Politica

Macerata, Pantana: "Giusto che sia la Lega a fare i nomi dei possibili candidati sindaco"

Macerata, Pantana: "Giusto che sia la Lega a fare i nomi dei possibili candidati sindaco"

Ieri il movimento provinciale “Uniti nel centro destra” che raccoglie al suo interno tre liste civiche, attraverso la capogruppo Deborah Pantana, ha partecipato alla riunione del tavolo del centro destra di Macerata.  Una riunione definita da Pantana "molto proficua".  Il movimento "Uniti nel centro destra" ritiene sia naturale "che la Lega esprima il candidato sindaco a Macerata, e ha chiesto che la stessa presenti una rosa di nomi sui quali iniziare una valutazione insieme a tutti gli alleati, che siano espressione sia della società civile che eletti nell’amminsitrazione comunale di Macerata". "La  Lega, quale forza trainante della coalizione, è giusto che abbia l’onere e l’onore di presentare una rosa di candidati sindaco - sostiene Pantana -, nella condivisione di un programma che fornisca una garanzia per tutte le anime che compongo il centro destra nella città. Bisogna avere il coraggio di individuare una rosa di candidati, interni ed esterni al tavolo, che possano portare realmente un valore elettorale aggiunto. L’unità del centro destra che arriva dopo piu’ di venti anni, dall’unica vittoria con Anna Menghi, sara’ da garanzia per il cambiamento".   

12/02/2020 15:12
Marche, passa all'unanimità la legge per il riconoscimento della lingua LIS

Marche, passa all'unanimità la legge per il riconoscimento della lingua LIS

Pochi giorni fa la lingua LIS ha fatto il suo ingresso per la prima volta al Festival di Sanremo, e proprio oggi, è stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale la proposta di legge a firma Celani, Volpini, Minardi, Micucci, Leonardi, Marconi, Pergolesi, Giancarli che ha l’obiettivo di promuovere il riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva.  Relatore di maggioranza il capogruppo Dem, Francesco Micucci che ha evidenziato: “Dopo alcuni mesi di gestazione arriva in aula questa importante legge che mira alla piena inclusione delle persone con disabilità auditive nella nostra società. Questo Consiglio regionale già con altre mozioni e altre iniziative ha posto all’attenzione la problematica e come gruppo Pd già da tempo è prevista la presenza di interpreti LIS nel corso delle nostre iniziative. E’ un tema di particolare sensibilità - ha continuato il Capogruppo Pd - ed è stato necessario tenere in considerazione più punti di vista, per questo la “gestazione” della norma è stata così lunga". “Orgogliosa di essere una delle firmatarie di questa legge che rappresenta un gesto di civiltà per abbattere concretamente ogni barriera alla comunicazione - ha sottolineato la Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi - e favorire la piena inclusione nella società delle persone con disabilità sensoriali".  

12/02/2020 10:44
Macerata, riunione a casa di Mosca: la Lega propone una rosa di nomi per il candidato sindaco

Macerata, riunione a casa di Mosca: la Lega propone una rosa di nomi per il candidato sindaco

Nella serata di oggi le forze del centro-destra di Macerata si sono nuovamente riunite in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. L'incontro si è svolto a casa del consigliere comunale Maurizio Mosca, che - al tavolo - ha rappresentato le istanze della propria lista civica.  Presenti tutti i coordinatori comunali e provinciali dei principali partiti di coalizione (Lega, Fratelli d'Italia, Cdu, Forza Italia) e i responsabili delle liste civiche (Città Viva, Comitato Anna Menghi, Idea Macerata).  Al centro del dibattito, protrattosi per circa due ore, ci sono stati i punti programmatici della coalizione e soprattutto la discussione riguardante il candidato sindaco unitario.  La novità, in questo senso, riguarda la presa di posizione ufficiale della Lega, che ha comunicato agli alleati di volersi prendere carico della proposizione del nome del candidato sindaco. Verrà, pertanto, elaborata una ristretta rosa di nomi, tra cui cercare di trovare la massima convergenza. Una rosa della quale, in ogni caso, faranno parte soltanto candidati che siano espressione diretta della Lega. La lista verrà svelata nel corso di un ulteriore incontro che si terrà in settimana, presumibilmente venerdì 14 febbraio.   

11/02/2020 21:59
Intervalliva Tolentino-San Severino, i 5 Stelle: "C'è un progetto alternativo"

Intervalliva Tolentino-San Severino, i 5 Stelle: "C'è un progetto alternativo"

 "Il CIPE ha stanziato 90 milioni di Euro per la realizzare la strada intervalliva Tolentino-San Severino Marche, ma trattandosi di un progetto preliminare si è nella fase in cui vanno verificate eventuali soluzioni tecnico-economiche alternative". Così il Prof.Mauro Coltorti (M5s), Presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, ed i Consiglieri del Movimento Cinque Stelle di San Severino e Tolentino intervengono in merito alla nuova arteria che dovrà collegare i due paesi dell'entroterra maceratese. Un tentativo di stop al progetto originale giustificato dal costo dell'opera (100-120 milioni) e dal tracciato previsto, in cui secondo i 5 Stelle "è presente una grande frana la cui bonifica comporterebbe un netto aumento dei costi. A ciò si aggiunga che una seconda galleria verso la vecchia Strada Provinciale 127 ad ovest di Tolentino si sviluppa al di sotto di abitazioni la cui stabilità potrebbe essere compromessa". I gruppi 5 Stelle di San Severino e Tolentino hanno inviato alla Commissione Infrastrutture del Senato un progetto ANAS degli anni ’90, rivisitato dall’Architetto Giuseppe Ballini. In base a questo progetto l’intervalliva avrebbe un percorso modificato e un costo di circa 60 milioni. Secondo i pentastellati la nuova proposta presenta diversi vantaggi: minor lunghezza; minor pendenza; una sola galleria; l'assenza di movimenti franosi; un raccordo diretto sulla SS77 su uno svincolo già esistente, evitando il traffico urbano di Tolentino; un costo complessivo nettamente inferiore.  Il nuovo tracciato è stato inviato alla Quadrilatero ed all’ANAS. "Con il Prof.Bocci, che sostiene il nuovo progetto abbiamo incontrato Provincia e Comune di San Severino. Purtroppo il Sindaco di Tolentino - concludono dai Cinque Stelle - non ha voluto neppure visionare il nuovo progetto. Rassicuriamo che non si vuole rallentare l’opera ma ai fini di una scelta è obbligatorio trovare le migliori soluzioni. E’ inoltre indispensabile che si informi la cittadinanza".    

11/02/2020 20:30
Lega, Arrigoni scrive ai sindaci delle Marche: "Dedicate una via ai Martiri delle Foibe"

Lega, Arrigoni scrive ai sindaci delle Marche: "Dedicate una via ai Martiri delle Foibe"

“Dopo che i consiglieri della Lega hanno presentato in 36 comuni un ordine del giorno per commemorare con iniziative istituzionali il Giorno del Ricordo del 10 febbraio, nella giornata di oggi ho scritto a tutti i sindaci delle Marche invitandoli, dove già non sia stato fatto, a intitolare ai Martiri delle Foibe una via, una piazza o un parco pubblico nel loro comune”. Lo dichiara il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche. “Nel farlo – prosegue il Senatore della Lega – ho richiamato le giuste parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel ricordare il dramma della persecuzione, degli eccidi efferati di massa culminati nella tragedia delle Foibe e l’esodo forzato degli italiani dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia, ha sottolineato come oggi il vero avversario da battere sia quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”. “I sindaci, come rappresentanti delle Istituzioni, hanno la responsabilità morale di sensibilizzare la cittadinanza e far conoscere quella tragica pagina della storia italiana – conclude Arrigoni – e sono certo che risponderanno positivamente all'invito del Capo dello Stato”.

11/02/2020 20:10
Acquaroli sulla candidatura alla presidenza della Regione: "Chiesto un nuovo tavolo nazionale"

Acquaroli sulla candidatura alla presidenza della Regione: "Chiesto un nuovo tavolo nazionale"

Visita lampo, questa mattina, a palazzo Leopardi del candidato presidente in pectore del centrodestra Francesco Acquaroli. Il deputato di Fratelli d'Italia, accompagnato dalla consigliera regionale Elena Leonardi, ha incontrato alcuni esponenti della minoranza durante i lavori del consiglio regionale delle Marche. Tra loro Piero Celani (Fi), Luigi Zura Puntaroni (Lega) e Mirco Carloni (Lega): colloqui nel corso dei quali, a detta dell'ex sindaco di Potenza Picena, non si sarebbe parlato di elezioni regionali. "Si tratta di incontri che nulla hanno a che vedere con le regionali - premette all'Agenzia  Dire Acquaroli -. È normale considerando che sono un parlamentare. Abbiamo parlato anche di cratere e del sisma". Nel centrodestra marchigiano il tema del candidato presidente di Regione resta caldo e sembra essere legato a doppio filo alle trattative nazionali.  "Ci sono stati piu' tavoli nazionali che poi hanno portato alle decisioni annunciate da Meloni nei mesi scorsi (Acquaroli candidato, ndr) - dice Acquaroli -. Oggi c'è la richiesta di una nuova convocazione di questo tavolo, che, credo, si aggiornera' nei prossimi giorni. Io sono a disposizione di quel tavolo nazionale in funzione delle loro scelte. C'è una richiesta legittima di nuova convocazione ma le scelte fino adesso scaturite sui candidati sono abbastanza chiare". (AGENZIA DIRE)

11/02/2020 19:16
Civitanova, Carassai a Frinconi: "Le colpe che ci attribuisce sulla città alta derivano dalla giunta Corvatta"

Civitanova, Carassai a Frinconi: "Le colpe che ci attribuisce sulla città alta derivano dalla giunta Corvatta"

"Quando Frinconi parla del presunto abbandono e immobilismo che caratterizza la città Alta probabilmente si riferisce alla vecchia Amministrazione con il sindaco Corvatta". L'assessore ai lavori pubblici del comune di Civitanova Marche, Ermanno Carassai, replica al segretario del Partito Democratico cittadino, Guido Frinconi, a nome dell'intera giunta.  "Purtroppo, spesso, la memoria è alquanto labile e cancella quello che non fa piacere ricordare - prosegue Carassai -. I cinque anni d’immobilismo di chi ha retto le sorti della città prima di questa Giunta non si recuperano in pochi anni, ma ci siamo prefissi degli obiettivi per il centro storico e intendiamo portarli a termine". Carassai accusa la precedente Amministrazione di centro-sinistra di non aver richiesto alcuna somma alla regione Marche dopo l’evento sismico del 2016 per i comuni fuori cratere: "Ci è stato riferito in Consiglio comunale che mancavano gli stampati, disconoscendo il fatto che le richieste dovevano essere inoltrate per via telematica. E nessuna somma è stata richiesta per la messa in sicurezza degli edifici, che noi abbiamo eseguito con un onere economico rilevante a carico della comunità civitanovese. Ciò dimostra, senza ombra di dubbio, il mancato interesse del Pd per il centro storico con danni reali: i soldi per la ricostruzione cui la Giunta Corvatta ha rinunciato è un danno ben più grave di quattro transenne provvisorie dovute ai lavori che abbiamo messo in programma". "Mi permetto di ricordare al signor Frinconi che questa Giunta - aggiunge Carassai - ha ottenuto un rilevante finanziamento dalla regione Marche di 2 milioni 900 mila euro per il consolidamento e la messa in sicurezza della scuola elementare sant’Agostino, del campanile e del tetto della chiesa confinante e che 350 mila euro saranno utilizzati per la ristrutturazione di un’ala della delegazione comunale". "Il rilievo sollevato della carenza di parcheggi purtroppo non è facilmente risolvibile se non con l’utilizzo di rilevanti importi economi attualmente non disponibili. In merito alle lamentele relative alle deiezioni dei cani debbo constatare, con dispiacere - osserva l'assessore -, che contro l’inciviltà delle persone esiste solo il rimedio della sanzione. Alcuni proprietari di cani hanno trasformato nelle ore notturne le pareti di alcuni edifici di via Roma e dei vicoli in un vespasiano a cielo aperto. Credo che in merito ogni commento sia superfluo". Sul contenimento del numero dei piccioni, Carassai ricorda come sia stato avviato un percorso per contenere il numero dei volatili. "Infine, in merito al Palazzo ducale, a seguito degli incontri con Soprintendenza e successivi sopralluoghi congiunti si è attivato un percorso con la conseguente diffida ad adempiere gli obblighi conservativi entro 60 giorni, diffida già inviata dalla Soprintendenza di Ancona".  

11/02/2020 17:16
Il Centrodestra si ricordi di Murat: non basta un generale per vincere

Il Centrodestra si ricordi di Murat: non basta un generale per vincere

di Carlo Cambi  Ricordatevi di Luigi D’Aquino, generale napoletano che aduso a fare il pendolo tra le fazioni non ebbe gloria, ma determinò il corso della storia. E’ con questo ammonimento che accetto l’invito dell’amico Guido Picchio a svolgere qualche considerazione attorno alle prossime elezioni amministrative che manderanno – questo è l’unico risultato già certo – in archivio dieci anni di “signoria” di Romano Carancini avendo attenzione a ciò che accade – o non accade -  nell’accampamento del Centrodestra. Per curiosa coincidenza della storia potrebbe verificarsi che si vada alle urne nell’imminenza di un anniversario troppo spesso negletto dalle nostre parti: la battaglia di Tolentino. Nulla a che vede con il sindaco Pezzanesi, beninteso. Ché la proporzione degli eventi è assai diversa. Molti storici negano che lo scontro tra l’audace Re di Napoli, cognato (poi traditore) di Napoleone Bonaparte, e gli austriacanti sia stato l’embrione del Risorgimento. Io invece me ne sono fatto persuaso e dico che se il Murat una colpa ce l’ha è di non aver saputo cogliere l’attimo che la Storia gli aveva offerto. L’avesse fatto sarebbero mutati i destini suoi, ma soprattutto di gran parte delle genti d’Italia. A Macerata in questi giorni accade lo stesso; mi auguro che il Centrodestra non disperda l’occasione che la storia gli propone. Sarebbe un danno per sé, ma soprattutto per i maceratesi. Ebbene la battaglia di Tolentino come si dovrebbe ricordare si combattè tra il 2 e il 3 maggio 1815. Gli scontri ebbero inizio quando il Re di Napoli stava ancora a palazzo Torri (vedete com’è Macerata? Non c’è nulla - lapidi risorgimentali a parte- che illustri come quelle mura avite siano state teatro per due volte della Storia grande col passaggio di Napoleone e del cognato, poi ragionano di turismo e di cultura…mah) e fu nella mattina del 3 che stava per vincere quando, contesa La Rancia, fu D’Aquino a combinare il pasticcio. Inquadrò i napoletani rendendoli facile bersaglio dei soldati austriaci, non solo a Murat mandarono falsi messaggi ed egli decise di ritirarsi. L’esercito si squagliò e con esso la speranza della “liberazione” dell’Italia dalla forza straniera e dal giogo del papato. Se ricordo questi eventi è perché attende il Centrodestra un altro 3 maggio. C’è l’opportunità di ocogliere l’attimo di un Risorgimento della città scivolata prima a valle, pi in posizione marginale rispetto alla sua provincia, quasi raggrumata in rancoroso isolamento dal resto dei territori, incattivita in fazioni all’ombra delle quali si coltivano meschini e privatissimi interessi. Macerata ha bisogno – indipendentemente dallo schieramento e dal condottiero – di tornare a essere città motrice del suo territorio, città promotrice di intelletto, città nutrice delle sue ambizioni guardando per prima cosa alle (scarse per consistenza purtroppo) nuove generazioni. L’errore di Murat fu quello di ascoltare falsi messaggi, il fato gli mise accanto per la fase finale della guerra un generale che aveva avuto intese con la monarchia borbonica, ma soprattutto rivelò ciò che Napoleone sapeva benissimo: egli era uomo di invidiabile coraggio, ma privo di qualsiasi senso tattico. Aveva costruito la sua fortuna militare sulla forza d’urto della cavalleria, ma quando si trattava di organizzare un piano di battaglia non aveva idea di come condurre il campo. Ora è tempo che io esca dalla metafora. Lascio a chi legge di considerare chi possa vestire nel Centrodestra i panni di Gioacchino Murat, ma so per certo – lo si è letto sulle cronache cittadine – che a qualcuno nello schieramento di Centrodestra è venuto in mente di affidare le truppe a una riedizione di D’Aquino. Infarcendo di falsi messaggi l’indicazione medesima. Non si va lontano con simili generali. Come Murat, qualche partito ritiene che basti lo sfondamento della cavalleria per aver ragione di linee avverse che hanno fatto dell’accerchiamento (e talvolta della circonvenzione) un’arte fino a rinserrare la città in un’autoreferenzialità da "ancien regime"! Ciò che servirebbe a Macerata è una propensione alla ricostituzione del tessuto produttivo, al restauro del tessuto urbano, sociale ed economico, alla capacità progettuale complessiva, alla produzione culturale. Ho in testa che il Centrodestra piuttosto che impastoiarsi in deboli e inconcludenti schermaglie interne che paiono più un prender o perder tempo in attesa non si sa di quale illuminazione messianica sulla scelta del candidato avrebbe dovuto stendere un programma comune e una volta fatto questo progetto vedere quale personalità meglio indossava questo abito. Che lo ricordo viene da abitare, perché il nuovo sindaco di Macerata dovrà indossare la città, dovrà portarla su di sé e accompagnarla di nuovo a sfilare sulla passerella del mondo. E’ priva questa città di progetto economico, è priva di dialogo con il suo più potente motore intellettuale, l’Università, è priva di una proiezione futura. I candidati alle primarie del Centrosinistra hanno squadernato sin qui visioni settoriali. Ciò che serve invece è una rifondazione della città in decisa rottura con i peggiori dieci anni della sua recente storia. Si pensa, per dirne una, veramente che il centro storico languente sia solo una questione di ztl, di negozi che chiudono, di desertificazione demica? Quelli sono gli effetti, ma la causa prima è la perdita d’identità della città. Macerata è ora in cerca d’autore, Macerata ha bisogno di ritrovare una sua funzione e una ragione della sua coesione. E poiché il centro è il luogo dell’identità urbana – intesa anche come comunità – avendo noi un’identità sdrucita è conseguenza che il centro perda peso e attrattiva. Del resto per chi ha governato sin qui era tatticamente comodo disperdere il senso di cittadinanza: è più facile governare delle monadi che non affrontare un’idea coesa e programmatica. Ciò detto, veniamo al Centrodestra nelle sue - non troppo evidenti - manifestazioni, che si segnalano più per enunciazioni che per elaborazioni. Si culla la Lega nell’illusione che l’effetto-Salvini sia bastevole a garantirsi il successo. Se i conti si fanno sui risultati prima delle politiche e poi delle europee diciamo che sono malcontati. C’è stato nell’imminenza di quelle consultazioni qualcosa di tremendo e di unico a Macerata e la reazione ha guidato d’impulso la matita elettorale. Ma il tempo ora è passato e la città per sua (positiva) natura è abituata non ai bruschi cambiamenti, a questa città – che non versò lacrime per Murat come successivamente elesse Garibaldi all’assemblea nazionale, ma come ultimo – non piacciono i sommovimenti, quanto piuttosto i convincimenti.  Dunque sarebbe urgente piuttosto che fare caminetti (fumosi) per decidere il candidato, aver fatto incontri pensosi per stendere un progetto di città. E cominciare un dialogo diuturno, sincero e profondo con la città. Bisogna avere un atteggiamento di razionale affetto per Macerata, non un prospetto muscolare! Non è avvenuto per ora ed è sperabile che accada prima dell’annuncio ufficiale del comandante in capo. Vi è un’altra esigenza: non disperdere l’esercito. Il Centrodestra deve restare coeso anche a costo di siglare patti in anticipo tra le diverse componenti per poi dividere il successo. Guai se accadesse il contrario. E del pari non s’abbia fretta a designare il candidato, s’abbia costanza nel disegnare un programma articolato. Il 16 febbraio il centrosinistra terrà le sue primarie e indicherà il suo conducator. Non resti il Centrodestra impiccato a quella circostanza, anche perché con tutta probabilità il competitor che emergerà dall’accolita del Pd porta per sua natura una data di scadenza. Insomma è prodotto deperibile! Il Centrodestra deve avere la forza di indicare il "che fare", e poi "chi" avrà il compito di coordinare il progetto. E’ abbastanza evidente che dopo dieci anni di metodo Carancini se si vuole avere una reale prospettiva di vittoria non si può pensare di indicare un uomo solo al comando. Ed è il bisogno stesso della città che lo indica: c’è bisogno per rivitalizzare Macerata di una molteplicità di competenze a cui il Sindaco deve dare ascolto e sintesi. E’ abbastanza imbarazzante che il Centrodestra non riesca a leggere la realtà fattuale che da sola s’incarica di indicare la strada per prevalere. E’ la città – o meglio il suo evidente impoverimento – a chiedere competenze plurali. Dunque, ogni possibile candidato e ogni diversa sensibilità che significa anche ogni diversa – quando c’è – identità culturale dello schieramento può e deve trovare nella composizione della lista una rappresentanza evidente. Piuttosto che dividersi sul candidato è bene che i diversi candidati s’intestino un pezzo di strada, un settore, una proposta, un’occasione di dialogo con la città. Tenendo conto che da sempre Macerata anticipa il quadro nazionale e fortemente è consonante alle vicende regionali. Insomma, scimmiottando Guido Piovene, si può ben dire che anche a livello politico le Marche sono l’Italia e Macerata è le Marche. Dopo, e solo dopo, si sceglierà il Comandante che però senza il concerto dei suoi generali rischia di non avere sufficiente acume tattico e sostegno dell’intendenza.  Si dirà, "ma il tempo stringe". E io rispondo al Centrodestra: "usalo per dirci che città hai in mente". Poi che la interpreti Andrea Marchiori o qualcun altro avrà un valore secondario. Ciò di cui il Centrodestra però deve tenere conto sono cinque caratteristiche che il candidato deve avere: autorevolezza, lungimiranza, popolarità, capacità di mediazione, intelletto programmatico. E’ possibile che queste doti non siano riunite in un solo nome. Ebbene, dove sta lo scandalo nel cercare fuori dalle coalizioni e delle fazioni, nella popolazione attiva, come nelle professioni, in chi suda il domani un simbolo? Se il Centrodestra avesse confezionato l’abito (il programma) potrebbe aver lanciato un concorso per scegliere chi meglio lo indossa. Si dirà: non è stato fatto e quindi… E quindi male. Non è stato fatto, ma forse si può ancora fare. Io potrei qui fare dei nomi, anzi li faccio: Silvano Iommi, Paola Ballesi, Giuseppe Rivetti, qualche avvocato di grandissimo spessore umano e professionale. Non cito esponenti di partito perché non voglio attizzare diatribe deleterie, ma insomma è noto a tutti che attorno al caminetto di Mosca c’è chi ha esperienza e amore per questa città da vendere e che forse meriterebbe di compiere oggi ciò che non fu consentito si compisse allora. Così come una candidatura al femminile darebbe un segno potente di discontinuità, capace di smentire “in res” la retorica della sinistra. Del pari la composizione delle liste ci dirà se si ha la forza e la prospettiva di cambiare la città partendo dalle competenze dei cittadini. Credo che questo sia il quadro. Credo che studiarsi appena un po’ gli errori che vennero commessi nella battaglia di Tolentino servirebbe a capire come non ripeterli. Sapendo che Macerata ha indifferibile bisogno del suo Risorgimento. Se volete ve la dico più piana: presto che è tardi, ma anche occhio che la gattina frettolosa fece i gattini ciechi. E davvero Macerata non ha bisogno di questo: da troppi anni naviga a vista e ora ha sbattuto contro il muro del declino.  

11/02/2020 16:04
Camerino, Sborgia replica a Pasqui: "Il tempo delle fandonie è finito"

Camerino, Sborgia replica a Pasqui: "Il tempo delle fandonie è finito"

Il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, risponde, punto per punto, in merito alle dichiarazioni dell’ex primo cittadino  Gianluca Pasqui, il quale ha accusato  l’attuale amministrazione di immobilismo. “Affinché una bugia ripetuta cento volte non diventi una verità”,  afferma Sborgia. “In ordine a tutte le nostre fatiche affinché potessero essere scongiurati i pericoli di perdita del Comando Compagnia Carabinieri, di sospensione del servizio di Poste Italiane, di perdita della realizzazione della Casa di Riposo donata dalla Croce Rossa Italiana, possono rispettivamente essere chiamati a confermare nell’ordine, il dottor Tancredi direttore regionale dell’agenzia del Demanio, la dottoressa Mensitiere della direzione Poste Italiane, la dottoressa Barbara Contini vice Segretario Generale della Croce Rossa Italiana presente unitamente al presidente della CRI sezione di Camerino Gianfranco Broglia”. “Circa l’impossibilità di procedere alle demolizioni – spiega Sborgia -  ricordiamo che durante l’amministrazione Pasqui l’unica demolizione eseguita fu possibile solo in seguito a ricorso amministrativo dei proprietari dello stabile che per ottenere il provvedimento di demolizione, furono costretti a ricorrere al TAR delle Marche. Riguardo la mancata esecuzione della ristrutturazione del mattatoio comunale Pasqui ricorderà come durante una seduta di consiglio comunale, unitamente al consigliere Lucarelli, fu dagli stessi scaricata la responsabilità all’ufficio SUAM della Regione Marche. Abbiamo dimostrato come solo attraverso l’interessamento alla vicenda si sia potuto risolvere un problema che poteva tranquillamente trovare soluzione già nel 2017. Evidentemente la tutela del settore agricolo degli allevatori del nostro territorio, non era nelle priorità di quella amministrazione. Sull’Ospedale di Camerino – continua il primo cittadino camerte -   non può non ricordarsi come l’unità di Terapia Intensiva del Reparto di Cardiologia fu soppresso senza che Pasqui mosse un dito, tanto era la sua attenzione verso il nostro Nosocomio. Non si è accorto come nel corso dei primi mesi del 2019 il Nostro reparto di Cardiologia perdeva professionisti di riconosciuta competenza quali il dottor Gemelli, il dottor Camilli, il dottor Bravetti e il dottor. Bocci. Pasqui la smetta di raccontare menzogne e di distorcere la realtà. La stessa dottoressa Tamagnini nel corso del consiglio comunale aperto ha dichiarato che pur essendosi recata presso di lui per chiedere aiuto, non fu minimamente presa in considerazione. Questi sono i fatti. Il tempo delle chiacchiere e delle fandonie è finito.  

11/02/2020 16:03
Nasce la Lega Marche - Salvini Premier, Arrigoni: "Continuiamo a strutturarci in vista delle prossime sfide"

Nasce la Lega Marche - Salvini Premier, Arrigoni: "Continuiamo a strutturarci in vista delle prossime sfide"

“Nasce formalmente la nuova Lega Marche – Salvini Premier. I soci fondatori sono Massimo Agostinelli (amministratore), Tullio Patassini (presidente) e Giorgia Latini (segretario)”. Ad annunciarlo è il responsabile della Lega Marche,  senatore Paolo Arrigoni che sta guidando il Carroccio nella regione da oltre due anni. “Questo nuovo movimento, analogamente alla Lega Salvini Premier a livello nazionale, proseguirà sulla strada tracciata dal nostro Segretario Federale in tutto il Paese, da nord a sud, rinnovando le battaglie che da anni portiamo avanti per i marchigiani, per il territorio e per il suo sistema economico e produttivo”, continua il Senatore. “Da quando Matteo Salvini mi ha affidato il compito di riorganizzarla, grazie all’energia e all’entusiasmo dei nostri militanti, la Lega è in forte crescita in tutta la regione e questo nuovo movimento ci permetterà di strutturarci ulteriormente sui territori in vista delle importanti sfide elettorali che ci attendono nel 2020, ma soprattutto per dare risposte concrete e aumentare sempre più la vicinanza ai cittadini”.

11/02/2020 10:53
Camerino, insulti via social da Pasqui. Il sindaco Sborgia non ci sta: "Chieda scusa"

Camerino, insulti via social da Pasqui. Il sindaco Sborgia non ci sta: "Chieda scusa"

Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia replica con una nota stampa ufficiale al consigliere e Capogruppo di minoranza Gianluca Pasqui. Nel mirino è finita la vivace attività social dell'ex primo cittadino, che negli ultimi giorni sta condividendo insulti contro l'Amministrazione comunale, aizzando le polemiche via Facebook.  "Prendiamo atto di come le scelte della nuova Amministrazione possano non essere completamente condivise da tutta la cittadinanza e possano anche spingersi oltre il normale diritto di critica. Riteniamo, però, che non possano e non debbano mai travalicare l’ambito di una dialettica corretta e improntata al rispetto delle persone senza mai trascendere nell’insulto - sottolinea il sindaco Sborgia -. Il fatto diventa ancor più grave quando l’insulto viene sostenuto se non addirittura incentivato da quanti sono chiamati a rappresentare le Istituzione cittadine. E’ accaduto che nei giorni scorsi sono state pubblicate sui social alcune esternazioni ingiuriose nei riguardi della nuova Amministrazione comunale di Camerino, circa scelte adottate nell’interesse della cittadinanza, e che tali ingiurie siano state condivise e approvate dal consigliere di minoranza Gianluca Pasqui". Sborgia redarguisce Pasqui per l'atteggiamento tenuto nelle ultime settimane, azzardando l'ipotesi che tutto venga messo in piedi per un tornaconto elettorale in vista delle prossime elezioni Regionali. "Comprendiamo la frustrazione di Pasqui - evidenzia il sindaco -, che prende ogni giorno atto di come la nuova Amministrazione abbia dato un tangibile e significativo cambio di passo riguardo alla gestione dei numerosi e grandi problemi che si è trovata ad affrontare e che fino a ieri sembravano irrisolvibili: la realizzazione della nuova sede provvisoria del Comune; l’avvio delle demolizioni di abitazione danneggiate dal terremoto che Pasqui diceva fossero impossibili da realizzare. Di fronte a tutto ciò prendiamo atto che evidentemente a Pasqui non rimane altro che l’insulto; contrabbandare risultati che non ha mai ottenuto, mistificando la realtà e raccontando favole alla cittadinanza nel disperato tentativo di riconquistare consensi, forse in vista della prossima campagna elettorale per le regionali qualora vi fosse qualche improvvida formazione politica che decidesse di arruolarlo tra le sue fila". "Ai nostri concittadini noi diciamo che siamo e saremo sempre pronti ad accettare ogni critica ci verrà rivolta nella consapevolezza della possibilità che si possono commettere e che mai ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Al consigliere di minoranza Pasqui rivolgiamo l’invito ad avere maggiore rispetto della popolazione, parlando il linguaggio della verità e non della propaganda. Lo esortiamo a prendere consapevolezza, una volta per tutte, della responsabilità e dell’onore del ruolo che gli è stato affidato, chiedendo anche scusa pubblicamente" conclude il sindaco Sborgia nella nota.  

10/02/2020 17:12
Post-sisma, Coltorti (M5S): "Ceriscioli commissario? Ipotesi inaccettabile"

Post-sisma, Coltorti (M5S): "Ceriscioli commissario? Ipotesi inaccettabile"

Il Movimento Cinque Stelle va all'attacco. Attraverso le parole del presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato, Mauro Coltorti, si definisce "agghiacciante" l'ipotesi di proporre il nome dell'attuale governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli come nuovo commissario straordinario per la ricostruzione del post-terremoto.  "Del resto il Carnevale è alle porte e siamo in un periodo dell'anno dove c'è terreno fertile per gli scherzi - osserva in maniera sarcastica Coltorti -. Però va detto: anche soltanto a parlarne, l'ipotesi è quanto meno farsesca. E per chi vive nel cratere sismico inaccettabile. Ricordiamo a tutti che il governatore uscente è stato già sub-commissario, e si è sempre contraddistinto per un approccio ponziopilatesco nei confronti dei comuni della zona interessata dal sisma del 2016".  "Ceriscioli incarna in pieno la stagione delle pratiche incagliate nella burocrazia e dei fondi per la ricostruzione gestiti in maniera scellerata: non vogliamo credere che nel Pd si sia soltanto potuta immaginare una soluzione tanto folle. Finché ci sarà il M5s al governo - conclude Coltorti -, uno scenario simile non è neanche contemplabile. L'area appenninica marchigiana è la più indietro di tutte per quanto riguarda la ricostruzione: c'è bisogno di un "problem solver". Pertanto di una figura che sia quanto di più distante dal presidente uscente della regione Marche".  

10/02/2020 16:31
Macerata, pugno duro della Lega: "Basta gossip e giochetti, no a chi si definisce messia del centro-destra"

Macerata, pugno duro della Lega: "Basta gossip e giochetti, no a chi si definisce messia del centro-destra"

“Condizionamenti e giochetti da prima Repubblica? No grazie. Macerata chiede di avere finalmente una buona amministrazione e la Lega intende rispondere con competenza, serietà e concretezza. Pensiamo ad un progetto condiviso, ma non fanno per noi tavoli di facciata seguiti da esternazioni ed altolà via stampa, finti dinieghi ed eccezioni di lana caprina allo scopo di accreditare sé stessi". Parole chiare quelle che arrivano da Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega. Merlini si trova a rappresentare il Carroccio al tavolo del Centrodestra per decretare il nome del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che si terranno in primavera: "Piena collaborazione con tutte le forze che condivideranno il progetto e l’unico metodo possibile per attuarlo - aggiunge Merlini -: trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra”. Al bando vengono messi quelli che vengono definiti come personalismi e soliti nomi da riciclare: “La Lega non indulge alle autocandidature, non lascia passare il tempo tra un’esternazione ed un tavolo né tenta di accreditarsi come il messia del Centrodestra cittadino – conclude Merlini – La Lega vuole per Macerata persone capaci e motivate come quelle che, in centinaia di comuni d’Italia, testimoniano il valore del progetto Lega per il territorio. Il resto lo lasciamo a gossippari e navigati di una politica che non ci appartiene, non ci appaga e, soprattutto, nuoce a Macerata e ai maceratesi che vogliono chiarezza e discontinuità”.  

10/02/2020 15:35
Marche, i 5 stelle nel caos. Pergolesi non si ricandida: "Non ci metto più la faccia"

Marche, i 5 stelle nel caos. Pergolesi non si ricandida: "Non ci metto più la faccia"

Duro atto di accusa di Romina Pergolesi sulla deriva che sta prendendo il Movimento 5 Stelle, con particolare riferimento a quelli che definisce come "baronetti marchigiani che siedono in Parlamento". Oggi, 10 febbraio, scadono le autocandidature sulla piattaforma Rousseau e la consigliera regionale pentastellata ha deciso di tirarsi fuori. Non si candida. "Non ci metto più la faccia con questo partito che, dal 2018, ha preso una deriva che tradisce il programma e le aspettative dei tanti cittadini che vi avevano riposto fiducia sperando in un cambiamento reale", tuona. "Non siamo più quelli delle origini – prosegue la consigliera regionale -. Appena arrivati a Roma, alcuni nostri parlamentari hanno completamente abbandonato il territorio, dimenticandosi che erano lì per risolvere i problemi ai cittadini e non per rimanere ancorati alle poltrone. Uno scollamento ormai irrecuperabile. Non si sono più visti, né sentiti, preferendo i privilegi di quella casta che tanto contestavano. C'erano persone valide, competenti e capaci all'inizio di questo nostro viaggio, ma sono state denigrate, insultate, isolate. Si sono preferiti i pigiabottoni per consolidare il proprio potere, tradendo cittadini e compagni di viaggio". Attivisti storici che se ne vanno, gruppi che non si ripresentano alle amministrative, macchina del fango sui social, scorrettezze meschine se non si è allineati. Questo il quadro tratteggiato da Romina Pergolesi tratteggia un quadro impressionante. "Noi consiglieri regionali siamo stati lasciati soli a combattere le battaglie storiche locali – osserva -. Abbiamo dovuto respingere attacchi personali ogni giorno, per cinque anni, ma mai una volta nel merito delle questioni, non ne erano capaci. Ho personalmente organizzato centinaia di riunioni e assemblee in tutta la regione, mentre i nostri rappresentanti a Roma erano impegnati a commentare sui social contro di noi. Incapaci di confrontarsi con i cittadini e poco inclini ad ascoltare le criticità per cercare di risolverle, si sono specializzati nei post, facendo scappare le più belle menti che avevano creduto in questo progetto". "Noi, pur stando all'opposizione siamo stati in grado di incidere ed ottenere importanti risultati per i marchigiani. Loro al governo cosa hanno fatto per i terremotati? Per la chiusura degli ospedali? Sull'inquinamento ambientale? Finisco il mio mandato con la consapevolezza di aver svolto appieno il mio lavoro e messo sempre l'interesse dei cittadini al primo posto - prosegue la Pergolesi -, a differenza di alcuni cosiddetti "puristi" che strumentalizzano il loro ruolo per potare vantaggi a parenti e amici. Ora restano il dispiacere e la delusione di un bel sogno che, per l'arrivismo di alcuni, si è trasformato in qualcos'altro. Non ho mai ceduto ai ricatti e alle ingerenze calate dall'alto, né voglio rendermi complice dei clamorosi voltafaccia delle nostre battaglie identitarie. Io, come altri portavoce, non ci metteremo più la faccia. Resto comunque convinta che la bellissima rete di brave persone che si è creata negli anni continuerà a lottare per il bene comune, con i tantissimi strumenti che ci sono a disposizione. A loro va il mio più grande ringraziamento e rispetto".  

10/02/2020 13:51
Marche, piovono parole pesanti tra Rosato (Italia Viva) e Ceriscioli (Pd)

Marche, piovono parole pesanti tra Rosato (Italia Viva) e Ceriscioli (Pd)

È guerra fredda tra Italia Viva e il Partito Democratico. I coordinatori provinciali e regionali del partito fondato da Matteo Renzi replicano, tramite una nota stampa congiunta, alle dure esternazioni piovute nei loro confronti a margine della riunione del Direttivo Regionale del PD tenutasi ieri, domenica 9 febbraio.  L'attuale governatore Ceriscioli non ha esitato a mostrare il proprio fastidio per le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Ettore Rosato, che aveva bollato come "perdente" la sua eventuale ricandidatura. Sono stati usati, nel corso del Direttivo, termini pesanti nei confronti degli esponenti di "Italia Viva" come "delinquenza politica" e "demenza".  "Sono questi i termini da utilizzare in un confronto politico? È questa l'etichetta da dare ad Italia Viva e al Vice Presidente della Camera (Rosato, ndr)? Dichiarazioni che più che la politica e la buona educazione offendono per primi chi le ha pronunciate - sottolineano i renziani -. Tanto più se questo atteggiamento avviene in presenza del vice segretario nazionale del Pd Orlando, arrivato nelle Marche per mediare e fare sintesi, per unire e non per dividere". "Respingiamo le accuse e comunque non raccogliamo le provocazioni. Siamo abituati ad anteporre gli interessi generali ed il bene comune ai destini personali che accecano - proseguono da Italia Viva -, portano a difese imbarazzanti ed alla completa perdita del senso di orientamento. È preoccupante che alcuni dirigenti politici non si siano ancora resi conto che la realtà marchigiana e il sentimento dei concittadini è ben diverso da quello che loro dicono". "Italia Viva lavora con senso di responsabilità per evitare il governo delle destre - si conclude nella nota -. Lavora per unire, per allargare, per stimolare partecipazione ed impegno, per delineare un progetto che ci permetta di essere credibili e competitivi, con un/una nuovo/a leader forte, popolare, che riaccenda quell'entusiamo che alcuni soggetti hanno spento da tempo". 

10/02/2020 13:43
Macerata 2020, Miliozzi torna in piazza: "Rilanciamo il centro storico e aiutiamo i commercianti"

Macerata 2020, Miliozzi torna in piazza: "Rilanciamo il centro storico e aiutiamo i commercianti"

Domenica 9 febbraio la lista civica "Macerata Insieme" e il candidato sindaco David Miliozzi sono tornati in Piazza della Libertà per una "Merenda Insieme" alla cittadinanza e giochi per grandi e bambini, a cura di Laura Copparoni.  Buono il riscontro della piazza: molti cittadini hanno partecipato all'iniziativa per un momento di confronto e di recupero della coesione sociale per la comunità. Presente anche il Maestro Silvio Craia che, con un live painting ispirato al centro storico, ha regalato i suoi lavori al pubblico.   "All'inizio di questa campagna elettorale ci siamo presentati alla città in Piazza, perché convinti che la politica deve tornare tra i cittadini e ripartire dall'ascolto" ha detto David Miliozzi. "Dopo gli appuntamenti di questi giorni nelle frazioni e nei quartieri, siamo tornati in centro storico, un centro storico che ha bisogno di essere rilanciato, che non ha bisogno di prese di posizione ideologiche, ma di scelte che vadano incontro alle esigenze di chi vive quotidianamente il più importante e antico quartiere della città. Bisogna rimettere tutto in discussione, ascoltare e ripartire Insieme, con coraggio". "Macerata Insieme vuole un centro storico accessibile e attrattivo - prosegue Miliozzi -, vuole incentivare la residenza in centro e dare aiuti concreti ai commercianti. Macerata va amministrata con il contributo di tutti e l'amministrazione la fanno i cittadini. Le scelte sul centro storico non possono prescindere dal contributo e dalle idee dei residenti e dei commercianti".  

10/02/2020 09:45
La Lega mette all'ordine del giorno il ricordo delle vittime delle Foibe in 30 Comuni

La Lega mette all'ordine del giorno il ricordo delle vittime delle Foibe in 30 Comuni

Sono 30 i comuni delle Marche dove la Lega, in collaborazione con il gruppo consiliare regionale, ha presentato un ordine del giorno al fine di commemorare con iniziative istituzionali la Giornata del Ricordo del 10 febbraio e provvedere a intitolare una via/piazza ai martiri delle foibe. “Per troppi anni gli orrori delle foibe, gli eccidi ai danni di civili, militari, uomini, donne e bambini, l'esodo forzato di oltre 250mila italiani e le altre vicende consumatasi nelle terre del confine del Nord-Est, in Istria e Dalmazia, sono stati taciuti e solo nel 2004 lo Stato italiano ha istituito il “Giorno del ricordo”, - evidenzia il responsabile regionale enti locali della Lega Andrea Maria Antonini -. Le Marche furono una Regione direttamente coinvolta negli anni dell’esodo dei profughi giuliano-dalmati. Il porto di Ancona, situato proprio al centro della costa adriatica, fu luogo di arrivo di alcune delle navi che partirono da quelle terre fin dal 1947, quando nella città dorica, il 16 febbraio, per primi giunsero più di 2.000 polesi”. “Le Istituzioni – continua Antonini - non hanno solo un obbligo di legge, ma anche una responsabilità morale di far conoscere quei tragici eventi, in particolar modo nelle scuole, per conservare il ricordo e favorire la comprensione e la conoscenza di una pagina drammatica di storia”. I consiglieri della Lega di Ascoli Piceno, Folignano, Montemonaco, Massignano, Comunanza, Cupra Marittima, Castignano, Montalto delle Marche, San Benedetto del Tronto, Fermo, Mergo, Monte Urano, Peglio, Porto San Giorgio, Montegranaro, Acqualagna, Cagli, Montelabbate, Colli al Metauro, Pesaro, Fano, Matelica, Recanati, Petriano, Esanatoglia, Treia, Castel Sant'Angelo sul Nera, Appignano, Sarnano, Castelraimondo, Osimo, Ancona, Filottrano, Falconara Marittima e Numana porteranno quindi nel primo consiglio comunale utile l'ordine del giorno. “Per la Lega il ricordo dei nostri martiri rappresenta uno dei valori più alti su cui si fonda il Paese”, dichiara il responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni. “A partire dai territori, la Lega voluta da Matteo Salvini intende dunque investire su queste iniziative per rilanciare lo spirito di appartenenza nazionale, oltre al ricordo e la consapevolezza della nostra storia”.

09/02/2020 13:58
Macerata, Forza Italia frena la coalizione: "No a fughe in avanti sul candidato sindaco"

Macerata, Forza Italia frena la coalizione: "No a fughe in avanti sul candidato sindaco"

Il Senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche, prova a gettare acqua sul fuoco su un centro-destra in fibrillazione. La questione candidature sta infiammando il dibattito interno alla coalizione.  Battistoni interviene riguardo la situazione che si sta profilando in vista delle elezioni Regionali, sottolineando come "c'è un tavolo nazionale, costituito da Berlusconi, Meloni e Salvini che sta vagliando la questione delle candidature. È un tavolo che ha la massima fiducia di Forza Italia e sicuramente anche degli altri partiti di centro-destra". "A quel tavolo ci dobbiamo rimettere con fiducia e serenità - prosegue Battistoni -, senza pensare che il candidato governatore faccia partire in Risiko sulle elezioni amministrative". Proprio alla peculiare situazione di Macerata il senatore sembra voler porre un freno alla fuga di notizie riguardante il nome dell'agognato candidato unitario di coalizione: " La ricerca deve proseguire, ma deve anche essere onesta e franca. Andranno considerate qualità e capacità dei candidati perché fare il sindaco è un lavoro complesso che richiede competenza e conoscenza del territorio; sul suo lavoro, e quello della sua squadra, ci giocheremo un pezzo importante della nostra credibilità politica per i prossimi dieci anni". "La coalizione di centro-destra ha, per natura, al proprio interno, persone che possono prestarsi a questo ruolo, ma - conclude Battistoni - non servono fughe in avanti, né indietro: dobbiamo semplicemente continuare a lavorare con l'obiettivo non di liberare Macerata, perché non c'è da liberare niente, Macerata va governata. E questo, sono convinto, lo sapremo fare meglio dell'attuale classe dirigente".

09/02/2020 13:35
Civitanova, incontro sul tema immigrazione: Fratelli d'Italia riunisce gli "Stati generali"

Civitanova, incontro sul tema immigrazione: Fratelli d'Italia riunisce gli "Stati generali"

 Incontro sul tema immigrazione organizzato da Fratelli d’Italia.  Sabato 15 Febbraio a Civitanova Marche, la sala consiliare del Comune ospiterà gli “Stati generali del dipartimento immigrazione Fratelli d’Italia”. Il dipartimento, guidato dal recanatese Paolo Diop, si riunirà nella città costiera per discutere e programmare l’attività del dipartimento a livello nazionale grazie al responsabile organizzativo nazionale Paolo Perini. All’incontro, oltre ai dirigenti nazionali e locali, prenderanno parte Alessandro Melluzzi e Magdi Cristiano Allam. La giornata inizierà con gli interventi dei dirigenti nazionali del dipartimento, con il coinvolgimento dei responsabili regionali e provinciali che arriveranno da tutta Italia per questo evento. Il pomeriggio, sul tema "Organizzazione e scelte per il futuro", vedrà alternarsi sul palco il criminologo Meluzzi e  lo scrittore giornalista Magdi Allam che offriranno una visione personale e delle proposte per incanalare l’immigrazione in percorsi di virtuosità. Aprirà la sessione pomeridiana l’assessore Pierpaolo Borroni di FDI Civitanova Marche e a seguire prenderanno la parola il Portavoce Regionale Carlo Ciccioli, il consigliere regionale Elena Leonardi, Guido Castelli, Responsabile del dipartimento delle autonomie locali, Paolo Perini Responsabile Organizzativo nazionale e della Regione Marche del Dipartimento immigrazione ed infine Paolo Diop, Responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione. Le conclusioni spetteranno a Francesco Acquaroli, Deputato e candidato Presidente della Regione Marche.    

08/02/2020 21:40
Consigliere regionale Urbinati: "La Regione Marche alla Bit per presentare le iniziative su Sisto V"

Consigliere regionale Urbinati: "La Regione Marche alla Bit per presentare le iniziative su Sisto V"

Le Marche sono la culla di personaggi di fama nazionale e internazionale: da Leopardi a Raffaello, passando per Sisto V. Una regione piena di storia e tradizioni. Lo sa bene il Consigliere Regionale e Capogruppo Assemblere di Italia Viva Fabio Urbinati che, lo scorso 24 gennaio, insieme all’assessore Pieroni e al consigliere Rapa ha presentato - in qualità di promotore - una proposta di legge per le celebrazioni del V centenario della nascita di Sisto V. Si tratta di un provvedimento, come si legge dal testo stesso, volto a “promuove e sostenere iniziative, incontri, eventi, manifestazioni in onore di papa Sisto V nel territorio marchigiano” e ad avviare “collaborazioni in ambito nazionale e internazionale, anche in sinergia con quanto predisposto a livello nazionale”.   “Sono veramente soddisfatto per aver portato a compimento un atto che rimarrà nella storia di Grottammare, Montalto e di tutto il territorio", afferma Urbinati. Questa iniziativa porterà le Marche, in special modo quelle del sud, ad essere protagoniste nel 2021, collaborando anche con realtà come il Vaticano. Inoltre, tutte le iniziative programmate per celebrare questo importante anniversario verranno presto presentate alla Bit di Milano”. Anche quest’anno dunque, la nostra regione sarà protagonista ad uno dei più importanti appuntamenti nazionali in tema di turismo.

08/02/2020 16:24
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