Il Gores ha comunicato, nelle ultime 24 ore sono stati testati 1297 tamponi: 531 nel percorso nuove diagnosi, 677 nel percorso guariti e 99 del percorso screening. I positivi sono 2 nel percorso nuove diagnosi (1 nella provincia di Pesaro Urbino e 1 nella provincia di Ascoli Piceno). Questi casi comprendono rientri dall'estero e contatti di casi positivi.
I positivi sono decisamente meno rispetto a ieri quando erano stati riscontrati più di 20 contagiati nel percorso nuove diagnosi (12 della provincia di Pesaro Urbino, 5 della provincia di Macerata, 1 della provincia di Ascoli Piceno e 2 provenienti da fuori regione)
Nel percorso screening Montecopiolo sono stati effettuati 99 tamponi, registrato 1 caso positivo.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale, dunque, a 6.921 su un totale di 103.470 campioni testati.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
“Le bollette del gas che stanno arrivando alle famiglie del cratere dopo ormai 4 anni di sospensione dei pagamenti delle utenze rappresentano una mazzata insostenibile. Sia perché siamo ben lontani da una situazione di normalità, con una ricostruzione ancora ai primi passi, sia per un’emergenza Covid che ha gelato i timidi germogli di ripresa che cominciavano ad affacciarsi". Lo dichiarano i deputati del Pd Stefania Pezzopane e Mario Morgoni Deputati, della Commissione Ambiente ed entrambi delle aree terremotate.
"Oggi - continuano i due esponenti del PD - vedersi gravati di ulteriori oneri per migliaia di euro, tra l’altro dilazionabili in tempi molto stretti, e di altri in arrivo per Acqua ed energia elettrica getta nello sconforto e produce malessere in chi crede ancora in un futuro del proprio territorio e lotta nelle condizioni più difficili per questo obiettivo. Il governo deve intervenire tempestivamente per
mettere riparo a questa situazione garantendo una ulteriore sospensione e prevedendo il pagamento con dilazioni sufficientemente lunghe (almeno 5 anni) da non essere evidentemente insostenibili".
Prendiamo atto, ribadiscono Pezzopane e Morgoni 'che la sottosegretaria Morani si è già attivata perché nel decreto agosto possa essere ricompresa una misura risolutiva di tale incresciosa situazione. Ovviamente contiamo che nello stesso decreto trovino accoglimento le ulteriori misure già segnalate al decreto rilancio e - concludono - da noi ritenute prioritarie e necessarie per garantire una prospettiva credibile al processo di ricostruzione (personale, misure economiche, eco sisma bonus)”.
“I terremotati sono meno che all’ultimo posto nei pensieri del governo PD-Cinquestelle anche quando si tratta di rate delle bollette di acqua luce e gas insostenibili per entità vista la crisi economica. Ad affermarlo gli onorevoli Riccardo Augusto Marchetti, segretario Lega Marche, e Tullio Patassini, primo firmatario dell’interrogazione e membro del dipartimento Energia della Lega.
Ne è la prova prova – proseguono in una nota gli onorevoli del Carroccio - la risposta del ministro Patuanelli all’interrogazione presentata il 20 marzo scorso dalla Lega per chiedere di riformulare la rateizzazione delle bollette in importi sostenibili. Il 24 luglio, quattro mesi dopo l’interrogazione il ministro risponde testualmente che ‘… alla luce della situazione emergenziale che si è venuta a determinare a seguito della pandemia da Covid-19, nell'ambito delle proprie competenze, il Ministero dello sviluppo economico terrà in considerazione ogni iniziativa utile…’. Ovviamente, intanto che il governo cerca un ritaglio di tempo per i terremotati, le bollette, sono arrivate”.
“Già dopo il primo periodo di lockdown appariva evidente che alla crisi economica da terremoto si sarebbero sommati gli effetti devastanti di quella da Covid – spiega Patassini - .
Patuanelli e il governo però devono trovare un ritaglio di tempo per metterci la testa, come pure parlamentari e candidati PD e Cinquestelle delle Marche che si ricordano del terremoto solo quando serve da grancassa elettorale. La Lega però non si ferma e farà da sola visto che pure il commissario per il terremoto Legnini risulta non pervenuto. Abbiamo sollevato il problema anche come dipartimento Energia e ci attiveremo in ogni ambito per risolvere la questione”.
“Il disinteresse del governo verso i terremotati è sconcertante: non va oltre le passerelle e i proclami, compresi quelli del Commissario Legnini che continua a “ricicciare” ordinanze del suo predecessore cambiando numero e qualche riga qua e là e spacciando come successi le assunzioni di nuovo personale, previste invece dal governo Lega con il DL Sblocca-cantieri e lasciate strategicamente languire perché funzionali alla propaganda elettorale – conclude Marchetti - Tutto questo non servirà a fermare quello che la Lega rappresenta anche per i cittadini del cratere: la certezza di poter, finalmente, cambiare le cose” .
L’ex-Assessore alla Cultura di Civitanova Marche Maika Gabellieri ha ufficializzato la sua candidatura al Consiglio Regionale alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre, presentata dal leader della Lega in persona sul palco di Piazza Mazzini a Macerata (leggi qui).
“Questo è l’inizio di una sfida nuova ed emozionante”, il commento di Maika Gabellieri, “Abbiamo tutto per raggiungere l’obiettivo e rilanciare le Marche, a partire dalla nostra Provincia di Macerata. Quella di oggi è la partenza di un progetto ambizioso; la presenza e le parole di Matteo Salvini dimostrano l’importanza delle Marche e soprattutto la necessità di un rinnovamento che risponda finalmente ad un’esigenza condivisa da tanti cittadini. Questo è solo il primo passo, ci aspetta tanto lavoro nelle prossime settimane e l’affronterò con lo stesso entusiasmo che ho visto in Piazza Mazzini”.
Macerata, come gran parte dei medi centri italiani, è in trasformazione: le necessità di aziende e cittadini stanno rapidamente mutando al pari delle condizioni economiche di alcune fasce di popolazione. CNA ha voluto incontrare i candidati a Primo cittadino del capoluogo di provincia per condividere con loro le idee ed i progetti emersi dal quotidiano rapporto con imprese e cittadini.
A raccogliere le istanze e ad organizzare i confronti Federica Carosi, referente per CNA della città: “Chi si candida ad amministrare Macerata, è oggi obbligato a pensare in modo estremamente concreto ed a confrontarsi periodicamente con le parti sociali”.
Sicuramente nuova, innanzitutto, la formula scelta per gli incontri; è stata infatti la CNA ad illustrare a Parcaroli, Ricotta e Cherubini alcuni punti e spunti programmatici ritenuti fondamentali per la città, anziché il contrario. Accogliendo in pieno lo spirito della campagna di ascolto in atto da parte dei candidati, Federica Carosi ha quindi illustrato gli argomenti strategici dell’Associazione per l’economia, le infrastrutture, i servizi.
Al primo posto il tema che fa girare tutta la macchina della comunità locale: l’economia ed il lavoro come presupposti fondamentali per il benessere e il buon vivere del nostro territorio.
Il Presidente di CNA Macerata Giorgio Ligliani ha così accolto i candidati: “Macerata è una città storicamente a vocazione terziaria con il commercio e il settore dei servizi che si distinguono sugli altri, ma è anche una città che insiste su un territorio regionale a grande slancio produttivo. Anche Macerata, quindi, deve proiettarsi verso un futuro di congiunzione tra tradizione e innovazione. Bisogna incentivare la nascita di aziende innovative che attraggano giovani non soltanto nei luoghi ad esse dedicati, come il bellissimo neo nato MATT, ma anche nelle vie centrali, accanto all’offerta culturale di cui potrebbero mettersi a supporto”.
Negli incontri, si è parlato poi di riqualificazione degli edifici e dei molti locali sfitti. “Il momento è particolarmente propizio – ricorda Ligliani – occorre approfittare dei vari bonus attualmente disponibili, adesso o mai più. È necessario attivare quindi un dialogo più attivo con i proprietari privati ed aiutarli a raggiungere tutte le agevolazioni; il fine deve essere anche di ripopolare le zone del centro storico di attività produttive, capendo il perché ci sono tutte quelle saracinesche abbassate”.
Centro storico dunque come fulcro dell’economia della città insieme ad un ripensamento del ruolo di quartieri e frazioni. “Le periferie – secondo il Presidente CNA - hanno bisogno di progetti integrati e condivisi che le rendano funzionali e ad alta vivibilità. Qui molte attività debbono trovar cittadinanza, non solo le grandi attività commerciali ma anche l’artigianato, la cultura, lo sport, la natura e quanto altro la città potrà e saprà offrire. Occorre una sanità pubblica efficiente e di prossimità, con investimenti nella prevenzione del disagio sociale in modo che nessuno sia lasciato indietro”.
Ancora Giorgio Ligliani: “opere importanti come la riqualificazione del Centro Fiere di Villa Potenza, il Convitto Nazione, via Mattei/la Pieve devono essere portate a termine con cognizione e determinazione. Occorrono decisioni amministrative certe ed un progetto di città che abbia una visione per il lungo periodo. Faccio un esempio: centro storico con o senza ZTL? Troppe volte questa scelta è stata modificata seguendo le pressioni del momento e con compromessi che hanno quasi sempre scontentato tutti. Per il cittadino non avvezzo alla lettura quotidiana dei giornali l’accesso in centro è diventato una incognita, al punto che si preferisce non rischiare e non andare più in centro perchè lo si considera un luogo chiuso. Poi, i modi per renderlo aperto sono molteplici e non dipendenti dal solo traffico veicolare”.
Infine, visto il grande lavoro che ci si attende per riparare i danni causati dal sisma e per sfruttare al massimo i bonus ristrutturazioni, si è condivisa con i candidati Sindaci la necessità di privilegiare nei lavori le aziende del territorio, con un’azione di selezione in elenchi privilegiati e possibilità di aggiudicarsi i lavori per piccoli lotti “in tal modo – conclude Ligliani – sarà l’interna comunità che contribuisce alla sua stessa rigenerazione”.
Sono oltre 70 i siti ritenuti idonei ad una discarica in provincia di Macerata: questo è quanto emerso in base alla delibera assembleare dell’ATA n. 9 del 26 giugno 2020, con la quale è stato approvato il Piano d’Ambito, con il voto contrario del Sindaco di Montefano Angela Barbieri.
"La delibera è stata, tuttavia, adottata dopo un percorso avviato nell’agosto 2017 con l’approvazione delle tavole di macro-localizzazione ovvero dell’individuazione delle aree idonee e non idonee per gli impianti di gestione dei rifiuti - sottolinea la prima cittadina -. Nel territorio di Montefano sono stati individuati 5 potenziali siti su cui realizzare la discarica".
Al fine di scongiurare la realizzazione di una discarica per rifiuti ordinari e speciali in ognuno dei 5 siti individuati, l’Amministrazione comunale di Montefano ha deliberato di incaricare un legale ed un esperto del settore per procedere alla stesura di osservazioni di carattere qualitativo e quantitativo, ritenendo i siti individuati tutti ugualmente non idonei.
"Oggi la battaglia è dura - sottolinea il sindaco - ma, nonostante le mancate osservazioni che potevano essere prodotte nel 2017, siamo fermamente decisi a tutelare il nostro territorio, sulla base di elementi oggettivi".
"Sei sicuro?". Lui: "Sì, ma tu mi stai vicino?". "Conta su di me ed io conto su te. E conta su loro, tutti vicesindaci". E piazza Mazzini 'esplode' per la seconda, terza forse quarta volta in nemmeno venti minuti al coro da 'Olimpico' per il capitano. "Matteo, Matteo, Matteo". In delirio, nelle prime fila detenute strettamente sin dal primo pomeriggio come in attesa di una star del rock, le Salvini's Girls. Per Parcaroli, ormai per tutti 'Sandro, è il battesimo atteso, la consacrazione del Capo. In attesa anch'egli da molto, il candidato sindaco di Macerata poi fatto entrare nel cerchio 'magico' dei dintorni del palco, passando sotto le transenne amorosamente sollevate da Tullio Patassini, che poco prima aveva subito sotto un albero la stretta entusiastica di Momo Mosca : stavolta ce la facciamo!
Parcaroli porta all'occhiello il distintivo della Lega, un Alberto da Giussano in oro. "Gli ho telefonato diverse volte" ricorda Salvini "chiedendogli se fosse davvero sicuro di metterci la faccia, lui che non ha bisogno di poltrone, di posti, di onori. E Sandro tutte le volte mi ha risposto: lo faccio per amore solo per amore". Parcaroli si emoziona un'altra volta, la prima quando l'aveva presentato alla folla di piazza Mazzini, l'on.Tullio Patassini annunciando contemporaneamente l'arrivo di Matteo e scatenando il coro femminile delle donne leghiste. Che poi in particolare hanno tributato l'applauso più caloroso ad Anna Menghi, in maglietta azzurra griffata (Libereremo le Marche) sotto la giacca, prima ed ultima donna sindaco di Macerata, ed ultima candidata sindaco del Carroccio nel capoluogo. Una passerella sul palco con il commissario regionale Riccardo Marchetti nel ruolo di speaker, attorniato dai colleghi parlamentari Giorgia Latini, Pazzaglini e Patassini, a leggere nomi e curricula di tutti i candidati al consiglio regionale presente il candidato governatore Francesco Acquaroli. Passerella temporaneamente interrotta al nome di Daniela Tisi dal fermento intorno all'arrivo atteso del lider maximo.
Sul palco, il primo pensiero del Capitano alla vista della piazza piena è stata per il processo che l'attende il 3 ottobre a Catania: "Con voi che idealmente mi accompagnate, sarò più confortato". Un refrain che accompagna l'infuocato intervento di Salvini (mezzora circa) e lo chiude: "Viva Macerata, viva le Marche, viva l'Italia. Vinceremo anche qui ed allora andrò a Catania con animo ancor sollevato e, sempre, la schiena dritta".
Con l'attacco alla ministra Azzolina ("stabilizzata oggi come dirigente scolastico insieme con altri 400"), a Toninelli (ironizza: "lo vedremo In questa piazza con monopattino elettrico"), la critica a Mes e Recovery Fund ("ci ridanno in prestito soldi nostri: e li dovremmo ringraziare!?"), la proposta di riattivare il servizio militare obbligatorio, la 'dichiarazione di guerra' contro chi vorrà ripristinare leggi Fornero ed affini, ci sono pure nel discorso di Salvini a Macerata tutte le impressioni del suo viaggio nelle Marche iniziato in Abruzzo concluso dopo Appignano e il capoluogo a Senigallia, presso il Finis Africae (noto locale).
Dice il segretario della Lega, tra consecutive ovazioni: "Altro che tedeschi! Gli artigiani marchigiani battono tutti". "Questa meravigliosa regione non è stata valorizzata turisticamente; vogliamo parlare di infrastrutture? Per attraversarla ci vogliono 4 ore di autostrada, sempre in manutenzione!". Su Macerata: "Viene confusamente ricordata da chi non la conosce per quei terribili casi. Non deve essere più così: i giardinetti devono essere di anziani, mamme e bambini, non di tossici, pusher e rompicoglioni!". A proposito di immigrazione: "Solidali, generosi, ma non fessi. E non è questione di colore di pelle. Ma c'è chi scappa dalla guerra con cagnolino, magliettina, cappellino e scarpe da tennis. Tutti giovanottoni, non persone fragili quelli che mi dicevano i miei nonni sono stati sempre i veri profughi degli eventi bellici in tutta la storia umana".
Rivela anche un incoraggiante sondaggio ("seppure ci creda pochino, come all'oroscopo o ad un virologo") che vede in vantaggio nelle Marche la coalizione di centro destra con la Lega primo partito. Poi un consiglio per i militanti: "Mancano 45 giorni all'ora X scegliete un indeciso al giorno e convincetelo". Poi il Capitano si offre all'abbraccio della gente, e delle prime fila che rompono gli argini tenuti a stento dai ragazzi della sicurezza per abbracciarlo per uno sguardo, un selfie. Piovono le accorate richieste di 'raccomandazione' su Sandra Vecchioni: "Facci passare, chiedi a Matteo se si vuol fare una foto con me...E dai".
“Sono molto colpito dal polverone sollevato dalla sinistra e da alcune “forze” ad essa collegate per la questione della mia non partecipazione allo show televisivo organizzato da èTv Marche, ma anche sollevato per l’opportunità che ancora una volta le circostanze mi offrono di parlare alla città”.
Con queste parole Sandro Parcaroli risponde all’attacco dei suoi avversari in merito alla decisione di non intervenire all’incontro pubblico di confronto tra i candidati sindaci previsto per lunedì 10 agosto. L’invito, giunto tramite mail, era stato recapitato allo stesso Parcaroli qualche giorno fa, nel pieno di una campagna elettorale entrata ormai nel vivo.
“Era un invito e come tale l’ho considerato - dichiara il candidato sindaco Parcaroli -, rispondendo educatamente a tutti che i tantissimi impegni di queste settimane mi impedivano fisicamente di giungere preparato all’appuntamento. Ho parlato di preparazione e di studio, lo stesso che faccio precedere, da oltre 40 anni, ad ogni mio incontro professionale con i collaboratori interni o esterni all’azienda che ho fondato. La politica e soprattutto l’amministrazione di una città non sono un talk show, ma un lavoro serio, al quale vorrò sempre approcciarmi con responsabilità.
"Gli intrighi di corte non mi sono mai piaciuti e li ho sempre considerati una grande perdita di tempo - sottolinea inoltre Parcaroli -. Quando ho visto che i soliti 'manovratori occulti' (poi ormai neppure tanto occulti) volevano impedire il cambiamento della città, rimettendo in moto lo stesso gioco di soffiare su gelosie e particolarismi per mantenere diviso il centrodestra ho ritenuto che fosse giunto il momento di fare qualcosa di concreto. Mi sono candidato, facendo convergere sulla mia figura un’unione di intenti e valori mai così pienamente espressa."
"Ho iniziato a lavorare a testa bassa, avendo come unico obiettivo quello di mettermi al servizio della comunità maceratese. Voglio innanzitutto migliorare il programma, facendolo essere il più possibile attinente alla realtà della città. Desidero lavorare per compattare la squadra, che non deve essere la corte obbediente ad un apparato di potere, ma un gruppo di persone che si parlano e si rispettano, apportando ciascuna idee innovative ed energia positiva. - prosegue il candidato sindaco - "Infine vorrei progettare non la spartizione delle poltrone, ma la divisione e definizione delle responsabilità, affinché ognuno possa essere messo nella condizione di lavorare dove può produrre meglio, in base alle competenze in dote e all’esperienza maturata".
Parcaroli continua la sua dichiarazione dicendo che il suo "scopo non è vincere un dibattito pubblico, ma convincere la gente a credere nella forza di un cambiamento, perché mai e poi mai perderò quello sguardo fiducioso verso il futuro, che dà il senso e l’orientamento ad ogni mia azione. Non ho detto che non parteciperò a confronti pubblici con gli altri candidati, ma che lo farò a settembre".
"La mia, come fanno sapere dalla sinistra a corto di possibili altre accuse nei miei riguardi, non è un’auto-dichiarazione di inadeguatezza - chiosa Parcaroli -, quanto piuttosto la volontà ad usare il tempo a disposizione per la finalizzazione di un progetto che è già pronto sulla mia scrivania e che verrà presentato alla città nel corso di uno speciale incontro che stiamo organizzando con i partiti della coalizione".
L'assessore all'Istruzione Barbara Capponi ha inviato, ieri, una seconda lettera al Ministero per chiedere chiarimenti su aspetti urgenti legati alla ripresa in sicurezza delle lezioni a scuola.
Il Comune di Civitanova, infatti, attende dal 24 luglio urgente riscontro ad una prima missiva inviata congiuntamente al comune di Potenza Picena, per poter attuare idonee misure previste a seguito dell’emergenza causata dall’epidemia da coronavirus.
“E’ di poche ore fa la notizia della firma del Protocollo con i sindacati per la ripresa in sicurezza dell'anno scolastico, ci informeremo nel merito per capire se finalmente è stata fatta la necessaria chiarezza – spiega l’assessore Capponi -. Siamo in contatto costante tra istituzioni, ma restiamo bloccati nella pianificazione di alcune soluzioni, oltre che preoccupati da alcune notizie su strumenti o percorsi ventilati”.
In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo di banchi singoli dotati di rotelle, mancano chiarimenti sia nel caso di eventi sismici che per quanto riguarda la fruizione ordinaria, in particolare da parte di alunni e studenti con ridotta motilità. "In caso di terremoto - sottolinea l'assessore -, non sarebbe possibile per i ragazzi mettersi al riparo sotto al banco, come viene raccomandato da anni nelle linee guida in caso di scosse: ancora, la mobilità della struttura, ondeggiando, potrebbe creare seri ed importanti problemi di sicurezza in relazione alla tempestiva uscita degli alunni e degli insegnanti dall’aula".
Molti i nodi aperti sollecitati, uno importantissimo è quello sulla refezione scolastica, per cui è attivo un confronto costante con l'Asur, che inizierà a breve i sopralluoghi con la ditta che eroga il servizio per verificare la possibilità di scodellamento, ove il refettorio non basti, per evitare la possibilità del lunch box.
Anche in questo caso, si sollecitano linee chiare ministeriali, così come si chiedono chiarimenti certi per gli ingressi a scuola suddivisi per orari diversi, specialmente per le famiglie che hanno più figli, soprattutto se in plessi differenti, che dovranno necessariamente incastrare i propri orari con l’ingresso al lavoro.
Prosegue l'assessore "Notizia di ieri è che i piccoli con patologie respiratorie non potranno entrare in classe: i bambini, da sempre, indipendentemente dal Covid, d’inverno hanno il raffreddore. Ribadiamo il suggerimento inviato nella missiva precedente di prevenire eventuali contagi dando al pediatra o medico di libera scelta la possibilità di prescrivere velocemente e gratuitamente il tampone a quei bambini che presentino una sintomatologia sospetta. Questo nel pieno rispetto di ogni diritto istituzionale di tutti gli attori coinvolti, garantirebbe una individuazione precoce di casi da monitorare, evitando lunghe quarantene potenzialmente inutili che danneggerebbero l’equilibrio logistico ed economico delle famiglie e della comunità intera".
Infine, come già scritto nella prima comunicazione, si chiede di prevedere unicamente, qualora un bambino presenti qualche sintomo nel caso della mattinata scolastica, che l’unica via sia quella di attivare immediatamente il genitore o suo delegato che verrà a prenderlo a scuola quanto prima e contatterà il medico di fiducia per individuare la trafila da seguire.
"L'alleanza tra istituzioni è fondamentale così come quella coi cittadini. Ringrazio tutti coloro con cui mi sono confrontata, tra cui i genitori che in molti modi mi hanno cercata per un confronto reciproco e proattivo da cui sono scaturite riflessioni importanti sfociate anche nei suggerimenti inviati. Inoltre, dopo questi giorni di ferie, rientrati tutti i necessari partecipanti, di cui abbiamo già chiesto la disponibilità, sarà convocata una conferenza dei servizi in cui saranno presenti anche i presidenti dei consigli di istituto oltre che dirigenti, Asur, Atac e molti altri, per fare il punto e discutere insieme per un rientro in sicurezza e serenità".
L’UDC ha concluso, con l’uscita del Consigliere comunale Marco Foglia dalla maggioranza e le dimissioni dell’Assessore Marco Caldarelli e del Consigliere di amministrazione dell’APM Paolo Cotognini, il mandato elettorale ricevuto dagli elettori maceratesi nel giugno 2015.
All'epoca i vertici regionali e nazionali diedero l’indicazione di costruire un'alleanza con il Partito Democratico. Successivamente le dinamiche nazionali mutarono a partire dal referendum di Renzi di fine 2016, quando l’UDC di Lorenzo Cesa, insieme a tutto il centro destra, si schierò contro il tentativo di modifica della Carta Costituzionale. E dal 2017 in tutte le tornate elettorali, a partire dalle regionali della Sicilia, l’UDC si è schierato con il centro destra.
"A Macerata, il Gruppo consiliare UDC e l’Assessore, con l’intesa del Partito, hanno deciso di onorare fino alla fine della consiliatura l’impegno assunto con la cittadinanza e hanno proseguito nel leale sostegno all’Amministrazione e nell’attuazione del programma sottoscritto. La pandemia ha allungato i termini di mandato e l’UDC ha garantito continuità delle funzioni istituzionali per offrire alla popolazione il maggiore e migliore sostegno possibile in quella fase acuta di crisi". Ad affermarlo è il coordinamento UDC Comunale di Macerata.
"Alla pandemia si è aggiunto anche un delicato procedimento di rettifica di un fondo comunale davanti alla Corte dei Conti - aggiungono i vertici comunali del partito -, che si è concluso molto favorevolmente solo il 17 luglio scorso. Definita tale vicenda, superata la fase più critica della crisi pandemica, giunto al termine il percorso consiliare ordinario, tutti i membri dell’UDC si sono resi liberi e disponibili ad offrire il proprio contributo alla campagna elettorale del Candidato Sindaco di centro destra Sandro Parcaroli, scelta fortemente sostenuta anche dal nostro Commissario Regionale".
"A breve, con il Candidato Sindaco Sandro Parcaroli, l’UDC presenterà alla città di Macerata il programma di mandato, che avrà al centro la ricostruzione, il sostegno alle imprese, l’attenzione ai più deboli e alle famiglie e un piano di investimenti che garantisca il rilancio" concludono dal coordinamento UDC comunale.
Continua il tour elettorale del candidato Sindaco Sandro Parcaroli che oggi pomeriggio, insieme ai giovani di Fratelli d’Italia, ha presenziato ad un sit-in di contrasto allo spaccio di droga che si è svolto a Fontescodella.
"Sono stato felice di questa iniziativa, utile a denunciare la piaga dello spaccio - ha affermato Parcaroli - La droga, ormai divenuta la più grave piaga della città, è una questione che giustifica ogni azione rivolta a sensibilizzare e contrastare".
All’incontro era presente anche il Presidente di Gioventù Nazionale Fabio Roscani con cui Sandro Parcaroli ha condiviso delle idee a sostegno di un progetto complessivo di rilancio della città: "I giovani sono il futuro - ci ha tenuto a sottolineare - il loro impegno nella vita pubblica è una medicina che cura i mali più gravi della società".
Il percorso del candidato Sindaco è poi terminato a Villa Potenza per incontrare i vertici e alcuni giovani musicisti della Banda di Macerata presso la scuola di musica "Salvadei": "Scoprire una realtà di questo tipo mi da una voglia sempre più grande di partecipare alla vita del territorio - ha dichiarato Parcaroli - la Banda di Macerata è capace di coinvolgere gente di tutta l'età e come scopo ha appunto quello di allontanare i giovani da brutte strade - ed ha aggiunto - dobbiamo valorizzare queste realtà e supportarle perché sarà un veicolo importante anche per far rivivere le strade del centro storico della città".
"Salutiamo con grande entusiasmo l'ingresso in Forza Italia dell'avvocato Raffaele Delle Fave, noto professionista con un'importante esperienza politica e amministrativa essendo stato per dieci anni assessore al Comune di Macerata - così in un comunicato il senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche.
"Raffaele viene da una storia civica moderata e di centro, verso la quale Forza Italia rimane attrattiva. Il suo ingresso testimonia il lavoro che da tempo portiamo avanti nelle Marche con il sostegno del Presidente Silvio Berlusconi e del vicepresidente Antonio Tajani - e aggiunge - Siamo felici che Raffaele Delle Fave abbia accettato la nostra proposta di candidatura alle prossime elezioni regionali nel collegio di Macerata dove avremo una lista competitiva e verso la quale nutriamo tutti grandi aspettative"
E’ stata presentata la lista civica “Movimento per le Marche” che appoggia la candidatura a governatore di Francesco Acquaroli. Sanità, ambiente, ricostruzione post sisma, lavoro, ecosostenibilità sono i principali temi al centro del programma.
"Siamo riusciti a creare un unico progetto bellissimo che ci porterà lontano. Questo movimento sarà importante anche dopo le elezioni. Noi mettiamo in campo le competenze migliori al servizio di Francesco Acquaroli, un candidato che raccoglie veramente le istanze dei cittadini - dice la coordinatrice del Movimento Masha Parisciani - Questa è l’occasione migliore per portare un valore aggiunto al territorio".
Per il dottor Pierpaolo Morosini: "Bisogna potenziare la medicina del territorio. Gli ospedali sono troppo concentrati sulla costa e c’è bisogno di migliorare la tecnologia". Giorgio De Vecchis, che si candida nel collegio di Ascoli Piceno aggiunge di: " Aver visto l’andamento macroeconomico della sanità di questa regione e abbiamo la consapevolezza del bene superiore da tutelare. C’è la necessità di una rivoluzione quando i risultati sono disastrosi dopo 27 anni di gestione della stessa parte politica e dove la meritocrazia scompare - spiega - Nell’ultimo piano socio-sanitario non c’è una singola analisi sull’offerta ospedaliera su cui basare la programmazione futura. Ai marchigiani dico: siamo in una dittatura sanitaria. L’unico argomento che gli altri sono capaci di tirare fuori è la cena di Acquasanta, ma la garbatezza di Acquaroli non necessita nessun’altra dichiarazione. Dopo 27 anni c’è solo una soluzione: cambiare radicalmente".
Benedetta Abbadini, giovanissima candidata nel collegio di Macerata ha deciso di sposare questo progetto: "Molti giovani sono costretti ad emigrare all’estero. Voglio battermi affinché possiamo restare in Italia. La Regione deve tenere le sue eccellenze e senza ricambio generazionale, le imprese moriranno. Questa coalizione può portare il giusto cambiamento con progetti mirati» . Ludvina Cinti, candidata nel collegio di Macerata, ha subito personalmente la terribile esperienza del sisma a Pieve Torina: "Immaginate di non avere più la vostra casa e tutti i ricordi della nostra vita. Il sisma ha spazzato via tutte le abitudini quotidiane. Non c’è mai stata la volontà di far ripartire questi luoghi meravigliosi, ma io ho scelto di reagire con qualcosa di costruttivo e con l’associazione La Terra Trema abbiamo fatto tante proposte, ma senza nessuna risposta. Tra poco saranno passati 4 anni da quel giorno, ma tutto è fermo. Non possiamo accettare tutte queste ingiustizie, io devo far sentire la voce di tante persone dimenticate".
Il candidato governatore Francesco Acquaroli aggiunge che: "La politica deve essere spirito di servizio. Bisogna mettere al centro imprese, famiglie e servizi e ho trovato tutto questo nel Movimento per le Marche. Apprezzo la scelta di Rachele Silvestri che ha deciso di sostenere questo progetto. Dobbiamo iniziare a pensare cosa fare per rimettere le cose a posto e la soluzione passa anche per i nostri comportamenti. La Regione non ha mai detto quali erano le scelte da compiere sulla ricostruzione. Possiamo dare una discontinuità che ci porti ad essere protagonisti anche nella quotidianità".
La deputata Rachele Silvestri spiega che: "Acquaroli è la migliore persona che può ricoprire questo ruolo e conosce bene le problematiche del territorio. Sono convinta che farà un ottimo lavoro. Cambiare la regione è fondamentale ed è davanti agli occhi di tutti quello che ci aspetterà, ma sono fiduciosa perché noto un aria diversa. Il Movimento per le Marche è a disposizione per dare il via ad un vero cambiamento".
Nel giorno di vigilia di quello che già si preannuncia un acceso consiglio comunale, dove si discuterà la mozione presentata dal Sindaco di Corridonia Paolo Cartechini per destituire Nelia Calvigioni dalla carica presidente, proprio quest'ultima ha voluto fare il punto in merito alla sua posizione alle luce delle accuse mosse proprio dal primo cittadino.
Dopo aver incassato la solidarietà del mondo della politica locale e regionale, senza dimenticare poi i cittadini di Corridonia pronti a "scendere in piazza" domani sera per far sentire la loro vicinanza; Nelia Calvigioni ha così spiegato la sua versione dei fatti: “Il 25 luglio ho ricevuto questa mozione di sfiducia composta da 24 pagine con elencati 18 punti di accusa e, fin da subito, mi sono trovata sorpresa ma allo stesso tempo amareggiata".
"I primi episodi a me imputati erano risalenti al febbraio 2018 - racconta Calvigioni -, così fin da subito mi sono messa ad analizzare personalmente ogni punto svolgendo una ricerca attraverso dei documenti personali e facendo delle richieste di accesso agli atti per le copie dei verbali delle passate sedute".
Un lavoro accurato e minuzioso volto a portare alla luce una versione chiara dei fatti: “Sono riuscita ad inquadrare con precisione la mia posizione – chiosa l’attuale presidente del consiglio comunale – così nella giornata di ieri ho provveduto ad inviare un documento con le mie controdeduzioni tramite Pec a tutti i consiglieri comunali, al Sindaco, segretario generale, Prefetto, al presidente del collegio revisore dei conti e per conoscenza anche agli assessori – sottolinea - ho sviscerato tutti i punti a me imputati e per ognuno di essi ho scritto tutte le mie osservazioni. Quello che comunque ho potuto constatare è che non sussistono assolutamente delle cause gravi, tali da portare alla mia revoca dalla carica di presidente del consiglio comunale”.
Nevia Calvigioni ha poi messo inevidenza quella che è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso” del Sindaco Paolo Cartechini: “Ci sono delle contestazioni che fanno veramente sorridere ma la cosa più eclatante riguarda il consiglio del 6 maggio dove l’ordine del giorno era la revoca della chiusura della scuola di Colbuccaro (leggi qui l'articolo)– spiega– ricordo che ne venne fuori una discussione abbastanza animata e dietro quel consiglio c’erano due emendamenti uno dell’opposizione e l’altro della maggioranza di cui ho chiesto anche un parere tecnico del segretario che risultò poi favorevole – precisa -. Il regolamento prevede che quando si stravolge l’ordine del giorno di un consiglio si lascia al Presidente l’autorità di consentirlo o meno e io, in quel caso, fui intransigente". E così arriva al punto di ‘rottura’: "Questo è stato il vero consiglio che ha fatto traboccare il vaso, ma voglio ricordare a tutto l’apparato comunale che questa seduta ancora non è stata resa pubblica”.
“Mi chiedo come mai questa delibera non sia stata pubblicata – si chiede Nelia Calvigioni - tra l’altro io è dal 10 giugno ne avevo richiesto tutti gli atti quindi non mi si dica che la colpa è del Presidente tant’è che, per far luce su questa mancanza, ho inoltrato una diffida direttamente al Prefetto – e continua - Il 24 giugno ho anche fatto un sollecito ma del verbale senotifico ancora non ve ne era traccia salvo poi ritrovarmelo tra i 18 punti che mi sono contestati; un chiaro segnale quindi il Comune lo aveva in mano”.
Un iter burocratico quindi che Nelia Calvigioni ha rispettato rigorosamente: “avevo chiesto regolarmente quel verbale, ma non mi è stato fornito tant’è che tra i punti all’ordine del giorno del consiglio che si terrà domani ci sarà l’approvazione dei verbali precedenti – annuncia - documenti che fino a pochi giorni fa non avevo e, anche in questo caso, ho scritto una mail al Prefetto, precisamente il 30 di luglio. E proprio in quella giornata mi è arrivato l’agognato verbale senotifico, ma non quello riassuntivo”.
“Ho comunque analizzato tutto il materiale e lunedì ho presentato i miei rilievi chiedendo un confronto con ll Segretario ma mi è stato detto che non era possibile in quanto aveva altri impegni però , nel consiglio di domani, la delibera della revoca della lettera per l’accorpamento delle scuole di Colbuccaro non verrà pubblicata" puntualizza Calvigioni.
“Vedo un grande accanimento verso la mia figura – dice Nelia Calvigioni - ovviamente mi rimetto al voto che comunque è politico ma non cambierò mai la mia posizione e non accetto queste accuse",
"Anche i cittadini di Corridonia hanno capito la situazione, ma la cosa che più mi dispiace è il tempo che si sta perdendo nei miei confronti in un periodo così difficile che richiederebbe unità anziché divisione” conclude la Calvigioni.
La competizione per la Presidenza della Regione ha un nuovo protagonista. Si tratta di Fabio Pasquinelli, avvocato osimano di 39 anni, una lunga esperienza politica dalla parte dei lavoratori. Pasquinelli è segretario Regionale e componente della Direzione Nazionale del PCI.
Il leader comunista coglie la sfida nata da un appello online (leggi qui) per una candidatura d’alternativa che rappresenti davvero le ragioni del lavoro e promuova sovranità popolare e diritti sociali.
"La destra ed il centrosinistra – spiega - sono due facce della stessa medaglia. Due populismi speculari che, mentre fingono di diversificare il loro messaggio con le rispettive propagande, si comportano, di fatto, da esecutori territoriali di una pesante limitazione della sovranità popolare e di una aggressiva espansione delle politiche economiche neoliberiste, anche di tipo autoritario, in ragione delle quali gli enti locali, sottoposti all’imposizione del pareggio di bilancio, inserito in Costituzione con riforme bipartisan, hanno proceduto a privatizzare i settori economici pubblici ed i servizi essenziali, come quello socio-sanitario, estremamente intaccato a danno, soprattutto, dei più soggetti più deboli."
Netta la critica degli ultimi due lustri del centrosinistra marchigiano durante i quali ”si è assistito allo smantellamento della sanità pubblica ed al finanziamento di quella privata; alla chiusura di reparti e ospedali sul territorio; al fallimento della Banca delle Marche; alla chiusura di fabbriche e alla desertificazione industriale del territorio, con profitti milionari per i grandi imprenditori e disoccupazione per i lavoratori”.
Per una coerente opposizione alla “scellerata linea del governatore uscente Ceriscioli e del suo erede designato Mangialardi, contro una destra forte con i deboli e debole con i forti rappresentata dal candidato Acquaroli, occorre rimettere al centro dell'agenda politica la tutela e la promozione della sovranità popolare, dei diritti sociali, del lavoro, dell'ambiente e dei beni comuni”.
"Facendo un giro per la città ci si accorge che la situazione è ben diversa da quella decantata dall’attuale amministrazione cittadina". È quanto sottolinea Francesco Pastori, esponente di Fratelli d'Italia Macerata, in merito alle dichiarazioni dell'attuale Giunta comunale del capoluogo, che ha tracciato l'immagine di una città "riqualificata" al termine degli ultimi 5 anni di mandato.
"Basata recarsi nel quartiere Collevario e più precisamente presso il centro residenziale e commerciale di fine via Roma e la prima cosa che si nota è il cantiere ancora aperto per una rampa di accesso per disabili che è terminata da settimane, ma è tutto fermo e non usufruibile solo per attendere un’inaugurazione a ridosso delle elezioni, con residenti costretti a mille peripezie per attraversare la strada" afferma Pastori.
"Scendendo dal centro di quartiere per raggiungere la banca, le poste e altri servizi, ci si imbatte in una zona verde ombreggiante, dove regna il dissesto con un pavimento che presenta buche frequenti, avvallamenti e mattonelle mancanti o rialzate - aggiunge l'esponente Fdi -. Ogni giorno il tratto viene percorso da anziani e persone con problemi di mobilità, il rischio di inciampare è molto alto. Poco più in là si nota una statua, pericolosissima per chi vi passa vicino, con uno spuntone di ferro che sembra una lancia, messa in sicurezza con delle sbarre che la circondano, mi chiedo che senso ha aver fatto tutto questo?".
"Il giro continua salendo per via Verga e mi imbatto in un manto stradale che nulla a che fare con un capoluogo di provincia, spaccato e pieno di buche - evidenzia Pastori -. Quando si arriva all’incrocio con via Quasimodo, si notano interventi di asfaltatura incomprensibili anche agli occhi dei meno esperti per via di una pendenza dell’asfalto anomala". Fratelli d’Italia Macerata chiede all’attuale amministrazione che siano fatte le dovute verifiche e i dovuti lavori, per la sicurezza dei residenti e di quanti percorrono quella strada ogni giorno.
"A ciò si aggiunga la presenza di uno stabile, in disuso e in totale stato di abbandono che, oltre a far apparire la zona circostante poco appetibile, la rende anche poco sicura" conclude Pastori.
"Il nostro sindaco ed i suoi consiglieri hanno ritenuto opportuno non informare il Consiglio né i cittadini sull'individuazione di un sito per una nuova discarica all’interno della provincia di Macerata". È quanto lamentano i consiglieri di minoranza della lista "La Tua Petriolo", nel ricordare come lo scorso 26 giugno si sia tenuta l’Assemblea Territoriale d’Ambito 3 - alla quale ha partecipato anche il sindaco di Petriolo, Domenico Luciani - volta all'individuazione delle aree idonee per l’impianto di discarica.
"Il documento istruttorio, che classifica i potenziali siti scelti per ospitare la discarica in 4 gruppi in base al grado di preferenzialità, è stato approvato a maggioranza dal 58,60% delle quote di partecipazione, e il sindaco Luciani ha votato a favore - ricordano dalla minoranza -. La relazione al Piano, allegata alla delibera n.9/2000 dell’ATA 3, al primo grado di preferenzialità, su otto siti, ne individua ben 2 a Corridonia, mentre al secondo grado indica un’area tra Corridonia e Mogliano, un’altra solo a Mogliano, un’altra a Loro Piceno ed un’altra – sempre con grado di preferenzialità pari a 2 su 4 - addirittura a Petriolo".
"Non solo siamo circondati da possibili aree destinate ad una discarica comprensoriale, ma corriamo addirittura il rischio di averla nel nostro territorio di Petriolo! Pur di fronte ad un’eventualità così grave il Sindaco, i membri della Giunta e tutti gli altri consiglieri di maggioranza non hanno avvertito il dovere di avvisare noi cittadini" è la denuncia che arriva dai banchi dell'opposizione.
"Se è sconcertante il silenzio dell’Amministrazione durante tutti questi mesi, è ancora più incomprensibile il motivo per cui il sindaco Luciani si sia astenuto sull’emendamento n. 6, presentato dal sindaco di Camerino, che proponeva di escludere dai siti proposti per l’impianto tutti i Comuni ricadenti nel cratere sismico perché già gravati in questo particolare “periodo storico” dai problemi post terremoto" aggiungono i membri della minoranza consiliare, che - in conclusione - si domandano: "Perché Luciani ha votato favorevolmente all’approvazione del documento istruttorio che individua i criteri localizzativi delle aree idonee per l’impianto di discarica comprensoriale? Perché si è astenuto e non ha appoggiato la mozione del sindaco di Camerino, la quale, se fosse passata, avrebbe allontanato definitivamente il rischio di una discarica nel nostro territorio e nei comuni limitrofi?".
Aule pronte per il nuovo anno scolastico a Camerino. In vista della riapertura delle scuole, fissata per il 14 settembre, si sono susseguiti diversi incontri tra l’Amministrazione comunale, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Betti e i relativi tecnici per stabilire le modalità con le quali poter iniziare il nuovo anno scolastico nel rispetto delle norme imposte dall’emergenza sanitaria che ha costretto gli studenti alla didattica a distanza lo scorso marzo.
All’ultima riunione ha partecipato anche il dottor Massimo Iavarone, della direzione scolastica regionale per le Marche.
“Con lui – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – abbiamo avuto modo di chiarire alcun aspetti e condiviso i parametri che le linee guida del Centro territoriale di supporto (CTS) e quelle regionali stabiliscono affinché possano essere verificate le idoneità degli ambienti scolastici. Dopo questi chiarimenti e aver svolto tutte le verifiche in ogni aula degli edifici scolastici di Camerino, possiamo dire che, con i lavori che andremo a fare, tutte le aule sono adeguate alle linee guida Covid. Sarà necessario realizzare alcuni interventi interni, per i quali il Comune si è già attivato proprio per essere pronti alla prima campanella".
"Mi sento di ringraziare il dottor Iavarone – aggiunge Fanelli - per la disponibilità dimostrata e per aver chiarito puntualmente ogni dubbio rappresentato dai tecnici del Comune e dell’Istituto scolastico. Ciò ci ha permesso di ottimizzare le soluzioni ed indirizzare il lavoro per evitare che gli studenti fossero costretti a nuovi traslochi o spostamenti. È un grande impegno per i nostri uffici – spiega Fanelli –, è un'altra emergenza che si aggiunge alle altre che vengono affrontate quotidianamente da dopo il sisma. I tempi per la realizzazione degli interventi sono strettissimi, ma stiamo già lavorando ai progetti, al termine dei quali avremo aule tutte a norma che consentiranno di iniziare l’anno scolastico senza grandi sconvolgimenti”.
La scorsa settimana il primo cittadino di Corridonia Paolo Cartechini, aveva presentato una mozione per destituire Nelia Calvigioni dalla carica presidente del Consiglio comunale.
Il fatto contestato dal Sindaco riguardava il ruolo della Calvigioni in quanto a sua detta aveva perso quella peculiarità di “super partes”. Una mozione che appunto denunciava gli attacchi diretti dal Presidente del Consiglio Comunale agli esponenti della maggioranza e che sarebbe stata discussa nella seduta del 6 agosto (leggi qui l'articolo).
Una vicenda sulla quale sono nell’immediato intervenuti i gruppi di minoranza che avevano dichiarato “Cartechini ora ha i pieni poteri – hanno tuonato Corridonia Futura, Per Cambiare Corridonia e Corridonia Domani - Continuano i golpe di agosto dopo la destituzione delle commissioni consiliari, la revoca dei revisori ora siamo alla revoca del presidente del consiglio, proseguono. Della serie fuori tutti coloro che hanno la pretesa di controllarci o contrastarci – hanno sottolineato - Con quest’ultimo atto l’attuale giunta, più che un a sintesi della volontà popolare sembra avere i connotati di un consiglio di amministrazione che gestisce una società privata. Pretestuosi i “capi d’accusa” con cui la maggioranza sfiducia il presidente del consiglio; piuttosto che validi motivi concreti e condivisibili sembrano una lista di scaramucce politiche. Abbiamo toccato veramente il fondo. Con questa mossa il sindaco, oltre che cacciare la Calvigioni dagli uffici del palazzo comunale, libera anche una poltrona da elargire come premio fedeltà ad uno dei giovani boyscout di partito. Una mossa politica che per l’ennesima volta non si interessa della volontà popolare a favore dei voleri del partito democratico”.
Sull’argomento si è fatto sentire anche il capogruppo regionale dei Verdi, Sandro Bisonni: "Tutta la mia solidarietà a Nelia Calvigioni – ha dichiarato Bisionni - Al di là degli schieramenti politici ha sempre dimostrato di essere una brava amministratrice, attenta alle esigenze del territorio e sempre pronta a spendersi per trovare soluzioni adeguate ai maggiori problemi. Un merito che non solo il sottoscritto, ma tanti altri cittadini, le riconoscono."
Gli attestati di solidarietà verso la Calvigioni però non sono arrivati solamente dal mondo della politica locale e regionale ma anche da parte dei cittadini di Corridonia come si può leggere proprio in questi giorni nei vari gruppi facebook corridoniani:
“Il giorno 6 alle 21:15 ritrovo in piazza Corridoni rispettando le misure anti Covid per far sentire il nostro sostegno a Nelia Calvigioni – scrive in un post Beniamino Pennesi - perché la sua mozione non è solo una questione tecnica ma una delle motivazioni l'opposizione del presidente del consiglio sulla chiusura della scuola dell'infanzia di Colbuccaro e Campogiano che ad oggi rimane ancora la chiusura visto dopo la nostra petizione non ci sono ancora pervenute notizie che ci sia un cambio di rotta su la chiusura”.
Dello stesso avviso Gigliola Batocchi: “Io per non saper ne leggere ne scrivere invito la cittadinanza giovedì sera in piazza ( distanziamento incluso, tanto la piazza è grande) per una serata del....ringraziamento!!!! A chi??? Beh lo sapete tutti!!!! quindi facciamole sentire la nostra vicinanza....coralmente!!!!! dimenticavo ore 21,15 piazza Corridoni”.
“Mi auguro che la mozione della Calvigioni venga ritirata – aggiunge Bruno Pelagallo – in questo momento così difficile Corridonia deve essere unita non divisa”.
Un vera e propria chiamata “alle armi” quella dei tanti abitanti di Corridonia che si sono dati appuntamento quindi giovedì sera in Piazza Corridoni per seguire insieme il delicato Consiglio Comunale che sarà trasmesso in diretta streaming per via delle norme vigenti anti-covid.
Sicuramente un modo forte di dimostrare vicinanza e stringersi intorno a Nelia Calvigioni.
"Chiarezza sull'ennesimo trasferimento di immigrati clandestini a Loro Piceno. Altri dieci irregolari tunisini, sbarcati illegalmente a Lampedusa, si aggiungono a quelli già collocati nel centro Le Grazie a metà luglio. Basta. Ho presentato in proposito un'interrogazione al ministro Lamorgese". È quanto afferma il deputato marchigiano della Lega Luca Paolini.
"Spieghi le ragioni di questa decisione assurda, peraltro assunta senza la preventiva consultazione dell’amministrazione e delle comunità locali da parte della Prefettura - aggiunge Paolini -. Non sappiamo nulla di queste persone. Ci auguriamo almeno che non risultino positivi ai tamponi. Nella comunità di Loro Piceno c'è molta preoccupazione. Invece di chiudere Le Grazie qui continuano ad arrivare clandestini. Alla faccia della sicurezza e delle norme anti Covid".