Ricorrono oggi i quattro anni dalle devastanti scosse del 26 ottobre 2016, che hanno sconvolto molti comuni dell'entroterra marchigiano.
“È una data significativa per la nostra regione e per l’intero centro Italia – ha affermato il governatore Francesco Acquaroli –. Le Marche contano il 62% del danno complessivo dell’intero cratere sismico, con oltre 46 mila edifici danneggiati, 30 mila sfollati. Decine di migliaia di nostri concittadini che quotidianamente affrontano, con un esemplare senso di appartenenza e grande determinazione, le lungaggini burocratiche e i ritardi finora accumulati e che meritano risposte. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché la ricostruzione post-sisma abbia un significativo cambio di passo, concertandoci con senso di responsabilità con tutta la filiera istituzionale, a partire dal commissario Legnini, e tutti gli attori coinvolti, gli enti locali e le categorie professionali”.
La ricostruzione è stata una delle priorità assolute con cui il presidente Acquaroli e la nuova amministrazione regionale si sono presentati ai marchigiani.
“Quello da affrontare è un lavoro immane – ha affermato l’assessore con delega alla ricostruzione, Guido Castelli – e lo vogliamo fare d’intesa con i sindaci e con le professioni, che sono i due grandi interlocutori che in questi anni non sono stati resi partecipi del processo fattivo della ricostruzione. L’impostazione che vogliamo darci è quella dell’ascolto e della condivisione".
"A questo scopo stiamo convocando due incontri, rispettivamente con i sindaci e con i rappresentanti delle categorie professionali - aggiunge Castelli -. È il momento di curare la concreta operatività e applicazione dell’apparato normativo sia della ricostruzione pubblica che di quella privata, significativamente innovato dalle recenti ordinanze commissariali. Bisogna che questo impegno si traduca in realizzazione".
L’assessore Castelli ricorda, in conclusione, come la ricostruzione post-sisma dovrà essere un asset strategico fondamentale del Recovery Plan affinché sia anche riconosciuto il centro-Italia terremotato come una priorità nazionale mai più rimandabile.
Modificare il dpcm del 24 ottobre, delegando ai sindaci l'apertura o chiusura di palestre, centri sportivi, piscine e attività di ristorazione. È quanto approvato in una delibera dalla Giunta municipale di Tolentino questo pomeriggio, su proposta del sindaco Giuseppe Pezzanesi.
"Ancora una volta vengono ingiustamente penalizzate le attività culturali - sottolineano dall'Amministrazione comunale tolentinate -, sportive e di ristorazione già pesantemente colpite dal precedente lockdown le quali, inoltre, hanno dovuto adottare numerose misure per ottemperare a tutte le prescrizioni previste dal Governo nel rispetto del distanziamento sociale".
I ristori economici per tutte le categorie colpite dalle nuove misure annunciati dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri secondo il sindaco Pezzenesi "non potranno mai compensare le spese, gli investimenti e gli ingenti sacrifici già effettuati per ottemperare agli obblighi normativi conseguenti all'emergenza Covid-19".
Pertanto, da Tolentino, si richiede esplicitamente al Governo di modificare il dpcm, "delegando se necessario i sindaci a responsabilizzarsi su azioni da apportare nei settori delle attività culturali, sportive e di ristorazione, in quanto gli stessi conoscono più di altri le specifiche realtà locali; di prendere atto che in caso di inerzia o di mancato ascolto da parte del Governo molte attività culturali, sportive e di ristorazione saranno costrette alla chiusura definitiva".
Maggiore trasparenza sui dati giornalieri dei positivi al Covid- 19 a Macerata e le relative misure adottate dall’amministrazione comunale per contenere il contagio e sostenere chi è in difficoltà.
È l’oggetto di un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza David Miliozzi alla Giunta Parcaroli.
Il leader della lista Macerata Insieme chiede, inoltre, all’amministrazione comunale “se si è adoperata per conoscere il numero di contagiati da Coronavirus, dei pazienti in attesa di tampone e dei cittadini in isolamento fiduciario in città e se quindi può fornire tali dati alla cittadinanza per dovuta trasparenza e informazione”.
Miliozzi domanda inoltre al Comune “se può adoperarsi per aggiornare e riferire alla cittadinanza tali dati regolarmente, per renderla consapevole dell’evolversi della situazione in città”.
Nell’interrogazione si pone l’attenzione, altresì, “su quali iniziative siano state intraprese dalla Giunta Parcaroli “per aumentare la consapevolezza dei cittadini ed agevolare il contenimento del contagio anche in mancanza di adeguato tracciamento dei contatti, promuovendo l’auto-isolamento fiduciario in caso di sintomi o sospetto di contagio ad integrazione della quarantena obbligatoria”.
Il consigliere di minoranza chiede inoltre informazioni: “Sul tipo di iniziative intraprese per sostenere le persone sole o le famiglie che trovandosi in isolamento o quarantena non sono in grado di provvedere alle necessità primarie (spesa, medicine, etc.).
Se e come intende, il Comune, attenzionare le persone anziane parzialmente autosufficienti sintomatiche, ma non ancora da ricovero ospedaliero”.
La Giunta regionale intende favorire la ripresa economica post Covid-19 puntando sugli investimenti innovativi, finanziati con un bando in uscita, dedicato alle attività produttive. A disposizione delle piccole, medie e grandi imprese ci sono 1,3 milioni di euro.
“Dobbiamo già ragionare sulla ripartenza e trovarci pronti a far ricrescere il nostro tessuto produttivo”, è quanto ha dichiarato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive. “Si avvicina una nuova fase difficile per le Marche e per il Paese. Oltre a garantire il ristoro alle attività danneggiate, la difesa della liquidità delle piccole imprese e i redditi dei lavoratori, dobbiamo agire subito per creare le basi per una nuova fase di crescita. Dobbiamo dare, sin da ora, un sostegno alle imprese che hanno piani di investimento e puntano sulla crescita e sul futuro, generando nuova occupazione. Per questo è in uscita un bando che sosterrà piani di investimento per l’insediamento di nuove unità produttive, significativi ampliamenti o riattivazione di impianti produttivi in disuso”.
Il bando per gli investimenti produttivi si rivolge a quelle imprese regionali o provenienti da fuori regione che presentano progetti industriali di rilancio produttivo: “Il bando vuole dare un segnale di fiducia al tessuto produttivo più dinamico, in grado di trainare l’economia regionale. Parte con una dotazione di 1,3 milioni di euro di risorse regionali, ma c’è la volontà di integrare queste risorse e dare seguito a questo intervento nei prossimi mesi”, assicura Carloni. Il meccanismo sarà a sportello (valutazioni secondo l’ordine cronologico di presentazione) e gli interventi che verranno proposti dovranno essere in stato avanzato di cantierabilità. La Regione chiederà un impegno occupazionale di 20 addetti addizionali per la fine del progetto (ridotti a 10 nel caso di una elevata quota di laureati o di investimento rilevante ai fini dell’economia circolare). Lo sportello aprirà il 12 novembre.
“Il Governo provveda subito a ristorare e sostenere le attività chiuse forzatamente che hanno visto e vedranno ridotte o azzerate le loro possibilità di lavorare”. A dichiararlo è il presidente regionale Francesco Acquaroli, in merito al nuovo Dpcm firmato nella giornata di oggi dal premier Giuseppe Conte.
“Ieri pomeriggio io, il vicepresidente Mirco Carloni e altri assessori siamo stati videocollegati in una lunga Conferenza Stato-Regioni per parlare del nuovo Dpcm, spiega Acquaroli. I presidenti delle Regioni avevano mostrato perplessità su alcuni aspetti legati alle chiusure totali di palestre, piscine, cinema e teatri, e sulla chiusura pomeridiana e serale di ristoranti e bar. Queste perplessità riguardano soprattutto il fatto che non esiste alcuna evidenza scientifica, almeno conosciuta, che il virus si possa diffondere più rapidamente in alcune di queste attività rispetto che in altre”.
“In tanti pensano che il rispetto delle norme, a partire dal distanziamento interpersonale, l'uso delle mascherine, l'igiene delle mani, e anche tutte le procedure e i protocolli stabiliti in questi difficili mesi, possano essere sufficienti al contenimento del contagio. Delle perplessità rappresentate, il Governo non ha ritenuto di tenere conto, e il Dpcm pubblicato in Gazzetta non ha recepito queste segnalazioni, continua il presidente regionale.
L'evoluzione epidemiologica è sicuramente molto delicata in tutto il Paese, e presuppone la massima attenzione prima di tutto per la sicurezza e la salute dei cittadini, che devono avere la precedenza”.
"Il supporto dell’Amministrazione comunale a tutte le attività commerciali che risentiranno delle restrizioni sarà massimo e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Così il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli si è espresso in merito alle misure da adottare, dopo il nuovo Dpcm firmato oggi dal premier Giuseppe Conte, che di fatto penalizza soprattutto le attività della ristorazione e dei bar, costretti a chiudere alla 18. (Leggi qui il nuovo Dpcm)
Siamo già al lavoro - ha spiegato il primo cittadino - per cercare di aprire la Ztl in centro storico dando respiro a bar, pizzerie, ristoranti e gelaterie negli orari di apertura consentiti dal Dpcm".
Altro tema caldo affrontato da Parcaroli è quello relativo al focolaio Covid, venutosi a creare presso la Rsa di Villa Cozza, dove sono risultati positivi 50 ospiti (Leggi qui).
"Sono in contatto già da diversi giorni con il direttore dell’Ircr di Macerata Francesco Prioglio per monitorare la situazione che sta interessando Villa Cozza - ha affermato il sindaco - . C’è un confronto costante con l’Asur per fare in modo che all’interno della struttura ci sia una presenza fissa e costante di medici: Villa Cozza, a seguito dei casi di Covid-19 registrati all’interno deve, nel più breve tempo possibile, diventare una struttura sanitaria e stiamo lavorando tutti insieme in questa direzione".
"Doveva essere la Giunta dell’ascolto e del confronto come metodo nuovo e discontinuo rispetto all’amministrazione di Romano Carancini, accusata troppe volte di essere autoreferenziale e di prendere le decisioni più importanti, per il futuro della nostra città, autonomamente. Non vi è traccia di questo nuovo metodo nel primo, significativo, provvedimento varato dalla Giunta". Così Andrea Maurilli, Leonardo Piergentili e Michele Verolo, in quanto membri dell'assemblea provinciale di 'Sinistra Italiana', commentano la decisione del neo sindaco di Macerata Sandro Parcaroli di stoppare il progetto di accoglienza migranti "Macerata Sicura".
Un atto che definiscono "politicamente miope ed irresponsabile perché parla alla pancia del paese rivelandosi una semplice mossa propagandistica che non cerca una reale soluzione alla questione".
"Il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati (progetto SIPROIMI) - spiegano Maurilli, Piergentili e Verolo - prevede un'accoglienza inclusiva delle persone e si rivolge, in particolare, ai minori non accompagnati ed coloro che sono inseriti nel sistema di protezione nazionale. Insomma: si tratta di quanto di più lontano si possa avere dall’immigrazione irregolare di cui ha parlato il Sindaco. Riteniamo che la decisione presa dalla Giunta sia profondamente errata in quanto si basa sulla percezione di un fenomeno e non sulla realtà dei fatti: il progetto SIPROIMI coinvolge pochi migranti perché si fonda sull’idea che solo con un’accoglienza diffusa si possa arrivare ad un’effettiva inclusione di queste persone nel nostro tessuto sociale".
"Con questa delibera Macerata rinuncia ad avere voce in capitolo in materia di accoglienza: restano, infatti, in piedi i progetti gestiti dalla prefettura, che vengono gestiti in maniera parallela ed autonoma rispetto ai singoli comuni. Auspichiamo - concludono i rappresentanti di 'Sinistra Italiana' - che la Giunta faccia al più presto chiarezza su quali siano le sue linee programmatiche su questo tema: riteniamo che la migrazione sia, già da tempo, un fatto centrale dei nostri tempi e che come tale vada affrontato: non basta un tratto di penna che, tra l’altro, cancella un progetto che crea occupazione a chi lavora in questo settore e, soprattutto, non crediamo che una città meno inclusiva sia una città più sicura".
"Ritengo inopportuno il primo intervento di Romano Carancini nel ruolo di consigliere regionale, che ha lanciato un'accusa senza precedenti ad una professionista stimata come la dottoressa Corsi e alla dirigenza, nella persona della dottoressa Nadia Storti". Così il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica replica alle dichiarazioni fatte dall'ex sindaco di Macerata riguardo la nomina della dottoressa Daniela Corsi a responsabile del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell'Area Vasta 3.
"Dispiace leggere certe considerazioni da parte di chi ha fatto l'amministratore - aggiunge Ciarapica -, e che quindi dovrebbe conoscere bene cosa significhi fare delle scelte e individuare le persone giuste per determinati ruoli strategici. Oggi l'amico Romano è in Regione a rappresentare il territorio e non per fare campanilismo per il 'suo' ospedale. È triste che etichetti una scelta, fatta in piena autonomia dalla direttrice sanitaria in base alle competenze e alla professionalità, come una cambiale elettorale".
"La dottoressa Corsi è stata scelta per l'esperienza che ha maturato - sottolinea il primo cittadino civitanovese - e per la grande competenza sul campo. Da Sindaco di Civitanova posso dire di conoscerla personalmente e so quanto impegno e quanta capacità ha dimostrato soprattutto nel periodo di emergenza del Covid perché ho lavorato ogni giorno a stretto contatto. E quindi penso che sia la persona più giusta non per Civitanova, ma per tutto il territorio".
"Dispiace davvero che chi ha esperienza politica e che ha amministrato il capoluogo possa uscire con giudizi di questo tipo. Mi unisco quindi all'assessore Saltamartini nel condannare le parole che vanno a denigrare una professionista e un medico stimato da tutta la comunità" conclude Ciarapica.
"Cosa c'è dietro la sconcertante scelta della Dott. Nadia Storti - direttore generale di ASUR Marche ed attuale reggente della direzione di Area Vasta 3 - con il sigillo del nuovo assessore alla Sanità della Regione Marche sul nuovo responsabile del Dipartimento di Emergenza Urgenza della Area Vasta 3 nel preferire la Dott. Daniela Corsi al Dott. Ermanno Zamponi?". Questo quanto si chiede - in tono polemico - il consigliere regionale ed ex sindaco di Macerata Romano Carancini riguardo la recente nomina dirigenziale nella sanità maceratese.
Una sanità definita da Carancini "parallela, fatta dal potere delle amicizie. Le influenze di singoli soggetti o di mini cordate di potere che marcano territori, la "sanità dei poteri" a discapito delle competenze, della autorevolezza, della democrazia e del rispetto delle regole. Oltre che l'indifferenza rispetto alla tutela della salute dei cittadini".
"Il capo dipartimento sanitario è una figura di coordinamento - sottolinea Carancini -, di rappresentanza, di organizzazione, di qualificazione e miglioramento della efficienza ed umanizzazione della sanità dei cittadini (non dei poteri) e lo si sceglie chiamando a votare il personale ospedaliero e non, con una espressione di coloro che lavorano sul campo".
"E allora perché la Dott. Nadia Storti ha mortificato e umiliato i tanti operatori sanitari e non, chiamati a proporre il nuovo Direttore dopo l'uscita per pensionamento del Dott. Giuseppe Tappatà?" si chiede sardonicamente Carancini, che aggiunge "È la "cambiale" che la Dott. Nadia Storti, con la lunga mano e il via libera dell'assessore alla Sanità, ha pagato alla "sanità dei poteri", la stessa che l'inedito duetto SS (Storti-Saltamartini ndr) ha confezionato per la scelta, poche settimane fa, del nuovo direttore sanitario dell'Ospedale di Macerata".
Il riferimento è alla nomina, come nuovo direttore sanitario AV3, di Carlo Di Falco: "Si è deciso di scegliere una figura che non è del territorio - attacca Carancini -, ha esperienze in altre regioni, non conosce ambiente, a breve andrà in pensione, così ritrovandoci da capo, piuttosto che dare una stabilità ad un ruolo fondamentale in ambito sanitario, per certi aspetti determinante quanto il Direttore di Area Vasta. Una decisione - quella del direttore sanitario - di appartenenza partitica cara alla Dott. Nadia Storti e alla nuova compagine di governo regionale".
"Ma c'è una seconda risposta dietro al filo nero, resistente e oscuro, delle scelte del duetto SS (Storti-Saltamartini). Indebolire progressivamente, fare terra bruciata, attorno all'ospedale di Macerata, dopo che negli ultimi anni si era finalmente trovato un equilibrio nell'ambito dei centri decisionali sanitari dell'area Vasta 3; ma soprattutto preparare il terreno per rimettere in discussione la realizzazione dell'Ospedale di 1° livello alla Pieve" conclude Carancini.
"La realizzazione di una nuova scuola e di servizi al turismo nella zona Fontespina-IV Marine sacrificata dalla giunta Ciarapica alla logica della cubatura commerciale. L’opposizione dice no a questa idea di riqualificazione dell’ex liceo scientifico si esprimono con queste parole i quattro consiglieri di minoranza, Pier Paolo Rossi (Civitanova cambia), Stefano Mei (Movimento 5 Stelle), Giulio Silenzi e Mirella Franco (Pd).
"Si presentava l’occasione per condividere e programmare con i residenti lo sviluppo dell’unica parte della città che può essere ancora dedicata al turismo e alle attività ricettive ad esso legate. Invece, il centro destra ha piazzato supermercati anche qui, come nella zona sud della città (vedasi lottizzazione all’uscita della superstrada e nella zona ex Pellegrini). La chiamano riqualificazione, ma è solo riempire ‘vuoti urbani’ con ciò che richiede il miglior offerente, a volte palazzi, più spesso superfici commerciali - spiegano nella nota - Nel progetto che la giunta andrà a varare non c’è, al contrario di quel che annuncia Ciarapica, nessuna grande opera infrastrutturale ma giusto una rotonda, scontata e comunque prevista anche dall’accordo precedente, oltre che accessi asserviti alle nuove strutture. Nel progetto non è previsto nessun parcheggio utile ai civitanovesi e/o ai turisti, ma un parcheggio privato a servizio dei clienti del supermercato e insufficiente allo stesso, comunque di superficie doppia (3.740 mq) rispetto a quello a destinazione pubblica (1.846 mq), in cui a mala pena vi potranno posteggiare una quarantina di auto e che sarà anche questo praticamente ad uso dei clienti del discount.".
"E la domanda da porsi è quale funzione turistica possa mai avere, visto che nella zona non vi è un sottopasso diretto al mare, opera che la giunta potrebbe realizzare con i 700/800 mila euro degli oneri di urbanizzazione, che invece ha deciso di utilizzare per un’altra zona della città, per la rotonda di Costamartina - tuonano i componenti dell'oppsizione - Nella decantata riqualificazione hanno dimenticato anche il verde pubblico, o quasi, visto che parliamo di 1.590 mq di standard obbligatori, praticamente un giardinetto, oltretutto neanche così vicino alle abitazioni. Non c’è nessuna modernità nell’idea di città di Ciarapica e del centro destra e non c’è alcun rispetto per la qualità della vita nel quartiere; è solo politica delle varianti ad hoc asservite alla tendenza del mercato immobiliare e ai desideri dei loro grandi elettori".
“La settimana prossima inizierò le consultazioni di tutti i gruppi che compongono la maggioranza in vista della formazione della nuova squadra”, così Sindaco Fabrizio Ciarapica, a tre giorni dalle dimissioni dell’Assessore Paolo Borroni, annuncia l’imminente accelerazione per completare la compagine di governo cittadino.
“Sarà mia premura confrontarmi ed ascoltare le istanze e i progetti – continua Ciarapica - che a breve, a medio e lungo termine devono essere messi in campo per il futuro e per il bene della nostra comunità, senza dimenticare i punti cardini del programma su cui i cittadini hanno deciso di posizionarci alla guida della Città più di tre anni fa".
"Al termine delle consultazioni, le idee e le progettualità verranno sintetizzate in modo collegiale e saranno le condizioni necessarie per individuare le migliori personalità e professionalità che andranno a comporre la nuova giunta - prosegue il sindaco Ciarapica -. Un governo della città che si ispirerà agli ideali del centrodestra, ma aumenterà ulteriormente il dialogo con la società civile, con i produttori, i lavoratori, gli imprenditori, gli operatori del turismo e del terzo settore. C'è bisogno di una giunta forte e coesa per portare a termine le opere necessarie all'intera collettività, ma è fondamentale la condivisione delle proposte. Se emergerà da parte dei gruppi la determinazione a portare avanti progetti condivisi, l'accordo sui nomi dovrà essere solo una logica conseguenza”.
Il Sindaco coglie l’occasione per fare un grosso in bocca al lupo a Pierpaolo Borroni, andato a ricoprire la carica di consigliere regionale dopo la vittoria del presidente Acquaroli. “Voglio pubblicamente ringraziare Pierpaolo Borroni per il lavoro svolto a Civitanova, e augurargli di proseguire al meglio il suo compito a Palazzo Raffaello, conservando una attenzione particolare per la sua città”.
“In questo momento siamo di nuovo in piena emergenza Covid - conclude Ciarapica -. I numeri sono spaventosi e stiamo lavorando in maniera serrata per agire sia fronte sanitario con la riapertura del Covid hospital, che sul fronte sicurezza per il rispetto delle norme. Senza perdere di vista questa priorità, però, è arrivato il momento di ricostruire la Giunta affinché ritorni alla sua piena funzionalità, solo così potremo tornare ad essere forti e concludere bene il mandato. Sono certo che dopo aver ascoltato i componenti della maggioranza e aver chiarito i punti che vogliamo portare avanti, arriveremo insieme e presto ad una sintesi, al fine di realizzare le proposte necessarie per il bene della città. Non è questo il tempo per disperdere le energie: è il tempo per ritornare all'essenziale e far sentire la vicinanza delle istituzioni ai cittadini in difficoltà, obiettivo che noi crediamo sia il vero compito della politica”.
"Adesso non mi aspetto le scuse di nessuno ma almeno il silenzio di quanti hanno criticato nei mesi scorsi senza fare un minimo sforzo di approfondimento.So bene che nessuno sarà disposto a ricredersi neanche in parte, perché coloro che ci hanno 'crocifisso' mai vorranno fare lo sforzo di contestualizzare o valutare effettivamente fino in fondo i pro e i contro di un'operazione fatta sul campo di battaglia". Così' l'ex assessore Angelo Sciapichetti si era espresso, attraverso una nota stampa, in merito alla riapertura del Covid Center di Civitanova Marche (leggi l'articolo)
A tali dichiarazioni ha prontamente replicato la parlamentare civitanovese del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi: “La situazione epidemica nelle Marche non può non preoccupare tutti, ma le prese di posizione dell’ex assessore Angelo Sciapichetti mi sanno tanto di speculazione politica su una vicenda, quella del Covid center di Civitanova, che ha diversi punti oscuri, primo fra tutti la scelta dell’ubicazione della struttura”.
Fu proprio lei infatti una tra le prime a denunciare che la collocazione della struttura è “sbagliata e dannosa, perchè - sostiene oggi come a maggio scorso - il centro è collocato in piena zona commerciale di Civitanova, un’area molto trafficata a ogni ora del giorno e ad alta affluenza di persone. Quindi ribadisco quello che abbiamo sempre sostenuto come Cinquestelle marchigiani: il Covid Center non doveva essere installato dove è stato fatto, ma a Civitanova, doveva essere collocato nella struttura vuota dell’ospedale pubblico”.
“A giugno - continua Emiliozzi - facemmo un sopralluogo di quella struttura e ci fu spiegato proprio dai tecnici della regione che quella collocazione sarebbe stata comunque idonea al Covid Center. Questo avrebbe risolto tre problemi: evitare la presenza di un Covid center in un’area affollata, avere un’eccellenza terapeutica per emergenze direttamente collocata in un ospedale ma con ingresso separato e ‘percorso sicuro’ per i malati di Covid e una mobilità intra-strutturale più facile del personale medico e sanitario, di cui c’è grave carenza. Questo solo per parlare degli aspetti pratici. Per quanto riguarda invece l’impiego di fondi pubblici, vorrei ricordare a Sciapichetti che non sono stati soltanto i suoi avversari politici a sollevare dubbi, ma anche la Procura della Repubblica di Ancona che ha inviato la Guardia di Finanza e ha aperto un’indagine che speriamo possa chiarire cosa è realmente successo in quei giorni terribili di primavera. Fino a quel momento - conclude Emiliozzi - sarebbe il caso che a restare in silenzio fosse l’ex assessore, cui i cittadini marchigiani hanno chiaramente fatto capire che i suoi servizi non sono più richiesti”.
Approvato oggi dalla Giunta il Piano triennale dei lavori pubblici 2021/2023, uno strumento di fondamentale importanza con cui l’Amministrazione Parcaroli ha individuato, in tempi brevissimi, ad appena un mese dal suo insediamento, gli interventi e le opere strategiche che delineano la nuova visione di città, con cronoprogrammi e risorse destinate ai lavori da eseguire.
Frutto di un lavoro di squadra, portato avanti con grande impegno e collaborazione da parte sia dell’Esecutivo sia dei servizi coinvolti, quello tecnico e quello finanziario, il Piano è “fedele al programma politico, non è di facciata ma di autentico valore per la città” come sottolinea l’intera Giunta.
Nel Piano, che per il 2021 prevede interventi per un totale di circa 8 milioni di euro, la programmazione include importanti opere di edilizia cimiteriale che comprendono lavori di manutenzione straordinaria, da tempo necessari e ma mai attuati, ma anche di ampliamento della struttura civica per far fronte alle esigenze prossime.
Spazio anche alle manutenzioni relative agli impianti sportivi cittadini con particolare attenzione all’approfondimento delle linee progettuali e reperimento fondi per la realizzazione del campo da rugby, una promessa anche questa a cui l’intera Giunta vuole fortemente mantenere fede.
Sul fronte degli edifici scolastici oltre alle manutenzioni sulle varie strutture, un posto di rilievo lo ricopre l’intervento previsto per il Convitto nazionale con l’obiettivo di restituirlo alla città come polo scolastico.
Previste anche misure importanti di intervento per ciò che concerne il dissesto idrogeologico che interessa diverse zone della città, come Collevario, via Pancalducci e Madonna del Monte - Sambucheto. Gli investimenti programmati nel Piano triennale delle opere pubbliche riguardano anche, in un’ottica più ampia di visione di città, la riqualificazione di via Zorli nel quartiere Pace mentre sul fronte viabilità un’accelerazione forte verrà data al collegamento via Mattei La-Pieve.
Spazio anche alla realizzazione di piazza Li Madou al posto dell’attuale largo Donatori del sangue in via Don Minzoni e al percorso delle fonti comunali.
Il Piano triennale delle opere, una volta trascorso il periodo tecnico di deposito previsto, passerà all’attenzione del Consiglio comunale
Attraverso una conferenza stampa straordinaria, il presidente regionale Francesco Acquaroli ha annunciato le nuove misure messe in atto dalla neonata Giunta per contenere il contagio da Coronavirus.
"I dati epidemiologici delle ultime settimane rilasciano un trend in ascesa - esordisce Acquaroli - che nonostante un numero di asintomatici prevalente, registra un numero alto di positivi (oggi si è superata quota 300 nuovi casi). Per tali ragioni, abbiamo ritenuto importante prendere dei provvedimenti di prevenzione, importanti per evitare scenari peggiori. La tutela della salute e della sicurezza del territorio sono le priorità. Inoltre vogliamo scongiurare un nuovo lockdown" - spiega il governatore regionale - .
"Ho emesso una nuova ordinanza per mettere in campo tutte le azioni preventive senza condizionare le attività economiche.
La prima riguarda la didattica, dove il vero problema è il sovraffollamento dei mezzi pubblici - sottolinea il presidente - .
Le classi terze, quarte e quinte superiori adotteranno la didattica a distanza al 50%. Il nostro obiettivo è potenziare il trasporto pubblico Locale, per poter poi tornare tutti a lezioni in presenza. Per le scuole l'ordinanza entrerà in vigore sabato mattina" (domani lezioni normali).
Un'altra misura riguarda le attività economiche, in special modo la grande distribuzione.
"Nei centri commerciali, in ottemperanza alle norme sul distanziamento, sarà consentita la presenza di una persona ogni 10 metri quadrati - annuncia - e all'interno di queste attività sarà fatto divieto il consumo di cibi e bevande . Chiusura, inoltre, alle ore 21 di sale giochi e Bingo.
Altro provvedimento messo in atto è la riduzione del 60% del trasporto pubblico locale, dall'80% attualmente in vigore. Per piscine e palestre è importante rispettare tutte le norme di distanziamento e anti assembramento, nonché quelle relative alla sanificazione. I provvedimenti presi - evidenzia Acquaroli - sono stati assunti d'intesa con il Ministero della Salute.
"Raggiungere un livello di autodisciplina importante, rispettare le regole, il distanziamento, la mascherina le regole d'igiene, è fondamentale nella lotta al contagio - conclude il governatore - . La ratio dei provvedimenti presi è intervenire, laddove non è possibile da soli, al fine di garantire il rispetto delle regole.
Per quanto rigurada il calcio ci sarà uno slittamento di tre settimane per Prima e Seconda categoria e per il Calcio a 5 Eccellenza C1 e C2".
L'ordinanza resterà in vigore fino al 15 novembre.
Nuovo riconoscimento per il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci.
Nei giorni scorsi è stato confermato consigliere nazionale dell’UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, organismo che rappresenta ed associa enti territoriali interamente o parzialmente montani. “Ritengo che poter far sentire la voce dell’entroterra marchigiano in un contesto istituzionale come l’UNCEM possa costituire una ulteriore opportunità per dar forza alle nostre ragioni, che sono quelle di comunità che pretendono attenzione e rispetto esattamente come tutti i cittadini italiani. Troppo spesso la montagna è stata considerata un bacino territoriale marginale e relegata ad un valore economico e sociale residuale. È ora di cambiare rotta. Come sindaco di un comune del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, come vicepresidente del Parco e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, ho cercato in ogni modo, anche e soprattutto nelle situazioni di difficoltà innescate dal sisma, di portare avanti i diritti della nostra gente, che chiede di essere considerata e trattata con dignità. La montagna può davvero rappresentare una opportunità per il futuro, e per questo ci stiamo adoperando utilizzando tutti gli strumenti possibili dal punto di vista operativo e finanziario”.
Tra questi giocherà un ruolo importante l’accordo di programma quadro per l’alto maceratese che metterà a disposizioni investimenti importanti per le aree interne nell’ambito dei programmi e fondi europei destinati alle regioni. “Insieme alla grande sfida della ricostruzione post terremoto, il tema della valorizzazione delle aree interne sarà la chiave di volta della ripartenza possibile dell’entroterra, e dovremo tutti essere capaci di lavorare in rete mettendo a sistema i vari enti territoriali, le diverse competenze, le professionalità. L’UNCEM, in questo senso, rappresenta un ottimo contesto dove confrontarsi e acquisire informazioni nonché far valere le ragioni dei territori montani in ambito istituzionale”.
"Un gesto di “spontanea generosità” che sembrerebbe di fatti celare problemi di ben altra natura". Così il consigliere comunale di maggioranza Francesco Paletti replica alle dichiarazioni dell'Associazione G-Lab, dopo aver appreso della volontà di quest'ultima di voler rinunciare al diritto di superficie su un’area che potrebbe essere ipoteticamente interessata dalla realizzazione del nuovo Polo scolastico.
"Ritengo però doveroso a onor di cronaca - sottolinea Paletti - ripercorrere alcuni passaggi importanti attraverso i quali l’Associazione aveva richiesto, con carattere di urgenza, quell’area per la realizzazione del loro progetto denominato Casa G-lab, già a partire dal mese di settembre 2018 anche con l’invio di una richiesta di diffida alla presente Amministrazione se non si fosse adoperata ad autorizzare la concessione del diritto di superficie".
"Infine, una volta ceduto tale diritto nel novembre del 2018, e dopo aver ottenuto il permesso di costruire l’Associazione - aggiunge Paletti - avanzò all’Amministrazione una richiesta di proroga di un anno per l’inizio dei lavori, sicuramente legata a difficoltà di natura economica, la cui scadenza sarebbe stata prevista per il 12 giugno 2020".
"Tutto questo lungo iter portato avanti dal Comune insieme all’Associazione G-lab, nelle ferma volontà di entrambi di realizzare il progetto, è di gran lunga antecedente all’individuazione di quella stessa area - conclude il consigliere - “ipoteticamente” interessata alla costruzione del nuovo polo scolastico, così come emerso dall’ultimo consiglio comunale tenutosi a fine settembre".
"Il sindaco Parcaroli nel salire e scendere dai 20 autobus che ha preso per controllare il pericolo di assembramenti deve aver visto situazioni molto preoccupanti, strade invase da immigrati irregolari che mettono a repentaglio la sicurezza pubblica, una città lacerata nella sua pacifica convivenza". Così il capogruppo di minoranza della lista civica "Strada Comune" Alberto Cicaré commenta la decisione della nuova Giunta comunale di Macerata di stoppare il progetto di accoglienza migranti "Macerata Sicura".
Secondo Cicaré, il neo sindaco Sandro Parcaroli ha dimostrato "non solo di non conoscere il sistema di protezione internazionale, nel momento in cui afferma falsamente che i progetti di accoglienza si occupano di immigrati irregolari (quando in realtà si occupa di titolari di protezione internazionale e di minori stranieri non accompagnati, che irregolari assolutamente non lo sono) ma ne dà perfino annuncio a mezzo stampa, senza curarsi dei lavoratori comunali e in capo all'ente Gestore, che in questo anni hanno messo a disposizione competenze e capacità per gestire un progetto complesso, numeroso e che è stato più volte preso a riferimento dal Servizio Centrale e dalla Regione per le buone prassi messe in campo".
"Inoltre, non si preoccupa nemmeno della reazione dei beneficiari accolti attualmente - aggiunge Cicaré - e che senza previsione alcuna e senza un passaggio doveroso, in quanto soggetti in carico all'ente titolare cioè il Comune di Macerata, necessitavano come tutti di essere preparati, sostenuti e seguiti in questo passaggio. Questo accade quando un operatore dell'accoglienza o un cittadino migrante accolto smette di essere una persona e diventa solo capro espiatorio su cui costruire e alimentare il consenso politico e la paura. Senza considerare il danno economico alla città (affitti di immobili in primis) sul quale ci impegniamo ad avere informazioni precise, al fine di rendere consapevoli i cittadini di che cosa è accaduto davvero oggi al di là dei proclami fuorvianti e irrispettosi del Sindaco".
Il consigliere di minoranza indica anche cosa si sarebbe potuto fare in alternativa alla rinuncia della prosecuzione del progetto SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati): "Emanare un nuovo bando per lo svolgimento di un servizio ordinato e utile per tutti, compresi quelli che oggi riversano la loro rabbia contro gli 'irregolari', con la possibilità di attingere ai finanziamenti ministeriali, conservando professionalità preziose e posti di lavoro".
"Ci chiediamo come sia possibile che una giunta seria pensi davvero che cancellando con un tratto di penna la vita e il futuro di qualche decina di migranti, a tutti gli effetti titolari di quelle misure di protezione di cui il sindaco dimostra di non sapere nulla, si pensi davvero di aver eliminato il problema dell'immigrazione sul territorio - conclude Cicaré -. È un inganno. La città di Macerata in realtà oggi ha perso in competenza, ha perso professionisti multilingue, operatori legali, assistenti sociali, mediatori, che oltre ad occuparsi del SIPROIMI hanno risposto quotidianamente alle emergenze anche durante questa pandemia per tutti i cittadini di Macerata lavorando in penombra. Da oggi in poi il fenomeno migratorio avrà meno strumenti per essere gestito".
Ha preso servizio presso il Comune di Tolentino quale nuovo Segretario generale Benedetto Perroni che svolgerà il nuovo incarico part time, congiuntamente al Comune di Morrovalle con cui Tolentino ha stretto una convenzione, approvata dal Consiglio comunale.
Il nuovo Segretario sostituisce Paolo Cristiano attualmente in forza al Comune di Macerata.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha accolto Benedetto Perroni con il quale ha tenuto la prima riunione di Giunta.
"Ringrazio – ha detto – il Segretario uscente Paolo Cristiano per l’umanità e la professionalità messa a disposizione in questi anni della nostra Amministrazione e di tutta la Comunità tolentinate. A lui auguriamo ogni bene e auspichiamo sempre crescenti successi professionali e personali.
Conosco da tempo Benedetto Perroni e lo stimo per la sua professionalità. Sono convinto che insieme potremo costruire quell’intesa necessaria alla nostra squadra per fare sempre meglio e per vincere le importanti sfide che ci attendono. Ovunque abbia ricoperto l’incarico di segretario ha operato dimostrando sempre preparazione e dedizione al lavoro e all’ente. Inoltre è espressione del territorio che conosce bene e quindi ci sarà di aiuto nella nostra azione amministrativa. Professionalità e condivisione sono valori a cui entrambi teniamo e che certamente ci consentiranno di costruire una proficua collaborazione per la Città e per il territorio di riferimento, che mi auguro possa durare nel tempo".
Benedetto Perroni dopo aver frequentato il Liceo Ginnasio “G. Leopardi” di Macerata si è laureato all’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano, laurea in Economia aziendale con indirizzo di specializzazione in Economia delle Amministrazioni pubbliche. Ha conseguito il master di II livello in “Innovazione nella Pubblica Amministrazione” presso l’Università degli Studi di Macerata.
Già Dottore Commercialista, Revisore dei Conti, dal 2010 è Segretario Comunale ed è iscritto nell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali. Dal 2014 è Segretario generale. Inoltre è iscritto nell’elenco nazionale componenti Organismi indipendenti di valutazione della performance – OIV.
Componente di concorsi pubblici e collaboratore esterno in diversi Comuni, già docente di economia presso il Liceo “Leopardi” nell’ambito di un progetto di ampliamento dell’offerta formativa, ha ricoperto l’incarico di Segretario presso i Comuni di Pusiano, Proserpio e Sormano, Ussita, Pievebovigliana, Fiordimonte, Bolognola, Treia, Massa Fermana. Segretario generale nei Comuni di Corridonia, Treia e Morrovalle.
È stato amministratore della Corridonia Servizi, Revisore dei Conti del Comune di Visso, è componente del Collegio Sindacale della Società Acquedotto del Nera spa, componente del Consiglio nazionale dell’unione nazionale dei Segretari comunali e provinciali, Segretario dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia nelle Marche”, responsabile della mediazione in ambito tributario al Comune di Sant’Elpidio a Mare, componente del nucleo di valutazione del Comune di Amandola. E’ il nuovo Segretario generale della Città di Tolentino.
"L'intera maggioranza ha dato il via libera ieri sera, in Consiglio comunale, alla vendita dell'ormai fatiscente ex Liceo scientifico di Fontespina di Proprietà della Provincia. Grazie ad una maggioranza compatta che ha ratificato l'alienazione dell'area, potremo dare il via alla riqualificazione di questa zona strategica che la Città attendeva da anni - dichiara in una nota stampa il sindaco di Civitanova Merche Fabrizio Ciarapica - E' una notizia che ci tenevo a dare personalmente a tutti i Civitanovesi, perché dopo un lungo iter e anni di lavoro della Provincia, della Giunta e degli Uffici, siamo finalmente arrivati a questa conclusione che ci vede molto soddisfatti e sono sicuro che siano tanti i cittadini a pensarla come noi".
"Ma non nascondo l'amarezza per come si è espressa l'opposizione, che anche in questo importante risultato si è voluta schierare contro, sbandierando le solite accuse che ormai conosciamo a memoria e che confliggono con l’interesse generale della comunità - incalza il primo cittadino - C'è da chiedersi a questo punto quale sia la Civitanova della sinistra, forse gli appartenenti a questa parte politica hanno una visione di una Città dove regna il blocco delle opere, lo stallo, il degrado? Il paradosso è che i paladini delle astensioni e del no, sono gli stessi che poi accusano l'Amministrazione di immobilismo, di mancata programmazione e di degrado della Città".
"I cittadini non possono che rimanere confusi da questo modo di fare politica, in cui ogni mossa di sviluppo a favore della comunità diventa utile a denigrare l'avversario politico. Ne prendiamo atto e ne prenderanno atto anche i cittadini - aggiunge Cairapica - Non abbiamo certo approvato solo un piccolo supermercato di quartiere, ma opere per sbloccare una viabilità strozzata da anni, parcheggi pubblici, nuovo verde pubblico, una rotatoria sulla statale e soprattutto questa vendita ci permetterà alla Provincia di finanziare la rotatoria su Costamartina, un'opera da 550 mila euro che tutti avevano solo promesso e che noi andremo a realizzare"."Ieri l'opposizione si è astenuta anche sui temi della cultura, non ha votato a favore dell'introito dei soldi della Regione per il Magma (Museo del Manifesto e Arte Grafica) e per l'acquisto di nuovi libri in Biblioteca - sottolinea - Noi andremo avanti con i nostri programmi, delusi di questo atteggiamento che vuole solo cercare di disgregare chi è stato eletto dai cittadini per amministrare, senza considerare i danni che questo comporta per la Città che ha bisogno, in questo momento difficile ancora di più, di persone che non sappiano solo dire di no, ma anzi di collaborare per il bene comune". Conclude Fabrizio Ciarapica
"La risposta del sindaco Citracca sul crollo del ponte di legno sul fiume Chienti nei pressi di Polverina a servizio della Via Francescana è per certi versi sorprendente e soltanto delle persone ingenue potrebbero accettare tale risposta e credere alle affermazioni che essa contiene, alcune delle quali sono anche di una gravità assoluta". Così il Capogruppo di minoranza Sandro Luciani commenta la gestione del Comune di Valfornace da parte della Giunta Citracca, attraverso una lettera aperta inviata alla nostra redazione.
"Per nascondere l’inadempienza e la totale inconsistenza della sua attività - prosegue il consigliere Luciani -, l’attuale amministrazione si attribuisce dei meriti che non le appartengono. L’implementazione della fibra, infatti, non si deve al Comune di Valfornace, ma solo ed esclusivamente alla Regione Marche. Gran parte dei lavori nei borghi storici, per la viabilità e per la messa in sicurezza di fiumi e torrenti erano già stati programmati, con l’avvio del relativo iter procedurale, dalla precedente amministrazione - precisa il consigliere -. L’installazione della 'Casa dell’Acqua' era già da tempo prevista negli accordi riguardanti la gestione dell’acquedotto".
"È assurdo, quasi un insulto a tutti i cittadini, che l’attuale amministrazione si lamenti di opere che sarebbero state realizzate in passato, senza un’attenta programmazione, in merito alla loro manutenzione nel tempo - incalza Sandro Luciani -. Non solo, ciò non è vero. L’amministrazione guidata da Citracca, infatti, senza nemmeno rendersi conto del valore e del significato delle sue affermazioni, si denuncia da sola, nel momento in cui dichiara la sua totale incapacità di garantire anche la più semplice ed ordinaria manutenzione ad opere già in essere - sottolinea il consigliere -, nonostante le ampie risorse disponibili. In sostanza, delle parole assurde e disarmanti: stiamo parlando di un piccolo ponte di legno pedonale e non di un’opera viaria faraonica".
Il consigliere Luciani precisa inoltre che è falso affermare che questo ponticello sul Chienti,a servizio della Via Francescana, sia stato costruito senza autorizzazioni. "Semplicemente - chiarisce il consigliere Luciani -, esso è andato a sostituire un altro ponte già presente in quel tratto di fiume e da sempre utilizzato dalla popolazione locale. Citracca afferma che esso è stato realizzato per 'arrivare primi'. Ancora una volta si tratta di un’affermazione incomprensibile e del tutto priva di senso, ma di certo quando il Comune di Pievebovigliana era guidato dal sottoscritto il nostro paese era il fiore all’occhiello dell’intero Alto Maceratese, mentre oggi è dimenticato e abbandonato da tutti".
"Per la Via Francescana, il Comune ha individuato un percorso alternativo? Ma il sindaco non sa che questo cammino alternativo confluisce sempre sullo stesso ponte che non c’è più? - si interroga in conclusione il consigliere Luciani - Si sfiora il ridicolo parlando di un itinerario che sarebbe alternativo a che cosa? Sempre l’attuale sindaco parla dei 'cinque sentieri' promossi quest’anno come se essi costituissero una novità assoluta. Citracca probabilmente non si è mai accorto che da almeno dieci anni a Pievebovigliana tutte le associazioni locali organizzano ogni anno cammini, escursioni e passeggiate. Nemmeno con delle semplici parole il sindaco Citracca riesce a dissimulare il vuoto totale che lo circonda", conclude così la sua risposta il consigliere Sandro Luciani.