Politica

Fabio Urbinati con Renzi, entra in Italia Viva e lascia il PD: il partito entra in Consiglio regionale

Fabio Urbinati con Renzi, entra in Italia Viva e lascia il PD: il partito entra in Consiglio regionale

È ufficiale. Italia Viva è realtà all’interno dell’Assemblea Legislativa della regione Marche. Con il passaggio di consegne tra l’ormai ex-capogruppo Pd, Fabio Urbinati e il nuovo capogruppo Francesco Micucci, Italia Viva è ora presente all’interno del Consiglio Regionale. Il consigliere Urbinati, infatti, ha ufficializzato, nel corso di questa mattina la sua adesione al Gruppo Misto come Italia Viva. “Ringrazio – dice Fabio Urbinati – tutto il gruppo del Partito Democratico, il presidente Luca Ceriscioli, il segretario Giovanni Gostoli per il grande lavoro fatto fin’ora. Com’è ovvio Italia Viva sosterrà la maggioranza di centro sinistra della Regione Marche e da oggi si inizia insieme scrivere una pagina nuova”. È il consigliere Francesco Micucci, classe 1973, civitanovese, il nuovo Capogruppo del Partito Democratico all’interno dell’Assemblea Legislativa delle Marche. “Ringrazio il mio predecessore e gli auguro un buon lavoro all’interno del Gruppo Misto come Italia Viva, al contempo ringrazio tutto il gruppo Pd per la fiducia che mi è stata accordata - ha commentato Miccucci -. Ci aspettano mesi impegnativi e ricchi di sfide e li affronteremo insieme nel rispetto del mandato conferitoci dai nostri elettori”. FRANCESCO MICUCCI

21/10/2019 13:20
Potenza Picena, bufera interna nel Movimento 5 Stelle: gli attivisti contro il consigliere Mezzasoma

Potenza Picena, bufera interna nel Movimento 5 Stelle: gli attivisti contro il consigliere Mezzasoma

Il Gruppo degli attivisti Cinque Stelle di Potenza Picena, nato sei anni fa, che ha portato alle elezione di due consiglieri comunali nella scorsa legislatura e di un consigliere nella attuale, si dissocia da quanto detto e politicamente intrapreso da Stefano Mezzasoma, attuale consigliere di minoranza eletto dalla lista del Movimento stesso. La presa di posizione degli attivisti e dei simpatizzanti pentastellati cittadini è dovuta al fatto che Mezzasoma, "ha intrapreso una autonoma attività politica, agendo arbitrariamente e non in relazione al suo ruolo di portavoce degli stessi, come si era impegnato a fare al momento di accettare la candidatura nella lista del M5S, e pertanto non rispecchiando più il Gruppo nelle sue scelte democraticamente discusse, condivise e votate". "Pertanto quanto detto, scritto e deciso da Mezzasoma è da considerarsi estraneo a quanto discusso e scelto dalla base del Movimento locale che se ne dissocia in attesa di un dovuto intervento da parte degli organi politici nazionali, regionali e provinciali del Movimento stesso, ai quali viene demandata ogni decisione ulteriore riguardo la titolarità del simbolo del Movimento - fanno sapere i pentastellati -. Il ruolo di portavoce sarebbe appunto quello di dare voce in Consiglio comunale alle istante dei cittadini e del gruppo che democraticamente sceglie e decide strategie politiche per il bene comune, ruolo che Mezzasoma, prendendo decisioni in maniera arbitraria e del tutto autonoma non è più in grado di svolgere a nome del gruppo stesso". 

21/10/2019 11:50
Arrigoni sulla manifestazione a Roma: "Oltre 1500 marchigiani presenti per Salvini, un successo straordinario" (FOTO)

Arrigoni sulla manifestazione a Roma: "Oltre 1500 marchigiani presenti per Salvini, un successo straordinario" (FOTO)

“Riempiendo ben 28 pullman da tutte le province, oltre 1500 marchigiani hanno portato ieri a Roma per la manifestazione dell’orgoglio italiano tutto il loro entusiasmo e la voglia di cambiamento di una regione per troppo tempo in ostaggio delle politiche clientelari del PD”. A dichiararlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega Marche, soddisfatto per la grande manifestazione a sostegno di Matteo Salvini e per la risposta delle Marche. “Si è trattato di un evento storico per la Lega delle Marche – continua Arrigoni – riempire 28 pullman non era pensabile fino a poco tempo fa. Invece gli oltre 1500 marchigiani presenti hanno fatto sentire la loro voce nella marea umana, circa 200mila persone, che nella giornata di ieri ha gridato forte e chiaro il suo "no" alla politica del PD e dei 5 Stelle, condotta oramai solo nei palazzi, senza più ascoltare gli operai, gli imprenditori, i lavoratori autonomi, gli agricoltori e gli studenti. Un messaggio che il Governo delle poltrone, dell’invasione e delle tasse non può fare finta di non aver ricevuto dagli italiani!” “Ieri la Lega marchigiana ha dimostrato di essere un movimento strutturato, fatto di militanti e sostenitori che credono nel cambiamento e nella politica del buon senso che sta indicando Matteo Salvini - aggiunge il Senatore -. Essere presenti a Roma con tante persone è stato un lavoro di grande impegno, portato avanti grazie alla squadra che è stata costruita sul territorio. I responsabili provinciali hanno dato il massimo per raggiungere questo importante traguardo, segno della voglia di partecipazione e di una politica nuova. Grazie al lavoro della nostra squadra e a un centrodestra unito, che ieri in piazza San Giovani ha dimostrato di avere una sola voce e un solo popolo, il sogno di strappare le Marche alla sinistra è a portata di mano, e non basterà il servilismo del M5S al PD per ostacolare il cambiamento".

20/10/2019 18:22
Sborgia risponde a Gentilucci: "Vogliamo un'Unione Montana che garantisca sevizi, servono atti concreti"

Sborgia risponde a Gentilucci: "Vogliamo un'Unione Montana che garantisca sevizi, servono atti concreti"

Non si è fatta attendere la controreplica del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, sulla questione riguardante la Caserma dei carabinieri, in risposta alle dichiarazioni del  presidente dell’Unione Montana di Camerino, Alessandro Gentilucci, che ha accusato lo stesso primo cittadino camerte di utilizzare pretesti per uscire dall’Unione (LEGGI QUI). “La delibera di cui parla Gentilucci, che garantirebbe la disponibilità dell’Unione Montana Marca di Camerino a ospitare la caserma della Compagnia dei carabinieri, è datata 27 dicembre 2018 - afferma Sborgia -. Parecchio tempo è trascorso da allora, ma a questa delibera non è stata ancora data esecuzione. Farebbe bene, il sindaco di Pieve Torina, a spiegare al territorio e alla comunità quali sono i passaggi tecnici da compiere così da fugare ogni dubbio, visto che la delibera giace ancora inattuata. Gentilucci – continua Sborgia- dovrebbe spiegarci altresì quali sono le altre problematiche di cui parla, è un dovere nei confronti di tutto il territorio. Il prossimo 24 ottobre ci sarà una riunione tra con la presenza di Prefettura e i Carabinieri, quella sarà la sede giusta per tradurre nei fatti quanto dice il primo cittadino di Pieve Torina." “La nostra intenzione - incalza il primo cittadino camerte – non è quella di uscire dall’Unione Montana, come afferma il presidente. Ricordo che noi abbiamo sostenuto il rinnovo della presidenza di Gentilucci nonostante le molteplici criticità presentate in questi ultimi anni dall’Unione Montana Marca di Camerino; difficoltà palesi di funzionare rispetto alle altre. Il nostro obiettivo è un'Unione Montana che cresca e che possa offrire ulteriori servizi e che si riappropri del ruolo di guida che ha sempre avuto nel passato, essendo stata la prima a nascere. L’Unione Montana di Camerino deve essere inclusiva e reintegrare quei comuni che sono stati esclusi. Per tali ragioni bisogna smetterla di alimentare personalismi e fare atti concreti per il territorio”. “La caserma nello stabile dell’Unione Montana – conclude Sborgia -  è l’assicurazione di un servizio per tutto il territorio che va da Castasantangelo sul Nera a Matelica, chiediamo quindi fatti concreti”.

20/10/2019 17:42
Gentilucci replica a Sborgia: "La caserma un pretesto per uscire dall'Unione Montana"

Gentilucci replica a Sborgia: "La caserma un pretesto per uscire dall'Unione Montana"

ll presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, interviene con una nota sulla vicenda della caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Camerino, Sandro Sborgia (Leggi qui). “Alimentare una polemica non è nel mio stile, ma il linguaggio a tratti sibillino del sindaco di Camerino Sborgia merita una replica netta e chiara, che non lasci adito ad alcun dubbio – afferma Gentilucci -. Esiste ed è già stata firmata dal sottoscritto una delibera esecutiva con cui si garantisce la disponibilità dell’Unione Montana Marca di Camerino ad ospitare la caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino: è la numero 16 del 27 dicembre 2018, che attesta una volontà di collaborazione dell’Unione manifestatasi ben prima dell’affacciarsi del sindaco Sborgia nell’agone elettorale camerte. Ma il problema, come ho cercato di chiarire in una precedente nota, consiste nel fatto che vi sono passaggi di natura politica, che competono al sottoscritto e al consiglio dell’Unione Montana, che sono stati già compiuti come appunto la delibera di cui sopra, e passaggi di natura tecnica che sono in capo ad altri soggetti e per i quali attendiamo una definizione certa, senza alcuna invasione di campo o prevaricazione da parte della componente politica. Le firme non si mettono a casaccio, si mettono per suggellare procedure e atti che hanno ottenuto tutte le autorizzazioni dagli uffici competenti”. “Non sarò certo io – continua il presidente dell’Unione Montana - a invadere ruoli e spazi che non mi competono, per cui Sborgia si metta l’anima in pace e stia sereno perché se c’è qualcuno che si è fatto in quattro per trovare una soluzione che non dia adito a dubbi o ripensamenti in merito alla collocazione della caserma, quel qualcuno è il sottoscritto. In realtà, la sensazione è che Sborgia cerchi un pretesto per sganciarsi dall’Unione Montana nella convinzione che chi fa da sé fa per tre. Ma in politica non funziona così. In politica vale un altro detto: “l’unione fa la forza”. Occorre quindi cercare la massima condivisione per rafforzare insieme un territorio che ha bisogno di essere rafforzato e aiutato a crescere, e ci si aspetterebbe da un sindaco di una città guida come Camerino maggiore capacità di ascolto e collaborazione e meno ultimatum, che servono ben poco a risolvere problemi complessi”. "Sono certo – conclude Gentilucci -  che Sborgia tornerà sui suoi passi riconoscendo il lavoro sin qui realizzato con serietà e professionalità dall’Unione Montana, per questa vicenda e per tutti i servizi che questa svolge a vantaggio delle comunità dell’intero territorio camerte”.  

20/10/2019 16:20
Il centrodestra a Roma, Leonardi: "Nelle Marche PD e M5S stanno preparando il campo per evitare il compimento della volontà popolare"

Il centrodestra a Roma, Leonardi: "Nelle Marche PD e M5S stanno preparando il campo per evitare il compimento della volontà popolare"

Nutrita la partecipazione marchigiana e maceratese di Fratelli d’Italia alla manifestazione del centrodestra riunito ieri a Roma. In centinaia sono partiti per raggiungere piazza San Giovanni guidati dall’onorevole Francesco Acquaroli e dal consigliere regionale Elena Leonardi, presenti sin dalla prima mattina ai banchetti per la raccolta delle firme. "Tematiche che il leader nazionale, Giorgia Meloni, nel suo accorato intervento pregno di una forte concretezza che ha scaldato piazza San Giovanni, ha riportato all’attenzione nazionale: le battaglie come quella contro lo ius soli, già fatta con la raccolta firme in tutta Italia, ma anche quelle per le quali ha rilanciato dal palco l’impegno di Fratelli d’Italia, come la raccolta firme sul presidenzialismo e l’abolizione dei senatori a vita" spiegano da Fratelli d'Italia. “Una piazza partecipatissima quella che ieri ha tracciato la linea per un centrodestra unito, in contrapposizione agli inciuci di palazzo il cui unico obiettivo dichiarato è quello di non dare spazio alla volontà della maggioranza degli elettori – ha commentato il capogruppo Fdi, Elena Leonardi –. Una piazza, è bene sottolinearlo, senza alcun disordine, come invece siamo abituati a vedere in altre occasioni, una manifestazione di popolo che sancisce sicuramente un malcontento nei confronti delle forzature del Governo e che preannuncia una volontà diversa da parte dei cittadini, come già espresso in tutte le ultime tornate elettorali. Temi, quelli nazionali, che a cascata ricadono anche sulla nostra Regione. Impossibile infatti non tracciare il parallelismo tra quando accaduto al Governo e quello che potrebbe verificarsi nelle Marche a seguito del voto, dopo le modifiche che il centrosinistra in Regione appoggiato dal Movimento 5 Stelle ha apportato alla legge elettorale. Anche nelle Marche vogliono prepararsi il campo a trucchetti e strategie per evitare che la volontà popolare possa trovare compimento nelle istituzioni, esattamente come avvenuto per il governo rosso giallo e come ieri piazza San Giovanni ha dimostrato di non poter accettare”.  

20/10/2019 14:52
Mogliano 313, grande partecipazione all'incontro “Casa di riposo, facciamo chiarezza”

Mogliano 313, grande partecipazione all'incontro “Casa di riposo, facciamo chiarezza”

Un successo che va ben oltre le rosee attese del gruppo Mogliano 313 per l’incontro dal titolo “Casa di riposo, facciamo chiarezza”. All’incontro molti nomi eccellenti, il Dottor Franco Pesaresi, Direttore dei servizi alla persona asl Jesi, il Sociologo Marco Vergnani (che con il suo intervento frutto della sua esperienza professionale e dalla personale visione del tema, ha commosso e trascinato la platea), la storica Anna Luchetti, già Sindaco di Mogliano, l’Avvocato Alberto Binanti, legale del Codacons di Macerata, l’Architetto Antonio Pagnanelli in rappresentanza di Italia Nostra di Macerata, il geometra Marco Verdicchio, oltre ai consiglieri di Mogliano 313. Una serata molto sentita che trae le sue origini dalla decisione del Comune di abbandonare la vecchia sede della casa di riposo a Santa Colomba per la realizzazione di una nuova struttura di dimensioni più che raddoppiate in un area verde che i cittadini sentono propria. La realizzazione sarebbe in collaborazione con un privato che interverrebbe contribuendo in quota pari alla spesa stimata in sette milioni di euro come dalla relazione commissionata dal comune. Ed è proprio l’investimento del comune uno dei punti che preoccupa il gruppo consiliare, visto che i fondi dovrebbero essere quelli chiesti per i danni del terremoto per la vecchia sede e che dovrebbero essere girati sulla nuova struttura. Nella serata è stato dimostrato, con un ampia scorta documentale dal geometra Marco Verdiccio, che i danneggiamenti provocati dal sisma nella struttura di Santa Colomba sono in linea con gli interventi possibili in analoghe strutture, ipotizzando investimenti per il ripristino e l’adeguamento sismico della porzione della struttura interessata da danni. Interessantissima la lezione storico-culturale della dottoressa Luchetti che ha permesso di conoscere la datazione dell’area (circa 1000 d.c.) e le numerose citazioni in importanti documenti storici. Oltre alla completa illustrazione della situazione attuale dell’area, degno di nota l’intervento dell’Avvocato Binanti del Codacons, associazione chiamata in causa dal gruppo Mogliano 313, che ha sottolineato come la delibera del Comune sia priva delle basi amministrative in quanto basata su una documentazione del 2011 illustrata in sala, di cui, alla luce dei fatti, si è frainteso o travisato il contenuto e senza effettuare una perizia preventiva sulla fattibilità delle opere di ripristino. "È palese come la Delibera possa, in via giudiziale, essere annullata e non è un onere solo dell’opposizione, ma chiunque ne abbia diritto può chiederne l’annullamento nelle opportune sedi – ha affermato Binanti – anche qualsiasi semplice cittadino può richiederlo e Codacons garantisce sin da ora il pieno appoggio. Credo però che alla luce della documentazione portata e degli approfondimenti fatti dal gruppo consigliare Mogliano 313, anche se avrebbe dovuto farlo il Comune prima di emanare la delibera, l'Ente pubblico possa tornare sui suoi passi e mettere in atto quella valutazione mancante nel processo amministrativo senza quindi la necessità che altri debbano intervenire per fermare l’iter. Un ottimo esempio di messa in atto di un vecchio motto “Ad unum pro civibus vigilantes” messo in campo dal Gruppo Mogliano 313, alla presenza degli altri gruppi di minoranza e con il rammarico dell’assenza di rappresentanza dei gruppi di maggioranza, invitati all’uopo.

19/10/2019 18:09
Recanati, Fabraccio contro le luminarie "favolose": "Realizzazione pacchiana"

Recanati, Fabraccio contro le luminarie "favolose": "Realizzazione pacchiana"

"Dopo 5 anni dal suo primo montaggio, nel Natale 2019 torneranno nel corso persiani le famose luminarie "favolose" che rappresentano il testo della poesia de "L'Infinito". Al di là che con il Natale e le sue iniziative, non ha nulla a che fare, è la sua realizzazione pacchiana che mi preoccupa." Così Enrico Fabraccio, capogruppo della lista #recanatinelmondo e membro della III e V Commissione del comune di Recanati.   "Il colore ghiaccio e le lettere in grassetto che le rendono anonime non hanno nessuna relazione con la vera poesia. La novità e il voler bene a Recanati hanno oscurato un po' nel tempo la verità della poca eleganza di queste luminarie in tanti animi di cittadini recanatesi - continua il capogruppo -. Ma oggi, non mi sembra tanto onorevole vedere spendere 30mila euro a un'amministrazione che si sta rendendo famosa per l'unica frase "non ci sono i soldi per nulla" e che taglia fondi alle cooperative del verde, abbandona i parchi e taglia lo stipendio alle persone in difficoltà."   "Mi auguro che altri politici recanatesi possano dire la verità ed esporsi per evitare di accomunare la tradizione recanatese alle tradizioni popolari dell'entroterra di un sud Italia lontano che con la città della poesia non c'entra davvero nulla" conclude Enrico Fabraccio.

19/10/2019 16:10
Verso Macerata 2020, Pantana: "Niente personalismi, serve candidatura adeguata"

Verso Macerata 2020, Pantana: "Niente personalismi, serve candidatura adeguata"

"In questa fase dobbiamo avere tutti la forza di mettere da parte i personalismi ed individuare insieme una candidatura adeguata per il bene di Macerata, che riporti la città ad avere un ruolo centrale nella Provincia". Così il consigliere comunale e provinciale Deborah Pantana interviene in vista del percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative del 2020, in cui i cittadini di Macerata saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco, il giorno dopo l'inaugurazione della sede della Lega in via Roma (leggi qui). "La candidatura sarà supportata da una squadra che avrà il suo nucleo centrale nel gruppo del centro-destra - prosegue Pantana -, ma che mi auguro abbia la forza di guardare anche oltre e coinvolgere tutti i cittadini che abbiano la nostra stessa voglia di determinare la rinascita della nostra città. Sono sicura dell’unità di intenti delle forze politiche del centro-destra: tutti insieme raggiungeremo l’obiettivo. Per questi motivi non posso che concordare con quanto detto da Maurizio Mosca sugli errori commessi cinque anni fa". "Per quanto riguarda tutte le altre forze in campo del Centro Destra, come già accordato, strada facendo nessuno dovrà uscire fuori dal coro che ora accomuna gli intenti dell’insieme. Il fallimento dell’attuale amministrazione comunale, che ha individuato nell’assessore Ricotta la garanzia di una prosecuzione della propria azione amministrativa, è sotto gli occhi di tutti. Ora dobbiamo metterci a disposizione per creare una squadra che sia capace di riportare a Macerata il baricentro dell’economia e della cultura provinciale e regionale" conclude Pantana. 

19/10/2019 12:18
Potenza Picena, nasce l’Associazione politico-culturale “Civico 49”

Potenza Picena, nasce l’Associazione politico-culturale “Civico 49”

Civico 49 è la nuova Associazione politico-culturale di Potenza Picena, costituita da cittadini che intendono impegnarsi per elaborare e attuare proposte per il Comune potentino. Forte della positiva esperienza del Progetto Civico e ispirata all’articolo 49 della Costituzione Italiana, Civico 49 vuole incoraggiare i cittadini a prendere parte alla vita della comunità, attraverso il dibattito costruttivo e corretto su temi di rilevanza pubblica, e il confronto con tutte le componenti della società civile. "Attenta alla centralità della Persona, dell’Ambiente e del Bene Comune come snodo in ogni scelta politico-istituzionale, Civico 49 educa all’ascolto, alla condivisione, al confronto e alla trasparenza per superare le logiche dello scontro, della contrapposizione ideologica, dell’affarismo di tipo consociativo e particolaristico" spiegano i sostenitori. Sulla base di ciò, Civico 49 sente e afferma l’urgenza di sviluppare nella comunità l’interesse a partecipare alla vita politica e sociale e ad approfondire i temi di maggiore attualità; favorire lo sviluppo virtuoso di Potenza Picena, sul piano sociale, culturale, turistico, economico e ambientale; stimolare le Amministrazioni comunali a cooperare in sistemi organici e di rete e a realizzare progetti strutturali e restituire centralità e dignità alle Istituzioni amministrative e democratiche. A guidare Civico 49 nel suo primo anno di vita sarà Richard Dernowski, che ha ringraziato così il gruppo di soci fondatori: “Con orgoglio assumo l’incarico di Presidente di Civico 49. Ci aspetta un compito arduo, quello di mostrare con l’esempio che la buona politica è possibile e che cambiare si può. Abbiamo una grande responsabilità, ma sono sicuro che saremo in grado di realizzare grandi cose.” Nel Consiglio direttivo sono stati eletti: Paolo Angeletti, Chiara Giustini, Andrea Gratti, Romina Moretti. 

19/10/2019 11:42
Recanati, l'affondo di Fratelli d'Italia: "Sul PalaCingolani il Comune ha fallito"

Recanati, l'affondo di Fratelli d'Italia: "Sul PalaCingolani il Comune ha fallito"

“È di oggi la notizia del terzo appalto per il restauro e relativo ampliamento del PalaCingolani, finanziato dal CONI ma ancora non realizzato. Siamo ormai giunti ad un punto in cui la situazione da seria è passata ad essere grave per poi raggiungere i connotati della barzelletta”. Tornano sulla questione del Palazzetto dello Sport di Recanati gli esponenti di Fratelli d’Italia attaccando l’Amministrazione Comunale. “E pensare – aggiungono -  che, in campagna elettorale, gli amministratori “favolosi” erano tutti intenti a parlare di sport, istituendo addirittura una lista civica dal nome “Infinito Sport”. Non solo, nei volantini programmatici distribuiti casa per casa a tutte le famiglie si parlava addirittura di progetti megagalattici, come piscine comunali, skate park – con immagini tratte dall'analogo progetto di Montalto di Castro, Comune col quale ci attendiamo a breve un gemellaggio – per non parlare addirittura della proposta di costruire una Cittadella dello Sport”. “Quello che ci auguriamo, come Fratelli d’Italia, è che il Comune inizi a comprendere che lo sport non è un sistema per prendere voti ma un bisogno impellente di autorealizzazione della Città. Abbiamo già perso una squadra di basket di livello nazionale, fallendo anche la possibilità di portare la seconda divisione nazionale a Recanati proprio per l’inadempienza del Palazzetto; abbiamo già tolto agli Assessori la competenza sullo Sport istituendo per due mandati consecutivi la carica di Consigliere con delega; abbiamo una città al momento sguarnita di un palazzetto che, negli anni passati, aveva ricoperto anche il ruolo di palestra aggiuntiva per le tante scuole del nostro territorio comunale; riusciremo almeno a non perdere il finanziamento del CONI per fare davvero qualcosa di concreto per lo sport cittadino, a costo di non accontentare sempre i soliti amici?” concludono.  

18/10/2019 20:30
Tolentino, il PD attacca la Giunta Pezzanesi: "Ci vuole un approfondimento del bilancio presentato"

Tolentino, il PD attacca la Giunta Pezzanesi: "Ci vuole un approfondimento del bilancio presentato"

“La segreteria del Partito Democratico di Tolentino esprime solidarietà ai Consiglieri del PD e del Movimento 5 Stelle. L’Amministrazione continua a gestire la cosa pubblica con scarso rispetto delle regole democratiche cercando giustificazioni e argomentazioni futili. Il bilancio continua ad essere messo all’ordine del giorno all’ultimo momento a volte anche in maniera incompleta, rendendo di fatto impossibile sia la valutazione che eventuali osservazioni  o interrogazioni”. Ad  affermarlo in una nota la segreteria del PD di Tolentino, guidata da Angela Ciarlantini, che torna sull'argomento bilancio comunale. “Sei o sette pagine di relazione fatte dal collegio dei Revisori dei Conti – continuano - banalizzate come se fossero le battute di un fumetto, presuppongono un approfondimento del bilancio presentato. Il Partito Democratico denuncia il fatto che l’Amministrazione di Tolentino non mette in condizione il Consiglio Comunale di fare le osservazioni al bilancio, ai cittadini l’interpretazione di questo comportamento. È ormai la seconda volta che nel corso del 2019, l’Amministrazione non pubblica né trasmette a tutti i consiglieri i documenti necessari alla valutazione del bilancio, ma anche di altri punti messi all'ordine del giorno all'ultimo momento, e continua a trincerarsi dietro le presunte cose fatte che passano in sei mesi da ottanta a cento”.   “Sfugge a qualcuno – proseguono gli esponenti dem - che tra le cento opere annoverate gran parte erano già iniziate con il centro sinistra e questa amministrazione ha solo tagliato i nastri, che alcune non sono di competenza dell’amministrazione comunale e altre sono state finanziate da altri enti. Sfugge anche lo stato di degrado del centro storico che non può essere affrontato con una operazione di “abbellimento” parziale, non integrato con il piano del centro storico previsto e per cui stiamo pagando altri soldi dei contribuenti. Chiediamo da lungo tempo maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in città e dell’associazionismo. Questo significa gestire democraticamente una città, non è sufficiente l’appello alla collaborazione, la collaborazione va attuata e gestita” concludono.

18/10/2019 18:25
Macerata, protesta di CasaPound: bavaglio alle statue del Monumento ai Caduti (FOTO)

Macerata, protesta di CasaPound: bavaglio alle statue del Monumento ai Caduti (FOTO)

Bavaglio apposto dai militanti di CasaPound sulle statue di tutta Italia. Questa la simbolica protesta, arrivata anche a Macerata, con la quale il movimento della tartaruga frecciata ha inteso continuare a tenere alta l’attenzione sulla censura in Rete, a 40 giorni dalla disattivazione delle sue pagine e dei profili dei suoi attivisti da parte delle piattaforme Facebook e Instagram e in attesa della prima udienza della causa intentata contro i siti di Mark Zuckerberg, fissata per il 13 novembre. “Non si è trattato di un episodio isolato – spiega CasaPound in una nota – anzi, l’azione contro di noi è stata probabilmente la prova generale rispetto al tentativo di mettere a tacere gradualmente la voce dei sovranisti, come del resto dimostrato dalle censure che continuano ad essere poste in essere contro innumerevoli profili e pagine, ma anche ad esempio dal processore di pagamento PayPal contro imprenditori colpevoli solamente di essere lontani da posizioni globaliste”. “Per fortuna – prosegue il movimento – inizia ad allargarsi il fronte di coloro che hanno compreso la gravità delle censure in atto, come dimostrato dalla partecipazione al convegno sulla libertà di espressione “Riprendere la parola”, organizzato da Il Primato Nazionale e che avrà luogo oggi pomeriggio alle 17, insieme al nostro Simone Di Stefano, con la partecipazione di personalità del mondo dell’informazione e della cultura quali il membro del Cda Rai Giampaolo Rossi, il docente universitario Marco Gervasoni, l’attore Edoardo Sylos Labini, la giornalista Francesca Totolo, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, e il direttore del Fatto Quotidiano online Peter Gomez”. “È anche in considerazione del momento cruciale per il fronte sovranista e dell’attacco senza precedenti in corso – conclude CasaPound- che domani pomeriggio saremo in piazza San Giovanni, senza simboli ma con centinaia di tricolori, con la volontà di arricchire anche con le nostre idee e battaglie di sempre una piattaforma programmatica, quella dell’opposizione al governo dall'incubo giallofucsia, che non può limitarsi ai pur fondamentali temi dell’immigrazione e della pressione fiscale, ma deve iniziare a occuparsi con forza anche di casa, lavoro, famiglia, salari e Stato sociale”.

18/10/2019 13:55
Macerata, Giorgetti inaugura la nuova sede della Lega: "Liberare la città da Carancini" (FOTO)

Macerata, Giorgetti inaugura la nuova sede della Lega: "Liberare la città da Carancini" (FOTO)

In centinaia presenti questa mattina all'inaugurazione in via Roma, a Macerata, della nuova sede provinciale della Lega. Si tratta di un primo fondamentale passo nell’ottica delle imminenti elezioni amministrative e regionali del 2020, in cui il partito di Matteo Salvini vuole ottenere l'en plein. Per l’occasione, direttamente da Roma è arrivato il numero due del “Carroccio”, il vice-segretario federale Giancarlo Giorgetti, salutato dallo scrosciante applauso di militanti e cittadini. Al suo fianco il responsabile della Lega Marche Paolo Arrigoni. "Il Governo attuale non è stato fatto per l'interesse degli italiani - ha sottolineato Giorgetti -, ma contro Salvini. Alla fine sarà la democrazia a vincere. Quota 100 non è stata toccata? È un bene, siamo stati noi a volerla fortemente. Vedo che PD e Movimento Cinque Stelle, come da migliore tradizione della sinistra, stanno studiando formule creative per imporre nuove tasse sulle spalle degli italiani".  Gli fa eco il senatore Paolo Arrigoni, che fissa gli obiettivi della Lega per il 2020: "Quella di oggi è una giornata importante, il primo passo verso le elezioni del prossimo anno. Per le amministrative puntiamo a costruire una forte alleanza con le liste civiche per creare una coalizione compatta che porti finalmente al cambiamento in questa città. Ce lo chiedono i maceratesi. Ci stiamo muovendo sempre più sul territorio e abbiamo già costruito dei gruppi di lavoro per costruire un programma e convergere sulla nomina del giusto candidato".  Proprio Arrigoni ha poi ufficializzato la nomina del nuovo responsabile della Lega Macerata, Simone Merlini: "Sarò il coordinatore di tutte le forze attive che vorranno avvicinarsi alla Lega nella comune volontà di cambiare la nostra città. Viva Matteo Salvini e viva Macerata".  Dopo il taglio del nastro la cerimonia di inaugurazione si è spostata all'interno della sede di via Roma, e ha avuto come cerimoniere il deputato treiese della Lega, Tullio Patassini: "Segniamoci questa data - ha affermato -. È la data della liberazione di Macerata dal PD. I cittadini credono nel cambiamento dopo anni di disastri da parte dell'amministrazione Carancini sia in termini sportivi, che in termini sociali ed economici. Ringrazio tutte le persone che con il loro lavoro instancabile ci hanno permesso oggi di inaugurare questa sede".  Sandra Vecchioni, responsabile comunale del partito, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la presenza di Giorgetti: "Siamo senza parole, è un onore averla qui". Il consigliere comunale Andrea Marchiori ha invece sottolineato lo spirito collaborativo interno al partito: "Bisogna essere ambiziosi nella politica e nella vita. Siamo consapevoli delle nostre qualità e dei nostri limiti. Insieme siamo una grande famiglia".  Presenti all'inaugurazione Giovanni Gabrielli, responsabile Lega di Tolentino; Franco Ceregioli, vice-sindaco di Sarnano; Franco Zaffiri, vicepresidente leghista della Regione Marche; Deborah Pantana, consigliere comunale e provinciale; il consigliere provinciale Rosella Ruani; i consiglieri regionali Luigi Zura e Mirco Carloni. 

18/10/2019 13:21
Macerata, colpo di scena all'inaugurazione della sede della Lega: riappare Remigio Ceroni (FOTO)

Macerata, colpo di scena all'inaugurazione della sede della Lega: riappare Remigio Ceroni (FOTO)

Colpo di scena all'inaugurazione della sede provinciale della Lega avvenuta questa mattina a Macerata, in Via Roma. All'arrivo del numero due della Lega Giancarlo Giorgetti, tra i primi ad avvicinarsi è Remigio Ceroni, ex coordinatore regionale di Forza Italia e a lungo deputato nell'orbita di Silvio Berlusconi. A seguito della mancata candidatura alle elezioni politiche del 2018 e del conseguente burrascoso addio al partito, il politico fermano, attualmente sindaco del comune di Rapagnano, era sostanzialmente scomparso dalle scene prima di riapparire quest'oggi al fianco di Giorgetti. Tutto sembra lasciar, dunque, presagire a un suo prossimo arruolamento tra le fila leghiste. All'inaugurazione presente un'altra ex forzista come Barbara Cacciolari. 

18/10/2019 11:55
Appignano, voto favorevole dell'amministrazione comunale per il mantenimento dell'I.C. "Luca della Robbia"

Appignano, voto favorevole dell'amministrazione comunale per il mantenimento dell'I.C. "Luca della Robbia"

"È stata una votazione dall’esito scontato, ma importantissimo per le comunità, quella che si è svolta lo scorso 11 ottobre  nel corso del Consiglio Comunale ad Appignano" , ad affermarlo è  la maggioranza del Sindaco Calamita che ha votato per il mantenimento dell’Istituto Comprensivo di Appignano-Montefano. Favorevole anche la capogruppo di Vivere Appignano Vittoria Trotta, che ha valutato in modo positivo l’importante atto assunto.  Assenti invece alla votazione i componenti del gruppo Su la Testa. Ora si attendono i pareri della Provincia sulla programmazione della rete scolastica provinciale per l’anno scolastico 2020 /2021 e della Regione Marche che ha emesso le linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 2020/2023. La questione relativa alla scuola è sorta nel 2014, quando  Montefano e Appignano, di comune accordo si accorparono in un unico Istituto Comprensivo, con sede ad Appignano. L’inizio della collaborazione è stato faticoso, ma, come sottolinea la Dirigenza scolastica, negli anni sono stati ottenuti ottimi risultati in termini di progettualità PON per la scuola, realizzando con Fondi europei significative attività di formazione in orario scolastico e extrascolastico. Nei consigli d’istituto si sottolinea come si sia sempre lavorato in sinergia e in collaborazione senza mai prediligere un territorio a sfavore dell’altro. La struttura organizzativa è equamente suddivisa tra i rappresentati dei due comuni sia nell’organigramma nel suo complesso che nel consiglio d’istituto. La recente nomina della nuova Dirigente Scolastica dell’IC “L. della Robbia” ha immediatamente rinnovato uno slancio operativo favorendo il rapporto tra la dirigenza scolastica stessa  e gli Enti Locali del territorio interessato. Considerando che i due comuni sono territorialmente vicini e facilmente raggiungibili, è difficile immaginare una collaborazione più semplice. Secondo il sindaco Calamita “È importante il mantenimento dell’assetto attuale poiché la perdita’ dell’IC avrebbe comportato ricadute negative sui processi di integrazione che dal 2014 ad ora hanno fatto buoni progressi sia nel campo dell’offerta formativa che della collaborazione tra docenti e personale dei diversi plessi. Interrompere adesso avrebbe significato perdere anni di collaborazioni e sinergie acquisite. Al fine di maturare una scelta consapevole è stato raccolto anche il parere dei Sindacati i quali in un incontro con le maggiori sigle hanno espresso il loro parere positivo in merito al mantenimento dell’attuale IC in quanto una diversa scelta avrebbe portato anche ad una ricaduta negativa in termini di posti di lavoro  nel nostro territorio”. Per motivi analoghi ai descritti e specificatamente alla didattica, anche il   consiglio di Istituto dell’I.C.  “L. della Robbia” si è espresso a favore del mantenimento dell’accorpamento tra le scuole di Appignano e Montefano. Mentre l’IC Badaloni di Recanati (che è l’Istituto sotto cui sarebbero dovute  passare le scuole di Montefano) si è espresso all’unanimità dei presenti in modo negativo sulla possibilità di un accorpamento con le scuole di Montefano. Tutte queste considerazioni sono anche conseguenza delle linee guida emesse dalla Giunta regionale con deliberazione del 2 settembre 2019 in cui viene riportato che gli Istituti Comprensivi debbano avere al massimo 1000 studenti. Sono quindi, alla fine, i numeri a parlare: Recanati e Montefano hanno insieme 1149 studenti, mentre Appignano e Montefano ne hanno in totale 736. Quindi Appignano con i suo 423 studenti e Montefano con i suoi 313 studenti insieme sono assolutamente rispettosi di  quanto previsto dalle linee guida regionali e provinciali.  

17/10/2019 13:44
Recanati, in Consiglio comunale arrivano il bilancio 2019 e la previsione 2020

Recanati, in Consiglio comunale arrivano il bilancio 2019 e la previsione 2020

Nelle prossime settimane verrà portato in discussione nel Consiglio Comunale di Recanati il Bilancio di previsione per il l’anno amministrativo a venire. "Con questo atto saranno più evidenti le direzioni di sviluppo della città sulle quali l’amministrazione intende impegnarsi e sta dal momento dell’insediamento lavorando, già espresse nel Documento Unico di Programmazione, la cui prima stesura è stata presentata in Consiglio Comunale e approvata con alcuni suggerimenti proposti dai consiglieri del Partito Democratico" spiega il primo cittadino Bravi. "Il passaggio di consegne tra la passata amministrazione e quella attuale è avvenuto ad anno amministrativo già avviato e, con l’arresto dovuto alla mancata approvazione del bilancio consuntivo del 2018, si è venuta a creare una difficoltà nel dover riorganizzare in tempi brevi, ma condizionati dai passaggi previsti per legge, le manifestazioni estive e quelle connesse alla ripresa delle attività subito dopo - prosegie il sindaco -. Non è stato fatto mistero del fatto che, per queste e altre circostanze, si siano dovuti ridimensionare gli eventi in passato realizzati e i contributi che erano stati erogati in precedenza ad associazioni e altri soggetti impegnati su diversi fronti, in altre collaborazioni tra pubblico e privato." "Il bilancio del 2019 è stato infatti condizionato fin dal primo momento anche da una riduzione di fondi rispetto all’anno precedente, in parte secondo un trend di diminuzione delle entrate in linea con le economie richieste a tutte le pubbliche amministrazioni e in parte per la straordinarietà di alcuni fondi di cui il Comune di Recanati aveva goduto, su specifiche progettazioni, negli anni precedenti. Che nel momento in cui le risorse largheggiano, un’amministrazione pubblica le utilizzi a favore dei propri cittadini sembra ovvio, ma questo non può significare che le stesse azioni siano messe in campo sistematicamente, come forse in taluni casi ci si aspetta - prosegue Bravi -. Il contenimento della spesa che è stato attuato in questi mesi e fino alla fine del 2019, permetterà tuttavia di chiudere l’anno corrente con un bilancio solido e senza particolari difficoltà per l’anno prossimo. Tra le spese che hanno subito alcune riduzioni ci sono quelle relative alla pulizia e al decoro, come alcune note stampa di questi giorni hanno fatto rilevare." "Comprendendo le difficoltà soprattutto a carico dei lavoratori del settore, si fa presente che gli eventi atmosferici di straordinaria portata avvenuti nei primi giorni dello scorso luglio hanno richiesto una copertura economicamente ingente, che ha purtroppo comportato una rimodulazione delle azioni previste nei 12 mesi a scapito dell’ultima parte dell’anno. L’amministrazione è già impegnata nel ripensare in modo più organico e sistematico la cura dell’ambiente e del proprio territorio, dotandosi di collaborazioni che garantiscano la qualità e la continuità dei servizi e la salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori del settore" ha concluso il primo cittadino. 

17/10/2019 11:30
Sarnano, l'opposizione attacca: "L'amministrazione comunale snobba la Borsa del Turismo"

Sarnano, l'opposizione attacca: "L'amministrazione comunale snobba la Borsa del Turismo"

Il gruppo di opposizione al Comune di Sarnano “Il Paese che vogliamo”, guidato da Giacomo Piergentili, accusa l’amministrazione comunale di non aver partecipato attivamente alla seconda edizione della “Borsa del Turismo del Centro Italia”, in programma nei giorni scorsi a Cingoli. “Tra i molteplici strumenti promozionali messi in campo per la valorizzazione e il rilancio delle località colpite dal sisma del 2016 – afferma in una nota l’opposizione -, occupa un posto preminente la “Borsa del Turismo del Centro Italia”, la cui 1^ edizione, organizzata da “Inside Marche”, si è svolta lo scorso anno a San Benedetto del Tronto dal 24 agosto al 2 settembre. Nel corso della campagna elettorale, noi della lista “Il Paese che vogliamo” avevamo messo più volte in evidenza come fosse stata del tutto “ingiustificabile” la mancata partecipazione “diretta” (e non una insignificante presenza all’interno della Unione Montana Monti Azzurri) del Comune di Sarnano, all’epoca guidato da Franco Ceregioli, alla succitata rassegna fieristica appositamente allestita proprio in favore della ripartenza post sisma”. L'opposizione lamenta inoltre “il fatto, piuttosto grave, che non fossero stati avvertiti dell’evento in questione alberghi e strutture ricettive, ristoranti, attività artigianali ed eno-gastronomiche, associazioni, Pro-loco ecc., che avrebbero potuto recitare, singolarmente o in forma associata, un ruolo da autentici ‘protagonisti’. L’ebbrezza per la striminzita vittoria elettorale (51% - 49%) ha probabilmente fatto dimenticare alla compagine guidata dall’attuale sindaco Luca Piergentili, composta perlopiù dagli stessi protagonisti del Decennio scorso, la nootevole “gaffe” a suo tempo commessa, al punto da disinteressarsi completamente della 2^ edizione della Borsa Turistica – MULA (Marche – Umbria – Lazio – Abruzzo) - continua l'opposizione -.  Infatti la scelta di Inside Marche, con cui il Comune di Sarnano non ha evidentemente preso i dovuti contatti, è caduta quest’anno su Cingoli che ha ospitato la 2^ edizione della Borsa Turistica dall’11 al 14 ottobre scorsi”. “Ci risulta anzi che il Comune di Sarnano - continua la minoranza - nonostante abbia ricevuto a mezzo PEC l’invito a partecipare gratuitamente e la richiesta di patrocinio, non si sia degnato né di rispondere, né di informare. Come nel 2018, gli operatori economici Sarnanesi, non si sa come e perché, subiscono passivamente le decisioni insensate che danneggiano, non poco, il rilancio turistico del nostro paese. Tale stato di cose è stato da noi evidenziato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale tenutosi giovedì 10 ottobre (giorno antecedente l’apertura della Rassegna) - prosegue l'opposizione -. Le nostre vibranti proteste per un atteggiamento del tutto irresponsabile verso i nostri operatori che, faticosamente, sperano di uscire da una profonda crisi del turismo che perdura da diversi anni, hanno prodotto l’effetto di costringerli a portare a Cingoli, in fretta e furia, alcuni opuscoli delle Terme e il depliant di Sarnano in formato a/4 avanti/retro, assolutamente “inadeguato” per una efficiente e importante promozione”. "Siamo quindi rimasti fuori da tutto: praticamente senza un 'vero' stand (solo di eno-gastronomici, nelle vie e piazze del “Villaggio Cingoli” ce ne saranno stati più di un centinaio…), senza essere mèta di educational tour, senza blogger e giornalisti, fuori dagli itinerarie dagli incontri, e soprattutto senza partecipare al work shop domanda/offerta turistica marchigiana, che si è tenuto nella mattinata di lunedì 14 ottobre presso l’Ex Seminario Vescovile, alla presenza di ben 55 buyers accreditati (l’elenco ci è stato fornito dall’organizzatore), provenienti dall’Italia: Roma – Bari – Ravenna – Palermo - Torino – Como- Bologna – Perugia – Cattolica – Varese –Ancona – Pesaro – Macerata e Ascoli Piceno e dall’Estero (Germania – San Marino – Olanda – Lettonia – Svezia – Inghilterra” - conclude la minoranza -. Noi del 'Paese che vogliamo', che rappresentiamo la metà della popolazione Sarnanese, nell’esclusivo interesse dei tanti operatori economici che ci hanno sostenuto e anche a quelli che, purtroppo, non ci hanno dato il loro consenso, domenica scorsa abbiamo avanzato agli organizzatori, nella persona di Luigi Settembretti, la “candidatura” di Sarnano per ospitare, nel 2020, la 3^ edizione della Borsa del Turismo del Centro Italia”.

17/10/2019 09:54
L'Assemblea legislativa delle Marche al fianco del popolo curdo e contro la guerra di Erdogan

L'Assemblea legislativa delle Marche al fianco del popolo curdo e contro la guerra di Erdogan

Contro l’operazione militare turca in Siria. L’assemblea legislativa delle Marche esprime la sua ferma opposizione all’intervento bellico denominato “Fonte di pace” iniziato nel nord-est della Siria 7 giorni fa. “Il Governo italiano si faccia portavoce presso la Nato, l'Unione Europa e le Nazioni Unite per trovare una soluzione democratica, pacifica e giuridica alla questione curda nell'ambito di una Conferenza di pace internazionale”. È l’impegno richiesto alla Giunta regionale dalla mozione n.553 presentata dai consiglieri regionali Micucci, Giancarli, Giacinti, Rapa, Bisonni, Mastrovincenzo, Busilacchi, Maggi, Biancani, Marconi e Casini e approvata questa mattina in Consiglio Regionale, con la quale si chiede inoltre di sollecitare il Ministro degli Esteri a “varare il decreto ministeriale per bloccare l’export degli armamenti verso la Turchia”. Forte preoccupazione per l’attacco lanciato dalla Turchia alle città della Siria del Nord e solidarietà al popolo curdo: questo in sintesi il contenuto di una mozione che chiede una presa di posizione forte e decisa del Governo italiano. “Secondo un resoconto delle Nazioni Unite il numero dei morti della guerra di Erdogan contro i Curdi sarebbe già di 300 – ha sottolineato il consigliere Pd e capogruppo, Fabio Urbinati - oltre 100 mila invece sono gli sfollati dalle zone della Siria Nord-Orientale. E’ stata intrapresa dagli organi di sicurezza una vasta operazione contro l’opposizione curda e di sinistra con l’arresto di oltre 400 attivisti, politici e giornalisti. Non c’è tempo da perdere. Dobbiamo schierarci al fianco del popolo curdo-siriano e dobbiamo farlo subito. Per questo abbiamo chiesto l’inserimento urgente della mozione n.553 nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa”. "Le ripetute violazioni del diritto internazionale messe in atto dal Governo turco bombardando località del Kurdistan turco e iracheno - riprende Urbinati -, le discriminazioni e le persecuzioni messe in atto nei confronti della minoranza curda hanno fortemente allarmato le autorità europee che hanno richiesto con forza alla Turchia di interrompere immediatamente ogni azione militare. La Turchia è un partner importante dell'UE e, in qualità di paese candidato, è tenuta a rispettare gli standard di democrazia più elevati, compreso il rispetto dei diritti umani, lo Stato di diritto, elezioni credibili, le libertà fondamentali e il diritto universale”. “Nel 2018 l’Italia ha venduto materiale bellico alla Turchia per circa 360 milioni di euro - conclude Urbinati - ed è il terzo paese a cui vendiamo più armi dopo il Katar e il Pakistan, rappresenta circa il 15% del totale delle esportazioni militari italiane. Negli ultimi giorni diversi paesi europei hanno deciso la sospensione della vendita di armi alla Turchia per via dell’offensiva militare avviata dal Governo di Erdogan contro i Curdi siriani fortemente condannata dalla gran parte comunità internazionale e della UE, per questo chiediamo che anche l’Italia sospenda immediatamente la vendita di armi alla Turchia”.   

16/10/2019 13:11
Ospedale Matelica, Sandro Bisonni: "Ripristino del personale medico"

Ospedale Matelica, Sandro Bisonni: "Ripristino del personale medico"

Attraverso un’interrogazione il consigliere regionale dei Verdi Sandro Bisonni intende sapere "quali siano i dati in possesso all’AV3, tali da giustificare i tagli, e se s’intenda chiedere al direttore della stessa area il ripristino del personale medico per garantire una copertura delle urgenze soprattutto nella fascia notturna." Il taglio di personale medico presso il punto di assistenza territoriale dell’ospedale di Comunità di Matelica preoccupa il consigliere regionale. "In base a recenti notizie diffuse dalla stampa, dal primo ottobre il numero di medici in servizio nel PAT (Punto di Assistenza Territoriale), relativamente alla fascia oraria che va dalle 20 alle 8, sarebbe sceso da tre a due unità e la motivazione di questa scelta sarebbe soprattutto di carattere economico. Si apprende, inoltre, che nel caso entrambi i professionisti in servizio dovessero assentarsi, sulla porta del PAT sarà apposto un cartello per invitare l’utente a contattare telefonicamente il 118" osserva Bisonni. “Il punto di assistenza territoriale dell’ospedale di Matelica – spiega il consigliere – durante la notte poteva contare su di un medico di continuità assistenziale, uno del 118 e un altro a cui era riservato esclusivamente il servizio in postazione. In caso d’urgenza si era in grado, comunque, di fronteggiare la situazione. Teniamo anche conto che, con la riapertura di un noto locale della zona, gli accessi durante la notte potrebbero aumentare e un medico in più sarebbe sicuramente utile." Attraverso l’interrogazione Bisonni intende sapere "quali siano i dati in possesso all’AV3, tali da giustificare la scelta compiuta; se s’intenda chiedere al direttore della stessa area il ripristino del personale medico per garantire una copertura delle urgenze nella fascia notturna e, in caso contrario, come si preveda di garantire un servizio di qualità in grado di soddisfare le esigenze del territorio."

16/10/2019 11:20
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