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Macerata - Stop al progetto Siproimi, Cicaré contesta Parcaroli: "Dimostra di non sapere nulla"

Macerata - Stop al progetto Siproimi, Cicaré contesta Parcaroli: "Dimostra di non sapere nulla"

"Il sindaco Parcaroli nel salire e scendere dai 20 autobus che ha preso per controllare il pericolo di assembramenti deve aver visto situazioni molto preoccupanti, strade invase da immigrati irregolari che mettono a repentaglio la sicurezza pubblica, una città lacerata nella sua pacifica convivenza". Così il capogruppo di minoranza della lista civica "Strada Comune" Alberto Cicaré commenta la decisione della nuova Giunta comunale di Macerata di stoppare il progetto di accoglienza migranti "Macerata Sicura". 

Secondo Cicaré, il neo sindaco Sandro Parcaroli ha dimostrato "non solo di non conoscere il sistema di protezione internazionale, nel momento in cui afferma falsamente che i progetti di accoglienza si occupano di immigrati irregolari (quando in realtà si occupa di titolari di protezione internazionale e di minori stranieri non accompagnati, che irregolari assolutamente non lo sono) ma ne dà perfino annuncio a mezzo stampa, senza curarsi dei lavoratori comunali e in capo all'ente Gestore, che in questo anni hanno messo a disposizione competenze e capacità per gestire un progetto complesso, numeroso e che è stato più volte preso a riferimento dal Servizio Centrale e dalla Regione per le buone prassi messe in campo". 

"Inoltre, non si preoccupa nemmeno della reazione dei beneficiari accolti attualmente - aggiunge Cicaré - e che senza previsione alcuna e senza un passaggio doveroso, in quanto soggetti in carico all'ente titolare cioè il Comune di Macerata, necessitavano come tutti di essere preparati, sostenuti e seguiti in questo passaggio. Questo accade quando un operatore dell'accoglienza o un cittadino migrante accolto smette di essere una persona e diventa solo capro espiatorio su cui costruire e alimentare il consenso politico e la paura. Senza considerare il danno economico alla città (affitti di immobili in primis) sul quale ci impegniamo ad avere informazioni precise, al fine di rendere consapevoli i cittadini di che cosa è accaduto davvero oggi al di là dei proclami fuorvianti e irrispettosi del Sindaco".

Il consigliere di minoranza indica anche cosa si sarebbe potuto fare in alternativa alla rinuncia della prosecuzione del progetto SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati): "Emanare un nuovo bando per lo svolgimento di un servizio ordinato e utile per tutti, compresi quelli che oggi riversano la loro rabbia contro gli 'irregolari', con la possibilità di attingere ai finanziamenti ministeriali, conservando professionalità preziose e posti di lavoro".

"Ci chiediamo come sia possibile che una giunta seria pensi davvero che cancellando con un tratto di penna la vita e il futuro di qualche decina di migranti, a tutti gli effetti titolari di quelle misure di protezione di cui il sindaco dimostra di non sapere nulla, si pensi davvero di aver eliminato il problema dell'immigrazione sul territorio - conclude Cicaré -. È un inganno. La città di Macerata in realtà oggi ha perso in competenza, ha perso professionisti multilingue, operatori legali, assistenti sociali, mediatori, che oltre ad occuparsi del SIPROIMI hanno risposto quotidianamente alle emergenze anche durante questa pandemia per tutti i cittadini di Macerata lavorando in penombra. Da oggi in poi il fenomeno migratorio avrà meno strumenti per essere gestito". 

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