Sciapichetti contro il ministro Fioramonti: "Il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche"
È di questi giorni la polemica innescatasi a seguito delle dichiarazioni del neo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sulla possibilità di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche. È intervenuto sulla questione l’assessore regionale Angelo Sciapichetti.
“È iniziato il nuovo anno scolastico e i problemi sono sempre gli stessi – ha dichiarato Sciapichetti -. Edifici scolastici insicuri sotto l’aspetto della vulnerabilità sismica e molto spesso fatiscenti, non ci sono professori e maestri di ruolo rimpiazzati da oltre 70.000 supplenti, gli insegnati di sostegno sono più quelli che mancano che quelli che ci sono, il dimensionamento scolastico in alcuni comuni del cratere è insufficiente (per questo ho chiesto insieme all’assessore Loretta Bravi un incontro al Ministro) e il nuovo responsabile della pubblica istruzione cosa fa? Prima alza un inutile polverone con la tassa sulle merendine, poi scatena una polemica assurda per togliere i crocifissi dalle aule."
"Oggi sono venuto casualmente a conoscenza di un fatto alquanto strano in quanto concomitante con le dichiarazioni del ministro - prosegue l'assessore regionale -: parrebbe che in alcune aule del Liceo Linguistico e del Liceo Scientifico di Camerino questa mattina siano spariti i crocifissi. Mi piacerebbe sapere se si tratta di una goliardata studentesca o se sia frutto di una iniziativa di qualche solerte insegnante”.
“Vorrei ricordare che sul tema, c’è stata una sentenza della Corte Costituzionale – ha spiegato l’assessore - e due pronunciamenti del Consiglio di Stato che dicono che il crocifisso deve restare in aula e che: 'il crocifisso non è soltanto un simbolo religioso, ma anche un simbolo della cultura italiana, un valore di una sofferenza portata per amore e che non può creare fastidio a nessuno' e non ultima, si è pronunciata la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Può bastare?"
"Spiace quindi che si ritorni su questo tema. Non credo che il Crocifisso sia un problema. Per la nostra gente è un segno di riconoscimento importante, la testimonianza delle radici del nostro Paese e la sua esposizione non può impedire agli studenti di altre culture e religioni di esprimersi liberamente. Il crocifisso appeso alla parete non ha valore discriminatorio, ha una funzione simbolica, altamente educativa che prescinde dal credo religioso di ognuno - ha concluso Sciapichetti -. Il Ministro ha ricevuto una eredità pesante lasciatagli dal Ministro della Lega Bussetti; è evidentemente affaticato dai problemi che un inizio di anno scolastico può inevitabilmente comportare, si soffermi di più quindi sui problemi reali e non su temi inconsistenti e datati”.
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