essa procede molto lentamente e sono ancora più di 3000 persone che vivono fuori città od in condizioni disagiate… per non parlare delle attività commerciali, che stanno sempre più chiudendo i ‘battenti’, perché non è garantito né ‘presente’ né ‘futuro’ - conclude il Partito Democratico -. Purtroppo i cittadini non hanno più opportunità, perché l’Amministrazione comunale non ha saputo dare solide garanzie a chi cerca una casa in attesa di quella da ricostruire, oltre all’area container."
Il segretario regionale del nuovo Cdu Augusto Ciampechini è intervenuto in merito alle dichiarazioni di Ivano Tacconi sulla candidatura di Mattia Orioli in un centro-destra unito alle prossime elezioni amministrative a Macerata.
"Le recenti dichiarazioni di Ivano Tacconi UDC dimostrano tre cose - afferma Ciampechini in una nota -: di temere Orioli e il suo far politica che parte dalla gente, paragonandolo non a caso all’ex sindaco Anna Menghi, di fatto figura riconosciuta per lo spessore politico ed esperienza, la quale fece nascere il suo progetto dal basso; in secondo luogo la risposta di Tacconi nasconde la paura di un centro destra unito e soprattutto vorrebbe scomunicare Orioli proprio per il suo impegno in tal senso e per essersi sempre posto come moderato alternativo alla sinistra; per terzo punto Tacconi definitivamente pone l’Udc nel centro sinistra rifiutando la saggia offerta fatta da Orioli di aprire un ponte di dialogo e lavorare insieme per un progetto nuovo di città, superando la politica del doppio forno".
"Tacconi e il suo alleato, il Partito Democratico, potrebbero candidare Narcisio Ricotta o un’altra figura apparentemente nuova alla guida della città - continua Ciampechini - ; per questo indico al centro destra maceratese di ragionare seriamente su una figura competente, moderata e soprattutto veramente nuova come Orioli. Mattia, con l'incontro del Claudiani, ha dimostrato con umiltà di mettere a disposizione della coalizione alternativa al governo cittadino una piattaforma d’incontro “Macerata Libera Macerata“ che parte dal basso e si eleva verso l’alto con l’impegno e le competenze di tanti Maceratesi disposti a lavorare per liberare la città e per farla risorgere."
"Orioli, giovane ma esperto politico, come altri infatti da tempo ha lavorato all’unita del centro destra ed alla costruzione dell’alternativa non mettendo se stesso al primo posto, ma la convergenza della coalizione su un progetto che sia realmente condiviso, alternativo, innovativo e che parta dal basso; ebbene questo atteggiamento dimostra un vero attaccamento alla città passando dalla cultura dell'io a quella del noi dimostrando così maturità politica, saggezza e capacità di fare squadra, una novità oggettiva nel panorama cittadino - continua Ciampechini -. Orioli, posto ovviamente l'appoggio di tutto il centro destra unito, è per vocazione uno dei pochi politici locali che può sconfiggere il “sistema PD Maceratese” proprio al centro, perché volto indiscutibilmente nuovo e lontano dal palazzo. Alle scorse elezioni con determinazione insieme ad altri capitanò e costruì da zero una lista civica arrivando a capitalizzare un risultato elettorale che sfiorò il 2%, una dote oggettiva che porta con se, a conferma della sua capacità."
"Orioli, bravo professionista e maceratese d.o.c. è anche uno di quei pochi cattolici impegnati in politica che hanno saputo anteporre la coerenza ai valori di riferimento agli interessi personali, per questo è affidabile e credibile; inoltre sa parlare anche a quel mondo di sinistra proprio deluso dal governo Carancini e saprà sicuramente attrarre fette di elettorato che mal digeriscono i partiti tradizionali, per questo oggi indico Orioli come una soluzione sulla quale riflettere e sulla quale poter tutti insieme costruire intorno una squadra capace di sconfiggere le forti ideologie che si stanno estremizzando in città" - conclude Ciampechini - .
“Siamo pronti ad alzare le barricate nei confronti di un’operazione che rischia di avere un impatto devastante su un territorio già in difficoltà per un impianto vecchio e ai limiti delle sue reali possibilità e su un sistema viario che sarà incapace di sostenere gli aumentati volumi di traffico”. A tirare le conclusioni sull’avvio dell’operazione rifiuti, sulla direttrice Lazio-Marche-Lazio, è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffri.
“Una scelta che è stata battezzata in più modi – rileva Zaffiri – da assistenza reciproca a mutuo soccorso, ma che nasconde il solito soccorso rosso, tra Regioni dello stesso colore politico. Una scelta che ancora una volta passa sopra le teste dei cittadini, che non sono stati consultati, e va evidentemente a loro discapito in termini di qualità della vita”.
“Non c’è che dire – conclude l’esponente del Carroccio – è l’ennesima riprova dell’ipocrisia di una Giunta regionale che appena può si fa bella con il paesaggio e con gli scenari che le Marche naturalmente offrono, ma poi, senza tentennamenti, li tramutano in una discarica a cielo aperto per ragioni di convenienza e affinità politica”.
Il Movimento 5 Stelle di Potenza Picena, tramite il proprio rappresentante Franco Senigagliesi, denuncia "l’ennesimo inutile sperpero di denaro pubblico". È questa la definizione che il gruppo di opposizione riserva al progetto di Ciclovia Adriatica, finanziato dal POR FESR, che si pone l’obiettivo di unire la Puglia al Friuli con un percorso ciclopedonale, cosiddetto di “mobilità dolce”.
"Consorziandosi con i comuni di Civitanova Marche e Porto Sant'Elpidio - sottolinea Senigagliesi -, il comune di Potenza Picena ha ottenuto un finanziamento di 500.000€ per realizzare un tratto di questo percorso. Fin qui tutto bene, giacché ci si aspetterebbe di vedere realizzata una infrastruttura che faciliti la percorrenza in bicicletta nel tratto adriatico del territorio di Potenza Picena. Niente affatto! La nostra Amministrazione ha aggiunto a questo finanziamento 165.000 € di nostri soldi e ha investito tutto in un tracciato completamente cittadino, praticamente già perfettamente ciclabile, di cui nessuno sentiva il bisogno; tanto che si sono ribellati i cittadini che abitano lungo il tracciato previsto dalla prima bozza del progetto e (probabilmente) si ribelleranno quelli interessati dalle variazioni che l’Amministrazione si appresta ad apportare, sempre senza coinvolgere minimamente i residenti".
"Allora abbiamo inforcato la bicicletta e percorso in lungo e in largo il centro urbano di Porto Potenza. Ad eccezione della SS16, non abbiamo trovato un solo metro di strada non ciclabile nel centro urbano di Porto Potenza. Qualcuno dell’Amministrazione ha mai girato in bicicletta per Porto Potenza ? Quantunque lo avesse fatto, ha incontrato problemi? Viste le scelte, un fortissimo dubbio ci assale" si chiedono dal Movimento 5 Stelle.
"Lavorando nel silenzio, rotto di tanto in tanto da qualche grido delle opposizioni, l’Amministrazione procede nella realizzazione di quella che, a nostro avviso, è la più inutile, controproducente ed immorale delle infrastrutture che il nostro territorio abbia mai conosciuto; pari soltanto a quella cattedrale nel deserto in via dell’Aurora nella città alta, costruita molti anni or sono con l’intenzione di realizzare un cinema/teatro, che oggi viene usata mestamente come deposito dei mezzi comunali" conclude Senigagliesi.
"Il centro storico è il luogo della memoria, delle radici, della storia e del passato, ma può rappresentare il luogo della rinascita e del futuro di Potenza Picena. Lo può essere solo con l'impegno di tutti: amministrazione, opposizione e cittadini". È quanto emerso dall'assemblea pubblica promossa dal Gruppo consiliare Progetto Civico unitamente al Partito Democratico lo scorso venerdì 4 ottobre.
In una sala Boccabianca che ha registrato un'ottima adesione da parte dei cittadini si è svolto un intenso e appassionato dibattito sul futuro e sul presente del centro storico, con numerosi interventi dai quali "sono emerse tutte le criticità attuali nonché l’inadeguatezza e mancanza di progettualità con la quale l'attuale amministrazione sta operando", sottolineano dalla minoranza.
Dopo un’introduzione del capogruppo Edoardo Marabini e del consigliere Garofolo, i cittadini sono stati i protagonisti del dibattito, confrontandosi con il gruppo consiliare in maniera aperta e proponendo idee e proposte per affrontare concretamente le problematiche del centro storico e per progettarne un nuovo sviluppo.
"È emersa la necessità di affrontare questo problema complesso con un progetto esteso, che preveda, da un lato, soluzioni tampone per affrontare le criticità più urgenti (piazza Matteotti, via delle Rupi, teatro Mugellini, via Carlo Zima, etc.) e dall'altro soluzioni di lungo periodo (piano rdi recupero centro storico) che permettano una vera e propria rigenerazione urbana" proseguono i membri dell'opposizione.
"Il lavoro è solo iniziato; i cittadini saranno chiamati di nuovo per lavorare insieme al gruppo consiliare a un tavolo di lavoro specifico e permanente. Il gruppo consiliare si è fatto carico di presentare in consiglio comunale quanto emerso nel corso della serata e quanto emergerà dai tavoli di lavoro" concludono Progetto Civico e Pd.
Il Tar Marche ha rigettato il ricorso presentato da Vittorio Sampaolo, sfidante di Franco Capponi alle ultime elezioni comunali di Treia, dichiarandolo inammissibile. Il primo cittadino e il vice sindaco facente funzioni David Buschittari mantengono quindi le loro nomine.
“La loro richiesta era legata all’annullamento del decreto di nomina del sindaco, del vice sindaco e della Giunta – spiega Buschittari -. Il Tar ha confermato la decisione sulla sospensione di luglio e ha decretato la nostra nomina. Dopo quattro mesi, ora speriamo che Prima Treia abbia compreso che le elezioni si vincono con i voti e non nelle aule del tribunale. Speriamo che ora iniziano anche loro a impegnarsi per i treiesi come noi abbiamo sempre fatto.”
“Una governance efficace che veda le regioni del Centro Italia colpite dal sisma 2016 protagoniste, insieme alle Anci regionali in rappresentanza dei Comuni del cratere, al tavolo di gestione che si occupa della ricostruzione; rimodulazione della legge 189 integrata in un unico testo per non avere provvedimenti ancorati a decreti diversi; semplificazione normativa per la ricostruzione delle opere pubbliche, per procedere rapidamente come successo per il ponte di Genova”. Sono queste le istanze che Anci, per bocca di Maurizio Mangialardi, coordinatore dei presidenti delle Anci regionali e sindaco di Senigallia, ha posto all’attenzione del commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini, intervenuto ieri in serata al tavolo di lavoro convocato per fare il punto della situazione sulla ricostruzione post sisma 2016-2017. All’incontro ha preso parte anche il Capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli.
“Sono temi questi – ha segnalato Mangialardi al termine della riunione – su cui aspettiamo seguito immediato da parte della Presidenza del Consiglio. Le popolazioni colpite dal terremoto aspettano, per questo auspichiamo risposte certe dal presidente Conte, a cui ribadiamo la nostra piena collaborazione”.
Preannunciato come imminente dall’Assessore Ubaldi nel Consiglio Comunale di Porto Recanati dello scorso 16 settembre, è giunto il vincolo del Kursaal quale “bene di interesse storico ed architettonico”, in base all’art. 10 del D. Lgs 42/2004. Il decreto, nella descrizione architettonica del Kursaal, conferma quanto dichiarato dall’ufficio tecnico del comune nella richiesta di "Verifica di Interesse Culturale" effettuata dal Sindaco Roberto Mozzicafreddo e dal geometra Re il 26 marzo del 2018. Il bene di proprietà demaniale, seppure vincolato, avrebbe potuto comunque essere alienato ai sensi dell’art. 54, dopo specifica autorizzazione del Ministero e con tutte le prescrizioni connesse, non rientrando tra quelli inalienabili citati nello stesso art 10. al comma 3.
"Le affermazioni di aver avuto intenzione di svendere l’immobile non sono accettabili semplicemente perché non rispondono a verità - sottolinea l'Amministrazione -. La possibilità di esaminare proposte di project financing, oltre che ad essere nel programma elettorale di “Insieme alla gente,” aveva la sola finalità di avere finalmente una sala pubblica che consentisse anche stagioni teatrali invernali e uno spazio adeguato a conferenze, convegni, manifestazioni culturali oltre che una galleria commerciale che ne consentisse, anche sotto il profilo funzionale, la vita tutto l’anno in un luogo centrale e strategico per la nostra città, senza gravare sulle risorse destinabili ad altre necessità della città".
"Tutto ciò è stato ampiamente chiarito e spiegato nel corso della presentazione alla cittadinanza del progetto presentato da un privato. Proprio perché si intendeva ascoltare i suggerimenti e gli stati d’animo in proposito dei nostri concittadini, nessun provvedimento era stato preso prima di quella assemblea. I concittadini in forma singola o associazione hanno chiaramente espresso anche affettivamente il desiderio che il Kursaal rimanesse totalmente di proprietà pubblica e in capo al patrimonio comunale e sulla base di tale verifica, pertanto l’Amministrazione ha inteso rispettare la volontà espressa nell’Assemblea Cittadina e ha comunicato al proponente l’intenzione di non voler procedere nell’esame della proposta" specificano dalla maggioranza.
Conseguentemente l’Amministrazione Comunale ha incaricato l’Ufficio Tecnico di valutare gli interventi necessari per la fruibilità dell’immobile come sala-teatro/conferenze/manifestazioni e come IAT al fine di poter destinare alla manutenzione dell’immobile le necessarie le risorse reperibili a stralci o in toto.
Incontro proficuo oggi tra Lega e i rappresentanti delle forze politiche e civiche di centro destra in previsione delle elezioni comunali di Macerata.
Clima cordiale e obiettivi condivisi al tavolo programmatico dove per il partito di Matteo Salvini c’erano il senatore Paolo Arrigoni, responsabile regionale, ed il consigliere comunale Andrea Marchiori.
“Parole d’ordine: coalizione compatta e programma comune per il rilancio di Macerata il cui regresso in termini di sicurezza, scelte e gestione di bilancio, certezze (poche) e prospettive (ancor di meno) frutto degli ultimi venti anni di amministrazione PD sono sotto gli occhi di tutti” - affermano gli esponenti leghisti.
“I maceratesi esasperati pretendono un cambio di passo - continuano -. Lega e centro destra sono pronti a rispondere con la concretezza ed il buonsenso che fanno quel buon governo che il capoluogo di provincia ha atteso fin troppo."
"Da subito lavoro intenso e condiviso, dunque, la cui sintesi si tradurrà, oltre che in un programma di spessore e a misura di cittadino, nell’individuazione di un candidato sindaco che ne sia la massima espressione per far rinascere Macerata sotto ogni profilo" conclude l'opposizione.
“Una nuova, importante, realizzazione per Recanati. Abbiamo partecipato all'inaugurazione del Museo Fai dedicato alla poesia L'infinito e del rigenerato Orto delle Suore di Santo Stefano. È fin troppo evidente il valore culturale, educativo, turistico ed economico di questo progetto pensato due anni fa ed ora arrivato alla realizzazione”. Sono le parole dei consiglieri di maggioranza della lista “Vivere Recanati” Carlotta Guzzini e Giorgio Generosi.
“Ci piacciono progetti rivolti al futuro - continuano - e siamo contenti che pubblico e privato sappiano dialogare e "produrre" per il bene della città. Ci piace pensare alle persone, alle nostre mamme e ai nonni che in quell'Orto delle Suore recuperato possono rivivere situazioni e momenti che hanno vissuto anni fa. Immaginiamo che sarà la stessa emozione che abbiamo provato rientrando nel parco di Villa Colloredo che fu chiuso da anni o salire in cima alla Torre del Borgo che non era mai stata aperta al pubblico”.
"Vedere la nostra città su tutte le tv, sulle prime pagine dei giornali, ascoltare trasmissioni radio nazionali è stato fantastico. Bene cosi, 10 anni di amministrazione Fiordomo, 10 anni di progetti e duro lavoro, hanno cambiato il volto della città. Ora dobbiamo continuare questo percorso virtuoso. Come giovani amministratori cercheremo di fare la nostra parte” - concludono i consiglieri.
Alessandro Gentilucci, presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, è il nuovo presidente del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal), organo consultivo della Regione Marche. I nuovi vicepresidenti sono il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti e la presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola, sindaco di Monte Urano.
Eletti come consiglieri segretari il sindaco di Castelfidardo (Ancona) Roberto Ascani e quello di Lunano (Pesaro Urbino) Mauro Dini. Il rinnovo dell'Ufficio di presidenza è avvenuto nel corso della seduta plenaria, convocata e presieduta dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo.
"Il ruolo svolto dal Cal è fondamentale per favorire il dialogo tra gli organismi regionali, gli amministratori e il territorio - ha detto Mastrovincenzo -. In questi anni la collaborazione è sempre stata costruttiva e il Consiglio regionale ha promosso e continuerà a promuovere iniziative".
(Fonte Ansa Marche)
È di questi giorni la polemica innescatasi a seguito delle dichiarazioni del neo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sulla possibilità di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche. È intervenuto sulla questione l’assessore regionale Angelo Sciapichetti.
“È iniziato il nuovo anno scolastico e i problemi sono sempre gli stessi – ha dichiarato Sciapichetti -. Edifici scolastici insicuri sotto l’aspetto della vulnerabilità sismica e molto spesso fatiscenti, non ci sono professori e maestri di ruolo rimpiazzati da oltre 70.000 supplenti, gli insegnati di sostegno sono più quelli che mancano che quelli che ci sono, il dimensionamento scolastico in alcuni comuni del cratere è insufficiente (per questo ho chiesto insieme all’assessore Loretta Bravi un incontro al Ministro) e il nuovo responsabile della pubblica istruzione cosa fa? Prima alza un inutile polverone con la tassa sulle merendine, poi scatena una polemica assurda per togliere i crocifissi dalle aule."
"Oggi sono venuto casualmente a conoscenza di un fatto alquanto strano in quanto concomitante con le dichiarazioni del ministro - prosegue l'assessore regionale -: parrebbe che in alcune aule del Liceo Linguistico e del Liceo Scientifico di Camerino questa mattina siano spariti i crocifissi. Mi piacerebbe sapere se si tratta di una goliardata studentesca o se sia frutto di una iniziativa di qualche solerte insegnante”.
“Vorrei ricordare che sul tema, c’è stata una sentenza della Corte Costituzionale – ha spiegato l’assessore - e due pronunciamenti del Consiglio di Stato che dicono che il crocifisso deve restare in aula e che: 'il crocifisso non è soltanto un simbolo religioso, ma anche un simbolo della cultura italiana, un valore di una sofferenza portata per amore e che non può creare fastidio a nessuno' e non ultima, si è pronunciata la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Può bastare?"
"Spiace quindi che si ritorni su questo tema. Non credo che il Crocifisso sia un problema. Per la nostra gente è un segno di riconoscimento importante, la testimonianza delle radici del nostro Paese e la sua esposizione non può impedire agli studenti di altre culture e religioni di esprimersi liberamente. Il crocifisso appeso alla parete non ha valore discriminatorio, ha una funzione simbolica, altamente educativa che prescinde dal credo religioso di ognuno - ha concluso Sciapichetti -. Il Ministro ha ricevuto una eredità pesante lasciatagli dal Ministro della Lega Bussetti; è evidentemente affaticato dai problemi che un inizio di anno scolastico può inevitabilmente comportare, si soffermi di più quindi sui problemi reali e non su temi inconsistenti e datati”.
Approvata all'unanimità dal consiglio regionale delle Marche la proposta di legge n.201, Promozione della multifunzionalità nel settore della pesca marittima e del turismo marittimo presentata, come primo firmatario dal consigliere Fabio Urbinati e sottoscritta anche dai consiglieri Francesco Micucci, Boris Rapa (Uniti per le Marche) e Luca Marconi (Popolari Marche – Unione di Centro).
“Un tassello importante per un cambio di paradigma per il settore turistico alla ricerca di esperienze nuove”. Così il consigliere Pd Francesco Micucci ha commentato la proposta di legge durante la sua discussione in aula. "È una rivoluzione per un settore che sembrava destinato al declino e che invece sta conoscendo ad oggi una inversione di tendenza: i giovani stanno riscoprendo la tradizione della pesca, e se un tempo le famiglie di pescatori facevano studiare i figli nella speranza che trovassero lavoro altrove, oggi, complice la crisi, il settore della pesca sta tornando a vivere e potrebbero essere proprio questo ricambio generazionale unito alle nuove opportunità come quelle offerte dal turismo esperienziale che potrebbero costituirne la salvezza” ha aggiunto Micucci.
Manterrà viva la tradizione della pesca con un occhio rivolto al futuro questa legge che definisce quelle forme di diversificazione dell'impresa ittica note sotto il nome di “pescaturismo” ed “ittiturismo”, indicando le attività riconducibili a tale definizione ed in particolare l'attività di ristorazione a bordo e a terra rispetto alla quale la Regione favorirà l'utlizzo di prodotti di origine locale tramite accordi di filiera tra produttori agricoli ed imprenditori ittici.
Per quanto riguarda l'ittiturismo invece si prevede la possibilità di offrire i servizi di ristorazione e di alloggio presso l'abitazione dell'imprenditore ittico o in altre strutture deputate allo scopo.
Una legge che ha avuto una gestazione di oltre un anno, perchè sono stati coinvolti tutti i portatori d'interesse, le associazioni di categoria e la Guardia Costiera che ha dato il suo contributo durante l'intero procedimento legislativo.
Inoltre è importante sottolineare che grazie a questa legge, che si rivolge a tutti coloro che hanno una licenza di pesca professionale, gli imprenditori ittici avranno la possibbilità di ristrutturare, con l'attivazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, imbarcazioni, immobili ed edifici deputati alle attività di ittiturismo.
Nella serata di lunedì 30 settembre, presso la Sala Boldrini, si è tenuto il quarto consiglio comunale dell’era Baldini a Matelica. Il gruppo di opposizione guidato dall'ex sindaco Alessandro Delpriori evidenzia come, nel corso della seduta, si siano già mostrate delle crepe all'interno della maggioranza: "Grande protagonista della serata il punto che affrontava l’indennità del Presidente del Consiglio, un punto che ha messo in grave difficoltà l'Amministazione".
"La proposta è stata illustrata direttamente dal Presidente e non dal Sindaco, cosa piuttosto inusuale ma comprensibile - sottolineano gli esponenti della lista "Per Matelica" -, fino ad arrivare ad una serie di distinguo imbarazzanti per tutti. Tre assessori su sei sono intervenuti preannunciando un voto di astensione, altri tra cui il Sindaco hanno dovuto fare dietrofront su quanto hanno sempre sostenuto negli ultimi anni, ovvero sull’utilità della figura del Presidente del Consiglio e quindi sulla sua indennità".
"Al momento del voto si sono delineate due linee di pensiero nell’attuale maggioranza che hanno messo in notevole imbarazzo sia il Sindaco Baldini sia il Presidente Turchi, una brutta pagina per una compagine che millanta tanta unità, ma che si dimostra nei fatti, il frutto di “un’accozzaglia” politica nata solo per frenare un progetto di sviluppo della città che avrebbe portato Matelica a ricoprire ruoli di prim’ordine, mentre ci troviamo a discutere del nulla amministrativo".
"Da parte nostra abbiamo pubblicamente dichiarato che quanto riceveremo, seppur esiguo, come gettoni di presenza per le attività da consiglieri comunali sarà utilizzato per attività da rivolgere alla comunità" hanno concluso i rappresentanti della minoranza.
Approvato dall'Assemblea legislativa il Piano regionale 2019-2021 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d'azzardo patologico e da nuove tecnologie e social network.
“Un provvedimento di cui possiamo andare orgogliosi e i cui contenuti – evidenzia il capogruppo Popolari Marche-Udc, Luca Marconi, relatore di maggioranza - sono presi come riferimento anche da altre regioni. Con questo atto, dopo aver approvato la legge sulle ludopatie nel 2017, alziamo ulteriormente l'asticella nei confronti di un fenomeno, purtroppo, sempre più diffuso”.
Il piano può contare nel triennio 2019-2021 su risorse per circa 5,64 milioni di euro, 1,88 milioni per ciascuna annualità.
“Il 55% dei finanziamenti a disposizione – prosegue Marconi – andranno per la prevenzione, circa il 38 per cento serviranno alla cura e riabilitazione, il 6% verranno indirizzati per la formazione e il resto dei fondi servirà a monitorare il fenomeno e alla valutazione delle politiche”. E ancora: “Si tratta di uno dei più importanti interventi di prevenzione in campo socio-sanitario della Regione. Verranno coinvolti Comuni, scuole, terzo settore, famiglie attraverso le loro associazioni e, naturalmente, i dipartimenti per le dipendenze patologiche” .
In primo piano anche le dipendenze digitali, come internet, social, smartphone e videogiochi, “sempre più diffuse – rileva il consigliere regionale - tra le fasce più giovani della popolazione”.
Secondo i dati raccolti dall'Istituto di fisiologia Clinica del Cnr, incaricato dalla Regione di svolgere una ricerca sulla diffusione del Gap nelle Marche, nel 2018 ha giocato d'azzardo il 40,9% della popolazione marchigiana di età compresa tra 15 e 74 anni. In linea con il dato nazionale, tra i giochi preferiti al primo posto c'è il Gratta&Vinci, che ha coinvolto l'81,1% dei giocatori, seguono Superenalotto (34,8%), Lotto (28,2%), scommesse sportive (25%) e totocalcio (6,4 per cento).
La capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, è stata relatrice di minoranza del Piano.
L'Amministrazione di Monte Cavallo, tramite il PF Tutela del Territorio di Macerata, ha ricevuto risorse dell'Asse 8 dal Fondo Europeo di sviluppo regionale POR-FESR 2O14-2020. Risorse che saranno destinate alla riduzione del rischio idraulico del fiume Chienti nel tratto che va da Monte Cavallo alla chiesa Madonna della Valle.
Le operazioni sono volte all'eliminazione del rischio esondazione nell'abitato, in modo da permettere una ricostruzione sicura dopo il sisma del 2016.
"Nonostante le critiche negative e le chiacchiere insussistenti - ha affermato il primo cittadino Pietro Cecoli -, se si sta sempre sul pezzo e si collabora in maniera costruttiva con gli enti che operano per il bene del territorio i risultati arrivano. Anche senza avere titoli di studio, ma con l'istruzione derivata da un'esperienza trentennale. Avanti tutta, noi non molliamo".